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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Novembre 2007
LA REGIONE MARCHE RIBADISCE IL SUO NO AGLI OGM - L``ASSESSORE PETRINI PORTAVOCE DELLE RICHIESTE REGIONALI ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DI BRUXELLES  
 
´Non usare Ogm rappresenta una logica commerciale strategica di primaria importanza per le filiere di produzione, per la sostenibilita` ambientale, economica e sociale delle regioni europee´. Per l´assessore regionale all´Agricoltura, Paolo Petrini, e` questo che va affermato con forza a Bruxelles, in occasione della Conferenza internazionale ´Alimentazione animale non Gm, produzioni di qualita` e strategia agricola delle regioni europee´, in programma il 5 e 6 dicembre 2007. La posizione della Regione Marche, che partecipera` all´appuntamento di Bruxelles, e` stata ribadita il 28 novembre da Petrini alla presentazione della Conferenza internazionale. L´iniziativa, promossa dalla rete delle Regioni Ogm free, formata da 42 regioni della Ue, cui la Regione Marche aderisce fin dal 2003 in qualita` di fondatrice, rappresenta la continuazione di un intenso lavoro svolto dalla Regione Marche sul versante Ogm negli ultimi quattro anni. ´La maggioranza della popolazione europea ´ ha detto Petrini - respinge l´uso di Ogm nella fabbricazione di beni alimentari; nonostante questo assistiamo alla preoccupante rarefazione delle disponibilita` mondiali di piante oleaginose proteaginose non geneticamente modificate. E´ necessario quindi mantenere la competitivita` dell´agricoltura europea mantenendo l´autenticita`, la tradizione e i legami con il territorio dei suoi prodotti; tutti concetti perseguiti dalla politica agricola regionale con il Piano di Sviluppo Rurale Marche 2007 ´ 2013´. All´incontro di questa mattina era presente anche il vice direttore regionale di Coldiretti, Claudio Gagliardini, in veste di coordinatore regionale della coalizione ´Italia Europa liberi da Ogm´ che riunisce 15 sigle organizzate del settore agricolo della produzione, trasformazione e commercializzazione. La coalizione sta portando avanti a livello nazionale una raccolta di firme, che si concludera` il 9 dicembre, per informare la popolazione sugli Ogm e sulle conseguenze che derivano dal loro utilizzo. Nelle Marche sono stati allestiti 80 banchetti dove sono state finora raccolte oltre 50 mila firme. La Regione Marche ha assunto da tempo una sua netta posizione contro gli Ogm al fine di salvaguardare le produzioni convenzionali, tipiche e biologiche regionali. Nel 2003 e` nato il nucleo operativo per la prevenzione e l´intervento in materia di Ogm ed e` stato approvato il piano complessivo delle attivita` necessarie per la prevenzione e l´intervento di contrasto in materia per gli anni dal 2004 al 2007. Nel 2004 e` stata approvata la legge regionale 5 sulle ´Disposizioni in materia di salvaguardia delle produzioni agricole, tipiche, di qualita` e biologiche´. ´Sara` una presenza importante ´ ha ribadito l´assessore Petrini ´ quella della Regione Marche il 5 e 6 dicembre a Bruxelles: a noi spettano le conclusioni della prima giornata e complessivamente sono quattro gli interventi in programma. La Regione si impegnera` per un´agricoltura sostenibile senza Ogm. Si fara` appello alla Commissione Europea, al Parlamento Europeo ed al Comitato delle Regioni affinche` venga protetta un´alimentazione indenne da Ogm, tutelando gli interessi delle filiere di produzione e prevedendo anche una politica europea per la produzione di proteine non Ogm da far valere anche nei rapporti bilaterali con gli Stati Uniti, l´India, l´Africa. Chiederemo infine che il consumatore venga messo in condizione di scegliere i propri alimenti con cognizione di causa. Tutte queste richieste dovranno essere recepite in occasione della revisione della Politica Agricola Comune´. .  
   
   
QUOTE LATTE: LA MANIFESTAZIONE DI BRESCIA INDEBOLISCE IL MONDO AGRICOLO ITALIANO E LA NOSTRA POSIZIONE A LIVELLO EUROPEO  
 
Battelli (presidente Cia Emilia Romagna): “La protesta non risolve i problemi del settore, anzi rischia di rendere più fragile il fronte degli allevatori. E’ necessario il rispetto delle regole ed occorre un Piano strategico nazionale per la zootecnia. “La manifestazione di domani a Brescia divide e, quindi, indebolisce ulteriormente il mondo agricolo italiano. Una protesta che rischia di accentuare le tensioni e il disagio senza risolvere i problemi veri del settore lattiero-caseario”. Per il presidente della Cia Emilia Romagna Nazario Battelli la protesta di piazza “non è, infatti, lo strumento idoneo per dare risposte certe ed esaurienti ai produttori di latte che in questi anni hanno operato nella piena legalità, nel rispetto delle regole, valorizzando sempre di più la qualità”. “Oltretutto -rileva Battelli- proprio il mancato rispetto delle regole da parte di alcuni non si può certo addebitare all’Unione europea. E’ una questione tutta interna nostra che renderà sempre meno forte, sotto il profilo contrattuale, la posizione del governo nazionale nel difficile e complesso confronto comunitario sulle prospettive future del settore lattiero-caseraio, in particolare sulle quote latte”. Per questa ragione -ha sottolineato il presidente della Cia- riconfermiamo con estrema fermezza la richiesta di un Piano strategico nazionale per la zootecnia nel quale il settore del latte trovi adeguato rilievo. Tale piano dovrà essere articolato sul territorio e capace di coniugare interventi istituzionali e progettualità economica dei produttori e degli operatori della filiera”. Indubbiamente, secondo Battelli, al centro dell’intera questione c’è l’annosa vicenda delle quote latte, largamente irrisolta, come testimoniano le “multe” che l´Italia dovrà pagare ancora per la campagna 2006/07: 188,8 milioni di euro, per 47. 000 aziende produttrici, di cui solo 680 hanno cumulato prelievi per ben oltre 120 milioni di euro, con una produzione superiore al 100 per cento della propria quota. “Appare, dunque, ancora un quadro d’instabilità che -ha aggiunto- impone di contrastare con forza tutti i fenomeni di aggiramento delle regole, gravemente distorsivi della competitività e che si riflettono anche nelle tensioni sul prezzo del latte alla stalla. Vanno spezzate quelle ‘triangolazioni’ commerciali che ancora oggi permettono a una minoranza un ‘inquinamento’ del mercato”. In merito all’orientamento Ue teso ad introdurre misure transitorie già dalle prossime campagne per consentire un “atterraggio morbido” delle imprese rispetto al già definito superamento dell’attuale Ocm latte, a conclusione della campagna di commercializzazione 2014/2015, Battelli ha evidenziato l’esigenza di prevedere aumenti di quota diversificati da Paese a Paese. “Tale provvedimento -ha rimarcato- consentirebbe di correggere lo squilibrio dei Paesi con deficit rispetto al fabbisogno nazionale. L’irlanda, ad esempio, beneficia di una quota di 5,4 milioni di tonnellate, il 360 per cento di quanto necessita. La Danimarca ha una quota nazionale di 4,5 milioni che copre il 230 per cento dei propri consumi e i principali produttori europei -Francia e Germania- hanno un livello di autoapprovvigionamento del 125 per cento. Mentre l’Italia, con una quota nazionale di 10,5 milioni di tonnellate, copre appena il 60 per cento di quanto consuma”. “L’aumento della quota, come già avvenuto in passato, dovrebbe consentire al nostro Paese -ha sottolineato Battelli- di adottare una ripartizione fra le Regioni che preveda i criteri di massima e lasciando alle singole Regioni di adottare successivi criteri più aderenti alle realtà locali. Come Cia riteniamo che con questa modalità di intervento si potrebbe pensare a forme di ‘premialità’ per i produttori che hanno subito il taglio della quota B, l’assegnazione di nuove quote, per i produttori che hanno scelto la condivisione delle regole nel contesto della legge 119/2003. Inoltre, si dovranno prevedere nuove possibilità per i giovani e la salvaguardia dell’attività produttiva delle aree montane ed interne” Per il presidente della Cia, inoltre, “il valore dell’investimento monetario operato per il rispetto delle regole deve e essere tenuto in considerazione non solo in termini direttamente economici, ma anche di sistema, ossia coinvolgendo nelle politiche regionali, nazionali e comunitarie quanti hanno scelto di operare all’interno del contesto normativo”. “Va, infine, tenuta in particolare considerazione la situazione delle aziende produttrici di latte ubicate nelle aree montane e svantaggiate, dove -ha concluso Battelli- ci si aspetta di incontrare difficoltà nel mantenere un livello minimo di produzione”. .  
   
   
BASILICATA, CIA: AFFRONTARE I PROBLEMI DEL COMPARTO LATTIERO-CASEARIO  
 
“La manifestazione di domani (oggi) a Brescia divide e, quindi, indebolisce ulteriormente il mondo agricolo. Una protesta che rischia di accentuare le tensioni e il disagio senza risolvere i problemi veri del settore lattiero-caseario”. A sostenerlo è Luciano Sileo, dell´Ufficio di Presidenza della Cia-confederazione italiana agricoltori e responsabile del settore zootecnico. “Oltretutto - rileva Sileo - proprio il mancato rispetto delle regole da parte di alcuni non si può certo addebitare all’Unione europea. E’ una questione tutta interna nostra che renderà sempre meno forte, sotto il profilo contrattuale, la posizione del governo nazionale nel difficile e complesso confronto comunitario sulle prospettive future del settore lattiero-caseraio, in particolare sulle quote latte. Per questa ragione riconfermiamo con estrema fermezza la richiesta di un Piano strategico nazionale per la zootecnia nel quale il settore del latte trovi adeguato rilievo e accanto al Piano nazionale uno strumento regionale per articolare le proposte sul territorio e coniugare interventi istituzionali e progettualità economica dei produttori e degli operatori della filiera”. Indubbiamente, secondo la Cia lucana, al centro dell’intera questione c’è l’annosa vicenda delle quote latte, largamente irrisolta, come testimoniano le “multe” che l´Italia dovrà pagare ancora per la campagna 2006/07: 188,8 milioni di euro, per 47. 000 aziende produttrici, di cui solo 680 hanno cumulato prelievi per ben oltre 120 milioni di euro, con una produzione superiore al 100 per cento della propria quota. “Appare, dunque, ancora un quadro d’instabilità che -ha aggiunto Sileo - impone di contrastare con forza tutti i fenomeni di aggiramento delle regole, gravemente distorsivi della competitività e che si riflettono anche nelle tensioni sul prezzo del latte alla stalla. Vanno spezzate quelle ‘triangolazioni’ commerciali che ancora oggi permettono a una minoranza un ‘inquinamento’ del mercato”. In merito all’orientamento Ue teso ad introdurre misure transitorie già dalle prossime campagne per consentire un “atterraggio morbido” delle imprese rispetto al già definito superamento dell’attuale Ocm latte, a conclusione della campagna di commercializzazione 2014/2015, Politi ha evidenziato l’esigenza di prevedere aumenti di quota diversificati da Paese a Paese. “Tale provvedimento -ha rimarcato- consentirebbe di correggere lo squilibrio dei Paesi con deficit rispetto al fabbisogno nazionale. “L’aumento della quota, come già avvenuto in passato, dovrebbe consentire al nostro Paese -ha sottolineato Sileo - di adottare una ripartizione fra le Regioni che preveda i criteri di massima e lasciando alle singole Regioni di adottare successivi criteri più aderenti alle realtà locali. Come Cia riteniamo che con questa modalità di intervento si potrebbe pensare a forme di ‘premialità’ per i produttori che hanno subito il taglio della quota B, l’assegnazione di nuove quote, per i produttori che hanno scelto la condivisione delle regole nel contesto della legge 119/2003. Inoltre, si dovranno prevedere nuove possibilità per i giovani e la salvaguardia dell’attività produttiva delle aree montane ed interne”. .  
   
   
CON PROGETTO REGIONE, BOVINI NEI PAESI BALCANI SPECIALISTI IN ABRUZZO PER SCAMBIO CONOSCENZE  
 
Pescara -  I bovini da carne di razza marchigiana, la più diffusa nella regione, saranno presto introdotti nei Paesi Balcani grazie a un progetto Interreg, che ha visto il forte protagonismo dell´Assessorato all´Agricoltura e dal Dipartimento di Scienza degli alimenti dell´Università di Teramo, con il coinvolgimento delle regioni Marche e Friuli Venezia Giulia. "I Balcani ha commentato l´assessore all´Agricoltura, Marco Verticelli - rappresentano un´area fortemente strategica ed è quindi evidente l´interesse a consolidare sempre più i nostri rapporti con questi Paesi. Abbiamo investito in quelle aree, e sono già in corso stretti rapporti di partnership nell´ambito della pesca, della zootecnia e della ricerca scientifica. L´introduzione dei bovini di razza marchigiana rappresenta quindi una tappa di un percorso di cooperazione che ha avuto inizio vari anni fa, supportato dal Governo Italiano che ha eletto le regioni adriatiche ambasciatrici nelle zone balcaniche". Al momento in piena fase di attuazione, il progetto interessa Albania e Bosnia-herzegovina. Martedi 27 e mercoledi 28 novembre, le regioni Marche e Abruzzo hanno ospitato i partner balcanici per una tre giorni di visite alle aziende locali e workshop, allo scopo di trasferire conoscenze, competenze e tecnologie volte a divulgare in area balcanica l´allevamento della pregiata razza bovina marchigiana. .  
   
   
AL VIA PROGETTO PER LA RAZZA CHIANINA IN SERBIA  
 
Perugia - È stato presentato nei giorni scorsi presso la Facoltà di agraria dell’Università di Novi Sad il progetto sperimentale “Introduzione nella Provincia della Vojvodina della chianina come razza bovina incrociante”, nell’ambito del programma di cooperazione tra Provincia autonoma della Vojvodina e Regione Umbria. Lo studio di fattibilità e la sperimentazione saranno realizzati, con il cofinanziamento congiunto della Regione Umbria e della Provincia della Vojvodina, grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della produzione animale dell’Università di Novi Sad, la Scuola superiore di zootecnia di Futog, l’Associazione italiana allevatori, l’Associazione provinciale allevatori di Perugia, l’Università degli Studi di Perugia e 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria. Il progetto intende porre le basi per la cooperazione tra le due Regioni nel settore agroalimentare ed in particolare nel settore zootecnico. Nell’ambito della missione, che ha registrato una serie di incontri e visite ad aziende zootecniche della Vojvodina - a cui hanno partecipato la Regione Umbria e l’Associazione italiana allevatori, la sezione di Zootecnia della Facoltà di agraria di Perugia, 3A-pta, il Dipartimento di Scienze della produzione animale dell’Università di Novi Sad - sono state gettate le basi per la sperimentazione dell’allevamento di vitelli meticci e per una cooperazione scientifica e didattica tra esperti nel settore zootecnico. Durante la conferenza stampa, l’assessore provinciale per l’economia, Sinisa Lazic, ha ricordato che il protocollo d’intesa tra Provincia autonoma della Vojvodina e Regione Umbria è stato siglato con l’intento di creare importanti sinergie e collaborazioni trasversali fra le due regioni. È quindi possibile implementare, in partnership, progetti in diversi settori e a diversi livelli. Paolo Papa, funzionario dell’assessorato all’agricoltura della Regione Umbria, ha ribadito la volontà di cooperare nel settore zootecnico ed in generale nel settore agroalimentare convinto delle ricadute positive per entrambe le regioni. Il Direttore del Dipartimento di Zootecnia, Dragan Glamocic, ha affermato che la Regione Umbria sarà in grado di rendere disponibili i primi risultati del progetto già durante la Fiera dell’agricoltura di Novi Sad che si terrà nel maggio 2008. In tale occasione, infatti, l’Associazione provinciale allevatori porterà in mostra alcuni capi di razza chianina e la Provincia della Vojvodina riserverà uno stand alle imprese Umbre del settore agricolo, agroalimentare ed agroindustriale. .  
   
   
CONTINUA IL PROCESSO AGGREGATIVO NEL COMPARTO LATTIERO CASEARIO SARDO  
 
Continua il processo di aggregazione nel comparto lattiero-caseario sardo. Nel corso di un incontro tenutosi lunedì scorso a Chiaramonti, anche i produttori locali hanno confermato l´intenzione di aderire alla Organizzazione produttori Cooperative allevatori ovini (C. A. O. ), della quale fanno parte le cooperative di Mores e Siamanna. All´iniziativa, promossa dall´amministrazione comunale e dalla Op C. A. O. , hanno partecipato anche l´assessore regionale dell´Agricoltura Francesco Foddis, i vertici della cooperativa Cao di Siamanna e della cooperativa di Mores, il gruppo di pastori locali ed esponenti della Coldiretti Gallura, fortemente interessati alla valorizzazione del latte dei propri associati. Nel corso del vertice sono state analizzate problematiche e prospettive del settore lattiero-caseario in Sardegna. Durante il suo intervento, l´assessore Foddis ha illustrato i provvedimenti e le politiche che la Giunta sta mettendo in campo per incentivare l´aggregazione. "Per essere sempre più competitivi in un mercato in costante evoluzione - ha dichiarato l´assessore - occorre fare sistema, rafforzando i processi di concentrazione dell´offerta dei nostri prodotti. Apprezzo lo spirito di iniziative come questa che hanno come obiettivo di elevare il potere contrattuale dei produttori e ottenere dal mercato la massima remunerazione. E mi fa piacere come gli allevatori locali stiano prendendo coscienza dei vantaggi derivanti dall´essere uniti. In questo momento - ha detto Foddis rivolgendosi agli allevatori - è necessario superare le diffidenze per adeguarsi rapidamente alle esigenze di un mercato ogni giorno nuovo e competitivo". Alle cooperative, l´assessore ha chiesto di rafforzare e incrementare le qualità manageriali soprattutto sul fronte delle politiche gestionali, organizzative e commerciali, in modo tale da portare avanti un leale, collaborativo ma incisivo confronto con l´industria privata. Un ruolo decisivo, per lo sviluppo del comparto lattiero-caseario, lo hanno sicuramente le Organizzazioni produttori: «In questi ultimi anni è stato dimostrato come il sistema aggregativo sia riuscito a remunerare il latte ben oltre il prezzo medio pagato dagli industriali ed è questo il percorso che auspico possa essere perseguito. Inoltre, soprattutto a monte del processo produttivo, le Op hanno un ruolo fondamentale, non prettamente commerciale, che va esteso alle politiche finanziarie e all´approvvigionamento collettivo dei mezzi tecnici, utile ad affrontare la crisi determinata dall´aumento vertiginoso del prezzo dei mangimi. Le organizzazioni, in questo senso, hanno la possibilità di mettere in relazione diretta i produttori locali di cereali e leguminose utilizzati come base mangimistica con gli utilizzatori, sfuggendo così a spinte di carattere speculativo". "Auspico - ha concluso l´assessore - un rafforzamento dei processi aggregativi che a oggi, nel settore della trasformazione, possono contare sulla Op Cooperative allevatori ovini e sulla Op Formaggi e Sardegna (cui aderiscono 11 caseifici sociali), e, nel settore del latte tal quale, su altre due Op, Oproc e Aspi. Sono sicuro che le capacità di aggregazione che in questo periodo si registrano nel comparto agro-pastorale possano essere proficuamente orientate a implementare tali processi, finalizzati al controllo dell´offerta in maniera unitaria e tali da poter consentire livelli di valorizzazione vicini alle aspettative dei produttori". .  
   
   
CRISI DEL COMPARTO SUINICOLO - RABBONI: LA REGIONE DISPONIBILE A SOSTENERE CAMPAGNE PER LA PROMOZIONE DEL "GRAN SUINO PADANO". OGGI A BOLOGNA LA RIUNIONE DELLA CONSULTA AGRICOLA REGIONALE  
 
Bologna - Le difficoltà che sta attraversando il comparto suinicolo regionale e nazionale e che rischiano di mettere in crisi l’intera filiera dei salumi emiliano-romagnoli di altissima qualità, sono state al centro della riunione odierna a Bologna, presso la sede della Regione, della Consulta agricola regionale, l’organismo che riunisce le organizzazioni professionali agricole, cooperative , sindacali. Il consumo di carne suina sta aumentando in numerosi Paesi; la situazione italiana evidenzia invece, ormai da diversi anni, una sostanziale stagnazione dei mercati e una crescente concorrenza delle carni provenienti dall’estero e vendute a prezzi inferiori a quelli nazionali. La crisi ha, in larga misura, motivazioni di carattere strutturale, legate alla diverse tipologie di allevamento che caratterizzano i Paesi produttori. I suini allevati in Italia, infatti, sono destinati in larghissima misura alla trasformazione in salumi Dop e Igp. Devono quindi raggiungere un peso più elevato con conseguente aggravio di costi; inoltre presentano carni di alta qualità ma con un contenuto di grassi superiore al “suino leggero” di provenienza estera e quindi meno gradite al consumatore moderno. “Per superare questa congiuntura negativa – ha dichiarato l’assessore regionale all’agricoltura, Tiberio Rabboni – è necessario puntare sulla riduzione dei costi di produzione, migliorando l’efficienza complessiva degli allevamenti, ed aumentare il valore del suino nazionale sul mercato, valorizzando tutti i tagli e non solo quelli destinati alla trasformazione in prodotti di alta qualità. A tale proposito sosteniamo la richiesta delle Associazioni agricole di una più incisiva azione di promozione dei prodotti di salumeria tradizionale, in particolare di quelli Dop e Igp e di una etichettatura obbligatoria, che fornisca al consumatore tutte le informazioni sul prodotto, compresa l’origine”. “L’intera filiera produttiva deve inoltre puntare alla valorizzazione delle carni fresche, in particolare della Dop “Gran suino padano”, recentemente approvata, che può rispondere alla crescente richiesta di prodotti di qualità proveniente da una parte significativa di consumatori. A questo proposito, la Regione Emilia – Romagna, unitamente alle altre Regioni del bacino padano, è disponibile a sostenere, anche economicamente, adeguate campagne promozionali. È però necessario che tutte le componenti siano effettivamente impegnate su questo obiettivo strategico, con particolare riferimento alla immissione sul mercato di linee di prodotto identificabili come Dop “Gran suino padano”. Questa proposta sarà formalizzata nei prossimi giorni alle componenti della filiera regionale e nazionale, in particolare ai macellatori e distributori”. “Il Programma Regionale di Sviluppo 2007 – 2013, che sta entrando nella fase di piena operatività, consente di finanziare interventi strutturali per la modernizzazione degli allevamenti, necessari anche per ridurre l’impatto economico delle misure di tutela ambientale e per migliorare il benessere degli animali. Su quest’ultimo aspetto –ha concluso l’assessore Rabboni – chiediamo anche un confronto con le altre Regioni per evitare comportamenti difformi nell’applicazione delle nuove normative ambientali, quali quelle relative alla “Direttiva nitrati” ed allo spandimento dei liquami”. .  
   
   
AGRICOLTURA VENTO : DECISIONI SU APPLICAZIONE DIRETTIVA NITRATI  
 
La Giunta regionale, su proposta del Vicepresidente Luca Zaia, ha stabilito la tempistica per gli adempimenti da parte delle aziende agricole in attuazione della cosiddetta “direttiva nitrati”. “Questa direttiva europea – ha ricordato Zaia – è uno di quei provvedimenti dei quali nessuno, nel nostro Paese, pare essersi accorto quando è stata approvata nel 1991. La principale conseguenza è che, oggi, il settore zootecnico si trova sulla testa una vera e propria spada di Damocle, rispetto ad una situazione complessiva che, almeno per quanto riguarda il rapporto generale tra numero di capi e superficie territoriale regionale, non è dissimile a quella del resto d’Europa e delle aree comunitarie a vocazione zootecnica. L’impressione è che l’Europa, con questa direttiva e con le successive Organizzazioni di Mercato di settore – ha affermato il Vicepresidente del Veneto – abbia voluto punire la nostra agricoltura e ridurre il nostro Paese, già deficitario per il 50 per cento della carne bovina, a puro mercato di consumo con scarsa o nulla produzione”. “Gli obblighi e i vincoli della direttiva comportano infatti rilevanti conseguenze sui processi produttivi degli allevamenti, sulla loro organizzazione e sulla loro redditività. La direttiva stabilisce infatti – ha spiegato Zaia – che debba essere garantita una equilibrata fertilizzazione azotata dei terreni, non facendo distinzione tra apporti dovuti al liquame zootecnico e quelli dovuti al letame, comprendendo nel bilancio della fertilizzazione totale, nelle zone definite “vulnerabili”, anche i concimi di sintesi”. “Nello stesso tempo abbiamo il dovere di adeguarci alla direttiva e questo non riguarda solo noi, ma anche altre Regioni lo devono fare e con ciò mi riferisco, per esempio, a Lombardia, Emilia, Friuli – ha detto ancora il Vicepresidente della Giunta – tenuto conto che la Commissione Europea nell’aprile 2006 ha comunicato all’Italia l’obbligo di dare risposta alle dettagliate osservazioni relative alla mancata applicazione della medesima, chiedendo che venisse adeguata la disciplina delle Regioni. Il mancato rispetto di tali richieste avrebbe comportato il deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea, con avvio formale della procedura di infrazione, e la sospensione dei pagamenti relativi a tutti i principali interventi comunitari per l’agricoltura”. “E’ fuor di dubbio – ha concluso Zaia – che io sono dalla parte degli allevatori ed è giusto si sappia che la Regione sta dando battaglia per portare a casa dei risultati concreti. I passaggi futuri saranno, infatti, la richiesta di deroghe, possibili solo dopo la risoluzione dell´avvio del procedimento di infrazione in corso e per il quale mi sto dando da fare sollecitando la Commissione Ue ed inoltre la attivazione di un programma straordinario, coordinato di interventi per sostenere le imprese agricole rispetto agli adempimenti e agli adeguamenti strutturali che discendono dall´applicazione della Direttiva”. Il provvedimento regionale conferma al 31 dicembre 2009 il termine ultimo per l’adeguamento delle strutture di stoccaggio dei reflui zootecnici da parte delle imprese che presentino domanda ammissibile in base al Programma di Sviluppo Rurale 2007, approvato dalla Commissione Europea. E’ stato invece determinato al 31 dicembre 2008 il termine ultimo per l’adeguamento delle strutture di stoccaggio da parte delle imprese che non presentino tale domanda. E’ stata infine riconfermata la scadenza del 31 dicembre prossimo per la prima presentazione delle Comunicazioni e dei Piani di Utilizzazione Agronomica (Pua) alle Province, da parte dei produttori o utilizzatori degli effluenti di allevamento e di talune acque reflue aziendali, consentendo peraltro la integrazione delle informazioni e della documentazione sino al termine ultimo del 15 maggio 2008. .  
   
   
L’UE APPROVA PROGETTO DI PROMOZIONE DELL’UNIONE ITALIANA VINI FINANZIATO UN PROGRAMMA TRIENNALE DI INFORMAZIONE SULLA QUALITÀ E SULLE TECNOLOGIE DI PRODUZIONE DEL VINO EUROPEO IN INDIA, CINA E RUSSIA. LA PARTE LOGISTICA AFFIDATA A VERONAFIERE-VINITALY  
 
Il progetto di promozione del vino europeo sui mercati esteri presentato dall’Unione Italiana Vini è stato approvato dall’Unione europea, che lo ha finanziato con un contributo di 4 milioni di euro. A darne notizia è stato questa mattina il ministro delle Politiche agricole, Paolo De Castro, durante la conferenza di presentazione dei programmi di promozione proposti dall’Italia all’Ue. “Si tratta di un progetto triennale, con inizio nel 2008, di cui Unione Italiana Vini è soggetto proponente e responsabile a livello organizzativo - spiega Andrea Sartori, presidente dell’Unione Italiana Vini -. Sarà dedicato in modo specifico all’informazione sulla qualità e sulle tecnologie di produzione del vino europeo e ha lo scopo di favorire l’accreditamento delle nostre produzioni in tre mercati strategici quali India, Cina e Russia. Un passo importante per l’Uiv, che al tradizionale ruolo di rappresentanza politica aggiunge anche l’offerta di servizi mirati al sostegno dei prodotti vitivinicoli europei nel mondo”. Le azioni promozionali in programma vogliono assicurare una maggiore visibilità ai vini europei di qualità, ma farne anche cogliere le differenze rispetto a quelli del resto del mondo. “Insieme alla Fiera di Verona-vinitaly, selezionata attraverso bando di gara tra una rosa di proponenti per l’organizzazione degli aspetti logistici – ha aggiunto Francesco Pavanello, condirettore dell’Uiv e project leader dell’iniziativa – ci muoveremo in tre direzioni: la prima con le indagini di mercato per meglio comprendere i gusti dei consumatori; la seconda incentrata sulla formazione non solo di addetti ai lavori ma anche degli opinion leaders locali, attraverso corsi di analisi sensoriale presso i vari Paesi e attività di incoming nel laboratorio centrale Uiv di Verona; e la terza attraverso un’attività di informazione continua e multicanale. Il valore aggiunto del progetto sta nel fatto che la parte formativa e informativa fa capo totalmente all’Unione Italiana Vini, che raccoglie le grandi imprese rappresentative del vino italiano con tutto il loro carico di autorevolezza”. .  
   
   
IL CONSEIL INTERPROFESSIONNEL DES VINS DU ROUSSILLON ORGANIZZA A MILANO, ALL’HOTEL THE WESTIN PALACE, UNA GIORNATA ALLA SCOPERTA DEI PRODOTTI PIÙ RAPPRESENTATIVI DI QUESTE TERRE  
 
Regione della Francia meridionale situata sulla fascia costiera ai confini con la Spagna, il Rossiglione è un´area vinicola che, in questi ultimi decenni, è stata protagonista di una virtuosa rivoluzione. L´intera superficie vitata, circa 30. 000 ettari su cui lavorano 4500 piccoli vignaioli, si è ridotta del 50% rispetto agli anni ´60 e decisamente contenuta è anche la quantità di ettolitri prodotti per ettaro, circa 40. Sono questi i principali segnali di un decisivo cambiamento di rotta verso una viticoltura più razionale e di qualità. La ricchezza del Rossiglione è rappresentata da 13 Appellazioni di Origine Controllata ottenute da 15 vitigni diversi. Grazie all´ampia diffusione dei vitigni Grenaches, Macabeu, Malvoisie du Roussillon, Muscats (Moscato d´Alessandria e Moscato Piccoli Grani), ma anche ad un clima adatto a questa alla viticoltura, il Roussillon è la regione in cui si concentra ancora oggi più dell´80% della produzione di vini dolci di tutta la Francia. Le Aoc Vini Dolci Naturali Rivesaltes, Muscats de Rivesaltes, Maury, Banyuls e Banyuls Grand Cru sono tanti gioielli da scoprire o riscoprire. Questa affascinante regione è anche terra di origine di vini secchi, bianchi, rosati e rossi di grande carattere. Il Conseil Interprofessionnel des vins du Roussillon organizza lunedì 3 dicembre a Milano (Hotel The Westin Place, Piazza della Repubblica 20) una giornata alla scoperta dei prodotti più rappresentativi di queste terre. La degustazione avrà luogo dalle ore 14 alle ore 19. Nel corso dell´appuntamento saranno organizzati due seminari di presentazione e approfondimento di circa 30 minuti ciascuno sulle caratteristiche organolettiche dei vini proposti in degustazione. La prima è prevista alle ore 15. 30, la seconda alle ore 17. 00. I posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione ( tel 02 8637432) Le Maisons presenti saranno: Arcadie,cave Arnaud De Villeneuve,cave de l’Abbé Rous,domaine Des Soulanes,domaine Lafage,domaine Rière Cadène,domaine Vial-magnères,les Crus de Méditerranée,nouvelle Société De La Côte Radieuse,somacvins – Les Vignerons De Lanrous,vignerons Catalans en Roussillon, Vignobles Dom Brial,vinimed www. Vinsduroussillon. Com .  
   
   
LIDL ITALIA INAUGURA “LIDL ACADEMY” LA NUOVA STRUTTURA AZIENDALE PER DIVENTARE PROFESSIONISTI NEL MONDO DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE  
 
Mercoledì 28 novembre Lidl Italia srl, solida realtà nel mondo della grande distribuzione con sede ad Arcole e circa 450 punti vendita in tutta Italia, ha inaugurato la nuova struttura aziendale dedicata alla formazione e intitolata “Lidl Academy”. Alla presenza del Console Generale di Germania a Milano Dr. Axel Hartmann, sono intervenuti all’evento il management aziendale Lidl Italia, i docenti e i formatori, i rappresentanti delle Università e delle scuole di formazione che collaborano ai progetti promossi da Lidl e alcuni alunni ed ex alunni che hanno condiviso con i presenti la loro esperienza personale. Situata in prossimità della Direzione Generale di Arcole, la sede di Lidl Academy si sviluppa in un intero edificio di tre piani, preposti allo svolgimento dei corsi e dei master di formazione organizzati dall’azienda. Con una superficie totale di circa 1. 500 mq, la scuola si compone di due grandi aule di circa 100 posti, aule più piccole dedicate alla simulazione e una biblioteca specializzata. Da anni Lidl Italia punta sulla formazione del personale interno e dei neo-assunti, promuovendo diverse formule di inserimento retribuite e offrendo opportunità di lavoro qualificato con contratto a tempo indeterminato fin dalla fase di formazione. Fino ad oggi i corsi sono stati organizzati presso i diversi centri direzionali Lidl dislocati in tutto il territorio nazionale. Roberta Corrà, Direttore Risorse Umane di Lidl Italia, spiega la necessità di istituire una struttura ad hoc totalmente preposta allo svolgimento dei corsi: “La formazione è alla base della nostra filosofia, che riconosce nel valore del capitale umano il vero motore dell’azienda. In una realtà complessa, dove competenze ed autonomia acquisiscono sempre maggior rilievo, un’adeguata formazione professionale rappresenta una risorsa strategica per garantire l’elevata specializzazione che richiediamo al nostro organico. Infatti, la politica del personale Lidl è fortemente incentivante e prevede che posizioni dirigenziali vengano ricoperte attraverso lo sviluppo di personale interno. Entrare in Lidl significa, dunque, una concreta possibilità di crescita professionale con la sicurezza e la tutela di un contratto a tempo indeterminato”. Un’opinione condivisa anche dal Console Generale di Germania a Milano Dr. Axel Hartmann, che durante il suo intervento ha affermato: “L’inaugurazione di Lidl Academy rappresenta un ulteriore passo che quest’azienda di origine tedesca compie in Italia. Un esempio di cultura aziendale dai tratti ben definiti, che meraviglia ancor più per lo sviluppo e l’espansione che Lidl ha avuto dal suo arrivo in Italia nei primi anni Novanta. Alla luce della capillarità che l’azienda ha oggi sul territorio nazionale, un massiccio investimento in capitale umano si dimostra una prova di serietà e una garanzia di continuità. La formazione si conferma, dunque, un tratto distintivo del marchio Lidl, fornendo un esempio di forte attenzione nei confronti del mondo giovanile. La qualità e la competitività dell’offerta dei prodotti traggono un enorme beneficio da questo attento approccio alle risorse umane”. I corsi promossi da Lidl sono gestiti da formatori selezionati tra il personale interno, con il plus di un’esperienza diretta nel mondo Lidl. Negli ultimi mesi Lidl ha intrapreso importanti collaborazioni con le Università di Verona e Parma e con alcune importanti scuole di formazione, che attraverso i propri docenti avranno un ruolo attivo, gestendo percorsi formativi a moduli ideati per studiare a fondo tutte le aree di competenza del Retail Manager. A questo proposito Roberta Corrà aggiunge: “La scelta di dare vita a Lidl Academy nasce anche dalle nuove collaborazioni con realtà esterne, come i prestigiosi Atenei Universitari. I momenti di formazione sono un elemento chiave della nostra politica aziendale e vogliamo che vengano percepiti come tali anche da chi ne prende parte. Oggi l’ingresso nel mondo del lavoro è spesso subordinato al possesso di esperienze lavorative pregresse o allo svolgimento di corsi di specializzazione. Per un giovane senza esperienza, le opportunità di lavoro sono scarse e non sempre attinenti al percorso di studi svolto. Lidl risponde, offrendo contratti di lavoro a vari livelli abbinati a corsi di formazione retribuiti, considerati dall’azienda uno strumento per garantire la soddisfazione e la crescita professionale sia dei nuovi assunti che del personale in forza”. Lidl Academy sarà la sede dei tre diversi percorsi formativi attualmente promossi da Lidl: il Progetto Apprendisti, il Progetto Master e il Progetto Capi Filiale. Il “Progetto Apprendisti”, rivolto ai neodiplomati e partito a settembre 2005, ha lo scopo di creare una squadra di collaboratori che supportino professionalmente i propri responsabili. Il “Progetto Master” è rivolto a giovani laureati, di qualsiasi disciplina, che vogliono intraprendere una carriera lavorativa nella Grande Distribuzione e prevede l’assunzione con un contratto a tempo indeterminato regolarmente retribuito e con inquadramento di livello quadro, previsto dal contratto del commercio. Il “Progetto Capi Filiale”, indirizzato a giovani diplomati o neolaureati, ha lo scopo di formare personale in grado di gestire in autonomia i punti vendita. Tutti i percorsi formativi sono articolati in un alternarsi di lezioni in aula e periodi di training on the job, con l’affiancamento a formatori professionisti che svolgono un importante ruolo di tutorship nelle fasi operative. “Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo (Aristotele)”. E’ questo il principio guida alla base dei progetti di formazione Lidl. Roberta Corrà commenta: “Il segmento retail richiede, infatti, non solo un know-how teorico, ma anche la motivazione e la capacità di saper applicare quanto appreso per raggiungere quotidianamente la miglior efficienza lavorativa possibile”. Una filosofia che trova riscontro negli interventi dei relatori che si sono succeduti sul palco durante l’evento inaugurale. Ex alunni, formatori, attuali manager hanno fornito ai presenti una testimonianza della propria esperienza personale attraverso i diversi percorsi formativi offerti da Lidl. Mirko Novani, ex-alunno di un corso Lidl, oggi Retail Manager presso la sede di Pontedera, racconta: “Dopo 10 anni in azienda pensavo di conoscere tutte le procedure. Frequentando il Master Lidl ho arricchito la mia preparazione, coniugando l’esperienza operativa maturata con le competenze manageriali acquisite attraverso una formazione di alto livello, che abbraccia tematiche essenziali quali gestione del personale, aspetti commerciali, nozioni sulla 626”. Anche Roberto Eretto, attualmente Retail Manager, ha fornito la propria testimonianza: “Il Master Lidl è stato fondamentale per crearmi una professionalità. La formazione in aula mi ha fornito le competenze per poter affrontare un ruolo che presenta, per complessità e articolazione, diverse criticità”. Tra i relatori Andrea Russi, che grazie al Master Lidl oggi ricopre un ruolo manageriale: “Il Master mi ha permesso di capire a fondo il mio nuovo ruolo, la sua importanza e la sua contestualizzazione. Questa esperienza formativa mi ha fornito conoscenze specifiche, formazione umana e manageriale e un confronto diretto con esponenti dell’attuale vertice aziendale. Sicuramente fondamentale anche l’arricchimento umano che esperienze di questo tipo possono costituire nella vita professionale di ciascuno di noi”. Stefano Aronica, attualmente dirigente presso il magazzino di Volpiano, testimonia il plus della formazione “mista”: “Il grande vantaggio del Master Lidl è stato l’ alternarsi per sei mesi di teoria e pratica, attraverso spiegazioni, simulazioni, esercitazioni, e verifiche. Questo modo di procedere ci ha permesso di sperimentare direttamente ciò che veniva insegnato in aula”. La formazione sul posto di lavoro permette altresì di entrare in contatto con i futuri colleghi. “Questo fatto” - spiega Luca Petri, ex formatore attualmente dirigente nel magazzino di Pontedera - “aumenta il senso di appartenenza all’azienda”. .  
   
   
ANCHE LA PRODUZIONE AGRO-ALIMENTARE E I RISTORANTI TIPICI, TUTTA PRODUZIONE RIGOROSAMENTE ARTIGIANALE E DI ALTA QUALITÀ IN L’ARTIGIANO IN FIERA A MILANO  
 
Si terrà dall’1 al 9 dicembre in Fiera Milano City, la dodicesima edizione di Artigiano in Fiera, la mostra mercato internazionale dedicata alla produzione artigiana organizzata da Ge. Fi. - Gestione Fiere in collaborazione con Regione Lombardia, col patrocinio di Provincia di Milano e Comune di Milano e promossa insieme a Cna, C. L. A. A. I. , Casartigiani e Confartigianato. Con oltre 2. 600 espositori provenienti da tutto il mondo e quasi tre milioni di visitatori attesi da tutta Italia, Artigiano in Fiera si conferma in assoluto il più importante evento nel panorama internazionale del settore artigianale. Come l’anno scorso L’artigiano in Fiera avrà luogo nei padiglioni dell’Area Portello, in Fieramilanocity (uscita metropolitana Linea1 - Lotto Fieracity). La caratteristica principale che l’evento vuole esaltare è la qualità del prodotto artigianale. In questo contesto si delineano i diversi percorsi della fiera, organizzati per provenienza geografica e territoriale - Lombardia, Italia, Europa e Paesi del Mondo – ognuna suddivisa all’interno in aree dedicate alle diverse regioni, nazioni e continenti, valorizzando le culture e le tradizioni a cui si legano i diversi prodotti artigianali. L’artigiano in Fiera è il luogo ideale per trovare quei prodotti originali e innovativi di cui spesso si è alla ricerca: in mostra infatti si trova dall’oggettistica al mobilio, dall’abbigliamento alle ceramiche, dall’oreficeria agli oggetti artistici, fino alla produzione agro-alimentare e ai ristoranti tipici. Tutta produzione rigorosamente artigianale e di alta qualità. L’artigiano in Fiera è un momento di incontro nuovo e festoso tra la gente e gli artigiani: un evento che valorizza la centralità dell’uomo sul lavoro e la bellezza del prodotto artigianale, intreccio affascinante di ingegnosità e innovazione, di creatività e tradizione popolare. Tutte le informazioni sulla manifestazione sono sul sito www. Artigianoinfiera. It Il main sponsor dell’evento è Barclaycard, un prodotto pensato e realizzato da Barclays. .  
   
   
IL GUSTO DELLE DONNE, VIAGGIO NELLE RICETTE DELLA TRA-DIZIONE IN TRE APPUNTAMENTI, FRA VECCHIO E NUOVO ANNO, CHE UNISCONO RICETTE, STORIA E PERSONAGGI PRATESI  
 
L’atmosfera è quella suggestiva di un’antica villa o uno storico palazzo, le ricette sono quelle di una tradizione secolare legate alla storia delle donne nelle grandi famiglie del territorio pratese: da Cunizza discendente della famiglia degli Alberti, a Margherita Datini, moglie del mercante Francesco, passando per Clemenza di Vannozzo Rocchi, fino alle ricette di palazzo Buonamici custodite dall’ultima discendente della famiglia. Un viaggio nelle ricette e nella cucina delle tradizioni con tre appuntamenti, venerdì 14 dicembre (ore 15,30) a Villa Guicciardini di Usella (Cantagallo), sabato 19 gennaio (ore 15,30) a Vaiano alla Villa del Mulinaccio e infine sabato 26 gennaio a Prato a Palazzo Buonamici. Il ciclo di lezioni-degustazioni è promosso dalla Provincia di Prato e da Marte Comunicazione a cavallo fra il vecchio e il nuovo anno. Gli appuntamenti ruotano attorno ad alcuni personaggi femminili, come Cunizza, vissuta fra la fine del Xii e l’inizio del Xiii, discendente degli Alberti, che dimorò nella Rocca di Cerbaia, e che Dante Alighieri incontra nel Ix Canto del Paradiso, o Clemenza di Vannozzo Rocchi, della quale molto scrisse l’abate Agnolo Firenzuola, e narrano la storia di famiglie, come quella dei Buonamici, di cui ci restano le ricette custodite da Francesca Posio, l’ultima discendente. Agli eventi collaborano cuochi, pasticceri, esperti di enograstronomia e di storia locale insieme ad artigiani e produttori locali, come le donne del Consorzio dei Vini di Carmignano. Una parte essenziale è svolta anche dalle visite guidate a ville ed edifici storici e dai gruppi storici e musicali che avranno il compito di ricreare l’atmosfera del tempo in cui via via i partecipanti saranno trasportati. Gli agriturismo della Val di Bisenzio e del Comitato Apice aderenti al progetto offriranno a chi prenota nei tre week particolari offerte, la partecipazione all’iniziativa e una degustazione di prodotti tipici di loro produzione. Mentre i ristoranti dei rispettivi comuni nella settimana dell’iniziativa (Cantagallo 9-16 dicembre, Vaiano 13-20 gennaio 2008) a cui si aggiungeranno, nella settimana dell’incontro a Prato, dal 20 al 27 gennaio 2008, anche le pasticcerie aderenti al Consorzio Pasticceri Pratesi, avranno nei loro menu e nelle loro pasticcerie la pietanza o il dolce tatto dalla ricetta storica dedicata al personaggio femminile dell’incontro. La partecipazione alle lezioni è gratuita, ma è necessario prenotarsi allo 0574 24112 Per il primo incontro dopo il 1 dicembre, per il secondo e terzo incontro dopo il 2 gennaio 2008. (Ufficio informazioni Apt Prenotazioni Ufficio Informazioni Apt, p. Zza delle Carceri 15 – Prato tel. 0574 24112 Info@prato. Turismo. Toscana. It .  
   
   
CON IL MARCHIO DORÉOC, POM’ALLIANCE RIVITALIZZA LA PATATA!  
 
Per uscire dalla banalità, ma anche per rispondere alle nuove attese dei consumatori, Pom´alliance - oggi uno dei principali operatori europei sul mercato delle patate fresche – lancia, due nuovi prodotti e una gamma di proposte confezionate in una pratica vaschetta di legno, tutti a marchio Doréoc. Apéribilles, sono le mini patate pronte dopo soli 4 minuti di cottura al microonde da gustare al momento dell’aperitivo, accompagnate da due sfiziose salsine incluse nella confezione: una al pomodoro e l’altra all’erba cipollina. Pom’express, 500 gr di patate pronte in soli 7 minuti al microonde. Questo nuovo modo di preparazione rapido e sano permette di preparare deliziose ricette ricche di gusto. Per stuzzicare i palati più golosi Doréoc ha sviluppato una gamma di proposte confezionate nella pratica vaschetta in legno da 1 Kg:  La Ratte è la patata preferita dai grandi Chef grazie alla sua pasta delicata e soda e al delicato aroma di nocciola.  Le Patate Baby sono patate formato mini da gustare al vapore, saltate o rosolate anche senza essere sbucciate.  Le Speciali Raclette sono patate selezionate appositamente per la preparazione di questo tipico piatto invernale francese. Ideali per le serate in famiglia o tra amici.  Le Speciali Al Forno sono patate caratterizzate da una pasta detta “a pasta vellutata”, ideali per una cottura al forno. Queste innovazioni sono accompagnate da un’evoluzione del marchio Doréoc: nuova identità grafica e, per la prima volta, nuovo claim – Idee che hanno gusto! – Una rivoluzione che ben rispecchia i valori di modernità, di convivialità per essere sempre più vicino al concetto di innovazione e piacere. Per saperne di più: www. Pom-alliance. Fr .  
   
   
PINK LADY, LA MELA DEL CUORE, PORTA LA SUA DOLCEZZA SUL GRANDE SCHERMO FIRMANDO LA PARTNERSHIP INTERNAZIONALE CON IL FILM-EVENTO DI NATALE DELLA WALT DISNEY, “COME D’INCANTO”.  
 
Pink Lady, la mela rosa dell’amore, accompagnerà l’uscita nelle sale cinematografiche di “Come D’incanto”, il nuovo film d’animazione firmato Walt Disney. L’accattivante mela è infatti partner internazionale del lungometraggio Disney, una romantica storia d’amore e una fiaba che diventa realtà, attraverso una doppia ambientazione: quella di un mondo fantastico e quella della New York dei giorni nostri, la Grande Mela. D’altronde, come non scegliere Pink Lady come partner di questa particolare fiaba dallo stile moderno? Il fascino e la tentazione solitamente associati alla mela nella letteratura sono rappresentati al meglio dall’immagine femminile e seducente che Pink Lady ha voluto comunicare sin dalla sua nascita. Caratteristiche confermate anche dall’aspetto esteriore di Pink Lady: è infatti l’unica mela dalla colorazione tendente al rosa pastello e la sua qualità è garantita dall’inconfondibile bollino a forma di cuore. Un felice sodalizio quello tra Pink Lady e “Come D’incanto". La mela ha infatti un ruolo importante all’interno del film. Frutto provocante per eccellenza, simbolo storico dell’inizio di grandi amori e grandi discordie, si presenta come l’elemento/alimento magico della fiaba, in una delle scene più romantiche e fiabesche del film. La strega cattiva, nonché matrigna, convince la principessa Giselle – come nelle classiche fiabe Disney del passato – a mordere la mela facendola cadere in un sonno profondo, dal quale non si risveglierà se non dopo essere stata baciata dal suo grande amore, il principe azzurro. “Come D’incanto” è una fiaba che diventa realtà e che ha tutti gli ingredienti per diventare il grande successo di questa fine d’anno: la bella e romantica principessa Giselle (interpretata da Amy Aadams), la strega cattiva (Susan Sarandon), il principe azzurro (Patrick Dempsey) e una bella mela rossa che “strega” la protagonista. Grazie a questa partnership Walt Disney, Pink Lady accompagnerà “Come D’incanto” fino all’appuntamento con il grande pubblico previsto per il 7 dicembre in tutte le sale cinematografiche. Sarà inoltre dedicata un’esclusiva preview alla stampa di settore a cui Pink Lady da sempre si rivolge. E’ firmato Pink Lady e Disney anche il lancio del concorso che mette in palio un viaggio per 2 persone a New York e migliaia di premi Disney. Il concorso sarà veicolato negli iper e supermercati più importanti della Grande Distribuzione attraverso un centinaio di giornate in-store promotion e attraverso il contatto diretto con oltre 4. 200 negozianti specializzati che omaggeranno i propri clienti con le cartoline per partecipare. Tentare la fortuna è semplice ed immediato, grattando la vernice dorata che ricopre lo specchio magico della perfida strega Narissa, si scoprirà subito se si è vinto uno dei magici premi in palio. Inoltre tutti hanno la possibilità di partecipare all’estrazione finale e di giocare anche on-line sul sito web www. Pinklady-europe. Com. . .  
   
   
SIENA, L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE CENNI ALLA MOSTRA “ARTIGIANATO & RISTORAZIONE” “PIÙ SINERGIE FRA PRODOTTI TIPICI, ARTIGIANATO E RISTORAZIONE” IL PROGETTO DEI PATTI DI FILIERA PER VALORIZZARE LE TIPICITÀ IN ALBERGHI E RISTORANTI  
 
Firenze - “La creazione di canali privilegiati tra i prodotti tipici del nostro comparto agroalimentare, le produzioni artigianali di qualità e il mondo della ristorazione è la chiave per aprire nuove preziose opportunità di sviluppo a una fetta notevole della nostra economia”. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni intervenendo, a Siena, all’inaugurazione della mostra “Artigianato & ristorazione”. L’esposizione, all’interno dei locali dell’Enoteca italiana di Siena, di oggetti di artigianato legati alla ristorazione è stata, per l’assessore, occasione di una analisi sulle potenzialità di collaborazione fra questi settori e le nostre produzioni agricole tipiche. “Uno dei punti basilari delle nostr! e politiche agricole – ha proseguito - consiste proprio ! nel favo rire relazioni fra filiere produttive che siano potenzialmente vicine come queste. Nel bando per il rafforzamento della rete regionale della distribuzione diretta che si è recentemente concluso, oltre a sostenere la nascita di 13 mercati contadini e di 14 spacci gestiti da produttori, abbiamo finanziato anche i primi patti di filiera, cioè accordi fra produttori agricoli e operatori di altri settori, finalizzati all’esposizione e alla valorizzazione dei prodotti locali e di qualità della nostra agricoltura in ristoranti o alberghi toscani. I primi progetti finanziati verranno realizzati a Grosseto, nel circondario Empolese valdelsa a e Montemurlo. Ma tutte le iniziative varate della rete che accorcia le distanze tra produttori e consumatori vedranno compartecipare agricoltori e artigiani, tant’è che il progetto, in questa prima fase, coinvolgerà sia 3mila aziende agricole che 1. 500 di artigianato, turismo, ristorazione”. Nell’ambito poi delle iniziative previste nell’ambito della rassegna di Siena l’assessore ha ricordato il grande successo dell’esperienza ‘Vestire il vino’ che ha messo insieme due eccellenze toscane: il vino e il cristallo. L’iniziativa, consistente le varo di un set di tre calici per la degustazione, è servita ad abbinare alle prestigiose etichette della Selezione dei vini di Toscana 2006 i calici più adatti a esaltarne le caratteristiche e le peculiarità. “Un’esperienza positiva – ha sintetizzato l’assessore – e un segno lampante delle possibili sinergie tra le nostre tradizioni enogastronomiche e l’artigianato toscano. ” .  
   
   
TIGRE, IL FORMAGGINO DI ORIGINALE EMMENTALER SVIZZERO FUSO, NELLA CLASSICA CONFEZIONE ROTONDA GIALLA DA 6 O DA 12 SPICCHI, RISERVA UNA SORPRESA PER TUTTA LA FAMIGLIA  
 
Fino a marzo 2008 cambia look e si tinge blu mare per lanciare il grande concorso Una Notte Con Gli Squali All’acquario Di Genova. Il mare è ricco di fosforo e iodio, minerali preziosi per la crescita e la salute proprio come gli spicchi di Emmentaler più famosi d’Italia… ecco perché Tigre sceglie di sorprendere i suoi fan con un grande premio a tema marino per piccoli grandi coraggiosi. Acquistando una confezione di Tigre Emmentaler sarà infatti possibile vincere 10 notti con gli squali all’acquario di Genova per due bambini. E i genitori? Niente paura… saranno ospiti per una notte in un albergo a 4 stelle, pronti a riunirsi ai figli il giorno dopo per una visita alla città in battello o in trenino. Il concorso terminerà il 30 marzo 2008. L’estrazione avverrà entro il 30 aprile 2008. “Il brand Tigre è di primaria importanza per il Gruppo Emmi Italia”, commenta Gilberto Cappellin, Amministratore Delegato di Emmi Italia che continua “un marchio storico di grande tradizione che esprime valori educativi, e per questo motivo, l’operazione con l’Acquario di Genova si inscrive perfettamente con la mission del brand, che consentirà ai 10 fortunati di scoprire tutte le meraviglie e le curiosità del mondo marino. La promozione Una Notte con gli Squali realizzata con l’Acquario di Genova rappresenta un investimento importante che nei cinque mesi della sua durata coinvolgerà quasi un milione di consumatori e sarà supportata da attività di comunicazione in store. Da novembre oltre al gusto pieno e dolce del puro emmentaler Tigre – sano e naturale – i nostri consumatori potranno provare anche il gusto di vincere un’esperienza indimenticabile, per tutta la famiglia”. .  
   
   
TROVATO IL TARTUFO BIANCO DEL SECOLO ANDRA’ ALL’ASTA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO DI TOSCANA SABATO 1° DICEMBRE  
 
 Il, 23 dicembre, sulle colline di Palaia (Pisa) è stato trovato il “tartufo del secolo”, un Tuber magnatum Pico di oltre 1,5 Kg! I tartufai Cristiano e Luciano Savini lo doneranno all’Asta Internazionale del Tartufo di Toscana, un evento ideato e organizzato da Giselle Oberti e che è giunto alla sua V edizione. L’asta si svolgerà il 1° dicembre, alle ore 14,30 a palazzo Medici Riccardi di Firenze, in collegamento in diretta tv via satellite con Londra (Ristorante Refettorio di Giorgio Locatelli) e con Macao (Cina) con l’Hotel Gran Lisboa (Ristorante Don Alfonso 1890 di Alfonso Iaccarino), alla presenza di numerosi vip e autorità. Tutto il ricavato dell’Asta andrà in beneficenza, per l’Italia sarà Telethon a incassare il ricavato delle offerte. Il Tartufo bianco pregiato è l’ambasciatore del Made in Italy nel mondo, è il prodotto più pregiato della gastronomia italiana, un prodotto unico che solo qui da noi si può trovare e, come la Ferrari, come la Moda, come l’Arte, promuove il nostro Paese nel mondo. .  
   
   
VENCHI CIOCCOLATO DA PREMIO NOBEL  
 
Anche il Piemonte con la sua più nobile e dolce specialità, il cioccolato fondente, sarà protagonista degli eventi che faranno da cornice alla consegna del Premio Nobel per la Pace 2007. Una festa speciale, con ospiti illustri, non poteva che arricchirsi dell’eccellenza e della bontà del cioccolato Venchi. L’11 dicembre prossimo ad Oslo, l´ex vice presidente americano Al Gore che, insieme al Comitato intergovernativo per i mutamenti climatici dell´Onu, ha vinto il Premio Nobel per la Pace 2007, verrà insignito ad Oslo, dal Re di Norvegia con questo prestigioso riconoscimento. La motivazione del comitato per il Nobel per la pace riporta «gli sforzi per costruire e diffondere una conoscenza maggiore sui cambiamenti climatici provocati dall´uomo e per porre le basi per le misure necessarie a contrastare tali cambiamenti». Per l’occasione dopo la cerimonia, è previsto un concerto presentato da Uma Thurman e Tommy Lee Jones che vedrà esibirsi sul palco cantanti di levatura internazionale come Alicia Keys e Annie Lennox e visto l’impegno pacifista molto probabilmente anche di Bono. Dopo il concerto è previsto al Radisson Sas Plaza di Oslo, un galà per vincitore e vip che presenzieranno alla serata. Per dessert sono state selezionate, da un’apposita commissione, le dolci praline Venchi. I Cubotti Chocaviar, i Cubigusto Cremino e i Tartufi al Cacao, renderanno speciale il momento del brindisi. Inoltre il Radisson di Oslo ha scelto il cioccolato Venchi anche come regalo esclusivo nelle camere. Così, ad addolcire il sonno ed il risveglio dei tanti vip, si mormora che sarà presente anche l’ex presidente Usa Bill Clinton, saranno delle confezioni miste di Cubigusto Pistacchio e Piemonte. La scelta di Venchi premia oltre che il Made in Italy, la filosofia di un’azienda che da sempre ha fatto della produzione del cioccolato un’arte e che come tale, ben si sposa con il genio, la bontà d’animo e la sensibilità verso il prossimo che sono i valori sintetizzati dal Premio Nobel per la Pace.  
   
   
LE GOLOSITA’ FERRERO: I CIOCCOLIBRI DI KINDER CIOCCOLATO 6 FANTASTICHE AVVENTURE PER TUTTI I GUSTI  
 
Kinder Cioccolato presenta i Cioccolibri, una raccolta di 6 entusiasmanti storie che uniscono il piacere della lettura al piacere del cioccolato. La collana è realizzata in collaborazione con Piemme e sarà nei punti vendita solo fino a Natale. Ogni Cioccolibro contiene una fantastica avventura tutta da leggere e 8 deliziose barrette Kinder, racchiusi in un pack originale. I libri sono articolati in tre fasce d’età contraddistinte dai colori bianco, azzurro e arancio: Serie bianca (primi lettori) Ma dov’è il Carnevale? - di Simone Frasca Un ippopotamo sull’ippocastano - di Cecco Mariniello Serie azzurra (dai 7 anni in su) La timida Timmi – di Vivian Lamarque Tigri affamate e gomme da masticare – di Alexander Mccall Smith Serie arancio (dai 9 anni in su) Draculicchio e la Scuola dei Vampiri – di Roberto Pavanello Il mistero della Ronda di notte – di Sebastianoruiz Mignone Ai Cioccolibri è dedicato un sito internet www. Cioccolibri. It dov’è possibile trovare informazioni, giochi e gadget legati alla collana. Sul sito è inoltre possibile partecipare al concorso Di favola in favola. Lo scopo dell’iniziativa è incentivare la scrittura per i più piccoli; chiunque abbia una fiaba nel cassetto è invitato a condividerla con altri attraverso una libreria on line. I racconti più belli saranno premiati con fantastici premi. In palio 5 biciclette per gli scrittori junior (con meno di 15 anni) e 5 fotocamere digitali per i senior (di età pari o superiore ai 15 anni). Il regolamento per partecipare è consultabile sul sito. Prezzo consigliato al pubblico: € 5,99 Con i Cioccolibri…c’è più gusto a leggere! .  
   
   
NUOVO FORNETTO ELETTRICO BLACK & DECKER TRO31: PER RICETTE SEMPRE NUOVE E GUSTOSE  
 
Black & Decker presenta il nuovo fornetto elettrico Tro31 con 1500 Watt di potenza. Dal design elegante e dalle dimensioni contenute occuperà pochissimo spazio nella vostra cucina! Tro31 consente di impostare 5 diversi tipi di cottura e ha un comodo timer sonoro per tenere sotto controllo la cottura dei vostri piatti. Grazie al termostato regolabile fino a 250°C, è l’ideale per la preparazione di dolci, torte salate e pizze, ma anche piatti di carne o pesce. Il nuovo fornetto elettrico Black & Decker è dotato di funzione girarrosto e di un pratico set di accessori che include la piastra per grigliare, un vassoio per cottura ed un vassoio raccoglibriciole che facilita le operazioni di pulizia. Comodo da trasportare, grazie alle apposite maniglie, Tro31 trova la giusta collocazione in qualsiasi ambiente. Www. Blackanddecker. It .  
   
   
GRANDI BRINDISI ITALIANI IN ATTESA DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE AL FOUR SEASONS DI MILANO ANTEPRIMA DELLA SPECIALE RISERVA “BELLAVISTA VITTORIO MORETTI 2001”,  
 
Il Franciacorta che ha messo d’accordo tutte le guide aggiudicandosi i massimi punteggi. Il debutto di questo vintage avverrà il 7 dicembre 2007, quando alla “Prima” della Scala di Milano il sovrintendente Stéphane Lissner brinderà con i vini dell’azienda che lui stesso ha scelto come unico “partner e fornitore ufficiale” del grande teatro. Si terrà a Milano, presso il Four Seasons, l’anteprima di degustazione di uno dei pochi vini italiani che ha messo d’accordo nella valutazione tutte le guide 2008, aggiudicandosi, tra gli altri riconoscimenti, i “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso-slow Food che lo ha definito “in assoluto tra i vini migliori assaggiati quest’anno”. Il “Vittorio Moretti 2001” è la speciale cuvée che l’azienda Bellavista di Vittorio Moretti presenterà a Milano stappando le prime bottiglie con i clienti storici, quelli che da sempre riconoscono a Bellavista uno stile inconfondibile che unisce eleganza, gusto e carattere territoriale. Di questa azienda Robert Parker, guru della critica mondiale, ha scritto: “l’unica in Italia che può tenere testa ai più raffinati Champagne”. Dal 2004 ad oggi, Stéphane Lissner, un francese, ha scelto Bellavista come “partner e fornitore ufficiale” del Teatro alla Scala e con i vini Bellavista si brinda ogni anno all’apertura della stagione teatrale. Il “Bellavista Vittorio Moretti 2001” porta il nome dell’imprenditore che ha fondato nel 1977 questa cantina con l’obiettivo di portare alla massima espressione la potenzialità di un territorio, la Franciacorta, riconosciuto per la vocazionalità alla produzione di bollicine di pregio. A lui e al suo impegno imprenditoriale si deve la crescita qualitativa di questo marchio che l’enologo Mattia Vezzola ha portato alle massime vette di eccellenza aggiudicandosi quest’anno il riconoscimento di “Enologo dell’anno” da parte della guida Gambero Rosso Slow Food 2008. “La vendemmia 2001, caratterizzata da un perfetto equilibrio, ci ha regalato una grande chance: esaltare in cantina, attraverso un lavoro artigianale in cui ogni minimo dettaglio è realizzato dalla mano dell’uomo, i tratti che ci hanno permesso sino ad ora di essere riconosciuti e apprezzati nel mondo. Accanto alla tipicità del territorio,questo vino ha espresso finezza, eleganza e grande carattere”. Il Bellavista Vittorio Moretti 2001 è il risultato di una selezione delle vigne con le migliori esposizioni; la fermentazione avviene in pièces, il tiraggio con l’antico metodo del tappo in sughero, il rémuage e la sboccatura alla mano. Gesti antichi per ritrovare gusti dimenticati nel tempo. .  
   
   
IL VIGNETO FRIULI SPOPOLA A NEW YORK E A LONDRA UNA SETTIMANA DI INTENSA ATTIVITÀ PROMOZIONALE HA PRESENTATO A NEW YORK E LONDRA L’OFFERTA VITIVINICOLA E CULINARIA DELLA REGIONE  
 
Le tipicità enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia diventano protagoniste delle due città globali per eccellenza. Tra il 12 e il 18 novembre New York e Londra hanno ospitato un fitto programma di eventi orientati alla promozione dell’offerta vitivinicola e culinaria della regione. L’intensa settimana promozionale è partita dalla Grande Mela, dove la Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso Turismo Fvg e in collaborazione con gli uffici Enit di New York e con il Gruppo Ristoratori Italiani degli Stati Uniti, ha presentato il progetto “Discover Friuli Venezia Giulia”, L’iniziativa ha preso le mosse dall’opportunità di aprire un canale privilegiato con un mercato particolarmente importante per una serie di segmenti turistici della regione, come l’enogastronomia e il turismo storico e culturale. La programmazione della settimana newyorkese è stata inaugurata il 12 novembre, con una colazione ufficiale che ha accolto giornalisti, opinion leaders, esponenti della diplomazia e diversi vip. Il momento clou della settimana si è avuto invece il 14 novembre, giornata nella quale si è svolto un “Wine & Culinary tasting”, momento di approfondimento e di degustazione delle tipicità enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia, dedicato in particolare a imprenditori, importatori, ristoratori e giornalisti specializzati. La settimana newyorkese ha permesso di integrare gli appuntamenti ufficiali con altre iniziative realizzate presso ristoranti e negozi della Grande Mela. Nelle serate del 15, 16 e 17 novembre, 8 ristoranti di New York hanno ospitato altrettanti cuochi del Friuli Venezia Giulia, impegnati a proporre menu a base di vini e ricette regionali. Dal 12 al 17 novembre, infine, una serie di negozi gourmet e wine shops hanno dato spazio a degustazioni mirate, allo scopo di far conoscere, sia ai consumatori sia agli addetti ai lavori, le qualità e le caratteristiche dei prodotti e dei vini tipici della regione. Dall’altra parte dell’oceano, il Friuli Venezia Giulia è stato l’ospite d’onore del prestigioso Decanter Fine Wine Encounter, uno degli eventi più gettonati del mondo della degustazione dei vini, che si è tenuto a Londra il 17 e 18 novembre. Turismo Fvg e Friulidoc, sotto la bandiera del Vigneto Friuli, hanno guidato una delegazione di oltre 60 aziende vitivinicole regionali, che con i loro prodotti hanno letteralmente entusiasmato gli esperti e gli appassionati lettori di Decanter, uno dei magazine di enologia più autorevoli al mondo. La manifestazione, che per la prima volta, con il Friuli Venezia Giulia, ammetteva su invito la partecipazione di una regione, ha permesso al Vigneto Friuli di presentare le punte di eccellenza della propria produzione. Lo stand di Turismo Fvg, suddiviso in sei tavoli tematici (Tocai, Sauvignon, Uvaggi Bianchi, Pinot Grigio, Bianchi e Rossi), ha accolto in due giorni, con un orario di apertura dalle 11 alle 17, oltre 600 visitatori, mettendo a disposizione degli ospiti anche un ricco buffet di prodotti tipici da abbinare ai vini. Sono stati fatti più di 4000 assaggi di vino. L’interesse maggiore l’hanno riscosso il Pinot Grigio e gli uvaggi bianchi, ma non è mancata la curiosità e l’apprezzamento per i rossi e per i vini dolci. Oltre 350 dei presenti hanno partecipato al concorso “Win a weekend for two in Friuli Venezia Giulia”. I premi assegnati consistevano in 5 confezioni da sei bottiglie di vino e, naturalmente, in un weekend per due persone da trascorrere sul territorio. E per finire, proprio nel corso di questo fine settimana il Friuli Venezia Giulia ha avuto l’onore di ospitare una delle penne più influenti del mondo del vino: Jancis Robinson, Master of Wine di fama mondiale. La giornalista britannica, considerata, da una particolarissima classifica pubblicata proprio dalla rivista Decanter, tra le 10 persone al mondo più influenti nel settore vinicolo, ha partecipato a un tour di approfondimento della produzione vitivinicola regionale, organizzato da Turismo Fvg dal 16 al 18 novembre, in collaborazione con diverse aziende regionali. .  
   
   
COMPIE 80 ANNI IL CONSORZIO DEL VINO CHIANTI  
 
“Città incantate dove il tempo si è fermato, vigneti che si rincorrono discreti nascondendo castelli e fattorie dove da secoli si produce uno dei vini più nobili: il Chianti”. Con queste parole il settimanale Panorama, pochi mesi fa, ha aperto un bel servizio illustrato dedicato al Chianti. Proprio il legame tra vino e territorio è il segreto di questo nettare inimitabile. Ed è proprio questo l’aspetto su cui punta sempre di più il Consorzio del Vino Chianti, da oltre due anni impegnato a riaffermare, con successo, il valore e l’internazionalità del Chianti. Perché “il Chianti è uno dei vini più conosciuti e stimati nel mondo, ma non solo: è un simbolo del “made in Italy” e, nella fattispecie, della sua patria, la Toscana”, come ha ricordato il settimanale Oggi in un recente inserto. Occhi puntati sul Chianti dunque, quest’anno in particolare. Compie infatti 80 anni il Consorzio del Vino Chianti. Un anniversario importante, che verrà celebrato non con una festa singola, ma con più eventi che avranno un comune filo conduttore: la qualità del prodotto all’interno di una varietà territoriale straordinaria. La zona di produzione del Chianti docg - Colli Aretini, Colli Fiorentini, Colli Senesi, Colline Pisane, Montalbano, Montespertoli, Rufina e Superiore – è stata infatti protagonista di una grande degustazione che si è tenuta lunedì 22 ottobre 2007 all’Hotel Parco dei Principi di Roma. Le 50 aziende presenti hanno proposto i vini delle ultime due annate accompagnati dai migliori prodotti della gastronomia toscana: olio extravergine di oliva, prodotti di razza suina Cinta Senese, pane casereccio, formaggio pecorino a latte crudo, marroni, fagioli, miele e tante altre specialità regionali. Nell’incontro stampa sono state sottolineate le importanti iniziative del Consorzio, come gli interventi finanziari per il rinnovo dei vigneti del Chianti; il decreto legge Erga Omnes che conferisce al Consorzio l’incarico di autentico controllore della Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Chianti”; il patto di stabilità sui prezzi, che consente di tenere sotto controllo il costo finale del prodotto per il consumatore. Il 16 novembre, all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, si è tenuto un altro importante evento legato alle celebrazioni dell’80°. Il Consorzio del Vino Chianti, con la collaborazione di Slow Food e dell’Università ha realizzato una giornata dedicata al Chianti: territorio, vigneti, vini, economia e finanza, comunicazione e marketing. La giornata ha visto una lezione in Aula Magna, una degustazione guidata con un vino per ogni zona specifica e, nel pomeriggio, banchi di degustazione dei produttori . Il Four Seasons di Milano ospiterà infine, il 3 dicembre, un’importante degustazione che porterà nella città lombarda i produttori di Chianti. Il programma e i contenuti della manifestazione saranno analoghi all’evento romano dell’Hotel Parco dei Principi. Un anno di celebrazioni dunque il 2007. E un anno fondamentale in quel percorso di rilancio del vino Chianti che ha visto il Consorzio grande protagonista con iniziative di promozione ma anche di concreta e importantissima attività a favore delle oltre 2600 aziende associate. Per un Chianti sempre più apprezzato e sempre più internazionale c. Chianti@chiantisuperiore. It - http://www. Chiantisuperiore. It .  
   
   
CANTINA TOLLO DAY L’AZIENDA ABRUZZESE ELETTA CANTINA DELL’ANNO DA GAMBERO ROSSO  
 
Assegnato per la prima volta ad una cantina cooperativa l’ambito riconoscimento nazionale Con questo risultato Cantina Tollo conferma il boom del territorio Sabato 15 dicembre h. 10. 00 – Tollo (Ch) Cantina Tollo: successi internazionali coronano un anno da ricordare. Gambero Rosso l’ha eletta cantina dell’anno ne L’almanacco del Bere Bene 2008 ed è la prima volta che la nota guida premia una Cantina Cooperativa. E’ anche la prima volta che il riconoscimento viene assegnato ad un’azienda abruzzese e questo conferma la costante crescita qualitativa. Ma c’è di più: la stampa di settore di tutta Europa, riunita a Bordeaux in occasione di Vinexpo, ha assegnato il “Prix de la Presse” a Hedòs Cerasuolo Doc, coronandolo il migliore rosato del mondo. La stampa estera non si è limitata ad assegnare il premio ma ha organizzato un vero e proprio evento, che si è tenuto a Firenze nei mesi scorsi. Infine in Germania il Menir Trebbiano Doc è stato riconosciuto il migliore bianco secco d’Europa. Sono solo alcuni degli ultimi riconoscimenti che hanno visto protagonista Cantina Tollo, cantina cooperativa agricola che ha reso il lavoro dei propri soci il maggiore motivo di orgoglio. Un successo davvero internazionale, che non poteva coronare in modo migliore i quarantacinque anni di attività. Per festeggiare questo importante traguardo, l’azienda abruzzese ha ideato il Cantina Tollo Day, una festa con tutti i soci, che si svolgerà il 15 dicembre a partire dalle ore 10. 00 presso la cantina. Ad aprire l’evento sarà un talk show dal titolo “Cantina Tollo: ieri, oggi e domani”. Non si tratterà di un convegno, ma di un vivace dibattito condotto dall’affascinante Adua Villa, sommelier professionista e noto personaggio televisivo (Prova del Cuoco), Steffen Maus, giornalista tedesco, conoscitore della realtà enologica italiana e in particolare di Cantina Tollo, Guido Montaldo, giornalista di settore. Protagonista sarà ovviamente anche il vertice aziendale di Cantina Tollo. Obiettivo dell’evento sarà rendere consapevole ogni socio di essere il protagonista del successo di Cantina Tollo. Durante l’incontro verranno ripercorse le tappe della storia dell’azienda: come era, com’è oggi e quali i progetti per il futuro. Per rispondere alle sfide del futuro Cantina Tollo presenterà durante l’evento il “Premio socio dell’anno”, una sorpresa riservata a tutti i soci. Un premio “qualità” che, a partire dal 2008, con il proprio impegno, ogni associato potrà conquistare aggiudicandosi così un importante riconoscimento. “Cantina Tollo Day è stato ideato per ringraziare chi rende unica l’azienda,“ - afferma il Presidente Tonino Verna – “mille uomini che credono e lavorano il vigneto abruzzese con passione e impegno sono una squadra forte, ma anche una grande famiglia che cresce assieme. Per questo abbiamo pensato al Premio Socio dell’anno: il mercato ha riconosciuto Cantina Tollo come una azienda di grande qualità, ma lo scenario internazionale è in continua evoluzione e ci aspettano nuove sfide. Il messaggio che vogliamo comunicare ai soci è che abbiamo fatto già molto ma, tutti assieme, possiamo fare di più. ” .  
   
   
BANCO DEGUSTAZIONE VINI TERRADEIFORTI A MILANO- WESTIN PALACE  
 
Terradeiforti è il nome dato dal Consorzio Tutela Vini a quella parte di valle dell’Adige a cavallo fra Veneto e Trentino-alto Adige, compresa nei comuni veronesi di Dolcè, Brentino Belluno, Rivoli Veronese e quello trentino di Avio. Territorio vitivinicolo limitato, a sud, da un imponente sistema di fortificazioni austro-ungariche a protezione della Chiusa di Ceraino e, a nord, dal Castello di Sabbionara d’Avio, dimora medioevale dei conti di Castelbarco. Un vigneto di 1. 250 ettari, coltivato da 700 viticoltori, con 15 cantine che vogliono farsi conoscere e far conoscere le proprie eccellenze, riallacciandosi a un filo antico intrecciato fin dal I secolo d. C. Da Plinio il Vecchio che nella sua “Naturalis Historia”, parlando di viti selvatiche coltivate a nord di Verona, scrisse: <<… la brusca: hoc est vitis silvestris, quod vocatur oenanthium…>> ovvero una vite selvatica chiamata “Enantio”. La stessa rivalorizzata dai viticoltori della Terradeiforti che oggi coltivano il vitigno autoctono Enantio e, grazie all’azione di tutela del Consorzio, da qualche anno ne ottengono un vino poderoso, dal colore rosso rubino molto intenso e con profumi di frutta matura molto penetranti; un vino di corpo, i cui tannini, robusti e prepotenti, sono ammorbiditi dall’affinamento in botti di legno. Oltre a questo, un altro vitigno autoctono è sapientemente allevato nella Terradeiforti: il Casetta, che dà un vino dalla una spiccata personalità, riconoscibile per il sentore di prugna secca e di marasca, cannella e tabacco ai quali si somma il muschio che ne sottolinea il carattere selvatico, mentre in bocca è suadente e cremoso. E poi altre varietà di pregio, fra cui soprattutto Pinot grigio e Chardonnay, completano l’offerta enologica di questa terra che lunedì 10 dicembre si presenta alle luci della ribalta, presso la prestigiosa cornice del Westin Palace Hotel di Milano, con un banco di degustazione curato da Ais Delegazione di Milano. Dalle ore 17. 00 alle 21. 00, i vini della Terradeiforti saranno proposti in degustazione dagli stessi viticoltori ed enologi che, da anni, si adoperano per la loro creazione e promozione. .  
   
   
2000 PERSONE E 500 VINI DEGUSTATI: GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO AL GRAND HOTEL EXCELSIOR DI NAPOLI PER L’ANTEPRIMA DI VITIGNOITALIA 2008 “WINE&THECITY”.  
 
100 cantine da tutta Italia, 500 etichette e quasi 1000 bottiglie stappate e un pubblico di wine-lover di 2000 persone. Questi i numeri della serata di ieri “Wine&the City Vitignoitalia in Città” nelle sale del Grand Hotel Excelsior di Napoli. Un grande evento di degustazione per presentare ai produttori, alla stampa, agli operatori e a tutti gli enoappassionati i nuovi contenuti di Vitignoitalia 2008, il salone del vino da vitigno autoctono che si terrà a Napoli alla Mostra d’Oltremare dal 26 al 28 maggio 2008. Su un unico, lungo ed articolato banco di assaggio, hanno esposto i propri vini 100 cantine nazionali: bianchi, rossi, rosati, passiti e bollicine rigorosamente da uve autoctone. Un viaggio di gusto con il fior fiore della produzione vinicola italiana da vitigno autoctono e tradizionale. Tanti i nomi celebri dell’enologia nazionale come Donnafugata, Fenech dalla Sicilia; Agricola Bisceglia dalla Basilicata con l’Aglianico del Vulture, Banfi con uno strepitoso Brunello di Montalcino, e, sempre dalla Toscana, i Marchesi de’ Frescobaldi. Dal Friuli Venezia Giulia erano presenti Volpe Pasini e il Castello di Spessa; dalle Marche Umani Ronchi con il Verdicchio; Vigneti Villanella e Conati dal Veneto e ancora, dalla Puglia le aziende L’astore e Teanum, dalla Campania Feudi di San Gregorio, Terredora, Villa Matilde, Grotta del Sole, Fattoria La Rivolta e tante altre. Molte anche le piccole cantine che lavorano a vini unici e di grande qualità come Monte di Grazia di Tramonti e Terre del Principe di Caserta. Per ciascuna cantina c’erano il vignaiolo o il wine-maker che hanno così potuto personalmente raccontare al pubblico i propri vini. Ha preceduto lo stappo delle bottiglie l’incontro dibattito: “Il mondo beve più italiano” coordinato da Antonio Paolini de Il Messaggero che ha portato alla platea numeri e dati aggiornatissimi di un fenomeno che è in continua espansione. Hanno partecipato all’incontro il presidente di Vitignoitalia Chicco De Pasquale, Luigi Cremona eno-gastronomo, il giornalista Luciano Pignataro che ha parlato sul tema: “Comunicare il vino all´epoca dei blog: rischi e benefici” e il Direttore Generale di Città del Vino, Paolo Benvenuti che ha presentato la nuova Guida Campania dedicata ai vitigni autoctoni edita dall’Associazione Nazionale Città del Vino. Vitignoitalia è un progetto promosso da Regione Campania, Assessorato all’Agricoltura e alle Attività Produttive. . .  
   
   
BECCALOSSI: 40 VINI CONQUISTANO LE "4 ROSE CAMUNE" PRESENTATA "VINIPLUS 2008": LA GUIDA DEI SOMMELIERS LOMBARDI SUL PODIO 20 VALTELLINESI, 11 BRESCIANI, 7 PAVESI, 2 BERGAMASCHI  
 
 "Viniplus 2008", la guida realizzata dall´Associazione Italiana Sommelier (A. I. S. ) dedicata esclusivamente ai vini lombardi, è stata presentata oggi al Circolo della Stampa di Milano, alla presenza di Viviana Beccalossi, vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´Agricoltura, Vittorio Ruffinazzi, presidente dell´Associazione dei Consorzi dei Vini di Lombardia (Ascovilo), e Luca Bandirali, presidente di A. I. S. Lombardia e promotore dell´evento. Un volume che prende in esame, analizza e propone i prodotti della regione valutandoli, caso unico per una guida, con quello che è il simbolo ufficiale della Lombardia, ovvero la rosa camuna: da uno a quattro rose per sintetizzare il giudizio dei 57 degustatori ufficiali A. I. S. (sezione Lombardia) che hanno degustato 564 vini, per un totale di 521 schede vini pubblicate. Viniplus 2008 è un progetto nato sei anni fa dalla volontà di dare voce ai numerosi sommelier che quotidianamente, per lavoro o per passione, degustano ed assaggiano vini. La guida, di 352 pagine, recensisce 166 cantine lombarde e, come ricorda Viviana Beccalossi, "può essere considerata l´unica pubblicazione dedicata esclusivamente ai vini lombardi, offrendo un quadro generale della produzione vitivinicola regionale includendo i classici di Franciacorta, Oltrepò e Valtellina ma anche nuove realtà come la recente Igt Ronchi Varesini" "Il tutto - aggiunge Vittorio Ruffinazzi - ed è questo un valore aggiunto, con degustazioni effettuate esclusivamente da sommelier ufficiali e quindi da qualificati professionisti del vino". La guida è il primo strumento di un progetto più ampio. Tutti i soci A. I. S. Della Lombardia, infatti, riceveranno entro pochi giorni, una copia della guida insieme ad una scheda di votazione con cui potranno valutare i vini menzionati. Questa ulteriore espressione di giudizio sarà seguita da un terza fase in cui una commissione di esperti valuterà il rapporto qualità-prezzo e l´etica produttiva aziendale. Il totale di questi fattori (punteggio ottenuto in guida, voto di preferenza dei soci A. I. S. , rapporto qualità-prezzo, etica produttiva aziendale) determinerà l´esito finale con l´attribuzione dei Tastevin d´Oro, d´Argento e di Bronzo, delle Menzioni Speciali e del premio "Sano" che sarà assegnato alla cantina che riassume la filosofia della qualità complessiva sposandola con l´etica produttiva aziendale. La premiazione dei vincitori si terrà la prossima primavera. Questi i numeri della guida "Viniplus 2008": - 564 vini degustati - 40 vini sono stati valutati "eccellenti" con 4 rose camune - 103 "ottimi" con 3 rose camune - 150 "buoni" con 2 rose camune - 228 segnalati con 1 rosa camuna. Ecco i vini, suddivisi per province, che hanno ottenuto le "4 rose camune" (in maiuscolo l´azienda produttrice) Bergamo Bergamasca Rosso Kalos 2003 Il Calepino Valcalepio Moscato Passito 2003 La Tordela. Brescia Franciacorta Gran Cuvèe 2003 Bellavista Franciacorta Brut Satèn Bosio Franciacorta Brut Satèn Cascina San Pietro Franciacorta Brut Satèn Monogram Castelfaglia Franciacorta Brut Satèn Soul 2000 Contadi Castaldi Franciacorta Brut 2003 F. Lli Berlucchi Franciacorta Brut Satèn 2003 Gatti Enrico Franciacorta Brut Lantieri De Paratico Franciacorta Non dosato 1999 Mirabella San Martino della Battaglia Gefide 1999 Spia D´italia Lugana Riserva Sergio Zenato 2005 Zenato. Pavia Oltrepò Pavese Pinot Nero M. C. Nature Ecru 2002 Anteo Oltrepò Pavese Pinot Nero Il Raro Nero 2005 Ca´ Di Frara Oltrepò Pavese Rosso Riserva Il Frater 2004 Ca´ Di Frara Oltrepò Pavese Rosso Francigeno 2003 Frecciarossa Oltrepò Pavese Pinot Nero Noir 2004 Mazzolino Oltrepò Pavese Pinot Nero Poggio della Buttinera 2002 Travaglino. Oltrepò Pavese Barbera La Strega La Gazza Il Pioppo 2004 Martilde. Sondrio Sforzato di Valtellina Messere 2002 Caven Valtellina Superiore Inferno Al Carmine 2002 Caven Sforzato di Valtellina Canua 2003 Conti Sertoli Salis Sfursat di Valtellina 2004 F. Lli Bettini Valtellina Superiore Le Strie 2004 Le Strie Valtellina Superiore Mazer 2004 Nino Negri Sforzato di Valtellina 2002 Nera Valtellina Superiore Grumello Riserva 2000 Nera Sforzato di Valtellina Montescale 2003 Nobili Terrazze Retiche di Sondrio Rosso Passione Barrique 2002 Plozza Terrazze Retiche di Sondrio Rosso Numero Uno 2003 Plozza Sforzato di Valtellina Vin da Cà Sfursat 2003 Plozza Sforzato di Valtellina Albareda 2005Prevostini Mamete Valtellina Superiore Corte di Cama 2005 Prevostini Mamete Sfursat di Valtellina Fruttaio Cà Rizzieri 2002 Rainoldi Sfursat di Valtellina 2003 Rainoldi Valtellina Superiore Crespino 2004 Rainoldi Valtellina Superiore Inferno Riserva 2003 Rainoldi Valtellina Superiore Prestigio 2003 Triacca Sforzato di Valtellina San Domenico 2003 Triacca. .  
   
   
L’OMAGGIO DI PALAZZO ROCCABRUNA AL TRENTO D.O.C.: AL VIA BOLLICINE SU TRENTO 2007 FINO AL 6 GENNAIO 2008 LA GRANDE KERMESSE DELLO SPUMANTE TRENTINO CON DEGUSTAZIONI, LABORATORI ENOGASTRONOMICI E LA MOSTRA “CINEMA… CIN CIN! - BOLLICINE SUL GRANDE SCHERMO”.  
 
“Bollicine su Trento 2007” è la seconda edizione della fortunata manifestazione lanciata nel 2004 e dedicata al Trento D. O. C. Metodo classico, prodotto di eccellenza della vitivinicoltura locale. La grande festa delle bollicine trentine, ospitata a Palazzo Roccabruna nelle sale dell’ Enoteca provinciale del Trentino, è organizzata da Camera di Commercio I. A. A. , da Provincia autonoma di Trento e da Trentino Spa e vanta la partecipazione di tutte le aziende produttrici di Trento D. O. C. Per una presenza di oltre 40 etichette di spumante: dai brut ai millesimati, dai rosé, alle riserve. Una frizzante esplosione di bollicine per tutti i gusti!. Un pubblico numeroso ha assistito ieri sera alla cerimonia inaugurale alla presenza del presidente della C. C. I. A. A. Adriano Dalpez che ha sottolineato come “il Trento D. O. C. Possa essere a buon diritto il prodotto “bandiera” del Trentino” Presenti anche Roberto Giacomoni, presidente del Consorzio di Tutela Vini del Trentino e Mauro Lunelli, presidente dell’Istituto Trento Metodo Classico: nelle parole di Giacomoni l’orgoglio per un prodotto che è “la carta vincente del nostro territorio” e che nel 2007 si avvia a raggiungere– come ha annunciato Mauro Lunelli - il record delle 8 milioni di bottiglie confermando la sua posizione di leader nel campo degli spumanti metodo classico italiani. A rendere omaggio a questo prestigioso testimone della nostra terra è la mostra “Cinema… Cin Cin!”, un’originale esposizione che affronta il tema del brindisi nella storia del cinema. Particolarmente apprezzato dal pubblico il film, ideato per l’occasione, che assembla una selezione di scene di brindisi tratte da una settantina di pellicole dando vita ad una sequenza accattivante e coinvolgente in cui volti più e meno noti si alternano in un montaggio dai tratti fantasticamente narrativi. Come ha ricordato lo stesso autore, il regista e scrittore romano Corrado Farina, “il film è un omaggio al tema del brindisi nella storia del cinema, un’opera dalle finalità culturali - e non promozionali - che si propone di coinvolgere in pubblico in un racconto suggestivo ed evocativo sul tema delle bollicine”. .