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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Maggio 2008
UNA STRATEGIA UE PER PROMUOVERE LA DEMOCRAZIA NEL MONDO  
 
Bruxelles, 12 maggio 2008 - L’ue ha svolto 50 missioni di osservazione elettorale in 32 paesi negli ultimi 8 anni, ma non ha una strategia globale a favore della democrazia. E’ quanto afferma il Parlamento sollecitando un «Consenso europeo per la democrazia» e misure post-elettorali adeguatamente finanziate. Occorre poi cooperare con le organizzazioni locali, coordinare meglio l’azione Ue, promuovere l’attuazione delle raccomandazioni delle missioni elettorali e sostenere i parlamenti neoeletti. Approvando con 605 voti favorevoli, 11 contrari e 16 astensioni la relazione di José Ignacio Salafranca Sánchez-neyra (Ppe/de, Es) e di Véronique De Keyser (Pse, Be), il Parlamento sottolinea anzitutto che, dall’aprile 2000, più di 50 missioni di osservazione elettorale dell´Ue sono state effettuate in 32 paesi dell´Africa, dell´Asia e dell´America latina e che, attraverso lo strumento finanziario per la promozione della democrazia e dei diritti umani nel mondo (Eidhr), più di 30 milioni di euro vengono messi a disposizione ogni anno per tali missioni. L´osservazione elettorale internazionale, ricordano poi i deputati, «mira a rafforzare la legittimità del processo elettorale, ad accrescere la fiducia del pubblico nelle elezioni, a scoraggiare ed eventualmente a denunciare le frodi elettorali». Questa attività è inoltre volta a fornire analisi e relazioni e a formulare raccomandazioni per il miglioramento di tutti gli aspetti del processo elettorale, in piena collaborazione con il paese ospite, per la risoluzione di possibili conflitti e per la protezione dei diritti umani e della democrazia in generale. I deputati confermano quindi la determinazione del Parlamento europeo a contribuire al rafforzamento dei processi democratici accrescendo il suo coinvolgimento nell´osservazione elettorale. Anche perché lo svolgimento di elezioni, pur non essendo l´unico indicatore di democrazia, ha comunque un effetto positivo sul processo di democratizzazione in termini di miglioramento delle libertà civili. A condizione, però «che vengano assicurati il pluralismo politico, la libertà di riunione e associazione, la libertà di espressione, la parità di accesso ai media, elezioni segrete e rispetto dei diritti umani». Tuttavia, il Parlamento deplora che l´Ue «sia ancora priva di una strategia comune e globale per la promozione della democrazia». Esorta quindi tutte le istituzioni dell´Ue e gli Stati membri a continuare negli sforzi volti a rendere possibile l´adozione di tale strategia e, in proposito, li sollecita a instaurare un Consenso europeo sulla democrazia. Anche perché deplora che in alcuni casi si sia avuta una grave mancanza di coesione tra le istituzioni dell´Ue. I deputati ritengono inoltre che l´osservazione elettorale rappresenti solo un primo passo verso la democrazia e che debba quindi essere integrata da altre attività adeguatamente finanziate e da misure post-elettorali per la promozione della democrazia. Si tratta, in particolare, di sviluppare le capacità a livello di parlamenti nazionali, partiti politici, amministrazione pubblica, attori non statali e società civile, nonché di promuovere i diritti umani e il buon governo. Chiedono pertanto il mantenimento del massimale di bilancio del 25% dell´Eidhr e di riservare una parte di tale finanziamento ad attività preparatorie pre-elettorali, tra cui la formazione di osservatori locali, l´educazione degli elettori e «altre attività che sono essenziali per l´organizzazione a lungo termine di elezioni libere ed eque». Per motivi di metodologia, identità e visibilità, le missioni di osservazione elettorale dell’Ue «devono continuare ad operare indipendentemente da altri osservatori internazionali e nazionali». Tuttavia i deputati ritengono che ciò non precluda «una cooperazione regolare e stretta con altre organizzazioni di osservatori in loco». Nel sottolineare poi che i successi ottenuti hanno fatto dell´Ue «l´organizzazione guida» nel settore dell´osservazione elettorale internazionale, rilevano l´importanza che gli osservatori Ue «si astengano da comportamenti che potrebbero essere percepiti dalle popolazioni locali come condiscendenti, altezzosi o irrispettosi della cultura locale». Sottolineando poi che nei paesi del sud del Mediterraneo è stato effettuato «un numero ben inferiore di missioni di osservazione elettorale», il Parlamento invita la Commissione a valutare, durante la negoziazione degli accordi di associazione o dei partenariati strategici, in che modo includere la fattibilità dell´osservazione dei processi elettorali nei paesi del sud del Mediterraneo e del Medio Oriente. Il Parlamento suggerisce che la messa in atto delle raccomandazioni formulate dalle missioni di osservazione elettorale dell´Ue sia seguita da vicino. Condanna peraltro l’atteggiamento lassista riscontrato in passato nei confronti di paesi severamente criticati dalle missioni. Chiede pertanto al Consiglio e ai governi degli Stati membri di includere i risultati e le raccomandazioni delle missioni di osservazione elettorale dell´Ue nei loro dialoghi politici con i paesi interessati, nonché nelle loro iniziative, dichiarazioni, risoluzioni, prese di posizione e ulteriori azioni. Invita poi la Commissione ad includere tali raccomandazioni in tutti i piani d´azione relativi ai paesi della politica europea di vicinato e di utilizzarle appieno nell’elaborazione dei Programmi d´azione annuali/Documenti strategici per paese nell´ambito del Fondo europeo di sviluppo e degli strumenti finanziari esterni dell´Ue. I deputati chiedono poi l´avvio di un dialogo politico nei casi in cui le raccomandazioni delle missioni di osservazione elettorale dell´Ue non sono poste in atto. Suggeriscono peraltro l´attuazione di una strategia specifica di sostegno ai parlamenti neoeletti in modo democratico e, in tale ambito, auspicano che il Parlamento europeo sia presente in occasione dell´apertura di un nuovo parlamento la cui elezione è stata sottoposta a osservazione e che la cooperazione con esso sia rafforzata. Il Parlamento europeo, infine, dovrebbe anche assistere i parlamenti neoeletti nello svolgimento del loro lavoro, con particolare riferimento ai paesi in via di sviluppo. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: UNA ROAD MAP PER IL MERCATO TRANSATLANTICO  
 
Bruxelles, 12 maggio 2008 - Uno stretto partenariato Ue/usa è uno strumento cruciale per forgiare la globalizzazione. E´ quanto afferma il Parlamento chiedendo una road map verso il Mercato transatlantico. Sollecita poi il mutuo riconoscimento dei mercati dei titoli, norme comuni sulla sicurezza delle auto, una procedura unica di autorizzazione per derrate con Ogm e la tutela di Dop e Igp. Va rafforzata la cooperazione sulla sicurezza dei prodotti importati, specie dei giocattoli, e quella regolamentare sui biocarburanti. «Uno stretto partenariato transatlantico è uno strumento cruciale per forgiare la globalizzazione nell´interesse di valori comuni e nella prospettiva di un equo assetto politico ed economico mondiale». E´ quanto afferma il Parlamento in una risoluzione adottata in vista del Consiglio economico transatlantico (Cet) che si terrà a Bruxelles il prossimo 13 maggio. In tale contesto, ribadisce la propria convinzione che un mercato transatlantico «funzionante e competitivo» costituisce «una solida base di ancoraggio per il partenariato». Pertanto, appoggiando fermamente il processo di rafforzamento dell´integrazione economica transatlantica, il Parlamento ritiene che per il vertice Ue-usa del 2009 dovrebbe essere elaborata una tabella di marcia dettagliata su come onorare l´impegno verso il Mercato transatlantico, stabilendo un calendario specifico per settore. Per quanto riguarda i servizi finanziari, i deputati si dicono convinti che il riconoscimento reciproco dei mercati dei titoli tra gli Stati Uniti e l´Unione europea «rappresenterebbe un importante passo avanti per il miglioramento dell´efficienza del mercato transatlantico». Sottolineano tuttavia che un tale progetto dev´essere il prodotto di un accordo bilaterale. Nel porre poi in luce l´assoluta importanza di preservare la stabilità finanziaria, il Parlamento rileva le carenze messe in luce dalle turbolenze finanziarie e ritiene essenziale rafforzare la cooperazione tra autorità di vigilanza statunitensi e dell´Ue. Ritiene inoltre che l´attuazione di Basilea Ii negli Stati Uniti sia di vitale importanza per mantenere parità di condizioni a livello mondiale. In merito agli scambi commerciali Ue-usa, il Parlamento sottolinea che, nel perseguire l´obiettivo di creare standard uniformi per il commercio e gli investimenti «si debbano garantire standard sociali, ambientali e sanitari di elevato livello». Invita poi la Commissione a negoziare nell´ambito del Cet, ove ciò sia possibile, norme globali comuni e, in proposito, ritiene che l´applicazione di norme comuni sulla sicurezza delle automobili «ridurrebbe sensibilmente i costi per l´industria automobilistica, che è un importante datore di lavoro sia nell´Unione europea che negli Stati Uniti». Chiede poi al Congresso Usa di ritirare la proposta «inutile e irrealistica» di ispezionare il 100% dei container provenienti da oltreoceano, ritenendo sufficiente l´attuale sistema di ispezione dei soli container marittimi "ad alto rischio". Il Parlamento rileva anche la necessità di inserire la sicurezza dei prodotti importati tra le priorità del Cet e propone quindi che esso lavori ad uno strumento di cooperazione vincolante che permetta la condivisione delle informazioni e la definizione di un programma comune di azioni. Occorre inoltre rafforzare la cooperazione tra le autorità doganali e di sorveglianza del mercato per impedire che prodotti pericolosi raggiungano i consumatori, anche attraverso ispezioni nazionali più severe. Il Parlamento sottolinea poi la necessità di una stretta cooperazione Ue-usa volta a garantire che la Cina e altri paesi terzi migliorino i loro standard di produzione adeguandoli ai requisiti di sicurezza transatlantici, in particolare per i giocattoli. Per quanto riguarda le questioni agricole, il Parlamento ritiene che la decisione Ue di vietare l´importazione di carne bovina trattata con ormoni «sia stata pienamente corroborata da evidenze scientifiche» e invita gli Usa ad abolire senza indugio le sanzioni applicate alle merci europee. Rileva poi l´importanza di una procedura unica di autorizzazione per tutti gli alimenti e i mangimi contenenti Ogm, conformemente al principio di precauzione, nonché la rilevanza dell´etichettatura e della tracciabilità degli Ogm «per consentire ai consumatori di effettuare una scelta informata». Invita poi la Commissione a elaborare urgentemente un indirizzo generale per le considerazioni di tipo non commerciale nell´ambito dei negoziati commerciali internazionali, in particolare per quanto riguarda le clausole sociali ed ambientali, il riconoscimento e la tutela delle indicazioni geografiche, il benessere degli animali e le condizioni sanitarie degli animali e dei prodotti vegetali importati al fine di «prevenire una concorrenza iniqua nei confronti dei produttori europei». Il Parlamento chiede di intensificare la cooperazione strategica transatlantica in materia di politica energetica e sottolinea l´importanza di sostenere la diversificazione delle fonti e delle vie di approvvigionamento, garantendo la sicurezza energetica e delle infrastrutture e promuovendo politiche di sicurezza energetica basate sul mercato. In tale ambito, rileva la necessità di rafforzare la cooperazione regolamentare e scientifica tra l´Ue e gli Stati Uniti sui biocarburanti e la biomassa, promuovendo congiuntamente le fonti di combustibile alternative e sostenibili per il settore dei trasporti. Inoltre, incoraggia il Cet perché continui il suo lavoro volto a individuare standard comuni con il Brasile in materia di biocarburanti, al fine di assicurare la massima sostenibilità ambientale e di venire incontro alle preoccupazioni in materia di sicurezza alimentare globale. Per il Parlamento, uno dei compiti più importanti per la parte europea in seno al Cet, è convincere i partner transatlantici della necessità di pervenire entro il 2012 a un regime post Kyoto «ambizioso, di vasta portata e legalmente vincolante» sulle emissioni di gas serra, e di delineare un grande progetto transatlantico per gli investimenti e gli scambi di tecnologia nel campo della produzione energetica sicura e non inquinante. Il Parlamento, infine, invita la Commissione a prendere l´iniziativa, in stretta cooperazione con il Parlamento europeo, di elaborare principi transatlantici sulla protezione dei dati insieme alla sua controparte. Chiede inoltre che nel contesto del Cet vengano urgentemente elaborate norme per la protezione dei dati a livello mondiale, «in modo da garantire un livello elevato di protezione dei dati personali e certezza giuridica per le imprese». Anche perché i dati personali sono diventati una componente essenziale di molte attività economiche, in particolare delle telecomunicazioni elettroniche. .  
   
   
NORME UE PER TUTELARE LO SPORT DALLE NUOVE MINACCE  
 
 Bruxelles, 13 maggio 2008 - Lo sport è importante nelle società europee, specie per l’inclusione sociale. Ma è insidiato da pressioni commerciali, doping, partite truccate, frodi nelle scommesse, sfruttamento dei minori e violenza. E’ quanto sostiene il Parlamento sollecitando misure per garantire la trasparenza finanziaria e il controllo dei costi dei club, nonché il sostegno finanziario dello sport non professionistico e la riduzione dell´Iva sulle attività sportive. Chiede poi norme Ue sulle scommesse e maggiore impegno nella lotta contro il doping. Auspicando la libera circolazione degli atleti in Europa, rileva il diritto dei telespettatori di assistere ai grandi eventi. Chiede poi una direttiva sui procuratori e il potenziamento dell´educazione fisica nelle scuole. Nel 2004, lo sport ha generato un valore aggiunto di 407 miliardi di euro, ossia il 3,7% del Pil dell´Ue, dando lavoro a 15 milioni di persone e garantendo un´occupazione pari al 5,4% della forza lavoro. Il 60% circa dei cittadini europei partecipa in modo regolare ad attività sportive, in modo autonomo o inquadrato in una delle 700. 000 società sportive esistenti. E´ quanto ricorda il Libro Bianco della Commissione sullo sport, il cui obiettivo è dare un orientamento strategico sul ruolo dello sport in Europa e migliorarne la visibilità nel processo decisionale europeo. Tratta inoltre dell’applicazione del diritto Ue allo sport ed esamina possibili ulteriori azioni a livello europeo. Approvando con 518 voti favorevoli, 49 contrari a 9 astensioni la relazione di Manolis Mavrommatis (Ppe/de, El) in risposta al Libro Bianco, il Parlamento sottolinea che lo sport europeo «è parte inalienabile» dell´identità, della cultura e della cittadinanza europee. Esso svolge inoltre «un ruolo molto importante nelle società europee», in particolare per l’inclusione sociale e per la promozione del dialogo interculturale. Ma ammonisce che alcuni settori dello sport di competizione «devono far fronte a nuove minacce e sfide come le pressioni commerciali, lo sfruttamento dei giocatori e degli sportivi minorenni, il doping, il razzismo, la violenza, le partite truccate, la corruzione, le frodi nelle scommesse e il riciclaggio di denaro sporco». Il Parlamento chiede poi di garantire «chiarezza, coerenza e visibilità pubblica» alle disposizioni Ue e a chiarire lo status dello sport nel diritto comunitario, in determinati aspetti, come la composizione delle squadre, lo status degli agenti dei giocatori, i diritti audiovisivi, ecc. D’altro canto, ritiene che «la maggior parte dei problemi possono essere risolti mediante l´autoregolamentazione». Sollecita inoltre che nel bilancio del 2009 sia iscritta una linea speciale per le azioni preparatorie nel settore dello sport poiché il trattato di Lisbona, se ratificato, prevede misure per incitare in questo settore. Auspica anche il finanziamento di infrastrutture e di progetti legati allo sport con il Fondo di sviluppo regionale. La dimensione sportiva, a suo parere, andrebbe adeguatamente integrata nelle politiche e nei programmi di finanziamento Ue. Il Parlamento sottolinea anche l´importanza di rendere disponibile un maggiore sostegno finanziario allo sport non professionistico e, proprio per assicurare fondi permanenti di finanziamento, chiede il mantenimento dell´attuale sistema di finanziamento pubblico attraverso i contributi delle lotterie statali e degli organismi autorizzati dell´industria del gioco d´azzardo «a favore dell´interesse generale». Trasparenza finanziaria e controllo dei costi - Per i deputati, l´applicazione delle norme di concorrenza allo sport comporta un divario crescente tra i club sportivi a beneficio di quelli più ricchi o più prestigiosi e pregiudica lo svolgimento equo delle competizioni sportive, contraddicendo così le disposizioni del trattato intese a promuovere l´equità e l´apertura nelle competizioni sportive. A causa della grande massa di capitali investita nei trasferimenti di giocatori, raccomandano inoltre l´adozione di misure volte a conseguire la trasparenza finanziaria e il controllo dei costi nello sport europeo, per assicurare la stabilità, ma anche «una situazione paritaria» fra i concorrenti europei nel settore dello sport. Iva ridotta alle attività sportive, lotta alla pirateria e norme comuni per le scommesse - Il Parlamento rileva che i regimi fiscali discriminatori applicati negli Stati membri a favore degli sportivi «possono avere effetti distortivi sulla concorrenza». Sottolinea poi la necessità di continuare a prevedere la possibilità di applicare tassi di Iva ridotta alle attività sportive, «a motivo del loro importante ruolo sociale e del loro stretto legame con la comunità locale». Inoltre, per proteggere l´economia dello sport professionistico, il Parlamento sollecita nuove norme legislative e/o il rafforzamento di quelle esistenti sul rispetto dei diritti della proprietà intellettuale relativi alle comunicazioni commerciali, ai brevetti e alle immagini, ai nomi, ai diritti dei media e agli altri diritti derivati delle manifestazioni sportive organizzate. Per i deputati, peraltro, dovrebbero essere affrontati in via prioritaria i problemi della commercializzazione "imboscata", la pirateria Internet e le scommesse sportive illegali. Per i deputati, infatti, le scommesse sportive «si sono sviluppate in modo incontrollato», in particolare quelle transfrontaliere su Internet. I recenti casi esplosi nell´Ue di partite truccate e di scandali legati alle scommesse, a loro parere, compromettono «l´integrità dello sport e delle competizioni sportive». Preoccupati per una possibile deregolamentazione del mercato dei giochi d´azzardo e delle lotterie, sollecitano misure «che assicurino la protezione dello sport da qualsiasi influenza indebita connessa al mondo delle scommesse» e norme che garantiscano la trasparenza del settore delle scommesse sportive nell´Ue, «impedendo l´abuso e la corruzione». Diritti Tv e dei telespettatori - I diritti dei mezzi d´informazione sono divenuti «una delle principali fonti di reddito dello sport professionistico in Europa». Il Parlamento riconosce il diritto di tutti i mezzi di comunicazione di accedere a manifestazioni sportive «di estremo interesse per il pubblico», ma anche quello degli Stati membri di poter adottare misure per garantire un ampio accesso del pubblico alla copertura televisiva di eventi sportivi «di particolare rilevanza», come le Olimpiadi, la Coppa del mondo e il Campionato europeo di calcio. Ribadisce quindi il sostegno agli Stati membri che individuano gli eventi da trasmettere "in chiaro" e condanna le azioni penali della Fifa a tale riguardo. Raccomandando la vendita collettiva dei diritti audiovisivi, sottolinea inoltre che occorre «un´equa ridistribuzione del reddito» tra le società sportive, comprese quelle più piccole, nell´ambito delle leghe e tra di esse e tra sport professionistico e dilettantistico, «in modo da evitare una situazione in cui soltanto le grandi società beneficiano dei diritti audiovisivi». Libera circolazione degli atleti e tutela dei giovani talenti - I deputati reputano necessario che gli atleti professionisti «dispongano di un ampio e trasparente spettro di diritti come gli altri lavoratori». Ricordando poi che la legislazione antidiscriminatoria Ue è applicabile allo sport, reputano che vi siano casi in cui «restrizioni limitate e proporzionate alla libera circolazione» possono essere utili e necessarie per favorire lo sport negli Stati membri. D’altro canto, chiedono di «non introdurre nuove norme che creino discriminazioni dirette fondate sulla nazionalità (come la norma 6+5 proposta dalla Fifa)». Allo stesso tempo, ritengono opportuno sostenere le squadre nazionali visto il loro ruolo essenziale dal punto di vista dell´identità. Il Parlamento, d’altro canto, chiede alla Commissione di riconoscere la legalità di misure atte a favorire la promozione dei giocatori provenienti da programmi di formazione, come per esempio, un numero minimo di giocatori formati localmente nelle squadre professionistiche a prescindere dalla loro nazionalità. Ma occorre combattere lo sfruttamento dei ragazzi applicando rigorosamente le leggi esistenti e applicando rigorosamente il divieto di trasferimento all´interno dell´Ue di giocatori di età inferiore ai 16 anni. Raccomanda inoltre di fornire ai giovani una formazione per una doppia carriera, sportiva e accademica, per garantire il reinserimento degli sportivi professionisti nel mercato del lavoro al termine della loro carriera. Condanna inoltre le pratiche illegali di alcuni procuratori di giocatori professionisti e i conseguenti casi di corruzione, riciclaggio di denaro e sfruttamento di giocatori minorenni, e invita la Commissione a sostenere gli sforzi delle associazioni sportive per regolamentare le attività dei procuratori sportivi, se necessario presentando una proposta di direttiva a tale riguardo. Insiste poi sull´esigenza di rispettare la normativa in materia di immigrazione allorché si reclutano giovani talenti stranieri e chiede di affrontare il problema della tratta di esseri umani, in particolare di bambini. Norme comuni per lottare contro il doping - Il doping «mina il principio della competizione trasparente e leale sottoponendo gli atleti e le atlete a pressioni ingiustificabili». Il Parlamento chiede di concordare un´impostazione legislativa comune sul doping per assicurare un trattamento giuridico equivalente nei Ventisettein tutti gli Stati membri e definire posizioni comuni in seno agli organismi internazionali. Esortando gli Stati membri a trattare il traffico di sostanze dopanti illegali «alla stessa stregua del traffico di droghe», chiede misure per prevenire e contrastare il doping, evitando «programmi sovraccarichi che mettano gli atleti sotto pressione». Per i deputati, occorre in primo luogo rafforzare le reti esistenti e, in seguito, stabilire nuove forme di cooperazione tra le forze dell´ordine, i laboratori accreditati, Europol e Interpol per uno scambio di informazioni tempestivo e sicuro sulle nuove sostanze dopanti e sulle nuove pratiche. Occorre poi lottare contro le irregolarità tramite controlli e monitoraggi a lungo termine da parte di medici indipendenti, l´istruzione, la prevenzione e la formazione. Chiedono inoltre di rendere disponibili stanziamenti per la ricerca sul doping via il Settimo programma quadro e il Programma di sanità pubblica. Lotta alla violenza e al razzismo e ruolo dei tifosi La violenza durante le manifestazioni sportive «permane un problema irrisolto». Il Parlamento chiede quindi agli Stati membri e agli organi di governo del settore sportivo di promuovere attivamente il ruolo sociale e democratico dei tifosi, incoraggiando la creazione e lo sviluppo di federazioni di tifosi e incitando il loro coinvolgimento nella gestione e nell’amministrazione del gioco. Sollecita inoltre «immediate e più rigorose sanzioni contro il razzismo e la violenza», in campo o sugli spalti e chiede ai club sportivi di avviare campagne contro il razzismo e la xenofobia esercitati prima, durante e dopo gli incontri sportivi, all´interno e all´esterno degli stadi. D´altro canto, invita gli Stati membri a instaurare un sistema operativo tra forze dell´ordine, iniziative di tifosi, gruppi ed esperti locali antiviolenza e autorità sportive per controllare i gruppi di tifosi a rischio, al fine di prevenire e contrastare i casi di violenza, il razzismo e la xenofobia. Lo sport a scuola e come fattore di inclusione sociale - La mancanza di attività fisica favorisce l´obesità e le patologie croniche come le malattie cardiovascolari e il diabete, gravando sui bilanci sanitari nazionali, mentre negli ultimi dieci anni è diminuito il numero di lezioni di educazione fisica nelle scuole. Il Parlamento chiede quindi di promuovere lo sport e l´educazione fisica quali elementi importanti di un´educazione di qualità e per rendere le scuole più attrattive. Anche perché lo sport insegna ai giovani «i valori della tolleranza e del reciproco rispetto, dell´onestà e del rispetto delle regole del fair play ». I deputati appoggiano inoltre lo sviluppo di strategie nazionali volte ad ampliare e a potenziare l´attività fisica degli alunni fin da un´età molto precoce e sottolinea l´importanza di finanziare nelle scuole l´attività motoria. Plaudono poi all´intenzione della Commissione di introdurre l´assegnazione di un distintivo europeo alle scuole che sostengono e promuovono attivamente l´esercizio fisico nell´ambito dei programmi scolastici. Invitano inoltre gli Stati membri a predisporre il quadro per organizzare i campionati scolastici europei e i campionati universitari europei, al fine di preparare i giovani alla prestazione e incoraggiare il dialogo interculturale. Il Parlamento, infine, sottolinea che lo sport è uno degli strumenti più efficaci per l´integrazione sociale di persone provenienti da ambienti non privilegiati e dei migranti. Invita quindi gli Stati membri ad inserire attività sportive e programmi nelle azioni finanziate dal Fondo sociale europeo allo scopo di conseguire l´integrazione sociale e l´inclusione dei gruppi svantaggiati. Sollecita inoltre la Commissione e gli Stati membri a sostenere azioni e iniziative concrete per promuovere una maggiore integrazione dei soggetti disabili nelle discipline sportive tradizionali. .  
   
   
LA COMMISSARIA EUROPEA PER LA DIFESA DEI CONSUMATORI FARÀ TAPPA A FIRENZE MEGLENA KUNEVA HA SCELTO LA TOSCANA SARÀ L’UNICA TAPPA ITALIANA DEL SUO GIRO DI INCONTRI CON LE ASSOCIAZIONI DI TUTELA  
 
Firenze, 13 maggio 2008 - La commissaria europea per la difesa dei consumatori, Meglena Kuneva, sarà a Firenze venerdì prossimo, 16 maggio, a partire dalle ore 8. 45, per partecipare all’incontro ‘Cittadino d’Europa. Le politiche europee a tutela dei diritti del cittadino consumatore’, che si terrà a Firenze presso la Sala Giunta di palazzo Bastogi, in via Cavour 18 a Firenze. La Commissaria ha scelto Firenze e la Toscana come unica tappa italiana nel suo giro di ascolto tra le associazioni europee di difesa dei consumatori. La Kuneva incontrerà i rappresentanti delle associazioni della Toscana e delle altre Regioni italiane, del Consiglio nazionale consumatori utenti, delle organizzazioni regionali di tutela dei consumatori e delle Camere di commercio. Sarà accolta dal Vice presidente della Regione Federico Gelli e dall’assessore regionale alle politiche per la tutela! dei consumatori Eugenio Baronti, che aprirà i lavori introduce ndo il tema ‘Consumo sostenibile: un percorso consapevole per il cittadino europeo’. .  
   
   
BOSNIA-ERZEGOVINA: IL SALARIO MEDIO NETTO DELLA RS È CRESCIUTO DEL 28,5% A/A A MARZO  
 
Sarajevo, 13 maggio 2008 - Il salario netto medio nella Repubblica Srpska si è attestato sui 731 Km (373,8 Eur) a marzo, segnando un incremento del 28,5% a/a ed un moderato rallentamento della crescita di 0,8 p. P. Su base mensile. Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio statistico, la crescita del salario nell’entità ha accelerato notevolmente dall’inizio dell’anno sulla base del rapido aumento salariale nel settore pubblico. I salari netti medi nel settore socio-sanitario sono quasi raddoppiati su base annua a marzo, +0,3 p. P. M/m, mentre quelli nell’istruzione hanno accelerato di ulteriori 6 p. P. M/m al +72,4% a/a. Inoltre, è stato registrato un incremento salariale anche nei settori agricolo, minerario e manifatturiero, come nella maggior parte delle industrie nel settore dei servizi. Il rallentamento della crescita è stata osservate nelle utility e nell’industria delle costruzioni, assieme all’immobiliare. Il salario netto medio da gennaio a marzo è cresciuto del 23,4% a/a collocandosi sui 683 Km, con la maggior espansione rilevata nel settore pubblico, mentre la minore in quello immobiliare (+1,1% a/a). Il salario netto medio è cresciuto del 20,4% a/a in termini reali, con una riduzione di 1,8 p. P. M/m, mentre, sempre a marzo, l’inflazione è salita dello 0,9 p. P. M/m a +6,7% a/a. .  
   
   
ESTONIA: RECORD PER L’INFLAZIONE AD APRILE CON L’ 11,4% A/A  
 
Tallinn, 13 maggio 2008 - In media i prezzi di beni e servizi in aprile sono stati dell’11,4% più alti rispetto allo stesso mese del 2007: questo è il tasso di inflazione più alto negli ultimi 10 anni. La variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo è stata del 10,9% a marzo, 11,3% a febbraio, 11% a/a a gennaio, 9% a/a a dicembre e 9% nel quarto trimestre del 2007. Secondo l’ufficio statistico lettone, ad aprile i prezzi, amministrati e non, sono cresciuti rispettivamente del 21,4% e dell’8,7% a/a. I prezzi dei beni e dei servizi sono aumentati rispettivamente del 10,4% a/a e 15,3% a/a. Riguardo i gruppi di beni, gli aumenti maggiori sono stati quelli di immobili (+17,4% a/a), alberghi, caffè e ristoranti (+14,7% a/a), trasporti (+13,5% a/a), alimentari e bevande non alcoliche (+17,6% a/a), istruzione (+8,8% a/a) alcolici e tabacchi (+8,6% a/a). Ad aprile i prezzi sono scesi solo nelle comunicazioni (-0,7% a/a). Nel 2007, in media, i prezzi dei beni e dei servizi erano del 6,6% più alti rispetto al 2006. Nel 2007 i prezzi sono cresciuti del 4,8% a/a e quelli dei servizi del 10% a/a. .  
   
   
I DECRETI LEGGE PENDENTI IN PARLAMENTO  
 
 Roma, 13 maggio 2008 - Tra gli atti rimasti in sospeso nel passaggio tra la Xv e la Xvi legislatura, e lasciati in eredità al nuovo Governo, ci sono cinque decreti legge all´esame delle nuove Camere da convertire entro il prossimo mese di giugno. Per questi decreti legge, la Camera dei Deputati ha deliberato la costituzione di una Commissione speciale, composta da 30 deputati designati dai gruppi parlamentari in proporzione alla loro consistenza numerica. I decreti-legge, attualmente pendenti alla Camera, riguardano: la segretezza dell’espressione del voto nelle consultazioni elettorali; l’attuazione di obblighi comunitari e l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee; le disposizioni finanziarie in materia di trasporti ferroviari regionali; le disposizioni finanziarie in materia di protezione civile; le misure urgenti per assicurare il pubblico servizio di trasporto aereo. .  
   
   
NASCE CHEBANCA! LA BANCA DEL RISPARMIO AL VIA LA NUOVA BANCA RETAIL DEL GRUPPO MEDIOBANCA  
 
Milano, 13 Maggio 2008 - Il mercato bancario si arricchisce di un nuovo protagonista. Nasce Chebanca!, la banca retail del gruppo Mediobanca. La storica banca d’affari italiana propone al mercato una nuova concezione di banca creata per offrire prodotti semplici, sicuri e a costi ridotti: per rispondere con concretezza alle esigenze del consumatore moderno. Alla base di Chebanca! un approccio di business distintivo: offrire al cliente solo quello di cui ha bisogno: risparmio, efficienza, elevati standard di servizio e massima professionalità. Una strategia possibile perché l’offerta è stata creata da zero, innovando il modello di business bancario: dai sistemi informatici, alla formazione del personale, sino alla distribuzione. Chebanca! sfrutta l’opportunità strategica offerta dai rapidi cambiamenti del contesto normativo e del rapporto cliente-banca tradizionale; una banca proiettata al futuro e fondata sulla solidità, sull’esperienza e sulla tradizione di Mediobanca. Chebanca! entra nel mercato con un modello di distribuzione multicanale orientato alla massima efficienza - sito internet, servizio clienti e filiali - e un portafoglio prodotti altamente competitivo. “Con Chebanca! offriamo una nuova opportunità di risparmio - commenta Christian Miccoli, Amministratore Delegato di Chebanca! – Il mercato italiano presenta soluzioni spesso complesse a costi elevati. Abbiamo deciso di porci al di fuori di questa logica, dando voce alla crescente richiesta di semplicità e di risparmio. Ci siamo resi conto che i clienti usano quotidianamente solo una minima parte dei servizi inclusi nell’offerta bancaria attualmente disponibile: fanno transazioni e ricercano forme di risparmio senza rischi. Abbiamo quindi creato dei prodotti semplici, in grado di rispondere a questa specifica esigenza. Un esempio su tutti: proponiamo per la prima volta sul mercato un’alternativa alla tradizionale abbinata conto corrente-dossier titoli. Con un’unica soluzione, a solo 1 euro al mese, offriamo un Conto Tascabile e un Conto Deposito ad interessi anticipati al 4,70%. Il tutto senza alcuna imposta di bollo e con un risparmio reale di costi per il cliente di oltre l’80%”. Il piano industriale di Chebanca! prevede il raggiungimento del break-even a 3 anni, contestualmente al raggiungimento di oltre 400 mila clienti, 8 miliardi di impieghi, 13 miliardi di depositi e 200 milioni di ricavi. .  
   
   
ANIMA SGR GESTIONE AL 31 MARZO 2008: UTILE NETTO: € 2,5 MILIONI (-61,9%)  
 
Milano, 13 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Anima Sgr riunitosi in data 12 maggio 2008, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2008, redatto secondo i principi contabili Ias/ifrs. Risultati economico-finanziari - Nel primo trimestre 2008 le commissioni ricorrenti nette (commissioni di gestione nette, commissioni di sottoscrizione nette, diritti switch) sono ammontate a € 8,9 milioni, da € 8,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con una variazione del +3,6%. La variazione delle commissioni ricorrenti nette è frutto dell’aumento delle masse medie amministrate, dovuto all’acquisizione dei fondi Dws perfezionata nel luglio 2007, e al deterioramento della marginalità media, dovuto allo spostamento verso il fondo Anima Liquidità, accentuatosi nei primi mesi del 2008 per il negativo andamento dei mercati finanziari. Le commissioni variabili nette nel primo trimestre 2008 sono ammontate a € 6 mila, dai € 6,5 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Nei primi tre mesi del 2008 le commissioni nette totali si sono così attestate a € 8,9 milioni, da € 14,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con un calo del 38,5%. La tabella sottostante evidenzia l’andamento delle singole componenti delle commissioni nette, separando in particolare le commissioni ricorrenti nette (commissioni di gestione nette, commissioni di sottoscrizione nette e diritti switch) dalle commissioni variabili nette (commissioni di performance nette).
Dati in migliaia di euro 31/03/2008 31/03/2007 Variazione %
Commissioni ricorrenti nette (A) 8. 939 8. 627 +3,6%
Commissioni variabili nette (B) 6 5. 924 n. S.
Commissioni totali nette (A+b) 8. 945 14. 551 -38,5%
Nel primo trimestre 2008 i costi generali (personale e amministrativi) si sono attestati a € 4,3 milioni, da € 3,7 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento di circa € 0,6 milioni è da attribuirsi per circa € 0,3 milioni all’aumento delle spese per il personale, passato dalle 66 unità al 31 marzo 2007 alle 87 unità al 31 marzo 2008 e per circa € 0,3 milioni all’aumento delle spese generali e amministrative. L’utile al lordo delle imposte si è attestato a € 4,0 milioni, da € 10,9 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (-63,3%). Infine, l’utile netto nei primi tre mesi del 2008 è ammontato a € 2,5 milioni, da € 6,6 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente (-61,9%). La posizione finanziaria netta, determinata tenendo conto della valutazione delle attività finanziarie al fair value, secondo il principio Ias 39, al 31 marzo 2008 è positiva per € 15,7 milioni, rispetto a € 13,2 milioni del 31 dicembre 2007. Si allegano le tabelle relative a conto economico, stato patrimoniale e posizione finanziaria netta. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Dott. Michele La Rosa, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. Dati dell’attività commerciale Il patrimonio gestito totale è pari al 31 marzo 2008 a € 9. 606 milioni, rispetto a € 6. 945 milioni al 31 marzo 2007, con un aumento del 38,3%. La raccolta netta nei primi tre mesi del 2008 è stata negativa per € 282,4 milioni, rispetto ad una raccolta di € -411,7 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. .
 
   
   
ASTA BOT DEL 12 MAGGIO 2008  
 
Asta di metà mese dei Buoni Ordinari del Tesoro
Regolamento 15/05/2008 Durata gg. 92 365
Prezzo medio ponderato 98,980 96,07
Ritenuta fiscale 12,5% 0,12750 0,49125
Arrotondamento 0,00250 -0,00125
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,11 96,56
Rendimento semplice netto 3,51 3,51
Rendimento composto netto 3,56 3,51
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,21 96,86
Rendimento semplice (minimo) 3,12 3,2
Rendimento composto netto (minimo) 3,15 3,2
Fonte Assiom
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9° CONVEGNO ANNUALE ASSIOM  
 
 Milano, 13 maggio 2008 - Assiom ha organizzato il suo annuale incontro con gli Associati che si terrà a Montesilvano (Pescara) il 23 e 24 maggio 2008, presso il Centro Congressi Serena Majestic. La giornata del venerdì 23 maggio si aprirà con il Workshop sul tema “Valutazione delle variabili presenti all’interno dei modelli decisionali: Modelli di Pricing e qualità delle Venues", con inizio alle ore 15. Interverranno oltre al Prof. Mario Anolli, Preside della Facoltà di Scienze Bancarie Finanziarie e Assicurative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il dott. Daniele Caporaletti, Specialista Derivati e Prodotti Strutturati di Bloomberg Londra, l’ing. Enrico Melchioni, Presidente di Fmr Consulting e il dott. Alessandro Zignani, Direttore Generale di Tlx. Il Workshop sarà aperto dal Presidente Assiom, dr. Luigi Belluti, e sarà moderato dal Direttore Responsabile delle Riviste Assiom, dr. Ssa Claudia Segre. La giornata del sabato 24 maggio si aprirà invece con l’Assemblea dei Soci alle ore 10 e proseguirà alle ore 12 con il Convegno sul tema “Crisi Subprime un anno dopo: la reazione dei Regulators e degli Intermediari. Impatto sui Mercati”. Saranno presenti la dr. Ssa Maria Cannata, Dirigente Generale del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il dr. Carlo Comporti, Vice Segretario Generale del Cesr, il dr. Claudio Salini, Responsabile Ufficio Mercati di Consob e il prof. Luigi Spaventa dell’Università La Sapienza di Roma, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Mts Spa. Il Convegno sarà aperto e moderato dal Presidente Assiom, dr. Luigi Belluti. .  
   
   
INVESTIMENTI E SVILUPPO MEDITERRANEO S.P.A.: RISULTATI AL 31 MARZO 2008: RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA PARI A EURO -555.313  
 
Napoli, 13 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. , investment company dedicata alle Piccole e Medie Imprese del Centro/sud Italia, riunitosi ieri , ha approvato la Relazione sulla Gestione e la Situazione Patrimoniale al 31 marzo 2008. I dati finanziari al 31 marzo 2008 si riferiscono ad un periodo gestionale caratterizzato prevalentemente dal sostenimento di oneri fissi di struttura relativi al costo del personale e degli organi sociali e non risultano pertanto significativi in relazione alla gestione ordinaria della Società. Come conseguenza della fase di avvio, infatti, nel corso dei primi tre mesi del 2008, l’attività di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. , si è concentrata sulla creazione della struttura manageriale di supporto necessaria allo svolgimento dell’attività caratteristica di investment company, e sono state prese in esame 34 aziende in cui potenzialmente si potranno effettuare investimenti. Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. È stata costituita il 16 maggio 2007, si è quotata in Borsa lo scorso 30 gennaio, e ha iniziato la sua piena attività da investment company solo nel febbraio 2008 e per questo stesso motivo non è stato possibile inserire il confronto con i dati relativi al medesimo periodo dell’anno precedente. Nel trimestre chiusosi al 31 marzo 2008, Investimenti e Sviluppo Mediterraneo ha evidenziato un Margine di Interesse pari a euro 327. 660, essenzialmente legato agli interessi maturati sulla liquidità raccolta e investita a seguito della quotazione in Borsa, un Margine di Intermediazione positivo per euro 311. 670, a causa di commissioni attive, e un Risultato della Gestione Operativa negativo per euro 209. 933 derivante dai costi sostenuti in relazione a spese di natura amministrativa e gestionale per l’avvio dell’attività. La situazione patrimoniale e finanziaria di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo alla data del 31 marzo 2008 evidenzia un Patrimonio Netto pari a euro 45. 674. 999 ed una posizione finanziaria netta positiva per euro 46. 449. 082. Eventi successivi dopo la chiusura del periodo di riferimento Il 23 Aprile 2008 la Investimenti e Sviluppo Mediterraneo ha sottoscritto due prestiti obbligazionari per complessivi 4 milioni di euro Evoluzione prevedibile della gestione Nel trimestre la Società ha attivato contatti per potenziali investimenti il cui iter di valutazione proseguirà nei prossimi mesi. Il management della Società sta valutando numerose opportunità di investimento in diversi settori, tra i quali le energie alternative, l’alimentare, il fashion e il manifatturiero. “Siamo fiduciosi dei risultati che potremmo raggiungere nel breve periodo e attualmente stiamo valutando una serie di dossier su importanti Società del Centro-sud d’Italia e siamo confidenti di poter annunciare a breve i primi investimenti. Siamo soddisfatti della scelta della quotazione, che pur essendo avvenuta in un momento poco favorevole per i mercati finanziari, ci ha permesso di poter investire su un preciso progetto di sviluppo”, ha dichiarato Gianni Lettieri, Amministratore Delegato di Investimenti e Sviluppo Mediterraneo S. P. A. .  
   
   
MILANO, ECONOMIA E SOCIETÀ APERTA. MORATTI: “PARTNERSHIP TRA PUBBLICO E PRIVATO PER APRIRE NUOVI CANALI DI RISORSE”  
 
Milano, 13 maggio 2008 - “Le città hanno un ruolo importante nell’affrontare le grandi emergenze e le necessità dei cittadini innescate dalla globalizzazione. Di fronte all’impoverimento generato da situazioni di disequilibrio ci sono almeno due grandi strumenti che possono sviluppare: il rafforzamento e la diffusione della conoscenza come di progetti di formazione che favoriscano la creazione di capitale umano; la partnership tra pubblico e privato in grado di aprire nuovi canali di risorse”. Sono queste le parole del Sindaco di Milano Letizia Moratti, che ieri pomeriggio è intervenuta al Forum Internazionale organizzato dall’Università Bocconi e dal Corriere della Sera dal titolo Economia e Società Aperta. “Le forze della globalizzazione – ha proseguito Letizia Moratti - hanno dato nuovo impulso e le città tornano a essere soggetti economici e sociali che operano con notevole autonomia dentro uno spazio transnazionale di flussi. Come di recente ha osservato il Presidente d’Israele, Shimon Peres, gli Stati risultano troppo piccoli per affrontare i problemi globali, e troppo grandi per affrontare i temi locali. Tra locale e globale stiamo vivendo una fase di ricerca e costruzione di nuovi equilibri, anche politici, tra centri e periferie”. “La collaborazione avviata di recente con Planetfinance di Jacques Attali – ha proseguito il Sindaco - ci permette di sperimentare operazioni di microcredito come quelle avviate sia nei Paesi in via di sviluppo, sia nelle periferie di Parigi, anche in questo caso lavorando attivamente per un coinvolgimento diretto delle istituzioni finanziarie e bancarie”. “Di fronte alle dinamiche di forte urbanizzazione – ha spiegato la Moratti - legate ai flussi migratori, le città possono poi contribuire attivamente a ridurre questa ‘pressione’, sostenendo i Paesi in via di sviluppo. Penso appunto, in particolare, al microcredito e ai progetti per il co-sviluppo lanciati dal Comune di Milano”. “Attraverso il bando per il co-sviluppo – ha concluso il Sindaco - abbiamo attivato una partnership con il sistema bancario italiano che nel 2008 vede 10 milioni e 400mila euro stanziati per finanziare le rimesse dei nuovi cittadini italiani. Grazie alle risorse prodotte nella nostra Città rendiamo così possibile avviare progetti di utilità sociale nei Paesi d’origine per sviluppare là nuova imprenditorialità e formazione del capitale umano, specialmente per i giovani e per le donne”. .  
   
   
FORMIGONI INCONTRA MINISTRO TURISMO KENIA N.BALALA AVVIATE NUOVE COLLABORAZIONI IN SANITA´, FORMAZIONE E COMMERCIO  
 
 Milano, 13 maggio 2008 - Regione Lombardia è interessata a rinsaldare la collaborazione, peraltro già cominciata da tempo, con il Kenia, dopo che il Paese africano, provato dal recente conflitto politico, ha innescato un processo molto positivo di crescita in diversi settori, in modo particolare in quello turistico/commerciale. E´ quanto emerso dal colloquio che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - affiancato dal sottosegretario alle relazioni internazionali Robi Ronza - ha avuto questa mattina, a Palazzo Pirelli, con il ministro del Turismo, Najib Balala, accompagnato dall´ambasciatore, Ann Blinda Nyikuli. "Abbiamo assicurato loro - ha spiegato Formigoni - proprio come ci avevano richiesto, il supporto di personale medico lombardo specializzato nel recupero psicologico di pazienti traumatizzati dagli scontri e allo stesso tempo avviato un progetto di gemellaggio tra l´azienda sanitaria di Mantova e l´Ongt Amurt per la realizzazione di un programma di prevenzione sanitaria". Ma quello medico è solo uno dei settori in cui Lombardia e Kenia stanno lavorando insieme. Ad esempio in ambito scolastico-formativo è già stato sottoscritto un accordo di collaborazione con il Politecnico di Mombasa, per il quale lo stesso ministro ha avuto parole di grande apprezzamento. "Il Kenia - ha spiegato Formigoni al termine dell´incontro - vuol far conoscere il grado di sviluppo che sta raggiungendo, grazie anche all´insediamento del nuovo Governo che, ha garantito la democrazia, soprattutto per quello che riguarda il turismo e il commercio". "E´ un paese in grande crescita - ha concluso - e per noi un partner già da tempo; per questo siamo ben disponibili a iniziative congiunte". Scheda Rapporti Regione Lombardia/kenia: a Nairobi è stata costruita una nuova scuola accanto a quella esistente che potrà accogliere 400 bambini; un progetto di sviluppo rurale nelle zone aride del Nord del Kenya tramite il sostegno alle comunità pastorali Turkana nel rafforzamento delle capacità tecniche e gestionali; il finanziamento di un progetto di formazione per giovani allargato anche a Congo, Zambia e Brasile; un intervento diretto a sostegno della popolazione colpita dai disordini socio-politici. .  
   
   
COSTRUIRE INSIEME AI CITTADINI IL BILANCIO REGIONALE DEL LAZIO: 30 MILIONI PER FAVORIRE OPERE PUBBLICHE PARTECIPATE  
 
Roma, 13 maggio 2008 - Costruire insieme ai cittadini il bilancio regionale del Lazio. Con questo scopo la Regione Lazio continua a portare avanti il percorso di un’economia condivisa per favorire maggiore trasparenza e pluralità di iniziative a misura dei territori. Saranno destinati trenta milioni di euro, suddivisi in 2 bandi triennali da 15 milioni di euro ciascuno, per finanziare opere pubbliche e azioni di sviluppo socio-economico per i comuni del Lazio che promuoveranno percorsi di partecipazione aperti alla cittadinanza. I finanziamenti, previsti in 2 articoli della Finanziaria regionale 2008, sono stati descritti questa mattina dall´assessore regionale al Bilancio Luigi Nieri nel corso della presentazione dell´Atlante della partecipazione. Una "mappa" geografica che individua i comuni laziali che dal 2006 ad oggi hanno avviato percorsi di partecipazione nella gestione dei propri bilanci. Un documento che nasce dai finanziamenti messi a disposizione dalla regione Lazio nel 2006 e nel 2007 attraverso dei bandi di 700 mila euro ciascuno, finanziamenti che saranno confermati anche nel 2008 con un bando che scadrà il 26 maggio alle ore 12. "Il Lazio – ha detto l’assessore Nieri - è la prima regione in Italia ma anche in Europa per numero di comuni che hanno avviato processi di partecipazione". Secondo quanto riferito dall´assessore ai 2 precedenti bandi hanno risposto 114 comuni "di questi 80 hanno già attivato processi di partecipazione" – ha aggiunto Nieri e ha poi concluso dicendo - "Quasi un comune su quattro nel Lazio ha dato vita a politiche economiche e finanziarie basate sulla partecipazione". .  
   
   
MARRAZZO: MARONI NON DIMENTICHI PERVASIVA PRESENZA DELLE MAFIE NEL LAZIO  
 
Roma, 13 maggio 2008 - ´´Nessuno faccia finta che nel Lazio ci sono solo i problemi della microcriminalità: c’é anche quello della criminalità organizzata. Tutto ciò senza però creare allarmismi” – ha detto il Presidente della Regione Marrazzo intervenendo alla presentazione del primo Rapporto sulle presenze della criminalità organizzata a Roma e nel Lazio, nell´ambito del Forum Pa. Marrazzo, ricordando che ieri si è tienuto l´incontro del sindaco di Roma Gianni Alemanno con il ministro dell´Interno Roberto Maroni, ha invitato il responsabile del Viminale a tenere presente quanto emerge dal Rapporto dell´ Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio. ´´Mi rivolgo al governo, mi appello a Maroni - ha aggiunto - noi come Regione daremo tutte le risorse per assicurare la lotta alla criminalità e alla illegalità diffusa, ma che nessuno faccia finta che non ci sono altri problemi´´. Il Rapporto dell’Osservatorio calcola la presenza stanziale nel Lazio di circa 300 personaggi inquadrabili come appartenenti a famiglie della criminalità organizzata, mentre le organizzazioni criminali segnalate come operative nell’area della Regione fluttuano da 60 a 67. Sul fronte delle attività legali, il Lazio è la seconda regione italiana, infine, nella graduatoria di diffusione del reato d’usura. Marrazzo ha poi ricordato che ´´il Lazio e Roma sono territori che continuamente vedono la presenza operativa della criminalità organizzata. ‘Ndrangheta, camorra e mafia sono presenti perché nel nostro territorio c´e´ ricchezza´´ – ha concluso Marrazzo. .  
   
   
VICEPRESIDENTE LIGURIA COSTA RICEVE L´AMBASCIATORE DI ROMANIA IN ITALIA RAZUAN RUSU  
 
Genova, 13 magio 2008 - Si è svolto ieri mattina l´incontro fra il vicepresidente della Regione Liguria, Massimiliano Costa, e l´ambasciatore di Romania in Italia, Razuan Rusu accompagnato dal console onorario della Romania a Genova, Massimo Pollio. Nel corso dell´incontro si è parlato soprattutto di formazione per favorire l´integrazione tra i popoli e di collaborazioni economiche tra i due Paesi. L´ambasciatore romeno in Italia ha infatti chiesto alla Regione Liguria un sostegno per avviare, insieme alla Direzione scolastica regionale, un progetto pilota in alcune scuole medie inferiori della Liguria finalizzato all´apprendimento della lingue rumena, sia da parte dei ragazzi immigrati, sia di quelli italiani allo scopo di tenere viva la lingua e le tradizioni. L´ambasciatore ha inoltre richiesto una collaborazione della Regione Liguria per realizzare a Costanza, città della Romania che si affaccia sul mare, un piccolo Salone Nautico sul modello di quello genovese. L´ambasciatore ha infatti ribadito l´importanza di proseguire i contatti già avviati con la Regione Liguria anche per aiutare le associazioni rumene presenti sul territorio a dare visibilità alla cultura rumena allo scopo di evitare facili generalizzazioni. Tenendo conto che in Liguria ammontano a circa 2000 i residenti stabili rumeni e a 500 le imprese rumene iscritte alle Camere di Commercio. .  
   
   
REGIONE CAMPANIA, VALIANTE INCONTRA AMBASCIATORE PALESTINA. VERSO UN PROTOCOLLO D´INTESA PER LO SVILUPPO DELLA COOPERAZIONE  
 
Napoli, 13 maggio 2008 - Il vicepresidente della Regione Campania Antonio Valiante ha incontrato ieri a palazzo Santa Lucia il delegato nazionale palestinese Sabri Ateyeh. "Abbiamo riconfermato - ha detto Valiante al termine del cordiale colloquio - all´ambasciatore la disponibilità della Regione Campania ad intensificare ulteriormente la cooperazione con la Palestina. A tal fine, stiamo lavorando alla firma di un protocollo d´intesa in cui inquadrare i futuri progetti nei territori palestinesi, con l´obiettivo di rafforzare il ruolo delle istituzioni locali nello sviluppo territoriale". Ateyeh ha preso atto con soddisfazione della volontà della Regione, manifestando interesse a pervenire rapidamente alla definizione del protocollo. Ad oggi, esistono molte relazioni attive con la Palestina, tra cui un Protocollo d´Intenti firmato nel 2004 tra il presidente Bassolino e il ministro della Sanità dell´Autorità Nazionale, con il quale si diede corso al progetto di cardiochirurgia pediatrica, che gli ospedali campani stanno portando avanti fornendo assistenza sanitaria ai ragazzi palestinesi affetti da gravi patologie, e il Programma nazionale di sostegno alle municipalità palestinesi, nato per accompagnare il processo di pace in Medio Oriente attraverso un´azione coordinata tra Autorità Nazionale, Enti locali italiani e Ministero degli Affari Esteri. Ateyeh è delegato nazionale della Palestina a Roma dal marzo 2006, allorché sostituì Nemer Hammad, rientrato a Ramallah nello staff del presidente Abu Mazen. In origine, le Delegazioni Palestinesi all´estero rappresentavano l´Olp. Da quando fanno capo direttamente al Presidente dell´Autorità Nazionale Palestinese, sono assimilate alle Ambasciate. .  
   
   
IL PRESIDENTE SPACCA IN BRASILE. GIUDIZIO UNANIME: ´LE MARCHE SONO LA REGIONE DI RIFERIMENTO PER LA POLITICA INDUSTRALE BRASILIANA´. PARTONO MECCANO E COSMOB. MASSICCIA LA PRESENZA DEI MARCHIGIANI .  
 
Ancona, 13 Maggio 2008 - ´Il Brasile e` un´area di interesse estremamente significativa per le Marche´: e` il commento del presidente Gian Mario Spacca. ´Per il Brasile le Marche sono l´area di riferimento per la politica industriale per le piccole e medie imprese´, cosi` i rappresentanti del Brasile alla conferenza stampa organizzata ad hoc e che ha accolto la delegazione marchigiana. ´Puntiamo ´ dichiara Spacca ´ a consolidare i rapporti sia con partner istituzionali che con i principali attori economici brasiliani, tanto piu` che esiste un tessuto favorevole per la massiccia presenza dei marchigiani emigrati. Confermiamo il sostegno al progetto Bric (Brasile, Russia, India e Cina) sull´internazionalizzazione, che ci vede lavorare in sintonia con il governo centrale. Come in Cina, India e Russia, anche in Brasile le istituzioni continueranno a sviluppare una politica di accompagnamento. ´ Il presidente ha detto che si parte con progetti concreti, come quelli che riguardano l´istituzione dei centri Meccano e Cosmob, che sono gia` stati finanziati e che puntano a garantire un´assistenza, anche tecnica, a chi vuole investire in Brasile, facilitando i rapporti con gli imprenditori locali. E´ stato sottolineato come il modello marchigiano possa essere di interesse per il Brasile, per la creazione di piccole e medie imprese, e perche` e` un modello che riesce a coniugare in loco ´ ha detto il Console ´ sviluppo economico e sociale. Una collaborazione facilitata ´ sostiene il rappresentante dell´Ice ´ dai buoni rapporti tra le due realta`, anche in termini di export, dove quello marchigiano e` rilevante, soprattutto sul fronte della meccanica. Alla conferenza stampa hanno partecipato: il Console generale d´Italia a San Paolo, Marco Marsili; il direttore Ice San Paolo, Giovanni Sacchi; il presidente della Camera del Commercio italo-brasiliana, Edoardo Pollastri; l´Associazione Marchigiani nel mondo con il presidente, Alessandro Pagano; l´Associazione Marchigiani in Brasile, con il presidente Gino De Angelis; il presidente Circolo Italiano, Filippo Pagano, il presidente del gruppo imprenditoriale marchigiano Somacis, Attilio Scalmati; il parlamentare Fabio Porta, in rappresentanza degli italiani latino-americani. Relazioni Attive Da Tempo Le Marche da tempo hanno attivato relazioni con il Brasile, anche con progetti di cooperazione allo sviluppo e per le politiche sociali, insieme a Emilia Romagna, Umbria e Toscana: azioni di promozione dello sviluppo sociale, economico e culturale per i giovani da formare in appoggio alle riforme varate dal Governo Lula. Delegazione Marchigiana La delegazione, guidata dal presidente Spacca, e` composta da Mario Fabbri e Alessio Gnaccarini, rispettivamente presidente e direttore Cosmob (Centro tecnologico per il mobile), Letizia Urbani, direttore Meccano (Centro tecnologico meccanica), Fabrizio Costa, dirigente servizio Industria della Regione. .  
   
   
A MILANOVICEPREMIER BIELORUSSO E CONSOLE VENEZUELA  
 
 Milano, 13 maggio 2008 - Prosegue a tutto campo la collaborazione internazionale della Lombardia. L’ 8 maggio, infatti, il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, Robi Ronza, ha incontrato il vice primo ministro della Bielorussia, Andrei Kobyakov e il console generale del Venezuela a Milano, Miriam Castellanos. "La Bielorussia - spiega Ronza - è un Paese impegnato in un non facile processo di affermazione della propria identità nazionale e vede nell´appuntamento di Expo 2015 a Milano, e nel ciclo di avvenimenti che la prepareranno, un´importante occasione per presentarsi all´Europa e al mondo. Sta inoltre investendo molto nella ricerca e nell´innovazione a vasto raggio, dall´informatica all´agricoltura, e in questo senso la Lombardia rappresenta un interlocutore d´importanza decisiva". La delegazione bielorussa ha chiesto perciò anche l´aiuto della Lombardia per il ripristino dei voli diretti di linea Malpensa - Minsk, una delle destinazioni che Alitalia ha soppresso. Il Console del Venezuela ha invece presentato a Ronza alcune precise proposte di cooperazione in campo sanitario. Il Paese latinoamericano è infatti interessato a "comprare" in Lombardia formazione in campo medico e attrezzature grazie alle quali dotarsi di un adeguato centro per i trapianti di midollo spinale di cui è ancora privo. "Attualmente per i trapianti di midollo, in particolare dei bambini - ha spiegato il console - dobbiamo mandare i nostri malati all´estero,tra l´altro in Italia". Da qui la richiesta di aiuto affinché possano essere in grado di fornire tali cure già in patria. .  
   
   
SESTA GIORNATA DELL´ECONOMIA, L´ECONOMIA PAVESE È COME “GIANO BIFRONTE”  
 
Pavia, 13 maggio 2008 - Con un minuto di silenzio, in memoria della morte di Aldo Moro, è cominciata la sesta Giornata dell´Economia, svoltasi venerdì 9 maggio nella sala Consiliare della Camera di Commercio di Pavia. In una sala piena, alla presenza di tutte le autorità cittadine e provinciali, il saluto del Presidente della Camera di Commercio Piero Mossi ha ribadito che l´impegno camerale per l´Expo 2015 sarà all´insegna della collaborazione e del “fare sistema”, così come le associazioni di categoria e le forze produttive provinciali hanno richiesto esplicitamente. Alessandro Scaccheri, neosegretario generale della Camera, ha ringraziato e salutato il pubblico ed ha sottolineato l´impegno degli uffici che hanno realizzato il Rapporto annuale sull´Economia che, con tutti gli altri dati raccolti ed elaborati dalla Camera, rappresenta forse uno dei patrimoni essenziali nella funzione che l´Ente ricopre. La giornata è dunque entrata nel vivo con la relazione della professoressa Antonella Zucchella, del dipartimento di Economia Aziendale dell´Università di Pavia. All´esordio del suo intervento, Zucchella ha affermato che «l´economia pavese è come “Giano bifronte”: il prodotto delle imprese non è elevatissimo, rispetto alla media nazionale, mentre la ricchezza delle famiglie è assolutamente in linea. Le infrastrutture economiche ci vedono in difetto, mentre quelle sociali e dell´istruzione pongono Pavia in testa alle classifiche nazionali: il risultato incrociato dei vari dati genera una posizione intermedia più che dignitosa per Pavia nella graduatoria italiana. Se poi consideriamo il potenziale di generazione di conoscenza e sapere che Pavia sviluppa, allora la situazione migliora ancora, soprattutto se sapremo valorizzare al meglio la capacità di attrattiva per le imprese». Certo è che, dati alla mano, la crescita è fortemente trainata dalla domanda estera. «L´internazionalizzazione – ha proseguito Antonella Zucchella – non è più un optional, ma una necessità, un tema strategico per lo sviluppo imprenditoriale in molto ambiti. E “Pavia 2015”, così mi piace chiamarla, vedrà nell´internazionalizzazione un asse importantissimo, nell´artigianato, nell´industria, nella tecnologia e soprattutto nell´agricoltura, anche perché l´Expo è dedicato all´alimentazione». A seguire, l´intervento di Maria Maggi, Dirigente della Sede Territoriale di Pavia della Regione Lombardia, ha illustrato lo stato dell´arte dell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale, siglato nel 2005 dalla Regione Lombardia con gli enti provinciali di Pavia, dedicando le sue riflessioni in particolare al tema delle infrastrutture. In sintesi, gli aspetti fondamentali sono: infrastrutture fisiche, tra cui l´autostrada Broni-mortara e le tangenziali dei centri maggiori della provincia; le infrastrutture telematiche, con la diffusione del wireless e delle reti telematiche anche nei centri della collina; e la mobilità lenta, che va dalla Greenway alla valorizzazione del fiume Ticino e della via Francigena, cioè tutte le infrastrutture che hanno obiettivi di sviluppo turistico. Dal 2005 ad oggi, ha sottolineato Maria Maggi, molti risultati sono stati raggiunti, in particolare nell´ambito dello sviluppo della mobilità lenta, che valorizzano gli aspetti ambientali del territorio. L´ultimo degli interventi è stato quello di Pier Andrea Chevallard, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano. Il suo intervento ha tratteggiato un quadro dell´Expo 2015, possibilità e necessità non solo per Milano, ma anche per tutto il territorio lombardo, tra cui in primo luogo Pavia. «Dopo la difficile fase che ha portato all´assegnazione a Milano dell´Expo – ha esordito Chevallard – ora inizia quella organizzativa, altrettanto complessa. A cominciare dai progetti infrastrutturali che dovremo realizzare in tempi brevi». Per avere un´idea di che cosa sia L´expo, Pier Andrea Chevallard ha elencato alcuni dati. Anzitutto si dovrà riorganizzare un´area di un milione di metri quadri della Fiera, per ospitare circa 150 Paesi stranieri, che saranno presenti per presentare il tema scelto, molto affascinante: “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, e quindi si tratterà di alimentazione ed energie alternative. Nei sei mesi di apertura della Fiera, ragionevolmente si stimano circa 29 milioni di visitatori, di cui circa il 70% italiani e il resto dall´Europa. Sono previsti 20 miliardi di euro tra investimenti diretti o indiretti, di cui 3,3 miliardi per le infrastrutture solo relative all´area della Fiera, con i collegamenti metropolitani, gli alberghi e quant´altro. Sono 70 mila i nuovi posti di lavoro previsti, 7000 gli eventi collaterali e 36mila i volontari che saranno impegnati nel lavoro. Oltre a tutto questo, vi sarà un´attività indiretta collegata all´Expo che si esplica in tutti i territori. «L´assegnazione a Milano dell´Expo significa l´assegnazione all´Italia, poiché è il Governo Italiano che l´ha ottenuta in prima istanza, quindi è un evento nazionale. Naturalmente il territorio vicino a Milano, tra cui Pavia, è particolarmente interessato. A questo proposito – ha concluso Chevallard – la Camera di Commercio di Milano è nel Comitato di Pianificazione fino a quando la società di gestione non sarà creata a fine giugno ed ha il compito di tenere i rapporti con le realtà produttive territoriali. Ma tutti gli enti presenti nel Nord Italia dovranno lavorare e collaborare anche in questo senso, in particolare le Camere di Commercio, per fare in modo che l´Expo diventi un´iniziativa condivisa e partecipata da tutti gli enti. E questo sarà il vero valore aggiunto dell´Expo. In questo senso, anche la Camera di Commercio di Pavia ha davanti il ruolo preziosissimo di realizzare il coordinamento tra le potenzialità legate all´Expo e le possibilità di intervento delle diverse espressioni del sistema economico locale». Tra le autorità che hanno anche animato il dibattito di chiusura, erano presenti alla Sesta Giornata dell´Economia di Pavia, gli onorevoli Angelo Zucchi e Roberto Mura, il Prefetto di Pavia Ferdinando Buffoni, il Presidente della Provincia di Pavia Vittorio Poma, il Magnifico Rettore dell´Università di Pavia Angiolino Stella, il Presidente della Fondazione Banca del Monte Aldo Poli, il vice sindaco di Pavia Ettore Filippi Filippi e il capo di gabinetto del Comune di Pavia Ilaria Balduzzi, e poi il vice questore, i comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, molti assessori provinciali e comunali, il presidente dell´Isu Graziano Leonardelli e i direttori e presidenti delle associazioni di categoria, i segretari sindacali e molti direttori di Banca, oltre a Pietro Turrisi, direttore della Banca d´Italia, sede di Pavia. .  
   
   
9 MAGGIO 2008 VIª GIORNATA DELL’ECONOMIA NEL VERBANO CUSIO OSSOLA  
 
Baveno, 13 maggio 2008 - Venerdì 9 maggio 2008 alle ore 9,00 a Villa Fedora, la Camera di Commercio ha presentato, unitariamente e contemporaneamente alle altre Camere di commercio italiane, il proprio rapporto sull’economia locale. Le informazioni a carattere economico-statistico messe a disposizione in occasione di questa giornata offrono una chiave di lettura delle tendenze evolutive del nostro sistema produttivo. Di seguito viene riportata una sintesi delle principali statistiche riportate in dettaglio nel rapporto. La popolazione residente nel Verbano Cusio Ossola al 1° gennaio 2007 ammonta a 161. 640 abitanti, il 3,7% della popolazione piemontese, e registra un tasso di cresita naturale negativa, -3,2%.   Imprese Lo stock delle imprese registrate in provincia si attesta a 14. 038 unità, si contano dunque 8,7 imprese ogni 100 abitanti (Italia 10,4, Piemonte 10,8), e si registra un tasso di sviluppo positivo dello 0,35%, comunque più basso del dato piemontese e italiano. Le imprese artigiane hanno un peso rilevante nel sistema economico locale con 5. 019 imprese registrate al 31 dicembre 2007, infatti rappresentano il 36% del totale imprese. Nel comparto artigiano sono nate nell´anno in esame 418 imprese, e ne sono cessate 393, generando un tasso di sviluppo pari a 0,5%, positivo dopo alcuni anni di calo. Il territorio del Verbano Cusio Ossola presenta caratteristiche morfologiche tali da rendere necessaria un´analisi dei dati con riferimento alle aree montane (territori dei comuni con il capoluogo al di sopra dei 700 metri di altitudine). Nel 2007 le imprese registrate in queste zone sono 1. 497, cioè 8,7 imprese ogni 100 abitanti, valore in linea col dato totale, si registra peraltro un tasso di sviluppo positivo, +0,19, dato incoraggiante rispetto a quello del 2006 (-0,5%). Anche il dato degli addetti risulta in crescita rispetto al 2006 dello 0,8%. Analizzando le imprese per classe di età emerge che più del 50% delle imprese è costituita da più di 10 anni dati mostrano anche come quasi il 57% degli addetti operi in imprese con più di 10 anni, il 17% del totale in imprese da 6 a 9 anni, e l’11% degli addetti è inserito in imprese con meno di due anni. La schiera degli imprenditori nati in paesi extra U. E. Mantiene anche nel 2007 un valore superiore alle 700 unità[1], con un incremento del 75% rispetto al 2000. Rapportando il numero di imprenditori stranieri (Ue+extraue) con la consistenza della popolazione straniera residente in età lavorativa (15-64) otteniamo che nel Vco il 19,9 stranieri residenti su 100 sono imprenditori; considerando solo gli extracomunitari circa 12,4 su 100 sono imprenditori, mentre dei residenti in provincia con cittadinanza comunitaria, 41,6 su cento circa sono imprenditori. In provincia si stabilizza la presenza delle imprese femminili[2], alla fine del 2007 le imprese in rosa sono risultate 3. 249, il 23% del totale. Calcolando l’indice di imprenditorialità femminile, dato dal rapporto tra le imprese rosa e la popolazione femminile totale, si rilevano 3,9 imprese rosa ogni 100 donne, risultato più basso rispetto all’indice di imprenditorialità generale (8,9) ed inferiore alla media piemontese (5) ed italiana (4,7). Valore aggiunto e reddito disponibile - Il Pil pro capite costituisce un attendibile indicatore del tenore di vita del nostro Paese, i dati relativi all’anno 2007 posizionano il Vco al 67° posto nella graduatoria delle province in base al reddito procapite, ultima delle province piemontesi e sei posizioni in meno rispetto all’anno 2004. Il valore aggiunto risulta essere prodotto per il 73% (70% nel 2005) dal settore terziario complessivamente inteso per il 26,5% (percentuale del 2005 28,9%) dall’industria e per l’0,4% (stesso valore del 2004 e 2005) dall’agricoltura. Il dato relativo alla terziarizzazione della nostra provincia risulta in linea, anche se leggermente superiore al dato nazionale (71,4%), e costantemente superiore al dato regionale (69%). La vocazione turistica dell’area può spiegare il maggior peso del settore terziario sul territorio. Il reddito disponibile pro-capite delle famiglie nella provincia è passato da circa 17. 400 euro (anno 2004) a 17. 600 circa (nel 2005), con un aumento del 1,4%, inferiore sia al dato nazionale (1,9%) che al dato regionale (1,6%). Si rileva però che il dato regionale in valore assoluto (19. 679 euro), rispetto a quello della provincia del Vco è maggiore di 1. 982 euro. Qualità della vita - L’indice di qualità della vita elaborato annualmente dal quotidiano Il Sole 24ore indica che il Vco recupera 23 posizioni, passando dal 55^ al 32^posto, con un punteggio sopra la media nazionale ( 471,3 contro 498 nel Vco). Competitività del tessuto produttivo locale - Le Forze Lavoro (occupati + persone in cerca di occupazione) nel Vco risultano secondo la rilevazione Istat essere nel 2007 mediamente 71mila unità: dati in linea con quelli rilevati negli ultimi tre anni. Notevole diminuzione del tasso di disoccupazione, che passa da 4,2% del 2006 a 3,2% nel 2007, cresce lievemente invece il tasso di occupazione da 64,4% a 64,9%. Il livello tecnologico raggiunto dai sistemi economici locali consente di valutare le potenzialità di sviluppo di un territorio, ma può essere misurato solo con difficoltà in quanto molte informazioni sulla tecnologia sono disponibili solo a livello nazionale o regionale. Alcuni dati relativi alla propensione all’innovazione riguardano gli addetti e la spesa in Ricerca & Sviluppo. Il dato relativo agli addetti e alla spesa in R&s per migliaia di abitanti indica il Piemonte come la seconda regione in Italia (dopo il Lazio) con valori più elevati: 4,3 addetti ogni 1000 abitanti. Un’impresa può appropriarsi dei benefici di un’attività innovativa utilizzando una molteplicità di strumenti, fra i quali quelli che tutelano la proprietà industriale. Nel 2006[3] il numero di brevetti europei[4] presentati all’Epo (European Patent Office) dalle imprese del Vco è pari a 6: tale valore è in ripresa se si pensa che solo 2 anni fa non si registravano brevetti europei registrati. Con riferimento ai depositi a valenza nazionale, le imprese hanno depositato nel periodo 1997 – 2007, in questa provincia, 30 invenzioni (di cui 1 sola nell’ultimo anno), 288 marchi, 57 modelli di utilità (di cui 15 nel 2007), 8 modelli ornamentale. Ottantacinque è il numero degli sportelli bancari presenti nel Vco, nell’anno 2006, pari al 3,2% degli sportelli regionali, peso sostanzialmente in linea con il peso demografico della provincia. Era dal 2002 che non si registrava un numero di sportelli bancari così elevato, nel 2005 erano 81, tre anni fa 80. I depositi nel Vco sono il 2,4% del totale regionale, mentre il peso degli impieghi sul totale piemontese è pari al 2,6%. Rispetto al 2005 in valore assoluto sono aumentati lievemente sia i depositi che gli impieghi. Anche per l’anno 2006 in valore assoluto, però, gli impieghi (2. 470. 044€) sono superiori ai depositi (1. 711. 784€). Per quanto riguarda le sofferenze su impieghi per l’anno 2006 il valore percentuale (5,1%) risulta più elevato rispetto al dato regionale (2,9%) e in aumento rispetto al 2005. Il peso percentuale delle sofferenze, che grava sulla provincia del Vco potrebbe essere sintomo di un processo di riposizionamento in atto e/o della tendenza ad un forte indebitamento sul breve periodo. I dati rappresentano un sistema bancario piuttosto debole, nel quale potrebbero esserci depositi abbastanza consistenti al di fuori della provincia. Un dato indiretto sullo stato di salute finanziaria è fornito dall´andamento degli effetti protestati. Il numero di effetti totali protestati è diminuito di quasi il circa 19% tra il 2006 ed il 2007, stessa variazione per il numero di cambiali passata da 2540 a 2046. La flessione si segnala anche nel numero delle tratte, passate da 54 nel 2006 a 2 nel 2007. In aumento solo il numero degli assegni, +4% (321 nel 2006 e 334 nello scorso anno). Anche il valore complessivo degli effetti è di conseguenza diminuito (-34%) Andamento economico finanziario delle imprese di capitali - La ridotta dimensione delle imprese e le attività “labour intensive” incidono sulla profittabilità delle imprese provinciali, inferiore rispetto alla media nazionale ed italiana. Ciò risulta innanzitutto dall’analisi della distribuzione del valore aggiunto[5], che individua come la ricchezza creata dall’impresa venga destinata a remunerare lavoratori, capitale di credito fornito da terzi e capitale investito dai soci. Nel Vco la parte del valore aggiunto che remunera il capitale conferito dai soci e la loro capacità imprenditoriale passa dal 26,2% del 1999 al 19,4% del 2005. La remunerazione del capitale umano, misurato dal rapporto tra costo del lavoro e valore aggiunto evidenzia un andamento dell’indicatore in linea con quello medio nazionale e regionale, sebbene anche nel periodo 2004-2005 continui ad aumentare significativamente la distanza con la media italiana, che passa da 7,1 a 9,4 punti percentuali ed a dimunuire la differenza con la media regionale (da 13,7 punti percentuali a 3,4). La remunerazione del capitale di credito nel Vco (9,5 è l’indice rilevato nel 2005) rimane in tutto il periodo sopra alla media italiana (8,9) e piemontese (8,6): l´incidenza della spesa relativo agli oneri finanziari rimane quindi superiore alla media, seppur i dati provinciale, regionale e nazionale, tendano a convergere. Le imprese del Vco risultano quindi mediamente meno “profittabili” della media regionale ed italiana. Ciò è confermato dagli indicatori di rendimento del capitale di rischio. In particolare il Roe[6], che determina in che percentuale il denaro investito dai soci viene remunerato, rimane sempre inferiore alla media piemontese (5,6 dato 2005) ed italiana (6,5), entrambi in crescita, mentre nella provincia del Vco l’indicatore fa registrare un valore negativo, passando da 2,1 nel 2004 a -0,9 nel 2005 – graficosottostante. Il rapporto di indebitamento[7] (26,9% nel 2005 rispetto a valori piemontesi e nazionali rispettivamente del 58,8% e 50,1%) è lontano dai risultati medi italiani e regionali; segnalando che la solvibilità delle imprese è minore, in dipendenza di un maggiore indebitamento/minore patrimonio netto. Per quanto riguarda gli indici di liquidità, la liquidità a breve[8], è sostanzialmente allineata alla media nazionale e regionale, seppur è possibile evidenziare un lieve calo nell’ultimo anno preso in analisi. Anche l’apertura di procedure concorsuali, legate all’insolvibilità delle imprese, può essere considerato un indicatore indiretto della “solidità” del sistema delle imprese. Nel 2007 si sono registrate nel Verbano Cusio Ossola 9 aperture di fallimento[9], il alore più basso registrato negli anni presi in considerazione, in linea con il dato regionale e nazionale. Le imprese che annualmente entrano in fase di liquidazione nel Verbano Cusio Ossola sono state mediamente, nel periodo 2001-2007, circa 168 all’anno. Rispetto al totale delle imprese registrate, il valore annuo è inferiore a quello piemontese, ma lievemente superiore a quello italiano. ➔ Focus: performance di fatturato del Verbano Cusio Ossola Le società di capitali con Valore della Produzione (dato relativo al 2006, periodo di riferimento dell’ultimo bilancio depositato) superiore a 500. 000 € sono nel Vco 596, pari al 32% del totale delle società di capitali iscritte (1. 841). Tale percentuale è simile alla media piemontese (35%), sebbene inferiore alle altre province piemontesi, e superiore alla media italiana (27%). Di seguito le prime 20 imprese del campione per fatturato 2006:
Denominazione Sede Valore della produzione 2006
1 Italsempione - Spedizioni Internazionali S. P. A. Domodossola 333. 304. 227
2 Travi E Profilati Di Pallanzeno S. P. A. Pallanzeno 224. 136. 651
3 Italpet Preforme S. P. A. Verbania 159. 974. 354
4 Acetati S. P. A. Verbania 80. 488. 381
5 Alessi S. P. A. Omegna 74. 349. 172
6 Raffineria Metalli Cusiana S. P. A. Verbania 65. 225. 600
7 Co-ver Industrial Holding S. R. L. Verbania 63. 490. 125
8 Co-ver Industrial S. R. L. Verbania 58. 780. 515
9 Lagostina S. P. A. Omegna 48. 671. 432
10 Altea S. P. A. Baveno 34. 136. 322
11 Globalpesca Spa Gravellona Toce 28. 717. 826
12 Co-ver Energia S. R. L. Verbania 28. 498. 347
13 Ciao Ciao World S. R. L. Verbania 28. 431. 153
14 Treibacher Schleifmittel S. P. A. Domodossola 27. 316. 504
15 Ren-car S. R. L. Verbania 25. 177. 086
16 Gmm S. P. A. Gravellona Toce 23. 489. 783
17 Ateco S. R. L. Anzola D´ossola 22. 066. 734
18 Nugo Romano S. P. A. Piedimulera 20. 980. 719
19 Ondulati Del Verbano S. R. L. Verbania 20. 590. 830
20 Thüga Laghi S. R. L. Verbania 19. 868. 428
Di queste imprese 18 (pari al 90%) hanno un fatturato in crescita, in alcuni casi molto consistente, tra il 2005 ed il 2006 e, di queste, 9 registrano una crescita anche tra il 2004 ed il 2005. Pur tenendo conto delle oggettive difficoltà di interpretazione della tabella seguente, di seguito sono elencate le 20 imprese del Vco con maggiore crescita percentuale del fatturato tra il 2005 ed il 2006 (dall’elenco sono state escluse alcune delle 596 imprese che presentavano valori “anomali”): da notare l’appartenenza di ben 8 imprese al settore delle costruzioni e/o della compravendita immobiliare.
Denominazione Sede Settore di attività* Anno inizio attività Variazione % fatturato tra il 2005 ed il 2006
1 S. Andrea - Deseno S. R. L. Villadossola Produzione energia 2002 763%
2 Border Line S. R. L. Verbania Confezione e produzione abbigliamento 2003 466%
3 Eurimmobiliare - Costruzioni Industriali S. R. L. Gravellona Toce Costruzioni/immobiliare 1999 277%
4 Laudani Salvatore S. R. L. Verbania Costruzioni/immobiliare 1993 274%
5 Immobiliare Serena S. R. L. Domodossola Costruzioni/immobiliare 2002 224%
6 Idroenergy S. R. L. Baveno Produzione energia 2001 216%
7 Ast Srl Baveno Servizi 1998 215%
8 Residenza Villa Gavotti S. R. L. Verbania Immobiliare 1987 213%
9 Fimpa S. P. A. Verbania Costruzioni/immobiliare 1985 211%
10 Annita S. R. L. Domodossola Servizi/costruzioni 1994 207%
11 Temafil S. R. L. Verbania Fabbricazioni fibre sintetiche e artificiali 2001 207%
12 Ateco S. R. L. Anzola D´ossola Recupero e preparazione per il riciclaggio rottami 1993 136%
13 Betteorottami S. R. L. Verbania Recupero e preparazione per il riciclaggio rottami 1984 134%
14 Paride S. R. L. Verbania Commercio al dettaglio 1998 122%
15 Archedil S. R. L. Verbania Costruzioni 2002 121%
16 Vivarelli Centro Servizi S. R. L. Domodossola Impiantistica 2001 117%
17 Tecnocostruzioni Srl Domodossola Costruzioni 2003 112%
18 San Bernardo S. R. L. Verbania Produzione energia elettrica 1987 105%
19 Travi e Profilati Di Pallanzeno S. P. A. Pallanzeno Siderurgia 2003 99%
20 Cagnoli Sas Di Cagnoli Mario E C. Omegna Commercio ingrosso e dettaglio macchine utensili 1990 94%
* Il settore di attività indicato è, in alcuni casi, più generale rispetto a quello specifico dichiarato dalle imprese, al fine di individuare maggiormente le affinità tra le imprese in elenco. ➔ Infrastrutture La dotazione di infrastrutture costituisce uno dei fattori determinanti la competitività ed il potenziale di sviluppo di un’area e delle imprese che vi operano. Analizzando l’indice di dotazione infrastrutturale “soft” (telecomunicazioni, strutture educative e culturali, sanitarie…) complessivamente il Verbano Cusio Ossola risulta sotto-dotato rispetto al resto del Piemonte e al Centro Nord, soprattutto per quanto riguarda le strutture per l’istruzione (dove è bene notare vengono premiate le province sedi di Università), strutture sanitarie, strutture culturali e ricreative, credito. Per quanto riguarda le reti di telecomunicazione è opportuno sottolineare come siano in corso investimenti da parte dell’amministrazione regionale, che si auspica possano ridurre il gap nel quale operano imprese ed istituzioni, spesso non servite da banda larga, quando non addirittura in difficoltà ad accedere al web a causa della loro posizione in territorio montano. Ciò indubbiamente influisce sull’innovazione ed internazionalizzazione delle imprese locali. Per quanto riguarda le infrastrutture materiali, la rete viaria del Verbano Cusio Ossola ha uno sviluppo di 3575 Km (77% strade comunali e 13% strade provinciali). La densità stradale misurata rispetto al totale della superficie provinciale mostra un risultato inferiore alla media italiana (15,8 contro 27,3), ma decisamente superiore alla media sono i dati relativi alla “densità-pro capite”.
Densità stradale
Vb No At Bi Cn Vc To Al Italia
Km di strade per 1000 abitanti 22,0 12,6 32,5 16,1 26,9 23,4 8,5 24,3 13,96
Km di strade per 100 occupati 5,4 2,8 8,1 3,3 5,8 5,4 1,9 5,5 3,4
Km di strade per 1000 autoveicoli circolanti 27,0 15,6 38,5 18,4 31,3 28,0 10,7 29,4 17,82
Fonte: Uniontrasporti su dati Istat Si può ricavare che la dotazione di strade risulta in linea con i fabbisogni della popolazione e del sistema economico, e che l’accessibilità dell’area sia discreta. Ciò tenendo conto di alcuni elementi che non possono emergere dai dati quantitativi: in presenza di episodi atmosferici (piogge intense…), sono difficoltose o addirittura interrotte le comunicazioni in alcuni parti del territorio, soprattutto montano; esistono limiti di tipo fisico e paesaggistico ad interventi che potrebbero rendere più fluida la comunicazione con il Cantone Ticino (litoranea del Lago Maggiore). Infine, la presenza di alcuni nodi caratterizzati da congestione (Verbania, Gravellona Toce…) per i quali sono richiesti e da tempo ipotizzati investimenti, alcuni dei quali peraltro inseriti nella programmazione nazionale, ed in particolare il raccordo della A26 in variante all’abitato di Gravellona Toce e la costruzione della variante all’abitato di Verbania. Più elevata della media italiana è la densità ferroviaria – se misurata pro-capite. Si evidenzia inoltre un sostanziale allineamento del Verbano Cusio Ossola ai valori pro-capite delle altre province piemontesi. La dotazione quantitativa di reti ferroviarie del territorio è discreta, tenuto conto delle sue caratteristiche orografiche, demografiche ed economiche. Emerge peraltro che i servizi ai cittadini – residenti e non – risultano più penalizzati nel Verbano Cusio Ossola, rispetto ad altri territori anche piemontesi. Completa il quadro la dotazione aereoportuale, non rilevata dalle statistiche per l’assenza di un aeroporto sul territorio: la presenza dell’aeroporto di Malpensa, ben collegato dal punto di vista stradale, rappresenta un vantaggio per l’area e le imprese del territorio. Questi dati si inseriscono in un contesto caratterizzato da: uno scenario generale che vede il fortissimo incremento della mobilità delle merci (e delle persone) e l’affermarsi della logistica come infrastruttura strategica per la produzione - attraversamento del territorio dell’Asse 24 Genova Rotterdam via Sempione, con un incremento dei flussi di traffico, soprattutto ferroviario, sul territorio - apertura internazionale del sistema economico provinciale buona relativamente ai flussi turistici, meno per apertura del commercio estero e propensione all’export - distretti costituiti soprattutto da piccole imprese e con forte propensione all’export; un settore chimico con forti interscambi internazionali e presenza di imprese di medie dimensioni, turiamo come uno dei settori leader, per il quale l’accessibilità deve essere coerente con gli elementi di attrazione del territorio (qualità dell’ambiente e del paesaggio innanzitutto) Rispetto a questo quadro, il rischio è quello dell’affermarsi di direttrici al servizio di soggetti esterni che “usano” il territorio con conseguenze negative dal punto di vista ambientale (inquinamento acustico…) e sulla qualità della vita e dell’ambiente, due importanti punti di forza del territorio provinciale. Questo contesto può essere modificato tenendo conto che la capacità di “catturare valore aggiunto” dai flussi di traffico può venire dallo sviluppo di servizi e strutture per la logistica. Lo sviluppo di servizi e strutture per la logistica consentirebbe di supportare lo sviluppo del territorio. Una gestione efficiente della logistica potrebbe inoltre mitigare alcuni delle negative ricadute ambientali connesse ai trasporti. Attualmente il peso percentuale degli addetti nelle unità locali del settore trasporti (circa 2. 200 persone) sul totale degli addetti è del tutto in linea con la media piemontese (4%). Per quanto riguarda invece le attività ausiliarie, il Verbano Cusio Ossola è in linea con la media italiana e regionale, collocandosi al terzo posto fra le province piemontesi. Poco più del 36% di tali addetti sono relativi al trasporto terrestre: la media piemontese è pari al 47%, a segnalare una minore dimensione delle imprese nel Verbano Cusio Ossola. Evoluzione congiunturale - La produzione industriale del Verbano Cusio Ossola registra nel 2007 una crescita media del +1,5%, sebbene l´ultimo trimestre risulti in flessione dello 0,6%, rispetto al Iv° trimestre del 2006. Per quanto riguarda il fatturato, la crescita media nell’anno appena concluso è stata del 4,9%, valore in linea con la variazione rispetto al trimestre precedente che è stata del 4%. I dati relativi alla Cassa Integrazione Guadagni registrano un aumento tra l’anno 2006 ed il 2007 delle ore autorizzate di ordinaria sono aumentate del 20% circa, mentre le ore di Cig gestione straordinaria sono diminuite del 43%: complessivamente le ore di Cig sono state nel 2006 398. 630 e nel 2007 385. 559, con una diminuzione pari al 3,28%. Apertura Internazionale - Gli investimenti diretti dall´estero verso la nostra provincia, sulla base dei dati Banca d´Italia - Ufficio Italiano Cambi, ammontano a 24 milioni di euro circa, dato in calo rispetto al 2005 (35,3 milioni), ma in aumento rispetto alla media 2000-2005 (9,5 milioni). Gli investimenti esteri diretti in provincia corrispondono al 0,14% del dato piemontese. Per quanto riguarda gli investimenti italiani della nostra provincia diretti all´estero nel 2006 ammontano a 6,9 milioni di euro, valore in calo sia rispetto all´anno 2005 sia rispetto alla media 2000-2005. Il commercio internazionale di servizi nella provincia del Vco registra, nel 2006, crediti per 202,4 milioni di euro circa, che pesano per l’5% sul totale regionale. Per quanto riguarda i debiti ammontano a 143,8 milioni di euro, e costituiscono il 3% dei debiti regionali. Il saldo del commercio internazionale dei servizi è dunque positivo di 63,6 milioni di euro: in Piemonte solo le province di Cuneo e del Verbano Cusio Ossola hanno registrato saldi positivi nel 2006. Con riferimento invece al commercio di merci, nel 2007 l’interscambio provinciale del Verbano Cusio Ossola ha registrato esportazioni di merci per circa 628,7 milioni di euro (valore Fob - franco frontiera nazionale-), ed importazioni per circa 504,6 milioni di euro (valore Cif – comprese quindi le spese di trasporto e assicurazione fino alla frontiera nazionale-). Pertanto si registra, in valore assoluto, un saldo attivo della bilancia commerciale provinciale pari 124,1 milioni di euro, in aumento rispetto al 2006 che registrava un saldo di 123,4 milioni. Il grado di apertura al commercio estero[10] è nel 2006 del 36,9%, e risulta più basso sia rispetto alla media regionale, 62%, che a quella nazionale, 55%. Questo indicatore è tuttavia in aumento rispetto al 2000, 28,2%, e rispetto al 2005 , 27,3%. La propensione all’export[11] per l’anno 2006 è del 20,5%, in aumento rispetto al 2005 che registrava 14,4%, e al 2000 che registrava il 17,9%. Tale indicatore risulta nettamente al di sotto della media piemontese, 34,8%, e italiana, 27,2%. Il turismo è uno dei principali settori della Provincia, è quindi importante analizzare l’andamento dei flussi turistici dell’area, in particolare quelli relativi agli arrivi da Paesi stranieri. I dati Istat (rilevati tramite le presenze dichiarate dagli esercizi ricettivi alberghieri ed extra-alberghieri e forniti dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola) segnalano nel 2007 un incremento delle presenze del 8% rispetto all’anno precedente, e del 19% rispetto al 2002 . E’ interessante notare come siano aumentate sia le presenze straniere (da 1. 871. 613 nel 2006 a 2. 056. 643) che quelle italiane (da 588. 506 a 597. 216), le presenze italiane che rappresentano il 23% del totale presenze sono cresciute del 1% nell´ultimo anno, ma del 20% dal 2002, quelle straniere sono cresciute del 10%. Unioncamere e Prometeia – Associazione per le previsioni econometriche – hanno recentemente elaborato una proiezione sull’evoluzione attesa dei sistemi economici locali, realizzando scenari previsionali a livello regionale e locale. Scenari previsionali - Gli scenari previsionali riferiti al Verbano Cusio Ossola per il periodo 2008-2011 evidenziano prospettive di incremento dei tassi di crescita medi annui valore aggiunto superiori alla media piemontese ed italiana. L’occupazione resta in linea rispetto alle previsioni nazionali e superiori alla media regionale. E’ previsto un miglioramento a fine periodo del tasso di disoccupazione. . .
 
   
   
BASSO SARCA: PROGETTO DI SVILUPPO, FIRMATA UNA DICHIARAZIONE DI INTENTI FRA PROVINCIA DITRENTO E COMUNE DI ARCO  
 
 Trento, 13 maggio 2008 – La Provincia autonoma di Trento e il Comune di Arco hanno siglato il 9 maggio una dichiarazione di intenti contenente gli obiettivi strategici e le priorità per lo sviluppo territoriale. Al centro del documento tre ambiti d’azione: “cultura e formazione”, “turismo e sviluppo”, “sociale, sport e ambientale”. Lo sfondo su cui l’intesa si proietta è quello dato dal progetto di sviluppo della Comunità del Basso Sarca e altogardesana. Vediamo in sintesi i contenuti del protocollo, siglato dal presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai e dal sindaco di Arco Renato Veronesi. Nel preambolo iniziale si riconosce innanzitutto la necessità di stabilire una relazione di reciprocità fra governo provinciale e governo locale e di condividere un comune metodo di lavoro volto ad adeguare, al livello della municipalità, alcuni indirizzi-chiave delle politiche delineate dal governo provinciale. Viene richiamato inoltre l’Accordo politico programmatico tra i Comuni di Arco e Riva del Garda, “La rete del Sommolago verso il polo urbano dell’Alto Garda”, del 12 novembre 2005, e il progetto di sviluppo della Comunità del Basso Sarca e altogardesana, orientata ad ampliare le sinergie fra i diversi attori dello sviluppo e a “fare sistema”. Provincia e Comune prendono atto inoltre della duplice esigenza di completare il quadro delle infrastrutturazioni e di puntare su un modello di sviluppo integrato, caratterizzato dall’ottimizzazione delle risorse, dalla valorizzazione delle peculiarità del territorio e dell’ambiente nel quadro della programmazione di sviluppo provinciale. Nel merito, sul versante della Cultura e Formazione il documento impegna i firmatari ad unire le forze per il completamento dei lavori sui beni culturali (castello, area archeologica del Municipio, Castil), con particolare attenzione al restauro e al recupero del Palazzo di San Pietro-palazzo Marchetti, a intensificare la collaborazione per la valorizzazione dell’archivio storico Caproni e della biblioteca civica Emmert, in particolare, del relativo Fondo Antico, patrimonio librario di assoluto interesse provinciale, a sostenere e valorizzare, nell’ambito del distretto culturale dell’Alto Garda, la Galleria Civica Segantini di Arco quale polo delle manifestazioni d’arte della zona e a riconsegnare al Comune la proprietà delle opere dell’ex Azienda autonoma di cura e soggiorno di Arco, transitate al patrimonio provinciale. Ed ancora: l’impegno è a sostenere la qualità nella costruzione del nuovo plesso scolastico di Romarzollo, collaborando al progetto pilota della procedura Leed (certificazione ambientale e risparmio energetico), a progettare e realizzare la nuova strada di accesso al compendio ex-Sanaclero, a servizio anche dell’entrata in sicurezza al nuovo plesso scolastico di Romarzollo, a collaborare nella ristrutturazione della palestra della scuola elementare Segantini di Arco, a confrontarsi per l’impostazione del lavoro che porterà alla realizzazione del secondo istituto scolastico comprensivo di Arco, tramite l’individuazione della localizzazione di un nuovo plesso di scuola media e la riorganizzazione complessiva delle scuole del Comune. Nell’ambito del Turismo e Sviluppo il documento impegna a definire la compartecipazione per l’acquisizione del comparto edilizio – attualmente Oratorio parrocchiale - e la costruzione del nuovo Ostello della gioventù in riva al Sarca, come elemento del progetto di parco fluviale, a collaborare per rendere possibile la ristrutturazione degli elementi architettonici di pregio del Casinò municipale, Kurhaus, stabile simbolo del periodo asburgico della città, a concordare, nel quadro di una valutazione di sistema che coinvolga l’intero territorio altogardesano, la destinazione funzionale dei vari compendi ex sanatoriali di proprietà pubblica, a collaborare, in sinergia con Amsa, proprietaria del patrimonio, per il definitivo rilancio turistico del comparto Lido di Arco, ad approfondire il tema della ristrutturazione funzionale dello stabile della stazione delle autocorriere di Arco, strutturata con stilemi architettonici di fine Ottocento e snodo urbanistico della città di cura. Infine, nel settore Sociale, Sport e Ambiente, l’impegno infine è a sostenere e a implementare la costruzione del Centro giovanile a valenza sovracomunale previsto in zona Prabi ad Arco, nel quadro della politica provinciale a favore delle giovani generazioni, a realizzare (da parte della Provincia) il tratto di pista ciclabile di collegamento tra il campo sportivo e il ponte San Giuseppe, previa progettazione ed acquisizione della disponibilità dei terreni da parte del Comune di Arco, a completare la sistemazione della mensa per anziani presso l’ex magazzino comunale di Arco, attraverso una procedura operativa che garantisca tempi definiti, a valutare la collocazione dell’impianto di piscina a valenza comprensoriale, all’interno di un quadro condiviso con le altre amministrazioni, presso l’area di Caneve, - compatibile urbanisticamente - in riva sinistra del fiume Sarca, a promuovere la valorizzazione del parco fluviale attraverso l’attivazione di una rete di riserve, mettendo in connessione i siti di importanza comunitaria e le riserve presenti nel territorio con l’area di protezione fluviale del Sarca, a condividere l’iniziativa di riorganizzazione infrastrutturale del sistema di gestione della risorsa acqua su tutto il territorio comunale di Arco, nonché l’adesione del Comune di Arco al Progetto irriguo unitario promosso dal Consorzio di miglioramento fondiario di Ii grado Alto Garda. Per altri temi di grande rilevanza politico-amministrativa quali: collegamento stradale Alto Garda-vallagarina - completamento e potenziamento dell’Ospedale Alto Garda e Ledro - iniziative per l’edilizia sociale - forme di gestione associata tra comuni sostenute dai vari assessorati provinciali il Protocollo richiama in questa sede le intese ed i protocolli già sottoscritti in vista di una loro progressiva e tempestiva attuazione. .  
   
   
LIBERTÀ ECONOMICA E AMBIENTE – CONFERENZA INTERNAZIONALE A VERONA  
 
Venezia, 13 maggio 2008 - Come possono realisticamente convivere il diritto alla libertà economica e il diritto umano alla qualità dell’’ambiente? A questa domanda, nella quale si rispecchia l’effettiva possibilità di un futuro di sviluppo sostenibile, cercherà di dare risposta la Conferenza dal titolo “Economia e Ambiente. Profili economici, giuridici e sociali dello sviluppo sostenibile in Italia”, in programma alla Gran Guardia di Verona per venerdì 16 maggio. L’iniziativa, che si snoderà per l’intera giornata a partire dalle ore 10, è promossa dall’Icef, Fondazione per il Tribunale Internazionale dell’Ambiente, in occasione del sessantesimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. La manifestazione ha il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Verona e del Comune di Verona, nonché la partecipazione di Confindustria Veneto, di alte personalità del mondo scientifico, della magistratura, degli organi pubblici di controllo, delle forze di polizia e della società civile. I lavori saranno introdotti da Amedeo Postiglione, direttore dell’Icef, magistrato della Corte di Cassazione e vice Presidente del Forum Europeo dei Giudici per l’Ambiente. Seguiranno i saluti del sindaco di Verona Flavio Tosi, del Presidente della regione Giancarlo Galan, del presidente della provincia scaligera Elio Mosele, del Presidente alla Corte d’appello di Venezia Manuela Romei Pasetti e del Rettore dell’Università di Verona Alessandro Mazzucco, mentre la prolusione generale sarà tenuta dal giornalista economico Alan Friedman. Il dibattito, articolati in più sessioni, intende approfondire il quadro normativo esistente per lo sviluppo sostenibile sotto il profilo dal diritto internazionale, del diritto comunitario e di quello nazionale; il rapporto tra economia e ambiente in vista di una più efficace collaborazione con le imprese; il ruolo delle pubbliche amministrazioni; il ruolo degli organismi di controllo; il ruolo di garanzia della magistratura; le opportunità offerte dalla scienza e dalle nuove tecnologie e il ruolo della società civile in materia di informazione, partecipazione, accesso e tutela dei consumatori. .  
   
   
RAVENNA: 6ª GIORNATA DELL’ECONOMIA  
 
Ravenna, 13 maggio 2008 - In occasione della 6a edizione della Giornata dell’Economia, la Camera di Commercio di Ravenna ha partecipato all’iniziativa nazionale con la presentazione di una serie di dati relativi all’economia provinciale. L’appuntamento si è tenuto alla Sala Cavalcali. I lavori sono stati aperti dal presidente della Camera, Gianfranco Bessi; sono quindi seguiti gli interventi del Segretario Generale dell’Ente, Paola Morigi, di Guido Caselli, responsabile dell’ufficio studi di Unioncamere Emilia-romagna, e di Enzo Rullani, Professore di Economia della conoscenza presso la Venice International University. “Tre i temi che mi stanno a cuore che emergono dall’analisi sulla nostra economia – ha detto il presidente Bessi - : poca specializzazione territoriale, eccessiva frammentazione aziendale, allargamento della forbice della sperequazione sociale. Tre risposte sintetiche. Stiamo lavorando con le istituzioni e gli enti economici per la realizzazione di distretti specializzati. Penso a quello della nautica, al polo energetico, a quello della meccanica avanzata, dei materiali ceramici avanzati. Secondo tema: la frammentazione. Le associazioni di categoria puntano sulla creazione di reti di imprese. Noi sosteniamo questo impegno perchè la competitività internazionale richiede massa critica consistente. Infine la sperequazione. In provincia di Ravenna l’equilibrio sociale ha sempre garantito pace sociale, benessere, qualità della vita. Se la sperequazione esiste, ma è minore rispetto al resto del Paese, lo dobbiamo alla forte concertazione che ha sempre caratterizzato i rapporti tra forze economiche, sociali e istituzionali. Ad attutire gli effetti più negativi della sperequazioni, da noi ha fortemente contribuito il movimento cooperativo, protagonista di tante iniziative solidaristiche. Come si può vedere, la Giornata dell’economia non è un evento di facciata, ma è un momento di confronto concreto”. Paola Morigi, segretario generale della Camera di Commercio di Ravenna, ha illustrato le numerose iniziative camerali tese a promuovere l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese (attraverso la concessione di contributi destinati a chi presenta brevetti o favorisce i processi innovativi, i contributi corrisposti ai Confidi finalizzati all’innovazione o al risparmio energetico, la promozione del tema della responsabilità sociale con il marchio “Impresa etica”, l’attenzione alle tematiche ambientali con il Premio Ambiente e i corsi Emas ed Ecolabel per favorire l’ecosostenibilità, la qualità dei servizi con il marchio Isnart alle imprese che operano nel settore della ristorazione, alberghiero, termale, ecc. ). “Né vanno trascurati ha detto - i processi innovativi attuati attraverso il Registro imprese: con “Comunica” la Cciaa di Ravenna sta sperimentando, insieme ad altre 9 Camere di Commercio italiane, la iscrizione delle nuove imprese direttamente a Cciaa, Agenzia delle entrate, Inps ed Inail. Infine ha invitato le Associazioni di categoria a promuovere e favorire la crescita delle piccole e medie imprese attraverso un’opera di tutoraggio che le spinga a “fare rete” per competere nell’economia globalizzata. Agli enti locali e agli altri enti pubblici invece un invito ad essere attenti e selettivi negli investimenti sulle infrastrutture, attivando le risorse proprie necessarie o utilizzando quelle messe a disposizione da altri enti (Regione, Stato, U. E. ), concertando fra di loro le scelte più importanti”. .  
   
   
RIETI: PRIORITÀ SU CREDITO, INFRASTRUTTURE E TURISMO  
 
Rieti, 13 maggio 2008 - Rieti provincia a-ciclica con dinamiche di crescita della ricchezza slegate dal trend economico del Paese, con un trend delle esportazioni in netto calo ed una crescita reale del Pil provinciale inferiore a quella del Pil potenziale, ossia quello conseguito con un livello di piena occupazione e massimo utilizzo dei fattori produttivi a causa del processo di trasformazione economica che sta attraversando il sistema produttivo locale con soluzioni individuate nella triade credito-turismo-infrastrutture. E’ in questa direzione che sta andando l’economia reatina definita per il 2007 “stabile” dal ‘Rapporto Polos 2008: linee di tendenza dell’economia reatina’ presentato oggi da Paolo Cortese, Responsabile Osservatori Economici dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne, presso la Camera di Commercio di Rieti insieme ad un focus sulle infrastrutture realizzato da Uniontrasport nell’ambito della Sesta Giornata dell’Economia. Un momento importante anche per aver messo attorno ad uno stesso tavolo tutti i livelli istituzionali determinanti per le scelte politiche sul futuro dell’economia reatina, dal presidente dell’ente camerale, Vincenzo Regnini, al senatore Angelo Maria Cicolani, al presidente della Provincia di Rieti, Fabio Melilli, oltre ai rappresentanti di Regione (Mario Perilli), Comune di Rieti (l’assessore alle Attivita’ produttive Antonio Perelli, e gli assessori Giuseppe Diana e Lidia Nobili), degli altri Comuni della provincia, dell’amministrazione provinciale (presente anche con l’assessore Gustavo Marcheggiani) e delle associazioni di categoria e che è stato prescelto come tappa non programmata questa mattina dai lavoratori e sindacati impegnati in un corteo per accendere i riflettori sull’emergenza occupazionale della Eems al fine di chiedere supporto nei prossimi passaggi della vertenza. Per quanto riguarda la dinamica imprenditoriale, i dati mostrano come il 2007 si sia rivelato un anno di crescita, anche se moderata (+62 imprese) per un saldo finale di 13026 imprese attive. In merito alle esportazioni, nel 2007 si evidenzia una forte flessione in provincia di Rieti (-27%) a fronte di un’espansione media nella penisola del +8%, mentre in merito al Pil pro-capite, alla fine 2007 il gap con il livello medio italiano è di circa 20 punti percentuali ed ancora di più rispetto a quello del Lazio. Fatta 100 la media italiana, Rieti raggiunge infatti solo quota 79,2 (nel 2004 era di 79) pari a 20. 477,73 euro, mentre il Lazio si attesta al valore di 120 con un Pil annuo pari a 31. 022,51 euro. In tale scenario, Rieti partecipa all’accelerazione complessiva del Lazio, anche se non mancano le difficoltà, legate, per lo più, agli squilibri economici e territoriali e ad alcuni processi di crisi imprenditoriale che interessano le imprese di più grande dimensione. Dallo studio è emerso anche come il capitale produttivo della provincia risulti caratterizzato da un dualismo produttivo e da una non piena relazionalità imprenditoriale; oltre alla presenza di alcune grandi imprese e gruppi industriali chiusi, Rieti si caratterizza dall’elevata presenza di ditte individuali, finanziarimante fragili e non sempre in grado di conseguire rilevanti forme di economie di scopo e metadistrettuali. Per quanto riguarda le dinamiche congiunturali 2007 e le previsioni 2008, dall’indagine emergono saldi che indicano una flessione di produzione (-19,3%) e del volume d’affari (-16,7%). Questi valori, unitamente alla quota di imprese che ha investito (13,3% di cui il 60% con maggiori risorse rispetto al 2006) sottolineano come da un lato il 2007 sia stato un anno non particolarmente dinamico e, dall’altro, come vi sia in atto un processo di riposizionamento tra le imprese reatine le quali, almeno in parte, stanno puntando su produzioni a maggiore valore aggiunto. In tale scenario a registrare un calo nel fatturato sono stati in particolare i comparti agricolo (-14,6%), dei servizi (-20,9%), del commercio (-36%), del turismo (-10%) e dell’Information comunication technology (-7,5%), mentre il manifatturiero ha registrato una stazionarietà con un andamento a tre velocità: da una parte l’industria alimentare (-22,2%), il legno-mobilio (-28%) ed il tessile abbigliamento (-37,5%) che registrano una flessione e da un’altra la metalmeccanica ed i mezzi di trasporto (+8,7%) risultati in crescita, e dall’altra elettronica, carta-editoria ed altre manifatturiere definite ‘stazionarie’. Poco soddisfacente il fatturato delle costruzioni, che registra un -15%. Quanto ai dati occupazionali, il Polos li lascia in sospeso evitando di riproporre l’indice Istat che piazza la provincia di Rieti tra le province a minor tasso di disoccupazione d’Italia in quanto l’ente camerale di Rieti, come ricordato da Regnini, “ha attivato un tavolo con sindacati, istituzioni, associazioni di categoria ed Istituto Guglielmo Tagliacarne per arrivare ad una revisione dell’indice statistico”. Le previsioni per il 2008 parlano di una stabilità con alcune ombre relative alle previsioni occupazionali di alcune imprese, mentre si segnala nel 10,7% delle imprese intervistate la volontà di investire. “I tre cantieri che possono vedere da subito protagonista il territorio reatino – ha detto Regnini – sono quello del credito inteso come rapporto sempre più stretto e sinergico tra sistema bancario e dei consorzi fidi e quello delle imprese, del turismo ed a questo proposito il 15 maggio è in programma un confronto dell’ente camerale con la Società Rieti Turismo della Provincia di Rieti, e delle infrastrutture che rappresentano un vero valore aggiunto non delocalizzabile”. A proposito di turismo, Melilli ha detto che “attualmente dal punto di vista turistico Rieti, con sole 81mila presenze annue, di fatto non esiste. Bisogna quindi investire risorse non a pioggia ed in direzione di un ‘turismo di paesaggio’”. Il presidente della Provincia ha anche auspicato un tavolo Governo-regione-provincia per affrontare le strade principali da percorrere, “il mutamento del sistema industriale, lo sviluppo delle infrastrutture ed il rafforzamento del terziario”, mentre il senatore Angelo Maria Cicolani ha tracciato un quadro nazionale e locale del futuro infrastrutturale, ponendo l’attenzione sulla necessità che “vengano predisposti il prima possibile i progetti delle varie opere” al fine di avere maggiori chance nell’ottenimento di finanziamenti per lavori – come Salaria e ferrovia - destinati ad essere realizzati in un orizzonte di medio-lungo termine. Cicolani ha anche evidenziato l’importanza di rivolgere l’attenzione in direzione dell’aeroporto di Viterbo “che può diventare un’occasione di sviluppo per quello reatino e questo è oggetto sia di un mio disegno di legge sul riordino del sistema aeroportuale del Lazio sia di un progetto specifico della Camera di Commercio di Rieti”. .  
   
   
MONZA E BRIANZA: L’INDUSTRIA RALLENTA MA TIENE  
 
 Monza, 13 maggio 2008 - Rallenta l’industria manifatturiera in Brianza: nel primo trimestre dell’anno, la variazione congiunturale della produzione è negativa (-0,64%) e quella tendenziale cresce solo dello 0,39%, in Lombardia dello 0,44%. Anche il fatturato mostra segnali analoghi, con una contrazione congiunturale pari a -0,25% e una variazione tendenziale del – 1,68%. Diminuiscono gli ordini interni (-1,81 nella variazione congiunturale e -3,52% in quella tendenziale); gli ordini esteri, seppur in significativa decelerazione rispetto al periodo precedente, rimangono invece positivi (+0,87% variazione congiunturale e +8,32% per la variazione tendenziale). Sono questi i risultati dell’indagine congiunturale trimestrale che, a partire da quest’anno, viene condotta congiuntamente dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza e da Confindustria Monza e Brianza su un campione di aziende industriali, rappresentative della realtà locale per settore e dimensione. “Dagli indicatori considerati – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza e di Confindustria Monza e Brianza – emerge il momento di stasi del settore manifatturiero nel nostro territorio, in linea con il rallentamento complessivo registrato in Lombardia. Si tratta – a mio avviso – di un calo congiunturale che, di per sé, non deve necessariamente allarmare; le imprese brianzole hanno grandi capacità di recupero e di penetrazione in tutti i mercati: vanno però affrontati i nodi della modernizzazione dello Stato, della riduzione della fiscalità e del mercato del lavoro. Dal Governo appena insediato – aggiunge il presidente allargando il campo delle considerazioni – ci attendiamo tempestive politiche in grado di riequilibrare la situazione economica, e decisivi interventi, in particolar modo a favore delle piccole e medie imprese, che sono le più penalizzate dal calo di competitività del sistema-Italia. Per la stabilità economica del nostro paese sarà inoltre decisiva l’attuazione del federalismo fiscale, che va considerato l’arma più efficace per sostenere le aree industriali più forti ma proprio per questo anche più esposte – come è la Brianza – alle turbolenze della globalizzazione. ” Incide inoltre sempre più negativamente sulla nostra bilancia commerciale il rapporto euro-dollaro, fondato su uno squilibrio che non accenna a diminuire. “Sono d’accordo con l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi – sottolinea a questo proposito Valli – che ha dichiarato a Skytg24 . Dico però che noi soffriamo anche per aver accettato un tasso di conversione iniziale lira-euro decisamente troppo sfavorevole. Avremmo dovuto difendere meglio i nostri interessi al momento dell’ingresso nella moneta unica e valorizzare la nostra valuta. Ci troviamo invece oggi con prodotti spesso di altissima qualità e tecnologia ma troppo poco competitivi sul lato dei prezzi e ciò rende decisamente più difficili anche le strategie di internazionalizzazione, che vedono comunque fortemente impegnate le imprese del nostro territorio per il rafforzamento della loro posizione sui mercati, anche i più difficili. ” La strada per liberare le risorse per lo sviluppo – nel giudizio degli operatori economici brianzoli – resta oggi quella di una decisa e profonda riforma fiscale, che parta dalla riduzione delle imposte e tasse per lasciare più soldi nelle aziende e nella busta paga dei lavoratori italiani, che oggi sono fra i più penalizzati dal fisco all’interno dell’Unione Europea. E’ necessario inoltre che venga effettivamente attuata in tempi rapidi la detassazione degli straordinari. “Concordo anche sul progetto di abolizione dell’Ici per stimolare i consumi delle famiglie. A questo punto – conclude Valli – ci resta solo da augurarci che il nuovo Governo Berlusconi sia al più presto pienamente operativo e dia ascolto alle istanze che noi sosteniamo mettendo le imprese al centro e considerandole veramente come il motore della crescita economica e del benessere sociale. Mi permetto inoltre di avanzare un richiamo affinché si prosegua lungo la strada della riduzione del debito e del risanamento dei conti pubblici con una politica fondata sul principio di meno spese e più sviluppo. ” Le variabili dell’evoluzione congiunturale: produzione, fatturato, ordinativi Produzione industriale Il primo trimestre 2008 evidenzia una contrazione della produzione industriale manifatturiera brianzola. La variazione congiunturale dell’indice della produzione destagionalizzato è infatti di segno negativo (-0,64% rispetto al trimestre precedente). Una riduzione si registra anche per la variazione tendenziale della produzione industriale che - pur rimanendo positiva - si attesta su un valore contenuto (+ 0,39% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), in linea con la performance media regionale. La situazione di attuale rallentamento del sistema industriale brianzolo è confermata anche dal livello del tasso di utilizzo degli impianti che si ferma al 67,56%. A livello settoriale, tengono comunque i comparti della meccanica, del tessile e della gomma plastica, che mostrano variazioni congiunturali rispetto al trimestre precedente rispettivamente del +1,47%, +1,63% e +0,95%. L’analisi per classi dimensionali conferma una performance migliore per le imprese di grandi dimensioni (più di 200 addetti) a fronte di un peggioramento di quella delle imprese di piccole e medie dimensioni. Fatturato Come per l’andamento della produzione, nel trimestre in esame anche il fatturato mostra una contrazione congiunturale (-0,25%), dato questo che si spiega con la presenza di incrementi nei prezzi delle materie prime. E’ anche da segnalare che la quota del fatturato estero è rimasta pressoché invariata (32,14%), pertanto il calo generale del fatturato è dovuto maggiormente alla quota di fatturato interno che è in lieve diminuzione. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, la variazione tendenziale del fatturato registra un’inversione di tendenza diventando negativa e pari a –1,68%. L’analisi settoriale del fatturato evidenzia comunque una variazione tendenziale positiva per i comparti della meccanica e della gomma plastica (rispettivamente del +4,35% e del +2,61%), sulla quale ha sicuramente inciso la performance positiva del relativo fatturato estero. Dal punto di vista dimensionale, sono le imprese grandi e medie ad ottenere i risultati migliori del fatturato. Ordini La dinamica congiunturale in calo della produzione industriale si evidenzia anche nell’andamento degli ordini interni (-1,81%), mentre gli ordini esteri, seppur in significativa decelerazione rispetto al periodo precedente, rimangono positivi (+0,87%). Scorte di materie prime e prodotti finiti Anche in questo trimestre, la dinamica dei prezzi delle materie prime è stata di molto superiore a quella registrata per i prodotti finiti (+1,92% a fronte dello +0,61%). La variazione percentuale positiva dei prezzi delle materie prime sul trimestre precedente è stata particolarmente sentita nei settori tradizionali del legno-arredo (+3,44%), della meccanica (+2,51%) e della gomma-plastica (+2,33%). Incremento che solo in parte è stato trasferito sui prezzi dei prodotti finiti, incidendo così sulla contrazione del fatturato. Per quanto riguarda le scorte di materie prime si osserva la seguente situazione: il 77,78% delle imprese le considera adeguate e l’11,85% non tiene scorte. L’83,53% considera adeguate le scorte di prodotti finiti, mentre per il 37,04% non si tengono scorte. Occupazione La lettura del dato sull’occupazione totale evidenzia un tasso percentuale di ingresso nel corso del trimestre simile a quello in uscita, e quindi una situazione di stabilità (+0,1%) generata da un turnover occupazionale. Aspettative Le previsioni formulate dagli imprenditori della Brianza per il Ii trimestre 2008 confermano la situazione di difficoltà registrata anche a livello nazionale. In particolare, a fronte di un saldo di +0,8% rispetto al trimestre precedente degli imprenditori che si aspettano un aumento della produzione, si registra un incremento di quelli che prevedono un peggioramento pari al +5,7%. La situazione congiunturale di difficoltà che le imprese prevedono per il prossimo trimestre scaturisce dal rallentamento atteso sia dalla domanda interna che estera. .  
   
   
CAMPOBASSO: LE IMPRESE ITALIANE INCONTRANO L’ALBANIA  
 
Campobasso, 13 maggio 2008 - Creare un ambiente favorevole allo sviluppo di affari e facilitare la cooperazione e proficui partenariati tra le Pmi albanesi e italiane: sono questi i principali obiettivi che si intendono raggiungere con il progetto “Promital - Promozione della cooperazione e della competitività delle piccole e medie imprese italiane ed albanesi”. A tal fine l’Azienda Speciale F. A. I. Della Camera di Commercio di Campobasso, in qualità di Project Leader del progetto finanziato con il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), nell’ambito del Nuovo Programma di Prossimità Adriatico Interreg-cards-phare, organizza mercoledì 14 maggio 2008, con inizio dalle ore 9. 00 presso il “Polo Fieristico”- Cittadella dell’Economia – C. Da Selvapiana a Campobasso, un “Country Presentation Event” . L’evento è finalizzato a favorire il trasferimento di conoscenze e informazioni dettagliate sui settori di intervento (vitivinicolo, lattiero-caseario, oleario e della conserve), sull’ambiente economico-produttivo delle regioni albanesi coinvolte (Fieri e Berati), sulle prospettive di sviluppo economico di tali regioni e su specifiche tematiche attinenti il sistema impresa in Albania (sistema fiscale, tassazioni, legislazione d’affari). Tale attività prevede il coinvolgimento di esperti albanesi ed è finalizzata ad accrescere la consapevolezza delle concrete opportunità di cooperazione tra i sistemi economici e produttivi di entrambe le aree interessate dalle attività di Progetto (Abruzzo e Molise in Italia e Fieri e Berati in Albania). Durante l’evento verranno inoltre presentati gli obiettivi ed i risultati (reports) delle attività progettuali già svolte e si approfondiranno gli aspetti relativi ai fabbisogni di cooperazione delle imprese albanesi. All’evento sarà presente anche una delegazione albanese composta dai rappresentanti ufficiali del partenariato, quali Sbf (Lead Partner Albanese), le associazioni di produttori dei settori lattiero caseario, carne e vino, i rappresenti delle Municipalità di Fier e Berat e gli addetti ai Centri Servizi alle imprese costituiti nelle stesse Municipalità nell’ambito delle attività progettuali. Il Programma dell’Evento è disponibile sul sito web di progetto all’indirizzo www. Promital. Eu, nella sezione Agenda. Prossimi appuntamenti - Country Presentation Event ad Isernia – 15. 05. 2008 - Country Presentation Event a Chieti – 16. 05. 2008 Per Maggiori Informazioni Rivolgersi A: Azienda Speciale F. A. I. – Formazione e Assistenza alle Imprese, Cittadella dell’Economia – Centro Polifunzionale C. Da Selvapiana – 86100 Campobasso, Tel. +39-0874-471460; Fax +39-0874-471. 702/709; e-mail:fai@cb. Camcom. It .  
   
   
FIRENZE: ARTIGIANATO PICCOLA E MEDIA IMPRESA: NEL 2007 I PRIMI SEGNALI DI RALLENTAMENTO  
 
Firenze, 12 maggio 2008 - Per il manifatturiero fiorentino il secondo semestre 2007 si chiude con un quadro congiunturale affaticato rispetto alle discrete performance registrate nel 2006. Pur rimanendo entro una fase ciclica favorevole, la maggior parte degli indicatori presenta valori decisamente mediocri. In pratica, dall’indagine congiunturale condotta da Cna Firenze, in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze, emerge che il secondo semestre 2007 ha registrato un ulteriore e significativo arretramento in termini di prestazioni sul quale hanno inciso, non soltanto i consueti fattori stagionali, ma un generale rallentamento di carattere tendenziale. Queste affermazioni trovano riscontro nei saldi del fatturato (+8,75% contro il + 14,75 del primo semestre 2007) e degli ordini ricevuti (+10,38% contro il +12,57 del semestre precedente). L’elemento più critico, ed al tempo stesso significativo, è rappresentato dal confronto su base annuale degli ordini ricevuti che vede allargarsi lo scostamento fra il valore registrato a dicembre 2007 (+3,83%) e quelli calcolati per i due semestri precedenti (+20,77% e +33,16%). Il permanere dell’andamento regressivo sembra dunque avvalorare la tesi di un rallentamento non solo congiunturale. Le aspettative a breve termine (1° semestre 2008) evidenziano un saldo assai mediocre (+6,01%), molto vicino al punto di parità fra il peso delle risposte positive e quello delle risposte di segno contrario. Sulla base di queste considerazioni si può ragionevolmente azzardare l’ipotesi di un 2008 in ulteriore arretramento rispetto al tutt’altro che brillante 2007. In merito all’utilizzo degli impianti la rilevazione, in tutta coerenza con l’analisi finora condotta, fa intravedere un leggero arretramento. La contrazione registrata nel corso del 2° semestre 2007 è riscontrabile anche nei saldi delle variabili economico-finanziarie (riscossioni e redditività), rispetto alle quali si scorgono leggeri slittamenti dei saldi verso il basso. In particolare, non può esser passato sotto silenzio il calo conosciuto dal saldo relativo al giudizio sulla redditività aziendale (+22,40% contro il +31,15% ed il + 35,83% dei semestri immediatamente precedenti). Per quanto attiene alla dinamica degli investimenti, il grado della propensione resta come valore discreto (il 21,86% sul totale delle imprese intervistate), anche se il saldo della tendenza flette sensibilmente fino a diventare negativo (-2,19%) per la crescita forte nelle risposte dell’opzione “in calo”. L’aspetto più importante in materia di destinazioni degli investimenti è il ritorno a percentuale superiori alla metà delle risposte date della tradizionale voce afferente alla “produzione”. I migliori risultati della rilevazione di metà 2007 provengono ancora una volta dalla dinamica occupazionale, dove sia la tendenza che le variazioni percentuali presentano valori positivi, anche se inferiori a quelli calcolati sei mesi prima (+1,51% contro +3,43%). Ma ancor più importante dal punto di vista qualitativo è l’incremento significativo conosciuto dal peso dei contratti “tipici” nella composizione degli organici aziendali (da 83,03% a 85,14%). Per quel che attiene alle strategie commerciali – per le aziende che operano in conto proprio od in regime misto -, ad una politica fattasi meno “aggressiva” sul versante dei prezzi sembrano corrispondere risultati ancora mediocri dal lato delle quantità vendute. Sul piano settoriale occorre ricordare che i mediocri risultati rilevati a fine 2007 sono dovuti soprattutto alle discrete prestazioni della meccanica, mentre il sistema moda continua ad apparire affaticato e le lavorazioni del legno si avvitano nella spirale negativa che le caratterizza da qualche anno. Qualche segno positivo, infine, si può riscontare in alcune sezioni dell’Artigianato Artistico come la ceramica il vetro e l’oreficeria. .  
   
   
SAVONA: LE ALPI DEL MARE  
 
Savona, 13 maggio 2008 – È stata l´Autorità portuale di Savona ad ospitare, lunedì 28 aprile, l´assemblea annuale di Eurocin Geie, gruppo europeo di interesse economico, costituito ufficialmente nel maggio 1994 dalle Camere di Commercio transfrontaliere di Cuneo, Imperia e Nizza, al fine di favorire l´integrazione economica, culturale e scientifica del vasto territorio al di qua e al di là delle Alpi. Al centro dell´attenzione, dopo la parte più formale, legata all´approvazione del bilancio, l´aggiornamento sulle iniziative realizzate ed in fase di attuazione. Alcune, in particolare, sono state illustrate nei dettagli e documentate da pubblicazioni apposite. Tra queste, il nuovo portale Internet transfrontaliero www. Alpidelmare. Eu, mirato alla presentazione istituzionale, geoeconomica ed enogastronomica dell´area suddetta, in un´ottica turistica che guarda al Piemonte, alla Liguria ed alla confinante regione Provence-alpes-côte d’Azur. Lo strumento di consultazione, oltre a raccogliere i dati sull´area, evidenzia la cooperazione tra i vari enti ed istituzioni, a diversi livelli, rimandando direttamente ai siti delle Regioni Piemonte, Liguria e Provence- Alpes-côte d´Azur. È stata altresì affrontata la tematica riguardante i fondi strutturali 2007/13. A tale proposito, è già stato predisposto, un dossier sulle opportunità rivolte alla Regione Piemonte, con particolare riguardo ai programmi Por Fesr (legati al fondo europeo per lo sviluppo regionale) e i Por Fse (connessi al Fondo sociale europeo). Il medesimo lavoro, nel prossimo futuro, per la Liguria ed il Paca sarà portato avanti da Eurocin. A disposizione, un approfondimento sulle pari opportunità a livello europeo e sulle politiche comunitarie tese a promuovere la partecipazione delle donne nel mondo del lavoro, sia esso imprenditoriale autonomo oppure dipendente. In ultimo, nel corso dell´assemblea di Eurocin Geie, è stata affrontata la questione della comunicazione. A tutti gli iscritti alla mailing list del sito www. Eurocin. Eu viene inviata mensilmente una newsletter con gli aggiornamenti relativi a seminari, convegni, infodays a livello nazionale ed europeo, oltre che ad eventi e novità di interesse generale. A questo va aggiunto il servizio di informazione sui finanziamenti Ue, le normative per le imprese, le gare di appalto comunitarie elencate nella sezione Sportello Europa. Un’attenzione particolare anche alle emittenti televisive transfrontaliere. Sono infatti stati contattati, i network locali dell´area delle Alpi del Mare ed è in fase di studio la stesura di un progetto che potrebbe rientrare nel bando Alcotra Italia/francia. “Il nostro lavoro, basato sulla convinzione che, in un contesto europeo, la regione a cavallo tra Piemonte, Liguria, Costa Azzurra ed arrière pays assuma un ruolo strategico, in un contesto di cancellazione delle frontiere nazionali, continua con gli entusiasmi dell´inizio – sostiene Ferruccio Dardanello, amministratore delegato del Geie. Siamo consapevoli di poter contare su una popolazione di 11 milioni di abitanti, un territorio di 70. 000 chilometri quadrati, un milione di imprese, un complesso portuale che registra il transito di 150 milioni di tonnellate di merci e supera i 4 milioni e mezzo di passeggeri, con i 4 aeroporti di Torino, Genova, Nizza e Marsiglia e i suoi 13 milioni di passeggeri, in crescita, con l´evolvere di strutture minori quali Albenga, Cuneo Levaldigi e Tolone”. .  
   
   
IMMIGRAZIONE IN TOSCANA: DAL LAVORO ALLA CITTADINANZA, UNA RISORSA DA VALORIZZARE  
 
Firenze, 13 maggio 2008 - «Con oltre 230 mila stranieri residenti, di cui 110 mila lavoratori, 50 mila minorenni e una previsione di crescita che, al 2025, potrà arrivare, dall’attuale 6,2% al 16% della popolazione toscana, gli immigrati costituiscono ormai una risorsa cruciale per la nostra regione che, già oggi, si colloca ai primi posti nella graduatoria nazionale. Grazie all’apporto degli immigrati, infatti, la società toscana riesce già oggi a rispondere a una serie di bisogni, sia sul piano dell’equilibrio demografico, sia sul piano del sostegno al sistema economico». Così l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini commenta il rapporto 2008 sull’immigrazione in Toscana, curato dall’Irpet per conto dei servizio lavoro e presentato oggi in Consiglio Regionale. Una ricerca (Dal lavoro alla cittadinanza, curatori, Beudò, Giova! ni, Savino) dalla quale emerge una presenza straniera in costa! nte cres cita (6,4%), di poco sopra la media nazionale (6,2) e anche di quella europea (5,2), con un ruolo sempre più forte delle seconde generazioni. «Lo studio - spiega l’assessore - sottolinea il contributo concreto e tangibile che gli immigrati danno allo sviluppo della Toscana ed al nostro livello di benessere. In una fase nella quale troppo spesso il riferimento agli immigrati è collegato ai temi della sicurezza e dell´ordine pubblico è bene ricordare che ci sono settori importanti della nostra economia che possono reggere alla competizione internazionale grazie al lavoro ed alle competenze di lavoratori e lavoratrici immigrati, che ci sono centinaia di famiglie che possono far fronte a gravi problemi grazie al lavoro di collaboratrici straniere. Se vi è una più forte coesione sociale nella nostra regione è anche grazie a questa significativa presenza». «Tutto questo implica, anche da parte della Regione, po! litiche e interventi mirati – prosegue l’assessore Simoncini – politiche che vedono in questa indagine, un indispensabile momento di approfondimento. In particolare, come si vede nel rapporto, è stato studiato il modello di inserimento nel mercato del lavoro, mettendone a fuoco la dimensione qualitativa». Non a caso ci si concentra, sul tema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. «Se è necessario affrontare con grande rigore il tema della sicurezza colpendo coloro che col loro comportamento danneggiano l´immagine dei cittadini immigrati, oltre che la nostra sicurezza, è ancor di più importante affrontare quei ritardi che ostacolano una pienezza di diritti per tutti i toscani: accesso alla formazione ed all´istruzione, tutela dei diritti sul lavoro, salvaguardia della sicurezza sul lavoro». L’esposizione al rischio dei lavoratori stranieri è maggiore rispetto a quella degli altri ! lavoratori: sono 60 su 100 gli stranieri che si infortunano, contro i 44 toscani. L’inserimento lavorativo avviene inoltre quasi sempre in posizioni subalterne e scarsamente qualificate. Sul fronte della scuola, per i ragazzi stranieri l’inserimento e la prosecuzione degli studi è un percorso molto più difficile e tormentato. «Per questo – aggiunge l’assessore - il Piano di indirizzo generale integrato prevede linee di intervento che puntano a migliorare l’inserimento, ottimizzando le funzioni di accoglienza, orientamento, formazione, attenzione all’apprendimento della lingua italiana e della normativa per la sicurezza. Nel 2007 i lavoratori stranieri assunti dai centri per l’impiego della Toscana sono stati circa 100 mila, il 22% del totale delle assunzioni. I cittadini stranieri coinvolti in corsi di formazione professionale sono stati 40. 600». Fra le politiche di accoglienza, citiamo in particolare lo sforzo per l’emersione del lavoro sommerso delle badanti, che punta! a regolarizzare circa 5 mila assistenti familiari. Quanto alle seconde generazioni, grazie alle risorse del Fondo sociale europeo è stato finanziato il progetto Famiglia e ragazzi stranieri, per favorire l’integrazione dei giovani stranieri nella scuola e sostenerli nel delicato passaggio dalle medie alle superiori. .  
   
   
BASILICATA UIL-PA, UNA NORMATIVA REGIONALE SUL MOBBING  
 
Potenza, 13 maggio 2008 - “Pervenire anche in Basilicata come hanno già fatto le Regioni Friuli, Umbria e Abruzzo ad un provvedimento di legge per la tutela della salute psicofisica della persona sul luogo di lavoro e per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di mobbing”. E’ la proposta che il segretario regionale della Uil-pa Michele Stefanelli ha fatto a conclusione di un convegno interregionale che si è tenuto a Castellammare di Stabia, promosso dall’Endas di Campania e Basilicata, e nel quale è stato relatore. Nel sottolineare che “i fenomeni di mobbing e molestie morali e psico-fisiche sono purtroppo presenti anche nei luoghi di lavoro in Basilicata (specie uffici pubblici), come è testimoniato dalle richieste che pervengono ai Centri di ascolto istituiti da Uil e Uil-pa”, Stefanelli ha detto che “il mobbing sta divenendo un’area di intervento importante: molte figure professionali già ci stanno facendo i conti, come ad esempio psicologi clinici e del lavoro, formatori, sindacalisti, avvocati, giuristi, legislatori, responsabili delle risorse umane, dirigenti ecc. Di qui la necessità di mettere in campo, di intesa con il Dipartimento Formazione-lavoro della Regione. Innanzitutto azioni di formazione, con corsi e seminari di approfondimento, rivolte ad operatori dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, dell’Ispettorato del Lavoro, di sindacati ed associazioni imprenditoriali e di promuovere l’elaborazione di studi e ricerche per conoscere meglio i fenomeni. La Uil, con la costituzione del Coordinamento nazionale Mobbing, si è posta come obiettivo fondante la possibilità di combattere il fenomeno del mobbing. Ha attivato numerosi centri di ascolto in tutta Italia con l’obiettivo di offrire un utile servizio per far fronte alla problematica specifica. Tutto questo nasce dalla constatazione che per combattere il fenomeno del mobbing bisogna conoscerlo nei suoi aspetti caratteristici. Conoscere un fenomeno significa analizzarlo nella sua interezza strutturando ricerche scientifiche. Ecco questo è un punto nodale. La ricerca sul mobbing nasce con l’obiettivo di offrire delle utili informazioni a tutti coloro che, a vario titolo e con le più svariate professionalità, si trovano ad occuparsi di questo devastante fenomeno. Purtroppo si registra un fenomeno inquietante: in Italia lo stato dell’arte delle ricerche è per lo più nullo. Mentre da una parte si fa un gran parlare di mobbing poco si sa sull’epidemiologia del fenomeno con il conseguente risultato che ogni esperto fornisce i propri "numeri". Secondo uno studio dell’Ilo in Italia i lavoratori colpiti sono circa il 4,2 per cento di tutta la popolazione lavorativa. A giudicare, però, dalle richieste che ogni giorno arrivano ai centri di ascolto della Uil ciò non sembra essere una fotografia reale della realtà italiana. Per questo motivo la Uil Pa ha pensato di organizzare, da un punto di vista scientifico-metodologico, una prima ricerca su questo tema. Con la normativa regionale – ha concluso Stefanelli – si intende puntare alla realizzazione di Sportelli anti-mobbing in grado di fornire consulenza di ogni natura (psicologica e legale prima di tutto), pensando come è già accaduto in Umbria ad un Osservatorio regionale sul mobbing”. .  
   
   
VITERBO: AGGREGAZIONE E SINERGIA PER USCIRE DALLA STAGNAZIONE  
 
 Vierbo, 13 maggio 2008 - “Aggregazione e sinergia”: sono queste le parole chiavi pronunciate dal presidente della Camera di Commercio di Viterbo Ferindo Palombella, durante la presentazione dell’8° Rapporto sull’economia della Tuscia Viterbese avvenuta nella Sala del Consiglio dell’Università degli Studi della Tuscia, alla presenza del rettore Marco Mancini. Dal Rapporto, realizzato dall’Osservatorio Economico Provinciale in collaborazione con l’Istituto di ricerca economica Guglielmo Tagliacarne, emergono fragilità e potenzialità del sistema economico che attraversa una fase di stagnazione con: una ricchezza prodotta che è positiva analizzando il trend degli ultimi quattro anni (+3,7%) anche se il Prodotto Interno Lordo pro-capite fermo all’81,9% della media nazionale; un tessuto imprenditoriale che stenta a completare la fase di riposizionamento quantitativo e qualitativo; il commercio estero in leggera variazione negativa (-1,6%); una dotazione infrastrutturale carente delle reti viarie, energetiche, ambientali, telefoniche e telematiche; un tasso di disoccupazione preoccupante (Viterbo 9,6%, Italia 6,1%) che colpisce soprattutto le donne; la convergenza verso gli standard nazionali del livello dei tassi di interesse; un’indagine congiunturale che lascia intravedere nulla di buono per il 2008. “I dati sull’andamento della nostra economia – ha spiegato Francesco Monzillo, dirigente e responsabile del Servizio Studi e statistica della Camera di Commercio di Viterbo e dell’Osservatorio Economico Provinciale – evidenziano un ritmo di crescita ancora modesto e sicuramente lontano da standard tali da collocarci stabilmente tra le province del centro nord piuttosto che quelle del centro sud. Il nostro tessuto produttivo è composto da settori tradizionali (agricoltura e costruzioni in testa), piccole e microimprese, che presentano ancora una scarsa capacità relazionale e di innovazione”. “Dobbiamo uscire da questa fase di stagnazione – ha dichiarato Ferindo Palombella – che ormai si trascina da troppo tempo muovendoci su due filoni: mettere in grado le imprese di crescere dimensionalmente e culturalmente, e realizzare tutti quegli accordi e partecipazioni che possano facilitare integrazioni di filiera, settoriali o intersettoriali. Ritengo che contesti quali il Distretto ceramico di Civita Castellana, il Distretto agroalimentare, i Gal dei Cimini e degli Etruschi, il Parco scientifico e tecnologico, il Marchio collettivo Tuscia Viterbese e l’Università rappresentino i contesti sui quali concentrarsi per determinare un’accelerazione del processo di maturazione del sistema economico”. In questa ottava edizione del Rapporto sull’economia della Tuscia Viterbese è stato dedicato un approfondimento al rapporto tra mondo delle imprese e università da cui è emerso che solo il 5,3% delle nuove assunzioni programmate nel 2007 è stato appannaggio di laureati (contro un dato per l’Italia del 9% e per il Lazio del 14,7%), anche se il 57,4% degli intervistati, a un anno dalla laurea dichiara di avere un’occupazione. “Questi dati – ha dichiarato il rettore Marco Mancini – rivelano che stiamo assistendo a una vera propria fuga di cervelli e che anche l’Università deve darsi una scossa se vuole contribuire allo sviluppo del territorio. Non a caso abbiamo in programma una ridefinizione dell’offerta formativa coinvolgendo le associazioni di categoria, per una valutazione reale dei fabbisogni formativi e degli sbocchi professionali. Inoltre è necessario elevare il livello di comunicazione delle potenzialità didattiche e di ricerca dell’Ateneo, affinché le nostre attività vengano conosciute anche dal mondo imprenditoriale che potrebbe trarne vantaggio per far crescere la cultura di impresa”. Nel corso della presentazione del Rapporto economico non è mancato il riferimento esplicito all’aeroporto da parte del presidente Palombella il quale ha dichiarato: “La semplice costruzione di un’infrastruttura importante come un aeroporto genera effetti rilevanti, ma temporanei, sulla formazione della ricchezza locale, effetti che vengono ad esaurirsi una volta terminata la fase di realizzazione dell’investimento. Al contrario, gli effetti indiretti, che sono quelli che possono mettere in campo le forze locali, sono permanenti, e sono quelli che possono veramente far fare un salto di qualità al nostro territorio, oltre che rafforzare la possibilità, per le imprese della Tuscia, di orientarsi con le loro produzioni di qualità verso nuovi mercati. Per questo motivo è necessario che già nelle fasi che precedono la realizzazione dell’infrastruttura ci sia un coinvolgimento diretto delle forze economiche secondo quello spirito di concertazione che proprio negli ultimi mesi si è rivelato vincente per la Tuscia”. .  
   
   
CAROVITA: I CONSUMATORI PROMUOVONO L´INIZIATIVA ´PREZZI BLOCCATI´.  
 
 Ancona, 13 maggio 2008 - La campagna ´Prezzi Bloccati´ e` ´utile´. E` quanto emerge dal questionario legato a tale l´iniziativa, voluta dalla Regione Marche per contrastare il carovita e realizzata in collaborazione con le associazioni dei consumatori, dei commercianti e le imprese della grande distribuzione che hanno sottoscritto uno specifico accordo, il primo in Italia in questo senso. ´Il contrasto del carovita e` una priorita` assoluta. Abbiamo voluto fare una verifica dell´iniziativa ´prezzi bloccati´ ´ afferma il presidente Gian Mario Spacca ´ rivolgendoci direttamente agli interessati. I riscontri sono assolutamente incoraggianti, nonostante si tratti di un percorso che, sappiamo benissimo, deve essere perfezionato. Possiamo considerare che fino ad ora la fase e` stata sperimentale. Ma, proprio partendo dai questionari, dalla loro attenta analisi, e` nostra intenzione ampliarla, farla crescere, e portarla a maturazione. Una cosa va sottolineata: il valore di una sinergia che ha messo intorno a un tavolo soggetti tanto diversi, per raggiungere l´obiettivo comune di un´attenzione al consumatore. Non e` poco. La Regione sa bene che deve lavorare per garantire uguali opportunita` a tutti, indipendentemente dal reddito. Lo fa in diverse maniere: occuparsi anche di consumi di beni primari e` suo compito´. Il questionario ha una duplice valenza: da una parte rileva il gradimento dei consumatori nei confronti dell´iniziativa della Regione, dall´altra cerca di individuare le difficolta` delle famiglie per poterle contrastare con azioni mirate. Sono stati analizzati i primi mille questionari raccolti presso gli sportelli mobili, allestiti - dalle associazioni di consumatori - nei punti vendita aderenti. Dai dati raccolti emerge che il 100% dei cittadini intervistati percepisce un forte aumento del costo della vita rispetto agli anni passati e definisce ´utile´ l´iniziativa ´Prezzi Bloccati´. Le famiglie di due persone, con reddito tra 1500-1700 euro, hanno difficolta` ad arrivare alla fine del mese. L´80% degli intervistati dichiara di risparmiare principalmente su abbigliamento, energia e generi alimentari. Le maggiori preoccupazioni sono la rata del mutuo, le bollette, l´assicurazione auto e gli studi dei figli. La maggior parte di chi ha segnalato di avere difficolta` economiche, ha una eta` tra 30-50 anni. «Se potessi avere mille lire al mese´», cantava Gilberto Mazzi, nel 1939. Sono passati quasi 65 anni e le cose ovviamente sono cambiate. Secondo i cittadini marchigiani intervistati, per vivere senza sacrifici e senza lussi una famiglia dovrebbe avere oltre 2. 000 euro netti al mese. Dal questionario si evince anche, oltre alla necessita` di comprendere nell´accordo frutta e verdura, un´apertura a nuove forme di acquisto, come quella ´a consumo´ ai distributori automatici (ad esempio quelle gia` avviate di latte fresco o di detersivi). Un suggerimento che la Regione sta prendendo in considerazione. Il Servizio Commercio, oltre infatti a valutare l´opportunita` di un proseguimento fino a dicembre dell´accordo con le imprese, sta pensando di intervenire ulteriormente con un progetto per diffondere nuove forme di acquisto, come quella ´a consumo´. Uno degli obiettivi e` quello di intervenire anche finanziariamente, utilizzando per quanto possibile gli stanziamenti europei, per una nuova innovazione nella vendita di alcuni prodotti di primo consumo, utilizzando i distributori automatici. Lo scopo e` il contenimento dei prezzi di questi prodotti (si evita il costo dell´imballaggio) e la riduzione dei rifiuti. Inoltre si sta valutando la possibilita` della tracciabilita` di molti prodotti direttamente presso i punti vendita, per garantire il cittadino marchigiano sulla qualita` di quello che mangia, quello che veste, quello che utilizza. (c. P. ) Schede Riepilogativa L´iniziativa ´Prezzi Bloccati´ prevede che per sei mesi, dal 1 marzo al 1 agosto, i prezzi di numerose categorie di prodotti di largo consumo (esclusi quelli ad alta deperibilita` come ortofrutta, pesce e latte) siano bloccati. A distinguerli dagli altri sugli scaffali, il marchio di un lucchetto. Il paniere individuato prevede 75 referenze (categorie di prodotti) per la grande distribuzione, 50 per la media e 25 per la piccola distribuzione. Aderiscono all´accordo: Confcommercio regionale, Confesercenti regionale, Legacoop Marche, Confcooperative Marche, A. G. C. I. Marche, Coop Adriatica, Auchan Ancona, Auchan Fano, Carrefour, Coal, Tigre, Maxi Tigre, Oasi, Gs Ce. Di. Marche, Commercianti Indipendenti Associati (Gruppo Conad), Conad, Margherita, Conad Adriatico, Sma spa (Cityper Sma, Punto Sma, Iper Simply). Altrettanto numerosi i prodotti con i prezzi bloccati. Alcuni esempi: pasta, pomodori pelati, carne, salumi, formaggi, tonno, mozzarella, burro, biscotti, caffe`, latte a lunga conservazione, yogurt, merendine, prodotti congelati, shampoo, saponi, bagnoschiuma, detersivi, dentifrici, carta igienica, pannolini, acqua, bibite, succhi di frutta, olio, aceto, liquido radiatore, olio moto, calze, slip, mangimi per animali e perfino bici, cornici, videocassette e lampadine. Il ruolo di controllo spetta a sette associazioni dei consumatori regionali convenzionate con la Regione (Adicosum, Federconsumatori, Adoc, Associazione consumatori utenti, Movimento difesa del cittadino, Cittadinanza Attiva e Quadrifoglio). Tutte le informazioni sui prodotti e i punti vendita aderenti sono disponibili su due siti: www. Commercio. Marche. It e www. Svegliaconsumatori. It .  
   
   
MERCOLEDÌ 14 MAGGIO INCONTRO A PERUGIA PER PROMUOVERE CULTURA D’IMPRESA TRA I GIOVANI E LE DONNE  
 
Perugia, 13 maggio 2008 – Mercoledì 14 maggio, a partire dalle ore 18, è in programma a Perugia nella sede dell’associazione “Lo Zibaldone” in via Cesare Battisti 4, un incontro per promuovere tra le giovani generazioni la cultura d’impresa. E’ prevista la proiezione del film “Bagdad Cafè” seguita dalla lettura interdisciplinare, estetica, economica e psicologica della pellicola. L’iniziativa è voluta dall’assessorato alle attività produttive della Regione Umbria in collaborazione con il Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica dell’Università degli Studi di Perugia, e rientra nell’ambito del terzo programma regionale per l’imprenditoria femminile e l’esperienza di diffusione della cultura d’impresa tra le giovani generazioni, in particolare tra le donne, attraverso il linguaggio filmico. Interverranno gli assessori regionali alle attività produttive e pari opportunità, Mario Giovannetti e Maria Prodi, il professor Tommaso Sediari, della Facoltà di Economia dell’Università di Perugia, la responsabile per gli aiuti all’imprenditorialità femminile del servizio politiche di sostegno alle imprese, Daniela Toccacelo, la consigliera regionale di parità, Marina Toschi, Nadia Libera Imbroglini e Raffaella Francioli, dei comitati per l’imprenditoria femminile di Perugia e Terni. A discutere e analizzare il film saranno: Fabio Melelli, critico cinematografico, Cristina Montesi, docente della Facoltà di Economia di Perugia, Stefania Vulcano, psicologa ed orientatrice. .  
   
   
CONCILIARE LAVORO E FAMIGLIA TEMA DI UNA RELAZIONE IL 14 MAGGIO A CORTINA ALL´ADIGE  
 
Bolzano, 13 maggio 2008 - La Presidente del Comitato provinciale per le pari opportunità, Julia Unterberger, in una relazione, in lingua tedesca, organizzata dall´Ufficio donna in collaborazione con il comitato, mercoledì 14 maggio a Cortina all´Adige parlerà delle misure per far conciliare lavoro e famiglia. Ingresso libero. Sarà illustrata la situazione in provincia di Bolzano ed in Italia che sarà raffrontata con quella in altri Paesi europei. Julia Unterberger, avvocato e presidente del Comitato provinciale per le pari opportunità, illustrerà le misure utili a giungere ad una migliore conciliabilità di lavoro e famiglia. L´incontro è in programma per mercoledì 14 maggio 2008 alle ore 20. 00 presso la Biblioteca a Cortina all´Adige, in via del Vino. L´ingresso è libero a tutte le persone interessate. L´iniziativa rientra nella serie di incontri che il Comitato provinciale per le pari opportunità e l´Ufficio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine per illustrare temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. .  
   
   
SARAS RISULTATI1 PRIMO TRIMESTRE 2008: DIESEL MARGINI SOSTENUTI SPINGONO I RISULTATI TRIMESTRALI POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POSITIVA PER 77 MILIONI DI EURO IN MIGLIORAMENTO RISPETTO AI 27 MILIONI DI EURO NEGATIVI DI FINE 2007  
 
Milano, 13 maggio, 2008. – Il Consiglio di Amministrazione di Saras S. P. A. Si è riunito l’ 8 maggio sotto la presidenza di Gianmarco Moratti ed ha approvato i risultati del primo trimestre 2008. A margine del Consiglio il Presidente ha dichiarato: “Nel primo trimestre abbiamo registrato risultati eccelenti, con utili in crescita rispetto alo scorso anno nonostante un mercato caratterizzato da una sostanziale debolezza del dolaro americano e dei margini di raffinazione. L ’attuale scenario di mercato, caratterizzato da margini sul diesel sostenuti, rafforza la nostra strategia di lungo termine e la posizione competitiva dela raffineria di Sarroch”. Nel corso del primo trimestre il Gruppo Saras ha registrato risultati molto buoni, mostrando un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente nonostante il rafforzamento del cambio Eur/usd (1,50 contro 1,31 in Q1/07) e la debolezza dei margini di raffinazione (nel primo trimestre il margine Emc benchmark è stato pari a 2,0 $/bl in contrazione rispetto ai 3,0 $/bl dello scorso anno). I Ricavi del Gruppo si sono attestati a 2. 054 milioni di euro in crescita del 36% rispetto allo scorso anno. Tale incremento è sostanzialmente dovuto alla crescita dei prezzi dei prodotti petroliferi. L’ebitda Comparable del Gruppo è stata pari a 148,1 milioni di euro in lieve miglioramento (+1%) rispetto ai risultati conseguiti nello stresso periodo dello scorso anno, grazie alla buona performance registrata da tutti i segmenti di attività. L’utile netto Adjusted è stato 75,4 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto al 2007. Tale incremento è conseguenza della riduzione dell’aliquota Ires e Irap, nonché di minori oneri finanziari. Gli Investimenti si sono attestati a 59 milioni di euro, in linea con il piano di investimenti previsto per l’esercizio in corso. La Posizione finanziaria netta è positiva per 77 milioni di euro, in miglioramento di 104 milioni di euro rispetto al risultato negativo di 27 milioni di euro alla fine del 2007. Tale miglioramento è da attribuirsi agli elevati flussi di cassa operativi registrati nel periodo. Durante l’esercizio sono state acquistate sul mercato, nel contesto del piano di acquisto di azioni proprie approvato dall’assemblea nell’aprile 2007, 400,000 azioni Saras ad un prezzo medio di 3,20 euro per azione. Al 31 marzo 2008 le azioni in circolazione sono 949,9 milioni rispetto alle 950,3 milioni di fine 2007. Il segmento Raffinazione ha registrato una performance di tutto rilievo; tutte le unità produttive hanno lavorato in piena capacità fino alla fine del trimestre quando, come pianificato, è stata avviata la manutenzione del mildhydrocracking, del visbreaking e delle unità di alchilazione. Nel trimestre le lavorazioni di raffineria sono state pari a 28,6 milioni di barili, in crescita del 3% rispetto al primo trimestre 2007 (+2% su base giornaliera: 314 kb/g rispetto ai 309 kb/g dello scorso anno). Il risultato raggiunto a fine marzo è il più alto mai registrato in un trimestre. Le lavorazioni conto terzi hanno rappresentato il 31% delle lavorazioni totali, in contrazione rispetto al 36% dello stesso periodo del 2007. Durante il trimestre siamo stati in grado di cogliere alcune opportunità offerte dal mercato che hanno contribuito significativamente al miglioramento delle performance. In particolare due aspetti chiave sono stati: a. Grezzo lavorato: abbiamo sfruttato la maggiore redditività del grezzo proveniente dal Caspio. La quantità di questa qualità di grezzo è cresciuta significativamente nel mix delle materie prime lavorate. La percentuale di grezzi leggeri è salita oltre il 53% delle lavorazioni totali; nonostante ciò la densità media resta sostanzialmente immutata a 33,0 °Api. B. Prodotti finiti: abbiamo beneficiato in pieno dei margini sostenuti del diesel in un contesto di generale debolezza di mercato della benzina. Grazie alla flessibilità della raffineria siamo stati in grado di ottimizzare la nostra produzione, spostando il più possibile la produzione da distillati leggeri (benzine) a distillati medi (gasoli). Questo ci ha consentito di incrementare la produzione dei distillati medi a 53,2% (rispetto alla resa media del 2007 pari al 51,7%) mentre la produzione di Gpl, naphtha e benzina è diminuita attestandosi al 27,6% (rispetto al 29,8% del 2007). Il margine di raffinazione di Saras si attesta a 7,6 $/bl con un premio sul benchmark Emc pari a 5,6 $/bl (il benchmark Emc nel trimestre ha raggiunto una media di 2. 0 $/bl). Questo risultato è stato significativamente superiore alle indicazioni della società che prevedevano un premio sul benchmark di circa 4,0 - 4,5 $/bl. I principali fattori che spiegano l’ottima performance del segmento raffinazione sono analizzati di seguito: 1. Una costante crescita del crack spread del gasolio autotrazione accompagnato da una sostanziale debolezza del crack spread dell’olio combustibile. Il premio di conversione5, di conseguenza, è cresciuto a livelli mai registrati prima (430$/ton nel trimestre, rispetto ai 310 $/ton registrati, sia nell’esercizio 2006 che in quello 2007). La raffineria di Saras è più complessa della raffineria media rappresentata dal benchmark Emc, di conseguenza, rispetto a questa, è in grado di ottenere rese maggiori in termini di distillati medi ed un inferiore produzione di olio combustibile. Questo significa che a fronte di un incremento del premio di conversione cresce anche il premio che Saras può ottenere sul benchmark. 2. Durante la prima metà del trimestre, quando lo scenario di mercato era particolarmente sfavorevole, i contratti di lavorazione conto terzi hanno sostenuto i nostri margini. 3. L’ottima performance operativa, l’ottimizzazione del mix di grezzi e delle rese (incremento dei gasoli a scapito della benzina) ci hanno consentito di incrementare ulteriormente il premio. Come risultato, l’Ebitda del segmento raffinazione è stato sostanzialmente in linea al risultato registrato lo scorso anno nello stesso periodo (-1 %), nonostante margini inferiori (Emc benchmark diminuito di 1,0 $/bl) e il cambio Eur/usd più sfavorevole (+14%) . Nel primo trimestre il segmento Marketing ha registrato un’ottima performance con un’Ebitda comparable in crescita del 16% rispetto allo stesso periodo del 2007. Durante il primo trimestre è proseguito il trend che vede la costante crescita dei consumi di gasolio autotrazione a fronte di una contrazione dei consumi di benzina sia in Italia che in Spagna. In tale contesto, le vendite sono state in linea con il quarto trimestre 2007 ed in crescita del 10% rispetto al primo trimestre dello scorso anno, consolidando la quota di mercato raggiunta nel 2007 nel mercato extra rete. I margini extra rete sono stati inferiori a quelli registrati nel quarto trimestre 2007, ma maggiori rispetto a quelli registrati nello stesso periodo del 2007, grazie alla politica commerciale maggiormente focalizzata sui clienti che ci garantiscono una maggiore marginalità. Gli investimenti nel trimestre sono stati pari a 10,6 milioni di euro dovuti all’attività di costruzione dell’impianto per la produzione di biodiesel a Cartagena (Spagna). L’avvio della produzione è atteso nel corso del terzo trimestre 2008. I risultati registrati dal segmento Generazione di energia elettrica sono stati in linea con le attese. Il tasso di utilizzo dell’impianto Igcc è stato come solito molto alto con una produzione dell’8% inferiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tale contrazione è attribuibile alla manutenzione di uno dei gassificatori e un treno di produzione (nel 2007 le attività di manutenzione sono state effettuate durante il secondo trimestre). L’ Ebitda secondo I principi contabili italiani mostra una contrazione del 17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una minore produzione (-8%) è stata parzialmente compensata dall’incremento della tariffa elettrica (+6%), ma i costi relativi al Tar sono cresciuti di circa il 33% poiché esso è legato al vecchio metodo di indicizzazione della componente Cec “costo evitato di combustibile” della tariffa elettrica. Questo conferma che il nuovo metodo di indicizzazione della componente Cec “costo evitato di combustibile” ha un maggiore ritardo (circa 10 mesi) rispetto alla vecchia formula nel riflettere la fluttuazione dei prezzi del grezzo. L’ebitda comparable Ifrs è stato in linea con il risultato registrato lo scorso anno grazie alla linearizzazione richiesta dai principi contabili Ifrs. Il segmento eolico è rappresentato da Parchi Eolici Ulassai S. R. L. (e controllata Sardeolica S. R. L. ), Joint Venture al 70% consolidata con il metodo del patrimonio netto. I dati sotto riportati si riferiscono ai risultati al 100%. I risultati conseguiti nel primo trimestre 2008 sono stati significativamente inferiori a quelli conseguiti nel primo trimestre 2007. La produzione di energia elettrica è stata inferiore di circa il 9% rispetto allo stesso periodo del 2007 dovuto principalmente alle condizioni climatiche sfavorevoli, ovvero minor ventosità del sito,in particolare durante la prima parte del trimestre. Inoltre una maggiore offerta di certificati Verdi ha generato un decremento (-32%) del prezzo dei certificati stessi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, solo parzialmente compensato dall’incremento delle tariffe elettriche (+11%). Sottolineiamo che durante l’anno i certificati verdi sono contabilizzati sulla base di un prezzo provvisorio e tipicamente venduti sul mercato durante la fine dell’anno in corso e inizio dell’anno successivo. Di conseguenza circa 3 milioni di euro sono stati contabilizzati nel trimestre come costi addizionali in modo da tener conto di: perdite sulla vendita di alcuni certificati Verdi relativi all’esercizio 2007 (contabilizzati al prezzo di 9,7 cent di euro /Kwh); la svalutazione dei rimanenti certificati verdi relativi all’esercizio 2007 (contabilizzati al prezzo di 9,7 cent di euro /Kwh). Tali fattori hanno determinato la contrazione dell’Ebitda del 56% rispetto allo stesso periodo del 2007. Gli investimenti restano focalizzati sul continuo aggiornamento della raffineria di Sarroch e saranno il punto focale della crescita organica sempre più orientata ad uno sviluppo sostenibile di lungo termine. La strategia del Gruppo è coerente con una visione positiva del mercato della raffinazione per i prossimi anni che riflette un’evidente persistenza di un deficit a livello europeo di gasolio per autotrazione. In un’ottica di espansione delle proprie attività il Gruppo Saras sta valutando attentamente anche una strategia di crescita attraverso attività di acquisizione, così come un’espansione delle attività del Gruppo nel settore eolico. Impianti in fase di costruzione La costruzione degli impianti per la produzione di benzina a basso tenore di zolfo e dell’unità per il trattamento dei gas derivanti dagli impianti di recupero dello zolfo procede nei tempi previsti. Il primo impianto entrerà in funzione a partire da metà 2008, consentendo la produzione integrale di benzina a basso tenore di zolfo come richiesto dalla specifiche emesse dalla Eu in vigore a partire dal 2009. Il secondo sarà operativo dalla seconda metà del 2008 e consentirà di allinearsi ai migliori standard in termini di emissioni solforose. E’ proseguita la costruzione dell’impianto di Biodiesel in Spagna con una capacità di 200. 000 tonnellate per anno, il quale completamento è atteso per il terzo trimestre 2008. Altre attività Esplorazione Gas: continuano i test sismici in Sardegna che hanno portato a risultati preliminari incoraggianti. Nei 2008 sono stati avviati i test off-shore . Gli investimenti nel segmento Generazione energia elettrica sono relativi agli interventi volti all’incremento della produzione di idrogeno dall’impianto Igcc. Gli investimenti nel segmento Marketing sono relativi alla costruzione dell’impianto di produzione di Biodiesel in Spagna. Evoluzione prevedibile della gestione Raffinazione Nel secondo trimestre la media registrata dall’Emc benchmark è stata di circa 5 $/bl grazie al persistere di buoni margini sul diesel. L’adeguamento alle nuove specifiche (benzina e diesel passano dai 50 ai 10 ppm di zolfo a partire dal 1 gennaio 2009) rappresenteranno un’ulteriore opportunità per le raffinerie ad alta complessità. Saras sarà perfettamente in linea con le nuove specifiche. L’impatto sull’Ebitda del secondo trimestre derivante dall’attività di manutenzione già completata (che ha interessato il mildhydrocracking, il visbreaking e l’unità di alchilazione) può essere valutata circa 30 milioni di $. Per il 2008 non sono previste ulteriori significative attività di manutenzione. Generazione Energia Elettrica Gli impianti Igcc hanno completato la manutenzione ordinaria nel primo e secondo trimestre. Ulteriori attività di manutenzione sono previste nel quarto trimestre 2008. Nel 2008 la produzione di energia elettrica è attesa tra 4. 3-4. 5 Twh. Le tariffe e energetiche beneficiano di un mercato nel quale si configurano prezzi del petrolio sostenuti. .  
   
   
CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA: + 3,4 % AD APRILE NEL PRIMO QUADRIMESTRE DELL’ANNO LA DOMANDA CRESCE DELL’ 1,5 %  
 
Roma, 13 maggio 2008 – Nel mese di aprile 2008 la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,9 miliardi di kWh, ha fatto registrare una crescita del 3,4% rispetto allo stesso mese del 2007. E’ quanto ha rilevato Terna, la società che ha la responsabilità della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica a livello nazionale. Il fattore che ha prevalentemente influenzato questo risultato (l’effetto delle temperature è stato poco rilevante), è relativo al calendario: aprile 2008 ha contato due giornate lavorative in più (21 vs 19) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente nel quale erano cadute le festività pasquali, con una conseguente maggiore richiesta di elettricità da parte delle industrie e dei servizi. Se si volesse confrontare la domanda di aprile 2008 con quella dello stesso periodo del 2007, a parità di calendario, la variazione sarebbe pari a +1,3%. Dall’analisi effettuata da Terna emerge che a livello territoriale la variazione della domanda è risultata ovunque positiva ma non omogenea: + 5,2% al Nord, +1,9% al Centro, + 0,5% al Sud. Al Nord da segnalare, in particolare, che rispetto ad aprile 2007 la richiesta di energia elettrica ha fatto segnare un +7,3% nel Triveneto. I 26,9 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 47,4% al Nord, per il 28,6% al Centro e per il 24% al Sud. Nel mese di aprile 2008 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per l’86,9% con la produzione nazionale, e per il restante 13,1 % con il saldo tra le importazioni e le esportazioni (-23% rispetto ad aprile 2007). In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,9 miliardi di kWh) è aumentata del 8,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In crescita tutte le fonti di produzione: idroelettrica (+3,6%), termoelettrica (+7,3%), geotermoelettrica (+2,2%) ed eolica (+119,1%). Il profilo congiunturale del mese di aprile 2008 ha fatto registrare un incremento dello 0,6% rispetto al mese precedente. La richiesta cumulata del primo quadrimestre del 2008 si attesta su un +1,5% rispetto allo stesso periodo del 2007. L’analisi dettagliata dell’andamento dei consumi elettrici mensili provvisori del 2008 e del 2007 è disponibile nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “Sistema elettrico – Dispacciamento - Dati esercizio” del sito www. Terna. It .  
   
   
ACTELIOS: RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2008 RICAVI 22,3 MILIONI DI EURO RISULTATO OPERATIVO 6,0 MILIONI DI EURO UTILE ANTE IMPOSTE 6,6 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 13 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Actelios Spa, società del Gruppo Falck, riunitosi il 9 maggio sotto la presidenza dell´Ing. Federico Falck, ha esaminato e approvato la relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2008. Risultati del trimestre - Il risultato ante imposte e prima della quota dei terzi relativo al primo trimestre positivo di 6,6 milioni di euro, con un decremento rispetto al corrispondente trimestre dell´esercizio scorso di 2,0 milioni di euro. Sono due le principali cause di tale scostamento: la prima il guasto all´alternatore nell´impianto di Granarolo dell´Emilia avvenuto il 5 marzo, con conseguente fermata del turbo gruppo e mancata cessione di energia elettrica. La produzione dell´impianto ripresa a regime in data 20 aprile. La seconda il fermo di due settimane a gennaio per manutenzione programmata dell´impianto a biomasse di Rende, che ha comportato oltre al ridotto fatturato anche alcuni costi recepiti nel conto economico. I Ricavi ammontano a 22,6 milioni di euro (23,6 milioni di euro nel 2007), l´Utile lordo industriale raggiunge gli 8,9 milioni di euro (11 milioni di euro nel 2007) e il Risultato operativo si posiziona a 6,0 milioni di euro (8,2 milioni di euro nel 2007). L´ebit Adjusted, ottenuto aggiungendo al Risultato operativo l´ammontare degli ammortamenti, si mantiene inferiore rispetto allo stesso valore dell´anno precedente. La posizione finanziaria netta, comprensiva dei finanziamenti concessi sotto forma di project financing per un ammontare al 31 marzo 2008 di 92,8 milioni di euro, presenta un saldo a credito pari a 97,8 milioni di euro, registrando un deciso miglioramento rispetto al 31 dicembre 2007 per 4,5 milioni di euro, grazie alla significativa generazione di cassa degli impianti in esercizio. Progetto Sicilia - Si ribadisce la ferma intenzione del Gruppo Actelios a proseguire nella realizzazione delle iniziative in Sicilia tramite il perseguimento di ogni azione utile a tale scopo. Si registra inoltre l´intenzione dell´Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque, in considerazione della nota sentenza della Corte di Giustizia Europea del 18 luglio 2007, di seguire un percorso idoneo a superare la procedura di infrazione in grado comunque di tenere indenni le società aggiudicatarie da "ingiusti pregiudizi". Altri Progetti - Proseguono le attività di sviluppo per i progetti a biomasse da coltura dedicata e per la costruzione degli impianti fotovoltaici acquisiti dal Gruppo Solon. Il Consiglio ha deliberato l´ingresso nel settore di business della produzione di energia elettrica con biomasse vegetali e reflui zootecnici (biogas), che presenta interessanti prospettive di sviluppo e redditivitá . La prima iniziativa approvata in joint venture con alcune aziende agricole operanti nella zona di Abbiategrasso (Milano). Conseguentemente, il Cda ha deliberato la costituzione di una sub holding denominata Actagri srl, che fungerà da socio di controllo dei singoli progetti. .  
   
   
SOCOTHERM: AGGIUDICATI NUOVI CONTRATTI PER UN VALORE TOTALE DI CIRCA 10 MLN € CHE DANNO L’AVVIO DELLA NUOVA MARINE BASE DI POZZALLO (RG)  
 
Vicenza 13 Maggio 2008 – Socotherm, ha ricevuto l’aggiudicazione di nuovi importanti contratti di rivestimento anticorrosivo, appesantimento e isolamento termico tubazioni per un valore di totale di circa 10 Mln €. Il progetto Baraka, aggiudicato da Tenaris, prevede il rivestimento in polietilene triplo strato e l’appesantimento di 54 km di tubazioni da 12” che verranno posate offshore dalla piattaforma Barkaz alla base a terra di Tazerka in Tunisia, mentre il progetto Maamoura si riferisce al rivestimento in polietilene e polipropilene triplo strato e appesantimento di 22 km di tubazioni 10” e 1 km di tubazioni 12” che collegheranno la stessa base alla piattaforma da cui prende il nome il progetto. I due contratti, per un valore totale di circa 5 Mln €, saranno eseguiti presso la nuova Marine Base di Pozzallo durante il secondo e terzo trimestre 2008. La nuova “Marine Base”, situata nel porto di Pozzallo (Rg), è un importante snodo per il settore dell’Oil & Gas in Sicilia, al centro del Mediterraneo e comprende un’area coperta di circa 12. 000 mq con impianti di rivestimento anticorrosivo interno ed esterno, isolamento tubi per Deep Water ed un’area scoperta di circa 128. 000 mq con un impianto di appesantimento. Socotherm si aggiudica anche il progetto deep-water denominato Olowi Field Development, che verrà eseguito presso l’impianto di Adria (Ro) nel secondo trimestre 2008. Il contratto del valore di circa 3 Mln €, aggiudicato da Saipem, è relativo all’isolamento termico in Polypropylene Foam 5 strati e appesantimento di 14 Km di tubazioni 10” che verranno posate offshore in Costa D’avorio. A questo contratto di aggiungono altri importanti progetti recentemente aggiudicati a Socotherm relativi a pipelines situate nel Mare Adriatico per un valore totale di circa 2 Mln € e i cui lavori di rivestimento e appesantimento saranno eseguiti sempre nell’impianto di Adria (Ro) “L’aggiudicazione di questi contratti -afferma il Dr. Armando Musi, Consigliere di Socotherm - riveste molta importanza dal punto di vista strategico e conferma la validità della strategia di sviluppo che il Gruppo sta adottando per aumentare le sue quote di mercato. Inoltre è importante perché segna l’avvio della nuova marine di Pozzallo, al servizio, con le più avanzate tecnologie, dell’industria europea di fabbricazione tubi nonché dei vari progetti previsti nell’area del Mediterraneo e del Nord Africa e del mercato degli acquedotti Siciliano. Il portafoglio ordini continua ad essere a buoni livelli grazie alle continue acquisizioni di ordini e si prevede possa migliorare anche grazie agli importanti e impegnativi contratti che la controllata Socotherm Americas sta concretizzando soprattutto in Brasile e Golfo del Messico”. .  
   
   
ERG SPA APPROVA SCISSIONE PARZIALE DI ERG POWER & GAS  
 
Genova, 13 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Erg Spa, ha approvato l’operazione che, attraverso la scissione parziale di Erg Power & Gas, consentirà l’integrazione in Enertad delle attività del Gruppo nel settore delle energie rinnovabili. A fronte dell’assegnazione del compendio scisso, l’operazione prevede un aumento di capitale di Enertad con assegnazione di numero 37. 789. 734 azioni di nuova emissione a favore di Erg, socio unico di Erg Power & Gas. Erg a seguito dell’operazione, arriverà a controllare il 77,4% del capitale sociale di Enertad, rispetto al precedente 68,4%. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, manifestato l’intenzione di esercitare il diritto di opzione relativo alla propria quota di partecipazione, in relazione all’aumento di capitale fino ad un massimo di 200 milioni di Euro, inclusivo dell’eventuale sovrapprezzo, che verrà proposto all’Assemblea degli Azionisti di Enertad. L’aumento di capitale è finalizzato a finanziare il piano di sviluppo delle attività nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili. Rothschild ha assistito Erg in qualità di advisor finanziario, rilasciando una fairness opinion sul rapporto di con cambio. .  
   
   
ENERTAD E REPOWER SYSTEMS AG HANNO FIRMATO UN ACCORDO PER LA FORNITURA DI AEROGENERATORI  
 
Genova, 13 maggio 2008 – Enertad (Gruppo Erg) e Repower Systems Ag hanno raggiunto un accordo quadro per la fornitura di aerogeneratori da 2 Mw, fino ad un totale di 80 unità, di cui 30 in opzione. In questo modo Enertad si assicura la fornitura per una potenza complessiva pari a 160Mw. Gli areogeneratori saranno dedicati ai progetti italiani di Enertad, con la possibilità di destinare 12 delle 30 macchine opzionali al mercato francese. L’accordo sarà valido fino al 31 luglio 2009, mentre la conferma dell’opzione sui 30 aerogeneratori aggiuntivi potra’ essere esercitata entro il prossimo mese di settembre. Le turbine potranno essere ordinate entro l’estate del 2009, con un tempo di consegna previsto di 14 mesi. Raffaele Tognacca, Amministratore Delegato di Enertad, ha commentato: “Repower rappresenta per noi un partner importante e consideriamo questo accordo strategico poiché rende ancora più concreta l’attuazione del nostro piano di sviluppo nel settore eolico in Italia e all’estero. ” Carlo Schiapparelli, Country Manager di Repower in Italia, ha dichiarato: “Siamo particolarmente lieti del raggiungimento di questo nuovo accordo, che conferma la volonta’ delle Parti di dare continuita’ futura alla positiva collaborazione esistente. ” . .  
   
   
PROVINCIA POTENZA INAUGURA IMPIANTO FOTOVOLTAICO SU MUSEO  
 
Potenza, 13 maggio 2008 - Centoquarantasette mila euro spesi, 20 kw di potenza: sono le cifre dell’impianto fotovoltaico, composto da 18 pannelli solari, che la Provincia di Potenza inaugura oggi alle 10. 00, al Museo provinciale del capoluogo. Alla conferenza stampa di presentazione parteciperanno il presidente della Provincia Sabino Altobello, il dirigente del settore “Edilizia scolastica” Enrico Spera, a cui toccherà illustrare le caratteristiche tecniche dell’impianto, oltre che vari amministratori e consiglieri dell’Ente. L’opera, realizzata dall’impresa Cirillo di San Mauro Forte, si inserisce nel programma “Tetti fotovoltaici” della Provincia di Potenza che ha già consentito l’installazione di impianti fotovoltaici, per un importo di 865 mila euro, in cinque istituti scolastici del territorio (Istituto magistrale di Rio¬nero in Vulture, Liceo classico di Lauria, Liceo scien¬tifico di Potenza, Itg di Senise, Itcg di Moliter¬no). Dotato di uno speciale sistema software in grado di controllare l’irraggiamento e il funzionamento dei pannelli, l’impianto è munito inoltre di uno schermo che, posizionato all’esterno del Museo, fornirà ai cittadini dati sulla produzione di energia, sul risparmio energetico e sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. “Risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente – ha sottolineato Altobello - sono sin dall’inizio del mandato priorità imprescindibili dell’azione provinciale, come dimostra l’approvazione di un programma da 1,5 milioni di euro per dotare di impianti fotovoltaici tutte le scuole della Provincia. L’iniziativa, del resto, si inserisce in un piano più generale di contenimento dei costi energetici, a partire dalle centrali termiche per le quali sono in progettazione tredici interventi finalizzati a migliorarne il rendimento, diminuendo i costi”. Il presidente Altobello, inoltre, coordinerà a Roma, mercoledì 14 maggio presso la sede dell’Upi (Unione province italiane), un incontro da lui stesso proposto con i presidenti delle Province del Mezzogiorno per avviare un confronto sul tema dello sviluppo energetico sostenibile dei territori e analizzare le opportunità programmatiche e progettuali derivanti dal programma operativo interregionale “Energie rinnovabili e risparmio energetico” 2007-2013. .  
   
   
ARCHITETTURA SOLARE IN MOSTRA DAL 16 MAGGIO  
 
Bolzano, 13 maggio 2008 - L´assessore provincviale all´ambiente ed energia Michl Laimer inaugurerà la "Mostra architettura solare. Per un buon clima in Alto Adige", organizzata dall´Ufficio risparmio energetico della Provincia assiema all´Agenzia Casaclima, venerdì 16 maggio 2008 alle ore 18. 00, presso il Palazzo provinciale Xi (ex Poste), in via Renon 4 a Bolzano. In occasione degli "European Solar Days" l´Ufficio Risparmio energetico della Provincia in collaborazione con l´Agenzia Casaclima nell´ambito della "Mostra architettura solare. Per un buon clima in Alto Adige" offrono una panoramica sull´architettura energicamente efficiente con costruzioni realizzate in Alto Adige. L´esposizione si terrà tra il 16 ed il 30 maggio 2008, con orario 9. 00-17. 00. L´inaugurazione è prevista presso la sede espositiva a cura dell´assessore provinciale all´ambiente ed energia, Michl Laimer, accompagnato dal direttore dell´Ufficio risparmio energetico, Siegfried Mayr, e da Alexandra Troi dell´Eurac. .  
   
   
SOLSONICA S.P.A, GRUPPO EEMS, SIGLA CON UN PRIMARIO OPERATORE DEL SETTORE UN CONTRATTO PLURIENNALE PER LA VENDITA DI MODULI FOTOVOLTAICI.  
 
Cittaducale (Rieti), 13 maggio 2008 - Solsonica S. P. A. , ha sottoscritto un contratto pluriennale, per il periodo 2008-2010, con un primario operatore del settore. La struttura dell’accordo, che ha un valore complessivo intorno ai 40 milioni di euro, prevede che la prima parte della fornitura abbia inizio già a luglio di quest’anno. Per Solsonica, questo contratto si aggiunge a quelli ad oggi già sottoscritti con primarie aziende Italiane e Estere per un volume di business pari ad oltre 15 Milioni euro nell’anno 2008. Ulteriori accordi sono in fase di perfezionamento a copertura dell’intera capacità produttiva. Il contratto in oggetto rappresenta una delle più significative conferme sia della validità delle scelte strategiche compiute da Solsonica e dal suo management, sia della capacità industriale della Società di saper operare fin da subito ai massimi livelli di qualità sul mercato Europeo delle energie rinnovabili. Solsonica S. P. A. – controllata dal Gruppo Eems - nasce nel marzo del 2007 ed è attiva nella produzione di celle e moduli fotovoltaici nonché nello sviluppo di soluzioni complete per la progettazione e la realizzazione di impianti fotovoltaici. Eems è il primario operatore in Europa e uno dei principali player mondiali nei servizi relativi all’intero ciclo produttivo di assemblaggio e collaudo di semiconduttori che vanta tra la propria clientela alcuni fra i più prestigiosi produttori di memorie a semiconduttore come Qimonda Ag (già Infineon Technologies Ag), Nanya Technology Corporation e Broadcom. La sede principale è a Cittaducale (Rieti) con una significativa presenza operativa in Cina e Singapore. .  
   
   
ENÌA: DIMISSIONI DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO IVAN STROZZI  
 
Parma, 13 maggio 2008 - Enìa S. P. A informa che Ivan Strozzi, Amministratore Delegato della società, in vista della scadenza naturale del mandato, ha rassegnato in data 9 maggio le proprie dimissioni da consigliere di amministrazione di Enìa e, pertanto, da Amministratore Delegato, con effetto immediato. Ivan Strozzi ricopriva la carica di Amministratore Delegato dal 1° settembre 2006. Alla data odierna Ivan Strozzi detiene nr. 10. 000 azioni della società, acquistate in data 10 luglio 2007. L’assemblea dei Soci, che si terrà il prossimo 13 maggio, nominerà il nuovo Consiglio di Amministrazione che sarà composto da 11 membri: 8 direttamente nominati dai soci pubblici e 3 nominati sulla base delle liste presentate dai soci privati. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, che si riunirà il prossimo 14 maggio, approverà anche la relazione trimestrale al 31 marzo 2008 che, lo stesso .  
   
   
L’ AUSTRIACA ANDRITZ ACQUISISCE STABILIMENTO CANADESE  
 
 Trieste, 13 maggio 2008 - La società austriaca di impiantistica Andritz, che ha 12 mila dipendenti nel mondo, ha sottoscritto con la statunitense General Electric un accordo per l´acquisizione di un centro di ricerca e uno stabilimento per la produzione di turbine idroelettriche situati in Canada. Lo rivela l´Ice. Nessuna indicazione è stata fornita sul prezzo di acquisto. .  
   
   
CENTRALE IDROELETTRICA DI TAIO E SANTA GIUSTINA LE CONDIZIONI PER LA PROROGA DELLA CONCESSIONE IL TERMINE DELLE DOMANDE SCADE IL 30 LUGLIO 2008, IL NUOVO CONTRATTO NEL 2018  
 
Trento, 13 maggio 2008 – I soggetti privati e pubblici interessati alla gestione della centrale idroelettrica e degli impianti di Santa Giustina e Taio (Val di Non) dovranno presentare il loro programma/proposta entro il 30 luglio sulla base delle condizioni approvate oggi dalla giunta provinciale. La delibera, che porta la firma dell’assessore provinciale all’energia Ottorino Bressanini, fissa sostanzialmente tre questioni: i livelli di regolazione del lago di S. Giustina, sul fiume Noce; le modalità ed i termini di presentazione del programma degli interventi; e il contenuto obbligatorio della domanda di proroga. L’attuale concessione, rilasciata il 26 febbraio 1968, scade infatti il 31 luglio 2008. Secondo la legge provinciale la proroga della concessione, una volta rilasciata, avrà validità fino al 31 dicembre 2018. La concessione degli impianti e della centrale idroelettrica di Taio e di Santa Giustina fu rilasciata il 26 febbraio 1968 e scadrà il 31 luglio 2008. Secondo la legge provinciale (la numero 4 del 6 marzo 1998), la scadenza del periodo di proroga è fissata al 31 dicembre 2018. La stessa legge provinciale conferma, per quanto riguarda le concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico, “la sussistenza di tutti gli obblighi ed i vincoli gravanti sul concessionario, ivi compresi quelli contenuti nella concessione in essere, disciplina puntualmente quali sono gli obblighi, i vincoli e gli impegni irrevocabili ulteriori rispetto a quelli già imposti dagli atti di concessione, che il concessionario deve accettare a pena di inammissibilità della domanda di proroga”. La delibera approvata oggi definisce nel dettaglio le condizioni per la centrale idroelettrica di Santa Giustina e Taio su tre aspetti: il rispetto dei vincoli riguardanti i livelli di regolazione del lago di Santa Giustina sul fiume Noce; le modalità ed i termini di presentazione del programma degli interventi da effettuare nel corso della concessione; e i contenuto formali e obbligatori della domanda di proroga. A) Livelli di regolazione dell’invaso Nella tabella sono indicati i livelli e il periodo di riferimento.
Quota (m s. L. M. ) minima di regolazione di riferimento e relativo periodo Deroga (20%) alla quota (m s. L. M. ) minima di regolazione e relativo periodo Quota (m s. L. M. ) massima di regolazione e relativo periodo Quota (m s. L. M. ) di massimo invaso
445,00 1 gen – 31 mar - - 524,00* 1 gen - 31dic 531,50
461,00 1 apr – 30 giu 448,40 1 apr – 30 giu
510,00 1 lug – 31 ago 507,20 1 lug – 31 ago
461,00 1 set – 31 ott 448,40 1 set – 31 ott
445,00 1 nov – 31 dic - -
La Provincia, per esigenze di protezione civile, potrà richiedere ulteriori svasi senza oneri a carico della medesima fino alla quota di 521,00 m di altezza. Le variazioni in negativo fino ad un massimo del 20 % del dislivello tra le quote di massima e minima regolazione di riferimento sono consentite solo su richiesta del Gse S. P. A. (Gestore dei Servizi Elettrici). In questi casi, soddisfatta la richiesta, il concessionario è tenuto a rientrare nei limiti di quota autorizzata di riferimento entro 6 giorni nei periodi dal 1 giugno al 30 settembre ed entro 15 giorni nei rimanenti periodi dell´anno. Considerata la necessità di soddisfare i fabbisogni irrigui mediante sistemi di pompaggio, le quote comprese tra 461,00 m s. L. M. E 448,40 m s. L. M. Nei periodi 1 aprile – 30 giugno e 1 settembre – 31 ottobre, possono essere raggiunte solo qualora siano stati adeguati i sistemi di pompaggio irrigui con oneri a carico del concessionario, così come rappresentato nella nota del Dipartimento Agricoltura e Alimentazione prot. N. 344/D235 dd. 12. 02. 2008; Per regolazione dei livelli delle acque invasate – come spiega la delibera - si intende la possibilità di modifica dei livelli da parte del concessionario intervenendo con i dispositivi e la programmazione dell’esercizio; sono escluse quindi le cause di forza maggiore o indipendenti dalla possibilità di intervento da parte del concessionario, ivi comprese le condizioni idrologiche e climatiche straordinarie. Allo scopo di consentire la verifica del rispetto dei livelli, il concessionario è tenuto a fornire in tempo reale alla Provincia le rilevazioni dei dati dei livelli di invaso con cadenza di 30 minuti. Qualora il concessionario abbia l’esigenza di raggiungere livelli diversi da quelli fissati, dovrà ottenere l’autorizzazione da parte del Servizio competente in materia di utilizzazione delle acque pubbliche che si esprimerà entro 90 giorni dalla richiesta. Rimane inoltre salva la possibilità per le autorità competenti di imporre quote diverse per esigenze di protezione civile, di sicurezza degli invasi, di gestione degli stati di carenza idrica o siccità. B) Modalità e termini di presentazione del programma. Per stabilire la concessione di Taio e Santa Giustina, la delibera approvata oggi, fisa modalità e termini di presentazione del programma degli interventi che l’eventuale concessionario si impegna a rispettare. B1) Contenuti del programma Il programma deve riportare espressamente l’elenco degli interventi proposti, riferiti ai “beni gratuitamente devolvibili”, con la specifica indicazione se si tratti di interventi di manutenzione oppure di miglioramento tecnologico e strutturale anche con riferimento al complesso delle concessioni di grande derivazione idroelettrica in capo allo stesso concessionario. L’elenco dovrà essere accompagnato da una relazione tecnica per ciascuno degli interventi da effettuarsi durante il periodo di proroga comprendente la stima dei relativi oneri. Ai fini del rispetto della misura minima di tali oneri (30,00 Euro per ogni kW di potenza nominale media di concessione) dovrà farsi riferimento alla potenza di concessione, risultante a seguito dell’applicazione delle norme di legge e del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche, alla data di presentazione del programma. Qualora le condizioni impiantistiche sui beni siano tali da non richiedere interventi corrispondenti all’importo minimo previsto, è data facoltà al concessionario di indicare nel programma su quali impianti idroelettrici, inerenti al complesso delle concessioni di grande derivazione idroelettrica in capo al medesimo, promuovere gli interventi con gli importi dovuti. Con il programma degli interventi devono essere indicate per ciascuno di essi le scadenze temporali di inizio e fine lavori la cui conclusione dovrà avvenire improrogabilmente entro il periodo di proroga. In particolare, per quanto riguarda il contenuto obbligatorio, così come previsto anche dalla legge provinciale, la domanda di proroga deve contenere a pena di inammissibilità i seguenti, ulteriori, impegni da parte del concessionario: obbligo di versare annualmente alla Provincia, durante il periodo di proroga, un canone aggiuntivo rispetto ai canoni, sovracanoni ed alla cessione di energia gratuita in essere, pari ad euro sessantadue e cinquanta centesimi (62,50) per ogni kW di potenza nominale media di concessione con riferimento all´anno 2008 e salvo l´aggiornamento; obbligo di realizzare, con oneri a proprio carico, nel periodo di proroga, gli interventi di manutenzione, anche straordinaria, nonché di miglioramento tecnologico e strutturale, necessari per assicurare la piena efficienza dei beni, in misura non inferiore ad euro trenta (30,00) per ogni kW di potenza nominale media di concessione. Questo tipo di oneri non riguardano le spese ed i costi, necessari ad effettuare gli interventi derivanti dalle prescrizioni assunte in sede di procedura di collaudo e gli interventi necessari per la sicurezza prescritti dagli organi competenti. Il concessionario è obbligato a comunicare alla Provincia entro le date e nei modi stabiliti dalla delibera il programma degli interventi da effettuare. La Provincia concorda con il concessionario, anche con riferimento al complesso delle concessioni in capo allo stesso concessionario, modifiche o integrazioni al programma medesimo, che sarà periodicamente rivisto anche a richiesta della Provincia. Nel caso in cui il concessionario non abbia ottemperato all´obbligo previsto da questa lettera, ivi compresa la completa attuazione del programma, si applica la decadenza di diritto della proroga; obbligo, per la durata della concessione, compreso il periodo di proroga, di consentire alla Provincia la realizzazione delle opere e degli interventi necessari alla laminazione delle piene in attuazione di progetti preventivamente concordati tra la Provincia ed il concessionario; obbligo, per la durata della concessione e con oneri a proprio carico, di realizzare, secondo un programma sottoposto alla preventiva autorizzazione della Provincia, gli interventi necessari per assicurare la conservazione dei volumi di invaso esistenti al 28 dicembre 2007, e comunque la funzionalità degli organi di servizio e di manovra; obbligo di versare annualmente alla Provincia, durante il periodo di proroga, per il concorso al finanziamento di misure e di interventi di miglioramento ambientale, euro cinque (5,00), e salvo l´aggiornamento previsto dal comma 15 octies, per ogni kW di potenza nominale media di concessione in essere alla data di rilascio della proroga, nonché obbligo di consentire quanto necessario per l´esecuzione dei predetti interventi; obbligo, con oneri a proprio carico, salva la riduzione proporzionale del canone per l´utilizzo delle acque in relazione alla quantità effettivamente richiesta, di riservare e di mettere a disposizione, a richiesta della Provincia per le finalità e con le modalità stabilite, fino ad un litro al secondo medio annuo di acqua per chilometro quadrato di bacino imbrifero sotteso alla concessione medesima; obbligo, alla scadenza della concessione, ivi compreso il periodo di proroga, e nei casi di decadenza o rinuncia, di trasferire in proprietà alla Provincia, senza compenso, tutte le opere di raccolta, di regolazione e di condotte forzate ed i canali di scarico, il tutto in stato di regolare funzionamento; obbligo, alla scadenza della concessione, ivi compreso il periodo di proroga, e nei casi di decadenza o rinuncia, di consentire alla Provincia, su richiesta della medesima, l´immediata immissione in possesso di ogni altro bene, edificio, macchinario, impianto di utilizzazione, di trasformazione e di distribuzione inerente alla concessione, intendendosi per impianti di trasformazione e distribuzione inerenti alla concessione quelli che trasportano prevalentemente energia prodotta dall´impianto cui si riferisce la concessione; accettazione espressa che per i beni, la Provincia pagherà un prezzo uguale al valore di stima del materiale in opera, calcolato al momento dell´immissione in possesso, astraendo da qualsiasi valutazione del reddito da esso ricavabile. B 2) Modalità di presentazione del programma. Il programma degli investimenti dovrà essere presentato entro il 30 luglio 2008 al Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche e gli allegati tecnici dovranno essere redatti sia su supporto cartaceo che su supporto informatico nel formato da concordare con il Servizio. Il termine di 60 giorni per la presentazione della domanda di proroga decorre dalla data di pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-alto Adige/südtirol. .
 
   
   
RISPARMIARE IL 75% SULLA BOLLETTA ENERGETICA NELLE ABITAZIONI OGGI SI PUÒ. LA REGIONE TOSCANA SOSTIENE L´EFFICIENZA E L´INNOVAZIONE. IL 15 MAGGIO CONVEGNO A CARRARAFIERE NELL´AMBITO DI EDILTIRRENO  
 
 Carrara, 13 maggio 2008 - Il prezzo del barile di petrolio che vola senza freni impongono di accelerare alcune riflessioni sul risparmio energetico e sulle fonti alternative alleggerendo così la bolletta che le famiglie devono fronteggiare ad ogni scadenza. La Regione Toscana è una delle amministrazioni più impegnate in questa direzione ed ha organizzato, nell’ambito di Ediltirreno Expo un convegno che con il titolo Costruire Bioenergeticamente: il contributo dell’edilizia all’efficienza ed al risparmio energetico si terrà nel giorno di apertura (giovedì 15 maggio, ore 15, sala centro congressi di Carrarafiere). L’iniziativa è curata dall´Assessorato alla tutela ambientale e all´energia della Regione Toscana e sarà lo stesso assessore all’energia, Anna Rita Bramerini a tenere la relazione di apertura. Scopo del convegno è quello di promuovere un approfondimento tecnico e normativo, in presenza degli operatori che partecipano a Ediltirreno ed agli amministratori degli enti locali, informandoli di quanto la Regione ha fatto fino ad oggi in presenza di un contesto legislativo nazionale incompleto: “Basta anche un semplice cambio di caldaia, installandone una di ultima generazione, per ottenere risparmi consistenti – anticipa Riccardo Guardi, che in Regione opera presso la direzione generale delle politiche ambientali e territoriali e che sarà relatore sul tema ‘Normative in materia di efficienza energetica in edilizia – ma se pensiamo di installare impianti in un edificio costruito ex-novo secondo le normative vigenti e mettendo al centro della progettazione proprio il risparmio energetico possiamo arrivare ad abbattere i costi fino al 75%. Diversa la situazione per gli edifici esistenti che sono stati realizzati quando non c’era attenzione per il risparmio energetico. Nessuno aveva interesse ad investire in questo campo mentre oggi è necessario introdurre un meccanismo virtuoso che sia premiante nei confronti di chi costruisce ed investe per risparmiare energia facendo sì che il suo immobile abbia un valore di mercato superiore al momento della vendita” . La Regione Toscana si è impegnata molto, assieme ad altre regioni ed ai ministeri, per dare vita ad una legislazione nazionale che definisca con chiarezza gli aspetti relativi alla certificazione energetica, i decreti sono pronti ed arriveranno in parlamento nel corso di questa legislatura. “La finanziaria, concedendo la possibilità di spalmare fino a dieci anni le detrazioni relative agli investimenti, favorisce i proprietari con minori risorse che possono così detrarre spese anche rilevanti – dice Camillo Calvaresi dell’Enea di Firenze che illustrerà le “Le novità della Legge Finanziaria 2008 in materia di efficienza energetica negli edifici ” – ma è bene sottolineare che sono state anche introdotte semplificazioni importanti. È lo stesso produttore a poter certificare le caratteristiche dei materiali e strumentazioni fornite mentre il proprietario può inviare tramite internet le informazioni relative agli interventi”. Enea, che non ha ruoli di controllo fiscale, è stato individuato come lo strumento per verificare l’efficacia della legge e la sua effettiva attuazione. Concluderà il programma degli interventi programmati Marco Sala, Direttore del Centro Interuniversitario Abita dell´Università degli Studi di Firenze con una relazione su “Come costruire gli edifici nel futuro utilizzando le biotecnologie” , argomento sicuramente interessante per i numerosi operatori dell’edilizia che partecipano a Ediltirreno e che, da eventi di alto profilo scientifico e professionale, di cui è ricchissimo il programma della manifestazione, possono trovare informazioni utili alla loro attività. .  
   
   
MERCATO IMMOBILIARE IN VENETO L’INVERSIONE DEL TREND  
 
Verona, 13 maggio 2008 – Secondo Tecnocasa, nel secondo semestre del 2007 assistiamo ad una diminuzione, seppur contenuta, dei prezzi degli immobili generalizzata a tutte le realtà urbane, con poche eccezioni sul territorio. Si è verificato quindi, quello che ormai da tempo ci si attendeva: un’inversione del trend dei prezzi immobiliari che dal 1998 non avevano mai smesso di crescere. La stretta creditizia in atto sul mercato ha decisamente contribuito al verificarsi di questo scenario. A conferma di ciò gli ultimi dati della Banca d’Italia segnalano, nel 2007, una diminuzione delle erogazioni dello 0,23% rispetto al 2006. Gli altri elementi emersi ben chiari in questo arco temporale sono: la diminuzione della domanda di immobili, la maggiore offerta di abitazioni sul mercato, l’ampliamento della forbice tra prezzo richiesto e prezzo a cui si realizza la compravendita e l’allungamento dei tempi medi di vendita. Infatti nelle grandi città questi ultimi si sono portati mediamente intorno a 135 giorni, in aumento rispetto a 118 giorni registrati a giugno. Quest’ultimo dato in particolare mette in luce un aspetto importante che ha caratterizzato il mercato immobiliare nel secondo semestre del 2007 e che lo sta caratterizzando anche nei primi mesi del 2008: la difficoltà, sempre più forte, di incontro tra domanda ed offerta che vede contrapposti acquirenti con una minore disponibilità di spesa e venditori che pensano di poter realizzare gli stessi valori del passato. I venditori in questa fase di mercato si dividono in due categorie: coloro che non hanno necessità di vendere gli immobili a breve termine e quindi restano fermi nella loro posizione con la conseguenza che l’abitazione resta invenduta sul mercato per lungo tempo (soprattutto se il rapporto prezzo/qualità non è congruo) e coloro che invece, avendo necessità di realizzare la compravendita, dopo lunghe trattative decidono di rivedere le loro richieste iniziali. Gli acquirenti dimostrano molta più difficoltà ad acquistare di quanto non avvenisse in passato. A soffrire in particolare sono coloro che si trovano nella necessità di accendere un mutuo a quasi totale copertura dell’acquisto: le famiglie monoreddito, i single, le giovani coppie (che mai come adesso devono avere una famiglia che possa aiutarli) e gli extracomunitari. L’analisi in base al profilo dimensionale evidenzia che la variazione dei prezzi più sensibile si è registrata nelle grandi città (-1. 5%), a seguire i capoluoghi di provincia (-0. 9%) ed i comuni dell’hinterland (-0. 8%) che ancora una volta hanno avuto un comportamento migliore. Le grandi città hanno registrato variazioni di prezzi negative ad eccezione di Torino, le cui quotazioni sono stabili e di Palermo che registra ancora un debole segnale di crescita (+1. 5%). Tra le realtà con la diminuzione dei prezzi più sensibile si segnalano Bologna (-3. 4%), Verona (-3. 2%) e Bari (-2. 9%). Per la prima volta in questo semestre si registrano segnali negativi anche a Milano (-1. 1%) e Roma (-1. 6%), i mercati immobiliari più importanti. Considerando complessivamente tutto il 2007 le uniche realtà che chiudono ancora con quotazioni in crescita sono Milano, Torino e Palermo. Un’analisi a livello di aree nelle grandi città ha evidenziato una migliore tenuta degli immobili posizionati nelle zone più centrali, rispetto a quelle periferiche e semicentrali. In base al profilo geografico si evidenzia che i capoluoghi del Sud Italia hanno registrato una migliore performance, con una crescita delle quotazioni dello 0. 2%, ma riteniamo che siano ormai alla fase finale della loro corsa. Sono invece diminuite dell’1. 4% le quotazioni dei capoluoghi del Centro Italia e dell’1. 5% quelle dei capoluoghi del Nord Italia. Passiamo ora ad analizzare le caratteristiche della domanda immobiliare che, anche in questo semestre, si è rivelata più selettiva rispetto al passato, con standard qualitativi sempre più elevati. Infatti la richiesta abitativa oggi è alimentata prevalentemente da chi ha necessità di acquistare l’immobile, come prima casa o come casa di sostituzione ovvero “migliorativa”, essendo diminuita la domanda per investimento e quella da parte degli extracomunitari, meno “attenta” alla qualità dell’immobile. L’insieme di questi elementi ha comportato una “selezione naturale” da parte del mercato immobiliare che ha così premiato le abitazioni più vicine alle esigenze degli acquirenti. Occorre precisare però che quando si parla di “qualità” non ci si riferisce necessariamente alle tipologie signorili o di pregio. Infatti le caratteristiche che hanno “facilitato” la compravendita in questo semestre sono state: la presenza del box o del posto auto, la vicinanza ai mezzi di trasporto, il posizionamento ai piani alti, la luminosità, la presenza di balconi o terrazzi (l’esigenza di sfoghi esterni è in crescita) e di riscaldamento autonomo, l’inserimento dell’immobile in contesti abitativi medio-piccoli, il posizionamento in strade poco trafficate e tranquille, la disposizione degli spazi interni. Ma è emerso anche un altro aspetto che teniamo a sottolineare: l’attenzione allo stato di conservazione dell’immobile. Infatti nelle grandi città si è registrata una migliore tenuta delle soluzioni ristrutturate o nuove e in parte anche delle tipologie usate ma in buono stato. Una delle preoccupazioni espresse dai potenziali acquirenti è legata al sostenimento di eventuali spese di ristrutturazione per il timore di non riuscire a quantificarle, in maniera accurata, sia in termini di importo che di durata. Sul fronte della locazione invece la sensazione è che si stia assistendo ad un aumento di domanda di immobili in affitto, alimentata proprio da coloro che non riuscendo ad ottenere un mutuo o trovandosi di fronte ad una rata troppo “pesante” optano per la locazione, magari anche come soluzione temporanea, in attesa poi di poter acquistare in un momento successivo. Questo di fatto non si sta traducendo in una tensione verso l’alto dei canoni di locazione, dal momento che sul mercato c’e’ ancora offerta di immobili in locazione risultato della corsa al mattone avvenuta negli scorsi anni. A questo bisogna aggiungere la volontà dei proprietari di puntare alla continuità del rapporto di locazione andando incontro alle esigenze del conduttore con una riduzione dei canoni richiesti. Il risultato combinato delle dinamiche che si stanno registrando sul mercato della compravendita e su quello della locazione ha comportato un lieve aumento dei rendimenti immobiliari che sui bilocali sono saliti a 3. 8%. Analizzando la domanda immobiliare i dati più aggiornati ci segnalano nelle grandi città una maggiore richiesta per i trilocali che raccolgono il 37. 9% delle preferenze, seguite dai bilocali con il 28. 8 %. Nelle metropoli come Milano, Roma, Napoli e Torino la tipologia più apprezzata è il bilocale. Dal lato dell’offerta la tipologia più presente sul mercato è il trilocale con il 35. 1%, seguito dal bilocale con il 26. 2% e dal quattro locali con il 21. 5%. L’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città a gennaio 2008 evidenzia ancora una concentrazione delle richieste nella fascia di spesa oltre i 249 mila €, in aumento rispetto a luglio 2007. Questo segnale, comunque positivo, va incrociato anche con l’informazione che indica una maggiore concentrazione di richieste per i trilocali ed un lieve aumento di quelle relative ai quattro locali e ai cinque locali. Nei prossimi mesi l’andamento di mercato sarà simile a quello appena descritto, con acquirenti sempre più selettivi ed attenti e venditori che devono prendere consapevolezza dell’importanza che avrà il rapporto prezzo/qualità dell’immobile perché la compravendita si realizzi. Sicuramente il compratore si troverà a fare i conti con la sua disponibilità di spesa, che più contenuta rispetto al passato potrebbe impedirgli o rendergli più difficile l’acquisto della casa. Verona – In diminuzione del 2. 1% le quotazioni immobiliari di Verona nel 2007 (nel secondo semestre dell’anno la riduzione dei prezzi è stata del 3. 2%). Andamento dei prezzi nel tempo
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
+9. 8% +12. 8% +12. 5% +9. 4% +8. 3% +9. 8% +5. 5% -2. 1%
Le quotazioni delle aree centrali sono salite dell’1. 4% grazie alla performance del quartiere di Centro storico-Filippini dove, in seguito all’immissione sul mercato di immobili ristrutturati a nuovo, si è registrato un effetto traino sui prezzi di tutte le altre tipologie immobiliari. L’aumento delle quotazioni ha determinato un rallentamento delle tempistiche di vendita che, in questa zona, sono arrivate anche a 7-8 mesi. Si avverte difficoltà di vendita per i tagli medio-grandi mentre si registra buona tenuta sul mercato per i tagli dal monolocale fino al trilocale. Ad acquistarli soprattutto investitori. Sono poche le compravendite effettuate come prima casa o casa di sostituzione. In questo secondo semestre del 2007 si è registrato un andamento particolarmente positivo delle locazioni nel Centro storico dovuto all’afflusso di numerosi trasferisti giunti a Verona per lavorare in diversi istituti di credito e che hanno animato il mercato delle locazioni. Le tipologie più ambite sono quelle fornite di terrazzo e di posto auto o box ma l’offerta sul mercato è decisamente bassa. Tra le zone più richieste quelle che si sviluppano intorno al Duomo, alla Basilica di Sant’anastasia e nella zona Sottoriva. Si tratta di aree storiche, con abitazioni dalle caratteristiche prestigiose (affreschi, travi in legno) che possono raggiungere cifre, per soluzioni signorili e ristrutturate, di 6000-6500 € al mq. In diminuzione dell’8. 1% le quotazioni dell’area di Borgo Trento in seguito alla contrazione dei prezzi che ha riguardato in particolare i quartieri di Cesiolo, Pindemonte e Valdonega. Nelle prime due zone il ribasso è stato in parte determinato dalla vetustà delle abitazioni presenti. Si tratta infatti di soluzioni costruite nella prima metà degli anni ’50, spesso senza box ed ascensore, alcune anche prive di sfoghi esterni e con finiture di media qualità. A questo si aggiungono anche le difficoltà di parcheggio, acuite dalla presenza dell’Ospedale di Borgo Trento. Mercato diverso quello di Valdonega ai confini con le Torricelle e con la zona collinare della città, apprezzato per la tranquillità ed il verde registra una buona domanda a cui però non corrisponde un’adeguata offerta. Le case hanno finiture di qualità, soprattutto quelle in stile liberty. Le metrature più richieste sono superiori a 120 mq, tagli più grandi quindi rispetto a quelli richiesti a Cesiolo e Pindemonte dove si cercano maggiormente i trilocali. In tutti e tre i quartieri acquistano soprattutto famiglie che apprezzano negli immobili, anche di medie metrature, la possibilità di poter ricavare un secondo bagno. A seguire tra le macroaree che hanno messo a segno una riduzione dei prezzi anche Borgo Milano-stadio-navigatori con -3. 9%. Tra i quartieri che hanno registrato contrazioni più sensibili si segnalano Borgo Milano, Saval, Navigatori e Chievo. A Borgo Milano il calo delle quotazioni ha interessato soprattutto le tipologie usate. Le soluzioni di nuova costruzione hanno registrato prezzi stabili. Negli ultimi mesi si sono realizzate numerose permute orientate all’acquisto del nuovo penalizzando le abitazioni di recente costruzione i cui prezzi non si discostano poi tanto da quelli delle nuove. A favore delle tipologie usate giocano la metratura e gli spazi dei locali, più comodi ed ampi rispetto a quelli che caratterizzano le nuove costruzioni e per questo apprezzate. Infatti il taglio più ricercato è il trilocale dal momento che, la domanda in zona, è alimentata soprattutto da famiglie che cercano per necessità. Minima la richiesta per le tipologie degli anni ’60 con riscaldamento centralizzato. Il quartiere si divide in due zone: Borgo Milano e Borgo Nuovo. Borgo Milano è la più richiesta, semicentrale, caratterizzata dalla presenza di piccoli condomini degli anni ’60 e da alcune soluzioni indipendenti in stile liberty. Ci sono poi abitazioni sorte intorno agli anni ’80, con riscaldamento autonomo, spazi verdi e comodi parcheggi. Per un medio usato si spendono 1900 € al mq. A Borgo Nuovo, quartiere di più recente costruzione, vi sono diverse soluzioni nuove, recenti, in edilizia Peep ed ex case popolari sorte negli anni ’60-’70. Per un usato economico si spendono cifre medie di 1300 € al mq. In diminuzione le quotazioni delle abitazioni nelle zone di Saval, Navigatori e Chievo, mentre sono Stazionarie quelle di Ponte Catena. In tutte le zone la contrazione delle quotazioni è da ricercarsi principalmente nella minore capacità di spesa dei potenziali acquirenti. A questa si aggiungono altre spiegazioni. A Chievo ha contribuito la nascita di numerosi appartamenti che negli ultimi anni ha comportato una calmierazione dei prezzi e ha penalizzato le soluzioni usate, che per essere concorrenziali sono state compravendute a prezzi più bassi. Ricordiamo che le abitazioni usate risalgono alla prima metà degli anni ’50. Da qualche anno è stata dotata di una pista ciclabile che la collega con il Centro della città. A Saval buona parte delle abitazioni è stata costruita in edilizia Peep nei primi anni’80; la presenza di vincoli sulla vendita degli immobili ha contribuito a rallentare sensibilmente il mercato. Navigatori, sviluppatosi negli anni ’60 a ridosso di Borgo Milano, negli anni scorsi aveva registrato una buona percentuale di compravendite da parte di stranieri. Questa componente è decisamente diminuita nell’ultimo anno in seguito alla stretta creditizia. Ha tenuto il mercato immobiliare di Ponte Catena, in posizione semicentrale e a ridosso di Borgo Trento. Sviluppatosi prevalentemente negli anni ’60 e in parte negli anni ’80, è tra i quartieri più apprezzati per la tranquillità e gli ampi spazi verdi grazie alla vicinanza con il fiume Adige. Su tutti e tre i quartieri si segnala comunque una contrazione della domanda ed una maggiore offerta sul mercato. A cercare casa cono soprattutto coloro che hanno la necessità di acquistare e che ultimamente si orientano sui trilocali. In diminuzione del 2. 4% le quotazioni delle abitazioni situate nella macroarea di Borgo Venezia, in particolare nell’omonimo quartiere e nel quartiere Musicisti. A Borgo Venezia dove la maggioranza degli acquirenti fa ricorso al mutuo per poter finanziare l’acquisto dell’immobile, la stretta creditizia in atto ha ridimensionato la disponibilità di spesa, soprattutto degli acquirenti stranieri che comunque rappresentano una minima parte della zona. Anche gli acquirenti italiani, per lo più lavoratori dipendenti, mostrano una maggiore difficoltà. Le tipologie più richieste sono il trilocale ed il quattro locali possibilmente in buono stato di conservazione dal momento che si teme di affrontare le spese di ristrutturazione. Apprezzata la presenza dell’ascensore, del posto auto o del box e l’esposizione. Il quartiere, alla prima periferia della città, offre soprattutto abitazioni della fine del 1800 ed inizi del 1900, alcune in stile liberty (ristrutturati costano mediamente intorno a 2700-2800 € al mq) e poi condomini degli anni ’70-’80. Negli ultimi anni è stata realizzata la riqualificazione della piazza Libero Vinco e si prevede anche la realizzazione di un parcheggio sottostante. In lieve calo i prezzi delle abitazioni in zona Musicisti in seguito ai valori ormai troppo elevati raggiunti dalle quotazioni e all’eccessiva offerta di immobili sul mercato rispetto alla domanda. A cercare casa in zona sono famiglie che chiedono tagli medio-grandi (trilocali e quattro locali) e con una disponibilità di spesa media intorno a 215 mila €. Sono decisamente diminuiti gli acquisti per investimento, a causa di una minore disponibilità economica degli investitori. La zona comunque registra ancora un discreto mercato delle locazioni alimentato da studenti che frequentano l’Università con sede nella vicina Veronetta. L’offerta immobiliare del quartiere riguarda prevalentemente condomini degli anni ’70, valutati 2100-2200 € al mq se ristrutturati e 1700-1900 € al mq se da ristrutturare. Al confine tra il quartiere Musicisti e Borgo Santa Croce si possono acquistare villette singole e villette a schiera. Una soluzione singola con annesso giardino può superare 1 milione di Euro, mentre per una soluzione a schiera si spendono mediamente 500-600 mila Euro. In fase di discussione l’approvazione del progetto che prevede un traforo che collega Borgo Venezia a Borgo Trento e che porterebbe ad un netto miglioramento della viabilità dell’intera zona. Sulla città sono previsti degli importanti interventi di riqualificazione che interesseranno in particolare la zona Sud. Tra questi l’ex mercato ortofrutticolo che ospiterà il polo finanziario di Verona, con sedi di assicurazioni ed istituti di credito. Prevista anche un’area residenziale e di pregio. L’ex Officine Adige lasceranno spazio ad un polo direzionale, ma anche a residenze, negozi, una chiesa, un albergo e parchi. A confine con Borgo Roma sorgeranno 300-400 unità abitative di cui almeno il 40% in edilizia convenzionata, negozi, uffici e servizi. Non mancherà un’area verde, una piscina ed altre attrezzature sportive. Nell’area degli Ex Magazzini Generali si realizzerà invece un centro culturale polivalente.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘08 2. 2% 19. 0% 48. 1% 26. 7% 10. 0%
Luglio’07 2. 4% 19. 7% 42. 8% 25. 7% 9. 4%
La domanda immobiliare registra una diminuzione di monolocali (-0. 2%) e di bilocali (-0. 7%). In aumento quella di trilocali (+5. 3%), quattro locali (+1%) e cinque locali (+0. 6%).
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘08 3. 6% 17. 6% 35. 8% 27. 7% 15. 3%
Luglio ‘07 2. 4% 16. 8% 34. 8% 24. 6% 21. 4%
In aumento la presenza di tutte le tipologie ad eccezione di cinque locali che diminuiscono del 6. 1%. Padova - Nel secondo semestre del 2007 le quotazioni immobiliari di Padova sono diminuite dello 0. 3%. Nel Centro storico, nella seconda parte dell’anno, le quotazioni sono rimaste stabili anche se si registra un allungamento delle tempistiche di vendita ed una maggiore attenzione al rapporto qualità/prezzo soprattutto nella fascia di spesa entro i 300 mila €. Tiene sempre bene il mercato degli immobili di prestigio dove si richiedono cifre oltre 700-800 mila €. Su questo segmento le zone più ambite sono quelle situate in via Roma, a ridosso della basilica di S. Antonio e la zona del Prato della Valle che si è decisamente rivalutata in seguito ad una serie di interventi di riqualificazione. Tra le tipologie più ricercate l’attico e l’”Occhio di Portico”. Quest’ultimo è un appartamento indipendente che si sviluppa su più livelli con affaccio sui portici e può arrivare a costare anche 4500-5000 € al mq (ristrutturato). Punte di 7000 € al mq si raggiungono nei pressi dello storico “Caffè Pedrocchi”. Gli attici, sempre ambiti, arrivano tranquillamente al milione di €. Apprezzate le abitazioni dei primi anni ’30, di dimensioni medio-grandi, situate nei pressi dell’Osservatorio Astronomico di Padova. Per una soluzione ristrutturata si spendono in media 3000-3500 € al mq. Negli ultimi tempi è in crescita la domanda per le abitazioni di Città Giardino, caratterizzato da villette bifamiliari e piccoli condomini, costruiti tra gli anni ’30 e gli anni ’70. Le soluzioni da ristrutturare costano 1800-2000 € al mq, quelle ristrutturate 2800-3000 € al mq. Positivo anche il mercato delle locazioni animato in particolare da studenti universitari e professionisti trasfertisti. In lieve aumento le quotazioni immobiliari nei quartieri di S. Rita e S. Croce dove la domanda abitativa è sempre molto sostenuta e proveniente da un target di acquirenti medio-alto. Santa Rita ha tra i suoi vantaggi la vicinanza di due importanti strutture ospedaliere (l’Ospedale di S. Antonio ed il Policlinico) e di un parco, mentre Santa Croce beneficia della presenza del famoso Prato della Valle ed è da poco servita da un nuovo collegamento con il Centro della città tramite un tram. In entrambi i quartieri il target medio è la famiglia e per questo il taglio più richiesto è quello con le tre camere da letto ed i doppi servizi. La zona offre condomini costruiti tra gli anni ’60 e gli anni ’70, spesso signorili e alcuni dotati di portineria. Madonna Pellegrina è un quartiere con scuole, parchi e altri numerosi servizi così come Sant’osvaldo. Sorti entrambi tra gli anni ’60 e gli anni ’70 registrano quotazioni immobiliari più contenute perché più lontani dal centro cittadino. Anche in queste ultime due zone si registrano compravendite realizzate da famiglie, anche se, in tutti e quattro i quartieri c’è una discreta componente di acquisto per investimento perché ci sono trasfertisti che lavorano presso gli ospedali, studenti e stranieri che cercano immobili in affitto. A titolo di esempio per un monolocale di circa 35 mq si possono spendere dai 90 a 100 mila € e ricavarne 6000 € annui lordi. Negli ultimi tempi si registra la tendenza da parte degli studenti, soprattutto se fuori sede, ad acquistare l’immobile, in particolare nella zona di S. Rita che è più vicina alle facoltà universitarie. Da segnalare la presenza della pista ciclabile in via Facciolati. In lieve ribasso le quotazioni dei quartieri S. Carlo e Pontevigodarzere, a nord della città, in seguito alla ridotta capacità di spesa dei potenziali acquirenti. La tipologia più richiesta è il trilocale, possibilmente ai piani alti e con riscaldamento autonomo. Tra gli acquirenti giovani che hanno sempre vissuto nel quartiere e che decidono di restare vicino alla famiglia. Entrambi i quartieri permettono di raggiungere facilmente il centro, la Stazione e le vie di comunicazioni più importanti. A San Carlo, quartiere prettamente residenziale, edificato tra gli anni ’60 e gli anni ’70, per un buon usato si spendono mediamente intorno a 1400-1500 € al mq. Si registra una discreta presenza di investitori dal momento che c’è una buona richiesta di immobili in locazione (studenti, professionisti, giovani coppie attirati dalla comodità della zona). Per un bilocale si spendono mediamente 450-550 € al mese. In posizione più periferica sorge Pontevigodarzere, più verde e tranquillo, dove per i prossimi anni si prevede un discreto sviluppo edilizio, principalmente per la riqualificazione di un’area dismessa dove sorgerà anche il parcheggio di interscambio per il tram che ormai da un anno è operativo sulla città. Al momento è in funzione il tratto tra la Stazione e il quartiere Guizza mentre sono ancora in corso i lavori per la tratta dalla Stazione a Pontevigodarzere. Si prevede anche la nascita di soluzioni ad uso residenziale. La zona è molto eterogenea dal punto di vista immobiliare con abitazioni singole o semindipendenti di 30-40 anni e piccoli contesti condominiali degli anni ’80. Per un buon usato si spende mediamente intorno a 1300-1400 € al mq. In lieve diminuzione i prezzi degli immobili nel quartiere di Arcella-s. S. Trinità a ridosso delle mura di Padova. La riduzione della capacità di spesa dei potenziali acquirenti si è tradotta in una contrazione delle quotazioni. Ciò nonostante si assiste anche ad una ripresa degli acquisti da parte degli investitori che comprano bilocali e trilocali da affittare a stranieri e a giovani coppie ed investono cifre medie di 110-120 mila €. In diminuzione rispetto al passato la componente di acquisto da parte di stranieri che al momento optano per la locazione dell’immobile. Per un bilocale si pagano cifre medie di 450 € al mese. Lo sviluppo edilizio della zona si è avuto tra gli anni ’50 e gli anni ’70. Tra le zone più apprezzate Ss Trinità perché più vicina al Centro e mediamente più servita. L’offerta abitativa include soluzioni degli anni ’60-’70 e per un buon usato si spendono cifre medie di 1450 € al mq. San Bellino è apprezzata per la presenza di aree verdi e di abitazioni più recenti dal momento che sono sorte nella seconda metà degli anni ’70. In lieve aumento le quotazioni dei quartieri Guizza e Salboro nella seconda parte del 2007. Nel quartiere Salboro l’incremento delle quotazioni è stato determinato dagli interventi di riqualificazione che lo hanno interessato, attirando l’interesse da parte degli acquirenti che sono arrivati anche da altre zone della città: creazione di nuove aree verdi, spazi gioco per i bambini, piste ciclabili, ampliamento delle strutture scolastiche. A questo si deve aggiungere il posizionamento favorevole per raggiungere l’autostrada. Negli ultimi tre anni inoltre è stato creato un intero quartiere Peep, con villette a schiera, popolato soprattutto da famiglie. Il resto del quartiere si è sviluppato prevalentemente negli anni ’70 con soluzioni indipendenti e palazzine. Presenti anche residence (con appartamenti con taverna e mansarda) di recente costruzione valutati intorno a 1700-1800 € al mq. In futuro si prevedono nuovi interventi su terreni che potrebbero essere resi edificabili. Anche il quartiere Guizza ha registrato una lieve rivalutazione ed è stato interessato dall’arrivo del metrobus che ha snellito il traffico e migliorato i collegamenti con il centro. Il suo arrivo ha creato anche interesse per la locazione e l’acquisto di immobili commerciali lungo il passaggio. Negli ultimi anni molti immobili sono stati ristrutturati e riqualificati così come si sono create nuove aree verdi. Sono ancora in corso i lavori per la costruzione di appartamenti con mansarde e taverne che costano mediamente 2000-2300 € al mq. Nei primi mesi del 2008 si registra un leggero spostamento della domanda verso i tagli più piccoli (con disponibilità di spesa entro i 130-160 mila €) e una lieve ripresa della richiesta di locazione da parte di coppie giovani e single che hanno più difficoltà ad acquistare. La tenuta dei prezzi nei quartieri di S. Gregorio, Forcellini e San Camillo è stata determinata da fattori completamente diversi. A S. Gregorio, che sorge verso la zona industriale di Padova, il mercato immobiliare ha beneficiato delle compravendite realizzate da parte dei dipendenti delle diverse industrie mentre il quartiere Forcellini e San Camillo beneficiano della vicinanza di strutture ospedaliere e dell’Università. Questo comporta la presenza di investitori che acquistano tagli piccoli e investono in genere delle cifre medie di 75-110 mila €. Tutte e tre le zone sono abbastanza simili dal punto di vista immobiliare: la maggioranza dei condomini sono sorti nella prima metà degli anni ’60 e poi nella prima parte degli anni ’80. Poche le soluzioni indipendenti che si concentrano nei pressi di piazzale Ponte Corvo a prezzi che partono da 500 mila € se l’immobile è abitabile. Le tipologie più richieste da chi cerca la casa ad uso diretto sono gli appartamenti superiori a 110 mq e le porzioni di casa singola. Tra via Forcellini e via Facciolati è in corso la costruzione di una area di edilizia Peep. Villette a schiera e appartamenti in residence della fine degli anni ’90 sono disponibili nel quartiere di Terranegra. Rovigo - La diminuzione del 5. 2% delle quotazioni immobiliari di Rovigo, nella seconda parte del 2007, è stata determinata dalla presenza di nuove costruzioni sorte alla periferia della città che hanno aumentato l’offerta degli immobili sul mercato e ne hanno calmierato i prezzi. Questi ultimi infatti si sono ridimensionati in tutta la città compreso il Centro dove si registra anche un allungamento dei tempi di vendita. In zona resiste la domanda per investimento sia per gli appartamenti che per i negozi e gli uffici. Il target medio ha una disponibilità di spesa che si aggira intorno a 200 mila €. La tipologia più richiesta è il trilocale. Particolarmente apprezzata la presenza di una cucina abitabile e soprattutto del box, molto difficile da trovare. Tra le zone più richieste ci sono piazza Garibaldi e piazza Vittorio Emanuele dove però si realizzano poche compravendite (molti immobili sono di proprietà di enti pubblici o di Istituti di Credito) e per una soluzione ristrutturata si pagano cifre medie di 2000-2200 € al mq. A seguire, nelle preferenze dei potenziali acquirenti, c’è la zona del Sacro Cuore dove ci sono case indipendenti costruiti tra gli anni ’70 e gli anni ’80 (case unifamiliari, bifamiliari e trifamiliari). Per un buon usato si spendono cifre medie di 1500-1600 € al mq. Per una soluzione indipendente si parte da valori di 300 mila €. Apprezzate anche le abitazioni situate a S. Bartolomeo, molto richiesto perché sorge a ridosso del Centro, con costruzioni sorte dopo gli anni ’80. Per un buon usato si spendono cifre medie di 1650 € al mq. Sono iniziati da poco i lavori per la riqualificazione di un’ex area dismessa dove sorgeranno edifici residenziali e box. Questi ultimi si vendono a 25-28 mila €. In diminuzione le quotazioni nella zona della Commenda ovest, con un mercato immobiliare molto eterogeneo che determina la presenza di un target abbastanza differenziato. Ci sono ex case popolari degli anni ’50, senza ascensore e in cattive condizioni di conservazione che costano mediamente 900 € al mq e che sono acquistate soprattutto da stranieri. Nella parte orientale del quartiere sono disponibili soluzioni singole degli anni ’80-’90 che partono da un minimo di 350 mila €. Al momento non si registra un notevole sviluppo edilizio della zona ma sono in fase di ultimazione delle villette a schiera e dei piccoli contesti condominiali. Il nuovo costa 1700 € al mq. Nuove costruzioni sono in corso anche in San Pio X: si tratta di bifamiliari e villette a schiera di qualità medio elevate vendute a prezzi medi di 1600 € al mq. Anche questo quartiere si presenta con un’offerta immobiliare degli anni ’70-’80 (ex Iacp e costruzioni in edilizia cooperativa) ed un’altra più residenziale con immobili indipendenti. In aumento la domanda di abitazioni in affitto, soprattutto da parte delle giovani coppie, con più difficoltà ad accedere al mercato del credito rispetto al passato. Quotazioni in contrazione anche nelle zone di Borsea e Tassina dove si registrano rallentamenti soprattutto sul mercato delle nuove costruzioni. Si allungano i divari di trattativa con offerte spesso inferiori alla richiesta dei proprietari. Nel quartiere Tassina il mercato si divide tra costruzioni degli anni ’60-’70 che si concentrano nella zona “vecchia” e le nuove costruzioni (appartamenti e soluzioni plurifamiliari) ormai in fase di ultimazione, dove comprano soprattutto giovani coppie con età media attorno ai 30-35 anni. Per una soluzione nuova si spendono mediamente 1500 € al mq dal momento che la zona non è molto distante dal Centro della città. A Borsea, frazione di Rovigo, gli interventi di nuova costruzione sono concentrati in una sola zona residenziale e riguardano edilizia convenzionata per enti autonomi ed edilizia privata anche se, la maggioranza delle abitazioni esistenti, sono abitazioni singole o accostate degli anni ’70-’80 per le quali si spendono cifre medie di 1100 € al mq. La frazione risente della vicinanza delle nuove costruzioni nei paesi limitrofi come Pontecchio e per questo attira un target mediamente non troppo giovane o per lo più affezionato alla zona. Forte richiesta anche da parte di extra-comunitari che hanno budget ridotto e li costringe a spostarsi in paesi a circa 10 km da Rovigo. Al momento sono in corso i lavori per l’ultimazione di una pista ciclabile che collega il quartiere Tassina al Centro della città. Si riscontra una lieve diminuzione delle quotazioni nel mercato dell’usato nei quartieri di S. Bartolomeo e Commenda Est, da sempre apprezzati e ricercati dagli acquirenti di Rovigo. S. Bartolomeo è un quartiere, sviluppato negli anni ’70, che offre fondamentalmente appartamenti di dimensioni medio-grandi inseriti in piccoli contesti condominiali ma anche case singole, bifamiliari e case accostate. Il quartiere ha tra i suoi vantaggi la vicinanza al centro, una buona viabilità, aree verdi e la facilità di parcheggio. Per un buon usato si spendono cifre medie di 1200 € al mq. Tra le zone di sviluppo si segnalano “Nuova Città Giardino”, dove sono stati realizzati diversi interventi per l’edificazione di bifamiliari, trifamiliari e appartamenti in piccoli contesti, per un valore di compravenduto medio che si attesta indicativamente in 1800-1850 € al mq e la zona dell’ex Mercato Ortofrutticolo, che demolito, ha lascito spazio alla costruzione di diverse unità abitative in contesti condominiali. Lo sviluppo edilizio del quartiere “Commenda Est” è ormai limitato dalla scarsità di lotti edificabili. Negli ultimi sette anni sono stati oggetto di una frenetica ed intensa attività di edificazione che ha reso satura la zona. Le nuove costruzioni (porzioni di villette a schiera e alcune unità abitative con ingresso indipendente) si compravendono a cifre medie di 1850 € al mq. Ci sono poi appartamenti, case singole e bifamiliari e villette a schiera degli anni ’80. L’usato presenta valutazioni medie di 1250 € al mq. In crescita la ricerca di appartamenti in locazione da parte di giovani coppie e single. Per un bilocale si spendono cifre medie di 400 € al mese. Da segnalare che su Rovigo è attivo da diversi mesi il nuovo casello Autostradale di “Rovigo Sud-villamarzana” dove nelle immediate vicinanze è già iniziata da diverso tempo lo sviluppo di una vasta ed importante zona industriale/artigianale. Inoltre sono in fase di realizzazione diversi interventi per il miglioramento della viabilità, soprattutto nella zona a ridosso dell’Ospedale. Treviso - Stabili le quotazioni delle abitazioni a Treviso nella seconda parte dell’anno. Proseguono gli interventi di ristrutturazione degli immobili all’interno delle mura della città, dove si alternano soluzioni degli anni ’50-’70 con altre di epoca medioevale. Le soluzioni più prestigiose si concentrano a ridosso del Duomo, di Piazza dei Signori ed in Città Giardino. Per una soluzione ristrutturata signorile si spendono mediamente 4500 € al mq. La bassa offerta di box sul mercato determina una preferenza per le abitazioni che sorgono a ridosso delle mura, dove si possono acquistare abitazioni di più recente costruzione, dagli anni ’50 agli anni ’70, a prezzi medi che vanno da 1800 a 2500 € al mq. Al momento sono ancora in corso interventi per la costruzione di piccoli contesti condominiali il cui valore oscilla da 3000 a 3500 € al mq. E’ rimasta stabile la domanda da parte degli investitori mentre si registra un calo della domanda di immobili da parte di stranieri. Condomini, case singole e bifamiliari, costruiti a cavallo degli anni ’50 e ’60 sono disponibili a S. Maria del Rovere a prezzi medi di 1600-2000 € al mq. Tipologie in edilizia popolare sono disponibili invece a San Pelaio. Sono ancora in corso i lavori per la realizzazione di un nuovo polo direzionale e di piste ciclabili. Al di fuori delle mura, un’altra zona molto richiesta è Eden, a ridosso del Tribunale. Sviluppatasi negli anni ’60 presenta un’offerta abitativa eterogenea che spazia dai condomini fino alle ville singole di pregio concentrate a ridosso del Tribunale. La presenza di quest’ultimo ha portato alla nascita di uffici e all’utilizzo di molte abitazioni ad uso ufficio. Una tipologia usata ed in buone condizioni in questa zona può oscillare da 1500 a 1900 € al mq. Si registra ancora la presenza di investitori che comprano soprattutto tagli piccoli in cui investire tagli medi di 150 mila €. Al confine con Eden il quartiere San Giuseppe dove oltre alle costruzioni degli anni ’60-’70 ci sono anche abitazioni più recenti a prezzi medi di 2000 € al mq. Chi avesse una disponibilità di spesa più bassa può optare per Canizzano, alla periferia esterna della città, attualmente interessata da interventi di nuova costruzione e di riqualificazione. Nel centro del quartiere dove sarà creata anche una zona da destinare ad immobili ad uso commerciale. Altre zone di espansione residenziale sono S. Maria Delfina e S. Angelo. Venezia – Mestre - Nel secondo semestre del 2007 le quotazioni di Venezia sono diminuite dell’1. 1%. Entrando nel dettaglio dei quartieri si segnala stabilità per le quotazioni a Carpenedo e Favaro. A Carpenedo si registra un mercato dinamico, caratterizzato da una disponibilità di spesa media che parte da 250 mila €. Il target di acquirenti è molto eterogeneo e spazia dal single professionista fino ad arrivare alla famiglia. Si cercano trilocali e quattro locali. Le zone più richieste sono piazza Carpenedo, viale Garibaldi ed il Centro storico. Nel Centro storico ci sono soluzioni di pregio del Xviii e Xix secolo che possono toccare, ristrutturati, punte di 3500 € al mq se affacciano su piazza Ferretti. Quotazioni più basse, 2900-3000 € al mq, per le abitazioni di pregio situate in viale Garibaldi. Parliamo di immobili caratterizzati da terrazzi abitabili, androni molto ampi, portineria. Ricercate le abitazioni situate nel quartiere Bissuola, apprezzato per la presenza di verde (Parco della Bissuola) e di scuole. Per un buon usato si spendono cifre medie di 2000-2200 € al mq. Quotazioni più basse, 1500 € al mq, si registrano per le soluzioni popolari, ex Iacp, ex Ater ed ex Ina Casa disponibili nei quartieri periferici di Tessera e Gazzera. Limitrofo a Mestre sorge Favaro dove acquistano soprattutto coloro che decidono di lasciare Venezia per trasferirsi sulla terraferma. Tra i vantaggi della zona c’è la vicinanza all’aeroporto e comunque gli ottimi collegamenti con Venezia. Notevole lo sviluppo edilizio della zona perché ha ancora molti terreni edificabili: miniappartamenti, ville singole, porzioni di soluzioni indipendenti, villette a schiera. Per una soluzione nuova si pagano mediamente 2000-2300 € al mq. Chi desiderasse un rustico o un casale con terreno annesso può optare per la zona di Tessera, penalizzata dai pochi servizi ma con potenzialità di sviluppo futuro. Positivo il mercato delle locazioni dove si registra un aumento delle richieste di appartamenti in affitto, soprattutto da parte di stranieri che hanno difficoltà ad accedere al mercato delle compravendite, di giovani coppie che scelgono il centro, dove i prezzi elevati scoraggiano l’acquisto e di studenti che optano per le locazioni. Da segnalare un calo degli investitori che sembrano preferire altre realtà come Spinea, Mirano e Dolo, dove gli immobili sono meno costosi e di più recente costruzione. Stabili le quotazioni di Marghera dove si cercano soprattutto trilocali e la disponibilità media dei potenziali acquirenti si aggira intorno a 140 mila €. La zona più richiesta è quella centrale dove si concentrano piccoli contesti condominiali costruiti tra gli anni ’50 e gli anni ’60. Disponibili anche le soluzioni indipendenti. Per un buon usato si spendono mediamente 1800-2000 € al mq. Tra i vantaggi della zona la presenza di aree verdi e di una pista ciclabile. Allontanandosi a meno di un chilometro dal centro si possono trovare soluzioni di tipo economico destinate in passato agli operai delle industrie del porto. Anche in questo caso le soluzioni sono sorte negli anni ’50-’60, poche quelle degli anni ’70. I prezzi scendono a 1400-1500 € al mq. Non ci sono molte nuove costruzioni sul territorio di Marghera e le quotazioni medie sono di 2500 € al mq. Negli ultimi mesi si registra un aumento della domanda di immobili in locazione, perché si hanno più difficoltà ad acquistare. Per un trilocale si spendono cifre medie di 600-700 € al mese, per un bilocale 500-550 € al mese. Vicenza - In diminuzione del 2. 3%, nella seconda parte dell’anno, le quotazioni degli immobili a Vicenza. In lieve aumento i prezzi delle abitazioni nel quartiere Trieste, di cui si apprezza in particolare la vicinanza al Centro. Ci sono case accostate, prive di box, dei primi del 1900 e ville liberty di pregio. Per un buon usato si spendono cifre medie di 1400-1500 € al mq per arrivare a 2000-2200 € al mq per le tipologie ristrutturate. Più distante dal Centro sono disponibili soluzioni in contesti condominiali costruiti a partire dagli anni ’60 valutati da 1200 a 1400 € al mq, a seconda che siano in buone condizioni o ristrutturati. Tra le zone più richieste si segnala S. Andrea-araceli dove prevalgono i condomini degli anni ’60-’70. Chi desiderasse una soluzione indipendente può optare per le zone di Anconetta ed Ospedaletto dove si può spaziare dal rustico da ristrutturare alla villetta a schiera per arrivare alle soluzioni singole di pregio. Negli ultimi mesi si registra un aumento della domanda di immobili in locazione anche se questo non si è tradotto in un aumento dei canoni. Si ridimensionano anche le quotazioni immobiliari del quartiere San Felice, soprattutto sulle tipologie usate. In particolare sono state penalizzate le abitazioni rientranti nella fascia di spesa compresa tra 100 e 200 mila €. Oltre i 200 mila € le difficoltà sono minori perché si tratta spesso di acquirenti che hanno effettuato una permuta. Il quartiere, a ridosso delle Mura della città, si è sviluppato tra gli anni ’30 e gli anni ’40. Successivamente sono sorte delle abitazioni degli anni ’50 fino ad arrivare negli anni ’80-‘90. Quasi la metà delle compravendite della zona in passato erano realizzate con stranieri che oggi non riescono più a comprare. Alcuni optano per l’affitto altri hanno venduto gli immobili perché non più in grado di pagare il mutuo. Gli acquirenti italiani prediligono le soluzioni posizionate nei pressi dei servizi, fondamentale la presenza del box e per un buon usato si spendono cifre medie di 1600-1700 € al mq. In diminuzione le quotazioni degli immobili a S. Pio X dal momento che la presenza in zona di abitazioni vetuste (risalgono mediamente agli anni ’50-’60) ed in edilizia popolare ha spinto molti acquirenti ad optare per altre zone della città come Casale e Bertesinella. Infatti a Casale le quotazioni hanno tenuto. Il quartiere è più defilato rispetto alla città e per questo più tranquillo sebbene a pochi minuti dal centro. Al momento sono in costruzione case a schiera e bifamiliari ottenute da ristrutturazione di rustici e molti terreni, da agricoli, diventeranno edificabili con l’approvazione del nuovo Prg e per cui in futuro si prevede un discreto sviluppo edilizio. Il nuovo si vende a 1800-1850 € al mq. Anche a Bertesina le quotazioni si sono ridotte dal momento che il quartiere non è molto servito ed è posizionato alla periferia della città. E’ sorto negli anni ’70, con case singole e bifamiliari valutate mediamente 1400-1500 € al mq. Al momento ci sono appartamenti e villette a schiera di nuova costruzione. In queste zone la tipologia più richiesta è il quattrolocali, a seguire le soluzioni bifamiliari e poi le villette a schiera. Stabili i prezzi degli immobili a Riviera Berica e zona Stadio dove è ormai ultimato, nell’ex area della Lanerossi, il nuovo Tribunale e sono in corso gli ultimi lavori per la sistemazione della viabilità della zona. Si prevedono interventi di edilizia direzionale e commerciale che al momento non sono ancora partiti. Si registra un aumento delle richieste di immobili da utilizzare ad uso ufficio. In entrambe le zone si cercano soluzioni grandi, quattro locali, dal momento che la tendenza è quella di cercare abitazioni più vivibili. Ad acquistarle numerose famiglie che effettuano permute sul mercato. Si cercano soprattutto tipologie ben tenute, inserite in contesti decorosi e con impianti a norma. A Riviera Berica il mercato immobiliare si è sviluppato a partire dagli anni ’50 e comprende prevalentemente condomini e villette a schiera. Per un medio usato si spendono mediamente 1350 € al mq. Intorno allo Stadio le soluzioni sono più recenti, degli anni ’60-’70, da ristrutturare costano mediamente 1400-1500 € al mq. Per il futuro si prevedono progetti di nuova costruzione nella zona Stadio. .
 
   
   
VENETO: IL MERCATO DEI MUTUI  
 
Verona, 13 maggio 2008 - Chi si aspettava una brusca frenata del mercato dei mutui è rimasto deluso. Il credito ipotecario destinato alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, nel 2007, presenta un volume di erogazioni in linea con quello del 2006. Una differenza negativa di soli 150 milioni di euro che tradotto in termini percentuali (-0,23%) conferma la stabilità del mercato. Il valore dei flussi erogati ha raggiunto la cifra di 62,7 miliardi di Euro. Nell’ultimo trimestre si evidenzia una crescita del volume dell’erogato rispetto al medesimo trimestre dell’anno precedente (+3%). A livello di macro aree sono in crescita le aree dell’Italia Nord-occidentale (+3%) e l’area Insulare (+1,9%), quest’ultima conferma l’andamento positivo registrato già nei primi 3 trimestri del 2007 (+1,7%). Il decremento maggiore, invece, si registra nell’area Nord-orientale (-2,8%). In particolare, il mercato dei prestiti per l’acquisto delle abitazioni destinato a famiglie consumatrici in Veneto fa segnare un calo della domanda di mutui (-3%) rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Il dato rimarca la flessione del mercato registrata in tutto il 2007. Esaminando la variazione del volume totale erogato nel 2007 rispetto al 2006 la decrescita diventa -4,3%. Questo dato scaturisce da una situazione provinciale variegata. Le province di Verona (6%), Padova (5%) e Venezia (1%) registrano una crescita, mentre le altre province presentano una diminuzione (Belluno -29%, Treviso -13%, Vicenza e Rovigo -8%).
Erogato Mutui Famiglie Consumatrici
Macroarea 2006 2007 var 07 - 06
Totale Nazionale 62. 872,8 62. 727,5 -0,2%
Italia Nord-occidentale 21. 899,0 22. 565,8 3,0%
Italia Nord-orientale 14. 528,7 14. 118,8 -2,8%
Italia Centrale 14. 459,4 14. 170,3 -2,0%
Italia Meridionale 8. 040,8 7. 853,7 -2,3%
Italia Insulare 3. 945,0 4. 018,8 1,9%
Fonte: Ufficio Studi Kìron su dati Banca d´Italia (valori in milioni di Euro) Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui in Italia registriamo una crescita. Dopo le tre battute di arresto, l’importo mostra un aumento nei primi mesi del 2008. Considerando un arco temporale di un anno rispetto all’ultimo dato pubblicato da Banca d’ Italia otterremo una crescita dell’ 8% delle consistenze. Andando ad analizzare l’importo medio erogato osserviamo come continui la diminuzione di tale valore. Il mutuo medio, che nel corso del 2007 era pari a 123. 000 €, si è ridotto ancora arrivando a quota 121. 000 €, nel primo trimestre 2008. Il calo è frutto sia della diminuzione della capacità di spesa delle famiglie, sia della fase riflessiva del mercato immobiliare. Tale dato rappresenta la media di valori molto eterogenei che vanno dal mutuo medio più alto della Toscana (145. 000 €) a quello più basso della Basilicata. (86. 000 €). Raggruppando i dati per macroarea si nota come sia ancora ben marcata la differenza tra i prezzi degli immobili nelle varie aree italiane. Il Veneto, che nell’arco del 2007 aveva visto una leggera flessione dell’importo medio erogato pari a -0,9%, passando da 128. 000€ del 2006 a 127. 000€ (2007), nel primo trimestre del 2008 è ritornata a 128. 000 €. L’incremento del costo del denaro, dovuto alle recenti tensioni dei mercati finanziari, ha portato i mutuatari a preferire il tasso fisso, scelto da 7 famiglie su 10 secondo i dati dei primi mesi del 2008. Fonte: Ufficio Studi Kìron Il grafico dell’Euribor (parametro di riferimento della maggior parte dei mutui a tasso variabile) messo a confronto con l’Irs (uno dei principali parametri utilizzati dai mutui a tasso fisso), mostra come la forbice tra i due tassi si è assottigliata nel corso degli anni. Addirittura nei primi mesi del 2008 l’Euribor ha superato l’Irs. Se fino a poco tempo fa si pensava ad un taglio del costo del denaro, oggi l´inflazione, che corre ben oltre il 2% a causa dei prezzi delle materie prime, rende molto difficile prevedere come si comporterà la Banca Centrale Europea. In conclusione, non c’è stata la frenata dei mutui che ci si aspettava, nel prossimo futuro, però, giocheranno un ruolo fondamentale le mosse della Banca Centrale Europea in merito ai tassi d’interesse. Fonte: Ufficio Studi Kìron (Gruppo Tecnocasa) .
 
   
   
CEMENTIR HOLDING RISULTATI AL 31 MARZO 2008: RICAVI A 245 MILIONI DI EURO (+3,2%) MARGINE OPERATIVO LORDO A 38,7 MILIONI DI EURO (-13,2%)  
 
Roma, 13 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding, presieduto da Francesco Caltagirone Jr. , ha approvato l’ 8 maggio i risultati del primo trimestre 2008. Principali risultati economici
(milioni di euro) 1° trimestre 2008 1° trimestre 2007 Variazione %
Ricavi 245 237,3 +3,2%
Margine operativo lordo 38,7 44,6 -13,2%
Reddito operativo 20,3 27,5 -26,2%
(‘000) 1° trimestre 2008 1° trimestre 2007 Variazione %
Cemento Grigio e Bianco (tonnellate) 2. 211 2. 199 +0,5%
Calcestruzzo (m3) 989 1. 040 -4,9%
Inerti (tonnellate) 833 733 +13,6%
Organico di gruppo Numero dipendenti 31-03-2008 3. 976 - 31-12-2007 3. 882 Cementir Holding chiude il primo trimestre 2008 con i risultati operativi in linea con le previsioni. La crescita dei ricavi è pari al 3,2% (245 milioni di euro rispetto ai 237,4 milioni di euro del primo trimestre 2007). La flessione del margine operativo lordo (da 44,6 milioni dei primi tre mesi del 2007 a 38,7 milioni dello stesso periodo di quest’anno) è imputabile ai seguenti fattori: il fermo dell’attività nello stabilimento di Edirne in Turchia per i lavori di ampliamento conclusi a fine aprile; la stagnazione del mercato del calcestruzzo; i costi energetici che hanno subito una crescita repentina impattando significativamente sulla marginalità dell’intero comparto industriale; ed infine le avverse condizioni climatiche nell’area scandinava rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile ante imposte, che passa da 26 milioni di euro del primo trimestre 2007 a 3,8 milioni di euro del primo trimestre di quest’anno, risente dell’andamento della gestione finanziaria il cui risultato, complessivamente negativo per 16,5 milioni di euro, è composto per 5 milioni di euro dagli interessi passivi sulla posizione debitoria (oltre 447 milioni di euro a fine marzo). Inoltre, l’applicazione dei principi contabili internazionali, che prevede l’adeguamento del debito finanziario ai tassi di cambio di fine periodo, ha fatto sì che venisse contabilizzato un significativo onere finanziario che non ha comportato però una fuoriuscita di cassa; tale onere è stato in larga parte determinato dalla svalutazione della lira turca. La posizione finanziaria netta è negativa per 447 milioni di euro, rispetto ai 364,8 milioni al 31 dicembre 2007 ed ai 448 milioni del 31 marzo 2007. Il dato tiene conto degli investimenti strategici per l’ampliamento della capacità produttiva in corso, dell’acquisizione della società danese Kudsk & Dahl e delle manutenzioni ricorrenti agli impianti. Al netto delle operazioni straordinarie il valore della posizione finanziaria netta risulta comunque migliore rispetto alle previsioni. Il trimestre ha visto il conferimento del ramo d’azienda industriale, comprendente le sole attività italiane del Gruppo, in Cementir Italia adeguando così il modello di gestione alla dimensione multinazionale raggiunta negli ultimi anni; è stata quindi modificata la ragione sociale da “Cementir – Cementerie del Tirreno Spa” in “Cementir Holding Spa” ed è stato dato il via libera all’assegnazione di 1. 225. 000 opzioni a dirigenti strategici della società; il 3 marzo scorso, il Gruppo, inoltre, attraverso la sua controllata Unicon, ha acquisito il 100% della società danese Kudsk & Dahl consolidando la sua presenza nella regione scandinava per un valore complessivo di 21 milioni di euro; infine, è stata ottenuta l’autorizzazione per la costruzione di un nuovo stabilimento di cemento bianco in Cina, vicino a quello già esistente di proprietà del Gruppo, per una capacità produttiva annua di 600 mila tonnellate e un importo complessivo dell’investimento stimato in circa 60 milioni di euro, da completarsi per la fine del 2009. Nel trimestre è stata avviata una riorganizzazione delle attività scandinave, i cui effetti inizieranno a manifestarsi dal bilancio del 2009, che comporterà economie strutturali nell’ordine di 15 milioni di euro annui. Il primo trimestre, nonostante l’andamento negativo dei margini a confronto con l’anno precedente, è in linea con il budget che vede il 2008 come un anno di consolidamento e stabilità dei risultati: stanno proseguendo gli investimenti strategici per l’incremento di capacità produttiva prevalentemente nei paesi che presentano maggiori tassi di crescita (Egitto, Turchia e Cina). Complessivamente l’attuale scenario macroeconomico presenta ancora criticità tali da rendere complessa una previsione circa l’ampiezza e la durata della fase di incertezza che i mercati mondiali stanno attraversando. Il Consiglio di Amministrazione ha confermato anche per il 2008 Oprandino Arrivabene quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ed ha, infine, approvato il Modello Organizzativo e nominato l’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. N. 231/2001. .
 
   
   
RISANAMENTO BILANCI ESERCIZIO 2007 LA CAPOGRUPPO CHIUDE CON UNA PERDITA NETTA DI 14.472 MILA EURO (UTILE DI 60.726 MILA EURO NEL 2006)  
 
Milano, 13 maggio 2007 – L’assemblea degli azionisti di Risanamento S. P. A. Ha approvato in data 6 maggio il bilancio relativo all’esercizio 2007 che evidenzia in sintesi i seguenti dati consolidati:
31-dic-07 31-dic-06
/000 /000
Valore della produzione 469. 968 331. 708
Risultato operativo 50. 586 78. 391
Risultato netto (91. 663) (8. 702)
Patrimonio immobiliare (valore a bilancio) 3. 030. 847 2. 342. 100
Patrimonio netto del Gruppo 408. 062 469. 607
Posizione finanziaria netta (2. 502. 530) (1. 699. 662)
La Capogruppo chiude con una perdita netta di 14. 472 mila euro (utile di 60. 726 mila euro nel 2006). I risultati civilistici e consolidati sono stati fortemente influenzati dalla sfavorevole congiuntura dei mercati finanziari che ha interessato soprattutto il settore immobiliare a causa della riduzione della liquidità disponibile per i nuovi investimenti da parte del sistema creditizio. Risanamento S. P. A. Ha risentito in modo particolare di tale contesto per la caratteristica del proprio core business, lo “sviluppo immobiliare”, e per il rallentamento del programma di vendite che ha inevitabilmente penalizzato i risultati dell’esercizio. Il valore complessivo di mercato del portafoglio immobiliare (per tale intendendosi il valore peritato o, per alcune immobilizzazioni di recente acquisizione o di importo non significativo, il valore di libro) alla data del 31 dicembre 2007 è pari a circa 5,6 miliardi di euro, al lordo degli effetti fiscali sui plusvalori intrinseci e si confronta con un totale di 3,1 miliardi di euro a valore di libro. I principali investimenti effettuati nel 2007 sono stati: acquisizione di ventitre piani di un palazzo in 660 Madison Avenue in New York, nell’area del Plaza District, per 375 milioni di dollari (pari a circa 276,6 milioni di euro). Il prestigioso immobile ha una superficie di circa 24. 000 mq ed è attualmente la sede del rinomato Department Store Barney’s; acquisizione di complessi immobiliari a Milano in Galleria Passarella e Corso Vittorio Emanuele per un importo complessivo di 189,2 milioni di euro. Tra i maggiori disinvestimenti segnaliamo l’alienazione del complesso immobiliare sito in Roma - viale Manzoni per il corrispettivo di 93 milioni di euro realizzando un margine lordo di 45 milioni di euro. Al fine di facilitare le cessioni del patrimonio trading, in data 5 novembre 2007 la Società ha conferito ad Intesasanpaolo S. P. A. E Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S. P. A. Un mandato avente ad oggetto un processo volto alla valorizzazione di taluni immobili di proprietà di Risanamento o di società dalla stessa controllate. Allo stato sono in corso vari contatti e trattative con soggetti nazionali ed internazionali interessati all’acquisto di diversi immobili oggetto del mandato. Il valore attribuito agli immobili oggetto del mandato dagli esperti indipendenti alla data del 31 dicembre 2007 è pari ad Euro 561 milioni circa. Per quanto concerne gli aspetti finanziari, in data 22 febbraio 2007 si è conclusa con successo l’offerta di obbligazioni convertibili da parte di Risanamento S. P. A. , indirizzata esclusivamente agli investitori istituzionali per un ammontare totale di 220 milioni di euro. Per quanto concerne invece i progetti di sviluppo immobiliare, segnaliamo: Milano Santa Giulia - Proseguono i lavori per il quartier generale Sky che al 31 dicembre 2007 hanno raggiunto l’avanzamento del 60%. Il lotto 1, costituito dagli edifici 1 e 2 dell’intero complesso, verrà consegnato nei primi 15 giorni di maggio. Il canone di affitto di tale lotto, che ha un superficie di circa 44. 000 mq di uffici e studios oltre ai magazzini e posti auto interrati, ammonta a circa 10,6 milioni di euro. Il canone complessivo a regime, a fine 2009, sarà pari a circa 15,2 milioni di euro. Nella zona Rogoredo l’esecuzione delle opere di urbanizzazione ha raggiunto un avanzamento dei lavori pari a circa il 70% per le primarie e il 15% per le secondarie. Relativamente al complesso residenziale denominato “ellisse” è stata ultimata la progettazione esecutiva e sono state presentate le denunce di inizio attività (Dia) relative a quattro fabbricati. E’ proseguita la progettazione affidata ad architetti di primissimo piano, quali: Atelier Jean Nouvel; Parte Ovest della Piazza del Lusso; Luxury Hotel; Foster + Partners; Parte Est della Piazza del Lusso; Palazzo uffici area Avenue; Cinemall; Cibic & Partners; Palazzo dell’Orologio: Nh Hotel, uffici e piattaforma commerciale; Osoya Shaefer Architects; Palazzo La Rinascente con comparto residenziale annesso; Palazzo uffici area Avenue. Nel corso dell’esercizio sono stati raggiunti importanti accordi con operatori internazionali quali: Dolce & Gabbana, La Rinascente, Uci Cinemas, Virgin Active e Nh Hotel. Ex Area Falck - Sono completate le demolizioni delle strutture metalliche e murarie. - Sono state avviate le “prove pilota” sui terreni al fine di predisporre il progetto definitivo di bonifica. - E’ stata depositata lo scorso dicembre presso il Comune di Sesto San Giovanni, la proposta definitiva di P. I. I. Per complessivi 1. 301. 000 mq circa, di cui di proprietà del Gruppo Risanamento 1. 040. 000 mq per funzioni private e 151. 127 mq per funzioni di interesse generale. Le funzioni private sono così ripartite: Residenziale 587. 000 mq; Uffici 143. 000 mq; Artigianale/industriale 100. 000 mq; Commercio 100. 000 mq; Funzioni compatibili 60. 000 mq; Hotel 50. 000 mq. Nel gennaio 2008 l’Architetto Renzo Piano ha presentato il progetto al Consiglio e alla Giunta Comunale di Sesto San Giovanni. L’approvazione definitiva del P. I. I. Del progetto è prevista entro la fine del 2008. Eventi che hanno caratterizzato il 1° trimestre del 2008 Il mutato scenario di mercato, oltre ad aver sensibilmente penalizzato i risultati del 2007, ha prodotto, a partire dalla fine dell’esercizio, una situazione di tensione finanziaria che ha condizionato l’attività di gestione e valorizzazione del portafoglio immobiliare. In risposta a tale situazione Risanamento ha deciso di porre in essere specifiche azioni volte al recupero dell’equilibrio economico-finanziario nei prossimi esercizi, stante l’alta qualità degli attivi patrimoniali di cui il Gruppo dispone. In sintesi tali azioni sono: accelerazione delle attività di cessione del patrimonio immobiliare trading nei prossimi 18 mesi; focalizzazione sulle trattative per la cessione degli immobili siti a Milano in Galleria Passarella e Corso Vittorio Emanuele; rafforzamento della funzione commerciale in cui si inserisce il mandato ad Intesasanpaolo S. P. A. E Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S. P. A. Sopra menzionato; sottoscrizione del contratto di finanziamento per l’importo di 150 milioni di euro con Intesasanpaolo, in data 17 aprile 2008, la cui prima erogazione è avvenuta in data 23 aprile 2008. Nel mutato contesto dei mercati, l’Assemblea, al fine di rafforzare le competenze professionali al servizio del Gruppo, ha deliberato le nomine di due nuovi consiglieri nelle persone di Andrea Gandini e Angelo Testori; pertanto il numero dei membri del C. D. A. Di Risanamento si incrementa da 8 a 10. Con riferimento al Total Return Equity Swap avente ad oggetto originarie n. 4. 078. 500 azioni Ipi S. P. A. Si segnala che a seguito di un ultimo rinnovo della scadenza si è proceduto alla risoluzione dello stesso in data 23 aprile 2008, come da comunicazione ex art. 120 D. Lgs 58/98 diffuse nei termini di legge. L’assemblea ha infine deliberato di conferire l’incarico per la revisione contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato, per la revisione contabile limitata della relazione semestrale consolidata e per l’attività di controllo contabile, per il novennio 2008 - 2016, alla società di revisione Pricewaterhousecoopers S. P. A. Per quanto riguarda i risultati attesi nel 2008, l’attività della Risanamento S. P. A. Sarà inevitabilmente influenzata dall’esito delle vendite del patrimonio immobiliare e dalla valorizzazione dei progetti di sviluppo, al fine di ottenere una riduzione dell’esposizione finanziaria ed un miglioramento del risultato economico rispetto all’esercizio precedente. .
 
   
   
STIPULATO L’ATTO DI SCISSIONE DI BASTOGI S.P.A. A FAVORE DI BRIOSCHI SVILUPPO IMMOBILIARE S.P.A.  
 
Milano, 13 maggio 2008 - Bastogi comunica che in data 7 maggio è stato stipulato l’atto di scissione parziale proporzionale inversa di Bastogi S. P. A. A favore di Brioschi Sviluppo Immobiliare S. P. A. Gli effetti della scissione, ai sensi dell’articolo 2506-quater del codice civile, decorreranno dal primo giorno del mese successivo al mese nel corso del quale avverrà l’ultima delle iscrizioni dell’atto di scissione presso il Registro delle Imprese di Milano, nel quale sono iscritte sia Bastogi, che Brioschi. Sulla base dell’attuale tempistica, si prevede che la scissione diverrà efficace l’1 giugno 2008. Si ricorda che gli elementi patrimoniali oggetto di assegnazione a Brioschi in dipendenza della scissione comprendono, tra l’altro, un immobile, le partecipazioni detenute da Bastogi nel capitale sociale di una serie di società attive nel settore immobiliare (tra le quali, in particolare, la partecipazione di controllo detenuta da Bastogi nel capitale sociale di Brioschi) ed alcune attività e passività direttamente o indirettamente afferenti tali immobilizzazioni materiali. Per effetto della scissione, ai soci di Bastogi saranno assegnate azioni di Brioschi di nuova emissione – proporzionalmente alla quota di partecipazione da ciascuno di essi detenuta nel capitale sociale di Bastogi – sulla base del rapporto di cambio, determinato dai rispettivi consigli di amministrazione di Bastogi e Brioschi nella misura di 2 azioni ordinarie Brioschi ogni 3 azioni ordinarie Bastogi. L’assegnazione ai soci di Bastogi delle azioni Brioschi di nuova emissione avverrà in regime di dematerializzazione, secondo modalità e tempi che verranno resi noti successivamente. Non è previsto alcun conguaglio in denaro. Ad esito della scissione, la compagine azionaria di Bastogi resterà immutata mentre la compagine azionaria di Brioschi subirà una modifica sostanziale; in particolare, Bastogi non deterrà più alcuna partecipazione nel capitale sociale di Brioschi, il cui controllo sarà comunque detenuto da Raggio di Luna S. P. A. , società controllante di Bastogi (cfr. Comunicati stampa diffusi il 29 aprile 2008). Il capitale sociale di Bastogi post scissione sarà pari a 20. 308. 997,368 euro diviso in 675. 928. 572 azioni ordinarie (per effetto della riduzione del capitale sociale di Bastogi da 97. 333. 714,368 euro a 20. 308. 997,368 euro), mentre il capitale sociale di Brioschi post scissione sarà pari a 205. 656. 757,24 euro diviso in 787. 664. 845 azioni ordinarie (per effetto della riduzione del capitale sociale di Brioschi da 202. 116. 553,24 euro a 94. 372. 261,24 euro ed il successivo aumento del capitale sociale medesimo da 94. 372. 261,24 euro a 205. 656. 757,24 euro). .  
   
   
GABETTI PROPERTY SOLUTIONS S.P.A.: DIMISSIONI DI UN AMMINISTRATORE  
 
Milano, 13 maggio 2008 – Gabetti Property Solutions S. P. A. Comunica che in data 7 maggio 2008 il Prof. Aldo Molino ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Amministratore delle Società per sopraggiunti impegni di lavoro. .