Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 02 Marzo 2009
GLI EUROSPOT: PARTE LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE IN VISTA DELLE ELEZIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO.  
 
Bruxelles, 2 maro 2009 - A colpi di spot. Così ha preso il via la campagna promossa dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea e dal Governo italiano per sensibilizzare l´opinione pubblica italiana sui temi della cittadinanza e la democrazia europea, della non discriminazione e l´integrazione, e per incoraggiare la partecipazione al voto in occasione delle prossime elezioni europee. Il 26 febbraio, nell´appena inaugurato Spazio Europa di via Iv Novembre 149 a Roma, dedicato ai più giovani fra i cittadini europei, è stato il gioco a dominare la scena. Sono stati infatti presentati i 5 spot promozionali che, prendendo spunto dal famoso “gioco dei 15”. Al posto dei numeri sono riprodotti i volti di cittadini europei ed un insieme casuale di lettere che riproducono la parola “Europa”. Come ha sottolineato Clara Albani, direttore dell´Ufficio per l´Italia del Parlamento europeo, "si tratta del frutto di molti mesi di lavoro e della cooperazione tra il Governo, il Parlamento europeo e la Commissione". "Gli spot presentati oggi – continua - sono solo il punto di inizio della campagna di sensibilizzazione dei cittadini italiani che prevede, da qui all´importante scadenza delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo il 6 e il 7 giugno prossimi, una serie di iniziative rivolte al pubblico". A confermare l´importanza di questo "gioco a tre" è stato anche Pier Virgilio Dastoli, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. "E´ importante questo sforzo di immaginazione per dare una ventata di novità alla comunicazione sulle politiche europee", ha detto Dastoli. Secondo lui, "gli spot contengono un messaggio breve ma significativo su quanto l´Unione europea rappresenta per i cittadini, creando per loro uno spazio senza precedenti di diritti e tutela delle libertà". Comunicare per coinvolgere. Questo è il principio che ha ispirato la campagna. Lo ha ribadito anche Annamaria Villa, coordinatrice dell´Ufficio per la cittadinanza europea del Dipartimento per le Politiche comunitarie, mettendo l´accento su quanto sia indispensabile coordinare gli sforzi istituzionali per accrescere la consapevolezza dei benefici dell´Ue per la cittadinanza e stimolare quest´ultima a partecipare ai processi politici sociali che la riguardano ogni giorno. "Per questo motivo - ha dichiarato - è importante andare a votare alle prossime elezioni europee perché i cittadini esprimono attraverso il voto la propria volontà per un´Europa che fa parte inscindibilmente della loro vita". Annamaria Villa ha fornito anche anticipazioni su alcuni prossimi appuntamenti con campagne mirate a settori specifici come per esempio le Pmi e i vantaggi che derivano dal Mercato unico. In questa attività, le istituzioni promotrici cercano di coinvolgere il più possibile il livello delle amministrazioni locali, i gruppi di interesse e i mass media. La cruciale importanza della comunicazione è un fattore decisivo per il successo. Non a caso testimonial degli spot presentati è la nota annunciatrice della Rai Janet De Nardis. Lei ha lanciato il messaggio finale mettendo in evidenza l´impegno continuo per il raggiungimento dell´obiettivo: "Essere uniti nel sentirsi europei oltre che italiani". Gli spot, che durano 15 secondi ciascuno e sono dedicati a temi come le elezioni europee, la cittadinanza attiva, la democrazia e la partecipazione, il ruolo dell´Ue nel mondo saranno trasmessi sui videoschermi delle principali stazioni ferroviarie e dei principali aeroporti italiani allo scopo di far conoscere e informare il maggior numero di cittadini sui valori fondamentali di democrazia e partecipazione che ispirano l’Europa e le nuove politiche dell’Unione europea. . .  
   
   
CRISI ECONOMICA: LA COMMISSIONE EUROPEA INCONTRA LE PARTI SOCIALI EUROPEE  
 
Bruxelles, 2 marzo 2009 - La Commissione europea ha proseguito il 26 febbraio la sua attività a favore del Piano europeo di ripresa economica, riunendosi in via straordinaria con rappresentanti a livello europeo dei sindacati e dei datori di lavoro. Esiste un ampio consenso sul fatto che il mercato interno e il Piano di ripresa sono il vero trampolino di lancio per affrontare la crisi e intervenire a favore dell’occupazione in Europa ma che occorre varare ulteriori misure a livello europeo. “Affrontare la crisi economica e intervenire a favore dell’occupazione significa lavorare insieme” ha affermato il presidente Barroso. “La politica della Commissione mira a limitare l’impatto della crisi sull’economia e sull’occupazione reale, preparando imprese e lavoratori alla ripresa e aiutando i cittadini europei a trovare posti di lavoro sostenibili nel futuro. L’impatto della crisi sull’occupazione è evidente. Per arrestare la recessione, limitare la perdita di posti di lavoro, evitare la chiusura di imprese e rimettere l’Europa sulla via della crescita e dell’occupazione, abbiamo bisogno di cooperazione. Avere l’opportunità di discutere con le parti sociali i modi per lavorare con maggior efficacia e ottenere risultati è fonte di grande soddisfazione”. Nella riunione del 26 febbraio, la Commissione e le parti sociali europee (Ces, Business Europe, Ceep e Ueapme) hanno evidenziato la necessità di lavorare insieme per salvaguardare e sviluppare ulteriormente i traguardi sociali ed economici ottenuti dall’Ue e dal mercato interno come fonte di prosperità, di crescita e di occupazione. Le parti sociali europee hanno inoltre accolto con favore il Piano europeo di ripresa economica definendolo un punto di partenza adeguato, hanno affermato la loro disponibilità a garantirne l’effettiva attuazione e di voler portare a termine ulteriori iniziative con la necessaria ambizione. Il Piano europeo di ripresa economica proposto dalla Commissione e adottato dal Consiglio europeo di dicembre raccoglie vari provvedimenti per mantenere e creare posti di lavoro e massimizzare la capacità dell’economia europea di oltrepassare lasciarsi alle spalle la recessione. Molti elementi chiave del Piano avranno conseguenze dirette sui lavoratori. Essi comprendono l’addestramento a tenere i dipendenti al lavoro e ad aiutarli a trovare nuovi posti di lavoro. Esistono possibilità di finanziamento da parte dell’Ue attraverso il Fondo sociale europeo e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione e sono anche disponibili nuove fonti di finanziamento per le Pmi. Il dibattito con i rappresentanti delle parti sociali si è concentrato sulle proposte da esse espresse miranti a rafforzare la crescita e l’occupazione, ad attuare misure di flessicurezza, ad aiutare imprese e lavoratori durante la recessione, a incoraggiare gli investimenti, a sostenere il potere d’acquisto e la domanda, a rispettare la libera circolazione dei lavoratori e i contratti collettivi e a proseguire la salvaguardia del mercato interno. I loro punti di vista saranno sostenuti dalla Commissione nel corso della riunione informale dei capi di Stato e di governo che si terrà l’1 marzo, del Consiglio europeo di primavera e del vertice sull’occupazione che avverrà in maggio. La Commissione e le parti sociali concordano di collaborare strettamente e di far sì che i datori di lavoro e i sindacati dell’intera Ue possano contribuire effettivamente al rilancio dell’economia europea. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ELIMINA GLI OBBLIGHI D´INFORMAZIONE FINANZIARIA PER LE PICCOLISSIME IMPRESE  
 
Bruxelles, 2 marzo 2009 - La Commissione europea ha presentato una proposta che permetterebbe agli Stati membri di dispensare pienamente le micro-imprese dell´Ue dall´obbligo di fornire informazioni finanziarie. In una congiuntura economica sfavorevole, le nuove norme permetteranno di ridurre gli obblighi amministrativi a carico di queste imprese. Complessivamente, quest´alleggerimento normativo si tradurrebbe in un risparmio fino a 6,3 miliardi di euro. La proposta, che rientra nel piano europeo per il rilancio economico del novembre 2008, sarà trasmessa per esame al Parlamento europeo e al Consiglio. Charlie Mccreevy, Commissario europeo responsabile del mercato interno e dei servizi, ha dichiarato: "In un contesto d´incertezza economica, questa proposta può ridurre gli oneri amministrativi che gravano sulle imprese più piccole dell´Unione europea. La proposta è stata elaborata dalla Commissione in tempi brevi; spetta ora agli Stati membri e al Parlamento europeo sostenerla appieno in tempi rapidi. È l´occasione per facilitare la vita alle più piccole imprese dell´Ue. Faremo del nostro meglio per indurre gli Stati membri ad accettare questa esenzione. Come ho detto l´anno scorso, quando ho annunciato che avrei presentato una proposta in questa direzione, tale somma non è trascurabile, soprattutto nella situazione attuale. Daremo seguito a questa iniziativa con altre misure di semplificazione nel settore dell´informazione finanziaria entro la fine dell´anno. Ciò dimostra l´impegno continuo della Commissione a favore della semplificazione e della riduzione degli oneri amministrativi. " La proposta ha lo scopo di modificare la quarta direttiva sul diritto societario (78/660/Cee relativa ai conti annuali di taluni tipi di società) per permettere agli Stati membri di esonerare le imprese più piccole (c. D. "micro-entità") dell´Ue dagli obblighi imposti dalla direttiva. Secondo alcune stime, se gli Stati membri attuano quest´esenzione, le micro-entità potrebbero risparmiare mediamente fino a 1. 200 euro all´anno. Le micro-entità sono definite come le imprese che, alla data di chiusura del bilancio, non superano le soglie stabilite per due dei tre criteri seguenti: totale del bilancio inferiore a 500. 000 euro; importo netto del fatturato inferiore a 1. 000. 000 euro; una media di 10 lavoratori dipendenti nel corso dell´esercizio. L´attività delle micro-entità non oltrepassa generalmente il livello locale o regionale, con un´attività transfrontaliera insignificante o nulla. Tuttavia sono spesso sottoposte agli stessi obblighi d´informazione finanziaria delle imprese di maggiori dimensioni, e ciò crea un gravame sproporzionato per queste piccole strutture. Esse svolgono un ruolo essenziale nella creazione di occupazione e nell´avvio di nuove attività economiche, ma dispongono di risorse limitate per conformarsi ai pesanti obblighi amministrativi loro imposti. Dopo aver adottato la presente proposta, la Commissione avvierà ora una consultazione sulle altre norme in materia contabile al fine di individuare quali altri settori possono beneficiare di una semplificazione. La consultazione raccoglierà informazioni utili in vista del riesame della quarta e della settima direttiva sul diritto societario (settima direttiva: direttiva 83/349/Cee sui conti consolidati). .  
   
   
EUROPA. FORMIGONI GUIDA I "QUATTRO MOTORI" VERSO EXPO 2015 AZIONI ANTI-CRISI DI LOMBARDIA, BADEN, CATALOGNA, RHONES-ALPES. NUOVO APPUNTAMENTO IN MAGGIO PER LE ASSISE DELLA SUSSIDIARIETA´  
 
Milano, 2 marzo 2009 - Strategie comuni per affrontare la crisi economica mondiale, presenza dei "Quattro motori per l´Europa" a Expo 2015, creazione di una task force dei rappresentanti di Lombardia, Rhone Alpes, Baden-wurttemberg e Catalogna e azione di lobby in sede di Unione europea. Queste le decisioni assunte durante l´incontro del 27 febbraio , a Palazzo Pirelli, per il passaggio di presidenza dei "Quattro Motori per l´Europa" dal Baden-wurttemberg alla Regione Lombardia. Il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, durante l´incontro era affiancato dall´assessore all´Industria, Pmi e Cooperazione, Romano La Russa, dal delegato per le relazioni internazionali, Robi Ronza, e dal delegato per i rapporti con gli Stati dell´Unione europea, Claudio Morpurgo. Durante il passaggio di testimone della guida dei "Quattro motori", Formigoni si è confrontato con i presidenti del Baden-wurttemberg, Gunther H. Oettinger, col presidente del Rhone Alpes, Jack Queyranne, e con il vice presidente della Catalogna, Josep-lluìs Carod-rovira. Al termine dell´incontro sono stati siglati due documenti: la dichiarazione politica con cui i "Quattro motori" definiscono le strategie per affrontare lo scenario economico, ma non solo, dei prossimi anni e l´accordo di cooperazione dei "Quattro motori" con la Lombardia in preparazione dell´Expo 2015. Nell´ambito della dichiarazione politica, quattro i pilastri dell´azione futura ritenuti fondamentali dalle regioni associate nei "Quattro motori" con gruppi di lavoro coordinati da una singola regione: sostegno all´economia, ambiente e sviluppo sostenibile, capitale umano e rapporto regioni-Unione europea. "Sul fronte della crisi finanziaria che stiamo attraversando - ha dichiarato il presidente Roberto Formigoni - ci siamo trovati d´accordo su alcune priorità: difenderemo le piccole e medie imprese, elemento fondamentale dell´economia europea, anche attraverso nuove misure di accesso al credito e agli investimenti; concentreremo i nostri sforzi sulla ricerca e l´innovazione, che è il modo migliore per uscire da periodi di difficoltà economica; dedicheremo energie e sforzi al tema ambientale riconoscendo che l´economia verde è un modo per contrastare la decadenza economica, rilanciare l´economia, difendere l´ambiente; infine, rivolgeremo i nostri sforzi al tema del capitale umano e della formazione". "Nel campo internazionale - ha proseguito Formigoni - abbiamo deciso di far fare un balzo in avanti alle politiche individuando due aree privilegiate di azione, il Mediterraneo e l´America Latina. Per il Mediterraneo i "Quattro motori" parteciperanno al prossimo Forum economico promosso da Regione Lombardia con il Ministero degli Esteri a Milano in autunno. Per quanto riguarda l´America Latina, su iniziativa di Rhone Alpes, noi aiuteremo la nascita di un´associazione analoga alla nostra in America Latina". Su proposta della Catalogna è stata creata una task force che si riunirà due volte l´anno per finalizzare le nostre politiche a una migliore azione di lobbing soprattutto presso le istituzioni europee e tenere in mano meglio il timone della nostra associazione. "Oggi stesso - ha detto il presidente della Regione Lombardia - scriverò al presidente della Commissione europea Josè Barroso per far conoscere le nostre richieste". "I Quattro motori - ha proseguito Formigoni - saranno presenti anche sul campo della cooperazione e dello sviluppo. Nel 2010, infatti, il Sudafrica ospiterà i Mondiali di calcio e noi vorremmo rendere visibile la nostra collaborazione con alcune regioni africane perché l´Africa rappresenta il futuro". "In Sudafrica - ha aggiunto l´assessore all´Industria, Pmi e Cooperazione, Romano La Russa - saremo presenti anche come assessorato, oltre che come ´Quattro motori´, per realizzare una sinergia sempre maggiore tra il mondo economico lombardo e quello del continente africano". Il presidente Roberto Formigoni ha affrontato il tema dell´Europa dei popoli. "E´ tempo - ha detto - che, così come i Quattro motori, anche l´Europa viva di più di cittadini e territori per essere vera espressione dei popoli. In questa direzione, Regione Lombardia ospiterà la prossima ´Assise della Sussidiarietà a Milano l´8 maggio: un´occasione per valorizzare adeguatamente le esperienze e le eccellenze dei ´Quattro motori´ e le loro potenzialità". In tema di Expo 2015, pieno consenso delle regioni dei Quattro motori alla dichiarazione di intenti proposta da Regione Lombardia. "L´expo 2015 - ha ricordato il presidente Roberto Formigoni - avrà come tema ´Nutrire il pianeta, Energia per la vita´. L´evento potrà costituire un ulteriore ambito di cooperazione puntando sui temi della ricerca e dell´innovazione, delle energie rinnovabili e dello sviluppo sostenibile e della cultura alimentare. Lavorare insieme su questi temi - ha concluso Formigoni - sarà fondamentale per il futuro di tutti". .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE “LINGUE ROMANZE – TRADUZIONE, MULTILINGUISMO E COSTRUZIONE EUROPEA”  
 
 Bruxelles, 2 marzo 2009 - La Direzione generale Traduzione della Commissione europea e la Rappresentanza di questa istituzione in Spagna organizzano dal 12 al 13 marzo 2009 a Santiago di Compostela una conferenza internazionale sul futuro comune delle lingue romanze nell’Unione europea e nel mondo "Una Europa di poliglotti non è una Europa di persone che parlano correntemente molte lingue, ma nel migliore dei casi di persone che possono incontrarsi parlando ciascuno la propria lingua e intendendo quella dell’altro, che pure non saprebbero parlare in modo fluente, e intendendola, sia pure a fatica, intendessero il ´genio´, l’universo culturale che ciascuno esprime parlando la lingua dei propri avi e della propria tradizione. " Umberto Eco, La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea, Roma-bari, Laterza, 1993 (“Fare l’Europa”), p. 377 Quante lingue romanze ci sono? E quanti locutori hanno? Come si possono migliorare i metodi di apprendimento di queste lingue? Per discutere sul futuro comune delle lingue romanze nell’Unione europea e nel mondo, la Direzione generale Traduzione della Commissione europea e la Rappresentanza di questa istituzione in Spagna organizzano dal 12 al 13 marzo 2009 a Santiago di Compostela la conferenza “Lingueromanze – traduzione, multilinguismo e costruzione europea”. Nei due giorni di conferenza prenderanno la parola esperti ed accademici di chiara fama provenienti da Spagna, Francia, Portogallo, Italia e Romania per discutere con gli esponenti di organizzazioni internazionali (Commissione europea, Consiglio d’Europa, Unesco) del ruolo delle lingue romanze nella costruzione europea, della loro importanza per l’economia e del loro sviluppo grazie alle nuove tecnologie. Le sessioni di lavoro – organizzate in forma di tavola rotonda – verteranno inoltre sull’intercomprensione, esaminata sotto il profilo della didattica, dei metodi e delle reti terminologiche. In un mondo sempre più diversificato, l’inglese non basta. Ed il cinese neppure. Occorre parlare la lingua del vicino, la lingua del cliente. Occorre apprendere ad imparare le lingue. In questo senso, le conoscenze in materia di grammatica e di vocabolario della lingua materna possono essere molto utili per imparare a comunicare con locutori di lingue della stessa famiglia. Le lingue romanze, che siano grandi o piccole, hanno sufficienti somiglianze per ricavare vantaggi da una reciproca collaborazione. E i locutori delle lingue romanze in tutto il mondo sono circa un miliardo. Uno dei temi fondamentali della conferenza sarà infatti quello della intercomprensione tra le lingue romanze: intercomprensione come pratica di chi entra in contatto con i locutori di una lingua “sorella”; intercomprensione come disciplina che analizza in maniera sistematica le somiglianze e le differenze principali tra lingue della stessa famiglia; e, infine, intercomprensione come materia di insegnamento nelle scuole e nelle università. Accanto alla questione dell’intercomprensione non mancheranno gli interventi che daranno risalto all’altro grande strumento di mediazione linguistica: la traduzione. Traduzione sia come ponte tra le culture dell’Europa e del Mediterraneo, sia come attività istituzionale al servizio del processo di integrazione europea. La domanda di iscrizione deve essere inviata entro e non oltre il martedì 3 marzo 2009 mediante email a uno degli indirizzi elettronici di seguito: Madrid: dgt-madrid@ec. Europa. Eu - Barcellona: dgt-barcelone@ec. Europa. Eu - Lisbona: dgt-lisbon@ec. Europa. Eu * .  
   
   
CONFERENZA FINALE CINEFOGO  
 
Bruxelles, 2 marzo 2009 - Il 17 e 18 marzo la rete europea di eccellenza Cinefogo ("Civil society and new forms of governance in Europe - the making of European citizenship") organizza a Bruxelles (Belgio) la sua conferenza conclusiva dedicata a "Diritti sociali, cittadinanza attiva e governnance nell´Unione europea". La conferenza, che si svolgerà sotto gli auspici del commissario europeo per l´Occupazione, affari sociali e pari opportunità, Vladimir Spidla, presenterà le scoperte della rete sul rapporto tra i cittadini, le organizzazioni non governative (Ong), gli impiegati pubblici e i politici a livello europeo e nazionale. Al centro ci saranno due temi importanti per tutti i cittadini europei: diritti sociali e realtà sociale nell´Ue, e cittadinanza attiva, partecipazione e governance. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www. Cinefogo. Org/workpackages/wp44/final-conference-1-of-2/ .  
   
   
AUSTRIA, AUMENTANO I CONTRATTI DI LEASING  
 
Vienna, 2 marzo 2009 - Lo scorso anno in Austria si è registrato un aumento del 5,4 per cento dei contratti di leasing, per una cifra complessiva di 23,8 miliardi di euro, afferma l´Ice. Il presidente dell´Associazione del Leasing, Rudolf Fric, ha dichiarato che in tempi difficili come quelli attuali, le imprese considerano questa formula di pagamento una valida alternativa al finanziamento degli investimenti. .  
   
   
BANCHE: MICROFINANZA, UN QUARTO DEI SERVIZI SONO PER I GIOVANI SEMPRE PIÙ RAGAZZI IN BANCA. BANCOMAT E PREPAGATE, CONTO CORRENTI A PACCHETTO I PRODOTTI PIÙ RICHIESTI. PER STUDENTI E LAVORATORI PRECARI LA MAGGIOR PARTE DELL’OFFERTE DI MICROFINANZA.  
 
Roma, 2 marzo 2009 - La microfinanza è soprattutto giovane. A questa fascia di clienti va infatti il maggior numero dei servizi e prodotti di microfinanza forniti dalle banche. Considerando sia le offerte dedicate agli studenti sia quelle per i lavoratori atipici, dei servizi di risparmio quasi il 24% va alla clientela giovane, per quelli di credito il 22%, il 26,2% per il comparto dei conti correnti e dei servizi di pagamento. È quanto emerge dalla ricerca condotta dall’Abi sul tema “Banche e inclusione finanziaria: indagine sul territorio italiano”. Nello specifico agli studenti va il 13,5% dei servizi di risparmio di microfinanza offerti dalle banche, il 9% nel caso dei servizi di credito, oltre il 14,2% se si considera il comparto dei conti correnti e dei servizi di pagamento. Ai lavoratori con contratti atipici, nella maggior parte giovani, va invece il 10% dei servizi di risparmio offerti, oltre il 13% di quelli di credito, il 12% per conti correnti e servizi di pagamento. La crescente inclusione finanziaria dei giovani è attestata dal fatto che, secondo l’ultimo monitoraggio Abi sul tasso di sviluppo per tipologia di clientela, in banca i clienti di età fino a 25 anni siano aumentati del 23% nel 2007 (del 17% nel 2006). Rispetto a una media dell’1,5%, la clientela giovane è quindi quella che cresce di più. Carte bancomat e prepagate e conto correnti a pacchetto, seguiti a una certa distanza dall’accredito dello stipendio in conto corrente e dal servizio di internet banking, sono i prodotti più richiesti. Altra fascia importante per le attività di microfinanza è quella rappresentata dagli immigrati. In particolare, dei servizi di microfinanza offerti alla clientela straniera va il 17,9% di quelli inerenti al risparmio, il 20,1% dell’offerta per i servizi di credito, circa il 26% per il comparto dei conti correnti e dei servizi di pagamento. Riguardo ai cittadini stranieri in Italia, la crescente inclusione finanziaria trova riscontro nell’elevato livello di bancarizzazione (67,9% degli immigrati), aumentato del 12% in soli due anni. Oltre ai conti correnti con costi agevolati e destinati alla clientela immigrata, nel pacchetto servizi compaiono quelli di trasferimento delle rimesse, servizi assicurativi, prodotti di risparmio, carte di credito e di debito revolving e ricaricabili e, in alcuni casi, specifici prodotti di credito immobiliare. Il 37% dei servizi di credito è rivolto ad attività imprenditoriali promosse da donne, immigrati, terzo settore o insediate in aree depresse. In generale, il 70% delle banche italiane offre prodotti e servizi di microfinanza. Sulla microfinanza e sul tema dell’inclusione finanziaria come leva importante per favorire e accelerare il processo di integrazione sociale, appuntamento con il premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, a Roma martedì 2 marzo. Il convegno “I protagonisti del nostro tempo: Muhammad Yunus. Il microcredito contro la povertà” sarà ospitato presso la sede Abi in Piazza del Gesù. .  
   
   
PROMUOVERE PROGETTI DI SVILUPPO LOCALE IN UN CONTESTO DI RECESSIONE ECONOMICA GLOBALE SEMINARIO PROMOSSO DA AIDA E LEGAUTONOMIE LOMBARDIA PER ESPLORARE, INSIEME AGLI AMMINISTRATORI PUBBLICI E AGLI OPERATORI DELLO SVILUPPO, NUOVI STRUMENTI FINANZIARI E MODELLI DI GOVERNANCE  
 
 Milano, 2 marzo 2009 - Può l’attuale situazione di recessione globale e di scarsità di risorse pubbliche rappresentare uno stimolo per le istituzioni pubbliche e le amministrazioni locali nell’avvio di nuovi percorsi di sviluppo e di valorizzazione dei territori? Aida - Associazione Italiana delle Agenzie di Sviluppo Locale e Marketing Territoriale e Legautonomie Lombardia sono convinte di sì, a condizione che ci sia un reale avvicinamento delle istituzioni al paese reale e un nuovo approccio degli amministratori locali nella ricerca di nuovi strumenti finanziari e nuovi modelli di governance. Con lo scopo di approfondire questi ambiti tematici, Aida e Legautonomie Lombardia organizzano a Milano, il prossimo 2 Marzo, il seminario “Sviluppo locale e recessione globale. Quali strumenti per le pubbliche amministrazioni”. Il seminario vuole, soprattutto, avviare un confronto tra amministratori pubblici, operatori ed esperti sul nuovo ruolo che possono svolgere le agenzie di sviluppo nell’affrontare l’attuale momento di recessione e di crisi economica. “Le agenzie di sviluppo sono dei soggetti intermedi, strutture molto leggere, con elevate competenze tecniche e relazionali, nate soprattutto negli anni ’90 per dare un supporto concreto e operativo alle pubbliche amministrazioni locali impegnate nel rilancio di territori in situazione di crisi industriale”, spiega Daniela Gasparini, Amministratore Delegato di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo e rappresentate di Aida, associazione nata nel 2003 e che oggi raggruppa 18 agenzie di sviluppo di tutta Italia. “Una fase di recessione economica globale come l’attuale va assolutamente contrastata a livello locale, con il concorso e la collaborazione di tutti gli attori economi, sociali e istituzionali dei territori. Da questo punto di vista - sottolinea Daniela Gasparini - le agenzie di sviluppo rappresentano ancora oggi lo strumento ideale per accompagnare gli enti locali nell’avvio e nella realizzazione di processi e di progetti di sviluppo complessi di scala vasta, che richiedono non solo la collaborazione tra vari livelli istituzionali ma anche il coinvolgimento dei privati e di altri territori”. Angela Fioroni, Segretaria di Legautonomie Lombardia mette in risalto il fatto che sono i Comuni le prime strutture a cui i cittadini e le imprese in difficoltà si rivolgono, chiedendo non solo risposte concrete all’emergenza, ma anche interventi per una ripresa. “Ma i Comuni non potranno farcela da soli, hanno bisogno di un quadro di provvedimenti condiviso in cui agire, in sinergia con altri Comuni, Province, Regioni e con lo Stato. E hanno bisogno di un sostegno più immediato e più vicino da parte di chi, per missione, competenze, conoscenze, professionalità e relazioni può sostenerli nelle scelte, nei percorsi da individuare e nelle strategie da adottare: in sintesi, i Comuni hanno di nuovo bisogno delle agenzie di sviluppo”. Angela Fioroni allerta inoltre sulla necessità che il ruolo delle agenzie sia definito dal sistema istituzionale nel suo insieme: “È necessario che si passi da situazioni spontanee e di emergenza a uno status delle agenzie di sviluppo chiarito a livello nazionale, affinché - se queste strutture vengono riconosciute necessarie – possano operare in un quadro di competenze omogeneo e i Comuni possano contare su uno strumento pienamente inserito nell’articolato sistema istituzionale”. Di tutte queste questioni si parlerà nell’ambito del seminario del 2 di marzo. La sessione del mattino, introdotta da Daniela Gasparini e Angela Fioroni, focalizzerà i temi di discussione a partire dei contributi del professore dell’Università Bocconi, Fabrizio Pezzani, che spiegherà cosa si intende per “patto di lucidità” per avvicinare le istituzioni alla realtà; Renato Galliano, Presidente di Eurada - European Association of Development Agencies, e Luigi Campitelli, Presidente di Ebn – European Bic Network, che illustreranno i principali modelli di agenzie di sviluppo locale in Europa. Seguirà una tavola rotonda che affronterà il tema della crisi economica e le nuove forme di cooperazione istituzionale possibile, con la partecipazione dell’On. Oriano Giovanelli, Presidente di Legautonomie nazionale, Piergiorgio Monaci, Direttore Settore Attività Economiche e Innovazione della Provincia di Milano, Pier Attilio Superti, Segretario Generale di Anci Lombardia, Umberto Fava, Direttore dell’Agenzia di sviluppo Langhe Monferrato Roero, e Roberta dall’Olio, di Ervet - Emilia-romagna Valorizzazione Economica Territorio. Nel pomeriggio la discussione si focalizzerà invece sui nuovi strumenti finanziari per lo sviluppo locale, con la partecipazione di Maria Bonfanti, Vice presidente Coordinamento nazionale delle Banche di Credito Cooperativo; Stefano Robol, Direttore Generale di Trentino Sviluppo; Emanuel Danieli, Direttore di Fidindustria Emilia Romagna, Luca Silla - Direzione Finanziamenti Pubblici, Cassa Depositi e Prestiti, e un rappresentante della Banca Europea per gli Investimenti (Bei). Le due tavole rotonde saranno moderate dal giornalista Francesco Cerisano. Il seminario è rivolto in particolare ad amministratori pubblici, esperti e operatori provenienti da Comuni, Province, Comunità montane (e rispettive reti), agenzie di sviluppo locale, Bic, Camere di Commercio e loro aziende speciali, finanziarie regionali e altri operatori finanziari. Lunedì 2 Marzo 2009 (ore 10. 00 – 16. 30) , c/o Unione Ctsp della Provincia di Milano C. So Venezia 49, Milano (Mm1 fermata Palestro) Per confermare la propria partecipazione contattare: Aida - Associazione Italiana delle Agenzie di Sviluppo Locale e Marketing Territoriale c/o Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, Gianluca Sala (sala@milanomet. It) Tel. 02-24126 567 .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 26 FEBBRAIO 2009  
 
Cct T. V. Cct T. V. Btp 3,00% Btp 4,50%
Scadenza 01. 09. 2015 01. 07. 2013 01. 03. 2012 01. 03. 2019
Cod. /tranche It0004404965/11 It0004101447/15 It0004467483/1 It0004423957/9
Imp. Offerto 942 607 5000 3500
Regolamento 02. 03. 2009 02. 03. 2009 02. 03. 2009 02. 03. 2009
Ced. God. 0,77 1,10
Imp. Domandato 1444 1036 8297 4564
Imp. Assegnato 942 607 5000 3500
Prezzo aggiudicazione 95,03 97,18 100,22 99,83
Prezzo esclusione (**) (**) (**) (**)
Rendimento lordo 2,38 2,29 2,94 4,57
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,29 (**) 0,14 -0,05
Rendimento netto 2,16 2,09 2,56 3,94
Riparto (**) (**) 24,537 81,529
Importo in circolazione (mln) 7490 14036 5000 17930
Riapertura (mln) (**) (**) (**) (**)
Prezzo nettisti 95,02118800 97,18000000 100,22000000 99,79646600
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) dato non pervenuto
elaborazione Assiom
.
 
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA LOMBARDO INCONTRA L’AMBASCIATORE DEL MAROCCO IN ITALIA  
 
Palermo, 2 marzo 2009 – Il Presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, ha ricevuto il 26 febbraio o a Palazzo d’Orleans l’Ambasciatore del Marocco in Italia, Mohammed Nabil Benabdallh, accompagnato dal Console Generale, Youssef Balla. Nel colloquio sono stati affrontati alcuni temi economici di particolare rilevanza per l’interscambio commerciale tra Sicilia e Marocco, in particolare per quanto attiene al settore agricolo, dello sviluppo tecnologico e culturale. “Tra Sicilia e Marocco – ha detto Lombardo – vi è un consolidato rapporto di cooperazione, frutto anche della vicinanza geografica e culturale che ci lega al popolo marocchino. Siamo pronti a proseguire in questo rapporto di collaborazione, mettendo a disposizione le conoscenze e le esperienze dei nostri imprenditori nei settori che insieme riterremo più strategici”. L´ambasciatore marocchino ha espresso apprezzamento per l’esperienza autonomistica siciliana ed ha invitato il Presidente Lombardo in Marocco. .  
   
   
MISSIONE DELLA TOSCANA NEGLI EMIRATI ARABI IL PRESIDENTE MARTINI GUIDA L’INIZIATIVA  
 
Firenze, 2 marzo 2009 - Missione economico-istituzionale della Toscana negli Emirati Arabi. L’iniziativa, organizzata il da Toscana Promozione, era guidata dal presidente della Regione, Claudio Martini. Della delegazione toscana che sbarcata il 28 febbraio sera nella capitale degli Emirati, Abu Dhabi, facevano parte anche l’assessore Ambrogio Brenna, il presidente e il direttore di Promofirenze, Vasco Galagani e Luigi Boldrin, insieme ad 11 imprenditori toscani, di cui 7 del settore arredamento e 4 dell’agroalimentare. Si è trattato di una missione breve, concentrata in soli due giorni che per gli imprenditori ha avuto un prolungamento di un giorno nella città di Dubai per ulteriori incontri con gli operatori economici locali interessati a sviluppare rapporti commerciali con i settori dell’arredamento e dell’agroalimentare della nostra regione. Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano oggi - lo dicono i dati Ice e della Camera di Commercio Italo-araba - il principale mercato di sbocco delle esportazioni italiane in Medio Oriente e Nord Africa. Secondo il rapporto Ice-prometeia presentato il 9 febbraio scorso, questa sarà l’unica area geo-economica dove per il 2009 è previsto un incremento dell’export di oltre il 7 per cento. Anche l’export toscano negli Emirati Arabi è in crescita. Lo confermano i dati aggiornati al terzo trimestre 2008: le nostre esportazione aumentano dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2007. Anno, quest’ultimo, che si era chiuso con un +27% sul 2006 e più di 755 milioni e 411 mila euro di prodotti esportati. Quasi raddoppiate, invece, le importazioni, passate dagli 11 milioni e 275 mila euro dei primi 9 mesi del 2007 agli oltre 20 milioni dello stesso periodo del 2008. Nella capitale degli Emirati il presidente Martini incontrerà insieme all’ambasciatore Paolo Dionisi, il ministro dell’economia, il sultano Bin Saeed Al Mansoori, il direttore generale del ministero della pianificazione e dell’economia Abdullah Saleh, il presidente dell’Italian Businnes Group Dario Barisoni e il direttore dell’Ice Francesco Alfonsi. Nell’occasione saranno illustrate alla delegazione istituzionale e alle imprese toscane le opportunità offerte dall’economia locale. Le imprese toscane avranno poi incontri bilaterali presso le sedi degli operatori sia ad Abu Dhabi che a Dubai. Martini, prima del rientro in Toscana previsto per il 3 marzo, incontrerà i vertici dell’Abu Dhabi Tourism Authority e visiterà la mostra permanente dedicata al distretto culturale di Saadiyat Island, l’isola naturale di 27 km quadrati, una fra le destinazioni più richieste dal turismo mondiale. .  
   
   
UGO CAPPELLACCI FA IL SUO INGRESSO ALLA REGIONE SARDEGNA  
 
Cagliari, 2 marzo 2009 - Una stretta di mano, una chiacchierata informale lontano da sguardi indiscreti, poi il passaggio di consegne per l´insediamento prima di salutare i giornalisti nella sala Giunta. L´incontro tra il il nuovo Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e il Vicepresidente uscente, Carlo Mannoni, si è svolto il 27 Febbraio nel palazzo di viale Trento all´insegna della cordialità istituzionale e della diplomazia. "Benvenuto, lei è il Presidente di tutti i Sardi - così Mannoni ha accolto Cappellacci al suo ingresso -. Oggi ci dovrebbe essere Renato Soru ma, per le note vicende politiche, sono incaricato di fare la staffetta". Poi, di fronte ai giornalisti, ai dirigenti della Regione e ad alcuni consulenti del neopresidente, Mannoni ha detto a Cappellacci: "Le auguro cinque anni di lavoro proficuo". Il Presidente neoeletto ha ringraziato Mannoni e risposto alle domande dei rappresentanti della stampa isolana. "Aspettiamo il completamento del lavoro dei Tribunali - ha detto Cappellacci -, ma posso anticiparvi che, nei prossimi giorni, convocherò una riunione di Giunta per trasferire le consegne e fare il punto della situazione con i singoli Assessori, in modo da poter affrontare nel migliore dei modi tutte le emergenze di una stagione difficile". Carlo Mannoni ha dribblato elegantemente alcune domande. "Consigli? Credo che il Presidente Cappellacci non abbia bisogno dei miei suggerimenti. Con lui ho fatto soltanto il punto di alcune tematiche importanti. Gli ho anche ricordato che ora è anche Commissario straordinario per le emergenze alluvioni e per il disinquinamento delle aree minerarie del Sulcis Iglesiente e del Guspinese, due compiti importanti, interessanti e allo stesso tempo delicati". Il Presidente Cappellacci si è subito ricollegato a quest´ultimo aspetto: "Ieri sera ho incontrato il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guido Bertolaso, e abbiamo discusso di alcuni problemi che affronteremo subito. Le mie sensazioni all´ingresso? E´ un po´ presto per dirlo, anche se questa sala (la sala Giunta, ndr) la conoscevo già per esserci entrato da assessore nel 2004. Certo, c´è una grande emozione che spero di trasformare in azioni politiche incisive". Cappellacci ha poi annunciato che "questa sala di viale Trento resterà la sede istituzionale della Giunta anche in futuro, e non solo per la prima riunione". Poi ha sottolineato il desiderio di "accelerare i tempi perché c´è l´urgenza di discutere la Finanziaria 2009. Ci sono tempi tecnici da rispettare ma il mio intendimento è quello di anticiparli il più in fretta possibile". . .  
   
   
VAL D’AOSTA: LA COMMISSIONE PARITETICA AL CENTRO DI UN INCONTRO TRA IL PRESIDENTE ROLLANDIN E IL MINISTRO FITTO  
 
Aosta, 2 marzo 2009 - Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha partecipato, giovedì 26 febbraio, a Roma, ad una serie di incontri istituzionali. In particolare, il Presidente Rollandin ha avuto modo di confrontarsi con il Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto in merito alla delicata questione dei rapporti Stato – Regione, nel momento in cui si delinea l’architettura del futuro stato federale e del conseguente ruolo delle Regioni ad autonomia differenziata. «Il dato più significativo – ha commentato il Presidente Rollandin – emerso dal colloquio con il Ministro Fitto è stato l’impegno assunto che entro una settimana il Governo procederà alla nomina dei propri rappresentanti nella Commissione Paritetica, consentendo a questo fondamentale organismo di raccordo e di confronto tra Stato e Regione di entrare nel pieno della propria operatività». Nel corso della seduta della Conferenza Stato-regioni, il Presidente ha inoltre espresso al Ministro Fitto preoccupazione rispetto alle dichiarazioni contro le Regioni a Statuto speciale pronunciate nell’ambito del dibattito sull’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione in materia di federalismo fiscale, anche da esponenti del Governo. «A tale proposito – ha specificato il Presidente Rollandin – ho chiesto al Ministro Fitto un chiarimento sull’atteggiamento del Governo nei confronti della specialità e non solo con riguardo al federalismo fiscale. Il Ministro ha replicato con l’intenzione del Governo di istituire una Commissione politica per l’approfondimento e il confronto sulle tematiche della specialità. » . .  
   
   
IORIO, IN QUALITÀ DI VICE PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME, É INTERVENUTO AL CONVEGNO ´IMPRESA E COMPETITIVITÀ´ ORGANIZZATO DALL´OSSERVATORIO REGIONALE BANCHE-IMPRESE E DALL´ASSOCIAZIONE STUDI E RICERCHE PER IL MEZZOGIORNO.  
 
Roma, 2 marzo 2009 - Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, in qualità di vice Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, è intervenuto il 26 febbraio in mattinata a Roma, insieme al Ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto e molti altri ospiti di prestigio economico, finanziario e scientifico, al Convegno "Impresa e Competitività" organizzato dall´Osservatorio Regionale Banche-imprese e dall´Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Nell´occasione è stato presentato il "Rapporto 2008 sui fattori di crescita e trasformazione dei sistemi produttivi delle regioni meridionali". Il Presidente Iorio, nel suo intervento, ha definito molto interessanti i dati e le risultanze dello studio "che serviranno da base alla ideazione e alla messa in atto di politiche di sostegno concreto al Mezzogiorno e alla sua economia". Lo studio, infatti, ha evidenziato come ormai "il modello di competitività in larga parte delle imprese del Mezzogiorno – basato sul controllo dei costi di produzione e sulla competitività di prezzo - risulta ormai inadeguato a sostenere la competizione globale e in particolare quella di economie emergenti che presentano strutture di costo assolutamente inarrivabili per le imprese occidentali". "Di qui – ha detto ancora il Presidente Iorio - la necessità di immaginare e, quindi, concretizzare politiche pubbliche che stimolino e sostengano le imprese a investire in competenze, qualità e innovazione. Dobbiamo quindi fare esperienza del passato e attuare leve strutturali per la competitività dei sistemi produttivi. E´ opportuno porre in essere interventi che devono trovare forza e compimento in una strategia ragionata e lungimirante di grosso respiro temporale. Una strategia capace di non legarsi alla sola risoluzione di problematiche economiche congiunturali o all´adempimento di funzioni anticicliche, ma improntata sulla lettura delle esigenze del mercato locale, nazionale, europeo e quindi globale". "I dati emersi dal rapporto evidenziano – ha sottolineato in chiusura il Vice Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni - molte criticità, ad esempio si segnala una qualche "insufficiente capacità di governo degli assetti organizzativi e delle risorse aziendali, in termini di capacità di elaborazione di strategie e di valorizzazione del capitale umano". Purtuttavia, lo stesso rapporto segnala come le imprese "indagate", manifestino una propensione a mutare certi modelli competitivi nati e sviluppati in tempi economici ormai passati. Dobbiamo quindi partire da questa "buona volontà" delle imprese a cui dobbiamo affiancare un´altrettanta "buona volontà" delle Istituzioni europee, Governative e Regionali a riportare con forza sul tavolo del confronto e della progettazione dello sviluppo socio-economico nazionale, il Mezzogiorno d´Italia e le sue problematiche. Occorre dunque, porre al centro del dibattito lo sviluppo del Sud nella consapevolezza che ad esso è legato il futuro finanziario, produttivo, sociale e culturale dell´intero Paese". . .  
   
   
UGO CAPPELLACCI PROCLAMATO PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA  
 
Cagliari, 2 marzo 2009 - L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni, in qualità di Vicepresidente uscente, ha inviato il 26 Febbraio al dottor Ugo Cappellacci una lettera di accompagnamento al verbale di proclamazione del nuovo Presidente della Regione, redatto in tarda mattinata dall’Ufficio Centrale Regionale presso la Corte d’Appello di Cagliari. Mannoni e Cappellacci, intorno alle 14, si sono scambiati reciprocamente gli auguri nel corso di una cordiale telefonata, in attesa di un prossimo incontro formale negli uffici della Presidenza, nel palazzo di viale Trento 69, a Cagliari. .  
   
   
IN TOSCANA SEMPRE PIÙ IMPRESE SI LAMENTANO DELLA DIFFICOLTÀ AD OTTENERE PRESTITI DALLE BANCHE DECISA L’ISTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO PERMANENTE SUL RISPETTO DEL PROTOCOLLO  
 
Firenze 2 marzo 2009 - Le imprese si lamentano della stretta creditizia, degli spread in aumento che vanno sommarsi ai tassi di interesse fortunatamente in discesa, dei tempi di istruttoria più lunghi e di rating attribuiti dalle banche, a loro giudizio, opachi nelle motivazioni. «Vigileremo attraverso l´osservatorio regionale sul credito, a cui abbiamo deciso di affiancare un tavolo di di confronto permanente tra domanda e offerta in Toscana. E attorno a quel tavolo faremo sedere istituti bancari e associazioni di categoria, Consorzi Fidi e Fidi Toscana» risponde l´assessore regionale al bilancio Giuseppe Bertolucci rivolgendosi in particolare a Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato che oggi, anticipando alcuni dati che saranno presentati domani da Unioncamere Toscana, hanno spiegato come il 77% delle imprese toscane del commercio, del turismo e dell´agricoltura lamentino una stretta del credito reale e che da settembre a oggi le domande di finanziamento respinte dalle banche sono cresciute del 20 per cento. «La situazione – ribadisce l´assessore – richiede misure straordinarie e un monitoraggio costante, in modo che se c´è da aggiustare la rotta lo si possa fare velocemente». La Regione ha attivato due fondi da 48 milioni operativi dal 12 febbraio, creati con lo scopo di garantire prestiti alle imprese da parte delle banche per almeno 480 milioni. Con gli istituti bancari, una sessantina tra le banche più presenti in Toscana, è stato sottoscritto a dicembre anche un accordo in cui si fissano gli spread massimi applicabili. «L´osservatorio sul credito affiancato dal tavolo permanente – conclude Bertolucci – potrebbe utilmente servire anche a esaminare le iniziative intraprese a livello locale con il sistema bancario, per coordinarle ma anche semplicemente per promuoverne in modo migliore la conoscenza. Il tavolo potrebbe verificare, nel tempo, la risposta alle misure decise e proporre eventualmente nuovi strumenti finanziari, se quelli operativi si dimostrassero insufficienti per aiutare l´accesso al credito. Le riunioni del tavolo potrebbero aiutare anche a migliorare il rapporto tra banche e imprese, oltre che a capire le reciproche esigenze. E naturalmente sarà utile per monitorare l´applicazione del protocollo che con le banche abbiamo sottoscritto». .  
   
   
L’ANAS E LE PREFETTURE DELL’EMILIA ROMAGNA FIRMANO IL PROTOCOLLO DI LEGALITÀ PER LA PREVENZIONE DEI TENTATIVI DI INFILTRAZIONE DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NEGLI APPALTI  
 
Bologna, 2 marzo 2009 - Aumenta la trasparenza nei lavori appaltati ed eseguiti dall’Anas. A tutti gli appalti pubblici per nuove opere e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati dall’Anas in Emilia Romagna, verranno applicate clausole per escludere le ditte che risultassero in rapporto con la criminalità organizzata. Questo l’obiettivo del protocollo di legalità firmato, il 26 febbraio a Bologna, tra il Prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia e il Direttore centrale Nuove Costruzioni dell’Anas Gavino Coratza, congiuntamente a tutti i nove Prefetti della regione. “L’accordo – ha spiegato il Direttore Gavino Coratza – nasce dalla volontà di proseguire l`impegno di ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture dell`Emilia-romagna, promuovendo nel contempo la cultura della legalità e della trasparenza amministrativa e esercitando, appieno, poteri di monitoraggio e vigilanza, anche ai fini di prevenzione, e di controllo e contrasto dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata”. Il protocollo prevede tre momenti di intervento. L’anas inserirà nei bandi di gara e nei contratti d’appalto clausole che obbligheranno le ditte a riferire tempestivamente ogni richiesta illecita di denaro o di illecita prestazione che venga avanzata nei confronti di un proprio rappresentante o dipendente. Tutte le ditte dovranno comunicare alla rispettive Prefetture di competenza, attraverso l’Anas, le informazioni occorrenti per svolgere gli accertamenti antimafia già al momento della pubblicazione dei bandi di gara - e non più solo, come avveniva finora, nella fase di aggiudicazione e stipula dei contratti - per l’appalto di lavori di importo superiore a 1 milione di euro e di forniture e servizi di importo superiore a 100 mila di euro. Infine, nel caso emergessero durante gli accertamenti rapporti di contiguità con la criminalità organizzata, verranno previste clausole di revoca o di recesso in base alle quali l’Anas può escludere le imprese dall’appalto in qualsiasi momento delle procedure di gara e di esecuzione dei lavori. Il protocollo prevede inoltre l’estensione dei controlli antimafia nei confronti delle ditte, anche in casi non espressamente previsti dalla legge quali l’obbligo di comunicazione degli affidamenti di servizi e forniture “sensibili” (ad esempio, trasporto materiali in discarica e smaltimento rifiuti, noleggi etc. ) e comportanti l’obbligo di immediata denuncia di ogni tentativo di condizionamento di natura criminale. “Con la stipula di questo documento – ha osservato il Prefetto Tranfaglia – si compone un ulteriore, importante tassello della strategia complessiva di lotta alle infiltrazioni criminali nel settore degli lavori pubblici che costituisce una delle linee di intervento prioritarie per il contrasto a tutte le forme di mafie”. Il protocollo firmato oggi a Bologna, che segue altri già sottoscritti dall’Anas e altre Prefetture, è un’ulteriore tappa del percorso avviato da tempo e che vede le Prefetture e le Forze dell’Ordine impegnate in un’attività attenta e costante di monitoraggio degli appalti pubblici. .  
   
   
BOLZANO: REPETTO SUI TAGLI PROSPETTATI AI FONDI DELLE AUTONOMIE  
 
Bolzano, 2 marzo 2009 - - Fare riferimento a fondi per annualità passate e sui quali il bilancio della Provincia di Bolzano ha fatto affidamento iscrivendo i relativi importi, è cosa poco seria soprattutto nel momento in cui si vorrebbe - con il federalismo fiscale - conferire maggiore certezza alle risorse finanziarie e favorire una gestione più responsabile dei fondi pubblici: è quanto sottolinea l´assessore provinciale alle Finanze e bilancio Barbara Repetto sulla questione dei tagli ai fondi delle autonomie minacciati dal ministro Calderoli. Ed ad essere negati sarebbero anche i rimborsi sulla scuola, una competenza che però lo Stato ha delegato alla Provincia. Era stato proprio il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, incontrando a Roma il presidente Durnwalder, a complimentarsi con la Provincia autonoma per la sua alta qualità amministrativa a beneficio evidente della popolazione locale. "E’ paradossale che a pochi giorni di distanza un esponente del governo, il ministro Calderoli, affronti le tematiche della autonomia speciale con toni e accenti che nulla hanno a che vedere con un vero federalismo e dimostrano soprattutto una scarsa conoscenza della realtà storica e politica della autonomia altoatesina, garantita da accordi internazionali e norme costituzionali", sottolinea l´assessore provinciale a Finanze e bilancio Barbara Repetto. La Provincia di Bolzano, rivendicando le proprie prerogative autonomistiche e ordinamentali, "è orgogliosa di quanto ha saputo realizzare, con una realtà socioeconomica che primeggia non solo a livello nazionale ma europeo. Il tutto superando storiche diffidenze e lavorando nel segno della collaborazione tra popolazioni di lingua e cultura diverse", ricorda Repetto. Con queste motivazioni, la Provincia è come sempre disponibile a fare la propria parte per contribuire al risanamento del bilancio statale nel segno della solidarietà con le altre realtà regionali. Per questo scopo da tempo sono pronte norme e proposte che consentono di contribuire alle finanze dello Stato salvaguardando però pienamente le specificità autonomistiche. "Se da un punto di vista politico - precisa Repetto - lo stop al decreto sulla quota variabile può anche interpretarsi come conseguenza della rincorsa a prese di posizione populistiche in materia di finanziamenti alle Regioni, da un punto di vista tecnico il modo scelto per sollevare la questione è però quanto mai inopportuno. " La responsabile di Finanze e bilancio osserva che "fare riferimento a fondi per annualità passate e sui quali il bilancio della Provincia ha fatto affidamento iscrivendo i relativi importi, è cosa poco seria soprattutto nel momento in cui si vorrebbe – con il federalismo fiscale – conferire maggiore certezza alle risorse finanziarie e favorire una gestione più autonoma e responsabile dei fondi pubblici. " Repetto ricorda che il decreto in questione non riguarda solo la quota variabile ma anche il rimborso, parziale, della funzione delegata della scuola, cioè degli stipendi degli insegnanti delle scuole a carattere statale: questa è anzi gran parte della somma (1,5 miliardi € sui 2,2 complessivi) e si tratta di fondi che la Provincia ha già speso in anticipo dal 2000. "È il parziale rimborso, circa 2/3 di quanto la Provincia spende, di una funzione che lo Stato ha delegato promettendo rimborsi che ora nega. Per di più nell’ambito di una discussione che non ha alcuna attinenza con la scuola", conclude l´assessore Repetto. . .  
   
   
CONVEGNO ´IMPRESA E COMPETITIVITÀ´ ORGANIZZATO DALL´OSSERVATORIO REGIONALE BANCHE-IMPRESE E DALL´ASSOCIAZIONE STUDI E RICERCHE PER IL MEZZOGIORNO.  
 
Roma, 2 marzo 2009 - Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, in qualità di vice Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, è intervenuto il 26 febbraio in mattinata a Roma, insieme al Ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto e molti altri ospiti di prestigio economico, finanziario e scientifico, al Convegno "Impresa e Competitività" organizzato dall´Osservatorio Regionale Banche-imprese e dall´Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Nell´occasione è stato presentato il "Rapporto 2008 sui fattori di crescita e trasformazione dei sistemi produttivi delle regioni meridionali". Il Presidente Iorio, nel suo intervento, ha definito molto interessanti i dati e le risultanze dello studio "che serviranno da base alla ideazione e alla messa in atto di politiche di sostegno concreto al Mezzogiorno e alla sua economia". Lo studio, infatti, ha evidenziato come ormai "il modello di competitività in larga parte delle imprese del Mezzogiorno – basato sul controllo dei costi di produzione e sulla competitività di prezzo - risulta ormai inadeguato a sostenere la competizione globale e in particolare quella di economie emergenti che presentano strutture di costo assolutamente inarrivabili per le imprese occidentali". "Di qui – ha detto ancora il Presidente Iorio - la necessità di immaginare e, quindi, concretizzare politiche pubbliche che stimolino e sostengano le imprese a investire in competenze, qualità e innovazione. Dobbiamo quindi fare esperienza del passato e attuare leve strutturali per la competitività dei sistemi produttivi. E´ opportuno porre in essere interventi che devono trovare forza e compimento in una strategia ragionata e lungimirante di grosso respiro temporale. Una strategia capace di non legarsi alla sola risoluzione di problematiche economiche congiunturali o all´adempimento di funzioni anticicliche, ma improntata sulla lettura delle esigenze del mercato locale, nazionale, europeo e quindi globale". "I dati emersi dal rapporto evidenziano – ha sottolineato in chiusura il Vice Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni - molte criticità, ad esempio si segnala una qualche "insufficiente capacità di governo degli assetti organizzativi e delle risorse aziendali, in termini di capacità di elaborazione di strategie e di valorizzazione del capitale umano". Purtuttavia, lo stesso rapporto segnala come le imprese "indagate", manifestino una propensione a mutare certi modelli competitivi nati e sviluppati in tempi economici ormai passati. Dobbiamo quindi partire da questa "buona volontà" delle imprese a cui dobbiamo affiancare un´altrettanta "buona volontà" delle Istituzioni europee, Governative e Regionali a riportare con forza sul tavolo del confronto e della progettazione dello sviluppo socio-economico nazionale, il Mezzogiorno d´Italia e le sue problematiche. Occorre dunque, porre al centro del dibattito lo sviluppo del Sud nella consapevolezza che ad esso è legato il futuro finanziario, produttivo, sociale e culturale dell´intero Paese". . .  
   
   
LA REGIONE CALABRIA, FORNISCE ALLA GUARDIA DI FINANZA UNDICI AUTO PER INCREMENTARE LA LOTTA CONTRO LE FRODI IN MATERIA DI FONDI STRUTTURALI  
 
Reggio Calabria, 2 marzo 2009 - Alla presenza del Presidente della Regione Agazio Loiero, è stata firmata il 26 febbraio dal Comandante regionale Calabria della Guardia di Finanza Gen. Gaetano Giancane e dal Dirigente generale del Dipartimento regionale “Programmazione nazionale e comunitaria” Salvatore Orlando la convenzione che prevede la fornitura, da parte della Regione, alla Guardia di Finanza di undici autovetture. Saranno usate dal Corpo per incrementare la lotta contro le frodi ai bilanci, nazionale e comunitario, in materia di fondi strutturali ex legge 488/92 dove la Guardia di Finanza della Calabria, negli ultimi anni, ha già raggiunto risultati di grande rilievo, ottenendo il plauso da parte delle Istituzioni nazionali e comunitarie. La convenzione siglata oggi sottolinea la grande collaborazione che già da qualche anno si è instaurata tra la Regione ed il Comando regionale Guardia di Finanza per il coordinamento dei controlli e lo scambio di informazioni in materia di finanziamenti dei fondi strutturali, a seguito del protocollo d’intesa sottoscritto dalle due Istituzioni nel giugno scorso. “L’atto di oggi è un’altra tappa – ha detto Loiero – per rendere sempre più fattiva la reciproca collaborazione. Questa sinergia tra noi e la Guardia di Finanza è un fatto di particolare rilevanza. Non siamo una Regione che dispone di un grande bilancio ma, per quel che ci riguarda, tendiamo a privilegiare sempre queste iniziative nel quadro di una maggiore trasparenza nella gestione dei fondi pubblici”. Il Comandante Giancane ha sottolineato come la firma di oggi è “molto significativo nel rafforzamento logistico nell’ambito della nostra collaborazione”. Il Dirigente Generale del Dipartimento che si occupa dei Fondi comunitari Salvatore Orlando ha evidenziato che quello firmato oggi è “un protocollo innovativo a livello nazionale e precede la firma di un altro, che sarà sottoscritto nei prossimi giorni, egualmente importante e originale in cui si parlerà di formazione del personale”. Nei prossimi giorni, quindi, verranno fornite alla Guardia di Finanza sei “Fiat sedici 1. 9” e cinque “Fiat grande punto 1. 3” dotate delle più moderne tecnologie. . .  
   
   
PARCO COLLINE METROPOLITANE DI NAPOLI, COZZOLINO PRESENTA LE PRODUZIONI DI QUALITÀ  
 
Napoli, 2 marzo 2009 - L´assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività Produttive Andrea Cozzolino ha presentato il 27 febbraio i primi risultati del lavoro congiunto tra la Regione Campania e il Parco delle Colline Metropolitane di Napoli, avviato a seguito di una convezione stipulata nel marzo 2008 per valorizzare quest´area di Napoli attraverso lo sviluppo delle potenzialità agricole, turistiche e ambientali. In attuazione della convenzione è stato istituito uno specifico Consorzio, promosso dalla Regione, dalla Provincia, dalla Viii municipalità di Napoli, dall´Ente Parco e dalla Coldiretti, che ha messo insieme gli agricoltori, i produttori, i ristoratori, i commercianti e gli artigiani del Parco che oggi lavorano e producono sotto un unico marchio di qualità. Tenendo conto delle caratteristiche e delle tipicità agricole, ambientali e artigianali del luogo, sono state sviluppate le prime attività, in particolare il vino e le porcellane. 1. Il vino del Parco: è stata avviata una produzione sperimentale di circa 2000 bottiglie di rosso e altrettante di bianco ottenuto da uve selezionate di quest´area. Il progetto continuerà anche nel 2009 e nel 2010. L´obiettivo è arrivare nel giro dei prossimi 24 mesi al riconoscimento del marchio a denominazione di origine protetta per i vini del Parco, inseriti all´interno della varietà dei Campi Flegrei, grazie anche al contributo della cattedra di Enologia della facoltà di Agraria della Federico Ii. Si tratterebbe della prima produzione enologica a denominazione protetta effettuata all´interno di un´area metropolitana. 2. Le porcellane di Capodimonte: si tratta dei prodotti realizzati nell’ambito della Quarta Edizione del workshop "In Porcellane", svoltosi dal 2 al 5 aprile 2008 scorso attraverso un percorso che la Regione Campania e il Parco Metropolitano delle Colline di Napoli stanno condividendo con il Corso di Disegno Industriale della Facoltà di Architettura dell´Università Federico Ii, la Direzione del Real Bosco di Capodimonte, il Consorzio Porcellane Capodimonte, gli altri soggetti istituzionali del territorio e soprattutto le aziende dell´area per valorizzare e tutelare la porcellana di Capodimonte. Questo prodotto, che viene realizzato ancora secondo le tecniche risalenti al 1200 e codificate a partire dal 1743, è una delle produzioni artigianali di maggiore pregio di quest´area. Grazie all´intesa sottoscritta nel marzo scorso, verranno messe a disposizione ulteriori risorse per fare interventi di messa in sicurezza e di risanamento ambientale che sono indispensabili per tutto il territorio come: la riqualificazione della Selva di Chiaiano; la riqualificazione delle aree di accesso alla Selva dal Tirone e dal Belvedere delle Cave; la riqualificazione paesaggistico-ambientale e funzionale dell´area di Cava Comunale sita nella Selva di Chiaiano, un´area di circa 550 ettari. "Oggi abbiamo presentato i primi risultati di un lavoro iniziato circa un anno fa. Il vino e la porcellana sono un esempio di quello che di buono si può fare nel Parco e del progetto di sviluppo sostenibile che stiamo portando avanti", afferma l´assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività produttive Andrea Cozzolino. "Stiamo lavorando su più ambiti del Parco. Vogliamo sviluppare tutte le potenzialità che vanno dal settore agricolo, a quello dell´artigianato, mettendo in campo risorse molto importanti, a cui nei prossimi mesi se ne aggiungeranno ulteriori", conclude Cozzolino. .  
   
   
STATUTO REGIONALE DELL’ UMBRIA, PRESIDENTE LORENZETTI: “VOTO PER NON AUMENTARE NUMERO CONSIGLIERI DIMOSTRA SENSO RESPONSABILITÀ E RIGORE”  
 
Perugia, 2 marzo 2009 – La presidente della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti ha espresso “particolare soddisfazione” per l’approvazione da parte della Commissione speciale per le riforme statutarie del Consiglio regionale della proposta di legge che prevede di modificare lo Statuto regionale in vigore, mantenendo a 30 il numero dei consiglieri regionali. “Il voto di oggi – sottolinea - è la dimostrazione di quel senso di responsabilità e ulteriore segnale di rigore che la politica deve saper assumere soprattutto in questi momenti così difficili per il Paese. Trova, così, il primo significativo ‘sì’ un’iniziativa che io stessa avevo più volte auspicato, condivisa dalla coalizione di centrosinistra e, come ha dimostrato la votazione, non solo”. “L’auspicio – conclude la presidente Lorenzetti – è che ora l’iter della proposta di legge prosegua su questa stessa strada, segnando e rafforzando l’intesa raggiunta, fino ad arrivare alla modifica dello Statuto regionale”. .  
   
   
LA REGIONE TOSCANA INCENTIVA LE UNIONI DI COMUNI PER LE EX COMUNITÀ MONTANE CONTRIBUTI DA 300 A 100 MILA EURO: 50 MILA ALLE ALTRE  
 
Firenze, 2 marzo 2009 - Per ora sono solo sei, ma potrebbero velocemente crescere: incentivate dalla Regione. Fino all´anno scorso non ce n´era in fondo neppure una in tutta la Toscana. Sono le Unioni di Comuni, ovvero amministrazioni che decidono di unirsi per svolgere compiti ben precisi e che per questo si dotano di un presidente, di una giunta e di un consiglio composto dai sindaci, assessori e consiglieri dei comuni originari. Perché piccolo può essere bello, ma grande spesso è meglio. La giunta nell´ultima seduta ha deciso di concedere un premio speciale alle Unioni di Comuni nate sulle ceneri delle sei comunità montane cancellate prima dell´estate. Centomila euro, come l´anno scorso, andranno così alle Unioni di Comuni di Pratomagno, Val di Merse, Alta Versilia e Valdichiana senese. Un contributo tre volte superiore per la sua specificità insulare, e dunque di 300 mila euro, andrà invece alla neonata Unione dell´Arcipelago, nata a gennaio e che l´anno scorso non ha ricevuto alcun incentivo. Nella stessa seduta la giunta ha deciso anche di concedere un contributo di 50 mila euro per le Unioni di Comuni che non sono la trasformazione di precedenti Comunità montane. Per adesso c´è solo l´Unione di Comuni della Valdera, costituita ad ottobre e la seconda d´Italia per grandezza con le sue quindici amministrazioni comunali. Qualsiasi altra Unione che nascerà nel corso dell´anno potrà comunque contare sullo stesso finanziamento. «Le Unioni di Comuni - commenta l´assessore regionale al rapporto con gli enti locali, Agostino Fragai - sono l´evoluzione naturale delle gestioni associate, in cui in questi anni abbiamo fortemente creduto e che, con coerenza, abbiamo incentivato». Nella Toscana dei campanili erano 111 le gestioni associate nel 2002. Alla fine dell´anno scorso erano 7 11, quasi duecento in più rispetto a tre anni prima, con 248 comuni coinvolti sui 287 di tutta la regione e 38 milioni i contributi concessi in sei anni. «E´ vero che le Unioni di Comuni hanno un presidente, una giunta e un consiglio in più - anticipa l´assessore - Ma le indennità non sono cumulabili». E per le Unioni non ci sono dunque spese aggiuntive. «Quando mi capita di parlare di gestioni associate - sottolinea Fragai - tutti sono d’accordo che “insieme è meglio”. Qualche problema in più si presenta quando si tenta di imboccare strade concrete e tradurre quell’indicazione, su cui nessuno sembra avere niente da obiettare, verso direzioni più operative. Eppure la strada giusta per cercare di affrontare e vincere quelle che chiamiamo le sfide del cambiamento». «Chi è amministrato e vive in territori che chiamiamo marginali – prosegue - ha lo stesso diritto di aver e servizi adeguati di chi vive in territori meno periferici. Una delle strade che si possono percorrere è quella appunto delle Unioni di Comuni, che consentono di gestire meglio i servizi e magari risparmiare qualcosa». «In fondo - conclude - quello che fa in un territorio identità autentica non è come si gestisce l´anagrafe, come si spazzano le strade o come si organizza la polizia municipale ma la cultura, la storia e le tradizioni. L´obiettivo deve essere unire quello che oggi è frammentato». .  
   
   
PROSTITUZIONE E SERVIZIO CIVILE. VALDEGAMBERI A ROMA  
 
Roma, 2 marzo 2009 - E’ condivisibile in linea di principio la proposta di legge presentata dal governo in materia di prostituzione, ma è insufficiente la sola azione di repressione senza che ce ne sia una di recupero delle prostitute che sono vittime di un circuito criminale che le sfrutta. E’ la posizione della commissione degli assessori regionali alle politiche sociali presieduta dall’assessore veneto Stefano Valdegamberi, che l’ha illustrata il 26 febbraio a Roma alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni. Molto critico invece il parere sull’altro tema all’ordine del giorno, la modifica della normativa sul servizio civile nazionale, che viene considerata un passo indietro. “Sulla proposta del ministro Garfagna in materia di prostituzione – ha fatto rilevare l’assessore – la posizione della Commissione è di sostanziale condivisione per quanto riguarda l’inasprimento della pena, soprattutto per i reati di sfruttamento e abuso dei minori. Però il contrasto del fenomeno non può essere solo una questione di ordine pubblico riconducibile al solo divieto di prostituzione in strada. Bisogna invece partire dalla consapevolezza che chi esercita la prostituzione lo fa con un diverso grado di determinazione propria e in molti casi è solo vittima di un traffico criminale che riduce in schiavitù. Quindi, sì reprimere ma nel contempo mettere in atto tutta una serie di politiche di carattere sociale, con un approccio integrato per consentire a queste persone di uscire dai circuiti malavitosi e per non criminalizzare le vittime anziché gli sfruttatori”. “Tra l’altro l’allontanamento dalla strada – ha proseguito Valdegamberi – non sempre è positivo. E’ vero che va a influire positivamente sul decoro delle zone in cui viene esercitata la prostituzione, ma rischia di peggiorare le condizioni di schiavitù e di sfruttamento di chi ne è vittima, trasferendo il problema in luoghi chiusi in cui viene meno la possibilità di intervento e di controllo sia delle forze dell’ordine sia dei nuclei dei servizi sociali che operano sul territorio”. A questo proposito l’assessore Valdegamberi ha ricordato che il Veneto finanzia diverse progettualità, alcune realizzate con associazioni di volontariato, per cercare di venire in contatto con le prostitute e di sottrarle a questo mercato di cui sono le prime vittime. Per quanto riguarda la modifica della legge sul servizio civile. Valdegamberi ha lamentato un ritorno al passato. “Nel momento in cui si parla si federalismo e di valorizzazione degli enti locali – ha concluso – la proposta del sottosegretario Giovanardi riporta invece la regià di tutto il sistema a Roma. Siamo d’accordo sul principio dell’unicità del servizio civile, siccome però viene calato sul territorio vorremmo che le Regioni fossero coinvolte nei processi di selezione dei progetti, in ragione anche delle competenze che abbiamo in materia socio-sanitaria, ambientale e così via. Non vogliamo, insomma, trovarci progetti calati dall’alto, privi di concertazione e senza nessuna conoscenza delle priorità e dei bisogni locali”. .  
   
   
LAVORO: APPROVATA LA LEGGE IN CONSIGLIO REGIONALE VENETO  
 
Venezia, 2 marzo 2009 - “Oggi è stata scritta una pagina importante per la storia del Consiglio Regionale, e la soddisfazione di aver approvato la prima legge quadro sull’occupazione e sul mercato del lavoro del Veneto è grande”. A dichiararlo è stata il 26 febbraio Elena Donazzan, Assessore alla Formazione ed al Lavoro che aggiunge: “Con questa legge diamo risposta alle imprese del Veneto ed ai lavoratori che tanto hanno contribuito alla crescita economica e sociale dell’Italia intera”. “Il momento delicato di crisi – conclude Donazzan – che stiamo vivendo, verrà così affrontato con strumenti nuovi ed efficaci rendendo credibile la politica ed il governo delle istituzioni”. .  
   
   
PROGETTI DI PIANIFICAZIONE STRATEGICA IN CALABRIA, TRIPODI: “FRONTIERA AVANZATA E INNOVATIVA”  
 
Reggio Calabria, 2 marzo 2009 - Il presidente della Regione Agazio Loiero e l’assessore all’Urbanistica Michelangelo Tripodi hanno incontrato, 26 febbraio a Palazzo Alemanni, sindaci e assessori dei comuni e delle aree urbane più importanti della Calabria per un confronto tecnico operativo sui progetti di pianificazione strategica delle città e delle aree urbane calabresi nella nuova programmazione Por Fesr 2007-2013. Erano presenti anche i dirigenti generali Rosaria Amantea, del Dipartimento Urbanistica, e Salvatore Orlando, del Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria. L’assessore Tripodi, dopo aver espresso apprezzamento per il lavoro di grande qualità svolto dai Comuni coinvolti, ha detto che “lo strumento della pianificazione strategica rappresenta una frontiera avanzata e innovativa che consentirà di definire progetti, azioni ed interventi che, con il pieno utilizzo delle risorse finanziarie Fesr del Por 2007/20013, consentiranno alla città urbane di crescere e di far fare un salto di qualità all’intera regione”. “Adesso - ha proseguito Tripodi - si dovrà andare a passo spedito per portare a compimento il processo di approvazione di tutti i dodici Piani strategici che la Regione ha finanziato. Subito dopo toccherà definire i Progetti Integrati di Sviluppo Urbano che dovranno contenere le priorità di ciascuna realtà urbana per le quali saranno impegnate le risorse dei fondi strutturali europei. Secondo l’assessore all’Urbanistica “sotto questo aspetto occorre fare presto perché – ha evidenziato - siamo già arrivati alla terza annualità del Por e, quindi, si rende necessario cominciare a impegnare la spesa a disposizione. In questo senso è opportuno che le scadenze e i tempi fissati nella riunione di oggi siano rispettati da tutti i soggetti coinvolti, in modo tale da partire, al più presto, con l’attivazione dell’Asse 8 “Città aree urbane e sistemi territoriali” del Por 2007/2013”. “Fatto questo - ha detto infine l’assessore Tripodi - potremmo dire di aver veramente gettato le basi del futuro della Calabria, che non può avvenire se non dentro un quadro di forte pianificazione e programmazione”. .  
   
   
VAL D’AOSTA: GLI ORGANISMI DI PARITA´ SI RACCONTANO  
 
Aosta, 2 marzo 2009 - In occasione della ricorrenza dell’8 marzo l’Ufficio della Consigliera regionale di Parità, la Consulta Regionale Femminile, l’Assessore alle Politiche Sociali, Pari Opportunità e Diritti del Comune di Aosta, i Coordinamenti Donne e le Rappresentanze femminili delle Organizzazioni Sindacali Cgil/cisl/savt/uil, tracceranno un bilancio dell’attività svolta a favore delle donne valdostane nel corso dell’anno 2008 ed esporranno agli organi di stampa, venerdì 6 marzo 2009, alle ore 11, all’Hotel des Etats, ad Aosta, le linee generali delle iniziative che verranno realizzate dai due organismi nel 2009 per valorizzare il ruolo femminile in ambito sociale, diffondere la cultura di genere e sensibilizzare l’opinione pubblica alle problematiche connesse al raggiungimento di un’effettiva parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro e in genere nella società. Interverranno la Consigliera regionale di Parità Antonella Barillà, la Presidente della Consulta regionale femminile Giacinta Prisant, l’Assessore del Comune di Aosta Giuliana Ferrere e le referenti sindacali per i Coordinamenti e le Rappresentanze sindacali di Cgil/cisl/savt/uil .  
   
   
L’ITALIA AL CENTRO DEL TRAFFICO CRIMINALE PEDOFILO SONO ITALIANI I CLIENTI DEL MERCATO DEI BAMBINI  
 
Milano, 2 marzo 2009 – Cresce la domanda di bambini/merce e cresce l’offerta in Italia. Da dati allarmanti di Telefono Arcobaleno, infatti, il nostro Paese è al 5° posto nel mondo per utenza pedofila su internet. “Ciò si traduce nel fatto reale che tante persone in Italia acquistano o scambiano immagini e filmati di bambini già vittime, chiarisce Giovanni Arena, Presidente di Telefono Arcobaleno, questo non mette certo in sicurezza i nostri figli, se consideriamo che la pedofilia on line è mera manifestazione sul web di ciò che è un’ allarmante realtà riscontrabile, come dagli ultimi tristi fatti di cronaca, anche nelle strade del nostro Paese. “Una piaga devastante, come l’ha definita l’On. Saltamartini, evidenzia Arena, che chiede di essere interpretata correttamente e debellata senza esitazioni. ” Nell’ultimo Report internazionale, (www. Telefonoarcobaleno. Org), Telefono Arcobaleno indica Tra i Paesi maggiormente coinvolti nella domanda di materiali a contenuto pedopornografico, L’italia, preceduta da Paesi consumatori come Stati Uniti, Germania, Federazione Russa e Regno Unito. Il 77,5% delle vittime di pedofilia ha meno di 9 anni e il 42% meno di 7. .  
   
   
CENTRALITÀ AI DIRITTI DELL´INFANZIA, URGENTE OSSERVATORIO PER MONITORARE I PROCESSI PER PEDOFILIA  
 
Milano, 2 marzo 2009 – Ci vogliono mediamente cinque anni per avere una sentenza di primo grado per fatti di pedofilia in Italia e l´imputato nel frattempo resta a piede libero e continua a svolgere regolarmente il proprio lavoro, anche se questo lo porta a operare a stretto contatto con bambini e adolescenti. Per la sentenza definitiva occorrono mediamente nove anni. Per ottenere un indennizzo, finalizzato al supporto del percorso di recupero del bambino e del suo reinserimento sociale, la vittima deve attendere più di dieci anni. "Un indebito ritardo - dichiara Giovanni Arena, presidente di Telefono Arcobaleno – un tempo incompatibile con i più elementari principi di civiltà giuridica e inconciliabile con la doverosa affermazione dell´assoluta centralità dei diritti dell´infanzia". Durante processi interminabili, che quale qualche volta rischiano di divenire anche un vero e proprio calvario per le vittime e le loro famiglie, viene messo in atto un pericoloso percorso di trasformazione del processo per pedofilia in un processo sulla veridicità dei racconti dei bambini. In molte aule giudiziarie non vi sono le attrezzature per le audizioni protette e troppo spesso non è tenuta in debita considerazione la vulnerabilità delle vittime, che peraltro non ricevono servizi di assistenza appropriati durante tutta la procedura giudiziaria. Le commissioni parlamentari competenti - che in questi mesi hanno mostrato una particolare sensibilità verso i diritti dell´infanzia - dovrebbero occuparsi con urgenza di questi temi specifici, garantendo interventi immediati e concreti per riaffermare che anche nelle aule giudiziarie e anche per l’ordinamento giudiziario e per tutti gli operatori del diritto, il criterio fondamentale – in un processo equo e imparziale ¬– deve sempre essere il superiore interesse del bambino. “Chiedo al ministro della giustizia Angelino Alfano di voler istituire un osservatorio presso il suo gabinetto per monitorare in tempo reale l’andamento dei procedimenti penali e dei processi per pedofilia in Italia e per offrire alle associazioni impegnate sul fronte della tutela dell’infanzia un canale diretto di comunicazione e di invio dei dati in tempo reale, conclude Giovanni Arena”. .