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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Aprile 2009
PER FARE UN BUON DEPUTATO EUROPEO CI VUOLE...  
 
 Bruxelles, 14 aprile 2009 - Capacità di negoziare, valori europei e conoscenza delle lingue. Ma anche informazione sull´attualità politica e capacità di ascolto. Ecco alcune delle qualità richieste a un europarlamentare per svolgere bene il suo lavoro. A pochi mesi dalle elezioni, abbiamo chiesto a deputati di diverse origini e diverse appartenenze politiche quali sono gli ingredienti necessari per essere un bravo parlamentare in Europa. Classe ´74, il giovane popolare spagnolo Daniel Bautista ritiene che "non basta conoscere cosa succede nelle istituzioni europee. Bisogna avere una conoscenza di cosa succede in Europa, a livello politico e culturale. Avere un carattere aperto aiuta per negoziare con i colleghi di altri paesi e di altri gruppi politici. E chiaramente, bisogna saper parlare almeno una lingua straniera". Per la labour britannica Arlene Mccarty, presidente della Commissione parlamentare mercato interno "un bravo parlamentare europeo dev´essere in grado di ascoltare e recepire idee e proposte, saper identificare le aree in cui l´Europa può intervenire, ed essere in grado di aggirare la burocrazia, ma lavorare trasversalmente con i colleghi di altri schieramenti e di altri paesi per ottenere risultati. La gente può davvero esercitare il suo potere se c´è un bravo deputato a rappresentarla. E´ così che abbiamo cambiato la legge sulle armi per evitare che ci siano persone con le pistole per strada, o che abbiamo aumentato i diritti dei consumatori abbassando le tariffe roaming e aumentando la sicurezza dei giocattoli" "Un bravo deputato è prima di tutto un entusiasta. E´ ben informato sui dossier su cui lavora, e sa accogliere i punti di vista altrui. Ma è anche importante avere valori e ideali, esprimere opinioni chiare e non aver paura di difendere le proprie idee" - spiega Jan Andersson, alla testa della Commissione per gli affari sociali - menzionando anche "i rapporti personali con i colleghi, per poter negoziare buoni compromessi. " Infine secondo il socialdemocratico svedese "bisogna avere molte energie a disposizione, perché il processo decisionale europeo spesso è lungo e faticoso. " "Un approccio positivo" - La scienziata slovena Romana Jordan Cizelj eletta nel 2004 fra le fila del Ppe ha notato che "è importante conoscere i temi di cui ci si occupa" e che "per raggiungere i propri obiettivi serve molta costanza. Ma anche "creatività e diligenza" e la capacità di "essere comunicativi con la gente e sopratutto avere un approccio positivo al lavoro. " "Devi mettere a fuoco i problemi e poi trovare soluzioni condivise. Il Parlamento funziona davvero con un approccio di tipo problem-solving. Non è un idealismo astratto che ci permette di costruire l´Europa" - sostiene Paul Rübig, il popolare austriaco ´autore´ della legge che ha imposto un tetto alle tariffe roaming, concludendo che "è bello sentire di partecipare alla costruzione di un processo storico e di far parte di quello che l´Europa sta realizzando. " Citazione. Non è un idealismo astratto che ci permette di costruire l´Europa. Il Parlamento funziona con un approccio di problem-solving Paul Rübig, europarlamentare L´ingrediente segreto? Darsi da fare - L´ex-premier estone Andres Tarand dal 2004 siede al Parlamento nei banchi del gruppo socialista. A suo avviso "l´esperienza di essere rappresentanti al Parlamento europeo è diversa per i cosiddetti vecchi e i nuovi Stati membri. Spesso è meglio eleggere persone giovani, che conoscono le lingue e generalmente sono più aperte". Certo essere un ex Primo ministro aiuta "specialmente su temi come la politica estera. Ma la cosa fondamentale per tutti resta darsi da fare ed essere attivi. " Fra poche settimane i cittadini europei avranno l´opportunità di scegliere chi li rappresenterà al Parlamento europeo per i prossimi 5 anni. Usa il tuo voto! Il 6-7 giugno anche tu potrai dire quali ingredienti ci vogliono per fare un bravo europarlamentare! .  
   
   
PARITÀ DI GENERE: PASSATO E FUTURO  
 
Bruxelles, 14 aprile 2009 - La Commissione parlamentare per la parità di genere e i diritti delle donne è stata molto attiva negli ultimi 5 anni, con più di 40 rapporti approvati e altre numerose iniziative. Facciamo un bilancio della legislatura e chiediamo quali sfide restano aperte alla Presidente della Commissione Femm Anna Záborská, rappresentante slovacca del gruppo popolare. Quali sono le decisioni più importanti prese dalla Commissione Femm in questi 5 anni? Abbiamo adottato oltre 40 rapporti, secondo me tutti importanti. Ma sicuramente quelli sulla strategia di Lisbona, sul cambiamento demografico in Europa, sull´equilibrio fra famiglia e carriera sono fra i più rilevanti. Sulle donne in particolare, menzionerei il rapporto su donne e povertà, quello sulle donne immigrate e sulle donne in prigione. Molti di questi rapporti non sono legislativi. Ritiene che abbiano comunque un impatto sulla vita dei cittadini europei? I nostri rapporti hanno valore perché servono da base per il lavoro di altre commissioni parlamentari. Sono una specie di ricerca preliminare a livello europeo sul tema in questione, che poi viene inserita nei rapporti legislativi, anche se spesso non interamente. Nella Commissione Femm ci sono solo 3 uomini su 40 membri. Come giudica questa situazione, e cosa farebbe per cambiarla? La ragione per cui le donne non hanno ancora raggiunto la parità, anche se ci provano da decenni, è perché ritengono di poterlo fare da sole, di poter fare a meno degli uomini. Dall´inizio di questo mandato parlamentare abbiamo ragionato sulla necessità di coinvolgere di più gli uomini: dobbiamo interessarli all´uguaglianza di genere se vogliamo raggiungere dei risultati. Per esempio il bilancio famiglia-carriera: come può farcela una donna senza il sostegno del compagno? Dobbiamo far sì che gli uomini capiscano che le donne si aspettano da loro più partecipazione. Forse a quel punto diventeranno anche membri della Commissione Femm! Quali sono le istanze su cui la Commissione Femm deve lavorare nel prossimo mandato? Le questioni di cui ho parlato prima sono di lungo termine. Ma davanti alla crisi economica, che molto probabilmente si trasformerà in crisi sociale, credo che i temi di cui parleremo in futuro saranno: donne e povertà, bilancio famiglia-carriera e solidarietà fra generazioni. Dobbiamo anche renderci conto del fatto che con la tendenza demografica attuale, una delle soluzioni, ma a mio avviso non la principale, sarà l´immigrazione. Quindi un altro tema chiave per i prossimi 5 anni sarà l´immigrazione femminile e le riunificazioni familiari. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA STABILISCE METE PIÙ AMBIZIOSE PER ACCELERARE I PAGAMENTI DELLE SOVVENZIONI E DEGLI APPALTI COMUNITARI  
 
Bruxelles, 14 aprile 2009 - È stata adottata in data 8 aprile un´iniziativa che introduce obiettivi nuovi e più ambiziosi riguardo al pagamento dei fondi Ue gestiti direttamente dalla Commissione europea. Le proposte mirano a intensificare le misure attualmente in vigore e ad accelerare i flussi di liquidità in direzione dei beneficiari (spesso piccole imprese e autorità di gestione locali). Riguardano fondi per un importo totale di 15 miliardi di euro che prevedono termini di pagamento specifici, in settori come la ricerca, l´istruzione e la gioventù, l´energia e i trasporti. Uno degli obiettivi principali è quello di ridurre da 30 a 20 giorni i termini per il prefinanziamento iniziale di sovvenzioni e appalti comunitari. Le proposte completano recenti decisioni volte ad accelerare i pagamenti nei progetti dei Fondi strutturali, secondo quanto annunciato nel piano europeo di ripresa economica (Ip/08/1983), nonché proposte finalizzate a contrastare i ritardi nei pagamenti nelle operazioni commerciali (Ip/09/552). Dalia Grybauskaitė, Commissario europeo per la programmazione finanziaria ed il bilancio, ha dichiarato: "con la proposta odierna si cerca di ottenere il più possibile dalle vigenti norme finanziarie per accelerare 415 000 pagamenti diretti effettuati ogni anno dalla Commissione”. Il Commissario ha sottolineato la tempestività della proposta, aggiungendo: "la congiuntura economica richiede misure immediate che contribuiscano ad alleggerire la situazione dei beneficiari di sovvenzioni. Questa iniziativa aprirà anche la strada a futuri cambiamenti delle norme finanziarie dell´Ue, previsti per il 2010". Scopo principale della comunicazione è ridurre i termini per il prefinanziamento o il pagamento iniziale da 30 a 20 giorni. Si tratta dei più semplici tra i pagamenti, in quanto non richiedono documentazione o pratiche burocratiche complesse, e rappresentano circa 9,5 miliardi di euro. Per gli altri pagamenti gestiti centralmente (pari all´incirca a 5,5 miliardi di euro), l´obiettivo è di ridurre i termini da 45 a 30 giorni, allineando i pagamenti della Commissione europea alla direttiva relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. La Commissione incoraggerà inoltre i suoi servizi a ricorrere più spesso a tassi e importi forfettari per le sovvenzioni e gli appalti a gestione centralizzata. Semplificare le procedure generali prima dell´avvio dei progetti può contribuire ad accelerare i pagamenti: saranno quindi introdotte misure che offrano ai servizi della Commissione la possibilità di bandire gare d´appalto per periodi di due anni invece che singole gare e di ricorrere a bandi standard. Per rendere più veloci i pagamenti è importante anche la condivisione di competenze ed esperienze: la Direzione generale del Bilancio della Commissione (Dg Budg) aiuterà più attivamente altri servizi a rispettare le varie condizioni richieste per ripartire rapidamente le loro risorse di bilancio. Ovunque possibile sarà incentivata l´introduzione di procedure accelerate per le sovvenzioni e i contratti. I servizi della Commissione saranno tenuti a riferire periodicamente in merito al conseguimento di tali obiettivi nelle loro relazioni annuali di attività. . .  
   
   
RIELETTO STRICCA PRESIDENTE DELLE EUCHAMBERS UNGHERIA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER L’UNGHERIA (CCIU)  
 
Budapest, 14 aprile 2009 - Nel corso della riunione plenaria delle Camere Europee Bilaterali in Ungheria (Euchambers), tenutasi giovedí 9 aprile us presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio e dell’Industria Tedesca in Ungheria, Alessandro Stricca, Presidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria (Cciu) é stato rieletto all’unanimitá per altri due anni quale Presidente delle Euchambers in Ungheria. Il Presidente Stricca, nel suo discorso di accettazione ha ringraziato tutte le Camere di Commercio Bilaterali operanti in Ungheria per la fiducia ripostagli ed ha sottolineato l’ottimo rapporto di collaborazione con la Camera di Commercio Ungherese - l’equivalente di Unioncamere in Ungheria - e con la sua dirigenza, in particolare con il Presidente László Parragh. Ha inoltre aggiunto „Oggi la situazione economica internazionale é molto delicata in seguito alla crisi economico-finanziaria globale e l’Ungheria non fa eccezione. La comunitá economica presente in Ungheria esprime una preoccupazione ulteriore per la situazione politica del Paese, manifestando l’auspicio di una soluzione in tempi brevi e quindi la definizione di un quadro politico stabile e capace di implementare le necessarie riforme strutturali per far ripartire l’economia del Paese. In caso di ulteriore blocco della situazione politica l’unica soluzione possibile, che non faccia ulteriormente perdere dell’altro tempo, sarebbe quella di convocare le elezioni anticipate”. .  
   
   
ALBANIA, ENTRATO IN VIGORE IL SAA  
 
Tirana, 14 aprile 2009 - L´accordo di Stabilità e Associazione tra l´Albania e l´Unione Europea, firmato tre anni fa, è ufficialmente entrato in vigore nei giorni scorsi, informa "Seeurope". Secondo il Commissario Europeo all´Allargamento, Olli Rehn, l´adozione del Saa tra Albania e Unione Europea segna un nuovo inizio che accrescerà gli obblighi dell´Albania e le aspettative del Paese, e l´Ue continuerà a supportarne l´integrazione europea. L´albania ha così compiuto un altro passo verso l´Ue: tramite l´adozione del Saa, il Paese diventa un potenziale candidato alla membership europea, mettendolo il grado di poter presentare la propria candidatura ufficiale. Il Saa è già Stato firmato con tutti i Paesi dei Balcani Occidentali, eccetto il Kosovo. Quello con la Serbia è stato per il momento congelato. .  
   
   
TERREMOTO: FAISSOLA, APPELLO A BANCHE PER SOSPENSIONE RATE MUTUI E INVITO A PRELIEVI GRATUITI  
 
Roma, 10 aprile 2009 - Nel quadro delle numerose iniziative di solidarietà che i singoli gruppi bancari stanno adottando in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, il presidente dell’Abi, Corrado Faissola, ha rivolto un appello a tutte le banche a sospendere il pagamento delle rate dei mutui per coloro che risiedono nelle zone colpite dal sisma. Faissola ha anche invitato a non applicare ai propri clienti, che vivono o lavorano nell’area del terremoto, le eventuali commissioni per i prelievi fatti agli sportelli bancomat di altre banche. È questo il senso della comunicazione inviata oggi dall’Abi a tutte le banche associate. Il presidente Faissola ha inoltre rinnovato l’invito a valutare l’opportunità di non riscuotere le commissioni su bonifici, o altre forme di trasferimento di fondi, a favore di iniziative a sostegno dei cittadini colpiti dal sisma, già rivolto a tutte le banche nei giorni scorsi. .  
   
   
B.P.M.:PRESENTAZIONE CANDIDATI ALLE CARICHE SOCIALI  
 
Milano, 14 aprile 2009 - Con riferimento ai punti 3, 4 e 5 dell’Assemblea dei Soci (parte ordinaria) della Banca Popolare di Milano - convocata per i giorni 24 e 25 aprile 2009, rispettivamente in prima e seconda convocazione - si rende noto che in data 8 aprile, entro il termine (indicato nell’avviso di convocazione) delle ore 17. 00, sono state depositate presso la Segreteria di Presidenza della Banca le liste di candidati (elencate nell’ordine cronologico di presentazione) del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché l’elenco dei candidati alla carica di Proboviro, qui di seguito indicati. Liste Presentate Per Il Consiglio Di Amministrazione - Capolista: Antonello Polita; Antonello Polita; Andrea Monorchio; Francesco Arcucci; Raffaele Ferrara; Alberto Gambino; Maurizio Farina; Marina Gasparotto Curti; Claudio Mazzesi; Enrico Bernasconi; Federico Cortiana; Vittorio Pessina; Cristina Finocchi Mahne. Capolista Roberto Mazzotta - Roberto Mazzotta; Piero Lonardi; Roberto Fusilli; Franco Debenedetti; Enrico Airaghi; Paola Piccinini Tosato; Enrico Marcora; Guido Castoldi; Claudio Danelon; Giovanni Massimello; Giuseppe Bernoni; Marco Antonio Bergamaschi. Capolista: Massimo Ponzellini: Massimo Ponzellini; Mario Artali; Graziano Tarantini; Beniamino Anselmi; Giorgio Benvenuto; Giovanni Bianchini; Giuseppe Coppini; Enrico Corali; Marcello Priori; Michele Zefferino. Capolista. Franco Del Favero: Franco Del Favero; Leone Spozio; Paolo Troiano; Alberto Bertoni; Angelo Fedegari; Giordano Pelosato; Enrico Sisti. Liste Presentate Per Il Collegio Sindacale Capolista: Antonio Staffa 1. Antonio Staffa. Capolista: Salvatore Rino Messina; Salvatore Rino Messina; Emilio Luigi Cherubini; Luigi Manfredi; Claudio Solenghi; Paolo Donzelli. Capolista: Enrico Castoldi; Enrico Castoldi; Stefano Salvatori; Ezio Maria Simonelli; Enrico Radice; Giuseppe Zanzottera. Capolista: Carlo Bellavite Pellegrini Carlo Bellavite Pellegrini; Giorgio Zoia. Inoltre, con riferimento alla nomina degli Amministratori ai sensi dell’art. 50 dello Statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione della Banca – preso atto delle indicazioni fornite rispettivamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dal Crédit Industriel et Commercial – ha presentato le seguenti candidature: dott. Francesco Bianchi (indicato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria); sig. Jean-jacques Tamburini (indicato dal Crèdit Industriel et Commercial). Eleco Comitato Dei Probiviri: Giuseppe Barbareschi; Italo Ciancia; Guido Mina; Giuseppe Molinari; Anna Maria Sanchirico; Claudio Felice Varini. . .  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO APRILE 2009  
 
 
Regolamento 15/04/2009 Durata gg. 91 365
Prezzo medio ponderato 99,735 98,639
Ritenuta fiscale 12,5% 0,03313 0,17013
Arrotondamento 0,00187 0,00088
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,77 98,81
Rendimento semplice netto 0,91 1,19
Rendimento composto netto 0,92 1,19
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,87 99,11
Rendimento semplice (minimo) 0,51 0,89
Rendimento composto netto (minimo) 0,52 0,89
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ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 9 APRILE 2009  
 
Btp 3,75% Btp 4,75% Btp 4,25% Btp 5,25%
Scadenza 15. 12. 2013 01. 08. 2023 01. 02. 2019 01. 11. 2029
Cod. /tranche It0004448863/7 It0004356843/10 It0003493258/11 It0001278511/36
Imp. Offerto 3500 2891 1484 1351
Regolamento 15. 04. 2009 15. 04. 2009 15. 04. 2009 15. 04. 2009
Imp. Domandato 4289 3697 2303 2156
Imp. Assegnato 3500 2891 1484 1351
Prezzo aggiudicazione 102,03 99,17 100,49 100,65
Prezzo esclusione (**) (**) (**) (**)
Rendimento lordo 3,30 4,89 4,23 5,26
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,210 -0,180 (**) (**)
Rendimento netto 2,82 4,27 3,69 4,59
Riparto 39,590 (**) (**) (**)
Importo in circolazione (mln) 16081 14315 23170 27250
Riapertura (mln) (**) (**) (**) (**)
Prezzo nettisti 102,02701800 99,16161400 100,44930400 100,63735500
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) non pervenuto
Elaborazione Assiom - Fonte calcoli Skipper Informatica
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EXPO, FORMIGONI:BENE DECISIONI CDA, ORA LAVORIAMO  
 
Milano, 14 aprile 2009 - "Bene le decisioni del consiglio di amministrazione della società dell´Expo. Ora ci sono tutte le condizioni per lavorare a pieno ritmo all´organizzazione dell´evento". Lo ha detto il presidente della Regione, Roberto Formigoni, al termine della riunione del cda di Expo. "E´ chiaro - ha concluso il presidente - che ciascuno dovrà dare il meglio di sé stesso per utilizzare la grande occasione che l´Expo costituisce per Milano, la Lombardia e l´Italia". .  
   
   
CRISI. PER LOMBARDIA 1,5 MILIARDI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI FORMIGONI: NELLA NOSTRA REGIONE NESSUNO SARA´ LASCIATO SOLO  
 
Milano, 14 aprile 2009 - Si sono resi effettivamente disponibili per Regione Lombardia 1,5 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali. Lo annuncia il presidente Roberto Formigoni, spiegando che questi fondi, si aggiungono ai 137 milioni del Fondo sociale europeo già stanziati da Regione Lombardia per disoccupati, persone in mobilità e cassa integrazione, messi a disposizione con lo strumento della Dote Lavoro. "Nessuno in Lombardia - ha ribadito Formiogni - verrà lasciato solo di fronte alla crisi". La disponibilità di 1,5 miliardi per la Lombardia è frutto dell´accordo applicativo dell´intesa nazionale di febbraio da 8 miliardi firmato ieri sera a Roma tra Governo e Regioni. L´intesa prevede l´impegno dello Stato per 2/3 (5. 350 milioni) e delle Regioni per 1/3 (2. 650 milioni). Con la firma di ieri sera le misure già concordate sono operative. "Ora le risorse per la Lombardia - ha commentato Formigoni - assommano dunque a 1. 637 milioni, di cui 1. 000 per le politiche passive, cioè per il sostegno ai lavoratori con la cassa integrazione, e 637 per politiche attive, cioè con la riqualificazione e i percorsi di reinserimento nel lavoro". Formigoni ha sempre sottolineato l´importanza di tener abbinate le due dimensioni, sostegno al reddito e percorso di riqualificazione, per poter "rientrare in un ruolo di lavoro, magari appena passata la crisi, e a un livello migliore". Formigoni ha anche reso noto che sono aperti anche i contatti con Inps per definire al meglio le modalità gestionali, di pagamento e di comunicazione. .  
   
   
FEDERFIDI, DA UE 510 MILIONI PER CREDITO ALLE PMI LA SOCIETA´ REGIONALE "CONVINCE" IL FONDO EUROPEO INVESTIMENTI FORMIGONI: PREMIATA LA SERIETA´ DEL NOSTRO SOSTEGNO ALLE IMPRESE  
 
Milano, 14 aprile 2009 - Cresce il sostegno al credito per le piccole e medie imprese di Regione Lombardia. Federfidi Lombarda - società consortile partecipata appunto da Regione Lombardia - é in grado di mettere in campo 510 milioni di euro di garanzie essendosi aggiudicata, unica realtà del suo genere in Italia, il bando per gestire il programma "Cip-competitive and Innovation Framework Programme" del Fondo europeo di investimento (Fei). Si tratta di risorse comunitarie che intervengono ad abbattere una parte dei rischi assunti dai Confidi che a loro volta concedono garanzie alle banche per favorire l´accesso al credito delle imprese. Sono risorse gratuite che consentono uno straordinario effetto moltiplicatore rispetto alle risorse dei Confidi Soci di Federfidi e alle risorse versate dagli imprenditori al momento dell´ottenimento del finanziamento garantito dagli stessi. "Sono risorse importanti - commenta il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni - che si aggiungono ai 3 miliardi di garanzie già messi in campo con le varie misure anticrisi varate dal Governo regionale in questi mesi. La Commissione europea e il Fei hanno evidentemente apprezzato la serietà e l´efficacia delle nostre misure e della nostra impostazione, e hanno deciso di conseguenza. Un plauso a Federfidi, che ha lavorato bene, consentendo di dare alle nostre imprese un ulteriore strumento per combattere la crisi e investire per il futuro". "Non possiamo che sottolineare la nostra doppia soddisfazione - dichiara il presidente di Federfidi, Giulio Sangiorgio - in primo luogo, per quanto ottenuto dal Fondo europeo per gli investimenti. Abbiamo un valido e collaudato strumento per la politica del credito alle pmi lombarde che mai come in questo periodo sono di fronte a grandi e complesse difficoltà proprio per l´ottenimento del credito. In secondo luogo, sono lieto che l´Europa abbia scelto Federfidi Lombarda quale unico interlocutore diretto in Italia, riconoscendone la capacità e l´esperienza". Prima in Italia, Federfidi Lombarda ha dunque direttamente definito i termini del nuovo contratto con il Fei (valido sino al 31 dicembre del 2011), che prevede la copertura di un portafoglio rischi di garanzie/controgaranzie Federfidi per un totale di 510. 000. 000 di euro, a valere su finanziamenti finalizzati prevalentemente ad investimenti. Ci sono indubbi vantaggi. In particolare i Confidi potranno alzare la garanzia al sistema bancario ed a favore delle imprese fino all´80% dell´importo del finanziamento concedibile perché Federfidi potrà controgarantire il loro rischio per l´80%. Ciò comporterà maggior poter negoziale verso il sistema bancario per favorire l´accesso al credito delle pmi lombarde. Il Sistema costituito dai Confidi soci di Federfidi Lombarda, conta oltre 150. 000 imprese associate (di cui circa 120. 000 imprese artigiane e altre 28. 000 tra pmi, cooperative e imprese agricole). I Confidi Soci sono 27 Confidi artigiani, 1 Confidi Api, 3 Confidi Confindustria, 2 Confidi Cooperazione e 2 Confidi Agricoltura. .  
   
   
TERREMOTO, AL VIA SERVIZIO STRAORDINARIO PER LE IMPRESE MILANESI ATTIVE CON L’ABRUZZO SARÀ UN CANALE PRIVILEGIATO E DIRETTO DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE OLTRE 400 LE DITTE CON TITOLARE NATO IN ABRUZZO, UN FATTURATO DA 70 MILIONI  
 
Milano, 14 aprile 2009. La Camera di commercio di Milano, in accordo con la Camera di commercio dell’Aquila, ha istituito un canale privilegiato per rispondere in via prioritaria alle richieste di informazione e documentazione (visure, bilanci, elenchi soci, iscrizioni, autorizzazioni…) formulate dalle aziende localizzate nel territorio colpito dal sisma e che hanno unità locali o filiali nella provincia di Milano. Tale canale sarà messo a disposizione anche delle imprese di Milano e provincia che hanno unità locali o filiali in Abruzzo. A tutte queste aziende sarà inviata alla loro sede legale una mail informativa attraverso il Registro Imprese con la quale sarà messa a disposizione l’assistenza dell’ente camerale. Questa iniziativa segue alla decisione della giunta della Camera di commercio di Milano di destinare un milione di euro per contribuire a ricostruire le imprese distrutte dal terremoto. “Con queste prime misure – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - vogliamo rispondere subito e concretamente alle necessità delle popolazioni colpite dal sisma alle quali ci sentiamo vicini. Altre iniziative seguiranno nei prossimi giorni perché l’attività di sostegno e di aiuto dovrà infatti continuare in una logica di lungo termine”. Gli imprenditori abruzzesi a Milano. Sono oltre 400 le ditte a Milano con titolare nato in Abruzzo, quasi la metà del totale presente in Lombardia (48%). E contribuiscono al fatturato di Milano per un valore stimabile intorno ai 70 milioni di euro all’anno. Sono attive soprattutto nel commercio al dettaglio (72 imprenditori su 143 in Lombardia), nelle costruzioni (62 su 146) e nelle attività manifatturiere (58 su 121). Emerge da un’elaborazione e da una stima della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese, anno 2008. N. Ditte con titolare nato in Abruzzo a Milano e in Lombardia .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER A COLLOQUIO CON IL MINISTRO MARONI: CONCORSI PUBBLICI, COMPETENZE E SCHÜTZEN  
 
Bolzano, 14 aprile 2009 - Nel suo viaggio a Roma il presidente della Provincia Luis Durnwalder il 9 aprile a Palazzo Chigi ha incontrato anche il ministro degli Interni Roberto Maroni: si è parlato di alcune questioni legate al trasferimento di competenze alla Provincia, ai concorsi pubblici nelle forze dell’ordine e all’ingresso in Italia degli Schützen con le loro armi storiche. Dopo il colloquio con il ministro Gelmini il Presidente della Provincia ha incontrato il ministro degli Interni Roberto Maroni. Diversi i temi approfonditi: Durnwalder ha fatto riferimento ai compiti svolti dalla Provincia e dalla Questura e ha ribadito la necessità – in determinati ambiti di ordine pubblico, ad esempio nel settore degli esercizi pubblici e delle disposizioni sulla chiusura – di precisare le competenze della Provincia in ragione delle norme autonomistiche. A Maroni Durnwalder ha sottoposto anche l´importanza fondamentale di una adeguata conoscenza delle due lingue nei servizi di sicurezza a forte contatto con il pubblico. "Ho chiesto al ministro di creare presupposti giuridici per bandire concorsi pubblici a livello provinciale e non nazionale, per offrire ai candidati di madrelingua tedesca una reale opportunità di accesso alle forze dell’ordine. " Tra i temi accennati da Durnwalder anche quello di dare attuazione alla collaborazione – concordata nel 2003 e ancora in attesa di passi concreti – tra la Provincia e il Ministero degli Interni austriaco sulle questioni legate alla sicurezza nelle zone di confine e in particolare nell’attività di intervento e tutela contro le catastrofi nell´area alpina. In merito al divieto imposto agli Schützen di Germania e Austria di portare le armi storiche nei raduni in territorio italiano, Durnwalder ha ricordato al Ministro che questa situazione penalizza la loro partecipazione a raduni interregionali in Trentino Alto Adige, una tradizione molto sentita. "Ho chiesto a Maroni di valutare, in uno spirito europeo, la possibilità di semplificare la procedura con la concessione di temporanee autorizzazioni agli Schützen di Austria e Germania in certi casi e per determinate manifestazioni", così Durnwalder. Il ministro Maroni "si è mostrato aperto e disponibile verso le richieste avanzate, mi ha chiesto una documentazione dettagliata con le nostre proposte perchè vuole raccogliere tutti gli elementi necessari prima di eventuali interventi con provvedimenti adeguati", ha concluso Durnwalder. .  
   
   
DPEF 2010, SOSTENERE LO SVILUPPO PER AFFRONTARE LA CRISI LA GIUNTA TOSCANA TRACCIA LE LINEE GUIDA DEL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE AIUTI A LAVORATORI E IMPRESE. INCENTIVI PER SCELTE ECO-COMPATIBILI. WELFARE PIÙ ROBUSTO  
 
 Firenze, 14 aprile 2009 - Interventi straordinari ad imprese e lavoratori per affrontare la crisi, conferma dell´impegno e delle scelte per modernizzare la società toscana e la sua struttura economica valorizzandone le eccellenze, accelerazione della spesa pubblica di investimento per realizzare le infrastrutture che mancano e quel valore aggiunto che può generare occupazione e benessere. E poi ancora un fondo per gli eventi calamitosi, incentivi a chi fa scelte eco-compatibili e un welfare ancora più robusto, con una sostanziale tenuta dei conti regionali nel breve periodo pur con il blocco di ogni possibile aumento delle imposte regionali disposto dalla Stato con l´ultima Finanziaria, anche in una regione, come la Toscana, che rispetto ad altre non ha mai, per esempio, ritoccato verso l´alto l´addizionale Irpef. Con un risparmio di centinaia di migliaia di euro da parte dei cittadini. Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla relazione preliminare del Dpef 2010, l´ultimo documento di programmazione economica e finanziaria triennale di questa legislatura e il primo della prossima. Un documento ponte che la giunta presenterà al Consiglio entro il 31 maggio, per essere discusso prima della fine di luglio ed essere poi tradotto nel bilancio entro l´anno. La Regione farà la sua parte con interventi straordinari per fronteggiare l´emergenza, ha sottolineato l´assessore al bilancio, ma soprattutto pensando al futuro: perché dopo questa crisi il mondo e il sistema economico non saranno più quelli che abbiamo conosciuto fino ad oggi. Favorirà lo spostamento di risorse dai settori in declino a quelli in espansione e proteggerà i lavoratori attraverso un sistema di welfare efficace, che è il ruolo del pubblico nei momenti di crisi, e cercherà di modernizzare la Toscana attraverso un´idea di sviluppo ch e tenga insieme sostenibilità, dinamismo e coesione sociale. Da febbraio le imprese toscane possono contare su un fondo di 48 milioni capace di garantire prestiti dalla banche per quasi 500 milioni: per chi vuole investire e per chi ha bisogno di liquidità. La Toscana è stata la prima in Italia a rendere operativo uno strumento del genere, ricorda l´assessore. E´ stata istituita una task-force per monitorare l´evolversi della crisi. Ed è ormai in dirittura d´arrivo il regolamento che consentirà ai disoccupati che non beneficiano di ammortizzatori sociali, compresi precari e contratti a progetto, di disporre di un assegno una tantum da 1650 euro ed altri 1650 destinati a chi, disoccupato, abbia sottoscritto un mutuo per la prima casa: misure per cui all´inizio dell´anno erano stati stanziati 5 milioni di euro. La Regione sta pensando anche di esentare i lavoratori rimasti senza impiego o in cassa integrazione dai ticket sanitari e di finan ziare un fondo per sostenere i lavoratori che decidono, in accordo con aziende e sindacati, di fare ricorso a contratti di solidarietà diminuendo l´orario di lavoro per evitare licenziamenti e messa in mobilità. Massimo sarà l´impegno per accelerare la spesa di investimento. Certo, sottolinea l´assessore, i limiti imposti dal governo con il patto di stabilità che prevede una riduzione della spesa dello 0,6 per cento rispetto al 2008 rendono tutto più difficile. La Toscana è pronta a mettere in moto 3,5 miliardi di investimenti pubblici complessivi e lo farà garantendo una corsia preferenziale ai progetti già cantierabili, rimodulando le risorse in modo da dare effettiva priorità di attuazione nel 2009 e nel 2010 a quelle impegnabili, spostando al 2011 e 2012 quelle per le quali non vi sono ancora le condizioni per un loro utilizzo. Per l´assistenza agli anziani non autosufficienti saranno stanziati 80 milioni l´anno. .  
   
   
DA REGIONE LAZIO 220 MILIONI PER CHI PERDE IL LAVORO  
 
Roma, 14 aprile 2009 - Approvato in Conferenza delle Regioni l’accordo relativo all’attivazione di protocolli d’intesa tra le singole Regioni ed il Governo, in attuazione del Piano anticrisi approvato il 12 febbraio scorso, per sostenere i lavoratori delle imprese con meno di 15 addetti, che perderanno il posto di lavoro. Messi a disposizione dalla Regione Lazio 220 milioni di euro del Fse. Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore all’Istruzione della Regione Lazio, Silvia Costa, anche come coordinatrice della Commissione Istruzione e Lavoro della Conferenza delle Regioni, nonché dall’Assessore regionale al Lavoro, Alessandra Tibaldi. “Abbiamo lavorato, dopo l’intesa raggiunta a febbraio, a un secondo, impegnativo passo, che vede una significativa corresponsione finanziaria e operativa da parte delle Regioni - ha detto l’Assessore Costa - per sostenere reddito e formazione delle opportunità lavorative per quei dipendenti attualmente esclusi dagli ammortizzatori sociali a legislazione ordinaria. La Regione Lazio si è impegnata per una cifra di 220 milioni di euro del Fondo sociale europeo, pari a più della metà dei fondi stanziati nella programmazione 2007/2013 negli assi Occupabilità e Adattabilità. Nell’accordo - ha aggiunto - abbiamo chiesto e ottenuto, però, l’assicurazione che tali fondi siano spesi solo quando il governo garantirà che la Commissione europea approverà gli aspetti anche tecnici dell’accordo, affinché risultino ammissibili le modalità di spesa del Fse. Nel frattempo, il Governo anticiperà le cifre spettanti ai lavoratori che perdono il lavoro. Sarà anche attivato un Tavolo tecnico tra Regioni e Ministeri per coordinare gli interventi. “Posso aggiungere - ha detto l’Assessore Tibaldi - che questo accordo, intervenuto dopo due mesi di confronto serrato con il Governo, potrà dare nel Lazio, grazie alle risorse della Regione e dei contributi previdenziali statali, un sostegno ad almeno 30 mila lavoratori nel biennio 2009/2010. La platea potenziale di dipendenti delle imprese sotto i 15 addetti è di oltre 100 mila unità. Oltre il tetto previsto dalla copertura regionale, se ce ne sarà bisogno, interverranno le risorse statali. La Regione Lazio, inoltre, ha già tutelato circa 3 mila lavoratori attraverso accordi per oltre 17 milioni di euro, una cifra superiore ai 10 milioni di euro impegnati dal Governo e identica a quella che è stata spesa nel 2008 per tutti i lavoratori interessati”. .  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE FVG: MARZO E 1° TRIMESTRE 2009  
 
 Trieste, 14 aprile 2009 - La lettura dei dati sull´andamento della cassa integrazione nel mese di marzo in regione conferma l´andamento negativo degli scorsi mesi. Questo il primo commento dell´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, di fronte alla pubblicazione dei dati relativi alla cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia. Prosegue infatti nel mese di marzo 2009 la corsa della cassa integrazione che - continua l´assessore - raggiunge le 737. 305 ore autorizzate. Si tratta di un dato ancora una volta alimentato della dinamica della Cigo che si attesta sulle 570. 074 ore, corrispondenti al 77,3% del totale, mentre la Cigs raggiunge le 167. 231 ore, corrispondenti al 22,7% del totale ore mese. Quello su scala regionale - afferma l´assessore al Lavoro - è un dato che offre una duplice lettura: da un lato conferma l´andamento nazionale per quanto riguarda le ore di cassa integrazione ordinaria, dall´altro invece evidenzia una diminuzione delle ore di cassa integrazione straordinaria che nella nostra regione diminuiscono rispetto al primo trimestre 2008 di un 19%, a fronte di un aumento a livello nazionale del 45,96%. Analizzando il dato dal versante settoriale - prosegue Rosolen - si hanno delle conferme: la meccanica (un settore nel quale però le azioni di Governo, nonché i primi importanti segnali di ripresa nelle vendite lasciano sperare in un miglioramento già nei prossimi mesi) da sola raggiunge 398. 818 ore, corrispondenti al 54,1%. A seguire il settore del legno con 126. 798 ore corrispondenti al 17,2%, all´interno del quale l´aumento delle ore di cassa integrazione straordinaria denuncia la strutturalità del dato negativo. Sul versante provinciale - ammette l´assessore - Pordenone ancora una volta si attesta al primo posto con 246. 252 ore pari al 33,4% del totale mensile, seguita dalla provincia di Udine con 239. 752 ore corrispondenti al 32,5% del totale, mentre ad una certa distanza troviamo la provincia di Gorizia con 187. 878 corrispondenti al 25,5%; in coda la provincia di Trieste in cui, con 62. 955 pari al 8,6% del totale, - si segnala una diminuzione del ricorso alla cassa integrazione. In sostanza - conclude l´assessore regionale al Lavoro - è possibile affermare che anche nel corso del mese di marzo si mantiene particolarmente elevato il ricorso alla cassa integrazione con particolare riferimento alla Cigo, che evidenzia ancora una volta il coinvolgimento dei settori della meccanica e del legno, mentre sul piano territoriale le situazioni più critiche rimangono quelle della provincia di Pordenone e di Gorizia con un progressivo aggravamento di quella di Udine, in cui é utile ricordare il peso delle ore autorizzate di Cigs sono superiori a quelle di Cigo. .  
   
   
LA REGIONE TOSCANA PRESTA PIÙ DI 2 MILIONI AI PICCOLI COMUNI LA GIUNTA HA APPROVATO LE MODALITÀ DI CONCESSIONE. TRENTA GIORNI PER LE DOMANDE DISPONIBILI FINO A 30 MILA EURO PER CIASCUNA AMMINISTRAZIONE IN GRAVE DIFFICOLTÀ  
 
Firenze, 14 aprile 2009 - La Regione corre in aiuto dei piccoli Comuni, quelli con meno di tremila abitanti in difficoltà nel chiudere i bilanci 2009 a fronte magari di minori trasferimenti da parte dello Stato. Lo fa prestando fino a 30 mila euro ad ogni amministrazione comunale, restituibili in tre anni e senza interessi. Lunedì la giunta, su proposta dell´assessore ai rapporti con gli enti locali, ha approvato il regolamento che fissa le modalità di concessione; le risorse stanziate sono pari a 2 milioni e 300 milioni di euro. A questo punto le amministrazioni comunali hanno trenta giorni di tempo dall´adozione della delibera per presentare domanda. Priorità avranno i Comuni con il maggior indice di disagio. Al massimo potranno essere richiesti (e concessi) 30 mila euro da ciascuna amministrazione comunale: nel caso le risorse non fossero per tutti sufficienti, al Comune ultimo in graduatoria sarà proposto l´assegnazione della somma residua. I Comuni con meno di tremila abitanti sono in Toscana 92, a fronte di 287 amministrazioni comunali. La Regione esaminerà entro un mese dalla scadenza del bando tutte le domande pervenute, che dovranno essere inoltrate per posta a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno (fa fede in questo caso il timbro postale) o tramite qualsiasi altra forma di spedizione. I Comuni dovranno preoccuparsi di far approvare dal Consiglio comunale (ed inviare insieme alla domanda) una delibera del Consiglio comunale che indichi il motivo della grave difficoltà finanziaria dell´ente e l´ammontare dell´anticipazione richiesta, impegnandosi alla restituzione della somma al più tardi entro tre anni. .  
   
   
QUADRO TERRITORIALE PAESAGGISTICO, PUBBLICATA SUL SITO WEB DELLA REGIONE CALABRIA LA BOZZA DEL DOCUMENTO PRELIMINARE  
 
 Reggio Calabria, 14 aprile 2009 - È stato pubblicato il 9 aprile , sul sito web della Regione Calabria, la bozza del documento preliminare del Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica che l’Ente, attraverso l’assessorato all’Urbanistica e Governo del Territorio, sta redigendo in attuazione della Legge urbanistica della Calabria 19/02. “Coerentemente con il metodo già messo in atto nel 2005 per la redazione delle Linee guida della pianificazione regionale, approvate dal Consiglio nel 2006, a integrazione delle attività di concertazione istituzionale già in atto con le Province e le città capoluogo e con i Parchi nazionali - ha affermato l’assessore Michelangelo Tripodi - ho voluto attivare la partecipazione allargata mettendo on line la bozza di lavoro del Documento preliminare, quale documento aperto rispetto al quale l’intera comunità calabrese può fare osservazioni, dare suggerimenti e fare proposte sulle scelte strategiche del piano e sulle visioni future proposte e può condividere il quadro conoscitivo, prima che lo stesso documento venga presentato alla Giunta regionale per la sua approvazione e diventi oggetto di confronto nelle Conferenze di pianificazione” La bozza di lavoro del Documento Preliminare elaborata dal gruppo tecnico di lavoro dell’Ufficio del Piano, coordinato dal professor Alberto Clementi, nei prossimi giorni, sarà illustrata agli assessori e ai dirigenti dei dipartimenti regionali, ai presidenti e agli assessori competenti delle Province calabresi appartenenti al Comitato interistituzionale di consultazione, ai componenti del Forum regionale istituito per la redazione del Qtr, ai componenti del Nucleo di valutazione urbanistico-territoriale e, successivamente, attraverso apposite conferenze organizzate con le Province e finalizzate alla partecipazione pubblica. “Il Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica - ha spiegato Tripodi - è uno strumento di indirizzo per la pianificazione del territorio con il quale la Regione, in coerenza con le scelte e i contenuti della programmazione economico-sociale, stabilisce gli obiettivi generali della propria politica territoriale e indirizza, ai fini del coordinamento, la programmazione e la pianificazione degli enti locali”. In linea con quanto previsto dalla legge il documento preliminare del Qtrp definisce gli indirizzi strategici e le scelte di fondo per lo sviluppo del territorio calabrese, attraverso la prefigurazione di una immagine di insieme, l’impostazione delle strategie di organizzazione del territorio e del paesaggio, nonché la programmazione dei principali interventi. “Il suddetto documento - ha aggiunto l’assessore - ha un ruolo importante nel processo di costruzione del Quadro territoriale paesaggistico in quanto rappresenta l’occasione principale per elaborare idee guida e soluzioni di assetto del territorio regionale con il coinvolgimento attivo delle rappresentanze delle collettività locali e con il contributo delle Province e dei principali soggetti istituzionali che, a vario titolo, hanno responsabilità nel governo delle trasformazioni del territorio. Un’ occasione importante per elaborare, nel rispetto del nuovo modo di intendere la pianificazione, un insieme di visioni di sviluppo del territorio e progetti condivisi di tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico e ambientale che, grazie alla progettualità concertata, possa assumere una reale valenza di strumento di indirizzo e coordinamento per le azioni sul territorio regionale”. Il documento preliminare del Qtrp si compone di tre parti: lo “schema delle scelte della pianificazione”, che rappresenta la parte progettuale su cui è fondamentale attivare il confronto mirando alla condivisione; il “quadro conoscitivo” concepito in modo da essere progressivamente aggiornabile; il “rapporto preliminare” sui possibili impatti ambientali significativi redatto nell’ambito della procedura Vas al fine di attivare le consultazioni preliminari e definire i contenuti da inserire nel Rapporto ambientale. La prima parte è dedicata alle scelte della pianificazione, emerse anche dagli incontri di lavoro che la Regione ha promosso in particolare con le Province impegnate nella redazione dei Piani territoriali di coordinamento provinciale e con il Comuni capoluogo impegnati nella redazione dei Psc. Questa parte, che si presenta in versione di bozza di lavoro, si articola nei seguenti apparati: 1) Il Quadro programmatico territoriale: sintetizza gli orientamenti strategici e le scelte di fondo che sostanziano la visione guida del territorio calabrese al futuro, attrattivo, capace e coeso proposta dal Qtrp; la visione fa leva sulle principali risorse identitarie della Calabria e individua gli obiettivi generali cui deve tendere la pianificazione del territorio regionale (accrescere l’attrattività, mantenere la coesione ed elevare la capacità di sviluppo competitivo); gli obiettivi rinviano a precise strategie di processo intersettoriali individuate nell’agenda strategica territoriale: valorizzazione della montagna; riqualificazione della costa; sviluppo sostenibile dei territori urbani; valorizzazione dei centri storici e paesaggi associati; rafforzamento della competitività territoriale; miglioramento della qualità progettuale e attuativa. 2) Lo Schema territoriale (Sterr): identifica gli obiettivi di sviluppo e le regole di controllo delle trasformazioni territoriali e di sviluppo delle reti infrastrutturali, articolandoli con riferimento ai territori regionali di sviluppo che sono assunti come unità fondamentali di riferimento per la pianificazione e programmazione regionale. Lo Sterr ha individuato 16 territori regionali organizzati in tre gruppi: territori metropolitani dell’innovazione e della competitività (Territorio metropolitano di Cosenza-rende e dei Casali; Territorio metropolitano dell’istmo di Catanzaro-lamezia Terme; Territorio metropolitano dello Stretto – Reggio Calabria); territori urbani intermedi (Piana di Sibari, sistema lineare costiero del Tirreno casentino, Crotonese, Vibonese, Piana di Gioia Tauro, Locride, Soveratese); territori rurali e aree parco (Pollino, Sila, Serre, Aspromonte, Area Grecanica). Ogni Territorio regionale di sviluppo è stato inoltre articolato in sistemi territoriali locali finalizzati a specificare le condizioni di sviluppo locale da assumere come riferimento per i Ptcp provinciali (per esempio orientare la formazione concertata dei Piani strutturali comunali, predisporre Piani paesaggistici d’ambito, ipotizzare piani di gestione comune dei servizi sociali). 3) Lo Schema paesaggistico ambientale Spae: definisce le strategie di conservazione, trasformazione sostenibile e riqualificazione del paesaggio regionale identificando gli obiettivi di qualità e le regole di controllo delle trasformazioni in funzione dei diversi contesti di paesaggio individuati: i paesaggi regionali (Pollino, Piana di Sibari e Ionio cosentino, Tirreno Cosentino, Catena Costiera, Valle del Crati, Sila, Piane e coste del Crotonese, Istmo Catanzarese, Serre, Monte Poro, Vibonese, Piana di Gioia Tauro, Aspromonte, Area dello Stretto, Locride e Ionio reggino) e le loro articolazioni in paesaggi di area vasta (ancora da approfondire). Allo Spae è associato come parte integrante il fondamentale Quadro delle Tutele che definisce regole e discipline per i beni paesaggistici e per la difesa del suolo in riferimento anche alla prevenzione dei rischi ambientali. 4) I Laboratori di progetto: un strumento innovativo e sperimentale, espressione della governance multilivello, attraverso cui si intende facilitare la convergenza dei diversi attori istituzionali, orientando le loro strategie di governo delle trasformazioni in particolari territori chiave, considerati trainanti per lo sviluppo del territorio regionale. I laboratori di progetto, le cui tematiche sono state individuate di concerto con le Province e le città capoluogo interessate, sono: Città-territorio dello Stretto: Reggio Calabria-gioia Tauro; Città-territorio dell’Istmo: Catanzaro-lamezia; Valle del Crati-costa ionica: Cosenza - Rende - Alto Crati, Corigliano - Rossano; Vibonese; Crotonese. Le scelte della Pianificazione contenute del documento preliminare delineano un disegno per lo sviluppo del territorio calabrese nel quale la pianificazione del paesaggio e del territorio è stata assunta come laboratorio per la sperimentazione di una nuova forma di sviluppo ecosostenibile, in grado di dimostrare la praticabilità e la convenienza di un modello diverso da quello praticato finora. “Con il Quadro territoriale paesaggistico la Regione - ha detto infine Tripodi - non si è limitata a garantire la sopravvivenza dei valori paesaggistici ereditati dal passato, ma anche a indurre processi virtuosi di sviluppo che combinano iniziative centrali e azioni a carattere endogeno, con ricadute significative sull’economia e sulle condizioni di benessere e di qualità di vita delle popolazioni”. Questo strumento si sta costruendo con modalità innovative basate sostanzialmente su tre principi: coerenze multilivello per mettere a sistema le strategie di governo del territorio alle diverse scale e armonizzare gli strumenti nella prospettiva di “un territorio-un piano”; convergenze programmatiche per raccordare le previsioni del Por Calabria 2007-13 con le politiche territoriali; certezze della tutela per garantire la conservazione del patrimonio vincolato e una più efficace difesa del suolo. Scelte di pianificazione e obiettivi sono ampiamente illustrati sulla bozza del Documento preliminare che potranno essere oggetto di confronto aperto e condivisione con la comunità calabrese. In occasione della pubblicazione della bozza del documento preliminare è stato inoltre attivato dal dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio il portale dedicato al Qtrp, un altro strumento di informazione e trasparenza finalizzato tra l’altro a fare partecipare, in maniera attiva i cittadini, alle scelte che la Regione opera in materia di governo del territorio. Inoltre, tutti coloro i quali vogliono presentare proposte, suggerimenti, modifiche e integrazioni possono farlo scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: info. Qtr@regione. Calabria. Itindirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo .  
   
   
PRIMI RISULTATI DEL PROGRAMMA EUROPEO POR-CREO ANNI 2007-2013 PUBBLICATI 68 BANDI, DIVERSE CENTINAIA LE DOMANDE PRESENTATE DALLE IMPRESE TOSCANE INVESTIMENTI IN PROGETTI DI RICERCA CON I FONDI EUROPEI  
 
Firenze, 14 aprile 2009 -- Le imprese non si lasciano sfuggire le opportunità di investimento offerte dai bandi del programma europeo Por-creo 2007-2013. Sono già diverse centinaia i progetti presentati dagli imprenditori toscani che chiedono finanziamenti tutti finalizzati all´innovazione. Por-creo (acronimo di Programma operativo regionale – Obiettivo Competitività regionale e occupazione) finanzia proposte progettuali degli enti pubblici per la realizzazione di opere infrastrutturali e delle imprese che investono in attività innovative. I bandi che stanno riscuotendo maggiore successo sono proprio quelli che concedono contributi per progetti di ricerca industriale, trasferimento tecnologico, acquisizione di servizi avanzati e qualificati e promozione di nuova imprenditorialità. I bandi del Por-creo pubblicati negli ultimi mesi hanno riscosso molto successo tra le imprese toscane. Per alcuni bandi, ad esempi o quello che concede contributi ai progetti di ricerca congiunti tra gruppi di imprese e organismi di ricerca in materia di ambiente, trasporti-logistica-infomobilità ed energia, si registrano risultati che vanno oltre le previsioni. Sono pervenute 74 domande, 50 per i settori ambiente, trasporti-logistica-infomobilità e 24 per il settore energia. Ogni progetto coinvolge 4-5 partner; in totale i partner sono 328 di cui un terzo organismi di ricerca. Le piccole imprese coinvolte sono 136, le medie sono 37 e 44 le grandi imprese. Le province dalle quali sono pervenute la maggior parte delle domande sono Firenze, Pisa, Prato e Siena. La dimensione media dei progetti è di un milione e 800. 000 euro. Numerose anche le domande pervenute dalle imprese manufatturiere che investono nell´acquisizione di servizi avanzati e qualificati e nello sviluppo precompetitivo cioè ricerca industriale e messa a punto di prototipi. Questi dati sono stati presentati a Firenze in occasione della seduta del Comitato di sorveglianza del Por-creo. Con l´avvio del programma sono già stati pubblicati 68 bandi. Entro la fine dell´anno se ne aggiungeranno altri 4. Il bilancio è positivo. Ottima l´accoglienza da parte delle imprese che proprio in questa situazione di crisi colgono l´occasione di investire nella ricerca e nell´innovazione per non farsi trovare impreparate al momento della ripresa. Con il segno più anche tutti i bandi del Por che concedono contributi ai comuni e agli altri enti pubblici per la realizzazione di infrastrutture. Con i progetti presentati (il Por finanzia anche grandi progetti come la tramvia di Firenze e di Prato, il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-lucca) sono già stati allocati oltre 500 milioni di contributi. Il Por finanzia progetti per la prevenzione del rischio sismico negli edifici pubblici e nelle scuole, progetti per opere che migli orano la qualità dell´aria nelle aree urbane con alto tasso di inquinamento, progetti che portano la banda larga e quindi tutti i vantaggi di internet anche nei comuni montani e nelle aree rurali, interventi per la valorizzazione dei parchi e delle are protette e progetti per la diversificazione delle economie delle aree svantaggiate. Un altro risultato di rilievo è quello che si delinea con i Piuss (Piani integrati di sviluppo urbano sostenibile) presentati dai comuni e finanziati dal Por. Sono piani molto complessi che promuovono investimenti consistenti finalizzati ad operazioni di recupero e riqualificazione di aree urbane (interi quartieri, grandi contenitori). Sono già stati presentati 17 Piuss per complessivi 323 progetti. Ora inizia la fase di selezione, verranno finanziati quelli che propongono le soluzioni più avanzate in materia di rigenerazione urbana. .  
   
   
FONDO DIRIGENTI PMI E ASFOR FIRMANO IL PROTOCOLLO D’INTESA PER LO SVILUPPO DELLA FORMAZIONE MANAGERIALE NELLE PMI  
 
Milano, 14 aprile 2009 - Un accordo importante quello sottoscritto tra il Fondo Dirigenti Pmi e Asfor: un Protocollo d’Intesa per la realizzazione di progetti finalizzati a favorire la qualificazione di dirigenti che operano nelle Pmi, attraverso percorsi di formazione manageriale. In considerazione della rilevanza del Sistema Asfor e delle competenze sviluppate dagli Associati nella progettazione e realizzazione di interventi di formazione manageriale, il Fondo Dirigenti Pmi ha concesso ai Soci Asfor l’Accreditamento diretto ed il loro inserimento fra i “soggetti fornitori di servizi formativi” per la realizzazione di progetti aziendali territoriali e settoriali, in linea con le esigenze delle imprese e dei loro dirigenti, finanziati dal Fondo medesimo. Il Fondo Dirigenti Pmi, costituito da Confapi e da Federmanager, nasce con l´obiettivo di favorire lo sviluppo di una cultura manageriale congrua con le specificità del sistema industriale italiano ed attenta alle sfide poste alle imprese e ai dirigenti dalla competizione globale, dalla innovazione tecnologica e dalla complessità sociale. Il Fondo, attraverso questo accordo, intende quindi accrescere le competenze professionali dei dirigenti iscritti affinché le imprese possano migliorare le proprie performance sul mercato e vincere la concorrenza di nuovi paesi emergenti. La centralità dei manager, per raggiungere il miglioramento e lo sviluppo delle performance aziendali nelle Pmi, è cruciale: pertanto l´investimento in formazione manageriale rappresenta uno dei più importanti strumenti per vincere tale sfida. Il Fondo Dirigenti Pmi e Asfor in concerto valuteranno possibili attività di ricerca e azioni congiunte sul tema della Formazione Manageriale per gli imprenditori e dirigenti delle Pmi. L’attività si svilupperà attraverso l’analisi dei bisogni formativi, la valutazione da parte dei fruitori della qualità degli interventi formativi, oltre alla realizzazione di convegni e percorsi di orientamento sulla formazione manageriale per le Pmi e di nuove metodologie formative. Un’apposita Commissione paritetica Fondo Dirigenti Pmi-asfor - composta da 4 membri (per Asfor saranno coinvolti il Consigliere delegato Pmi Giuseppe Perrone e il Segretario Generale Mauro Meda, per il Fondo Dirigenti Pmi il Presidente Franco Colombo e il Vice Presidente Giovanni Carugati) - avrà il compito di monitorare le attività del Protocollo, valutare i risultati finali, mettere a punto future collaborazioni ed analizzare i riflessi delle attività istituzionali sulle attività in corso. I lavori hanno preso il via con il workshop tenutosi lunedì 6 aprile 2009 presso la sede di Aldai, nel corso del quale è stato presentato il piano della collaborazione e le attività finanziate dal Fondo Dirigenti Pmi. Il Vice Presidente del Fondo Dirigenti Pmi Giovanni Carugati afferma che “l’accordo raggiunto con Asfor è un passo fondamentale nell’avvicinare i dirigenti di Federmanager e le aziende della galassia Confapi al sistema degli Associati Asfor, costituito da enti formatori ai più alti livelli riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Il Fondo finanzierà tutti i dirigenti e le aziende che attraverso il sistema Asfor attiveranno dei progetti formativi individuali, aziendali e interaziendali, perché la formazione è lo strumento più importante per mantenere alta la competitività del sistema produttivo Italiano, soprattutto in momenti di crisi come questo . ” Il Presidente Asfor Luigi Pieraccioni sottolinea inoltre come “la scelta del Fondo Dirigenti Pmi di sottoscrivere un Protocollo di Intesa con la nostra Associazione è un importante riconoscimento dell’esperienza e dell’impegno del Sistema Asfor per lo sviluppo di una formazione manageriale per le Pmi”. A tal proposito infatti Asfor, fondata nel 1971 con l´obiettivo di sviluppare la cultura di gestione in Italia e di qualificare l´offerta di formazione manageriale adattandola continuamente alla dinamica della domanda, ha realizzato nel 2008 l’“Osservatorio Asfor Sistema della domanda di Formazione Manageriale delle imprese italiane”, realizzando un primo rapporto sulle iniziative formative sviluppate dai Soci Asfor per le Pmi. Asfor si è altresì dotata di un “Codice Etico dei Soci” che integra lo Statuto e disciplina le azioni e i comportamenti dei Soci in ambito associativo ed esterno, che è stato apprezzato dal Fondo Dirigenti Pmi per la sua efficacia. .  
   
   
LA CRISI NON FERMA LA VOGLIA DI IMPRESA DELLE PMI  
 
Pordenone, 14 aprile 2009 - La difficile congiuntura economica mondiale e nazionale non ha posto freno alla voglia imprenditoriale della provincia di Pordenone. Sono infatti 531 le imprese - superando le 374 dello stesso periodo del 2008 - iscrittesi tra gennaio e marzo 2009 al Registro Imprese della Camera di Commercio di Pordenone. La maggior parte della imprese nate si confermano essere, nella loro forma giuridica, ditte individuali, il 62,3% circa del totale. I comuni dove più viva è stata la vocazione a fare impresa risultano essere Azzano Decimo, Sacile, Fiume Veneto e S. Vito al Tagliamento. Riguardo alle attività che le nuove imprese sviluppano si può notare, rispetto al 2008, un ritorno più consistente alle coltivazioni, dai cereali ai vigneti, allevamenti, e attività “storiche” come l’affilatura di coltelli e piccoli utensili. Le particolarità riguardano nuove tecnologie per il risparmio energetico e il commercio all’ingrosso di tappeti elastici. Continuo è l’apporto che i cittadini stranieri forniscono allo sviluppo di nuove imprese, l’8,1% del totale la media dei tre mesi; i settori ove più forte è al loro presenza si confermano, il comparto edile in genere e il commercio al dettaglio, ma anche i trasporti, la ristorazione e l’estetica. .  
   
   
CRISI, DALLA REGIONE AD AREZZO INTERVENTI PER 37 MILIONI AIUTI ALLE AZIENDE PER LA LIQUIDITÀ, AMMORTIZZATORI SOCIALI E SOSTEGNO A FAMIGLIE E LAVORATORI  
 
Firenze, 14 aprile 2009 - Mettere insieme le risorse e coordinare le iniziative per uscire dalla crisi e far conoscere sul territorio le misure a sostegno delle imprese e dei lavoratori messe in campo dalla Regione Toscana, oltre a quelle varate a livello provinciale. E’ stato questo il tema dell’incontro che si è tenuto il 9 aprile presso la sala dei Grandi della Provincia di Arezzo. Presente il presidente della Regione, gli assessori alle attività produttive e al lavoro, il presidente della Provincia, sindaci e assessori dei comuni del territorio, la Camera di commercio, i rappresentanti del mondo imprenditoriale e i sindacati. E’ stato il presidente della Provincia ad aprire l’incontro ricordando gli effetti della crisi nell´aretino, le situazioni di maggiore sofferenza (dalla Buitoni alla Sca di Pratovecchio alla ex tabaccheria di Bucine), le iniziative messe in campo dalla task force creata a livello locale e avanzando al presidente della Regione la richiesta di integrare gli sforzi e fare lobby per una modifica del patto di stabilità che rende difficile l’utilizzo delle risorse disponibili per i lavori pubblici. Un settore, quello dei lavori pubblici, che il presidente della Provincia ha indicato come uno dei principali volani (forse maggiore del Piano casa) per rilanciare l’economia. Il presidente della Regione ha ribadito come lo scopo dell’incontro per la task force regionale (presenti il coordinatore e i responsabili dei vari settori) sia quello di recepire le richieste del territorio e di far conoscere le iniziative adottate a livello regionale. Tre le linee sulle quali, come ha ricordato il presidente, si è mossa la Regione. In primo luogo il credito alle imprese, con due interventi: il primo volto a garantire liquidità con uno stanziamento di 15,5 milioni di euro, capace di supportare il credito per almeno 155 milioni di euro, e il secondo per investimenti, con un plafond di 33 milioni di euro, in grado di garantire affidamenti per almeno 330 milioni. A sottolineare la necessità di far conoscere le misure il presidente della Regione ha ricordato come le richieste giunte alla Regione dalla provincia di Arezzo non siano ancora molte: 41 per il fondo di liquidità (14 milioni e 394 mila euro in totale) e 35 invece per investimenti (2 milioni e 792 mila euro). In totale 76 richieste per un totale di 17 milioni e 187 mila euro. A livello regionale intanto sono arrivate 1041 richieste, per una media di circa 300 mila euro ciascuna, di cui 802 sulla liquidità e 239 sugli investimenti, per circa 320 milioni di euro, dei quali 262 milioni e 693 mila euro sulla liquidità e 57 mi lioni e 748 mila sugli investimenti. Per il distretto orafo sono comunque disponibili altri 20 milioni grazie ad un accordo fra la Regione e Fidi Toscana, che portano il totale destinato al momento al territorio aretino a circa 37 milioni di euro. Il presidente della Regione ha definito il pacchetto regionale come un “peschereccio” in attesa che arrivino i “transatlantici”, ossia le misure promesse dal Governo (1,3 miliardi di euro di cogaranzie). Il presidente della Toscana ha poi illustrato le misure per i lavoratori e le famiglie. Ancora un “peschereccio” fatto di 5 milioni di euro, per i lavoratori che non hanno nessun livello di protezione e per quelli che ne hanno alcuni, ma hanno situazioni di sofferenza come un mutuo o situazioni familiari particolari. E´ questo il pacchetto che consente di erogare a lavoratori e famiglie un doppio “aiuto”: 1650 euro eventualmente cumulabile con altri 1650 per c hi avesse i requisiti di entrambe le misure. Anche questo, come ha ricordato il presidente della Regione, è un primo intervento in attesa che il Governo dia luce verde all’accordo stipulato con le Regioni per 9 miliardi di euro. Il presidente della Regione ha ricordato anche gli interventi di semplificazione e snellimento delle procedure volti ad accelerare l’erogazione di tutti i fondi regionali e comunitari, a cominciare dal Por Creo per il quale i bandi sono stati tutti fatti per arrivare alla nuova legge sull’edilizia di cui si è già cominciata la discussione in consiglio regionale. Il presidente della Regione ha concluso ponendo l’accento sul monitoraggio (per accertarsi che le banche eroghino il credito garantito da queste misure) e sulla specificità dei singoli territori ed ha raccolto l’appello della Provincia al massimo coordinamento delle iniziative. In particolare il presidente della Regio ne ha garantito l’appoggio per la richiesta di un’azione comune a supporto dei distretti orafi, ricordando come in questo momento l’attenzione sembri puntata solo sulle banche e sul settore dell’auto. L’assessore alle attività produttive ha poi spiegato ai rappresentanti di imprese e lavoratori i requisiti per accedere ai finanziamenti ed ha concluso ricordando come la Regione Toscana, con il suo pacchetto da 48 milioni di euro, abbia stanziato la cifra più alta in Italia fra le Regioni, e come, ad esempio, la Lombardia, che ha un Pil superiore alla Toscana, abbia stanziato una somma di 35 milioni di euro. .  
   
   
MERCATO DEL LAVORO AVVIATA COLLABORAZIONE AGENZIA PER IL LAVORO-PROVINCE DELLA SARDEGNA  
 
 Cagliari, 14 Aprile 2009 - I due enti intermedi potranno ora avvalersi, nell´ambito delle attività di monitoraggio del mercato del lavoro, dell´assistenza tecnica dell´Agenzia attraverso l´impiego del Sil Sardegna, il Sistema Informativo Lavoro realizzato dalla Regione. In particolare, l´Agenzia, attraverso il proprio personale, supporterà le Province nella realizzazione di studi, ricerche, indagini su tematiche inerenti il mercato del lavoro, oltre che nella realizzazione di una pubblicazione trimestrale sull´andamento congiunturale dell´occupazione nei rispettivi territori, ricalcando così quanto realizzato dall´Agenzia su scala regionale già da diversi anni, con la propria rivista "Congiuntura Lavoro Sardegna". Gli accordi sottoscritti in questi giorni sono la risultante di un lungo percorso già da tempo avviato dall´Osservatorio regionale del mercato del lavoro e finalizzato all´assistenza tecnica, così come previsto dalla legge regionale istitutiva dell´Agenzia (la legge regionale n. 20 del 2005). La collaborazione stipulata con le Province di Nuoro e Olbia-tempio, si aggiunge a quella già sottoscritta con le Province di Oristano, Medio Campidano e Ogliastra e si inscrive in un disegno di più ampio respiro che, recependo la normativa regionale in materia e le indicazioni ministeriali, vede l´Osservatorio regionale del mercato del lavoro e le Province come soggetti attivi nel conferire armonia al Sistema regionale dei servizi per il lavoro, con particolare riferimento alla corretta imputazione dei dati statistici e all’uniformità di definizioni, classificazioni e indicatori utili per monitorare il mercato del lavoro a livello regionale e locale. .  
   
   
GLI ALBERGATORI TRENTINI SOSTENGONO LE FAMIGLIE TERREMOTATE  
 
Trento, 14 aprile 2009 - l’Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche del Trentino (As. A. T. ) ha promosso tra i propri associati una iniziativa di solidarietà a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto, denominata “Gli Albergatori Trentini Sostengono Le Famiglie Terremotate”. Gli associati As. A. T. Che aderiranno, si impegnano ad ospitare gratuitamente una famiglia per una settimana in pensione completa nelle proprie strutture nel corso dell’estate 2009 nei mesi di giugno oppure di settembre. Alle persone tanto duramente provate dalla disgrazia questo soggiorno in Trentino dona una piccola parentesi di serenità, positività e speranza. Qui di seguito il testo della richiesta di adesione ai soci Asat. Caro Albergatore, anche l’Associazione Albergatori ed Imprese turistiche del Trentino intende contribuire con una propria iniziativa specifica alla campagna di vicinanza e solidarietà espressa dalla gente trentina verso le popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto. I componenti della Giunta Esecutiva ti propongono di aderire assieme a loro e a tanti altri tuoi colleghi al progetto “dona una settimana di serenità ai terremotati”. Attraverso la tua adesione potrai offrire una settimana nella tua struttura ricettiva in pensione completa ad una famiglia di terremotati nel corso dell’estate 2009, in particolare a giugno o a settembre. In tal modo donerai assieme ai tuoi colleghi e alla tua comunità locale, una parentesi di serenità, positività e di speranza a persone così duramente provate dal dolore. Ho già provveduto a prendere accordi con il Presidente dalla Giunta provinciale Lorenzo Dellai, che ha espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa Asat e con il quale verrà definita la operatività del progetto “dona una settimana di serenità ai terremotati”. Spero vivamente che anche tu voglia accogliere il nostro invito! Per informazioni ed adesioni manda subito un messaggio alla dott. Ssa Monica Basile, m. Basile@asat. It . Colgo l’occasione per porgere a te e tutta la tua famiglia i miei migliori auguri di Buona Pasqua. Il Presidente Natale Rigotti .  
   
   
ASSOCIATIVE DEI PICCOLI COMUNI:”E’ LA STRADA GIUSTA PER DARE RISPOSTE E SERVIZI A CITTADINI E RISPARMIARE RISORSE”  
 
Padova, 14 aprile 2009 - “Per dare risposte concrete e servizi veri ai cittadini del Veneto che abitano soprattutto nei piccoli e piccolissimi Comuni, alle prese con difficoltà di tutti i tipi per la riduzione dei bilanci e nell’avere a disposizione risorse umane, va intrapresa la strada dell’associazionismo tra Comuni: è l’unico modo per riorganizzare i servizi e per fare economie di spesa”. Lo ha detto l’ 8 aprile a Padova, nella sede dell’Archivio Antico del Palazzo del Bo’, l’Assessore regionale agli enti locali Flavio Silvestrin intervenendo alla presentazione della ricerca, diretta da Patrizia Messina dell’Università di Padova, e raccolta in un volume dal titolo: “Associazionismo intercomunale:strumenti e politiche delle Regioni italiane. Il caso Veneto”. “La Regione Veneto è avviata da tempo – ha sottolineato Silvestrin - a studiare un progetto specifico che ridefinisca alcune forme della ‘governance’ del territorio regionale. Puntiamo decisamente a nuove forme organizzative associate degli enti locali che, nel Veneto, nel 54% dei casi, sono inferiori ai 5 mila abitanti. Non è più possibile che stia in piedi un modello che mette insieme Unione dei Comuni, Consorzi di Comuni, Comunità Montane. Bisogna pensare a nuove soluzioni che consentano flessibilità nella via obbligata della gestione associata dei servizi sociali, finanziari, ambientali, della progettazione delle opere pubbliche. Ma senza che ciò tocchi l’autonomia delle singole, per quanto piccole, amministrazioni che hanno un’identità e una storia alla quale è giusto non rinunciare. Ogni giorno i piccoli Comuni – ha sostenuto l’assessore veneto - combattono con la loro inadeguatezza di personale e di strumenti per rispondere alle richieste di servizi da parte dei cittadini consapevoli dei loro diritti e non disposti ad accontentarsi”. Silvestrin ha ricordato tra l’latro che oltre alla ricerca che farà da supporto all’azione regionale di monitoraggio dell’associazionismo comunale, “abbiamo promosso, sempre con l’Università di Padova un corso di formazione per i dirigenti e i funzionari comunali per sostenerli con una nuova preparazione culturale innanzitutto e operativa nell’impegnativa opera delle gestioni associate che rappresenteranno il prossimo futuro delle nostre realtà territoriali che, in questo modo, saranno interessate non solo a un federalismo fiscale ma anche a un federalismo funzionale“. Infine Silvestrin ha annunciato l’intenzione del governo veneto, assieme all’Anci e al’Università di Padova, di istituire un Osservatorio permanente sugli enti locali che supporti e monitori il processo di adeguamento degli enti locali, in particolare quelli di piccole dimensioni, alle esigenze di fare buona ed efficiente amministrazione. .  
   
   
BOLZANO: ALTRI 7 MILIONI DI EURO PER I LAVORATORI SENZA AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Bolzano, 14 aprile 2009 - Hanno avuto successo le trattative condotte a Roma dall´assessore provinciale al Lavoro Barbara Repetto con i rappresentanti del Ministero del Welfare. Alla Provincia di Bolzano sono stati assegnati altri 7 milioni di euro per l´integrazione salariale dei lavoratori privi di ammortizzatori sociali. Dopo l’accordo tra Provincia e parti sociali sugli ammortizzatori sociali in deroga per fare fronte alle difficoltà occupazionali, a Roma sono stati assegnati alla Provincia di Bolzano ulteriori 7 milioni € per il finanziamento della cassa integrazione e della mobilità in deroga per le piccole imprese finora escluse da questo trattamento. Con gli ulteriori 7 milioni € si ampia lo scudo anticrisi predisposto dalla Giunta attraverso il Tavolo di partenariato che per la prima volta ha coinvolto tutte le parti sociali e la Provincia. I 7 milioni € si aggiungono ai 500. 000 € già stanziati alcune settimane fa. Ma non è tutto, come spiega l´assessore Repetto: "La cifra complessiva di 7,5 milioni € rappresenta solo un primo riparto dei fondi nazionali, destinato a coprire gli interventi più urgenti fino a giugno. Si farà allora un bilancio consuntivo per delineare gli eventuali nuovi interventi che dovessero rendersi necessari. " Soddisfazione viene espressa per l´ottima collaborazione con il Ministero: "In questo modo sono disponibili in Alto Adige le risorse per il sostegno al reddito dei lavoratori di quelle imprese interessate dalla crisi che altrimenti non avrebbero avuto alcuna copertura", conferma Barbara Repetto. Si tratta "di un grande risultato che consente di tutelare i lavoratori nella posizione più debole. " Questo stanziamento riguarda infatti i lavoratori che non hanno diritto alla cassa integrazione e alla mobilità (lavoratori di aziende con meno di 15 dipendenti), di precari, collaboratori a progetto, lavoratori atipici ecc. La prossima settimana a Roma verrà firmata l´apposita convenzione del nuovo stanziamento, sulla base del protocollo di intesa approvato nell´ultima Conferenza Stato-regioni che si è tenuta ieri (8 aprile) nella capitale. .  
   
   
TERREMOTO. L´AZIONE DI REGIONE LOMBARDIA PER L´ABRUZZO  
 
Milano, 14 aprile 2009 - Ecco la situazione del 9 aprile alle ore 13,30 delle operazioni lombarde di soccorso alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Campo Regione Lombardia Localita´ Bazzano (L´aquila) - Il campo della Regione Lombardia è a regime ed è di riferimento per la popolazione residente nelle frazioni orientali del Comune di L´aquila. Nel campo, costituito da circa 130 tende, sono presenti circa 800 persone in 2 strutture. La struttura principale, in località Bazzano (area del cinema Multisala), ne ospita circa 520, la struttura satellite in località Monticchio (Campo sportivo) ne ospita circa 280. I due campi sono collegati via radio tra di loro. Sono presenti circa 240 volontari e operatori, con circa 80 mezzi operativi. E´ in allestimento un ulteriore modulo igienico-sanitario. Il campo fornisce servizi sanitari, logistici, preparazione e distribuzione pasti. Sono operative due cucine da campo, che hanno distribuito circa 1450 pasti (pranzo e cena) nella giornata del 7 aprile e circa 1550 pasti nella giornata dell´8 aprile. Sono forniti inoltre generi alimentari per la popolazione che ne fa richiesta. Le cucine da campo sono punto di riferimento anche per le colonne dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell´Ordine impegnate nelle aree di Bazzano e Monticchio. Attivita´ Sala Operativa - La Sala Operativa è in costante contatto con il Campo Lombardia di Bazzano per recuperare ed inviare le risorse di volta in volta richieste per le attività di gestione del campo. Attivita´ Sanitarie - Proseguono le attività di assistenza sanitaria alla popolazione presente al campo, con visite ambulatoriali e ricoveri presso strutture ospedaliere. Finora sono stati effettuati circa 170 interventi. Continua l´attività dell´ambulatorio di medicina generale con un medico del posto, in particolare per l´erogazione di ricette sanitarie per la popolazione. E´ stata attivata anche una struttura sanitaria di primo soccorso presso la stazione ferroviaria de L´aquila, che assiste circa 800 persone ospitate in vagoni ferroviari di Trenitalia. A seguito di richiesta del Dipartimento della Protezione Civile, Regione Lombardia ha messo disposizione ed è pronto a partire un elicottero attrezzato ad eliambulanza. E´ operativo il container climatizzato (messo a disposizione da Federfarma e trasportato dai volontari sino al campo), attrezzato come farmacia mobile di emergenza. L´ordine degli Psicologi della Lombardia ha inviato 4 psicologi al Campo Lombardia di Bazzano per attività di assistenza alla popolazione. Trasporti Materiale - I trasporti organizzati nella giornata di ieri sono arrivati a destinazione. Altro materiale, tra cui 150 brande con relativi materassi arriveranno in serata. I trasporti sono effettuati sia con mezzi della Colonna mobile regionale, sia con mezzi di operatori privati che si sono resi disponibili. Verifica Agibilita´ Edifici Sono in corso le attività di verifica degli edifici (impegnate 13 squadre di 2 persone ciascuna) e sono iniziate le valutazioni delle conseguenze della scossa notturna (ore 3, magnitudo 5,2). Ecco la situazione alle ore 19 delle operazioni lombarde di soccorso alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Campo Regione Lombardia Localita´ Bazzano (L´aquila) - Il campo della Regione Lombardia è a regime ed è di riferimento per la popolazione residente nelle frazioni orientali del Comune de L´aquila. Il campo di circa 140 tende, di cui 10 montate oggi ospita 800 persone ed è diviso in due strutture: Campo 1 (Bazzano-multisala Garden) con 500 ospiti e Campo 2 (Monticchio-campo sportivo) con 280 ospiti. Circa 60 ospiti sono stati trasferiti in strutture alberghiere sulla costa, mentre sono stati accolti circa 40 nuovi ospiti. I due campi distano all´incirca 1 chilometro e sono collegati via radio tra di loro. In totale sono presenti circa 320 volontari e operatori, con circa 80 mezzi operativi. E´ arrivato a destinazione parte del materiale inviato ieri (tende, cuscini, posateria da campo, logistica da campo), è stato allestito un ulteriore modulo igienico-sanitario al Campo 1 e sono stati inoltre posizionati 13 bagni chimici nei due campi. Il campo fornisce servizi sanitari, logistici, preparazione e distribuzione pasti. Sono operative due cucine da campo, che hanno distribuito circa 1450 pasti il 7 aprile, circa 1550 pasti l´8 aprile, circa 850 pranzi nella giornata odierna (stimate circa 900 cene). Le cucine da campo sono punto di riferimento anche per le colonne dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell´ordine impegnate nelle aree di Bazzano e di Monticchio, e forniscono inoltre generi alimentari per la popolazione che ne fa richiesta. E´ stata allestita una ulteriore Colonna Mobile (composta dalle Province di Milano, Bergamo, Brescia) composta da 50 volontari che porterà un´altra cucina da campo, container bagni e tensostrutture logistiche per implementare i servizi del Campo 1 e garantire una funzionalità indipendente del Campo 2. La partenza della Colonna Mobile è prevista per le 21. Attivita´ Sala Operativa - La Sala operativa è in costante contatto con il Campo Lombardia di Bazzano (L´aquila), per recuperare ed inviare le risorse di volta in volta richieste per le attività di gestione del campo. La situazione delle persone evacuate ed alloggiate in alberghi della costa adriatica è la seguente: 10. 000 persone alloggiate in 171 hotel di 3 città (Chieti, Pescara e Teramo). Attivita´ Sanitarie Al Campo Lombardia Di Bazzano - Proseguono le attività di assistenza sanitaria alla popolazione presente al campo, con visite ambulatoriali e ricoveri in strutture ospedaliere. Nella giornata odierna sono stati effettuati circa 81 interventi (con 10 ricoveri ospedalieri), su patologie cardiologiche, respiratorie, infezioni intestinali, reazioni allergiche, sindromi da stress, colpi di calore. Continua l´attività dell´ambulatorio di medicina generale (in funzione 12 ore al giorno) con un medico del posto, in particolare per l´erogazione di ricette sanitarie per la popolazione. E´ stata allestita una tenda polifunzionale per la gestione di problematiche psicologiche e delle sindromi da stress ed è operativo da oggi il container climatizzato attrezzato come farmacia mobile di emergenza. E´ prevista l´attivazione di un laboratorio di analisi cliniche (con un tecnico di laboratorio dell´Azienda Ospedaliera Niguarda-ca´ Granda di Milano). Attivita´ Sanitarie Alla Stazione Ferroviaria Dell´aquila - E´ stata attivata dalle 16 di ieri una struttura sanitaria di primo soccorso alla stazione ferroviaria de L´aquila, che assiste circa 800 persone ospitate in vagoni ferroviari di Trenitalia. Dall´attivazione sono stati effettuati 20 interventi (con 1 ricovero in ospedale), su sindromi ipertensive, cardiologiche, infezioni intestinali, sindromi da stress. E´ operativo, nella struttura sanitaria, un posto di medicina generale con due medici. Altre Attivita´ Sanitarie - A seguito di richiesta del Dipartimento della Protezione Civile l´ elicottero attrezzato ad eliambulanza partirà in serata ed arriverà all´aeroporto di Pescara, per essere operativo dalle prime ore di domani. Le Aziende sanitarie locali della Regione Lombardia stanno facendo pervenire la disponibilità di squadre sanitarie per la gestione di competenze igienico-sanitarie. A tutt´oggi è giunta già disponibilità di circa 30 operatori sanitari tra medici, tecnici d´igiene e assistenti sanitari. Verifica Agibilita´ Edifici - Sono in corso le attività di verifica delle aree e degli edifici (impegnate 13 squadre da 2 persone ciascuna) e le valutazioni delle conseguenze della scossa notturna (ore 3, magnitudo 5. 2). .  
   
   
MUSULMANI E CATTOLICI INSIEME SOTTO UNA TENDA NEL CAMPO TOSCANO DI CASTELNUOVO C´È UNA CASA COMUNE APERTA A TUTTE LE FEDI  
 
Firenze, 14 aprile 2009 - Cattolici e musulmani fianco a fianco, che dividono già da alcune ore una tenda che è diventata un luogo di culto comune. Dietro, sullo sfondo, le macerie del terremoto che ha sconvolto, lo scorso, lunedì l´Abruzzo. Accade a Castelnuovo, a dieci chilometri da L´aquila, nel campo allestito dalla colonna mobile e dalla Protezione civile toscana: un paese di poco più di duecento abitanti di cui una quarantina di macedoni da tempo residenti nella frazione, ora tutti sfollati. Una convivenza tranquilla, prima del terremoto ed anche dopo il sisma. Insieme, la notte nelle tende e di giorno a dare una mano per rendere il campo più accogliente. Nella tendopoli gli sfollati lavorano per esorcizzare la paura ed allontanare angosce e brutti pensieri. E´ un modo per superare lo sgomento delle prime ore, per riaffermare la propria voglia di ricominciare. Ma chi crede cerca anche un luogo dove pregare. A Castelnuovo ci sono state sei vittime per il terremoto. Altri hanno magari parenti nei paesi vicini, altrettanto funestati. Così è stato deciso di trasformare una tenda in luogo di culto. E poiché aveva poco senso dividersi e attrezzare due tende diverse, sottraendo spazio agli sfollati che nelle tende dormono e cercano ristoro, cattolici e musulmani della comunità macedone hanno deciso di condividere lo stesso spazio. Una casa comune che potrebbe allargarsi: in queste ore è partito infatti un censimento tra gli ospiti del campo, per capire se vi siano persone che professano altre fedi. Tutti potranno condividere la grande tenda. .  
   
   
DAI TERREMOTI CI SI PUÒ DIFENDERE: UN IMPEGNO DEGLI INGEGNERI SISMICI ENEA PER L’ABRUZZO  
 
 Roma, 14 aprile 2009 – 6 aprile 2009, ore 03. 32: una violenta scossa sismica in Abruzzo semina morte e distruzione. In una vasta area, che comprende anche la città dell’Aquila, sono migliaia le abitazioni distrutte e altrettante quelle danneggiate. Enea sin dalle prime ore si è mobilitata attivando immediatamente la task force di ingegneri e geologi, a disposizione della Protezione Civile Nazionale, per i primi rilievi macrosismici e per le verifiche di agibilità delle costruzioni. Gli esperti, una ventina di cui una parte già sul posto e altri nei Centri di Casaccia, Frascati e Bologna, effettueranno una ricognizione di tutti gli edifici. I risultati dell’indagine consentiranno di programmare gli interventi di demolizione dei fabbricati pericolanti, o danneggiati irreparabilmente, e quelli di messa in sicurezza degli edifici recuperabili. In collaborazione con il Glis (Isolamento Sismico e altre Strategie di Progettazione Antisismica), Enea compie azioni di informazione e formazione rivolte sia a tecnici specialisti, sia alla popolazione, al fine di descrivere i vari aspetti del terremoto ed illustrare la possibilità di ricostruzione, ricorrendo a moderne tecniche antisismiche. Per ridurre il rischio, non potendo evidentemente intervenire sulla pericolosità di un sito, si può intervenire sull’esposizione, progettando l’uso del territorio, e riducendo la vulnerabilità sismica delle strutture. E’ praticamente impossibile realizzare con tecniche tradizionali strutture che resistano senza danneggiarsi a eventi sismici violenti, sia per motivi architettonici sia economici. Strutture quali centri di protezione civile, ospedali e caserme, devono restare operative durante e dopo il sisma e strutture contenenti materiali pericolosi (nucleari e chimici) devono rispettare stringenti requisiti di sicurezza. Per questo motivo, già da alcuni decenni, l’ingegneria sismica si è indirizzata verso l’utilizzo di tecniche innovative, che si basano sulla drastica riduzione delle forze sismiche agenti sulla struttura, piuttosto che affidarsi alla sua resistenza. Tra queste l’isolamento sismico e la dissipazione energetica sono contemplate anche dalle recenti normative sismiche. Può affermarsi che con l’utilizzo delle moderne tecnologie, ormai mature per una vasta applicazione, l’ingegneria sismica ha dimostrato che dal terremoto ci si può difendere. Enea è a fianco della Protezione Civile già dagli anni Settanta a seguito degli eventi sismici di Friuli (1976), Campano-lucano (1980), Reggio Emilia-modena (1996), Marche-umbria (1997, che è stato interessato da uno sciame lunghissimo protrattosi per tutto l’anno successivo), fino a quello del Molise del 2002. Le ricerche svolte dagli ingegneri sismici dell’Ente riguardano la definizione dell’input sismico, ossia analisi della pericolosità e la caratterizzazione della risposta sismica locale, anche attraverso l’installazione di reti accelerometriche di monitoraggio al suolo e in profondità; analisi di vulnerabilità sismica delle strutture, anche attraverso analisi sperimentale in situ con installazione di reti accelerometriche e velocimetriche, e in laboratorio su tavola vibrante; sviluppo e applicazione di tecnologie antisismiche innovative, in collaborazione con università e enti di ricerca nazionali e internazionali. Tra le attività di maggior spicco va ricordato che l’Ente, nell’ambito di una convenzione con il Soggetto Attuatore per la ricostruzione di San Giuliano, ha coordinato la progettazione e la realizzazione del sistema di isolamento sismico del nuovo complesso scolastico dedicato agli “Angeli di San Giuliano”, inaugurato lo scorso settembre. .  
   
   
MISURE ANTICRISI PER FAMIGLIE: INCONTRO TRA REGIONE UMBRIA E “CEU”, SARÀ APERTO TAVOLO TECNICO  
 
 Perugia, 14 aprile 2009 – Sarà un tavolo tecnico tra Regione Umbria e “Ceu” (Conferenza Episcopale Umbra), che verrà attivato nei prossimi giorni, a garantire la più efficace integrazione del “Fondo di solidarietà” istituito dalle Chiese umbre a sostegno delle famiglie in difficoltà economica e le misure anticrisi della Regione. È quanto è stato deciso nel corso dell’incontro che si è svolto ieri tra gli assessori alle Politiche Sociali, allo Sviluppo economico e al Bilancio, in rappresentanza della Regione Umbria, e i vescovi di Terni, monsignor Vincenzo Paglia, e di Spoleto, monsignor Riccardo Fontana, in rappresentanza della Conferenza Episcopale Umbra (“Ceu”). La presidente della Regione Umbria, che non ha potuto prendervi parte in quanto impegnata a Roma per le questioni legate agli aiuti delle Regioni per l’emergenza sismica in Abruzzo, nei giorni scorsi aveva inviato una lettera ai Vescovi umbri, esprimendo apprezzamento per la costituzione del “Fondo di solidarietà”. Aveva, inoltre, assicurato l’impegno personale e istituzionale per aiutare le famiglie e le persone in difficoltà economica e ribadito la disponibilità della Regione a discutere con la “Ceu” delle iniziative da mettere in campo insieme. Nell’incontro di ieri, riferiscono gli amministratori regionali, si è avviata la valutazione su come integrare al meglio le misure messe in atto da Regione ed Enti locali per contrastare gli effetti negativi della crisi economica con la raccolta di fondi aperta dalla Conferenza Episcopale Umbra in favore dei nuclei familiari in difficoltà. Gli amministratori regionali, che hanno ribadito l’apprezzamento e l’adesione alle iniziative della ‘Ceu’ in coerenza – hanno sottolineato – con i provvedimenti che la Regione Umbria ha predisposto e sta predisponendo in favore delle famiglie, hanno espresso la più ampia disponibilità a lavorare insieme per affrontare le emergenze della crisi. È stato pertanto stabilito di istituire un tavolo tecnico che definirà linee di intervento e priorità per rispondere alle richieste di aiuto di persone e nuclei familiari in difficoltà per effetto di crisi industriali e occupazionali. .  
   
   
BASILICATA: AUDITA IN V CCP L’ASSOCIAZIONE “MAMME E FIGLI PER IL LAVORO"  
 
Potenza, 14 aprile 2009 - - La presidente dell’Associazione “Mamme e Figli per il lavoro”, Evelina Riccardelli, è stata ascoltata in V Commissione consiliare permanente, ‘Controllo, Verifica e Monitoraggio’ nella seduta del 6 Aprile scorso sullo stato di avanzamento delle politiche della formazione in relazione alla valorizzazione dei giovani diplomati e laureati lucani attraverso tirocini formativi i cui bandi non sono stati ancora predisposti (art. 44 della Legge regionale 24 Dicembre 2008, n. 31). La Presidente, dopo aver manifestato al presidente dell’organismo, consigliere Lapenna ed ai componenti della Commissione, “la preoccupazione per la continua e crescente emigrazione intellettuale che colpisce, da anni, la nostra regione”, ha posto in rilievo le linee guida di un progetto di tirocini formativi nella Pubblica amministrazione, per i migliori diplomati e laureati lucani, tracciando il percorso finora svolto dall’Associazione. “Il Consiglio regionale nella seduta del 31 Luglio 2008 - ha ricordato Riccardelli - ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, con il quale si impegnava la Giunta, in coerenza con le strategie dell’Unione Europea stabilite nel Consiglio Europeo di Lisbona del Marzo 2000, a definire, a partire dal 1 Gennaio 2009, un programma di tirocinio di formazione integrata di 24 mesi per giovani laureati lucani da utilizzare nell’ambito della pubblica amministrazione non statale della Basilicata, utilizzando le risorse compatibili del Por Basilicata e del Fse (Fondo Sociale Europeo) 2007/2013 destinate alla formazione per attrarre e trattenere risorse umane essenziali e necessarie per lo sviluppo del tessuto sociale ed economico della regione. ” “La Regione Basilicata, inoltre - ha sottolineato la Presidente dell’Associazione - con Legge 24 Dicembre 2008, n. 31 (Legge Finanziaria 2009) all’articolo 44 ha emanato direttive in merito alla “Valorizzazione dei giovani diplomati e laureati lucani” sostenendo, al fine di promuovere l’arricchimento delle conoscenze e l’incremento delle esperienze formative a beneficio dei migliori e brillanti giovani diplomati e laureati lucani, “la partecipazione a percorsi individuali di tirocinio formativo retribuito nelle pubbliche amministrazioni della regione Basilicata. ” Considerati l’interesse e l’attenzione evidenziati da tutti i componenti la Commissione regionale, la Presidente dell’Associazione ha concluso sottolineando che “tali provvedimenti ed iniziative, allo stato attuale, non sono in essere con notevole nocumento per i tanti giovani lucani in attesa di poter esprimere le proprie potenzialità nei vari settori della vita socio-economica, auspicando che da parte della Regione Basilicata, ci sia un intervento rapido e deciso mirato all’avvio del progetto dei voucher formativi in favore dei tantissimi giovani lucani che si sono distinti nel corso degli studi”. Su richiesta del presidente della Commissione, Sergio Lapenna, l’Associazione farà pervenire, in settimana, le proprie richieste in relazione ai contenuti del bando da emanare. .  
   
   
DONNE, STELLA CIARLETTA: LA CALABRIA VERSO LA STRADA GIUSTA CON I BANDI SULLA CONCILIAZIONE VITA-LAVORO  
 
Reggio Calabria, 14 aprile 2009 - “Ascoltare tre ministri, quali Sacconi, Brunetta e Carfagna, affermare la centralità delle politiche conciliative nelle strategie governative per un welfare più vicino alle donne, mi ha dato l’ennesima conferma che la Regione Calabria abbia intrapreso la strada giusta quando un anno fa ha avviato i bandi sulla conciliazione vita-lavoro rivolti a donne e imprese”. È quanto afferma Stella Ciarletta commentando i lavori della Rete nazionale delle consigliere di Parità che si sono svolti a Roma il 2 e 3 aprile scorsi. “La scelta calabrese di promuovere il lavoro femminile e contemporaneamente la sostenibilità della vita delle donne – spiega la nostra consigliera regionale di Parità - è al passo con le indicazioni comunitarie e nazionali e va sicuramente rafforzata con un´azione di sistema che possa integrare le questioni femminili in maniera trasversale in tutte le politiche regionali. Grazie alle risorse messe a disposizione dalla Giunta Loiero, nell’ambito del Programma “Conciliazione Vita-lavoro”, a oggi circa venti imprese calabresi stanno sperimentando azioni di conciliazione che spaziano dalla ludoteca aziendale, al servizio navetta per i figli dei lavoratori, al telelavoro, alla banca delle ore e il part time”. “Il bando è tutt´ora aperto - aggiunge Stella Ciarletta - e altri progetti sono in fase di valutazione, a dimostrazione che nelle imprese calabresi esiste una esigenza reale di creare servizi rivolti alle famiglie dei lavoratori per gestire la cura dei bambini e degli anziani a carico. Sarà mia premura portare l´esperienza calabrese come buona prassi locale da implementare e diffondere sia sul tavolo nazionale che su quello regionale continuando l’azione di informazione messa in atto dall’Ufficio della consigliera regionale di Parità e dalla rete delle consigliere provinciali”. “In un momento particolarmente vivace per le pari opportunità in Italia – conclude la consigliera di Parità - è importante sostenere il punto di vista della nostra Regione: basti pensare al tema della crisi, dove c´è un impegno a monitorare l’impatto che questa possa avere sulle donne e prevenirne gli effetti con azioni mirate, con la consapevolezza che proprio i soggetti più fragili sul mercato del lavoro quali le donne saranno i primi a risentirne le conseguenze”. .  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: TUTTO CHIARO - COMUNICAZIONE PUBBLICA INCLUSIVA: STRATEGIE ED ESPERIENZE CONCRETE L´ESEMPIO DEL MUSEO DEL CINEMA DI TORINO  
 
Torino, 14 aprile 2009 - La comunicazione pubblica è un’opportunità per garantire a tutti i cittadini e le cittadine la piena partecipazione alla vita sociale. Gli strumenti comunicativi, devono, quindi, essere configurati anche in funzione delle esigenze delle persone con disabilità sensoriale, siano esse anziani, ipovedenti o non vedenti. Per approfondire la conoscenza del tema l’Assessorato alle Pari Opportunità della Regione Piemonte, con il patrocinio di Università degli Studi di Torino, Anci, Legautonomie e Uncem Piemonte, ha promosso, l’ 8 aprile a Torino, il convegno "Tutto Chiaro? Comunicazione pubblica inclusiva: strategie ed esperienze concrete ”. Un incontro rivolto a funzionari e tecnici della pubblica amministrazione , con la partecipazione di relatori esperti del settore, per portare esperienze e buone pratiche di comunicazione pubblica inclusiva a livello nazionale e internazionale. Obiettivo fornire indicazioni strategiche e operative per realizzare strumenti comunicativi accessibili e leggibili, ovvero la condizione per cui un’ informazione è facile da comprendere dal punto di vista concettuale e linguistico e semplice da leggere dal punto di vista grafico . “ Le barriere non sono solo architettoniche – dichiara Giuliana Manica , assessore alle Pari Opportunità della Regione - Non poter accedere in modo rapido, semplice e comprensibile a un’informazione, non solo limita il diritto di ciascuno a essere parte della vita collettiva, ma, allo stesso tempo, quando a comunicare male è la Pubblica Amministrazione, questo impedisce la piena realizzazione dei suoi processi comunicativi verso la cittadinanza. La cosa fondamentale da comprendere è che strumenti comunicativi che rispondono alle esigenze delle persone con disabilità sensoriale, siano esse anziani, ipovedenti o non vedenti, in realtà, sono più chiari e comprensibili per tutti. ”. L’esperienza del Museo Nazionale del Cinema di Torino può essere considerata come esempio virtuoso di comunicazione pubblica inclusiva. L’allestimento di un’area per tutti è stato progettato mettendo a sistema una pluralità di strumenti di comunicazione pensati per poter essere accessibili da tutti e, dunque, anche da persone con disabilità visiva. L’area espositiva, posta al piano di ingresso al Museo, è raggiungibile grazie a una mappa visivo-tattile collocata all’entrata del museo, mentre una segnalazione tattile a pavimento indica il percorso da seguire. L’area museale contiene un modello in legno della Mole fatto per gli occhi e per le mani e una serie di mappe visivo-tattili che descrivono la storia dell’edificio. Il Museo ha poi realizzato una pubblicazione visivo-tattile che costituisce l’unico libro attualmente disponibile nel bookshop del Museo sulla storia della Mole. Tale libro offre un racconto della storia del capolavoro di Antonelli per chi vede, ma anche per chi non vede o vede male, attraverso un ricco percorso di immagini in nero e in rilievo, testo di spiegazione in nero, registrato integralmente su Cd insieme a una guida all’esplorazione tattile delle immagini in rilievo. Una soluzione che offre al visitatore interessato e curioso numerose opportunità, lasciandolo, poi, libero di scegliere quali usare per stabilire un proprio specifico itinerario di fruizione. .  
   
   
CORSO SU MALTRATTAMENTI E ABUSI SUI MINORI  
 
Trieste, 14 aprile 2009 - L´ufficio del Tutore pubblico dei minori e l´associazione onlus Petra, in collaborazione con l´ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste, il Centro interprovinciale servizi volontariato, l´università di Trieste, l´ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Trieste e la Fidapa, promuovono un corso formativo dal titolo "Maltrattamenti e abusi sui minori: conoscere per saper rispondere ed agire. " Il primo incontro si terrà martedì prossimo, 14 aprile, dalle 15. 00 alle 19. 00, nella sala "Tiziano Tessitori" del Consiglio regionale, al pian terreno del palazzo di piazza Oberdan 5 a Trieste e sarà introdotto dal presidente del Consiglio Edouard Ballaman, al quale fa riferimento l´Ufficio del Tutore. Il progetto sarà quindi presentato da Alda Paoletti, presidente dell´associazione Petra, cui seguirà la prima lezione sul fenomeno del maltrattamento infantile nei suoi vari aspetti: trascuratezza; abuso fisico, psicologico, sessuale; violenza assistita, sessuale intrafamiliare e pedofila. Il corso, a numero chiuso, proseguirà fino al 20 maggio con altri sette incontri centrati su tematiche specifiche: I segni dell´abuso sui minori; Il medico di fronte al sospetto d´abuso; La scuola: osservatorio privilegiato; Dal sospetto alla segnalazione: responsabilità e interventi di protezione; Aspetti giuridici connessi all´abuso sui minori; Presentazione e spiegazione di uno strumento di rilevazione; La Carta dei diritti della bambina; Confronto di esperienze; Designazione dell´insegnante di riferimento; Formulazione di un protocollo operativo comune. .