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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 21 Gennaio 2010 |
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HAITI.CHIRURGHI ALL´OPERA CON MEDICINALI DELLA LOMBARDIA-1 SECONDO GIORNO A PORT AU PRINCE DELLA MISSIONE UMANITARIA FORMIGONI: IL RACCORDO CON LE ONG PERMETTE UN´AZIONE EFFICACE |
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Port au Prince, 21 gennaio 2010 - All´ospedale Saint Damien, nella capitale haitiana, è stato accolto come un bene preziosissimo e indispensabile il primo carico di medicinali, una tonnellata e mezza, portato ieri dalla spedizione umanitaria lombarda, a bordo di automezzi partiti dall´aeroporto di Santo Domingo. Soprattutto analgesici e medicinali chirurgici sono urgentissimi, vi è una penuria spaventosa e per moltissimi feriti l´intervento chirurgico non è più procrastinabile. Il presidente Formigoni è in costante contatto con il suo delegato ai Rapporti internazionali, Robi Ronza, che guida il gruppo di 12 volontari e tecnici. Racconta: "Mi ha riferito Ronza che, appena arrivati, prima amcora di aver scaricato i van, un chirurgo ha chiesto immediatamente se disponevano di certi anestetici e, avutili, si è precipitato in sala operatoria". "Si sta rivelando giustissima - continua Formigoni - la scelta che abbiamo fatto di agire in stretto rapporto con le Ong lombarde - Fondazione Rava e Avsi - presenti sul posto da tempo: da loro abbiamo l´indicazione dei bisogni cui corrispondere. Siamo in raccordo anche con l´ambasciatore italiano, che risiede a Santo Domingo: Ronza lo ha incontrato appena sbarcato dall´aereo". Oggi, secondo giorno di presenza della missione lombarda sulla martoriata isola, il lavoro è innanzitutto il trasferimento da Santo Domingo a Port au Prince, via terra, del rimanente carico di farmaci (un´altra tonnellata e mezzo). Intanto a Milano si sta provvedendo a organizzare un altro carico di medicinali e tende, che sono molto richieste, e che potranno partire entro pochissimi giorni. La mobilitazione di Regione Lombardia rispetto al terremoto che ha colpito Haiti è iniziata immediatamente dopo l´arrivo della notizia. Il 13 gennaio è stata costituita un´apposita Task Force di cui fanno parte le Direzioni Generali degli assessorati interessati, è stata attivata l´Unità di crisi presso la Sala Operativa della Protezione Civile e sono stati presi fin dalle prime ore successive al disastro contatti con il Ministero degli Esteri, il Dipartimento Protezione Civile e le Ong operative nel territorio di Haiti (Avsi e Fondazione Rava), cui la Giunta regionale ha destinato un primo stanziamento di 100. 000 euro ciascuna. La Raccolta Dei Farmaci - E´ stata subito organizzata una raccolta di medicinali e presidi medici. Le prime tre tonnellate sono state rese disponibili dagli ospedali Niguarda di Milano, Riuniti di Bergamo e San Gerardo di Monza. La Missione Umanitaria - Domenica 17 gennaio è partito da Malpensa, su un volo della compagnia Livingston, il primo carico di aiuti umanitari insieme al gruppo di 12 volontari, personale medico e tecnici guidato da Robi Ronza, delegato dal presidente Formigoni ai Rapporti internazionali. Regione Lombardia ha anche acquistato e inviato telefoni satellitari per garantire le comunicazioni, essenziali in un´area di crisi, con le persone delle Ong impegnate sul posto. Il gruppo, atterrato domenica stessa a La Romana (Repubblica Domenicana), a 130 km da Santo Domingo, ha incontrato l´ambasciatore italiano, e - il giorno dopo - è partito con alcune jeep alla volta di Port-au-prince. Al seguito anche un autocarro acquistato dalla Regione Lombardia per il trasporto dei medicinali. Lo stesso lunedì è partito un secondo carico, sempre da Malpensa, con un altro vettore Air Livingston, per portare nella Repubblica Domenicana e successivamente ad Haiti materiale sanitario per i Posti Medici Avanzati, tre infermieri, un medico e un tecnico dell´Arpa per verificare la situazione dell´approvvigionamento idrico. All´ospedale Saint Damien - Martedì 19 è iniziata la distribuzione di farmaci all´ospedale pediatrico della Fondazione Rava, il Saint Damien, dove 7 medici lombardi erano giunti in precedenza. Accoglienza Malati - Gli ospedali lombardi sono pronti ad accogliere e curare, quando sarà richiesto, almeno 300 feriti o malati di Haiti. Alimenti - Pronte a partire per Haiti anche 100 tonnellate di derrate alimentari, non appena sarà disponibile un vettore adeguato. Conto Corrente - I cittadini lombardi che lo desiderassero hanno a disposizione anche un conto corrente bancario su cui effettuare versamenti: "La Lombardia per il popolo di Haiti - Regione Lombardia", il cui codice Iban è It18 J030 6909 7901 0000 0000 001. Dipendenti Regionali - E´ stata organizzata anche una raccolta fondi tra i dipendenti di Regione Lombardia e del sistema regionale, che possono devolvere una quota del loro stipendio che sarà trattenuta nella busta paga del mese di febbraio. I fondi andranno a sostegno delle iniziative umanitarie svolte dalle Ong lombarde. . |
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STRUMENTI MEDICI INDIVIDUANO I PAZIENTI CHE HANNO BISOGNO DI AIUTO |
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Bruxelles, 21 gennaio 2010 - Lo sviluppo e il lancio di strumenti ambulatoriali di supporto offrono più tutela e sicurezza a chi ha bisogno di aiuto. Il progetto Sensaction-aal ("Sensing and action to support mobility in ambient assisted living"), finanziato dall´Ue con circa 2 milioni di euro attraverso il tema "Tecnologie della società dell´informazione" (Ist) del Sesto programma quadro (6° Pq), introduce una tecnologia basata su sensori intelligenti collegati al corpo che permette al personale medico di iniziare gli interventi a casa del paziente. I partner Sensaction-aal hanno sviluppato il "Dynaport Hybrid" e l´applicazione "Movemonitor" che permettono il rilevamento dei movimenti, la raccolta dei dati e la loro trasmissione con un unico strumento. I movimenti e la postura del paziente sono registrati da strumenti indossati dall´utente all´altezza vita, con una speciale fascia elastica. Con una singola batteria ricaricabile, il Dynaport Hybrid ha un´autonomia massima di 75 ore. I dati sono raccolti da accelerometri e giroscopi, e poi memorizzati su memorie flash. Le informazioni così raccolte possono poi essere inviate al computer dell´utente o del medico con un protocollo bluetooth wireless. Gli strumenti forniscono all´utente ulteriore assistenza nel corso degli esercizi di riabilitazione; possono, inoltre, essere configurati per la segnalazione di situazioni di pericolo quando l´utente sia vittima di un incidente. "Queste strumentazioni sono la risposta ad una domanda, sempre crescente, da parte della comunità medica di raccolta di dati a lungo termine relativi a persone con problemi di mobilità o con disturbi motori", dice Rob van Lummel di Mcroberts (Paesi Bassi), partner Sensaction-aal che ha sviluppato le strumentazioni wireless. "Le informazioni raccolte permettono ai medici di comprendere meglio i sintomi del paziente e di decidere trattamenti adeguati". Ad esempio, i medici che hanno in trattamento pazienti con diagnosi di Parkinson saranno in grado di fornire una migliore assistenza medica perché le valutazioni saranno effettuate sulla base delle informazioni ottenute dalle strumentazioni e non solo dai sintomi riferiti dai pazienti. "La caratteristica fondamentale delle nostre strumentazioni è che permettono la raccolta dei dati su periodi più lunghi, da tre a sette giorni", aggiunge van Lummel. "Questo è importante, perché i medici devono poter vedere come i problemi di mobilità abbiano effetto sullo stile di vita quotidiano dei pazienti, mentre sono impegnati in altre attività". Secondo i partner Sensaction-aal, queste strumentazioni non solo miglioreranno la diagnosi di problemi di mobilità, ma saranno preziosi nella fase di riabilitazione dei pazienti perché in grado di informare gli utenti della correttezza degli esercizi eseguiti. Ultimo punto: i pazienti saranno più coscienti dei propri movimenti e della propria postura e potranno evitare troppi spostamenti da casa agli ospedali e ai centri di riabilitazione. "Siamo certi che, in futuro, un numero sempre maggiore di servizi sanitari saranno dotati di servizi a distanza presenti più nelle case dei pazienti che negli ospedali", sottolinea van Lummel. Gli esperti ritengono che l´interesse in questo campo di ricerca stia crescendo sia nei servizi sanitari pubblici che in quelli privati. Dice Lorenzo Chiari dell´Università di Bologna, coordinatore del progetto: "Le soluzioni di controllo a distanza riscuotono sempre più interesse. Ai pazienti piace il senso di sicurezza offerto da questi strumenti, mentre i medici ne apprezzano il potenziale in quanto potrebbero fornire migliori prestazioni mediche a costi minori. " I partner di Sensaction-aal appartengono a Germania, Israele, Italia, Paesi Bassi, Slovacchia e Spagna. Per maggiori informazioni, visitare: Sensaction-aal: http://www. Sensaction-aal. Eu/ Risultati Tic: http://cordis. Europa. Eu/ictresults/ . |
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NUOVA TECNICA PER COMBATTERE L´INFLUENZA |
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Bruxelles, 21 gennaio 2010 - Un gruppo di ricercatori, finanziato dall´Ue, ha individuato 287 geni umani sfruttati dal virus dell´influenza durante l´infezione. Va notato che molti di questi geni sono usati da diversi ceppi del virus dell´influenza. In un articolo pubblicato su Nature, i ricercatori ipotizzano che il virus cercherebbe di sviluppare una resistenza ai farmaci che bloccano l´azione di questi geni umani. L´unione europea ha sostenuto il lavoro tramite il progetto Right ("Rna interference technology as human therapeutic tool"), finanziato attraverso l´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq), e la rete Pathogenomics ("Trans-european cooperation and coordination of genome sequencing and functional genomics of human-pathogenic microorganisms") Era-net, finanziata dalla linea di bilancio "Supporto per le attività di coordinamento" del 6° Pq. Seppur disponendo di geni propri, il virus dell´influenza non è in grado di replicarsi se non sfruttando alcuni geni del suo ospite. Dal momento che gli esseri umani dispongono di circa 24. 000 geni, l´obiettivo dello studio era di determinare quali di questi geni vengono usati dal virus dell´influenza durante l´infezione. Per farlo, gli scienziati hanno adottato una tecnica chiamata Rnai (Rna interference), disattivando uno per volta ogni singolo gene presente nelle cellule umane. Le cellule sono successivamente state infettate con diversi ceppi del virus dell´influenza, per determinare l´impatto della disattivazione di ogni gene sulla capacità del virus di replicare. Gli esperimenti hanno rivelato 287 geni umani coinvolti nella replicazione virale. Molti di questi geni sono usati da ceppi diversi del virus dell´influenza, tra cui il ceppo H1n1 comune, il ceppo H1n1 dell´attuale pandemia (anche conosciuta come "influenza suina") e il ceppo altamente patogeno dell´inluenza aviaria (H5n1). Gli scienziati responsabili dello sviluppo di vaccini e farmaci contro l´influenza sono messi costantemente alla prova dalla capacità tempestiva del virus di sviluppare una resistenza ai trattamenti. Il fatto che molti dei geni individuati sono indispensabili per numerosi ceppi di virus influenzali, ha portato i ricercatori a pensare che, intervenendo su questi geni, il virus avrebbe minori possibilità di sviluppare una resistenza ai farmaci. Il passo successivo per gli scienziati sarà quindi l´analisi approfondita dei geni recentemente scoperti, per sviluppare eventualmente dei farmaci che riescano a disattivarli senza causare importanti effetti collaterali. Questi farmaci potrebbero poi risultare efficaci per combattere anche altri - ancora sconosciuti - ceppi di virus influenzali. Dopo aver usato la tecnica Rnai per individuare i geni umani coinvolti nelle infezioni influenzali, i ricercatori esamineranno la possibilità di usare la stessa tecnica per il trattamento della malattia. Uno dei maggiori obiettivi del progetto Right, finanziato dall´Ue, è di esaminare il potenziale terapeutico della Rnai. L´ Istituto Max Planck di biologia infettiva, in Germania, - che ha guidato la ricerca - sta collaborando con aziende farmaceutiche per esplorare ulteriormente questa possibilità. "Nel futuro, la strategia di disattivare determinati geni in determinati momenti avrà un ruolo importante nella lotta alle malattie infettive, al pari dell´impiego di antibiotici e vaccini", ha spiegato il professor Thomas Meyer dell´Istituto Max Planck di biologia infettiva, coordinatore del progetto Right. "Anche se a prima vista il fatto di disattivare geni umani possa apparire problematico, in realtà si tratta dello stesso principio terapeutico applicato con successo da decenni per il trattamento medico di altre malattie, tra cui il cancro e le emicranie. Perché quindi non usarlo anche per le malattie infettive?" Per maggiori informazioni, visitare: Società Max Planck: http://www. Mpg. De Nature: http://www. Nature. Com/nature . |
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CONFERENZA ANNUALE DELLA BRITISH PSYCHOLOGICAL SOCIETY |
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Stratford-upon-avon, 21 gennaio 2010 - Dal 14 al 16 aprile si terrà a Stratford-upon-avon, nel Regno Unito, la conferenza annuale della British Psychological Society 2010. Il programma dell´evento prevede conferenze tenute da relatori di spicco, workshop, simposi, presentazioni orali, poster e le ultime novità nel campo teorico e di ricerca della psicologia. I partecipanti rappresenteranno tutte le discipline della psicologia: professori, studenti, tirocinanti e praticanti. Gli interventi principali riguarderanno tra l´altro: "Bellezza musicale: percezione, immaginazione e invenzione"; "Memoria attiva ed emozioni"; "La psicologia come forza trainante del cambiamento sociale positivo"; "La modulazione della percezione umana rivela influenze remote all´interno del cervello: esempi di attenzione, integrazione multisensoriale e ricompensa"; "Distorsione dell´attenzione a causa dell´abuso di farmaci: meccanismi psicologici e implicazioni cliniche"; "Paura dei pregiudizi - sfide per la psicologia e la politica pubblica". Per il giorno mercoledì 14 aprile è previsto un rinfresco di benvenuto con barbeque. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Bps. Org. Uk/ac2010/ . |
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PSICHIATRIA, VENETO ALL´AVANGUARDIA PER I TRATTAMENTI SANITARI OBBLIGATORI. A PESCHIERA SEMINARIO CON OPERATORI E POLIZIOTTI. |
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Peschiera (Vr), 21 gennaio 2010 - Secondo i dati elaborati dalla Regione, in un anno nel Veneto 62. 000 persone con problemi mentali sono state seguite dai servizi psichiatrici territoriali, ed altre 14. 000 hanno avuto bisogno di un ricovero. Di tutti questi pazienti, 481 sono stati sottoposti a Trattamento Sanitario Obbligatorio (Tso) senza consenso, che viene disposto d´autorità in casi particolarmente gravi o pericolosi. Di questo specifico ed interessante aspetto della psichiatria si è discusso ieri nell´Aula Magna della Scuola di Polizia di Peschiera del Garda in un seminario di aggiornamento per operatori del servizi psichiatrici e Agenti della Scuola, organizzato dal Dipartimento di Salute Mentale dell´Ulss 22 di Bussolengo, e tenutosi alla presenza, tra gli altri, dell´Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri e del Procuratore Capo della Repubblica di Verona Mario Giulio Schinaia. “In Veneto – ha sottolineato Sandri – il Tso è oggi profondamente mutato, è inserito a pieno titolo nelle azioni di rafforzamento della psichiatria con il nuovo Progetto Obiettivo Regionale, ed è un vero e proprio procedimento sanitario e non più solo di ordine pubblico o tutela della morale come era in passato. Questo grazie anche alle recenti nuove linee guida regionali emanate nel marzo del 2009, che hanno reso più snella l´integrazione degli interventi tra Polizia Municipale, Forze dell´Ordine, Dipartimenti di Emergenza-urgenza, Medici sul territorio e Dipartimenti di Salute Mentale, escluso i controversi Tso extraospedalieri e definito il delicatissimo aspetto delle situazioni ove siano coinvolti dei minori”. Negli ultimi anni, in Veneto, si è particolarmente manifestato un fenomeno: a fronte dell´aumento generale di casi di disturbo mentale, che hanno complessivamente superato i 70. 000 l´anno, il numero dei Tso è sceso o si è mantenuto costante, attorno ai 500 l´anno (circa lo 0,7% dei casi totali). Questo è considerato dagli esperti un dato estremamente positivo, perchè il numero dei trattamenti obbligatori è ritenuto inversamente proporzionale alla capacità dei servizi sanitari pubblici di offrire risposte adeguate e precoci nel supporto alla persona, nel prevenire ricadute e crisi, nel garantire valide risposte ospedaliere e soprattutto territoriali. “Cio´ dimostra – ha sottolineato Sandri – che la psichiatria veneta costituisce un punto di riferimento importante nella realtà nazionale. Per quanto mi riguarda – ha concluso – in questo scorcio finale di legislatura farò tutto il possibile perchè il nuovo Progetto Obiettivo, già approvato dalla Giunta ed ora all´attenzione del Consiglio, possa divenire operativo”. . |
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SANITA’ IN SICILIA, INSEDIA LA CONSULTA: AVRÀ UNA FUNZIONE IMPORTANTE |
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Palermo, 21 gennaio 2010 – Si è insediata ieri la Consulta regionale della Sanità, organismo previsto dalla legge di riforma del sistema sanitario che, su input dell’assessore regionale per la Salute, svolgerà un rilevante compito di ricerca, approfondimento e consulenza su temi sanitari e socio-sanitari di primaria importanza regionale. “Ci stiamo dando delle regole che devono essere scritte con il contributo di tutti – ha detto l’assessore regionale Massimo Russo alla cerimonia di insediamento –. Già nelle prossime settimane, la Consulta sarà chiamata ad esprimere il proprio importante parere sul Piano sanitario regionale che stiamo ultimando e che dovrà indicare con chiarezza il percorso da seguire nei prossimi tre anni. Il nuovo piano sanitario, tra l’altro, andrà a colmare una evidente lacuna, considerato che l’ultimo risale ormai a dieci anni fa. Interpellerò spesso la Consulta, anche su altri temi fondamentali della sanità siciliana, a cominciare dal delicatissimo obiettivo dell’integrazione socio sanitaria che il governo Lombardo ha ritenuto tanto urgente da creare un apposito ufficio speciale affidato alla direzione di Lucia Borsellino. Ho fortemente voluto questo organismo che ritengo fortemente rappresentativo dell’intero mondo sanitario, capace di svolgere funzioni di supporto all’attività politico amministrativa; ma la Consulta proprio per il forte e capillare radicamento sull’intero territorio regionale, avrà la possibilità di veicolare correttamente programmi e obiettivi dell’assessorato. Un grande momento di democrazia partecipata”. “E’ la prima volta che associazioni e categorie vengono chiamate in modo organico ad esprimere il proprio parere – hanno detto unanimemente i componenti della Consulta regionale -. Ci sentiamo protagonisti di un processo di cambiamento epocale e questa prima riunione rappresenta un ulteriore passo avanti verso la completa attuazione di quanto previsto dalla legge di riforma”. Come previsto dal regolamento, i 40 componenti della Consulta, nella prossima riunione dovranno eleggere il coordinatore dei lavori che farà da interfaccia con il dipartimento per la pianificazione strategica dell’assessorato. Prevista anche l’individuazione di commissioni ristrette per l’approfondimento di questioni specifiche. La Consulta regionale della Sanità, secondo quanto prescrive la legge, dura in carica tre anni ed è composta “da rappresentanti di associazioni portatrici di interessi diffusi, di associazioni di volontariato, di tutela dei diritti del malato nonché da rappresentanti dei collegi e degli ordini professionali, delle associazioni del settore socio-sanitario, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria del settore sanitario maggiormente rappresentative”. La partecipazione alle sedute della Consulta è a titolo gratuito. . |
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MILANO: OSPEDALE SACCO, INAUGURATI DA FORMIGONI NUOVI REPARTI RINNOVATI E AMPLIATI POLIAMBULATORIO, PNEUMOLOGIA E ONCOLOGIA IL PRESIDENTE: INTERVENTI ISPIRATI A CENTRALITA´ PERSONA |
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Milano, 21 gennaio 2010 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, accompagnato dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, ha inaugurato ieri tre strutture rinnovate e ampliate dell´ospedale Sacco di Milano: il poliambulatorio, l´unità operativa di Pneumologia e l´unità operativa di Oncologia. Dopo aver sottolineato "il profondo legame tra il territorio e questa azienda ospedaliera", Formigoni ha ricordato che "con la ristrutturazione e l´ampliamento di questi tre nuovi reparti stiamo già cominciando a gettare le basi per la futura realizzazione della Città della salute e della ricerca che sorgerà proprio in questa area, riunendo il Sacco, l´Istituto dei Tumori e l´Istituto Neurologico Besta. Sarà un complesso imponente per dimensioni ma armonico con il territorio e improntato all´efficienza". Regione Lombardia, ha sottolineato ancora Formigoni, è impegnata fortemente in una grande opera di modernizzazione e costante miglioramento dei suoi servizi ma anche e soprattutto a evidenziare l´importanza della centralità della persona anche all´interno del mondo ospedaliero, che è "uno dei parametri da rispettare per inaugurare una nuova era per la sanità lombarda". E proprio "alla centralità della persona sono ispirati i tre interventi che oggi inauguriamo". Poliambulatorio - Nel Poliambulatorio - che nel 2009 ha visitato 32 mila persone e che è l´unico in Lombardia specializzato nel servizio di odontostomatologia per pazienti affetti dal virus Hiv - viene attivato un nuovo sistema di prenotazione delle visite che permette alle madri in stato interessante, agli over 60 e agli under 10 di avere la priorità per il ticket semplicemente digitando un tasto. Cinque stanze dei prelievi sono state pensate con colori adatti a suscitare tranquillità e benessere, oltre che semplificare la ricerca della stanza. Alcuni altoparlanti diffonderanno musica in tutte le aree per rendere l´attesa meno pesante. Pneumologia - Il nuovo reparto di pneumologia, con le sue 5300 visite annue, è uno dei maggiori in Lombardia. Al suo interno sono attivi un centro per lo studio dei disturbi del sonno che si occupa delle patologie sonno-correlate nell´adulto e nel bambino e il laboratorio di fisiopatologia respiratoria che svolge una qualificata attività per la diagnosi precoce della alterazioni funzionali ventilatorie delle patologie polmonari. Oncologia - Il nuovo reparto dedicato all´oncologia trova sede in una palazzina in stile liberty che è stata restaurata in collaborazione con la soprintendenza dei Beni Culturali. "Un edifico così bello - ha aggiunto il presidente - meritava di essere valorizzato con una ristrutturazione che tenesse conto degli aspetti artistici e architettonici e che si integrasse con l´ambiente circostante e il resto del complesso ospedaliero, gli spazi verdi in particolare". "Il reparto oncologico - ha detto ancora Formigoni - è uno dei fiori all´occhiello del Sacco. Ciò non sarebbe stato possibile senza la presenza di un polo universitario che dal 1982 consente agli studenti e ai dottori di formarsi e aggiornarsi in un ambiente dinamico e ricco di stimoli sia nel campo della ricerca che in quello clinico". Proprio quest´anno è nato il nuovo corso di laurea in medicina e chirurgia e l´offerta formativa è stata implementata fino a coprire l´intero ciclo di studi, dal primo al sesto anno. Sempre allo scopo di migliorare i servizi, Formigoni ha ricordato anche che Regione Lombardia ha recentemente investito 2 milioni per creare la nuova struttura di farmacologia clinica, inaugurata l´anno scorso. "Il lavoro di questa struttura - ha osservato - è davvero strategico perché i risultati che saranno raggiunti favoriranno la medicina di terapie farmacologiche personalizzate riducendo il rischio di reazioni non desiderate ai medicinali che, nel mondo, rappresenta ancora una importante causa di morte". "Regione Lombardia - ha detto ancora il presidente - considera il miglioramento e lo sviluppo dell´edilizia sanitaria come uno degli obiettivi prioritari per adeguare il servizio sanitario alle sempre più complesse esigenze che si presentano nella nostra società. Sono oltre 500 gli interventi realizzati in questi anni, tra cui 10 nuovi ospedali". "L´eccellenza della sanità - ha concluso - si misura sulla base del livello di umanizzazione che essa offre. Umanizzare i servizi significa per Regione Lombardia accogliere le persone in strutture tecnologicamente avanzate concepite non più solo in funzione dell´attività del personale medico ma anche delle esigenze dei pazienti. Il paziente deve trovarsi a proprio agio, sentirsi accolto e, in quest´ottica, devono esser letti i nostri piani di edilizia sanitaria". . |
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GENOVA: CONVEGNO SULLE MALATTIE RARE E GENETICHE PRESSO IL CENTRO STUDI INTERNAZIONALE DEL GASLINI ALLA BADIA BENEDETTINA DELLA CASTAGNA |
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Genova, 21 Gennaio 2010 Si svolge oggi il primo convegno sulle reti regionali di genetica, malattie rare, perinatale e pediatrica presso il centro studi internazionale dell´Istituto Gaslini di Genova alla Badia Benedettina della Castagna. Si tratta del primo forum operativo, organizzato su invito dell´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo per iniziare una collaborazione tra Reti del piano sanitario regionale e organizzare gruppi di lavoro interdisciplinari su temi di interesse comune. L´obiettivo è quello di stabilire percorsi concreti per l´assistenza delle persone con malattie rare e per l´applicazione uniforme delle prestazioni riguardanti la diagnostica fetale. Al Forum parteciperanno, tra gli altri, il direttore generale dell´Istituto Gaslini, Antonio Infante, il direttore sanitario, Silvio Del Buono, l´assessore alla Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo, Franco Bonanni, direttore dell´agenzia regionale sanitaria, Franca Dagna Bricarelli, coordinatore del dipartimento ligure di Genetica, Maja Di Rocco, coordinatore rete Malattie Rare, Pierluigi Venturini, direttore dell´Istituto di Ginecologia e Ostetricia dell´Università degli Studi di Genova, Luigi Mancardi, direttore della Clinica Neurologica Ii dell´Università di Genova, Maria Romana Dellepiane, direttore del distretto della Valbisagno e Valtrebbia della Asl 3 Genovese. Il convegno prende il via alle 9 e si concluderà alle 16,30. Nel pomeriggio i partecipanti saranno suddivisi in 4 gruppi di lavoro, ognuno dei quali sarà coordinato dai relatori della giornata. . |
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PIACENZA: ACCREDITAMENTO SERVIZI SOCIOSANITARI, UNA SEDUTA DELLA CONFERENZA DEDICATA A QUESTO TEMA, PARTICOLARMENTE SENTITO |
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Piacenza, 21 gennaio 2010 – La seduta di giovedì 14 gennaio della Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) è stata convocata in Provincia dal suo Presidente, Massimo Trespidi, per dare a gestori dei servizi sociosanitari ed ai rappresentanti delle cooperative sociali imformazioni sui contenuti della proposta regionale di accreditamento dei servizi sociosanitari. Un incontro che, come quello di lunedì scorso, rivolto ai Comuni, aveva lo scopo di dare ai soggetti invitati una prima informazione sul percorso che li porterà ad adeguare la struttura organizzativa delle loro realtà ai requisiti qualitativi richiesti. In buona sostanza, l´accreditamento punta a dare maggiore qualità ed a rendere omogenei i servizi sociosanitari erogati sul territorio provinciale, assicurando maggior investimento in formazione e organizzazione e migliorando le relazioni tra soggetti gestori e soggetti pubblici committenti. I servizi subordinati alla disciplina ed alla concessione dell´accreditamento sono l´assistenza domiciliare, la casa residenza per anziani non autosufficienti, il centro diurno assistenziale per anziani, i centri socio riabilitativi residenziale e semiresidenziale per per disabili. All´accreditamento definitivo si arriverà entro il 2013. Previsti due passaggi intermedi, un accreditamento transitorio ed un accreditamento provvisorio. Ad informare sulla materia trattata i numerosi presenti (una dimostrazione, la larga partecipazione, di quanto il problema affrontato sia sentito) hanno provveduto Massimo Trespidi e il coordinatore dell´Area “Servizi alle Persone e al territorio” della Provincia, Maurizio Gariboldi. “Ho programmato questi incontri, nella mia qualità di Presidente della Ctss – ha dichiarato Massimo Trespidi –, per inaugurare un metodo, attivare un dialogo diretto tra Presidente della Ctss e realtà territoriali. Posso garantirvi che non prenderemo a scatola chiusa quel che la Regione ci propone: vogliamo raccogliere le vostre proposte e le vostre osservazioni e le vogliamo inoltrare in Regione, per rendere la proposta che ci viene adeguata veramente alle vostre ed alle nostre esigenze. Quel che posso garantire è che non vi lasceremo soli di fronte alla Regione. Per scendere più a fondo nei contenuti di questa proposta convocherò un altro incontro, a metà febbraio, al quale inviterò anche i rappresentanti della Regione che hanno definito la normativa”. Tutte le osservazioni e le proposte che le istanza piacentine ritengono opportune per migliorare la proposta regionale possono essere inoltrate alla Provincia via e-mail, all´indirizzo politichesociosanitarie@provincia. Pc. It. . . |
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EMILIA ROMAGNA: LA LEGITTIMA RICHIESTA DI INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE DI BILANCIO DELL´AZIENDA USL DI FORLÌ È STATA PIENAMENTE CORRISPOSTA |
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Bologna, 21 gennaio 2010 - “La legittima richiesta dei consiglieri regionali di avere tutte le informazioni possibili sulla vicenda relativa al disavanzo dell’Azienda Usl di Forlì, con la seduta di ieri, credo sia stata ampiamente e correttamente corrisposta”: così ha dichiarato l’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-romagna Giovanni Bissoni, al termine della comunicazione che ha svolto davanti alle Commissioni assembleari politiche per la salute e bilancio (riunite in seduta comune) sulla situazione economico-finanziaria dell’Azienda Usl di Forlì che, come noto, è stata oggetto di una puntuale verifica da parte della Regione. “A questo punto diventa difficile continuare a insistere, non sulla gravità della situazione che per primi abbiamo segnalato, - ha aggiunto Bissoni - ma sui ritardi dei controlli, sulla scarsa trasparenza dei bilanci per non parlare della gratuita e strumentale affermazione di una volontà di ridimensionamento dell’autonomia dell’Azienda forlivese e dei suoi punti di eccellenza”. “Un conto - ha detto l’assessore in conclusione - è affrontare i rapporti tra Azienda Usl e Irst di Meldola (che è punto di eccellenza della sanità regionale e non solo locale) e i temi della mobilità sanitaria (trattati come per altro avviene in qualunque altra Azienda del Servizio sanitario regionale), situazioni, per altro, che l’Azienda Usl di Forlì è impegnata ad affrontare e risolvere; altra cosa è continuare ad attardarsi in una visione strumentale di questi fatti ascrivendoli fra le cause principali dei problemi di bilancio forlivesi”. . |
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TOSSICODIPENDENZE, AL VIA FORMAZIONE 155 OPERATORI DEI SERT DEL LAZIO |
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Roma, 21 gennaio 2010 - Al via il corso di formazione rivolto agli operatori dei servizi per le dipendenze. L´intervento prevede fino novembre 2010, dodici giornate formative con il coinvolgimento di 155 operatori dei Servizi per le Tossicodipendenze, Sert e delle Comunita´ terapeutiche, del privato sociale. Il ciclo formativo e´ calendarizzato in 10 sessioni di lezione che si terranno a partire da domani fino a novembre prossimo presso la sala Tirreno della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi 7 a Roma e due giornate di formazione a distanza da svolgere sul territorio della rispettiva Asl di competenza. Il vice presidente della Regione, Esterino Montino, spiega che "si tratta del primo intervento su scala regionale appositamente pensato per migliorare, a partire dalla formazione degli operatori e in collaborazione con il privato sociale, le politiche pubbliche in tema di dipendenze. L´idea e´ quella di aumentare e soprattutto far condividere le competenze tra professionisti che finora hanno lavorato singolarmente per migliorare la presa in carico dei tossicodipendenti e aumentare l´efficacia dei trattamenti di recupero secondo un modello condiviso d´intervento e linee guida restabilite". Il corso che ha l´obiettivo di integrare le competenze dei professionisti, della sanità pubblica e del privato sociale in tema di dipendenze, aumentare le conoscenze circa i criteri e gli strumenti per la diagnosi, migliorare l´efficacia dei trattamenti, delineare percorsi omogenei di diagnosi, trattamento e assistenza in ambito regionale e condividere criteri di appropriatezza per singola tipologia di utenza, nel rispetto delle evidenze scientifiche e delle professionalità acquisita dall´esperienza clinica. Il ciclo formativo, promosso dalla Direzione regionale politiche della prevenzione ed assistenza territoriale - Area programmazione della rete e dei servizi per i soggetti deboli, è organizzato e coordinato dalle Asl Rma, Rmc e dalla Asl di Frosinone. Nel corso del 2008, gli assistiti nei 48 Sert delle 12 Asl del Lazio sono stati circa 25. 000. Di questi 21. 000 per abuso da sostanze stupefacenti, circa 4. 000 per dipendenza da alcol e circa 5. 000 detenuti tossicodipendenti assistiti nei Sert delle carceri. Circa 6. 000 degli utenti presi in carico dai Sert hanno proseguito il percorso di recupero nelle circa 30 comunità terapeutiche sul territorio regionale. . |
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SANITA’, ANISAP BASILICATA SU FASCICOLO ELETTRONICO |
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Potenza, 21 gennaio 2010 - “La diffusione del “fascicolo elettronico della sanità”, attraverso la prescrizione con sistema telematico di visite, analisi e farmaci, in Basilicata ferma al 25% rispetto ad un gruppo di regioni che hanno raggiunto il 75%, rivela il cammino che c’è ancora da percorrere per semplificare le procedure amministrative e burocratiche che pesano non poco (in termini di tempistica e qualità) su operatori pubblici e privati e sui cittadini”. E’ il commento dell’Anisap Basilicata - Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private, che è l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa a livello nazionale e locale, oltre che accreditata presso il Ministero della Salute - ai dati diffusi dalla Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere (Fiaso) in base ai quali, ad oggi, nel servizio sanitario nazionale, il 43% delle Asl, il 62% delle aziende ospedaliere e dei presidi ospedalieri, oltre che il 19% degli ambulatori territoriali interagiscono in qualche modo con il Fascicolo Sanitario Elettronico. “Eppure – si legge in un comunicato stampa - si tratta di un´innovazione che, se a regime, potra´ evitare duplicazioni inutili e dare la possibilita´ a medici di famiglia, specialisti e ospedalieri di comunicare tra loro via web accedendo istantaneamente a tutte le informazioni cliniche che riguardano il paziente. E per l´assistito la prospettiva di leggere comodamente dal proprio Pc il risultato di un´analisi o di avere a portata di clic, previo utilizzo di una password, tutta la propria storia sanitaria, referti, ricette e ricoveri compresi. Senza contare la riduzione delle liste d´attesa. Per questo – sottolinea l’Anisap Basilicata – le aspettative sul lavoro del tavolo tecnico che sarà insediato a partire dal prossimo mese di febbraio, in attuazione dell’Intesa sottoscritta in Regione con le associazioni di categoria della sanità privata, sono rivolte anche agli aspetti che possono velocizzare prestazioni e servizi ai cittadini e l’erogazione delle tariffe (in fase di rimodulazione ed adeguamento) in tempi ragionevoli alle imprese private di settore. Nell’intesa non a caso abbiamo previsto di favorire l’integrazione delle strutture private accreditate all’interno del servizio sanitario regionale in merito all’accesso alle prestazioni attraverso la prescrizione sul modulario del Ssn, con identiche modalità di compilazione; validità, anche al punto di vista legale, dei referti diagnostici, delle certificazioni e delle prescrizioni specialistiche; studi mirati al governo della domanda di prestazioni sanitarie ed alla condivisione di percorsi diagnostico-terapeutici, sulla base delle più recenti linee guida”. . |
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SALUTE, AL VIA CAMPAGNA PROMOZIONALE SUI TRENI REGIONALI DELLA LIGURIA PER RACCOLTA SANGUE |
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Genova, 21 Gennaio 2010 - Un invito a tutti i cittadini liguri a donare il sangue. E´ quello che rivolge la Regione Liguria, attraverso la campagna promozionale sui treni del trasporto regionale che ha preso il via ieri. L´iniziativa è stata illustrata ieri mattina alla stazione Brignole dall´assessore ai trasporti Enrico Vesco e dal direttore del trasporto regionale di Trenitalia, Marco Pagani attraverso la presentazione di una carrozza ferroviaria completamente rivestita di una pellicola con la scritta "Chi dona sangue ama la vita, anche la tua" e accanto i loghi delle associazioni di donatori Avis, Fidas, Croce Rossa Italiana, Consorzio Associazioni donatori di sangue di Genova e della Liguria e servizi trasfusionali della Liguria. L´iniziativa è stata approvata dalla Giunta regionale nell´ambito del contratto di servizio stipulato tra la Regione Liguria e Trenitalia e verrà finanziata per un ammontare complessivo di 30. 000 euro. I finanziamenti sono serviti a rifasciare 5 carrozze ferroviarie del trasporto regionale e in particolare 3 carrozze "media distanza" e 2 carrozze dei complessi "Ale 801 e 940", che saranno messe in composizione su 5 treni circolanti sulle cinque linee ferroviarie del territorio ligure. "Questa iniziativa - ha spiegato Vesco - nasce a seguito della richiesta delle associazioni che raccolgono i donatori e dell´impegno della Regione Liguria sul fronte della raccolta sangue in vista soprattutto del periodo estivo quando la domanda è maggiore. Abbiamo ritenuto di utilizzare lo strumenti dei treni per veicolare un messaggio di altruismo a tutti i cittadini liguri". La campagna di promozione della raccolta sangue che prende il via oggi durerà sei mesi e si concluderà a luglio. Ammontano a 71. 656 le sacche di sangue raccolte tra gennaio e dicembre 2009 di cui 41. 183 presso i servizi immunotrasfusionali delle Asl e 30. 473 presso le unità di raccolta gestite dalle associazioni di volontariato, per un totale di 143 sacche in meno rispetto all´anno precedente quando l´ammontare complessivo era di 71. 799 pari a un - 0,2%. Una lieve diminuzione che non incide comunque sull´autosufficienza della Regione Liguria in materia di sangue. . |
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LA PERFORMANCE DI ZACKARY DRUCKER INAUGURA LA MOSTRA (EX)COMMUNICATE MILANO 21 GENNAIO - 27 FEBBRAIO 2010 |
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Milano, 21 gennaio 2010 - L’esposizione è il primo evento del nuovo e innovativo spazio di via Lambro e presenterà una collettiva di artisti italiani e internazionali, quali Simmons & Burke, Terry Chatkupt, Zackary Drucker, Ben Grasso, Tigran Khachatryan, Simon Senn, Andrew Schoultz, Federico Solmi, Bertold Stallmach. Giovedì 21 gennaio a Milano, a ridosso della cerchia dei Bastioni di Porta Venezia (via Lambro, angolo via Melzo), si apre un nuovo e innovativo spazio espositivo, Jerome Zodo Contemporary, con la mostra dal titolo (Ex)communicate che, fino al 27 febbraio 2010, presenterà una collettiva di artisti internazionali, quali Simmons & Burke, Terry Chatkupt, Zackary Drucker, Ben Grasso, Tigran Khachatryan, Simon Senn, Andrew Schoultz, Federico Solmi, Bertold Stallmach. Nel corso della serata, alle ore 20. 00, si terrà la performance di Zackary Drucker. Questo intervento dell’artista americano ci presenta il suo corpo mummificato, posto su un tavolo girevole. La musica conduce i visitatori attraverso un viaggio schizofrenico, attraverso un discorso accademico sullo smantellamento del dualismo dei generi, mentre una voce leggerà un testo, le cui parole verranno proiettate sui muri della galleria, che racconterà l’esperienza dell’artista nel suo essere transgender. Districandosi nei meandri del linguaggio, complicando l’intellettualizzazione del corpo ‘diverso’ e sfidando i costumi dello spettatore, la performance vuole ri-contestualizzare quello che è il comune modo di pensare, all’interno del dibattito sull’identità sessuale. Il progetto curatoriale di (Ex)communicate, firmato da Jerome Zodo ha portato a selezionare artisti che condividono la medesima filosofia della galleria, ovvero restituire un ruolo centrale al fruitore dell’opera d’arte ed è un’anteprima della programmazione futura della Jerome Zodo Contemporary, che vedrà alternarsi nei mesi a venire ciascuno degli artisti che partecipano a questa iniziativa. Come afferma Jerome Zodo, “Questa centralità ha rischiato di perdersi a causa dell’aggressività e dell’arroganza dei media nei confronti dell’arte. Un dato oramai evidente è che i mass media tendono a comunicare soprattutto se stessi a scapito dei contenuti e che qualsiasi valore venga a contatto con essi, viene assorbito e banalizzato nel meccanismo dell’auto citazione”. Ciascuno di questi artisti suggerisce allo spettatore un percorso che lo condurrà a creare una propria percezione del reale, a farsi un’idea sul contenuto. Spesso sfruttando i meccanismi tipici della quotidiana fruizione della comunicazione di massa, gli artisti invitati non la collocano al centro del progetto, bensì ne sfruttano i meccanismi, trasferendo l’attenzione immediatamente oltre il processo cognitivo. Jerome Zodo Contemporary inaugura questo nuovo spazio in una delle zone più attive e in rapida trasformazione della metropoli milanese. I lavori sono stati affidati allo studio di architettura A++ di Milano (www. A2plus. It), che hanno convertito i locali dell’ex Artdecò café in una galleria d’arte. Una galleria d’arte del tutto nuova e lontana dalla tradizione, pensata come luogo espositivo diverso, non più semplice sfondo per le opere d´arte, ma che diventa protagonista “partecipe” del contenuto, in grado di dialogare e di fondersi con le opere esposte in un´unica esperienza artistica. Nelle parole dell’architetto Paolo Colombo, “il soffitto diventa luogo di aggregazione: dalle volte scendono infatti cubi di vetro che definiscono, fra le antiche colonne in ferro, un nuovo piano d’esposizione. L’attenzione si sposta verso l’alto dove i cubi, come geometrici nidi, disegnano un ambiente quasi "organico", fatto di linee decise e trasparenze. Il pavimento assume una funzione neutra, di semplice percorso. Così facendo il messaggio dell’artista non è più racchiuso entro i confini dell’opera, ma si fonde con lo spazio circostante, avvolgendo lo spettatore”. . |
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DA CARRACCI A DE CHIRICO CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE CROFF DI IVREA MUSEO DI ARTI DECORATIVE PIETRO ACCORSI, TORINO DAL 29 GENNAIO AL 30 MAGGIO 2010 |
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Torino, 21 gennaio 2010 - Per il ciclo Tesori nascosti. Capolavori d’arte in Piemonte, la Fondazione Accorsi, in collaborazione con il Comune di Ivrea e la Fondazione Guelpa, presenta, nella sala dei pannelli cinesi del Museo di Arti Decorative, una ventina di opere scelte dalla collezione Croff di Ivrea. La storia della collezione che il mercante milanese di stoffe e di arredi Abdone Croff mise insieme fra la metà degli anni Trenta del Novecento ed il 1946, anno in cui morì prematuramente, è romanzesca e curiosa insieme. Racconta di una passione artistica avvampata in età matura, violenta ed intensa, che non ebbe paura di svilupparsi neppure sotto le bombe della seconda guerra mondiale. Le vicende della famiglia Croff ricordano quelle di altre dinastie imprenditoriali che hanno caratterizzato il nostro Novecento, quali i Mondadori, i Rizzoli e i Vismara. Il giovane ambulante Livio Croff, classe 1858, con il suo carrettino carico di prodotti da merceria, arrivò a Milano in cerca di fortuna. Qui incontrò Carlotta Sassi, parente di Luisa Battistoni Sassi, eroina delle Cinque Giornate, che possedeva una merceria. Insieme fondarono i rispettivi commerci, ampliando l’attività in una società specializzata in tessuti per arredamento, tendaggi e tappeti che in breve tempo diventò una delle più floride ditte della città. Si sposarono e dalla loro unione nacquero quattro figli: Abdone (che nasce il 15 ottobre 1893), Carlo, Aldo e Anita. Negli anni Venti l’attività passò nelle mani dei figli Abdone e Aldo che, nel sontuoso negozio in Via Merigli, esponevano, oltre a stoffe per mobili, tappezzerie, velluti e broccati, anche tappeti persiani antichi e moderni, di cui diventarono i primi importatori in Italia. Grazie al successo crescente, negli anni Trenta il negozio venne trasferito in Piazza Diaz e l’attività arrivò a contare otto filiali nelle principali città italiane. La ditta diventò il punto di riferimento per il tessile d’arredo non solo di un’ampia clientela comune, ma anche di una facoltosa committenza di aristocratici, ricca borghesia industriale e antiquari. Abdone Croff iniziò ad accettare pagamenti in opere d’arte e pezzi d’antiquariato. Nel contempo egli approfondì le sue passioni artistiche, frequentando artisti e botteghe antiquarie del Nord e del centro Italia. In questo modo forgiò la sua personale ricerca della qualità, dell’arte e del bello secondo precisi canoni estetici, volti non solo all’antico, ma anche al moderno. La sua natura di esteta investì ogni aspetto della quotidianità, dall’argenteria per la tavola, ai gioielli fatti realizzare per la moglie Adele Guelpa (1907-1946) da celebri orafi, agli studi per i giardini e i parchi delle sue ville. Abdone amò oggetti esclusivi e raffinati che non esitò a commissionare ad artisti e artigiani secondo il proprio gusto e la propria fantasia. «Non sono un acquirente di quadri, tanto meno un raccoglitore di firme e quelle poche opere d’arte che ho sono state acquistate con tutto l’entusiasmo, per il solo piacere dei miei occhi», così Abdone Croff scriveva, in una lettera del 1940, al figlio del pittore Ettore Tito, riassumendo in parte se stesso e rivelando appieno il legame delle opere collezionate per le proprie abitazioni. La morte prematura dell’imprenditore, avvenuta nel 1946 a causa di un incidente stradale in cui persero la vita anche la moglie e il figlioletto, gli impedì di proseguire verso quella ricerca, totalmente personale, del bello assoluto. Nel 1946 Lucia Guelpa (1908-2003) entrò in possesso dell’enorme patrimonio della sorella Adele e del cognato e nel 2003 nominò il Comune di Ivrea erede dei propri beni. La raccolta comprende una cinquantina di dipinti e disegni, fra i quali alcuni capolavori di Giovanni del Biondo, Neri di Bicci, Bergognone, Annibale Carracci, Giuseppe Palizzi, Filadelfo Simi, Pietro Annigoni, Xavier e Antonio Bueno, Giorgio De Chirico. L’archivio Lucia Guelpa conserva sulle opere una ricca documentazione, che annovera carteggi con artisti, antiquari ed esperti d’arte coevi. Croff trattenne stretti rapporti di amicizia con pittori come Pietro Annigoni, Antonio Bueno e Giorgio De Chirico e si avvalse per la ricerca dei dipinti antichi anche di storici dell’arte del calibro di Adolfo Venturi e Bernard Berenson, nonché dei migliori antiquari e case d’aste del suo tempo. Alla scomparsa improvvisa di Abdone Croff, la collezione era naturalmente ancora acerba; fissata nel suo spunto aurorale: con tutte le esitazioni e le incertezze, gli errori e le felici intuizioni delle scelte. Sarebbe probabilmente progredita a mano a mano nel tempo in qualità e in quantità, giungendo ad una sua definizione precisa, che avrebbe documentato la preparazione o anche solo l’interesse di Croff nel campo artistico. Il destino troncò, purtroppo, passioni e speranze. La collezione non appare propriamente forgiata su un preciso filo conduttore. Ma proprio la sua mancanza di sinapsi storico-critica conferisce alla raccolta modernità ed attualità: le opere sono legate dal filo rosso della ”gioia per gli occhi”, del piacere che potevano conferire - inanellate le une alle altre - ai loro proprietari. Un approccio all’arte non filologico, forse discutibile, ma certamente gioioso e vitale. Nel contempo, la collezione, che troverà sede definitiva nel Museo Civico P. A. Garda di Ivrea, documenta sicuramente un frammento non trascurabile di storia del collezionismo del tempo: una nuova tessera, un nuovo percorso museale prende forma a testimonianza della ricchezza del patrimonio italiano. . |
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“RACCONTO INTERIORE” MOSTRA PERSONALE DI GIANPIERO CASTIGLIONI |
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Milano 27 Gennaio 23 febbraio 2010 Milano, 21 gennaio 2010 - L’indagine nella materia, l’alchimia nella sovrapposizione di strati di colori, la commistione di materiali come gesso, corda, ferro rendono le carte materiche di Gianpiero Castiglioni piccoli cammei di tempo e di arte. Il caratteristico rosso, tinta prediletta da sempre nel trentennale cammino dell’artista, viene plasmato e catturato nelle carte prodotte a mano e rielaborate nella struttura geometrica. Nel corso della personale, che si terra presso Twelve, sarà possibile ammirare l’equilibrio artistico, la coerenza grafica e la sperimentazione teorica di questo importante artista varesino. Gianpiero Castiglioni crea la propria sintesi artistica imprigionando il colore nella materia. Una serata artistica organizzata dallo staff Rosaspinto, per tutti i fedelissimi del Twelve, e per tutti coloro che ancora non lo conoscono e desiderano scoprirlo. Ripartono da qui gli appuntamenti di Love Arts 2010, un momento di incontro per artisti, designers, fotografi, poeti, appassionati o semplicemente curiosi e dotati di "sense of humour". . |
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I CAMPIONI ITALIANI DI FOOT VOLLEY IN OLANDA PER DIFENDERE IL TROFEO CONQUISTATO LO SCORSO ANNO |
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Ravenna, 21 gennaio 2010 - In attesa del torneo estivo itinerante che toccherà le principali spiagge d’Italia, i campioni e fondatori dell’Associazione Footvolleyitalia Francesco Montanari e Domenico Poggiali, da venerdì a domenica prossimi saranno a Groningen, in Olanda, per partecipare al Master europeo indoor di footvolley organizzato dalla Footvolleygroningen (www. Footvolleygroningen. Nl). Il loro impegno sarà in primis quello di difendere il Trofeo conquistato lo scorso anno: compito non facile, tenuto conto che l’edizione 2010 del master vedrà scendere in campo le migliori coppie europee ed in particolar modo: Spagna, Germania, Francia ed Olanda. L’associazione Sportiva Footvolleyitalia fondata a Ravenna nel 2007 è oggi il punto di riferimento nazionale ed internazionale per lo sviluppo e l’organizzazione di eventi legati al footvolley. Ha confermato alla Società P. M. Di Milano l’incarico di ricerca ed acquisizione sponsor/partner tecnici per l’attività agonistica, ricreativa e promozionale del 2010 con l’obiettivo di bissare il successo ottenuto la scorsa estate con il Pepsi Footvolley Tour 2009 organizzato con la collaborazione della Matmos di Milano e che aveva coinvolto più di 250 atleti e migliaia di spettatori in tutta la Penisola. . |
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