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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Gennaio 2010
AFFERMARE LA FILIERA CORTA NELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA: UN BANDO DEL MOVIMENTO CONSUMATORI DEL PIEMONTE  
 
Scade alle 12 del 29 gennaio prossimo il termine entro il quale le imprese agricole biologiche o in fase di conversione al biologico possono presentare le domande per la fornitura di prodotti ortofrutticoli ai gruppi d’acquisto collettivi che partecipano al progetto “Mio Bio” del Movimento Consumatori Piemonte. Il bando per la fornitura dei prodotti ha l’obiettivo di incentivare la sottoscrizione di accordi tra produttori agricoli singoli e associati e gruppi di acquisto, promuovendo la vendita diretta. Il progetto prevede due fasi. La prima ha come scopo quello di individuare le imprese presenti sul territorio interessate ad aderire al progetto. La seconda fase, alla quale parteciperanno solo le imprese in possesso dei requisiti richiesti, prevede la contrattazione con i gruppi di consumatori. Il bando è finalizzato alla fornitura di produzioni ortofrutticole aziendali ai Gruppi d’Acquisto Collettivo creati nell’ambito dei progetti di filiera corta “Collettivo è Meglio!” 1 e 2, dedicati al sostegno del reddito e alla simbolica ricostruzione delle relazioni interpersonali nelle attività quotidiane di consumo, realizzati dal Movimento Consumatori Piemonte in collaborazione con gli Assessorati all’Agricoltura e alle Politiche Attive di Cittadinanza della Provincia di Torino. Il progetto si propone di costruire una rete di piccoli e medi agricoltori piemontesi biologici che abbiano interesse ad avviare relazioni economiche alternative a quelle tradizionali, con il minor numero possibile di intermediari fra produttore e consumatore. L’obiettivo è di garantire forniture piemontesi biologiche in regime di filiera corta alle circa 500 famiglie iscritte ai Gruppi di Acquisto Collettivo del progetto. Il bando è aperto anche agli agricoltori che biologici non sono ancora, ma che hanno già intrapreso o intendono intraprendere il percorso di certificazione. Il bando (che specifica le caratteristiche che debbono possedere le aziende interessate ed il Disciplinare di produzione che dovranno seguire) e la modulistica sono consultabili sul sito Internet del Movimento Consumatori Comitato Regionale Piemontese http://www. Movimentoconsumatori. To. It oppure sul sito della Provincia di Torino www. Provincia. Torino. It/agrimont/crab .  
   
   
PESCA: NESSUNA CONCESSIONE RILASCIATA A COOPERATIVE ESTRANEE AL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA  
 
«Ancora una volta un settore delicato come quello della pesca in laguna e la direzione del Gral divengono oggetto di rumors e disinformazione» così la presidente Francesca Zaccariotto risponde alle voci circolate circa l’assegnazione di concessioni per la pesca in laguna a cooperative non del territorio, in particolare rodigine. «Da una visura catastale risulta invece che le due società concessionarie interessate abbiano sede a Chioggia – precisa insieme alla presidente l’assessore alla pesca Giuseppe Canali - dunque, anche in considerazione del fatto che le concessioni sono state assegnate con tavolo aperto, senza che nessuna altra cooperativa avesse qualcosa da eccepire, risulta infondate le eventuali proteste» «In un momento così difficile per le attività produttive del nostro territorio – conclude Francesca Zaccariotto - sarebbe opportuno armonizzare e verificare ogni istanza». .  
   
   
ROMA: BAR E RISTORANTI; OK AL NUOVO REGOLAMENTO ATTO IMPORTANTE PER ASSICURARE PIÙ QUALITÀ E SERVIZI  
 
Roma, Giunta comunale, presieduta dal sindaco, Gianni Alemanno, ha approvato all’unanimità il 20 gennaioLa, su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Davide Bordoni, il regolamento per la disciplina delle attività commerciali di somministrazione di alimenti e bevande. Il provvedimento passa ora all’esame del Consiglio comunale per l’adozione definitiva. Sono dieci i Municipi, sui 13 che hanno risposto, che, chiamati dall’Amministrazione centrale a dare un parere sul provvedimento, si sono infatti espressi a favore dell’identificazione di nuovi criteri per il rilascio delle autorizzazioni per le nuove aperture e i trasferimenti di sede. In particolare, lo strumento normativo adottato dal Comune di Roma stabilisce che gli esercizi dovranno rispettare requisiti strutturali che interessano la somministrazione di alimenti e bevande e la superficie destinata ai servizi, con particolare riguardo agli spazi dedicati alla manipolazione degli alimenti. Oltre a questi requisiti, il regolamento stabilisce il rispetto di determinati criteri di qualità riconducibili alla professionalità del titolare dell’attività commerciale e degli addetti al servizio di somministrazione, alle caratteristiche del locale e alla qualità del servizio offerto. A ognuno di questi criteri è attribuito un punteggio. A tal fine il regolamento suddivide il territorio comunale in tre zone, con la duplice finalità di salvaguardare le aree centrali della città per la loro particolare valenza storica, architettonica e ambientale, e, contestualmente, di promuovere uno sviluppo diffuso sul territorio garantendo vivibilità e sicurezza nelle aree periferiche. Fatto salvo il rispetto dei requisiti strutturali, uniformi su tutto il territorio comunale, si dovrà soddisfare un punteggio minimo che varia in base alla zona dove si trova l’attività commerciale. Particolari agevolazioni saranno applicate alle richieste di autorizzazione per il trasferimento di attività già in essere al momento dell’adozione del nuovo regolamento comunale. «Con questo regolamento abbiamo puntato sulla qualità – ha affermato l’assessore alle Attività produttive, Davide Bordoni – identificando nuovi parametri per bar e ristoranti. Il riscontro positivo avuto da parte dei Municipi rinforza l’obiettivo comune di offrire un servizio efficiente, che risponda alle esigenze della cittadinanza e tuteli le aree di maggior pregio storico e architettonico della città. Lo strumento normativo appena adottato rappresenta un cambio importante nella disciplina dei pubblici esercizi e favorirà una crescita qualitativa del servizio proposto. I nuovi parametri costituiscono inoltre una spinta per fare impresa e investire nel settore, dando slancio all’economia capitolina». .  
   
   
UN PROGETTO PER INFORMARE SULLA PRESENZA DEI CONTAMINANTI CHIMICI NEL CIBO L´ACCORDO PER R EALIZZARLO SI FIRMA IL 22 GENNAIO A PIACENZA AL PALAZZO DELL´AGRICOLTURA.  
 
Si firma venerdì 22 gennaio, alle 15,30, nella sala riunioni del Palazzo dell´Agricoltura di via Colombo (piano terra, ultimo corridoio in fondo a sinistra), un protocollo d´intesa per la promozione del progetto Piace Cibo Sano, che ha lo scopo di sensibilizzare i consumatori sul rischio alimentare relativo alla presenza di contaminanti chimici negli alimenti di origine vegetale e animale. I soggetti che aderiscono al progetto e che sottoscriveranno l´intesa sono (tra parentesi il nome di chi materialmente firmerà il documento): Federconsumatori di Piacenza (la Presidente Angela Cordani), la Provincia Di Piacenza (l´Assessore all´Agricoltura Filippo Pozzi), il Comune di Piacenza (l´Assessore al Futuro Giovanni Castagnetti), Coldiretti (Luigi Bisi) Unione Agricoltori (Luigi Sidoli), Confederazione Italiana Agricoltori (Giovanni Malchiodi), l’Azienda Usl di Piacenza (il direttore generale Andrea Bianchi), l’Arpa di Piacenza (il direttore Sandro Fabbri), l’Istituto Sperimentale Zooprofilattico Per La Regione Lombardia Ed Emilia Romagna (il direttor egenerale Stefano Cinotti), l´ Azienda Sperimentale “V. Tadini” di Gariga di Podenzano (il Presidente Pierangelo Romersi), il laboratorio Bianalisi srl, accreditato Sinal–accredia di Castelsangiovanni (Elena Broglia), il Consorzio Interregionale Ortofrutticolo (Alessandro Piva), il Caseificio Santa Vittoria di Ciriano di Carpaneto (Fausto Gandolfi), l’Associazione Provinciale Allevatori (Piergiuseppe Romanini), il Consorzio Salumi Tipici Piacentini (il Presidente Roberto Belli), la Cooperativa Italiana Ristorazione (Ivan Lusetti), Globalchef s. R. L. (Alessandro Maffi), l´Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini (Giuseppe Fontanabuona). .  
   
   
CRISI AGRICOLTURA: REGIONE SICILIA RICEVE SINDACI DELLA PROVINCIA DI TRAPANI  
 
Palermo – Una delegazione di sindaci della Provincia di Trapani, insieme a un gruppo di imprenditori dei settore vitivinicolo, è stata ricevuta l’altro ieri pomeriggio a Palermo dall’assessore regionale alle risorse agricole e alimentari, Titti Bufardeci. Al centro della discussione la crisi del settore, che rischia di avere conseguenze disastrose per l’economia siciliana. I sindaci, guidati dal primo cittadino di Trapani Girolamo Fazio, hanno sottoposto al dipartimento una serie di temi, chiedendo soprattutto di sbloccare le procedure per il mondo agricolo collegate alla legge 6/2009, approvata dall’Ars a maggio dello scorso anno. Le prime misure – e precisamente gli articoli 16 e 17 di quella norma – sono stati oggetto, proprio la settimana scorsa, della sigla di una convenzione con il sistema bancario. “La crisi dell’agricoltura – spiega Bufardeci – va affrontata con coraggio, tempestività e determinazione. Da questa situazione drammatica, ne sono convinto, possiamo uscire rafforzati e più competitivi. E’ necessario creare i presupposti affinché i piccoli produttori possano aggregarsi per creare sinergie utili a superare questa tempesta perfetta. Sono sempre i più deboli a pagare il prezzo delle congiunture negative: basti pensare al prezzo del grano o a quello delle uve da tavole e da vinificazione, e poi confrontare i risultati con quanto costano al consumatore i prodotti che finiscono sulle nostre tavole”. Su questo punto, Bufardeci preannuncia nuovi interventi: “è evidente che dobbiamo sostenere una politica della qualità, ma la qualità ha un senso se può essere controllata”. Quello dei controlli è comunque un tema delicato, e il responsabile dell’assessorato intende ampliare anche alle evidenti distorsioni della filiera commerciale. “Le risorse della programmazione comunitaria – continua l’assessore – devono essere utilizzate bene e presto. Sono la chiave di volta per invertire la tendenza e confermare le eccellenze produttive del mondo agricolo siciliano”. .  
   
   
AIUTI ALLE IMPRESE AGRICOLE PER LO SVILUPPO RURALE: LA PROVINCIA DI ASTI HA GIA´ APPROVATO 197 DOMANDE DI CONTRIBUTO  
 
La Provincia di Asti ha trasmesso all’Arpea (Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura – organismo che si occupa del pagamento dei contributi del Programma di Sviluppo Rurale alle imprese agricole) gli elenchi di pagamento per i primi 48 beneficiari di aiuti relativi alle misure 112 (sostegno all’insediamento di giovani agricoltori) e 121 (ammodernamento delle aziende agricole) del Programma di Sviluppo Rurale. L’importo complessivo degli aiuti che verranno erogati è di 1. 095. 815 euro. Complessivamente gli uffici della Provincia hanno già emesso approvazioni di 101 domande per gli aiuti all’insediamento dei giovani agricoltori, per un importo che sfiora i 3 milioni di euro, 79 domande di contributo per l’ammodernamento delle aziende agricole per un importo di 5,538 milioni) e 17 domande di sostegno diversificazione in attività non agricole (quali per esempio quali l’agriturismo, i servizi educativi - fattorie didattiche e la produzione di energia da fonte solare fotovoltaica) per un importo di 1,153 milioni. “La Provincia - dichiara l’Assessore all’Agricoltura Fulvio Brusa – sta lavorando con efficienza, riducendo al minimo i tempi della burocrazia, per assicurare alle imprese agricole un adeguato sostegno alla loro attività, soprattutto in questo momento di crisi che sta attraversando il settore primario”. .  
   
   
SIGLATO UN PROTOCOLLO DI INTESA PER IL CONFERIMENTO BIETOLE DELLE MARCHE ALLO ZUCCHERIFICIO DEL MOLISE  
 
Un protocollo di intesa per il settore bieticolo saccarifero: e` stato sottoscritto ieri mattina, nella sede regionale, tra la Regione Marche, lo Zuccherificio del Molise e le Associazioni bieticole per il conferimento bietole del Bacino delle Marche allo stabilimento di Termoli per la prossima campagna 2010/2011 e quella del 2011/2012. L´intesa prevede che la Regione eroghi un contributo di 350 mila euro per sostenere parte dei costi di trasporto degli agricoltori che conferiranno bietole allo zuccherificio molisano. ´Dopo l´ormai famigerata riforma del mercato dello zucchero ´ sostiene il vicepresidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini ´ sono rimasti in Italia solo tre stabilimenti produttivi di zucchero. Attraverso l´accordo di oggi si potranno coltivare nelle Marche, per questa campagna e la prossima, 3 mila ettari di bietole provenienti dall´intero bacino marchigiano e trasportarle in Molise´. Parte del trasporto verra` probabilmente effettuato via treno attraverso un accordo con l´Interporto di Jesi, rendendo cosi` piu` sostenibile anche l´impatto logistico. ´Abbiamo stanziato ´ aggiunge Petrini ´ questi fondi ritenendo di dover supportare ogni azione volta a migliorare le condizioni in cui si trovano attualmente gli agricoltori colpiti da una crisi di mercato senza precedenti. Riteniamo utile mettere in campo tutte le risorse e gli strumenti a nostra disposizione per farci carico delle difficolta` degli agricoltori con interventi di sostegno mirati e puntuali che possano tutelare l´intero settore agricolo cosi` importante per l´economia regionale´. .  
   
   
CIA BASILICATA: DONNE PROTAGONISTE PER AGRICOLTURA INNOVATIVA  
 
“Donne: protagoniste dell’agricoltura lucana innovativa e sostenibile” è il tema centrale dell’Assemblea elettiva regionale che si svolge oggi a Potenza (sala conferenze della Cia, via dell’Edilizia, ore 10) per iniziativa di “Donne in campo” e della Cia. “Donne in campo – sottolinea la Presidente regionale Giovanna Perruolo - rileggono e reinterpretano il ruolo dell’agricoltura italiana rivendicando sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, conservazione del paesaggio e dell’ambiente, creatività ed innovazione, difesa delle tradizioni e delle culture locali. Le donne riaffermano così la centralità imprenditoriale che è il perno sul quale ruota lo sviluppo agricolo, il fattore umano come valore economico da incrementare perché la competitività non è garantita dalla struttura aziendale, ma dalla capacità di organizzarla e gestirla. Valorizzare il ruolo femminile nel mondo agricolo nonché offrire sostegno alle imprenditrici per consentire loro di avere quella visibilità che spesso manca, nonostante il forte impegno e la centralità della loro attività, sono alcuni degli obiettivi che “Donne in Campo” intende sostenere. I lavori coordinati dal vice presidente della Cia Paolo Carbone, con relazioni di Perruolo e Michele Miglionico, tecnico “Agricoltura è Vita Basilicata”, saranno conclusi dal presidente regionale della Cia Donato Distefano. .  
   
   
INCONTRO DI FORMAZIONE PER GLI OPERATORI FORESTALI: IL PIEMONTE REGIONE DI ECCELLENZA A FEBBRAIO IL REGOLAMENTO DELLA NUOVA LEGGE FORESTALE  
 
Si è svolto ieri mattina a Torino, presso la sede dell’Assessorato Agricoltura della Regione, un incontro di presentazione delle attività di formazione rivolte agli operatori forestali che operano sul territorio piemontese. L’iniziativa, curata dal Settore politiche forestali e da Ipla (Istituto per le piante da legno e l’ambiente) ha permesso di fare il punto sulle attività formative svolte nel 2009 nelle discipline previste di gestione forestale, ingegneria naturalistica e treeclimbing, e sui programmi per il 2010. La formazione professionale e tecnica nel settore forestale e ambientale sta assumendo sempre maggiore importanza per venire incontro alle esigenze del mondo produttivo, per dotare i giovani di nuove competenze e di un costante aggiornamento, nonché per garantire maggiore sicurezza nelle attività lavorative. I percorsi formativi consolidati nel corso degli anni dalla Regione Piemonte hanno raggiunto standard di eccellenza riconosciuti anche da altre Regioni, tra cui la Liguria che dal prossimo anno si avvarrà degli istruttori piemontesi. “Se il Piemonte è considerata una delle Regioni all’avanguardia nel settore della formazione forestale – ha affermato l’Assessore Mino Taricco intervenendo alla giornata – è grazie all’impegno quotidiano degli operatori e degli istruttori sul nostro territorio e all’attenzione che la Regione da anni ha investito su questo comparto. Le foreste, che oggi coprono circa 1 milione di ettari di superficie regionale, sono un patrimonio straordinario, non sempre adeguatamente valorizzato e sul quale ci impegniamo a intervenire con forza per farne una risorsa naturalistica, paesaggistica e produttiva come merita. Ricordo che il Piemonte ha recentemente varato la nuova legge forestale e posso annunciare che il suo regolamento attuativo, che darà reale operatività alle disposizioni normative, dovrebbe essere approvato con ogni probabilità ai primi di febbraio. ” Le attività di formazione in ambito forestale rientrano tra le iniziative finanziate dal Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 con la misura 111, azione 2. E´ disponibile, nell´Home page del portale Regione Piemonte, sezione Piemonte Informa, Press Room: "La Regione per il Piemonte", una serie di tavole infografiche (in dimensione e risoluzione per la stampa), e un documento più esteso in pdf, che illustrano gli obiettivi raggiunti dall´amministrazione regionale nei cinque anni di mandato. Http://www. Regione. Piemonte. It/bilanciodimandato .  
   
   
FVG: APPROVATO ALL´´UNANIMITÀ DDL APICOLTURA  
 
Trieste, - La Ii Commissione consiliare, presieduta da Maurizio Franz (Ln), ha approvato il 19 gennaio all´unanimità e senza modifiche il disegno di legge per la disciplina e la promozione dell´apicoltura. Il relatore unico sarà Giorgio Venier Romano (Udc), presentatore di una simile proposta di legge, sottoscritta insieme al consigliere del Pdl Roberto Novelli e ritirata a favore del disegno di legge della Giunta. Il testo, composto da 23 articoli, riconosce l´importanza dei quattro Consorzi provinciali e consente loro di attivare una capillare assistenza tecnico-sanitaria su tutto il territorio grazie a una figura specifica, gli esperti apistici, sui quali la norma punta molto per elevare ulteriormente la qualità dei prodotti. I Consorzi sono incaricati della formazione professionale della maggior parte degli apicoltori della regione. A ciò collabora il Laboratorio apistico regionale, istituito presso l´università di Udine, che rimane il riferimento scientifico per eccellenza. I Consorzi hanno anche altri due compiti: essere informati dell´ubicazione, della consistenza e del trasferimento degli alveari (e di questo verranno incaricate le Commissioni apistiche provinciali), e gestire la pratica del nomadismo che consente di spostare le api in zone non sfruttate. Un altro articolo prevede che, accanto a quello nazionale, il settore si doti pure di un programma regionale triennale. A vigilare sul rispetto della norma saranno le Province e le Aziende sanitarie, a queste ultime il compito pure di sanzionare. La norma prevede inoltre il divieto di utilizzare prodotti fitosanitari tossici per le api durante la fioritura delle piante. .  
   
   
NASCE IL MARCHIO COLLETTIVO "ALTI FORMAGGI" L´ALLEANZA TRA QUATTRO ECCELLENZE DEL SETTORE  
 
 Milano - Quattro delle grandi eccellenze lombarde nel settore lattiero caseario uniscono le forze e creano "Alti Formaggi", un marchio collettivo e allo stesso tempo uno slogan per promuove strategie comuni e la promozione dei rispettivi marchi, soprattutto all´estero. I Consorzi per la Tutela di Taleggio, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo e Salva Cremasco hanno presentato il loro progetto comune questa mattina presso l´assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia. L´alleanza tra questi prodotti ha come scopo principale quello di favorire la conoscenza verso i consumatori, soprattutto i più giovani, e affrontare i difficili mercati stranieri esaltando le rispettive qualità, ma presentandosi come una "squadra". "Credo valga proprio la pena di dire - ha commentato Luca Daniel Ferrazzi, assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia - che l´unione fa la forza. In una fase in cui il consumatore dimostra di voler conoscere e apprezzare sempre di più i prodotti tipici e di qualità, con il loro patrimonio di storie e tradizioni, oggi assistiamo a un´alleanza strategica tra quattro dei più importanti formaggi lombardi: una scelta strategica per condividere un percorso comune che non potrà fare che bene alle rispettive produzioni. Provolone Valpadana, Taleggio e Quartirolo vantano da tempo la Dop (Denominazione Origine Protetta), il massimo riconoscimento di tutela dell´agroalimentare europeo, mentre il Salva Cremasco sta per tagliare questo traguardo, godendo a oggi della Dop in protezione transitoria. "Dei 38 formaggi Dop europei - continua Ferrazzi - ben 9 sono prodotti in Lombardia e la cifra si amplia a 11 considerando le due protezioni transitorie. Credo che già questo dato faccia ben comprendere come la nostra Regione, leader produttiva nel settore lattiero caseario con oltre il 40% del latte nazionale, possa considerarsi in prima fila anche per la qualità e la tipicità dei suoi formaggi". Tra i numeri presentati oggi, va ricordato che nel 2009 la produzione di Taleggio Dop ha raggiunto le 4,2 milioni di forme, con un fatturato di oltre 100 milioni di euro (14% dall´export). Con un fatturato di oltre 83 milioni di euro (2008) il Provolone Valpadana ha confermato una produzione ormai stabile da anni, con circa 95. 700 quintali e un fatturato 83 milioni di euro. Con 37mila quintali prodotti, il Quartirolo Lombardo ha generato un fatturato pari a 40. 553. 000 euro. Relativamente al Salva Cremasco, infine, si annoverano 27 produttori associati per 1800 quintali annui prodotti. "Alti Formaggi - conclude Ferrazzi - è una felice intuizione e un ottimo esempio di come si possa concretamente fare sistema, curando la rispettiva crescita esaltando le peculiarità di quattro fiori all´occhiello del nostro agroalimentare sotto un unico e ulteriore marchio a garanzia di grande qualità". .  
   
   
MANTOVA: PIOGGIA DI FONDI REGIONALI PER IL COMPARTO PESCA  
 
Pioggia di fondi regionali per il comparto pesca in arrivo nel mantovano. Dal Pirellone è infatti arrivata conferma dell´approvazione da parte del Dirigente dell´Unità Organizzativa Sviluppo e Tutela del Territorio Rurale e Montano della graduatoria delle domande ammesse a contributo. Alle aziende mantovane del settore sono stati assegnati contributi per 1. 252. 309. 35 euro su un monte totale di 1. 600. 042,00 euro, concessi dalla Regione Lombardia alle cinque ditte lombarde ammesse ai finanziamento. Pienamente soddisfatto per il risultato conseguito l´assessore provinciale alla Caccia e Pesca Maurizio Castelli: "portare a casa il 78% di tutte le risorse regionali è per noi motivo di grande soddisfazione e ci spinge a credere nel lavoro svolto e nei nostri imprenditori. Non è casuale che mesi fa abbiamo dedicato anche una puntata della nostra trasmissione televisiva Mantovagricoltura sull´acquacoltura". Della stessa opinione il dirigente provinciale Giovanni Urbani che ricorda come "l´acquacoltura si sia progressivamente sviluppata nel nostro territorio, anche qualitativamente". I contributi ottenuti permetteranno alle imprese mantovane del settore dell´acquacoltura, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici, un deciso miglioramento della loro funzionalità aziendale, volta alla promozione e distribuzione di prodotti di elevata qualità ed anche alla riduzione dell´impatto sull´ambiente delle attività connesse alla lavorazione e trasformazione dei prodotti ittici con l´acquisizione di nuovi impianti e moderne tecnologie. Nel 2009 alla Provincia di Mantova erano state presentate istanze di contributo per 1. 337. 454,75 euro. In attuazione del Regolamento Comunitario n. 1198/2006 e del successivo Regolamento n. 498/2007, recante le modalità e le procedure per la concessione degli aiuti per le misure previste dal Fondo Europeo per la Pesca, la Regione Lombardia con D. G. R, n. Viii/9750 del 30 giugno 2009, ha stanziato i fondi necessari per attuare la Misura 2. 3 del Fep, "Trasformazione e commercializzazione dei prodottici ittici dell´Asse 2 - Acquacoltura, pesca nelle acque interne, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell´acquacoltura" - ed ha approvato il relativo Bando di accesso ai contributi previsti per l´accorciamento di filiera, la valorizzazione e trasformazione dei prodotti dell´acquacoltura lombarda. La Regione Lombardia con la stessa D. G. R, n. Viii/9750 ha stabilito inoltre - novità assoluta - che siano le Province a svolgere l´istruttoriacon il controllo amministrativo della completezza e della validità della documentazione presentata, la verifica del rispetto delle condizioni e dei limiti definiti nelle presenti disposizioni attuative, il controllo tecnico sulla documentazione allegata nonché con la verifica dell´ammissibilità delle spese previste e la coerenza con gli obiettivi previsti dal bando, assegnando poi a ciascuna istanza un punteggio di merito, che concorrerà alla graduatoria finale predisposta dalla Regione. .  
   
   
AGRICOLTURA IN LIGURIA, ASSESSORE CASSINI: "STO PROVANDO A FAR INSERIRE STRAORDINARIAMENTE ANCHE PER OLIVICOLTURA LO STATO DI CALAMITÀ NATURALE"  
 
"Sto seguendo con grande preoccupazione i disagi di tutte le nostre imprese agricole impegnate nel settore olivicolo che sono state colpite dall´ondata di maltempo, e, in particolare, dalle gelate della seconda metà di dicembre e nello stesso tempo sto cercando di fare il quadro completo della situazione, onde poter valutare insieme quali misure adottare per fronteggiare questa serie di avversità naturali". L´assessore all´Agricoltura della Regione Liguria, Giancarlo Cassini, ha così commentato la situazione del settore che stanno attraversando un momento molto difficile. "In base alla normativa vigente - ha spiegato l´Assessore - per i danni causati dalle avverse condizioni atmosferiche alle coltivazioni dell´olivo anche con le gelate del dicembre 2009, non può essere richiesto lo stato di calamità naturale in quanto la stessa è coltura assicurabile, e non si non può usufruire dei contributi compensativi previsti dal Decreto Legislativo 102/2004. Sto provando a far inserire straordinariamente l´olivicoltura nell´ordinanza di Protezione Civile che si sta predisponendo in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza per gli eventi calamitosi sopracitati, chiesta dalla Regione Liguria e concessa dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 13 gennaio scorso. Sarebbe un risultato importante. Purtroppo, però, nella Finanziaria dello Stato per l´anno 2009 (ed anche per il 2010), non sono previste risorse per i contributi previsti dal Dl 102/2004 per le calamità naturali in agricoltura. Questo è davvero un problema serio per le imprese agricole, e di cui ha piena e chiara responsabilità il Governo". .  
   
   
VENEZIA, TAVOLO VERDE AGRICOLTURA: SODDISFACENTE INCONTRO CON TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI, L’OBIETTIVO E’ SBUROCRATIZZARE LE PRATICHE AMMINISTRATIVE PER GLI AGRICOLTORI  
 
“E’ nostro obiettivo procedere ad una maggior sburocratizzazione delle pratiche amministrative riguardanti il mondo degli agricoltori”. Con queste parole l’assessore provinciale all’agricoltura Massimiliano Malaspina ha incontrato, il 13 gennaio, tutte le categorie e associazioni agricole di Chioggia, Cavarzere e Cona nella sala consiliare del municipio di Chioggia, in occasione del primo dei quattro appuntamenti relativi al Tavolo verde organizzato dalla Provincia. All’incontro al quale hanno partecipato tutte le associazioni di categoria e le istituzioni, Malaspina che ha voluto incontrare personalmente gli imprenditori del settore, ha sottolineato: “Sono soddisfatto della completa partecipazione di tutti gli enti interessati a questo incontro. Infatti sono emerse alcune importanti problematiche da affrontare in tempi brevi”. Malaspina ha concluso: “Al termine di questi quattro incontri verrà stilata una lista dei problemi burocratici da risolvere”. .  
   
   
ASSISI: IL PREMIO "UN ANIMALE PER LA VITA" VA A SERGIO CARFAGNA PER IL RITORNO ALLE CORSE DI IGLESIAS, CAVALLO DI ´SAN FRANCESCO´  
 
- Il premio “Un animale per la vita”, per l’anno 2009, va a Sergio Carfagna, allevatore e proprietario di Assisi (Perugia) di cavalli da trotto, che si è distinto per il comportamento ammirevole nei confronti del proprio “amico animale”, il pluridecorato Iglesias. Lo ha deciso il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, nell’ambito del progetto, “Provincia amica…degli animali”. La targa di merito va a coloro che “hanno manifestato e testimoniato con costanza, abnegazione, passione e sacrificio che il rapporto tra uomo e animale può avvenire nel profondo rispetto per la vita di quest’ultimo, riconoscendone l’alto valore sociale, confermando il suo pieno diritto di cittadinanza nella nostra comunità”. “Una storia, quella di Iglesias, che ha tenuto con il fiato sospeso, tutta Italia, non solo gli appassionati di ippica – ha detto Marco Vinicio Guasticchi – un cavallo, astro nascente del trotto internazionale, che è riuscito a superare ostacoli di varia natura, legati alla scomparsa e successivo ritrovamento in condizioni fisiche disperate ed ora di nuovo in pista pronto ad affrontare nuove sfide e confrontarsi con il cronometro in maniera egregia”. “Un evento a lieto fine che accende i riflettori sull’ippica e sulla nostra regione ancora purtroppo sprovvista di un ippodromo o di un centro polifunzionale - ha proseguito il Presidente della Provincia di Perugia -fortemente vocata allo sviluppo dell’allevamento e alla pratica di attività equestri. Un mondo che coinvolge circa 5mila persone, oltre a costituire un importante volano economico per il nostro territorio”. “Il premio “un animale per la vita” consacra la tenacia e la professionalità del proprietario e allevatore di cavalli da trotto, Sergio Carfagna – ha concluso Guasticchi – da sempre impegnato nella valorizzazione del patrimonio ippico e ambientale della nostra regione”. L’impegno, la passione e l’amore che contraddistinguono l’operato di Sergio Carfagna sono stati ampiamente sottolineati da tutti i presenti: il Presidente di Hippogroup Cesenate Spa, Tomaso Grassi, la presidente del comitato umbro Fise (Federazione italiana sport equestri) Mirella Bianconi e il cronista Unire Salvatore Mattii. “L’episiodio di Iglesias – è stato il commento dei presenti – dimostra grande amore e passione ed è la testimonianza di quanto Sergio Carfagna meriti questa manifestazione di stima e di affetto, con l’augurio di raggiungere sempre il miglior risultato”. Visibilmente emozionato, Carfagna ha parlato del suo Iglesias e del fatto che è in preparazione per la corsa di giovedì prossimo. “Nessuna carica istituzionale – ha aggiunto Carfagna - è stata così vicina al nostro mondo come la Provincia di Perugia”. La motivazione del riconoscimento a Sergio Carfagna va ricercata, infatti, nell’atto di generosità da lui compiuto verso il cavallo Iglesias, un gesto che indica a tutti noi la potenza universale che può raggiungere un atto di bontà, semplice e spontaneo, rivolto da una creatura a un’altra creatura. “Quando gli esseri umani scopriranno di sentirsi creature naturalmente votate l’una all’altra, faranno sorgere dentro di loro l’impulso irrefrenabile dell’amore ed estenderanno questa forza vincente a tutto il mondo, animato e inanimato”. Queste le parole che accompagnano la motivazione del riconoscimento più elevato che la Provincia di Perugia riserva a quanti si rendono e si renderanno protagonisti di azioni che creano legami forti e resistenti fra creature bisognose sia di ricevere che di dare un aiuto e un conforto. Iglesias, il cavallo di “San Francesco”, rapito e poi ritrovato, era diventato il simbolo dell’ippica “Made in Umbria”, plasmato, da Sergio Carfagna, e consacrato dal “re” degli allenatori, Holger Ehlert ai migliori livelli della generazione 2004. Iglesias, è ancora lui a dare un dolore terribile all’allevatore umbro, che, per un infortunio, aveva saltato il Derby. Nel marzo dello scorso anno e’ stato rapito a Licola, in Campania, dove si trovava per un periodo di riabilitazione in riva al mare. I carabinieri di Sant´anastasia lo hanno ritrovato, dopo oltre un mese, legato esternamente al cancello di una azienda agricola del luogo. Cinque anni, figlio del francese Ganymede e della finlandese Forever Kemp, Iglesias è stato restituito al suo proprietario, Sergio Carfagna, 54enne umbro. Vincitore di cinque Gran Premi, («Marche», «Marangoni», «Città di Firenze», «Città di Padova» e «Città di Torino») che gli sono valsi un bottino di 250. 000 euro e un record sul miglio a media di 1 minuto 12 secondi e 2 decimi al chilometro, Iglesias, e’ stato ben presto ribattezzato il cavallo di “San Francesco” per essere nato e cresciuto a piedi della Basilica di Assisi e coccolato come un “figlio” da Padre Danilo Reverberi, 53enne frate francescano, che, abbandonata la divisa di bancario milanese e di frequentatore dell’ippodromo di San Siro, s’innamorò nel 1983 dei cavalli da corsa allevati ad Assisi dall’amico albergatore Sergio Carfagna. Il 7 gennaio scorso, Iglesias, dopo un periodo di speciali cure riabilitative presso la clinica del dottor Sergio Orsi, e’ tornato in pista all’ippodromo di Follonica per la prova di riqualifica, al ritmo di una media di 1. 14. 6 e sarà, giovedì 21 gennaio ’10, dietro le ali della macchina della prima corsa in programma all’Ippodromo dei Pini. Un plauso per l’iniziativa di Guasticchi è giunto dal Sen. Franco Asciutti, della lista Franco Asciutti, capogruppo candidato presidente della coalizione Lega Nord – Pdl, per il quale è “fondamentale per l’uomo il rapporto con gli animali”. “Plaudo alla bontà dell’iniziativa del Presidente Guasticchi che vede gli animali protagonisti e destinatari di un riconoscimento che in senso ampio celebra senz’altro il valore del rapporto tra uomo e animale”. .  
   
   
AGRICOLTURA: AD AGRIEST RISULTATI PROGETTO "BIOINNOVERBE" PIANTE SPONTANEE PER IMPIEGHI GASTRONOMICI.  
 
 Udine - Sabato 23 gennaio, alle ore 14. 00, nel corso di un convegno organizzato dall´Ersa, l´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale, nell´ambito della 45. Ma edizione di Agriest, al quartiere fieristico di Torreano di Martignacco, saranno illustrati i primi risultati del progetto "Bioinnoverbe", iniziativa che mira a favorire l´impiego delle piante spontanee per impieghi gastronomici. "Bioinnoverbe" analizza in particolare la valorizzazione e l´utilizzo in cucina di piante ed erbe spontanee più o meno conosciute, come il radicchio di monte, l´asparago selvatico, il pungitopo, il levistico, la silene, la valerianella, la spirea, il buon Enrico. Il Progetto ha durata triennale (questo è il secondo anno di operatività di tale strumento) e si pone l´obiettivo di mettere a punto i processi produttivi più idonei alla coltivazione delle piante spontanee, anche attraverso l´utilizzo di tecniche di agricoltura biologica. .  
   
   
"PASTA BENESSERE", CONCLUSA A MATERA LA PRIMA EDIZIONE  
 
 Si è conclusa la prima edizione di "Pasta è Benessere", evento di due giorni organizzato a Matera dai Mulini e Pastifici Tandoi. Nel corso dell´ultima giornata dei lavori, sono stati approfonditi ulteriori aspetti della filiera di questo importante caposaldo dell´alimentazione mediterranea. L´integrazione tra sistema di politica agricola italiano e regole dei mercati mondiali, alla base del miglioramento della competitività del prodotto alimentare locale, è l´argomento trattato da Giovanni Di Genova, dirigente del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Per la prima volta sono state individuate le linee guida che hanno definito il piano cerealicolo nazionale. Una serie di accordi di commercializzazione con i più importanti paesi del mondo rappresenta la premessa per favorire lo sviluppo del potenziale di vendita e la tutela delle produzioni cerealicole italiane. Un´agricoltura più di qualità, rispettosa dell´ambiente ed integrata con il territorio e con la filiera, costituisce l´obiettivo primario delle nuovi strumenti a sostegno delle aziende di produzione, che con i recenti pacchetti integrati possono attingere contestualmente a differenti risorse previste a livello comunitario. L´esempio pratico è quello della filiera corta della Pasta di Matera, pasta regionale a Km 0, prodotta da Tandoi a Matera. .  
   
   
BASILICATA: ISTITUZIONE PARCO URBANO DELLE CANTINE VALORIZZARE I SITI ESISTENTI D’IMPORTANZA STRATEGICA NEL CAMPO DELL’ENOTURISMO  
 
Il presidente della Terza Commissione consiliare, Francesco Mollica, afferma che: “dopo un lavoro attento ed oculato è stata approvata in Commissione l’istituzione del ‘Parco Urbano delle Cantine di interesse regionale’. Con l’approvazione del provvedimento – aggiunge Mollica - la Basilicata si dota di un adeguato strumento normativo e finanziario per continuare a recuperare e valorizzare i siti esistenti in alcuni Comuni della Regione caratterizzati da importanti risorse storiche, ambientali e paesistiche e che rivestono importanza strategica per il riequilibrio ecologico delle aree urbane. La nuova legge completa la legge regionale n. 7 del 2000 sulla ‘Disciplina della strada del vino, dell’olio e dei prodotti tipici agro-alimentari’, in modo da dare continuità alle iniziative che si svolgono in molti Comuni lucani, tra cui Rapolla, Barile, Roccanova, Pietragalla, Sant’angelo Le Fratte e Tolve”. “La legge approvata in Commissione – dice Mollica - determina un progetto di itinerario eno-gastronomico che ha come punti di forza i nostri prodotti tipici e di qualità e le risorse naturalistiche, ambientali e turistiche al fine di istituire dei Distretti rurali pregiati, come già fatto con la ‘Strada del Vino’, con cui la Regione ha individuato per l’Aglianico del Vulture un progetto da perseguire con la sinergia di tutti i soggetti interessati quali Comuni, Provincia e Regione. Con la nascita del ‘Parco delle Cantine’ - continua Mollica - si promuove e valorizza un sistema integrato di offerta turistica che si snoda con un percorso lungo il quale si collocano luoghi del vino visitabili, come vigneti, aziende e cantine, ed attività imprenditoriali collegate, come ad esempio ristoranti, alberghi, agriturismi ed enoteche. L’istituzione del ‘Parco delle Cantine’ si pone come uno strumento concreto per accrescere il reddito dei nostri viticoltori e per creare una nuova imprenditoria aperta a nuovi mercati italiani ed esteri che faccia conoscere il valore dei nostri vini e, contemporaneamente, dei prodotto agricoli di qualità che hanno ottenuto il riconoscimento Doc, Dop Itg, o che sono in fase di riconoscimento”. “La gestione dei ‘Parchi delle Cantine’ – precisa Mollica - è affidata ai singoli Comuni. I criteri per la progettazione dei Parchi dovrà essere regolata dall’esigenza di riqualificazione delle situazioni urbanistiche attuali prevedendo anche la riorganizzazione degli spazi esistenti; si dovranno risolvere i nodi progettuali riguardanti i rapporti con la residenza e le attività produttive, terziarie ed agricole; si dovrà anche garantire la fruizione delle strutture e degli spazi di collegamento da parte dei disabili; gli spazi di collegamento dovranno essere realizzati privilegiando l’utilizzo di materiali naturali, valorizzando l’ambiente e le risorse storico-funzionali del sito. La Legge, inoltre, prevede l’eventuale finanziamento regionale di progetti di recupero di aree in condizioni di degrado ambientale che necessitano sistemazione o ripritsino di ambienti naturali. Tutti gli interventi di carattere culturale, educativo, sportivo – conclude il consigliere - tendenti all’utilizzazione sociale del Parco si devono definire e realizzare in collaborazione con l’Enoteca regionale o con quella provinciale di riferimento, istituite con legge regionale n. 13 del 2008”. .