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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 27 Gennaio 2010 |
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NUOVO STUDIO SUI “BENI PUBBLICI FORNITI DALL’AGRICOLTURA NELLA UE” |
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La politica agricola comune svolge un ruolo fondamentale nel permettere agli agricoltori di offrire beni e servizi ambientali, a condizione che le politiche siano correttamente calibrate. È questo il messaggio chiave di una relazione pubblicata oggi dall’Istituto per la politica ambientale europea per conto della Dg Agricoltura e sviluppo rurale. La relazione rappresenta il primo tentativo di individuare l’intera gamma di beni pubblici forniti dai produttori agricoli a livello europeo e illustra i motivi che giustificano il contributo pubblico erogato a questo scopo. Lo studio individua un ampio insieme di beni pubblici ambientali e sociali diversi forniti dai produttori agricoli europei, come la conservazione di paesaggi di rilevanza culturale 1 , dell’avifauna dell’habitat agricolo, quali l’otarda comune e l’aquila imperiale 2 , a rischio di estinzione in Europa, nonché dei prati a elevata diversità di specie, di cui è ricca l’Unione. I produttori agricoli gestiscono inoltre i terreni in modo da salvaguardare gli stock di carbonio e aiutano a preservare l’elevata qualità di acque e suoli. I risultati di questo studio giungono in un momento in cui si intensifica il dibattito sulla Pac e se ne discutono obiettivi e priorità per il periodo successivo al 2013. Lo studio conclude dichiarando che una politica correttamente calibrata, con obiettivi chiari e risorse sufficienti, sarà fondamentale per garantire che la produzione di beni pubblici corrisponda alle aspettative della società. Lo studio dimostra che il pubblico europeo attribuisce una grande importanza a questi beni pubblici, che tuttavia secondo i dati a disposizione non sono offerti in quantità sufficiente. Secondo lo studio la Pac prevede un insieme di misure in grado di aiutare i produttori a fornire tali beni pubblici: i pagamenti diretti combinati alle regole di condizionalità permettono l’offerta di un livello minimo di beni pubblici in un’ampia parte delle aree agricole dell’Unione, mentre le misure dello sviluppo rurale, quali le misure agroambientali, forniscono ai produttori gli incentivi per offrire un’ampia gamma di beni pubblici in un modo più mirato. La relazione conclude dichiarando che molti di questi beni pubblici sono insufficienti e che tale carenza si farà verosimilmente più grave in futuro, di fronte a minacce quali le oscillazioni dei prezzi dei beni-rifugio, i fattori tecnologici e l’impatto dei cambiamenti climatici: per questo sarà necessario intervento pubblico più incisivo. La relazione può essere scaricata al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/agriculture/analysis/external/public-goods/index_en. Htm . |
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FORMIGONI E FERRAZZI: BENE ANTICIPO FONDI PAC |
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Milano - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l´assessore all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi, commentano positivamente l´approvazione, in Consiglio regionale, dell´emendamento al Testo unico sull´agricoltura, grazie al quale la Regione stessa potrà anticipare agli agricoltori il pagamento dei fondi europei della Pac (Politica agricola comune). "E´ un´ulteriore conferma - dice Formigoni - dell´attenzione di Regione Lombardia per il comparto agricolo e un aiuto concreto per le aziende in un momento economico non certo facile. In questo modo manteniamo le promesse fatte, supportando un settore strategico per l´economia e la società lombarda". L´emendamento approvato crea le condizioni giuridiche e finanziarie necessarie a erogare i contributi previsti dalla Politica agricola comune in anticipo rispetto ai trasferimenti dell´Unione Europea. "Questo passaggio in Consiglio - aggiunge Ferrazzi - rappresenta l´ulteriore dimostrazione della sensibilità e dell´attenzione di Regione Lombardia per le difficoltà del comparto agricolo. Una sensibilità che si è vista con la messa a disposizione di risorse strutturali e l´anticipo dei fondi Pac, già operato quest´anno con fondi regionali. L´approvazione dell´emendamento in Consiglio regionale consente alla Regione di dotarsi di un ulteriore strumento finanziario per garantire questo anticipo che rappresenta una forma di sostegno concreto alle esigenze delle imprese agricole". . |
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IERI A BRUXELLES L’ ASSESSORE PROVINCIALE ( FORLÌ-CESENA) GIAN LUCA BAGNARA HA PROPOSTO SOLUZIONI MIGLIORATIVE NEL FUNZIONAMENTO DELLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO ALIMENTARE IN EUROPA |
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L’assessore provinciale interverrà in veste di coordinatore di un’unità di analisi economica dell’Unione Europea La Commissione ha approvato una comunicazione che ha l´obiettivo di migliorare il funzionamento della catena di approvvigionamento alimentare nella Ue. Il recente drastico calo dei prezzi delle materie prime agricole (in media del 30%) unitamente alla persistenza di prezzi elevati dei generi alimentari per i consumatori (stabili rispetto ad un anno fa) solleva interrogativi quanto all´efficienza di questo settore cruciale dell´economia europea. Il miglioramento delle relazioni commerciali tra gli operatori della catena costituirà un passo importante per rendere più efficiente la catena di approvvigionamento alimentare con benefici per tutti gli operatori della catena e i consumatori. La comunicazione propone interventi concreti a livello degli Stati membri e della Ue per migliorare il funzionamento della catena di approvvigionamento alimentare nella Ue. La catena di approvvigionamento alimentare comprende importanti settori – agricoltura, industria della trasformazione alimentare e distribuzione – che rappresentano da soli il 7% dell´occupazione in Europa e che hanno un impatto diretto su tutti i cittadini, in quanto la spesa alimentare incide in media per il 16% sui bilanci delle famiglie. Un funzionamento efficiente della catena di approvvigionamento alimentare è quindi essenziale per assicurare prodotti di qualità, sicuri e a prezzi abbordabili. Già da tempo l´andamento dei prezzi alimentari suscita interrogativi quanto al funzionamento della catena di approvvigionamento. Il drastico calo dei prezzi delle materie prime agricole registrato nel 2008 non si è interamente tradotto, almeno finora, in una riduzione dei prezzi dei generi alimentari a livello di produttore e consumatore. E negli ultimi mesi ciò è risultato particolarmente evidente nel settore lattiero-caseario. La comunicazione mette in luce significative tensioni nelle relazioni contrattuali tra operatori della catena, dovute alla loro diversità come pure alle differenze di potere contrattuale. Essa evidenzia inoltre la mancanza di trasparenza dei prezzi lungo la catena di approvvigionamento alimentare come pure un´accresciuta volatilità dei prezzi delle materie prime agricole. Dimostra infine che il mercato interno dei prodotti alimentari è tuttora frammentato tra prodotti e Stati membri. Al fine di risolvere i problemi identificati e migliorare il funzionamento della catena, la Commissione propone di: promuovere relazioni sostenibili e basate sul mercato tra gli operatori della catena di approvvigionamento alimentare: - la Commissione intende cooperare con gli Stati membri per meglio individuare le pratiche contrattuali scorrette derivanti da asimmetrie nel potere contrattuale, rendere maggiormente consapevoli del problema gli operatori del settore e facilitare la notifica di possibili abusi; - in stretta cooperazione con le autorità nazionali della concorrenza, la Commissione continuerà a monitorare da vicino gli aspetti relativi alla concorrenza all´interno della catena; - migliorare la trasparenza all´interno della catena di approvvigionamento alimentare: - la Commissione pubblica oggi una prima versione dello strumento di monitoraggio dei prezzi europei dei generi alimentari che permetterà di comprendere meglio l´evoluzione dei prezzi e invita gli Stati membri a istituire servizi basati su internet e di facile accesso per consentire un confronto dei prezzi dei generi alimentari al dettaglio; - la Commissione fissa inoltre una serie di misure atte a migliorare la supervisione del mercato dei derivati sulle materie prime agricole, al fine di ridurre la volatilità e la speculazione; - favorire l´integrazione del mercato interno dei generi alimentari e la competitività di tutti i settori all´interno della catena di approvvigionamento alimentare: - la Commissione intende rivedere una serie di norme ambientali e di regimi di etichettatura dell´origine che possono creare ostacoli agli scambi transfrontalieri; - essa valuterà inoltre misure per affrontare le pratiche di approvvigionamento territoriale "forzato", con cui i fornitori inducono i commercianti al dettaglio a rifornirsi a livello locale; - soprattutto nel settore primario è opportuno prendere in esame le modalità per migliorare il potere contrattuale degli agricoltori, ad esempio mediante la costituzione di associazioni di produttori, nel rispetto delle regole di concorrenza e avendo come quadro di riferimento la politica di sviluppo rurale o, in un contesto più ampio, la Pac post 2013. . . |
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SARDEGNA: PSR 2007/2013, VIA LIBERA DALLA GIUNTA ALLE NOVITÀ |
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Via libera anche dalla Giunta regionale al Programma di sviluppo rurale modificato e approvato all’unanimità dal Comitato per lo sviluppo rurale della Commissione europea. Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato, l’esecutivo ieri ha approvato le novità contenute nel Psr che hanno recepito quanto emerso dalla verifica sullo stato di salute della Politica agricola comune (Health Check) e dal Piano di ripresa economica europea (Economic European Recovery Plan). Le nuove priorità riguardano la gestione e la tutela delle risorse idriche, le energie rinnovabili e lo sviluppo della banda larga nella zone rurali, per le quali la Regione potrà usufruire di ulteriori risorse di contributo Feasr pari a 23 milioni 649 mila euro (che diventano 49,6 con la quota dei privati) che si aggiungono alla dotazione iniziale di 1 miliardo 252 milioni. La Regione Sardegna, assieme alla Toscana e a livello di Paesi membri tra le prime in Europa, è stata la prima nel novembre scorso a vedere approvata la nuova versione del Programma di sviluppo rurale. "L’obiettivo primario del Psr modificato – spiega l’assessore Prato – è incentivare un’agricoltura sostenibile e remunerativa per valorizzare al meglio il nostro comparto agricolo e zootecnico sardo, oggi piegato da una profonda crisi. Si tratta di un patrimonio non solo economico ma anche culturale della Sardegna che dobbiamo tutelare con tutte le forze". . |
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SABATO A METAPONTO MANIFESTO DELL’AGRICOLTURA LUCANA |
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Sabato 30 gennaio nella sede dell’Azienda agricola sperimentale dimostrativa “Pantanello” di Metaponto sarà illustrato il “Rapporto sull’Agricoltura lucana”. Qui di seguito si riporta una presentazione dell’evento da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti. “Sarà basilare per il settore primario della nostra regione l’appuntamento del 30 gennaio prossimo, che si terrà a Metaponto nella sede dell’Azienda agricola sperimentale “Pantanello” dell’Alsia, nel quale sarà presentato il Rapporto dell’agricoltura lucana. Esso rappresenterà, dopo la Prima Conferenza dell’Agricoltura del 1987 e la Seconda del 1999 un momento fondamentale, un vero e proprio manifesto di programmazione agricola, dal quale ripartire e affrontare il futuro del settore primario. Si tratta di una giornata di studi e analisi nella quale tutte le componenti del mondo agricolo regionale, dagli Enti pubblici, all’Università, al mondo della ricerca, a quello politico, professionale, tecnico e imprenditoriale si incontreranno per esaminare e discutere le questioni e gli scenari nazionali ed internazionali che si aprono davanti a noi. Abbiamo stabilito di svolgere la manifestazione nel Metapontino in quanto area forte e altamente rappresentativa della nostra agricoltura, e al contempo, proprio per questo, area che più è sottoposta alle dinamiche di destabilizzazione che l’economia competitiva e globalizzata ci chiama a sostenere. In tale quadro la Regione, quale massimo Ente territoriale, deve programmare e predisporre azioni tese affrontare quelle che sono le problematiche e le prospettive che si aprono nel mondo agricolo: dalla Green economy che lega tutte le produzioni coinvolgendo i vari comparti economici e i servizi, stringendo insieme tutto nel concetto di alta qualità; alla revisione della Politica agricola comunitaria (Pac) che si orienta sempre più all’unione tra produzioni alimentari e agricoltura sociale di mercato, spostando l’attenzione sul Secondo pilastro con un nuovo rapporto di riequilibrio che la ruralità (particolarmente importante nei nostri territori di collina e di montagna) deve sviluppare in una visione di agricoltura multifunzionale. Il fine è rimettere al centro degli interventi regionali il settore primario riconoscendogli l’importanza che merita nel nostro territorio e porre le basi per far entrare la politica in sintonia con quelle imprese legate al territorio che puntano all’innovazione, alla qualità, allo sviluppo ecosostenibile riconvertendo i comparti tradizionali che sono la frontiera avanzata del made in Lucania. E’ pertanto indispensabile stabilire sempre maggiormente elevati standards per i nostri prodotti nella qualità, nella ricerca, nelle innovazioni tecniche e tecnologiche, nel completamento delle filiere, nell’associazionismo tra i produttori, nella sicurezza alimentare per i consumatori e nei vincoli ambientali. In questo modo potremo battere la concorrenza di basso livello. Infatti, la qualità sarà sempre più vincente rispetto a chi gioca la carta del prezzo senza avere un reale valore aggiunto. In tale quadro si inserisce anche la legge di riordino della Governance agricola, che reputiamo essenziale, per la cui approvazione chiamo a condividerne l’urgenza il Consiglio regionale, la competente Commissione consiliare e gli amministratori regionali. E’ questo il contesto nel quale il Gruppo di studio nominato dalla Regione Basilicata, di elevato livello tecnico-scientifico, ha sviluppato una dettagliata analisi sulle necessità dei vari comparti e ha anche stabilito in quali segmenti sarebbe necessario intervenire. Tra i temi previsti nella proposta di documento elaborato, che sarà illustrato il 30 gennaio, vi sono: il sistema agroalimentare nell’economia regionale e sua internazionalizzazione; il Credito in agricoltura; le innovazioni gestionali per lo sviluppo delle aziende agricole; le filiere, l’aggregazione e la concentrazione di prodotti del mercato tra qualità e sostenibilità; le agroenergie e la forestazione nello sviluppo rurale; l’innovazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Si vuole così tentare di individuare un modello lucano di agricoltura innovativa e competitiva, anche ridisegnando le funzioni dell’assessorato, che sappia fare fronte ai mercati, alla libera circolazione delle merci, alla massima interazione con i settori ambientale, delle energie e del turismo, tutte sfide alle quali ancora una volta, chi come noi crede nel futuro di una Basilicata propositiva e produttiva non si sottrarrà”. . |
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AGRICOLTURA E PESCA: PROTOCOLLO D´INTESA REGIONE BASILICATA - ABI |
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E’ stato sottoscritto ieri il protocollo d’intesa tra Regione Basilicata e la Commissione regionale Abi per favorire l’accesso al credito degli imprenditori dei settori agricoltura, pesca e acquacoltura e per agevolare la realizzazione degli interventi previsti dal Psr Regione Basilicata e dal Programma Operativo Fep 2007 – 2013. Lo rende noto l’assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale ed Economia montana Vincenzo Viti. “L’obiettivo prioritario dell’intesa – hanno spiegato Viti e il presidente della Commissione regionale Abi Gianluca Jacobini – è di attivare strumenti finanziari utili a facilitare l’accesso al credito, consolidare e favorire lo sviluppo del sistema delle imprese operanti nel comparto primario lucano. Aiutare le imprese agricole e quelle del settore della pesca e dell’acquacoltura a crescere, anche attraverso processi di aggregazione – hanno sottolineato – è ritenuta una condizione necessaria affinchè le stesse possano migliorare la propria competitività e sfruttare le opportunità offerte dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 e dal Programma Fep”. Il Protocollo d’intesa, firmato per la Regione dal dirigente generale del Dipartimento Agricoltura Pietro Quinto e per l’Abi da Jacobini, si propone di promuovere: procedure snelle e semplificate per favorire l’accesso al credito delle imprese operanti nel comparto primario e nel settore della pesca e dell’acquacoltura aventi sede nella Regione Basilicata, in un’ottica di allocazione efficiente delle risorse previste nel Psr Basilicata 2007-2013 e nel Programma F. E. P. ; iniziative di informazione sui contenuti del Protocollo, rivolte alle imprese bancarie e alle imprese beneficiarie destinatarie delle iniziative. Regione e Abi si impegnano, in particolare: ad affrontare in modo organico e in via sistematica le tematiche connesse al miglioramento delle relazioni tra le imprese bancarie e le imprese agricole e le imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura, individuando temi e soluzioni operative riguardanti aspetti attuali e prospettici di tali relazioni, nel rispetto dei principi comunitari e nazionali in materia di libera concorrenza; diffondere la conoscenza del Protocollo d’Intesa, promuovendo l’operatività degli strumenti d’incentivazione e finanziari di accesso al credito, secondo le procedure descritte nella Convenzione – tipo, in particolare presso le imprese bancarie operanti prevalentemente nella Regione; a promuovere la sottoscrizione, tra la Regione Basilicata e le imprese bancarie dello schema di Convenzione - tipo; monitorare le iniziative previste nel Protocollo d’Intesa, con frequenza periodica, a decorrere dalla data della stipula delle prime Convenzioni – tipo. Il Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2007-2013 della Regione Basilicata, cofinanziato dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr), è stato approvato con Decisione C (2008) 736 del 18 febbraio 2008; Il Programma, sotto il profilo finanziario, rende disponibili per l’intero periodo di operatività risorse pubbliche pari a circa 648 Meuro a cui si prevede corrispondano circa 197 Meuro di concorso privato, per una spesa complessiva totale di circa 845 Meuro per l’attuazione di iniziative agricole e per interventi nel settore agroalimentare, delle foreste, dello sviluppo rurale; Il 27 per cento delle risorse sarà destinato ad accrescere la competitività del settore agricolo lucano e alla dotazione di infrastrutture, con azioni sinergiche sul capitale umano, sulle dotazioni strutturali delle aziende e sulla qualità dei prodotti. Circa la metà delle risorse sarà utilizzato per l´agro - ambiente, al fine di attenuare l´impatto dell´agricoltura e della silvicoltura sull´ambiente naturale. Il 10 per cento è destinato a migliorare la qualità di vita nelle zone rurali e a promuovere la diversificazione delle attività economiche nelle stesse aree; dette azioni saranno estese anche alle aree parco nazionali e regionali. Il budget restante andrà a sostenere azioni di sviluppo bottom - up, ancorate alle potenzialità territoriali, secondo la logica dell´approccio Leader (azioni di sviluppo integrate); Il Programma F. E. P. , , rende disponibili per la Regione Basilicata per l’intero periodo di operatività risorse pari a circa 6,2 Meuro a cui si prevede che corrispondano circa 1,2 Meuro di concorso privato per una spesa complessiva circa di 7,5 Meuro volte a favorire l’attuazione di interventi di cui beneficiano le imprese che operano nel settore della pesca e dell’acquacoltura; Circa il 6 per cento delle risorse sarà destinato all’adeguamento della flotta da pesca regionale. Circa il 45 per cento delle risorse sarà utilizzato per lo sviluppo dell’acquacoltura, della pesca nelle acque interne e nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Il budget restante andrà a sostenere azioni di promozione e valorizzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura nonché progetti pilota finalizzati all’acquisizione ed alla diffusione di nuove conoscenze e innovazioni nel comparto. . |
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PESCA IN SICILIA FIRMA DECRETO PER NOVELLAME |
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Palermo - L’assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari, Titti Bufardeci, ha firmato il 22 gennaio il decreto per le attività di pesca del “novellame” e del “rossetto” per il 2010. Il decreto - redatto sulla base delle argomentazioni contenute nei “Preliminari ai Piani di Gestione della Pesca Siciliana” e con il parere del Consiglio regionale della Pesca, riunitosi lo scorso 13 gennaio - prevede che, per l’anno 2010, la pesca professionale del novellame di sardina (Sardina pilchardus) e del rossetto (Aphia minuta) sia consentita per 60 giorni consecutivi a decorrere dal 25 di gennaio 2010, con esclusione dei festivi, tenendo conto della seguenti modalità: dal 25 gennaio 2010 e fino al 23 febbraio 2010, sarà consentito, dall’alba al tramonto, il prelievo di novellame di sardina e del rossetto in tutti i compartimenti marittimi dell’Isola, con esclusione della zona di mare compresa tra la foce del fiume Belice e Capo Bianco; dal 24 febbraio 2010 e fino al 25 marzo 2010, la predetta attività di pesca proseguirà in tutti i compartimenti marittimi dell’Isola. Gli armatori delle imbarcazioni dovranno fornire settimanalmente all’Autorità marittima competente i dati riguardanti le catture giornaliere in termini di quantità, località, numero di cale svolte ed ore di pesca. Gli stessi dovranno fornire un campione della cattura a richiesta degli Istituti di ricerca che hanno predisposto i Piani di Gestione regionali. Il decreto è stato inviato alla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione ed il testo integrale è sul sito internet del dipartimento. . |
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PRODOTTI TIPICI E DI QUALITÀ IN SARDEGNA: IL BANDO DEL PROGRAMMA APISTICO REGIONALE 2009/2010 |
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L´assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale ha pubblicato il bando del programma apistico regionale 2009/2010. Il programma prevede aiuti per il settore dell’apicoltura diretti a migliorare le condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti e comprende azioni che vanno dalla assistenza tecnica agli apicoltori, alla lotta contro la varroasi, alla razionalizzazione della transumanza, a misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico. Possono accedere ai contributi: 1) l´Agenzia Laore Sardegna per le sottoazioni: a2 Organizzazione seminari e convegni tematici; a3 Azioni di comunicazione: sussidi didattici, abbonamenti, schede ed opuscoli informativi; a4 Assistenza tecnica alle aziende; d3 Presa in carico di spese per le analisi chimico-fisiche, melissopalinologiche e residuali. 2) gli apicoltori e i produttori apistici singoli ed associati per le sottoazioni: b4 Acquisto degli idonei presidi sanitari; c2. 1 Acquisto arnie; c2. 2 Acquisto macchine e attrezzature per l’esercizio del nomadismo; e1 Acquisto di api regine,famiglie, nuclei e sciami d’api. Apicoltori e produttori apistici devono possedere i seguenti requisiti: essere in regola con la denuncia di detenzione degli alveari ai servizi veterinari dell’Azienda unità sanitaria locale (Usl) competente per territorio; essere in possesso di partita Iva e iscrizione al Registro delle imprese delle Camere di commercio in qualità di imprenditore agricolo; essere in possesso di almeno trenta alveari denunciati alla Azienda Usl competente per territorio; essere in regola con le norme igienico-sanitarie previste per i locali di lavorazione dei prodotti dell´alveare (miele, cera, pappa o gelatina reale, propoli, polline) oppure, in alternativa, che dimostrino di operare in ambienti in regola con le norme igienico-sanitarie vigenti, se di terzi. Le domande di contributo, redatte sul modulo appositamente predisposto, dovranno pervenire esclusivamente ai Servizi territoriali dell´Argea competenti per territorio entro il 5 marzo 2010, se recapitate a mano entro le ore 13. Per le sottoazioni a2, a3, a4 e d3 la domanda dovrà pervenire presso la sede centrale del Servizio territoriale del Basso Campidano e del Sarrabus in Via Caprera, 8 – 09123 Cagliari. Il modulo di domanda è predisposto dall´Agea ed è scaricabile dal portale internet del Sistema informativo agricolo nazionale (Sian) al seguente indirizzo http://www. Sian. It. . |
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PESCA: ASSOCIAZIONI, BENE INCONTRO SOTTOSEGRETARIO SU DEFINIZIONE AGENDA SEMINARIO RIFORMA PCP |
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“Un incontro positivo per mettere a fuco i temi più importanti da affrontare nel corso della due giorni di confronto con la Commissione europea”. Utile, quindi, per Agci Agrital, Federcoopesca-confcooperative, Lega Pesca, Un. I. Coop. Pesca, l’incontro, che si è tenuto 25 gennaio nell’ambito del Forum pesca illegale, con il Sottosegretario Antonio Buonfiglio, in vista del seminario sulla riforma della Politica comune della Pesca, previsto a Roma per il 28 e 29 gennaio. Per le associazioni, soprattutto in un momento di rinnovo dei vertici della Commissione europea, “è importante focalizzare alcuni passaggi essenziale che dovrebbero caratterizzare la riforma della Pcp”. Dalla governance, in un’ottica di maggior coinvolgimento degli operatori nel processo di codecisione, alla tutela delle produzioni comunitarie, passando per una valorizzazione delle pesche artigianali, ai quesiti legati a forme di sostegno finanziario comunitario dopo la fine della programmazione del Fondo europeo per la pesca; questi i temi che le associazioni vorrebbero affrontare con i rappresentati di Bruxelles. “Un confronto – concludono le associazioni- per capire meglio l’indirizzo che l’Unione europea intende seguire e per condividere la linea che l’Italia vorrebbe venisse recepita nell’ambito di questa riforma”. . |
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LEGAMBIENTE BASILICATA, UN DDL CONTRO PESTICIDI IN AGRICOLTURA |
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Legambiente Basilicata esprime soddisfazione per la presentazione del disegno di legge “Delega al Governo per Nuove norme per l´utilizzo dei prodotti fitosanitari in Agricoltura” d´iniziativa del Sen Francesco Ferrante, che è anche responsabile agricoltura di Legambiente nazionale. Il ddl è stato presentato questa mattina a Roma nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione di Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) e Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente. Primi firmatari del Disegno di Legge “Delega al Governo per Nuove norme per l´utilizzo dei prodotti fitosanitari in Agricoltura” d´iniziativa del Sen. Francesco Ferrante, i Senatori del Pd Emanuela Baio, Filippo Bubbico, Silvia Della Monica, Roberto Della Seta, Roberto Di Giovan Paolo, Mauro Maria Marino, Alberto Maritati, Paolo Nerozzi, Gian Piero Scanu, Gian Carlo Sangalli, Vincenzo Maria Vita e i Senatori del Svp Manfred Pinzger e Helga Thaler. Tra i punti fondanti del Disegno di Legge una serie di misure di cui l´Italia dovrà dotarsi entro il 1° gennaio 2013, tra cui: disincentivare progressivamente l´uso della fitosanitaria in agricoltura e al contempo introdurre misure incentivanti pratiche agricole che facciano ricorso ad un uso minore di fitofarmaci, privilegiando i metodi non chimici, affinché gli utilizzatori professionali di fitofarmaci adottino le pratiche o i prodotti che presentano il minor rischio, comunque tendente a zero; introdurre il principio di precauzione a tutela della salute dell´uomo, con particole attenzione ai bambini, degli animali, delle biodiversità e dell´ambiente; introdurre il concetto di valutazione del rischio, sia nel processo di autorizzazione per nuovi fitofarmaci, sia nella verifica degli effetti che residui degli stessi possono avere sulla salute dell´uomo, con particolare attenzione ai bambini, degli animali, delle biodiversità e dell´ambiente; vietare l´uso di pesticidi in aeree specifiche, quali parchi, giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili delle scuole e parchi gioco nonché in prossimità di aree in cui sono ubicate strutture sanitarie o le aree protette nazionali e regionali; eliminare il rischio d´inquinamento conseguente all´uso di pesticidi di falde acquifere e sorgenti di acqua potabile; vietare a chiunque l´utilizzazione di prodotti fitosanitari se: l´area è confinante con una coltivazione biologica e comunque se tale distanza è inferiore a trecento metri; proteggere l´attività pronuba degli insetti impollinatori attraverso adeguate precauzioni, vietando l´uso di prodotti fitosanitari su piante in fioritura, anche se spontanee e situate sotto la coltura principale; adottare misure volte a promuovere programmi di informazione e di sensibilizzazione, in particolare sui rischi e i potenziali effetti acuti e cronici per la salute umana dei pesticidi e sull´utilizzo di alternative non chimiche, anche attraverso integrazioni e modifiche ai programmi scolastici; elaborare un elenco che individui sostanze altamente tossiche, in particolare quelle cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, che non potranno essere autorizzate, così come per le sostanze che interferiscono sul sistema endocrino e quelle valutate come persistenti, bioaccumulanti e tossiche, nonché quelle molto persistenti e molto bioaccumulabili. . |
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IL VENETO AGROALIMENTARE A CONSULTO 11 E 12 FEBBRAIO A VILLA CONTARINI |
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Consulto plenario il 11 e 12 febbraio prossimi su “ L’innovazione nella filiera agro-alimentare: l’esperienza del Veneto”. L’appuntamento, che si svolgerà a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, è organizzato dalla Regione nel quadro del ciclo di conferenze sull’industria agroalimentare promosso dalla stessa Commissione Europea all’interno del Programma Competitività e Innovazione. “Per il Veneto sarà una importante occasione di approfondimento di riflessione e di proposta – ha sottolineato il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato – che si colloca in una fase cruciale della crisi economica mondiale e in un momento di pesante crisi per l’agricoltura: le istituzioni regionale e comunitaria si fanno promotrici di un sistema di cooperazione tra i portatori d’interesse per unire idee, strumenti e risorse con la volontà di creare sinergie che sappiano fornire risposte concrete ad un settore economico assolutamente strategico come quello dell’agroalimentare”. La Conferenza è rivolta specialmente alle imprese piccole e medie (le Pmi rappresentano circa il 99 per cento del numero totale di imprese agroalimentari in Europa) e prevede la presenza di rappresentanti della Commissione Europea, del Ministero per le Politiche agricole alimentari e forestali, della Regione del Veneto, esponenti del mondo accademico, della ricerca e del mondo produttivo. Il programma completo della “due giorni” è reperibile in internet al sito http://ec. Europa. Eu/enterprise/sectors/food/events/italy-2010/index_it. Htm, dove si può effettuare l’iscrizione ai lavori. . |
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AGRICOLTURA, ATTIVO SERVIZIO ALSIA PER CALCOLO ORE DI FREDDO |
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Da alcuni anni l’Alsia, l’Agenzia lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, a partire dal primo novembre estrae dai dati rilevati dalle proprie stazioni agrometeorologiche il numero di ore giornaliere inferiori a 7°C, per aiutare gli agricoltori ad individuare il momento più opportuno per la copertura dei frutteti. Il soddisfacimento del fabbisogno in freddo delle coltivazioni arboree è infatti il punto di partenza per ottenere buoni livelli produttivi. La pianta, dopo aver accumulato una certa quantità di freddo, può essere coperta con i teli, per interromperne la dormienza e anticiparne il risveglio vegetativo e, quindi, la maturazione. E’ questa “forzatura” che permette di avere sul mercato le primizie locali. E nel Metapontino numerose sono le cultivar (varietà) di albicocco e di pesco coltivate con questo metodo. Il calcolo delle ore di freddo viene effettuato con il metodo classico delle ore giornaliere inferiori a 7 °C e con il “metodo Utah”. Quest’ultimo, molto più complesso del precedente, consente di individuare meglio il momento più opportuno per la copertura del frutteto, poiché attribuisce un “peso” differente al livello termico raggiunto. La diffusione delle informazioni così ottenute avviene in due modi: con cadenza settimanale, attraverso il bollettino agrometeorologico e/o fitosanitario, inviato agli utenti del servizio mediante posta elettronica e pubblicato sul portale dei Servizi di Sviluppo Agricolo (www. Ssabasilicata. It); con cadenza giornaliera tramite sms, i brevi messaggi inviati direttamente sul telefono cellulare degli agricoltori iscritti al servizio. L’utenza attualmente è composta per gran parte dai frutticoltori del Metapontino. Il servizio è gratuito. Per chi volesse farne richiesta, potrà rivolgersi al responsabile, dottor Emanale Scalcione, telefonando al numero 0835 244365, fax 0835 244275, oppure inviando una mail al seguente indirizzo di posta elettronica: emanuele. Scalcione@alsia. It. . . |
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ORTOFRUTTA: “IN QUESTI GIORNI ASSISTIAMO A VENDITE DI PRODOTTI SOTTOCOSTO CHE NON SONO DICHIARATE COME TALI, QUINDI PRIVE QUINDI DI TRASPARENZA: L’ESTATE SCORSA ERANO LE PESCHE, ADESSO SONO LE ARANCE VENDUTE ALLE STESSO COSTO DI PRODUZIONE ” |
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Bologna – “Dopo la corsa al ribasso forsennato sulle vendite promozionali della frutta all’ inizio della stagione estiva 2009 e l’applicazione “distorta” di vari ‘accordi di crisi’ sia delle pesche e nettarine, sia dell’uva da tavola -che in ragione di quantità risibili esitate a fronte degli accordi di filiera hanno sostanzialmente portato solo un po’ di immagine alle catene distributive senza nessun effetto sui prezzi di liquidazione ai produttori - registriamo la ciclica ripresa di iniziative di vendite sottocosto”. Lo affermano in una nota congiunta Cia e Confagricoltura dell’Emilia Romagna. “A ripartire è stavolta il Conad con le arance a marchio “percorso qualità” vendute a 50 centesimi al chilo, esattamente il suo costo di produzione in campagna – spiegano Nazario Battelli (Cia) e Guglielmo Garagnani (Confagricoltura). Non intendiamo, anche in questa occasione, mettere in discussione l’iniziativa commerciale in quanto tale, che tende sicuramente a favorire un incremento dei consumi di frutta e che rispetta le attuali normative in materia, ma non dichiarando il sottocosto si innescano nel consumatore incomprensione e disorientamento tali da impedirne un approccio utile e continuativo con il consumo di ortofrutta: sono situazioni in cui gli acquirenti non percepiscono i costi reali di una produzione rispettosa delle regole e delle norme vigenti”. In queste vendite sottocosto le catene di distribuzione, dovendo programmare delle perdite, normalmente chiedono ai fornitori di aumentare ulteriormente la scontistica (“altra anomalia tutta italiana”, osservano Cia e Confagricoltura) inducendo così una ‘depressione preventiva’ di un mercato che influenzerà le quotazioni di tutta la stagione 2010. “Il giusto prezzo finale legato al valore qualitativo e nutrizionale della frutta italiana di stagione – prosegue la nota di Confagricoltura e Cia - la trasparenza nella costruzione del prezzo che veda una soddisfazione di tutti gli attori della filiera e la costruzione di filiere a prezzo contrattato sono gli aspetti strategici per difendere e valorizzare la nostra ortofrutta ed il suo sistema produttivo in questo momento così difficile per l’agricoltura e per l’economia. Bisogna tuttavia impedire che sia ‘tranquillamente’ fattibile comunicare la possibilità di acquisto di un prodotto di qualità, spesso anche alla metà del costo, che serve per raggiungere gli scaffali della Gdo o i banchi dei mercati”. “Queste campagne promozionali così distorsive, tra l’altro, sono riproposte all’indomani di atti politici molto forti, come la posizione espressa all’unanimità da tutte le Regioni italiane per richiedere normative e accordi tesi alla promozione di un “codice di condotta” della Grande distribuzione con la filiera produttiva che in senso etico intervenga nella regolazione dei rapporti con i fornitori – concludono Garagnani e Battelli - proprio per superare le attuali contraddizioni che non permettono mai la certezza di un prezzo netto e trasparente, tempi di pagamento congrui e che superi il ricorso alle vendite sottocosto nel settore dei prodotti freschi e deperibili”. . |
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AGROALIMENTARE, DATI SULL´EXPORT CONFERMANO LA CRESCITA DELLA CAMPANIA SUI MERCATI ESTERI. |
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"I dati di Federalimentare sull´export di settore nel 2009 - dichiara l´assessore regionale all´Agricoltura Gianfranco Nappi, commentando i dati di settore di Federalimentare presentati oggi a Roma -riconoscono alla Campania un ruolo di leader nella produzione e commercializzazione delle eccellenze agroalimentari. Nel difficile momento di crisi economica congiunturale, i nostri prodotti sono riusciti a trovare nuovo spazio sui mercati esteri, aumentando le esportazioni campane nell’ultimo anno dell’8,6%. Questo grazie anche all’impegno congiunto di Istituzioni e aziende per l´internazionalizzazione del comparto, e alla crescita di produzioni di indiscutibile qualità come quella olivicola". Oggi e giovedì, a Colonia, si svolgerà la prima tappa di un nuovo "Road Show Estero" delle eccellenze campane, organizzato dall´Assessorato regionale all´Agricoltura e da Assocamere Estero attraverso Intertrade, l´azienda speciale della Camera di Commercio di Salerno. Due giorni di convegni, dibattiti e incontri commerciali dedicati alla qualità e alla cultura campana, in collaborazione con il Consolato italiano a Colonia, la Camera di Commercio italiana per la Germania e l´Istituto Italiano di Cultura a Colonia. Il programma del Road Show prevede: la conferenza "Contro i fantasmi religiosi. Giordano Bruno e la sua filosofia della tolleranza", a cura del prof. Nuccio Ordine; Il dibattito "Promozione della cultura e qualità campana a Colonia", con interventi del Console d’Italia a Colonia Eugenio Sgrò, della direttrice dell´Istituto Italiano di Cultura Stefania Falone e dello chef Gennarino Esposito, che terrà una lectio sulla gastronomia campana. "Come Regione - continua Nappi - intendiamo da subito andare avanti con il sostegno ai produttori sui mercati internazionali. Da quì la kermesse tedesca, alla quale partecipano quattordici aziende agroalimentari campane, che attraverso appositi incontri con Buyers locali potranno rafforzare ulteriormente i rapporti commerciali con la Germania". . |
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RESIDUI DI ANTIPARASSITARI NEI GENERI ALIMENTARI: ACCERTARE EVENTUALI CONTAMINAZIONI NELLE SOSTANZE A BASE DI MIELE. |
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Ci è giunta notizia che da un esteso monitoraggio effettuato in Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Toscana e Lombardia, finalizzato ad accertare la qualità del miele biologico, è stata riscontata la presenza di un antiparassitario nel propoli, con dosi trentaquattro volte superiori ai limiti consentiti dalla legge. Nel comune di Bagno di Romagna sono state sequestrate oltre duemila confezioni contaminate. Dai controlli è emerso che esistono produzioni a base di miele che utilizzano sostanze di origine naturale e altre, oggetto di attenzione, che utilizzano farmaci a base di principi attivi di sintesi per la lotta alla Varroa. La procedura di allerta alimentare attraverso gli organi del Ministero della Salute per il ritiro del prodotto contaminato è già stata attivata. Il pròpoli è una sostanza resinosa che le api raccolgono dalle gemme e dalla corteccia delle piante. Si tratta quindi di una sostanza di origine prettamente vegetale anche se le api, dopo il raccolto, la elaborano con l’aggiunta di cera, polline ed enzimi prodotti dalle api stesse. Le indagini sono ancora in corso su tutto il territorio nazionale. Per queste ragioni, il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori Giovanni D’agata, invita le autorità preposte ad accertare eventuali contaminazioni in altre sostanze a base di miele ed individuare le rotte con le quali questi prodotti antiparassitari, ormai al bando in Italia e in Europa, vengono illegalmente introdotti commercializzati nel nostro Paese. . . . |
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MANGIABILE. PER RITROVARE IL LEGAME TRA CIO’ CHE MANGIAMO E IL TERRITORIO IN CUI VIVIAMO |
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Giovedì 28 gennaio 2010 alle ore 16,30 presso la Cineteca di Bologna inizia Mangiabile, una serie di incontri dedicati alla corretta alimentazione e al consumo consapevole organizzato dall’Assessorato Agricoltura nell’ambito di Consumabile, la campagna della Regione Emilia-romagna che promuove stili di consumo e di vita sostenibili. La nostra salute, ma anche quella del pianeta in cui viviamo, sono il frutto delle nostre scelte quotidiane. Locale, tipico, biologico, solidale: è questo il cibo che fa bene al corpo e all’ambiente. Un invito a diventare “Consumatori Abili” capaci di conoscere ciò che mangiamo, riconoscere ciò che si produce nel nostro territorio e le produzioni rispettose dell’ambiente. Queste le date e i temi degli incontri: Bologna 28 gennaio, ore 16,30 - Cineteca di Bologna, via Riva di Reno 72. Dal produttore al consumatore. La spesa a km zero. Le esperienze dei Gas e dei Mercati contadini Seguirà la proiezione del film “Terra Madre” di Ermanno Olmi . Bologna, 3 febbraio, ore 16,30 - Cineteca di Bologna. Cosa metto nel carrello? Conoscere i meccanismi della distribuzione e della pubblicità per un consumo consapevole. Minerbio (Bo) 18 febbraio ore 15,30 - Cooperativa Sociale L´orto, via Marconi 2/b Minerbio Esperienze e esempi di orti urbani. Le innumerevoli virtù delle erbe aromatiche. Forlimpopoli (Fc) 18 febbraio ore 16,30 - Casa Artusi, via Andrea Costa 27 Alimentazione mediterranea, stagionale, sostenibile. Un presidio per la salute. Soragna (Pr) 27 febbraio ore 10 - Museo del Parmigiano Reggiano, Corte Castellazzi via Volta, 5 Il Parmigiano Reggiano. Storia, valore nutrizionale e funzionale . Al termine di ciascun incontro seguirà una degustazione di prodotti locali. Gli eventi sono rivolti a cittadini, educatori e operatori del settore La partecipazione è gratuita. E’ gradita l’iscrizione alla segreteria http://www. Er-consumabile. It/ . |
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LAGUNA FVG: AL VIA CONCESSIONI PER ATTIVITÀ ALLEVAMENTO MOLLUSCHI |
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Mercoledì 27 gennaio, alle ore 11. 30, a Marano Lagunare presso la sala consiliare del Centro Civico, sarà sottoscritto, tra l´Amministrazione Comunale e l´Associazione Temporanea di Imprese costituita dalle società Almar Acquacoltura Lagunare Marinetta (Cooperativa agricola) - Molluschicoltura Maranese (Soc. Consortile agricola) e Cooperativa Pescatori San Vito, l´atto di concessione di aree demaniali nella laguna di Marano. La concessione ha per oggetto uno specchio acqueo delle dimensioni di 700 ettari circa da destinare all´attività di allevamento di molluschi bivalvi e trae origine, nel rispetto della Legge Regionale n. 31/2005 e successive modifiche ed integrazioni, dal bando indetto dal Comune il 9 gennaio 2008. Il sindaco, Mario Cepile, e l´Amministrazione comunale di Marano Lagunare hanno invitato a prendere parte all´evento il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali dott. Luca Zaia, l´assessore regionale alle risorse agricole, naturali e forestali dott. Claudio Violino, il Prefetto di Udine, le Autorità civili e militari locali. La sigla dell´atto rappresenta la conclusione di un iter che si è protratto per quasi dieci anni e costituisce un momento di svolta e di rilancio per l´economia del paese, soprattutto per il settore della pesca, che, come afferma il Sindaco, sta affrontando un periodo di forte declino. Le potenzialità offerte dall´attività di acquacoltura sono molteplici perché si passa da un´attività di raccolta ad un´attività organizzata in modo imprenditoriale con possibili ripercussioni positive sul fronte occupazionale anche, in prospettiva, giovanile e femminile. Si stima che in una prima fase dovrebbero essere impiegate circa 150 pescatori. "Mi auguro inoltre che con l´avvio delle attività di acquacoltura si possa ritenere chiuso un periodo di anarchia e conflitti sociali all´interno del mondo della pesca, dando certezza sulle modalità, tempi e quantità di pescato di vongole veraci in Laguna. Oltre a valenze meramente economiche, il business delle vongole da allevamento ridarà, questo almeno nelle intenzioni della Giunta comunale, unità e serenità a tutta la popolazione". . |
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MODENA: AGROALIMENTARE, DIFENDERE I PRODOTTI DI QUALITÀ SERVE UNA TASK-FORCE ANTISOFISTICAZIONI |
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Occorrono «nuovi strumenti per salvaguardare i prodotti agroalimentari di qualità dai fenomeni di sofisticazione e concorrenza sleale, perché la legislazione nazionale è vecchia e del tutto inadeguata alla competizione globale». E le istituzioni locali «sono pronte a fare un passo avanti, mettendo in campo le specificità del territorio». L´ha affermato il 22 gennaio il presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini aprendo i lavori del convegno "La tutela e la valorizzazione dei prodotti Dop e Igp", organizzato da Provincia e Regione Emilia Romagna, che si è svolto nella mattina di venerdì 22 gennaio alla sala Panini della Camera di commercio. Nel sottolineare che «i prodotti Dop e Igp rappresentano un elemento trainante per l´economia locale», Sabattini ha messo in guardia sul fatto che «la crisi rischia di spingere la competizione al ribasso, ed è sufficiente un comportamento sbagliato da parte di un produttore per recare al mercato e al territorio un danno d´immagine incalcolabile. Deve esserci - ha aggiunto - tolleranza zero nei confronti dei sofisticatori, a tutela delle imprese e dei consumatori». Sabattini ha quindi avanzato la proposta di «creare una task-force dove anche le realtà locali concorrono ai controlli sui prodotti agroalimentari», citando il caso di un´esperienza avviata di recente a Padova, un protocollo in materia di lotta alla contraffazione sotto il coordinamento della Prefettura. Una proposta rilanciata da Tiberio Rabboni, assessore regionale all´Agricoltura, il quale ha spiegato inoltre che «è necessario concordare nuove modalità di coordinamento tra ministero e Regioni per vigilare sugli organismi di controllo e formare consorzi di tutela per i nuovi prodotti Dop e Igp: a ogni prodotto deve corrispondere un solo consorzio di tutela. Occorre lavorare inoltre al rafforzamento degli organismi di certificazione favorendo processi di fusione e aggregazione». A livello comunitario inoltre - ha concluso l´assessore - «deve essere introdotto l´obbligo per gli Stati europei di intervenire d´ufficio contro le sofisticazioni». I prodotti emiliano-romagnoli a marchio europeo Dop e Igp sono 30 (undici quelli modenesi), il 15 per cento del totale nazionale, e interessano oltre 6. 200 aziende agricole e 1. 200 aziende di trasformazione, per un valore alla produzione di 2. 400 milioni di euro, come ha spiegato Denis Pantini, responsabile dell´Area agricoltura e industria alimentare di Nomisma. I danni economici provocati dai fenomeni di contraffazione sono elevatissimi, anche se difficilmente quantificabili: «I dati della Commissione europea - ha detto Pantini - confermano come la contraffazione sia un problema crescente. Nel 2008 sono stati quasi 50 mila i casi registrati che hanno portato al sequestro di quasi 179 milioni di prodotti». «Per questo - ha concluso Paolo De Castro, presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo - è auspicabile una revisione del regolamento comunitario. Anche se il marchio di tutela - ha concluso - da solo non è sufficiente. Molto resta da fare sul versante della capacità commerciale e sull´organizzazione di vendita delle imprese: senza un recupero dei ritardi esistenti su tale versante, anche un registro multilaterale potrebbe fare ben poco». . |
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ECCO IL DEPOSITO PER LO STOCCAGGIO DELLE DERRATE ALIMENTARI SERVIRÀ ALL’ASSOCIAZIONE BANCO ALIMENTARE DEL TRENTINO ALTO ADIGE – ONLUS |
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Oggi Patrimonio del Trentino Spa ha perfezionato l’acquisto dell’immobile a Gardolo che fungerà da deposito dell’Associazione Banco Alimentare del Trentino Alto Adige – Onlus per lo stoccaggio delle derrate alimentari. L’immobile ha un costo di 990. 000,00 euro, a cui vanno ad aggiungersi gli oneri fiscali. Nell’estate del 2009 l’Associazione Banco Alimentare del Trentino Alto Adige – Onlus ha fatto presente alla Provincia autonoma di Trento la necessità di trovare un magazzino più ampio (con superficie netta di minimi 800 mq) e adeguato alle esigenze dell’associazione (ad esempio ben accessibile da mezzi per trasporto merci), in cui stoccare gli alimenti della Colletta Alimentare e delle forniture ricevute dall’Agea e dalle industrie agroalimentari della Provincia di Trento e di altre Provincie d’Italia. Il Banco Alimentare si occupa di recuperare eccedenze alimentari e ridistribuirle gratuitamente ad associazioni ed enti caritativi. La Provincia, rinvenuta tale necessità, ha incaricato Patrimonio del Trentino Spa di individuare una soluzione adeguata rispetto alle richieste dell’associazione. All’avviso di ricerca immobiliare per l’acquisto di immobile già realizzato pubblicato in autunno da Patrimonio hanno risposto quattro offerenti. L’azienda vincitrice, che ha ricevuto un parere di idoneità da parte della Commissione interna della società costituita per la valutazione delle offerte, ha proposto l’immobile sito in C. C. Gardolo, p. Ed. 1485 p. M. 6, al costo di 990. 000,00 euro, oltre gli oneri fiscali. La copertura finanziaria di tale operazione è garantita dal canone di locazione a carico dell’Associazione Banco Alimentare del Trentino Alto Adige – Onlus che usufruirà del deposito. Nello stesso giorno del rogito dell’immobile, avvenuto davanti al Notaio Marco Dolzani, è stato sottoscritto un contratto di locazione tra Patrimonio del Trentino Spa e il Banco Alimentare che prevede una durata di 6+6 anni e un canone annuale di 40. 000 euro per il 2010 e di 50. 000,00 euro per gli anni successivi. Www. Patrimoniotn. It . |
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BASILICATA: PRONTO IL PREZZARIO IN AGRICOLTURA |
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Anche l’agricoltura lucana per la prima volta potrà usufruire di un prezzario specifico del settore. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, il quale fa presente che nel prezzario regionale predisposto dal Dipartimento regionale Infrastrutture ci sarà un’apposita sezione per i lavori in agricoltura. Il documento che riguarda le opere agricole è stato elaborato dall’Ufficio Economia, Servizi e Valorizzazione del territorio rurale del Dipartimento Agricoltura, diretto da Giuseppe Eligiato, e tra le varie tipologie riguarda opere edili rurali, di miglioramento e trasformazioni agrarie, opere e impianti per interventi irrigui, strutture e impianti per le colture. “In relazione ai mutamenti dei costi sui materiali e alla mano d´opera per l’ esecuzione di opere e lavori per gli investimenti nelle imprese agricole – ha specificato Viti- e della realizzazione delle moderne innovazioni e tecnologie, gli Uffici del Dipartimento Agricoltura in collaborazione con quelli del Dipartimento Infrastrutture hanno realizzato un´articolata analisi e ricerca per giungere all’adeguamento reale dei prezzi conformandoli al contesto attuale e aggiungendo ulteriori categorie e tipologie. Pertanto – ha aggiunto l’assessore Viti- con il nuovo del prezzario si darà la possibilità ai professionisti, agli imprenditori agricoli e agli operatori del settore di realizzare le opere e i lavori in modo idoneo alle esigenze del miglioramento aziendale e consentendo, l´introduzione di adeguate tecnologie anche in conformità alle eventuali prescrizioni ambientali e costruttive richieste da enti e uffici preposti. Il tutto nel rispetto delle esigenze delle aziende, della sicurezza sui luoghi di lavoro e del benessere degli animali. Il prezzario- ha concluso Viti- avrà ragione di essere utilizzato ancora di più a breve quando inizieranno ad essere operativi gli investimenti previsti dal Piano di sviluppo rurale” . |
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“SIAFT", GRANDE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE MERIDIONALI |
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Olio, vino, liquori, formaggi, e insaccati, dolci, prodotti sott’olio e sotto aceto, da forno, pasta, conserve e i tanti sapori della buona tavola delle province di Matera, Potenza, Reggio Calabria, Crotone e Foggia hanno conquistato i palati e l’interesse dei buyers e degli opinion leaders statunitensi, tedeschi, russi e polacchi che hanno incontrato a Matera, a Palazzo Viceconte ( residenza storica ex Palazzo Marchesi di Venusio), rappresentanti e operatori di 53 aziende delle aree coinvolte nel progetto “South Italy Agrofood and Tourism’’ (S. I. A. F. T). Tante trattative, impegni, che hanno evidenziato le grandi potenzialità della filiera dei prodotti tipici locali e dei territori di provenienza, dove la gastronomia è una componente importante dell’offerta turistica calabrese, pugliese e lucana. E il successo dell’evento, realizzato con l’apporto di Mondimpresa e azienda speciale della Camera di commercio di Matera Cesp, e la sponsorizzazione di Amaro Lucano ed Eurocert, sta nella sinergia messa in campo dai presidenti delle Camere di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, di Potenza Pasquale Lamorte, di Foggia Eliseo Zanasi, di Crotone Fortunato Roberto Salerno e di Reggio Calabria Lucio Dattola che hanno evidenziato l’importanza di fare sistema e di valorizzare peculiarità come l’enogastronomia e il turismo, in generale, in grado di portare valore aggiunto all’economia del Mezzogiorno. E riscontri positivi, con l’ incoraggiamento ad andare avanti e a coinvolgere altre realtà camerali, sono venuti in occasione della inaugurazione degli incontri tra buyers e operatori economici, dal presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello. “Ho visto al Siaft -ha detto Dardanello- volontà e capacita´ di fare bene e la buona tavola e´ una opportunità per conquistare nuovi mercati. Lavorare con complementarieta´, piu´ che concorrenza, è un segno importante per far vincere il made in Italy e l’economia del Mezzogiorno. Il Siaft ha evidenziato le capacita´ del sistema camerale di fare sistema, con quattro Camere di commercio del Sud insieme per promuovere risorse importanti e di qualita´, grazie al sistema di Mondoimprese, che ha sostenuto questo processo. Sono certo che questa esperienza si potrà estendere verso altre Camere di commercio. Cercheremo di valorizzare questa esperienza attraverso il sistema camerale e la ristorazione nel mondo grazie alle sinergie con Ice, Unioncamere, Ministero per il commercio estero’’. La sinergia tra gli enti camerali del Sud è stata evidenziata dal presidente della Camera di commercio di Matera e presidente di Unioncamere di Basilicata Angelo Tortorelli. “Siamo stati - ha detto Tortorelli - i pionieri di questa scommessa, che spero possano essere accolte da altri enti camerali. E ci riempie di soddisfazione sapere che questa esperienza servirà di esempio per altre realtà del Sud e non solo e che, dal prossimo anno, il fondo perequativo camerale consentirà di estendere l’esperienza del Siaft ad altre Camere di commercio’’. Un impegno che vede le Camere di commercio di Basilicata unite per un progetto comune, finalizzato a rafforzare i processi di internazionalizzazione già avviati con alcuni mercati stranieri. “ Per la Basilicata – ha detto il vicepresidente nazionale di Unioncamere e presidente della Camera di commercio di Potenza, Pasquale Lamorte - lavorare in sinergia con altre realtà camerali del Mezzogiorno è una grande opportunità di rafforzare i processi di internazionalizzazione avviati e di promuovere le nostre produzioni tipiche sui mercati stranieri. Gli incontri con i tour operators esteri e l’attività divulgativa degli opinion leaders sono certo che contribuiranno ad avviare percorsi fruttuosi per promuovere il territorio e le nostre imprese, che al Sud hanno valide opportunità per conquistare consensi e potenziare il sistema della filiera agroalimentare’’. . |
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LA BRESAOLA DELLA VALTELLINA E MCDONALD’S: LE NUOVE RICETTE ITALIANE DI MC ITALY |
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Mcdonald’s ha presentato alla presenza del Ministro Zaia, le nuove ricette di Mcitaly. Origine italiana, qualità e tracciabilità dell’intera filiera produttiva sono gli elementi valoriali alla base del progetto Mcitaly, con il quale Mcdonald’s corona un processo di promozione di prodotti tipici della più alta tradizione gastronomica italiana. Nel contesto di un percorso atto a valorizzare le tipicità italiane, sono state svolte operazioni di grande successo con il Consorzio del Parmigiano Reggiano Dop, con il Consorzio dello Speck dell’Alto Adige Igp, con la pesca e nettarina della Romagna Igp, nonché con realtà come la pancetta affumicata della Val Venosta o le mele della Valtellina. Si tratta di un cambiamento importante che ha ampi spazi di approfondimento. L’intento perseguito in sinergia con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e con i Consorzi di tutela è quello di creare nuove ricette con ingredienti al 100% italiani e che valorizzino ulteriormente i prodotti Dop e Igp. Da qui è nato il nuovo Prodotto: l’Insalata verde in cui spicca tra gli ingredienti,italiani al 100%, la Bresaola della Valtellina Igp. Il progetto Mc Italy che partirà in tutti i ristoranti Mcdonald’s dal 27 gennaio, se troverà successo sarà esportato anche in altri paesi europei. “Per noi è un onore essere inseriti nel menù di Mcitaly che sarà proposto in 400 punti vendita, dove vengono serviti ogni giorno 5-600. 000 persone. Si tratta quindi di una realtà che ha un enorme potere di comunicazione e raggiunge grandi numeri di persone. Il nostro è un prodotto magro, ipocalorico, nutriente, consigliato dai dietologi per tutte le fasce di età, che andrà ad accontentare tutti coloro che scelgono un’alimentazione sana e corretta”. – ha affermato Emilio Rigamonti - Presidente del Consorzio di tutela della Bresaola della Valtellina. “Qualora il progetto di Mcitaly dovesse essere esportato anche all’estero, la nostra bresaola può diventare senza dubbio un simbolo del Made in Italy. Già apprezzata dall’Unione Europea (oltre il 60% degli ordini proviene da questa area), un’operazione del genere potrebbe aiutare anche far salire ulteriormente la nostra quota di bresaola esportata, che oggi si attesta sul 12%” ha concluso Rigamonti. . |
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ANTONIO FERRARI: IL PRIMO CORSO DI FORMAGGI ON LINE |
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Antonio Ferrari, nuovo talento nel mondo dei formaggi in Italia e titolare dell´enoteca di Padova "antonio ferrari - storie di cibo e di vino", lancia il primo videocorso on line sul mondo dei formaggi. Da oggi 12 lezioni sul sito www. Formaggiimmorali. It Quali formaggi scegliere? Quali sono le regole per un buon abbinamento con vini? Da oggi il primo corso on line per imparare a conoscere i formaggi. L´iniziativa è di Antonio Ferrari, titolare dell´omonima enoteca a Padova e considerato un giovane emergente nel mondo dei formaggi. Sono in programma 12 lezioni, con cadenza ogni due settimane, ognuna delle quali presenterà caratteristiche e curiosità di un formaggio diverso. Per seguire il corso basta iscriversi alla newsletter sul suo sito: www. Formaggiimmorali. It . “La cultura del formaggio in Italia é ancora poco sviluppata, i dati sull´acquisto dei formaggi testimoniano un vuoto di cultura del gusto nei confronti di questo prodotto – spiega Antonio Ferrari – Il mio impegno è rivolto ad offrire un vero e proprio viaggio tra le forme del latte, che si discosti dai prodotti standardizzati. Un corso sui formaggi di tipo edonistico, che punta al piacere del mangiare bene”. L´idea è di legare il sapere al mondo del cibo, un approccio che trova ragione nella formazione letteraria di Antonio Ferrari. In particolare nelle letture dello scrittore Manuel Vàzquez Montalbán, autore conosciuto per il libro “Ricette immorali”. Antonio Ferrari nasce a Padova. Professionalmente si forma prima nella bottega dei genitori e più tardi in locali specializzati in salumi e formaggi, a Ginevra e Milano. Nel 2005 apre a Padova l´enoteca "antonio ferrari - storie di cibo e di vino". Attualmente si divide fra la città del Santo, la Romagna, dove lavora come consulente per diversi locali, i corsi di avvicinamento al formaggio e una crescente attività di catering. . |
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IDENTITA’ GOLOSE ALL’INSEGNA DEL LUSSO DELLA SEMPLICITA’: LA NUOVA FRONTIERA DELLA CUCINA E PASTICCERIA D’AUTORE. IL RITORNO A UNA CREATIVITÀ BASATA SU ESSENZA E PRIMORDIALITÀ DELLE MATERIE PRIME |
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Che anche a tavola l’ora dell’ostentazione sia ormai archiviata, se ne aveva sentore. Il mutato clima sarà ufficializzato dai contenuti di Identita’ Golose, congresso italiano di cucina d’autore che, per la sesta edizione in programma dal 31 gennaio al 2 febbraio, ha scelto come tema il Lusso della Semplicità. Il nuovo lusso a tavola è figlio di due fenomeni: una sempre più marcata attenzione alla qualità della vita in ogni suo aspetto - e l’alimentazione certo non può sfuggire a questo - e un più diffuso spirito di sobrietà che ci fa pensare che non è più corretto e opportuno mangiare certi prodotti fuori luogo e fuori stagione. La nuova frontiera della ricerca gastronomica è segnata dal ritorno a una creatività basata sul prodotto, terreno ideale per gli interpreti della cucina d’autore di casa nostra e non solo. «Oggi vincono» afferma l’ideatore e curatore Paolo Marchi «il sapore e il sapere; perde il consumo acritico ed esibito». Porte aperte dunque alla voglia di cibi raw, crudi e vivi e di cucina naturale. Porte aperte al desiderio di liberarsi dagli orpelli dell’alta cucina classica e di superare la contrapposizione tra cibi ricchi e cibi poveri, esplorando una rete di sentieri che attraversa oggi l’intero mondo della gastronomia. E’ un imperativo che arriva da lontano: da vent’anni di attività dello Slow Food attorno alla valorizzazione del prodotto agricolo, per esempio. O dalla più recente riflessione di Ferran Adrià sul fatto che tutto può concorrere a fare alta cucina. Già perché è facile essere bravi sciorinando materie prime costose o tecniche da effetto speciale. Più complesso è farlo seguendo la strada dell’ingrediente primordiale che richiede attenzione, intuito e intelligenza. Alla nuova edizione del congresso si percorrerà il secondo itinerario, alla ricerca dell’essenza del prodotto, quella che fa diventare una carota più eccitante di un vasetto di caviale. Come pure le verdure del romano Salvatore Tassa che, una volta nel piatto, sono la sintesi di anni di mestiere e ricerca del buono nell’orto valorizzato grazie alle tecniche di cottura più attuali. Gli chef di oggi sono un Bottura che estremizza con ironia le eccellenze emiliane; un Cannavacciuolo che riscopre, grazie allo straordinario pane di Eugenio Pol, il piacere di fare la scarpetta; un Gennaro Esposito che si fa ambasciatore di decine di micro produttori locali… Al Milano Convention Centre di via Gattamelata sono attesi oltre 50 fra i maggiori protagonisti della scena internazionale. Tra questi basti ricordare la partecipazione di Alain Ducasse, molto più di uno chef fra le personalità dominanti della ristorazione in ogni suo aspetto; Alvin Leung ex ingegnere acustico, patron del Bo Innovation a Honk Kong, geniale interprete di una cucina che respira l´aria del Pacifico ma che sa sintonizzarsi anche sulle avanguardie del mondo intero, o ancora Daniel Patterson del Coi di San Francisco, cultore del prodotto di stagione che sceglie i suoi ingredienti con cura maniacale per trasformarli in piatti che sono un´ode alla natura. Come ogni anno protagonisti sul palco del congresso non solo cuochi ma anche pasticcieri, artigiani e produttori, con un occhio attento alla città e ai suoi ristoranti inseriti nel circuito Fuori Congresso dove prenotare per gustare grandi piatti e vivere sicure emozioni. Il programma si completa con tre giornate monografiche, momenti di approfondimento e studio dedicati domenica all´olio (non come semplice condimento ma come vero e proprio ingrediente), lunedì alla pasta (da non intendersi come i classici spaghetti al dente) e martedì alla pasticceria con la chiusura nel segno del cioccolato e della pasticceria d’autore grazie all’intervento dei maestri dell’Ecole du Grand Chocolat Valrhona. E martedì sarà anche il giorno in cui, sul palco dell´auditorium, sfileranno gli chef della Regione Ospite, l’Emilia Romagna, guidata da Massimo Bottura e Igles Corelli, e quelli della Nazione Ospite, la Slovenia con Tomaz Kavcic come portabandiera. Riconfermata per il 2010 la collaborazione con i grandi partner - Consorzio Tutela Grana Padano, Acqua Panna-s. Pellegrino, Birra Moretti e Lavazza – che saranno parte attiva della maratona golosa con la presentazione di originali iniziative che coinvolgeranno la stampa, i cuochi e i congressisti. La sesta edizione del congresso segna inoltre un nuovo importante ingresso, la storica azienda Mirafiore-fontanafredda e l’inizio di un’importante collaborazione con il mondo di Eataly. Novità anche sul fronte delle partnership tecniche: sarà Scholtès, storico marchio sinonimo di innovazione tecnologica, professionalità e design, a fornire elettrodomestici da cucina di ultima generazione quale palcoscenico delle performance dei più celebri chef internazionali che si avvicenderanno nel corso del congresso. Sul piano istituzionale è riconfermato il patrocinio del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, di Buonitalia, di Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi e delle principali istituzioni lombarde e milanesi: Regione Lombardia - Comune di Milano, Assessorato alle Attività Produttive - Camera di Commercio di Milano. . |
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E SARÀ LA PUGLIA, ALMENO PER TRE GIORNI, LA CAPITALE EUROPEA DEL VINO |
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E’ stata scelta la Puglia e la città di Brindisi per “La Selezione del Sindaco 2010”, ( 21-23 maggio), una delle rassegne enologiche più importanti ed attese d’Italia che eleggerà il vino simbolo dei territori a più alta vocazione vitivinicola d’Italia e d’Europa. Il Concorso enologico internazionale delle Città del Vino, realizzato con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, è l’unica rassegna vitivinicola in Italia riservata ai vini Docg, Doc e Igt con una produzione compresa tra le 1. 000 e le 50. 000 bottiglie, che verranno presentati in gara dall’azienda produttrice e dal Comune in cui sono localizzati i vigneti (info: www. Cittadelvino. It). L’appuntamento di Brindisi è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Brindisi. Le passate edizioni hanno visto protagonisti oltre 1. 200 vini provenienti da tutte le Regioni italiane e da molti Paesi europei -dalla Croazia alla Slovenia, dalla Germania alla Spagna, dall’Ungheria fino all’Austria e alla Francia - con la partecipazione di oltre 400 piccole e grandi aziende e più di 200 Comuni. Per la Puglia, dopo le performance delle passate edizioni, che hanno visto i vini pugliesi aggiudicarsi oltre 20 medaglie d’oro e più di 50 medaglie d’argento, è previsto per l’edizione 2010 il superamento dei 100 campioni in concorso. L’istituto Agrario “Pantelli” di Ostuni sarà la prestigiosa sede e il luogo dell’archiviazione dei campioni dei vini partecipanti alla selezione, mentre la “prova generale” di assaggio si terrà al Castello di Terra della Marina di Brindisi e vedrà protagonisti anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero “Sandro Pertini” di Brindisi, insieme alle commissioni di degustazione, composte da oltre 70 giudici, tra enologi, enotecnici, assaggiatori, sommelier e giornalisti del settore di livello internazionale. Al termine delle selezioni, una degustazione aperta, sullo sfondo della Piazza d’Armi del Castello di Terra della Marina, permetterà a tutti gli eno-appassionati di assaggiare la piccola produzione di qualità protagonista del concorso, con i consigli diretti dei produttori, italiani ed internazionali. “La scelta di Brindisi quale sede dell’edizione 2010 del concorso - ha dichiarato l’Assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno - attesta quanto il sistema vitivinicolo pugliese sia in grado di confrontarsi alla pari con le altre realtà del comparto nazionale e di quello europeo. Per far questo sarà importante riuscire ad innovare guardando alle tradizioni ed alle esperienze del territorio pugliese, ripartendo da realtà come quelle delle cantine sociali che rappresentano un modello da replicare per creare e sviluppare processi aggregativi capaci di conquistare spazi sempre più vasti. Sono fiducioso -conclude l’Assessore -che anche in quest’occasione i nostri vini saranno protagonisti così come è avvenuto sinora. Essi rappresentano una tradizione sulla quale continuare ad investire per consolidare l’esperienza sin qui maturata e renderla ancor più autorevole”. . |
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FORLÌ-CESENA: ISCRIZIONE VIGNETI ALBI DOC IGT VENDEMMIA 2010 |
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E’ stato reso noto ai viticoltori che sono aperte le domande per l’iscrizione dei vigneti agli Albi Doc Docg Igt per la vendemmia 2010. Le domande vanno presentate all’Amministrazione Provinciale inderogabilmente entro il 30 aprile 2010. Si informano i viticoltori che sono aperte le domande per l’iscrizione dei vigneti agli Albi Doc Docg Igt per la vendemmia 2010. Le domande, compilate utilizzando il modulo allegato, vanno presentate all’Amministrazione Provinciale inderogabilmente entro il 30 aprile 2010. Le domande pervenute dopo tale data saranno ritenute valide ai fini della rivendicazione uve successiva, vendemmia 2011. Si ricorda che hanno obbligo di iscrizione i vigneti piantati nel 2008 che hanno beneficiato di contributi comunitari (Ocm vigneti) e i vigneti piantati nel 2008 grazie a trasferimento di diritto. . |
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ROMA VINOEXCELLENCE & MERANO WINE FESTIVAL: L’ECCELLENZA DEL VINO ITALIANO INCONTRA IL GOTHA INTERNAZIONALE DEL VINO. |
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Saranno solo 100 aziende selezionate direttamente da Ian D’agata ed Helmut Koecher insieme ad un prestigioso panel di giornalisti, vignerons ed enologi di fama nazionale ed internazionale i grandi protagonisti della prima edizione di Roma Vinoexcellence & Merano Winefestival, che si terrà nella capitale presso l’Hotel Parco dei Principi dal 12 al 14 Febbraio prossimi. Perché una nuova manifestazione? Semplice, per ritornare allo spirito originario del Festival di Merano, quello di una selezionatissima boutique del vino italiano. Che non vuol dire solo vini famosi in Italia e nel mondo ma anche piccole produzioni d’eccellenza magari sconosciute ai più di regioni, quali il Lazio, spesso dimenticate in favore di regioni più rinomate per la loro affermata storia di vini di qualità. Queste, in sintesi, le unicità della manifestazione: selezione diretta delle aziende presenti ad opera degli ideatori senza filtri di commissioni esterne; presenza di aziende note e meno note, comunque riconosciute perle di eccellenza; taglio accademico/scientifico voluto da Ian D’agata per la presenza di 3 Convegni di importanza internazionale con focus su Sangiovese, Cabernet Franc e Riesling; panel di esperti d’eccezione formato da giornalisti, vignaioli ed enologi di fama che presenzierà ai convegni, alle tavole rotonde e alle degustazioni; un calendario ricco di ricercate degustazioni a numero chiuso e seminari per stimolanti confronti fra produzioni di diversi Paesi e attenzione massima su queste aziende di vino, con pochissime divagazioni sui prodotti enogastromici di qualità. Roma Vino Excellence & Merano Wine Festival è una manifestazione ideata e voluta da Ian D’agata con il contributo e la collaborazione di Helmut Koecher. Ian D’agata è riconosciuto in Italia come un raro esempio di wine writer italiano con un’ampia cultura enologica internazionale, è responsabile per l´Italia dell´International Wine Cellar e autore di guide e testi sul vino (fra cui la prima guida scritta da un italiano per una prestigiosa casa editrice Usa, “The Ecco guide to the Best wines of Italy” delle Ecco/harper Collins). . |
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LA MIGLIORE BOTTIGLIA DELL’ANNO 2010 È IL GEWÜRZTRAMINER TERMINUM VENDEMMIA TARDIVA 2007 |
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E’ altoatesina la migliore bottiglia dell’anno, quella che mette in accordo le sei più importanti guide del vino 2010 italiane (Duemilavini, Gambero Rosso, L’espresso, Luca Maroni, Vini Buoni d’Italia/touring Club e Veronelli). Nonostante i giudizi spesso discordanti tra loro, nel 2010 una sola etichetta ha trovato il consenso di tutti gli esperti, divenendo la bottiglia più pregiata dell’Alto Adige e d’Italia: è il Gewürztraminer Terminum Vendemmia Tardiva 2007 della Cantina Tramin, il cui equilibrio tra aromi pieni tipicamente Gewürz, sentori dolci ben sviluppati e una fine acidità rendono questa etichetta una rara e splendida sintesi del proprio territorio. I riconoscimenti ottenuti quest’anno pongono la Cantina Tramin nel suo complesso al vertice delle aziende italiane, grazie alle 11 etichette che si sono distinte nei massimi riconoscimenti, più di tutti gli altri produttori e fiancheggiando solo il produttore piemontese Gaia. Gewürztraminer Terminum Vendemmia Tardiva. Questo grande vino da dessert si presenta con riflessi ambrati decisi, un profumo intenso e strutturato che passa dal tono floreale al fruttato, in cui si alternano note di miele e cannella, armonizzato da un fondo morbido e dolce, persistente e leggero insieme. Un vino di grande corpo, che per le sue qualità è stato inserito nella speciale collezione Terminum, che raggruppa unicamente vini di pregio, accuratamente selezionati. La vendemmia tardiva é stata eseguita nel periodo di fine novembre e inizio dicembre. Dopo sei ore di macerazione l’uva viene pressata delicatamente. La fermentazione e la maturazione vengono svolte in barrique di rovere francese. Cantina Tramin. Il profumo preludio divino. La Cantina Tramin è in Alto Adige un esempio di rispetto e di impegno verso la cultura del vino. Una realtà che riassume in sé tutti i caratteri tipici della propria terra: l’incanto della natura e le sue suggestioni polisensoriali, la precisione creativa e produttiva verso una qualità costante, la capacità di fare sistema e di cooperare, la sintesi di lavorazioni tradizionali e innovative soluzioni. Lavorare insieme alla composizione di vini che siano sempre l’interpretazione superba e armonica della ricchezza del territorio è la ragione che guida mese dopo mese, anno dopo anno le scelte della azienda. . |
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COCKTAIL INNOVATIVI CARPENE’ MALVOLTI |
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Il “Lusso della semplicità”: sarà questo il filo conduttore della sesta edizione di Identità Golose, l’appuntamento congressuale di richiamo internazionale dedicato alla cucina e alla pasticceria d’autore, presentato oggi e che si terrà al Milano Convention Center da domenica 31 gennaio a martedì 2 febbraio. E il lusso della semplicità è anche quello che Carpené Malvolti ha scelto di regalare ai suoi ospiti con la preparazione che domenica mattina 31 gennaio alle ore 12, subito dopo l’inaugurazione, nella Vip Lounge di due cocktail i che hanno come base il Prosecco di Conegliano Doc Carpenè Malvolti, i prodotti de L’arte Spumantistica, Grappa e Brandy rigorosamente Carpené. Gli stessi gioielli che da sei anni inebriano il pubblico di Identità Golose accompagnando prodotti tipici della regione Veneto o trasformandosi in ingredienti di succulenti piatti innovativi. Per la sesta edizione Carpené ha scelto come file rouge proprio la semplicità che racconta il sottotitolo di Identità Golose 2010, accostando il proprio nome alla preparazione di un qualcosa di semplice e invitante come i cocktail. Sarà dunque il drink miscelato il protagonista degli eventi Carpené nei tre giorni di kermesse. Due cocktail d´effetto, colorati e sensuali: Carpené Passion è la sublimazione dello spumante rosé, mixato con la dolcezza sprigionata dal Mandarinetto, la fragranza esotica e latina del distillato di Passion Fruit, il contrasto secco-agrodolce del succo di mirtillo rosso. Il tutto decorato con grani di ribes rosso, perfettamente coordinati con il colore rubino del drink. In coppia con questo cocktail che sprigiona passione da ogni bollicina, Skianto, l´esuberante drink a base di Prosecco Carpené Malvolti, nel quale si incontrano in una esperienza sensoriale unica le note dolci del succo di mandarino fresco e quelle più agrumate dell´arancia in armonico equilibrio dolce-amaro con il gusto delle erbe e delle radici in infusione di Aperol, l´essenza rinfrescante della Vodka Keglevich alla mela verde e il retrogusto acidulo dello sciroppo di melagrana, decorato con frutti di alkekengi. Gli esclusivi drink verranno realizzati e distribuiti agli ospiti, così come sarà possibile degustare tutta la gamma di spumanti Carpené Malvolti presso lo stand situato all’esterno della Sala Auditorium, sede deputata ai lavori congressuali. . |
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