Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Gennaio 2010
BANDI REGIONALI; TASSI BANCARI ON LINE PIÙ TRASPARENZA E PIÙ GARANZIE I TASSI DI INTERESSE APPLICATI DALLE BANCHE SUL PORTALE WWW.SISTEMA.PUGLIA.IT E OTTO NUOVI GARANTI PER IL CREDITO DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE.  
 
 Bari, 27 gennaio 2010 - Gli interessi bancari sotto gli occhi dei cittadini. Dal 26 gennaio i tassi praticati dagli istituti di credito che lavorano con i bandi regionali saranno visibili in tempo reale sul portale dell’Assessorato allo Sviluppo economico www. Sistema. Puglia. It. Così la Regione Puglia dà vita ad un’esperienza inedita in Italia. Dopo aver creato una pagina dinamica che elenca nomi delle banche e numero di pratiche avviate, svela un altro tabù: i tassi di interesse. Lo fa per sollecitare le banche a non chiudere i rubinetti del credito ma allo stesso tempo le induce a concederlo alle giuste condizioni. Si scopre così che i tassi praticati sugli investimenti incentivati dai bandi regionali possono avere una differenza di oltre 6 punti percentuali, da un minimo di 1,26% ad un massimo di 7,78% e che il picco minimo e massimo può essere toccato sia dalle banche locali che da quelle nazionali. Novità anche per le aziende che hanno bisogno di garanzie per poter ottenere un mutuo. Sono otto i Consorzi Fidi che si sono aggiudicati le risorse della manovra anticrisi per la costituzione di fondi di garanzia. Il bando mette a disposizione 50milioni di aiuti pubblici, capaci di mobilitare prestiti bancari al sistema delle imprese per 1 miliardo di euro. Destinatarie di questa agevolazione oltre 33mila imprese socie dei Confidi. I tassi applicati dalle banche sul portale www. Sistema. Puglia. It Dalle ore 13 del 26 gennaio 2010, per la prima volta un’amministrazione pubblica, la Regione Puglia, mette a disposizione di tutti i cittadini, sul portale dell’Assessorato allo Sviluppo economico www. Sistema. Puglia. It, un nuovo servizio all’insegna della trasparenza. Si tratta di una pagina dinamica che permette di svelare uno dei più protetti segreti bancari: i tassi di interesse. Sono, in pratica, i tassi applicati al bando “Aiuti per programmi di investimento di Micro e Piccole imprese”, definito per brevità “Titolo Ii”. L’avviso, che fino ad oggi ha ricevuto oltre 700 richieste per quasi 130milioni di investimenti, è partito il 24 aprile, i primi prestiti sono arrivati a luglio. Da allora i tassi applicati dalle banche spaziano da un minimo dell’1,26% fissato dalla Banca di Credito cooperativo di Canosa e Loconia nel mese di dicembre, ad un massimo del 7,78% della Banca Popolare Pugliese per un finanziamento chiesto ad ottobre. In generale si aggiudicano il primato dei tassi più cari la Popolare Pugliese e la Banca Monte dei Paschi di Siena. La prima guida la classifica nei mesi di agosto 2009 (con un tasso del 7,55%), settembre (6,99%), ottobre (7,78%), novembre (7,44%) e gennaio 2010 (7,46%), la seconda si aggiudica il primo posto a luglio 2009 (con un tasso pari al 7,50%) e a dicembre (7,49%). Ma sono anche, è il caso di dirlo, proprio questi due gli istituti bancari più attivi nel concedere i prestiti: 92 le pratiche avviate da Monte dei Paschi di Siena e 68 quelle della Banca Popolare Pugliese. Viceversa lì dove spicca il dato più basso come nel caso della Banca di Credito Cooperativo di Canosa e Loconia (1,26% il tasso applicato) e della Bancapulia (2,48%) i mutui concessi sono soltanto uno per ciascun istituto. Migliori le performance della Banca di Credito Cooperativo di Bari che riesce ad applicare un tasso minimo del 2,95% con 6 mutui attivati e della Banca Unicredit, che può vantare un tasso minimo del 2,70% e un numero di mutui già concessi pari a 25, su 60 pratiche avviate. Certo lo scarto di 6,52 punti percentuali tra gli interessi più bassi e quelli più alti fa riflettere, ma tra un eccesso e l’altro il tasso medio si mantiene sul 5%. Come si accede al servizio - Conoscere gli interessi bancari applicati al Titolo Ii è semplice: basta connettersi al portale www. Sistema. Puglia. It, registrarsi e aprire la pagina “Regimi di Aiuti – Titolo Ii” dalla sezione “Bandi Attivi”. Qui, cliccando su “Iter in corso”, si accede alla pagina “I tassi applicati”. Le tabelle riportano le situazioni mensili e settimanali, elencando il numero delle domande già inviate dalle banche alla Regione per la concessione dell’incentivo e i tassi medio, minimo e massimo. I risultati della trasparenza - L’avviso chiamato Titolo Ii mette in campo più di 100milioni di risorse pubbliche in favore delle micro e piccole imprese movimentando circa 400milioni di investimenti. L’aiuto consiste in un contributo in conto impianti calcolato sugli interessi generati da un finanziamento. Le imprese interessate presentano la domanda direttamente alla banca che istruisce la pratica e la inoltra alla Regione. Se l’istituto di credito concede il mutuo, la Regione eroga all’impresa gli aiuti previsti. Ecco perché il ruolo delle banche è così importante. Per stimolare l’impegno degli istituti di credito l’Assessorato allo Sviluppo economico il 29 luglio dell’anno appena trascorso ha pubblicato sul suo portale una pagina dinamica sulla quale è possibile vedere in tempo reale il lavoro delle banche attraverso il numero delle pratiche avviate. Il risultato di quest’azione di trasparenza è stato immediato: in due mesi, incluso agosto, le pratiche sono raddoppiate. “Oggi – ha detto la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – l’impegno della Regione a fianco delle piccole imprese che costituiscono il tessuto vero del sistema produttivo pugliese, si arricchisce di un nuovo capitolo e di un altro stimolo alla concorrenza che ci auguriamo possa generare presto condizioni più vantaggiose per le imprese. I cittadini attraverso il portale www. Sistema. Puglia. It da questo momento hanno immediatamente sotto gli occhi “il listino prezzi” del sistema bancario. Possono guardare e scegliere, tra un ventaglio di offerte, non solo la banca che lavora di più ma anche quella che offre condizioni migliori. Con questa azione finalizzata alla trasparenza abbiamo reso un servizio al territorio ed ai cittadini, davvero unico in Italia”. Più garanzie con i Consorzi Fidi e le Cooperative di garanzia Da oggi le piccole e medie imprese hanno a loro disposizione anche le garanzie attivate grazie all’Avviso a favore di Cooperative di Garanzia e Consorzi Fidi per la dotazione di fondi rischi. Si tratta di 50milioni di euro capaci di mobilitare prestiti per 1miliardo. Sono otto le Cooperative e i Consorzi Fidi destinatari delle risorse (Co. Fidi Puglia, L’artigiana Cooperativa artigiana di Garanzia di Lecce, la Cooperativa artigiana di Garanzia di Bari, Artigianfidi Società cooperativa, Società di Garanzia fra Commercianti, Cna Cooperativa artigiana di Garanzia di Credito, Fidindustria Puglia, Cofidi Commercianti di Capitanata Società cooperativa) e coinvolgono 33. 402 imprese aderenti. Le aziende interessate dovranno inoltrare la richiesta direttamente alle Cooperative di Garanzia e ai Consorzi Fidi che attraverso la procedura on line attivata dal portale www. Sistema. Puglia. It, generano il modulo della domanda e verificano, grazie al sistema, che il tetto massimo consentito dall’incentivo non sia superato. Se la richiesta è ritenuta ammissibile, viene inoltrata alle banche che aprono l’istruttoria. Dopo la concessione del prestito il Confidi attiva la garanzia che può coprire fino all’80% dell’investimento che a sua volta non può superare il milione e mezzo di euro. “Grazie all’avvio di questo bando – ha osservato Loredana Capone – le imprese piccole e piccolissime potranno accedere più facilmente sia al Titolo Ii che all’avviso Start up perché la concessione di garanzie da parte dei Confidi aprirà le porte del credito anche ai soggetti economicamente più deboli. Così la Regione ha integrato l’architettura della manovra anticrisi rendendo disponibile ogni strumento di agevolazione per le aziende più piccole che oggi rappresentano più del 99% del totale delle imprese”. .  
   
   
SERBIA, FINISCE IL MONOPOLIO DI TELEKOM SRBIJA  
 
Belgrado, 27 gennaio 2010 - Il ministero delle Telecomunicazioni e della Società dell´Informazione ha confermato a B92. Net. Che il governo serbo ha accolto l´offerta della compagnia norvegese Telenor per la fornitura dei servizi di rete fissa. L´agenzia di Telecomunicazioni della Repubblica (Ratel) ha conseguentemente deciso di accordare la licenza all´azienda, che la riceverà in febbraio. Telenor, che deve iniziare a fornire servizi telefonici di rete fissa e Adsl alla popolazione entro l´anno, ha presentato l´unica offerta per la licenza di operatore di rete fissa, che la renderà il secondo operatore di servizi nel settore e terminerà l´attuale monopolio di Telekom Srbija. .  
   
   
ITALTEL: REGIONE SICILIA DISPONIBILE MA CENTRO DI CARINI SIA SALVAGUARDATO  
 
Palermo 27 gennaio 2010 – “La mia posizione e quella dell´intera giunta di governo è di attuare tutte le iniziative utili a sbloccare gli investimenti nel settore delle telecomunicazioni, dell´informatica e delle infrastrutture telematiche, al fine di consentire alla Sicilia di poter mettersi al passo col resto d´Italia e dell´Europa”. Lo ha dichiarato ieri mattina l´assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, aprendo il tavolo tecnico sulla questione dello stabilimento Italtel di Carini, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle sigle sindacali, delle Rsu dello stabilimento e della stessa Italtel. “Ad Italtel - ha aggiunto Venturi - ho ribadito l´impegno dell´amministrazione regionale per i programmi di sviluppo in Sicilia. Ho contestualmente chiesto di resistere e di dare tempo alla Regione di avviare questo percorso che ci permetta di sbloccare gli investimenti. L´unica condizione è che, nell´ambito di questop ragionamento, Italtel garantisca lo stabilimento di Carini. Nell´immediato possiamo solo sostenere i lavoratori attraverso gli strumenti che abbiamo a disposizione". L´italtel gestisce 3 centri di ricerca in Italia, tra cui quello in Sicilia, a Carini (Pa). Nei giorni scorsi l´azienda ha annunciato un piano industriale che prevede 450 esuberi a livello nazionale. Nello stabilimento siciliano operano 236 addetti, prevalentemente impegnati nelle attività di ricerca e sviluppo. .  
   
   
PROVINCIA POTENZA, PROGETTO SCACCO PER INNOVARE LA PA  
 
Potenza, 27 gennaio 2010 - Il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza ha partecipato questa mattina a Salerno, assieme al sindaco della cittadina campana Vincenzo De Luca, alla presentazione del progetto Scacco, a cui partecipano, oltre al comune di Salerno come capofila, altri comuni campani, la provincia di Salerno e i Cst della Province di Cremona e Potenza. Il progetto, della durata di 24 mesi e finanziato dal Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione per 3 milioni di euro, prevede la cooperazione dei sistemi informatici comunali con il sistema informatico dell’Agenzia del territorio (catasto), con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e di avvicinare cittadini e imprese alla pubblica amministrazione. “Si tratta – ha affermato Lacorazza – di un’occasione preziosa per mettere in campo sinergie e per innovare la pubblica amministrazione, costruendo percorsi che mirano alla trasparenza e all’equità fiscale”. “Il Mezzogiorno - ha continuato - è pronto alla sfida del federalismo fiscale, partendo dalla consapevolezza che se il sud ha bisogno di correre più veloce per raggiungere gli obiettivi di crescita e di sviluppo, può e deve anche rivendicare una maggiore premialità in caso di successo”. Lacorazza ha inoltre ribadito come la Provincia di Potenza abbia messo in campo una serie di segnali concreti sul tema dell’innovazione tecnologica, cercando di aumentare l’efficacia e la trasparenza della macchina amministrativa attraverso, ad esempio, la riorganizzazione del macromodello dell’Ente, la ridefinizione dei criteri dell’ordinamento degli uffici e dei servizi, la sperimentazione del protocollo unico informatizzato e l’attivazione di caselle di Posta elettronica certificata (P. E. C) da assegnare a tutti i consiglieri, assessori, dirigenti e responsabili di posizioni organizzative dell’amministrazione. “La partecipazione al progetto Scacco – ha concluso il Presidente – è significativa anche nell’ottica di una valorizzazione del Cst (Centro servizi territoriale), che potrà trasferire ai comuni del territorio buone pratiche in materia di gestione fiscale e catastale”. Il progetto è attualmente in discussione nelle commissioni consiliari e sarà portato in consiglio provinciale per l’approvazione. .  
   
   
MENO DI DUE MESI A COMUNICA: LA CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI PESCARA FA FORMAZIONE SI È TENUTO 25 GENNAIO, IL SECONDO INCONTRO DEDICATO A ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, ORDINI PROFESSIONALI ED INTERMEDIARI  
 
Pescara, 27 gennaio 2010 - Riscontro di partecipazione per il ciclo di incontri realizzato dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Pescara, in collaborazione con Infocamere, relativo alle “Novità sulla Comunicazione Unica per la nascita dell’impresa e la presentazione di Starweb”. La sessione formativa, giunta l’altra ieri al secondo incontro (un terzo si terrà nel mese di marzo prossimo), ha l’obiettivo di spiegare ad associazioni di categoria, ordini professionali ed intermediari il funzionamento di Comunica e Starweb. In una sala gremita dell’Ente, dopo un’analisi sullo stato dell’arte in tema di Comunicazione Unica tenuto dal Conservatore del Registro Imprese, Dott. Simonetta Cirillo, è stata fatta una vera e propria simulazione dell’invio delle pratiche tramite Comunica ed è stato illustrato il software Starweb, attivato dall’Ente camerale già a partire dal 7 dicembre scorso allo scopo di facilitare la trasmissione delle pratiche artigiane. La Comunicazione Unica, obbligatoria a partire dal 1° aprile prossimo, consentirà a tutte le imprese ed ai loro intermediari di evadere gli obblighi riguardanti l’Agenzia delle Entrate, l’Inail, l’Inps e le Camere di Commercio con un’ unica pratica digitale presentata al Registro .  
   
   
SICUREZZA, 3 MILIONI DI INVESTIMENTI PER OLTRE 600 ESERCIZI COMMERCIALI VIA LIBERA AI FINANZIAMENTI CONTRO FURTI E RAPINE ALLE IMPRESE COMMERCIALI, TURISTICHE E ARTIGIANE APERTE AL PUBBLICO DELLA LIGURIA.  
 
Genova, 27 Gennaio 2010 - Per sostenere l´acquisto di impianti di sicurezza all´interno dei locali (telecamere, sistemi di allarme, vetri antisfondamento, sistema Pos per i pagamenti con denaro elettronico ecc) la Regione Liguria ha assegnato nel 2009 2 milioni di contributi (a fondo perduto), pari a un investimento complessivo da parte delle imprese di 3 milioni e 345 mila euro. Le aziende liguri che hanno usufruito delle agevolazioni previste dalla legge 3 del 2008 sono 678. Sono ripartite per numero e finanziamento nelle province di Genova (287; 794mila 109 euro) Savona (157; 449 mila 047 ), Imperia (136; 409 mila 991 ), La Spezia (98; 275 mila 595). Gli investimenti complessivi a livello provinciale da parte delle imprese commerciali sono 1 milione 518. 730 per Genova, 819 mila 524 per la provincia di Savona, 729 mila 220 nell´Imperiese e 477 mila in provincia della Spezia. La tipologia delle imprese, secondo i dati del bando presentati nel pomeriggio al Palazzo della Borsa di Genova da Regione Liguria e Unioncamere Liguria, con il presidente Paolo Odone e l´assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato Renzo Guccinelli, vede in testa le tabaccherie (263), seguite da bar e ristoranti (100), negozi di commercio al dettaglio (85), farmacie e artigianato (53), gioiellerie (38), negozi alimentari (32) aziende turistiche (18), commercio all´ingrosso (17), distributori di carburanti (8) , aziende agricole (6), edicole (5). Soprattutto per i duemila tabaccai liguri- come ha sottolineato il presidente provinciale genovese Giorgio Pastorino- il provvedimento ha consentito l´acquisto delle apparecchiature elettronico per il pagamento con bancomat e carte di credito, eliminando così una buona fetta di denaro contante che per la categoria rappresenta un forte rischio furti e rapine. .  
   
   
NAPOLI: MENTI@CONTATTO, GIOVEDÌ E VENERDÌ LA IX EDIZIONE  
 
Napoli, 27 gennaio 2010 - Giovedì 28 e venerdì 29 gennaio a Città della Scienza si terrà la nona edizione di Menti@contatto, la manifestazione completamente dedicata all’innovazione. Il "format" di quest’anno prevede due convegni istituzionali, uno sulla green economy e l’altro sulla qualità e la sostenibilità a confronto con le iniziative analoghe dei Paesi esteri, e 9 tavoli di lavoro sui temi strategici di sviluppo territoriale con la partecipazione di delegazioni di imprenditori, ricercatori ed accademici di Cina, Egitto, Marocco, Canada e Russia. All´evento parteciperanno i rappresentanti di Confindustria, delle piccole e medie imprese, dei centri di ricerca e dell’Università. Testimonial è il geologo-conduttore di "Gaia" Mario Tozzi. "La ricerca che crea valore per l’ambiente e la green economy" saranno i temi del convegno di apertura che si svolgerà giovedì prossimo alle 10,00 ed al quale parteciperanno gli assessori regionali alla Ricerca ed Innovazione, Nicola Mazzocca ed alle Attività Produttive, Riccardo Marone, il presidente di Città della Scienza, Alberto di Donato, il presidente di Menti@contatto Giovanni Frangipane, Luigi Iavarone, componente della giunta di Confindustria, Paolo Bertolozzi, membro della Commissione per l’ Ambiente e la Sicurezza Alimentare del Parlamento Europeo. Sarà la giornalista e conduttrice di “Lineablu”, Donatella Bianchi, a moderare il convegno. "L’innovazione si può fare e perseguire in diversi modi. Menti@contatto ne propone alcuni tra cui sessioni di lavoro dedicate a panel tematici", ha dichiarato l’assessore alla Ricerca e Innovazione della Regione Campania, Nicola Mazzocca. "Un metodo nel quale crediamo e che abbiamo portato avanti nella programmazione della ricerca e dell’innovazione in Campania. E da più parti c’è stato apprezzamento su questo metodo che ha definito, insieme agli attori dello sviluppo del territorio, la programmazione stessa", ha proseguito Mazzocca. "L’innovazione non si realizza solo attraverso una programmazione scritta ad hoc ma anche attraverso il metodo che si utilizza per perseguirla", ha concluso l’assessore. "A margine della nona edizione di Menti@contatto, la prima a svolgersi nel Business Innovation Centre di Coroglio - ha spiegato Edoardo Imperiale, direttore di Città della Scienza - illustreremo le prossime fasi, legate alla costituzione dei “nodi” della Rete Campania Innovazione. La Rete nasce per mettere in collegamento gli attori dello sviluppo tecnologico, ed erogare servizi di innovazione, a supporto della crescita delle piccole e medie imprese campane. Il nostro obiettivo è di attivare un’infrastruttura in grado di alimentare la richiesta di innovazione da parte delle imprese, supportare i progetti di trasferimento tecnologico e favorire la creazione di nuove idee di business e competitività. A breve sarà lanciata dalla Regione Campania, attraverso Città della Scienza, una call pubblica per la definizione dei “nodi” della rete: incubatori, parchi scientifici e tecnologici, agenzie universitarie. Vogliamo dare vita ad una vera community degli innovatori in Campania", ha concluso Imperiale. "Quest’anno presenteremo delle grandi novità, come la Talent Farm e l’Emirofo" , ha spiegato Giovanni Frangipane, presidente di Menti@contatto. “La prima novità è rappresentata da un’aggregazione di talenti, laureandi e laureati, allo scopo di formarli e metterli in diretto contatto con aziende italiane e multinazionali. Emirofo, che sta per Euromediterranean Innovation Research Observatory For Opportunities, è un centro di raccolta dati sull’impatto di ricerca e innovazione sul territorio: due modi concreti per sostenere e incoraggiare strumenti e percorsi innovativi per l’eccellenza delle nostre aree". .  
   
   
12 MLN PER LA RICERCA IN AGRICOLTURA SI RAFFORZA LA SINERGIA TRA REGIONE LOMBARDIA E MONDO UNIVERSITARIO  
 
 Milano, 27 gennaio 2010 - La ricerca e il trasferimento delle innovazioni sono elementi fondamentali per il futuro dell´agricoltura. Lo ha ribadito ieri, intervenendo all´Università di Milano alla presentazione di un volume-cd con oltre 200 progetti di ricerca curati dalla Facoltà di Agraria, l´assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi. In questa sede, l´assessore ha anticipato l´imminente presentazione del Programma regionale di ricerca in campo agricolo per il triennio 2010-2012. Si tratta di un investimento di circa 12 milioni di euro per nuovi progetti. Facendo riferimento alla prospettata riforma della Pac (Politica agraria comunitaria), Ferrazzi ha ricordato che "l´agricoltura ha l´obbligo di guardare avanti e di raccogliere le sfide che le si pongono per mantenere i livelli di efficienza raggiunti, ma soprattutto per poter assolvere compiutamente quel ruolo multifunzionale che una società moderna le richiede". "Nell´ambito del Programma regionale appena concluso - ha aggiunto l´assessore - sono state finanziate 82 ricerche per un valore complessivo di 26,3 milioni di euro ed un contributo a carico della Regione di 13,1 milioni di euro". Il sostegno alla ricerca è stato completato anche da interventi strutturali e infrastrutturali, come l´Accordo di Programma per il Polo dell´Università e della Ricerca di Lodi, che vede tra i protagonisti l´Università degli Studi di Milano con le Facoltà di Agraria e di Medicina Veterinaria. Uno sforzo finanziario complessivo pari a 183 milioni di euro di opere. "Un´attenta e mirata attività di ricerca e sperimentazione produce innovazioni importanti e sicuramente rispondenti alle esigenze di sviluppo e competitività espresse dalle aziende agricole - ha concluso Ferrazzi - ma tutto questo rimarrebbe infruttuoso se non fosse accompagnato dal trasferimento alle aziende dei risultati della ricerca. Ciò avviene anche attraverso le misure del Psr regionale (Programma di sviluppo rurale)che, con oltre 1 miliardo di euro di dotazione finanziaria fino al 2013, ci permette di intervenire con appositi bandi che, oltre a finanziare la modernizzazione aziendale e importanti interventi strutturali sono anche finalizzati alla promozione e diffusione della conoscenza e più in generale allo sviluppo del capitale umano, attraverso interventi nel campo della formazione professionale e dell´informazione e della consulenza". .  
   
   
INTESA REGIONE SARDEGNA - FACOLTÀ DI AGRARIA PER UN´AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE ED ECOSOSTENIBILE  
 
 Cagliari, 27 Gennaio 2010 - La crisi dell´agricoltura sarda è così grave da richiedere immediatamente una "rivoluzione" economica, sociale e culturale. Partendo da questo dato di fatto condiviso, l´assessorato all´Agricoltura della Regione Sardegna e la facoltà di Agraria dell´Università di Sassari hanno intrapreso un percorso comune che sfocerà nell´individuazione di nuovi modelli possibili per aziende agro-energetiche ecosostenibili, capaci di coniugare allevamento, agricoltura e produzione di energie rinnovabili. Il 25 gennaio a Sassari, l´assessore dell´Agricoltura della Regione Sardegna, Andrea Prato, i docenti e il preside di Agraria, Pietro Luciano, si sono incontrati nell´aula magna della facoltà per programmare le attività da svolgere insieme. "Discutere del prezzo del latte è importante - ha premesso l´assessore - ma ritoccare al rialzo le cifre di qualche centesimo non salverà le nostre campagne, perché ciò che è sbagliato è il modello economico che ci siamo dati tempo fà. Produrre materie prime è, e sempre sarà, il compito principale dell´agricoltura, ma l´esperienza insegna che ormai non è più sufficiente. Bisogna puntare sulla multifunzionalità per aumentare il Pil agricolo in maniera effettiva, con numeri reali e non gonfiati dagli aiuti europei, che tra l´altro dal 2013 dovrebbero diminuire sensibilmente. Ma per fare la rivoluzione occorre il consenso di tutti e per questo l´assessorato chiede la collaborazione del mondo accademico". Le aziende agricole di dimensioni ridotte sono chiamate a combattere e vincere la sfida della multifunzionalità, che significa diversificare la attività in senso agrituristico ma non solo. La nuova legge 1/2010 mira a far nascere 2mila attività agrituristiche e a portare ricchezza alle 8mila aziende dell´indotto, che produrranno per il circuito del turismo rurale. A questo scopo verranno creati 7mila nuovi posti letto e 1700 km di ippovie che favoriranno lo sviluppo del turismo equestre, del turismo religioso e del cicloturismo. Gli accordi con le società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia sono quasi pronti e presto saranno operativi. Per le aziende di grandi dimensioni, quelle professionali, il discorso cambia leggermente ma il principio è lo stesso: evitare le monoculture e gli sprechi. Con il supporto scientifico della facoltà di Agraria, a cui prossimamente si aggiungeranno Economia e Ingegneria del territorio, la Regione intende studiare e realizzare su suolo pubblico, entro il 2010, un prototipo di azienda capace di conciliare la coltivazione in serra e l´allevamento con la produzione di biogas. "Il 70% delle attività generate in Sardegna con le energie rinnovabili - ha detto l´assessore Prato - stanno utilizzando terre agricole della nostra isola, a vantaggio esclusivo delle multinazionali straniere». "Crediamo molto in questo sodalizio con la Regione Sardegna - ha aggiunto il preside Pietro Luciano - e crediamo che la collaborazione debba diventare regolare e sistematica». La facoltà di Agraria creerà subito due gruppi di lavoro che, assieme all´assessorato e alle agenzie agricole regionali, elaboreranno i prototipi di aziende multifunzionali ed ecosostenibili. Per questo progetto sono disponibili 10 milioni di euro del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. .  
   
   
MARCHE CORSI TERZA AREA IPC-IPSIA: ATTIVATO UN TAVOLO CONGIUNTO CON L´UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE CHE RASSICURA SULLA PROSECUZIONE DEI CORSI.  
 
 Ancona, 27 Gennaio 2010 - Gli studenti delle V classi degli Istituti professionali possono stare piu` tranquilli rispetto alla valutazione dell´esame finale basata anche sulla frequenza ai corsi della terza area professionalizzante. Lo ha comunicato ieri l´assessore regionale all´Istruzione, Stefania Benatti in aula consiliare, riportando i contenuti della risposta che l´Ufficio Scolastico regionale ha fornito su sollecitazione dello stesso assessore. In sostanza, il direttore dell´Ufficio scolastico, Antonio Coccimiglio, ha rassicurato sulla ´prosecuzione dei corsi, pur con risorse diminuite´ e ha garantito che ´si attivera` presso il Ministero per avere certezze sui finanziamenti e sulla tempistica di erogazione´, chiedendo, inoltre, che tali corsi ´siano finanziati nell´ambito delle iniziative del sistema di Alternanza Scuola Lavoro per l´anno sc. 2009-2010´. L´assessore Benatti ha anche concordato con il direttore l´attivazione di un tavolo congiunto immediato Regione ´ Ufficio scolastico regionale, al fine di approfondire piu` dettagliatamente le modalita` di reperimento dei fondi necessari alla prosecuzione dei corsi di terza area o per eventuali rimodulazioni nell´organizzazione dei corsi, da concertare con le scuole. La questione della mancanza di fondi statali per la realizzazione in questo anno dei corsi professionalizzanti e degli stage di lavoro per gli studenti degli Istituti professionali e` stata oggetto di una mozione consiliare, approvata all´unanimita`, con la quale si chiede al governo e al Ministero di ripristinare immediatamente le risorse necessarie per gli anni scolastici 2009-2010 e 2010 ´ 2011, cosi` da comprendere ´ come ha chiesto in un emendamento l´assessore Benatti ´ampie garanzie anche per le Iv classi che il prossimo anno dovranno affrontare l´esame. Una rappresentanza dei ragazzi, delle famiglie e dei docenti del Podesti -Calzecchi Onesti di Ancona- come si era condiviso giovedi` scorso nell´incontro in Regione tra studenti e assessore ´ e` stata ascoltata stamattina dalla conferenza dei capigruppo consiliari che ha poi deciso di trattare la mozione gia` presentata, prioritariamente rispetto all´ordine dei lavori del Consiglio. Nel suo intervento in Assemblea, Stefania Benatti ha sottolineato che ´questa spiacevole situazione si innesta in un particolare scenario di riorganizzazione degli Istituti tecnici e professionali, una fase di transizione che riguarda anche il cambio di competenze tra Stato e Regione in materia di offerta integrata Istruzione-formazione professionale dal prossimo anno, ´ma e` un fatto ´ ha detto ´ che gli stanziamenti per le Marche per la realizzazione dei corsi della terza area professionalizzante ammontano a 562 mila euro, mentre lo scorso anno (2008-2009) il finanziamento era di 1 milione e 533 mila euro. Basta fare la differenza per capire il forte disagio. ´ .  
   
   
TAGLI AI PROFESSIONALI, I DATI RELATIVI ALLA REALTÀ PROVINCIALE DI ANCONA ISTITUTO PER ISTITUTO  
 
Ancona, 27 gennaio 2010 - Mentre non accenna a placarsi la polemica intorno ai tagli del governo alle risorse destinate ai percorsi delle aree professionalizzanti, la Provincia rende noto istituto per istituto, le reali conseguenze nelle classi quarte e quinte degli istituti professionali di sua competenza per l´anno scolastico 2009-2010. Complessivamente i tagli riguarderanno 92 corsi per 1450 studenti e un totale di fabbisogno di 392 mila euro. Si parte dall´ambito di Ancona. Nel circondario del capoluogo le scuole interessate sono l´istituto Podesti-calzecchi Onesti di Ancona e Chiaravalle, che prevede 19 corsi per 262 studenti con un fabbisogno di 94 mila euro; l´Iis di Osimo e Castelfidardo, 9 corsi per un totale di 102 studenti e un fabbisogno di 58 mila euro; l´Iis Einstein-nebbia di Loreto, 13 corsi per 231 studenti e un fabbisogno di 40 mila euro. La situazione non cambia nell´ambito di Senigallia. Qui le scuole interessate sono il professionale Panzini, che ha previsto 21 corsi per 394 studenti e un fabbisogno di 84 mila euro, e l´Ipsia Padovano, con 13 corsi per 235 studenti e un fabbisogno di 52 mila euro. A Jesi e Monteroberto a pagare dazio è l´istituto Pieralisi-salvati, che rischia di perdere 11 corsi a cui sono iscritti 151 studenti con un fabbisogno di 44 mila euro. Infine Fabriano, dove l´Ipsia Milani-vivarelli potrebbe perdere 6 corsi per un totale di 75 studenti e un fabbisogno di 20 mila euro. "I dati ufficiali - spiega l´assessore al Sistema formativo Maurizio Quercetti - confermano le criticità che avevamo espresso in prima analisi. I tagli del governo non solo mettono fortemente a rischio percorsi scolastici già avviati, ma mirano all´indebolimento sostanziale degli istituti professionali. Il che, oltre a rappresentare nell´immediato un danno per migliaia e migliaia di studenti, rischia di contribuire a un arretramento che coinvolge l´intero sistema dell´istruzione pubblica". .  
   
   
VALLE D’AOSTA: INCONTRO ASSESSORATO ISTRUZIONE E CULTURA E ORGANIZZAZIONI SINDACALI SCOLASTICHE  
 
 Aosta, 27 gennaio 2010 - L’assessorato dell’istruzione e cultura e le Organizzazioni sindacali scolastiche, a seguito dell’incontro di ieri concernente la Riforma del secondo ciclo di istruzione, congiuntamente rilevano apprezzabili i seguenti aspetti: un’attenuazione degli elementi meno qualificanti della riforma nazionale sul sistema scolastico locale, considerati i tempi dettati dalla riforma e le permanenti incertezze sull’iter delle nuove norme; un’offerta liceale ampia ed articolata; una vasta scelta di soluzioni per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e formazione; un miglioramento del sistema di istruzione professionale rispetto a quanto previsto a livello nazionale; un’esplicita volontà di garanzia di dotazioni organiche adeguate alle necessità del sistema scolastico valdostano. Le parti convengono che questo passaggio sia il primo di un confronto che si intende proseguire per il miglioramento del sistema scolastico regionale attraverso la calendarizzazione di regolari incontri tra le parti stesse, con precisi punti all’ordine del giorno, per arrivare a soluzioni condivise. Le parti si impegnano a fornire la più ampia e puntuale informazione a tutto il mondo della scuola e, in particolare, agli insegnanti e alle famiglie degli studenti interessati, non appena ufficializzate le disposizioni nazionali. .  
   
   
PREVENZIONE NELLE SCUOLE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE L´ASSESSORATO ALLE PARI OPPORTUNITÀ DELLA PROVINCIA DI BIELLA IN PRIMA LINEA: CAPIRE E VALORIZZARE LE DIFFERENZE.  
 
Biela, 27 gennaio 2010 - Durante l’anno scolastico in corso, l’assessorato alle pari opportunità della provincia di Biella sarà sempre in prima linea per combattere la violenza verso le donne con attività di prevenzione nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado del Biellese. Nell’ambito del “Piano regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime”, sono infatti stati stanziati dalla Provincia di Biella 10 mila euro per la realizzazione di alcuni laboratori teatrali rivolti agli studenti e alle studentesse delle scuole interessate al progetto. Nelle scuole secondarie di primo grado si faranno riflettere i giovani sulla violenza e sulla modalità di gestione dell’aggressività attraverso laboratori di teatro educativo-sociale. Hanno aderito alle attività gli Istituti Comprensivi di Andorno Micca, Sandigliano, Vallemosso, Pray e Mongrando e le Scuole Medie Statali Leonardo da Vinci di Cossato e Via Addis Abeba di Biella con un totale di circa 260 studentesse e studenti. Nella scuole secondarie di secondo grado sarà l’Istituto Tecnico Industriale Statale, che si avvale della professionalità del professor Renato Iannì, a realizzare alcuni laboratori teatrali, dal titolo “Anche il mare ha i tacchi a spillo: donne spezzate, violate e in rivolta”. Il progetto ha la doppia finalità di analizzare la figura della donna spesso concepita come “il diverso da sottomettere” e di promuovere la valorizzazione della “differenza” come complementarietà anziché come diversità, al fine di poter avere con gli altri un confronto positivo e costruttivo. Le attività si svolgeranno presso le sedi scolastiche. Gli istituti che hanno aderito alle attività sono, oltre all’I. T. I. S. , i Licei Scientifico e Socio Pedagogico “A. Avogadro” e l’Istituto Tecnico Commerciale “E. Bona”. Per questa attività si prevede l’adesione di circa 80 tra ragazze e ragazzi. Laboratorio di Teatro Educativo-sociale - Sul tema: pregiudizi e comportamenti aggressivi nei confronti della donna. Il progetto di laboratorio nasce su richiesta dell’Assessorato alle Pari Opportunità, come attività di riflessione e pertanto di prevenzione nei confronti della violenza fisica e psichica sulle donne, in particolare quella esercitata all’interno delle mura domestiche. Le motivazioni che determinano tali atteggiamenti sono da ricondursi a tantissime motivazioni, ed un laboratorio breve non può essere certamente esaustivo; ma ci sembra importante creare nei ragazzi delle scuole medie, che cominciano ad affrontare problematiche legate alla identità sessuale, un momento di riflessione per individuare le cause prime che possono indurre a comportamenti violenti. Obiettivo dl laboratorio: creare momenti di percezione, individuazione, analisi e riflessione delle motivazioni che portano ad assumere atteggiamenti aggressivi e talvolta violenti nei confronti delle ragazze in ambito scolastico. Strumenti: • tecniche e metodi del Teatro Educativo-sociale; che si avvale di metodologie attive e psicodrammatiche Modalità: Laboratorio sarà diviso in due/tre fasi: Fase 1: creare un clima di relazione piacevole, confidenziale, di accettazione e di collaborazione tra maschi e femmine attraverso giochi corporei e teatrali. • Fase 2: far emergere verbalmente, per poi rielaborare attraverso brevi improvvisazioni sul palcoscenico, tematiche e problematiche legate alla identità sessuale ed ai vissuti ad essa connessi. Argomenti che scaturiscono dal contesto sociale e culturale di ciascun ragazzo. • Fase 3: Affrontare verbalmente e drammaturgicamente, dopo aver creato un clima di disponibilità, le problematiche più associate al conflitto tra sessi: quali l’aggressività, le prevaricazioni, la violenza sia corporea che psicologica. • Fase 3: (auspicabile) rielaborare in classe il percorso compiuto e realizzare materiale cartaceo o iconografico che testimoni le riflessioni dei ragazzi sul tema in questione. Riflessioni in itinere: Gli incontri già realizzati hanno riscosso un grande interesse da parte dei ragazzi coinvolti. Ci si è accorti che sono forti gli stereotipi che impediscono una sincera e franca visione e relazione dell’altro/a. Riuscire a depositare la maschera che abitualmente si indossa per fronteggiare l’altro sesso, in questa fase ancora sconosciuto e che in qualche modo induce paura, dà sollievo e aiuta ad accettare l’altro/a nella sua globalità e complessità. Nella elaborazione finale dell’incontro, i rimandi sono sempre stati positivi, uno in particolare dopo il primo laboratorio testimonia meglio di altri l’esito: “Sono contento di conoscere cosa le ragazze pensano di noi e di essere riuscito a dire cosa noi pensiamo delle ragazze”. Laboratori teatrali per classi superiori Ii grado : Fase iniziale del progetto “Anche il mare ha i tacchi a spillo, donne spezzate, violate e in rivolta”. Il D. P. R. 08. 03. 1999 n° 275, relativo ai processi dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, all’art. 7 prevede l’attivazione di iniziative in rete tra diverse scuole come inizio di significative esperienze di collaborazione e di integrazione tra percorsi formativi che presentano obiettivi trasversali coerenti su tali tematiche. In tale ottica, da oltre dieci anni, il laboratorio teatrale degli Istituti in rete, si pone come punto di convergenza per ragazzi che abitualmente tendono ad esprimersi a livello individuale, come luogo in cui la didattica serve ad allargare gli orizzonti e a sviluppare ogni potenzialità; come spazio per le emozioni, come stimolo per imparare a conoscere sé stessi, come esperienza di accettazione delle regole della comunità espresse attraverso il lavoro di gruppo. Dopo approvazione dei P. O. F. Degli Istituti e in collaborazione con l’assessorato alle pari opportunità della Provincia di Biella, per l’anno scolastico 2009/10 si è attivato un progetto teatrale che coinvolge come protagonisti attivi cinquanta studenti dell’I. T. I. S. “Q. Sella”, del Liceo Scientifico e Socio Psico Pedagogico “A. Avogadro” e dell’I. T. C. S. “E. Bona” di Biella, dal titolo “Anche il mare ha i tacchi a spillo: donne spezzate, violate e in rivolta”. Con lo stesso titolo verrà prodotto uno spettacolo teatrale che verrà rivolto agli studenti degli Istituti Superiori del territorio. La rappresentazione finale sarà il risultato del percorso costruito insieme ai partecipanti dando vita ad una esperienza teatrale ed emotiva che favorirà l’assimilazione di valori condivisi sul tema in questione. Tema poetico - Sono stati creati tre gruppi di lavoro, formati prevalentemente da studentesse, che si incontrano nelle sedi scolastiche su indicate rispettivamente nei giorni i martedì, giovedì e venerdì dalle ore 14 alle ore 16 in un periodo che va dal mese di ottobre 2009 al mese di giugno 2010; a questi si sono aggregati anche due diversamente abili. Si è deciso di approfondire le tematiche che hanno come riferimento principe la donna, vittima di violenze domestiche, sociali e culturali, in un percorso verso una riconosciuta e completa parità. In scena donne represse e in rivolta, l´intimo pensiero o il comico ribaltare ogni regola. La donna è protagonista assoluta, nelle sue varie età, nelle sue mille sfaccettature, nei suoi opposti frammenti: fragile e delicata, forte e corrosiva, romantica e innamorata, introversa e spiazzante, esuberante e comica. Dal progetto scaturiranno storie, fatte di piccole storie, frammenti di vita, che la donna subisce nel silenzio o nell’urlo, in violenze che creano un puzzle in cui si riconosce come proprio il dramma rappresentato o si vive la catarsi della liberazione della donna quale liberazione collettiva. L’incontro e la relazione con l’altro sarà alla base degli esercizi e delle esperienze, in una prospettiva positiva di ascolto dei diversi elementi espressivi, spesso corali e non verbali, che possono creare comunicazione e linguaggio, al di fuori del comportamento stereotipato, con lo scopo di guardare e di sentirsi parte attiva della stessa realtà sociale. L’allestimento teatrale, realizzato con i ragazzi durante i laboratori, viene progettato con gli stessi partecipanti, in riferimento a proposte degli stessi allievi o a pretesti letterario dei testi della drammaturgia al femminile del ‘900 e del 2000. I primi incontri, iniziati nel mese di ottobre, hanno portato alla creazione di gruppi di lavoro collaborativi e a una prima selezione dei testi e delle azioni sceniche da utilizzare per la creazione dello spettacolo. La parte più stimolante e il valore aggiunto del percorso risiedono nella possibilità di esaltare contemporaneamente due tematiche di ampio interesse. In primo luogo, infatti, il progetto ruoterà attorno alla figura della donna, spesso concepita come “il diverso da sottomettere” sia negli ambiti privati e lavorativi che nell’immaginario sociale; in secondo luogo, l’ “alterità” dei partecipanti diversamente abili sarà oggetto di un attento lavoro di integrazione, volto a valorizzare la differenza nell’ottica della “complementarietà” invece della canonica e isolante “diversità”, frutto di una mentalità incapace di concepire l’altro come una fonte di confronto positivo e costruttivo. .  
   
   
FERRARA, DAL 25 GENNAIO APERTO IL BANDO PROVINCIALE PER BORSE DI STUDIO ANNO SCOLASTICO 2009-2010  
 
 Ferrara, 27 gennaio 2010 - Si è aperto il 25 gennaio 2010 il bando provinciale per la concessione di borse di studio relativamente all’anno scolastico 2009-2010, rivolto agli studenti frequentanti le scuole secondarie di primo e secondo grado. La priorità sarà per i frequentanti i primi tre anni delle scuole secondarie di secondo grado, residenti in provincia di Ferrara o in regioni che applichino il criterio della frequenza in materia di borse di studio. Il termine ultimo per la presentazione delle domande, da presentare alla segreteria delle scuole frequentate, è fissato per la data del 26 febbraio 2010. Il beneficio è rivolto esclusivamente agli studenti che presentino un valore Isee, riferito ai redditi dell’anno 2008, pari o inferiore a 10. 632,94 euro e che risultino aver completato l’anno scolastico in corso. L’aver conseguito, nell’anno scolastico precedente, la media del sette dà diritto ad una borsa di studio di importo maggiorato del 25% rispetto alle altre. Il finanziamento delle borse di studio avviene tramite risorse statali e della Regione Emilia- Romagna. Bando provinciale Borse di studio a. S. 2009-2010 ex L. R. 26-01, art. 4 - E´aperto il bando provinciale per la concessione di borse di studio a. S. 2009-2010 destinato a studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado, con priorità per i frequentanti i primi tre anni delle scuole secondarie di 2° grado, in possesso di un valore Isee, riferito ai redditi 2008, pari o inferiore a €. 10. 632,94. Le domande vanno presentate presso le segreterie delle scuole frequentate dal 25 gennaio 2010 al 26 febbraio 2010. Gli importi verranno definiti dalla Giunta regionale a consuntivo, sulla base del rapporto tra le risorse disponibili e il numero delle domande ammesse. Il finanziamento delle borse di studio avviene tramite risorse statali e della Regione Emilia-romagna. Tramite il link sottostante è possibile accedere al bando e modulo di domanda per scuole superiori. Per informazioni contattare Dott. Ssa Alessandra Policardi, tel. 0532/299619. .  
   
   
FORLÌ -CESENA: BANDO PER LA CONCESSIONE DI BORSE DI STUDIO RISERVATE A STUDENTI FREQUENTANTI LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE: 26 FEBBRAIO 2010  
 
Forlì-cesena, 27 gennaio 2010 – E’ uscito lunedì 25 Gennaio il bando per la concessione di Borse di studio, per l’anno scolastico 2009-2010, previste dalla legge regionale per il diritto allo studio n. 26 dell’8 agosto 2001. Possono presentare domanda gli studenti frequentanti le scuole secondarie di primo e secondo grado statali, private paritarie e paritarie degli enti locali, residenti nella provincia di Forlì-cesena oppure, frequentanti nella provincia di Forlì-cesena e residenti in una regione che applica il criterio della residenza in materia di diritto allo studio, e che presentino un Isee non superiore ad €. 10. 632,94. Il bando e i moduli di domanda possono essere ritirati presso le Segreterie delle Scuole frequentate. Eventualmente sono disponibili anche presso i Comuni e l’Amministrazione Provinciale. Il bando è visionabile e scaricabile nel sito della Provincia di Forlì-cesena: www. Provincia. Fc. It. Il termine per la presentazione delle domande presso le Segreterie delle Scuole frequentate è fissato alle ore 13 del 26 febbraio 2010. La certificazione Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) relativa all´anno 2008, da allegare alla domanda, deve essere richiesta ai Caaf (Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale) operanti presso Sindacati e Patronati, tenuti al rilascio della stessa. Eventuali chiarimenti ed informazioni potranno essere richiesti all’Ufficio Scuola dei Comuni di residenza per le domande relative agli alunni frequentanti le scuole secondarie di primo grado, all’Ufficio Istruzione - Diritto allo Studio di questa Provincia per le domande riguardanti gli alunni frequentanti le scuole secondarie di secondo grado. .  
   
   
FVG, SCUOLE CHIUSE MEGLIO PER BREVI SOSTE  
 
Trieste, 27 gennaio 2010 - "Ma chi l´ha detto che le famiglie sono contente se le scuole chiudono per una settimana a febbraio? Questa idea, lanciata da alcuni consiglieri del centrodestra del Friuli Venezia Giulia per favorire il turismo invernale, sembra ora trovare molte voci contrarie". Il commento è di Piero Colussi (Citt). "Non tutti, infatti, possono permettersi di prender ferie in quel periodo, per non parlare dei costi della vacanza che taglierebbero fuori un altissimo numero di famiglie. "Più utile - a parere del consigliere regionale - sarebbe prevedere alcune piccole soste, così da favorire la classica vacanza breve, economicamente più sostenibile per un maggior numero di famiglie. E´ chiaro però che la Regione non deve imporre nulla per legge: i singoli istituti, nell´ambito dell´autonomia di cui godono, possono organizzare il proprio calendario in modo flessibile rimanendo all´interno del numero di giorni di lezioni annuali previsto dalla Regione. Che poi, di fatto, è quello che già succede. "Siamo invece favorevoli - continua Colussi - agli eventuali incentivi economici che la Regione potrebbe mettere a disposizione delle singole scuole per promuovere questo tipo di turismo scolastico che altrimenti potrebbe generare disparità e discriminazioni. "Altrettanto chiaro - conclude Colussi - deve essere il fatto che gli studenti che non possono aderire a questi programmi devono comunque poter frequentare la scuola. Il problema è più complesso di come sembra a prima vista e, non a caso, sta interessando moltissime famiglie del nord Italia tanto che anche i giornali e i media di grande tiratura se ne stanno occupando". .  
   
   
TOSCANA, INCERTEZZE ANCHE PER LE SUPERIORI, SE IL GOVERNO NON DÀ RISORSE APERTURA A RISCHIO PER 2200 BAMBINI CENTO SEZIONI IN PIÙ DI SCUOLA DELL´INFANZIA PER IL 2010-2011  
 
Firene, 27 gennaio 2010 - Sono 111 le nuove sezioni di scuola dell´infanzia la cui costituzione è stata richiesta sulla base del numero dei bambini iscritti per l´anno scolastico 2010-2011. Ciò significa che sono circa 2200 i bambini di tre anni ai quali solo l´apertura delle nuove sezioni consentirà di trovare un posto. Se lo scorso anno le 44 sezioni eccedenti sono state aperte solo grazie all´intervento della Regione, che ha pagato con il proprio bilancio gli insegnanti, nell´anno 2010-2011 ciò non potrà più avvenire. «E´ stato un atto doveroso – precisa l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – ma deve essere chiaro che la Regione non può accollarsi competenze che sono e restano dello Stato. Ci auguriamo per il prossimo anno un cambiamento di rotta del governo e ch e le risorse che oggi sono state negate vengano nuovamente messe a disposizione dell´Ufficio scolastico regionale». Il piano di dimensionamento La previsione scaturisce dal piano di dimensionamento scolastico che la giunta ha approvato nei giorni scorsi e che, come sempre, fissa sulla base delle indicazioni di scuole, Comuni e Province, lo scenario di istituzioni scolastiche, sezioni e classi sulla base delle nuove iscrizioni per ogni ordine e grado di scuola. Oltre alle nuove sezioni di scuola dell´infanzia, il nuovo piano prevede la creazione di 11 nuovi istituti comprensivi, che passeranno così da 222 a 233. Scuole per l´infanzia Ad Arezzo sono state richieste 2 sezioni in più; a Firenze 30 a Grosseto 2, a Livorno 10, a Lucca 7, a Massa Carrara 1, a Pisa 23, a Pistoia 15, a Prato 17, a Siena 4. Il piano di dimensionamento realizzato dalla Regione è stato già fatto proprio dall´Ufficio scolastico regi onale. Ora tocca al governo fare tutti gli atti necessari per assicurare le risorse per la sua concretizzazione. Scuole superiori Quello delineato dal piano della Regione è, ad oggi, uno scenario sul quale gravano pesanti interrogativi, a cominciare dall´avvio, previsto dal governo a partire dal prossimo anno scolastico, della riforma delle scuole superiori che ad oggi non ha concluso iter normativo. L´assessore all´istruzione Gianfranco Simoncini, nel presentare il documento, non ha mancato di ricordare come la Regione, facendosi portavoce delle esigenze di insegnanti e istituzioni, aveva già chiesto un rinvio della riforma, per consentire alle famiglie che devono iscrivere i propri figli al primo anno, di scegliere sulla base di una chiara e definita offerta formativa, permettendo alle scuole - in particolare ai professionali e ai tecnici, più toccati dalla riforma - di attrezzarsi dal punto di vista organizzativo e agli insegnanti di fare aggiornam ento professionale sulla base delle novità previste. La risposta da parte del governo è stata, per il momento, negativa, con l´unica concessione dello spostamento della data delle iscrizioni. Anche in questo caso l´assessore rinnova il suo appello. «Se non si tiene conto di tutto questo - commenta l´assessore - si rischia di ripartire nel caos e di far pagare le conseguenze ai ragazzi compromettendone il loro percorso formativo». .  
   
   
AMBIENTE: FIRMATO IN CALABRIA IL PROTOCOLLO D’INTESA PER LA CONSERVAZIONE DELLE TARTARUGHE MARINE  
 
Reggio Calabria, 27 gennaio 2010 - Firmato dall’Assessore all’Ambiente Silvio Greco il Protocollo d’intesa per l’Istituzione della Rete Regionale finalizzata alla Conservazione delle Tartarughe marine. Vi hanno aderito le cinque amministrazioni provinciali e le Amministrazioni comunali ricadenti all’interno di Aree marine protette, Parchi marini regionali, Siti della Rete Natura 2000 (limitatamente ai siti caratterizzati dalla presenza di habitat costieri) ed inoltre il Comando della Guardia di Finanza, la Direzione Generale del Corpo Forestale dello Stato, la Capitaneria di Porto - Guardia Costiera, l’Area Marina Protetta “Capo Rizzuto”, l’Iamc- Cnr di Messina, il Dipartimento di Ecologia dell´Unical, il Wwf, il Cts; il Fai; Legambiente; la Stazione Zoologica Szn Anton Dhorn di Napoli; la Facoltà di Veterinaria dell’Università’ di Bari, il Centro Recupero Animali Selvatici Wwf Policoro, il Laboratorio Scientifico-didattico di Biologia Marina di Cetraro, l’ A. R. P. A. Cal. Lo scopo del protocollo è quello di istituire una Rete Regionale per la protezione e conservazione delle tartarughe marine, che promuova attività di sperimentazione e di studio delle stesse e faciliti processi compartecipativi e di assunzione di responsabilità di tutti i soggetti sottoscrittori del protocollo. Grazie al Protocollo d’intesa saranno sviluppate attività a lungo termine che avranno come obiettivi coordinare e gestire i centri di recupero dislocati sul territorio regionale e potenziarne la presenza, attività costanti di monitoraggio, promuovere e condurre progetti di ricerca mirati alla conservazione delle specie, formare personale coinvolto nelle diverse attività intraprese dalla Rete Regionale, coinvolgere e rendere protagonisti tutti gli operatori del mare, instaurare collaborazioni nazionali ed internazionali al fine di predisporre operazioni congiunte, attivare azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale a livello scolastico e di tutti gli operatori coinvolti nella problematica. Il coordinamento di tutte le attività portate avanti dalla Rete, nell’ambito della conservazione e tutela delle tartarughe marine, sarà della Direzione Generale del Dipartimento Politiche dell’Ambiente, mentre il coordinamento relativo alle attività di monitoraggio, studio e tutela dei siti di nidificazione è affidato all’Unical, che avrà un rapporto di collaborazione e di formazione con le strutture impegnate nella tutela dei nidi di tartaruga marina. “La tartaruga –ha dichiarato l’Assessore Regionale all’Ambiente Silvio Greco- è indicatrice anche del cambiamento climatico in atto e lo studio di questi animali marini, quindi, sarà anche utile per chi si occupa dello studio del fenomeno scientifico che tanto preoccupa. Tutto ciò senza dimenticare che la Calabria non solo è la principale area di nidificazione in Italia delle tartarughe marine, ma raccoglie il 60% dei casi nazionali ed è l’unica area di nidificazione costante sempre a livello nazionale. Il protocollo si inserisce anche nelle attività di conservazione delle specie, e ciò assume particolare rilevanza dato che il 2010 sarà l’anno internazionale della biodiversità”. .  
   
   
APPROVATO NELLE MARCHE IL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE  
 
 Ancona, 27 Gennaio 2010 - E´ stato approvato ieri mattina, nel corso dell´assemblea consiliare, il Piano di Tutela delle acque (Pta), con il quale la Regione individua gli strumenti per la protezione e la conservazione delle risorse idriche. Esprime soddisfazione l´assessore all´Ambiente, Marco Amagliani, secondo il quale e` stato raggiunto un ottimo risultato a tutela di un bene pubblico prezioso: ´L´acqua, indispensabile per la vita e lo sviluppo delle comunita`, va tutelata a garanzia delle generazioni future´. Il Piano, aggiunge l´assessore, ´individua gli strumenti per la protezione e la conservazione della risorsa idrica. Definisce gli interventi di protezione e risanamento dei corpi idrici superficiali e sotterranei e l´uso sostenibile dell´acqua, individuando le misure integrate di tutela qualitativa e quantitativa della risorsa idrica, che garantiscano anche la naturale autodepurazione dei corpi idrici e la loro capacita` di sostenere comunita` animali e vegetali ampie e ben diversificate secondo principi di autoctonia´. Il Piano, inoltre, regolamenta gli usi in atto e quelli futuri che devono avvenire secondo principi di conservazione, risparmio e riutilizzo dell´acqua per non compromettere l´entita` del patrimonio idrico e consentirne l´uso. Il Pta Marche e` stato redatto dal Servizio ambiente e paesaggio della Regione con la collaborazione dell´Arpam e dell´Assam, ´una modalita` ´ considera Amagliani ´ che ha permesso un rilevante risparmio di denaro pubblico´. Il Piano recepisce i criteri indicati dalla Direttiva 2000/60/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000, Direttiva che istituisce un quadro per l´azione comunitaria in materia di acque e delinea gli obbiettivi di qualita` delle acque per la scadenza base del 22 dicembre 2015. E´ attualmente regolato dal Testo Unico ´Norme in materia ambientale´ D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, all´art. 121. Con l´approvazione del Pta, oltre all´adempimento del Testo Unico Ambientale, la Regione si conforma alla normativa comunitaria e fornisce agli operatori un riferimento operativo meditato, finalizzato anche a decisioni di investimento per il servizio idrico integrato, in particolare per l´utilizzazione di un recentissimo finanziamento a tasso agevolato di 100 milioni di euro. Assicura, infine, un efficace strumento di tutela ambientale ai cittadini. .  
   
   
GENOVA, ACQUA : NUOVI INVESTIMENTI, TARIFFE E RIMBORSI NELLA PROSSIMA CONFERENZA AATO  
 
Genova, 25 gennaio 2010 - Piano triennale degli investimenti per il ciclo delle acque, modulazione delle tariffe, indirizzi per i rimborsi delle quote sulle bollette dell’acqua per gli utenti non serviti dai depuratori, intesa con le associazioni dei consumatori sul tavolo della prossima conferenza dell’Aato prevista per gli inizi di febbraio. Ne dà notizia l’assessore provinciale alle politiche delle acque Paolo Perfigli in una nota inviata al difensore civico del Comune di Chiavari che su questo temi ha convocato un incontro con i gestori del servizio. “In relazione alla lettera inviata al sottoscritto per conoscenza – scrive Paolo Perfigli - considerando l’importanza degli argomenti trattati, che sono da tempo all’attenzione dell’A. A. T. O, si ritiene utile far presente che, nella prossima Conferenza dell’A. A. T. O saranno portati all’esame, all’interno di un ordine del giorno molto nutrito e che comprende anche il piano 2010-2012 degli investimenti per le opere idriche, la nuova articolazione tariffaria, gli indirizzi di comportamento per l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale 335/2008 e il protocollo d’intesa con le Associazioni dei Consumatori. ” Per l’assessore provinciale “ le soluzioni che saranno predisposte potranno costituire un riscontro effettivo alle questioni che il Difensore civico, le amministrazioni comunali e anche, più in generale, il dibattito pubblico, hanno sollevato. ” .  
   
   
BULGARIA, INCENTIVI PER PROGETTI ECOLOGIA UE  
 
Sofia, 27 gennaio 2010 - Al fine di agevolare le amministrazioni locali della Bulgaria e accelerare i tempi di realizzazione dei progetti ecologici, una parte dell´Iva, nell´ambito del Programma Operativo "Ambiente" e del Programma per lo sviluppo delle aree rurali, rimarrà ai Comuni. Per velocizzare i progetti, riporta l´Ice, il Governo ha deciso di prorogare di altri due anni la concessione in uso gratuito ai Comuni dei terreni per le discariche regionali e gli impianti di depurazione delle acque reflue. .  
   
   
DISSIPATORI, COME LIMITARE IL PROBLEMA RIFIUTI UN PROGETTO SPERIMENTALE PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI ORGANICI E L´INSTALLAZIONE DEI DISPOSITIVI PILOTA.  
 
 Biella 27 gennaio 2010 - Nella mattinata di sabato 14 gennaio presso il Palazzo della Provincia, si è tenuta una riunione tra i rapprentanti della Provincia, del Cosrab, del Cordar e dei Comuni di Biella, Vigliano, Candelo e Gaglianico per lanciare un progetto riguardante la riduzione e la raccolta dei rifiuti organici (umido) attraverso l’installazione in forma sperimentale ed in comodato d’uso di dissipatori di rifiuti alimentari per uso domestico. Il progetto pilota mette a disposizione 200 dissipatori che verranno distribuiti equamente nei cinque comuni ed installati, a chi ne farà richiesta, per un periodo di sei mesi nelle abitazioni che soddisferanno alcune condizioni fondamentali, quali, per esempio, l’allacciamento alla rete fognaria e di conseguenza al depuratore, nonché le pendenze e diametro delle tubature degli impianti fognari. Allo scadere dei mesi di prova, le famiglie interessate potranno poi decidere se restituire o acquistare il prodotto e, nel caso dell’acquisto, gli utenti avranno una riduzione sulla tariffa rifiuti dato che i dissipatori consentono di produrre meno rifiuti per abitazione e quindi di ridurne la quantità da smaltire in discarica L’obiettivo futuro, mediante l’installazione di altri dissipatori nella Provincia, porterebbe ad un significativo aumento della percentuale di raccolta differenziata (fino al 65%) dato che andrebbe ad incidere su di una tipologia di smaltimento, i rifiuti organici, che riguardano una fetta importante del 20-30 % dell’ammontare complessivo dei rifiuti smaltiti nell’intera Provincia. L’iniziativa ha mostrato l’attenzione da parte di tutti i rappresentanti dei vari enti seppur con le dovute cautele per le norme che ne regolano l’impiego di tali impianti. .  
   
   
IN TOSCANA TRE ACCORDI REGIONALI PER MINORI RIFIUTI E MAGGIORE RIUSO RIGUARDANO LA PLASTICA, IL COMPOST E LA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA PER GOVERNARE IL SISTEMA SERVE PASSARE DALLA DIFFERENZIATA AL RICICLO  
 
Firenze, 27 gennaio 2010 - La Regione Toscana ha siglato oggi tre accordi per ridurre la produzione di scarti e promuovere l´utilizzo delle materie derivate dalle raccolte differenziate, in particolare la plastica e il compost. Il primo riguarda la riduzione dei rifiuti e l´incremento della raccolta differenziata nella grande distribuzione organizzata, ed è stato sottoscritto con Stefano Bassi, responsabile dell´Associazione cooperative consumatori distretto tirrenico (Unicoop). Il protocollo d´intesa per il miglioramento e l´incremento del riciclaggio di materie plastiche è stato firmato con Valerio Caramassi, presidente di Revet (l´azienda toscana che si occupa del recupero dei materiali da riciclare) e nei prossimi giorni verrà siglato anche dal Corepla, il consorzio nazionale per il riciclaggio della plastica. Infine quello per lo sviluppo dell´impiego del compost di qualità è stato stipulato dal presidente di Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo, da quello dell´Arsia, Maria Grazia Mammuccini, e da quello del Consorzio italiano compostatori, Leonardo Ghermandi. Le tre firme per la Regione Toscana sono state messe dall´assessore regionale all´energia e all´ambiente, Anna Rita Bramerini. «Si tratta – spiega l´assessore Bramerini – di tre accordi ugualmente importanti, che mirano a ottimizzare il ciclo dei rifiuti, chiudendo il cerchio e puntando decisamente sul riciclo, un aspetto che è fondamentale considerare strategico. Per governare il sistema serve passare dalla raccolta differenziata al riciclo: di qui la necessità di coinvolgere ciascuno dei numerosi attori che oggi hanno sottoscritto intese con noi. Per la plastica e per il compost (il concime che si ricava dalla frazione organica dei rifiuti) è possibile programmare il loro riutilizzo che ci far&ag rave; pagare minori costi economici e ambientali, mentre dai supermercati può venire un aiuto vero all´incremento della raccolta differenziata e alla riduzione dello smaltimento dei rifiuti». In Toscana ogni anno vengono raccolte, selezionandole, oltre 30. 000 tonnellate di plastica, per le quali i Comuni ricevono dal Corepla circa 250 euro a tonnellata. L´accordo sottoscritto oggi, valido per due anni, prevede il riuso del plasmix, cioè della miscela composta dalle plastiche meno pregiate, dalle quali Revet ricaverà, a partire da fine anno, panchine e tavoli per i parchi, pannelli fonoassorbenti, profilati per prefabbricati, pallets, ma anche parafanghi e altre componenti in plastica di ciclomotori. La produzione regionale di compost di qualità in Toscana si attesta invece sulle 60. 000 tonnellate l´anno. Derivano dal trattamento di scarti verdi e biologici che rappresentano un terzo di tutti i rifiuti urbani. Con una raccolta differenziata più spinta la produzione di compost di qualità potrebbe raddoppiare. Secondo l´accordo biennale sottoscritto oggi, tutti gli enti pubblici dovranno utilizzare il compost per concimare parchi e spazi verdi. In questo modo non soltanto si ridurrà la quantità di rifiuti da smaltire, ma anche l’uso dei fertilizzanti chimici. L´intesa triennale con la grande distribuzione prevede che nei negozi di Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno e Coop centro Italia si promuovano l´utilizzo di imballaggi pluriuso, il recupero delle merci invendute con distribuzione gratuita alle mense per indigenti e alle associazioni del volontariato, la limitazione dei prodotti monouso, il ritiro delle apparecchiature elettroniche con la donazione dei vecchi computer, ed una maggiore attenzione all´impiego di materiali più facilmente riciclabili. Secondo una stima il solo utilizzo di cassette di plastica a sponde abbattibili al posto di quelle di legn o, consentirebbe una riduzione del 50% dei rifiuti da imballaggi. .  
   
   
SIGLATA UN´INTESA TRA REGIONE EMILIA ROMAGNA E SINDACATI SULLE POLITICHE DEI RIFIUTI.  
 
Bologna, 27 gennaio 2010 - Un tavolo di confronto sulle politiche e strategie d’investimento per l’igiene urbana, sullo studio di una tariffa “sociale” per i rifiuti, lo sviluppo di progetti per la loro tracciabilità, regole più stringenti sugli appalti e convenzioni di servizi e sostegno alle associazioni di volontariato che svolgono funzioni sussidiarie rispetto alla rete di isole ecologiche: sono i punti rilevanti del verbale d’intesa sottoscritto in questi giorni dall’assessore all’ambiente Lino Zanichelli per la Regione e dai rappresentanti regionali di Cgil Anna Salfi, Cisl Gianni Pedrazzini e Uil Giuliano Zignani, con l’obiettivo di qualificare ulteriormente il servizio integrato dei rifiuti in Emilia-romagna. “Quando parliamo di ambiente, il confronto e l’intesa con i Sindacati diventa ancora più importante – sottolinea Zanichelli – perché per realizzare buone politiche di sviluppo sostenibile e migliorare i servizi pubblici ambientali è indispensabile la partecipazione, sia dei cittadini sia dei lavoratori che operano all’interno delle aziende di gestione e nelle imprese del settore”. Già mesi fa i Sindacati avevano manifestato preoccupazioni in merito alle possibili ripercussioni della crisi economica sui lavoratori del comparto igiene urbana e sulla qualità dei servizi, soprattutto alla luce delle annunciate normative nazionali, quali l’articolo15 del decreto 135\2009 che va verso la privatizzazione dei servizi pubblici locali (di pochi giorni fa il ricorso della Regione Emilia-romagna contro questa norma) e il “codice delle autonomie” di Calderoli. Per salvaguardare l’equità e la tenuta del sistema, con particolare riferimento al ciclo integrato dei rifiuti, le Organizzazioni sindacali hanno dunque chiesto alla Regione di condividere le modalità di applicazione della direttiva Ue 98-2008, sulla tracciabilità dei rifiuti urbani e speciali, sul potenziamento del loro recupero dopo la raccolta differenziata, sulla regolazione e controllo delle gare pubbliche di affidamento ai gestori, prevedendo tra l’altro una “clausola sociale” a tutela dei diritti di tutti i lavoratori del comparto. L’intesa raggiunta prende atto che le recenti politiche e investimenti della Regione vanno nella giusta direzione - come dimostrano le scelte del Piano di azione ambientale 2008-2010 e il rafforzamento della regolazione regionale dei servizi locali e ambientali stabilito con la legge regionale 10/2008 - e, su questa base, impegna l’Amministrazione a mantenere costante in futuro il confronto preventivo con i Sindacati su due questioni in particolare: il sistema tariffario e la definizione delle “azioni di regolazione e di controllo” previste per l’affidamento dei servizi alle Aziende di gestione, al fine di conseguire una gestione integrata del ciclo dei rifiuti ambientalmente efficace. .  
   
   
VALLE D’AOSTA: INCONTRO ALL’ASSESSORATO AMBIENTE PER I PIANI DI SUB-ATO  
 
Aosta, 27 gennaio 2010 - L’assessorato territorio e ambiente informa che martedì 26 gennaio, si è tenuto un incontro sulla valutazione dell’iter amministrativo proposto per i Piani di sub-Ato (art. 8 della l. R. 31/2007) tra l’Assessore Manuela Zublena i Presidenti e i responsabili delle Comunità Montane della Regione e il Comune di Aosta. I Piani di sub-Ato sono Piani operativi di organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio. La competenza sulla gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta è ripartita tra l’Amministrazione regionale (responsabile della scelta del trattamento finale dei rifiuti) e le Comunità Montane, nel ruolo di sub-Ato, cui spetta decidere le modalità di raccolta dei rifiuti. Durante l’incontro sono stati affrontati diversi temi, tra i quali la scelta del nuovo scenario di smaltimento dei rifiuti tramite piro-gassificazione, l’esame in conformità alle disposizioni e agli obiettivi del Piano regionale di gestione dei rifiuti dei quattro Piani di sub-Ato pervenuti in Regione e il passaggio da tassa a tariffa. Sono quindi stati concordati tempi e modalità di approvazione da parte della Regione dei Piani di sub-Ato già pervenuti. Tali Piani saranno inoltre oggetto di valutazione nell’ambito dell’osservatorio Regionale sui Rifiuti. Inoltre sono state valutate alcune iniziative per migliorare la raccolta differenziata e a tale fine è stato proposto di continuare alcune azioni intraprese durante la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, oltre a nuove azioni di tipo informativo. I funzionari dell’Assessorato hanno inoltre illustrato alcuni aspetti delle Direttive Europee 98/2008 e 99/2009 inerenti le scadenze e gli aspetti penali legate alla gestione dei rifiuti. .  
   
   
BULGARIA, ITALIA IN GARA PER IMPIANTO COMPOSTAGGIO  
 
Sofia, 27 gennaio 2010 - C´è anche l´italiana Daneco tra le sei società che hanno presentato offerte per la costruzione dell´impianto di compostaggio per rifiuti organici di Sofia, secondo quanto riporta l´Ice. La struttura, parte del progetto per lo smaltimento dei rifiuti della capitale, include anche la costruzione dell´apposito impianto con un costo indicativo di 41 milioni di euro e sorgerà vicino a Dolni Bogrov, nel sud della Bulgaria. L´impianto dovrebbe essere completato ed entrare in funzione nel 2011. .