Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Febbraio 2010
Politica
A STRASBURGO IL PARLAMENTO ELEGGE LA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA  
 
 Strasburgo, 10 febbraio 2010 - Con 488 voti favorevoli, 137 contrari e 72 astensioni, il Parlamento ha eletto ieri la nuova Commissione europea che resterà in carica fino al 31 ottobre 2014 sotto la guida, per la seconda volta, di José Manuel Barroso. I leader dei gruppi Ppe, S&d e l´Alde avevano annunciato il loro sostegno al nuovo Esecutivo, mentre i Verdi/ale, la Gue/ngl e l´Efd avevano anticipato il loro voto contrario e l´Ecr aveva anticipato l´astensione. La Commissione Barroso I, approvata nel novembre 2004, aveva ottenuto 449 voti favorevoli, 149 contrari e 82 astensioni. Aprendo il dibattito in Aula, il Presidente del Parlamento, Jerzy Buzek, ha affermato che "questa è l´alba di un nuovo decennio, con un nuovo modo di lavorare per le istituzioni europee". La responsabilità verso il Parlamento è "di importanza cruciale per la legittimazione democratica della Commissione", ha sottolineato il Presidente José Manuel Barroso. La situazione eccezionale che si vive attualmente con la crisi economica, i cambiamenti climatici e le questioni di sicurezza energetica - ha aggiunto - ha fatto sì che oggi è stato "un momento di audacia". Abbiamo bisogno di " istituzioni europee forti" per affrontare queste sfide, ha sostenuto, e spettava alla Commissione e al Parlamento agire insieme "al fine di garantire che l´Ue sia qualcosa di più della mera somma delle sue parti". "Oggi un nuovo capitolo nella nostra avventura europea inizia", ha concluso, aggiungendo che dobbiamo cercare "di renderlo un successo per tutti i nostri cittadini". Interventi in nome dei gruppi politici - Joseph Daul (Ppe, Fr) ha sottolineato la necessità di trasmettere ai cittadini un "messaggio chiaro" su come l´Unione europea intende raggiungere i suoi obiettivi. L´ue, ha aggiunto, deve proiettare l´immagine di "ciò che l´Ue è: un leader mondiale sul piano economico, della dimensione del mercato e dei contributi agli aiuti internazionali". Eppure, da Haiti all´Iran, all´Afghanistan fino allo Yemen, da Cuba alle relazioni transatlantiche, la voce dell´Unione europea finora "non è stata all´altezza delle nostre aspirazioni", ha detto, sollecitando un programma "ambizioso" per porvi rimedio. Le audizioni dei commisari, ha proseguito, sono un "esercizio di democrazia moderna", ma occorre migliorare le procedure e concentrare l´attenzione sugli obiettivi. L´orientamento politico della Commissione deve riflettere l´esito delle elezioni del 2009, e la sua prima priorità deve essere quella di soddisfare le aspettative dei cittadini, ha concluso Daul. Martin Schulz (S&d, De) ha criticato i commissari designati per essersi attenuti al "voto del silenzio" - imposto dal Presidente Barroso - nel corso delle audizioni per non incorrere in errori. A suo parere, invece, coloro che hanno instaurato un vero dialogo con il Parlamento europeo, come Michel Barnier, Joaquin Almunia o Kristalina Georgieva, "hanno guadagnato credibilità". Ha quindi chiesto che la Commissione lavori come un collegio, e non come un "sistema presidenziale". "Abbiamo bisogno di una Commissione forte, che si basi su un ampio sostegno del Parlamento europeo e abbiamo bisogno di una Commissione che lavori, che abbia un ruolo da svolgere e che capisca quale sia il suo lavoro", ha concluso. Guy Verhofstadt (Alde, Be) ha dichiarato che il suo "è un gruppo responsabile" che avrebbe votato in favore della nuova Commissione, precisando però che il suo sostegno "non sarà incondizionato". Ha poi auspicato che la Commissione "sarà la forza motrice dell´Europa, contrariamente agli ultimi cinque anni" e che i commissari lavorino come un vero collegio, con una forte unità e in grado di trovare le politiche che possano essere sostenute dalle tre famiglie politiche che compongono il collegio, tra le quali i liberali. Infine, ha chiesto che la nuova Commissione "si concentri su un obiettivo prioritario: trovare una risposta alla crisi economica e una strategia praticabile per l´Europa 2020". Ha quindi concluso invitando a "non ascoltare troppo gli Stati membri". Daniel Cohn-bendit (Verdi/ale, Fr) ha dichiarato di essere in presenza di "una coalizione di ipocriti", in quanto molti deputati voteranno a favore di una Commissione che, di fatto, non sostengono. La maggior parte dei commissari designati, non ha mostrato abbastanza "visione e ambizione" nel corso delle audizioni, ma nonostante ciò, i deputati li sostengono ancora e ciò starebbe a significare "che la somma degli zeri è positiva". Ha successivamente annunciato che il suo gruppo non avrebbe votato a favore della Commissione, chiedendo però di "non dire che chi non vota a favore è contro l´Europa". Ha quindi promesso alla Commissione il sostegno del suo gruppo su diversi argomenti, come sui cambiamenti climatici e sul contrasto alla crisi economica, a condizione che si vada nella giusta direzione. Jan Zahradil (Ecr, Cz), ricordando che Barroso, nel 2005, aveva proposto di ridurre la burocrazia e semplificare la legislazione, ha auspicato il rilancio di questo proposito. "Se dimostra di essere un riformatore, la sosterremo, ma se segue sentieri già battuti, ci opporremo", ha concluso. Lothar Bisky (Gue/ngl, De) ha criticato le linee guida neoliberiste del Presidente della Commissione europea. Il nuovo collegio dei commissari rifletterebbe anche questo. "Non avrà il sostegno del mio gruppo e può aspettarsi un duro, ma leale scambio di opinioni con il suo collegio Neil Farage (Efd, Uk) ha detto a Barroso: "Qui abbiamo un nuovo governo d´Europa con poteri enormi e la possibilità di utilizzare poteri di emergenza per oltrepassare la volontà dei singoli paesi". E già i principali gruppi auspicano ancora più poteri!". Ha poi rilevato che "la povera Grecia è intrappolata" all´interno del sistema di Euro, sostenendo che ciò accadrà anche a Spagna, Portogallo e Irlanda". L´elezione della Commissione è stata preceduta, nel mese di gennaio e febbraio, dalle audizioni dei commissari dinnanzi alle commissioni competenti del Parlamento europeo. Ogni commissione ha inviato una lettera di valutazione del rispettivo Commissario designato alla Conferenza dei presidenti, composta dal Presidente del Parlamento europeo e dai leader dei diversi gruppi politici. Tutte queste valutazioni sono state positive, e la Conferenza dei presidenti ha dato il suo via libera il 4 febbraio. .  
   
   
NUOVE COMPETENZE PER IL PARLAMENTO EUROPEO NEI RAPPORTI CON LA COMMISSIONE  
 
Strasburgo, 10 febbraio 2010 - Il Parlamento ha approvato una serie di principi fondamentali da attuare nell´accordo di cooperazione che regola i rapporti tra il Parlamento e la Commissione. Il Presidente della Commissione Barroso ha approvato le richieste del Parlamento, che riflettono il nuovo ruolo del Parlamento dopo l´entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Il Parlamento e la Commissione stanno attualmente rivedendo il cosiddetto accordo quadro che definisce le relazioni tra le due istituzioni, comprese le loro responsabilità politiche, il flusso di informazioni e il coordinamento legislativo. I negoziatori delle due istituzioni hanno convenuto su una serie di principi chiave alla fine di gennaio. Il Parlamento ha approvato a larga maggioranza tali principi. Subito dopo il voto, il Presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha avallato l´adozione di questi principi dichiarando alla plenaria di essere "profondamente convinto che è stata trovata un´intesa comune" sul modo in cui entrambe le istituzioni lavoreranno insieme nei prossimi anni. "Propongo di portare la nostra speciale partnership ad un nuovo livello, (. ) per rispecchiare il nuovo trattato e foggiare insieme l´Europa ". Il Presidente Buzek, rallegrandosi per l´intesa raggiunta su questo importante documento, ha dichiarato che l´accordo quadro stabilisce le nuove regole sulla base delle quali il Parlamento europeo e la Commissione lavoreranno insieme quotidianamente. Ha quindi rilevato che questo nuovo accordo rafforza il metodo comunitario. Vincolante per i prossimi cinque anni, esso getta le basi per una solida collaborazione tra due importanti istituzioni comunitarie. La seconda fase dei negoziati, che inizierà immediatamente dopo l´insediamento della Commissione, dovrebbe portare - entro maggio-giugno 2010 - al testo di un ambizioso accordo quadro, che sarà in seguito approvato dalla Plenaria. Parità di trattamento tra Parlamento e Consiglio - Uno dei risultati principali raggiunti dal Parlamento è stato l´impegno della Commissione a rispettare il principio della parità di trattamento tra Parlamento e Consiglio, in particolare per quanto riguarda l´accesso alle riunioni e alla documentazione completa delle riunioni della Commissione con gli esperti nazionali. Un´altra questione fondamentale per il Parlamento era il miglioramento dell´obbligo di rendiconto dell´Esecutivo. La Commissione ha accettato di appoggiare il Parlamento nei prossimi negoziati relativi al Servizio europeo per l´azione esterna (Seae) al fine di garantire la piena responsabilità di tale servizio, compresa una procedura trasparente per la nomina dei rappresentanti speciali e degli ambasciatori. Nelle sessioni plenarie del Parlamento europeo sarà introdotta un´ora delle interrogazioni con i commissari, compreso il vicepresidente per le relazioni esterne/Alto rappresentante dell´Unione per la politica estera e di sicurezza. Inoltre, qualora il Parlamento chiedesse al Presidente della Commissione di ritirare la fiducia a un singolo membro della Commissione, il Presidente sarà tenuto a prendere seriamente in considerazione la possibilità di chiedere le dimissioni di tale membro oppure dovrà illustrare al Parlamento il motivo del suo rifiuto di farlo. Una posizione più forte per le iniziative legislative del Parlamento La Commissione si è inoltre impegnata a informare il Parlamento sul seguito concreto dato a qualsiasi richiesta d´iniziativa legislativa, in un tempo massimo di tre mesi e, entro un anno, a presentare una proposta legislativa. In caso contrario, sarà tenuta a fornire al Parlamento una motivazione dettagliata. Sono state accolte anche le richieste del Parlamento per quanto riguarda i futuri negoziati sul miglioramento del processo legislativo. La Commissione si è impegnata a consultare il Parlamento sull´utilizzo della normativa non vincolante e a rafforzare il diritto del Parlamento di essere informato sulle procedure d´infrazione. Accrescere il ruolo del Parlamento nei negoziati internazionali - L´accordo tra le due istituzioni prevede l´impegno della Commissione a rafforzare la sua collaborazione con il Parlamento nei negoziati internazionali. Il Parlamento, in futuro, riceverà informazioni complete durante tutte le fasi dei negoziati. Inoltre, in occasione delle conferenze internazionali, la Commissione agevolerà la concessione dello status di osservatore al Presidente della delegazione del Parlamento. Infine, è stata anche accolta la richiesta del Parlamento volta a migliorare la programmazione e la Commissione ha deciso di cercare un´intesa comune tra le Istituzioni prima di approvare il suo programma di lavoro annuale. . .  
   
   
UE: L´ECONOMIA IN PRIMO PIANO  
 
 Bruxelles, 10 febbraio 2010 - La strategia economica dell´Ue, i cambiamenti climatici e l´assistenza ad Haiti saranno i tre temi affrontati nella riunione informale dei capi di Stato o di governo convocata dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, per l´11 febbraio a Bruxelles. Sul piano economico, questo Consiglio europeo informale dovrebbe studiare come raccogliere le sfide a breve termine, proseguire i cambiamenti strutturali necessari per garantire la ripresa e sostenere la crescita futura e la creazione di posti di lavoro. "L´europa dispone di un modello sociale unico. " ha dichiarato Herman Van Rompuy "Ma siamo chiari: se vogliamo preservare questo modo di vita, avremo bisogno di una crescita più elevata nell´Unione europea e dobbiamo mantenere lo steso livello di crescita delle altre maggiori economie mondiali. " Dopo soli due mesi dalla conferenza di Copenaghen, i dirigenti europei esamineranno quali insegnamenti trarre da questo sforzo mondiale e in che modo far progredire i negoziati internazionali sulla lotta al riscaldamento globale. In seguito al terremoto di Haiti, l´Unione e gli Stati membri hanno reagito prontamente per sostenere la popolazione locale e portato aiuto umanitario alle vittime della calamità. L´europa si è inoltre impegnata a contribuire a ristabilire la sicurezza nel paese. I responsabili europei valuteranno quali mezzi dopo gli aiuti d´urgenza può utilizzare l´Ue per mettere a disposizione finanziamenti supplementari a sostegno della ricostruzione di Haiti. Discuteranno inoltre la proposta di organizzare prossimamente una nuova conferenza internazionale per aiutare il paese. Dall´entrata in vigore del trattato di Lisbona questi vertici sono preparati e diretti dal presidente permanente del Consiglio europeo. .  
   
   
PARTECIPARE ALLA CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLA STRATEGIA EUROPEA PER LA REGIONE DEL DANUBIO!  
 
 Bruxelles, 10 febbraio 2010 - È ora on-line la consultazione pubblica sulla strategia europea per il Danubio. La partecipazione, alla quale la Commissione europea invita tutti i soggetti interessati, è aperta fino al 31 marzo 2010. La consultazione si prefigge di offrire alle parti interessate l’occasione di fornire pareri al fine di orientare i piani della Commissione in merito alla strategia. Quest’ultima iniziativa, che prende il via dalla positiva esperienza della prima strategia ´macroregionale´ nella regione del Mar Baltico, intende sviluppare le enormi potenzialità economiche del più lungo fiume europeo e migliorare le condizioni ambientali della regione del Danubio, nonché dell’area circostante. Il processo di consultazione in corso proseguirà sino agli inizi dell’estate. Dopo il varo della consultazione avvenuto a Ulm (Germania) il 2 febbraio, sono previsti altri dibattiti in Ungheria alla fine di febbraio, in Austria e Slovacchia (aprile), Bulgaria (maggio) e Romania (giugno). Nel dicembre 2010 la Commissione proporrà un piano d’azione e un sistema di governance che dovrebbero essere dibattuti e probabilmente approvati dagli Stati membri dell’Ue ai primi del 2011. .  
   
   
UE: FVG, 12 BANDI DA 101 ML. EURO DA SETTEMBRE 2009 AD OGGI  
 
Udine, 10 febbraio 201 - La Regione Friuli Venezia Giulia ha garantito continuità nella buona gestione dei fondi comunitari, che non hanno subito battute d´arresto, ma anzi sono stati accelerati. Lo ha assicurato il vicedirettore centrale Relazioni internazionali e comunitarie, Giuseppe Napoli, a margine dei lavori di presentazione dei nuovi investimenti per le aree montane, i bandi comunitari Por (Programma operativo regionale) Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), introdotti  ieri  mattina dal presidente della Regione, Renzo Tondo. "Dal 23 settembre 2009, data di pubblicazione del primo, ad oggi sono stati pubblicati dodici bandi per 101 milioni di euro, al ritmo di circa un bando a settimana. Per il 2010 è previsto l´avvio di numerose altre misure per le attività produttive, in particolare per l´industria, l´artigianato, il commercio e il turismo", ha anticipato Napoli. .  
   
   
IRAN CAMBIAMENTO O ILLUSIONE?  
 
Milano, 10 febbraio 2010 - L´11 febbraio prossimo, alle ore 18. 00, l´Ispi ospiterà una Tavola Rotonda dal titolo: Iran Cambiamento o illusione? L´evento, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Segreteria (tel. : 02 86 93 053, e-mail: ispi. Eventi@ispionline. It, sito: www. Ispionline. It) .  
   
   
UNGHERIA, PREZZI ALLA PRODUZIONE IN LIEVE CRESCITA  
 
Budapest, 10 febbraio 2010 - L´istituto nazionale di Statistica ungherese ha rivelato che su base annua l´incremento dei prezzi alla produzione industriale è stato pari all´1,3 per cento, come riporta il "Budapest Business Journal". Complessivamente, tenendo conto dell´intero 2009, i prezzi alla produzione industriale sono in rialzo del 4,9 per cento, dopo un incremento del 5,3 per cento nel 2008. .  
   
   
SLOVENIA E SERBIA DISCUTONO RAPPORTI ECONOMICI  
 
Belgrado, 10 febbraio 2010 - I leader di Serbia e Slovenia hanno discusso di investimenti e cooperazione economica nel corso di una visita del primo ministro sloveno Borut Pahor a Belgrado al presidente serbo Boris Tadic, come rivela Setimes. Com. Secondo i media sloveni, la visita aveva l´obiettivo di rafforzare i rapporti economici tra i due Paesi, con l´argomento principale degli investimenti sloveni in Serbia, oltre alle possibilità per la Serbia di entrare nella Ue. .  
   
   
LOMBARDIA: VARATO PACCHETTO FIDUCIA, 200 MLN A IMPRESE- FORMIGONI, AIUTIAMO LE PMI CHE SCOMMETTONO SULLA RIPRESA  
 
Milano, 10 febbraio 2010 - Regione Lombardia mette in campo una serie di nuovi significativi interventi per continuare a sostenere il sistema delle imprese lombarde, accompagnandolo sulla via di una ripresa economica che alcuni primi segnali fanno presagire. Lo chiama "pacchetto fiducia", e non a caso, il presidente Roberto Formigoni, ad indicare l´inizio di una fase nuova, dopo il "pacchetto anticrisi" del 2008-2009. Si tratta nel complesso di oltre 200 milioni di nuove risorse per il 2010, che vanno ad aggiungersi agli 1,4 miliardi stanziati nel 2009 sulle 13 misure del pacchetto anticrisi e per la competitività. Inoltre, sempre per il 2010, Regione Lombardia fa da banca per le aziende agricole, anticipando, a luglio, 300 milioni di fondi Pac (Politica agricola comune). Formigoni ha presentato oggi l´insieme di queste misure affiancato dagli assessori delle materie economiche (Luca Daniel Ferrazzi, Agricoltura; Romano La Russa, Industria; Franco Nicoli Cristiani, Commercio; Domenico Zambetti, Artigianato; Massimo Buscemi, Reti e Servizi di Pubblica Utilità; Davide Boni, Territorio e Urbanistica). E lo ha fatto insieme anche agli esponenti di vertice del mondo camerale, associativo di categoria e sindacale lombardo (Franco Bettoni, Unioncamere; Carlo Sangalli, Unione del Commercio; Barcella, Confindustria; Merletti, Confartigianato; Bettini, Casartigiani; Ottolini, Confcooperative; Bernareggi, Legacoop; Petteni, Cisl; Colombo, Ance; Zola, Cdo). Tutte realtà con le quali le misure sono state confrontate e discusse e che hanno espresso il loro apprezzamento. "Molto abbiamo fatto fino ad oggi per fronteggiare la crisi, ma - ha spiegato Formigoni - in questa fase, oltre a voler garantire una continuità alla nostra azione di sostegno, abbiamo voluto mettere in campo misure nuove, sempre più adeguate, efficaci e rispondenti ai bisogni reali della nostre imprese, per poterle accompagnare sulla via della ripresa che piano piano inizia a manifestarsi". "Si tratta di interventi - ha proseguito il presidente lombardo - che mirano a sostenere soprattutto chi scommette con fiducia e positività sul futuro e decide di investire per far crescere la propria azienda e migliorare la competitività sul mercato". Il "pacchetto fiducia" si caratterizza, in una logica di crescita complessiva di tutto il sistema, per una forte attenzione alle componenti dell´innovazione, dell´efficienza energetica e della sostenibilità ambientale. In particolare i provvedimenti riguardano: innovazione ed efficienza energetica (145 milioni) - sviluppo del settore costruzioni (2 milioni) - settore agricolo (22 milioni oltre ai 300 milioni di anticipo dei fondi Pac) - processi di brevettazione (3 milioni) - ricerca su macchinari e trasporti ecologici (1 milioni) - sostegno a start-up imprese (20 milioni) - commercio (9 milioni) A queste misure vanno aggiunte - internazionalizzazione (accordo con Ministero dello Sviluppo Economico) - settore aerospaziale (promozione del distretto). Ecco il dettaglio delle misure varate dalla Giunta regionale della Lombardia a favore del sistema imprese. Innovazione Ed Efficienza Energetica (145 mln. ) - Con questa misura Regione Lombardia intende promuovere l´acquisto di macchinari, attrezzature e apparecchiature per le micro e piccole imprese, tecnologicamente avanzati, il cui impiego riduca l´impatto dell´attività produttiva sull´ambiente, grazie ad elevati standard di efficienza energetica e a una diminuzione del consumo di energia. Risorse stanziate: 145 milioni. I contributi possono essere del 30% ovvero del 50% dei costi ammissibili (rispettivamente 10. 000 o 15. 000 euro). Beneficiari sono le micro e piccole imprese, con almeno un dipendente con contratto di lavoro subordinato. Per poter accedere al contributo i beneficiari si devono impegnare a non ridurre il numero dei dipendenti nei 12 mesi successivi alla presentazione della domanda di contributo. Sviluppo Del Settore Costruzioni (2 mln. ) - Con questa misura Regione Lombardia intende nuovamente supportare la crescita competitiva del settore delle costruzioni, settore di rilievo nel sistema economico lombardo (le cui imprese rappresentano circa il 17% del totale regionale e il 7,5% della forza lavoro), attraverso due linee di intervento. La prima è dedicata alla costituzione di aggregazioni di imprese competitive (consorzi, piattaforme logistiche e di fornitura, new-co innovative e multisettoriali). Le risorse ammontano a 2 milioni. Beneficiari sono le aggregazioni di micro, piccole e medie imprese - singole, associate o consorziate - classificate, iscritte in una delle Casse Edili della Regione Lombardia. E´ previsto un contributo in conto capitale fino al 20% delle spese ammissibili, che devono essere comprese tra 50. 000 e 800. 000 euro. La seconda linea è volta a favorire l´innovazione tecnologica e la qualificazione delle imprese edili, in particolare sotto il profilo ambientale, della sicurezza sul lavoro, della qualità dei processi di gestione aziendale. Regione Lombardia cofinanzierà programmi di investimento, per un importo complessivo compreso tra un minimo di 25. 000 euro e un massimo di 250. 000 euro Settore Agricolo (22 mln. ) - Regione Lombardia intende sostenere il settore agricolo attraverso le seguenti misure: a) - Anticipo del 70% della Pac a 38. 000 aziende agricole per un valore di circa 300 milioni di euro; b) - Contributi per le imprese agricole e di trasformazione e commercializzazione dei prodotti tramite l´abbattimento degli interessi e l´erogazioni di garanzie per l´accesso al credito in base agli aiuti straordinari per le crisi autorizzati dalla Commissione europea allo Stato italiano il 4 febbraio 2010 (risorse previste 8 milioni di euro); c) - Apertura di punti di ascolto e di assistenza tecnica per le aziende agricole presso le organizzazioni professionali agricole (oltre 200 sportelli), al fine di indirizzarle agli strumenti offerti da Regione Lombardia (risorse previste: 775. 000 euro); d) - Contributi per azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione dei prodotti dell´apicoltura (risorse previste: 1,5 milioni di euro); e) - Sostegno ad un programma di ricerca a favore delle imprese agricole e agroindustriali per il triennio 2010-2012 (risorse previste: 12 milioni di euro); f) - Accordo con Ismea per l´utilizzo dei prodotti finanziari e di rating per una offerta finalizzata alle imprese agricole lombarde, al fine di migliorare l´accesso al credito e il rapporto contrattuale con il sistema bancario. Processi Di Brevettazione (3 mln. ) - Con questa misura Regione Lombardia intende promuovere e sostenere i processi volti ad ottenere il brevetto italiano, il brevetto europeo e/o altri brevetti internazionali da parte delle micro, piccole e medie imprese lombarde al fine di mantenere elevato il livello di sviluppo scientifico e tecnologico del sistema produttivo lombardo. L´ammontare delle risorse stanziate è di 3 milioni. Beneficiari: micro, piccole e medie imprese e centri di ricerca privati, purché costituiti in forma di micro, piccola o media impresa. Il contributo a fondo perduto, sarà pari al 50% delle spese ammissibili, vale a dire: 2. 500 euro nel caso di richiesta di un brevetto italiano; 5. 000 euro nel caso di richiesta di due o più brevetti italiani; 8. 000 euro nel caso di richiesta di un brevetto europeo e/o internazionale; 16. 000 euro nel caso di richiesta di due o più brevetti europei e/o internazionali. Ricerca Su Macchinari E Trasporti Ecologici (1 mln. ) - Con questa misura Regione Lombardia intende verificare, valutare e censire le più innovative progettualità scientifiche e tecnologiche di risoluzione dei problemi connessi all´impatto ambientale dei mezzi di trasporto pubblici e dei macchinari industriali. I progetti di ricerca e sviluppo finalizzati ad accrescere il sistema delle conoscenze, e conseguentemente l´utilizzo di nuove applicazioni innovative, devono essere relativi a due ambiti di intervento: risoluzione delle problematiche collegate all´impatto ambientale e acustico dei mezzi di trasporto pubblici; risoluzione delle problematiche collegate all´impatto ambientale dei macchinari industriali appartenenti alle filiere del settore meccanico caratterizzati dall´utilizzo di processi di filtrazione di oli e fluidi. L´ammontare delle risorse stanziate è di 1 milione. Beneficiari sono le imprese singole, associate o in aggregazione, che abbiano competenze di eccellenza nelle tecnologie interessate in partenariato con Università, Organismi di ricerca, Centri di Eccellenza. I migliori progetti, di importo uguale o superiore a 500. 000 euro, saranno cofinanziati attraverso un bando specifico che verrà emanato in tempi brevi. Sostegno A Start Up Imprese (20 mln. ) - Lo sportello "Nuova imprenditorialità" viene implementato con altri 10 milioni e vi potranno accedere anche le ditte individuali del commercio e del turismo. Le risorse per lo start up delle imprese ammontano così a 20 milioni. Sostegno A Imprese Commerciali (9 mln. ) - Ulteriore sostegno alle imprese commerciali viene dato attraverso il terzo bando "Distretti del commercio" (9 milioni). E inoltre: Internazionalizzazione E Competitivita´ (Accordo Con Mi. S. E. ) - Con questo Protocollo d´Intesa, Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Lombardia hanno concordato di sviluppare una più forte collaborazione volta a favorire lo sviluppo del sistema delle imprese in una logica di coordinamento delle azioni e degli strumenti. Gli ambiti sono: l´internazionalizzazione delle imprese; - l´innovazione e il trasferimento tecnologico; - lo sviluppo di settori avanzati; - la valorizzazione e tutela della proprietà intellettuale; - le reti di impresa e aggregazioni; - le crisi di imprese; A questa collaborazione sarà data attuazione mediante specifici protocolli e programmi operativi. Settore Aerospaziale - Regione Lombardia sta operando per sostenere il settore a tre livelli: a) - Appoggio alla costituzione e di un distretto tecnologico aerospaziale. Il progetto vede il coinvolgimento di piccole, medie e grandi imprese, Centri di ricerca e Università, enti e associazioni ed è già stato classificato fra i progetti finanziabili da Regione Lombardia con i fondi del Bando Driade (Distretti Regionali per l´Innovazione, l´Attrattività e il Dinamismo dell´Economia locale), dotato di 12,7 milioni; b) - Impegno a promuovere il distretto aerospaziale in ambito internazionale; c) Partecipazione attiva di Regione Lombardia nella rete Nereus, associazione europea delle 39 Regioni che utilizzano tecnologie spaziali. "Un intervento che mira a sostenere la spina dorsale del sistema produttivo lombardo ribadendo l´importanza di promuovere azioni volte ad aiutare le imprese durante il periodo di crisi e rimarcando allo stesso tempo l´esigenza di flessibilità e rapidità nell´adattare gli strumenti all´evoluzione del contesto socio-economico. Largo dunque alla sostenibilità ambientale, nuovo volano di sviluppo". Così l´assessore all´Industria, Piccola e Media Imprese e Cooperazione, Romano La Russa, commenta il "pacchetto fiducia" presentato ieri dal presidente Formigoni. "Regione Lombardia e l´assessorato all´Industria - continua La Russa - perseguono la crescita competitiva del sistema produttivo lombardo soprattutto attraverso l´innovazione tecnologica. Per questo abbiamo previsto anche un ulteriore stanziamento di 2 milioni per le costruzioni". Anche in questa direzione, però, è stata riservata particolare attenzione al profilo ambientale, alla sicurezza del lavoro e alla qualità dei processi di gestione aziendale. "Lo scopo di questa misura - spiega l´assessore - è sostenere la razionalizzazione del sistema produttivo delle costruzioni, caratterizzato da un elevato grado di frammentazione e dare l´opportunità alle imprese edili di ammodernarsi, acquisendo vantaggi sul mercato". In questo quadro d´interventi rientra anche il Protocollo d´intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico per aiutare le imprese a sviluppare progetti di internazionalizzazione, innovazione e trasferimento tecnologico. "E´ un modo per essere concretamente vicini ai nostri imprenditori - conclude La Russa - coordinando interventi e strumenti che facilitino e favoriscano le condizioni per la ripresa e lo sviluppo del sistema produttivo territoriale". .  
   
   
CONCLUSA A FIRENZE LA TERZA CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLE ONG «ISRAELE HA DIRITTO DI ESISTERE, LA PALESTINA ANCHE»  
 
Firenze, 10 febbraio 2010 - «Israele ha diritto di esistere. Anche la Palestina ha diritto di esistere. La riconciliazione è il fine del nostro lavoro. Vogliamo essere solidali e liberi e riconoscere i diritti degli altri». Così Saman Khouri, il capodelegazione palestinese ha concluso ieri il proprio intervento al termine della Terza Conferenza Internazionale del Forum delle Ong per la pace che si è tenuta all´istituto Stensen di Firenze su iniziativa della Regione Toscana. «Se riusciamo ad affermare questa cultura – ha proseguito Khoury – avremo risolto tutto e chissà che, un domani, saremo noi ad invitare altri ad imparare dalla nostra esperienza». «Dobbiamo introdurre la cultura dell´apprezzamento – ha anche detto Khoury – perchè non tutti gli israeliani sono uguali. Lo abbiamo visto anche con i gruppi di lavoro. E io voglio qui ricordare che durante l´ultima guerra di Gaza, Ron Pundak inviò una lettera ai palestinesi dicendo che si scusava di quello che faceva il suo governo. Per questo voglio ringraziarlo ancora. » In precedenza, con toni analoghi, aveva parlato Ron Pundak, il capodelegazione israeliano. «I progetti che abbiamo varato insieme – ha sottolineato – non sono pura teoria, ma sono progetti che vogliono modificare concretamente le cose. Se parliamo di formazione, intendiamo formazione a valori che indichino il rispetto reciproco. Se parliamo di sicurezza umana è perchè viviamo in una società paranoica. Una società impregnata dalla paura tipicamente israeliana. E noi Ong dobbiamo affrontare questo problema. E ancora – ha proseguito Pundak – molti Israeliani non sanno che ci sono i palestinesi impegnati per la pace, per questo dobbiamo utilizzare i media, per far sì che lo sappiano». Pundak ha poi riferito i numeri di un sondaggio realizzato a Gaza. «Fra gli intervistati il 76% dice di sostenere un accordo con Israele e il 53% si dice convinto che la pace ci sarà quando i figli che oggi sono piccoli saranno grandi. Questo vuol dire – ha concluso Pundak - che è possibile fare la pace, che è il desiderio della maggioranza, e allora il nostro dovere storico è quello di mantenere viva la fiaccola, e il dovere storico di voi italiani è quello di aiutarci. Siamo vicini, se crollasse il Medioriente, anche voi non sareste indenni. La cooperazione è l´unica soluzione». Alla conclusione del Forum delle Ong per la pace, che ha visto impegnate a Firenze, per due giorni, una cinquantina di Ong israeliane, palestinesi ed europee, hanno portato il loro saluto anche il rabbino di Firenze Josef Levi e l´imam Izzedin Elzir. Tutti hanno ring raziato la Regione Toscana per l´impegno nel campo della cooperazione e in quello del dialogo interreligioso. «Firenze è una città – ha sottolineato Levi – nella quale con gli amici islamici, cattolici ecc. Cerchiamo di promuovere una cultura di pace». «Il dialogo è per noi importante – ha detto l´Imam- ed è un dialogo a diversi livelli: quello interreligioso, della società civile, a livello politico. Per noi è un dovere fare pressione perché la politica si sieda al tavolo per il dialogo. Entrambe le nostre comunità lavorano per questo». Da parte della Regione Toscana l´assessore regionale aveva sottolineato come si debba guardare il conflitto in Medioriente con gli occhi delle vittime e come sia necessario coniugare la cooperazione con la riconciliazione. I prossimi obiettivi saranno quelli di lavorare per coinvolgere, accanto alla società civile, le autorità locali israeliane e palestinesi, con lo scopo di abbattere la cultura del muro. La Toscana ha ribadito che intende esserci, perché in questa partita è necessario che ciascuno porti il suo mattone. La conferenza internazionale delle Ong per la pace – è stata la conclusione - da questo punto di vista ha dimostrato che è possibile camminare insieme. .  
   
   
AMBASCIATORE D’ISRAELE MEIR IN VISITA NEL VENETO RICEVUTO A PALAZZO BALBI: COLLABORAZIONE SCIENTIFICA, ACCADEMICA E ANCHE ECONOMICA  
 
Venezia, 10 Febbraio 2010 - L’ambasciatore d’Israele Ghideon Meir ha visitato ieri il presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan a Palazzo Balbi per rinsaldare la storica relazione tra il Veneto e Israele, ma anche per ampliare le basi per le collaborazioni scientifiche, accademiche, e economiche in atto. “Durante questi quindici anni alla guida della Regione del Veneto - ha detto il presidente Galan - ho maturato una profonda convinzione: è più che utile, per l´affermarsi di politiche di pace e per lo sviluppo economico internazionale, la possibilità per le Regioni di svolgere e attuare proprie iniziative nell´ambito della politica estera. Infatti, il Veneto, nel corso di questi quindici anni, ha effettivamente avuto una propria autonoma fisionomia per ciò che riguarda la politica internazionale”. “Teniamo in modo particolare – ha proseguito il presidente della Giunta regionale – al nostro strettissimo legame con lo Stato d´Israele, uno dei paesi dove ritroviamo un elemento fondamentale dell´anima europea: l´ebraismo, senza il quale verrebbero meno straordinarie idee filosofiche, immortali conquiste culturali e artistiche che corrispondono pienamente alla nostra idea di Occidente. Senza ebraismo non c´è Europa, senza le radici giudaico-cristiane non c´è Europa e non c´è Occidente. Ecco perché ha ragione il Presidente Silvio Berlusconi quando auspica l´ingresso dello Stato d´Israele nell´Unione Europea”. Al centro dell’incontro ci sono stati i progetti di cooperazione con Israele in diversi settori, dall´economico al culturale, allo scientifico, al sociale. “Israele – ha ricordato il presidente di Veneto Innovazione, Giorgio Simonetto - ha adottato una politica che mira a aumentare le proprie capacità competitive attraverso lo sviluppo scientifico e tecnologico. Nella scienza, Israele incoraggia la costituzione di centri ad alta specializzazione in aree di importanza vitale per lo sviluppo del settore industriale, mentre nella tecnologia aspira al raggiungimento di obiettivi elevati soprattutto attraverso la specializzazione in aree ben definite. Diversi sono gli esempi di collaborazione sia scientifica sia industriale già nati tra Veneto e Israele. In particolare nei settori delle nanotencologie medicali e materiali, delle biotencolgie medicali e agroalimentari, dell’ideogeologia e della gestione delle acque e delle energie da fonti rinnovabili”. L’ambasciatore Ghideon Meir, accompagnato nella visita dalla consorte Amira Cohen e dal Consigliere per gli Affari Economici Gila Rosiner, ha sottolineato la volontà di rafforzare i legami accademici tra gli atenei veneti, ampliando le collaborazioni in corso con le Università di Padova e Venezia anche all’ateneo veronese. “Teniamo molto – ha sottolineato l’Ambasciatore – a mantenere alta la nostra collaborazione”. Ghideon Meir ha ricordato anche il successo della recente visita del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in Israele nel corso della quale sono stati siglati 9 accordi italo-israeliani: “Un numero – ha ricordato – che supera di gran lunga il numero di accordi mai siglati con qualsiasi altro Paese”. .  
   
   
"GLI SCENARI DI SVILUPPO ORGANICO DELL´AREA ADRIATICO-BALCANICA" INTERNATIONAL DESK" A GORIZIA CON CATEGORIE ECONOMICHE FVG  
 
Trieste, 10 febbraio 2010 - Prima riunione operativa ieri, a Trieste, per fare il punto sull´International Desk che avrà luogo a Gorizia ("Conference Centre"), l´8 ed il 9 marzo prossimi. L´assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Autonomie locali e Sicurezza con delega alle Relazioni internazionali e comunitarie, Federica Seganti, ha riunito attorno ad un tavolo nella sede del Governo regionale gli esponenti delle categorie economiche del Friuli Venezia Giulia per illustrare gli obiettivi strategici del Forum su "Gli scenari di sviluppo organico dell´area Adriatico-balcanica", ma soprattutto per chiedere la loro collaborazione, al fine di dare alla manifestazione ulteriori contenuti utili allo sviluppo di rapporti transnazionali. L´assessore ha confermato che il Forum sarà incentrato sui temi dell´energia, dei trasporti e degli strumenti finanziari, assicurativi e di garanzia, sottolineando che, per quanto riguarda l´energia, il discorso verrà incentrato sull´autonomia dell´area in questione e che in relazione ai trasporti verrà data particolare attenzione alla rete dei porti e retroporti, nell´ottica di uno sviluppo dei collegamenti intermodali e marittimi e di un più ampio utilizzo di "quella grande autostrada che è l´Adriatico". "Temi importanti - ha rilevato il presidente di Informest, Silvia Acerbi - perché su di essi già converge una grande attenzione e saranno al centro dei bandi che l´Unione europea emanerà per la collocazione dei fondi comunitari da qui al 2020". "Noi guardiamo a questi Paesi come partner per uno sviluppo economico che passa inevitabilmente attraverso una reciproca crescita culturale" ha notato l´assessore Seganti, indicando nell´incremento della progettualità, nella costruzione della rete attraverso cui dar sviluppo a nuove strategie operative e nello sviluppo organico dell´area gli obiettivi principali del Forum. Alla manifestazione, che dopo aver fatto da base per l´avvio di iniziative di sistema potrebbe avere edizioni successive, parteciperanno esponenti del Governo nazionale come il ministro ed il sottosegretario agli Esteri, Franco Frattini ed Alfredo Mantica, ed il viceministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso. Stanno inoltre arrivando le adesioni delle delegazioni provenienti dalle Nazioni coinvolte nel progetto. "Sono già numerosi i programmi ed i protocolli già siglati tra il Friuli Venezia Giulia ed alcuni di questi Paesi" ha ricordato l´assessore Seganti, confermando che, anche in virtù di quanto è stato fatto sino ad oggi, il Governo centrale considera il Friuli Venezia Giulia un ponte importante tra l´Area Adriatico-balcanica e l´Italia. Tra gli operatori economici presenti all´incontro anche Silvano Chiappo, responsabile del Servizio alle imprese di Friuliadria, partner della Regione per la realizzazione dell´ International Desk. Evidenziando il mutato quadro economico europeo e transeuropeo, Chiappo ha ribadito l´impegno di Friuladria al fianco dei piccoli imprenditori, mentre il vicepresidente della Confindustria di Udine, Marco Brusetti, ha chiesto l´avvio di una cabina di regia per il coordinamento della collaborazione delle categorie economiche al Forum. Il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, ha espresso la sua soddisfazione per la scelta di Gorizia, auspicando che la manifestazione non sia una semplice passerella di relatori ma un momento concreto di crescita ed interscambio, un obiettivo al quale non sarà secondario l´apporto di idee e proposte delle categorie economiche della regione. .  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, CON INTERCENT-ER IN EMILIA ROMANGNA NEL 2009 RISPARMIATI OLTRE 142 MILIONI: SONO 638 I SOGGETTI PUBBLICI CHE UTILIZZANO IL SISTEMA DI INTERMEDIAZIONE. OLTRE AI RISPARMI, CON LA TELEMATICA, È POSSIBILE FAR CRESCERE L´EFFICIENZA, L´EFFICACIA E LA MODERNIZZAZIONE DELLA MACCHINA PUBBLICA  
 
Bologna, 10 febbraio 2010 - Oltre 142 milioni di euro di risparmi nell’acquisto di beni e servizi da parte delle amministrazioni pubbliche dell’Emilia-romagna. I risparmi, relativi al 2009, sono stati realizzati da Intercent-er, l’Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici, i cui strumenti hanno consentito la riduzione dei prezzi unitari delle forniture e l’abbattimento dei costi procedurali. "I risultati ottenuti da Intercent-er – ha sottolineato l’assessore regionale alla programmazione e allo sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli – dimostrano la giusta direzione della Regione nell’essersi dotata di un proprio sistema di e-procurement. Oltre ai risparmi, c’è anche l’attenzione all’economia del territorio, la tutela dell’ambiente e l’orientamento ad un’innovazione che sa produrre benefici concreti". Viene confermato anche nel 2009 il forte trend positivo, reso possibile dal ricorso sempre maggiore a procedure telematiche, dall’innovazione continua dei servizi offerti: dall’ampliamento delle categorie merceologiche, dal profondo coinvolgimento degli enti pubblici e degli operatori privati presenti sul territorio. Sono oggi 638 le Amministrazioni emiliano-romagnole che utilizzano il sistema di intermediazione digitale, su cui nel 2009 sono transitati ordinativi di fornitura per 1,1 miliardi di euro (+162% rispetto al 2008). In particolare, aderiscono al sistema di Intercent-er tutte le Aziende Sanitarie dell’Emilia-romagna, tutte le Province, tutte le Università e circa il 90% dei Comuni, oltre a numerosi istituti scolastici, camere di commercio e altri enti pubblici. Dal 2009, inoltre, possono aderire anche le associazioni di volontariato regionali. Dal 2005 ad oggi i risparmi complessivi a vantaggio delle amministrazioni, rispetto ai prezzi pagati in precedenza, ammontano a 257 milioni di euro. Anche dal lato dell’offerta, sono sempre di più le imprese che utilizzando gli strumenti telematici presenti sulla piattaforma www. Intercent. It hanno avuto accesso a un mercato della fornitura pubblica più moderno, concorrenziale e trasparente. Una grande opportunità di business che è stata colta non solo dalle grandi aziende ma anche dalle Pmi: se si eccettua l’industria farmaceutica, tra 2005 e 2009 sono state attivate Convenzioni con 139 aziende, il 61% delle quali di dimensione medio-piccola. In particolare, una fornitura su tre è stata vinta dalle piccole imprese, la cui partecipazione nel 2009 è risultata in forte crescita. "Per i propri acquisti i nostri enti pubblici – ha aggiunto Muzzarelli - oggi spendono meno e impiegano meno tempo: significa più risorse e più personale da dedicare al cittadino e all’impresa. Diventare fornitori pubblici è ora più semplice, veloce e trasparente: significa più opportunità di business per le aziende. Un’amministrazione che innova con efficacia può davvero contribuire alla crescita di un intero sistema produttivo". Premiata anche l’impresa etica e di qualità e l’attenzione agli standard qualitativi dei beni e servizi utilizzati dalla pubblica amministrazione. In particolare, è stata attribuita grande importanza alla tutela dell’ambiente e alla crescita di un mercato più ecosostenibile. La dematerializzazione dei processi, nel 2009, ha garantito un risparmio di 2,5 tonnellate di carta, mentre le iniziative “verdi” dell’Agenzia (es: energia elettrica da fonti rinnovabili, auto a metano ed elettriche, carta riciclata, ecc. ) hanno prodotto una riduzione delle emissioni di Co2 di 7. 500 tonnellate e il “salvataggio” di circa 18. 000 alberi. In pratica è come se, grazie a Intercent-er, per tutto l’anno la popolazione di un piccolo comune avesse vissuto ad emissioni zero. Sotto il profilo dell’innovazione, i servizi di e-procurement sono stati ampliati. Dal 2009 le singole pubbliche amministrazioni dell’Emilia-romagna possono autonomamente selezionare on line i fornitori a cui affidare lavori pubblici in economia. La prima esperienza di questo tipo (lavori di manutenzione nel bacino del Reno), si è conclusa con la partecipazione di 8 imprese – tutte piccole e medie imprese -, senza lo scambio di un foglio di carta e con un risparmio del 12,2%. Nel corso dell’anno, inoltre, l’Agenzia ha lavorato a due importanti progetti: la carta elettronica di pagamento per gli acquisti di basso importo delle P. A. E l’implementazione di un modello regionale per la fatturazione elettronica, a completamento del processo di dematerializzazione degli acquisti. Entrambi i progetti porteranno una radicale riduzione dei tempi di pagamento alle imprese e una maggiore trasparenza ed efficienza nelle transazioni. Tra le principali iniziative realizzate nel settore sanità, si segnalano due importanti procedure per la fornitura di farmaci, effettuate in collaborazione con l’Area Vasta Emilia Nord (Aven) e l’Area Vasta Romagna (Avr). La prima procedura prevedeva oltre mille lotti di medicinali; la seconda, realizzata interamente per via telematica, di oltre 900 lotti. In entrambi i casi, su alcuni lotti è stata condotta una sessione di asta elettronica, con rilanci al ribasso in tempo reale effettuati via web dalle imprese partecipanti. Le riduzioni di prezzo sono state rilevanti, con risparmi complessivi per circa 48 milioni di euro. .  
   
   
P.A.: GIUNTA REGIONALE SICILIANA APPROVA DDL SU TRASPARENZA AMMINISTRATIVA  
 
Palermo, 10 febbraio 2010 - La giunta regionale, su proposta dell´assessore per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, Caterina Chinnici, ha approvato il disegno di legge sulla trasparenza e semplificazione amministrativa. Il provvedimento si inserisce nell´ambito dell´attivita´ di riforma dell´amministrazione regionale, che ha gia´ portato, dal primo gennaio di quest´anno, a una riorganizzazione dei 12 assessorati e dei 28 dipartimenti, in maniera piu´ razionale e uniforme. "I recentissimi interventi operati dalla legge Brunetta, in tema di riforma di pubblica amministrazione - spiega l´assessore Chinnici - forniscono l´occasione e l´opportunita´ per aggiornare la normativa regionale. Il disegno di legge introduce un piu´ moderno sistema di regole che, ponendo il cittadino al centro dell´azione amministrativa, allo stesso tempo, consente alla Regione di promuovere nuove e piu´ ricche opportunita´ di crescita civile, economica e culturale della societa´ siciliana". L´obiettivo e´ lo snellimento e la modernizzazione dell´apparato burocratico dell´amministrazione regionale, finalizzato all´accrescimento della sua efficienza, trasparenza, competitivita´ e al potenziamento della sua capacita´ ad attrarre investimenti, in un contesto di forte contrasto alla corruzione e alla criminalita´ organizzata. In particolare, allo scopo di accelerare l´iter amministrativo, il termine di conclusione dei procedimenti e´ stato ridotto a 30 giorni. In tema di silenzio assenso e diritto di accesso agli atti, si applicheranno le disposizioni statali. All´interno del provvedimento, formato da 25 articoli, sono state inserite tutta una serie di norme, in materia di personale e trasparenza amministrativa, finalizzate ad affermare e incrementare l´impermeabilita´ dell´azione amministrativa regionale rispetto a qualsiasi forma di infiltrazione e collusione mafiosa. Il corpo di norme e´ stato tratto dal "Codice antimafia e anticorruzione della pubblicazione amministrazione", varato dalla Commissione istituita dall´allora assessore regionale alla Presidenza, Giovanni Ilarda, e presieduta dall´ex procuratore nazionale antimafia, Pier Luigi Vigna, e approvato dalla giunta regionale lo scorso 4 dicembre. Prevista anche una semplificazione burocratica in materia di dichiarazione di inizio attivita´ per le imprese che operano nel settore delle energie alternative. Una sorta di liberalizzazione e delegificazione delle attivita´ imprenditoriali per ottimizzare l´utilizzo di strumenti innovativi, di fonti di produzione di energia rinnovabile, che incrementano in modo significativo i livelli occupazionali e che difendono e valorizzano l´ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico-artistico. Gia´ nel 2001, l´Unione europea, con una direttiva, in un´ottica di liberalizzazione del mercato interno dell´elettricita´, aveva sottolineato il favor ordinamentale verso nuove forme di rendimento energetico in virtu´ di un loro maggiore contributo alla protezione dell´ambiente e allo sviluppo sostenibile. Per quanto riguarda la trasparenza, previsto l´obbligo, per l´amministrazione regionale e gli enti locali, di pubblicazione, sui propri siti internet, dei bilanci, della spesa per il personale, della ripartizione del fondi in materia di retribuzione accessoria. Ma anche di rendere pubblici, con collegamenti ipertestuali adeguati e con l´accessibilita´ diretta dalla home page, tutte le unita´ organizzative con le rispettive competenze. Per la prima volta, la Regione siciliana, con l´obiettivo di assicurare, all´interno e all´esterno dell´amministrazione, un´immagine coordinata, univoca e trasparente della sua organizzazione, si dotera´ di un manuale con le norme e i criteri fondamentali per il rispetto, il corretto e uniforme utilizzo del proprio logo. In tema di riordino e semplificazione della legislazione regionale, e´ prevista la presentazione di uno o piu´ disegni di legge di riassetto normativo. Laddove, inoltre, la normativa regionale preveda il rinvio alle norme statali, quest´ultimo, se statico, viene trasformato in dinamico, a decorrere da un anno dall´entrata in vigore della legge. Questo consentira´ di rendere immediatamente efficaci in Sicilia le eventuali modifiche apportate dallo Stato, assicurando cosi´ certezza e chiarezza nell´applicazione. Diverse anche le norme per il contrasto alla corruzione e alla criminalita´ organizzata di stampo mafioso. Prevista l´istituzione, da parte di Regione, Province e Comuni, di apposite strutture dedicate alla formazione obbligatoria del personale che svolge le proprie mansioni nel settore degli appalti, dell´urbanistica e dell´edilizia. Il dipendente dovra´ segnalare, inoltre, con immediatezza, ogni fatto o comportamento anomalo riconducibile a possibili interferenze criminali nell´attivita´ della pubblica amministrazione. Inserito, inoltre, il divieto di accettare regali di qualsiasi natura, tranne se di modico valore e per particolari ricorrenze e sempre che il dipendente non abbia in corso rapporti d´ufficio con il donante. In ogni caso, sia la ricezione dei regali di modico valore, che l´offerta respinta, dovranno essere segnalate al dirigente. Prevista l´attivazione di un numero verde telefonico per la segnalazione di episodi di infiltrazioni criminali negli uffici regionali. I dipendenti avranno inoltre l´obbligo di compilare un questionario indicando sia i rapporti di collaborazione, in qualunque forma retribuiti, svolti negli ultimi 5 anni, sia l´eventuale adesione ad associazioni od organizzazioni, anche di carattere riservato. Il questionario andra´ aggiornato con cadenza biennale. I dipendenti dovranno comunicare, all´organo burocratico di vertice, l´avvio e la conclusione di eventuali procedimenti penali a loro carico per i reati di stampo mafioso, concussione, corruzione, scambio elettorale politico-mafioso, rapina, estorsione, usura, ricettazione, riciclaggio, truffa aggravata ai danni dello Stato, turbata liberta´ degli incanti, frode nelle pubbliche forniture. Prevista, inoltre, la rotazione periodica del personale che svolge mansioni nei settori piu´ esposti al rischio di infiltrazioni di tipo mafioso e in particolare degli appalti, dell´urbanistica, dell´edilizia, dei trasporti e delle risorse umane. I dirigenti, nell´assegnazione del carico di lavoro inerente i procedimenti amministrativi, dovranno seguire predeterminati criteri di distribuzione ancorati a parametri oggettivi, resi pubblici con mezzi adeguati. Previsto il rigoroso rispetto dell´ordine cronologico nella trattazione di una pratica. L´amministrazione, entro un anno, dovra´ dotarsi di adeguati sistemi di rilevazione di coloro che accedono ai pubblici uffici e prevedere l´istituzione di una banca dati degli accessi. .  
   
   
FVG,- AUTONOMIE LOCALI, I LAVORI DEL CONSIGLIO: COMUNITÀ MONTANE, BONUS BEBÈ  
 
Udine,  10 febbraoi 2010  - Il riordino delle funzioni amministrative delle Comunità Montane, l´erogazione del cosiddetto "bonus bebè" da parte della Regione, una proposta di legge per il risanamento e il recupero dei terreni incolti di montagna. Sono questi gli argomenti trattati nella seduta del Consiglio delle Autonomie Locali, tenutasi  ieri ad Udine ed aperta dalle comunicazioni del presidente Attilio Vuga. Vuga, in particolare, ha evidenziato come quello del Friuli Venezia Giulia sia in Italia l´unico Consiglio delle Autonomie al quale sia richiesta la maggioranza assoluta per l´espressione del voto. Il presidente ha così posto ai consiglieri il quesito sull´opportunità di mantenere tale parametro, che inficia decisioni che pure vengono prese dalla maggioranza, ma senza che venga raggiunto il "quorum" di voti necessario per ottenere la maggioranza assoluta, pari al voto di almeno 12 dei 22 membri dell´Assemblea. Si è poi parlato delle Comunità montane. E´ infatti toccato all´assessore comunale di Gorizia, Guido Germano Pettarin (delegato dal Consiglio di coordinare la posizione dei 96 Comuni situati sui territori classificati montani in merito al riordino degli enti della montagna), relazionare sugli incontri tenuti con i rappresentanti delle Amministrazioni civiche coinvolte. Montaneità e omogeneità sono i criteri che secondo quanto emerso dal parere dei Comuni dovrebbero ispirare il riordino delle Comunità montane. In modo specifico, il concetto di montaneità del territorio dovrebbe essere adeguato allo stato attuale delle cose. Sono infatti cambiate nel tempo le esigenze della società locale e dei servizi. Da parte dei Comuni consultati nell´occasione degli incontri indetti dal Consiglio delle Autonomie è stata altresì auspicata la creazione di uno o più enti di area vasta, purchè dotato (o dotati) di personalità giuridica, quindi in grado di favorire la progettualità necessaria alla ripresa del territorio montano. Il Consiglio delle Autonomie ha quindi ringraziato per il proficuo lavoro svolto, anche in questa occasione, il presidente dell´Uncem del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Marinig, che lascia l´incarico e sarà sostituito da Alessio Belgrado. I lavori del Consiglio delle Autonomie sono proseguiti con l´esame del regolamento che modifica quello per la concessione degli assegni "una tantum" correlati alle nascite e alle adozioni di minori avvenute a partire dall´1 gennaio 2007. Un provvedimento che si inquadra nelle iniziative a sostegno della famiglia e della genitorialità, estendendo la possibilità di accesso al bonus a nuove categorie e ai casi di nascite gemellari. Il regolamento ha ottenuto parere favorevole da parte dell´Assemblea, con 13 voti a favore, 3 contrari ed altrettante astensioni. Come ha spiegato l´assessore regionale all´Istruzione e Cultura, Roberto Molinaro, la modifica alla normativa sul "bonus bebè" rappresenta uno degli elementi dell´ aggiornamento dell´apparato legislativo regionale attualmente in corso. Con questo strumento normativo sono stati finora erogati dalla Regione, tramite i Comuni, nei tre anni di operatività della legge (5. 200 "bonus bebè" nel 2007, 5. 236 nel 2008, 4. 700 nel 2009), oltre 7,850 milioni di euro. Parere favorevole, con 14 voti e un´astensione, ha poi ottenuto anche la proposta di legge per interventi di promozione per la cura e la conservazione finalizzata al risanamento e al recupero dei terreni incolti e/o abbandonati nei territori montani, illustrata dal consigliere regionale Franco Baritussio. La legge mira a consentire il recupero dei terreni nelle aree classificate montane del Friuli Venezia Giulia: attraverso le operazioni di sfalcio, fresatura, decespugliamento, taglio e rimozione di piante e di vegetazione permetterà la conservazione e il miglioramento del paesaggio montano, la salvaguardia del suolo, il riequilibrio economico e la valorizzazione delle attività agricole. Consentirà inoltre di svolgere interventi di prevenzione dal dissesto idrogeologico e di risolvere i problemi correlati alla presenza di animali nocivi nonchè la prevenzione degli incendi boschivi grazie allo sfalcio della vegetazione, in grado di limitare la diffusione delle fiamme. E´ infine stata rinviata alla prossima seduta del Consiglio l´espressione del parere sulla proposta di legge numero 85, "Modifiche alla legge regionale del 2 aprile del 1991, numero 14, in materia di Norme integrative in materia di diritto allo studio". . .  
   
   
GRANDI PROGETTI, INCONTRO REGIONE CAMPANIA – CONFINDUSTRIA  
 
Napoli, 10 febbraio 2010 - Si è svolto ieri mattina a palazzo S. Lucia un incontro tra i rappresentanti della Regione e una delegazione di Confindustria Campania per fare il punto sullo stato di avanzamento dei Grandi progetti. Alla riunione hanno partecipato, fra gli altri, Guglielmo Allodi, capo della segreteria del Presidente, e Giorgio Fiore, presidente regionale di Confindustria. Nel corso dell´incontro, si è discusso dei Grandi progetti, del loro stato di avanzamento e di eventuali rimodulazioni, dei fondi disponibili e delle criticità emerse durante la fase istruttoria. Nel corso della discussione si è fatto il punto anche sulla grave crisi industriale esistente in Campania, a cominciare da Fincantieri, Alcatel e Eutelia-agile. Al termine della discussione si è deciso di prevedere appuntamenti periodici e ravvicinati per seguire l’evoluzione dei progetti e per approfondire alcuni aspetti emersi nel corso del confronto. .  
   
   
CONSIGLIO REGIONALE ABRUZZESE: REPLICA A INTERROGAZIONE IDV L´ASSESSORE SU SVILUPPO DELLA SOCIETA´ DELL´INFORMAZIONE  
 
Pescara, 10 febbraio 2010 - In merito all´interrogazione sull´attuazione degli intevernti per lo sviluppo della società dell´informazione, presentata dai Consiglieri regionali dell´Italia dei Valori al vicepresidente ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, quest´ultimo intende presisare quanto segue. "La Regione Abruzzo ha avviato nel corso degli anni una serie di interventi e Progetti, a vari livelli, nel segmento specifico dell´Information and Communication Technology, tese allo sviluppo della Società dell´Informazione intendendo realizzare quei servizi di base mancanti in ambito tecnologico oltre che per ampliare ed incrementare la fruibilità e l´accesso di Enti, cittadini ed imprese ai servizi anche di tipo tradizionale. Tali interventi, alcuni attualmente in corso di realizzazione, altri conclusi nella fase realizzativa e pronti allo startup da affidare alla gestione ordinaria - prosegue Castiglione - risultano collocati all´interno del più generale Accordo di Programma Quadro "Sviluppo della Società dell´Informazione nella Regione Abruzzo" e relativi Atti Integrativi, in attuazione del "Piano d´Azione per lo sviluppo della Società dell´Informazione E-goverment" (Pasi)". La panoramica dei Progetti realizzati ed in corso di realizzazione sono suddivisi per livello di servizio: Livello Infrastrutture, costituito da interventi accumunati dall´obiettivo per la realizzazione di una efficiente rete di comunicazione in modalità Ip oriented e multicanale che colleghi i diversi Enti del territorio abruzzese; Livello Servizi di base, costituito da interventi per la realizzazione di un insieme di servizi erogabili direttamente sulle infrastrutture di comunicazione; Livello Servizi applicativi, che ha come obiettivo la realizzazione e lo sviluppo di un insieme di infrastrutture applicative in grado di erogare in modalità telematica e multicanale servizi Web oriented ad Enti, cittadini ed imprese. I suddetti interventi sono attuati prevalentemente dall´Agenzia Regionale per l´Informatica e la Telematica (Arit) con il coordinamento della Regione Abruzzo attraverso la Struttura Speciale di Supporto "Sistema Informativo Regionale" (Ssir). "Nel quadro generale degli interventi Ict, le soluzioni applicative implementate - spiega il vicepresidente - ricadono in aeree eterogenee di interesse strategico a livello regionale (Sanità, Cultura, Turismo, Attività Produttive, Sociale, Lavoro, ecc. ). E in particolare, lo sviluppo dei servizi applicativi ha riguardato sia tematiche consolidate che innovative e d´integrazione quali ad esempio il supporto alla sperimentazione nazionale di servizi per il Digitale Terrestre e le anagrafi centralizzate. E´ importante precisare che - sottolinea Castiglione - per tutti gli interventi citati nell´interrogazione sono state espletate procedure di gara europea aggiudicate con il criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa. L´avvio della fase di gestione è un obiettivo che l´attuale Governo Regionale intende affrontare in modo coordinato ed operativo, attivando le competenze tecniche, amministrative ed istituzionali giustamente rapportate ai contenuti stessi ed in funzione degli strumenti di back office e di cooperazione applicativa. A tal fine - dichiara - è stato riattivato il Tavolo di Concertazione dei Centri Servizi Territoriali (Cst) e delle Alleanze Locali per l´Innovazione con l´obiettivo di garantire il supporto regionale per la concreta attivazione delle attività di start up e di integrazione dei servizi realizzati, sia dalla Regione che dagli stessi Cst, che saranno replicati su tutto il territorio regionale attraverso la pratica del riuso, prevista dal Codice dell´Amministrazione Digitale. L´impegno della Regione - ha concluso il vicepresidente Castiglione - è stato incluso nel Iv Atto Integrativo all´Apq (Accordo di Programma Quadro) sottoscritto dalla Regione in data 23. 12. 2009. .  
   
   
LA REGIONE VENETO APPROVA LA NUOVA LEGGE QUADRO SULL’ARTIGIANATO  
 
Venezia, 10 febbraio 2010 - Semplificazione delle procedure e delle Commissioni provinciali dell’artigianato, i cui membri vengono ridotti ad un terzo, velocizzazione dell’avvio dell’attività artigiana, valorizzazione dell’impresa artigiana come valore aggiunto della produzione Made in Italy, costituzione dell’Agenzia delle imprese. Sono questi i punti caratterizzanti della nuova legge quadro per il settore artigiano, approvata ieri dal Consiglio regionale e con la quale vengono aggiornate e semplificate le precedenti norme varate nel 1987. “Esprimo soddisfazione per l’approvazione di questa legge – dichiara l’Assessore alle Politiche dell’Economia della Regione del Veneto Vendemiano Sartor – che alleggerirà il settore dell’artigianato da un’eccessiva burocrazia. Infatti – precisa Sartor – sono state modificate le procedure di iscrizione all’albo delle imprese, prevedendo la sola comunicazione di inizio attività e non più l’attesa approvazione da parte della Commissione provinciale. Non solo, nel dare maggiori funzioni alle Camere di Commercio, la Commissione è stata ridotta a 5 membri e avrà solo un compito di controllo, sia degli atti di autocertificazione prodotti dalle imprese all’inizio dell’attività, sia del mantenimento dei requisiti richiesti anche durante la stessa attività. Questo significa – sottolinea l’Assessore - anche un maggior controllo per quanto riguarda le regole e le attività irregolari. Abbiamo colto l’occasione di questa legge anche per dare un significato di valorizzazione dell’artigianato, inserendo il concetto di “eccellenza” delle produzioni artigiane, in linea con la politica di tutela e valorizzazione del Made in Italy. Infine, è stato applicato il concetto di sussidiarietà tra pubblico e privato, perché a titolo sperimentale per le imprese artigiane, ma in seguito estendibile a tutte le imprese, viene costituito l’agenzie per le imprese. Un soggetto privato certificato – precisa – che può agire da garante nei confronti della Regione per quanto riguarda gli atti esibiti dalle imprese le procedure. Con questa legge, che applica quanto previsto dalla Direttiva Bolkestein sui servizi – conclude Sartor – oltre a dare una maggiore efficienza al settore artigiano, la Regione otterrà un risparmio annuo di almeno 800 mila euro” .  
   
   
BOLZANO, FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI LUNEDÌ 8 FEBBRAIO PIANO ACQUE PROVINCIALE - PROGRAMMA OPERE EDILI 2010  
 
 Bolzano, 10 febbraio 2010 - Nel corso della seduta di lunedì 8 febbraio, la Giunta ha accolto tra le sue file il nuovo collega Roberto Bizzo che entra al posto di Barbara Repetto in seguito alla sentenza della Corte di Cassazione. Tre i temi rilevanti in discussione che non hanno sortito per ora decisioni: suddivisione delle disponibilità sul Fondo di rotazione fra le categorie economiche, regolamentazione della convenzione urbanistica e Piano acque provinciale. New entry - Per Roberto Bizzo, neo assessore provinciale al posto di Barbara Repetto, quella di oggi era la prima seduta in Giunta provinciale. Ha assunto tutte le competenze una volta gestite dalla Repetto eccetto la Formazione professionale italiana che è passata nelle mani del vicepresidente della Provincia Christian Tommasini. Visita in Kenya, Uganda e Sudan - Come annunciato, il presidente della Provincia Luis Durnwalder nei prossimi giorni sarà con due funzionari provinciali in Kenya, Uganda e Sudan per verificare l´andamento dei progetti ivi sostenuti dalla Provincia, direttamente e attraverso organizzazioni non profit. Finora sono 118 i progetti finanziati in questi Paesi per un importo di 3,5 milioni di Euro. Dal 1991, anno di entrata in vigore della legge sulla cooperazione allo sviluppo, ad oggi in Africa sono stati finanzaiti 500 progetti per un totale di 12 milioni di Euro. In questi anni in varie aree svantaggiate nel mondo la Provincia ha finanziato complessivamente 1. 463 progetti per un totale di 39,2 milioni di Euro. Fondo di rotazione - A fronte di 50 milioni a disposizione dei vari settori economici sul Fondo di rotazione, sono oltre 150 le domande di finanziamento giacenti. Se ne è parlato questa mattina in Giunta provinciale in un clima abbastanza teso, come ha riferito il presidente Durnwalder, che aveva proposto di destinare gran parte delle somme disponibili al settore del turismo. Nel corso della discussione si è concordato di approntare un sistema di ripartizione affinché per tutti i settori economici vi siano i medesimi tempi per evadere le richieste. In una delle prossime sedute della Giunta, quindi, gli assessori sono stati invitati a portare l´elenco delle giacenze e ad indicare i tempi di attesa previsti. Convenzione urbanistica - Al fine di evitare abusi la Giunta intende stilare delle direttive chiare da inviare ai Comuni in merito alla cosiddetta convenzione urbanistica ed altresì prendere contatto con i Comuni e con il Consorzio dei Comuni per fare chiarezza in materia. In pratica, se un cittadino cede un terreno al Comune per scopi pubblici e su questo possiede un edificio, può ottenere il permesso di costruirlo ex novo su un terreno agricolo di sua proprietà, che nel Puc viene modificato in terreno residenziale. Molti Comuni, però, come ha riferito Durnwalder, oltre ad ottenere il terreno in questione pretendevano dal cittadino anche il versamento di un importo per compensare il "salto" di destinazione da terreno agricolo a terreno residenziale. Piano acque provinciale - Dopo aver raccolto le proposte di modifica al Piano acque provinciale pervenute dai Comuni altoatesini ma anche da Province e Regioni limitrofe, la Giunta provinciale ha trovato un accordo di massima per giungere alla modifica definitiva del testo normativo, prevista in una delle prossime sedute. Il testo definitivo sarà quindi inviato al Comitato superiore delle Acque. Una volta concluso l´iter procedurale, il Piano acque sarà approvato con decreto del Presidente della Repubblica. Programma opere edili 2010 - La Giunta provinciale ha approvato il Programma edile della Provincia che indica progetti per una spesa preventivata in circa 627 milioni di Euro. Per il 2010 in bilancio provinciale sono disponibili 86 milioni di Euro; 40 milioni sono destinati per la prosecuzione di lavori già avviati, mentre 46 milioni sono disponibili per nuove opere. Il 65 per cento dei fondi, come ha riferito il presidente Durnwalder, sono destinati all´edilizia scolastica. Tra i nuovi progetti che saranno avviati rientra la ristrutturazione dell´ex edificio della Camera di Commercio, "Trade Center", in via Perathoner a Bolzano (2,3 milioni di Euro) destianto ad ospitare strutture sociali ed una mensa per anziani. Circa 3 milioni di Euro sono destinati ai lavori presso Castel Brunico, con circa 9 milioni di Euro la Provincia intende trasformare in alloggi ex strutture militari in varie parti del territorio provinciale, nel quadro della permuta con il Ministerod ella Difesa. Per l´adeguamento delle uscite all´Aereoporto di Bolzano, a seguito delle disposizioni dell´Accordo di Schengen, sono previsti costi di 2,1 milioni di Euro. Nel 2010 dovrebbe essere avviata la costruzione presso la Scuola professionale di Brunico di un convitto, una mensa e un centro formativo per la gastronomia ed il settore alberghiero. Inoltre è previsto l´allestimento di un centro di riabilitazione psichiatrica e di un ricovero sull´areale Croce Bianca a Bolzano in via Fago e l´avvio dei lavori di ristrutturazione del Liceo Classico "Giosuè Carducci" a Bolzano. Nuovo presidente Museion - La Giunta provinciale, accogliendo una proposta unanime del Consiglio di amministrazione del Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano-museion, ha nominato nuova presidentessa Marion Piffer Damiani, che ne fa parte quale rappresentante provinciale. Curatrice d´arte, autrice di varie publicazioni, direttrice per un decennio della galleria d´arte "ar/ge Kunst - Galerie Museum" di Bolzano, membro tra l´altro della Consulta culturale provinciale tedesca, Marion Piffer Damiani (del gruppo linguistico tedesco), come ha sottolineato Durnwalder è una personalità molto nota ed apprezzata. Resta ora da nominare il vicepresidente, che sarà del gruppo linguistico italiano. Appalti - Venerdì prossimo, 12 febbraio, la Giunta provinciale invita ad un incontro di chiarimento i sindaci, i segretari comunali e gli imprenditori per parlare della normativa sugli appalti. La Provincia, come ha riferito Durnwalder, viene da più parti criticata per la lentezza nell´assegnazione dei lavori pubblici; la Provincia, però, in seguito a sentenze negative da parte della Corte Costituzionale in merito alla nuova legge provinciale sugli appalti, deve attenersi alla normativa statale che limita gli incarichi diretti sotto i 500. 000 Euro. A questa normativa devono attenersi anche i Comuni; se i Comuni non intendono rispettare tale legge, come ha proseguito Durnwalder, lo possono fare a loro rischio senza però incolpare la Provincia delle lungaggini. Consiglio scolastico provinciale - Le elezioni per il rinnovo del Consiglio scolastico provinciale sono state fissate dalla Giunta provinciale per il 15 aprile 2010. L´organismo, che si compone di 63 membri, resterà in carica per quattro anni. Patente per carrozze trainate - In seguito ad un paio di casi verificatisi all´Alpe di Siusi, la Provincia prenderà contatti con il Ministero dei trasporti a Roma per individuare un escamotage all´obbligo di patente per i conduttori di veicoli trainati da cavalli per il trasporto pubblico. Analogamente ai tassisti, infatti, secondo la legge statale anche i conduttori di carrozze devono avere una cosiddetta patente Cap. Come fà presente Durnwalder vi è, però, una certa differenza a guidare certi mezzi nel traffico cittadino, ad esempio a Roma, piuttosto che sulle nevi alpine. Patto collettivo intercomparto - La Giunta provinciale ha approvato la parte retroattiva del Contratto collettivo dell´intercomparto rifertita al periodo 1. Luglio - 31 dicembre 2009. In pratica, come ha detto il presidente Durnwalder, è stato accordato un aumento dell´1 per cento per complessivi 7,5 milioni di Euro. L´accordo interessa 35. 000 dipendenti del personale pubblico. .  
   
   
IN PUGLIA PARTE IL PRIMO BANDO DI APPLICAZIONE DI WELFARE TO WORK  
 
Bari, 10 febbraio 2010 - L’assessorato al Lavoro ha licenziato la determina che comporta il varo di un bando per 12 milioni di euro destinati ai lavoratori come conseguenza delle scelte operate dalla Giunta con la delibera Welfare to Work dello scorso dicembre. Il bando si pone due obiettivi: 1. Contribuire alle assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese di lavoratori svantaggiati come ad esempio i cassa integrati o i disoccupati da oltre 24 mesi grazie a un finanziamento straordinario della Regione di 12. 000 euro a nuovo assunto, contributo che potrà arrivare a 14. 000 e per chi avrà un’età superiore ai 45 anni nell’ottica di favorire la ricollocazione di lavoratori vittime dei processi di ristrutturazione aziendali; 2. Contribuire alla riqualificazione degli stessi lavoratori attraverso un contributo regionale da 1500 a 4500 euro come dote formativa finalizzata all’adattamento delle competenze degli assunti. Le domande delle imprese, a partire dalla pubblicazione sul Burp, dovranno pervenire agli Uffici del Servizio Politiche del Lavoro delle rispettive Province entro il 15 ottobre. Saranno infatti le Province, nell’ambito del decentramento dei poteri che la Regione ha loro attribuito, a valutare le domande e la valutazione procederà mese per mese in modo da dare risposte concrete alle richieste pervenute ogni 30 giorni. La graduatoria finale mensile sarà infine approvata dalla Regione con la verifica delle disponibilità finanziarie. Il bando contiene il rischiamo esplicito al regolamento applicativo della Legge 28/06 di contrasto al lavoro irregolare, regolamento che prevede la revoca parziale o totale del finanziamento in caso di violazione del Contratto Nazionale di Lavoro da parte dell’impresa beneficiaria. “La Regione – ha dichiarato l’Assessore Losappio- intende tutelare il lavoro anche e soprattutto con le sue politiche e i suoi finanziamenti; per questo stiamo rendendo operativa la legge di contrasto al lavoro irregolare che l’Europa ha considerato fra le buone pratiche da premiare e seguire e lo facciamo mentre finanziamo nuova occupazione in questa terribile crisi perché intendiamo respingere il ricatto del lavoro nero come male minore quando le imprese chiudono o licenziano. Per noi il lavoro è solo lavoro, senza aggettivi tranne uno: buono”. Nei prossimi giorni l’Assessorato completerà le politiche di welfare to work con l’emanazione di altri due bandi, uno per l’autoimpiego dei lavoratori che si mettono in proprio e l’altro con i corsi di formazione professionale che prevedono l’integrazione del reddito dei cassaintegrati e dei disoccupati. .  
   
   
REGIONE UMBRIA ADERISCE A PROGETTO "WELFARE TO WORK" PER REIMPIEGO LAVORATORI  
 
Perugia, 10 febbrai 2010 - La Regione Umbria ha aderito con un proprio progetto a “Welfare to Work”, l’azione promossa dal ministero del lavoro per le politiche di reimpiego. Il progetto, predisposto dall’assessorato regionale all’istruzione e alle politiche del lavoro d’intesa con le Province di Perugia e Terni, si propone di favorire l’occupazione e il reinserimento lavorativo qualificato soprattutto di quanti, privi di sussidi, tutele e sostegni normativi, sono maggiormente esposti alle ricadute della crisi. La quantificazione economica degli interventi è di 5 milioni 481 mila euro, di cui 4 milioni 140 mila per “bonus occupazionali” alle imprese che assumeranno a tempo indeterminato i soggetti destinatari delle azioni. Le misure sono rivolte a disoccupati che non hanno accesso ad alcun ammortizzatore ordinario, straordinario o in deroga o che li abbiano esauriti (requisiti che debbono essere posseduti alla scadenza del bando), agli ultracinquantenni disoccupati non percettori di ammortizzatori sociali, agli inoccupati e disoccupati (ai sensi del 181/00 e s. M) over 30, iscritti ai Centri per l’impiego dell’Umbria da almeno 4 mesi e non più di 2 anni e ai lavoratori atipici (Cocopro, Cococo, Lavoratori a tempo determinato) disoccupati, espulsi dal processo produttivo a partire dal primo gennaio dell’anno precedente alla emanazione dei rispettivi bandi che regoleranno l’attuazione del Programma. E’ inoltre previsto un pacchetto di novanta bonus occupazionali riservato ai lavoratori in esubero della Merloni, come previsto dal Piano d’intervento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) Umbria, presentato alla Commissione europea dal ministero del Lavoro. Grazie al progetto – affermano all’assessorato regionale alla formazione e politiche del lavoro - contiamo di promuovere e accelerare l’occupazione di oltre mille beneficiari attraverso l’attivazione di interventi per l’inserimento o reinserimento lavorativo a tempo indeterminato, personalizzati di formazione, aggiornamento o adeguamento delle competenze al ruolo professionale da ricoprire come ulteriore efficace risposta di contrasto alla crisi economica in atto, è stata inoltre prevista anche la possibilità di promuovere e favorire la concretizzazione di percorsi auto imprenditoriali, sostenuti dalla disponibilità d’incentivi per la creazione d’impresa. Le attività saranno realizzate nei centri dell’impiego delle Province di Perugia e Terni, con l’assistenza tecnica di Italia Lavoro S. P. A. , agenzia tecnica del ministero. Il Progetto esecutivo, già trasmesso al ministero del lavoro per la definitiva approvazione, si propone anche di consolidare metodi, prassi ed interventi sperimentati con successo a livello regionale durante le precedenti edizioni del Programma Pari (Pari 1 e Pari 2), promuovendone la definitiva e matura evoluzione in piani organici e strutturati. .  
   
   
REGIONE FVG VIENE INCONTRO ANCHE A CO.CO.PRO  
 
Trieste, 10 febbraio 2010 - La Commissione regionale per il Lavoro, riunitasi ieri a Trieste, ha approvato il nuovo regolamento per l´integrazione regionale del sostegno al reddito dei collaboratori a progetto (co. Co. Pro). "Il testo aggiornato - ha spiegato l´assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen - recepisce le nuove misure nazionali che prevedono l´integrazione al reddito per i co. Co. Pro monocommittenza attraverso i fondi messi a disposizione dal ministero del Lavoro". "In particolare - ha aggiunto - le novità riguardano il massimale di trattamento, pari al 30 per cento del reddito dell´anno precedente fino a un massimo 4 mila euro, e l´impegno della Regione ad intervenire anche a favore dei co. Co. Pro pluricommittenza". I destinatari dell´intervento (la domanda va presentata alla sede territorialmente competente dell´Inps) sono i collaboratori a progetto che hanno concluso almeno un rapporto di lavoro con contratto a progetto (data di fine lavoro successiva al 31 dicembre 2009), che abbiano inoltre percepito per i rapporti di lavoro a progetto cessati per cui si presenta la domanda un ammontare di compensi pari almeno al 30 per cento del reddito dell´anno solare precedente e, infine, che abbiano in corso di esecuzione, all´atto della cessazione del rapporto in riferimento al quale viene presentata la domanda, almeno un ulteriore rapporto di lavoro a progetto. Il reddito lordo dell´anno precedente non deve essere inferiore a 5 mila euro e non superiore a 20 mila euro e deve essere stato accreditato presso la gestione separata dell´Inps un numero di almeno tre mensilità. Per l´anno di riferimento, servirà almeno una mensilità. Le domande relative alle cessazioni del 2009 possono ancora essere presentate fino al 31 marzo 2010. In via di prima applicazione, nell´eventualità in cui la cessazione del contratto di lavoro a progetto sia avvenuta nel periodo compreso fra la data di entrata in vigore del nuovo regolamento ed l´1 aprile 2010, la domanda può essere presentata entro 60 giorni dalla data di cessazione del contratto di lavoro a progetto e non in 30 come negli altri casi. . .  
   
   
SICUREZZA, TABACCAI A LEZIONE DA POLIZIA LOCALE INZIATIVA DA ESTENDERE A CATEGORIE COME I FARMACISTI  
 
Milano, 10 febbraio 2010 - Tabaccai a scuola dalla Polizia locale per alzare la soglia di sicurezza nei loro negozi e ridurre gli scontri diretti con i malviventi che, talvolta, possono avere conseguenze molto gravi. E´ questo l´obiettivo del Protocollo d´Intesa siglato oggi tra Regione Lombardia e Fit, la Federazione italiana tabaccai. Per Regione Lombardia ha firmato l´assessore alla Protezione civile, Prevenzione e Polizia locale, Stefano Maullu, per la Fit i rappresentanti di categoria di Milano 1 (che comprende le Province di Milano, Lodi e Pavia), Emanuele Marinoni, di Milano 2 (che comprende i territori di Como, Lecco, Sondrio e Varese), Herman Luscher, di Brescia (che comprende anche le zone di Bergamo, Cremona e Mantova), Alessandro Rossini, delegati dal presidente nazionale della categoria, Giovanni Risso. "L´intesa, che avrà una durata biennale - ha spiegato l´assessore Maullu - prevede uno scambio di informazioni tra la rete degli 8. 000 tabaccai lombardi, 2. 000 dei quali in provincia di Milano, e Regione Lombardia su tutti gli episodi delinquenziali, i furti, le rapine e le forme di estorsione e usura che prendono di mira questa attività commerciale". I corsi di prevenzione e sicurezza saranno tenuti dagli agenti di Polizia locale. Durante le lezioni saranno insegnati i comportamenti da tenere per prevenire e reprimere i fenomeni criminali come furti e rapine. "Il monitoraggio che abbiamo avviato negli ultimi tempi - ha aggiunto l´assessore Maullu - ha già dato buoni risultati, con una riduzione del 7% delle rapine alle ricevitorie e un netto incremento delle attività di prevenzione e contrasto". L´anno scorso i furti e le rapine registrati sono stati 118, con una frequenza maggiore nei mesi di gennaio e dicembre. In questi mesi circola infatti più contante per via delle scadenze di diversi pagamenti come ad esempio il bollo auto. "Il Protocollo d´intesa - ha concluso l´assessore Maullu - viene incontro alla richiesta dei tabaccai di maggiore sicurezza e controllo del territorio da parte delle Forze dell´Ordine e della Polizia locale. Nell´ottica di una sicurezza partecipata, questo accordo anticipa analoghe iniziative da estendere ad altre categorie come i farmacisti, anch´essi frequenti vittime di rapine". .  
   
   
BASILICATA: UN NUOVO DECRETO LEGISLATIVO SULLE PARI OPPORTUNITÀ  
 
Potenza, 10 febbraio 2010 - “Molte le novità che arrivano dalle recenti modifiche alla precedente normativa raccolta nel Codice delle Pari Opportunità e che reca norme contro le discriminazioni”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Liliana Guarino, Consigliera di Parità della Provincia di Potenza. “Il Decreto Legislativo “ Attuazione della direttiva 2006/54/Ce relativa al principio delle pari opportunita´ e della parita´ di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego” che entrerà in vigore dal 20 febbraio estende il principio antidiscriminatorio ampliando il divieto di discriminazioni a tutti i livelli e in tutti i campi: politico, economico, sociale, culturale e civile (art. 1). Il principio importante è la proibizione di qualsivoglia meccanismo discriminante basata sul sesso che abbia finalità di compromettere o impedire il riconoscimento , il godimento o l’esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali in ogni campo ma con una deroga essenziale: il principio di parità non pone ostacoli al mantenimento o alla messa in atto di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sotto rappresentato. A tal fine, contiene disposizioni intese ad attuare il principio della parità di trattamento per quanto riguarda: a) l´accesso al lavoro, alla promozione e alla formazione professionale; b) le condizioni di lavoro, compresa la retribuzione; c) i regimi professionali di sicurezza sociale. La Legge, inoltre, contiene disposizioni intese a renderne più efficace l´attuazione mediante l´istituzione di procedure adeguate. Importante anche l’aspetto che introduce il divieto di discriminazioni nei fondi integrativi di pensione per quanto riguarda l’accesso, l’obbligo di versamento ed il calcolo degli stessi nonché le condizioni relative alla durata e al mantenimento del diritto alla prestazione. Il capitolo sanzioni prevede infine un aumento generalizzato delle pene a carico dei trasgressori dei nuovi principi. Quelle amministrative aumentano da un minimo di 250 euro ad un massimo di 1500 euro. Il datore di lavoro discriminante, inoltre, rischia da un ammenda fino a 50 mila euro all’arresto fino a sei mesi. Le donne attendevano da tempo una normativa così stringente nelle tutela dei loro diritti nel mondo del lavoro e non solo, perché troppe sono le ombre che contraddistinguono l’ occupazione femminile”. .  
   
   
PREMIO DONNA LARIANA 2010  
 
 Como, 10 febbraio 2010 – Il Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Como e la Città di Cantù, Assessorati alle Attività Produttive e per la Cultura hanno promosso il concorso: "Premio Donna Lariana 2010"con il quale si intende premiare le donne che si sono particolarmente distinte, con opere concrete, nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell´industria, dell´artigianato, del commercio, del lavoro, della scuola, dello sport o con atti di coraggio e abnegazione civica. Il premio viene assegnato da una apposita giuria alle donne che in qualsiasi modo abbiano giovato al nostro territorio, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro virtù, sia servendone con disinteressata dedizione le singole situazioni. La benemerenza viene riconosciuta ogni anno ad un numero massimo di tre donne (persone in vita o enti operanti in provincia di Como, presieduti e composti da una donna). Si invitano tutti coloro che volessero segnalare dei nominativi a leggere il regolamento e ad utilizzare il modulo in allegato. Per ulteriori informazioni: Camera di Commercio di Como Comitato Imprenditoria femminile Tel. 031 256517 E-mail: imprenditoria. Femminile@co. Camcom. It .