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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Febbraio 2010
LA COMMISSIONE EUROPEA PROMUOVE LA SICUREZZA DEI SOCIAL NETWORK PER GLI UTENTI PIÙ GIOVANI  
 
Bruxelles, 10 febbraio 2010 - Il 50% degli adolescenti europei diffonde su Internet informazioni personali che possono diventare accessibili a chiunque. È per questo che la Commissione europea incoraggia i siti di socializzazione in rete ad adottare accorgimenti per tutelare la privacy dei minori, in occasione del Safer Internet Day 2010. Secondo uno studio Ue, il 50% degli adolescenti europei diffonde su Internet informazioni personali che possono rimanere on line in via definitiva ed essere accessibili a chiunque. Ieri, in occasione del Safer Internet Day, la Commissione europea rivolge un invito agli adolescenti: “Pensaci bene, prima di metterlo on line!”. La Commissione ha accolto con favore le iniziative per proteggere i minori adottate dalle 20 società che l’anno scorso hanno sottoscritto i principi per un uso più sicuro dei siti di socializzazione in rete. La maggior parte di queste società ha in effetti semplificato le procedure per modificare le impostazioni relative alla privacy, per bloccare altri utenti e per cancellare commenti o contenuti indesiderati. Ma, secondo la Commissione, per tutelare i minori occorre fare di più: basti pensare che appena il 40% delle società garantisce che i profili dei minorenni siano automaticamente visibili soltanto ai loro amici. La commissaria Ue Viviane Reding, responsabile della società dell’informazione e dei media, ha dichiarato: “Se vogliamo che i minori riflettano prima di scrivere on line, le società che gestiscono siti di socializzazione in rete devono pubblicare informazioni corrette in un linguaggio adeguato. Lo scorso anno la Commissione europea ha invitato le società a prendere misure in tal senso, e sono lieta che molte di esse abbiano dato seguito all’appello. Auspico tuttavia che tutte le aziende del web facciano di più. I profili dei minori devono essere automaticamente classificati come ‘privati’ e occorre che le richieste di aiuto e le segnalazioni di abuso ricevano risposte rapide ed adeguate. L’internet è diventata uno strumento essenziale per i nostri figli: renderla più sicura è responsabilità di tutti. ” L’anno scorso le società che gestiscono siti di socializzazione in rete, riconoscendo che occorre garantire sicurezza ai giovani utenti e ai loro genitori, hanno sottoscritto una serie di principi per una socializzazione in rete più sicura. Questi principi sono scaturiti dal dibattito, avviato dalla Commissione europea nell’aprile 2008, al quale hanno partecipato vari siti di socializzazione in rete, Ong e ricercatori. Alle diciotto società che hanno sottoscritto i principi nel febbraio 2009 se ne sono aggiunte altre due nel giugno 2009. La Commissione ha adesso pubblicato una relazione sull’applicazione dei principi nei 25 siti gestiti dalle società firmatarie (Arto, Bebo, Dailymotion, Facebook, Giovani. It, Youtube, Hyves, Windows Live, Xboxlive, Myspace, Nasza-klaza. Pl, Netlog, One. Lt, Piczo, Rate. Ee, Skyrock, Schülervz Studivz Meinvz, Habbo, Irc Galleria, Tuenti, Yahoo!answers, Flickr e Zap. Lu). Dalla relazione risulta che 19 siti su 23 offrono informazioni e consigli sulla sicurezza specificamente destinati ai bambini e/o agli adolescenti. Queste informazioni sono facili da trovare e da comprendere in 14 siti: Youtube, Habbo Hotel, Hyves, Irc Galleria, Myspace, nasza-klasa, Netlog, One, Rate, Schülervz, Skyrock, Yahoo!answers, Yahoo!flickr e Zap. La relazione indica che la maggior parte delle società offre ai minori la possibilità di tutelarsi. In effetti, nella maggior parte dei siti considerati è facile per gli utenti bloccare altri utenti, eliminare commenti, scegliere se ciò che mettono on line debba essere visibile a chiunque o soltanto ai loro amici, far sapere se sono on line. È stata tuttavia osservata un’attuazione meno sistematica di altre importanti misure destinate a proteggere la privacy: solo il 40% dei siti di social network valutati rende le informazioni personali degli utenti minorenni automaticamente visibili soltanto agli amici di tali utenti; solo 11 siti su 22 rendono impossibile trovare tramite motori di ricerca i profili privati degli utenti minorenni; in 19 siti su 25 esiste un link per le segnalazioni, ma soltanto 9 su 22 hanno risposto ai reclami inviati nel corso della valutazione. Occorre quindi migliorare il servizio di risposta alle segnalazioni e alle richieste di aiuto degli utenti. Contesto I principi Ue sulla socializzazione in rete più sicura sono stati sottoscritti il 10 febbraio 2009 da 18 grandi provider di servizi di socializzazione in rete attivi in Europa, ai quali nel giugno 2009 si sono aggiunti altri 2 firmatari. Tutti i firmatari, ad eccezione di Giovani. It, hanno fornito alla Commissione europea le rispettive autocertificazioni entro giugno 2009. La relazione pubblicata oggi si basa su un’analisi delle autocertificazioni e sulle verifiche dei siti svolte tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre 2009 per valutare l’applicazione dei principi. Il Safer Internet Day viene organizzato ogni anno da Ins@fe, una rete europea che promuove un uso sicuro e responsabile di Internet da parte dei giovani. La rete è cofinanziata dal Safer Internet Programme, il programma della Commissione europea per un uso più sicuro di Internet. .  
   
   
BAMBINI E ADOLESCENTI NELLA RETE, UN CONVEGNO A TRENTO "LA FAMIGLIA E I NUOVI MEZZI DI COMUNICAZIONE"  
 
Trento, 10 febbraio 2010 - Internet e cellulari: cosa affascina i nostri ragazzi? Come possono, genitori, educatori ed insegnanti guidarli ad un loro uso consapevole e sicuro? Se ne parlerà nel pomeriggio di mercoledì 10 febbraio 2010, nell´aula magna del Dipartimento Istruzione in Via Gilli 3 a Trento, in occasione del convegno "La famiglia e i nuovi mezzi di comunicazione". È noto che bambini e adolescenti sono sempre più precocemente utenti esperti delle tecnologie online, ma non sufficientemente maturi per gestire i rischi derivanti da un uso non consapevole di questi nuovi mezzi di comunicazione. Viceversa i genitori hanno spesso grosse difficoltà a guidare i propri figli, perché non hanno sufficienti conoscenze tecniche e spesso non sono del tutto consapevoli dei rischi che questi possono correre. Per tali motivi l’Assessorato all’Istruzione e allo Sport e il Progetto Speciale per il Coordinamento delle politiche familiari e di sostegno alla natalità, con la collaborazione della Polizia Postale di Trento, del Centro Italiano per la Sicurezza online dei minori gestito da Save the Children Italia e Adiconsum e del Forum Trentino delle Associazioni delle Famiglie, hanno voluto indire il convegno "La famiglia e i nuovi mezzi di comunicazione - Come gettare un ponte tra le generazioni tra falsi timori e rischi reali". L´iniziativa è stata organizata in occasione del Safer Internet Day, un evento che si svilupperà nell´arco dell´intera settimana promosso dall’Unione Europea come parte integrante dei piani per la protezione dei minori che usano Internet e le altre tecnologie di comunicazione online. Programma ore 14. 15 Saluto delle autorità Marta Dalmaso – Assessore all’Istruzione e allo Sport – Provincia Autonoma di Trento; ore 14. 30 Introduzione ai lavori Luciano Malfer – Dirigente Progetto speciale Coordinamento politiche familiari e di sostegno alla natalità; Provincia Autonoma di Trento “Libro bianco sulle politiche familiari e Digital Divide”; ore 14. 45 Giovanna Mascheroni – Università Cattolica di Milano, referente nazionale del progetto Eu Kids Online (finanziato dal Safer Internet Plus Programme) “Eu Kids Online: minimizzare i rischi, massimizzare le opportunità di Internet per i minori“; ore 15. 45 Mauro Berti – Sovrintendente della Polizia di Stato - Responsabile dell’Ufficio Indagini Pedofilia del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Trentino Alto Adige di Trento “Le nuove tecnologie di comunicazione: lacune e conoscenze. Crescita culturale per un uso corretto”; ore 16. 30 Paolo Gasperi – Consulente di Informatica giuridica “E se i minori controllassero gli adulti? Analisi di un caso”; ore 16. 55 Serena Valorzi - Psicologa esperta in Nuove Dipendenze "Quando Internet e cellulare diventano dipendenza: prevenire, accorgersene ed agire"; ore 17. 10 Fabrizio Russo - Genitore, rappresentante del Forum delle famiglie e responsabile del gruppo di lavoro ´Nuove Tecnologie´ dell´Associazione Famiglie Insieme di Trento. “I bisogni delle famiglie - proposte operative”; ore 17. 30 Dibattito; ore 18. 00 Chiusura lavori . .  
   
   
ROMA – INTERNET, ALEMANNO: «PROIBIRE VIDEOGIOCO RAPELAY»  
 
Roma, 10 febbraio 2010 - «Credo sia necessario proibire il videogioco rapelay. In un momento in cui tutte le Istituzioni, dal Governo agli Enti locali al Comune, sono impegnati in una campagna per il rispetto della donna, per la lotta alla violenza, avere a disposizione un videogioco, per definizione rivolto soprattutto a un pubblico di giovani e giovanissimi, che incita ad indossare i panni di uno stupratore seriale, che offende le donne trattandole come oggetti, sia una cosa diseducativa e immorale. Credo sia necessario che venga anche qualificata come illegale». Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. .  
   
   
LE FIBRE OTTICHE NEI COMUNI VENETI DI CONFINE CON TRENTO – INVESTIMENTO PER QUASI 5 MILIONI  
 
Venezia, 10 febbraio 2010 - I Comuni veneti delle province di Belluno e Vicenza confinanti con la provincia autonoma di Trento saranno serviti da una rete a fibra ottica che consentirà l’utilizzo della banda larga, fattore ormai strategico di competitività e di sviluppo. “Sarà questo uno dei tanti effetti positivi degli accordi di collaborazione transfrontaliera Galan – Dellai – ha ricordato l’assessore all’informatica del Veneto Renato Chisso – dai quali sta ora nascendo uno specifico accordo, il cui testo è stato approvato dalla Giunta veneta, che coinvolgerà direttamente la nostra Regione e il Trentino, la Provincia di Belluno e il Consorzio Bim Piave. In questo caso si tratterà di realizzare un investimento comune complessivo di quasi 5 milioni di euro, finalizzato a completare la dorsale di distribuzione est dell’infrastruttura in fibra ottica della Provincia Autonoma di Trento attraverso il collegamento con i comuni veneti bellunesi e vicentini di confine, in particolare attraverso i comuni veneti di Sovramonte, Lamon, Fonzaso, Arsiè, Cismon del Grappa”. “E’ un progetto di assoluto rilievo – ha aggiunto Chisso – che si realizza grazie alla sinergia di tutti gli interessati mediante l’integrazione delle rispettive infrastrutture, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle comunità interessate dall’attraversamento mediante l’eliminazione dei fattori di emarginazione costituiti dal “divario digitale”, di migliorare nel contempo la competitività delle imprese insediate in quei territori, di elevare inoltre gli standard di servizio offerti dalle pubbliche amministrazioni locali”. L’accordo che sarà firmato dalle parti riguarda, in particolare, i reciproci impegni finanziari, operativi e gestionali. In particolare, la Provincia di Belluno procederà alla progettazione e alla realizzazione delle opere in territorio veneto che accoglieranno i cavi di fibra ottica. Inoltre individuerà e metterà a disposizione le aree destinate ai nodi di distribuzione della rete; progetterà e realizzerà le opere finalizzate al posizionamento degli apparati; fornirà e metterà in opera, infine, i nodi di distribuzione. La Provincia Autonoma di Trento procederà dal canto suo alla progettazione e realizzazione dell’intervento nel proprio territorio e alla posa in opera del cavo in fibra ottica sull’intera estensione della rete. La spesa complessiva, prevista in quasi 4 milioni 999 mila euro, sarà coperta per oltre 3 milioni 158 mila euro con fondi dell’intesa Veneto – Trentino, per 200 mila euro con fondi assegnati al Veneto sulla base dell’accordo quadro di programma Regione – Governo per l’e-Government; per circa un milione 340 mila euro dalla Provincia Autonoma di Trento, per 150 mila euro per ciascun ente dalla Provincia di Belluno e dal Consorzio Bim. .  
   
   
POLO ARCHIVISTICO REGIONALE, AL VIA LA CONSERVAZIONE DIGITALE DEI DOCUMENTI DELLE P.A. DELL´EMILIA-ROMAGNA. UN PROGETTO INNOVATIVO E STRATEGICO CHE, ATTRAVERSO L´INNOVAZIONE TECNOLOGICA, RECUPERA EFFICIENZA ORGANIZZATIVA E RIDUCE I COSTI  
 
Bologna, 10 febbraio 2010 - Al via la conservazione digitale dei documenti delle pubbliche amministrazioni dell’Emilia-romagna. A iniziare questa procedura è stata la stessa Regione che ha iniziato a metà gennaio 2010 a riversare i propri documenti nel nuovo Polo archivistico regionale, il Parer, che si è costituito a luglio del 2009 presso l´Ibc (l´Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell´Emilia-romagna) per attuare la legge regionale 17/2009 che affidava proprio all´Istituto le funzioni di archiviazione e conservazione dei documenti informatici prodotti dalla Regione e dagli enti del territorio emiliano romagnolo. Il modello di archivio unico digitale per tutti gli enti del territorio garantisce la standardizzazione ed omogeneità nel trattamento della documentazione digitale, l’adeguatezza del presidio tecnologico e organizzativo necessario al funzionamento ma soprattutto un contenimento dei costi dovuto alla riduzione delle strutture di conservazione. La Soprintendenza archivistica per l’Emilia-romagna svolgerà un ruolo di vigilanza per verificare che il processo di conservazione avvenga in modo conforme alla normativa e ai principi di corretta e ininterrotta custodia. "Questa esperienza della Regione Emilia-romagna – ha sottolineato l’assessore regionale alla programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli - costituisce, a tutt’oggi, uno dei principali punti di riferimento per l’evoluzione normativa in campo nazionale. La Regione ha affrontato il tema in una logica di sistema, elaborando una soluzione di livello regionale, affinché gli enti del territorio - Comuni, Province ma anche Asl e Università - possano delegare la conservazione nel lungo periodo dei propri documenti informatici a un Polo specializzato e concentrare le loro risorse sull´erogazione dei servizi ai cittadini". L´avvio dell´attività di Parer, la cui realizzazione, sotto il profilo tecnico, amministrativo e operativo, si è sviluppata nell’ambito del Piano Telematico Regionale (Piter) 2007-2009, è l´ultima tessera del mosaico che la Regione Emilia-romagna sta componendo ormai da vari anni sul tema della dematerializzazione. "Si tratta – ha aggiunto Muzzarelli - di un obiettivo strategico che, attraverso l´innovazione tecnologica intende recuperare efficienza organizzativa, garantire il contenimento dei costi e supportare le amministrazioni per consentire l´erogazione di servizi ai cittadini più rapidi, efficienti ed economici". Inoltre, Regione Emilia-romagna ha promosso un percorso di condivisione fra Regioni che si è concretizzato con l’avvio, a gennaio 2010, del Progetto interregionale sulla dematerializzazione (Prode), a cui partecipano attualmente 10 regioni italiane. La finalità generale del progetto è consolidare e strutturare una proficua collaborazione interregionale affinché tutti i sistemi territoriali possano riferirsi ai medesimi standard di trattamento dell’informazione e di gestione dei processi documentari digitali. .  
   
   
CONFERENZA EUROBOT 2010  
 
Rapperswil-jona, 10 febbraio 2010 - Dal 27 al 30 maggio 2010 si terrà a Rapperswil-jona, in Svizzera, la conferenza annuale Eurobot 2010 - Conferenza internazionale sulla ricerca e l´istruzione nel campo della robotica. L´obiettivo dell´evento è di riunire ricercatori e sviluppatori del mondo universitario e industriale a livello globale per esplorare le ultime novità nel campo della robotica e incontrare costruttori partecipanti alla competizione Eurobot Autonomous Robot Contest. La conferenza Eurobot 2010 si svolgerà in concomitanza con la finale del concorso di robotica. I partecipanti alla conferenza potranno partecipare come spettatori. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www. Eurobot. Org/conference/ .  
   
   
´ IL DOCUMENTO INFORMATICO A RISCHIO ‘BUROCRATIZZAZIONE’ ! IL TESTO DI MODIFICA AL CAD CONTIENE NORME PERICOLOSISSIME PER IL FUTURO DELLA DIGITALIZZAZIONE DOCUMENTALE E, SE APPROVATO SENZA PROFONDE RIVISITAZIONI, RISCHIA DI PARALIZZARE I PROCESSI DI CONSERVAZIONE SOSTITUTIVA.  
 
Milano, 10 febbraio 2010 - C’è il rischio che il Codice dell’Amministrazione Digitale faccia fare un passo da gambero a tutti i progetti già in atto o in fieri nell’ambito della demateralizzazione e digitalizzazione documentale. Questo, per Anorc (Associazione Nazionale Operatori Responsabili Conservazione Digitale), il primo impatto dopo la lettura dello Schema di Decreto Legislativo recante modifiche al Codice dell’Amministrazione Digitale ai sensi dell’articolo 33 della Legge 18 Giugno 2009, n. 69. Questo il motivo per cui Anorc lancia un segnale di attenzione a Istituzioni, Organi Competenti, Associazioni Imprenditoriali e Associazioni dei Consumatori affinchè non si permetta di vanificare il lavoro e i progetti già avviati dal sistema imprenditoriale Italia nell’ambito dei processi di digitalizzazione documentale e di sistemi di conservazione digitale sostitutiva. Alcuni principi contenuti nel testo che si intende approvare rischiano infatti di provocare una desolante paralisi di tutti i sistemi di conservazione sostitutiva di documenti, non soltanto amministrativi, ma anche contabili, fiscali, del lavoro e assicurativi. “Non si discutono le modifiche al Cad contenute nello Schema di Decreto in materia di sanzioni, controlli e né tantomeno le specifiche a attente normative in materia di sicurezza informatica – dichiara l’Avv. Andrea Lisi, Presidente e portavoce di Anorc-. “Qui ci siamo e il Governo sta seguendo correttamente i binari indicati nella delega. E su questi aspetti ci saranno buone novità contenute nel testo di modifica. ” “Questa onesta e corretta opera di semplificazione – prosegue il Presidente Lisi - rischia però di essere vanificata, anzi totalmente impedita, da incredibili modifiche all’intero assetto normativo del Cad in materia di documento informatico, firme elettroniche, processi di copia e conservazione digitali”. Le perplessità si generano già riferendoci agli interventi che introducono nuove definizioni nel Codice, quali la copia informatica di documento informatico (che è la copia di un documento informatico con contenuto identico, ma diversa sequenza di valori binari) e il duplicato informatico (che è il duplicato esatto del documento originale informatico, ma che – udite udite – avrà l’aggiunta di ulteriori valori necessari per distinguerlo dall’originale!) che costituiscono di fatto un paradosso che cerca di far percorrere al documento informatico le strade tortuose del documento cartaceo. Esiste l’originale e la copia nel mondo cartaceo? Bene, allora li introduciamo pure nel mondo digitale, dimenticando la storia del diritto dell’informatica e le stesse caratteristiche (e i relativi vantaggi della digitalizzazione documentale) che permettono di ottenere tanti originali informatici da mantenere su diversi supporti, ai fini di una corretta conservazione (e anche in adempimento alla normativa sulla protezione dei dati personali)! “E se con l’entrata in vigore del Cad –riprende il Presidente Lisi-, seguendo lo spirito della delega che lo aveva animato (Legge delega 29 luglio 2003, n. 229), il legislatore aveva cercato di mettere ordine tra i concetti di firma elettronica e firma digitale e di provare in qualche modo a trovare una strada possibile di coordinamento con la direttiva comunitaria in materia di firme elettroniche facendo uscire dal nostro ordinamento il concetto di “firma elettronica avanzata”, ora questa tipologia di firma viene ripristinata, costringendo cittadini, imprese e Pa a cimentarsi nel nuovo, difficile e creativo gioco digitale del “che firma è e che valore ha questa firma”? Infatti, oltre ad aver introdotto la firma elettronica avanzata, il testo che si dovrebbe approvare a giorni in Consiglio dei Ministri ha dovuto modificare gli articoli 20 e 21, attribuendo ai documenti informatici con diversi tipi di firme differenti valori formali e probatori, non contribuendo di certo alla semplificazione auspicata. “Particolarmente preoccupanti –prosegue Andrea Lisi- anche le pesantissime modifiche agli articoli 22 (rubricato adesso copie informatiche di documenti analogici) e 23 (rubricato copie analogiche di documenti informatici) che rischiano di paralizzare qualsiasi processo di digitalizzazione documentale nelle Pa e nelle imprese. Semplificando è come se si volesse fare passare il concetto che, senza la figura del pubblico ufficiale che attesti l’autenticità della copia informatica di documento analogico (originale unico o non unico che sia), la conformità di ogni archivio informatico sostitutivo può essere sempre disconosciuta! Quindi, è vero che le copie informatiche possono essere conservate al posto dei relativi originali analogici, ma chi si azzarderà più a sviluppare processi del genere, senza un notaio? La sparizione dello spirito di semplificazione potrebbe portare al blocco e sparizione di tutti i processi di conservazione sostitutiva già avviati con successo in Italia”. C’erano 18 mesi di tempo dall’ entrata in vigore della legge, e nonostante ciò tutto pare essere stato fatto in pochissimi mesi di lavoro, con un testo che oltretutto sembra andare oltre il concetto di delega che il Parlamento ha lasciato al Governo, quando all’art. 33, comma 1, lett. E) indicava come le modifiche in materia di firma digitale avrebbero dovuto essere funzionali a un miglioramento nella usability di tale strumento e non certo operare una delicatissima e complessa modifica nella regolamentazione degli effetti formali e probatori della firma digitale e delle firme elettroniche. L’essenziale è che si intervenga al più presto e si rimeditino al più presto certi improvvisati concetti che rischiano realmente di far procedere questa riforma “a balzi” all’indietro, come un gambero. Siamo certi che questo non sia lo spirito dell’importante riforma immaginata dai Ministri Brunetta e Calderoli, i quali faticosamente cercano, anche attraverso gli innovativi strumenti digitali, di spianare le strada amministrativa e liberarla da inutili orpelli e giri a vuoto. L’ Associazione Anorc, dichiara la propria massima disponibilità a collaborare con Istituzioni e operatori di mercato in questa difficile strada di cambiamento e si candida per partecipare attivamente ad ogni utile tavolo di confronto che eviti di commettere errori irreparabili lungo le autostrade della digitalizzazione documentale. .  
   
   
SMOG: REGIONE LAZIO E ARPA ATTIVANO NUOVO MODELLO DI PREVISIONE DELLA QUALITÀ DELL´ARIA  
 
Roma, 10 febbraio 2010 - Un nuovo strumento per misurare l´inquinamento atmosferico e un sito web (http://www. Arpalazio. Net/main/aria/) in cui i cittadini della Regione possono visionare i livelli dello smog. A presentarli sono stati l´assessore all´Ambiente, Filiberto Zaratti, e il commissario straordinario di Arpa Lazio Corrado Carrubba. Il nuovo modello previsionale sviluppato da Arpa Lazio permette di conoscere in anticipo eventuali criticità ambientali, permettendo alle amministrazioni di entrare subito in azione e prendere le opportune contromisure. Le simulazioni predittive sono costituite da tre insiemi di previsioni realizzate in parallelo: la prima dedicata all´intero territorio regionale, un´altra riferita alla zona di Roma e dintorni, e l´ultima relativa all´area di Frosinone. Il sistema messo a punto da Arpa Lazio è in grado di valutare la distribuzione dei principali inquinanti a 24, 48 e 72 ore. "La Regione - ha detto l´assessore Zaratti - è fra le prime a dotarsi di uno strumento simile. Il sistema analizza dati su tutta la Regione, con particolare attenzione alle due aree critiche individuate dal piano di qualità dell´aria approvato recentemente in Regione. In questo modo, Arpa Lazio potrà comunicare ai Comuni il rischio di sforamento dei limiti di inquinamento imposti dalle direttive europee. Questi a loro volta potranno prendere i relativi provvedimenti in maniera tempestiva ed efficace. Inoltre, il sito è accessibile a tutti i cittadini e garantirà la trasparenza dei dati". "Il modello - ha detto poi Corrado Carrubba - si basa su 4 fonti di informazione: la situazione meteo del Lazio e dell´Italia Centrale, le previsioni meteo a grande scala derivanti da modelli ad area limitata, le previsioni sulla dispersione degli inquinanti derivanti da modelli che considerino anche il trasporto di particolato a grande distanza e le numerose reazioni chimiche e fotochimiche e infine l´evoluzione prevista delle sorgenti di emissione di inquinanti presenti sul territorio". .  
   
   
QUARTO WORKSHOP SULLE GRIGLIE DESKTOP E I SISTEMI DI CALCOLO DISTRIBUITO  
 
Melbourne, 10 febbraio 2010 Dal 17 al 20 maggio 2010 si terrà a Melbourne, in Australia, il quarto workshop sulle griglie desktop e i sistemi di calcolo distribuito (Pcgrid 2010). Le griglie desktop e i sistemi di calcolo distribuito utilizzano le risorse gratuite disponibili in ambiente intranet e Internet per supportare il calcolo computazionale su larga scala. L´evento fornirà un forum per discutere dei recenti progressi compiuti e per individuare le vie rimaste inesplorate per lo sviluppo di sistemi di griglie desktop scalabili, tolleranti i guasti e sicure. Il workshop di quest´anno dedicherà particolare attenzione all´interazione di cloud e griglie desktop. Il workshop si terrà in concomitanza con il simposio internazionale Ccgrid (Cluster, Cloud and Grid Computing). Per ulteriori informazioni, fare clic: http://mescal. Imag. Fr/membres/pcgrid2010/index. Html .  
   
   
BOLZANO, DATI CATASTALI E DEL LIBRO FONDIARIO NEI COMUNI  
 
Bolzano. 10 febbraio 2010 - Entro il 2010 i dati catastali e del libro fondiario di tutti i Comuni, ad eccezione di Caldaro e Bolzano, saranno presumibilmente accessibili in via digitale. "Questo significa che il cittadino potrà disporre di documenti catastali e fondiari anche nei Comuni", sottolinea l´assessore provinciale Hans Berger, che ieri (4 febbraio) ha chiarito la questione con il Consorzio dei Comuni. Assieme a Klaus Gänsbacher, direttore della Ripartizione provinciale libro fondiario, catasto fondiario e urbano, l’assessore Berger ha illustrato al presidente del Consorzio dei Comuni Arnold Schuler lo stato di avanzamento dei lavori di digitalizzazione. “In tutti i Comuni già digitalizzati, e quindi nella maggior parte, dal 17 febbraio sarà possibile ottenere estratti del libro fondiario o del catasto”, ha spiegato Berger. Il cittadino quindi non dovrà più recarsi appositamente negli uffici del catasto o del libro fondiario, perchè i Comuni avranno accesso diretto ai dati in questione. Inoltre, ha continuato l’assessore, "considerando che tutti gli uffici pubblici sono tenuti a procurarsi direttamente i documenti ai quali hanno accesso, senza bisogno di richiederli al cittadino, questo in futuro varrà anche per i dati di catasto e libro fondiario: il Comune li avrà a sua disposizione e per il cittadino non sarà più necessario portarli con sé. " Dal canto suo il Consorzio dei Comuni, come ha sottolineato nell’incontro il presidente Schuler, "cercherà di applicare questo nuovo servizio nel modo migliore assieme alla Provincia, nell’interesse del cittadino. " Per sostenere le municipalità in questo impegno è stato concordato un percorso di formazione del personale comunale e inoltre ai Comuni verrà garantito il 50% dell’importo richiesto al cittadino per ottenere un estratto. Berger ha poi illustrato al Consorzio dei Comuni anche il passo successivo nell’aggiornamento del sistema: entro breve tempo sarà possibile inoltrare i frazionamenti online grazie al portale web Openkat. Infine Provincia e Comuni hanno chiarito anche una questione di competenze: ai Comuni spetta la competenza in materia di registrazione e protocollo dei frazionamenti, ma la legge non prevede una specifica autorizzazione da parte comunale. .  
   
   
L’ARTIGIANATO TRENTINO HA IN SÉ IL DNA DELL’INNOVAZIONE NOVE AZIENDE PER SPERIMENTARE TRIZ  
 
Trento, 10 febbraio 2010 - Con Triz, acronimo russo che sta per Teoria per la soluzione inventiva dei problemi, l’innovazione sistematica è a portata di tutte le imprese. Lo potranno scoprire anche le nove aziende artigiane trentine che sono state selezionate per il progetto Triz, gestito per il secondo anno da Ceii Trentino, e che hanno diritto ad accedere, nei prossimi mesi, al programma di assistenza suddiviso in sei incontri di gruppo e due individualizzati (il budget previsto è di circa 4. 000 euro per ciascuna azienda) al fine di approfondire questa particolare metodologia e trovare il modo di applicarla in azienda. Settimana dopo settimana, quindi, gli artigiani trentini avranno la possibilità di capire in che modo accelerare il processo di innovazione, stando al passo con i tempi e differenziandosi sul mercato. L’avvio del progetto è stato dato ieri mattina presso la Sala Esposizioni della Provincia autonoma di Trento dall’assessore provinciale Alessandro Olivi. Olivi ha ribadito come «L’artigianato Trentino ha in sé il dna dell’innovazione, che è da considerarsi come un valore aggiunto in tutte le fasi del processo di crescita, dalla generazione di idee alla produzione di nuovi prodotti e sistemi. È questa la strada giusta da percorrere per le piccole imprese che sono la forza del nostro territorio e che vogliono rimanere competitive sul mercato. È compito della Provincia sostenere e valorizzare al massimo questo patrimonio, anche attraverso processi di miglioramento continuo come nel caso di Triz». «L’obiettivo di Triz – ha poi spiegato Filippo Silipigni di Alintec - Politecnico di Milano che guiderà e assisterà le aziende nei prossimi mesi – è quello di trasmettere “un nuovo modo di pensare”. Nessuno mette in dubbio che le aziende trentine siano già a buon punto sulla strada per l’innovazione, ma credo che attraverso Triz potranno affrontare il loro percorso nel modo più efficiente possibile, aumentando quindi il rendimento dei processi e l’efficienza, riducendo gli sprechi e valorizzando le risorse impiegate. Il programma si svilupperà in fasi di gruppo che termineranno verso la metà di aprile (nei quali si alternano sessioni di teoria e sessioni pratiche sulle nozioni base e sui principi del metodo Triz) e successivamente in incontri individualizzati per ciascuna azienda». «Le aziende che proseguiranno in questo percorso - ha aggiunto Emanuele Gecele, responsabile del progetto per conto di Ceii Trentino - non hanno avuto paura di accettare questa sfida che consiste nel mettere a punto un prodotto o un processo che si differenzi sul mercato per creatività e contenuto inventivo. Sono aziende diverse le une dalle altre, distribuite sull’intero territorio provinciale e che operano in differenti settori, ma per tutte credo che l’applicazione di Triz possa avere ricadute positive». Queste le nove aziende che proseguiranno nel progetto Triz. Mauro Barberi - Mattarello: progettazione, realizzazione ed installazione di stufe ad accumulo in maiolica e muratura. Le stufe realizzate sono tutte a misura, costruite secondo le richieste e necessità del cliente. Web: www. Barberistufe. Com. Consorzio Artigiano del Porfido - Lona-lases: attualmente composto da dodici imprese artigiane, lavora nel campo delle pavimentazioni lapidee, in ambito pubblico e privato, offrendo sia forniture sia posa in opera di Porfido Trentino, marmi e graniti. È anche un punto di riferimento tra il committente e i singoli soci in termini di promozione del prodotto, di offerte e contrattazione, di acquisti e vendite, delle fasi di coordinamento ed organizzazione dei lavori. E mail: consorzioporfido@virgilio. It . Festi srl - Villalagarina: produzione e montaggio di infissi metallici di qualsiasi tipo e natura, facciate continue, rivestimenti di pareti ventilate, portoni industriali, porte blindate e carpenteria metallica. Web: www. Festisistemi. It . Gianmoena Marmi srl - Panchià: lavorazione tradizionale e particolare di interni ed esterni in marmo, granito, porfido e tutte le pietre naturali (scale, davanzali, pavimenti, piani da cucina e per bagno, lavelli e piatti doccia realizzati in pezzi unici e personalizzati). Web: www. Gianmoenamarmi. It . Mec srl - Scurelle: progettazione, produzione ed installazione di macchine, impianti e linee automatiche per la lavorazione a spacco della pietra naturale e del cemento. Web: www. Mecs. It . M. I. E. Impianti elettrici - Cavalese: installazione di impianti elettrici civili ed industriali, elettronici, sistemi di controllo, di allarme e di sicurezza, televisivi e di cablaggio strutturato, oltre a sistemi di gestione integrati e domotici. Web: www. Mieimpianti. It . Progetto Legno snc - Predazzo: progettazione e fabbricazione di arredi in legno per l’esterno (terrazze, box, casette in legno, recinzioni e parapetti, fioriere, tavoli e panche). Web: www. Progettolegnosnc. It . Publigarda - Lodrone: progettazione grafica, realizzazione ed installazione di insegne luminose, cartelli pubblicitari, striscioni in Pvc, vetrofanie, decorazione automezzi. Web: www. Publigarda. It . Augusto Tamanini snc - Mattarello: progettazione e costruzione di turbine idrauliche di tipo Pelton, Francis e Kaplan ed impianti idroelettrici completi. Web: www. Tamanini. It . .  
   
   
TRATTATIVE SALARIALI 2010: SWISSCOM RAGGIUNGE UN ACCORDO CON LE PARTI SOCIALI  
 
Berna, 10 febbraio 2010 - Per il 2010 Swisscom accorda ai suoi collaboratori un aumento generalizzato dei salari pari allo 0,5 percento. Mette inoltre a disposizione lo 0,8 percento della massa salariale per aumenti individuali degli stipendi. Non beneficeranno d’incrementi i salari che sono nettamente al di sopra della media di mercato. Le parti sociali sono così giunte a un accordo in sede di trattative, senza ricorrere al Tribunale arbitrale. Le parti sociali hanno concordato una soluzione nel quadro delle trattative salariali 2010. La massa salariale viene incrementata complessivamente dell’1,3 percento, retroattivamente all’inizio del 2010. L’aumento generalizzato degli stipendi è dello 0,5 percento mentre lo 0,8 percento della massa salariale è destinato a rialzi individuali. I collaboratori che per la loro funzione beneficiano di una retribuzione superiore alla media di mercato, percepiranno un versamento unico non assicurato di Chf 800 (per posto a tempo pieno). L’accordo raggiunto consente a Swisscom di onorare le prestazioni individuali dei collaboratori e al tempo stesso di eliminare disparità salariali. La soluzione pattuita si applica ai 13’600 collaboratori assoggettati al contratto collettivo di lavoro di Swisscom. Per aumenti individuali delle retribuzioni dei quadri è a disposizione lo 0,8 percento della massa salariale. .  
   
   
BANDO “PROMUOVERE LA RICERCA D’ECCELLENZA”: LA FONDAZIONE ALMA MATER TICINENSIS FINANZIA 11 PROGETTI  
 
Pavia, 10 febbraio 2010- 960. 000 euro per finanziare 11 progetti innovativi e interdisciplinari dell’Università di Pavia: la Fondazione Alma Mater Ticinensis ha reso noto oggi, a conclusione del Consiglio di Amministrazione, l’elenco dei progetti che saranno finanziati nel 2010, in risposta al bando “Promuovere la ricerca d’eccellenza”. Obiettivo del bando promosso dalla Fondazione Alma Mater Ticinensis è quello di promuovere e selezionare progetti di ricerca caratterizzati da elevati livelli di qualità e innovazione, dotati di una forte valenza internazionale e con la partecipazione di giovani studiosi di talento, al fine di “rilanciare il primato dell’Ateneo pavese quale Research University tanto sul piano nazionale quanto su quello internazionale, potenziando l’attrattività del suo sistema di formazione e di ricerca. ” La comunità scientifica pavese ha risposto presentando in tutto 49 progetti multidisciplinari, che rendono conto sia della progettualità dell’Ateneo, sia dell’interesse suscitato dall’iniziativa della Fondazione. I progetti pervenuti risultano suddivisi in modo abbastanza equilibrato fra le quattro aree indicate dal Comitato Scientifico della Fondazione: Società E Tecnologia:13 progetti; Nanomedicina: 9 progetti; Energia: 7 progetti; Mercato E Istituzioni: 4 progetti. 16 progetti, infine, si collocano in un’ulteriore area che il bando di ricerca indica per progetti che, pur non rientrando nelle quattro aree esplicitate, possono “rappresentare un miglioramento significativo in un fondamentale campo di ricerca degli studi umanistici o scientifici. ” Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Alma Mater Ticinensis, nella seduta dell’8 febbraio 2010, con l’ausilio del Comitato Scientifico, ha concluso l’esame e la selezione dei progetti presentati dalla comunità scientifica pavese, verificandone la conformità ai criteri posti nel bando e, soprattutto, la portata e la rilevanza sul piano scientifico. L’analisi è stata condotta valutando in primo luogo la rispondenza di ciascun progetto ai criteri specificati dal bando, in particolare in riferimento all’alta qualità, al carattere innovativo, alla valenza internazionale, alla capacità di attrarre finanziamenti e al coinvolgimento di giovani ricercatori. Sono state altresì prese in considerazione, ai fini della valutazione, la chiarezza nella formulazione degli obiettivi, l’utilità sociale delle ricerche presentate e la completezza con cui è stata redatta la domanda di partecipazione. A conclusione del lavoro di selezione, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, visto l’alto valore e l’importanza strategica dei progetti presentati, ha deciso di aumentare del 20% la somma inizialmente stanziata per il programma Promuovere la ricerca di eccellenza per il 2010-2011, portandola da 800. 000 euro a 960. 000 euro. Per un totale di 960. 000,00 € i progetti selezionati sono i seguenti:
Titolo Autore/i principale/i Area e riassunto Finanziamento concesso
1 Poli(γ-glutammato) (gamma-Pga): un materiale biocompatibile e biodegradabile per l’immobilizzazione di molecole biologicamente attive. Prof. Ssa Alessandra Albertini Nanomedicina Il progetto si propone di modificare il corredo genetico di ceppo di Bacillus subtilis al fine di ottimizzare la capacità di sintesi di un biopolimero, il Poli(γ-glutammato). Tale composto ha caratteristiche particolarmente utili per la produzione di nanoparticelle da utilizzare per la veicolazione di farmaci e di altre sostanze bioattive. 55. 000,00 €
2 Verso lo sviluppo di un biosensore ottico basato su cellule: studio di cristalli fotonici in silicio micro-lavorato come dispositivi micro-ottici per il monitoraggio di attività cellulari. Prof. Ssa Sabina G. Merlo Nanomedicina Il progetto mette alcune delle tecniche più avanzate della microfabbricazione e dell’ottica al servizio della biologia delle cellule, permettendone l’analisi con metodi assolutamente innovativi. L’uso dei “cristalli fotonici” potrà fornire nuovi dati, per esempio, sui processi cellulari alla base degli eventi tumorali, permettendo così di meglio comprenderli, condizione essenziale per implementare terapie efficaci. 104. 000,00 €
3 Applicazioni della nanomedicina in malattie modello associate all’invecchiamento: attivazione di una piattaforma tecnologica in grado di affrontare aspetti fondamentali di patogenesi, diagnosi e terapia. Prof. Ssa Elena Giulotto e Prof. Piercarlo Mustarelli Nanomedicina Progetto di grande respiro proposto da una delle più forti collaborazioni nel campo a livello internazionale, il cui obiettivo è lo studio di diverse patologie legate all’invecchiamento. I temi specifici comprendono: le malattie causate dal “misfolding” delle proteine, i modelli delle malattie dell’invecchiamento basati su animali, le malattie del sangue, la biosicurezza e nuove tecniche di diagnosi e cura offerte dalla nanomedicina. 100. 000,00 €
4 Produzione di biocombustibili da fanghi di depurazione mediante pirolisi assistita da Microonde. Prof. Armando Buttafava Energia La ricerca ha come obiettivo una nuova procedura basata sulle microonde per la produzione di biocombustibili a partire da fanghi di depurazione. In tal modo, trasformerà dei materiali non utilizzabili in una risorsa che potrà contribuire in modo rinnovabile ai futuri fabbisogni energetici. 81. 000,00 €
5 La governance dei mercati e delle imprese dopo la crisi globale. Prof. Enrico Cotta Ramusino Mercato E Istituzioni La ricerca affronta uno dei temi chiave delle economie contemporanee: la necessità di ripensare le regole e i meccanismi di governance delle imprese e dei mercati, dopo la crisi mondiale. L’impatto atteso a livello di gestione e regolamentazione delle imprese e dei mercati e di “policy making” è molto elevato. Il gruppo di ricerca è molto articolato, interdisciplinare e con la presenza di importanti collaborazioni internazionali con ricercatori di chiara fama. 110. 000,00 €
6 La tutela multilivello del diritto alla sicurezza degli alimenti: strumenti nazionali e internazionali per contrastare le frodi alimentari e il loro impatto sul territorio. Prof. Carola Ricci Mercato E Istituzioni Il tema, interessante e nuovo, è la ricostruzione, nelle sue componenti normative e organizzative, della rete di garanzie per la qualità del cibo. Questa rete coinvolge entità governative locali e internazionali, agenzie indipendenti, aziende, associazioni culturali ed altri attori. La strategia è interdisciplinare, coinvolgendo competenze che spaziano dal diritto alla statistica all’economia applicata. 110. 000,00 €
7 L’inglese e l’italiano del cinema: traduzione e apprendimento linguistico. Prof. Maria Gabriella Pavesi Società E Tecnologia La ricerca utilizza il “Pavia Corpus of Film Dialogue”, una base dati avanzata di film in inglese e di loro versioni italiane. Il primo obiettivo è fornire un dettagliato profilo linguistico, pragmatico e sociolinguistico dell’italiano doppiato. Il secondo è analizzare il ruolo del prodotto audiovisivo e della sua traduzione nell’apprendimento dell’inglese e dell’italiano come lingue seconde. 80. 000,00 €
8 Valutazione della usabilità e funzionalità di e-Books ed e-Reading tools mediante analisi dei movimenti oculari. Prof. Daniela Teresa Zambarbieri Società E Tecnologia Il progetto riguarda un settore delle nuove tecnologie in pieno sviluppo: gli “e-books” e i dispositivi per il loro utilizzo (“e-reading tools”). L’idea, innovativa e originale, è quella di sviluppare una serie di linee guida e suggerimenti concreti per il miglioramento di tali strumenti sulla base dell’analisi dei movimenti oculari. 65. 000,00 €
9 Progettazione mirata di agenti per la terapia fotodinamica attivi in condizioni anaerobiche. Caratterizzazione fotochimica e fotofisica nella cellula. Prof. Angelo Albini Altro La proposta attacca un problema cruciale della terapia fotodinamica del cancro, una procedura innovativa e promettente, ancora soggetta a ostacoli tecnici. Si tratta di evitare l’uso dell’ossigeno per arrivare alla distruzione delle cellule cancerose, semplificando notevolmente la terapia. La soluzione si basa su una recente scoperta degli autori, proponendo l’uso delle sostanze note come “fluo-roquinoloni” per fotoattivare la morte delle cellule cancerose senza ossigeno. 97. 000,00 €
10 Semiconductor devices for entangled photon pair generation (dispositivi a semiconduttore per la produzione di coppie di fotoni “entangled”). Dott. Daniele Bajoni Altro La fisica quantistica prevede per la luce degli stati particolari che, oltre a suscitare un notevolissimo interesse per la scienza fondamentale, trovano interessanti applicazioni (es. La trasmissione sicura di dati). Il progetto mette a disposizione di questo campo in rapida espansione le tecnologie raffinate sviluppate per la produzione dei dispositivi semiconduttori, combinando in modo molto creativo la fisica, la microelettronica e la scienza delle telecomunicazioni. 70. 000,00 €
11 Storia (e preistoria) dell’Italia e delle sue regioni: una ricostruzione basata su dati genetici delle popolazioni umane e bovine moderne. Prof. Antonio Torroni Altro Sulla scia di una notevole serie di successi nello studio del patrimonio genetico (es. Degli Etruschi), la ricerca propone di studiare la popolazione italiana con le più avanzate tecniche di sequenziamento ad alta velocità del Dna. Il tema è importante anche a livello internazionale, date le caratteristiche particolari della popolazione studiata, risultato di millenni di flussi migratori complessi. 88. 000,00 €
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PAVIA, NASCE IL "CAMPUS" PIU´ GRANDE D´ITALIA ACCORDO S.MATTEO-UNIVERSITA´, ACCOGLIERA´ 4.500 STUDENTI FORMIGONI E BRESCIANI: UN PASSO AVANTI PER INTERA SANITA´  
 
 Milano, 10 febbraio 2010 Nascerà nelle aree di proprietà dell´ospedale San Matteo di Pavia il più grande campus universitario d´Italia (tra i maggiori in Europa). Lo prevede un´intesa sottoscritta oggi dallo stesso San Matteo e dall´Università di Pavia, con il patrocinio di Regione Lombardia. La firma si è svolta oggi al Palazzo della Regione, presenti, insieme al presidente Roberto Formigoni, i vertici dei due enti - il presidente Alessandro Moneta per il San Matteo e il rettore Angiolino Stella per l´Università - oltre che l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, il sindaco di Pavia, Alessandro Cattaneo, e il presidente della Provincia, Vittorio Poma. Già a partire dal 2011, grazie al contratto di cessione delle aree siglato oggi, il San Matteo metterà a disposizione i padiglioni attualmente occupati dalle cliniche mediche, chirurgiche a da quella di Dermatologia, che si trasferiranno al Dea (Dipartimento Emergenza e Accettazione), la struttura ospedaliera di nuova edificazione che ospiterà le attività dell´Istituto di ricerca. "E´ un ulteriore importante passo avanti - ha commentato Formigoni - per il mondo della sanità, della ricerca e dell´Università in Lombardia e in particolare di Pavia, che è una delle capitali della nostra sanità. Grazie e questo progetto si creerà una forte sinergia sul modello dei campus americani". "Tutto questo - ha proseguito Formigoni - si inquadra nelle linee di indirizzo e di sviluppo che Regione Lombardia ha sempre indicato. Il futuro di una sanità d´eccellenza è dato dalla capacità di declinare insieme le migliori cure, la presa in carico dei pazienti, le prestazioni assistenziali, la didattica e la ricerca. E´ l´unione di questi pilastri cha ha fatto diventare grande la sanità in Lombardia e la farà diventare sempre migliore". "Oggi è un giorno molto significativo - ha aggiunto Bresciani - un´altra meta è stata conquistata. A Pavia si sta svolgendo una politica perfettamente in linea con quella della Regione e cioè la politica delle alleanze, grazie alle quali non solo ci sarà una migliore preparazione degli studenti ma anche un importante indotto per la città". Nel complesso troverà posto la Facoltà di Medicina dell´Università pavese realizzando così, per la prima volta in Italia, il più grande esempio d´integrazione tra didattica, ricerca e attività assistenziale svolta dal San Matteo. Il risultato sarà quello di migliorare ulteriormente gli elevati standard di qualità ed eccellenza. Ogni giorno le aree messe a disposizione del San Matteo ospiteranno circa 4. 500 studenti che potranno utilizzare anche una palazzina interamente dedicata a un laboratorio di ricerca di ultima generazione, permettendo formazione di livello. Questa operazione coinvolgerà l´intera città: sono 25. 000 gli studenti universitari a Pavia e di questi oltre 4. 000 sono iscritti a Medicina. Pavia ne ospita 2. 200 solo nei 16 collegi di grande storia e prestigio, tra i quali il Ghislieri, il Borromeo e il Santa Caterina. Quest´ultimo proprio nelle adiacenze del San Matteo sta ultimando una dependance per ospitare altri 80 studenti. Il protocollo siglato tra Università e Fondazione San Matteo avrà un effetto positivo anche sull´indotto della città. .  
   
   
CNR: RIAPERTURA DEI TERMINI  
 
 Roma, 10 febbraio 2010 - Sono in corso di riapertura, per un periodo di 30 giorni a decorrere dalla pubblicazione dell´avviso in Gazzetta Ufficiale, i termini per la partecipazione ai 9 bandi per l´assunzione a tempo indeterminato di 485 ricercatori di Iii livello, banditi dal Consiglio Nazionale delle Ricerche. La nuova data di scadenza, così come le modifiche tecniche introdotte, saranno prontamente comunicate sul sito del Cnr (www. Cnr. It). .  
   
   
FARMACI, PROTOCOLLO REGIONE UMBRIA E UFFICIO SCOLASTICO PER SOMMINISTRAZIONE SCUOLE  
 
 Perugia, 10 febbraio 2010 – La scuola dell’Umbria, ancora una volta, si caratterizza per l’attenzione e per la tutela nei confronti degli alunni con bisogni speciali. La Direzione Regionale Sanità e Servizi sociali e l’ Ufficio Scolastico Regionale, consapevoli del fatto che la somministrazione di farmaci agli alunni è un problema ancora privo di una normativa specifica di riferimento ma, contemporaneamente, della necessità di fornire alle scuole strumenti atti a promuovere la maggiore qualità della vita possibile, hanno cercato soluzioni volte a superare il “gap” esistente. Il diritto allo studio di tutti e di ciascuno, infatti, non può essere compromesso da situazioni riconducibili alla presenza di patologie acute o croniche che possono determinare la necessità di somministrare farmaci durante l’orario di scuola. Tale esigenza non può e non deve costituire ostacolo alla frequenza scolastica dell’alunno: l’essere portatori di una patologia non deve rappresentare fattore di emarginazione per lo studente. Gli alunni affetti da patologie potranno ricevere a scuola i farmaci di cui hanno bisogno grazie ad un protocollo d’intesa innovativo firmato, ieri a Perugia, tra Regione Umbria e Ufficio scolastico regionale. Il protocollo, sottoscritto dal direttore Paolo Di Loreto per l’assessorato regionale alla sanità, dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, Nicola Rossi, e dal coordinatore della Rete regionale dei servizi dell’età evolutiva, Giuseppe Castellucci, prevede la somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico nelle scuole umbre di ogni ordine e grado. Gli studenti affetti da patologie acute o croniche – è stato detto durante la firma del protocollo - possono avere la necessità di assumere medicinali durante l’orario scolastico e questo non deve essere motivo di emarginazione o di ostacolo alla frequenza scolastica. Ciò è vero soprattutto per gli studenti che soffrono di patologie croniche, come il diabete giovanile o l’asma bronchiale, o di patologie acute non prevedibili, come le convulsioni febbrili e le reazioni allergiche. La somministrazione di farmaci agli alunni è un problema abbastanza diffuso, che sconta la mancanza di una normativa specifica di riferimento. Il Protocollo siglato in Umbria consentirà di disciplinare la materia, affidando all’istituto scolastico specifiche responsabilità nella conservazione del farmaco e nelle modalità di somministrazione da parte di personale scolastico debitamente formato. La scuola dovrà inoltre predisporre, in collaborazione con specifici servizi territoriali e ospedalieri delle Asl di riferimento, un piano personalizzato di intervento da fornire anche al genitore dell’alunno, considerato parte attiva nella richiesta di somministrazione supportata da adeguata certificazione medica. Alle aziende Usl competerà inoltre la predisposizione e la certificazione del farmaco da somministrare. E’ infine prevista anche la possibilità di autosomministrazione da parte degli alunni che per età, esperienza e addestramento sono autonomo nella gestione dei propri problemi di salute. .  
   
   
GENOVA: SCUOLA, RICHIESTI AL MINISTERO DUE LICEI MUSICALE - COREUTICO AL PERTINI E AL GOBETTI  
 
Genova, 10 Febbraio 2010 - Liceo musicale per il Pertini di Genova e Liceo coreutico per il Gobetti, sempre nel capoluogo ligure. Lo ha richiesto la Regione Liguria al Ministero dell´Istruzione tenendo conto in particolare dell´esperienza pregressa delle due scuole genovesi. Questi due nuovi indirizzi, che possono dare prestigio all´offerta scolastica ligure, rientrano nei nuovi ordinamenti liceali che entreranno in vigore nel prossimo anno scolastico 2010 - 2011. Con questo provvedimento la giunta regionale ha preso atto delle deliberazioni delle amministrazioni provinciali con cui si stabiliscono le confluenze tra i vecchi e i nuovi ordinamenti degli studi relativi a ciascun indirizzo, che interesseranno soltanto le prime classi a partire dal prossimo primo settembre. Restano invece vigenti gli attuali ordinamenti per le classi successive alle prime, salvaguardando così la prosecuzione ad esaurimento dei corsi già avviati. Questo atto discende dall´approvazione definitiva in Consiglio dei Ministri dei nuovi ordinamenti e permetterà agli studenti di iscriversi regolarmente entro il 27 marzo alla prima superiore, che è il termine ultimo stabilito dal Ministero. In merito alle notizie errate apparse nei giorni scorsi su paventati tagli di organico di personale derivanti da questo provvedimento, si sottolinea che i tagli di posti di lavoro derivano, in realtà, dal Decreto Tremonti - Gelmini del 2008. L´atto di ieri, al contrario, propone all´Ufficio scolastico regionale di consolidare e rafforzare l´offerta formativa nelle singole istituzioni scolastiche. .  
   
   
FORMAZIONE IN SICILIA: APPROVATO IL PROF 2010  
 
Palermo, 9 febbraio 2010 - La Commissione regionale per l´impiego, presieduta dal dirigente generale Patrizia Monterosso, ha approvato ieri pomeriggio il piano regionale per l´offerta formativa (Prof) 2010, presentato dall´assessore regionale all´Istruzione e Formazione professionale, Mario Centorrino. Il Prof prevede una spesa complessiva di 242. 312. 315,85 di euro a totale carico della Regione siciliana, per un numero complessivo di ore pari a 1 milione922,168 euro. Sotto il profilo qualitativo, il piano 2010 permettera´ una migliore qualificazione delle figure professionali meglio orientate sulle priorita´ settoriali. In particolare, rispetto al piano 2009, si evidenzia un contenimento della spesa di circa 20 milioni di euro, un incremento dei corsi (+16%) di profili professionali che operano in settori come Energia, Ambiente, Turismo e Servizi sui Bb. Cc. Aa. , una riduzione del 12% delle tipologie tradizionali e generaliste. "Si tratta di un tentativo di razionalizzare la spesa complessiva, normalizzare il sistema, riducendo i costi e bloccando le assunzioni a tempo indeterminato - ha detto Centorrino- per la prima volta il Prof ha un costo certo, con una copertura determinata che ha per tetto massimo il finanziamento concesso, senza possibilita´ di sforare la spesa. Questo contribuira´ a dare serenita´ agli operatori che gia´ da adesso hanno la certezza delle retribuzioni e la sicurezza del posto di lavoro". La commissione, selezionando le tipologie di qualifica in uscita, su impulso dell´Assessorato ha posto particolare attenzione ai reali bisogni formativi, garantendo ai destinatari una piu´ rispondente collocazione sul mercato del lavoro. .  
   
   
A SCUOLA DI SALUMI UNA PUBBLICAZIONE ED UN CONCORSO PER CONSUMATORI IN ERBA LA MIGLIORE PROPOSTA CREATIVA TRA QUELLE SELEZIONATE VERRÀ REALIZZATA DA UN’AGENZIA DI PUBBLICITÀ  
 
Milano 10 febbraio 2010 - "Richiamare l’attenzione sulle tipicità e le qualità dei salumi Dop e Igp, sulle innovazioni delle tecniche di trasformazione e di conservazione, sulle rigorose norme igienico-sanitarie nell’allevamento dei suini e nella produzione dei salumi, così contribuendo a quella cultura nutrizionale della quale, ormai universalmente, si riconosce l’importanza sanitaria, sociale ed economica”. Nelle parole di Massimiliano Dona, Segretario Generale dell’Unione Nazionale Consumatori (Unc), è sintetizzato lo scopo della pubblicazione “A scuola di salumi”, edita dall’Unc e promossa dall’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Si tratta di un opuscolo rigoroso e completo ma, al tempo stesso, di facile lettura, adatto al pubblico dei giovani consumatori. All’interno si trovano cenni storici, informazioni sulla materia prima, sulle fasi di produzione, sui controlli effettuati; vengono spiegati i significati delle sigle Dop e Igp oltre a illustrare le principali famiglie che si trovano nella galassia dei salumi; infine, non si tralascia di dare utili consigli per un acquisto ed un consumo consapevole. L’opuscolo “A scuola di salumi” è stato distribuito in tutte le 7. 010 scuole medie inferiori italiane insieme al bando del Concorso a premi “Pubblicitario per un giorno”. Dopo aver approfondito i contenuti della pubblicazione, infatti, gli allievi dovranno mettersi alla prova ideando una campagna pubblicitaria che comunichi la qualità dei salumi Dop e Igp. La migliore proposta creativa tra quelle selezionate verrà realizzata da un’agenzia di pubblicità e pubblicata sui siti e gli house organ di Unione Nazionale Consumatori e Istituto Valorizzazione Salumi Italiani. La cerimonia di premiazione dei sei vincitori, accompagnati da insegnanti e genitori, verrà fatta a Roma nel mese di maggio. La pubblicazione “A scuola di salumi” e il bando del concorso “Pubblicitario per un giorno” possono essere scaricati dai siti www. Consumatori. It e www. Salumi-italiani. It. Alla scuola viene spesso demandato il compito dell’educazione alimentare e nutrizionale dei giovani, universalmente riconosciuta di grande importanza per il benessere e la qualità della vita. “Il mondo della scuola è sempre stato al centro dell’attenzione dell’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani (Ivsi) così come la volontà di individuare strumenti informativi semplici e diretti per spiegare ai “piccoli consumatori” un mondo produttivo che punta sempre più sulla qualità dei prodotti” dichiara Nicola Levoni, Presidente dell’Ivsi “La consolidata collaborazione con l’Unione Nazionale Consumatori - associazione consumeristica molto autorevole e accreditata nelle scuole di ogni ordine e grado – ha consentito di informare correttamente un vasto numero di alunni, i loro insegnanti e le famiglie” conclude Levoni. “Pubblicitario per un giorno” è il terzo Concorso indetto dall’Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con l’Istituto Valorizzazione Salumi Italiani. Il primo, promosso nel 1994-95, era legato all’unità didattica “Pane e Salumi”. Nel 2002-2003 è stato poi realizzato il kit “Galassia Salumi” (costituito da un Cd Rom e dall’Unità didattica cartacea) e indetto l’omonimo Concorso in cui agli alunni si chiedeva di scrivere una lettera ad un “amico di penna” riferendo e commentando quanto appreso sull’importanza, le caratteristiche ed il ruolo nutrizionale dei salumi, prodotti parte della tradizione italiana. I riscontri ottenuti sono sempre stati molto positivi. Nell’ultima edizione, gli oltre 5000 elaborati giunti da tutta Italia sono stati la più grande testimonianza della validità dell’iniziativa. Ogni alunno ha interpretato in modo personale il compito richiesto e negli elaborati più meritevoli traspariva fantasia, originalità, sensibilità, completezza di informazione e notevole conoscenza dell’immenso patrimonio della salumeria italiana, appresa nell’itinerario didattico. Con questa nuova iniziativa si punta a ripetere i positivi risultati raggiunti in termini di coinvolgimento. I giovani sanno sempre stupire e sarà molto interessante scoprire la loro visione dei salumi Dop e Igp. .  
   
   
SCUOLE DI MONTAGNA: LA GIUNTA PIEMONTESE INDIVIDUA GLI INTERVENTI PRIORITARI PER L´ANNO SCOLASTICO 2010-2011  
 
Torino, 10 Febbraio 2010 - La Giunta Regionale ha approvato la delibera relativa alle iniziative in merito al mantenimento ed allo sviluppo dei servizi scolastici nei territori montani, così come è previsto dalla legge regionale del 1999 che, stabilisce che i Comuni e le Comunità Montane, nell’ambito delle rispettive competenze, collaborino con l’Amministrazione Statale, la Regione e la Provincia nel realizzare un equilibrato sviluppo del servizio scolastico. La delibera stabilisce in particolare i criteri utili alle Comunità Montane piemontesi, per la predisposizione dei programmi annuali di intervento, programmi che dovranno essere sviluppati d’intesa con i dirigenti degli Istituti scolastici, grazie ad un finanziamento pari a 1. 500. 000 euro. Per l’anno scolastico 2010 – 2011, la Giunta ha individuato come prioritari gli interventi: · per salvaguardare la presenza della scuola in montagna , scongiurando il rischio della chiusura dei plessi, · per ottimizzare le situazioni delle pluriclassi nella scuola primaria e secondaria di 1° grado, · per migliorare l’offerta formativa sia curricolare che extracurricolare con un puntuale sostegno finanziario alla progettualità dell’istituto, · per potenziare lo studio della seconda lingua straniera nelle zone transfrontaliere (francese per le zone montane del cuneese e del torinese confinanti con la Francia; tedesco per le zone montane dell’Ossola confinanti con la Svizzera tedesca) “Tra gli obiettivi primari della politica regionale- dichiara l’assessore all’Istruzione Gianna Pentenero - c’è la necessità di garantire alle comunità che abitano i territori montani il mantenimento e lo sviluppo dei servizi essenziali. La scuola si pone come servizio irrinunciabile ed è quello che, più di ogni altro, ha conosciuto negli ultimi anni una profonda riorganizzazione e che sta vivendo, proprio in questi mesi, grandi difficoltà dovute a normative che, in un’ottica di tagli di personale docente e Ata, penalizzano soprattutto le aree più marginali della nostra Regione con la chiusura dei plessi, l’aumento delle situazioni di pluriclassi e la diminuzione dell’offerta formativa. , costringendo spesso le famiglie a trasferirsi in territori dove possono avvalersi di servizi più adeguati. Diventa a questo punto essenziale - conclude l’assessore - garantire un’offerta formativa in grado di equiparare i servizi scolastici montani ai servizi che di norma vengono offerti dalle strutture competenti sul resto del territorio. ” .  
   
   
MISURE ANTICRISI, SOSTEGNO AGLI STUDI UNIVERSITARI DEI FIGLI DI LAVORATORI DISOCCUPATI.  
 
 Ancona, 10 Febbraio 2010 - Una misura anticrisi a favore dei figli di lavoratori in disoccupazione. La Giunta regionale delle Marche, su proposta dell´assessorato all´Istruzione e al diritto allo studio, ha approvato una delibera che attribuisce un contributo ´una tantum´ agli iscritti all´universita` che sono figli di lavoratori, residenti nelle Marche, in disoccupazione da almeno tre mesi certificata dai Centri per l´Impiego, in mobilita` o in cassa integrazione straordinaria. Le risorse disponibili per l´iniziativa ammontano complessivamente ad un milione di euro. Il contributo pro capite ai soggetti beneficiari sara` pari a 400 euro. Il provvedimento prende spunto dal Protocollo di intesa siglato tra Regione e sindacati nel novembre scorso secondo cui e` indispensabile attuare misure che abbiano l´obiettivo di difendere l´occupazione, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo. Tra queste, e` previsto un contributo una tantum per sostenere gli studi universitari dei figli di lavoratori. In incontri successivi tra Assessorato e organizzazioni sindacali sono poi stati definiti i criteri e le modalita` per l´attivazione della misura, approvata anche dalla Commissione Regionale Lavoro. Per l´accesso al contributo, l´Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) del nucleo familiare non potra` superare il limite di 30 mila euro con riferimento alle dichiarazioni dei redditi 2009, periodo di imposta 2008. Possono presentare domanda di contributo gli studenti universitari residenti nelle Marche ed iscritti all´anno accademico 2009/2010 a: corsi di laurea di primo livello; di secondo livello, a ciclo unico magistrale presso Universita` e Afam delle Marche o di altre Regioni, fiscalmente a carico dei genitori. Il bando sara` diffuso mediante pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche, nel sito istituzionale della Regione e nel portale del servizio istruzione formazione e lavoro: www. Istruzioneformazionelavoro. Marche. It alla pagina Istruzione. .  
   
   
RESIDENZE UNIVERSITARIE, 1000 NUOVI POSTI LETTO ENTRO IL 2012. PRESENTATO A NAPOLI IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO  
 
Napoli, 10 febbraio 2010 - Circa 1000 nuovi posti letto per gli studenti universitari della Campania. Lo prevede il piano delle residenze universitarie, con ben sei edifici in fase di costruzione o di ristrutturazione, presentato ieri dall’assessore all’Università Nicola Mazzocca, presso il Palazzo dell’Innovazione e della Conoscenza di via Terracina (Pico), nell’ambito della “Seconda giornata regionale per il Diritto allo Studio”. Alcune residenze potranno essere funzionali già a partire da quest’anno mentre altre termineranno i lavori entro il 2012. I nuovi posti letto si aggiungeranno ai 635 oggi disponibili. Questo l’insieme degli interventi infrastrutturali in corso sul territorio regionale per le residenze: 1. Università di Benevento (Uni- Sannio). Comune di Benevento, ex Ipai. La nuova distribuzione dell’edificio consente la creazione di n. 51 posti letto per studenti. Funzionalità prevista per il 25 ottobre del 2010. Costo complessivo (Euro): 3. 040. 840,00- 2. Seconda Università di Napoli – Provincia di Caserta – Comune di Aversa. La struttura è situata nel centro storico della città di Aversa in via Castello n. 24. L’opera è destinata alla realizzazione di residenze universitarie per complessivi n. 80 posti letto per studenti fuori sede della Sun. Funzionalità prevista : 30 Settembre 2012. Costo Complessivo (Euro): 6. 000. 000,00. 3. Università Parthenope , Napoli, via Galileo Ferraris, 273. L’intervento prevede una profonda ristrutturazione architettonica della testata settentrionale del fabbricato con la creazione di n. 180 posti letto per studenti. Funzionalità prevista : 31 Dicembre 2011. Costo Complessivo (Euro): 25. 080. 000,00. 4. Università L’orientale, Via Brin 69. Realizzazione di residenza universitaria per complessivi n. 144 posti letto. Funzionalità prevista : 13 Luglio 2012. Costo Complessivo (Euro): 10. 340. 000,00. 5. Ex educandato “ femminile Fondazione Banco Napoli per l’infanzia Localizzazione: Provincia Napoli - Comune Pozzuoli. La Fondazione è proprietaria del complesso immobiliare di via Rosini n. 12 bis. La residenza universitaria ospita posti letto n. 299 per studenti delle Università di Napoli. Funzionalità prevista : 2010. Anticipazione canoni di locazione (Euro): 3. 560. 000,00 6. Università degli Studi di Salerno. L’ intervento riguarderà la creazione di 240 posti letto secondo modelli organizzativi di tipo misto o ad albergo, con riferimento alle definizioni sancite dal Dm nr. 43/2007 del 22 maggio 2007 Funzionalità prevista : 2011. Costo Complessivo (Euro): 19. 000. 000,00 x (120 + 120 posti letto) Le Residenze Universitarie in esercizio, invece, hanno la seguente ripartizione di posti letto: Benevento 74, Caserta 10, Napoli 249, Salerno 302 per un totale di 635. Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni, delle Aziende per il Diritto allo Studio, delle università, degli studenti e dei sindacati, inoltre, è stato illustrato il nuovo “manifesto programmatico” per il Diritto allo Studio in Campania. Al centro del “manifesto” c’è lo studente in quanto persona e cittadino piuttosto che come utente di servizi. Altra importante novità del manifesto è la “misurabilità” dell’ organizzazione, delle attività e dei servizi quali l’erogazione di benefici economici (borse e prestiti), i servizi abitativi, i servizi di ristorazione, i servizi di orientamento in ingresso e in uscita, i servizi di tutoraggio e accompagnamento finalizzati a ridurre abbandoni e interruzioni di carriera, i servizi sanitari, i servizi di placement e di accompagnamento nel mercato del lavoro, i servizi di accoglienza ed ospitalità ed i servizi di agevolazione sociale ovvero di carattere culturale. Ciascun servizio, secondo il “manifesto”, deve essere attuato e monitorato. Pertanto tutti gli organismi del diritto allo studio devono provvedere a fornirli, massimizzando la qualità e l’efficacia e riducendo i costi di attuazione, anche attraverso la sperimentazione di forme innovative di cooperazione e di gestione. "Oggi è una giornata importante per il Diritto allo Studio perché mostriamo i risultati raggiunti per migliorare i servizi di ospitalità agli studenti”, ha dichiarato l’assessore all’Università della Regione Campania, Nicola Mazzocca. "I dati mostrano che i risultanti sono significativi e possono essere ulteriormente migliorati rafforzando, in particolare, il sistema di residenze a Caserta, per la Seconda Università di Napoli. "Inoltre, per il futuro, un contributo ulteriore all’edilizia residenziale potrà arrivare dai 125 milioni di euro, già pianificati nell’ambito dei fondi Fas ( Fondo Aree Sottosviluppate). E’ ulteriormente importante sottolineare che sei cantieri aperti in Regione per realizzare edifici rappresentano un contributo al mercato del lavoro in un momento di crisi economica", ha concluso Mazzocca. .  
   
   
UN "ATELIER" PER L´AMBIENTE A LIGONCHIO  
 
Bologna, 10 febbraio 2010 - - Un nuovo laboratorio nel campo della formazione e dell’ambiente e un esempio di ricerca applicata per la tutela delle risorse naturali ed il recupero energetico. Parliamo dell’”Atelier dell’acqua e dell’energia”, centro di formazione pedagogico-scientifica collocato nella storica centrale idroelettrica di Ligonchio, all’interno del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano. Ed è proprio nell’ambito del piano di sviluppo del Parco, voluto dalla Regione Emilia-romagna, dalle Province di Reggio Emilia e di Parma che hanno sottoscritto di recente un protocollo per la sua valorizzazione, che la Giunta regionale ha deliberato in questi giorni un finanziamento di 50. 000 euro destinato a questa esperienza innovativa, inaugurata lo scorso agosto. “L’atelier di Ligonchio rappresenta esattamente quella che chiamiamo educazione alla sostenibilità, – dichiara l’assessore regionale Lino Zanichelli – che significa attività di divulgazione scientifica dei temi ambientali, ricerca e tecnologia per salvaguardare le risorse naturali e per il loro riutilizzo a fini energetici. Ecco perché abbiamo voluto finanziare un’esperienza come questa, che offre un esempio per tutto il territorio regionale. ” Nato a giugno 2008 su impulso del Parco nazionale e del suo presidente Fausto Giovanelli, in collaborazione con Enel e la Fondazione Manodori, il progetto dell’Atelier dell’acqua e dell’energia ha mosso i primi passi anche grazie alle alte competenze di Reggio Children, che ha già sviluppato l’esperienza dell’Atelier Raggio di luce presso il Centro internazionale Loris Malaguzzi di Reggio Emilia. Il laboratorio di Ligonchio potrà ora diventare un punto di richiamo per pedagogisti, insegnanti, ragazzi e adulti provenienti da tutta Italia e dall’estero, animando e qualificando ulteriormente il territorio dell’Appennino reggiano. .  
   
   
PRESENTATO DAGLI ASSESSORI GRECO E NACCARI CARLIZZI IL CENTRO SULLA BIODIVERSITÀ MARINA CHE SORGERÀ A CATONA DI REGGIO  
 
 Reggio Calabria, 10 febbraio 2010 - Un nuovo strumento aiuterà a tenere sotto osservazione la qualità e la salute dei nostri mari ma anche il territorio calabrese, esposto a costante rischio sismico. Si tratta del Centro sulla biodiversità marina che sorgerà a Catona, frazione di Reggio Calabria, nei locali dell’ex Ciapi e accanto al quale nascerà anche l’Istituto di Geofisica, Il Centro è stato presentato stamani dall’assessore regionale all’Ambiente, Silvio Greco, e dall’assessore al Bilancio e ai Trasporti Demetrio Naccari Carlizzi. Il nuovo centro studi è frutto di un forte impegno economico della Regione Calabria, che quest´anno, per gli obiettivi della ricerca, impiegherà già quattro milioni di euro, e di un importante lavoro di sinergia che vede insieme l’Arpacal, soggetto attuatore, il Cnr, l’Unical, l´Università Mediterranea di Reggio Calabria, e ancora gli atenei di Siena e di Cagliari. “Insieme creeremo un importante centro di eccellenza sulla biodiversità marina e mediterranea. Il fatto che questo accada nell’anno internazionale della biodiversità - ha commentato l’assessore Greco - evidenzia come anche in questo caso la Calabria sia una delle prime regioni che riesce a osservare e a concretizzare i dettami della conservazione e del mantenimento degli ecosistemi naturali”. Ma c’è di più. Alla tutela della straordinaria biodiversità dei mari calabresi si lega il costante impegno al monitoraggio dello stato del nostro mare. “Uno degli obiettivi di questo centro - ha sottolineato Greco - è chiarire una volta per tutte qual è lo stato di salute dei nostri mari e delle specie che in essi abitano. In sostanza, vogliamo dare tranquillità ai calabresi su quello che arriva sulle loro tavole e dobbiamo anche capire se tutti i problemi connessi allo smaltimento illegale dei rifiuti interessano davvero i nostri mari o no”. “Insieme al Centro sulla biodiversità marina, non meno importante, viste le peculiarità sismiche della nostra regione - ha concluso l’assessore Greco - la sezione regionale, che sorgerà sempre a Catona, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia che si occupa di terremoti ed è il più importante d´Europa e il terzo del mondo”. .  
   
   
SITUAZIONE DEGLI INVASI IN SARDEGNA AGGIORNATA AL MESE DI GENNAIO 2010  
 
Cagliari, 10 Febbraio 2010 - La Regione ha pubblicato, come ogni mese, il "Bollettino dei serbatoi artificiali del sistema idrico multisettoriale della Sardegna" il quale, in sintesi, riporta che al 31 gennaio 2010 erano presenti nel sistema degli invasi un miliardo 697 milioni di metri cubi d´acqua, pari all’89% della capacità complessiva, in crescita rispetto ai dati del mese precedente che registravano un miliardo 386 milioni di metri cubi d’acqua, pari al 72% della capacità complessiva. Tra i dati più rilevanti si segnala che, a seguito dell’andamento climatico dell’autunno 2009 e delle ultime precipitazioni, le risorse accumulate nei serbatoi artificiali dell’isola nel mese di gennaio hanno avuto un incremento, rispetto al 31 ottobre 2009, di circa 376 milioni di metri cubi. Per quanto riguarda l’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità dell’intera isola, si ricorda che alla fine del mese di ottobre del 2008 era pari a 0,40, situandosi - nella scala tra 0 e 1 - al livello di preallerta; a seguito dell’andamento climatico del periodo autunno-inverno 2008-2009, l’indicatore di stato è salito a valori compresi tra 0,5 e 1 (livello di "normalità" o "regime ordinario"), mantenendosi tale per tutto il 2009; l’indicatore di stato per il monitoraggio ed il preallarme della siccità ha assunto, per il mese di gennaio, un valore pari a 0,77. .  
   
   
PARCO POLLINO: AL VIA ATTIVITÀ EDUCAZIONE AMBIENTALE  
 
Potenza, 10 febbraio 2010 - Ai nastri di partenza le attività educative previste nel progetto “Costruiamo una rete di protezione civile nel Parco del Pollino” cofinanziato da Fondazione per il Sud che vede come capofila l’Ente Parco Nazionale del Pollino. Le attività, coordinate dal Wwf Italia e gestite sul campo dagli operatori dei due Centri di Educazione Ambientale del Pollino (Cea Pollino Basilicata e Cea Pollino Calabria), vede coinvolti complessivamente 12 istituti comprensivi, equamente ripartiti nei due versanti del parco. Il progetto – riferiscono gli organizzatori - si propone di fornire informazioni sui diversi aspetti che caratterizzano boschi e foreste dell’area protetta, comprendere la complessità e la fragilità degli ecosistemi boschivi nonché i legami esistenti tra le foreste e le civiltà umane del parco. L’azione diretta di insegnanti e alunni verso la difesa e la conservazione del patrimonio forestale si tradurrà attraverso l’adozione di aree boschive. Sarà possibile seguire lo sviluppo delle fasi del progetto attraverso il sito internet appositamente creato ( http://www. Reteprotezionecivileparcopollino. It/ind. Htm ) dove è anche possibile visionare e scaricare tutti i materiali di sensibilizzazione prodotti nell’ambito del progetto stesso. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione per il Sud, nata dall´incontro tra le fondazioni di origine bancaria e il mondo del volontariato e del terzo settore per promuovere l’infrastrutturazione sociale e lo sviluppo del Mezzogiorno e vede come partner, oltre l’Ente Parco Nazionale del Pollino, anche Astrambiente, Legambiente Basilicata, Legambiente Calabria, Confcooperative Basilicata, Confcooperative Calabria, Coop. Copollino, Associazione Guide del Parco e Uisp. .  
   
   
OGGI IV "CONFERENZA REGIONALE SULL´´AMIANTO IN FVG"  
 
 Trieste, 10 febbraio 2010 - ""L´occasione per generare uno sforzo comune e sinergico con cui dare concreta risposta ai molti problemi determinati dall´amianto: quelli della salute, tanto in un´ottica di prevenzione e di cura efficace, quanto quelli legati all´ambiente". Con questa prospettiva l´assessore regionale alla Salute, Integrazione sanitaria e Politiche sociali, Vladimir Kosic, annuncia ed introduce la quarta "Conferenza regionale sull´amianto in Friuli Venezia Giulia", che si svolge mercoledì 10 febbraio, con inizio alle ore 10. 00, alla Stazione marittima, "Sala Oceania", di Trieste. "Oggi dobbiamo fare il punto. Sentire ciò che la Regione, tramite la Commissione Amianto, ha realizzato nell´ultimo biennio - ricorda lo stesso assessore Kosic - e raccogliere le proposte per migliorare la nostra azione, assieme a patronati, associazioni, a tutti coloro che vogliono dare una mano per arrivare quanto prima alla soluzione del ´problema amianto´". Alla conferenza è prevista la partecipazione, accanto all´assessore Kosic, degli assessori regionali al Lavoro e alla Ricerca, Alessia Rosolen, ed all´Ambiente e Lavori pubblici Elio De Anna, mentre le conclusioni (ore 15. 45) saranno affidate al presidente della Commissione Amianto, Mauro Melato. .  
   
   
A TRIESTE CONVEGNO INTERNAZIONALE SU: "AMIANTO: LO STATO DELL´ARTE, AMBIENTE E SALUTE"  
 
Trieste, 10 febbraio 2010 - Essendo la Prevenzione (Ambiente) e la Salute la mission dell´Eara onlus, pur nel rispetto delle lotte per i riconoscimenti economici e la Giustizia perseguiti dal movimento associazionistico italiano e non solo, si è voluto organizzare un Convegno per fare il punto della situazione della ricerca sulle malattie asbesto correlate, con particolare, riguardo alla macroarea socio-sanitaria ed ambientale di pertinenza. Infine si vuole altresì sollecitare e verificare un potenziale network di eccellenza scientifica nello stesso territorio, quale "centro" di conoscenza sviluppato in una logica di coordinamento possibile su un territorio transregionale-nazionale (Gect). Di seguito il programma Moderatore: prof. Emilio Mortilla - presidente Ageing Society - Osservatorio Terza Età, Roma. 8. 30: Registrazione dei partecipanti (lingue ufficiali: italiano e sloveno). 9. 00: Breve saluto delle Autorità (Europarlamento, Regione, Provincia, Comune, Inail, Federsani­tà - Anci). A seguire, vi saranno dei brevi inter­venti del Presidente della Commissione regio­nale amianto, Prof. Mauro Melato, e del Presi­dente dell´Eara onlus, Dott. Roberto Fonda. 9. 30: Dott. Lodovico Nevio Puntin, Segretario gene‑ rale Aiccre Regione Friuli Venezia Giulia. “La macroarea sodo-sanitaria ed ambientale (Gect): il ruolo dell´Aiccre. ” 9. 45: Prof. Claudio Bianchi, Dott. Tommaso Bianchi, Centro di Studio e Documentazione sui Tumori Ambientali, Lega italiana per la Lotta ai Tumori, Ospedale ´San Polo´, Monfalcone (Go) “Asbesto e mesotelioma. Le linee strategiche delle tesi negazioniste. ” 10. 00: Dott. Pier Aldo Canessa, Direttore Sc Pneumo­logia e Direttore Dipartimento Medico 2 Asl 5 "Spezzino" “Le patologie respiratorie causate dall´amianto”. 10. 15: Dott. Valerio Gennaro, medico epidemiologo presso l´Istituto nazionale di Ricerca sul Cancro di Genova “Il registro mesoteliomi della regione Liguria: la lezio­ne che abbiamo imparato ed alcune proposte. ” 10. 30: Dott. Luciano Mutti, Presidente del Gime (Gruppo italiano per lo studio e la terapia del mesotelioma pleurico), Dipartimento Medicina Asl n. 11, Vercelli “Terapie translazionali del mesotelioma pleurico”. 10. 45: Prof. Giuliano Zabucchi, Docente di Patologia generale, Università degli Studi di Trieste, Fa­coltà di Medicina e Chirurgia “Coordinamento e collaborazione nella ricerca: ipotesi per un progetto di ricerca triennale”. 11. 00: Dott. Marko Vudrag, Zavod za Zdrastveno Varstvo (Zzv - Dipartimento per la Salvaguar­dia della Salute), Nova Gorica, Slovenia “Asbestos and health - late consequences” 11. 30: Prof. Dr. Med. Jadranka Tocilj, Universitary Clinical Hospital of Split (Croazia) “Asbestos, a matter from various angle”s 11. 45: Dott. Paolo Bonivento, responsabile scientifico e direttore ricerca e sviluppo Arcadia Sit srl “Potenziali scenari di interazione analizzabili attra­verso i sistemi informativi territoriali: sguardo com­plessivo alla distribuzione geografica dell´asbestosi. ” 12. 00: Dibattito con domande prenotate dalla sala per i Relatori. 13. 00: Chiusura dei lavori. Il convegno si terrà sabato 13 febbraio 2010 a Trieste presso la sala Oceania del Centro Congressi della Stazione Marittima. Www. Earaonline. Eu .  
   
   
PRIMI ACCORDI CON I COMUNI GRAZIE AL “PROGRAMMA CICLO RIFIUTI”  
 
Roma, 10 febbraio 2010 - La Federlazio saluta con soddisfazione il primo frutto del “Programma Ciclo Rifiuti”, messo a punto nell’ottobre scorso da Regione, Bil e Federlazio per risolvere la questione del ritardo dei pagamenti da parte di molti Comuni verso i gestori delle discariche. Questa mattina, infatti, è stato siglato il primo accordo tra il comune di Nettuno, la Regione, Bil, Banca Intesa San Paolo e l’impresa creditrice Ecoambiente srl di Latina che ha consentito a quest’ultima di incassare una prima parte del credito avanzata dal comune pontino. L’operazione consente alle imprese che operano nel ciclo dello smaltimento dei Rsu di monetizzare i crediti cedendoli alle banche convenzionate con Bil, la quale svolge il ruolo di garante nei confronti del circuito bancario. Dopo il comune di Nettuno, altri comuni, quali Ardea e Castel Madama sono in procinto di sottoscrivere il medesimo accordo, mentre altri seguiranno a breve. La Federlazio considera questa operazione un successo collettivo, il cui merito va attribuito in primo luogo all’Assessore alla Pmi Daniele Fichera e agli organi della Regione, in secondo luogo al sistema bancario, nella fattispecie a Bil e a Banca Intesa San Paolo e, infine, ai Comuni, che hanno accettato di utilizzare questa formula che consente di ripristinare un rapporto di fattiva collaborazione tra le amministrazioni locali e gli operatori del settore. .  
   
   
5 MILIONI DI EURO PER RACCOLTA RIFIUTI URBANI IN LIGURIA  
 
Genova, 10 Febbraio 2010 - La giunta della Regione Liguria ha stanziato 5 milioni di euro dei fondi ministeriali Fas per migliorare la gestione dei rifiuti urbani nel territorio. Attraverso i fondi Fas saranno finanziati interventi riguardanti la realizzazione o ampliamento di strutture per la raccolta differenziata e impianti per il compostaggio. Previsto anche un finanziamento per il pre-trattamento dei rifiuti destinati alle discariche. La ripartizione dei fondi assegna 2 milioni di euro alla Provincia di Genova e un milione ciascuna alle altre province liguri. .  
   
   
RIFIUTI: IN SICILIA SISTEMA RIFORMATO E RIDUZIONE DEGLI ATO  
 
Palermo, 10 febbraio 2010 - Il sistema di raccolta integrata dei rifiuti in Sicilia sara´ gestito attraverso nove Ato provinciali. E´ la novita´ piu´ rilevante introdotta dal disegno di legge proposto dall´assessore Pier Carmelo Russo e approvato oggi dalla giunta regionale. Altro elemento di notevole portata della riforma e´ la costituzione di un´autorita´ d´ambito: un consorzio obbligatorio di cui fanno parte la Provincia e i Comuni ricompresi in ciascun Ato. L´assemblea di ciascun consorzio determinera´ lo standard medio delle tariffe mentre i Comuni avranno l´obbligo non solo di determinare la Tarsu e la tariffa di igiene ambientale ma anche di individuare nei propri bilanci le risorse finanziarie da aggiungere alle somme provenienti dalle riscossioni delle bollette. Un piano regionale fissera´ gli obiettivi e i criteri del servizio di raccolta integrata e della localizzazione degli impianti di trattamento della differenziata. Anche gli Ato dovranno dotarsi di un proprio piano d´ambito. E dovranno avviare iniziative concrete per incrementare la raccolta differenziata con il metodo "porta a porta". Sono previste incentivazioni e forme di sensibilizzazione degli utenti. Vengono inoltre potenziati i poteri di sostituzione e di controllo della Regione che faranno capo all´assessore per l´energia e i servizi di pubblica utilita´. Questi poteri saranno esercitati nei casi di mancata istituzione dell´autorita´ d´ambito, mancata adozione del piano d´ambito e dei bilanci di esercizio. La nomina di commissari straordinari comportera´ la decadenza dell´autorita´ d´ambito commissariata e l´avvio delle azioni di responsabilita´ sia amministrativa che erariale. Tutte le violazioni saranno sanzionate comunque con il commissariamento e la decadenze delle amministrazioni e degli organi inadempienti. Nei casi di emergenza e di rischi sanitari saranno sempre adottati interventi sostitutivi immediati, anche senza diffida. E l´ente interessato sara´ chiamato sempre a pagare i danni. La Regione si impegna a concorrere, con somme che saranno poi recuperate dal fondo per le autonomie locali, al ripiano delle passivita´ maturate al 31 dicembre a carico dei Comuni. Ogni Comune sottoscrivera´ un piano di rientro dal debito in cui saranno specificate tutte le misure e le iniziative che saranno intraprese per riequilibrare i costi e risanare i bilanci. Il potenziamento del sistema sanzionatorio e degli interventi sostitutivi ha avuto, gia´ durante la stessa seduta della giunta, un primo avvio. L´assessore Pier Carmelo Russo ha presentato un elenco di quasi 200 Comuni che potrebbero essere commissariati se non presenteranno la richiesta delle anticipazioni necessarie per coprire i costi dei servizi. .