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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Novembre 2010
IL COMUNE DI GENOVA HA REALIZZATO IL SEAP (SUSTAINABLE ENERGY ACTION PLAN),  
 
Genova, 17 novembre 2010 - Il Comune di Genova, primo grande comune italiano insieme a Torino ad avere aderito nel 2009 al Patto dei sindaci, grazie alla collaborazione dell’Are (Agenzia regionale per l’energia della Liguria) e l’Università degli Studi di Genova (Cruie), ha realizzato il Seap (Sustainable Energy Action Plan), presentato alla Commissione Europea alla fine di agosto 2010 come stabilito dalla formale ratifica del Patto dei Sindaci, iniziativa dell’Unione Europea che ha come obiettivo la riduzione entro il 2020 di oltre il 20% di emissioni di Co2 da parte delle città. Il Seap è considerato dall’Unione Europea uno strumento operativo diretto a definire le politiche energetiche del Comune. Si tratta di un vero e proprio piano - sottoposto a verifica da parte sia dell’Agenzia Jrc della Commissione Europea che dell’Ispra - i cui indicatori misurabili e le azioni previste (il Comune di Genova ne prevede più di 80) dovranno essere supportate da una struttura interna di riferimento che permetta avvio e gestione del processo, coinvolgimento di stakeholder e cittadini, organizzazione puntuale di monitoraggio e implementazione con verifica biennale, attività di comunicazione e, infine, diffusione e condivisione delle esperienze correlate. Il Seap di Genova si basa sui risultati del Baseline Emission Inventory (Bei) che costituisce una fotografia della situazione energetica comunale rispetto al 2005, anno di riferimento adottato. E’ costituito da schede di azione che per ciascun intervento indicano responsabile dell’attuazione, obiettivi, descrizione dell’azione, risultati ottenibili, tempi di attuazione,attori coinvolti e soggetti promotori, copertura finanziaria, possibili ostacoli e vincoli, indicazioni per il monitoraggio. Il dato di Genova frutto della Bei ha consentito di valutare i consumi energetici nei settori civili e dei trasporti del Comune (8.076.600 >Mwh) cosi suddivisi, 27% terziario, 5% edifici comunali, 21% trasporto privato, >2% trasporto pubblico comunale, 45% residenziale e le relative >emissioni di Co2 >(2.271.900 t. Co2 equivalenti) in cui fanno la parte del leone nella città di Genova il settore residenziale con il 42% di emissioni, il terziario con il 29% e il trasporto privato con il 23%. Il Seap ha permessola realizzazione di una banca dati e i suoi obiettivi si inseriscono tra le strategie e i programmi elaborati da Urban Lab, l’esperienza di urbanistica coordinata da Renzo Piano. A Genova edilizia e illuminazione pubblica, attuando azioni misurabili di risparmio energetico, di domotica, interventi di efficienza energetica sugli impianti di illuminazione, possono contribuire a una riduzione di Co2 del 6,9%, mentre le azioni di rilievo previste dal Seap di Genova nel settore dei trasporti potranno portare ad un complessivo 5% di riduzione intervenendo su svecchiamento della flotta municipale, potenziamento del trasporto ferroviario metropolitano, isole ambientali politica di tariffazione ed estensione aree blu, soft-mobility, ciclabilità, rete metropolitana wireless. Azioni di rilievo, previste nel settore della produzione locale di elettricità, riguardano energia eolica (parco minieolico, accordo con privati per l’installazione di fotovoltaico e lo sfruttamento delle superfici a tetto di proprietà comunale, incentivi all’installazione di impianti di micro cogenerazione in strutture ricettive, centri commerciali, impianti sportivi, biogas da rifiuti postraccolta differenziata). Il risultato è un -7,4% di emissioni. La riduzione complessiva rispetto al totale delle emissioni del Comune di Genova prevista dal Seap è di meno 538.014 tonnellate di Co2 pari a -23,7%. Un risultato importante che potrà aspirare al raggiungimento del -40% di Co2, se Genova riuscirà anche ad essere Smart City, strategia già avviata dalla Giunta guidata da Marta Vincenzi con una delibera che coinvolge più di 90 aziende genovesi.  
   
   
IDROCARBURI: NO DEL MINISTERO ALLE RICERCHE IN MARE SICILIANO  
 
 Palermo, 17 novembre 2010 - Il Ministero dello Sviluppo economico ha respinto l´istanza della societa´ Petroceltic Italia Srl, per la ricerca di idrocarburi nelle acque territoriali siciliane. Tra i motivi ostativi all´accoglimento dell´istanza, il Ministero cita la nota della Regione Siciliana del settembre scorso che esprime "la netta contrarieta´ al rilascio di autorizzazioni di idrocarburi nel mare Mediterraneo nelle vicinanze dell´isola". Apprezzamento per la decisione del ministero e´ stata espressa dall´assessore regionale al Territorio e ambiente, Gianmaria Sparma. "Il rigetto dell´istanza da parte del ministero - evidenzia Sparma - ponendo tra i motivi ostativi la nota della Regione Siciliana, e´ la conferma che il governo regionale aveva ben individuato ed evidenziato la problematica legata alle trivellazioni off-shore approvando una delibera, nello scorso mese di luglio, che esprimeva una chiara e netta contrarieta´ al rilascio dei permessi di ricerca nel territorio siciliano".  
   
   
AUSTRIA, AUMENTO DI CAPITALE PER VERBUND  
 
Vienna, 17 novembre 2010 - Verbund, società austriaca operante nel settore dell´energia, ha dichiarato di aver progettato un´operazione di aumento di capitale pari a un miliardo di euro, attraverso la vendita di azioni. La compagnia non ha ancora formalmente fissato una data per l´incremento di capitale, ma secondo le indiscrezioni riportate da Reuters, potrebbe avvenire già entro la prossima settimana.  
   
   
IL FOTOVOLTAICO IN DIRETTA WEB DA L’AQUILA  
 
l’Aquila, 17 novembre 2010 - Si è tenuta l’ 11 novembre a alla presenza dell’assessore Politiche e Servizi per la tutela e valorizzazione dell’ambiente Alfredo Morone e delle aziende appaltatrici, la Conferenza Stampa online per presentare i lavori di solarizzazione del Comune colpito dal terremoto nell’aprile del 2009. Sono 148 gli edifici costruiti all’interno del progetto C.a.s.e. Con impianti fotovoltaici già attivi, che garantiranno al Comune un’entrata annuale (per i prossimi 20 anni) di circa 180.000,00 €. Allo scadere del periodo, il Comune diventerà proprietario del 100% degli impianti fotovoltaici. Gli impianti hanno una potenza installata di 4,7 Mw e produrranno circa 5,5 milioni di kWh all’anno di energia pulita, pari al fabbisogno energetico di 2.200 famiglie, permettendo inoltre una riduzione annua di 3.000 tonnellate di anidride carbonica. Per portare a termine in tempi record un progetto così ambizioso, sono state coinvolte aziende che rappresentano l’eccellenza nel fotovoltaico: Enerpoint S.p.a., Sharp Electronics S.p.a Italia, Power One Italy S.p.a. E Troiani e Ciarrocchi S.r.l. Gli impianti sono stati progettati e costruiti da Enerpoint S.p.a. E Troiani e Ciarrocchi S.r.l. Impiegando i nuovi moduli Sharp da 235 Wp al silicio monocristallino ad alta efficienza ai quali sono stati affiancati gli inverter Power One a garanzia di un’efficienza di conversione corrente continua/alternata superiore al 97%. Si è scelto di azzerare le emissioni di anidride carbonica della conferenza stampa, utilizzando un evoluto sistema di conferenze in diretta, offerto da Cisco, che ha permesso ai giornalisti di partecipare attivamente alla conferenza, pur restando in redazione. I costi risparmiati si tradurranno in un pullmino per disabili donato alla città. Paolo Rocco Viscontini, Presidente e Amministratore Delegato di Enerpoint S.p.a, ha aperto i lavori della conferenza a cui hanno partecipato come relatori Alfredo Morone – Assessore Politiche e Servizi per la tutela e valorizzazione dell’ambiente di L’aquila, Aldo Meneghelli - Amministratore Delegato Sharp Electronics S.p.a Italia, Paolo Casini – Vice presidente marketing Power One Italy Spa e Renato Ciarrocchi – Amministratore Troiani e Ciarrocchi Srl.  
   
   
TRIESTE, OGGI A PALAZZO TORRIANI INCONTRO DI AREA SCIENCE PARK SU: EDIFICI INTELLIGENTI PER CITTÀ DEL FUTURO TECNOLOGIE INTEGRATE, SCENARI DI SVILUPPO E NUOVE APPLICAZIONI  
 
Trieste, 17 novembre 2010 - “Edifici intelligenti per città del futuro”: è questo il titolo dell’incontro promosso da Area Science Park, in collaborazione con Confindustria Udine, in programma mercoledì 17 novembre, alle ore 16.30, a palazzo Torriani. Le tecnologie per la “casa intelligente” vivono un momento di intenso sviluppo. Nuove prospettive si aprono per il monitoraggio ambientale, il controllo della sicurezza, la riduzione degli sprechi energetici e anche per l’intrattenimento. La sfida da affrontare sta nell’integrare al meglio le nuove tecnologie per realizzare non solo edifici, ma anche città “intelligenti”. Quanto è presente sul mercato internazionale? Quali sono gli scenari di sviluppo futuri? Ne parlerà Kyle M. Whitman, uno dei massimi analisti tecnologici internazionali del settore “Connected Homes” del Menlo Park della California (Usa). L’incontro sarà inoltre l’occasione per presentare in anteprima una piattaforma software open source che integra tecnologie domotiche eterogenee, sviluppata nell’ambito del Progetto regionale Domotica Fvg. Una dimostrazione pratica aiuterà a far comprendere le sue potenzialità di sviluppo. Programma 16.30 – Benvenuto e introduzione: Davide Clocchiatti, Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) Udine; Stephen Taylor, Direttore Servizio Trasferimento Tecnologico Area Science Park (Trieste); Serena Petaccia, Coordinatore Progetto Domotica Fvg – Area Science Park (Trieste). Building Brain: la nuova piattaforma software che integra i sistemi domotici eterogenei Carlo Tasso, Laboratorio di Intelligenza Artificiale – Università degli Studi di Udine Paolo Omero, infoFactory srl (Udine). Edifici intelligenti per le città del futuro: trend e scenari di sviluppo internazionali Kyle M. Whitman, J.d. Analyst Strategic Business Insights (Sbi) – Menlo Park California (Usa). Discussione - La rete Enterprise Europe Network: opportunità di partnership tecnologiche e di ricerca Lara Dipace, Contact Point Enterprise Europe Network – Area Science Park (Trieste). Opportunità e prospettive future del Vii Programma Quadro: focus sui settori Ict ed Energia Ginevra Tonini, Sportello Apre Fvg Trieste – Area Science Park (Trieste). 19.30 conclusioni Seguirà un aperitivo.  
   
   
ALLOGGI SOCIALI, GIOVEDÌ INCONTRO A SASSARI  
 
Cagliari, 17 Novembre 2010 - Giovedì a Sassari, nella sala Angioy del palazzo della Provincia, l’assessore dei Lavori pubblici, Sebastiano Sannitu, e la presidente della Provincia, Alessandra Giudici, introdurranno il workshop sui progetti pilota di Housing sociale. L’inizio dei lavori è previsto alle 10:30, le relazioni sono affidate a Riccardo De Lisa, Università di Cagliari, e a Patrizia Becca, direttore del Servizio Edilizia residenziale dell’Assessorato dei Lavori pubblici. All’iniziativa promossa dall’Assessorato regionale prenderanno parte anche rappresentanti di amministrazioni locali, università, del mondo dell’impresa e della finanza. L´incontro rientra nell’attività di informazione portata avanti in tutto il territorio regionale sui programmi di housing sociale, iniziative di finanza etica finalizzate alla realizzazione di alloggi per l’edilizia residenziale, e sulle relative manifestazioni di interesse da parte di enti pubblici e privati. Il programma si realizza attraverso uno strumento particolarmente innovativo, ossia con la costituzione di un fondo immobiliare al quale partecipano lo Stato e la Regione e possono partecipare appunto altri soggetti istituzionali e privati, quali Comuni, Azienda regionale per l’edilizia abitativa, cooperative edilizie, imprese di costruzione, associazioni imprenditoriali e intermediari finanziari. L’obiettivo finale è quello di realizzare una parte di case a costi accessibili (alloggi sociali) per famiglie della fascia intermedia (troppo ricche per avere diritto alle assegnazioni di edilizia residenziale pubblica, troppo povere per accedere alla casa sul mercato) e un´altra parte di abitazioni a prezzo di mercato. Il sistema di housing sociale deve essere prima di tutto un progetto sostenibile sotto il profilo economico-finanziario, i nuovi quartieri devono essere caratterizzati da un elevato livello di qualità edilizia ed ambientale oppure devono nascere come recupero urbanistico ed edilizio di aree urbane o patrimoni immobiliari dismessi. Altri obiettivi che la Regione intende raggiungere sono l’aumento di alloggi sociali attivando una minore quantità di risorse pubbliche rispetto a quelle necessarie con le ordinarie procedure, il risparmio energetico, la partecipazione alla pianificazione degli attori locali e della popolazione.  
   
   
"IDENTITÀ DELL´ARCHITETTURA ITALIANA". I 40 PIÙ IMPORTANTI ARCHITETTI ITALIANI A FIRENZE PER DISCUTERE IL FUTURO DEL PAESAGGIO  
 
Firenze, 17 novembre 2010 - Giovedì il via al convegno "Identità dell´architettura italiana". Contro la mercificazione e le ´archistar´ I quaranta più importanti architetti italiani insieme a Firenze per discutere il futuro dell’architettura e del paesaggio nel nostro paese, contro la mercificazione del mercato architettonico, contro l’omologazione dei luoghi imposto dallo ‘star system’ delle cosiddette archistar, con l’obiettivo di collegare tradizione e modernità e di recuperare un ruolo di primo piano a livello europeo. E’ il convegno “Identità dell’architettura italiana”, organizzato dall’Università di Firenze insieme alla rivista “Casabella” e al Comune di Firenze che si terrà il 18 e 19 novembre nell’Aula Magna dell’Università di Piazza S. Marco. Giunto alla sua ottava edizione, il convegno sarà luogo d’incontro e di riflessione a cui parteciperanno come relatori personaggi come Francesco Dal Co, Paolo Portoghesi, Vittorio Gregotti, Aimaro Isola, Sandro Anselmi, Franco Purini, Antonio Monestiroli, Luciano Semerani, Giovanni Chiaramonte; mentre tra gli ospiti ci saranno lo storico Lucio Villari, l’archeologo Andrea Carandini, il filosofo Sergio Givone, lo scrittore Antonio Scurati. Tutte figure di grande rilievo intellettuale che offriranno importanti contributi di riflessione, come è stato spiegato stamani in Palazzo Vecchio durante la presentazione dell’evento da parte dell’assessore Cristina Giachi e dal curatore Paolo Zermani. “Nelle loro mani e in quelle degli architetti più consapevoli – hanno detto gli organizzatori - è la scommessa consentita dallo straordinario laboratorio rappresentato dalla realtà italiana: un laboratorio ove è possibile forgiare, sulle tracce rappresentate da una civiltà architettonica millenaria, le misure e gli spazi del contemporaneo”. Il convegno sarà occasione per l´architettura italiana di “rilanciare in modo autorevole la propria candidatura a guidare la ricerca teorica europea, ruolo che le è sempre stato proprio, a partire dalla assunzione di coscienza del valore del proprio paesaggio, perché la vera sfida della contemporaneità risiede nella capacità di collegare, senza traumi, tradizione e modernità”. Attraverso questo confronto l’architettura italiana “si rapporta con le trasformazioni in atto nel nostro paesaggio e si interroga sulla capacità di trasmissione di un carattere secolare fortemente messo in crisi dalle vicende dell’ultimo quarto del Novecento. In tal senso, si cerca una riflessione non soltanto a partire dai progetti che verranno presentati, ma anche dal rapporto con le altre discipline che concorrono alla formazione del ‘carattere italiano’”. In particolare, quest’anno l´approfondimento del Convegno sarà riferito al tema “Ricostruzione”. “Il paesaggio italiano è in continua, tumultuosa e spesso traumatica trasformazione - è stato sottolineato – e necessita di essere compreso, rilevato e trasmesso al fine di poterne governare gli equilibri senza dimenticanze o scorciatoie: una ricostruzione etica e civile dunque, prima ancora che materiale. L´apporto di nuove culture, così come quello di nuovi modelli, deve indurre a un rinnovato consapevole atteggiamento di tutela e trasmissione del carattere e dell´identità italiana, privo di nostalgia, ma anche lontano dall´amnesia. In tal senso Firenze e la Toscana, prototipi riconosciuti dell´identità artistica e paesaggistica italiana, sono luoghi privilegiati di ricerca”. Quella del convegno fiorentino sarà una risposta concreta e precisa: “una assunzione di responsabilità civile, che si oppone alla dilagante incultura delle architetture di superficie, edifici spettacolo buoni per ogni latitudine, che stanno trasmettendo, anche all´architettura internazionale, la malattia costituita dalla mercificazione propria dell´arte contemporanea”. Parallelamente al convegno, la Facoltà di Architettura insieme al Comune sta portando avanti una analoga battaglia nella “Casa della Finestra” di Piazza Tasso, nel cuore della Firenze popolare: qui è stata realizzata la ‘Galleria dell´architettura italiana’, che ospita ogni tre mesi mostre critico-documentarie riferite al lavoro dei migliori architetti italiani. In questi giorni e fino al 19 novembre è in corso l´esposizione “Progetti italiani per il Castello di Berlino”. “Nel dibattito infausto tra museificatori ad oltranza e portatori sani di amnesia, che sta rapidamente sconvolgendo l´immagine delle nostre città – hanno concluso gli organizzatori - l´architettura italiana propone a se stessa l´urgenza di una sfida matura, capace di rilevare e trasmettere il significato di una storia viva, contrapposta a una storia morta o colpevolmente dimenticata”.  
   
   
UMBRIA: EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA “A CAUSA DEI TAGLI DEL GOVERNO NESSUN PROGRAMMA BIENNIO 2011-2012”  
 
Perugia, 17 novembre 2010 - “Con i tagli delle risorse apportati dal Governo nel prossimo biennio 2011-2012 non potremo programmare nessun Piano di edilizia residenziale pubblica”. Lo ha dichiarato l’Assessore regionale Stefano Vinti che ha partecipato al convegno organizzato dall’Anci Umbria nella Sala dei Notari a Perugia sul tema “I Comuni e l’housing sociale: dalle politiche della casa alle politiche abitative”. “In questi ultimi anni, in considerazione della carenza di risorse, la Regione non ha potuto rispondere in termini ‘quantitativi’ al notevole fabbisogno manifestato dalle famiglie umbre, ma nella realizzazione degli interventi ha puntato almeno alla qualità ed alla necessità di riqualificazione energetica e della sostenibilità ambientale. Si è puntato insomma – ha dichiarato Vinti – al risparmio energetico ed alla produzione di energia pulita per migliorare il comfort abitativo con l’utilizzo di materiali ecologici che riqualifichino e recuperino aree, determinando interventi compatibili con l’ambiente ed il paesaggio”. Nei primi due Piani triennali di edilizia residenziale, predisposti ai sensi della Legge regionale 23/03, la Regione dell’Umbria ha finanziato l’attuazione di 255 alloggi con caratteristiche proprie della bioarchitettura e dell’edilizia sostenibile. “Bisogna inoltre sottolineare – ha concluso l’assessore Stefano Vinti – che la Regione Umbria è stata una delle prime realtà in Italia a dotarsi di una disciplina della certificazione ambientale degli edifici e che tutti gli interventi di edilizia sociale dovranno ottenere il ‘certificato di sostenibilità ambientale’ rilasciato da ‘Arpa’ Umbria”.  
   
   
VARESE: COMPRAR CASA SENZA RISCHI: INCONTRI GRATUITI CON I NOTAI  
 
Varese, 17 novembre 2010 Torna per il secondo anno Comprar casa senza rischi, iniziativa del Consiglio Notarile di Milano, Busto Arsizio, Lodi, Monza e Varese e dell´Associazione Sindacale dei Notai della Lombardia, in collaborazione con il Comune di Varese. Da sabato 6 novembre e fino a giugno la Sala Giunta del Comune di Varese (Palazzo Estense, via Sacco 5, piano terra) ospiterà gli incontri con i notai (ciascuno della durata di circa 30 minuti) che offriranno gratuitamente consulenza in materia giuridico-notarile. Obiettivo degli incontri è fornire ai cittadini una informazione corretta e trasparente in modo da affrontare con sicurezza l´acquisto della casa, la stipula di un contratto di mutuo o di una donazione. Durante i colloqui verranno distribuite agli utenti alcune guide informative dedicate ai temi acquisto casa e mutuo elaborate dal Consiglio Nazionale del Notariato. Sono, inoltre, ancora disponibili 40 appuntamenti presso gli studi notarili di Varese e provincia, da prenotare online sul sito www.Comprarcasasenzarischi.it fino al 1° dicembre, durante i quali sarà possibile chiedere anche un check-up catastale gratuito della casa, che comprende la visura catastale dell´immobile e tutti i consigli e indicazioni su come muoversi per regolarizzare eventuali anomalie o difformità. Sempre sul sito www.Comprarcasasenzarischi.it7  i cittadini possono rivolgersi per calcolare il costo del loro acquisto e formulare quesiti attinenti all´acquisto della casa ed ai mutui. Ai quesiti viene data risposta da un gruppo di notai, professionisti esperti nelle materie immobiliari. Anche in questo caso, il servizio di risposte ai quesiti online è completamente gratuito.  
   
   
LA GIUNTA VENETA FINANZIA INTERVENTI DI RESTAURO DI CHIESE E PATRONATI DEL VENETO  
 
 Venezia, 17 novembre 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai lavori pubblici Massimo Giorgetti, ha approvato il secondo riparto dei contributi, per complessivi 2,2 milioni di euro, previsti nel Bilancio regionale di previsione per l’anno 2010 e finalizzati al restauro e alla manutenzione delle chiese e dei patronati. La Regione del Veneto è l’unica in Italia che finanzia sistematicamente questo tipo di interventi nella convinzione che tali luoghi, al di là dell’aspetto religioso, siano importanti momenti di incontro e aggregazione sociale. Tutti gli interventi finanziati rispondono a precise esigenze segnalate dal territorio attraverso i comuni di appartenenza e sono finalizzati a opere di straordinaria manutenzione, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione di edifici dedicati al culto e di strutture dedicate alla socializzazione come oratori, sale parrocchiali, spazi per l’attività dell’associazionismo. “Finanziare questo tipo di interventi – precisa l’assessore Giorgetti – conferma ancora una volta la nostra vicinanza al territorio e alle sue esigenze ed istanze. Si tratta di finanziamenti che rientrano in una strategia pluriennale di riqualificazione di un bene storico, culturale e sociale pressoché unico nel nostro paese e forse in Europa per la sua diffusione, per le sue valenze e per l’importanza che riveste nella vita quotidiana dei cittadini veneti, considerata la sua rappresentatività per quanto riguarda le tradizioni religiose che caratterizzano la nostra regione. Non solo – ribadisce Giorgetti – ma le chiese, i patronati e gli istituti religiosi delle nostre città sono luoghi unici di dialogo e di incontro, dove vengono trasmessi, soprattutto ai giovani, quei valori e quegli ideali che appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura, o dove le persone anziane hanno la possibilità di ritrovarsi e di stare insieme, superando la solitudine”. In particolare la provincia di Belluno avrà a disposizione complessivi € 127.606,67; Provincia di Padova € 408.000,00; Provincia di Rovigo € 84.999,48; Provincia di Treviso € 409.025,06; Provincia di Venezia € 340.499,00; Provincia di Vicenza € 304.000,00; Provincia di Verona € 525.869,23.  
   
   
EDILIZIA: RISPARMIO ENERGETICO, OGGI CONVEGNO AD ORTONA  
 
Pescara, 17 novembre 2010 - La Regione Abruzzo per la prima volta pianifica sull´energia sostenibile in edilizia, stabilendo, tra l´altro, che non si potrà più costruire se non in classe B. "In Abruzzo bisogna far collimare due aspetti: la qualità nel costruire e la sostenibilità energetica", ha dichiarato l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, secondo il quale "il filo conduttore che muove la Giunta regionale è una linea di coerenza che unisce tutto il sistema Abruzzo, da quello produttivo a quello urbanistico- costruttivo a quello ambientale". Le questioni dell´ edilizia sostenibile saranno affrontate durante un convegno che si svolgerà ad Ortona domani, mercoledì 17 novembre (ore 17.00 Auditorium Polo Eden, Corso Garibaldi), le cui conclusioni saranno affidate proprio all´assessore Febbo, all´interno di relazioni tecniche che si occuperanno di certificazioni energetiche degli edifici, di obbligo di verifica degli impianti termici, del ruolo delle agenzie locali per l´energia, di risparmio ed efficienza energetica in edilizia, di quadro territoriale ed opportunità imprenditoriali. "La legge sull´Edilizia varata dall´Esecutivo regionale - ha concluso Febbo - aprirà un dibattito intorno alle modalità costruttive e al risparmio energetico, nel quale la Regione potrà sostenere, con linee di finanziamento, l´edilizia pubblica". Al convegno parteciperanno il sindaco di Ortona, Nicola Fratino, Gilberto Testa amministratore delegato Codemm, Giacinto Mariotti, presidente Ops spa, Antonio Di Nunzio, direttore Alesa srl, Iris Flacco, dirigente Servizio politica energetica Regione Abruzzo, Antonio Sorgi direttore Affari della Presidenza Regione Abruzzo. Modererà i lavori, Tommaso Cieri, presidente del Consiglio comunale di Ortona.  
   
   
COMMERCIO ESTERO, ASSOCAMERESTERO: L’EXPORT ITALIANO TIENE IL PASSO CON LA GERMANIA (+3,0% CONTRO +3,1%)  
 
Roma, 17 novembre 2010 – Prosegue il recupero delle esportazioni italiane nel mondo che a settembre sperimentano una crescita del 3,0% rispetto ad agosto, in linea con il dato della Germania (+3,1%) e ben superiore a quello della Francia (-3,1%). Nel periodo gennaio-settembre 2010, prendendo in analisi i primi tre esportatori europei (Germania, Francia e Italia), i prodotti italiani crescono del 14,3% su base annua (con un valore di 246,2 miliardi di euro), mentre Germania e Francia aumentano rispettivamente del 18,5% (704,3 miliardi di euro) e dell’11,3% (288 miliardi di euro). Sono i mercati extra-europei a guidare la crescita, con un incremento del 15,1% e una quota export del 42,4%, in crescita costante negli ultimi tre anni (nel 2008 era pari al 40% circa). “Le imprese italiane si stanno progressivamente riposizionando nei Paesi extra-europei, sia in termini di valore delle esportazioni che di volumi, cresciuti del 10,4% rispetto allo stesso periodo del 2009 – commenta Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, dopo la pubblicazione dei dati Istat – L’italia infatti, con il 42,4%, registra una quota delle vendite in ambito extra-Ue superiore a quelle di Germania e Francia, ferme al 39,4% e al 39,6%. Basti pensare inoltre che l’attivo 2009 del Made in Italy è attribuibile soprattutto alle performance extra-europee delle nostre imprese, con un’incidenza sul saldo complessivo del 74%, più che raddoppiata rispetto al 2008 (33%)”. Complessivamente l’Italia registra un deficit di 19,2 miliardi di euro, inferiore a quello della Francia (38,3 miliardi di euro) e in gran parte dovuto al disavanzo energetico, che dall’inizio dell’anno ha raggiunto circa 39 miliardi di euro. La Germania invece si conferma economia export-led con un attivo di oltre 110 miliardi di euro. Nonostante un attivo di 28,5 miliardi di euro, il Made in Italy risente della crisi e nell’ultimo anno vede ridursi il proprio surplus di 6,2 miliardi di euro. A pesare soprattutto i dati dei metalli e prodotti in metallo, con una riduzione dell’attivo del 3,7 miliardi di euro, e dell’elettronica, che vede inasprirsi il proprio deficit di 3,4 miliardi di euro. Anche la meccanica, settore leader nelle esportazioni, ha subito dei contraccolpi pur facendo segnare un avanzo di circa 27 miliardi di euro, quasi un quarto del surplus complessivo della Germania (110 miliardi di euro).  
   
   
LA GEOGRAFIA DELLE SPECIALIZZAZIONI L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA SI CONFERMA LA SPECIALIZZAZIONE PREVALENTE DEL TERRITORIO PIEMONTESE SPECIALIZZARSI CONVIENE IN TERMINI DI REDDITIVITÀ  
 
 Torino, 17 novembre 2010 - Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte diffondono oggi i dati emersi dall’Osservatorio sulle vocazioni produttive dei territori piemontesi - Geografia delle specializzazioni, che analizza le specializzazioni produttive dei 33 Ambiti di integrazione territoriale (Ait) individuati in Piemonte dal Nuovo Piano Territoriale Regionale. Il cuore del rapporto - il terzo di un filone geo-economico che accomuna l’esperienza dei due enti - è rappresentato da un’analisi approfondita delle specializzazioni economiche dei singoli territori e delle rispettive performance di bilancio. “L’osservatorio realizzato insieme alla Regione Piemonte nasce dalla consapevolezza del profondo legame tra impresa e territorio: da un lato, le aziende attingono alle risorse del territorio - in termini di risorse umane qualificate, conoscenze diffuse, reti materiali e immateriali - per svilupparsi e accrescere la propria competitività; dall’altro, la presenza di imprese competitive arricchisce a sua volta il territorio, innescando così un circolo virtuoso – commenta Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte -. I dati ci mostrano un Piemonte ancora molto legato ai settori tradizionali dell’industria manifatturiera e confermano ancora una volta quale dev’essere la mission del sistema camerale e delle istituzioni locali: sostenere le specializzazioni produttive della nostra regione, puntando sempre di più su processi d’innovazione che accrescano la competitività delle nostre imprese, senza trascurarne il forte legame col territorio. Essere specializzati territorialmente, infatti, ‘paga’ in termini di redditività: perché è quando la vocazione economica incontra il territorio, che si crea sviluppo”. “Con questa pubblicazione - spiega Giovanna Quaglia, Assessore regionale al Bilancio e finanze - il Settore Statistica della Regione Piemonte intende offrire uno strumento di lavoro utile per fornire alla pubblica amministrazione e ai potenziali investitori elementi di conoscenza delle specializzazioni produttive e delle eccellenze del territorio piemontese. Il lavoro fa parte di una collana, che comprende anche ‘Geografia dei redditi’ (2009) e ‘Geografia d’impresa’ (2008), che apre una finestra sul Piemonte e sulla rete economica della regione con l’obiettivo di definire politiche d’intervento a sostegno dello sviluppo e contribuire ad attrarre investimenti e imprese. In particolare la ‘Geografia delle specializzazioni’ analizza nel dettaglio le specializzazioni produttive dei 33 Ambiti di integrazione territoriale piemontesi, costituiti da perimetrazioni di sistemi produttivi a livello sovracomunale e infraprovinciale, per i quali la Regione ha definito indirizzi finalizzati a garantirne un equilibrato sviluppo, effettuando varie comparazioni sulle performance economiche e finanziarie di ciascuno di essi”. Nel 2009, la ricchezza complessivamente prodotta dal sistema economico piemontese è pari a 121.563 milioni di euro a valori correnti e rappresenta l’8,0% del Pil nazionale. L’analisi dei bilanci aggregati delle società di capitale piemontesi rivela come, nel 2008 (ultimo anno per cui sono disponibili i bilanci in esame), le imprese della regione si trovino in una condizione di lieve squilibrio finanziario, in linea con il complesso delle società di capitale in Italia. Le aziende piemontesi si distinguono, però, per una migliore efficienza produttiva, e una più elevata redditività. Passando dall’analisi del contesto economico e finanziario regionale a quella degli Ambiti di integrazione territoriale, si è individutata, per ciascun Ait, la specializzazione economica prevalente; si sono successivamente analizzate le performance - in termini di produttività, redditività e innovazione - delle società di capitale operanti nel settore individuato, attraverso la costruzione di un unico bilancio aggregato. Per ogni singolo Ait è stata realizzata una scheda che riassume l’analisi delle specializzazioni economiche prevalenti e delle rispettive performance di bilancio. L’analisi delle specializzazioni economiche di ciascun Ait conferma la tradizionale vocazione manifatturiera dell’economia piemontese: per 28 Ait su 33 l’industria manifatturiera rappresenta, infatti, la specializzazione prevalente. A seguire, le attività legate al turismo costituiscono la specializzazione prevalente per 2 Ait. Analizzando il livello tecnologico delle specializzazioni economiche dei singoli Ait, raggruppati in base alla classificazione Eurostat/ocse, appare evidente come il Piemonte sia ancora molto legato a settori tradizionali a basso contenuto tecnologico, più vulnerabili sul fronte della competitività internazionale. Il 40% delle specializzazioni degli Ait piemontesi si colloca, infatti, nella categoria delle manifatture a bassa tecnologia. Quasi una specializzazione su quattro appartiene alle manifatture a medio-alta tecnologia, mentre solo il 6% rientra nella categoria di quelle ad elevato contenuto tecnologico. Sul fronte dei servizi, invece, non si registrano specializzazioni in nessuna classe ad alto contenuto di conoscenza, mentre il 12% rientra nella categoria degli ‘altri servizi’, ossia a scarso contenuto tecnologico. L’analisi delle performance di bilancio ha poi dimostrato come l’appartenenza ad un settore di attività economica individuato come specializzazione dell’Ait costituisca, per le società di quel territorio, un vantaggio competitivo in termini di redditività (valori del Roa e dell’Ebitda/vendite superiori a quelli medi regionali), ma non in termini di efficienza produttiva (valore aggiunto pro capite inferiore rispetto alla soglia complessiva piemontese).  
   
   
ABRUZZO: INTERNAZIONALIZZAZIONE, SUCCESSO PER IL FOCUS SUI BALCANI VENTI LE AZIENDE ABRUZZESI PARTECIPANTI. SU NORD AFRICA E MEDIO ORIENTE I PROSSIMI SEMINARI.  
 
Pescara, 17 novembre 2010 - Grande successo di partecipazione per il Focus sul Mediterraneo dedicato all´area dei Balcani, avviato il 12 novembre scorso, che ha visto venti aziende abruzzesi aderire all´iniziativa. Il Focus Balcani è il primo dei tre seminari formativi rivolti alle imprese del territorio che intendono sviluppare processi di internazionalizzazione nell´area del Mediterraneo. Giunti alla seconda edizione e predisposti nell´ambito delle azioni di continuità Forumed (Forum del Mediterraneo), i Focus sul Mediterraneo sono promossi dall´Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo e da Ice Istituto Commercio Estero, in collaborazione con il Centro Estero delle Camere di Commercio d´Abruzzo e Sprint Abruzzo. Già fissate le date per i prossimi due appuntamenti riguardanti le aree del Nord Africa e del Medio Oriente, ripartite nelle consuete sessioni costituite da una giornata di consulenza laboratoriale, finalizzata ad individuare il potenziale di internazionalizzazione di ogni azienda partecipante, e da due giornate di formazione-informazione, con l´intervento di esperti delle specifiche aree mercato. Il Focus Nord Africa si terrà il 26 Novembre (consulenza laboratoriale) e il 16 e 17 dicembre (formazione-informazione). Quello sul Medio Oriente il 3 dicembre (consulenza laboratoriale) e il 13 e 14 gennaio 2011 (formazione-informazione). La partecipazione è gratuita, previa iscrizione. Programmi e schede di adesione sono disponibili presso il sito internet www.Sprintabruzzo.it/    
   
   
PARMA, SICUREZZA DEL LAVORO: INSEDIATO L’OSSERVATORIO SUGLI APPALTI  
 
Parma, 17 novembre 2010 – Prima riunione il 12 novembre in Provincia per l’Osservatorio sugli appalti pubblici di servizi, parte integrante del protocollo d’intesa firmato nei mesi scorsi a Palazzo Rangoni da numerosi soggetti del territorio (istituzionali e non) per contrastare irregolarità, illegalità e precarietà del lavoro, e per tutelare la sicurezza nei luoghi di lavoro. “Io credo che con questo Osservatorio stiamo facendo qualcosa di molto importante per il nostro territorio – ha detto aprendo la riunione l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amoretti - perché abbiamo ben presente quanto continui ad essere fondamentale agire insieme per far sì che anche in momenti di difficoltà come quelli che stiamo vivendo non si abbassi il livello di guardia rispetto a temi così cruciali. Non possiamo cedere neanche di un passo rispetto alla salvaguardia piena di questi diritti”. Il gruppo di lavoro operativo dell’Osservatorio è composto da rappresentanti della Provincia, della Prefettura, degli Organismi ispettivi (Direzione provinciale del lavoro, Inps), del Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro (Spsal) dell’Ausl di Parma, delle Associazioni imprenditoriali d’industria e d’artigianato, del settore cooperativo e di Cgil, Cisl e Uil. L’osservatorio provinciale sugli appalti pubblici di servizi (che ha sede in Provincia) è uno strumento di monitoraggio che ha la funzione acquisire dalle stazioni appaltanti informazioni circa l’inserimento o meno nei bandi, negli inviti e nei capitolati relativi agli appalti pubblici di servizi dei contenuti del protocollo firmato in Prefettura. Il gruppo di lavoro operativo si occupa della rilevazione, dell’elaborazione e della sintesi dei dati raccolti, oltre che dell’interlocuzione con i soggetti appaltanti. L’osservatorio può inoltre avvalersi di esperti delle associazioni imprenditoriali firmatarie per la definizione di standard di servizio relativi alle rese massime di lavoro (ad esempio: il rapporto tra ore lavorate e superfici da pulire negli appalti di servizio di pulizie, oppure tra ore lavorate e superfici da sfalciare negli appalti per la manutenzione del verde) quali parametri di orientamento (non vincolanti) per le stazioni appaltanti nella valutazione delle offerte tecnica ed economica.  
   
   
SEMINARIO: “PREVIDENZA COMPLEMENTARE E TERRITORIO: SFIDA DIFFICILE MA NON IMPOSSIBILE”  
 
Torino, 16 novembre 2010 - Assoprevidenza, l’Associazione Italiana per la Previdenza e Assistenza Complementare organizza, in collaborazione con il Comitato Torino Finanza, un seminario dedicato al potenziale impatto sull’economia locale prodotto dall’azione di investitori istituzionali quali i fondi pensione: “Previdenza complementare e territorio: sfida difficile ma non impossibile”. L’incontro si terrà mercoledì 17 novembre a Torino, presso Unicredit – via Arsenale 21 – dalle ore 10.00 alle 13.30. Con questo appuntamento, Assoprevidenza si propone di avviare un dibattito sulle condizioni in base alle quali i Fondi Pensione possano effettivamente partecipare con i loro investimenti allo sviluppo dei sistemi produttivi territoriali del Paese. Nel corso della mattinata saranno esaminate anche le esperienze più significative maturate in altri paesi dell’Unione Europea. Programma: h. 10.00 Introduzione ai lavori Vladimiro Rambaldi (Presidente Comitato Torino Finanza) Sergio Corbello (Presidente Assoprevidenza) . “La Funzione Economica Dei Fondi Pensione” Gianfranco Verzaro (Fondo Pensione Bnl) – Possibilità e limiti della vigente disciplina, Michael Atzwanger (Pensplan Alto Adige) – Territorio e funzione economica dei fondi pensione: limiti e opportunità. Francesco Briganti (Direttore Aeip – Associazione Internazionale Istituzioni Paritetiche di sicurezza sociale) – Il panorama internazionale. H. 11.15 “Il Confronto Fra Domanda E Offerta” Le riflessioni delle Regioni” Claudia Porchietto (Assessore Lavoro Regione Piemonte), Massimo Feira (Presidente Finpiemonte), Andrea Sabbadini (Regione Veneto), Paolo Marizza (Univeristà di Trieste). “Il parere degli attori del comparto” Domenico Proietti (Uil - Assofondipensione), Giuliano Emprin (Unione Industriali di Torino), Luigi Ballanti (Mefop), Renato Guerriero (Dexia Asset Management), Paolo Foà (Unicredit), Antonio Barbieri Ripamonti (Arca), Roberto Saviane (Idea Capital Fund). H. 13.30 Chiusura Dei Lavori: Eligio Boni (Commissario Covip) Sergio Corbello (Presidente Assoprevidenza).  
   
   
TOSCANA: COMMERCIO, 50.000 FIRME CONTRO LE APERTURE FESTIVE ROSSI: «SERVE UNA MODIFICA ALLA LEGGE REGIONALE, ENTRO 20 GIORNI ATTIVEREMO L´ITER»  
 
 Firenze, 17 novembre 2010 - Un voluminoso fascicolo contenente 50.000 firme di commesse e commessi è stato consegnato questa mattina al presidente della Regione Enrico Rossi dai segretari regionali del settore commercio di Cgil, Cisl e Uil per chiedere modifiche alla legge regionale 28/2005 che consente ai Comuni di concedere deroghe alla chiusura degli esercizi commerciali nei giorni festivi. I lavoratori del commercio nella loro petizione denunciano pesanti disagi dovuti alla sempre maggiore richiesta di turni festivi, anche durante i giorni festivi di forte valore sociale o religioso, come il 1° maggio o il 25 aprile, ma anche Santo Stefano e Pasquetta. «In Toscana ci sono circa 350.000 persone che lavorano nell´ambito del commercio - ha detto il presidente Rossi - ed è giusto pensare ad una revisione della legge regionale sia per venire incontro alle loro esigenze, sia per tutelare alcune buone tradizioni che fanno parte della nostra identità e che credo debbano essere salvaguardate dall´invasione di una mentalità consumistica. Già in campagna elettorale mi ero espresso contro il proliferare di aperture nei giorni festivi, perché credo che ci siano dei capisaldi della nostra cultura che vanno tutelati: è necessario fare spazio al nuovo ma bisogna trovare un modo perché questo non avvenga a scapito di importanti valori sociali o religiosi». Il presidente ha spiegato ai sindacati che l´iter di revisione della legge sul commercio sarà lungo ed articolato e prevederà vari passaggi dalla Giunta al Consiglio regionale, ma ha assicurato loro che entro 20 giorni concerterà con le forze politiche toscane le possibili tempistiche. «Personalmente - ha puntualizzato Rossi -credo che ci siano due punti che da inserire in una revisione della normativa attuale: anzitutto devono essere stabilite delle festività valide per tutti, senza la possibilità di deroghe, poi occorre fare in modo che per concedere una deroga sia necessario l´accordo con i sindacati e non soltanto la loro consultazione. Per far questo e per trovare un accordo tra le esigenze della modernità e quelle di tutela dei lavoratori e dei valori tradizionali servirà una discussione ampia e approfondita con tutte le forze politiche e sociali, ma sono certo che alla fine troveremo una soluzione. Mi fa piacere che i sindacati abbiano scelto di portare avanti le richieste dei lavoratori del mondo del commercio in maniera costruttiva e senza polemiche, individuando nella Regione il loro referente. Sono onorato da questa scelta e garantisco il mio impegno per venire incontro alle loro richieste».  
   
   
FONDO EST: SUPERATA LA SOGLIA DEL MILIONE DI ISCRITTI LA METÀ DEGLI IMPIEGATI NEL TERZIARIO USUFRUISCONO DELLA COPERTURA SANITARIA DEL FONDO IL PRESIDENTE BUONGIARDINO AL MINISTRO SACCONI: «DATECI PIÙ REGOLE E PIÙ SOSTEGNO»  
 
 Roma, 17 novembre 2010 - «I lavoratori italiani che usufruiscono della copertura sanitaria di Fondo Est oltrepassano ormai la soglia del milione. Nel 2010 gli iscritti hanno raggiunto il numero di 1.146.001 (654.297 donne e 491.704 uomini) divisi in 119.639 aziende». Lo ha detto Simonpaolo Buongiardino, presidente di Fondo Est, nel corso di un convegno, tenutosi presso la sede di Confcommercio, nel corso del quale esperti, ricercatori, addetti ai lavori e rappresentanti del mondo dell’impresa e dei lavoratori hanno tracciato un bilancio dei primi anni di vita di Est, un fondo integrativo, nato nel 2006, di cui possono beneficiare impiegati nel terziario e nei servizi, nel turismo, nelle aziende farmaceutiche speciali e in quelle ortofrutticole ed agrumarie. La fetta più consistente di iscrizioni riguarda il settore del terziario e i dipendenti con corrispondente ccnl (934.924), seguiti dai dipendenti del turismo (206.443), delle farmacie speciali (3.653) e del settore ortofrutticolo (981). Sulla base del censimento effettuato dall’Istat nel 2001, risulta che la metà degli impiegati nel terziario è iscritta a Fondo Est. La regione italiana con il maggior numero di assistiti è la Lombardia: dei 539.195 lavoratori censiti, ben il 63,72% è iscritto a Fondo Est (per un totale di 343.050 impiegati iscritti). Segue il Veneto (con il 62,50% dei lavoratori del terziario censiti dall’Istat), l’Emilia Romagna (55,82%) e Piemonte (55,23%). Staccate di poche lunghezze il Friuli Venezia Giulia (52,63%) e la regione Toscana (51,23%). «Ormai gli enti di assistenza sanitaria integrativa – ha detto Buongiardino nella sua relazione - si stanno affermando, sullo scenario del welfare contrattuale, come un soggetto di tutto rilievo, sia in termini di prestazioni rese, che in termini economici, ed hanno dimostrato che l’intuizione, sulle grandi prospettive riservate alla bilateralità ed al dialogo sociale, era concreta ed è stata realizzata. È necessario che la legislazione regoli e sostenga queste esperienze e tutte quelle che definiamo di “secondo pilastro”, affinché la spesa sanitaria nel nostro Paese torni ad essere una risorsa di sviluppo e non come un drammatico problema di bilancio». «La nostra idea di sussidiarietà – ha risposto il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, intervenendo al convegno – che abbiamo espresso nel nostro Libro bianco sul Welfare, non implica affatto disinteresse da parte dello Stato verso queste realtà, ma proprio una capacità di immettere i vari settori della società in un contesto di regole efficienti e trasparenti. Vedo positivamente l’incremento della sussidiarietà e del sistema dei fondi integrativi. Ancora il 23% della spesa sanitaria privata è “out of pocket”: dobbiamo lavorare affinché il Sistema sanitario nazionale possa essere messo in sintonia col sistema dei fondi, ai quali spetta anche il compito di farsi sollecitatori di prevenzione del bisogno di salute». Parallelamente alla fornitura delle garanzie di assistenza sanitaria, Fondo Est è infatti impegnato nella battaglia per la prevenzione. Lo scorso anno, in città come Milano, Varese, Torino, Cuneo, Firenze, Roma, Napoli, Catania, Siracusa, Reggio Calabria e Caltanissetta, Fondo Est ha organizzato la campagna “In piazza contro la sindrome metabolica”. All’interno di camper attrezzati, personale medico ha diffuso materiale informativo ed eseguito esami ematochimici, di misurazione del Body Mass Index e della pressione arteriosa su circa 10 mila persone, cui sono stati immediatamente consegnati i risultati dei loro test. Soltanto tra gennaio e settembre 2010, Fondo Est ha erogato circa 40 mila prestazioni odontoiatriche preventive, tra ablazione del tartaro e visite specialistiche. Ogni anno, infine, grazie a Fondo Est, oltre 15 mila donne e 8 mila uomini si sottopongono a controlli oncologici preventivi. Al convegno, oltre al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e al presidente Buongiardino, sono intervenuti: Grazia Labate, ricercatrice di Economia sanitaria; Francesco Martini, segretario Generale Filcams Cgil; Brunetto Boco, vice presidente Fondo Est e Francesco Rivolta, presidente Commissione Lavoro di Confcommercio.  
   
   
LA GIUNTA DELLA SARDEGNA APPROVA IL PROTOCOLLO D´INTESA CON ITALIA LAVORO PER LA REVOCA DELLA LIQUIDAZIONE DELL´INSAR  
 
Cagliari, 17 Novembre 2010 - La Giunta regionale ha approvato durante la riunione di ieri la delibera avente ad oggetto il protocollo con la società Italia Lavoro spa. Il documento impegna i due soggetti a deliberare la revoca dello stato di liquidazione della In.sar, che fu avviato nel Gennaio del 2009, a seguito della delibera adottata dall´assemblea dei soci, impugnata dalla Giunta nel febbraio dello stesso anno. La Regione intende interrompere il processo di liquidazione e acquisire il controllo di maggioranza dell´Insar, affinché possa essere utilizzata come società in house per la gestione delle politiche attive del lavoro in Sardegna. All´uopo il protocollo prevede che gli stipulanti si impegnino in tal senso, deliberando la revoca dello stato di liquidazione e compiendo ogni atto funzionale alla ripresa delle attività sociali al fine di rendere l´Insar un´efficiente ed efficace società. La decisione dell´Esecutivo, preceduta da uno studio di fattibilità tecnica dell´operazione, dà seguito altresì all´accordo siglato in data 4 Giugno con le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, che prevede la valorizzazione delle competenze di Insar nel quadro di una nuova strategia per le politiche attive per il lavoro.  
   
   
IMPRESE, 350 MILA EURO DALLA REGIONE PER SOSTENERE DIECI PROGETTI DI PROMOZIONE DELL´ARTIGIANATO IN EMILIA-ROMAGNA.  
 
Bologna, 17 novfembre 2010 – Ben 350 mila euro dalla Regione per sostenere dieci progetti per investimenti, salvaguardia e promozione dell’artigianato in Emilia-romagna. I dieci progetti finanziati – in applicazione della legge regionale 1 del 2010, ‘Norme per la tutela, la promozione, lo sviluppo e la valorizzazione dell’artigianato’ - sono stati presentati da Cna Emilia-romagna, Confartigianato Federimpresa Emilia-romagna, Cna Parma e Libera Associazione Artigiani. Otto di questi progetti, hanno una valenza regionale, mentre due riguardano le province di Parma e Piacenza. «Le imprese artigiane - ha spiegato l’assessore alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli - hanno un’importanza fondamentale per l’economia dell’Emilia-romagna, ed il loro sviluppo è decisivo per la ripresa economica e per uscire dalla crisi. In coerenza con quanto previsto dalla legge regionale 1 del 2010, finanziamo progetti in grado di assicurare investimenti, innovazione, ricerca e qualificazione delle imprese artigiane, la loro messa in rete, l’export e l’internazionalizzazione, nuovi strumenti di business marketing». Tra i dieci progetti finanziati, quello che ha ottenuto il contributo percentuale più alto, il 75% (63 mila euro) del costo totale, è un progetto congiunto delle associazioni regionali di Cna Emilia Romagna e Confartigianato Federimpresa, intitolato “Co.se - Connettere e Semplificare”, ed assicurerà più efficienza nei rapporti tra imprese e Pubblica Amministrazione. In particolare, il progetto favorirà la trasmissione di informazioni ed il “dialogo” tra Pubbliche Amministrazioni e mondo produttivo, mettendo in contatto tra loro, grazie al supporto dell’informatica, le Camere di Commercio, la Commissione Regionale per l’Artigianato e le relative sezioni territoriali, gli Sportelli Unici per le Attività produttive, le associazioni ed i professionisti interessati. Il progetto ha anche l’obiettivo di implementare la banca dati dei procedimenti dello sportello telematico Suaper, rendendola specifica alle esigenze dell´artigianato.  
   
   
TRENTO, LA CAPITALE DEL RESTAURO VENERDÌ 19 E SABATO 20 NOVEMBRE CONGRESSO INTERNAZIONALE "COLORE E CONSERVAZIONE" A POVO  
 
Trento, 17 novembre 2010 - Il prossimo 19 e 20 novembre a Trento, presso l’Aula Magna del Polo Scientifico e Tecnologico di Povo, si terrà il 5° Congresso Internazionale “Colore e Conservazione" sul tema “Le fasi finali nel restauro delle opere policrome mobili”. Indetto dal Cesmar7 (Centro per lo Studio dei Materiali per il Restauro) in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento – Soprintendenza per i Beni Storico Artistici, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, l’Università degli Studi – Facoltà di Ingegneria, e la Casa Editrice Il prato. Questo Congresso completa una serie dedicata ai principali aspetti del restauro delle opere policrome mobili, iniziata nel 2002 e seguita con scadenza biennale. I Congressi “Colore e Conservazione” hanno sempre inteso confrontare l’esperienza e l’elaborazione tecnica e scientifica del restauro italiano con molte altre tradizioni a livello internazionale. Come nelle precedenti edizioni, anche quest’anno saranno presenti relatori e ospiti importanti, rappresentati della ricerca e del restauro di vari paesi europei e del nord America. Il congresso sarà seguito in video conferenza a Barcellona in Spagna dall’ Escola Superior de Conservacio i Restauracio de Béns Cultural de Catalunya e dall’ Escola politècnica d’Enginyeria de Vilanova i la Geltrù. I temi delle fasi finali nel restauro, cioè le integrazioni (stuccature e ritocco) e le stesure protettive (vernici), saranno affrontati con relazioni sugli aspetti tecnico-scientifici: caratteristiche e proprietà dei materiali dal punto di vista chimico e fisico, loro comportamenti nell’invecchiamento; e sugli aspetti pratici e operativi, a partire da una serie di esperienze presentate nelle relazioni e nei poster selezionati. Verranno presentate ricerche su materiali più sicuri, più stabili e più duraturi. Significativa anche la presentazione di alcune esperienze e ricerche condotte all’interno di alcune scuole di restauro italiane. Le fasi finali sono molto importanti per determinare anche l’aspetto che presenteranno le opere dopo il restauro, tema che coinvolge l’ampio pubblico che ne ridiviene fruitore e tutto il settore della conservazione del patrimonio, ossia storici dell’arte, critici, responsabili della tutela. Per questo all’interno del congresso si prevede un momento di approfondimento intorno a questioni di impostazione generale delle problematiche del restauro e della conservazione e nelle scelte finali di presentazione estetica. Il restauro rappresenta l’intervento necessario per bloccare o risarcire i danni che sono occorsi alle opere, interventi pazienti e impegnativi per far durare nel tempo opere molto fragili altrimenti destinate ad una fine veloce. Ma molto importanti sono tutti quegli interventi che possono ridurre i danni o prevenirli, agendo sulle condizioni e sugli ambienti che le contengono, ambienti che in un paese con un così ricco patrimonio corrispondono alle nostre città, centri storici e paesaggio e che, come spesso di dice, costituiscono il “museo Italia”. Significativa per la realizzazione del congresso è stata la collaborazione e la sinergia tra il Cesmar7 e alcune delle più rappresentative realtà produttive e culturali del territorio trentino che lo ospita nella sua V^ edizione: la Soprintendenza per i Beni Storico-artistici della Provincia autonoma di Trento, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese e l’Università. Tutti assieme hanno contribuito alla riuscita di questo evento, che porta in questa città una numerosa rappresentanza delle categorie impegnate nella conservazione del patrimonio culturale.  
   
   
EATON,CHIUSURA DELL´AZIENDA SULLA CASSA INTEGRAZIONE  
 
Firenze, 17 novembre 2010 - «L´incontro di oggi a Roma ha visto la riproposizione, da parte della Eaton, di una netta chiusura sulla possibilità di utilizzare la cassa integrazione in deroga, pur di fronte alla presentazione di tre proposte di reindustrializzazione ritenute dal ministero, dalla Regione e dagli enti locali serie e credibili». E´ il commento dell´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini che ieri a Roma ha partecipato all´incontro all´unità di crisi del ministero dello sviluppo economico con i rappresentanti dell´azienda, i sindacati, il Comune e la Provincia di Massa. «Si tratta di un atteggiamento grave e non condivisibile - afferma Simoncini – un atteggiamento che, oltretutto, non rispetta gli accordi». Unanime il giudizio negativo delle istituzioni presenti che, a cominciare dal governo e dalla Regione Toscana, hanno comu nque ribadito che metteranno a disposizione dei progetti di reindustrializzazione tutti gli strumenti di sostegno di cui dispongono, come più volte preannunciato.  
   
   
SUSSIDIO STRAORDINARIO PER I LAVORATORI DELLA GEAS SRL  
 
Cagliari, 17 Novembre 2010 - L´assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, ha dato disposizione per erogare immediatamente il sussidio straordinario di 1.350 euro a favore di tutti i 103 lavoratori della Geas Srl che ne hanno fatto richiesta. Non appena la Ragioneria della Regione provvederà alla registrazione dell’impegno, sarà emesso il relativo pagamento. I lavoratori beneficiari saranno avvisati singolarmente una volta che le risorse (pari a complessivi 139.050 euro) saranno effettivamente disponibili. "In attesa di trovare con l’assessore dei Trasporti, Angelo Carta, una definizione complessiva della vertenza - attualmente allo studio dei rispettivi uffici -, l’assessore Manca esprime fiducia sul positivo esito della vertenza stessa e ritiene doveroso il sussidio autorizzato questa mattina, per il quale si era impegnato in prima persona con i dipendenti della Geas Srl e con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali".  
   
   
CAPPELLACCI: "GIOVEDÌ AL CIPE DI PARLERÀ DELLA PORTOVESME SRL"  
 
Cagliari, 17 Novembre 2010 - E´ stata convocata per giovedì la riunione del Cipe per discutere le questioni legate alla Portovesme Srl. Ad annunciarlo è il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. "Una notizia attesa - ha commentato il presidente - di cui prendiamo atto. Auspichiamo che ora si vada avanti senza battute d’arresto e che si diano risposte concrete al territorio, ai lavoratori e alle loro famiglie".  
   
   
CRISI ANTONIO MERLONI: SCADUTO IL BANDO PER L´ACQUISTO  
 
Ancona, 17 Novembre 2010 - ´Il Bando internazionale per raccogliere le manifestazioni d´interesse per l´acquisto del gruppo fabrianese, fissato alle 18 di ieri, sembra che si sia chiuso con manifestazioni d´interesse, ma e` ancora presto per tirare le conclusioni´. E´ quanto afferma l´assessore regionale alle Attivita` produttive, Sara Giannini secondo cui ´ora ci vorranno ancora alcune settimane per verificare se le manifestazioni d´interesse si trasformeranno in proposte di acquisto a carattere vincolante´. ´Siamo veramente speranzosi ´ continua Giannini - che il nostro forte impegno per far conoscere le opportunita` del bando a soggetti diversi possa aver contribuito ad una positiva soluzione per l´azienda.´ ´Non appena e` emersa la crisi del Gruppo ´ spiega l´assessore - l´ente si e` adoperato immediatamente ed energicamente per giungere, nell´ambito dell´amministrazione straordinaria, alla firma dell´Accordo di Programma, il 19 marzo scorso, per l´individuazione delle procedure e degli interventi di sostegno ai lavoratori e delle azioni di reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi dell´Antonio Merloni. Un accordo che, voglio sottolineare, e` pienamente operativo e la maggior parte delle misure che la Regione Marche ha predisposto sono attive. Nell´accordo esistono interventi che contribuiscono a porre le condizioni per il rilancio dello sviluppo economico e occupazionale di quella zona. A cominciare dall´utilizzo degli ammortizzatori sociali ordinari ed in deroga che servono a sostenere i lavoratori, compresi quelli dell´indotto, nella fase piu` difficile della crisi; oltre al bonus per chi assume lavoratori che provengono dal Gruppo; al Fondo di garanzia regionale per il sostegno alle operazioni di finanziamento delle imprese; al Fas per le opere di urbanizzazione, ristrutturazione e riuso; ai fondi per la formazione e riqualificazione dei lavoratori; alle normative regionali previste e gia` attive sul sostegno alle Cooperative comprese quelle formate da lavoratori che provengono da aziende in crisi´. ´Il 15 ottobre scorso, a Roma ´ conclude Giannini - si e` svolto il primo incontro del Coordinamento, previsto nell´Accordo di Programma, in cui si e` dato formalmente il via all´attuazione delle misure previste nel programma. Ci sono ancora questioni gestionali e procedurali da registrare ma il meccanismo e` avviato´.  
   
   
MERLONI: UMBRIA PRESENTA LINEE GUIDA REINDUSTRIALIZZAZIONE: “UN ATTO NON CONTRAPPOSTO A BANDO”  
 
 Perugia, 17 novembre 2010 - “Dalle notizie in nostro possesso c’è stata una manifestazione di interesse da parte di un gruppo di aziende internazionali, parzialmente del settore, per l’intero perimetro della Merloni. Ma bisognerà attendere i prossimi giorni per sapere se a questa manifestazione se ne sono aggiunte altre perché la data di ieri di scadenza del bando non è poi così cogente. C’è un margine di discrezionalità che fa capo ai Commissari straordinari, anche in considerazione della complessità delle procedure”. Lo ha detto ieri l’assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, nel corso della conferenza stampa convocata in Regione per fare il punto sull’esito del Bando internazionale di acquisto e per illustrare l’atto di indirizzo, approvato dalla Giunta regionale, per la reindustrializzazione dell’area di crisi della Meloni. “Un atto – ha sottolineato Rossi - che non è né in contrapposizione, né alternativo al bando internazionale, ma che dà attuazione ai contenuti dell’Accordo di programma sottoscritto a suo tempo con il Governo. Anche perché – sostiene Rossi, ferma restando la valenza nazionale della vertenza Merloni per le ripercussioni a tutti note sul tessuto produttivo, economico, occupazionale e sociale, l’Accordo va declinato in una dimensione regionale, maggiormente aderente alle problematiche connesse alla reindustrializzazione del sito di Gaifana”. Partendo da questo presupposto nelle Linee guida deliberate ieri vengono meglio definiti compiti e ruoli dei soggetti attuatori, condizioni localizzative e programma di reindustrializzazione. Secondo le decisioni della Giunta regionale il programma di reindustrializzazione dovrà essere in continuità e coerente con le vocazioni produttive del territorio. Andrà operata una azione di “scouting” e promozione delle opportunità di investimento connesse alla continuità produttiva nel settore dell’elettrodomestico, soprattutto frigoriferi e refrigeratori, puntando in particolare su produzioni di “alto di gamma” con riferimento a linee, mercati o tecnologie innovative. Tale attività dovrà essere affiancata da azioni per individuare potenziali investitori in settori o produzioni contigue al bianco, in un contesto favorisca un processo di reindustrializzazione coerente con gli assetts tecnologici ed il patrimonio di competenze professionali presenti nel bacino di intervento. In merito alla valorizzazione degli assetts tecnologici e professionali, il documento individua una opportunità strategica nella valorizzazione delle dotazioni tecnologiche e professionali legate a particolari fasi del ciclo produttivo dello stabilimento. Con l’opportunità di attuare progetti industriali che utilizzano una, o più, delle tecnologie presenti nell’impianto di Nocera Umbra, nei settori, ad esempio, dello stampaggio plastica, della verniciatura di componenti, anche in riferimento a produttori del comprato dell’arredamento, medicale, vending, automotive. Qualora si dovesse invece operare per la riconversione integrale del ciclo produttivo, gli interventi andrebbero indirizzati verso la valorizzazione delle competenze delle maestranza, in settori dove si individua un mercato in forte ascesa. Una ulteriore opportunità è poi rappresentata dalla possibilità di insediare attività produttive che necessitano di elevate superfici per la gestione di cicli produttivi complessi. Come quelli legati alla produzione su scala industriale di impianti e tecnologie innovative per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Anche in considerazione che le dimensioni dell’impianto configurano la possibilità di utilizzo modulare, da gestire in modo flessibile e in funzione delle esigenze dei potenziali investitori. “Condizione essenziale – ha sottolineato Rossi - rimane in ogni caso quella della ricerca prioritaria di opportunità di investimento finalizzate al reimpiego complessivo della forza lavoro occupata nello stabilimento”. Relativamente ai soggetti attuatori, gli interventi di parte nazionale rimangono a capo dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo e l’attrazione. Alla Regione Umbria competerà, attraverso il supporto di Sviluppumbria ed il coordinamento dell’assessorato regionale allo sviluppo economico, il supporto operativo all’Agenzia per lo “scouting”, la promozione e la ricerca di iniziative imprenditoriali da insediare nell’area dello stabilimento di Nocera Umbra. L’area di Gaifana, inserita tra i territori ammessi a beneficiare delle provvidenze previste dalla Carta degli aiuti – ha ricordato Rossi, riconosce alle imprese interessate da programmi di investimento aiuti pari al 30% per le piccole imprese e al 20% per le medie imprese. Allo stesso modo va prevista, in base all’Accordo, anche la concessione di un bonus finalizzato all’assunzione dei lavoratori della Merloni. L’accordo di programma permetterà inoltre ai lavoratori di continuare a beneficiare degli ammortizzatori sociali per tutta la durata dell’amministrazione straordinaria.  
   
   
ATTENZIONE AI GIOCATTOLI CONTRAFFATTI, UNA GUIDA PER GLI ACQUISTI SICURI  
 
Roma, 17 novembre 2010 - Oltre 2 milioni di giocattoli importati contraffatti che non rispondevano alle norme di sicurezza sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza per impedire che le prossime vetrine di Natale siano riempite di prodotti privi del necessario certificato di conformità alla normativa comunitaria in materia di sicurezza prodotti e, quindi, potenzialmente pericolosi per i bambini. I prodotti più a rischio sono quelli maggiormente diffusi presso il mercato ufficiale: robot, bambole, peluche, bolle di sapone, palloni. Tutta merce prodotta in paesi asiatici, prevalentemente in Cina, ed introdotta in Italia attraverso società di esportazione cinesi. Il mercato nero in generale è in costante crescita. Lo Stato risulta danneggiato a causa dei ridotti introiti fiscali e le imprese produttrici di giocattoli riscontrano una diminuzione delle vendite di ogni singolo gioco contraffatto e forti perdite economiche e di immagine, ma i più colpiti sono e restano i bambini. Ma come si riconosce un giocattolo contraffatto? Facciamo un breve identikit: il prezzo, in genere inferiore a quello del gioco venduto nei negozi; il confezionamento, i giocattoli contraffatti sono privi della confezione rigida di cartone in quanto inseriti in buste di cellophane; il marchio, simile all’originale ma non identico, modificato onde evitare di incorrere in accuse di usurpazione del marchio; la qualità, i giocattoli contraffatti infatti sono prodotti con plastica pessima e con materiali considerati tossici ai fini della nostra normativa. Si tratta in sostanza di una falsa riproduzione del giocattolo originale realizzata copiando il design ed utilizzando un marchio ed un nome identificativi del prodotto simile, ma non uguale, all’originale. La prima cosa da fare è scegliere giocattoli sui quali sia stato apposto il marchio Ce, in quanto sottoposti ai necessari controlli di sicurezza previsti dalla Comunità Europea. Il marchio Ce è stato introdotto dalla direttiva 88/378/Cee, recepita in Italia con il decreto legislativo 1991/313, la quale ha stabilito i requisiti di sicurezza per i giocattoli, destinati ai ragazzi di età inferiore ai 14 anni, e le misure di sicurezza per la loro fabbricazione e vendita. Allo scopo di tenere conto dell’inevitabile evoluzione tecnologica, si è reso opportuno rivedere la legislazione comunitaria in materia sostituendo la vecchia direttiva con un nuovo testo, aggiornato e conforme alle mutate condizioni. Entro il 20 gennaio 2011 gli Stati membri dovranno adottare la nuova direttiva 2009/48/Ce sulla sicurezza dei giocattoli e sulla loro libera circolazione nella Comunità che va a sostituire la precedente ed applicarla entro il 20 luglio 2011.