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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 14 Marzo 2011 |
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SERVIZI DI SOLLIEVO, NUOVI CRITERI PER L´ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE : ´UN PERCORSO INTEGRATO, DOVE IL SOCIALE, IN ACCORDO CON LA SANITA`, ASSICURA INTERVENTI PER UN SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE CON SOGGETTI CON PROBLEMATICHE PSICHIATRICHE´. |
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Ancona, 15 Marzo 2011 - Aumento del contributo regionale, coinvolgimento della nuova Provincia di Fermo e una redistribuzione delle risorse sulla base della popolazione servita e del territorio di competenza. Sono queste le principali novita` che riguardano i Servizi di Sollievo in favore di persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie. Un progetto sperimentale avviato nel 2001 e poi proseguito negli anni visti i benefici riscontrati da parte di coloro che li hanno utilizzati: in particolare, servizi di tempo libero e punti di aggregazione e risocializzazione, di promozione dell´auto-mutuo aiuto, di residenzialita` breve. ´Con i Servizi di Sollievo ´ spiega l´assessore alle Politiche sociali e alla Famiglia, Luca Marconi ´ la Regione Marche ha dato inizio a un percorso integrato, dove il sociale, titolare della progettazione, in accordo con la sanita`, assicura nuovi interventi per un sostegno alle famiglie con soggetti con problematiche psichiatriche´. ´Gli interventi e i servizi messi in atto in questi anni, in maniera capillare nei singoli territori ´ continua Marconi - hanno fornito agli utenti e alle loro famiglie risposte adeguate e soddisfacenti che si sono consolidate e ampliate, di cui non e` possibile prescindere per assicurare la completezza delle risposte assistenziali di cui i malati mentali e le loro famiglie hanno bisogno´. La famiglia rappresenta, dunque, il soggetto principale di una politica dei servizi che voglia rideterminarsi attraverso un nuovo modello organizzativo. ´Il consolidamento del ruolo della famiglia ´ sostiene Marconi ´ e` pertanto un obiettivo centrale´. I Servizi di Sollievo devono caratterizzarsi come servizi rivolti direttamente alle famiglie che abbiano nel proprio nucleo persone con sofferenza psichica e devono affiancare tutti gli interventi curativi e riabilitativi assicurati dal sistema sanitario. Ogni singolo progetto, di durata triennale, dovra` pertanto prevedere la costruzione di una rete di interventi sociali e socio-sanitari ´intorno ed insieme´ con la famiglia. Saranno coinvolti tutti gli Ambiti territoriali sociali e tutti i Dipartimenti di salute mentale della regione. Le Province, per la progettazione e per l´attuazione dei progetti, svolgono un ruolo fondamentale di raccordo e di concertazione, che sara` riconfermato, coinvolgendo anche la nuova Provincia di Fermo. Il contributo regionale e` stato fino al 2010 di 1.020.000 euro; per il 2011 sara` incrementato e sara` pari a 1.080.000 euro I criteri di riparto dei contributi regionali, diversamente agli anni precedenti basati su una mera suddivisione in parti uguali tra le Province, prevedranno l´applicazione di parametri oggettivi come la popolazione servita e il territorio di competenza, assicurando che nessuna Provincia riceva finanziamenti inferiori a quelli dell´anno 2010. I progetti dovranno essere presentati alla struttura dirigenziale regionale competente entro la data da questa indicata e comunque non oltre il 15 aprile 2011. I progetti saranno valutati entro il 10 maggio 2011; quelli approvati dovranno cominciare entro il 31 maggio 2011. |
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LA VITA NELLE FATTORIE PROTEGGE I BAMBINI DALL´ASMA |
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Bruxelles, 14 marzo 2011 - Un nuovo studio dimostra che i bambini che vivono nelle fattorie hanno un rischio significativamente minore di sviluppare l´asma rispetto ai loro coetanei. Questa ricerca è stata in parte sostenuta da due progetti finanziati dall´Ue: Gabriel ("A multidisciplinary study to identify the genetic and environmental causes of asthma in the European Community") e Parsifal ("Prevention of allergy - risk factors for sensitization in children related to farming and anthroposophic life style"). Gabriel è stato finanziato nell´ambito dell´Area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq) e Parsifal nell´ambito del Programma "Qualità della vita e gestione delle risorse viventi" del Quinto programma quadro (5° Pq) dell´Ue. L´incidenza dell´asma tra i bambini europei è in continuo aumento. Non tutti i bambini però sono ugualmente a rischio e diversi studi pubblicati negli ultimi anni hanno mostrato che i bambini che vivono in fattorie hanno una minore probabilità di sviluppare l´asma rispetto ai loro coetanei. Un team internazionale di ricercatori ha confermato questa scoperta in uno studio epidemiologico pubblicato sulla rivista New England Journal of Medicine (Nejm). Lo studio ha mostrato che la minore sensibilità dei bambini delle fattorie all´asma è in gran parte conseguenza della loro esposizione a una maggiore varietà di microorganismi rispetto agli altri bambini che vivono nella stessa regione. L´asma è una delle malattie croniche più diffuse tra i bambini in Europa, capire cosa lo causa è importante. Per scoprire il perché i bambini delle fattorie soffrono meno di questo disturbo, i ricercatori hanno esaminato un gruppo di bambini in età scolastica provenienti dalla Baviera in Germania e hanno confrontato i bambini che vivono nelle fattorie con altri degli stessi distretti rurali che avevano pochi contatti diretti con le fattorie. Hanno studiato in particolare i microbi presenti negli interni domestici, raccogliendo polvere domestica dalle stanze da letto dei bambini e analizzando il Dna (acido deossiribonucleico) di batteri e funghi in questi campioni. I risultati hanno mostrato che i bambini delle fattorie devono gestire una varietà molto più ampia di microorganismi rispetto ai bambini che vivono in altri ambienti. Secondo i ricercatori, i batteri e i funghi sembrano agire come guardiani della salute e quindi più è varia la popolazione di microbi, minore è il rischio di asma. Come esattamente le cellule e le spore facciano ciò non è ancora chiaro, ma il team ha proposto una serie di possibili spiegazioni. "Una possibilità è che una particolare combinazione di specie di microbi stimola il sistema immunitario innato e quindi impedisce che esso entri in uno stato che facilita lo sviluppo dell´asma," suggerisce il dott. Marcus Ege della Clinica chirurgica pediatrica presso la Ludwig-maximilians-universität, München (Lmu Monaco) in Germania. In alternativa, la continua esposizione a molti diversi microorganismi potrebbe rendere più difficile per le specie che potenzialmente inducono l´asma diventare le forme dominanti nelle vie respiratorie inferiori, sottolinea il dott. Ege. La diversità microbica da sola però non è abbastanza per prevenire l´asma. Probabilmente ci vuole una particolare combinazione di specie per esercitare un effetto protettivo, suggeriscono i ricercatori. "All´interno dell´ampio spettro di organismi che abbiamo esaminato, ce ne sono alcuni che potrebbero essere di particolare interesse," commenta il dott. Ege. "Tra queste ci sono alcune specie di bacilli e stafilococchi - Staphylococcus sciuri, per esempio - e funghi del tipo Eurotium." I ricercatori hanno in programma di esaminare - a livello di singole specie - la natura del legame tra i microorganismi nella polvere domestica e l´effetto protettivo, con l´obiettivo a lungo termine di identificare i candidati che potrebbero servire da base per un vaccino vivo contro l´asma. "Abbiamo molta strada da fare prima di poter presentare nuove misure preventive, ma almeno adesso abbiamo dei candidati per lo sviluppo di un vaccino," conclude il dott. Ege. Per maggiori informazioni, visitare: Lmu Monaco di Baviera: http://www.En.uni-muenchen.de/index.html New England Journal of Medicine (Nejm): http://www.Nejm.org/ |
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UN CUORE ANZIANO PUÒ ANCORA SALVARE UNA VITA |
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Roma, 14 marzo 2011 - Dopo un primo progetto pilota nelle regioni Emilia-romagna e Toscana, si estende a livello nazionale ‘Adonhers’, programma con l’obiettivo di utilizzare cuori da donatori over 55. Lo start-up è stato presentato l´ 11 marzo presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche nel corso di un convegno organizzato da Istituto di fisiologia clinica del Cnr e Centro nazionale trapianti ‘Anche un cuore anziano può donare una vita’ è il titolo del convegno tenutosi oggi a Roma presso l’aula Marconi del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), organizzato dall’Istituto di fisiologia clinica (Ifc-cnr) di Pisa e dal Centro nazionale trapianti (Cnt), che ha dato il via alla creazione di un network nazionale per utilizzare cuori prelevati da donatori over 55 attraverso il coinvolgimento dei centri cardiochirurgici di trapianto, dei livelli interregionali (Airt, Nitp e Ocst) e creando una rete nei centri di neuro rianimazione che statisticamente forniscono il maggior numero di donazioni. La manifestazione ha visto la partecipazione del presidente del Cnr, Luciano Maiani e del direttore del Cnt, Alessandro Nanni Costa. Il convegno ha ricevuto il patrocinio di ministero della Salute, Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (Aido) e Cittadinanzattiva. Il progetto prende le mosse dai risultati scientifici acquisiti a partire dallo studio ‘Adonhers’ (Aged Donor Heart Rescue by Stress Echo) condotto dall’Istituto di fisiologia clinica di Pisa unitamente alle Regioni Emilia–romagna e Toscana. “La ricerca in forma sperimentale ha evidenziato la possibilità di prelevare, a fini trapiantologici, cuori da donatori superiori ai 55 anni d’età una volta escluse, attraverso il sistema di accertamento dell’eco-stress, coronaropatie prognosticamente significative e cardiomiopatie occulte, solitamente legate all’età anagrafica”, spiega il responsabile scientifico, Tonino Bombardini dell’Ifc-cnr. “Il progetto ha permesso di effettuare con successo 19 trapianti, registrando un esito del tutto sovrapponibile a quello dei donatori standard. La novità è, dunque, la possibilità di usare questa tecnica nell’esame dello stato dell’organo per garantire una maggiore attendibilità nella valutazione della funzionalità stessa, rispetto agli accertamenti standard”. L’estensione del programma a livello nazionale sotto il coordinamento del Centro nazionale trapianti è stata ora finanziata dal ministero della Salute attraverso il Ccm (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie). “L’ampliamento della platea di donatori di cuore tra coloro che hanno superato i 55 anni potrebbe portare a una netta diminuzione dei pazienti in lista trapianto”, aggiunge Eugenio Picano, direttore dell’Ifc-cnr di Pisa. “Con l’aumento dell’età media dei donatori potenziali, è necessario collaudare il cuore anziano prima del disco verde alla donazione. Questo sistema può contribuire a rilanciare la donazione di cuore, in lieve flessione nel 2010”. Secondo i dati del Cnt sono stati 273 i trapianti di cuore eseguiti nel nostro Paese al 31 dicembre 2010. I pazienti in lista di attesa sono 728 e la permanenza media in lista è di 2,36 anni. Inoltre, dal confronto con i registri europei, l’Italia è al di sopra della media europea per quanto riguarda la sopravvivenza dell’organo. “Per rispondere alle richieste dei pazienti in lista d’attesa è necessario lavorare sulle opposizioni alla donazione e sulla comunicazione ai cittadini. Eppure, aumentare il numero degli interventi non è strettamente vincolato a quello delle donazioni”, commenta il direttore del Cnt, Alessandro Nanni Costa. “L’aumento dell’età media dei donatori, ad esempio, ci pone di fronte a nuove sfide che il Centro ha già raccolto e l’estensione a livello nazionale del programma ‘Adhoners’ va nella giusta direzione”. |
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ROBOT EVOLUTI PER DARE ALLE PERSONE UNA SPINTA DEAMBULANTE |
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Bruxelles, 14 marzo 2011 - Le persone con gravi problemi agli arti e che non possono camminare prendano nota: si vede una luce alla fine del tunnel. Un team di ricercatori finanziato dall´Ue sta coniugando conoscenza e innovazione per sviluppare nuovi robot che aiuteranno le persone a fare un passo in avanti. Coordinato dall´Istituto di Automazione allUniversità di Brema in Germania, il progetto Corbys ("Cognitive control framework for robotic systems") ha ricevuto 6,1 milioni di euro nell´ambito del tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq). La University of Hertfordshire nel Regno Unito, da parte sua, sta contribuendo in grande misura al progetto costruendo i dispositivi cognitivi di questi robot. Il dott. Daniel Polani e il suo team dalla School of Computer Science dell´università hanno già ottenuto una sovvenzione da 780.800 euro per il lavoro che svolgeranno nel progetto, che ha una durata di 4 anni. "Già esistono alcuni robot che aiutano le persone a camminare, ma la questione è che essi necessitano di attenzione e monitoraggio continui da parte dei terapeuti e non sono in grado di monitorare efficacemente gli esseri umani," spiega il dott. Polani. "In Corbys, lo scopo è quello di avere dei robot che comprendono le necessità degli esseri umani in modo da poter operare autonomamente." Nell´ambito del piano, il team di Hertfordshire concentrerà il proprio lavoro sul controllo cognitivo ad alto livello di questi robot e della loro sinergia con il comportamento umano. Gli scienziati affermano che questo si basa su principi e metodologie ispirate dalla biologia e sviluppate dal team della School of Computer Science negli ultimi anni. "Noi riteniamo che tutti gli organismi ottimizzano le informazioni e le organizzano in modo efficiente al loro posto e che questo modella il loro comportamento; in un certo senso dice loro in parte cosa fare," osserva il dott. Polani. "Noi crediamo che esso aiuterà il nostro sistema a prendere delle decisioni in modo simile agli organismi e a "leggere" meglio le intenzioni degli esseri umani che supporta. Inoltre, noi useremo queste tecniche per equilibrare chi prende il comando tra robot e uomo." I partner di Corbys, che è partito a febbraio di quest´anno, creeranno due dimostratori, che includono un innovativo sistema mobile per la riabilitazione motoria assistito da robot che potrebbe soddisfare in modo ottimale le esigenze dell´utente in varie fasi della riabilitazione. Questi robot sono unici poiché saranno in grado di affrontare gli ambienti dinamici e complicati in cui si muovono gli esseri umani. I partner di Corbys affermano che i moduli di controllo cognitivo ad alto livello, il modulo di auto consapevolezza a guida semantica, la struttura cognitiva per la previsione e la sinergia con il comportamento umano, tutti supportati da un evoluto sistema multi - sensore per rendere possibile la percezione dinamica e dell´ambiente, faranno sì che questi robot siano consapevoli della situazione circostante e la possano controllare. Il consorzio Corbys formato da 12 membri comprende esperti provenienti da Belgio, Germania, Norvegia, Spagna e Regno Unito. L´ue è un´importante sostenitore di progetti che si concentrano sui sistemi cognitivi e sulla robotica, e sta finanziando 38 progetti attivi in questa specifica area nell´ambito del 7°Pq. Il programma di lavoro Tic nell´ambito del 7° Pq è diviso in otto "Sfide", con la Sfida 2 che è "Sistemi cognitivi, interazione e robotica". L´ue ritiene che i sistemi Tic, compresi i robot e i sistemi robotici, devono essere più robusti, facili da usare e consapevoli del contesto. Per maggiori informazioni, visitare: University of Hertfordshire: http://www.Herts.ac.uk/home-page.cfm Scheda informativa del progetto Corbys su Cordis, fare clic: http://cordis.Europa.eu/fetch?caller=fp7_proj_en&action=d&doc=1&cat=proj&query=012e99d70a86:4f66:55d86cab&rcn=97393 Tic Sfida 2: Sistemi cognitivi, interazione, robotica: http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/programme/challenge2_en.html |
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A MILANO I MAGGIORI ESPERTI DI NEUROSCIENZE DA TUTTO IL MONDO PER IL "BRAIN FORUM 2011" |
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Milano, 14 marzo 2011 - Il 4 e 5 aprile approda a Milano il Brain Forum, la conferenza internazionale di neuroscienze a cui parteciperanno i maggiori esperti di tutto il mondo. L´iniziativa è stata presentata l’ 11 marzo dall’assessore alla Salute Giampaolo Landi. Il Brain Forum, quest’anno alla seconda edizione, è ideato da Viviana Kasam, presidente dell’associazione Brain Circleitalia, che lo ha organizzato insieme al prof. Giancarlo Comi, direttore dell’Istituto di Neurologia Sperimentale dell’Irccs San Raffaele, con il patrocinio e il contributo degli assessorati alla Salute e alla Ricerca del Comune. Al forum partecipano alcuni dei massimi neuroscienziati al mondo, provenienti da 19 Università, tra cui Harvard, Berkeley, l’Università di Gerusalemme, l’Ebri, il Weizmann, l’Epfl di Losanna. Dopo il successo della prima edizione svoltasi a Roma l’anno scorso, l’Assessorato alla Salute del Comune ha invitato Viviana Kasam a portare la manifestazione a Milano: "Ho voluto che l´edizione 2011 del Brain Forum si svolgesse a Milano - dichiara l´assessore Landi - per offrire ai milanesi l´opportunità di partecipare a un singolare evento internazionale che scandaglia sotto tanti punti di vista il cervello. Un appuntamento con i maggiori esperti delle neuroscienze e non solo, provenienti da tutto il mondo, che permetterà di conoscere in anteprima le ultime scoperte e applicazioni su quella sofisticatissima e affascinante macchina che, con i suoi 100mila miliardi di neuroni, è il cervello". Brainforum 2011, “Il colore del pensiero” è dedicato a due premi Nobel italiani: Rita Levi Montalcini, ispiratrice dell´iniziativa fin dalla prima edizione, e Camillo Golgi, il grande scienziato che fu il primo italiano a ottenere il premio Nobel nel 1906, per aver scoperto il modo di colorare i neuroni. Da questa scoperta si sono sviluppate le moderne neuroscienze, ed è stato sviluppato ad Harvard un sofisticatissimo sistema di colorazione: il Brainbow, che consente di ottenere immagini straordinarie dei circuiti neuronali e delle sinapsi in un arcobaleno di tonalità. Straordinarie fotografie Brainbow saranno esposte open air in corso Vittorio Emanuele dal 12 marzo al 12 aprile, accostate a opere d’arte contemporanea. “Siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione nella conoscenza del cervello - spiega Viviana Kasam -. E’ importante che tutti, non solo gli addetti ai lavori, siano informati di ciò che sta succedendo, perché il cervello è ciò che ci rende uomini, e la possibilità di tenerlo in forma ed espanderne le capacità, e di curare le malattie neurodegenerative, è alla base del nostro benessere”. Il convegno è articolato in due giornate: la prima, lunedì 4 aprile al Piccolo Teatro Grassi, sarà una giornata di divulgazione scientifica sulle nuove frontiere della ricerca sul cervello, durante la quale si parlerà della relazione tra cervello e creatività, memoria, arte, musica, emozioni, amore, rimpianto e linguaggio e del rapporto tra intelligenza umana e computer. La seconda giornata, che si svolgerà presso l’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, affronterà il tema “Il pensiero grigio: l’Alzheimer”. Al mattino è previsto un symposium scientifico internazionale moderato da Giancarlo Comi e William Mobley e dedicato allo stato della ricerca sulla malattia che affligge 24 milioni di persone al mondo, mentre nel pomeriggio avrà luogo una tavola rotonda divulgativa per discutere delle nuove speranze di terapia, dei modelli internazionali di assistenza e del problema socioeconomico che la crescita esponenziale della malattia sta generando in tutto il mondo. “Tra le malattie neurodegenerative - afferma Giancarlo Comi, direttore scientifico dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (Inspe) - la malattia di Alzheimer ha un ruolo particolare, sia per l’elevata frequenza, sia per gli effetti devastanti non solo sulla vita della persona che ne è affetta, ma anche all´interno del suo ambito familiare. Una miglior comprensione dei meccanismi molecolari che caratterizzano la malattia, ha aperto la strada a nuove possibilità terapeutiche che si basano su un intervento precoce oggi possibile anche per miglioramenti nell’ambito diagnostico dovuti ai potenti sviluppi delle tecniche di neuroimaging”. |
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LA REGIONE BASILICATA VARA UN TAVOLO DI MONITORAGGIO SU SANITÀ PAROLE D’ORDINE: EFFICACIA E TRASPARENZA. L’”OSSERVATORIO” APERTO ANCHE A ESPONENTI NAZIONALI. |
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Potenza, 14 marzo 2011 - Sul sistema sanitario della Basilicata vigilerà un tavolo di monitoraggio permanente con il compito di analizzare le attività svolte sia sul versante qualitativo che economico. Lo ha deciso la Giunta Regionale approvando una delibera in tal senso proposta dall’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano. Il tavolo di monitoraggio sarà coordinato dal Dirigente generale del Dipartimento Salute della Regione e, sempre con l’obiettivo di coniugare qualità ed efficacia della spesa, sarà composto da competenze del sistema sanitario regionale a cui potranno essere aggiungersi altre professionalità comunque provenienti dal settore pubblico, a partire dall´Agenzia nazionale della Sanità, di diretta emanazione del Ministero della Salute. “Era necessario rafforzare il controllo ed il monitoraggio su tutto il sistema sanitario – ha spiegato l’assessore Martorano - al fine di valutare con la massima celerità ed efficacia ogni possibile iniziativa che possa consentire alla Sanità lucana di reggere alle sfide della sostenibilità e della qualità”. La Basilicata, insomma, pur essendo tra le Regioni con i conti in ordine e un buon livello di prestazioni sanitarie, raccoglie la sfida lanciata dal Governo a fare chiarezza nel proprio sistema sanitario e lo fa con un livello di rigore e trasparenza superiore ad ogni standard, aprendo il proprio sistema di monitoraggio anche a competenze ed esperienze di caratura nazionale. E oltre a rispondere ad esigenze di trasparenza, la versione lucana del “tavolo Massicci” (come è denominato l’omologo strumento nazionale), mira anche a liberare risorse utili, creando sinergie ed evitando aree di sovrapposizione, per proseguire l´importante processo di crescita delle nostre aziende sanitarie, sempre più in una logica di sistema e di comune strategia. “Il governo della Basilicata – ha osservato il presidente De Filippo - pur potendo vantare una posizione certamente diversa da quelle della maggior parte delle Regioni (tanto del Nord quanto del Sud interessate da piani di rientro o ancor peggio di commissariamento), non intende soprassedere rispetto ad una dinamica sempre più stringente, che interessa tanto la dotazione del fondo sanitario, sempre meno coerente con i reali fabbisogni anche dei sistemi più virtuosi, quanto la struttura dei costi di sistema. Ci sono indubbi margini di efficientamento che devono essere perseguiti con particolare derterminazione al fine di assicurare sempre migliori standard qualitativi della nostra Sanità e garantire nel tempo un progressivo riequilibrio del bilancio consolidato della sanità lucana”. |
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ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ: IN AUMENTO SOPRATTUTTO TRA I GIOVANI I CASI DI MALATTIE SESSUALMENTE TRASMESSE E TRA QUESTE LA CONDILOMATOSI GENITALE. LA PREVENZIONE LA MIGLIORE ARMA |
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Lecce, 14 marzo 2011 - Prevenire è meglio che curare, non solo il motivo di un famoso spot, ma dovrebbe essere per tutti uno stile di vita. Diciamo dovrebbe, perché anche quando nella nostra società si raggiunge una certa consapevolezza sulla dannosità di certi comportamenti, comunque ci ostiniamo a ripeterli o a non osservare le adeguate accortezze. Accade così che in Italia, nonostante siano noti i rischi di contagio per via sessuale delle più svariate patologie, sia ancora troppo poco diffusa la necessità d’informarsi e di utilizzare le giuste precauzioni, così come sottolinea Giovanni D’agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Idv e fondatore dello “Sportello Dei Diritti” A comprova di quanto suddetto, sono a dir poco impressionanti i dati sull’aumento dei contagi, soprattutto tra i giovani della Condilomatosi genitale che come è noto è causata principalmente da due ceppi specifici di Papillomavirus (Hpv, Human Papilloma Virus): il 6 e l’11. Si manifesta, per lo più senza alcun sintomo soggettivo, sotto forma di escrescenze carnose presenti sui genitali o nella zona anale (le cosiddette "creste di gallo") e può causare conseguenze irreversibili sulla fertilità e sulla qualità della vita. Secondo una recente indagine nell’ambito del Sistema di sorveglianza sulle Malattie Sessualmente Trasmesse dell’Istituto Superiore di Sanità, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Igiene e Sanità Pubblica (vol. Lxvi n°6, novembre/dicembre 2010) e da uno studio condotto dalla Sigo (pubblicato su It J Gynaecol Obstet, 2008, 20:33-42) i casi di contagio della condilomatosi genitale in Italia sono raddoppiati tra il 2004 e il 2008, sino a raggiungere nel nostro Paese i 250.000 ogni anno ed una maggiore diffusione tra i giovani al di sotto dei 25 anni. Peraltro, nel 2008, in circa il 4% dei pazienti con condilomi si associa anche l’infezione da Hiv. Per non parlare dei costi sociali di questo trend in crescendo che comporterebbero un costo per il servizio sanitario valutato circa sui 400 euro per caso che può essere praticato o attraverso l’utilizzo di farmaci quali l’acido tricloroacetico o l’imiquimod o anche di tipo fisico e tra questi la laserterapia o la crioterapia; v’è da dire che però assai spesso tali trattamenti non sono risolutivi ed il problema può ricomparire già solo dopo poche settimane dalla terapia. L’unica soluzione reale al problema, come tenevamo a precisare all’inizio, sta certamente nella prevenzione e quindi nella necessità d’informare la popolazione in generale ed in particolare i più giovani circa l’esistenza di questa patologia, ancora troppo poco conosciuta, sulla sua modalità di trasmissione, sull’inevitabilità di rivolgersi precocemente al proprio medico curante per una diagnosi e un trattamento adeguati. Proprio per tali ragioni, come sottolineano tutti gli studi in materia, risulta fondamentale il coinvolgimento dei partner, per evitare la trasmissione non solo dei condilomi, ma per tutte le patologie che si trasmettono attraverso i contatti sessuali, alcune purtroppo letali. |
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SANITÀ: POLVERINI, VIA LIBERA OSPEDALE DEI CASTELLI |
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Roma, 14 marzo 2011 - Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha incontrato il 10 marzo il direttore generale della Asl Roma H, Alessandro Cipolla, al quale ha comunicato ufficialmente l’apertura del cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale dei Castelli. Dopo aver effettuato tutte le valutazioni necessarie, in linea con l’attuazione del piano di rientro sanitario, che impone una approfondita verifica in merito a qualsiasi investimento in materia di edilizia sanitaria, la Regione ha autorizzato la Asl ad adottare tutti gli atti necessari per dare seguito alla realizzazione della struttura ospedaliera, in esecuzione del contratto di appalto, per un ammontare complessivo di 65 milioni di euro, secondo quanto previsto dall’Accordo di programma sottoscritto nel 2007 tra la Regione Lazio, Comune di Ariccia e la Asl Rmh. Polverini ha inoltre comunicato la decisione di avvalersi di una modalità alternativa di finanziamento delle ulteriori spese connesse alla realizzazione dell’ospedale e dei costi di gestione della struttura, attraverso project financing o la costituzione di una società mista pubblico-privato, contemplando il coinvolgimento dei più qualificati soggetti privati da individuare attraverso una apposita gara che dovrà essere indetta dalla Asl. |
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SALUTE E STILI DI VITA: LE MILANESI SONO LE PIÙ CONSAPEVOLI |
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Milano, 14 marzo 2011 - Le italiane in generale sono molto distratte e disattente nei confronti del proprio stile di vita. Le milanesi, invece, risultano più consapevoli e informate. Lo afferma un’indagine dell’Osservatorio O.n.da su “Donne e stili di vita” illustrata il 10 marzo a Palazzo Marino alla presenza dell’assessore alla Salute Giampaolo Landi. La ricerca rientra negli obiettivi della campagna ‘Il Mese dell’Intestino Sano’ promossa da Yakult con il patrocinio della Fondazione Adi (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) per sensibilizzare la popolazione ad adottare comportamenti di vita sani e orientati al mantenimento del benessere intestinale. “L’indagine che ritrae gli stili di vita delle nostre connazionali – ha detto l’assessore Landi – e mostra le milanesi come le più consapevoli (43% contro il 28%) è certamente una buona notizia. Dalla ricerca risulta che le nostre concittadine conoscono maggiormente i rischi del non praticare comportamenti adeguati (60% contro 40% a livello nazionale), hanno una più chiara e completa conoscenza in termini di sana alimentazione (46% contro 37%) e degli alimenti o prodotti che aiutano il buon funzionamento dell’intestino. Attuano, infine, con maggiore costanza e consapevolezza, comportamenti correlati al benessere generale dell’organismo e cura dell’intestino (45% contro 27%) che si traducono principalmente in maggiore assunzione di liquidi, pratica di attività fisica, consumo di crusca e prugne. Le milanesi, nonostante siano più attente alla linea e più preoccupate del rischio obesità (57% contro 45%) mangiano più spesso fuori casa (3 volte alla settimana), soffrono maggiormente di problemi intestinali (40% contro 31%) e si sentono più stressate o depresse (4 su 10 contro 1 su 10)”. Il 52% mette in atto un solo comportamento (mangia solo verdura o frutta o fa solo esercizio fisico o beve molta acqua e tisane). Il 18% segue una dieta restrittiva, privandosi di carne e proteine a detrimento di un´alimentazione bilanciata. Solo il 30% mette in pratica con regolarità più comportamenti (dieta varia ed equilibrata + attività sportiva + assunzione di liquidi + alimenti utili al buon funzionamento dell’intestino). Ben 6 donne su 10, anche fra coloro che soffrono di disturbi intestinali, non assumono prodotti, integratori o farmaci, che possano aiutare il benessere dell’intestino. Meno della metà, il 40%, consuma principalmente yogurt, frutta e verdura, fermenti lattici e fibre, seguiti da alimenti integrali, crusca e probiotici conosciuti da una stretta minoranza. Circa il 60% delle donne beve meno di un litro di acqua al giorno. Il 28% raramente fa attività fisica, intesa anche come sola camminata di almeno 30 minuti al giorno. Una donna su 4 non ha mai parlato dei propri disturbi intestinali con un medico, sia esso il medico di base, il gastroenterologo, lo specialista o il nutrizionista. Il 71% delle intervistate dichiara di essersi informata sulla corretta alimentazione e le abitudini per il benessere intestinale. Quasi la metà ritiene che l’informazione sull’argomento sia sufficiente e non meritevole di ulteriori approfondimenti. I settimanali e i mensili sono le fonti di informazioni privilegiate seguiti dalla tv, dal materiale informativo delle sale d’aspetto del medico e da internet. Solo il 22% parla di queste problematiche con il medico di famiglia, il farmacista o il dietologo. Il medico di base resta la fonte più autorevole a cui richiedere ulteriori informazioni. La ricerca O.n.da “Noi che ci vogliamo così bene” promuove le milanesi che si aggiudicano la maglia rosa della consapevolezza. “L´indagine ha permesso di classificare il campione interpellato – ha aggiunto Landi – a seconda di quanto le donne sono informate, usando quello che potremmo chiamare un ranking di informazione, a cui le intervistate attingono secondo criteri personali, in base alla loro sensibilità. Le ´sapienti´, con un titolo di studio di scuola superiore, spesso le più giovani, residenti in grandi centri abitati, lavoratrici e con una famiglia ristretta, identificano il benessere come sana alimentazione, più attività fisica, più bere molta acqua più evitare fumo e/o altro. Le ´selettive´ hanno titoli di studio differenti e appartengono a tutte le età: il loro concetto di benessere è più circoscritto. Le ´monotematiche´, infine, hanno più spesso un titolo di studio di scuola media inferiore e si focalizzano su un unico fattore: o solo sulla corretta alimentazione o solo attività fisica o solo altro”. “Questa importante ricerca – ha sottolineato l´assessore - richiama di nuovo la nostra attenzione sul ruolo dell’informazione e di un’alimentazione corretta. Imparare a mangiare in modo sano e adeguato non è scontato: è un esercizio, un impegno, una pratica. Le donne sono le protagoniste del buon mangiare perché compete a loro, quasi sempre, preparare la cena che è il pasto più significativo della vita familiare. E´ da loro che passa il concetto di ´benessere´, a partire dal consumo di frutta e verdura. Come a dire: una donna informata sull’alimentazione è una garanzia per la condotta alimentare di tutta la famiglia. Un discorso che vale anche e soprattutto per la salute degli organi preposti alla digestione e alle principali funzioni metaboliche che mostrano disturbi legati allo stress e al consumo erroneo di fritti, insaccati, grassi saturi, zuccheri in eccesso, alcolici fuori pasto”. |
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BOLZANO: CONVEGNO INTERNAZIONALE SULL’AUTISMO ALLA LUB |
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Bolzano, 14 marzo 2011 - Il convegno sul tema "Tratti autistici - Conoscenze attuali e sviluppi", che si svolgerà mercoledì 16 marzo presso la Lub, è promosso dalle Intendenze scolastiche di lingua tedesca, italiana e ladina. Si svolgerà mercoledì 16 marzo, dalle ore 9,00, nell’Aula magna della Libera Università di Bolzano il convegno internazionale incentrato sul tema “Tratti autistici - Conoscenze attuali e sviluppi”. Il convegno è rivolto specificatamente al personale docente, agli operatori del settore sociale e della sanità. L´iniziativa è promossa dalle Intendenze scolastiche di lingua tedesca, italiana e ladina e si protrarrà sino alle ore 17,30. Alleghiamo il programma dettagliato della manifestazione. Saranno presenti al convegno gli assessori alla scuola e cultura Christian Tommasini, Sabina Kasslatter Mur e Florian Mussner, nonché i tre intendenti scolastici Nicoletta Minnei, Peter Höllrigl e Roland Verra. |
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SANITÀ FVG: A COMPARTO 15,7 MILIONI DI RISORSE AGGIUNTIVE |
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Trieste, 14 marzo 2011 - La Giunta regionale ha approvato lo schema di accordo sottoscritto lo scorso 7 marzo dall´assessore alla Salute, Vladimir Kosic, e dai rappresentanti delle organizzazioni sanitarie del comparto sanitario, confermando l´assegnazione dello scorso anno di circa 15,7 milioni di euro di risorse aggiuntive da destinare al personale a integrazione dei fondi di produttività. L´importo, cui vanno aggiunti circa 5,3 milioni di oneri riflessi, avrà una duplice finalità. Con poco meno di 8,3 milioni sarà valorizzato il disagio legato al lavoro notturno e festivo, mentre con 350 mila euro saranno riconosciuti benefici economici al personale distaccato ai corsi di laurea sanitaria. Parallelamente l´importo residuo disponibile (circa 7 milioni) sarà demandato alla contrattazione aziendale e impegnato prioritariamente in aree e settori particolarmente critici, quali reparti di degenza dell´area della medicina generale, contenimento dei tempi di attesa, screening mammografico e colon retto, assistenza domiciliare, riorientamento dell´attività infermieristica e del personale addetto all´assistenza verso modelli organizzativi innovativi, prevenzione degli infortuni sul lavoro. Le risorse aggiuntive andranno impiegate anche per raggiungere obiettivi strategici di efficienza e di sviluppo, ricavandone miglioramenti quantitativi e qualitativi nelle prestazioni, in collegamento con gli obiettivi contenuti nelle linee programmatiche regionali. |
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SANITA´: CHIODI, VERTENZA PRECARI SOLUZIONE AD OGNI COSTO NESSUN ALLARME OSPEDALE L´AQUILA. COME HUB SARA´ POTENZIATO |
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L´aquila, 14 marzo 2011 - C´è stata una chiamata alle armi, il 10 marzo , in difesa di una ipotetica, quanto improbabile, chiusura di reparti all´ospedale dell´Aquila, conseguente al taglio dei posti del personale precario, previsto da una direttiva nazionale. Tutti si tranquillizzino, stiamo lavorando alacremente da giorni per risolvere il problema precari. La soluzione ci sarà ad ogni costo". Il presidente della Regione Abruzzo, e Commissario ad acta per la Sanità, Gianni Chiodi, replica così all´allarme lanciato dal vice presidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, e dal dimissionario sindaco dell´Aquila, Massimo Cialente. "Sento di rassicurare i cittadini aquilani a ragion veduta - spiega il Presidente/commissario - Per evitare il taglio dei posti al nosocomio dell´Aquila, che come tutti sappiamo sta uscendo da una difficile gestione del post sisma, c´è l´impegno per una deroga nell´applicazione della normativa taglia precari attraverso un decreto correttivo al Milleproroghe, di prossima approvazione". "La polemica non mi appartiene, per il mio stesso ruolo - aggiunge Chiodi - C´è chi pensa a lavorare ed a risolvere problemi e c´è invece chi li solleva solo". Il presidente chiarisce anche altre due questioni emerse da De Matteis-cialente: il Piano di riordino sanitario, illustrato nel dettaglio in sede di Consiglio comunale a Pescara ("e comunque il sub Commissario Baraldi è disponibile a fornire tutte le informazioni") ed il futuro dell´ospedale dell´Aquila. "Per il ´San Salvatore´ - sottolinea Chiodi - non c´è alcun disegno politico volto a ridimensionarlo. Di più. L´ospedale dell´Aquila è uno dei quattro hub. Puntiamo molto su questa struttura sanitaria e pertanto sarà potenziata e valorizzata a dovere". |
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PUBBLICATO IL BANDO DI GARA PER IL NUOVO OSPEDALE DI MEZZOLOMBARDO |
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Trento: 14 marzo 2011 - Esplosa poco più di un anno fa, nel gennaio 2010, la vicenda dell´ospedale di Mezzolombardo, sgomberato e poi chiuso per le gravi deficienze riscontrate nelle parti strutturali, sta ora approdando, in tempi rapidissimi, alla sua fase finale, quella della ricostruzione del presidio ospedaliero. E´ stato pubblicato infatti in questi giorni il bando, predisposto dalla Provincia autonoma di Trento-agenzia per i servizi, per l’affidamento dell’ “Appalto misto per i lavori di ricostruzione del presidio ospedaliero di Mezzolombardo e gestione e manutenzione dei servizi (energia, gas medicali, impianti elettrici, antincendio e sicurezza, antilegionella, edilizia ed aree esterne) del presidio sanitario”, per l’importo complessivo di euro 27.230.000,00 (euro 20.480.000,00 per la realizzazione del presidio ospedaliero ed euro 6.750.000 per la successiva fase di gestione e manutenzione riferita ad un periodo di cinque anni rinnovabili per ulteriori quattro anni). Il criterio di aggiudicazione è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La novità principale, sul piano operativo, è rappresentata dal "bando misto": l´impresa vincente si incaricherà della progettazione esecutiva, della realizzazione dell´opera e della sua gestione per i primi cinque anni, rinnovabili per altri quattro. Il nuovo ospedale sarà pronto entro il 2013. Una vicenda, quella dell´ospedale di Mezzolombardo, portata avanti con determinazione e in tempi rapidissimi dalla Giunta provinciale e dall´Azienda provinciale per i servizi sanitari; in poco più di un anno si è passati dall´ordinanza di sgombero alla successiva demolizione ed ora all´avvio della fase della ricostruzione, con l´indizione della gara di appalto. Il nuovo ospedale, come già annunciato a suo tempo, sarà una struttura antisismica e rispondente alla certificazione Leed, il sistema di classificazione dell´efficienza energetica e dell´ impronta ecologica degli edifici che il Trentino ha adottato qualche anno fa. I soggetti interessati possono chiedere di essere invitati alla gara inviando apposita domanda all’Agenzia per i servizi–Ufficio Gestione gare, Via Dogana, 8 - 38122 Trento, allegando la documentazione prescritta dal Bando di gara spedito alla Gazzetta Ufficiale della Ce in data 8 marzo 2011 e pubblicato all’Albo della Provincia Autonoma di Trento, alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sul sito internet della Provincia ( www.Appalti.provincia.tn.it/ ). Sul sito sono disponibili oltre al Bando i modelli di dichiarazione per la partecipazione, l´elaborato “Parametri e criteri di valutazione delle offerte” e il Capitolato speciale d’appalto. Il termine di presentazione delle domande di partecipazione è fissato per il giorno 21 aprile 2011 alle ore 12.00. |
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ASL 1 MASSA E CARRARA: PARTONO NUOVE DIFFIDE |
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Firenze, 14 marzo 2011 – Il presidente della Regione Enrico Rossi ha annunciato l’invio di lettere di diffida all’ex direttore generale della Asl di Massa e Carrara Antonio Delvino, all’ex dg della stessa Asl (oggi direttore generale a Pistoia) Alessandro Scarafuggi, all’ex direttore amministrativo Ermanno Giannetti e ai componenti dei tre collegi sindacali che si sono succeduti dal 2005 al 2010. Nelle lettere, che fanno riferimento alla vicenda del buco di bilancio della Asl, vengono formulate da parte della Regione richieste di risarcimento per complessivi 319 milioni di euro, più la restituzione da parte dei Dg di quanto percepito come indennità aggiuntiva in base agli obiettivi raggiunti nel corso della loro attività. “Quanto di recente affermato nel corso di un incontro con la stampa dalla Procura di Massa – ha commentato il presidente Rossi – conferma il buon lavoro fatto in questi mesi dai nostri uffici e dalla equipe che sta lavorando a Massa. Dopo aver inviato la prima diffida alla Deloitte, l’agenzia che certificò il bilancio 2008 della Asl nonostante fosse chiaro da una nostra lettera che, a differenza di quanto riportato nel bilancio, non riconoscevamo alcun credito all’azienda stessa, procediamo nei confronti di altri soggetti che per legge avrebbero dovuto vigilare, chiedendo risarcimento per i danni subiti dalla Regione in questa vicenda.” “Voglio ricordare che io per primo ho denunciato il buco di bilancio alla Procura e che nel marzo dell’anno scorso interruppi la campagna elettorale per convocare tutti i direttori generali e chiedere loro i conti. La Asl di Massa e Carrara dichiarò allora un disavanzo tendenziale tra i 700 e i 900 mila euro, tale da non indurre preoccupazioni. Continuiamo a lavorare per fare piena chiarezza. Siamo decisi ad ancora fino in fondo”. |
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ARTRITE REUMATOIDE, VIA LIBERA DELL’AIFA PER ABATACEPT IN PRIMA LINEA BIOLOGICA IMPORTANTI I BENEFICI CON UTILIZZO SUBITO DOPO IL METOTRESSATO |
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Roma, 14 marzo 2011– Abatacept, farmaco biologico sviluppato nei laboratori di Bristol-myers Squibb e già utilizzato in Italia da oltre quattro anni, è ora disponibile per il trattamento in prima linea biologica dell’artrite reumatoide moderata/severa dell’adulto, in combinazione con metotressato (Mtx). Il via libera nel nostro Paese segue il parere favorevole della Commissione europea dello scorso luglio. Abatacept, la prima e unica proteina di fusione umana che blocca l’attivazione dei linfociti T, è in grado di “normalizzare” il processo infiammatorio associato alla malattia e di tenerla sotto controllo nel tempo. Il suo utilizzo subito dopo il metotressato non solo è in linea con una gestione più appropriata dell’artrite reumatoide ma consente di raggiungere e mantenere, nei follow up degli studi clinici che attualmente arrivano a 7 anni, una bassa attività di malattia o la remissione. Grazie anche al buon profilo di sicurezza, più del 50% dei pazienti beneficia ancora della terapia a 7 anni. Il regime di rimborsabilità per abatacept, in classe H e soggetto a prescrizione medica limitativa (Rrl) da parte di centri ospedalieri o di specialisti (Reumatologo, Internista), è stabilito dalla determinazione dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.56 del 9 marzo 2011. L’artrite reumatoide è una patologia fortemente invalidante che colpisce in particolare le articolazioni delle mani e dei piedi e impedisce di compiere i gesti più semplici, come camminare, sollevare una bottiglia o un bicchiere d’acqua o comporre un numero di telefono. In Italia si stimano circa 300mila casi e le donne (in particolare in età fertile, tra i 35 e i 40 anni) sono maggiormente colpite con un rapporto di 4:1. La riduzione delle capacità motorie in questi pazienti determina un peggioramento della qualità di vita, perdita di capacità lavorativa, necessità di spese mediche ingenti e rischio di dover ricorrere a interventi chirurgici. Entro 10 anni dalla comparsa della malattia, il 50% dei pazienti non è più in grado di svolgere un lavoro a tempo pieno. La loro qualità di vita scende ad un livello paragonabile a quello di chi soffre di scompenso cardiaco e diabete. Abatacept si caratterizza per l’efficacia sostenuta e crescente nel tempo - un elemento cruciale nel trattamento di una patologia cronica come l’artrite reumatoide - consentendo alla maggior parte dei pazienti di tornare a condurre una vita normale. |
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LA REGIONE CALABRIA HA REDATTO GLI SCHEMI DI CONTRATTO PER LE PRESTAZIONI SANITARIE FRUIBILI DAGLI EROGATORI PRIVATI ACCREDITATI |
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Potenza, 14 marzo 2011 - Con l’approvazione degli schemi di contratto tipo relativi alle prestazioni sanitarie fruibili, da parte degli erogatori privati accreditati per l’anno in corso, è stato raggiunto un altro traguardo fondamentale nell’azione di risanamento, razionalizzazione e regolamentazione della sanità calabrese. Dopo incontri e seri confronti con tutte le associazioni rappresentative del settore sanitario privato, voluti dal Commissario “ad acta” Giuseppe Scopelliti, nel corso dei quali sono state illustrate le motivazioni e la procedura seguita per la redazione dello schema tipo dei contratti, il provvedimento è stato adottato con proprio decreto n. 20 del 4 marzo dal Commissario Giuseppe Scopelliti che ha anche recepito alcune indicazioni proposte dai rappresentanti del privato. Questo metodo di confronto, che è continuo, vuole assicurare l’osservanza delle procedure che saranno costantemente monitorate dalla struttura commissariale che, ove necessario, produrrà ulteriori circolari a chiarimento, alle quali tutti i Commissari dovranno attenersi. Tale decreto garantisce comportamenti lineari ed uniformi del settore privato accreditato su tutto l’ambito regionale con regole e criteri certi per gli operatori. La sottoscrizione dei contratti, che si auspica avverrà in tempi brevi, in ogni Azienda Sanitaria Provinciale, consentirà una corretta programmazione dell’attività da parte dei titolari delle strutture private e saranno le stesse Asp a determinare i singoli finanziamenti per l’anno 2011, per ciascun erogatore privato. Si tratta di un provvedimento che rappresenta una fondamentale inversione di tendenza rispetto al passato, quando i contratti venivano sottoscritti nei mesi finali dell’anno di riferimento con grave danno alle strutture, determinando l’impossibilità di pianificare l’attività e creando danni alla Regione, che si vedeva soccombente in numerosissimi contenziosi giudiziari attivati dalle stesse strutture private. La formulazione degli schemi tipo di contratto relativi a tutte le tipologie di prestazioni garantite dal settore privato accreditato, quindi, rappresenta un momento di totale discontinuità rispetto al passato, in una stagione in cui la sanità non può più essere vittima di miopia ed approssimazione ma deve viaggiare su indirizzi gestionali e tecnici ben definiti. Quelli che il Presidente Scopelliti, nella sua qualità di Commissario, sin dall’insediamento in questa veste, ha ribadito in tutte le sedi e durante i vari incontri e che sarà una costante di tutta la legislatura, nel solo interesse dei calabresi per la tutela del diritto alla salute costituzionalmente garantito. Questo provvedimento evidenzia, ancora una volta, come il rispetto delle regole sia un principio inderogabile nell’azione del Presidente Scopelliti in qualità di Commissario “ad acta” e di questa Giunta regionale: un’ennesima prova di buona politica al servizio del cittadino nel rispetto di quanti garantiscono le tutele assistenziali alla popolazione. |
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SANITA’, CONVEGNO CITTADINANZATTIVA, “SOSTENIBILITA’ DEL SISTEMA E’ PRIMA DI TUTTO FINANZIARIA. NO A CRITERI PENALIZZANTI PER LE REALTA’ EFFICIENTI” |
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Verona, 11 marzo 2011 - “Oggi è stato detto che la sanità dovrebbe essere come un vestito cucito su misura della persona. Io sono d’accordo e in Veneto stiamo programmando in questo senso la sanità dei prossimi anni, ma una cosa deve essere chiara: la sostenibilità di un sistema si basa prima di tutto sulla disponibilità di fondi adeguati per supportare la qualità che questo sistema sa erogare. Ecco perché ai tavoli romani stiamo conducendo una battaglia per evitare svolte pericolose e per noi inaccettabili, come il tentativo di inserire il criterio della deprivazione per il riparto del Fondo Nazionale 2011 tra le Regioni o di mettere in discussione quelli per i rimborsi della mobilità extraregionale, cioè dell’assistenza che alcune Regioni, Veneto in testa, erogano ai cittadini provenienti da tutta Italia”. Lo ha detto, l’ 11 marzo, l’assessore alla sanità Luca Coletto, nel corso di un faccia a faccia con la coordinatrice nazionale del tribunale per i diritti del malato Patrizia Moccia, nell’ambito del convegno “Sostenibilità del sistema sanitario pubblico, quali prospettive”, tenutosi a Verona per iniziativa di Cittadinanzattiva e di Fondazione Lilly per la Ricerca, con il sostegno della Regione Veneto, del Comune di Verona e dell’Ulss 20. “Sulla deprivazione – ha aggiunto Coletto – ha fatto un po’ di chiarezza in Parlamento il ministro Fazio e lo voglio ringraziare per la puntualità e la precisione del suo intervento. Ma c’è chi ancora insiste e questo è preoccupante. Per il Veneto si tratterebbe di una perdita secca di circa 200 milioni di fondi. E’ assurdo anche solo pensare che possa esistere un criterio che, invece di premiare, penalizza i sistemi sanitari regionali più efficienti, dove si riorganizza, si ottimizza la spesa, si fanno i salti mortali per conciliare la costosità con la qualità dei servizi erogati. Evitare che accada è un dovere morale nei confronti dei nostri cittadini, che pagano le tasse e che collaborano costruttivamente al successo di questi processi. A questi cittadini davvero il vestito sanitario va costruito su misura!”. Coletto ha fatto quindi riferimento al lavoro di riforma della sanità in corso in Veneto. “Non ci saranno tagli a nessun tipo di servizio erogato alla gente – ha detto – ma una riorganizzazione complessiva che ha uno scopo prioritario: portare la sanità più vicina al cittadino, renderla più efficiente e quindi anche meno costosa”. “Le nostre priorità – ha concluso – sono quindi la lotta alle liste d’attesa, lo sviluppo dell’informatizzazione, la creazione di un’assistenza territoriale forte e diffusa che faccia da filtro agli accessi impropri negli ospedali e nei pronto soccorso e dia al cittadino un servizio vicino a dove vive, l’eliminazione delle sovrapposizioni di servizi sia nel pubblico che tra il pubblico e il privato, la nascita di un’organizzazione ospedaliera basata su una rete forte di eccellenze e su un’altra composta da ospedali di supporto in grado di rispondere alle esigenze della popolazione in base alla complessità della patologia da trattare”. |
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AMMESSO A FINANZIAMENTO IL PROGETTO REDES DEL FVG |
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Trieste, 14 marzo 2011 - Il progetto denominato "Rete regionale disabilità estreme" (Redes), con il quale la Regione Friuli Venezia Giulia ha partecipato a un bando nazionale per l´ottenimento di fondi a sostegno di iniziative sperimentali e innovative in favore di persone non autosufficienti, è stato ammesso a finanziamento, collocandosi al primo posto nella graduatoria di merito tra tutti i progetti presentati dalle varie Regioni partecipanti. Ne da notizia l´assessore alla salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali, Vladimir Kosic, che ha portato all´approvazione dell´odierna seduta della Giunta regionale il piano esecutivo ed economico del progetto stesso, riformulato in relazione alle risorse assegnate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il progetto Redes è incentrato sulla volontà di rafforzare il supporto alle famiglie delle persone in stato vegetativo o in condizione di disabilità estrema e parallelamente incentivare protocolli di presa in carico attraverso strumenti di valutazione delle condizioni funzionali della persona, coerenti con i principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e le indicazioni dell´Organizzazione Mondiale della Sanità. Come precisa l´assessore Kosic, punto di forza del progetto è il cosiddetto "Fondo gravissimi", già istituito con intenti innovativi e sperimentali e che grazie al finanziamento statale potrà ora essere ulteriormente rafforzato. In questo contesto è anche prevista un´iniziativa mirata, rivolta a persone in stato vegetativo e affette da Sla (sclerosi laterale amiotrofica), che passi attraverso la messa a punto e l´attivazione di forme di presa in carico integrata specificamente dedicate. |
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SALUTE IN SICILIA: LOMBARDO E RUSSO, MEDICI BASE PROTAGONISTI SVOLTA SISTEMA |
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Palermo, 14 marzo 2011 - "Il sistema sanitario regionale siciliano sta vivendo una fase di grande riforma. Si tratta di un fatto ormai chiaro a tutti e inequivocabilmente riconosciuto". Lo ha detto il presidente della Regione Raffaele Lombardo intervenendo il 12 marzo , insieme all´assessore per la Salute Massimo Russo, al convegno ´La medicina del territorio nel nuovo Servizio Sanitario Regionale´, organizzato dalla sezione siciliana della Fimmg (Federazione Italiana Medici Medicina Generale) in un grande albergo di Palermo. "E´ naturale che questa, come qualsiasi altra grande riforma, si porti dietro qualche disfunzione che si correggera´. Ma la cosa ancora piu´ importante - ha proseguito Lombardo - e´ che oggi i medici di medicina generale si incontrano numerosi per prendere atto di un accordo che li stimola a costituire quel presidio di base che e´ fondamentale per il sistema sanitario siciliano. Piu´ importante che i poliambulatori o i Pta, per fare un esempio, perche´ il medico di base e´ il primo approccio che il cittadino-paziente ha con il sistema sanitario. Che questi medici si incontrino e si riorganizzino per accettare lo spirito della riforma, e´ un fatto molto bello e molto positivo". "Questa e´ una giornata che vuole anche celebrare l´impegno dei medici di medicina generale - gli ha fatto eco l´assessore Russo - quali protagonisti del processo di attuazione della riforma. Abbiamo puntato su questa figura fondamentale: la buona, antica ma moderna, figura del medico di famiglia, oggi protagonista di una svolta verso il territorio". "Con un contratto - aggiunge Russo - che e´ il primo in Italia dopo l´accordo collettivo nazionale, i medici di medicina generale avranno in Sicilia tutti gli strumenti, anche economici, per essere davvero protagonisti, ma al tempo stesso la responsabilita´ di stare vicino al cittadino, di orientarlo all´interno della struttura sanitaria e, dunque, di seguirlo. Tutti insieme per proseguire nel percorso verso una svolta che sara´ epocale". |
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SALUTE: POLVERINI, SUCCESSO ´MI STATE A CUORE´ DIMOSTRA SUA NECESSITA´ |
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Roma, 14 marzo 2011 - Sono 2.527 le visite gratuite effettuate sui camper della Regione, nei mercati rionali di Roma e del Lazio, nelle prime due settimane della nuova campagna di promozione della Salute della Regione Lazio, ‘Mi state a Cuore’, rivolta ai ‘50 e.. Oltre’, che ha visto la presidente Renata Polverini visitare i camper al mercato di Cinecittà Est a Roma. “Mi pare che il successo dei camper dimostra ce ne fosse bisogno” ha affermato Polverini incontrando i cittadini ultracinquantenni, che fin dalle prime ore del mattino si sono messi in coda in attesa del proprio turno, e i medici dell’Inmp San Gallicano e del San Camillo che hanno effettuato le visite gratuite tra cui oculistiche, dermatologiche, consulenze ginecologiche. Un servizio, ha spiegato Polverini, che vuole “avvicinare la sanità alle persone ed educarle alla prevenzione”; inoltre, aggiunge, “chi oggi non si vede diagnosticare nulla non andrà a intasare il Cup”. Per questo, ha annunciato il governatore del Lazio, verrà potenziata la comunicazione attivando “altre realtà del territorio per informare quando ci sono queste possibilità. La gente vuole saperlo dai municipi, dalla parrocchia, dalla scuola e noi ramificheremo l´informazione ancora di più”. Nel mercato rionale di Cinecittà Est da giovedì a sabato sono state effettuate 589 visite, di cui in particolare misurazione della pressione arteriosa; visite oculistiche; visite internistiche anche visite radiologiche. Nella provincia, i medici ai camper della Regione Lazio a Viterbo al mercato rionale di Piazza Martiri d’Ungheria hanno garantito 143 prestazioni. Nei prossimi giorni invece i camper si sposteranno al Mercato Laurentino 38 – Via Sapori (Xii Municipio) dal 14 al 16 Marzo; mentre lunedì 14 marzo saranno a Rieti presso il mercato Rionale Sojourner Via Oreste di Fazio; martedì 15 a Latina al mercato Rionale Via Rossetti; mercoledì 16 a Tivoli al mercato Rionale Via Lungo Aniene Impastato. Inoltre anche per questa campagna, come per Progetto Donna, è stato realizzato un vademecum ‘Mi state a cuore’ con consigli utili per la salute degli over 50, che verrà distribuito proprio dall’inizio della prossima settimana in tutti i mercati rionali dove sostano i camper della Regione Lazio. |
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REGIONE LOMBARDIA PATROCINA E SOSTIENE MOSTRA ´GLI OCCHI DI CARAVAGGIO´ |
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Milano, 14 marzo 2011 - Vittorio Sgarbi nuovo ministro dei Beni culturali sarebbe una risorsa importante per l´Italia. Lo ha detto il 10 marzo l´assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Massimo Buscemi, in occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra ´Gli occhi di Caravaggio - Gli anni della formazione tra Venezia e Milano´. ´Se avrò modo di parlare con il presidente Berlusconi in occasione dell´inaugurazione della mostra - ha proseguito Buscemi - gli esprimerò questa mia posizione. La nomina di Sgarbi a ministro sarebbe una grande gioia e porterebbe sicuramente una notevole ricchezza nella politica culturale´. La rassegna dedicata a Caravaggio, curata dallo stesso Sgarbi, è ospitata al Museo Diocesano di Milano (11 marzo - 3 luglio) e raccoglie le opere che hanno segnato la formazione artistica di Michelangelo Merisi. Alla conferenza stampa, oltre a Buscemi e a Sgarbi, sono intervenuti Letizia Moratti (sindaco di Milano), Iole Siena (presidente di Arthemisia Group), Paolo Biscottini (direttore Museo Diocesano) e Mina Gregori (storica dell´arte). ´Regione Lombardia - ha proseguito Buscemi entrando nel merito dei contenuti dell´esposizione - ha deciso di patrocinare e dare un contributo a questa iniziativa nonostante il periodo difficile da un punto di vista economico e finanziario´. L´assessore ha ringraziato poi Vittorio Sgarbi per l´idea della mostra e la ´genialata´ del titolo ´che sicuramente attirerà molti visitatori´, ricordando anche la positiva collaborazione con lo stesso Sgarbi che ha portato ad ospitare a Palazzo Reale alcune mostre promosse da Regione Lombardia e dedicate ai temi ambientali. ´La nostra scelta in questa fase - ha sottolineato Buscemi - è di privilegiare i grandi eventi, le grandi mostre e le grandi istituzioni e fondazioni culturali che danno lustro alla Lombardia nel mondo. La nostra terra è spesso nota per il commercio, l´industria e la finanza ma va sempre ricordato che in Lombardia c´è un patrimonio artistico, architettonico, storico e monumentale di primaria importanza mondiale´. |
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LA MOSTRA LEONARDESCHI. DA FOPPA A GIAMPIETRINO: DIPINTI DALL’ERMITAGE DI SAN PIETROBURGO E DAI MUSEI CIVICI DI PAVIA |
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Pavia, 14 marzo 2011 - La cultura è tutta continuità, è tutta un’eco” ha scritto il poeta del Novecento Iossif Brodskij. L’attività dei seguaci di Leonardo - la cui rivoluzione in pittura non poteva non infl uenzare stuoli di artisti – è divenuta un’eco originale, un’eco intensa che la straordinaria mostra in programma al Castello di Pavia dal 20 marzo al 10 luglio 2011 ci aiuterà a cogliere. Per la prima volta il Museo Statale Ermitage presta un nucleo importantissimo di dipinti lombardi del Cinquecento: 22 opere della sua collezione, molte delle quali considerate fi no a tutto l’Ottocento originali di Leonardo, che insieme ad altrettanti dipinti delle collezioni pavesi condurranno il visitatore a scoprire quanto il genio toscano in terra lombarda abbia determinato e reso possibile nuovi sviluppi artistici; una intensa stagione ove seguaci e imitatori del Maestro acquisivano, interpretavano e diffondevano il “nuovo” leonardesco. La mostra Leonardeschi. Da Foppa a Giampietrino: dipinti dall’Ermitage di San Pietroburgo e dai Musei Civici di Pavia proporrà dunque testimonianze di prim’ordine della pittura lombarda del periodo di massima fioritura del Rinascimento, come la Sacra famiglia e Santa Caterina di Cesare da Sesto che Stendahl considerava la cosa migliore creata da Leonardo o la famosa Flora di Francesco Melzi, l’allievo prediletto del Maestro: opera che per trent’anni non è uscita dalle sale dell’Ermitage e che il prestigioso museo russo ha voluto prestare per questo importante evento, curato da Tatiana Kustodieva, conservatore dell’Ermitage, e da Susanna Zatti direttore dei Civici Musei di Pavia (Catalogo Skira). E numerosi saranno anche i quadri esposti per la prima volta fuori dalla Russia, in questa occasione Tra questi, la Maria Maddalena penitente di Giampietrino, a suo modo un antesignano del manierismo lombardo, e l’importantissimo San Sebastiano di Luini, un ritratto, unico nel suo genere, di un governante di Milano (forse Francesco Maria Sforza) con le sembianze del patrono della città, a sottolineare le pene d’amore per una donna. Promossa dal Comune di Pavia, Musei Civici di Pavia e Museo Statale Ermitage, dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia e dall’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, con la collaborazione della Fondazione Ermitage Italia e dell’Università di Pavia e il patrocinio della Provincia di Pavia, organizzata dai Musei Civici di Pavia e da Villaggio Globale International, la mostra è stata quindi inserita dai Governi dei due Stati tra gli eventi principali dell’Anno Italia/russia, insieme ad un’altra esposizione organizzata e promossa da Pavia e dall’Ermitage - dedicata alla pittura italiana dell’Ottocento - che il prossimo autunno verrà inaugurata a San Pietroburgo. Entrambi questi eventi sono infatti il frutto di una comune progettazione e di un più ampio e variegato programma di collaborazioni avviato, fin dal 2009, tra Pavia e l’Ermitage con la Fondazione Ermitage Italia, per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico, la ricerca scientifi ca, il restauro, lo studio della museologia e del collezionismo. Il progetto dedicato ai pittori lombardi attivi tra il Xv e l’inizio del Xvi secolo e dunque alla stagione artistica che precedette, accompagnò e seguì l’esperienza milanese di Leonardo - dal 1482 al 1499 e poi dal 1507 al 1512/13 - nasce dunque da due considerazioni. Da un parte vi è infatti la consapevolezza dell’importanza che Pavia ebbe nella maturazione degli studi e delle riflessioni del Maestro e nella penetrazione dei suo dettami artistici (gli studi per lo sviluppo a pianta centrale della Cattedrale, gli spunti |
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BEHAVING LIKE HELTER-SKELTER XAVIER MAZZAROL MILANO 23 MARZO 30 APRILE 2011. |
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Milano, 14 marzo 2011 - Unosolo annuncia Behaving like Helter-skelter, la prima mostra personale in Italia dell’artista francese Xavier Mazzarol. Per l’occasione l’artista ha concepito e realizzato un nuovo corpo di lavori prendendo spunto dai molteplici significati di un termine inglese, Helter-skelter, divenuto di uso comune anche e soprattutto in seguito a noti fatti di cronaca. Titolo di una famosa canzone dei Beatles del 1968, si dice che il testo abbia ispirato gli omicidi commessi dalla famiglia Manson in California nell’anno seguente. Una delle vittime, Sharon Tate, era la moglie del regista e attore polacco-francese Roman Polanski, il quale nel 1968 diresse il film Rosemary’s Baby nello stesso palazzo in cui viveva l’ex Beatle John Lennon e nel quale venne assassinato nel 1980. Affascinato da questo incredibile intreccio di eventi reali e fiction cinematografica, Xavier Mazzarol esplora e sfrutta le tensioni suggerite da questo termine e che sente particolarmente affini al nostro quotidiano. Ansia, eccitazione, tradimento, piacere, paura, menzogna, cospirazione si aggrovigliano determinando uno stato di confusione e disordine, in cui intuizione e immaginazione diventano gli unici strumenti per trovare un senso nel caos. Curiosamente Helter-skelter indica anche uno scivolo a spirale molto comune nei luna park: Xavier Mazzarol decide di snodare la sua personale spirale di emozioni nello spazio di unosolo. Opere ed installazioni ben distinti tra loro in modo da creare intenzionalmente delle collisioni, rimangono allo stesso tempo legati l’uno all’altro come vasi comunicanti grazie allo spazio con cui si confrontano. 23 marzo Alle ore 19 avrà luogo una performance ispirata al film Rosemary’s Baby. Xavier Mazzarol (1976, Parigi) vive e lavora a Berlino. Tra le recenti mostre ricordiamo: Art by Telephone, a cura di Rebecca Lamarche-vadel e Cecile B.ewans, Art¶dox Fair, Fiac, Parigi (2010); Ins Blickfeld gerückt, French Institute, Berlino (2010); Thriller, a cura di Eric Stephany & Xavier Mazzarol, studio di Xavier Mazzarol, Berlino (2010); What was the word I want, Galerie Hussenot, Parigi (2008). |
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COPPA DEL MONDO SNOWBOARD FIS – 18/19 MARZO IN VALMALENCO: APERTO L´UFFICIO GARE E ARRIVO DELLE PRIME DELEGAZIONI |
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Chiesa in Valmalenco (So), 14 marzo 2011 – Aperte ufficialmente oggi le attività all´Ufficio Gare allestito al Centro Polifunzionale di piazza Ss. Giacomo e Filippo, nel cuore del paese di Chiesa in Valmalenco: a -5 giorni dalle gare di Coppa del Mondo allo Snow Park dell´Alpe Palù sono già operativi gli uffici per accogliere le prime delegazioni in arrivo. Sono gli atleti Canadesi a raggiungere per primi la Valmalenco, con una rosa di tutto rispetto: la pattuglia femminile schiera infatti Dominique Maltais, alla testa della classifica di Snowboardcross Ladies. Martedì 14 è attesa anche la rappresentativa Giapponese, cui il Comitato Organizzatore e tutta la comunità locale dedica già da oggi un particolare ed umano benvenuto, pensando al cataclisma che ha travolto il loro Paese. Sul fronte atletico, le prove libere di Snowboardcross, al cui terzo posto stagionale ambisce il valdostano Luca Matteotti, daranno il via al programma sulla neve la mattina di giovedì 17 marzo, mentre venerdì 18 sarà dedicato dapprima alle qualificazioni e quindi alle finali, attese come prevede il programma non ancora ufficializzato, tra le 12.00 e 13.15. Sabato 19 marzo, invece, giornata del Parallelo Gigante, in cui gli Azzurri tenteranno di ottenere punti utili a tingere di tricolore il podio di specialità a fine stagione, con Roland Fischnaller (attualmente al secondo posto) e Aaron March (quarto ma in aperta corsa per il terzo gradino). Complessivamente giungeranno oltre 350 partecipanti da 28 Nazioni, portando nuovamente l´attenzione del mondo dello Snowboard, tra Team, media ed appassionati, nel comprensorio valtellinese della Valmalenco, ormai sempre più votata e specializzata nell´offerta di servizi e supporto tanto all´organizzazione di gare ad altissimo livello, sia al turismo degli snowboarder. |
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PIANCAVALLO 2011: CONCLUSA FIS MASTER CUP, SI PENSA GIÀ AI MONDIALI |
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Piancavallo (Pn), 14 marzo 2011 - Il maltempo ha costretto gli organizzatori, sci club Sacile e Promotur, a concludere in anticipo la Coppa del Mondo Master di sci alpino-Fis Master Cup di Piancavallo, annullando causa il maltempo (neve, nebbia e pioggia, visibilità ridotta a due porte) i giganti A, B e C in programma sulle piste Busa Grande e Tublat. Nonostante l´improvvisa cancellazione, nessuno dei 250 concorrenti che avrebbero dovuto prendere il via il 13 marzo si è lamentato, evitando invece di chiedere il rimborso della tassa d´iscrizione (quasi tutti) e manifestando al direttore di gara, Enzo Sima, ed al presidente del comitato organizzatore, Franco Pessot, totale condivisione su una scelta giudicata opportuna in funzione della sicurezza in pista. Un attestato, spiega il massimo dirigente dello sci club Sacile, pari a quello ricevuto per la qualità tecnico-ambientale dei superG e degli slalom disputati tra venerdì e sabato. Se ne va così in archivio la quinta edizione consecutiva della Fis Master Cup a Piancavallo, divenuta ormai tappa fissa e di riferimento mondiale per un circuito agonistico-amatoriale che può contare su 70mila praticanti nel mondo, 3mila dei quali in Italia dove si organizzano ogni anno 220 gare contro le venti dell´Austria, quest´ultima universalmente riconosciuta come la regina dello sci alpino. Il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, tracciando un bilancio estremamente positivo anche in chiave futura, ha valutato in 250mila euro l´indotto economico per il Friuli Venezia Giulia (a fronte di un costo complessivo di 45mila euro) garantito dai 333 atleti di 16 nazioni presenti a Piancavallo in questi giorni. Una stima perfino prudente che, in ogni caso, evidenzia la forte valenza produttiva dei Master in assoluto, in questo caso di quelli della neve. D´altronde, l´affermazione di Piancavallo nella Fis Master Cup è un dato di fatto più volte ribadito proprio dal presidente della Coppa del Mondo Master Fis di sci alpino, l´austriaco Harald Herbert, ex vicepresidente del comitato organizzatore della mitica Hahnenkamm a Kitzbuehel. In tutto il circuito internazionele Fis Master, solo Piancavallo, attraverso sci club Sacile e Promotur, impegna oltre 100 uomini in pista per la preparazione delle gare, offrendo anche un´accoglienza a base di tipicità locali (quest´anno il brodeto gradese accanto ai vini Rive Col de Fer di ed ai prodotti del Consorzio Figo Moro di Caneva) al termine delle singole competizioni. Mentre Pessot ringrazia tutti, dai volontari dello sci club ("veri e propri trascinatori con il loro entusiasmo") agli uomini Promotur, dai giudici di gara ai cronometristi e ad ogni singolo elemento di una squadra sempre più rodata, la Fis si sbilancia e, considerata la candidatura di Piancavallo per i Mondiali di sci alpino del 2015, ipotizza un affatto remoto anticipo al 2012 in caso di rinuncia della sede americana prescelta, ad appena tre anni di distanza (2009) dalla prima esperienza iridata tra i Master della località pordenonese. Tra i sostenitori dell´abbinamento Piancavallo-sci club Sacile-master, sicuramente il sindaco di Sacile, Roberto Ceraolo ("orgoglioso dei miei concittadini"), ma anche i vertici della Fisi, quello nazionale con il vicepresidente Alberto Piccin ("qui è una tradizione da proseguire") e quello regionale con il presidente Emanuele Ferrari ("puntiamo naturalmente sui giovani ma consideriamo fondamentali i Master"). E i concorrenti? Entusiasti. Una per tutti, l´austriaca Maria Egger, vincitrice in superG e slalom nella categoria C6 e leader nella Coppa del Mondo generale, che definisce Piancavallo "la tappa più attesa e gradita dell´intero circuito Fis". Per Piancavallo, dove l´Italia ha festeggiato il successo assoluto in superG del sappadino Andrea Gaier (Master A) e qualche prestigiosa affermazione nelle sottocategorie (vedi la carnica-pordenonese Paola Collinassi nello slalom C5), è quindi un arrivederci a presto con i Master Fis che la prossima settimana faranno tappa in Repubblica Ceca prima di concludere la stagione a Sestriere. |
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SPORT: PRESENTATA LA SESTA EDIZIONE DE ” L´AMICO ATLETICO” |
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Pescara, 14 marzo 2011- L´assessore allo Sport Carlo Masci ha presentato l’11 marzo , nella sede pescarese dell Regione, la sesta edizione del Premio Nazionale "L´amico Atletico". Il Premio, promosso dalla Fondazione "Gabriele Cardinaletti" è organizzazto dall´Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) in collaborazione con la Struttura dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Coni, dal Comitato Paralimpico e dall´Istituto per il Credito sportivo si propone di premiare valori quali la lealtà, l´impegno, l´amicizia, il rispetto delle regole e la solidarietà nello sport. "Riuscire a considerare chi fa sport - ha detto l´assessore Masci - tramite un´altra prospettiva, quella del comportamento, trasmette valori positivi ed è per questo che la Regione sostiene le iniziative che vanno verso questa direzione. Lo sport non è solo competizione, ma è soprattutto educazione. Il ragazzo che fa sport si distingue perchè educato ai valori della lealtà e del rispetto delle regole. Ci piace cercare lo sportivo che si comporta meglio, non solo quello che ottiene risultati migliori dal punto di vista agonistico. In una società fin troppo competitiva lo sport ripropone, invece, un´attività nella quale i valori fondamentali sono sempre gli stessi e sono valori positivi. Inoltre questa esperienza ci permette di premiare anche tanti giovani che non beneficiano delle luci della ribalta che invece meriterebbero. Come Ente Regione - ha concluso Masci - ci teniamo a proseguire su questa strada". Insieme con Masci a presentare l´edizione 2011 del Premio il presidente del Coni, Ermanno Morelli; il presidente regionale del Comitato italiano paralimpico, Franco Zuccarini; il presidente dell´Ussi Abruzzo Sergio Di Sciascio, il responsabile area Abruzzo e Molise dell´Ubi banca popolare di Ancona, Michelangelo Eleuteri e il responsabile Abruzzo istito credito sportivo Sergio Gentile. Tra i testimonial del Premio, presenti alla conferenza il pallanuotista Amedeo Pomilio, il responsabile tecnico dell´Atletica Bruni Gabriele Di Giuseppe, l´atleta paralimpico Dorindo Mancinelli, il ciclista professionista Matteo Rabottini e il giovane pugile Alfonso Di Russo. Per il primo anno dal suo inizio le segnalazioni degli amici atletici si possono effettuare (da oggi) fino al 31 maggio 2011 sul sito www.Codiceatletico.it. La giornata conclusiva è in programma nel mese di giugno. |
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SPORT IN SICILIA: IN GAZZETTA PIANI DI RIPARTIZIONE PER ATTIVITA´ DEL 2010 |
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Palermo, 14 marzo 2011 - E´ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di venerdi´ 11 marzo (N. 11, supplemento ordinario 2), il decreto del dirigente del servizio "Sostegno alle attivita´ sportive e impiantistica sportiva. Osservatorio dello sport", del 28 dicembre 2010, con i piani di riparto dei contributi destinati al sostegno dell´attivita´ agonistica e all´organizzazione di manifestazioni sportive, al funzionamento dei centri di preparazione e di avviamento allo sport, al sostegno dell´attivita´ sportiva scolastica e all´attivita´ dei comitati provinciali del Coni e dei comitati regionali delle federazioni sportive. Per ottenere il finanziamento, i beneficiari dovranno presentare entro il 29 aprile prossimo, in assessorato, le attestazioni e la documentazione previste dal decreto del 28 dicembre 2010. Il decreto si riferisce alle attivita´ svolte nel 2010, in attuazione degli articoli 13 e 14 della legge regionale 8 del 1978. I fondi, stanziati nel bilancio della Regione del 2010, ammontano, complessivamente, a 8,1 milioni di euro e sono cosi´ ripartiti: 4.680.000 euro per le associazioni e le societa´ sportive siciliane, 675.000 euro per l´organizzazione di manifestazioni sportive, 1.350.000 euro per gli enti di promozione sportiva, 270.000 euro per le spese di funzionamento degli enti di promozione sportiva, 225.000 euro per gli enti locali e le organizzazioni sportive, 135.000 euro per gli istituti scolastici, 630.000 euro per i comitati regionali delle federazioni sportive e 135.000 euro per i 9 comitati provinciali del Coni. |
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