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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Marzo 2011
PRIMO WORKSHOP EUROPEO SU PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DELL´INTERAZIONE UOMO-COMPUTER  
 
Limassol, 16 marzo 2011 - Il primo workshop europeo sulla progettazione e la valutazione dell´interazione uomo-computer si terrà l´8 aprile 2011 a Limassol, Cipro. Il campo dell´interazione uomo-computer (human-computer interaction o Hci) si occupa di studiare, ideare e progettare l´interazione tra le persone e i computer. Copre, tra gli altri, il campo dell´informatica, delle scienze comportamentali e del design. Uno dei principali obiettivi dell´Hci è rendere i computer più utilizzabili e ricettivi per le esigenze dell´utente. I ricercatori impegnati in questo settore spesso lavorano sullo sviluppo di nuove metodologie di progettazione e sperimentano nuovi dispositivi hardware, creano prototipi di nuovi sistemi software, esplorano nuovi paradigmi di interazione e sviluppano modelli e teorie di interazione. Gli argomenti che saranno affrontati durante l´evento includono: l´attuale uso dei metodi di progettazione e valutazione; metodi di progettazione e valutazione unici per il settore; modelli concettuali e protocolli pratici di progettazione e valutazione; metafore, metodi e modelli interdisciplinari; trasferibilità dei metodi di progettazione e valutazione Hci ad altri settori; esami critici di caratteri qualitativi e standard software attualmente preferiti nei metodi di progettazione e valutazione nel campo del settore dell´Hci; modalità per la selezione di metodi di progettazione e valutazione di Hci, sulla base degli attributi del settore; valutazioni empiriche attraverso metodi quantitativi e qualitativi di metodi Hci specifici del settore; case studies e analisi etnografiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://sites.Google.com/site/ehcide/    
   
   
NUOVE TECNICHE SPIANANO LA STRADA ALLA NANOFOTOGRAFIA ULTRA-VELOCE  
 
Bruxelles, 16 marzo 2011 - I processi a livello atomico non sono solo minuscoli; essi spesso sono anche estremamente rapidi e quindi difficili da cogliere in azione. Ma ora, nella rivista Nature, scienziati tedeschi assieme a colleghi dagli Stati Uniti presentano delle tecniche che ci fanno fare un grande passo verso la produzione di un "film atomico". Nello specifico, essi sono riusciti a registrare immagini a intervalli di tempo talmente brevi che è possibile osservare atomi e nanostrutture in tempo reale. Il "film atomico" che mostra come gli atomi si comportano nel momento cruciale di una reazione chimica ci aiuterà a comprendere dei processi che durano solo un femtosecondo (un femtosecondo è un milionesimo di miliardesimo di secondo). La Ue ha supportato questo lavoro mediante il progetto X-ray Pump-probe ("X-ray pump-probe spectroscopies - New tools to study ultrafast surface dynamics"), che ha ricevuto una sovvenzione internazionale Marie Curie per un soggiorno all´estero del valore di quasi 160.000 euro nell´ambito del Settimo programma quadro. I tradizionali microscopi ottici che sono comunemente usati per mettere a fuoco piccoli oggetti hanno un problema fondamentale quando si tratta di osservare oggetti piccoli come un atomo. Il meglio che questo tipo di microscopio può fare è ottenere una risoluzione per oggetti grandi circa 200 nm, quasi tre ordini di grandezza più grandi rispetto al diametro di un atomo. Allo scopo di avvicinarsi alla produzione di immagini su scale di lunghezza atomiche, è necessario un approccio radicalmente differente, il cui primo passo è quello di ridurre la lunghezza d´onda della luce. La lunghezza d´onda di un fotone di luce visibile è immenso su scala atomica. La luce visibile si estende da circa 400 nanometri (nm) a 750 nm, e c´è un limite fondamentale, il cosiddetto limite di diffrazione, che determina con precisione la risoluzione minima di un oggetto ottenibile usando fotoni con queste lunghezze d´onda. I raggi-X sono necessari per ottenere una risoluzione nanometrica e sub-nanometrica, e ci sono stati radicali e importanti passi in avanti nel potere di risoluzione dei microscopi a raggi-X negli ultimi anni. Gli scienziati dell´Università di Kiel hanno usato dei lampi di luce ultra brevi nella regione spettrale dei raggi-X morbidi generati con un sistema laser. Il professor Michael Bauer dell´Università di Kiel spiega che: "le tecniche che abbiamo sviluppato ci permettono di registrare filmati di processi estremamente rapidi in modo molto più completo rispetto a ciò che era possibile fare in precedenza con tecniche simili". "Noi siamo in grado di seguire direttamente le transizioni di fase in solidi o in reazioni catalitiche su superfici," ha aggiunto il professor Bauer. Queste avvengono quando, ad esempio, atomi e molecole reagiscono gli uni con gli altri o quando gli stati dei componenti elettronici mutano. Questi processi si svolgono su scale temporali dei femtosecondi. "La quantità di informazioni ottenuta riguardando le nostre immagini al rallentatore è immensa," ha concluso il professor Bauer. "Noi otterremo conoscenze completamente nuove sulle più rilevanti proprietà elettroniche di solidi che sono importanti per una serie di tecnologie attuali e future, come ad esempio nelle telecomunicazioni." Per maggiori informazioni, visitare: Università di Kiel: http://www.Uni-kiel.de/index-e.shtml  Sovvenzione internazionale Marie Curie per un soggiorno all´estero: http://cordis.Europa.eu/mariecurie-actions/oif/home.html  Nature: http://www.Nature.com/nature    
   
   
NEW TECHNOLOGY: LA RIVOLUZIONE NELLA TUTELA DELLA SICUREZZA-DATI VIENE DAL FRIULI CON UN DISPOSITIVO MOBILE ULTRACOMPATTO CHE MEMORIZZA L’IMPRONTA DIGITALE E PERMETTE DI EFFETTUARE MICROPAGAMENTI ED ACQUISTI IN MODO SEMPLICE E AFFIDABILE  
 
Udine, 16 marzo 2011 - Card Tech rivoluziona il mondo della gestione della sicurezza dati. Grazie alla rivoluzionaria soluzione concepita dalla società udinese, impegnata nello studio e nello sviluppo di dispositivi mobile innovativi e depositaria a livello mondiale di numerosi brevetti per il settore, la strisciata della carta nel lettore magnetico o l´utilizzo di codici Pin per transazioni monetarie o accessi potrebbero diventare solo un ricordo del passato. Pinkey Touch, questo il nome del prodotto di recente introdotto sul mercato mondiale, è un innovativo dispositivo mobile dalle dimensioni ultra compatte che unisce la sicurezza della biometria, ovvero la scansione dell´impronta digitale, alla fruibilità degli standard Nfc (trasmissione wireless sicura a corto raggio), Bluetooth e Wifi. Pinkey Touch permette di effettuare micropagamenti ed acquisti in modo semplice e affidabile, sfruttando l’infrastruttura attuale ed evitando l´uso di password, codici Pin e la diffusione di dati sensibili a terzi. Con gli stessi benefici, permette di creare e gestire account, Otp ed identità nella massima sicurezza e semplicità grazie all’applicativo di password management. Anche i dati più comuni, come file word, excel o pdf possono essere memorizzati nella partizione di memoria protetta da impronta digitale o in una pubblica. Allo stato dell’arte della tecnologia biometrica, la verifica dell´impronta digitale viene effettuata internamente al dispositivo che individua con immediata e assoluta certezza il suo unico possessore, permettendo solo a quest’ultimo di utilizzare lo stesso. Biometria come semplicità d’utilizzo: con un naturale movimento del dito sul sensore non saranno più necessarie password o Pin, a tutto vantaggio della sicurezza. In un mondo in cui la privacy nella comunicazione e la sicurezza delle transazioni monetarie può essere facilmente compromessa, Card Tech ha come sua missione quella di rendere più sicure operazioni giornaliere come pagamenti e accessi fisici e virtuali, migliorandone la fruibilità e conseguentemente la qualità della vita. La strategia di crescita dell´azienda friulana prevede per il prossimo quinquennio una rapida espansione commerciale, a livello mondiale, garantita dalla concessione di brevetti internazionali. Nell’ottica di un rapido e profittevole approccio ai mercati, Card Tech valuta partnership finanziarie e commerciali che assicurino un migliore sviluppo del progetto imprenditoriale.  
   
   
EVOLUZIONE DI EDITORI E MEDIA TRA WEB, MOBILE E APP  
 
Milano, 16 marzo 2011 - iPad e nuovi tablet: solo moda o vero business? Il Web è veramente morto? Quali sono i vantaggi delle App rispetto al vecchio Web? Smartphone + tablet + Application Store: finalmente una nuova via per generare ricavi premium? Connected Tv: è arrivato il momento del televisore senza televisione? New Media: pubblicità vs premium... O esiste una terza via? A queste ed altre domande si cercherà di dare risposta all´Evento di presentazione della Ricerca 2010/2011 dell´Osservatorio New Media & Tv, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con il Cefriel. In questa fase di trasformazione paradigmatica dei Media, la Ricerca 2010/2011 si è posta i seguenti obiettivi: valutare quantitativamente il mercato dei New Media e delle New Tv nelle sue principali articolazioni; analizzare criticamente l’evoluzione dell’offerta su tutte le piattaforme digital(Sofa-media, Internet, Mobile); studiare la convergenza tra le diverse piattaforme, in particolare tra il mondo delle televisioni e il mondo di Internet, e tra quest’ultimo e il mondo Mobile; valutare l’impatto sul mercato dei nuovi canali di fruizione dei contenuti digitali (in particolare i Tablet Pc di nuova generazione e gli eBook Reader); analizzare i nuovi modelli di business abilitati dal rivoluzionario paradigma degli Application Store; individuare i principali trend in atto e tratteggiare i possibili scenari futuri. La presentazione dei risultati sarà seguita da una Tavola Rotonda a cui parteciperanno autorevoli testimoni aziendali che discuteranno delle trasformazioni in atto nel settore. Start-up Boosting by Osservatori Giocare un ruolo sempre più attivo nello stimolare la nascita e lo sviluppo di nuove avventure imprenditoriali basate sull’innovazione: è questo l’obiettivo che gli Osservatori Ict & Management si pongono a partire da quest’anno, nella convinzione che ciò rappresenti un ingrediente fondamentale per il rilancio della nostra economia. Per questo motivo nasce il progetto Start-up Boosting che, attraverso il succedersi di una serie di Call 4 Ideas collegate ai diversi Osservatori, intende identificare le idee di business e i progetti imprenditoriali più innovativi, che saranno supportati e seguiti nel loro sviluppo dalla School of Management del Politecnico di Milano. In occasione del Convegno verrà lanciata la Call 4 Ideas in ambito Digital Media & Tv. Martedì 22 Marzo 2011 - Ore 10.00, Aula Carlo de Carli - Politecnico di Milano, (Campus Bovisa) Via Durando 10.  
   
   
CABLAGGIO REGIONALE: REGIONE SCRIVE A SINDACI DELL’UMBRIA  
 
Perugia, 16 marzo 2011 - "Tra le attività dell´assessorato regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali, c´è la costituenda Repru (Rete Pubblica Regione Umbria), un´infrastruttura in fibra ottica dedicata al sistema pubblico e abilitante per gli operatori": è quanto scrive l´assessore regionale alle infrastrutture immateriali Stefano Vinti ai sindaci dell´Umbria. La rete - spiega Vinti nella lettera - è destinata a collegare le pubbliche amministrazioni dell´Umbria (Regione, Province e Comuni) e il sistema pubblico allargato di Università, Istituti di ricerca, strutture ospedaliere e scolastiche, aree industriali di interesse regionale con un duplice obiettivo. Il primo: superare, nel breve periodo, ogni forma di digital divide di primo livello, adottando di volta in volta le tecnologie più idonee a raggiungere in tempi rapidi una copertura della connettività quanto più estesa possibile; il secondo: realizzare nel medio-lungo periodo una rete regionale in fibra ottica di nuova generazione, la cosiddetta Ngn (Next Generation Network), che oltre a servire le pubbliche amministrazioni concorra al conseguimento degli obiettivi dell´Agenda digitale europea, la prima delle azioni della Strategia 2020. I più recenti programmi di sviluppo delle infrastrutture immateriali del territorio, a livello comunitario, nazionale ed anche per la nostra Regione - prosegue, stanno indicando quale obiettivo non più procrastinabile quello di orientarsi verso il cosiddetto sistema "ftth" (fiber to the home), acronimo con il quale si indica una rete di telecomunicazione in fibra ottica che raggiunge direttamente gli stabili commerciali, i condomini e le abitazioni unifamiliari e rappresenta, quindi, la tappa finale nella creazione di una capillare rete in fibra ottica. Partendo da questa premessa e dalla considerazione che nella realizzazione di un´infrastruttura in fibre ottiche i costi più alti sono docuti alle opere civili, ed in particolare alla posa in opera dei cavidotti ospitanti, sono molte - secondo Vinti - le iniziative che ciascuna amministrazione comunale può realizzare per agevolare questa infrastrutturazione capillare, almeno relativamente alla realizzazione dei cavidotti, così da ultimare la rete a spese contenute. A tal fine l´assessorato regionale - conclude Vinti - è disponibili a valutare tutte le specifiche soluzioni e le proposte di carattere generale, in un´ottica di migliore utilizzo delle risorse pubbliche.  
   
   
CON PORTALE "GIOVANIFVG.IT" ISTITUZIONI IN RETE  
 
Udine, 16 marzo 2011 - Un portale rivolto ai giovani, per favorire e stimolare il loro spirito aggregativo e l´innata creatività, dare loro voce e ridurre il divario che a volte differenzia il loro linguaggio rispetto a quello degli adulti. Questo lo scopo del portale " www.Giovanifvg.it/  " , presentato a Udine, nella sede della Regione, dall´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro. Un portale web che è di stretta attualità, se si considerano le notizie recenti secondo le quali, negli Stati Uniti, la comunicazione via internet ha superato quella svolta attraverso la carta stampata. "Giovanifvg.it", come ha specificato Molinaro, rappresenta soprattutto un esempio interessante di sinergia tra gli enti pubblici che si sono raccordati in questo progetto per sviluppare politiche giovanili rivolte direttamente ai destinatari. Il portale, ha detto l´assessore regionale, prospetta un insieme di workshop mirati ad approfondire direttamente con e tra i giovani le problematiche e le tematiche della loro età, legate in particolare all´inserimento nella società adulta e all´accesso nel mondo del lavoro. Con particolare attenzione alle aggregazioni associative. Una delle sezioni del portale, che come ha illustrato l´assessore provinciale di Udine, Adriano Piuzzi, è suddiviso in macroaree (Informazione, Studio, Lavoro, Cultura, Sport, Tempo libero) è volta a illustrare le modalità per la costituzione di un´associazione giovanile. Nella costituzione del portale, che ha comportato una spesa di 220 mila euro, sono coinvolte assieme alla Regione le quattro Province e i quattro Comuni capoluogo del Friuli Venezia Giulia: assieme hanno concorso a creare una rete virtuale, come ha affermato Molinaro, per facilitare i contatti e creare un luogo virtuale d´incontro tra i giovani. Il nuovo strumento in internet, per l´assessore costituisce "una via d´accesso privilegiata alle opportunità che vengono offerte ai giovani sul territorio". La presentazione odierna, tuttavia, per Molinaro non rappresenta semplicemente un punto d´arrivo riguardo all´azione della Regione nell´ambito delle politiche giovanili. Infatti, l´esponente regionale ha anticipato che sottoscriverà a breve un accordo con il Ministero per poter lanciare nuove iniziative, sempre rivolte ai giovani, che sappiano porre in sinergia e in rete le istituzioni, ma anche le associazioni, e, sperabilmente, pure il mondo imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia. Dopo Molinaro, Piuzzi ha dettagliato gli aspetti principali di "giovanifvg.It": è rivolto a utenti web tra i 14 e i 29 anni, e presenta, tra l´altro, parte delle 116 realtà associative giovanili esistenti nella provincia friulana, assieme a numerose associazioni dell´intero Friuli Venezia Giulia. Il portale intende infatti dare particolare voce alle realtà associative. Dell´apporto nel progetto da parte della Provincia e del Comune di Gorizia hanno poi parlato l´assessore provinciale alle politiche sociali, Licia Rita Morsolini, e comunale alle politiche giovanili, Stefano Ceretta. Quest´ultimo per ricordare che il Comune di Gorizia detiene il primato nazionale per numero di associazioni esistenti sul proprio territorio. Sulle iniziative della Provincia di Pordenone per i giovani, e attinenti al portale, si è quindi soffermato il dirigente provinciale delle politiche sociali, Gianfranco Marino. Il portale, realizzato dalla Provincia di Udine per conto della Regione con il sostegno del Ministero della Ricerca, ha come slogan "Ne(x)t generation linguaggi diversi, prospettive comuni" e mira a creare uno spazio informativo dialogando con chi studia o desidera nuove opportunità formative. Sarà proposto ai giovani negli eventi loro dedicati anche attraverso monologhi interattivi. Le prime due presentazioni avverranno a Gorizia, attorno al tema "Fahrenheit 2011: i linguaggi dell´arte". Il 22 marzo dalle ore 15 alle 17,30, nella sede del Polo Goriziano dell´Università degli studi di Trieste, è prevista una tavola rotonda su "La comunicazione giovanile nella nuova Europa". Più articolato, per l´intera giornata, il programma dell´indomani, mercoledì 23 marzo, sempre a Gorizia. Dove, a partire dalla mattina, e fino a notte inoltrata, si susseguiranno eventi. A cominciare dal Punto giovani di via Vittorio Veneto, 7 (dalle ore 10,30), con la vernice di una mostra e la proiezione di un video. Per proseguire il pomeriggio, dalle ore 14,30, al Polo universitario, al Palazzo del cinema, alla Mediateca, nella Corte Darko Bratina, con incontri di carattere artistico e musicale. E concludere la giornata con dj-vj set, dalle 22,30 alle 2,30 dell´indomani mattina, alla Pieffe Factory di Lucinico. Tra l´altro, sempre il 23 marzo, è prevista una lezione-dibattito dell´Associazione Parlamento europeo degli studenti. "Essere giovani a Pordenone" è il tema della giornata in programma per l´1 aprile nel capoluogo del Friuli Occidentale, con la presentazione, nell´Auditorium Concordia, di dieci elaborati partecipanti alla Mostra concorso per produzioni video che era rivolta a giovani dai 14 ai 24 anni. L´evento, che mira a dare spazio alla creatività dei singoli e dei gruppi, coinvolgerà, come in tutte le altre presentazioni, le scuole, i centri di Aggregazione giovanile, gli Informagiovani e l´Università. Un workshop interamente dedicato alla formazione nella creazione di un´associazione giovanile è in programma per la presentazione del portale a Trieste il 6 e 7 maggio. Tema delle giornate: "4 Youth": come e perchè fondare un´associazione giovanile. Il workshop si articolerà, sempre nel polo di Aggregazione Enrico Toti in Via del Castello, il 6 maggio, dalle 15 alle 18,30; il 7 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. Alle 22 è previsto un concerto all´associazione Etnoblog in Riva Traiana 1/3. "Presi nella rete: come far centro nella comunicazione" è infine il tema della giornata del 28 maggio, a Udine. Alle ore 14,30, nella sala Multiseum al I piano della Piramide del centro commerciale Città Fiera, a Torreano di Martignacco; e dalle ore 18,30 con performance artistiche di giovani emergenti, al pian terreno dello stesso complesso commerciale. Si tratta di un workshop che vuole offrire ai giovani nuovi spazi di condivisione e di scambio. L´intero percorso promozionale di "giovanifvg.It" sarà documentato attraverso un video che coinvolgerà i protagonisti attraverso le esperienze vissute nelle diverse occasioni.  
   
   
TELECOM ITALIA: PRESENTATE LE LISTE DI CANDIDATI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
 Milano, 16 marzo 2011 - Con riferimento all’Assemblea ordinaria degli azionisti convocata per i giorni 9 e 12 aprile 2011, per deliberare - tra l’altro - sulla nomina del Consiglio di Amministrazione della Società, Telecom Italia comunica che in data 15 marzo sono state depositate tre liste di candidati. Telco S.p.a. (la cui partecipazione complessiva è pari al 22,4% circa del capitale ordinario di Telecom Italia) ha presentato la seguente lista di candidati: 1. Cesar Alierta Izuel, nato a Zaragoza (Spagna) il 5 maggio 1945; 2.Tarak Ben Ammar, nato a Tunisi il 12 giugno 1949; 3.Franco Bernabè, nato a Vipiteno il 18 settembre 1948; 4.Elio Cosimo Catania*, nato a Catania il 5 giugno 1946; 5.Jean Paul Fitoussi*, nato a La Goulette (Tunisia) il 19 agosto 1942; 6.Gabriele Galateri di Genola, nato a Roma l’11 gennaio 1947; 7.Julio Linares Lopez, nato a Burgos (Spagna) il 26 dicembre 1945; 8.Gaetano Micciche’, nato a Palermo il 12 ottobre 1950; 9.Aldo Minucci, nato a Reggio Calabria il 4 luglio 1946; 10,Renato Pagliaro, nato a Milano il 20 febbraio 1957; 11,Marco Patuano, nato ad Alessandria il 6 giugno 1964; 12,Mauro Sentinelli*, nato a Roma l’8 gennaio 1947; 13.Francesco Coatti, nato a Milano il 1° agosto 1970; 15.Filippo Bruno, nato a Milano il 28 ottobre 1961; 15.Oliviero Edoardo Pessi, nato a Padova il 7 maggio 1964. Sono indicati con un asterisco i candidati dichiaratisi indipendenti. La stessa Telco S.p.a. Ha inoltre dichiarato l’intenzione di proporre all’Assembla: �. Di determinare in 15 il numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione; di fissare in tre esercizi, e dunque fino all’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2013, la durata del nominando Consiglio di Amministrazione; di stabilire in massimi euro 2.200.000 il compenso complessivo annuo del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’art. 2389, comma 1, codice civile, importo da ripartire tra i suoi componenti in conformità alle deliberazioni che saranno in proposito assunte dal Consiglio stesso; di autorizzare i candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione al proseguimento delle attività indicate nei rispettivi curricula vitae e comunque di svincolare i componenti del Consiglio di Amministrazione della Società dal divieto di concorrenza ai sensi dell’art. 2390 codice civile. Findim Group S.a. (la cui partecipazione complessiva è pari al 4,9% circa del capitale ordinario di Telecom Italia) ha presentato la seguente lista di candidati, dichiaratisi tutti indipendenti: 1. Gianemilio Osculati, nato a Monza il 19 maggio 1947; 2.Paolo Carlo Renato Dal Pino, nato a Milano il 26 giugno 1962; 3.Carlos Manuel De Lucena E Vasconcelos Cruz, nato a Lisbona il 12 settembre 1957. Infine, un gruppo di società di gestione del risparmio ed investitori istituzionali internazionali azionisti di Telecom Italia ha presentato la seguente lista di candidati, dichiaratisi tutti indipendenti: 1. Luigi Zingales, nato a Padova l’8 febbraio 1963; 2.Ferdinando Falco Beccalli, nato a Torino il 25 novembre 1949; 3.Francesco Profumo, nato a Savona il 3 maggio 1953.  
   
   
CLASSIFICHE IN DIRETTA SU INTERNET: UN’ALTRA NOVITÀ DEL TRICOLORE FINALMENTE SI POTRANNO SEGUIRE NON SOLO LE CLASSIFICHE IN TEMPO REALE PER IL CAMPIONATO ITALIANO SUPERMOTO, MA IL LIVE TIMING DI TUTTO IL PROGRAMMA IN PISTA.  
 
 Torino, 16 marzo 2011 - Cambiamenti in vista nel Campionato Italiano Supermoto grazie a un servizio più evoluto nel comparto classifiche. Grazie all’introduzione di software più avanzati, dalla prima prova di Ottobiano del 26 e 27 marzo, attraverso il link “Risultati Live” del sito ufficiale www.Italianosupermoto.it/  sarà disponibile il servizio live timing che permetterà di conoscere tutto lo svolgimento dell´evento in tempo reale, ad iniziare dalle prove del sabato sino alle finali della domenica. Questa risorsa permetterà a tutti, team manager, fans, addetti ai lavori, di vedere in diretta live tutti i dati della gara, posizioni, distacchi, giri migliori etc, in qualunque posto vi troviate. Inoltre, saranno pubblicati in tempo reale le classifiche e tutti i vari risultati disponibili, cliccando sul link “Classifiche”.  
   
   
LEARNING WEEK,IL FUTURO È L´EDUCAZIONE IN DUE ANNI 800 PERCORSI FORMATIVI PER OLTRE 19.000 STUDENTI LOMBARDI  
 
 Milano, 16 marzo 2011 - Ottocento percorsi formativi, 19.309 studenti coinvolti, 70 enti di formazione, 326 scuole statali e 90 paritarie, circa 600 soggetti interessati, tra cui 45 Dipartimenti universitari e 168 imprese. Sono i numeri di ´Learning week´ del biennio 2009-2010 presentati ieri in occasione del convegno, ideato e promosso da Regione Lombardia - Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro e dall´Organismo Intermedio Entertraining, che gestisce i percorsi formativi. Cosa ha permesso uno sviluppo così rapido e significativo di una metodologia che riscuote successo tra i giovani studenti, tra i docenti, le realtà educative, formative e produttive e le istituzioni pubbliche? Riscoprire le discipline come qualcosa di "utile", come qualcosa che serve a trovare soluzioni ai problemi della vita, che aiuta a rispondere alle urgenze e ai desideri che caratterizzano la persona. È questo livello elementare a suonare oggi (si potrebbe dire paradossalmente) come qualcosa di nuovo: le discipline sono "amiche", concorrono insieme a fornire strumenti di conoscenza e competenza spendibili, a valorizzare e potenziare quella scintilla di creatività presente nei giovani, che spesso chiede solo di essere interpellata. "Questa sperimentazione voluta da Regione Lombardia - ha commentato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni - è in sintonia con i valori che hanno ispirato le nostre azioni politiche in questi anni; con la legge 19 del 2007 abbiamo convintamente ritenuto che il futuro della Lombardia dipendesse da quanto avremmo investito nell´educazione dei nostri figli e nella capacità delle scuole e degli enti di formazione di diventare centri per far crescere e coltivare i talenti, perché investire sulle persone significa contribuire in modo decisivo alla crescita culturale, sociale ed economica della società". Uno tra i più vistosi risultati della sperimentazione è stato il superamento della insensata separazione tra l´apprendimento teorico e quello pratico: riflettere su quanto si fa è la chiave dell´apprendimento. La costituzione di una rete tra Centri di Formazione Professionale accreditati e Scuole pubbliche ha "costretto" i promotori a superare in breccia questa divisione. "In una prospettiva europea - ha concluso Rossoni - siamo fermamente convinti che il futuro occupazionale dei giovani italiani dipenda primariamente da un più efficiente raccordo e dalla integrazione tra i percorsi di istruzione e formazione rinnovati e il mercato del lavoro".  
   
   
UNIROMA TV A SOSTEGNO DELLE GENERAZIONI FUTURE SARÀ MEDIA PARTNER DELLA SERATA DI BENEFICENZA “ITALIA150GIOVANI” IN OCCASIONE DEI FESTEGGIAMENTI PER L’UNITÀ D’ITALIA  
 
Roma, 16marzo 2011 - Uniroma Tv sarà presente in qualità di Media Partner alla serata di beneficenza che si terrà giovedì 17 marzo, dalle ore 22.00 presso Spazio 900. L’evento, che aprirà le celebrazioni per il 150° anno di Unità d’Italia conclude il progetto Italia 150 Giovani patrocinato da Regione Lazio, Provincia di Roma e Comune di Roma. L’iniziativa vuole coinvolgere il maggior numero di giovani, prevalentemente universitari, che insieme celebreranno i 150 anni dell´Unità d´Italia. Nel corso della serata sono previste esibizioni live di diversi artisti. All’evento è legato un progetto di solidarietà: l’incasso della serata sarà destinato alla Onlus Salva Mamme Salva Bebè, per aiutare le giovani madri che non possono garantire gli alimenti ai figli. La campagna di raccolta fondi nasce dalla volontà degli organizzatori di dar vita ad un evento in cui i giovani possano aiutare altri ragazzi meno fortunati, dando il loro contributo per sostenere le generazioni future. Grazie alla sua esperienza e professionalità, Uniroma Tv ha raggiunto un livello di eccellenza ed un ampio network di contatti all’interno del mondo universitario tanto da essere apprezzata e riconosciuta come una delle più autorevoli fonti informative in ambito accademico. Negli ultimi anni è stata media partner ufficiale dei più importanti eventi organizzati dai principali Atenei laziali. Uniroma Tv è media partner ideale dell’evento: da sempre attenta al sociale, fin dalla sua nascita si è distinta per aver sostenuto numerose campagne di comunicazione e sensibilizzazione mirate nei confronti degli universitari e dei giovani in generale. Italia 150 Giovani è un progetto promosso dalle associazioni Giovani per Roma, Uniluiss, Alfa e Omega in collaborazione con altre associazioni giovanili ed universitarie. Nato con l’intento di spiegare ai giovani la storia del nostro Paese e l’importanza della ricorrenza che ci apprestiamo a celebrare, il progetto è iniziato nel mese di settembre 2010 ed ha visto l´organizzazione di workshop con relatori di primissimo livello, di visite presso i palazzi che hanno avuto un ruolo importante della storia dell’Unità d’Italia e di un concorso per realizzare dei cortometraggi inerenti la nostra storia. Nel corso della serata, oltre alla premiazione dei vincitori del concorso, è prevista l’esibizione di band emergenti. Uniroma Tv, partecipando come media partner ai festeggiamenti dell’Unità d’Italia, consolida dunque la sua attenzione nel favorire la partecipazione dei giovani alla vita sociale e culturale, e promuovendo una serata di beneficenza continua a sostenere le attività culturali che aiutano gli studenti a sviluppare un maggiore impegno civile e sociale. Info: www.Italia150giovani.it/    
   
   
VITTIME INNOCENTI DELLA CRIMINALITÀ, OGGI LA REGIONECONSEGNA IL DVD "STORIA CRIMINALE" ALLE SCUOLE DELLA CAMPANIA  
 
 Napoli, 16 marzo 2011 – Oggi alle ore 10, presso l´Auditorium della Regione Campania al Centro Direzionale di Napoli (Isola C3), l´assessore all´Istruzione Caterina Miraglia consegna a tutte le scuole della Campania il documentario "Storia criminale. Camorra e bande criminali nella città di Napoli". L´iniziativa è stata organizzata dalla Fondazione Pol.i.s. Della Regione Campania per l´aiuto alle vittime innocenti e alla gestione dei beni confiscati alla camorra. Saranno presenti, tra gli altri, il presidente della Fondazione Paolo Siani e il segretario generale Enrico Tedesco, i referenti regionali dell´associazione Libera Geppino Fiorenza e don Tonino Palmese e una delegazione dell´Ufficio Scolastico Regionale. Il docufilm è stato realizzato per "150anni - La storia siamo noi" di Giovanni Minoli da Aldo Zappalà e Mario Leombruno, in collaborazione con la Fondazione e gli studenti del Suor Orsola Benincasa, e racconta la storia della camorra napoletana da un punto di vista inedito, quello delle vittime innocenti. Per l´occasione sarà proiettato in anteprima lo spot, ad opera di Rosario D´uonno, della Xvi Giornata Nazionale della Memoria e dell´Impegno in ricordo delle vittime di tutte le mafie, che si celebrerà a Potenza sabato 19 marzo. Lunedì 28 marzo "Storia criminale" sarà proiettato simultaneamente in tutte le scuole della Campania nell´ambito del progetto "Lo stesso giorno alla stessa ora".  
   
   
SCUOLA E TERRITORIO: INIZIATIVA SU PAESAGGIO URBANO POTENZA  
 
 Potenza, 16 marzo 2011 “Vivere il paesaggio. La città sensibile, un viaggio sinestetico nel paesaggio urbano della città di Potenza”. E’ il tema della manifestazione che si è svolta ieri nel il Museo Provinciale di Potenza in Via Ciccotti. L’iniziativa è stata elaborata dalle allieve delle classi Iii, Iv e V B del Liceo delle Scienze Umane “Emanuele Gianturco” di Potenza con il contributo del Dipartimento Ambiente Territorio, Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata, sotto la guida di docenti del Liceo e dell’associazione “La luna al Guinzaglio”. Le allieve hanno dato vita – nell’ambito del Progetto Europeo “Pays.med.urban” Alta qualità del paesaggio come elemento chiave nella sostenibilità e competitività delle aree urbane mediterranee promosso dal Dipartimento regionale – ad un laboratorio creativo sui temi del paesaggio urbano, producendo un’installazione “interattiva”, una sorta di mappa sinestetica, con la quale le alunne raccontano la loro percezione personale del paesaggio urbano della città di Potenza. “Questa esperienza– ha commentato l’assessore Agatino Mancusi - è un esempio concreto di impegno ad accrescere la sensibilizzazione della società civile al valore dei paesaggi ed al loro ruolo, secondo la Convenzione Europea del Paesaggio che l’Italia ha ratificato nel 2006. Il percorso svolto, partendo da visioni tecniche, iconografiche e cartografiche che designano un paesaggio urbano ha esplorato le percezioni di singole soggettività, tutti adolescenti, rispetto a luoghi della vita quotidiana a cui ciascuno, abitandoli, dona il proprio senso. Il paesaggio diventa, così, un oggetto non distante, non muto, ma un luogo di identità”.  
   
   
BOLZANO: PRESENTATA L´INIZIATIVA “FRUTTA NELLE SCUOLE”  
 
Bolzano, 16 marzo 2011 - Il progetto “Frutta nelle Scuole” è stato presentato il 15 marzo presso la Scuola elementare di Gries in via Martin Knoller a Bolzano. Presente Andreas Werth, direttore dell’Ufficio servizi agrari dell’Assessorato provinciale all’agricoltura. 10.770 alunni di 45 istituti per complessive 852 classi di 137 plessi scolastici prendono parte al progetto “Frutta nelle Scuole” presentato questa mattina presso la Scuola elementare di Gries in via Martin Knoller a Bolzano alla presenza di Andreas Werth, direttore dell’Ufficio servizi agrari dell’Assessorato provinciale all’agricoltura. Il progetto, patrocinato dalla Provincia Autonoma e promosso dai Ministeri dell’istruzione, dell’università e della ricerca, della salute, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome nonché dall’Unione Europea, con la collaborazione di alcune imprese private del settore agro-alimentare coinvolge complessivamente 8 Regioni italiane. In particolare in provincia di Bolzano il progetto prevede la somministrazione nelle scuole di frutta e verdura a produzione biologica integrata. In questo modo giungono nelle classi colori, sapori, giochi, materiali didattici divertenti e gadget, secondo un percorso ludico-pedagogico che tende a coinvolgere non soltanto i bambini, ma anche gli insegnanti e le famiglie. Il programma comunitario “Frutta nelle Scuole” è finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari. Le misure di accompagnamento del progetto comprendono varie attività, la distribuzione nelle classi di materiale informativo per insegnanti, la visita a fattorie didattiche, aziende agricole, centri di lavorazione e di distribuzione, orti botanici e mercati ortofrutticoli, l’allestimento di orti scolastici, l’allestimento di laboratori in classe, la produzione e distribuzione di materiali informativi attinenti le specificità produttive del territorio di riferimento. Fondamentale si prefigura il ruolo degli insegnanti per i quali è stato predisposto un apposito pacchetto formativo.  
   
   
“NEXT EPIDEMIA GIOVANILE”. GRANDE MOBILITAZIONE PER LA CONVENTION DEI GIOVANI. IL 26 MARZO AL CENTRO AGROALIMENTARE DI LAMEZIA TERME  
 
Catanzaro, 16 marzo 2011 - Grande attesa per l’evento Next “Epidemia Giovanile”, la nuova convention dei giovani calabresi che si terrà il prossimo 26 marzo alle ore 10.00, al Centro Agroalimentare di Lamezia Terme. Si tratta del secondo appuntamento dopo il ‘Meeting della Gioventù’ dello scorso anno, che aveva riscosso un successo strepitoso tanto da coinvolgere oltre 5000 ragazzi provenienti da tutta la Calabria. A conclusione di un anno di attività alla guida della Regione, il Presidente Scopelliti, intende quindi rinsaldare i rapporto con i giovani, incontrandoli nuovamente per un sano confronto, utile a programmare alcune scelte per il futuro. Anche quest’anno è prevista una grande mobilitazione, con pullman che giungeranno da ogni parte della regione. “L’entusiasmo manifestato dai ragazzi lo scorso anno e, soprattutto, le tante sollecitazioni dei giovani che mi sono arrivate in questi mesi di governo regionale – afferma il Presidente Scopelliti – mi hanno convinto ad organizzare questa grande convention in cui i protagonisti saranno proprio le migliaia di ragazzi calabresi. Per molti di loro sarà la prima occasione per confrontarsi con il Presidente della Regione – continua Scopelliti – ed affrontare tematiche importanti come quelle riguardanti la scuola, l’università, le politiche dell’occupazione e, soprattutto, il loro futuro e quello della nostra terra. Sarà un formidabile momento di aggregazione e anche quest’anno – spiega il Presidente Scopelliti - prevedo una grande partecipazione di ragazzi provenienti dalle scuole e dalle università della regione ma anche di molti che studiano o lavorano fuori dal nostro territorio. Inoltre ci saranno grandi novità perché, concretamente, ai giovani calabresi sarà data la possibilità di fare scelte importanti attraverso un particolare sistema di voto. La Calabria ha bisogno di azioni concrete ed innovative quelle che ogni giorno mi chiedono le centinaia di giovani che incontro, che mi incoraggiano ad andare avanti lungo questo nuovo percorso del cambiamento”. Per l’occasione il Presidente Scopelliti ha rivolto un video messaggio ai giovani, visionabile sul canale internet youtube: www.Youtube.com/scopellitipresidente  Anche gli utenti della rete internet, attraverso il social network facebook sono già mobilitati per aderire alla manifestazione.  
   
   
FATTORI LOCALI INFLUENZANO I CAMBIAMENTI CLIMATICI IN ANTARTIDE  
 
 Bruxelles, 16 marzo 2011 - Alcuni scienziati in Germania hanno messo in dubbio l´ipotesi tradizionale secondo la quale le fluttuazioni di temperatura in Antartide sono principalmente dovute ai cambiamenti climatici nell´emisfero settentrionale. Secondo loro, gran parte delle fluttuazioni di temperatura nel continente può essere spiegata altrettanto bene dai cambiamenti climatici locali nell´emisfero meridionale. I ricercatori del clima hanno presentato le loro scoperte sulla rivista Nature dopo aver studiato ricostruzioni di temperature basate sui nuclei di ghiaccio. Variazioni dell´orbita e dell´inclinazione della Terra hanno dato un impeto decisivo ai cambiamenti nel clima del pianeta nel corso dell´ultimo milione di anni. All´inizio del 20 secolo, il matematico serbo Milutin Milankovitch calcolò i loro effetti sulla distribuzione stagionale dell´insolazione. Secondo lui i cambiamenti dell´insolazione nell´emisfero settentrionale avevano una notevole importanza per i cambiamenti climatici per lunghi periodi di tempo perché le superfici della terra in particolare reagiscono in modo sensibile ai cambiamenti di insolazione, mentre le masse terrestri sulla Terra sono distribuite in modo disuguale. Da allora, le sue idee sono diventate le ipotesi di lavoro prevalenti nella ricerca sul clima sostenute da numerose ricostruzioni climatiche basate sui nuclei di ghiaccio, i sedimenti marini e altri archivi climatici. Dopo aver rianalizzato le ricostruzioni delle temperature basate sui nuclei di ghiaccio però tre ricercatori del clima dell´Istituto Alfred Wegener di ricerca marina e polare presso l´Associazione Helmohltz (Awi) in Germania hanno messo in discussione tale credenza. Per la prima volta, gli scienziati Thomas Laepple, Gerrit Lohmann e Martin Werner hanno preso in considerazione il fatto che le temperature invernali hanno una maggiore influenza rispetto alle temperature estive sui segni nei nuclei di ghiaccio dell´Antardide. Se si include questo effetto nei calcoli del modello, le fluttuazioni di temperatura ricostruite a partire dai nuclei di ghiaccio possono essere spiegate da cambiamenti climatici locali nell´emisfero meridionale. Inoltre, dice il professor Lohmann, le prove raccolte dai nuclei di ghiaccio erano sostenute da informazioni ottenute da altre fonti. "Abbiamo potuto provare che non solo dati provenienti dai nuclei di ghiaccio, ma anche dati di sedimenti marini mostrano simili mutamenti in certe stagioni," sottolinea. Queste scoperte hanno suggerito che "ci sono ancora tante questioni da discutere riguardo ulteriori interpretazioni dei dati del paleoclima". Da parte sua, il dott. Laepple dice "I nostri risultati sono interessanti anche perché potrebbero portarci fuori da un vicolo cieco scientifico." Fino ad ora infatti molti ricercatori hanno cercato di spiegare dati storici sul clima della Terra provenienti dall´Antartide sulla base delle ipotesi classiche di Milankovitch, ma, come spiegano gli scienziati, "ad oggi non è stato possibile provare in modo plausibile tutti gli aspetti di questa ipotesi." Il dott. Laepple crede che questo nuovo studio significhi che "la partita è di nuovo aperta e possiamo cercare di arrivare a una migliore comprensione dei meccanismi fisici a lungo termine che influenzano l´alternanza di ere glaciali e periodi caldi". Tutti e tre gli scienziati hanno chiarito che i risultati da loro ottenuti non mettono in dubbio il fatto che i cambiamenti climatici attualmente osservati siano, in gran parte, causati dall´uomo. I cambiamenti ciclici, commentano, come quelli esaminati nell´articolo di Nature, si verificano in fasi della durata di decine di migliaia o centinaia di migliaia di anni. La drastica emissione di gas serra da parte degli umani si è aggiunta, nel corso di poche centinaia di anni, al naturale aumento di tali gas dopo l´ultima era glaciale ed è un fenomeno unico nell´ultimo milione di anni. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Alfred Wegener per la ricerca marina e polare (Awi): http://www.Awi.de/en  Nature: http://www.Nature.com/    
   
   
TAVOLO TECNICO IN REGIONE BASILICATA SU FORESTAZIONE E PROGETTO VIE BLU  
 
Potenza, 16 marzo 2011 - La prima riunione del tavolo tecnico di confronto tra Regione, Organizzazioni sindacali e Province sul tema Forestazione e progetto Vie Blu si è tenuta al Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata. Il tavolo tecnico, di cui fa parte anche l’Uncem, voluto dal presidente Vito Di Filippo e attuato dall’assessore Agatino Mancuso, ha lo scopo di monitorare lo stato di attuazione del Programma di Forestazione 2011 e delle attività 2011 del Progetto Vie Blu, anche per affrontare e portare a soluzione le molteplici problematiche connesse alle attività. Il direttore generale del Dipartimento Ambiente Donato Viggiano ha illustrato lo stato di attuazione del programma di Forestazione e del progetto Vie Blu. Per quanto attiene al Progetto Vie Blu la progettazione, che dovrà anche tener conto degli eventi calamitosi degli ultimi giorni, vedrà gli operai impegnati anche per la realizzazione di opere di manutenzione tese a tenere in sicurezza le pertinenze di alcune parti del reticolo stradale provinciale. Questa tipologia di lavoro richiesta già dall’anno precedente dalle Amministrazioni Provinciali ha incontrato favorevole riscontro da parte della Regione anche in considerazione del’estensione del reticolo stradale e delle forti esigenze di manutenzione dello stesso. Il Programma di Forestazione, la cui bozza è già stata predisposta dagli Uffici Dipartimentali, considerate le risorse finanziarie disponibili, prevede il consolidamento degli attuali obiettivi occupazionali per i circa 3800 operai impegnati nelle attività di forestazione. Inoltre si prevede nel corso dell’anno di portare a termine le operazioni di selezione delle 300 nuove unità, che hanno subito una battuta di arresto dovuta a vicende giudiziarie presso il Tar. Le Organizzazioni sindacali hanno posto l’accento sulla necessità di velocizzare quanto più possibile le pratiche tecnico-amministrative per poter dare inizio in tempi brevi ai lavori al fine di dare certezze ai lavoratori. Al termine l’assessore Mancusi ha dichiarato che il Dipartimento, in sinergia con i soggetti istituzionali coinvolti, metterà in campo tutte le azioni necessarie per poter aprire i cantieri entro la seconda metà di aprile.  
   
   
CAMBIAMENTI CLIMATICI: IL CONVEGNO DI BARI AL POLITECNICO  
 
Bari, 16 marzo 2011 - “Il Comitato delle Regioni ha dato alla Puglia il privilegio di poter illustrare al continente la prospettiva dei moderni, affinchè i fenomeni dei cambiamenti climatici dicano che non abbiamo vissuto pensando solo a noi stessi ma anche e soprattutto a coloro che verranno”: così ha concluso la sua introduzione l’assessore Fabiano Amati all’incontro promosso dall’assessorato alle Opere pubbliche e Protezione civile ed incentrato sul tema del ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una politica idrica sostenibile, che si è svolto ieri mattina presso il Politecnico di Bari. L’incontro è stato utile a fornire al Presidente Vendola svariati contributi da parte dei soggetti portatori di interesse in vista del parere che sta predisponendo e che presenterà al Comitato delle Regioni a maggio del 2011, in qualità di relatore nominato dalla Commissione Enve (Ambiente, Cambiamenti climatici ed Energia) del Comitato delle Regioni.nel corso della giornata, interamente dedicata alla stakeholder consultation, i soggetti portatori di interesse come autorità, istituti di studio e ricerca, imprese del settore e parti sociali hanno fornito indicazioni e orientamenti utili allo studio e all’analisi per la redazione del parere richiesto dalla Presidenza di turno dell’Unione europea in vista della pubblicazione, nel 2012, di un programma per la salvaguardia delle acque europee e della revisione della legislazione in materia. Il parere dovrà essere incentrato su temi quali “l’acqua come bene comune dell’umanità”, “la gestione idrica collegata all’adattamento ai cambiamenti climatici”, “la riduzione della penuria idrica tramite un equilibrio tra domanda e offerta idrica e le esigenze dell’ecosistema”, “il ruolo degli enti regionali e locali nella cooperazione internazionale nell’ambito dei programmi di gestione dei bacini idrografici secondo la Direttiva quadro in materia di acque”. Oltre al Presidente Vendola e all’assessore Amati, hanno partecipato l’ assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata Vilma Mazzocco, il Vice-capo dell´Unità Acqua della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea Nicola Notaro, il Presidente di Wwf Italia Stefano Leoni, Umberto Fratino del Dipartimento di Ingegneria delle acque e di chimica del politecnico di Bari, il Segretario generale dell’Autorità di Bacino della Puglia Antonio di Santo, il Rettore del Politecnico di Bari Nicola Costantino, oltre ad esponenti della Regione Puglia, di numerosi Comuni pugliesi, dell’Acquedotto pugliese, delle Autorità di bacino, del Politecnico di Bari, dell’Università di Bari, della Confindustria, dell’Ance, di associazioni ambientaliste, di istituti di ricerca e calcolo, dell’Ato Puglia, del comitato Acqua bene comune, dei Consorzi di bonifica, degli Ordini degli architetti, ingegneri e geologi della regione, di studi tecnici di consulenza e progettazione. “La nostra iniziativa – ha spiegato Amati nel corso del suo intervento – parte da un atto di grande soddisfazione per l’intera comunità pugliese, ovvero dal compito assegnato dal Comitato delle Regioni alla Puglia, e al Presidente Vendola in particolare, di redigere un parere in riferimento ai grandi cambiamenti climatici che influiscono sulla risorsa idrica e sulla gestione del Servizio idrico integrato, che sarà poi tradotto nelle 27 lingue degli altrettanti paesi dell’Unione Europea. Abbiamo voluto onorare il compito che ci è stato assegnato, mettendo al centro delle attività la consultazione di tutti i portatori di interesse affinchè tutto possa ruotare attorno al coinvolgimento, generando un forte senso di responsabilità. Dunque se è vero che i fatti danno origine al diritto, attraverso la stakeholder consultation il Presidente Vendola cercherà di consacrare i fatti, allo scopo di emancipare la riflessione dal frastuono e comprendere l’essenza dei problemi. E’ certamente importante – ha poi sottolineato Amati – che sia propagandata la nostra idea ferma sull’argomento, che coincide tra l’altro con il documento di lavoro fornito dalla stessa Commissione Enve, ovvero che l’acqua è un bene comune dell’umanità, non assoggettabile a logiche di mercato e alle regole della concorrenza, la cui gestione è da intendersi quale servizio pubblico essenziale, di interesse generale e senza rilevanza economica. Non credo si tratti di punti di vista di novelli demagoghi ma di una osservazione tecnica; dire il contrario significa fare demagogia. Sarebbe impensabile che le priorità di un mediatore industriale decidano chi e come può avere accesso alla risorsa acqua”. Tra gli interventi programmati e´ toccato al professor Umberto Fratino del Politecnico di Bari, e consulente del Presidente Vendola nella redazione del parere, spiegare la necessità di porre all’attenzione delle popolazioni e dei territori la necessità di adoperarsi per garantire una “gestione sostenibile delle risorse idriche”, con approccio partecipato, in grado di conciliare la nuova dimensione ecocentrica della morale ambientale con i concetti di pubblicità, efficienza ed efficacia nell’uso e nella gestione della risorsa. In tal senso va data piena attuazione alla politica delle 3 R per garantire il futuro acqua anche alle generazioni a venire, adottando nuove politiche che vedano nella Riduzione degli sprechi e dei consumi, nel Recupero qualitativo ed quantitativo e nel Riuso quale risorsa aggiuntiva, i nuovi paradigmi ambientali. Questa nuova dimensione della sostenibilità ambientale è oggi gravemente minacciata dal cambiamento climatico, ha denunciato il professore, che produrrà effetti economici e sociali rilevanti nell’area Euro-mediterranea e il cui contenimento necessita di un approccio integrato e solidale che coinvolga l’intero spettro delle politiche comunitarie, al di là della dimensione geografica, economica e sociale del soggetto o del settore interessato. Fratino ha inoltre detto che occorre la consapevolezza condivisa che sui temi della gestione delle acque e dell’adattamento al cambiamento climatico, per le regioni europee, che l’obiettivo più urgente è assicurare politiche che propongano nuovi modelli di governance e gestione dell’acqua, in quanto un governo pubblico, organizzato e partecipato delle risorse naturali è strumento formidabile di contrasto al progressivo degrado e alla sistematica occupazione del territorio. Ha infine spiegato che occorre assicurare al territorio europeo un livello omogeneo, coerente ed uniforme di tutela in tema di risorse idriche, tutela che potrà attuarsi, nell’ambito di una innovativa forma di cooperazione-concertazione tecnica-istituzionale tra Comunità Europea, Stato Sovrano e Regioni, attraverso il metodo della pianificazione del bacino idrografico, da considerare quale unità di analisi ambientale, territoriale ed economica. Nel corso del dibattito, il professor Leoni ha dato il suo contributo sui temi dell’eco-sostenibilità e del cambiamento climatico, sollecitando alcune integrazioni al documento di lavoro rispetto ai processi di pianificazione che integrano diverse competenze delle strutture amministrative. Leoni ha anche proposto che le regole di ingaggio del settore privato nella gestione dell’acqua premino un uso efficiente della stessa risorsa e ha chiesto un’integrazione della normativa sull’acqua e l’introduzione degli indici di qualità ecologica non solo sui corpi idrici superficiali ma anche sugli altri corpi idrici. Un richiamo alle tre tappe della politica idrica europea è invece giunto dal Vice-capo dell´Unità Acqua della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea Nicola Notaro; la prima relativa protezione della salute con la Direttiva sulle acque potabili, la seconda incentrata sulle limitazioni delle fonti di inquinamento da agricoltura, industria e da uso familiare ed infine la terza volta, attraverso la Direttiva quadro sulle acque, a sviluppare il concetto del Piano di bacino idrografico integrato, che ha permesso il superamento delle divisioni amministrative e della parcellizzazione della gestione dell’utilizzo dell’acqua. Notaro ha infine spiegato che la legislazione europea non impone un regime pubblico o privato della gestione dell’acqua, ma lascia ad ogni stato membro la totale libertà di poter scegliere ed ha auspicato una politica dei prezzi basata sull’analisi economica, evitando di far pagare acqua solo ad alcuni. Un appello affinchè la risorsa acqua sia tutelata e difesa è giunto dal Segretario generale dell’Adb Puglia Antonio di Santo, che, soffermandosi sulle conseguenze dei cambiamenti climatici, ha parlato di una netta riduzione della quantità di acqua e di una terra come la Puglia dove, nonostante le immense opere di ingegneria idraulica realizzate fin dal ‘900, subisce un utilizzo dissennato che comporta il verificarsi di continue emergenze quotidiane e di 2 o 3 condizioni di crisi in un solo decennio.  
   
   
PRONTO MANUALE DELLA ´PERFETTA´GUARDIA ECOLOGICA  
 
Milano, 16 marzo 2011 - Un vero e proprio manuale, con tanto di indicazioni pratiche per i controlli sui tagli colturali dei boschi e testi di autovalutazione sulla normativa forestale, utili anche per la preparazione dell´esame di Gev. Lo ha simbolicamente consegnato l´assessore regionale ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci alle oltre 2.700 Guardie ecologiche volontarie che, proprio in questi giorni, stanno partecipando a corsi di approfondimento e formazione. "Abbiamo voluto preparare un testo che possa fornire un valido supporto alle Gev - spiega Colucci - nella consapevolezza che il compito che quotidianamente svolgono rappresenta un valore aggiunto per tutto il sistema verde lombardo e, in particolare, per la cura, difesa e protezione dei nostri boschi e delle nostre aree protette. Per questo è importante che abbiano un vero e proprio manuale cui riferirsi". Incentivare una regolare gestione della foresta significa, infatti, non solo garantire e incrementare i benefici effetti del bosco sul clima, sulla stabilità dei versanti, sulla qualità dell´aria, sulla biodiversità, ma anche rilanciare lo sviluppo della filiera, creando nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di sviluppo. Ma l´incentivazione della selvicoltura deve andare di pari passo con controlli sempre più rigorosi e precisi. "Quella dei tagli colturali - ha aggiunto Colucci - è un´attività economica che Regione Lombardia intende incentivare, nel pieno rispetto delle regole. Questo tipo di taglio non va confuso con il disboscamento legato alla realizzazione di infrastrutture e alle altre opere di costruzione". "Ancora una volta - ha concluso Colucci - alle Guardie ecologiche volontarie va un grande ´grazie´ per il lavoro, la passione, l´insegnamento che portano a tutta la comunità lombarda, nel difendere e preservare questo grande patrimonio naturale rappresentato da boschi, foreste, paesaggio e biodiversità, che animano la nostra regione".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: INTENSIFICATE DA ARPA LE MISURE DI CONTROLLO DELLA RADIOATTIVITÀ  
 
Bologna, 16 marzo 2011 – “Una semplice misura di prevenzione, importante però per garantire quegli standard di sicurezza necessari quando avvengono eventi straordinari, anche se molto distanti da noi”. Questo il commento di Sabrina Freda, Assessore regionale all’Ambiente, rispetto alla decisione di monitorare quotidianamente la radioattività nell’aria, in seguito alle vicende in corso nelle centrali nucleari del Giappone. Per controllare la situazione, si vanno quindi intensificando anche in Italia le attività di monitoraggio dell’atmosfera, per valutare specificamente la presenza di radiazioni. Si tratta di attivare, a cominciare da oggi, un incremento di misure, secondo quanto richiesto da Ispra (l’Istituto nazionale preposto al controllo ambientale), presso il centro regionale specializzato per il monitoraggio e il controllo delle radiazioni della la Sezione Arpa di Piacenza. Le strumentazioni del centro esamineranno in particolare le radiazioni gamma presenti nel particolato atmosferico. “Ricordo che l’Unione Europea – spiega l’Assessore Freda – ha già dichiarato che non ci sono conseguenze immediate per gli europei e i livelli di radiazione in tutti gli Stati membri sono al momento normali. E’ giusto, però, che l’azione di monitoraggio venga intensificata per offrire tutte le garanzie di sicurezza necessarie”. L’attività messa in campo a Piacenza si aggiunge a quelle che Arpa da sempre svolge in questo campo: misurazione in continuo della radiazione gamma in aria, basata su di una rete monitoraggio/allerta di 7 stazioni dislocate sul territorio regionale (collocate a Piacenza, Reggio Emilia, Carpi, Bologna, S. Pietro Capofiume, Forlì, Rimini); misure di radiazione beta totale e dell’isotopo Iodio 131 sul particolato atmosferico, effettuate presso la stazione di Piacenza; misurazione della deposizione umida e secca al suolo (fallout) a Piacenza, con misure di spettrometria gamma (mensile) e Stronzio 90 (semestrale).  
   
   
PRIMO INCONTRO DEL TAVOLO DI COORDINAMENTO AREE PROTETTE DEL TRENTINO  
 
 Trento, 16 marzo 2011 - Si è svolta ieri la prima riunione del nuovo organismo di coordinamento delle aree protette del Trentino. Il vicepresidente della Provincia Alberto Pacher che ha portato il suo saluto con l´augurio di buon lavoro ha voluto sottolineare come il tavolo di coordinamento (già attivo nel passato) cambi in modo significativo l´impostazione: "Prima - ha detto l´assessore all´ambiente - era uno strumento della Provincia autonoma, ora è un organismo in mano ai Parchi, alle altre aree protette e alle Reti di Riserva e risponde alle loro esigenze. E´ un´importante occasione di confronto e di sinergia. La Provincia non ha più funzione di vertice, ma di sostegno e di accompagnamento. E´ un cambio di prospettiva importante - ha concluso Pacher - un passaggio di ulteriore maturità per il sistema dei Parchi e delle aree protette". "Le aree protette rivestono un ruolo primario nella conservazione della biodiversità, nel miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni, nel processo di contrasto e di adattamento al cambiamento climatico...", sono queste le premesse che hanno posto con forza l´esigenza di un coordinamento provinciale delle aree protette. Al primo incontro di stamane erano presenti anche il dirigente generale Romano Masè e Claudio Ferrari, incaricato di assicurare il coordinamento delle aree protette. L´incontro ha visto la partecipazione dei vertici del Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale con i responsabili di alcuni uffici, i presidenti e direttori dei Parchi del Trentino (Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, Parco Naturale Adamello Brenta, Parco Nazionale dello Stelvio), i vertici dell´Agenzia Provinciale per l´Ambiente e il rappresentante della Rete di Riserva che fa riferimento alComune di Trento. Anche Brentonico ha attivato una Rete di Riserva per il Monte Baldo e molte altri Comuni stanno per entrare a far parte del sistema aree protette. Durante la seduta è stata illustrata la bozza dello statuto che, prima di essere approvato dal Coordinamento provinciale, dovrà essere discusso nelle giunte dei vari Parchi. Questo primo incontro è stata l´occasione anche per fare il punto sulle iniziative dei vari enti. Sono state illustrate le iniziative e i lavori dell´undicesima "Giornata delle aree protette" che, quest´anno, si svolgerà nel Vanoi (al mattino) e a Imer (pomeriggio) il prossimo 29 marzo. L´agenzia provinciale per l´Ambiente ha illustrato il programma Infea (Informazione, Formazione ed educazione all´Ambiente) 2012-2015 che prevede non solo numerose iniziative di educazione ambientale in vari contesti, ma anche un significativo lavoro di coordinamento con l´obiettivo di dare sistematicità e funzionalità a molte azioni organizzate da diversi ambiti che, se non coordinate, rischiano di essere inefficaci. Il direttore del Parco Adamello Brenta ha illustrato l´accordo firmato con la Comunità montana che gestisce la parte di Parco Adamello sul territorio bresciano. Un protocollo che intende non solo promuovere iniziative comuni (come, per esempio, regole uguali per il ghiacciaio Adamello) ma anche occasioni di formazione per il personale delle due realtà. Il direttore facenti funzioni del Parco Paneveggio Pale di San Martino ha invece presentato l´iniziativa "Giornata del debito ecologico" che si svolgerà il prossimo 18 marzo (nel pomeriggio) ad Imer ed è rivolta principalmente alla sensibilizzazione degli amministratori dei Comuni del Parco. Questa iniziativa ha coinvolto anche alcune scuole. Il Coordinamento provinciale delle aree protette del Trentino si incontrerà con cadenza trimestrale e, come detto, ha l´obiettivo di costituire un importante strumento di sistema utile alla migliore funzionalità dei vari enti e alla loro più efficace coordinazione in tutte le iniziative (comunicazione, promozione, formazione).  
   
   
FVG: CAMBIA GESTIONE RISORSE IDRICHE  
 
Trieste, 16 marzo 2011 - Saranno le quattro Province del Friuli Venezia Giulia, in stretta sinergia con i Comuni, a raccogliere l´eredità delle Ato (gli Ambiti territoriali ottimali) per quanto concerne la gestione delle risorse idriche. È questa l´ipotesi di mediazione proposta dal vicepresidente della Regione e assessore all´Ambiente, Luca Ciriani, all´Anci e all´Upi regionali, nel corso di un incontro volto a trovare, nella continuità, un accordo sulla gestione delle risorse idriche dopo la scelta della Regione e dello Stato di non utilizzare più la formula organizzativa degli Ato. "L´incontro con Upi e Anci - ha commentato il vicepresidente - è stato particolarmente proficuo: partendo da alcuni punti fermi, quale il ruolo centrale dei Comuni nella gestione delle risorse idriche e il valore delle Province quale soggetti di coordinamento e gestione, abbiamo individuato una soluzione condivisa che mantiene ai Comuni la titolarità degli impianti idrici nei territori di pertinenza, e punta all´ottimizzazione delle risorse e alla garanzia di un servizio ottimale a livello locale, grazie alla gestione da parte delle Province". Secondo l´ipotesi formulata da Ciriani, infatti, la gestione sarà demandata alle quattro Province della regione, le quali avranno il compito di prendere il posto, in coordinamento con l´assemblea del sindaci, delle Ato, gestendo l´approvvigionamento dell´acqua ai cittadini. La collaborazione Provincia-comuni si espleterà attraverso l´indirizzo dato alle Province dall´assemblea dei sindaci sui temi strategici, quali la regolazione del servizio, la definizione di tariffe, servizi e rapporti con i cittadini. Regione, Anci e Upi hanno immediatamente avviato, sulla base di questa impostazione, un tavolo di lavoro tecnico per definire il testo di legge che regolerà la nuova gestione del patrimonio idrico regionale, "con l´ambizione - ha dichiarato ancora il vicepresidente Ciriani - di essere la prima regione italiana a risolvere con un provvedimento equo e innovativo la questione degli Ato. Tra gli altri obiettivi che ci poniamo - ha concluso il vicepresidente - anche quello di massimizzare il contenimento dei costi di carattere gestionale, e ciò sarà possibile proprio affidando alle Province con i Comuni il ruolo che fino ad oggi spettava a queste agenzie che, a livello regionale e nazionale, non hanno più ruolo a esistere". Il prossimo incontro è stato fissato sul piano tecnico, entro la fine del mese.  
   
   
AMBIENTE, INTENSIFICATE DA ARPA EMILILA ROMAGNA LE MISURE DI CONTROLLO DELLA RADIOATTIVITÀ. SARÀ QUOTIDIANO E NON PIÙ MENSILE IL MONITORAGGIO DELLE RADIAZIONI PRESENTI NELLE POLVERI.  
 
 Bologna, 16 marzo 2011 – “Una semplice misura di prevenzione, importante però per garantire quegli standard di sicurezza necessari quando avvengono eventi straordinari, anche se molto distanti da noi”. Questo il commento di Sabrina Freda, Assessore regionale all’Ambiente, rispetto alla decisione di monitorare quotidianamente la radioattività nell’aria, in seguito alle vicende in corso nelle centrali nucleari del Giappone. Per controllare la situazione, si vanno quindi intensificando anche in Italia le attività di monitoraggio dell’atmosfera, per valutare specificamente la presenza di radiazioni. Si tratta di attivare, a cominciare da oggi, un incremento di misure, secondo quanto richiesto da Ispra (l’Istituto nazionale preposto al controllo ambientale), presso il centro regionale specializzato per il monitoraggio e il controllo delle radiazioni della la Sezione Arpa di Piacenza. Le strumentazioni del centro esamineranno in particolare le radiazioni gamma presenti nel particolato atmosferico. “Ricordo che l’Unione Europea – spiega l’Assessore Freda – ha già dichiarato che non ci sono conseguenze immediate per gli europei e i livelli di radiazione in tutti gli Stati membri sono al momento normali. E’ giusto, però, che l’azione di monitoraggio venga intensificata per offrire tutte le garanzie di sicurezza necessarie”. L’attività messa in campo a Piacenza si aggiunge a quelle che Arpa da sempre svolge in questo campo: misurazione in continuo della radiazione gamma in aria, basata su di una rete monitoraggio/allerta di 7 stazioni dislocate sul territorio regionale (collocate a Piacenza, Reggio Emilia, Carpi, Bologna, S. Pietro Capofiume, Forlì, Rimini); misure di radiazione beta totale e dell’isotopo Iodio 131 sul particolato atmosferico, effettuate presso la stazione di Piacenza; misurazione della deposizione umida e secca al suolo (fallout) a Piacenza, con misure di spettrometria gamma (mensile) e Stronzio 90 (semestrale).  
   
   
COMMISSIONE ENVE. VENDOLA ALLA STAKEHOLDERS CONSULTATION SULL´ACQUA  
 
Bari, 16 marzo 2011 - “Il parere di prospettiva su “Il ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una politica idrica sostenibile” che io sto scrivendo in rapporto agli stakeholders d’europa e del territorio in cui opero – ha detto il presidente della regione Puglia Nichi Vendola a conclusione della stakeholders consultation che si è svolta ieri mattina presso il Politecnico di Bari organizzata dall’assessorato regionale alle opere pubbliche - può avere un’influenza molto importante, soprattutto nel momento in cui la comunità europea sta riflettendo sulla strumentazione normativa in tema di gestione del ciclo dell’acqua”. Per Vendola l’acqua è “un gigantesco problema ambientale che ha anche a che fare con la nostra capacità di preservarla, di catturarla, di addurla, di trasformarla, di bonificarla”. Ragionare sull’acqua significa quindi ragionare su molte cose e porsi molte domande da quelle “legate ai cicli della siccità a quelle legate ai cicli delle inondazioni e delle alluvioni”. Occorre per il presidente Vendola ragionare su cosa significa “l’erosione della costa, il fenomeno di salinizzazione, il depauperamento della falda (in Puglia la falda carsica ha visto negli ultimi 20 anni una diminuzione abbastanza inquietante) ma anche su cosa significa l’inquinamento dei fiumi”. “Mettere a punto una politica per l’acqua oggi implica un nuovo modello di sviluppo – ha detto Venedola – significa ad esempio che l’agricoltura non può in nessun modo e in nessun luogo permanere con modelli irrigui antiquati e consumistici. Nella vita quotidiana dobbiamo percepire che l’acqua è una risorsa scarsa che va usata con consapevolezza e sobrietà”. Di qui le proposte che Vendola intende fare all’Europa. “Noi proponiamo di ragionare in Europa sulla base di una unità di misura che è quella dei bacini idrografici (bacini intesi come un complesso ecosistema e come un bene da tutelare), proponiamo di ragionare secondo la logica delle tre R riduzione dei consumi cioè, recupero e riuso della risorsa. Bisogna andare verso modelli di gestione integrata del ciclo dell’acqua che oggi invece è oggetto di una frammentazione burocratica e amministrativa che rischia di essere inadeguata per i tempi che dobbiamo affrontare. Ma soprattuttto - dovremmo costruire politiche di connessione tra il tema dell’acqua, quello dei rifiuti e quello dell’energia perché sono un unico tema, come cioè si costruisce la sostenibilità ambientale dello sviluppo dell’economia planetaria”. Ha aperto e moderato i lavori della consultazione dei portatori di interessi l’assessore regionale alle opere pubbliche Fabiano Amati. Alcune note informative La Commissione Enve (ambiente, cambiamenti climatici ed energia) del Comitato delle Regioni ha nominato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola relatore per il parere "Il ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una politica idrica sostenibile". Il documento, richiesto dalla Presidenza di turno dell´Unione Europea (Ungheria), si soffermerà su aspetti quali: - l’acqua come bene comune dell’umanità; - la gestione della risorsa collegata all’adattamento ai cambiamenti climatici; - la riduzione della penuria idrica tramite un equilibrio tra domanda e offerta idrica e le esigenze dell’ecosistema; - il ruolo degli enti regionali e locali nella cooperazione internazionale nell’ambito dei programmi di gestione dei bacini idrografici secondo la direttiva quadro in materia di acque. La piattaforma di monitoraggio Europa 2020 ha avviato, mediante un questionario disponibile sull’indirizzo http://cor.Europa.eu/europe2020, un’indagine aperta ai soggetti a vario titolo interessati alla gestione delle risorse idriche (Survay Sustainable Water Policy), le cui risposte saranno utilizzate nella preparazione del parere per il Comitato delle Regioni. Al fine di consentire ad autorità, imprese del settore, istituti di studio e ricerca di fornire indicazioni ed orientamenti, presso l’aula “Attilio Alto” del Politecnico di Bari, si è svolta questa mattina la stakeholder consultation (consultazione dei portatori di interessi) interregionale con i rappresentanti degli enti istituzionali, delle associazioni, degli enti territoriali, e dei soggetti coinvolti nella gestione delle risorse idriche. Hanno preso parte il presidente della regione Puglia Nichi Vendola, l’assessore all’Agricoltura della regione Basilicata Vilma Mazzocco, l’asssessore della regione Puglia alle Opere Pubbliche e Protezione Civile Fabiano Amati, del Vice-capo dell´Unità Acqua della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, Dr. Nicola Notaro, del Presidente di Wwf Italia, Prof. Stefano Leoni, del Segretario Generale dell’Autorità di Bacino della Puglia, Prof. Antonio Di Santo, del Prof. Umberto Fratino, del Dipartimento di Ingegneria delle acque e di chimica del Politecnico di Bari. I contributi raccolti nel corso della giornata saranno poi oggetto di analisi e studio per la redazione conclusiva del parere, che sarà votato il 5 maggio prossimo in Commissione al Comitato delle Regioni.