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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Aprile 2011 |
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UE: COMMISSIONE AMBIENTE CHIEDE ETICHETTATURA ALIMENTARE OBBLIGATORIA |
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Le etichette sugli alimenti devono includere informazioni obbligatorie fra le quali il contenuto di grassi acidi trans e il paese di provenienza, secondo il testo approvato martedì dai deputati della commissione ambiente. L´organo parlamentare ha anche emendato la proposta legislativa per garantire che le etichette siano leggibili, chiare e che contengano informazioni utili per il consumatore. Il progetto legislativo, approvato in seconda lettura dalla commissione ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare, ha lo scopo di modernizzare, semplificare e rendere più chiara legislazione europea sull´etichettatura alimentare. In particolare, il testo approvato modifica le regole sulle informazioni contenute sulle etichette obbligatorie apposte sugli alimenti, quali, ad esempio, il nome, la lista degli ingredienti, le date di consumo con diciture quali "utilizzare preferibilmente prima di", le condizioni specifiche di uso del prodotto, e introduce l´obbligo di fornire informazioni nutrizionali. I deputati chiedono inoltre di indicare la data del primo congelamento per prodotti a base di un unico ingrediente, come carne, pollo e pesce surgelato. Etichetta obbligatoria e leggibile sull´imballaggio - Gli eurodeputati chiedono che informazioni nutrizionali sul prodotto alimentare, come il contenuto energetico, le quantità di grasso, grassi saturati, carboidrati, zuccheri, proteine e sali, siano chiaramente indicate in forma di una tabella sul retro dell´imballaggio. Tale lista dovrebbe anche includere i grassi artificiali (che invece il Consiglio vorrebbe elemento volontario), che dovrebbero essere indicati per 100g o 100ml di contenuto e anche secondo la percentuale della porzione giornaliera. Novità: il paese di provenienza - L´etichetta sul paese di provenienza è già obbligatoria nell´Ue per alcuni tipi di prodotti, come la carne di manzo, il miele, l´olio d´oliva, la frutta fresca e i legumi. Il Parlamento ha già chiesto e ottenuto dal Consiglio che tale obbligo sia esteso anche alla carne di maiale, di pecora, di capra e di pollo. Tuttavia, i deputati chiedono ora di estendere l´obbligo di etichettatura del paese di provenienza a tutte le carni, al latte e prodotti derivati, e altri alimenti a base di un unico ingrediente. Inoltre, la commissione ambiente ha approvato un emendamento che inserisce nell´etichetta anche il paese di provenienza per carne, pollo e pesce quando sono utilizzati come ingredienti. Etichettature aggiuntive per carne e diciture più chiare per evitare confusione - Le etichette sulla carne dovrebbero indicare il paese nel quale l´animale è nato, allevato e macellato, dicono i deputati della commissione ambiente. I deputati hanno anche rafforzato le regole esistenti per garantire informazioni chiare ed evitare confusione fra i consumatori. Le etichette non dovrebbero quindi essere visualizzate in modo da creare l´impressione che il prodotto in vendita sia un altro e quando un ingrediente è stato sostituito, dovrebbe essere chiaramente indicato. Eccezioni: alcol, micro imprese, imballaggi regalo e prodotti stagionali - La maggioranza della commissione ambiente pensa che i prodotti alcolici debbano essere esentati dalle nuove regole di etichettatura, cosi come per una serie di eccezioni quali il cibo non imballato per consumo immediato, i pacchi regalo, i prodotti stagionali e le micro imprese che producono prodotti alimentari artigianali. Prossime tappe - La commissione ambiente ha approvato la relazione legislativa con 57 voti a favore, 4 contrari e un´astensione per dare al relatore Renate Sommer (Ppe, De) un forte mandato per negoziare con i governi nazionali un accordo in seconda lettura prima del voto in plenaria previsto per luglio. Entrata in vigore - Una volta che la legislazione sarà adottata da Parlamento e Consiglio, l´industria alimentare avrà 3 anni adattarsi alle nuove regole e 2 ulteriori anni, quindi 5 in totale, per rispettare i nuovi obblighi in materia di informazioni nutrizionali. |
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GLI SCIENZIATI FANNO LUCE SUI LEGAMI TRA I TERRENI FORESTALI E L´OSSIDO DI DIAZOTO |
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Una nuova ricerca mostra che le emissioni del gas a effetto serra denominato ossido di diazoto (N2o) sono aumentate significativamente a causa dei composti reattivi dell´azoto provenienti dai trasporti, dall´industria e dall´agricoltura. Presentato sulla rivista Nature, lo studio Ena (Valutazione europea sull´azoto) rivela che le emissioni di N2o generate dai terreni forestali sono almeno il doppio della cifra prevista nelle proiezioni del Comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (Ipcc). I risultati, esposti in occasione della conferenza internazionale "Nitrogen and global change 2011" dell´11-15 aprile a Edimburgo, Regno Unito, non sono promettenti. Allo studio Ena hanno partecipato 200 esperti provenienti da ambienti scientifici e politici di 21 paesi. I dati mostrano che, in media, 4% dell´azoto reattivo atmosferico è convertito in N2o, che è quindi riassorbito nell´atmosfera. Rispetto alla stima dell´Ipcc, solo 1kg di N2o produce un effetto serra 300 volte superiore a quello di una equivalente quantità di anidride carbonica (Co2). Gli esperti dicono che i composti reattivi dell´azoto sono per lo più di origine antropogenica e sono parzialmente convertiti in N2o, che è il terzo maggiore responsabile dell´effetto serra. I ricercatori hanno scoperto che per 188 milioni di ettari di area boschiva, la deposizione di azoto reattivo è aumentata ogni anno di 1,5 milioni di tonnellate tra il 1860 e il 2000, l´equivalente di un aumento di 8kg di azoto reattivo per ettaro di foresta all´anno. I fertilizzanti usati in agricoltura contribuiscono all´aumento della concentrazione atmosferica di azoto reattivo. Altri fattori che contribuiscono a questa crescita è l´associata volatilizzazione dell´ammoniaca e le emissioni di N2o innescate dalla combustione di biomassa e dai combustibili fossili. Oltre a condurre a maggiori emissioni di N2o dai terreni forestali, che hanno un impatto negativo sul clima, la maggiore deposizione di azoto reattivo nei boschi porta anche a una perdita di diversità nelle specie animali e vegetali. Anche l´acqua è colpita dall´aumento delle emissioni di nitrato. In quanto studio pioneristico sulle molteplici minacce poste dall´inquinamento da azoto, la ricerca Ena presta particolare attenzione all´impatto dell´azoto sui cambiamenti climatici e sulla perdita di biodiversità in Europa, identificando anche le aree d´Europa che sono a rischio. Commentando sull´importanza di tagliare le emissioni di azoto, il dott. Sutton del Centro per l´ecologia e l´idrologia del Regno Unito dice: "È una scoperta estremamente importante. Significa che il rilascio di azoto nell´atmosfera da parte dell´industria e dell´agricoltura sta avendo un impatto sulle emissioni di ossido di diazoto dal terreno molto più alto di quanto rilevato in precedenza. Lo studio fornisce un´ulteriore argomentazione a sostegno del perché sia essenziale ridurre le emissioni di ossidi di azoto e ammoniaca, a totale beneficio del clima, della qualità dell´aria e della biodiversità". Da parte sua, il professor Klaus Butterbach-bahl del Kit, Istituto di tecnologia di Karlsruhe (Germania), ha dichiarato alla presentazione dello studio Ena: "L´attuale livello di deposizione di azoto reattivo atmosferico è eccessivamente alto". Il ricercatore del Kit è responsabile della divisione di ricerca ambientale atmosferica dell´Istituto di meteorologia e ricerca climatica (Imk-ifu) in Germania e autore esperto del capitolo dello studio Ena sull´effetto negativo dell´azoto reattivo sul bilancio dei gas a effetto serra in Europa. In ricerche collegate, il prof. Butterbach-bahl e i suoi colleghi rivelano che le concentrazioni del gas a effetto serra N2o nell´atmosfera sono aumentate "dall´età preindustriale a causa delle perturbazioni antropogeniche sul ciclo dell´azoto globale, e l´allevamento di animali è uno dei fattori principali". La ricerca è stata parzialmente finanziata dal progetto Nitroeurope ("The nitrogen cycle and its influence on the European greenhouse gas balance"), che si è aggiudicato quasi 17 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro dell´Ue (6° Pq). Per maggiori informazioni, visitare: Valutazione europea sull´azoto (Ena): http://www.Nine-esf.org/ Nature: http://www.Nature.com/ Ipcc: http://www.Ipcc.ch/ Istituto di tecnologia di Karlsruhe (Kit): http://www.Kit.edu/english/ |
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ZOOTECNIA: LOMBARDO, "SBLOCCATI FONDI PER ALLEVATORI SICILIANI" |
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Palermo - "Oltre 600 mila euro saranno a breve disponibili per l´associazione regionale allevatori". Lo comunica il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo che proprio ieri mattina ha fatto il punto sulla vicenda con l´assessore alle risorse agricole D´antrassi. "I fondi liberati in questi giorni a favore degli allevatori siciliani - spiega Lombardo - rappresentano il secondo acconto che l´amministrazione regionale versa per la realizzazione del programma attivita´ 2011 e saranno utilizzati, tra l´altro, per il miglioramento zootecnico, per la prevenzione e la cura delle malattie e la marchiatura del bestiame". Il capitolo di spesa assegnato alle attivita´ degli allevatori siciliani e´ pari a circa 3,6 milioni di euro. Il mandato di pagamento relativo alla seconda tranche 2011 dei fondi per gli allevatori e´ stato gia´ inviato alla Tesoreria regionale e le somme saranno liquidate in pochi giorni. |
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DODICI SCUOLE AGRARIE A CONFRONTO A SAN MICHELE ALL´ADIGE |
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L’istituto Agrario di San Michele all’Adige nel fine settimana ha ospitato la conferenza dei direttori delle scuole agrarie del Trentino, dell´Alto Adige e del Land austriaco del Tirolo. La prossima conferenza, fissata per il 19 e 20 aprile 2012, sarà ospitata presso la Scuola professionale per la frutti-viticoltura Laimbrug a Vadena. Riuniti assieme, una dozzina di istituti di agricoltura, hanno fatto il punto sugli scambi tra studenti, sui progetti europei e sulle iniziative comuni da realizzare. “Questo momento di incontro e confronto tra le scuole agrarie del Tirolo è molto importante, come ha spiegato il dirigente del Centro istruzione formazione ospitante, Marco Dal Rì, soprattutto in considerazione del fatto che tutte le realtà scolastiche operano in un territorio montano dove fare agricoltura comporta maggiore impegno e maggiori difficoltà rispetto ad altre situazioni sia nazionali che europee. Come ha posto in evidenza Stefan Walder, direttore della Ripartizione formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica della Provincia di Bolzano, tutte queste scuole proprio per questa ragione hanno anche un forte aggancio con la loro realtà territoriale e produttiva e ciò rappresenta un punto di forza non trascurabile Come riferisce Birgit Oberkofler dell´Ufficio Euregio di Bolzano per il futuro si pensa ad intensificare ulteriormente i programmi di scambio fra le scuole ed a porre in essere un´offerta di settimane speciali legate ad un tema specifico. Inoltre, si è parlato delle iniziative organizzate congiuntamnte, ad esempio dello "Wintersporttag", il campionato degli sport invernali che quest’anno ha visto partecipare a Malles 260 atleti tra studenti e insegnanti che si sono cimentati in alcune discipline sportive. La prossima manifestazione sarà ospitata a Rotholz nel Land del Tirolo nel febbraio 2012. Sempre nel 2012, ad Imst si svolgerà la giornata della cultura "Kulturtag" che ha cadenza biennale. In programma vi sono, inoltre, vari concorsi, da quello incentrato sull´allevamento che si svolgerà il 3 maggio prossimo presso la Scuola professionale a Teodone/brunico, mentre a novembre a Tesimo la Scuola "Frankenberg" ospiterà il campionato dell´economia domestica "Hauswirtschaftscup". |
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NASCE IL “TAVOLO BLU“ PER USCIRE DALLA CRISI DELLA PESCA E TUTELARE LA RISORSA MARE |
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Genova. A poco più di un mese da Slow Fish 2011, il grande salone della pesca e del pesce “sostenibile” in programma alla Fiera Internazionale di Genova dal 27 al 30 maggio, nasce in Regione Liguria il Tavolo Blu. “La sfida del Tavolo Blu è chiara”, sostiene l’assessore regionale alla Pesca Giovanni Barbagallo,: “rendere compatibile una pesca sempre più selettiva con la protezione e la tutela della risorsa mare. Anche per essere più uniti e più forti anche nei confronti dell’Unione europea e far fronte alla crisi del settore”. Con la Regione Liguria, fanno parte del Tavolo Blu le associazioni professionali di categoria Agci Agrital, Federcoopesca- Confcooperative, Legacoop- Lega Pesca, la Capitaneria di Porto- Guardia Costiera, l’Università di Genova e l’Osservatorio ligure marino per la pesca e l’ambiente. L’intesa è stata firmata in mattinata nelle sede della Regione Liguria. Il Tavolo Blu, nei prossimi mesi, affronterà anche tante altre questioni, dall’ammodernamento della flotta peschereccia, la valorizzazione della pesca tradizionale e dell’acquacoltura, la qualità e la tipicità delle produzioni, la tutela dei consumatori al sostegno alle imprese e il miglioramento delle condizioni di lavoro del comparto che in Liguria comprende una flotta di 550 pescherecci con duemila addetti (5 mila con l’indotto) lungo una quarantina di piccole a grandi marineria dalla Foce del Magra a Ventimiglia. “Il Tavolo Blu dovrà servire a promuovere la filiera corta anche nella pesca”, interviene Renata Briano, assessore all’Ambiente e all’Altra economia e stili di vita consapevoli. “Per cercare di far capire sempre a più consumatori che è molto meglio nutrirsi con il pesce del Mar Ligure, anche delle specie meno conosciute, come sugarelli, leccie, palamite, lampughe, acciughe piuttosto che con il pangasio che arriva dai fiumi del Vietnam, della Thailandia e della Cambogia e tanti altri che terminano sui nostri mercati da mari lontani”. |
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MONTAGNA IN SALUTE, FIRMATO UN PROTOCOLLO TRA REGIONE TOSCANA , UNCEM, SDS |
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Firenze – Un protocollo per prevenire e contrastare disagio sociale, isolamento, alcolismo, violenza sulle donne e sui minori nelle zone montane. L’hanno firmato l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, per la Regione Toscana, il presidente dell’Uncem (Unione nazionale comuni comunità enti montani) Toscana, Oreste Giurlani, e i tre presidenti delle Società della Salute di Casentino, Amiata Grossetana, Colline Metallifere. Nel protocollo, che stabilisce la prosecuzione del progetto “Montagna in salute”, programma di prevenzione del disagio sociale nelle Società della Salute montane, si prevede un graduale allargamento ad altre Sds. Per l’attuazione del protocollo, la Regione Toscana destina la somma di 240.000 euro per il 2011: 150.000 all’avvio del progetto, la parte restante entro il 31 dicembre 2011. Le Società della Salute firmatarie si impegnano a compartecipare finanziariamente, con 20.000 euro ciascuna. L’uncem è individuato come soggetto coordinatore. Recenti ricerche sul fenomeno del suicidio in Toscana hanno evidenziato che nelle zone montane si rileva un tasso di suicidio superiore alla media regionale. Punto di forza del progetto è il contatto diretto con i territori coinvolti, attraverso percorsi di formazione e sensibilizzazione ad hoc rivolti agli operatori della salute sulle problematiche legate al fenomeno del suicidio. Il protocollo prevede, tra l’altro, l’allargamento delle attività del Centro di counselling regionale già attivato all’interno del progetto “Montagna in salute”; un nuovo numero verde che dia risposte alle domande di disagio sociale, con particolare riferimento all’emergenza suicidio, alle problematiche alcolcorrelate, allo stalking, alla violenza di genere; il mantenimento del portale on-line dedicato al progetto, sul sito www.Montagnainsalute.it/ |
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ABRUZZO, AGRICOLTURA: ANCORA SEGNALI POSITIVI SUL FRONTE OCCUPAZIONE SONO 667 LE DOMANDE PRESENTATE PER IL PRIMO INSEDIAMENTO |
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Pescara - "L´unico settore che tiene in un momento così difficile per l´economia è l´agricoltura che fa registrare segnali positivi ed incoraggianti in Abruzzo". E´ quanto ha dichiarato l´assessore all´Agricoltura commentando con soddisfazione i dati elaborati in questi giorni dagli uffici della Direzione Politiche agricole. "La tendenza al segno positivo per il primo settore è confermata anche nella nostra regione - spiega l´assessore - dove il dato più sorprendente riguarda soprattutto i giovani che decidono di avviare un´attività. E´ da sottolineare, infatti, che sono 667 le domande pervenute ai nostri uffici per beneficiare della Misura 112 del Programma di Sviluppo Rurale. Si tratta di un intervento specifico, destinato a persone con meno di 40 anni che si insediano per la prima volta a capo di un´azienda, che mira a favorire il ricambio generazionale nelle imprese, la crescita dell´imprenditorialità, delle capacità di innovazione tecnologica finalizzata anche ad una maggiore capacità di competizione. Questo dimostra come l´agricoltura abruzzese abbia grandi potenzialità, sia economiche sia occupazionali anche se non bisogna mai dimenticare le difficoltà che tutti devono affrontare in questo momento. E´ importante, quindi, sottolineare come molti giovani, anche in virtù delle insidie del mercato del lavoro, riscoprano il fascino e le opportunità del settore agricolo avendo la possibilità, proprio grazie ai finanziamenti attivati nell? ambito del Psr, di creare un proprio percorso imprenditoriale o seguire le orme dei propri genitori. Il segno positivo purtroppo si registra solo nel primo settore mentre sugli altri si sentono in maniera pesante gli effetti negativi a di una crisi globale non ancora superata. Ma bisogna proprio ripartire dalle indicazioni concrete ed incoraggianti lanciate dall´agricoltura per affrontare il futuro con maggiore fiducia. Nei giorni scorsi - ricorda l´assessore - anche i dati dell´Istat hanno confermato il trend positivo del comparto e colpisce in maniera particolare quanto rilevato nel quarto trimestre 2010. Rispetto allo stesso periodo del 2009 infatti è stato rilevato un incremento del 44% del numero degli occupati (da 19 mila a 28 mila unità) con una performance di primissimo livello rispetto alla media nazionale e considerando soprattutto i valori in negativo degli altri settori. Si tratta di segnali che confermano come l´agricoltura abruzzese viaggi in controtendenza rispetto all´andamento generale e ci inducono a pensare come la strada per la ripresa, anche se lontana ed irta di difficoltà, sia assolutamente alla nostra portata". |
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"BOCCONI AVVELENATI", LA PRIMA MAPPA REGIONALE DEGLI AVVELENAMENTI DI ANIMALI |
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Bologna – Non solo aree destinate alla caccia o zone rurali, ma anche pascoli, parchi e riserve naturali, aree urbane. La prima mappa regionale dei luoghi dove vengono ritrovati i “bocconi avvelenati”, pratica crudele sempre diffusa nonostante la normativa oggi preveda anche il carcere, propone una fotografia del fenomeno in Emilia-romagna e può costituire uno strumento per interventi di prevenzione e per rendere più incisiva l’attività di repressione delle Forze di Polizia. La mappa è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Regione Emilia-romagna (assessorato Politiche per la salute e assessorato all’Agricoltura), Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell´Emilia-romagna, Corpo forestale dello Stato. Quel che emerge è che aumentano l’attenzione e la partecipazione attiva, con segnalazioni, di chi è proprietario di animali da compagnia e degli allevatori. Grazie all’aumento delle segnalazioni, nel 2010 sono stati 748 i reperti recuperati (esche e animali morti per sospetto avvelenamento) e 688 nel 2009, quasi il doppio rispetto agli anni precedenti (il numero oscillava tra 300 e 400). Gli animali da compagnia (cani e gatti) sono i più colpiti, seguiti da piccioni e animali selvatici. Disporre di una mappa dei ritrovamenti di esche e animali avvelenati consente di dedurre in maniera più precisa le motivazioni di chi ricorre ai “bocconi avvelenati”: nelle zone di caccia contrastare la presenza di predatori di selvaggina (cani, gatti, volpi, lupi), nei pascoli e nelle campagne impedire il vagare di cani liberi, nelle tartufaie il controllo del territorio rispetto alla raccolta dei tuberi, nelle zone agricole impedire il passaggio di cacciatori con cani. Gli avvelenamenti nelle aree urbane riguardano l’insofferenza verso i piccioni o verso gli animali da compagnia; per i cani e i gatti perdura ancora la triste pratica della ritorsione nei conflitti di vicinato, ma sempre più essi sono obiettivi diretti di una insofferenza verso gli animali da compagnia. L´elenco delle esche utilizzate comprende polpette, fette di prosciutto, cotenne, colli di pollo, spugne. Sono in prevalenza pesticidi ed erbicidi i veleni utilizzati. Altre sostanze utilizzate sono veleni per topi e insetticidi. Tali sostanze, oltre a colpire l’animale, possono comportare anche rischi per la salute pubblica e per l´impatto ambientale: gli animali avvelenati possono essere preda di altri animali; alcuni veleni persistono nell´ambiente e possono raggiungere le falde acquifere. La mappa regionale degli avvelenamenti è il risultato delle Linee guida per la lotta agli avvelenamenti degli animali (delibera di Giunta regionale 469/2009), con cui è stato introdotto un unico percorso operativo, a partire dalla raccolta dei reperti fino all’identificazione e analisi dei bocconi avvelenati e degli animali deceduti e agli interventi di bonifica. Il provvedimento ha inoltre definito compiti e ruolo di ciascuno dei soggetti coinvolti: i Servizi veterinari delle Aziende Usl effettuano una prima valutazione dei casi di avvelenamento e tengono traccia delle segnalazioni, l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell´Emilia-romagna ha il compito delle analisi di laboratorio, il Corpo forestale dello Stato è la forza di polizia specializzata nel contrasto al maltrattamento degli animali. La definizione di una procedura unica e uniforme in tutta l´Emilia-romagna ha anche lo scopo di rendere più efficace il coordinamento nella vigilanza del territorio da parte degli organi di controllo, il cui impegno è tuttavia spesso reso inutile dalla difficoltà di cogliere in flagrante i responsabili di questi reati. Una maggiore sensibilizzazione rispetto alle segnalazioni e alle denunce e la raccolta organica di dati possono contribuire a rendere più incisiva l’attività di contrasto a questo fenomeno. Il riferimento per i cittadini, per qualsiasi segnalazione, è il veterinario di fiducia o il veterinario dell´Azienda Usl, oppure il numero di emergenza ambientale gratuito 1515 del Corpo forestale dello Stato. |
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ZOOTECNIA: GIUNTA REGIONALE APPROVA MISURE A SOSTEGNO DEGLI ALLEVATORI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ |
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Perugia - La Giunta regionale dell´Umbria, nella sua ultima seduta, su proposta dell´Assessore alle politiche agricole, ha deciso di attivare un bando a sostegno della zootecnia finalizzato al sostegno qualitativo del patrimonio zootecnico. La Giunta infatti ha deciso di impegnare un finanziamento di 200.000 euro, attingendo dal bilancio regionale, per continuare a fornire un sostegno concreto agli allevatori umbri per l´acquisto di riproduttori selezionati. Il contributo previsto per ciascun aiuto non potrà superare i 7500 euro per tre anni. "L´opportunità di poter concedere contributi di questo tipo, afferma l´Assessore regionale alle politiche agricole, ha permesso agli allevatori di accedere ad un aiuto per l´acquisto di riproduttori selezionati per proseguire nell´opera di miglioramento del patrimonio genetico regionale con importanti effetti sull´attività di selezione effettuata in Umbria". "Per assecondare le aspettative degli operatori del settore rappresentate a più riprese dalle loro Associazioni di categoria ed in un´ottica di semplificazione amministrativa e delle procedure, continua l´Assessore, abbiamo deciso che il bando per accedere all´aiuto in regime "de minimis", operi in maniera continuativa a partire dal corrente anno, fino a diversa disposizione della Giunta regionale. E, anche per consentire una migliore pianificazione degli investimenti da parte degli allevatori, conclude l´Assessore, la presentazione delle domande di contributo potrà avvenire senza soluzioni di continuità (procedura a "sportello"), con l´individuazione di una scadenza annuale per la formazione della graduatoria e liquidazione degli aiuti". Per quanto riguarda i criteri di selezione per la concessione degli aiuti, la Giunta regionale ha deciso di riproporre quelli adottati per il bando 2009, già oggetto di concertazione con le organizzazioni di categoria, aggiungendo quello afferente l´allevamento del cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido (Aitpr) che nella nostra regione riscuote notevole interesse. Pertanto si sono integrati i criteri di selezione con l´assegnazione di 20 punti alle domande di aiuto all´acquisto del cavallo Aitpr. Inoltre, anche al fine di attribuire un utile riconoscimento alle domande di aiuto presentate in precedenti graduatorie e non finanziate si è deciso di assegnare un punteggio pari a 20 punti alle domande che vengono riproposte nelle successive scadenze con conseguente rinuncia a rimanere nella graduatoria originaria. |
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LA CLASSIFICA DEI 50 MIGLIORI RISTORANTI AL MONDO S.PELLEGRINO WORLD’S 50BEST RESTAURANTS AWARD IL NOMA DI COPENHAGEN ELETTO MIGLIOR RISTORANTE AL MONDO 2011 6 GLI ITALIANI IN CLASSIFICA CON MASSIMO BOTTURA CHE SFIORA IL PODIO AGGIUDICANDOSI IL 4° POSTO |
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L’osteria Francescana di Modena conquista la quarta posizione e Massimo Bottura ottiene lo “Chef’s Choice” I ristoranti europei occupano le prime 10 posizioni, ma nella classifica figurano new entry da Perù, Cina, Russia e Messico Tra i 20 Paesi rappresentati anche il Giappone e il Brasile Alle 21.30 (London time) di lunedì 18 aprile il ristorante danese Noma è stato proclamato il S.pellegrino World’s Best Restaurant 2011 dell’annuale classifica considerata l’Oscar della ristorazione mondiale. Per il Noma il 2010 è stato un anno importantissimo e il nome dello chef René Redzepi è diventato sinonimo di “nuova guardia” della cucina mondiale. William Drew, editore della rivista Restaurant che, dal 2002, organizza il premio, ha dichiarato: “La classifica di quest’anno sfoggia un incredibile elenco di ristoranti appartenenti a un’area geografica ancora più ampia rispetto agli anni precedenti e riconosce l’influenza di paesi dalla gastronomia emergente, quali il Perù e la Russia. Porgiamo i nostri più calorosi complimenti a René Redzepi per essere riuscito nella difficile impresa di rimanere il numero uno della nostra classifica, sottolineando così il suo impegno a ridefinire la cucina nordica”. Con la prossima chiusura del leggendario El Bulli, per questo motivo escluso dalla classifica, dietro il Noma si schierano gli spagnoli El Celler de Can Roca e Mugaritz, rispettivamente in seconda e terza posizione. Quest’anno El Celler de Can Roca, gestito da tre fratelli - il più giovane dei quali ha appena 33 anni - ha guadagnato due posizioni in classifica, piazzandosi al secondo posto. Ormai alle spalle il devastante incendio che lo aveva distrutto nel 2010, guadagna due posizioni anche il Mugaritz, eletto il terzo miglior ristorante del mondo. L’osteria Francescana di Modena resta tra i top 10 dei S. Pellegrino World’s 50 Best Restaurants, piazzandosi al quarto posto e guadagnando due posizioni rispetto allo scorso anno. Combal Zero, l´acclamato ristorante piemontese ubicato nella cornice di un museo di arte contemporanea, sale dalla 35° alla 28° posizione. Il ristorante milanese Cracco fa il suo rientro in classifica, piazzandosi in 33° posizione, mentre i sempre amati Dal Pescatore e Il Canto occupano rispettivamente il 38° e il 39° posto. Come ulteriore atto d’omaggio a Dal Pescatore, la capochef Nadia Santini è stata inserita nella rosa delle candidate a vincere il primissimo Veuve Clicquot World’s Best Female Chef della storia, assegnato poi ad Anne-sophie Pic della Maison Pic in Francia. Tra i premi più ambiti della serata figura lo Chefs’ Choice. Votato dai colleghi, il vincitore di quest’anno è Massimo Bottura; la sua Osteria Francescana è tra i ristoranti di cui più si parla. Massimo si sta guadagnando rapidamente una reputazione internazionale per la sua cucina d’avanguardia che, seppure spudoratamente moderna, riflette le tecniche tradizionali e amplia continuamente i confini del nuovo. Il ristorante brasiliano D.o.m. Ha compiuto una delle scalate più avvincenti, salendo di 11 posti e piazzandosi alla posizione numero sette. I critici hanno ammesso la sua crescente influenza sulla cucina mondiale : noto per l’uso di ingredienti provenienti dal Rio delle Amazzoni, lo chef Alex Atala sta portando all’attenzione del mondo una cucina brasiliana nuova e sostenibile. Il primo ristorante peruviano in assoluto a entrare in classifica è Astrid Y Gaston, che occupa la posizione numero 42. Il ristorante di Lima è noto per la sua haute cuisine peruviana che comprende i tradizionali cerviche e chupe (stufati di pesce). Per il secondo anno consecutivo il Best Restaurant in North America è l’Alinea di Chicago, che mette fuori gara altri favoriti statunitensi, quali il Per se di Thomas Keller (che si conferma al numero 10) e il Daniel (numero 11). Nonostante gli straordinari concorrenti di tutto il mondo, i ristoranti britannici sono presenti in classifica con The Fat Duck di Heston Blumenthal che occupa la posizione numero cinque. Con lui The Ledbury, proclamato la più alta nuova entrata, che si piazza al numero 34. Australiano di nascita, il capochef Brett Graham è ampiamente apprezzato per la sua eccellente cucina di ispirazione francese; la sua presenza in classifica fa prevedere ai critici che il suo ristorante del West di Londra si trasformerà da stella locale a “must go” internazionale. Anche l’Hibiscus di Claude Bosi e il St. John di Fergus Henderson scalano la classifica, piazzandosi rispettivamente al 43° (sei posizioni in più rispetto allo scorso anno) e 41° posto (due posizioni in più). Il francese Le Chateaubriand continua a salire in classifica, piazzandosi quest’anno al nono posto e guadagnando due posizioni. Lo seguono L’astrance e L’atelier de Joel Robuchon, rispettivamente in 13° e 14° posizione. L’astrance è un locale straordinario, dal momento che può essere considerato l’unico ristorante in classifica senza menù. Gli avventori scelgono il numero di portate che desiderano e dalla cucina arrivano piatti a esclusiva scelta dello chef. Il premio per la scalata più alta va al ristorante giapponese Nihonryori Ryugin che sale di 28 posizioni in classifica. L’arte culinaria di Seiji Yamamoto amplia i confini della cucina giapponese senza sconvolgere i tradizionalisti. A Tokyo, è stato eletto per il terzo anno consecutivo il Best Restaurant in Asia il ristorante Les Creations de Narisawa. Quay si aggiudica il premio Best Restaurant in Australasia per il secondo anno consecutivo. Quest’anno il ristorante di Peter Gilmore si è piazzato al 26° posto, una posizione in più rispetto allo scorso anno, ed è l’unico ristorante australiano presente nella classifica dei Worlds’ 50 Best Restaurants. Nella seconda metà della classifica S.pellegrino World’s 50 Best Restaurants compaiono ristoranti di paesi nuovi, ma che a livello locale godono di un’ottima reputazione e che ora stanno irrompendo sul palcoscenico internazionale della ristorazione raffinata. Tra di essi il Varvary, in Russia, che occupa la 48° posizione. Propone una cucina tradizionale ma con influenze europee. Il premio Best Restaurant in Africa va a Le Quartier Francais di Città del Capo, favorito in classifica già da molti anni. Il suo capochef, l’olandese Margot Janse, gestisce la cucina da 16 anni ed è stata nominata miglior chef d’Africa numerose volte. Ogni anno tra i ristoranti che occupano le posizioni da 51 a 100 della classifica viene scelto il “One to Watch” ovvero il ristorante da tenere d’occhio. Quest’anno il riconoscimento è stato attribuito allo svedese Frantzen/ Lindeberg. Aperto nel 2008, con appena 16 coperti, è tra i ristoranti più piccoli presenti in classifica; cenare qui è stato definito uno “spettacolare show”, con escargot e caviale di escargot serviti su un piatto con carillon, erba gatta, violette, polline e semi di colza. William Drew, editore della rivista Restaurant, ha dichiarato: “Ciò che rende questo ristorante di Stoccolma così impressionante è che non esiste un menù tradizionale; al contrario, gli chef cucinano “fuori da ogni schema” a seconda di quello che è disponibile in giornata, realizzando tanti piatti dagli ingredienti intriganti. Il risultato è un’esperienza gastronomica assolutamente straordinaria”. Altri premi Per la prima volta nel 2011 e come già annunciato, Anne-sophie Pic (Maison Pic, Francia) è stata la vincitrice del neonato premio Veuve Clicquot World’s Best Female Chef. Nel ringraziare per il premio, Anne-sophie Pic ha dichiarato: “Sono molto onorata di aver ricevuto questo riconoscimento e di essere parte di questa società ricca di tanti talenti”. La rosa delle candidate comprendeva anche Elena Arzak (Arzak, Spagna) e Nadia Santini (Dal Pescatore, Italia). La classifica S.pellegrino dei 50 migliori ristoranti del mondo, organizzata dalla rivista Restaurant, è un’istantanea annuale delle opinioni e delle esperienze di oltre 800 esperti del settore della ristorazione internazionale. Non esiste un elenco predeterminato di criteri cui attenersi e i risultati sono determinati semplicemente conteggiando i voti. Il mondo, in relazione alla classifica, è suddiviso in 27 regioni / o aree geografiche diverse. I giurati devono essere stati, negli ultimi 18 mesi, nei ristoranti per i quali votano e devono votare ( ogni giurato può esprimere sette voti ) per ristoranti appartenenti sia alla loro regione che a una regione diversa |
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FESTA ALLA CORTE DEL RE GUTTURNIO
IL 4 E IL 5 GIUGNO 2011 IL CASTELLO SCOTTI DI VIGOLENO (PC) OSPITERÀ LA SESTA EDIZIONE DEL GUTTURNIO FESTIVAL, DEDICATO AL GUTTURNIO FRIZZANTE. UNA GHIOTTA OCCASIONE PER SCOPRIRE I VINI, I SAPORI E LA CULTURA DEL PIACENTINO
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Grande festa in onore del re dei vini piacentini al Castello Scotti di Vigoleno (Pc). Nel suggestivo scenario quattrocentesco del palazzo comunale di Carpaneto Piacentino si svolgerà il 4 e il 5 giugno 2011 la sesta edizione del Gutturnio Festival, dedicata a sua maestà il Gutturnio Frizzante. Appassionati, turisti e curiosi incontreranno i produttori vinicoli e scopriranno le cantine per approfondire sia la conoscenza del famoso vino dal carattere spiccato e deciso sia il territorio Piacentino, zona celebre per il connubio fra enologia, gastronomia e cultura. Ogni visitatore potrà costruire il proprio personalissimo percorso e scegliere fra degustazioni libere e guidate, assaggi e abbinamenti enogastronomici. Le degustazioni libere si svolgeranno nel cortile del palazzo comunale, dalle 15 alle 22 di sabato 4 giugno e dalle 10 alle 22 di domenica 5. Le cantine e i produttori, con il supporto dei sommelier, illustreranno le caratteristiche organolettiche e sensoriali dei propri prodotti che accompagneranno con alcune specialità locali famose in tutto il mondo fra cui i tre salumi Dop - la coppa, la pancetta e il salame -, formaggi locali come il Grana Padano del territorio, e con piatti della tradizione preparati dagli allievi della Scuola Alberghiera. Il prezzo delle degustazioni libere, incluso il calice ad hoc che poi si potrà portare a casa, è di 12 euro per 5 coupon necessari a degustare altrettanti vini. La successiva “ricarica”, che consente l’assaggio di altre due etichette, costa 1 euro. Registrandosi sul sito Internet della manifestazione, www.Gutturniofestival.it, si potrà stampare l’apposita cartolina per ottenere un sconto sulle prime 5 degustazioni (10 euro anziché 12). Le degustazioni guidate si terranno nei pomeriggi del 4 e 5 giugno al piano superiore del palazzo comunale, in Sala Bot. Durante gli incontri guidati a tema, oltre alle caratteristiche organolettiche del Gutturnio Frizzante e degli altri nettari di bacco piacentini, si potranno scoprire insieme ai sommelier le tante possibilità di abbinamento col cibo. Le degustazioni guidate costano 10 euro l’una e devono essere prenotate all’ingresso o attraverso il sito Internet. Il territorio piacentino e le sue eccellenze agroalimentari saranno protagonisti della manifestazione al piano superiore del palazzo, dove L’associazione Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini - fra i promotori del Gut Festival - la Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina e Uppennino Piacentino saranno a disposizione dei visitatori per tutte le informazioni e le curiosità su queste terre e i loro gioielli. Qui sarà possibile inoltre assaggiare ed acquistare i prodotti Dop famosi in tutto il mondo: salumi, miele, olio e formaggi, e allo Spazio Enoteca si potranno acquistare i migliori vini delle cantine partecipanti. L’happy Hour con musica jazz dal vivo è lo speciale appuntamento per i giovani in programma per il sabato sera, 4 giugno, durante il quale i ragazzi potranno scoprire il Gutturnio Frizzante e gli altri vini piacentini e come consumarli responsabilmente. Durante la serata la Commissione di Degustazione, responsabile dell’ammissione dei vini alla manifestazione, assegnerà il “Premio Qualità Aziende” ai cinque produttori che maggiormente si distinguono perseguendo sempre più la via della qualità. La domenica pomeriggio sarà allietata da uno spettacolo di cabaret con musica dal vivo. Gran finale lunedì 6 giugno, con la proiezione del filmato "George Cogny" di Francesco Barbieri e Andrea Capinari, nella Sala Bot del Comune di Carpaneto Piacentino, alle ore 21.30. A Sua Maestà il Festival dedica anche una Libreria, in collaborazione con la Libreria Fahrenheit 451 e, grazie al gemellaggio con la regione tedesca del Pfalz, la presenza di produttori di Winechange anche nelle degustazioni guidate con alcuni loro vini bianchi fermi (http://www.Winechanges.de). Il Gut Festival coinvolgerà anche il territorio. Il 4 e il 5 giugno, in molti ristoranti di Carpaneto e dintorni e in quelli della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini, si potranno sperimentare sapori e profumi locali con l’iniziativa “Tavola Piacentina”. I locali aderenti proporranno menu tipici e offriranno i migliori abbinamenti enogastronomici, enfatizzando quello tra il Gutturnio Frizzante e i piatti della cucina tradizionale. La scoperta delle Valli Piacentine e dei suoi tesori passa anche attraverso speciali pacchetti turistici ideati appositamente per il Gut Festival e suddivisi in tre aree tematiche d’interesse: “Cultura e svago”, “natura e sport” e “Ospitalità e buona tavola”. Www.gutturniofestival.it |
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GIOIELLI AL CIOCCOLATO IN CASA GUYLIAN
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Capolavori in finissimo cioccolato belga, creazioni dalle forme curiose come scolpite dalla mano di un abile cesellatore, cioccolato ottenuto dalle più fini fave di cacao dell´Africa occidentale, con il 100% di burro di cacao privo di grassi vegetali: è sempre una piacevole sorpresa aprire una confezione di cioccolatini Guylian! La nuova confezione, contenente una decina di cioccolatini l’uno diverso dall’altro disposti su un vassoio, si apre a libro e diventa un regalo natalizio unico e inimitabile per gli amici e una prelibatezza da tenere in casa per le occasioni speciali. Durante il periodo natalizio, infatti, le creazioni di cioccolato belga Guylian sono tra i marchi di cioccolato in scatola più venduti in supermercati, ipermercati, grandi magazzini e negozi alimentari specializzati. Nella nuova confezione di cioccolatini Guylian da 125 g, adatta per le più svariate occasioni, vengono presentati come gioielli i mitici Frutti di Mare al cioccolato al latte e extra-fondente e l’assortimento Opus da 100 g. I Frutti di Mare Original Sea Shell al cioccolato belga sono il prodotto più famoso di Guylian: tante differenti forme di conchiglie sapientemente scolpite e formate da una deliziosa miscela di cioccolato bianco, al latte e fondente, così da renderle una sempre diversa dall´altra, anche nel colore. Il ripieno è di finissimo cioccolato belga con nocciole tostate, come nell´originale ed artigianale ricetta. Ogni conchiglia, a garanzia della sua provenienza, reca impressa la G del genuino cioccolato Guylian. Nella versione al cioccolato extra fondente, con il 74% di cacao e le nocciole selezionate con cura nelle migliori aree mediterranee, i Frutti di Mare Guylian Extra Dark offrono un gusto intenso e duraturo grazie alla copertura di cioccolato extra dark ed al ripieno pralinato reso particolare dalla tostatura e dalla lavorazione delle nocciole. L´international Taste & Quality Institute, Organizzazione Indipendente che sperimenta e promuove cibi e bevande di gusto superiore di tutto il mondo, ha assegnato ai Frutti di Mare Guylian Extra Dark le 3 stelle del Superior Taste Award 2010 con un punteggio complessivo di oltre il 90%, ottenuto grazie all’apprezzamento per il sapore intenso il retrogusto lungo, l´aspetto e il profumo raffinato. L’assortimento Opus Guylian è una raccolta di cioccolatini diversi l’uno dall’altro, ciascuno con un proprio carattere e forma, ma tutti dal gusto straordinario. Ogni cioccolatino ha il nome di una famosa Opera musicale: Romeo e Giulietta per il cuore di cioccolato alla nocciola pralinato, Madama Butterfly per la farfalla alla crema d’arancia, Il Flauto Magico per il flauto al cioccolato con crema di cappuccino, Manon per la celestiale e cremosa mousse al cioccolato e molto altro ancora. Tutti i prodotti della gamma Guylian sono importati e distribuiti da Eurofood, il marchio leader che porta sulla nostra tavola solo le più prestigiose specialità alimentari da tutto il mondo. Guylian Frutti di Mare Original Sea Shell scatola 125 g euro 4,86 Guylian Frutti di Mare Extra Dark scatola 125 g euro 5,12 Guylian Opus Pralineria scatola 100 g euro 4,86 |
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OGGI APRE UNICO RESTAURANT. IL PIACERE DI MANGIARE IN ALTO…
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Lo chef abruzzese Fabio Baldassarre, dopo numerose esperienze all’estero e in Italia (l’ultima a Roma), accetta la nuova sfida a Milano. Il ristorante Unico, al ventesimo piano del World Joint Center, offre un panorama incomparabile che spazia su tutta la città. Struttura e arredi, a cura dell’architetto Donata Nicetta, sono moderni e dominati da un caldo colore marrone; un tavolo centrale a U, quasi un’onda scolpita, crea un effetto brillante nel cuore del ristorante; i preziosi tavoli ricoperti in pelle sono appoggiati alle vetrate o posizionati al centro del salone. Di sera l’ambiente diventa particolarmente suggestivo grazie all’esclusiva illuminazione che avvolge ciascun tavolo, creando un’atmosfera raffinata e speciale. Dalla sala si partecipa alla vita della cucina attraverso la grande vetrata che fa intuire la straordinaria struttura tecnica studiata su misura dall’azienda spagnola Garcia & Casademont. Lo stile di Fabio non tradisce la sua impronta: curiosità e desiderio di scoperta si affiancano al valore dei ricordi, privilegiando i grandi sapori della tradizione. Per il lunch, oltre alle proposte “alla carta”, dal lunedì al venerdì lo chef suggerisce un pranzo veloce secondo il suo stile di cucina (€ 25 con acqua minerale, un bicchiere di vino e caffè). Alla sera tre menù che uniscono i criteri della creatività a quelli della storia: Sei Piaceri, Nove Tentazioni o Dodici Vizi (€ 60, 90 o 120, esclusi i vini), oppure le scelte secondo la carta del giorno. Un luogo da vedere e tanti piatti da provare per un momento gourmand…davvero “Unico” |
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LA LINEA A BRAND IN.AL.PI. SI ARRICCHISCE DI NUOVI PRODOTTI A BASE DI LATTE CERTIFICATO ITALIALLEVA
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La nuova linea di fettine In.al.pi. A base di latte certificato Italialleva si è arricchita delle “fettine light” e delle “fettine emmental” che affiancano le fettine classiche portando a tre le referenze della linea. La certificazione Italialleva è una sicurezza per il consumatore, poiché garantisce l’origine e il benessere dell’animale, nonché l’italianità e la tracciabilità del prodotto. Le “fettine light”, disponibili in pacchetti da 8 fette di 200 grammi, si differenziano dalle fettine normali per il minore contenuto di grassi: 40% in meno, con la stessa ricetta a base di latte proveniente da allevamenti certificati Italialleva e lo stesso gusto delicato. Le “fettine emmental”, come dice il nome stesso, sono a base di formaggio Emmental (75%), di cui mantengono l’odore e il sapore caratteristici. Anch’esse sono confezionate in pacchetti da 8 fette da 200 grammi. Oltre alle fettine, la linea a brand In.al.pi. Comprende: - i formaggini a base di latte (sempre proveniente da allevamenti certificati Italialleva), in confezioni da 140 e 280 grammi (8/16 monoporzioni triangolari); - il formaggio grattugiato fresco, a base di formaggi duri stagionati, in confezioni da 100, 150, 500 e 1000 grammi; - il burro “Fior di panna”, prodotto con burro e panna di centrifuga, pastorizzato con processi altamente tecnologici, in panetti da 250 grammi; - la “caciotta kremina”, forme intere da 800 grammi, una bontà per tutte le età a base esclusivamente di latte, caglio e sale; - il “formaggio fuso filante”, ideale per pizza, focacce farcite e toast, dal gusto delicato, in confezioni da 400 grammi; - il “filante”, preparato alimentare filante a basso contenuto di colesterolo, anch’esso disponibile in confezioni da 400 grammi. Per quanto riguarda la distribuzione, i prodotti a brand In.al.pi. Sono reperibili presso i punti vendita delle seguenti catene con un’ampia copertura del territorio nazionale: Alpi Fresco, Apulia, Caramico, C.d.s., Cedi Sisa Centro Sud, Cedi Sisa Sicilia, Ciglia Discount, Centro 3a, Comprabene, Di.pr.a, Docks Market, Due Pi, G.a.m, Gambardella, Gda, Ghidetti, Gruppo Tuo, Iges, Intercom, Komedis, Maxidimar, Moderna, Nuova Distribuzione, Olmo Paglierina, Omega Alimentari, Presto Fresco, Sicilia Discounts, Tatò Paride, Qui Discount, Valle Josina e Vettorello |
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LA BELLA STAGIONE È ALLE PORTE: LE BELLE NOVITÀ SANSON
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Per i più golosi e per chi cerca un momento di piacere, ecco allora le novità Togo in versione snack e su stecco. Togo Snack delizierà i palati con un perfetto abbinamento tra gelato al gusto vaniglia, mou e cioccolato mentre Togo mandorle andrà ad arricchire la già conosciuta e apprezzata linea di gelati su stecco con un gelato al gusto panna e variegato gianduia, ricoperto da cioccolato al latte con granella di mandorle. Ma l’estate 2011 di Sanson è anche ricca di frutta, dedicata a chi ricerca un pausa rinfrescante e leggera: con gli stecchi Fruttiamo 50% frutta è infatti possibile assaporare in ogni momento tutto il gusto delle fragole e dell’ananas, con sole 87 kcal e senza grassi! Ecco le novità nel canale Bar / Ho.re.ca e Gdo: Togo Snack Gelato Uno dei gelati Sanson più amati, nella versione stecco, quest’anno trova una nuova stuzzicante forma: nasce Togo Snack, la barretta di gelato al gusto vaniglia con variegatura al gusto Mou e Cereali, ricoperto di Cioccolato al latte. Prezzo al pubblico consigliato – Bar: 1,20 € Prezzo al pubblico consigliato – Gdo (pack 6 pezzi): 6,31 € Togo mandorle, variegato gianduia Un nuovo delizioso stecco arricchisce la linea Togo, è Togo Mandorle con un cuore di gelato al gusto panna e variegato gianduia, ricoperto da cioccolato al latte con granella di mandorle. Quest’anno la linea offre dunque nel canale Bar sei deliziose varietà: oltre a Togo Mandorle è possibile assaggiare Togo Classico , Togo Cioccolato fondente, Togo bianco variegato caramello, Togo Choko Fruit e Togo Choko Dream. Nel canale Gdo sono invece disponibili in formato mini: Togo Choko Crock, Togo Noir e Togo Mix. Prezzo al pubblico consigliato – Bar: 1,60 € Fruttiamo 50% frutta Due gusti classici della frutta, fragola e ananas, per un prodotto unico e innovativo: un cremoso sorbetto su stecco, preparato senza l’aggiunta di latte o panna, uova o altri grassi, e ben il 50% di frutta. Per una pausa rinfrescante e leggera, con sole 87 kcal. Prezzo al pubblico consigliato – Bar: 1,30 € Sammontana Spa rappresenta oggi la più importante azienda a capitale completamente italiano nel settore dei gelati confezionati, l’unica grande realtà industriale che può rappresentare il vero gelato italiano con il marchio Sammontana e, in seguito all’acquisizione di Granmilano nel 2008, anche con i brand Sanson, Ringo e Togo. La storia di Sammontana affonda le sue radici nel 1948, quando Renzo Bagnoli e i suoi fratelli, Sergio e Loriano, danno vita a Empoli a un laboratorio artigianale che si trasforma nel 1959 nel primo sito industriale dell’azienda. Grazie a una grande passione imprenditoriale e alla capacità di rispondere ai gusti e ai bisogni di una società in rapida evoluzione, l’azienda crebbe negli anni fino ad arrivare oggi ai vertici nel mercato dei gelati in Italia, insieme alle grandi multinazionali del freddo, oltre a detenere la leadership in Italia nel settore della croissanterie congelata, con i marchi Il Pasticcere e Tre Marie. Sammontana Spa ha chiuso il 2010 con un fatturato complessivo di 360 milioni di euro. L’azienda conta circa 1.600 dipendenti in sei poli produttivi in Italia e detiene una quota del 20% circa del mercato del gelato industriale italiano e del 40% circa del mercato della croissanterie surgelata. Per ulteriori informazioni: www.Sammontana.it |
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GLI ITALIANI AMANO IL FATTO A MANO: LA VITICOLTURA EROICA DEL CONEGLIANO VALDOBBIADENE TOCCA UNA TEMATICA CARA AL MONDO DEL VINO
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Vino in Villa 21 – 23 maggio 2011 Castello di San Salvatore – Susegana (Tv) In un mondo dominato dalla tecnologia, Vino in Villa, evento che si terrà dal 21 al 23 maggio al castello di San Salvatore, splendido borgo medievale del Xiii secolo, a Susegana (Tv), punta i riflettori sul Fatto a Mano, vero valore differenziale del prodotto italiano. Una scelta non casuale: tra le eccellenze che basano la propria identità sul lavoro dell’uomo e sull’ esperienza che si tramanda di generazione in generazione, vi è anche il vino prodotto in territori difficili, come le colline di Conegliano Valdobbiadene, dove le pendenze raggiungono anche il 70%. Sabato 21 maggio, alle 9.30, “Fatto a Mano”, convegno aperto ai produttori, ai giornalisti e al pubblico, riunirà sociologi, personaggi illustri del mondo dell’arte e dello spettacolo, imprenditori di altri settori e produttori per confrontarsi e capire come valorizzare tale ricchezza e che peso dà il consumatore al “sapere manuale”. Enrico Finzi, presidente di Astraricerche, presenterà i risultati della recente ricerca sul “fatto a mano”, dove si dimostra che, nell’era del virtuale, il 65% degli italiani cerca sempre più ciò che è concreto, materiale, il 71 apprezza ciò che è artigianale e il 76 % è certo che l’Italia sia proprio la patria del Fatto a Mano. L’importanza di “pensare con le mani” sarà testimoniata da Davide Rampello, presidente della Triennale di Milano, vetrina della cultura artistica ed architettonica italiana. Sarà poi la volta di Giorgio Nason, una delle firme più illustri del vetro artistico di Murano, titolare della Nasonmoretti. Il vetro di Murano è certamente prodotto simbolo del Fatto a Mano e una delle eccellenze regionali, che condivide lo status di Distretto Produttivo del Veneto, ottenuto nel 2003, con il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore. Padrone di casa, quest’ultimo, grazie all’intervento del presidente del Consorzio per la Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Franco Adami, presenterà gli aggiornamenti sul progetto Unesco, arrivato al formale ottenimento di inserimento nella Tentative List italiana. Un traguardo possibile proprio grazie al lavoro manuale di più di 3000 viticoltori che, ogni giorno, coltivano con amore i vigneti di alta collina. Proprio la viticoltura manuale è l’aspetto caratterizzante delle Rive, la tipologia introdotta con la docg Conegliano Valdobbiadene, frutto della viticoltura manuale e del valore aggiunto conferito dalle singole microzone. “Le Rive sono per noi un elemento identitario fondamentale – afferma il presidente Franco Adami –. Questa tipologia, infatti, dimostra il valore della nostra viticoltura di alta collina e differenti espressioni qualitative che il territorio conferisce”. Www.prosecco.it - vinoinvilla@prosecco.It |
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