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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Aprile 2011 |
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NUCLEARE, ROMANI: “AVANTI CON NUOVA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE” FUKUSHIMA HA CAMBIATO TUTTO, PRESTO CONFERENZA PER L’ENERGIA |
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Roma, 20 aprile 2011 - L’emendamento presentato ieri al decreto legge 34 consentirà al governo di accelerare sulla presentazione di una nuova strategia energetica nazionale, a cui stiamo già lavorando con forte impegno. Il nostro obbiettivo è individuare le nuove misure necessarie per garantire la sicurezza e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, per potenziare lo sviluppo delle infrastrutture e per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo di questo settore così importante per il nostro Paese. In questo senso, la decisione di abrogare i dispositivi di legge sulla realizzazione di impianti nucleari è perfettamente in linea con le strategie assunte da grandi Paesi come Germania, Stati Uniti, Giappone, Russia che, alla luce del disastro di Fukushima, stanno riprogrammando le proprie strategie. Scelte così importanti per il nostro futuro non possono essere fatte sulla base di ondate emotive o di strumentalizzazioni politiche. Bisogna invece procedere sulla base di linee razionali, forti e condivise anche a livello comunitario. Per questo è adesso importante andare avanti e guardare al futuro, impiegando le migliori tecnologie disponibili sul mercato per la produzione di energia pulita, in particolar modo per quanto riguarda il comparto delle rinnovabili e dell’energia verde. E’ nostra intenzione presentare al più presto, nell’ambito della Conferenza per l’Energia che convocheremo subito dopo l’estate, una nuova strategia energetica che rafforzi e potenzi il sistema produttivo ed energetico italiano per il prossimo ventennio. |
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RINNOVABILI: ASSESSORE REGIONE UMBRIA CONDIVIDE RAGIONI SCIOPERO NAZIONALE CONTRO DECRETO ROMANI |
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Perugia, 20 aprile 2011 - Il Decreto Romani, che blocca i fondi per il fotovoltaico, getta una seria ipoteca sul futuro energetico del nostro Paese e sulle prospettive legate alla "green economy", vanificando gli sforzi di quanti, aziende e famiglie, hanno investito sulle energie rinnovabili. Lo sostiene l´assessore regionale allo sviluppo economico della Regione Umbria, condividendo le ragioni di quanti, il 20 aprile a Roma, parteciperanno al primo sciopero nazionale dei lavoratori dell´intero comparto del fotovoltaico e delle aziende collegate al settore delle "rinnovabili" per chiedere modifiche radicali al Decreto sulle energie rinnovabili del 3 marzo scorso, Decreto - ha sottolineato l´assessore - che ha avuto l´effetto immediato di bloccare l´intera filiera del fotovoltaico in Italia. Entrando sulle questioni di natura tecnica, l´assessore regionale ha evidenziato la necessità di rimuovere ogni ipotesi di "cap" fisso per l´installato conteggiato in Mw, in quanto non ci sarebbe remunerazione degli investimenti, vista l´impossibilità di sapere in quale momento dell´anno si raggiunge il "cap". È invece auspicabile - per l´assessore - l´introduzione del "cap" variabile, analogamente al sistema tedesco e la rimozione del "cap" sotto i 200 kw, al quale gli ex monopolisti, tra cui ovviamente Enel, vorrebbero riservare i due terzi dell´installato totale. Va infine fissata l´incentivazione al momento della realizzazione e non dell´allaccio, che dipende esclusivamente dai distributori, e mantenuta la salvaguardia economica degli impianti realizzati nel 2011. |
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ENERGIA, LA GIUNTA DELL’ EMILIA ROMAGNA HA ADOTTATO IL "SECONDO PIANO TRIENNALE DI ATTUAZIONE DEL PIANO ENERGETICO REGIONALE 2011-2013" CHE PREVEDE UNO STANZIAMENTO 139,5 MILIONI DI EURO. |
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Bologna, 20 aprile 2011 – Via libera della Giunta della Regione Emilia-romagna al “Secondo Piano triennale di attuazione del piano energetico regionale 2011-2013”. Dopo l’adozione del Piano da parte della Giunta, si è avviato l’iter per la sua approvazione da parte dell’Assemblea Legislativa. Il Piano, prevedendo stanziamenti di 139,5 milioni di euro in tre anni, punta sul risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili. La nuova programmazione, infatti, si caratterizza per tre elementi: più efficienza e più risparmio energetico in tutti i settori (industriale, civile, trasporti); sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili; un impulso alla filiera delle tecnologie energetiche e, più in generale all’economia verde, prevedendo incentivi alle imprese . «Le scelte contenute nel Piano - ha evidenziato l´assessore regionale alle Attivittà produttive Gian Carlo Muzzarelli - indicano con chiarezza la direzione in cui vogliamo collocare la comunità emiliano romagnola, ovvero la crescita sostenibile dal punto di vista ambientale superando la cultura energivora in cui siamo vissuti in questi anni. Occorre un cambio culturale. A questa idea di sviluppo, già racchiusa nelle scelte del Ptr, dobbiamo sincronizzare l’intera società. Quindi i nostri obiettivi sono: case ecologiche in cui consumo energetico è di classe A, costante risparmio energetico, produrre sempre più energia da fonti rinnovabili, riduzione della produzione di Co2 a partire dalle città a dalla loro mobilità». La caratteristica di questo Piano è il suo percorso partecipato, la cui stesura è stata preceduta da 22 incontri tematici, in cui tutti i soggetti interessati hanno “potuto dire la loro”, contribuendo attivamente alla elaborazione del Piano stesso. Infatti, per due mesi, ottobre -dicembre, nella “Casa dell’energia”, aperta nella sede della Regione, la società emiliano-romagnola (rappresentanti delle istituzioni e delle autonomie locali, associazioni del settore, imprenditori, multiutility, associazioni ambientaliste, cittadini, mondo dell’Università e della ricerca) si è espressa sulle scelte proposte dalla Regione, condividendone l’obiettivo di fondo: dar corpo ad un’efficace “rivoluzione verde”. Sul fronte dell’efficientamento e del risparmio, il Piano stima un taglio annuale di consumi pari a 471 ktep/anno (il 47% nel residenziale, il 23% nel terziario, il 20% nell’industria ed il 10% nei trasporti) al 2013: riduzione di 222 ktep/anno nel settore residenziale, 108 nel terziario, 94 in industria, 47 nel settore dei trasporti. Il risparmio sarà pari a 1570 ktep/anno al 2020: 738 ktep/anno nel settore residenziale, 361 nel terziario, 314 nell’industria, 157 nei trasporti. Nel 2007, i consumi energetici finali ammontavano a 14498 ktep, 618 dei quali prodotti da fonti rinnovabili mentre nel 2013, caleranno a 14323 ktep, con l’obiettivo di produrne tra 829 e 976 ktep da fonti rinnovabili. Nel 2020, il consumo ipotizzato è di 14302 ktep, con una quota di energia prodotta da fonti rinnovabili oscillante tra 2451 e 2877 ktep. Nel campo dell’energia da fonti rinnovabili (idroelettrico, fotovoltaico, solare termodinamico e termico, eolico, biomasse, geotermia) si stima invece nel triennio una produzione che, partendo dai circa 1150 attuali, oscilla tra i 2200 Mw (nel caso in cui si attestasse al 17% della produzione totale di energia) ed i 2790 (nel caso già raggiungesse il 20%). L’obiettivo al 2020 è ancora più elevato: il range oscilla tra i 6550 Mw ed i 7960. Per raggiungere questi obiettivi il Piano si articola in 8 principali interventi strategici (Assi), declinati a loro volta in numerose azioni, che hanno lo scopo di attivare le iniziative più appropriate al fine di concorrere alla strategia europea 20-20-20 del 2020 (-20% dell’emissione di gas-serra, -20% nel consumo di energia, 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili) contribuendo alla crescita nella nostra Regione della green economy, piattaforma centrale per lo sviluppo di una nuova industria e per una crescita sostenibile. Gli assi, e gli stanziamenti relativi alle varie azioni comprese in ciascuno di essi, per il triennio sono: sviluppo del sistema regionale della ricerca e della formazione in campo energetico (15 milioni di euro); sviluppo della green economy e qualificazione energetica del sistema produttivo (36 milioni di euro); sviluppo e qualificazione energetica del settore agricolo (9 milioni di euro); qualificazione edilizia urbana e territoriale (30 milioni di euro); promozione della mobilità sostenibile (45 milioni di euro); regolamentazione e revisione delle discipline del settore; programmazione locale, informazione e comunicazione (3 milioni di euro). L’asse 8 (dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro) riguarda invece la gestione del Piano: lo sviluppo del sistema informativo-energetico regionale, lo sviluppo di protocolli di intesa con soggetti terzi, il monitoraggio e la valutazione degli interventi previsti. La Regione punta sul fatto che le azioni previste e le risorse stanziate, affiancate a quelle già attivate dallo Stato, che devono essere mantenute (come lo sgravio fiscale del 55% per il risparmio energetico e gli incentivi per la produzione di energia rinnovabile) moltiplicheranno per i territori dell’Emilia-romagna le opportunità di risparmio energetico, di sviluppo delle fonti rinnovabili e di crescita economica. |
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ENERGYLAB, T4T: SEMINARIO ANTICIPA COME VIVREMO E ABITEREMO NEI PROSSIMI DIECI ANNI. |
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Milano, 20 aprile 2011 - Come cambierà il nostro modo di vivere e abitare fra dieci anni? Questo il tema del seminario svoltosi ieri a Milano nell’ambito del progetto Twenty for Twenty promosso per il secondo anno consecutivo da Energy Lab e rivolto ai giovani universitari milanesi allo scopo di sensibilizzarli sulle sfide energetiche del prossimo futuro. “Un’iniziativa lodevole – ha commentato il Dr. Pedrini presente all’incontro in rappresentanza dell’assessorato ai Giovani di Regione Lombardia – che investe sui giovani e sulle loro potenzialità preparandoli ad essere i protagonisti del futuro. Regione Lombardia è vicina all’iniziativa "Twenty for Twenty", capace di far emergere il meglio dai nostri ragazzi, responsabilizzandoli su tematiche di primaria importanza e stimolandoli ad una partecipazione attiva, consapevole e proattiva, capace di dare un grande apporto al bene della comunità”. Relatori del seminario - che ha visto la partecipazione di un nutrito numero di giovani studenti - Emilio Pizzi, Preside della Scuola di Ingegneria Edile del Politecnico di Milano e Giovanni Oggioni, Direttore Assessorato Sviluppo del Territorio del Comune di Milano. Si tratta del quarto incontro del ciclo di appuntamenti previsti dal Progetto Twenty for Twenty, che si concluderà il prossimo 3 maggio con il seminario “La salute: come ci si curerà?” |
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VENDOLA SU TRIVELLAZIONI: "NOI DA SEMPRE CONTRARI ALLE RICERCHE DI IDROCARBURI" |
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Bari, 20 aprile 2011 - Una dichiarazione chiarificatrice del presidente della regione Puglia Nichi Vendola sulla ricerca di idrocarburi al largo delle coste pugliesi, in risposta alla nota del presidente del consiglio dell’Abruzzo Nazario Pagano. “La Regione Puglia è da sempre contraria alle ricerche di idrocarburi al largo delle coste pugliesi. Tale posizione è stata espressa attraverso delibere di giunta regionale che recepivano i pareri del comitato Via regionale nell’ambito della procedura di Via nazionale. A tal proposito, voglio ricordare che la Puglia ha finora affrontato due distinte situazioni in materia di ricerca di idrocarburi offshore: 1- tre richieste contestuali di Northern Petroleum per eseguire sondaggi sismici in altrettanti bacini di ricerca al largo di Monopoli e Brindisi; 2- due richieste di Petroceltic per eseguire sondaggi sismici e pozzo esplorativo al largo delle Tremiti; In entrambi i casi le società hanno presentato un programma di ricerca e sfruttamento che concerne una vastissima zona suddivisa in diverse aree adiacenti, oggetto di permessi di ricerca già rilasciati o ancora in itinere. E’ evidente che entrambe le società avevano l’obbligo di presentare un’unica istanza di compatibilità ambientale e che, di contro, lo scorporo del progetto appare ingiustificato e arbitrario, oltre che elusivo. In ragione di quanto sopra non solo abbiamo espresso la nostra contrarietà con atti di giunta, ma lo abbiamo fatto anche nei tribunali amministrativi. Infatti per quanto riguarda la Northern Petroleum, la regione Puglia ha impugnato gli atti dinanzi al Tar con l’accoglimento nel merito del ricorso contro la Via rilasciata dal Ministero dell’Ambiente. La beffa è che nonostante la pronuncia del Tar, e i successivi pareri negativi del comitato Via regionale, nel novembre 2010 la Northern Petroleum ripresenta istanze nelle stesse zone estendendo addirittura l’area di indagine dalle Tremiti fino a Otranto. Mi preme fare tali precisazioni rappresentando che il mancato parere delle regioni Abruzzo e Molise è contenuto nel Decreto Ministeriale di approvazione n. 126 del 29 marzo 2011 pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente. Non era mia intenzione accusare le regioni di inerzia, nè fare polemica con il Presidente Pagano della Regione Abruzzo, con cui abbiamo già concordato di convocare i consigli regionali in seduta comune per affrontare la problematica, ma puntualizzare l’azione svolta dalla Regione Puglia nell’ottica dell’assoluta contrarietà all’esplorazione invasiva dei nostri mari”. |
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MISURE ANTICRISI PER LE POLITICHE ABITATIVE, LA REGIONE MARCHE APPROVA UN PROTOCOLLO D´INTESA. DUE MILIONI E 700 MILA EURO PER COMPENSARE I CANONI E PER CONTRIBUTI ALLE FAMIGLIE |
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Ancona, 20 Aprile 2011 - La Giunta regionale ha approvato lo schema di protocollo per l´assegnazione dei contributi alle politiche abitative previsti dal Fondo regionale anticrisi. L´obiettivo e` quello di alleggerire il peso dei canoni di locazione degli edifici pubblici sui bilanci familiari e di agevolare le famiglie in difficolta`. L´intesa verra` siglata con Cgil-cisl-uil, Sunia Marche, Sicet Marche, Uniat Marche, l´Unione inquilini, Assocasa Ugl, a seguito degli incontri che l´assessore all´Edilizia Pubblica, Antonio Canzian, ha avuto con le varie organizzazioni sindacali e di categoria per condividere gli interventi da adottare. L´accordo destina 2,7 milioni di euro (dei complessivi 17 milioni e 290 mila del Fondo regionale anticrisi 2011) a due tipologie di agevolazione: 1,3 milioni per compensare il mancato adeguamento dei canoni che gli inquilini versano agli Erap; 1,4 milioni per contributi alle famiglie. Inoltre l´accordo prevede la revisione delle modalita` di calcolo dei canoni locativi degli alloggi, con l´introduzione di uno specifico Indicatore della situazione economica (Isee) per l´accesso agli alloggi Erp; la revisione dei punteggi per accedere all´Erap sovvenzionata; una verifica dei criteri per la determinazione dei prezzi di alienazione degli alloggi Erap, con l´individuazione di un limite massimo; la promozione di misure a favore dei senza tetto e delle famiglie soggette a sfratto o pignoramento per morosita` o impossibilita` a rispettare le scadenze delle rate di mutuo sulla prima casa; l´impegno a definire, nel nuovo Piano casa regionale, interventi per agevolare l´accesso alla prima abitazione per le giovani coppie con meno di 35 anni di eta`. ´Regione e organizzazioni sindacali firmatarie ´ afferma l´assessore all´Edilizia Pubblica, Antonio Canzian ´ condividono le forti preoccupazioni in merito alla grave crisi in atto che non ha solo risvolti economici e finanziari, ma anche sociali, culturali e ambientali. Negli ultimi dieci anni l´edilizia residenziale pubblica, in Italia, ha registrato una profonda crisi per la mancanza di un canale di finanziamento dedicato al settore. Purtroppo, lo Stato ha delegato le proprie competenze di edilizia residenziale pubblica alle Regioni, senza pero` trasferirne le risorse. Una situazione che ha determinato una scarsita` di investimenti pubblici: il Piano nazionale 2009 ha assegnato alle Marche 7,1 milioni, ai quali la Regione ha aggiunto altri 8,1 milioni´. |
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TRENTO: EDILIZIA E SOSTENIBILITA´ AMBIENTALE: GLI STANDARD SONO FISSATI DALLA PROVINCIA |
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Trento, 20 aprile 2011 - "La Provincia, in materia di sostenibilità ambientale relativa alle proprie politiche edilizie, ha fissato con un apposito Regolamento gli standard di certificazione che devono essere rispettati sia in fase progettuale, sia in fase costruttiva. Casa Clima rappresenta un marchio, un prodotto, ottimo, che non sostituisce gli standard obbligatori fissati dalla Provincia ma che li rispetta." Questa la precisazione della Giunta provinciale relativamente ad un articolo comparso ieri su un quotidiano locale, in merito alle scelte del Comune di Trento in materia di politica edilizia. In merito ad un articolo apparso oggi su un quotidiano locale e relativo al fatto che il Comune di Trento si "converte a Casa Clima e sconfessa la linea della Provincia sulle certificazioni energetiche", la Giunta provinciale precisa quanto segue. Nel rigoroso rispetto delle direttive comunitarie e delle proprie prerogative statutarie nel campo del risparmio energetico degli edifici, la Provincia autonoma di Trento si è dotata di un Regolamento (D.p.p. 11-13/Leg. 13 luglio 2009) attuativo del titolo Iv della Legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 che definisce gli standard energetici relativi agli edifici di nuova costruzione ed alle ristrutturazioni importanti. In detto Regolamento viene sancita la procedura per l´individuazione ed il riconoscimento degli organismi di abilitazione che sono chiamati a costituire l´elenco dei soggetti certificatori, secondo una rigorosa e ben precisa procedura di valutazione delle capacità professionali dei soggetti medesimi. Il primo organismo di abilitazione riconosciuto dopo l´entrata in vigore del Regolamento è "Odatech", presso il quale risultano attualmente iscritti, in qualità di certificatori, più di duecentottanta professionisti. Con il suddetto Regolamento la Provincia ha quindi fissato gli standard di certificazione che devono essere rispettati sia in fase progettuale, sia in fase costruttiva. Casa Clima rappresenta un marchio di certificazione di qualità (peraltro non esclusivo) che adotta un proprio modello per validare un prodotto (l´edificio) e non uno standard che, invece e come detto, rimane stabilito dalla Provincia. Per usare una metafora automobilistica, le "prescrizioni tecniche" relative alla sicurezza sulla circolazione sono stabilite dall´Unione europea, ma le singole case automobilistiche sono libere di costruire e commercializzare i loro prodotti, beninteso nel rispetto delle suddette prescrizioni tecniche. Le scelte di principio operate dal Comune di Trento in merito ad una politica edilizia rispettosa dell´ambiente sono genericamente condivisibili, ma deve essere evidenziato che la politica energetica dei Comuni deve svilupparsi ed essere coerente con le scelte provinciali, al fine di consentire il raggiungimento ed, anzi, il superamento degli obiettivi di risparmio energetico che il Governo nazionale sta assegnando alle varie regioni italiane per il conseguimento dei target fissati dalla Commissione europea per il 2020. Il disegno provinciale nel campo energetico e di sostenibilità si caratterizza tramite la certificazione Leed per i grandi edifici pubblici, tramite la certificazione energetica secondo standard europei e provinciali (il citato D.p.p. 11-13/Leg. Del 13 luglio 2009) per gli edifici privati e tramite la certificazione casa legno trentina (e relativo disciplinare tecnico-prestazionale) per gli edifici costruiti in legno. Si sta, peraltro, lavorando fra le due amministrazioni provinciali di Trento e Bolzano per l´individuazione di un procedura di certificazione, rispettosa delle norme europee, che riesca a coniugare Casa Clima per le certificazioni energetiche e Leed per quelle di sostenibilità. Si ricorda, infine, che le agevolazioni provinciali per l´edilizia sostenibile sono a vantaggio di tutti i "costruttori" (e non solo, quindi, a favore di chi costruisce secondo il modello Casa Clima), beninteso nel rispetto degli standard richiesti. |
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EDILIZIA SOSTENIBILE: AL VIA LA COLLABORAZIONE TRA IL CENTRO PER LA FORMAZIONE E SICUREZZA IN EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI AVELLINO E L’ASSOCIAZIONE AVELLINESE CHE OPERA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DEL RISPARMIO ENERGETICO |
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Avellino, 20 aprile 2011 - Edilizia sostenibile: nasce la partnership tra Eco Green Plus ed il Centro per la Formazione e Sicurezza in Edilizia della provincia di Avellino. L’ente paritetico irpino stringe una collaborazione con la neonata Associazione avellinese che ha lo scopo di promuovere la cultura del risparmio energetico nelle sue varie applicazioni. Un sodalizio in nome dell’eco-compatibilità che, sostanzialmente, servirà a sviluppare, in ambito locale, interventi idonei sull’asset energia-clima nel macrosettore delle biocostruzioni. Dialogo che prende il via dall’esigenza sempre più crescente di costruire in maniera sostenibile, risparmiando energia e così rispettando l’ambiente circostante. L’obiettivo è ambizioso. Introdurre in Irpinia, in un contesto attuale caratterizzato dalla costante riduzione delle riserve di petrolio e gas, un nuovo ed innovativo modello di edilizia residenziale in grado di coniugare il viver sano con l’alto risparmio energetico. Fronte sul quale già si è al lavoro con l’organizzazione di significativi percosi professionali capaci di formare esperti in riferimento alle problematiche energetiche ed ambientali. Skill tecnici utilizzabili in house in attività di progettazione e consulenza per la costruzione di edifici green dall’alta qualità abitativa. Per la formazione degli operatori, scenderà in Irpinia Casaclima di Bolzano, una delle più importanti strutture pubbliche su scala nazionale che si occupa della certificazione energetica degli edifici. Ad oggi, l’agenzia ha certificato oltre 2500 immobili, distribuiti su tutto il territorio italiano e collabora con numerosi partner del settore, aziende ed istituzioni sia in Italia che all’estero. |
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UMBRIA: EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA: OLTRE 3.600.000 EURO GIÀ INCASSATI DA ATER E COMUNI. REGIONE APPROVA LA RICOGNIZIONE |
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Perugia, 20 aprile 2011 - Oltre 3.600.000 euro provenienti dalle vendite di alloggi di edilizia residenziale pubblica effettuate dall’Ater e dai Comuni saranno reimpegnati nelle azioni necessarie per il mantenimento del patrimonio, prima fra tutte l’esigenza di manutenzione ordinarie e straordinarie degli immobili residenziali. La Giunta Regionale ha approvato nella sua ultima seduta, su proposta dell’Assessore per le politiche abitative la prima ricognizione delle vendite effettuate e dei ricavi realizzati fino a questo momento da Ater e Comuni. Sono 61 gli alloggi venduti, 48 di proprietà dell’Ater e 13 appartenenti ai comuni di Acquasparta, Fossato di Vico, Giano dell’Umbria, Scheggino e Spoleto. ”Poiché gli Enti coinvolti nel Programma delle alienazioni hanno spesso sottolineato la problematica degli ingenti costi da sostenere per le manutenzioni del proprio patrimonio residenziale e la corrispondente scarsità di risorse da dedicare allo scopo - afferma l’Assessore regionale - si è deciso di richiedere agli Enti stessi, entro tre mesi, una ricognizione puntuale delle manutenzioni urgenti ed indifferibili da effettuare sugli immobili di edilizia residenziale pubblica e, conseguentemente, sul relativo fabbisogno finanziario”. Tutti gli altri Comuni presenti nel Piano di alienazioni a suo tempo approvato dalla Giunta regionale, pur non avendo ancora concluso le vendite autorizzate, hanno comunque reso noto lo stato di attuazione delle rispettive procedure di alienazione e le date presunte di stipula dei contratti. Unica eccezione il comune di Perugia che, avendo integrato il Programma solo nel dicembre 2010 e con un numero considerevole di alloggi, si trova ancora nella fase iniziale delle procedure di vendita. Con la stessa delibera infine la Giunta regionale ha anche disposto la proroga di ulteriori due anni del termine di scadenza del Programma di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che quindi è adesso fissati al 27/10/2012. “La proroga del termine, conclude l’Assessore regionale, consentirà all’Ater ed a tutti i Comuni una tempistica adeguata per l’attuazione delle procedure di vendita degli immobili che non risultano più idonei per ubicazione, per mancanza di richieste o per la particolare onerosità dei costi di gestione”. |
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TRUFFA AI PARIOLI: LA BANCA D’ITALIA NON C’ENTRA |
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Roma, 20 aprile 2011 “È assolutamente pretestuoso l’attacco alla Banca d’Italia sul caso del “Madoff dei Parioli” – afferma Ranieri Razzante, Presidente Aira, Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio – il controllo dei movimenti presso le banche lo devono fare le banche stesse, ai sensi della normativa antiriciclaggio. Se eventuali operazioni sospette, riconducibili al caso, si sono evidenziate presso gli istituti di credito, questi ultimi avrebbero dovuto segnalarle alla Uif, l’unità preposta al trattamento di queste fattispecie. Andranno accertate, piuttosto, le responsabilità delle stesse vittime della truffa, in quanto si prefigurano casi di evasione fiscale e conseguente riciclaggio a loro carico. Non si spiegherebbe, infatti - aggiunge Razzante – come tanto denaro contante abbia circolato tra i clienti e intermediari, anche se per il tramite di un promotore abusivo. Aira è a disposizione per fornire consigli a chiunque si trovasse nella condizione di incorrere in procedimenti sia amministrativi che penali che riguardino riciclaggio e usura, piaghe del sistema finanziario italiano”. |
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SOGEFI: L’ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO 2010 DIVIDENDO DI 0,13 EURO PER AZIONE |
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Milano, 20 aprile 2011 – L´assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Sogefi Spa si è tenuta ieri a Milano sotto la presidenza di Rodolfo De Benedetti. In sede ordinaria, l’Assemblea ha approvato il bilancio civilistico ed esaminato il bilancio consolidato del gruppo Sogefi per l’esercizio 2010. Nell´esercizio 2010, al suo trentesimo anno di attività, il gruppo Sogefi ha registrato un rilevante incremento di tutti i principali indicatori gestionali e un ritorno all´utile netto dopo la perdita del 2009. Tali risultati sono stati raggiunti grazie alle azioni di contenimento dei costi intraprese dalla società negli ultimi due anni e alla contestuale ripresa della produzione di autoveicoli avvenuta nei principali mercati mondiali dopo la forte contrazione del 2009. I ricavi sono ammontati a 924,7 milioni di euro, in crescita del 18,4% rispetto al dato del 2009 (781 milioni di euro). Il risultato operativo, pari a 67,5 milioni di euro, è raddoppiato rispetto a 33,7 milioni di euro nel 2009. Il margine operativo lordo (Ebitda) dell´esercizio è stato di 86,7 milioni di euro, in progresso dell´83,6% rispetto a 47,2 milioni di euro dell´anno precedente. Il significativo incremento di tutti i risultati gestionali ha consentito alla società di tornare all´utile netto, ammontato a 18,8 milioni di euro rispetto a una perdita di 7,6 milioni di euro nel 2009. La società capogruppo Sogefi Spa ha ottenuto un utile netto di 12,4 milioni di euro (33,4 milioni di euro nel 2009). L´assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo unitario di 0,13 euro, che sarà messo in pagamento a partire dal 29 aprile 2011 con stacco della cedola n. 29 in data 26 aprile 2011. Nei due precedenti esercizi la società non aveva distribuito dividendi. L’assemblea ha inoltre rinnovato per un periodo di 18 mesi la delega al Consiglio di Amministrazione ad acquistare massime n. 6.000.000 di azioni proprie (comprese le n. 1.956.000 azioni proprie a oggi detenute, corrispondenti all´1,68% del capitale sociale ordinario) a un prezzo unitario che dovrà essere non superiore e non inferiore del 10% al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione. Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono: la possibilità di investire in azioni della società a prezzi inferiori al loro effettivo valore, basato sulla reale consistenza economica del patrimonio netto e sulle prospettive reddituali dell’azienda, nonché di ridurre il costo medio del capitale della società; la possibilità di disporre delle azioni proprie acquistate nell’ambito di piani di compensi basati su azioni della società. L’assemblea degli Azionisti ha approvato un piano di stock grant per l’anno 2011 destinato a dipendenti di Sogefi Spa e di società controllate e all´Amministratore Delegato per un massimo di n. 1.250.000 diritti condizionati, ciascuno dei quali attribuirà ai beneficiari il diritto di ricevere in assegnazione a titolo gratuito n. 1 azione Sogefi. Le azioni assegnate verranno messe a disposizione utilizzando azioni proprie detenute della Società. L´assemblea degli Azionisti, infine, ha approvato in sede straordinaria alcune modifiche allo Statuto Sociale anche ai fini dell´adeguamento al Decreto Legislativo n. 27 del 27 gennaio 2010. In sede ordinaria, l´Assemblea ha deliberato la modifica del Regolamento Assembleare per adeguarlo alle nuove disposizioni statutarie approvate in sede straordinaria nonché a quelle approvate dal Consiglio di Amministrazione il 19 ottobre 2010. In conformità con le deleghe conferitegli dall´Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione, riunitosi successivamente alla stessa Assemblea, ha dato esecuzione al piano di stock grant 2011 mediante attribuzione di n. 757.500 diritti condizionati. |
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AL VIA “SODALITAS SOCIAL INNOVATION”: IL PROGRAMMA CHE AIUTA A CREARE PARTNERSHIP FRA IMPRESE E NONPROFIT |
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Milano, 20 aprile 2011 – È stato presentato ieri , durante il convegno "Sodalitas Social Innovation: per nuove partnership profit-nonprofit”, il programma elaborato da Fondazione Sodalitas. A fronte di una crisi economica che ha colpito anche le Organizzazioni Nonprofit, riducendone fortemente i finanziamenti (la Legge Finanziaria 2011 riduce del 45% i fondi disponibili per la cooperazione internazionale), la Fondazione ha elaborato un progetto per consentire alle Onp di relazionarsi in modo semplice ed efficace non solo con gli enti di erogazione, ma soprattutto con le imprese, di cui queste organizzazioni quasi sempre non conoscono il linguaggio e non condividono le regole. “Spesso profit e nonprofit non dialogano, e se lo fanno non sempre riescono a capirsi - sostiene Ugo Castellano, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas. Fondazione Sodalitas ha dato una sua risposta a questa urgenza promuovendo Sodalitas Social Innovation, allo scopo di aiutare il nonprofit a dotarsi delle competenze e degli strumenti necessari per presentare nella maniera più adeguata ed efficace i propri social business plan.” Durante il convegno è stata inoltre presentata la Griglia di compilazione che la Fondazione ha messo a punto - con il contributo di una rosa di imprese e Onp eccellenti - per aiutare il nonprofit a progettare nella maniera più adeguata le proprie iniziative, mettendo in rilievo gli aspetti più significativi per le imprese e favorendo una valutazione positiva dei progetti. I progetti presentati secondo la Griglia (scaricabile dal sito www.Sodalitas.it) verranno valutati da Commissioni composte da autorevoli rappresentanti delle imprese, delle Fondazioni erogatrici, delle Istituzioni e dell’Istituto Italiano della Donazione, secondo i 10 Principi in cui si articola la Griglia stessa. Le iniziative ritenute più meritevoli di attenzione verranno proposte – nel prossimo autunno - ad un pubblico di interlocutori potenzialmente interessati a sostenerli. La partecipazione alla selezione da parte delle Onp è gratuita e la richiesta dovrà pervenire in formato elettronico entro il 10 luglio 2011 all’indirizzo socialinnovation@sodalitas.It. Sodalitas Social Innovation, ad oggi, ha già ottenuto l’adesione di 16 imprese, 4 fondazioni e 5 Organizzazioni rappresentative del Terzo Settore. “Il Terzo Settore è il soggetto che può dare le gambe al principio di sussidiarietà: la sua grande capacità di innovazione, la stretta connessione con i territori, fa di questo nostro soggetto un importante strumento per il superamento della crisi – ha affermato Andrea Olivero, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore. È per questo che il Forum Nazionale del Terzo Settore ritiene fondamentale per tutto il nostro sistema essere oggi al “Sodalitas Social Innovation”, perché è necessario stringere un rinnovato rapporto con il mondo delle imprese e le istituzioni. Gli elementi vivi della nostra società devono collaborare per la costruzione di un nuovo modello sociale, un più umano e sostenibile modello di società”. Pier Mario Vello, Segretario Generale Fondazione Cariplo ha dichiarato: “Ci auguriamo che questa iniziativa di Fondazione Sodalitas possa aiutare le tante organizzazioni nonprofit italiane che di fatto hanno idee progettuali eccellenti a valorizzare tali idee e a migliorare la propria capacità progettuale.” "Il mondo nonprofit ha sempre più bisogno di raccogliere denaro, in tempi in cui il settore pubblico e le famiglie hanno sempre meno risorse – ha affermato Marco Morganti, Amministratore Delegato di Banca Prossima. Chi dona, invece, ha sempre più bisogno di sapere in modo trasparente e oggettivo come sono stati impiegati i suoi soldi. Ma è anche importante raccogliere denaro in forme innovative. Abbiamo sviluppato Terzo Valore per questo: sul portale www.Terzovalore.com/ è possibile fare donazioni tradizionali senza nessun costo accessorio. La grande novità (e non solo per l´Italia ma per il mondo) è però il prestito alle Organizzazioni nonprofit: chiunque può diventare "banchiere sociale" prestando denaro ai migliori progetti del terzo settore, con una moderata remunerazione e con la garanzia del capitale investito" Le imprese aderenti a Sodalitas Social Innovation Abb, Accenture, Banca Prossima, Banca Popolare di Milano, Edison, Gruppo Filo Diretto, Holcim (Italia), Indesit Company, Italcementi, Linklaters, L’oreal Italia, Mellin, Monte dei Paschi di Siena, Roche, Stmicroelectronics, Terna. I 10 criteri di valutazione dei progetti Significatività e valutazione dell’impatto sociale, sviluppo delle capacità, scalabilità, capacità di innovazione sociale, efficacia sociale, replicabilità, competitività costo-risultato, sostenibilità economica e finanziaria, approccio di sistema, partnership con il mondo profit, esperienze e capacità organizzativa. Www.sodalitas.it/ |
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ANIMA PER LE RINNOVABILI TERMICHE TECNOLOGIE MADE IN ITALY FAVORISCONO LA FILIERA ITALIANA: OCCUPAZIONE, EFFICIENZA ENERGETICA, RISPETTO DEL 20/20/20 |
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Milano, 20 Aprile 2011 - “Ciò che chiediamo oggi, all’inizio di una settimana parlamentare densa di impegni, è di affrontare adeguatamente il punto dedicato all´efficienza energetica e alle energie rinnovabili, in modo da giungere in aula con una bozza di documento condivisa, approfondita ed esaustiva per assicurare in particolare alle rinnovabili termiche la giusta considerazione. – dichiara Sandro Bonomi, Presidente Anima – E´ bene sottolineare il contributo, rispetto al solare elettrico, delle rinnovabili termiche che risultano essere state identificate da più fonti autorevoli, Enea in primis, come la migliore e più efficiente soluzione tecnologica per produrre energia per il comfort domestico: caldo, freddo, acqua calda sanitaria. I consumi domestici rappresentano ben il 30% del fabbisogno nazionale complessivo di energia e devo dire che, scegliere di implementare le tecnologie che meglio soddisfano queste esigenze, rappresenta un grande e importante passo avanti nella visione politica attuale rispetto al recente passato. Il Piano di Azione Nazionale sulle energie rinnovabili, che delinea gli investimenti sulle rinnovabili termiche dei prossimi 10 anni, comprende proprio le rinnovabili termiche come uno degli elementi su cui puntare, anche se a queste sono stati finora assegnati investimenti 10 volte inferiori rispetto al solare elettrico, ad esempio. Stiamo parlando di tecnologie made in italy – continua Bonomi – in cui il nostro paese è leader, prodotte in stabilimenti radicati nel nostro territorio, con una forza lavoro, dal grande know how, invidiata da tutti i nostri competitor, tedeschi in prima linea. Stiamo parlando di un grande valore del nostro paese fatto di industria, lavoratori, tecnologie di punta che rappresentano un importante esempio di capacità produttiva diffusa lungo l’intera filiera meccanica. Diamo lavoro, direttamente o indirettamente, a più di 100mila famiglie in Italia e siamo presenti e apprezzati per la qualità dei nostri prodotti in tutto il mondo. Investire nella meccanica made in Italy significa creare nuovi posti di lavoro, produrre ricchezza per il paese e costruire le basi per il futuro delle prossime generazioni. Non perdiamo l´occasione di investire finalmente in modo efficiente sull´efficienza energetica del nostro paese. – conclude il Presidente Anima – Chiediamo di riconoscere questa opportunità alle industrie, ai lavoratori e alle famiglie che ogni giorno fanno grande l´Italia in questo piccolo grande esempio di manifatturiero nazionale che vince nel mondo”. |
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ALBANIA, RIMESSE EMIGRATI IN CALO DELL´11 PER CENTO |
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Tirana, 20 aprile 2011 - Nel corso del 2010, le rimesse degli emigrati albanesi inviate in patria sono scese dell´11 per cento, a 690 milioni di euro, rispetto ai 781 del 2010: il calo, il più accentuato degli ultimi dieci anni, è attribuibile alle crescenti difficoltà degli emigrati nel trovare un impiego stabile, soprattutto in Italia e Grecia, le maggiori destinazioni dell´emigrazione albanese, a causa degli effetti della crisi economica. I due Paesi, che hanno introdotto massicce misure di austerità per contrastare la crisi, ospitano quasi un milione di albanesi, le cui rimesse verso la madrepatria costituiscono ancora oggi una delle maggiori fonti di alimentazione per l´economia del Paese. Secondo uno studio preliminare della Banca centrale albanese, l´elevato livello di disoccupazione in Italia e Grecia colpisce direttamente i flussi di denaro inviati dagli emigrati in Albania. Le rimesse sono state uno dei fattori trainanti per la crescita economica albanese fin dalla fine del regime comunista, raggiungendo il picco di 951 milioni di euro nel 2007: coprono il 10 per cento circa del Pil e concorrono al finanziamento delle importazioni, agli investimenti nel settore immobiliare e all´avvio delle piccole imprese. |
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INTESA FRA DIFENSORE CIVICO E FEDERCONSUMATORI |
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Potenza, 20 aprile 2011 - L’ufficio del difensore civico regionale e la Federconsumatori collaboreranno per la tutela dei diritti dei cittadini. Lo si è appreso oggi a Matera, dove è stato sottoscritto un verbale di intesa aperto all’adesione di altre Associazioni di consumatori. Mentre la normativa nazionale, con la recente cancellazione della figura del difensore civico comunale, ha oggettivamente ristretto le prerogative della difesa civica, “l’ufficio del difensore civico regionale, organo di garanzia ed autorità indipendente – ha spiegato il difensore civico regionale Catello Aprea – cerca di estendere la propria attività di tutela dei cittadini, e soprattutto dei soggetti più deboli e svantaggiati, coinvolgendo le associazioni dei consumatori, con le quali, così come prevede la legge regionale n. 4/2007 sulla rete integrata dei servizi di cittadinanza sociale, è possibile stabilire un rapporto permanente di consultazione e di collaborazione”. “Questo percorso di reciprocità – gli ha fatto eco il presidente della Federconsumatori, Giuseppe Cotugno – trova la convinta adesione della Federconsumatori, ente di promozione sociale che collabora con le istituzioni per offrire una ulteriore occasione di tutela ai cittadini. Auspichiamo che anche le altre associazioni dei consumatori vedano in maniera positiva questa iniziativa e collaborino con il difensore civico”. L’ufficio del difensore civico regionale si occupa essenzialmente della risoluzione dei conflitti che interessano le pubbliche amministrazioni ed i gestori di servizi pubblici. Per estendere la propria attività, Aprea auspica che la difesa civica venga considerata anche nella gestione associata dei servizi, affidata alle unioni di Comuni da una recente normativa regionale. La prima iniziativa comune del difensore civico e della Federconsumatori sarà diretta ad informare i cittadini per favorire “la conoscenza degli strumenti idonei all’esercizio e alla tutela dei diritti delle persone”. |
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EX-ILA, CHRECHI: "TUTTO PROCEDE NEL PERCORSO INDIVIDUATO" |
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Cagliari, 20 Aprile 2011 - L´assessorato regionale dell´Industria segue con attenzione la situazione della ex-Ila. L´ha sottolineato l´assessore Oscar Cherchi - oggi a Roma con il Presidente Cappellacci per la vertenza Vinyls - costantemente informato dai collaboratori sui passi in avanti (“seppure pochi”) verso l´auspicata soluzione definitiva. Il gruppo interessato all´acquisto ha confermato la propria volontà di acquisizione della fabbrica in liquidazione e a fine settimana è attesa una nuova comunicazione dell´imprenditore che guida la cordata. “Stando alle informazioni acquisite finora - ha aggiunto l´esponente della Giunta - tutto procede nel percorso individuato, a parte i tempi che si sono allungati a causa di alcuni chiarimenti di cui necessitano gli imprenditori con le altre imprese fornitrici prima di affrontare l´ingente investimento. Per quanto riguarda l´assessorato dell’Industria e la Sfirs, siamo a disposizione - ha concluso Cherchi - per trovare gli strumenti adatti per favorire l´operazione di passaggio della proprietà e garantire la ripresa della produzione e di conseguenza la salvaguardia dei livelli occupazionali". |
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