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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 30 Giugno 2011 |
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LOMBARDIA. AL POLICLINICO BANCA CELLULE STAMINALI DENTALI SI SVILUPPA LA MEDICINA DEL FUTURO |
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Milano, 30 giugno 2011 - Una banca pubblica no-profit per conservare le cellule staminali dentali e una innovativa metodica di crioconservazione che consente un bancaggio sicuro e a basso costo. Questo, in sintesi, il nuovo progetto di ricerca del Policlinico di Milano, dove un gruppo di medici e ricercatori hanno intrapreso un percorso di studio delle staminali contenute nella polpa dentale per verificare possibili applicazioni future, come l´impiego terapeutico per patologie pregresse o per applicazioni dentistiche. L´iniziativa, illustrata ieri alla presenza dell´assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani, è stata presentata da Paolo Rebulla (direttore Uo Medicina trasfusionale, Terapia cellulare e Criobiologia, Fondazione Ca´ Granda Policlinico), Ferruccio Bonino (professore ordinario di Gastroenterologia Università di Pisa; direttore Medicina Generale 2, Divisione Epatodigestiva, e direttore Scientifico ´Centro per l´Uso Clinico delle Cellule Staminali´, Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana), Franco Santoro (direttore della Clinica Odontoiatrica, Università degli Studi di Milano; direttore Uo Odontostomatologia, Fondazione Ca´ Granda Policlinico) e Silvia Gioventù (dottoranda in Scienze fisiopatologiche, neuropsicobiologiche e assistenziali del ciclo della vita, Università degli Studi di Milano). "Questa straordinaria iniziativa - ha spiegato l´assessore Bresciani - dimostra ancora una volta come nella nostra regione le strutture che fanno ricerca e sperimentazione siano oltre le frontiere e testino la medicina del futuro. Quello che oggi vediamo è infatti una medicina rigenerativa che supera quella riparativa con cui abbiamo avuto a che fare fino ad ora". La tecnica innovativa prevede la conservazione del dente intero attraverso una metodologia laser brevettata dai ricercatori del Policlinico, che permette una maggior conservazione delle cellule della polpa. Grazie a questa pratica, che preserva la staminalità delle cellule in essa contenute, la polpa e le cellule staminali possono essere recuperate in una fase successiva, solo nel momento di un´eventuale necessità terapeutica con minor costi. Le tecniche di crioconservazione delle staminali estratte dal dente finora disponibili richiedevano l´utilizzo di onerose procedure di purificazione ed espansione cellulare. Il progetto ´Banca del Sorriso´ nasce dalla consapevolezza che le staminali derivate dalla polpa dentale hanno un´elevata capacità proliferativa e una importante plasticità cellulare, caratteristiche assai rilevanti per possibili applicazioni terapeutiche a livello nervoso, osseo e cartilagineo. In questa prima fase iniziale si procederà alla raccolta, il bancaggio e lo studio delle staminali della polpa dentale presso la ´Biobanca Italiana´ della Fondazione, per verificare le caratteristiche in vitro di queste cellule dopo estrazione da un dente congelato con la nuova metodica laser. Si spera quindi in futuro di ricreare, tramite le cellule staminali dentali, l´organo dentale e gli annessi di sostegno del dente. Par questa iniziativa saranno utilizzate le cellule contenute nei materiali considerati "di scarto" nella quotidiana attività odontoiatrica, in particolare i denti "da latte", che conservino la quasi totalità della struttura. Il materiale proviene dalla Clinica Odontoiatrica della Fondazione, dove viene raccolto da dentisti preventivamente formati all´esecuzione della procedura e previo consenso informato del paziente. "Questa ricerca - ha aggiunto Bresciani - è stata fatta nel contesto del parco scientifico della ricerca universitaria regionale, che ha costituito un network. Recentemente abbiamo firmato in Catalogna un patto di collaborazione con il loro sistema sanitario, nel quale è previsto anche la riproduzione del nostro sistema e della piattaforma di ricerca anche in maniera da collegarsi a un network comune. Questa ricerca sarà quindi oggetto di una trasmissione di tecnologie anche alla regione catalana e alle altre regioni (in questo momento sono otto, con 70 milioni di persone), con le quali ci siamo alleati, attraverso programmi comuni, per lo sviluppo tecnologico in Europa". |
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PLEYRA, IL PROGETTO D’IMPRESA CHE DIALOGA CON LA FINANZA AMERICANA FRUTTO DELLA RICERCA CIBIO, CON TRENTINO SVILUPPO HA INCONTRATO UNA DECINA DI VENTURE CAPITALIST D’OLTREOCEANO |
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Trento, 30 giugno 2011- L’idea d’impresa c’è ed è, a suo modo, rivoluzionaria. I farmaci biologici per la terapia antitumorale costano troppo, arrivando a superare i 20 mila euro a trattamento? Colpa del fatto che si producono nel modo tradizionale. Il trucco sta nel cercare dentro le sequenze di genoma umano, ai lati di quelle tradotte in proteine, le cosiddette “untranslated regions” (Utr), dove si nascondono potenti moduli di stimolazione del macchinario di sintesi proteica. L’hanno scoperto i ricercatori del Cibio, il Centro interdipartimentale di biologia integrata dell’Università di Trento diretto dal professor Alessandro Quattrone. Un’idea di impresa battezzata “Pleyra”, termine che nel greco antico significa “a lato”, e che nei giorni scorsi è stata presentata ad una decina di potenziali investitori americani radunati nel Parco Tecnologico Padano di Lodi. Ad accompagnarla Trentino Sviluppo, che affianca così, con una piattaforma imprenditoriale, la piattaforma tecnologica costituita dai soggetti che in Trentino fanno ricerca, per avvicinare imprese e laboratori. Grazie al progetto Ts2 (Trentino Sviluppo for High Potential Start’ Ups) messo a punto dallo staff di Trentino Sviluppo in collaborazione con gli esperti di Blossom & Company, advisor finanziario di riferimento nazionale nei settori innovativi, “Pleyra” si è aggiudicata l’opportunità di intraprendere un percorso di accompagnamento finalizzato allo sviluppo di un business model. «Con l’obiettivo - spiega Mauro Casotto, vicedirettore generale di Trentino Sviluppo - di garantire al progetto imprenditoriale le migliori chance di sviluppo manageriale e finanziario, e nel contempo sostenibile ed efficace per operazioni di raccolta di capitali di rischio». «Il progetto - prosegue Casotto - rientra nell’obiettivo più generale di Trentino Sviluppo di promuovere, sviluppare ed accompagnare verso il mercato progetti imprenditoriali innovativi ad alta potenzialità e adeguatamente strutturati, per lo più derivanti da iniziative originate dal mondo della ricerca trentina (Università degli Studi di Trento, Fem, Fbk, etc.) per mezzo di servizi mirati alle aziende, a sostegno e stimolo dello sviluppo economico del territorio». La scoperta alla base dell’idea di impresa ha solide basi scientifiche ed è, anch’essa, “targata” Trentino. Esce infatti dal Cibio, il Centro interdipartimentale per la biologia integrata che fa capo all’Università degli Studi di Trento, diretto da Alessandro Quattrone. Una delle quattro carte, il Cibio, del “poker” trentino del Progetto Biotecnologie, avviato nel 2008 e che oggi può vantare uno staff di 90 persone e grant competitivi che nel 2010 hanno sfiorato quota 1,8 milioni di euro. «Questa è la prima idea d´impresa del Cibio - osserva Alessandro Quattrone - che testimonia come il modello di un centro di ricerca biomedica, disegnato all´interfaccia fra ricerca fondamentale e applicazione possa rapidamente divenire un motore di trasferimento tecnologico. L´idea scientifica di Pleyra apre a un modo del tutto nuovo di cercare farmaci antitumorali, dove qualunque bersaglio individuato da studi di base può essere colpito, oppure di riconvertire molecole fuori brevetto, oppure ancora a un modo diverso di produrre i farmaci cosiddetti biologici, con abbattimento dei costi. E´ una piattaforma rivoluzionaria e molto versatile, della quale abbiamo appena cominciato ad esplorare le possibilità». «Ma le idee scientifiche, per quanto valide – sottolinea Quattrone - non hanno successo nel mercato come tali, e in particolare in un mercato così difficile come quello del farmaco. Il contributo cruciale di accompagnamento che Trentino Sviluppo e Blossom stanno dando può mettere le ali al progetto, ed è dimostrazione di come si possa fare alta tecnologia e impresa in un settore in Trentino prima disertato dagli investimenti, pubblici e privati, come le biotecnologie rosse». Ad ascoltare il prof. Quattrone ed il suo team, una decina tra i principali venture capitalist americani operanti nel settore biotech: da Bay Bio (California) a Burill & Company (San Francisco), dai Tech Coast Angels di San Diego al Moiti di Boston, a Lodi dove il Parco Tecnologico Padano si è fatto promotore di Italianassobiotech, associazione dei parchi biotecnologici italiani. Un “road show” che è servito per testare l’appeal della tecnologia sul mercato dei possibili investitori e che ha dato risultati più che lusinghieri, in un settore, quello biotech, molto competitivo e in rapida evoluzione. L’evento a Lodi segue un’altra importante presenza del Cibio in occasione della “5th Biotech Investment Conference – From Innovation to Cash Flow” tenutasi ad aprile organizzata dalla Camera di Commercio Svizzera in Italia e Blossom & Company occasione in cui si è confermato il trend di crescita, che prevede, per le 209 società biotecnologiche italiane analizzate per l’anno in corso, un giro d’affari di 2,7 miliardi di euro, investimenti in ricerca e sviluppo per 623 milioni e 100,9 milioni di euro di profitto netto combinato. Salute, cibo e protezione ambientale i settori dove si registrano le prospettive di business più interessanti, come testimonia il caso svizzero, territorio di eccellenza, dove il biotech nell’ultimo anno ha attirato il 64% degli investitori, contro il 60% del 2009. La conferenza internazionale, piattaforma per l’internazionalizzazione, l’innovazione, le biotecnologie, costituisce da anni un punto di incontro avanzato in Europa per il confronto tra il mondo della ricerca, quest’anno rappresentato dal “trentino” Cibio, guidato dal prof. Quattrone, dell’industria con Ocse Business Network Switzerland, Swiss Biotech Association e Assobiotec, e della finanza mondiale rappresentato da Six Swiss Exchange, Borsa Italiana London Stock Exchange, Nasdaq Omx e da alcuni tra i principali operatori finanziari e advisor internazionali. |
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RIUNITI A VENEZIA DAL 1 AL 3 LUGLIO I MASSIMI ESPERTI INTERNAZIONALI DI EPILESSIA TUMORALE AVVIO DI COLLABORAZIONI NELLA RICERCA PER RISULTATI PIÙ VELOCI ED EFFICACI NELLE TERAPIE |
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Roma, 30 giugno 2011- “L’epilessia è il sintomo più comune nei pazienti con tumori cerebrali e l’approccio alla persona con questo tipo di patologia è estremamente complesso. In tale contesto è fondamentale l’integrazione e il confronto di competenze specialistiche anche internazionali” dichiara Marta Maschio, Responsabile del Centro per la Cura dell´Epilessia Tumorale, Istituto Nazionale Tumori "Regina Elena", in occasione del First International Symposium in Brain tumor-related epilepsy” che si terrà a Venezia dal 1° al 3 luglio prossimi. L’obiettivo del Simposio, realizzato in collaborazione con Giuliano Avanzini, Presidente dell’International School of Neurological Sciences in Venice (Isnv) e Primario Emerito dell’Istituto Nazionale Neurologico C. Besta, Milano e Francesco Paladin, Direttore della Isnv e Direttore della Uoc di Neurologia dell’Ospedale Ss. Giovanni e Paolo di Venezia è proprio quello di gettare nuove basi per la realizzazione di progetti di ricerca comuni. “Grandi passi sono stati fatti nel campo dell’epilessia - sottolinea il Prof. Francesco Paladin - dalla scoperta dell’epilettogenesi a livello molecolare e genetico, all’introduzione di nuovi farmaci e di taluni meccanismi di famacoresistenza. Ora possiamo immaginare, in un futuro non molto lontano, di arrivare ad una vera “tailor-made therapy” basata sulle caratteristiche individuali biologiche, genetiche e molecolari del paziente”. Il primo simposio internazionale sull’epilessia tumorale promosso ed organizzato dai ricercatori italiani in un suggestivo scenario unico al mondo, quale è quello veneziano, vede la presenza dei principali esperti provenienti dall’Europa come Francia, Paesi Bassi e dagli Stati Uniti. “L’obiettivo di questo importante incontro - spiega Marta Maschio - è l’avvio ed il consolidamento di collaborazioni internazionali come quella già in corso con il Prof. Herbert Newton, della Columbus Ohio University, che è il più autorevole esperto. Siamo infatti convinti che l’approccio ad uno stato così altamente invalidante come l’epilessia conseguente ad un tumore cerebrale possa realmente aumentare la propria efficacia solo unendo l’esperienza e l’attività di ricerca in un dialogo continuo con i massimi esperti impegnati su questo tema”. In questa direzione il Centro per la Cura dell’Epilessia dell’Istituto Regina Elena, primo ed unico in Italia per le epilessie tumorali, ha condotto anche recentemente il primo studio mondiale sull’efficacia di un nuovo antiepilettico da poco disponibile in Italia in pazienti con epilessia secondaria a tumore cerebrale, i cui dati sono stati pubblicati nei giorni scorsi dalla rivista scientifica Journal of Neurology. Per il suo carattere innovativo, la matrice Italiana di una linea di ricerca proposta al mondo intero e discussa a livello internazionale, questo simposio ha meritato il prestigioso Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. |
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UNA LEGGE PER I DIRITTI DEI MEDICI DELLE STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE IL NUOVO DISEGNO DI LEGGE PUNTA AL RAGGIUNGIMENTO DI EGUALI DIRITTI TRA MEDICI DI STRUTTURE PUBBLICHE E PRIVATE. E´ IN ATTESA DI APPROVAZIONE, MA IL SEN. DOMENICO GRAMAZIO È "FIDUCIOSO". |
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Roma, 30 Giugno 2011 - Fisopa, Federazione Italiana delle Società Scientifiche della Ospedalità Privata Accreditata, torna a far discutere sulla mancanza di equità in diritti e contratti tra medici di strutture pubbliche e quelle private accreditate. Chi lavora nelle strutture accreditate private, difatti, è penalizzato dal riconoscimento giuridico ai fini concorsuali e della anzianità di servizio con solo il 25% degli anni di lavoro effettivamente svolti. Una normativa in contrasto anche con le leggi europee e che non trova riscontro con la professionalità e qualità del lavoro svolto nelle strutture. Contro questa anacronistica normativa la Fisopa si adopera affinché vengano modificate le leggi vigenti e si arrivi ad una equiparazione delle carriere tra pubblico e privato accredito. “E’ una cosa che avviene solo in Italia, unico paese in Europa con differenze di questo genere – puntualizza il Prof. Massimiliano Iannuzzi Mungo, Presidente Fisopa - Ma abbiamo problemi anche a livello sindacale, di contratti: di circa 11mila medici che rientrano in questa categoria, la metà sono con contratto di assunzione fatto dall’Aiop, Associazione Italiana Ospedalità Privata, mentre tutti gli altri sono tenuti con contratti di consulenza libero professionale, che non garantiscono neanche la pensionistica”. “Le strutture accreditate del Servizio Sanitario Nazionale sono a tutti gli effetti Servizio Sanitario Pubblico – ribadisce il Sen. Domenico Gramazio, Vicepresidente Commissione permanente Xii Igiene e sanità - E’ per questo che ho presentato una proposta di legge che riconosca a chi opera e lavora all’interno delle strutture accreditate gli stessi diritti, avendo già gli stessi doveri di chi opera nel sistema sanitario pubblico.” Ad oggi i medici, sia dipendenti sia a contratto libero professionale, che svolgono la propria attività nelle strutture accreditate a gestione privata sono penalizzati nella carriera e nei concorsi pubblici da leggi ormai risalenti a molti decenni fa. E’ una realtà che ormai i clinici ed i chirurghi della ospedalità privata accreditata (11.726) che rappresentano oltre il 10% di tutti i medici ospedalieri italiani, svolgono il 20% della attività clinico terapeutica nazionale (12.412.828 giornate di degenza), con una elevata qualità assistenziale e con la elevata soddisfazione per le cure prestate riconosciuta dal 93,2% dei pazienti. “Quello delle carriere che non vengono equiparate – aggiunge il Prof. Iannuzzi Mungo - è un problema che si riflette anche sulla stessa professionalità del medico. E’ stato presentato un disegno di legge dal Senatore Gramazio nel dicembre 2010 per l’equiparazione delle carriere. E facciamo questo incontro per discuterne ancora, anche se non si conoscono ancora le tempistiche. Eppure il nostro ruolo è importante: noi svolgiamo il 20% dell’attività del Servizio Sanitario Nazionale. E non desideriamo risvolti economici: per noi è una battaglia di tipo formale, per un nostro riconoscimento morale ed un riconoscimento pratico di tutti i nostri giovani senza futuro. “Questa sperequazione tra medici che operano nelle strutture pubbliche e quelli delle strutture accreditate deve aver fine -– ribadisce il Sen. Domenico Gramazio - Questa mia legge prevede che gli operatori sanitari delle strutture accreditate abbiano gli stessi riconoscimenti per i concorsi pubblici che hanno i medici delle strutture del servizio sanitario nazionale”. E per quanto riguarda le tempistiche, il Senatore si dichiara fiducioso: “Tutto dipende dall’inserimento della proposta di legge nel calendario della Commissione Bilancio e nella Commissione Sanità. Nella prossima settimana ne discuterò con il Presidente della Commissione Sanità per presentarla all’ordine del giorno delle Commissioni. Ci saranno alcune resistenze, come d’altronde capita con tutte le proposte di legge, ma sono fiducioso”. |
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FVG: DA FEED BACK ACUSTICO PIÙ AUTONOMIA PER NON VEDENTI |
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Trieste, 30 giugno 2011 - L´"agevolazione dell´orientamento spaziale delle persone non vedenti" è l´obiettivo del progetto di innovazione "Evoluzione dei sistemi di feedback acustico per la prima domiciliarizzazione dei soggetti con inabilità visiva acquisita" che dallo scorso dicembre impegna, per la sua realizzazione, l´Istituto regionale Rittmeyer di Trieste. Messo a punto dal dipartimento di Psicologia "G.kanisza" dell´ateneo giuliano e dal settore di Trieste dell´Unione italiana ciechi ed ipovedenti, il progetto si è classificato al primo posto nella graduatoria del bando regionale 2009 sull´innovazione (Lr 26/2005), imponendosi, come osserva l´assessore alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali, Vladimir Kosic, per l´apporto dato all´incremento della qualità della vita in soggetti disabili, con soluzioni utili alla loro deistituzionalizzazione. Una finalità sostenuta dalla Regione in quanto, osserva Kosic, anche in questo caso "qualità della vita" significa "sospensività del sistema del welfare" in un momento in cui il settore necessita di attenzione, ma pure garanzia di reale autonomia in un contesto evolutivo sia dal punto di vista scientifico che sociale. Dell´iniziativa si è parlato oggi nel corso di un convegno che ha avuto luogo al Rittmeyer e del quale Kosic ha aperto i lavori assieme all´assessore alle Politiche sociali del Comune di Trieste, Laura Famulari, ed al presidente dell´Istituto Hubert Perfler, il quale ha confermato come ora l´obiettivo sia il passaggio alla fase attiva del progetto con l´inserimento delle persone disabili in appartamenti dotati di sistemi di feedback acustico. Il convegno di oggi è servito ad illustrare le caratteristiche e l´uso ottimale di tali sistemi e gli strumenti studiati per facilitare la vita autonoma delle persone con disabilità visiva da aziende come la Bi@work di Trieste, la Macrosystems di Vicenza, la Cambratech di Novara e dall´Istituto italiano di Tecnologia di Genova, impegnato nella campo della ricerca sull´orientamento spaziale dei soggetti con inabilità visiva. Traguardo finale, è stato confermato nel corso del convegno, è valutare la disposizione di marcatori spaziali che interagiscono con i vocalizzatori grazie alla connessione infrared da utilizzare come ausilio all´orientamento domiciliare in soggetti con disabilità visiva acquisita, dando alle famiglie la possibilità di inserirsi in percorsi di formazione mirati alla gestione dell´uso dei dispositivi di mappatura spaziale e oggettuale. |
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WELFARE FVG: FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE STRUMENTO INNOVATIVO |
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Trieste, 30 giugno 2011- Si scrive Fondazione di partecipazione ma si legge promozione attiva della domiciliarità per le persone non autosufficienti mediante l´introduzione di modelli innovativi nella gestione dei servizi. Il nuovo strumento, introdotto per migliorare l´efficacia del welfare regionale e finanziato dalla legge 26/2005 sull´innovazione, è stato presentato ieri a Palmanova, nel corso di un apposito convegno, alla presenza dell´assessore alla Salute e Politiche sociali del Friuli Venezia Giulia, Vladimir Kosic, che lo ha definito strategico in quanto la partecipazione è un elemento fondante di quella che vuole essere una comunità solidale. Il sistema di protezione sociale dell´estremo Nordest, infatti, trova nel più recente quadro normativo di riforma una forte spinta verso un welfare di responsabilità condivise tra pubblico e privato, dando così vita ad un vero e proprio welfare mix che coinvolge Enti locali, cooperative, associazioni, fondazioni, rappresentanti datoriali e reti informali di sostegno. Una volta appurata l´adeguatezza e la potenziale efficacia operativa dell´istituto giuridico Fondazione di partecipazione quale modello organizzativo in grado di favorire il consolidamento della governance territoriale, secondo Kosic ora bisogna uscire dall´obsoleto sistema di contrattazione per arrivare ad una condivisione responsabile che, per migliorare le azioni a sostegno dei soggetti deboli, vada al di là delle logiche di impegno orario standardizzato e punti ad un rapporto ottimale tra qualità e sostenibilità. |
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LOMBARDIA.WELFARE, A VARESE: APRIRE UNA FASE NUOVA LE RISORSE SONO SCARSE, SERVONO AZIONI INTEGRATE |
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Varese, 30 giugno 2011 - E´ necessario "aprire oggi una nuova fase del welfare", che faccia tesoro del percorso di sussidiarietà realizzato finora e che lo estenda, dando forma e contenuto a "un´alleanza forte fra attori diversi". Regione Lombardia ha scelto di riconfermare "l´assoluta priorità" della difesa delle persone e delle famiglie più fragili, incrementando di 40 milioni i fondi per le politiche sociali rispetto allo scorso anno e attraverso la valorizzazione di tutte quelle realtà sociali, pubbliche e private, che si fanno carico della cura e dell´assistenza ma "non possiamo fingere che non ci siano ristrettezze di bilancio o che non sia evidente l´insostenibilità nel tempo dell´attuale modello di welfare". Lo ha detto ieri a Varese l´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, intervenendo al convegno ´Politiche sociali e Comuni. Fare fronte alla crisi´. Sulla scarsità dei fondi a disposizione Boscagli ha fatto notare che le risorse per il sociale in Lombardia (1,3 miliardi all´anno), sono solo di poco superiori a quelle per le infrastrutture (1,2 miliardi), il che "sottolinea la necessità di aumentare gli stanziamenti per il welfare a livello nazionale". Un primo banco di prova dell´apertura di un nuovo capitolo nelle politiche sociali sarà, secondo Boscagli, la stesura delle prossime linee di indirizzo per la programmazione dei Piani di Zona 2012-2014 (ossia lo strumento della programmazione della rete d´offerta sociale in ambito locale). "È evidente - ha sottolineato l´assessore - che risorse scarse non possono essere distribuite secondo meccanismi e sistemi che impediscono un monitoraggio stringente dell´efficacia degli interventi. È il momento di scegliere temi strategici su cui si possano costruire Accordi di Programma che vedano la convergenza di più attori, che tocchino dimensioni sovra comunali e, possibilmente, anche sovra distrettuali, che prevedano un vero lavoro di rete con un´integrazione estesa a tutti i fronti, compreso quello finanziario". "La gestione associata - ha detto ancora Boscagli -, laddove è stata intesa in senso pieno, ha portato un coinvolgimento forte e responsabile di tutti gli attori. È un aspetto su cui non si può tornare indietro e che deve, anzi, crescere, affinché gli interventi siano modulati sulle effettive caratteristiche del territorio". Esempi di questo tipo di impegno e allo stesso tempo priorità di cui i Piani di Zona dovranno tenere conto sono: il lavoro sul tema della conciliazione famiglia-lavoro, con l´attivazione delle reti territoriali; il Piano di Azione Regionale a favore delle persone con disabilità, "che si caratterizza per un forte approccio trasversale capace di tenere insieme molteplici aspetti (la sanità, la continuità di assistenza, l´autonomia, il lavoro, la casa, i trasporti, lo sport, la cultura)"; sperimentazioni da avviare rispetto alla graduale applicazione del Fattore Famiglia o sul tema dei minori, in attuazione delle recenti Linee per l´affido familiare. "Per i Comuni e per tutti gli altri attori - ha concluso Boscagli - diventa più che mai indispensabile operare in modo integrato e condiviso, per non disperdere le risorse e per far emergere quelle idee di innovazione sociale cui accennavamo prima. Affrontiamo questa nuova fase con il capitale di conoscenza ed esperienza che abbiamo maturato grazie al percorso svolto nelle precedenti triennalità di programmazione. Si tratta, ora, di mettere a frutto quanto abbiamo appreso. Cerchiamo di non riprodurre automaticamente schemi e meccanismi passati, ma apriamo strade nuove per continuare a tutelare le persone più fragili attraverso scelte sostenibili". |
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ELISOCCORSO: ELICOTTERI SU TUTTI I LITORALI ENTRO I TEMPI OTTIMALI INDICATI A LIVELLO MONDIALE |
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Venezia, 30 giugno 2011 - “Suggerisco al sindaco di Caorle maggiore prudenza nelle sue esternazioni. Nell’ultima, con sorpresa di tecnici e geografi, il primo cittadino vorrebbe mettermi dietro la lavagna, parlando addirittura di vergogna, per la riorganizzazione attuata sui servizi di urgenza-emergenza al Lido di Venezia e sul litorale veneto. Con maggiore prudenza, e cioè informandosi, avrebbe infatti saputo che la differenza di percorrenza verso Caorle tra un elicottero che decolla da Treviso ed uno dal Lido è pari a 30 secondi, massimo un minuto!”. Lo dichiara l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, rispondendo alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal sindaco di Caorle Marco Sarto. “Sarto – aggiunge Coletto – deve essere un seguace del filosofo Zenone, che riteneva che Achille non avrebbe mai raggiunto la tartaruga . Noi invece sappiamo che la tartaruga la raggiungiamo, la superiamo, e arriviamo in tempo a curare coscienziosamente ed entro i tempi indicati a livello internazionale i cittadini di Caorle, quelli di tutta la Regione e tutti i turisti che ci fanno l’onore di essere nostri ospiti”. “E’ possibile – chiede Coletto – anche in questi tempi così difficili esortare tutti al buon senso?”. Sul piano puramente tecnico, Coletto ricorda che “l’attivazione degli elicotteri di Treviso e Padova al servizio dei litorali segue una ratio ben precisa, che consente di raggiungere tutta l’area assolutamente entro i tempi indicati come ottimali a livello mondiale, e cioè 15 minuti. E’ chiaro – aggiunge l’assessore – che il velivolo basato su Treviso potrà arrivare prima e presto su località come Jesolo, Caorle, Eraclea, Bibione; mentre quello di Padova sarà assolutamente efficace su Chioggia, Rosolina ed i litorali polesani, essendo ovviamente pronti ad integrarsi rispetto alle necessità contingenti. Nessuno, sulle spiagge venete – conclude l’assessore – rimarrà senza assistenza in caso di emergenza e per nessuno verranno sforati i tempi d’intervento ottimali”. |
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IL LAGO DI GARDA OSPITA IL CAMPIONATO MONDIALE FD A MALCESINE 19 PAESI RAPPRESENTATI DA 135 EQUIPAGGI RECORD DI ISCRITTI PER L´EVENTO ORGANIZZATO DALLA FRAGLIA VELA |
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Malcesine (Lago di Garda), 30 giugno 2011 - Sarà lo splendido scenario del Lago di Garda, tra i laghi più belli del mondo secondo una recente classifica di Yahoo Travel, ad ospitare la 49/a edizione del Campionato Mondiale Fd, in programma a Malcesine dal 30 giugno al 9 luglio prossimi. L’evento iridato, che lo scorso anno in Romania si è chiuso con la vittoria degli stramedagliati Majthenyi Szabolcs e Andras Domokos (Ungheria), torna in Italia a 16 anni di distanza dopo l’edizione del 1995 di Torbole sul Garda. Un Mondiale che si è già guadagnato un primato assoluto: quella di Malcesine sarà infatti l’edizione più partecipata della storia con 135 equipaggi al via, per un totale di 19 Nazioni rappresentate, diversi Stati europei ma anche Russia, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda. Una dieci giorni di spettacolo durante i quali le Fd, letteralmente Flying Dutchman, tra le derive classiche più veloci ed eleganti, si sfideranno sulle acque del Garda per assegnare il titolo di classe più ambito della stagione. Tra gli equipaggi presenti tutti i protagonisti vincitori delle ultime dieci edizioni del Mondiale anche se gli esperti già scommettono che la vittoria sarà un testa a testa tra gli ungheresi Majthenyi Szabolcs e Domokos Andreas, già vincitori di 7 mondiali e 3 europei, e i danesi Jorgen e Jacob Bojsen-moller, 8 titoli iridati, 3 titoli europei e 1 titolo olimpico all’attivo. Qualche possibile nome anche per gli outsider italiani, c’è chi punta sulla coppia Roberto Mario Cipriani e Stefano Ambrogio Morelli, con Ita 10. A coordinare il tutto la Fraglia Vela di Malcesine, una delle realtà sportive più attive del territorio, fondata nel lontano 1947, che dopo i lavori di costruzione della nuova sede e l’inaugurazione ufficiale nel luglio del 2006, ha ulteriormente sviluppato la programmazione sportiva curando l’organizzazione di regate e manifestazioni nazionali ed internazionali di altissimo livello. Il Mondiale prenderà il via giovedì 30 giugno con l’arrivo a Malcesine di tutti gli equipaggi partecipanti. Il fine settimana - 1, 2 e 3 giugno - sarà invece dedicato alle stazze e alle prove tecniche sul campo di gara, nella sera di domenica 3 giugno, a partire dalle 19.30, apertura ufficiale dell’evento con tanto di sfilata nel centro storico melsineo alla presenza delle autorità locali e degli equipaggi concorrenti, un tripudio di colori con le bandiere delle rispettive nazioni a fare da sfondo. Da lunedì 4 giugno, per tutta la settimana, le competizioni ufficiali che decreteranno i Campioni iridati Fd 2011. Gianni Testa, storico Presidente, esprime la sua massima soddisfazione per la qualità del lavoro svolto in questi anni; la Fraglia Vela di Malcesine si conferma infatti tra i circoli velici più attivi: “Siamo assolutamente orgogliosi dei risultati ottenuti in questi anni, durante i mesi estivi la Fraglia Vela è sede di numerosi eventi, un calendario fitto di appuntamenti di livello nazionale ed internazionale, tra più importanti del panorama velico mondiale. Oltre all’efficienza della struttura, che per far fronte alle numerose richieste entro il prossimo anno dovrebbe essere ulteriormente ampliata con l’aggiunta del porto a sud, ciò che più qualifica la nostra offerta è la riconosciuta capacità organizzativa, numerose sono infatti le richieste che riceviamo ogni anno per ospitare nuovi eventi. Manifestazioni e regate internazionali che ci permettono di promuovere e veicolare il nome di Malcesine e del Lago di Garda nel mondo. Ma il nostro obiettivo primario è soprattutto quello di favorire la pratica della vela tra i giovani del territorio, melsinei e non solo, che vogliono avvicinarsi a questo sport. Da qualche anno possiamo infatti contare sulla preziosa collaborazione di tre istruttori professionisti -Ylena Carcasole e Mattia Lonardi, per la classe Optimist, e Valerio Brighenti per la classe Laser- che ogni giorno allenano oltre una cinquantina di ragazzi, per un totale di circa 300 iscritti. Un lavoro che, in alcuni casi, ci regala anche altre importanti soddisfazioni, nove di loro infatti nei prossimi mesi saranno impegnati in competizioni mondiali ed europee”. Ma le caratteristiche uniche del lago unite alle consolidate capacità organizzative della Fraglia Vela Malcesine, scelta non a caso anche dalla Federazione Italiana Vela come sede di allenamento della Squadra Nazionale Olimpica Italiana, saranno il teatro che farà da sfondo anche ad altre importanti competizioni in programma durante tutta l’estate. Solo nel mese di luglio, infatti, oltre ai Campionati Mondiali, Malcesine ospiterà: la Audi Melges 20 Sailing Series, dal 1 al 3, la Audi Melges 32, dal 15 al 17, la Europa Cup Esse 8.50, dal 22 al 24, la 28° Alpenpokal, International H – Boat Reagatta e la International Tempest Regatta, in contemporanea dal 28 al 30. E poi ancora, nel fine settimana di ferragosto il Trofeo Simone Lombardi, dal 13 al 15 del mese e a settembre il Campionato Europeo 505, dall’11 al 16, la seconda edizione del Trofeo Fraglia Vela Malcesine, domenica 18, il Cico 2011, il Campionato Italiano Classi Olimpiche, organizzato in collaborazione con le Fraglie Vela di tutto il lago, dal 22 al 25, l’International Finn Cup, dal 30 al 1 di ottobre e in chiusura di stagione il Balardi Cup – Trofeo Piccolo Hotel, in programma dal 21 al 23 ottobre |
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MOTO GP: APPROVATO IL PROTOCOLLO D´INTESA PER L´ORGANIZZAZIONE DEL GRAN PREMIO DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO E DELLA RIVIERA DI RIMINI FINO AL 2016 |
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Rimini, 30 giugno 2011 - Durante la seduta di martedì 28 giugno 2011, il Consiglio provinciale di Rimini ha approvato il“Protocollo di intesa con la Segreteria di Stato per il turismo e lo sport della Repubblica di San Marino e Santa Monica s.P.a per la titolazione e l’organizzazione del gran premio della moto gp presso il Misano World Circuit nel periodo 2012-2016”. Si tratta dell’accordo che consente, dopo gli ottimi risultati conseguiti nel quinquennio 2007/2011, di proseguire per un altro lustro con Dorna Slu (la società spagnola detentrice dei diritti del motomondiale) la collaborazione per la realizzazione presso il World Misano Circuit della tappa del campionato iridato della Moto Gp denominata ‘Gran Premio della Repubblica di San Marino e della Riviera di Rimini’. Secondo Trademark Italia, complessivamente il giro d’affari turistico complessivo dell’evento Motogp di Misano Adriatico ammonta ad oltre 18 milioni di euro, di cui: 6.700.000 per la ricettività alberghiera ed extralberghiera; 9.200.000 per i pubblici esercizi (ristoranti, pizzerie, bar, chioschi e fast-food, etc.); 2.500.000 per lo shopping e il divertimento. Quasi 300 mila le presenze nelle strutture ricettive sul territorio riminese nei giorni settembrini della manifestazione, 200 i Paesi collegati televisivamente per oltre 300 milioni di telespettatori nel mondo. “I numeri e l’indotto sostengono la scelta, condivisa da parte di Repubblica di San Marino, Provincia e Comuni della costa e Santa Monica, di proseguire con il Moto Gp - dichiaral’Assessore al Turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli -. Si tratta di uno sforzo economico importante, motivato dagli effetti positivi sull’economia locale di un evento che crea, alla fine della stagione tipicamente balneare, ricchezza, occupazione, benessere diffusi. Non solo: altrettanto strategica è la comunicazione del nostro territorio sui media nazionali e internazionali, un esempio di scuola di marketing territoriale che ha nel binomio sport e turismo la sua leva principale. Mi pare infine importante sottolineare ancora una volta la solidità della collaborazione con San Marino e con Santa Monica: se non avessimo questa unità d’intenti, una manifestazione di questa portata non sarebbe possibile”. |
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