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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Giugno 2012
NUOVA SPECIE DI GRANCHIO SOLITARIO TROVATA NASCOSTA SUL FONDO MARINO DELLA GALIZIA  
 
Anche se potrebbe sembrare che ormai disponiamo di un archivio completo di tutte le specie con cui dividiamo il nostro pianeta, ce ne sono moltissime ancora da scoprire che sono a lungo sfuggite ai tentativi di catalogazione degli umani. Un esempio? L´uroptychus cartesi, una nuova specie di granchio trovata a una profondità di oltre 1.410 metri sulla montagna sottomarina di Banco de Galicia, a largo della costa della Galizia in Spagna. Il granchio appena scoperto misura appena tra i 5 e i 7 cm. La scoperta sottomarina è stata fatta nell´ambito del progetto Indemares ("Inventory and designation of marine Natura 2000 areas in the Spanish sea"). Indemares è in parte finanziato con 7,7 milioni di euro dalla Commissione europea, nell´ambito del programma dell´Ue "Life+" sotto l´Area tematica "Ambiente". Le caratteristiche morfologiche del granchio lo rendono unico nell´angolo più orientale dell´Atlantico, è infatti diverso dalla maggior parte delle specie europee per la forma e il numero di aculei sul suo guscio. Ha molto in comune con il suo cugino caraibico: l´uroptychus armatus. In un articolo pubblicato sulla rivista Zootaxa, i ricercatori, provenienti da Giappone e Spagna, spiegano che l´uroptychus cartesi appartiene alla famiglia delle Chirostylidae ed è uno degli appena quattro membri della famiglia che vivono in Europa. Quattordici degli altri membri più vicini della famiglia degli Uroptychus cartesi preferiscono le acque caraibiche rispetto a quelle europee e nell´oceano Indo-pacifico ne esistono altri 100 tipi. Il co-autore dello studio, Enrique Macpherson del Centro di studi avanzati di Blanes (Ceab-csic), in Spagna, commenta: "Il suo stretto legame con le specie dei Caraibi è logico. Tutte le specie del Nord Atlantico hanno caratteristiche comuni e hanno buone probabilità di venire da antenati comuni che invasero l´Atlantico dall´Oceano Pacifico e Indiano un paio di milioni di anni fa." Macpherson aggiunge che la piccola aragosta di colore arancio in genere vive intorno a coralli e gorgonacee e tende a essere abbondante nelle montagne e nei canyon sottomarini che sono stati soggetti a scarse attività di pesca. Anche se non gli somiglia affatto, quest´aragosta appartiene al gruppo dei granchi eremiti. I ricercatori hanno verificato che le loro larve hanno una bassa capacità di dispersione, poiché passano pochissimi giorni allo stato di plancton. Sembra che gli piaccia molto cibarsi di piccoli crostacei e sostanze particellari. L´obiettivo principale del progetto Indemares è contribuire alla protezione e all´uso sostenibile della biodiversità nei mari spagnoli, attraverso l´identificazione di zone preziose per la rete Natura 2000. Questa rete dell´Ue comprende zone di salvaguardia e protezione per le specie e gli habitat più importanti e più in pericolo dell´Europa e comprende l´ambiente marino. Per ulteriori informazioni, visitare: Centro di studi avanzati di Blanes (Ceab-csic): http://www.Ceab.csic.es/    
   
   
LOMBARDIA/SISMA.125.000 EURO DA VENDITA GRANA E PARMIGIANO 100 Q.LI IN 2 GIORNI AL MERCATINO NELLA PIAZZA DELLA REGIONE FORMIGONI(IN CODA PER L´ACQUISTO): LA NOSTRA GENTE È SOLIDALE  
 
Milano - Cento quintali di formaggio delle aziende mantovane colpite dal terremoto sono stati venduti in due giorni, ieri e oggi, al mercatino allestito in piazza Città di Lombardia, nel cuore della sede della Regione. Gradimento per gli ottimi prodotti (Grana padano e Parmigiano Reggiano dop del Mantovano) e spirito di solidarietà per le popolazioni colpite hanno mobilitato migliaia e migliaia di persone - cittadini della zona, dipendenti regionali - a fare una spesa, che ha fruttato un ricavo 125.000 euro. A fare acquisti anche diversi assessori e il presidente Roberto Formigoni, che già ieri aveva apprezzato ´questa prova semplice ma concretissima di solidarietà che la nostra gente ha dato´, perfettamente in sintonia con l´impegno della Giunta regionale ´a fare tutto il possibile per la ripresa della vita economica e del lavoro in quell´area così duramente colpita, con un primo stanziamento di 43 milioni´. L´iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Coldiretti Lombardia, Confagricoltura Lombardia, Cia Lombardia e con i Consorzi Grana Padano e Parmigiano Reggiano.  
   
   
LOMBARDIA.LATTE, LA CAMPAGNA PRODUTTIVA CHIUDE SENZA MULTE  
 
Milano - Chiude senza multe agli allevatori la campagna produttiva di latte 2011/2012, che ha rispettato i limiti fissati dalla quota complessiva assegnata all´Italia. ´Una notizia sicuramente positiva - ha commentato l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - anche se il trend della campagna appena iniziata desta qualche preoccupazione. Rispetto alla precedente, la produzione attuale è infatti in netto aumento´. Stando ai dati Agea, pubblicati il 12 giugno, la produzione di latte commercializzata è risultata pari a 10.841.951,361 tonnellate, a fronte di una quantitativo nazionale di riferimento di 10.883.073,85: una differenza di 40.000 tonnellate che, in termini percentuali, significa lo 0,36 per cento in meno rispetto alla quota di riferimento. Il raffronto con la precedente campagna 2010/2011 è emblematico. ´Allora - ha spiegato De Capitani - avevamo chiuso la campagna con una produzione inferiore di circa 260.000 tonnellate di latte, pari al 2,6 per cento in meno´. ´Se l´andamento dovesse essere confermato - ha proseguito l´assessore -, il rischio di splafonamento è reale. Ulteriore indice di allarme è anche l´elevato prezzo di contrattazione delle quote, con valori di affitto troppo onerosi (6 centesimi al chilo) per essere a inizio campagna´. ´Per scongiurare questo rischio - ha concluso De Capitani - occorre attivare al più presto i meccanismi di regolazione delle produzioni previsti dal pacchetto latte´.  
   
   
LOMBARDIA: VIGILARE SUL DECRETO SISMA APPELLO DEGLI ASSESSORI A TUTTI I PARLAMENTARI LOMBARDI SU PAC 2014: MASSIMO IMPEGNO PER EVITARE TAGLI  
 
Cremona - Avviso ai naviganti da parte degli assessori della Regione Lombardia Giulio De Capitani (Agricoltura) e Gianni Rossoni (Occupazione e Politiche del lavoro) ai parlamentari lombardi, affinché vigilino sul decreto terremoto, affinché siano aggiunte le province di Mantova e Rovigo accanto a quelle emiliane. Toni forti quelli utilizzati dai due assessori lombardi, che il 15 giugno hanno preso parte, a Cremona, all´Assemblea provinciale di Confagricoltura, presieduta da Antonio Piva. Un appello, quello a favore delle zone terremotate della Lombardia, che è arrivato prima di qualsiasi altra specifica dei due singoli comparti, quello agricolo e quello occupazionale. Un monito che ha dimostrato tutta l´attenzione della Giunta regionale lombarda nei confronti di chi ancora sta soffrendo per le conseguenze dell´evento sismico. De Capitani: Per Ridurre Danni Pac Percorse Tutte Le Strade - De Capitani ha voluto mettere al centro del suo intervento il tema della Pac e dei tagli che la nuova Politica agricola comunitaria potrebbe causare al modello Lombardia. ´Nell´ambito delle nostre competenze - ha spiegato - stiamo percorrendo tutte le strade, nazionali ed europee, per incidere sul testo che, se verrà rispettato il calendario, sarà votato a fine anno´. ´Recentemente - ha aggiunto l´assessore - il Comitato europeo delle Regioni ha accolto, nel parere del relatore Souchon, gli emendamenti che riteniamo più urgenti per tutelare i nostri agricoltori´. ´Come regione - ha proseguito il responsabile dell´agricoltura lombarda - stiamo inoltre favorendo politiche di aggregazione tra le imprese, affinché, proprio con l´avvio della Pac 2014, possano aumentare il loro peso specifico sui mercati europei e mondiali´. Nitrati, Un Problema Ancora Da Risolvere - Altro tema toccato da Giulio De Capitani è stato quello dei nitrati. ´La direttiva compie 21 anni - ha ricordato - e, nel tempo trascorso, non siamo riusciti a dare una vera soluzione al problema´. ´La deroga concessa all´Italia - ha proseguito l´assessore - è un passo avanti, ma non possiamo nascondere che la perimetrazione delle zone vulnerabili imputa al solo comparto agricolo il carico e i costi di vincoli ambientali, che, a mio avviso, andrebbero invece equamente e oggettivamente ripartiti con tutti i settori coinvolti´. Nutrie, Un Flagello Da Sradicare - De Capitani, sollecitato anche dagli interventi degli amministratori, ha parlato del flagello delle nutrie, che penalizzano fortemente le nostre culture. ´Il bilancio regionale ha pochi fondi - ha detto al proposito - ma non per questo vogliamo tirarci indietro da questa partita. Anzi, le azioni di contenimento non bastano, dobbiamo cominciare a ragionare in termini di eradicazione´. Rossoni: Aiuto Ai Terremotati Da Provincia Cremona - Gianni Rossoni, nel corso del suo saluto, è tornato a parlare delle azioni compiute a favore delle produzioni di Grana e Parmigiano Reggiano da parte degli agricoltori cremonesi e delle istituzioni locali. ´La provincia di Cremona - ha aggiunto - ha dato un segnale di concreta solidarietà alla vicina provincia di Mantova, ospitando nei magazzini Cariplo 40.000 forme di Grana Padano raccolte dai caseifici danneggiati dal sisma´.  
   
   
RICERCA ED INNOVAZIONE NELLO SVILUPPO RURALE: L’UMBRIA PRESENTA LE SUE ECCELLENZE IN VISTA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020  
 
Todi - “La sfida cha abbiamo davanti a noi e che dobbiamo essere capaci di raccogliere è quella del costante miglioramento della qualità della vita e dunque ricerca ed innovazione vanno messe al centro delle politiche, così come indica chiaramente la Commissione Europea, per il prossimo periodo di programmazione che va dal 2014 fino al 2020”. Così la Presidente della Giunta regionale dell’Umbria, Catiuscia Marini, ha aperto il 15 giugno a Todi i lavori del Seminario nazionale dedicato alla ricerca ed innovazione nello sviluppo rurale che ha visto la partecipazione di numerose Regioni italiane, del Ministero delle Politiche Agricole, del Direttore delle risorse agricole e sviluppo rurale della Commissione Europea e dell’Università di Perugia e che è stato concluso dall’Assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini. “Bisogna costruire un percorso, ha affermato la presidente, che sia in grado di costruire una strategia unitaria, a livello regionale, nazionale e comunitario, valida ed integrata tra tutti i settori interessati. Non soltanto quindi sviluppo rurale ed agricoltura, ma anche ambiente e territorio, lavoro ed impresa fino alla salute. Qualità della vita, ha aggiunto la presidente, significa infatti qualità del lavoro, delle produzioni, salvaguardia dell’ambiente e del territorio e diritto alla migliore salute per tutti i cittadini. Fino ad oggi questi sistemi hanno lavorato ognuno per proprio conto; adesso la Comunità europea ci indirizza a superare i confini, sia quelli territoriali che quelli settoriali, per rendere competitivo l’intero sistema in modo organico. E l’Umbria ha le carte in regola, con le esperienze e le professionalità maturate nell’arco degli anni passati, per essere un soggetto attivo in questo processo”. La Presidente ha ricordato le esperienze regionali del Parco Tecnologico agroalimentare, della chimica verde, del Polo di innovazione di genomica genetica e biologia e dell’Università di Perugia che sono “strumenti che possiamo mettere a disposizione di tutti, sia a livello nazionale che comunitario”. Ricordando che l’Europa, nel periodo 2014-2020, metterà a disposizione 1083 miliardi, di cui 372 destinati alla nuova politica agricola e oltre 6 per ricerca ed innovazione, anche il direttore del servizio agricoltura della Commissione europea ha riconosciuto all’Umbria il lavoro svolto, non soltanto nella gestione del Piano di Sviluppo Rurale, ma anche per “le sue esperienze in materia di ricerca ed innovazione che potranno costituire un terreno fertile in ambito europeo”. “La nuova politica agricola comunitaria, ha affermato l’Assessore Cecchini, quasi ci obbliga ad uno sforzo unitario per investire in ricerca ed innovazione. L’agricoltura sarà chiamata a crescere non soltanto dal punto di vista della qualità ma anche della quantità delle produzioni e quindi sarà fondamentale il ruolo della ricerca. Per questo motivo già nell’attuale Piano di Sviluppo Rurale, abbiamo inserito una misura dedicata. Lo abbiamo fatto forti delle esperienze pubbliche (Parco 3A, Università) che però abbiamo voluto mettere insieme a gruppi di imprese per costruire progetti che si possano realmente calare nella realtà agroalimentare della nostra regione. Questo principio, ha continuato la Cecchini, lo possiamo oggi trasferire sul piano nazionale, chiamando a raccolta i vari Ministeri interessati, ma anche sul piano europeo dove, per accedere ai finanziamenti, gestiti direttamente dall’Unione, sarà indispensabile costruire alleanze solide e credibili”. Rispondendo anche alle affermazioni del Direttore generale del Ministero delle Politiche agricole, Blasi, che ha annunciato un taglio drastico delle risorse nazionali a disposizione della ricerca in agricoltura, (da 300 milioni di euro ai 14 previsti per quest’anno), la Cecchini ha detto che i fondi comunitari che saranno disponibili, se messi insieme alle professionalità operanti in Italia, potranno creare molte opportunità di cogliere i risultati desiderati. Occorre però, ha concluso l’assessore Cecchini, un supporto forte da parte dello stesso Governo nazionale per coordinare e sostenere i progetti delle Regioni a livello europeo”.  
   
   
PESCA: OGGI A BRUXELLES PER EMERGENZA PORTO PESCARA L´ASSESSORE,SPIEGHEREMO PERCHE´URGE UN FERMO STRAORDINARIO  
 
Pescara - Un arresto straordinario immediato dell´attività, che si leghi temporalmente al "fermo biologico", in modo da limitare al massimo i danni già onerosissimi, in termini economici e sociali, dovuti al mancato dragaggio del Porto di Pescara. E´ questo il tema dell´incontro che l´assessore con delega alla Pesca, Mauro Febbo, accompagnato dal dirigente della Direzione Pesca, tiene oggi a Bruxelles con il Commissario europeo agli Affari marittimi e alla Pesca, Maria Damanaki. "Il nostro obiettivo - sottolinea Febbo - è far comprendere al Commissario che la situazione legata al mancato dragaggio del porto di Pescara, con tutte le gravi conseguenze che essa comporta, ha tutti i crismi dell´emergenza e che merita un intervento deciso e immediato". La Regione, infatti, aveva già fatto richiesta ufficiale alla Commissione europea per chiedere l´arresto temporaneo motivato da situazioni straordinarie relativamente alle imbarcazioni abilitate ai sistemi a strascico e volante, di stanza nel Porto di Pescara. Da Bruxelles è arrivato però un parere negativo nonostante l´ok sia dell´Autorità di Gestione del nostro Ministero delle Politiche agricole, sia il via libera della Conferenza della Pesca che aveva autorizzato la rimodulazione dei Fondi del Fep (Fondo europeo per la Pesca) per reperire le risorse economiche necessarie. "Per la Commissione europea - spiega l´assessore - si tratta di un fenomeno prevedibile, desumendo da ciò l´insussistenza dell´evento straordinario e, con essa, della legittimità del ricorso al Fep o ad aiuti di Stato in genere. Questo è il nodo che dobbiamo riuscire a dipanare e a supporto delle nostre legittime richieste ci sono anche le problematiche legate alla sicurezza del Porto come dimostrato dalle ordinanze emesse dalla Direzione Marittima. Con questi provvedimenti si è stabilito il divieto di ormeggio e manovra nel canale per le imbarcazioni con sistemi a strascico e volante, dirottate nella darsena commerciale e il divieto di entrata ed uscita dal Porto in prestabilite condizioni meteomarine per tutte le imbarcazioni con pescaggio superiore a 2,5 metri". L´iniziativa della Regione Abruzzo trova pieno avallo anche nelle posizioni espresse dalla marineria pescarese. Una folta rappresentanza di armatori, oltre 40, ha consegnato all´assessore Febbo, una richiesta nella quale si precisa che l´arresto temporaneo dovrebbe decorrere dal 1° luglio. "E´ importante sottolineare che la Regione Abruzzo ha messo a disposizione del Commissario di Governo, nominato appositamente dal Ministero per tentare di dare una svolta al processo di risoluzione dell´emergenza, 2 milioni di euro per procedere al dragaggio dei fanghi, almeno al fine di ripristinare la navigabilità della darsena commerciale e dunque la manovrabilità nel Porto in entrata ed uscita. Il Porto di Pescara - ricorda Febbo - è uno scalo di rilevanza statale e la Regione non ha né competenze né poteri su di esso. Si è trattato, pertanto, di un´attività di supplenza dello Stato, finalizzata a mettere un settore economico importante per l´Abruzzo in condizioni di operare senza sostegni pubblici. Come tutti sanno però il dragaggio, partito il 12 dicembre 2011, si è fermato nella stessa giornata e non è possibile che la ripresa avvenga in tempi brevi. L´unica misura utile e proponibile, per evitare a centinaia di operatori della Pesca l´impossibilità di portare avanti un´attività economica connaturata alle origini stesse della città, è quella di praticare un arresto straordinario immediato. La situazione - conclude Febbo - non può certo essere annoverata come ordinaria e appare quanto mai chiaro che l´intervento del Fep si giustificherebbe sia sul piano formale, trattandosi di una situazione "eccezionale", sia sul piano delle finalità del Fondo, perché il fermo prolungato di una marineria tanto rilevante non potrebbe che avere effetti benefici sulla ricostituzione degli stock ittici".  
   
   
LOMBARDIA. PESCE LOW COST GRANDE RISORSA E OPPORTUNITÀ COSÌ SI AIUTANO I PESCATORI DI LAGO LOMBARDI ECCELLENZE ITTICHE DA ESPORTARE IN TUTTO IL CONTINENTE  
 
Milano - Da oggi sui banchi del Mercato Ittico di Milano sono in vendita i pesci Siluro, Carassio e Gardon provenienti, tra gli altri, dal fiume Ticino, dal Lago Maggiore, dal lago di Varese, e da quelli di Como, Comabbio e Novate Mezzola. E questo grazie all´accordo siglato questa mattina, al Mercato Ittico di Milano, per commercializzare e valorizzare i pesci meno nobili dei laghi lombardi. La regia dell´accordo è stata di Regione Lombardia con gli assessori Giulio De Capitani, all´Agricoltura, e Margherita Peroni al Commercio. Originari Dell´est Ma Ora Nei Nostri Laghi - Originari dell´Europa centro orientale, negli ultimi anni questi pesci hanno trovato nei laghi lombardi l´habitat ideale per proliferare, diventando predatori delle specie ittiche autoctone e minacciando l´equilibrio del nostro ecosistema lacuale e fluviale. La loro presenza nei laghi e fiumi della Lombardia rappresenta anche una risorsa. Low cost e particolarmente apprezzati dalle popolazioni dei Paesi bagnati dal Danubio, i pesci Siluro, Carassio e Gardon sono infatti molto ricercati al Mercato Ittico di Milano, dove la loro richiesta è tale da averne addirittura resa necessaria l´importazione dall´estero. Pesci Lombardi In Europa - Il protocollo d´intesa siglato da l´assessore regionale all´Agricoltura, Giulio De Capitani, l´assessore regionale al Commercio, Margherita Peroni, il presidente di Sogemi, Luigi Predeval, il commissario per la provincia di Como, Leonardo Carioni, gli assessori provinciali con delega alla pesca Bruno Specchiarelli (Varese), Carlo Signorelli (Lecco), Severino De Stefani (Sondrio) e le associazioni dei pescatori della Lombardia, rappresenta quindi uno strumento per trasformare un problema in un´opportunità. Il documento prevede la commercializzazione, al Mercato Ittico di Milano, del pescato proveniente dai corsi d´acqua lombardi. Inoltre, pone le basi per una successiva distribuzione dei pesci meno nobili dei laghi lombardi sui mercati dell´Est Europa, a partire da quello di Bucarest, grazie alla mediazione del Consolato della Romania. Collaborazione Tra Regione E Pescatori - Il progetto, approvato con delibera della Giunta regionale, è finanziato dall´assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia, Sogemi, le Province di Varese, Como, Lecco e Sondrio e, in rappresentanza dei pescatori lombardi, si avvale della preziosa collaborazione dell´associazione Grossisti e Commissionari Prodotti Ittici, delle associazioni provinciali Esercenti per il Commercio Ambulante (Apeca) e dell´Associazione Nazionale Autonoma Piccoli Imprenditori della Pesca (Anapi Pesca). Il contributo pubblico, complessivamente di 41.000 euro, permetterà di avviare la fase sperimentale di questa iniziativa, finanziando i costi di raccolta, refrigerazione, trasporto e collocazione del pescato sul punto vendita. Il mercato garantirà la salubrità del prodotto. De Capitani Reddito E Soluzione Ambientale - ´I pesci Siluro, Carassio e Gardon hanno il loro habitat naturale nelle acque del Danubio e, sotto il profilo gastronomico, sono molto apprezzati dalle popolazioni austriache, ungheresi, bulgare e rumene. Nei nostri laghi e fiumi sono formidabili prede, capaci di regalare forti emozioni ai pescatori che hanno la bravura di catturarle, ma - ha detto l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani - al tempo stesso costituiscono un problema di equilibrio ecologico, tanto da obbligare le Amministrazioni pubbliche al loro prelievo. La presenza in Lombardia di comunità dell´Europa orientale e la possibilità di commercializzare liberamente queste specie ittiche all´interno dell´Unione Europea rappresentano però due chiavi per trasformare questo pescato in una interessante opportunità ecologica e di reddito per i pescatori lombardi´. Si Lavora Per Gli Altri Prodotti Di Lago - ´L´auspicio - conclude l´assessore De Capitani - è che, una volta messo a regime questo canale di vendita, si riesca ad ampliare l´offerta con i pesci tradizionali dei nostri laghi, come il lavarello, il coregone, il persico, il luccio e la tinca, che al momento non riescono a superare i confini dei mercati rivieraschi´. Peroni: Arricchita Proposta Ittica - ´Una ricca e antica tradizione - ha aggiunto l´assessore al Commercio della Regione Lombardia Margherita Peroni - porta sulla nostre tavole pesci quali il lavarello, il coregone, il persico, il luccio, la tinca e le sardine, che tutti conosciamo ed apprezziamo e che con fatica riusciamo ad esportare. Con questo Accordo di Programma, che arricchisce la proposta ittica lombarda, speriamo di favorire anche l´esportazione dei nostri pesci all´estero´.  
   
   
BARBARA BORDONI ALLA PRESIDENZA DEI GIOVANI IMPRENDITORI DI ASSICA PASSAGGIO DEL TESTIMONE “ROSA” NEL GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI DI ASSICA  
 
Milano - In occasione dell’Assemblea Generale del Gruppo Giovani Imprenditori di Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi), tenutasi mercoledì 13 giugno, è stata eletta alla Presidenza del Gruppo per il biennio 2012-2014, Barbara Bordoni, del Salumificio Bordoni Srl con sede a Mazzo di Valtellina (Sondrio). Barbara Bordoni, subentra a Elisa Pedrazzoli, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Assica dal 2010 ad oggi. Laureata in Economia e gestione aziendale e presso l’Università Cattolica del Sacro di Cuore di Milano, Barbara si occupa del settore commerciale, con particolare attenzione all’export, nell’azienda di famiglia. Elisa Pedrazzoli, nel fare gli auguri a Barbara Bordoni ha ringraziato tutti i Componenti del Gruppo Giovani, i Vicepresidenti e i Consiglieri uscenti per la fiducia accordata e per il sostegno ricevuto in questi anni. “Sono molto onorata della fiducia che mi è stata accordata. Ritengo che il Gruppo Giovani sia molto importante per noi che siamo coinvolti in azienda di famiglia. E’ un modo per condividere la passione che ci comunica per le nostra aziende ma anche le problematiche che ci troviamo ad affrontare” ha dichiarato Barbara Bordoni, neo Presidente del Gruppo. “E’ importante che il nostro Gruppo collabori con i Senior di Assica e con i Giovani di Federalimentare” ha concluso Bordoni. L’assemblea ha inoltre nominato come Vice Presidenti Giuseppina Sassi (Sassi Spa) e Giorgia Vitali (Salumificio Vitali Spa) e il nuovo Consiglio Direttivo, composto da: Consiglieri riconfermati: Cristiano Bavieri (Prosciuttificio San Francesco Spa); Dino Negrini (Negrini Salumi Sas); Elisa Pedrazzoli (Salumificio Pedrazzoli Spa); Luigi Reggiani (Gigi il Salumificio Srl); Sara Roletto (Rugger Spa); Annalisa Sassi (Casale Spa); Consiglieri di nuova nomina: Francesco Cattini (Salumificio Valtiberino Srl); Anna Madeo (Madeo Industria Alimentare Srl); Michelangelo Martelli (Martelli Fratelli Spa); Lorenzo Mottolini (Salumificio Mottolini Srl); Emanuele Pedrazzoli (Salumificio Pedrazzoli Spa).  
   
   
AGRICOLTURA: FVG, INCONTRO DEI RAPPRESENTANTI FRIULANI DI AVELLANEDA  
 
Udine - È stata illustrata ieri dall´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, nell´area di rappresentanza dell´Amministrazione l´esperienza pilota in atto con successo e avviata con il concorso della Regione per introdurre le moderne tecniche irrigue nella realtà argentina di Avellaneda, popolata quasi esclusivamente da discendenti degli emigrati friulani originari dell´isontino. L´occasione è stata offerta dalla visita di una delegazione della comunità di Avellaneda guidata dal sindaco, Dionisio Scarpin, che è in corso in questi giorni nella regione con l´obiettivo di ottimizzare gli interventi coordinati dal Friuli Venezia Giulia in Argentina sostenuti proprio attraverso l´iniziativa comunitaria Odirs - Optimal Development of Irrigation System. Si tratta di interventi originati, come ha ricordato il presidente della Provincia di Gorizia Gherghetta, da un progetto ideato dallo stesso ente intermedio, in particolare dal già presidente Giorgio Brandolin. Si tratta di un progetto implementato dapprima dal Consorzio di Bonifica della Bassa Friulana poi realizzato anche con la collaborazione del Consorzio di Bonifica Pianura Isontina, presieduto da Enzo Lorenzon. Gli interventi in Argentina, come ha specificato Violino che nel mese di marzo aveva fatto parte della delegazione del Friuli Venezia Giulia in visita ad Avellaneda "hanno già dimostrato la loro efficacia, migliorando la qualità, e di conseguenza la redditività dell´agricoltura che in quelle terre rappresenta la voce principale dell´economia locale". Secondo l´assessore, ma com´è poi stato esemplificato dal presidente del Consorzio Lorenzon, è in atto il trasferimento di conoscenze e di esperienze da parte della nostra realtà in quell´area. Per dare corpo a quello che il sindaco della realtà friulana in Argentina, Scarpin, ha definito "il grande sogno della comunità locale: quello di poter coltivare l´intero territorio di nostra competenza". Un territorio che sarà valorizzato mediante il trasporto dell´acqua nelle campagne, creando le condizioni ideali per evitare, a distanza di quasi un secolo e mezzo dall´insediamento, che la comunità composta da originari del Friuli si disperda. E con essa una enclave nella quale sono preservati la lingua, le abitudini, i costumi friulani, trasferiti nelle lande di immigrazione in Argentina alla fine dell´800 e, dunque, per scongiurare il pericolo che venga spezzato il filo sottile della memoria tra le radici degli emigrati friulani e la terra dei pro genitori. Come ha ricordato Violino nel raccontare l´esperienza vissuta personalmente, ad Avellaneda si tiene la ´Fieste dal vin e da l´ue´ (Festa del vino e dell´uva), mentre nelle ricorrenze ufficiali, anziché l´inno della Repubblica argentina, o quello di Mameli, si intona un motivo popolare friulano, che probabilmente i nonni degli attuali abitanti dell´area cantavano per darsi forza, sia nei duri e perigliosi viaggi di trasferimento oltreoceano, sia per affrontare le grandi difficoltà e i pericoli insiti in una terra selvaggia e da colonizzare. Violino si è voluto poi soffermare brevemente sulla storia del corregionali emigrati in Sudamerica iniziata alla fine dell´800. Nel 1879, sotto la dominazione austriaca, famiglie friulane del cervignanese, del cormonese e del goriziano furono indotte a emigrare verso l´Argentina. Si narra di viaggi ai limiti del possibile. Per esempio, di un episodio drammatico: su un bastimento a vapore si esaurì in piena navigazione il carbone destinato alla propulsione. Nella zona dove oggi sorge Avellaneda, che come ha specificato il sindaco, Scarpin, non è l´umida e fertile Pampa (pianura) argentina, ma un terreno reso oggi ancor più difficile dai cambiamenti climatici, a ciascun nucleo familiare furono assegnati 36 ettari da coltivare, assieme ad alcuni capi di bestiame da allevare e a un cavallo per lavorare la terra. Là, come ha ricordato Violino, i friulani, com´è nella loro indole, si sono integrati benissimo con la popolazione locale. Ma hanno dovuto superare una forte crisi d´identità, trovandosi a emigrare dal loro Friuli con un passaporto austriaco, in una terra con usi e costumi, localmente, ancora involuti. Una crisi che essi hanno saputo superare facendosi forti della loro friulanità, della identità della loro origine, dell´appartenenza a un´unica comunità. "Oggi - ha detto l´assessore sempre ricordando l´esperienza personale - Avellaneda conta 26 mila abitanti, tutti fieri di portare cognomi tipicamente friulani, come lo stesso sindaco, Scarpin, o Rigonat, Mocchiut, Venturini." Negli ultimi anni, ha aggiunto Violino, il Friuli Venezia Giulia ha attivato attraverso il Consiglio regionale ulteriori rapporti di collaborazione nei settori vitivinicolo e ambientale anche attraverso il progetto comunitario Odirs. Il sindaco di Avellaneda, Scarpin, ha poi illustrato le esperienze personali della visita in atto, che proseguirà nel corso della settimana a Roma, dove la delegazione di friulani in Argentina sarà ricevuta in Senato dalla Commissione agricoltura del Senato. E ha infine rilevato che il progetto avviato ha già stimolato la riconversione dell´attività rurale locale verso produzioni di qualità e maggiormente remunerative. Hanno partecipato, tra gli altri, all´incontro i consiglieri regionali, Giorgio Brandolin, Franco Iacop ed Enore Picco e il senatore Flavio Pertoldi. Mentre Sonia Venerus, dell´Ersa, ha ricordato le iniziative già svolte e in atto da oltre due decenni, in Argentina, da parte dell´Agenzia regionale per lo sviluppo rurale a favore della viticoltura, dell´agricoltura e della zootecnia.  
   
   
BOLZANO: MAGGIORE COOPERAZIONE SCIENTIFICA TRA LAIMBURG L’ISTITUTO SVIZZERO “AGROSCOPE”  
 
Nel corso della recente visita al Centro di Sperimentazione Laimburg di una delegazione del noto l istituto di ricerca agroalimentare svizzero “Agroscope Changins-wädenswil (Acw)” si è deciso di intensificare la cooperazione scientifica. “Vogliamo rafforzare la nostra rete di collaborazioni internazionali e stiamo puntando ad un accordo di cooperazione con l’Acw“ ha affermato Michael Oberhuber, direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg in occasione della visita degli esponenti dell’istituto svizzero. I dirigenti dell’Acw, Jean-philipe Mayor, Lukas Bertschinger e Françoise Dubas, si sono informati sul programma di ricerca della Laimburg, hanno visitato i laboratori ed i campi sperimentali. Gli ospiti svizzeri hanno riportato un´impressione molto positiva dalla struttura e dalle ricerche svolte presso il Centro di Sperimentazione Laimburg. Collaborazioni informali con i colleghi dell’istituto svizzero sono in atto da tempo. Da anni, il Centro di Sperimentazione Laimburg svolge esami varietali per l’Acw in Alto Adige ed ha libero accesso ai risultati ottenuti dagli esami dell’Acw. Attualmente gli istituti collaborano al progetto Ue “Fruit Breedomics“ che punta ad aumentare l’efficienza dei programmi di miglioramento genetico sul melo ed il pesco. A marzo, esponenti della Laimburg hanno visitato l’istituto di ricerca svizzero e sollecitato l’approfondimento della collaborazione dei due enti. Il Centro di Sperimentazione Laimburg, fondato nel 1975, è l’istituto di ricerca leader nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata diretta ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina. Ogni anno, i 180 collaboratori del centro lavorano a più di 400 progetti e attività in tutti campi dell’agricoltura altoatesina, dalla frutticoltura e viticoltura fino all’agricoltura montana.  
   
   
BOLZANO: MAGGIORE COOPERAZIONE SCIENTIFICA TRA LAIMBURG L’ISTITUTO SVIZZERO “AGROSCOPE”  
 
Nel corso della recente visita al Centro di Sperimentazione Laimburg di una delegazione del noto l istituto di ricerca agroalimentare svizzero “Agroscope Changins-wädenswil (Acw)” si è deciso di intensificare la cooperazione scientifica. “Vogliamo rafforzare la nostra rete di collaborazioni internazionali e stiamo puntando ad un accordo di cooperazione con l’Acw“ ha affermato Michael Oberhuber, direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg in occasione della visita degli esponenti dell’istituto svizzero. I dirigenti dell’Acw, Jean-philipe Mayor, Lukas Bertschinger e Françoise Dubas, si sono informati sul programma di ricerca della Laimburg, hanno visitato i laboratori ed i campi sperimentali. Gli ospiti svizzeri hanno riportato un´impressione molto positiva dalla struttura e dalle ricerche svolte presso il Centro di Sperimentazione Laimburg. Collaborazioni informali con i colleghi dell’istituto svizzero sono in atto da tempo. Da anni, il Centro di Sperimentazione Laimburg svolge esami varietali per l’Acw in Alto Adige ed ha libero accesso ai risultati ottenuti dagli esami dell’Acw. Attualmente gli istituti collaborano al progetto Ue “Fruit Breedomics“ che punta ad aumentare l’efficienza dei programmi di miglioramento genetico sul melo ed il pesco. A marzo, esponenti della Laimburg hanno visitato l’istituto di ricerca svizzero e sollecitato l’approfondimento della collaborazione dei due enti. Il Centro di Sperimentazione Laimburg, fondato nel 1975, è l’istituto di ricerca leader nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa soprattutto di ricerca applicata diretta ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina. Ogni anno, i 180 collaboratori del centro lavorano a più di 400 progetti e attività in tutti campi dell’agricoltura altoatesina, dalla frutticoltura e viticoltura fino all’agricoltura montana.  
   
   
NON SOLO OLIO, ROMA CAPITALE PROMUOVE CULTURA ENOGASTRONOMICA ITALIANA  
 
Si svolgerà il 19 giugno, nella splendida cornice dell’Aranciera del Semenzaio di San Sisto, la seconda edizione della manifestazione “Non Solo Olio…”, sostenuta dall’Assessorato alle Attività Produttive di Roma Capitale e organizzata dal Consorzio dell’olio extravergine d’oliva Sabina Dop con una vasta partecipazione delle Aziende d’Eccellenza del territorio romano e laziale. L’iniziativa, in programma dalle ore 19, si estende a numerose realtà produttive Dop, Doc,igp e si rivolge soprattutto al mondo giovanile per renderlo consapevole di quanto Roma possa offrire in termini di servizi e prodotti di qualità. Nello stesso tempo, “Non solo Olio…” vuole rendere visibili i talenti formati nelle scuole del circuito romano e promuovere il circuito di ristorazione della città di Roma. Articolata in diversi momenti, la manifestazione aprirà con la presentazione di prodotti enogastronomici per proseguire con il “finger food” degli allievi dell’Istituto agrario Garibaldi. Il gran finale vedrà protagonisti i sapori di Roma interpretati dalla maestria e dal gusto dei ristoranti storici con il tema “Noi rappresentiamo Roma e i suoi sapori”. «Abbiamo voluto creare un momento di incontro con le realtà produttive romane - spiega l’assessore alle Attività Produttive Davide Bordoni -. Far conoscere le peculiarità e le virtù dei prodotti del territorio di Roma, provinciali e regionali significa tramandare e, nello stesso tempo, tutelare una cultura enogastronomica che tutto il mondo ci invidia. Il primo piano sul mondo della ristorazione romana, inoltre, è finalizzato a sottolineare l’importanza di un comparto fondamentale dell’economia capitolina».  
   
   
AGRUMICULTURA:PAESI MEDITERRANEO A CONFRONTO SU MALATTIE ARANCE  
 
Palermo - Tristeza e Hanglongbing: le due principali malattie che attaccano gli agrumi. La prima ha gia´ provocato ingenti danni alle produzioni siciliane, della seconda gli agricoltori ne temono la possibile propagazione nell´isola. Dove "esiste un patrimonio agrumicolo non delocalizzabile per le sue caratteriste organolettiche uniche e che rappresenta una voce di bilancio importante della nostra agricoltura ", ha spiegato l´assessore regionale delle Risorse agricole e alimentari Francesco Aiello, a margine della tavola rotonda sulle "Misure fitosanitarie straordinarie" da applicare al settore agrumicolo. Due giornate di lavori nella sede dell´Esa di Catania, per individuare il metodo di monitoraggio e la diagnosi delle due malattie. Ai lavori, preceduti da una riunione della commissione agrotecnica del Clam (l´associazione internazionale che riunisce i principali Paesi produttori di agrumi del Mediterraneo), hanno partecipato, oltre al dirigente generale del dipartimento per gli Interventi strutturali in agricoltura, Rosaria Barresi, al direttore del laboratorio del Parco scientifico e tecnologico Antonino Catara, a dirigenti del dipartimento Infrastrutturale e ai tecnici del Servizio fitosanitario regionale, anche, rappresenti istituzionali del Marocco, Spagna, Francia e Israele. Con l´obiettivo di scambiare ´conoscenza´ sulle possibili applicazioni contro le due fitopatie. "In Sicilia, l´amministrazione ha gia´ fatto le prime rilevazioni sulla propagazione del virus Tristeza - ha proseguito Aiello - . Ora sta quantificando l´incidenza complessiva in termini di superficie colpita e di danni economici prodotti. Sono stati potenziati i servizi fitosanitari, istituendo uffici su base provinciale per controllare la salubrita´ dei prodotti che arrivano dai Paesi terzi ed evitare l´ingresso di nuovi parassiti".  
   
   
PAVIA: LA REGIONE DICE SÌ AL DISTRETTO DEL VINO  
 
Regione Lombardia ha accolto la richiesta di accreditamento del distretto agroalimentare di qualità del vino della provincia di Pavia, avanzata dal mondo vitivinicolo per il tramite della Camera di Commercio di Pavia. Per il presidente Giacomo de Ghislanzoni Cardoli si tratta di un riconoscimento “di indubbio vantaggio per le aziende che, fin dall´inizio, hanno dato la loro disponibilità alla creazione di un distretto rappresentativo di tutto l´Oltrepò vitivinicolo”. Il Distretto nasce con la volontà di puntare su due produzioni: il Bonarda, vino identificativo dell’Oltrepò Pavese, e sul Pinot Nero, di cui l’Oltrepò è la prima zona di produzione in Italia e la seconda a livello europeo e da cui si ottengono importanti D.o.c. E D.o.c.g., quali Metodo Classico, Cruasè, Metodo Classico Rosè, Metodo Classico Bianco, Pinot Nero vinificato in bianco e vinificato in nero. Il Presidente della Provincia Daniele Bosone sottolinea che il distretto “è lo strumento per consolidare e contraddistinguere le nostre piccole e medie aziende che fanno qualità, per massimizzare l´effetto leva dei finanziamenti pubblici e per condividere tutte quelle azioni di mercato nazionale e internazionale volte a valorizzare la nostra viticoltura e le nostre etichette”. A questo punto decorrono i termini per la costituzione del distretto in forma consortile, così come indicato dalle aziende promotrici. “Il mio augurio è che siano numerose le aziende – afferma il presidente della Camera di Commercio – che condividendo i principi fondativi e aderendo al costituendo distretto, diano ulteriore rappresentatività e più forza al settore vitivinicolo del nostro territorio”. Concetto ribadito dal presidente Bosone: “Le aziende che costituiscono il nucleo fondante, fra le migliori dell´Oltrepò, sono un´ottima base per far convergere gli operatori ad un obiettivo comune, tenendo sempre alta l´attenzione alla qualità e al legame con il territorio”. Il momento difficile per l´agricoltura pavese anche e soprattutto nell´ottica dell´Ocm, rappresenta un ulteriore spinta per le imprese vitivinicole affinchè, afferma il presidente Giacomo de Ghislanzoni Cardoli “attraverso la coesione possano fare gioco di squadra per utilizzare al meglio gli strumenti che Regione Lombardia ci mette a disposizione”.  
   
   
FOGLIAME SOTTO ATTACCO A BARDI  
 
Parma - Si chiama limantria o bombice dispari il piccolo lepidottero che intorno a Bardi sta mangiandosi le foglie degli alberi, soprattutto delle querce. Una piccola larva molto duttile in fatto di gusti ma non certo dannosa per la salute delle persone (come invece la processionaria, con la quale viene spesso confusa). E nemmeno per le piante che si difendono producendo, l’anno seguente all’attacco, foglie più coriacee, piene di cellulosa e quindi meno appetibili per l’insetto. Del fenomeno concentrato nella zona del bardigiano si parlerà a Bardi al Teatro Maria Luigia la mattina del 22 giugno, in un incontro pubblico con la popolazione inquieta per la presenza infestante della limantria. Non è infatti difficile, passeggiando per i boschi, “incontrare” la piccola larva appesa ad altezza d’uomo, attaccata a un filo invisibile che scende dalle piante. La preoccupazione per gli abitanti riguarda soprattutto l’eventualità che comprometta la crescita degli alberi da cui si ricava il legname, un valore economico per gli agricoltori. Un altro elemento d’ansia è costituito dal fatto che mentre nel 2011 l’appetito del piccolo ma vorace defogliatore si è concentrato nei boschi, quest’anno i danni si sono cominciati a vedere anche sulle piante da frutto che si trovano nei giardini, così come si sono potute notare tracce della presenza delle larve negli anfratti delle abitazioni. A raccontarlo è stato questa mattina l’assessore di Bardi Giuseppe Moruzzi nel corso di un incontro che il vicepresidente Pier Luigi Ferrari, insieme a Vittorio Romanini del Servizio provinciale Agricoltura, ha avuto sull’argomento con il comandante del Corpo Forestale Pier Luigi Fedele, il direttore del Consorzio Fitosanitario Valentino Testi. “Una riunione – spiega il vicepresidente Ferrari - in cui si è fatto il punto di un fenomeno che il Corpo Forestale sta monitorando dalla primavera. L’importante è avere informazioni corrette anche per combatterlo, e questo è l’obiettivo dell’incontro con i bardigiani fissato per il 22 alle 9,30 nel teatro del paese”. La specie, è presente in tutti i boschi come è stato spiegato nel corso dell’incontro, ma nella zona di Bardi evidentemente ha trovato una situazione più favorevole per proliferare. La tecnica d’attacco è semplice e ha la durata del ciclo (da larva a farfalla): le larve nascono in aprile da uova (raccolte in gruppi detti ovature) che hanno passato l’inverno, cominciano ad attaccare le foglie prima in modo lieve e poi, con l’aumentare della loro mole, sempre più intensamente. A fine giugno le larve terminano l’attività, si incrisalidano e gli adulti sfarfallano verso la fine di luglio. Le farfalle si accoppiano, depongono le uova che sverneranno per ripetere il ciclo l’anno successivo. In presenza di focolai gli interventi vengono eseguiti solo con insetticidi bio.  
   
   
AGRICOLTURA: PER OCM VINO SICILIA RECUPERA 1,5 MLN DI AIUTI  
 
Palermo - "Nella ripartizione, con le altre Regioni, dei fondi destinati al sostegno dell´Ocm vino, la Sicilia ha recuperato ulteriori risorse da destinare al settore. Gli imprenditori avranno a disposizione 1 milione e 500 mila euro in piu´ rispetto al 2011, per un ammontare complessivo di oltre 56 milioni di euro, di cui 900 assegnati alla ristrutturazione dei vigneti". Lo ha detto l´assessore alle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana, Francesco Aiello, che ha partecipato stamattina, a Roma, alla Commissione delle Politiche agricole insieme agli altri assessori al ramo delle altre Regioni. Gli assessori hanno anche incontrato il Presidente della commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo de Castro. L´assessore Aiello ha anticipato che invitera´ in Sicilia Paolo de Castro "per preparare insieme ai parlamentari regionali un documento programmatorio che modifichi alcune scelte della nuova Pac, necessario alla valorizzazione dell´agricoltura siciliana".  
   
   
ZACAPA - IL RUM GUATEMALTECO ‘INVECCHIATO SOPRA LE NUVOLE’, DA MOLTI CONSIDERATO TRA I MIGLIORI AL MONDO – PRESENTA IL RESTYLING DI ZACAPA 23 E ZACAPA XO, DUE DELLE QUATTRO REFERENZE CHE COMPONGONO LA GAMMA ZACAPA.  
 
Nuovi materiali e un design ancora più elegante che enfatizzano gli elementi distintivi delle bottiglie. Il nuovo packaging di Zacapa 23, il prodotto icona di tutta la gamma, rum meravigliosamente complesso con note di caramella mou, acero e uva passa, si affida ad una moderna tipologia di cartone che consente una più facile apertura della confezione e una stampa qualitativamente migliore dei motivi tipici del brand. Primo fra tutti l’inconfondibile petate - la fascia di foglie di palma essiccate intrecciata amano dalle donne guatemalteche - che, oltre a decorare come di consueto la bottiglia, si presenta sulla nuova confezione con un motivo a rilievo ancora più marcato che suscita una sensazione di piacevolezza tattile. Il sofisticato Zacapa Xo, la referenza più alta nella gamma spesso definito ‘il cognac dei rum’, si arricchisce di nuovi particolari a partire dalla confezione che diventa un vero e proprio cofanetto accompagnato da un piccolo libretto sulla storia e le caratteristiche distintive del prodotto. La bottiglia poi, pur mantenendo la caratteristica forma svasata, presenta un nuovo tappo in legno e una piccola targa con la firma della Maestra Mezcladora Lorena Vasquez a sottolineare l’attenzione e la cura impiegate per ogni singola confezione. L’etichetta infine subisce una radicale trasformazione diventando un vero e proprio racconto delle tappe fondamentali della produzione Zacapa: dall’estrazione del succo concentrato della canna da zucchero al passaggio in botti di cognac senza dimenticare l’invecchiamento in altitudine che ha reso Zacapa famoso in tutto il mondo. I nuovi packaging di Zacapa 23 e di Zacapa Xo vanno ad affiancarsi a quello di Zacapa 23 Etiqueta Negra, vigoroso rum reso più intenso dalla maggiore gradazione alcolica contenuto in una lussuosa confezione cilindrica che ha debuttato la scorsa primavera. Zacapa 23 e Zacapa Xo sono in vendita in una selezione delle migliori enoteche a partire rispettivamente da 50€ e 100€  
   
   
DAL BOSCO ALLA TAVOLA I PICCOLI FRUTTI DEL TRENTINO: NASCE LA NUOVA GAMMA DI FRUTTI DI BOSCO DI OP “FUNGOROBICA E PICCOLI SAPORI”, FILIERA CORTA E CONTROLLATA, COSTI CONTENUTI AL CONSUMO, QUALITÀ CERTIFICATA.  
 
Op “Fungorobica e Piccoli Sapori” presenta la gamma di sottobosco produzione 2012 con more, mirtilli, lamponi, ribes e fragole. Una proposta che intende soddisfare gusti ed esigenze dei consumatori moderni poiché comprende tutti i piccoli frutti più amati dagli adulti e anche dai bambini, grazie al loro sapore dolce ed amabile. More, mirtilli, lamponi, ribes e fragole si prestano a molte varianti d’impiego: possono essere consumati sia da soli che all’interno di una macedonia ricca, in accompagnamento a gelato e yogurt o come ingredienti o guarnizioni di freschi dessert estivi o di bevande rinfrescanti. Ricchi in vitamine A, B1, B2, C, contengono sali minerali, fondamentali per un’alimentazione sana, e fibre, hanno un limitato apporto calorico e, per la grande percentuale di acqua di cui sono composti, sono molto dissetanti, ideali per l’estate. L’ Op “Fungorobica e Piccoli Sapori”, nata da diversi produttori di funghi e piccoli frutti in Trentino che hanno unito esperienza, risorse e molto impegno per offrire il migliore servizio, qualità e innovazione, con questa gamma di sottobosco punta essenzialmente su due focus: - la filiera corta, eliminando tutti i passaggi intermedi che allungano i tempi dalla raccolta al consumo e incidono economicamente ad ogni anello della catena. - la territorialità, poiché i piccoli frutti di questa gamma sono espressione diretta del territorio da cui provengono, che per vocazione e tradizione si esprime anche tramite il suo sottobosco. I consumatori italiani da sempre sono sensibili al fascino dei prodotti locali: proprio in tempi di crisi in cui i consumi sono contratti il legame con il territorio può essere una discriminante di scelta. La soddisfazione dei propri soci e produttori nel condividere con i clienti dell’Op le strategie commerciali che nella stagione passata (2011) hanno ottenuto grande riscontro riuscendo a remunerare in modo più che soddisfacente i produttori trentini che hanno conferito i frutti. Plus della Op è il controllo totale della filiera, dalla produzione al confezionamento fino alla commercializzazione, assicurando ai consumatori la massima qualità, dimostrata anche dalle certificazioni per la produzione integrata, Global Gap. Per informazioni contattare Ubaldo Colombo, Responsabile Marketing, colombo.colombo.ubaldo@opfungoesapori.it

 
   
   
DAL 21 AL 24 GIUGNO TORINO OSPITA APERITÓ, LA PRIMA KERMESSE DEDICATA ALLA TENDENZA PIÚ IN VOGA DEL MOMENTO: L’APERITIVO!  
 
Dal 21 al 24 giugno 2012 l’aperitivo diventa Aperitò! Torino ospiterà in Piazza Vittorio Veneto l’evento dedicato al mondo dell’aperitivo e dintorni. Già 200 anni fa, infatti, il capoluogo piemontese dava i natali a quello che sarebbe diventato un vero e proprio must da bere. Fu proprio Antonio Benedetto Carpano che in una bottega dei portici di Piazza Castello, iniziava a produrre un vino bianco aromatizzato alle erbe e spezie: il Vermouth. Aperitò è ideato dall’agenzia di marketing territoriale Sedicieventi e promosso dalla Città di Torino. Tra gli Enti patrocinanti, lo stesso Comune, la Regione Piemonte, la Provincia di Torino, Unioncamere Piemonte, Ascom, Confesercenti, Cna, Confartigianato e Turismo Torino e Provincia. "Torino si distingue da sempre anche per il riconosciuto valore dato all´enogastronomia. La Città sta lavorando da anni per mettere in risalto le eccellenze del territorio – spiega Maurizio Braccialarghe, Assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della Città di Torino - realizzando delle manifestazioni, come ad esempio accade con Cioccolató, che hanno la capacità di coniugare l´elevata competenza di artigiani e industriali con la valorizzazione della cultura del prodotto. Lo stesso spirito ci ha spinti a dar vita alla prima edizione di Aperitò – continua l´Assessore –, rassegna dedicata al ´rito´ della giornata che per tradizione caratterizza le abitudini dei piemontesi. Il programma consentirà, in un arco temporale individuato, di poter ritrovare i gusti, le tradizioni e l´evoluzione di questo speciale appuntamento conviviale ed enogastronomico. Il progetto, d´intesa con le principali associazioni del Commercio vede la partecipazione qualificata di molti esercenti pronti ad offrire piacevoli occasioni di degustazione. Da non perdere infine la speciale sezione didattica curata dalle principali associazioni di barman per ripercorrere le tappe salienti dell´evoluzione dell´aperitivo". Aperitò ha suscitato in questi mesi molta curiosità tra gli addetti ai lavori e tra i media specializzati i quali hanno apprezzato l’originalità del progetto e soprattutto l’idea di collocarlo a Torino. “Con Aperitò siamo riusciti – dichiara Eugenio Guarducci, Presidente di Sedicieventi - a coprire un vuoto nel panorama degli eventi enogastronomici del nostro paese e Torino è la location ideale per ospitare una kermesse di questo tipo perché è qui che sono nati alcuni tra i piu’ famosi e celebri brand e prodotti a partire dal Vermouth. Il rito dell’aperitivo è un fenomeno in continuo fermento non solo a Torino ma anche in tutto il paese e nonostante una calo dovuto alla crisi dei cosiddetti “consumi fuori casa” sembra essere l’unico a resistere alla riduzione di fatturati. Un ringraziamento alla Città di Torino che, dandoci la possibilità di utilizzare Piazza Vittorio Veneto, ci permette di far nascere questa nuova esperienza in un contenitore ad hoc che conosciamo ormai molto bene.”. Il programma della manifestazione è ricco di iniziative originali, così come originale è il merchandising di Aperitò, che si è concentrato in modo particolare sulla produzione di una divertente linea di t-shirt e canotte, riportanti il nuovissimo claim Italians do it Bitter! Aperitivo In Piazza | Tutti I Giorni | Piazza Vittorio Veneto Gli storici Caffè e i lounge bar di Piazza Vittorio Veneto accoglieranno turisti, visitatori e curiosi per sorseggiare rinfrescanti drink in abbinamento a speciali assaggi presso apposite cocktail catering station della linea Bar in progress, allestite per l’occasione grazie alla preziosa collaborazione con Master Class Group. I locali saranno coinvolti in un apposito percorso itinerante a tappe, che prevedrà la valorizzazione delle diverse tematiche inerenti al rito dell’aperitivo: Martini Royale, fresca miscela di Martini Bianco e Prosecco, a cura di Blanco; Deltetto, presente sia con la linea dei vini fermi piemontesi, curata da Caffè Elena sia con i vini spumanti e prosecchi proposti da Caffè Flora; l’originale e nuovissimo Spritz Hugo, direttamente dall’Alto Adige, promosso da Clorophilla. Non potrà mancare la sezione Cocktail Classici, con i drink che hanno fatto la storia dell’aperitivo conosciuti a livello mondiale firmata da Caffè Vittorio Veneto e Caffè Antonelli; l’area dedicata allo Spritz, famoso cocktail veneto diventato uno degli aperitivi più in voga del momento, a cura di Just; i migliori Cocktail dedicati alla Frutta proposti da Lab; i rinfrescanti Cocktail Pestati di Lobelix; gli storici Drink a base di Assenzio, già di gran moda a fine del Xix secolo, a cura di Caffè Absinthe21; ed infine l’angolo tutto dedicato alla Birra, per apprezzare e assaporare con gusto le bionde più conosciute, presso Pop’s e Soho. I bartender di Piazza Vittorio Veneto sapranno ovviamente soddisfare le richieste di tutti, proponendo i diversi drink anche in versione analcolica perfetti soprattutto per gli under 18. La Bottega Di Olivia & Marino | Piazza Vittorio Veneto | Giovedì e Venerdì dalle ore 12.00 alle 24.00; Sabato e Domenica dalle ore 11.00 alle ore 24.00 Ad Aperitò la speciale presenza de La Bottega di Olivia & Marino che sarà protagonista con un’esclusiva struttura a chi fa del buon gusto, il proprio stile di vita. Nello stand dedicato sarà possibile degustare l’Aperisfizio, all’insegna delle vere tradizioni italiane. Grazie alla collaborazione con Movimento Turismo del Vino, la fragranza dei prodotti da forno Olivia & Marino si unirà alle più famose etichette piemontesi per un connubio di piacere da gustare nella splendida cornice torinese. Speciale Martini Royale | Piazza Vittorio Veneto | Giovedì e Venerdì dalle ore 12.00 alle 23.00; Sabato e Domenica dalle ore 11.00 alle ore 23.00 Ad animare la piazza contribuirà anche Martini, storico marchio torinese, in prima linea con Martini Royale, l’ultimo nato della Casa, che darà a tutti l’opportunità di cimentarsi nella preparazione del cocktail e vincere così il proprio aperitivo. Presso lo spazio Martini sarà possibile partecipare alla divertente iniziativa Barman/barlady, l’attività che permetterà al pubblico di cimentarsi nella preparazione del cocktail più fresco e frizzante dell’estate e di farsi immortalare in uno scatto assolutamente Royale! Tutte le foto scattate in evento saranno pubblicate sul sito web della manifestazione www.Aperito.it e sulla pagina Facebook di Martini! Non perdere l’occasione di diventare protagonista! Aperitivo Digitale by Mondovicino Outlet Village | Piazza Vittorio Veneto | Giovedì e Venerdì dalle ore 12.00 alle 23.00; Sabato e Domenica dalle ore 11.00 alle ore 23.00 Mondovicino Outlet Village firmerà lo spazio Aperitivo Digitale adibito alla tecnologia e al web, con la possibilità di utilizzare una connessione free-wireless e di divertirsi con Crea il tuo cocktail, la simpatica applicazione in cui tutti i visitatori di Aperitò potranno creare ed inventare i propri cocktail virtuali, shakerando a piacere i diversi ingredienti proposti e condividendoli su Facebook!  
   
   
GRIGLIE ROVENTI 2012: ROSOLINA, 23 GIUGNO 2012 - CAORLE, 26 LUGLIO 2012 IL CAMPIONATO DEL MONDO DI BARBEQUE TORNA PER LA 7° EDIZIONE CON DUE APPUNTAMENTI, ROSOLINA MARE E CAORLE. LA NOVITÀ: SI CUCINERÀ SULLE GRIGLIE A CARBONELLA.  
 
Quota di iscrizione ridotta e in parte donata ai terremotati dell’Emilia Romagna. Torna l’appuntamento con il campionato più gustoso del mondo, Griglie Roventi, la sfida al Re del Barbeque. Una sfida che ha segnato le ultime estati, non una semplice gara culinaria, ma uno spettacolo fatto di colori, musica e un entusiasmo contagioso: coppie provenienti da tutto il mondo, dall’Australia al Brasile, dal Sudafrica all’Olanda, si sono messe alla prova per conquistare i favori del pubblico e della giuria. Due gli appuntamenti dell’edizione 2012: si parte sabato 23 giugno alle 21 a Rosolina Mare (Rosolina, Ro) , con 50 griglie disposte nell’accesso al mare di via del Moro. La finale si terrà invece come da tradizione a Caorle, giovedì 26 luglio alle 21, con 130 griglie disposte sulla spiaggia di levante, dove migliaia di persone (oltre ventimila la scorsa edizione) si assieperanno per godersi lo spettacolo. La gara ha una formula molto semplice: le 180 coppie di cuochi si sfidano per la migliore grigliata. Il materiale fornito dall’organizzazione è uguale per tutti, a cominciare dalla griglia Ferraboli e dalla carne, rigorosamente carne veneta garantita da Coldiretti. Spetterà a ogni concorrente mettere in campo la propria abilità culinaria e, attraverso olii, spezie, contorni e ingredienti segreti, cercare di rendere unico il piatto. Una giuria composta da chef, operatori del settore e giornalisti enogastronomici avrà il compito di giudicare i partecipanti sulla base di quattro criteri: cottura della carne, gusto, presentazione del piatto e simpatia dei cuochi. Presidente di giuria per la prima volta la foodblogger Angela Maci, che col suo blog “Sorelle in Pentola” scova ogni giorno aspiranti chef nascosti nel web. I cuochi dovranno affrontare una prova inedita: la carbonella. A differenza degli anni scorsi le griglie non saranno più alimentate a gas ma con le braci, per essere ancora più vicine alla tradizione del barbeque e creare una nuova difficoltà per concorrenti sempre più agguerriti, che dovranno dimostrare di cavarsela anche con una formula di cottura che rende la griglia meno omogenea. Per venire incontro alle disponibilità economiche di tutti, gli organizzatori hanno ridotto la quota di iscrizione, da 70 a 60 euro a coppia: la quota da diritto non solo a tutto il kit di gara, t-shirt grembiuli e cappelli da cuochi, carne, ma anche al ritiro della griglia su cui si è cucinato. Infine, dei 60 euro, 10 saranno devoluti ai nostri vicini terremotati dell’Emilia Romagna. Il pubblico potrà godersi, oltre alla gara, uno spettacolo esilarante fatto di musica e simpatia, condotto da Gianni Fantoni, direttamente da Zelig, accompagnato a Rosolina da Silvia Caravello, meteorina di Antennatre, e dal duo comico “le Bronse Querte”. A Caorle invece al fianco di Fantoni ci sarà Francesca Romana Barberini, volto noto del Gambero Rosso Channel e la musica dei “6 come sei”. Non solo, il pubblico potrà conoscere e degustare i vini del Consorzio Vini Venezia, Consorzio Tutela Prosecco Doc, e Consorzio Tutela Vini del Montello e Colli Asolani Doc in una speciale “enoteca itinerante” che seguirà la manifestazione. L’evento, nato da un’idea di Angelo Striuli, è organizzato e realizzato da Ideeuropee in collaborazione con la Pro Loco e Comune di Rosolina Mare, e Consorzio di Promozione Turistica Caorle e Venezia Orientale. Fornitori Ufficiali: Ferraboli e Coldiretti Veneto. Partner: Solar Plus, Gruppo Sotreva. Mediapartner: Antennatre e Radio Piterpan. Tutti possono provare a diventare i Campioni del Mondo. Per informazioni e iscrizioni: www.Griglieroventi.it  
   
   
VALLE D’AOSTA: UN GIORNO DA CHEF O DA SOMMELIER?  
 
Da giugno a settembre 2012 arrivano in Valle d’Aosta i laboratori e gli atelier gastronomici per scoprire i segreti delle ricette tradizionali e del mondo vitivinicolo valdostano. Laboratori di cucina per adulti Un pomeriggio dedicato alla passione per la cucina e ad apprendere, divertendosi, metodi e tecniche per la preparazione dei principali piatti tipici della montagna valdostana. I segreti delle ricette tradizionali verranno svelati in un percorso a sorpresa dall’antipasto al dolce. Non mancheranno strada facendo gli assaggi, gli abbinamenti con i vini e le birre artigianali di produzione locale e le curiosità legate alle tradizioni centenarie di una cucina semplice e sincera. Sette appuntamenti che si svolgeranno in tre agriturismi, un’azienda agricola e nei tre birrifici presenti in Valle d’Aosta. Sabato 23 giugno 2012 Crespella alla valdostana Saint-christophe - Birrificio artigianale Aosta sabato 7 luglio 2012 La sorsa di Verrayes Verrayes - Agriturismo La Vrille giovedì 19 luglio 2012 Polenta su fuoco a legna e fonduta Nus - Agriturismo, fattoria didattica Maison Rosset sabato 28 luglio 2012 Le frittelle di cipolle con timo selvatico Ayas - Agriturismo “La Tchavana” giovedì 2 agosto 2012 La crema di Cogne Cogne - Azienda agricola Pra su Piaz venerdì 10 agosto 2012 Risotto ai porri e Vallée d´Aoste Fromadzo Dop Aosta - Birrificio artigianale B63 martedì 28 agosto 2012 La Seuppa Valpellinentze Etroubles - Birrificio artigianale Les Bières du Grand Saint Bernard Incontro presso la struttura di riferimento alle ore 15:30. Il costo a carico di ciascun partecipante è pari a € 8,00. Prenotazioni obbligatorie presso tutti gli uffici del turismo. Per maggiori informazioni e per prenotare un soggiorno in Valle d’Aosta: Ufficio Booking Telefono 0165.33352 - booking@turismo.Vda.it – www.Lovevda.it. Laboratori per adulti: fascino di…vino Ciclo di laboratori per adulti per scoprire il mondo vitivinicolo valdostano direttamente dalle cantine di produzione. Degustare alcuni tra i migliori vini valdostani, conoscerne le caratteristiche e assaporarne i profumi dopo una tranquilla passeggiata nelle vigne, accompagnati dalle parole di un esperto che racconterà le particolarità della produzione di montagna. Venerdì 22 giugno 2012 I colori primaverili tra i Barmet: il Donnas Donnas - Caves Cooperatives de Donnas Venerdì 6 luglio 2012 Le fioriture della vigna e il Torrette Quart - Maison Vigneronne Frères Grosjean martedì 17 luglio 2012 La favola del Pinot Gris Introd - Azienda Lo Triolet sabato 4 agosto 2012 Il Nus Malvoisie e i colori estivi Nus - Azienda Les Granges venerdì 17 agosto 2012 Alla scoperta del Mayolet Saint-pierre - Azienda Château Feuillet giovedì 23 agosto 2012 Dove nasce il Blanc de Morgex et de La Salle Morgex - Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle sabato 1 settembre 2012 A due passi dalla vendemmia, il Gamay Challand-saint-victor - Azienda Gabriella Minuzzo Appuntamento in cantina a partire dalle ore 16.00 Il costo a carico di ciascun partecipante è pari a € 8,00. Per maggiori informazioni e per prenotare un soggiorno in Valle d’Aosta: Ufficio Booking: Telefono 0165.33352 - booking@turismo.Vda.it – www.Lovevda.it  
   
   
VULCANO VECCHIO… FA BUON VINO PIÙ I SUOLI VULCANICI RISULTANO ANTICHI PIÙ SARÀ RICCO IL VINO CHE DA QUEGLI STESSI SUOLI VERRÀ PRODOTTO. LO HANNO AFFERMATO IERI, NEL CORSO DELLA QUARTA EDIZIONE DI VULCANIA, ESPERTI DI SETTORE E RELATORI INTERNAZIONALI.  
 
Sono i vulcani più antichi a generare i vini migliori. Questo in sintesi quanto emerso nell’ambito della quarta edizione di Vulcania, il forum internazionale dei vini bianchi da suolo vulcanico, coordinato dal Consorzio del Soave, in collaborazione con Veneto Agricoltura, che si è concluso nella giornata di ieri, 8 giugno, a Borgo Rocca Sveva (Soave) , e che ha visto la partecipazione di un’ampia rappresentanza della stampa estera oltre che di quella italiana. Nutrito il parterre di relatori: Diego Tomasi del Centro Ricerca per la viticoltura di Conegliano, Attilio Scienza, docente di viticoltura dell’Università di Milano, Monica Larner, Wine Entusiasth, Richard Baudains, Decanter, Veronica Crecelius, Weinwirtschaft, Antonio Paolini, L’espresso. Tra le zone produttive di origine vulcanica in Italia, quella del Soave, oltre ad essere la più ampia per estensione, risulta essere anche la più antica dal momento che i filari di garganega che oggi rivestono le colline del Soave sprofondano le loro radici tra basalti e sedimenti vulcanici risalenti a 50 milioni di anni fa. In tutto questo tempo le terre sono emerse dal mare ed hanno subito una lenta ma preziosa fase di “maturazione”. Ne risultano suoli tra i più ricchi in elementi minerali a sostanza organica che i ricercatori chiamano paleosuoli. Un ambiente ideale dove la Garganega ha dimostrato da centinaia di anni di trovarsi a proprio agio. Il “sistema vulcano” del Soave infatti, oltre a concorrere in modo evidente a comporre un preciso ed identificativo aspetto paesaggistico del territorio, di fatto proprio per le sue specifiche caratteristiche chimico fisiche costituisce una sorta di stabilizzatore ambientale, quasi un ombrello protettivo nei confronti delle influenze, spesso negative, che i recenti cambiamenti climatici inducono nella regolare maturazione dell’uva. Da un punto di vista organolettico due sono gli aspetti che maggiormente si riflettono sulla qualità dei vini: i contenuti di argilla - nelle zone del Soave, di norma più elevati che non nei suoli vulcanici cosiddetti di accumulo - che conferiscono ai vini, soprattutto ai bianchi, struttura e longevità; e la presenza di calcare attivo elevato, di norma assente negli altri terreni vulcanici, che porta finezza ed eleganza. Il legame Vulcano e Garganega è quindi oggi un valore inestimabile per il Sistema Soave, che continua a premiare i tremila produttori attivi sulla zona. Un vero e proprio patrimonio che vale doppio dato che ogni anno può essere capitalizzato dalle stesse imprese con minori interventi in fase di concimazione e di interventi fitosanitari, con una regolarità nelle produzioni e con la possibilità di pianificare ogni processo produttivo nel migliore dei modi. Un punto di partenza importante che determina un evidente e notevole vantaggio anche economico. Il vulcano oltre ad essere un valore da un punto di vista qualitativo, rappresenta una chiave di comunicazione vincente non solo in Italia ma anche all’estero, dal momento che tutti conoscono questo fenomeno che a seconda del paese e della cultura evoca emozioni e suggestioni differenti. <<Per gran parte degli importatori tedeschi la parola “vulcano” è un valore – ha evidenziato Veronica Crecelius di Weinwirtschaft – e lo associano a termini come “sale”, “pietra”, “vibrante”, tutte parole che rimandano subito al Soave>>. Ha una visione più legata al vino nel calice Richard Baudains, Decanter, secondo il quale <<…resta fondamentale trovare il legame con il terroir. Rispetto alle suggestioni, che sono sempre personali, trovo più stimolante cercare similitudini tra vini accomunati dalla medesima origine>>. E al calice torna anche Monica Larner di Wine Ethusiast, ma per riprendere poi la via della poesia perché <<…la mineralità diventa parte della narrativa di un vino. La forza dell’Italia è raccontare storie e territori presenti nel chicco dell’uva. In tal senso la componente minerale miscela gli altri sentori del vino. Se si dovesse togliere la mineralità questi vini diventerebbero uguali in tutto il mondo>>. Non a caso l’Associazione del doc vulcaniche, costituitasi lo scorso Vinitaly e che comprende oltre al Soave, la doc Lessini Durello, Etna, Campi Flegrei, Ischia, Gambellara, Bianco di Pitigliano, Colli Euganei, è stata ideata come veicolo per meglio comunicare in maniera unitaria, soprattutto all’estero, i valori che contraddistinguono il vulcano