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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Settembre 2012 |
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MARCHE, ENERGIA, IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SPACCA SULLE CENTRALI A BIOMASSE..
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Ancona, 17 settembre 2012 - “Si è acceso un ‘vivace’ dibattito sulle centrali a biomasse. Nel merito la Giunta e l’assessore Donati, fin qui, hanno correttamente seguito le procedure e gli indirizzi previsti dal Pear (Piano energetico/ambientale) approvato dal Consiglio regionale nel 2005. Ora si registrano fatti nuovi e molto significativi. La posizione critica molto decisa di alcune amministrazioni locali e soprattutto il voto nella sostanza contrario dello stesso Consiglio regionale agli indirizzi del Pear in materia di biomasse e biogas. Il governo regionale è sempre chiamato a dare attuazione agli indirizzi del Consiglio e, dunque, non può non tenere conto della nuova situazione che si è verificata. Questa nuova situazione sarà approfondita nella Giunta già convocata per il prossimo sabato, per adottare determinazioni coerenti con il voto dell’Assemblea legislativa delle Marche”. Così il 13 settembre il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. |
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"SI" ALL´ELETTRODOTTO REDIPUGLIA-UDINE OVEST IN CONFERENZA DEI SERVIZI |
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Trieste, 17 settembre 2012 - Nella Conferenza dei servizi per l´elettrodotto Redipuglia-udine Ovest, che si è svolta il 13 settembre a Roma nella sede del ministero dello Sviluppo economico, il rappresentante della Regione Friuli Venezia Giulia ha presentato il parere in linea tecnica formatosi attraverso una Conferenza dei servizi interna alla stessa Regione, che si era tenuta il 4 settembre scorso. Questo parare è favorevole, con prescrizioni da rispettare nella fase di realizzazione dell´elettrodotto. Si attende che venga ora formalizzato il verbale della Conferenza dei servizi di oggi, sulla base del quale la Giunta regionale sarà chiamata a esprimersi sull´intesa con lo Stato, indispensabile affinché il ministero possa emanare il provvedimento di autorizzazione unica alla costruzione e all´esercizio dell´elettrodotto. Prima della manifestazione dell´intesa, sarà affrontato con i Comuni interessati il problema delle compensazioni ambientali che la società proponente Terna dovrà corrispondere agli stessi Comuni. |
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VERTENZA ENERGIT: INCONTRO IN REGIONE SARDEGNA. ESAME MANIFESTAZIONE D´INTERESSE
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Cagliari, 17 Settembre 2012 - Sono sei le manifestazioni d´interesse per l´azienda Energit. Lo ha annunciato l´assessore regionale dell´industria, Alessandra Zedda, durante l´incontro con i sindacati e i vertici aziendali, convocato questa mattina in viale Trento per fare il punto della situazione sulla vertenza. Durante l´incontro è stato esaminato lo stato delle trattative di vendita. I nomi degli imprenditori, eventualmente interessati all’acquisto saranno resi noti in occasione del prossimo incontro, già fissato per il 25 settembre alle ore 12.00. "Auspichiamo - ha affermato l´assessore Zedda - che i potenziali acquirenti abbiano solidità finanziaria, un progetto industriale credibile e soprattutto vogliano salvaguardare il più possibile i posti di lavoro. Le trattative continueranno fino alla fine del mese di settembre". |
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NO TRIV, SUBITO LEGGE NAZIONALE CHE TUTELI L´ADRIATICO |
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Bari, 17 settembre 2012 - “Se, come il Ministro Clini stamane ha sottolineato a Bari, l´unica via per tutelare il nostro mare è quello di costruire un fronte a sostegno di una legge nazionale che tuteli l´Adriatico e con esso l´indotto economico in termini di turismo e di pesca, allora è la via che percorreremo. Abbiamo più volte detto che non intendiamo star fermi a guardare le nostre coste presidiate da piattaforme petrolifere e non siamo disposti a lasciar spazio alle prospezioni, anch´esse portatrici di conseguenze ambientali pesanti”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente, Lorenzo Nicastro a seguito dell´incontro tra il Ministro Clini e la rete di associazioni ed enti locali del movimento “No Trivelle”. "Il presidente Vendola aveva già sollecitato nei mesi scorsi che i segretari nazionali dei partiti prendessero a cuore la questione e stimolassero una attività parlamentare volta ad una legge specifica. Prontamente Antonio Di Pietro aveva risposto dando la sua isponibilità e quella dell´Italia dei Valori a sostenere l´iniziativa parlamentare: non posso che rinnovare – prosegue Nicastro – come già fatto nel passato il mio appello a tutti i parlamentari pugliesi, oltre che a quelli delle altre regioni che affacciano sull´Adriatico, a lavorare in sinergia per raggiungere questo comune obiettivo”. “La tutela del mare, la preservazione delle bellezze naturalistiche, il rispetto dei comparti economici del turismo e della pesca non hanno colore politico. Rivestono una importanza strategica per il nostro territorio. In virtù di questa importanza – conclude Nicastro – credo che sia compito di tutti i referenti istituzionali fare la propria parte”. |
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PUGLIARCH 2012 SLOW ARCHITECTURE, LA PUGLIA PROTAGONISTA CON L´ARCHITETTURA OLTRE 70 INCONTRI E TRE VISITE AI CANTIERI A BARI DAL 20 AL 23 SETTEMBRE |
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Bari, 17 settembre 2012 - Oltre settanta eventi. Venti luoghi della città di Bari coinvolti. Con trecento relatori di cui duecento provenienti da altre Regioni o dall´esterno. Sono alcuni del numeri di Pugliarch 2012 - Slow Architecture, il Festival dell´architettura in Puglia che si terrà dal 20 al 23 settembre e che vede la collaborazione di quindici associazioni attive su tutto il territorio regionale... Dati e obiettivi sono stati illustrati questa mattina in sala Giunta al Comune di Bari alla presenza degli assessori regionali Silvia Godelli (Cultura) e Angela Barbanente (Qualità del territorio), degli assessori del Comune di Bari Elio Sannicandro (Urbanistica), Marco Lacarra (Lavori Pubblici) e Gianluca Paparesta (Marketing territoriale) e dell´assessore provinciale Vito Perrelli (Attuazione programma). Palma Librato, presidente dell´associazione Gab - Giovani Architetti della Provincia di Bari ha detto che l´obiettivo è "mettere al centro la Puglia, soffermandosi sull´architettura moderna e contemporanea e con l´auspicio di creare un punto di riferimento come la festa dell´architettura che ogni due anni si tiene in Veneto". L´assessore Godelli ha sottolineato l´assoluta novità dell´iniziativa ponendo l´accento sulla capacità di unire diverse realtà di giovani professionisti e istituzioni. "Tra i meriti di Pugliarch - ha osservato - vi è il fatto che negli ultimi anni non vi sono state iniziative tutte insieme manifestazioni con una tale forza pedagogica nei confronti della società tutta". L´assessore Barbanente ha sottolineato che "l´essenza dell´approccio slow, inteso come ascolto delle comunità più ampie, è tra le maggiori qualità di questo Festival. È un´iniziativa aperta al dialogo, al confronto, alla voglia di fare rete". Barbanente ha osservato come i temi dell´architettura saranno analizzati sotto l´ottica di altre arti o forme di espressione. "Con questo evento si potrà uscire dai recinti disciplinari e far capire che l´architettura è importante per il benessere della società". Il presidente all´Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari Vincenzo Sinisi ha ricordato come la Regione sia al centro di "un forte dinamismo dal punto di visto dell´architettura, processo innescato dalla legge regionale 14/2008 sulla qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio. A questo fermento - ha poi concluso - si aggiunge il contributo del Festival Pugliarch e dei giovani professionisti". Tra le particolarità di Pugliarch, oltre allo spessore culturale dei numerosi relatori, vi sono anche le visite a tre cantieri aperti in città, quello del Consiglio Regionale, del teatro Piccinni e del Pirp. Il Festival, organizzato dall´associazione Gab - Giovani Architetti della Provincia di Bari, è promosso dall´assessorato al Mediterraneo Cultura e Turismo della Regione Puglia insieme all´Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari con il supporto del Centro Studi Punto a Sud Est e la Galleria Con[fine]architettura, Provincia e Comune di Bari. |
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CEMENTIFICAZIONE TERRENO AGRICOLO: UNA LOTTA CHE FINORA AVEVA ARMI SPUNTATE. FARE PRESTO. E DARE I TERRENI AGRICOLI STATALI AI GIOVANI |
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Venezia, 17 settembre 2012 - “E adesso speriamo che il Parlamento non ci metta troppo ad approvare il disegno di legge che punta a bloccare la cementificazione del terreno agricolo, tenuto conto che è l’effetto di una “speculazione” che ha come causa principale la convenienza economica delle lottizzazioni delle amministrazioni locali”. Lo ha sottolineato l’assessore all’agricoltura del veneto Franco Manzato, commentando l’approvazione da parte del Governo di un disegno di legge specifico, presentato dallo stesso presidente del consiglio Mario Monti. “Si poteva fare prima – ha aggiunto Manzato – ma per farlo bisogna anche dare copertura alle esigenze finanziare dei Comuni, che ricorrevano e ricorrono ad una urbanistica impazzita per reperire fondi utili a soddisfare le loro esigenze di cassa. Con le norme vigenti, come assessorato regionale all’agricoltura abbiamo organizzato una task force per ridurre la cementificazione all’interno del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, ma era ed è evidente che occorre operare a monte, sulla normativa statale di riferimento, eliminando le convenienze a cambiare la destinazione d’uso dei suoli agricoli. Senza di questo noi precludiamo il futuro alla nostra agricoltura e ai tanti giovani che si stanno impegnano in questa attività imprenditoriale e per la qualità dei nostri prodotti tipici”. “Sul percorso oggi evidenziato – ha concluso Manzato – chiedo al Governo un altro intervento urgente che confermi con i fatti la volontà di sostenere l’agricoltura e la manutenzione del territorio: assegni i terreni agricoli di sua proprietà privilegiando i giovani. Su questo noi ci mettiamo a disposizione per dare una mano e accompagnare un’operazione che personalmente ritengo necessaria oltre che utile”. |
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TERREMOTO/EMILIA, AL VIA LA REALIZZAZIONE DI MODULI ABITATIVI TEMPORANEI |
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Bologna, 17 settembre 2012 - Al via le procedure per la realizzazione di circa 2000 moduli temporanei abitativi destinati ad alloggiare provvisoriamente persone la cui abitazione, a causa del sisma, è stata distrutta o dichiarata inagibile con esito di rilevazione dei danni di tipo «E» o «F». Questo è quanto stabiliscono due ordinanze (la numero 40 e la numero 41 del 14 settembre 2012) emanate dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani per assicurare un alloggio a chi ha avuto la casa distrutta o inagibile, e non beneficia di oltre misure di assistenza. L’intervento prevede una spesa complessiva pari ad 139 milioni 620 mila euro per un totale di circa 2000 moduli. I provvedimenti sono consultabili sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’. L’ordinanza (la numero 41) approva gli atti necessari per espletare la gara per la progettazione, la fornitura e la posa in opera dei prefabbricati modulari abitativi rimuovibili (Pmar), il loro riacquisto, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli stessi per tre anni, la progettazione e realizzazione delle connesse opere di urbanizzazione in ambito urbano. Il provvedimento (ordinanza numero 40) prevede anche la precisa localizzazione nei territori dei Comuni di: Cavezzo, San Prospero, S. Possidonio, Mirandola, S. Felice sul Panaro, Camposanto, Novi di Modena, Cento, Finale Emilia e Concordia sulla Secchia. Per quanto riguarda i moduli rurali, in tutto circa 180, per dare continuità all’attività economica, si possono collocare moduli prefabbricati temporanei presso gli edifici rurali funzionali alla conduzione delle aziende agricole. I due provvedimenti si inseriscono nel ‘Programma casa per la transizione e l’avvio della ricostruzione’ varato a metà agosto con l’ordinanza numero 23 del Commissario. Le ordinanze saranno pubblicate sul portale dell’Agenzia Intercent-er e nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-romagna (Burert). |
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CASA FVG: FINANZIATE ALTRE 4.308 RICHIESTE DI MANUTENZIONI EDILI STANZIATI DALLA REGIONE ULTERIORI 20,5 MILIONI DI EURO |
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Trieste, 17 settembre 2012 - Sono esattamente 4.308 le richieste di finanziamento per opere di manutenzione straordinarie sulla "prima casa" (messa a norma di impianti tecnologici o per il conseguimento del risparmio energetico) che potranno essere ulteriormente accolte dagli uffici regionali grazie allo stanziamento di oltre 20,558 milioni di euro previsto dalla recente manovra finanziaria di assestamento approvata a fine luglio. Il 13 settembre, infatti, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici Riccardo Riccardi, la Giunta regionale ha deliberato la cosiddetta "prenotazione" di tali risorse, destinate alla copertura delle domande ammissibili a contributo presentate sulla base di quanto indicato dalla legge 17 del 2008 (e del Regolamento n. 32 pubblicato sul Bur del 10 agosto 2011), che non era stato possibile accogliere positivamente con il primo stanziamento 2011 di circa 13 milioni di euro. "In un anno siamo dunque riusciti a stanziare una massa finanziaria globale di oltre 33 milioni di euro per migliorare le condizioni energetiche della prima casa, a favore complessivamente di 6.853 famiglie del Friuli Venezia Giulia - ha sottolineato Riccardi - andando contemporaneamente ad aiutare anche il sistema delle piccole imprese edili della nostra regione: con questo nuovo flusso di contributi vengono di fatto ad attivarsi lavori di edilizia per circa 65 milioni di euro". Con lo stanziamento regionale 2011 erano state soddisfatte tutte le domande di contributo riguardanti una spesa ammissibile tra i 3 ed i 6.000 euro e solo parzialmente quelle superiori ai 6.000 euro. Grazie a questo secondo intervento, è stato ora possibile scorrere l´esistente graduatoria relativa ad interventi superiori ai 6.000 euro (contributo pari al 50 per cento e comunque con un tetto massimo di 10.000 euro). La delibera approvata oggi segnala che in considerazione del tempo trascorso dalla presentazione delle domande, i competenti uffici della Regione dovranno verificare l´interesse dei richiedenti alla realizzazione dell´intervento edilizio previsto ed all´ottenimento del contributo, concedibile - viene ricordato - in alternativa agli incentivi fiscali vigenti con le normative nazionali. Il servizio regionale dell´Edilizia provvederà pertanto ad acquisire (preventivamente alla concessione del contributo) la conferma dell´interesse all´ottenimento del contributo, con la possibilità dunque che la graduatoria possa essere ulteriormente allargata ad altre richieste a suo tempo presentate: restano infatti ancora utilmente inserite in graduatoria quasi 1.400 domande. Gli interventi finanziabili riguardano la messa a norma di impianti di utilizzazione dell´energia elettrica; l´installazione di impianti solari termici; l´installazione di impianti solari fotovoltaici; l´installazione di impianti geotermici; l´installazione di caldaie ad alto rendimento e relativo eventuale adeguamento dell´impianto di riscaldamento; la realizzazione dell´isolamento dell´involucro edilizio relativamente alla copertura; la realizzazione dell´isolamento dell´involucro edilizio relativamente alle pareti esterne verticali; la sostituzione dei serramenti. |
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DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO |
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Bari, 17 settembre 2012 - Salvare dal declino i centri cittadini, significa aiutare il commercio storico, i piccoli negozi, che vanno sostenuti con adeguate politiche di rete insieme a tutti gli interventi pubblici e privati. La desertificazione dei centri storici, dopo le aperture dei grandi centri commerciali in periferia, può e deve essere contrastata con strumenti strategici come i Distretti Urbani del Commercio. I Distretti Urbani del Commercio governano il commercio diffuso con la collaborazione sistematica tra pubblico e privato coordinando, ad esempio, le iniziative culturali, le operazioni di rinnovo dell’arredo urbano, la promozione dei prodotti tipici presenti ‘naturalmente’ nei centri storici. Di questo si è discusso, venerdì 14 settembre, nel corso del seminario informativo sui Distretti Urbani del Commercio. L´incontro è avvenuto all’interno della 76ma Fiera del Levante di Bari. Il seminario si è rivelato un’occasione preziosa per i partecipanti per conoscere in modo più approfondito le finalità dei Distretti Urbani del Commercio e individuare le modalità operative necessarie per l’attuazione pratica degli stessi nel proprio contesto di riferimento. Obiettivo principale dei Distretti Urbani del Commercio è quello di favorire l’aggregazione tra i commercianti al fine di promuovere i prodotti del territorio, migliorare la qualità degli spazi pubblici, e permettere ai piccoli Comuni di collaborare tra loro ottimizzando le risorse destinate alla promozione del territorio. Per queste ragioni la Regione Puglia promuove i Distretti Urbani del Commercio come strumento privilegiato per la valorizzazione dei centri urbani, dei centri storici e degli ambiti commerciali naturali. “Il commercio rappresenta un settore economico di particolare rilevanza ma anche un elemento di integrazione e coesione sociale, di sviluppo e salvaguardia del territorio e di contrasto alla marginalizzazione – ha esordito la vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Loredana Capone. Tuttavia questo momento di crisi non risparmia di certo i commercianti. Si vedono saracinesche chiuse – continua Capone - e si assiste ad una crisi durissima derivante dalla riduzione dei consumi. Le istituzioni non possono, però, assistere passive. E’ per questa ragione che stiamo promuovendo i Distretti Urbani del Commercio finanziandone le azioni: una politica organica di sostegno al commercio, e in particolare alle imprese che operano nei centri urbani, appare, ovviamente, una scelta irrinunciabile. Si tratta, ancora una volta, di fare rete tra le imprese – insiste la vicepresidente - Anche nel commercio, infatti, le piccole imprese dei centri urbani devono imparare a fare sistema tra loro e con gli enti pubblici per resistere alla crisi e alla concorrenza innovando”. I Distretti Urbani del Commercio rappresentano, quindi, uno strumento strategico per riqualificare il commercio riposizionando il centro rispetto alle proprie funzioni urbane e influendo sul modo di pensare l’intero contesto urbano. Per diffondere i Distretti Urbani del Commercio la Regione Puglia sta promuovendo una serie di iniziative in tutta la regione in accordo con i Centri di Assistenza tecnica (C.a.t.) Confcommercio Puglia e Confesercenti Puglia. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto la vicepresidente - è promuovere una politica di governo del commercio diffuso attraverso iniziative di riqualificazione e di incentivo che valorizzino gli aggregati commerciali naturali in un’ottica di collaborazione sistematica tra soggetti pubblici e privati. Ci sono nel mondo altre esperienze (Toscana, Lombardia, Puglia, Barcellona, Gran Bretagna, Belgio e Francia, America e Canada) che hanno cercato di rilanciare il commercio e con esso le attività strettamente collegate: turismo, artigianato, servizi. Anche in Puglia vogliamo produrre innovazione”. Nell’ambito delle azioni che il governo regionale pone in essere al fine di valorizzare l’immagine commerciale integrata delle città, una novità assoluta è rappresentata dal laboratorio di Marketing Urbano in cui sarà possibile vedere “in opera” tecnologie e strumenti per supportare gli interventi di miglioramento della rete distributiva nelle aree urbane. Sarà realizzato a Bari, come pilota, un evento/laboratorio in cui rappresentare alcuni degli interventi più significativi e innovativi nel campo del marketing urbano, dei centri commerciali naturali, da presentare a Operatori, Amministratori e tecnici interessati. L’edizione di Bari intende avviare un percorso da proseguire anche dopo l’evento, e quindi stimolare la partecipazione e il coinvolgimento di realtà locali (commercianti e associazioni). Gli obiettivi del Marketing Lab sono: illustrare azioni e progetti operativi per la valorizzazione del territorio e di specifiche aree, contestualizzarli in una zona specifica, condividere e aprire a un confronto con altre realtà per allargare l’esperienza del laboratorio, e realizzare un momento di confronto, anche informale, dove costruire relazioni tra territori per condividere progetti e sviluppare partnership per reperire risorse. Sono intervenuti: Alessandro Ambrosi, Presidente della Cciaa di Bari, Ivano Ruscelli e Marco Leoni di Iscom Group, Giuseppe Chiarelli, Confcommercio Puglia, Ottavio Severo, Presidente Confesercenti, Antonio Pinto, vicepresidente Consulta Regionale Consumatori e Utenti. |
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PIANO CASA IN VENETO |
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Venezia, 17 settembre 2012 - “Il passaggio dalle 26.361 richieste del luglio 2010 alle 44.410 del luglio 2011 fino alle 45.355 dell’agosto scorso, con una crescita abbastanza omogenea in tutte le province, è un segno non equivoco del gradimento del Piano Casa nel Veneto, che non è solo una opportunità per chi ne fa ricorso, ma anche una occasione oggettiva per rimettere in moto l’economia”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle politiche della mobilità Renato Chisso, commentando i dati di attuazione dell’iniziativa nei Comuni veneti. “Chi paventava e magari grida ancor’oggi allo scempio e all’abuso edilizio è stato smentito tre volte da quando il Piano è stato attivato, mentre il contributo economico dato ad un settore in profonda crisi non è stato inutile. Io calcolo che questa azione abbia messo in moto investimenti per circa un paio di miliardi complessivi. Ribadisco peraltro la mia convinzione che il sostengo al mercato immobiliare, e ancor più a quello dei lavori e delle opere pubbliche, rappresenta un indispensabile volano nel processo di superamento della attuale crisi economica”. “Nell’attivazione del Piano – ha detto ancora Chisso – la Regione si è preoccupata di contemperare le esigenze dei singoli con funzionalità e cultura del bello nelle città. Credo anzi sia oggi più indispensabile che mai sostenere e accompagnare un’edilizia intelligente ,che renda conveniente partire dall’edificato: per fare ciò che serve, per migliorare situazioni anche di oggettiva bruttezza e per evitare, sul nuovo, speculazioni “pubbliche” che erodono il territorio. Partiamo da qui, da questi risultati e da questi numeri, per arrivare presto a migliori meccanismi di investimento e di salvaguardia dell’ambiente, del paesaggio e delle città della nostra Regione”. |
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CONCERT-JAPAN: INVITO CONGIUNTO PILOTA A PRESENTARE PROPOSTE PER LA RICERCA E L´INNOVAZIONE |
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Bruxelles, 13 settembre 2012 - Concert-japan ha pubblicato un invito congiunto a presentare proposte per la ricerca e l´innovazione. L´invito congiunto riguarda due temi: la capacità di resistenza contro le calamità e lo stoccaggio e distribuzione efficiente dell´energia. I progetti di ricerca con una dimensione innovativa in questo campo saranno finanziati per un periodo di 2 anni. I candidati, che devono essere consorzi di almeno tre partner (uno dal Giappone e due dell´Europa) sono tenuti a includere la mobilità e il collegamento in rete come dimensioni chiave del loro progetto, oltre alla loro componente di ricerca di base. Il bilancio è predisposto da 15 organizzazioni di finanziamento nazionali o regionali di 12 paesi diversi. I candidati sono invitati a presentare le loro proposte dal 3 settembre al 15 novembre 2012. Per leggere l´annuncio ufficiale del bando, consultare: http://www.Concertjapan.eu/node/22 |
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APPALTI PULITI, PATTO TRA REGIONE LOMBARDIA E AUTORITÀ DI VIGILANZA |
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Milano, 17 settembre 2012 - Garantire la massima trasparenza e la massima tutela della legalità dei contratti; assicurare l´economicità e l´efficienza nella loro esecuzione; attuare il pieno rispetto della concorrenza nelle procedure di gara. Sono questi gli obiettivi dell´Accordo di collaborazione tra l´Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (Avcp) e la Regione Lombardia, sottoscritto dai rispettivi presidenti Sergio Santoro e Roberto Formigoni. "Un accordo - ha sottolineato Formigoni - di grande valore ed efficacia, che ci pone all´avanguardia nella tutela della assoluta correttezza nei rapporti pubblico-privato". "E´ questo il primo accordo in Italia - ha detto Santoro -, in cui la collaborazione si estende a tutta una Regione per quanto riguarda tutte le procedure di scelta del contraente. Garantire la legittimità degli atti ha un valore anche di economicità, tanto più significativo in tempi di crisi economica". Terra Di Grandi Cantieri Aperti - Come noto, la Lombardia è interessata da un grande processo di modernizzazione infrastrutturali (il 30 per cento dei grandi cantieri nazionali sono attivi in questo territorio) e quindi da un elevato numero di contratti pubblici per le opere, oltre a quelli per servizi e forniture. "La Regione - ha osservato Formigoni - da tempo è ben consapevole della necessità di mettere in campo tutti gli strumenti utili per prevenire fenomeni distorsivi contrari alla trasparenza e alla correttezza dell´azione amministrativa". Scambio Puntuale Di Informazioni - Fondamentali in questo sono il possesso e lo scambio di dati e informazioni, che consentano di tenere monitorato il vasto complesso degli appalti. Con l´Intesa firmata oggi Regione e Autorità per la vigilanza rinnovano il reciproco impegno ad assicurare l´interscambio di dati e informazioni e, attraverso il proprio Osservatorio, si impegnano a regolare lo scambio, tra le Centrali di Committenza regionali e le Stazioni appaltanti, di tutti gli elementi e dati utili, così da assicurare la condivisione, l´integrazione e la circolazione del patrimonio informativo. L´autorità, inoltre, affiancherà Regione Lombardia nella stesura di modelli di bandi e di documentazione di gara, a garanzia della loro conformità a tutte le norme di legge previste. Un Percorso Virtuoso Di Contrasto Al Crimine - "Tutto ciò - ha ricordato ancora il presidente Formigoni - rientra in un percorso che Regione Lombardia ha innescato da tempo, per difendere la legalità nel settore degli appalti pubblici, che attirano l´attenzione sgraditissima della criminalità". In questi anni sono stati sottoscritti Protocolli di legalità con il Governo, la Prefettura, le associazioni di categoria e i sindacati. Inoltre è stato istituito il Comitato regionale per la trasparenza degli appalti e la sicurezza dei cantieri (previsto dalla legge regionale 9/2011), è stato varato il Codice etico degli appalti regionali e attivato, in collaborazione con la Procura della Repubblica di Milano, un corso, gestito da Eupolis, rivolto ai manager responsabili dei procedimenti di acquisizione di lavori, forniture e servizi e delle stazioni appaltanti lombarde. |
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SLOVENIA, PIL IN DISCESA NEL SECONDO TRIMESTRE
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Lubiana, 17 settembre 2012 - Nel secondo trimestre del 2012 (aprile-giugno) si registra un ulteriore calo del Pil del 3,2 per cento in termini nominali, rispetto allo stesso periodo del 2012, causato principalmente dalla diminuzione dei consumi (-2,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011) e degli investimenti lordi (-22,1), che hanno influito anche nella riduzione delle importazioni slovene (-5,4). In calo anche l´export sloveno (-0,5) che ha seguito l´andamento della minore domanda dall´estero. Nel primo semestre 2012 (gennaio-giugno), invece, il Pil sloveno ha registrato una decrescita dell´1,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. |
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SVILUPPO, MILANO: SU IMPRESE INNOVATIVE E START UP MILANO RACCOGLIE LA SFIDA, MA IL GOVERNO DIA CERTEZZE SU RISORSE E TEMPI |
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Milano, 17 settembre 2012 - “Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il 13 settembre il rapporto “Restart, Italia”, redatto dalla task force sulle Start up istituita presso lo stesso Ministero. Si tratta di un documento che aspettavamo da tempo, perché contiene le linee guida per le prossime disposizioni legislative in materia di start up e imprese innovative, temi su cui il Comune di Milano lavora da mesi. Nel documento il Governo ‘lancia una sfida’ ai territori sulla base della logica del ‘chi più mette più avrà’. In particolare, ci viene chiesto di cofinanziare i progetti con risorse umane ed economiche, di prevedere agevolazioni e semplificazioni burocratiche, di attivare misure per attrarre talenti, di fare rete con gli altri attori del territorio. Sono tutti ingredienti che il Comune ha già predisposto da tempo: abbiamo un progetto già finanziato in bilancio per costruire una rete di incubatori di nuove imprese su diversi settori, anche in partnership con soggetti privati, abbiamo disposto nel Pgt agevolazioni urbanistiche per l’avvio di incubatori, stiamo semplificando le pratiche amministrative, abbiamo lanciato un bando nominato Welcome Business per l’attrazione di giovani imprenditori dall’estero, abbiamo costituito un gruppo di lavoro insieme a Camera di Commercio che possa interagire con il Governo e con gli investitori privati. Milano la sfida l’ha raccolta, ora ci aspettiamo che il Governo faccia la sua parte”. Lo afferma l’assessore allo Sviluppo economico del Comune di Milano, Cristina Tajani, commentando la pubblicazione odierna del documento Restart, Italia da parte del Ministero dello Sviluppo economico. “Nel documento – prosegue l’assessore Tajani – si parla di meccanismi di premialità fiscale a livello di territorio e di possibilità da parte dei Comuni di trattenere parte degli introiti fiscali generati dalle nuove imprese. Elementi positivi, sebbene ancora troppo vaghi in termini di risorse stanziate e di tempi di attuazione. Milano è pronta a contribuire al rilancio del Paese, ma abbiamo bisogno di certezze su risorse e tempi. La crisi morde ancora e le sole misure di austerità non possono essere la risposta per invertire la tendenza”. “Oggi il Ministro ha presentato il rapporto sulle Start up a Treviso. Lo aspettiamo a Milano per confrontarci direttamente su quanto è possibile fare insieme, attivando e mobilitando le risorse di un territorio che può fare da volano per invertire la spirale della recessione”, ha concluso Cristina Tajani. |
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DUE OFFERTE UFFICIALI PER L’ACQUISTO DELLA RICHARD GINORI |
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Firenze, 17 settembre 2012 – Sono al momento due le offerte di acquisto vincolante dell’azienda Richard Ginori presentate formalmente al collegio dei liquidatori. A queste si aggiungono altre manifestazioni d’interesse delle quali il collegio dei liquidatori della società ha dato informazione il 14 settembre nel corso dell’incontro convocato in Regione dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini per l’illustrazione dei progetti da parte dei responsabili dei due gruppi che hanno già presentato proposte vincolanti di acquisto: Lenox-apulum e Sambonet. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi, l’assessore provinciale al lavoro Elisa Simoni, le organizzazioni sindacali nazionali provinciali e di categoria e il collegio dei liquidatori guidato da Marco Milanesio. “Abbiamo voluto l’incontro – ha esordito l’assessore Simoncini – per ascoltare dai diretti interessati una descrizione delle proposte che poi dovranno essere approfondiatamente valutate e verificate dal collegio, nel confronto diretto con le organizzazioni sindacali. Toccherà poi al collegio individuare l’offerta, che sarà discussa al tavolo nazionale presso il ministero dello sviluppo economico e sulla quale sarà necessario il raggiungimento dell’accordo sindacale. Come Regione, insieme al Comune di Sesto Fiorentino e alla Provincia di Firenze, abbiamo ribadito l’interesse a far rimanere sul territorio lo storico marchio e a salvaguardare il più possibile i posti di lavoro”. Lenox-apulum La prima offerta illustrata è quella del gruppo Lenox, che si è presentato come leader Usa e terzo a livello mondiale nei prodotti per la tavola (piatti, posate, cristalli, fornitore ufficiale, fra l’altro, anche della Casa Bianca). Lenox si candida a rilevare Richard Ginori insieme ad Apulum, un’azienda italiana con sede in Romania, leader nella produzione di porcellana a livello europeo, che avrà il compito di gestire operativamente l’azienda. Si costituiranno due distinte società: una (Lenox) detiene il marchio e si occupa della parte commerciale, mentre l’altra (80% Apulum e 20% Lenox) gestisce la parte produttiva. Un contratto garantirà che tutto quanto avrà il marchio Ginori sarà prodotto nello stabilimento di Sesto Fiorentino, mentre sul piano commerciale l’azienda potrà contare sulla solida rete e le importanti commesse garantite dal gruppo statunitense che rifornisce colossi della grande distribuzione. Il responsabile di Lenox ha detto di voler puntare su un prodotto di alta gamma per cui il marchio è inscindibile dal luogo di produzione, rassicurando sulla volontà di mantenere il marchio Richard Ginori a Sesto Fiorentino. Nello stabilimento di Sesto Apulum conta di assorbire circa 280 lavoratori e di avviare le produzioni in tempi brevissimi, con una previsione di realizzare un nuovo impianto entro il 2016. Sambonet Il proprietario del gruppo che detiene marchi importanti come Sambonet, Paderno e Rosenthal (1.250 dipendenti e 160 milioni di fatturato annuo), ha illustrato la sua proposta che prevede, anche in questo caso, il riavvio di un’attività nello stabilimento di Sesto Fiorentino. L’intenzione è quella di spostare in Germania la produzione di piatti, lasciando a Sesto tutte le altre produzioni e il centro stile. Anche in questo caso è stato assicurato il forte interesse a restare sul territorio, che si considera essenziale per il mantenimento dell’alta qualità di cui da sempre il marchio è sinonimo. Si prevede di reimpiegare circa 130 persone e un fatturato annuo di 15 milioni. Al termine della riunione il liquidatore ha informato anche di altre quattro proposte, che non sono state ancora formalizzate e quindi sono, al momento, solo manifestazioni di interesse. Si tratta di quella avanzata dal gruppo Pinti, cui si aggiungono quelle da parte di Certina Holding, del gruppo francese che detiene il marchio Limoges e di una multinazionale cinese della ceramica , Great wall Corporation. |
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ANCONA: CONTINUA CRESCITA ESPORTAZIONI, +5% NEI PRIMI SEI MESI 2012 |
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Ancona, 17 settembre 2012 - Rodolfo Giampieri presidente della Camera di Commercio di Ancona commenta i dati dell’export dei primi sei mesi del 2012: “Segnali incoraggianti per le imprese esportatrici. Il dato rinsalda la convinzione di guardare ai mercati esteri, di puntare sull’internazionalizzazione e di affiancare le Pmi con strategie che mirano ad allargare la base esortativa territoriale Tante iniziative su questo fronte grazie al nostro braccio operativo, l’Azienda Speciale Marchet”. I dati relativi al commercio estero della provincia di Ancona nei primi sei mesi dell’anno confermano il buon andamento delle esportazioni cresciute del 4,9% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, sostanzialmente stabile rispetto al +5,8% del primo trimestre 2012. Al 30 giugno 2012 si sono esportate merci per 1.754 milioni di euro, le importazioni sono state pari a 1.780 milioni di euro per un saldo negativo di 26 milioni di euro. Il buon andamento delle esportazioni doriche è in linea con quanto avvenuto nell’intero Paese (+4,2%) mentre la performance delle Marche è addirittura migliore con un +6,4%. L’analisi delle importazioni evidenzia cali generalizzati delle merci: in Italia nei primi sei mesi del 2012 si registra un tasso negativo del –5,8%, nelle Marche del –10,8% e nella provincia di Ancona del –2,7%. Le esportazioni doriche sono costituite per il 99% dalle attività manifatturiere cresciute nel complesso del 5,2% anche se al loro interno i vari settori economici hanno mostrato andamenti differenti. Spicca il settore dei macchinari ed apparecchi che si conferma il primo settore per importanza, con 438 milioni di euro di prodotti esportati in crescita del 21%, seguito dagli apparecchi elettrici con 417 milioni di euro (in calo del 5,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Altri settori significativi per l’export provinciale sono: metalli di base e prodotti in metallo (178 milioni di euro esportati per una crescita del +2,5%), il legno e prodotti in legno (130 milioni di euro, +8,2%) ed il tessile, abbigliamento, calzature (106 milioni di euro, +1%) L’analisi delle importazioni doriche del primo semestre di quest’anno evidenzia un calo dell’ 2,7% anche se al loro interno i due macrosettori che le compongono hanno registrato andamenti diversi: le importazioni dei prodotti dell’estrazione da cave e miniere sono state pari a 1.049 milioni di euro e sono cresciute dell’11% rispetto al primo semestre del 2011 mentre le importazioni di beni delle attività manifatturiere sono state pari a 711 milioni di euro e hanno avuto un calo del 17%. All’interno dei prodotti manifatturieri l’unico settore che supera i 100 milioni di euro importati è quello degli apparecchi elettrici con 121 milioni di euro (-8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). |
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ABRUZZO, IMPRESE: SU OPPORTUNITÀ MERCATO CINESE |
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Pescara, 17 settembre 2012 - Si è tenuto Il 14 Settembre a Pescara, presso l´assessorato allo Sviluppo Economico, un incontro tra il vice presidente con delega allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, e Francesco Palandrani, presidente della Modainn Soc.coop., per il Polo Modainn (filiera tessile). Il Polo Modainn aderisce alla terza edizione della Fiera "Top Shoes &Fashion Accessories", che avrà luogo a Pechino dal 24 al 26 ottobre, durante la settimana della moda in Cina. L´evento, promosso dalla Camera di Commercio nazionale cinese ed allestito nel Centro Congressi tra i più importanti della Cina, è dedicato unicamente alla promozione di beni di consumo di lusso (calzature, pelletterie, accessori di moda). "Lodevole l´iniziativa del Polo Modainn - ha sottolineato Castiglione - per il valore e l´importanza del percorso, ma anche come possibile fase di traino per altre aziende interessate ad allargare i propri mercati. Nella prima edizione della Fiera, abbiamo dato il via come Regione Abruzzo alla presenza delle nostre aziende nel mercato cinese. La Cina - ha proseguito Castiglione - ha mantenuto un alto tasso di crescita economica, nonostante la crisi finanziaria che ha scosso l´economia globale del 2009 e sta entrando in una nuova fase di del consumo interno. La nuova domanda dei nuovi ricchi cinesi potrà essere soddisfatta dalle numerose piccole e medie imprese italiane, e quindi abruzzesi, attraverso un´offerta variegata e con prodotti ad alto contenuto di moda". Per Francesco Palandrani del Polo Modainn è importante sostenre gli associati cofinanziando l´iniziativa quale importante step di un articolato programma di penetrazione che porterà le Pmi abruzzesi ad avere l´opportunità di aprire uno Show-room permanente all´interno dell´area Italia in alcuni grandi centri commerciali, il primo dei quali aprirà a dicembre. |
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NUOVI PERCORSI DI INNOVAZIONE PER PMI PUGLIESI |
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Bari, 17 settembre 2012 - Sostenere con gli incentivi le piccole e medie imprese e creare un contesto in cui possano operare con serenità senza lo spauracchio di essere schiacciate dalla concorrenza o implodere. Sono queste le strade che la Regione Puglia, insieme con gli imprenditori, intende percorrere perché le aziende, anche se piccole, possano investire ancora in ricerca e innovazione nel panorama produttivo locale attraverso gli aiuti messi a disposizione dalla Regione Puglia con gli avvisi dedicati alle imprese innovative nate nell´ambito della ricerca pubblica. E’ quello di cui si è parlato nell’incontro ‘Nuovi percorsi di innovazione per le pmi pugliesi’ che si è svolto il 14 settembre nel padiglione 152 della Fiera del Levante e a cui ha partecipato la vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sviluppo economico Loredana Capone. "Questo deve essere un confronto per le critiche e per i suggerimenti – esordisce la vicepresidente - , un momento di riflessione per capire cosa succede in Puglia nel campo delle imprese innovative. Noi che siamo considerati un Sud che sperpera risorse, riusciamo con le nostre attività ad esportare prodotti in tutto il mondo perché abbiamo capito di cosa c’è bisogno per uscire dalla stagnazione invertendo la tendenza del ‘tutto va male’. La ricetta è stato puntare sulla messa in campo di risorse ed emanare bandi per spin off e per imprese innovative, investendo insomma, sull’innovazione e la ricerca che sono alla base di tutta la strategia dei finanziamenti regionali". La Puglia ha recentemente emanato ulteriori bandi destinati alle imprese innovative operative e di nuova costituzione, cioè quelle aziende che sostengono almeno il 15% dei loro costi operativi in ricerca. Con una dotazione di 30milioni di euro le imprese innovative già esistenti, o che intendono costituirsi, trovano, così, un supporto concreto. Ad oggi sono stati messi in campo 12milioni di euro per far nascere e rafforzare 50 imprese. Nel 2012 sono stati stanziati 460mila euro per il bando "Spin off” con lo scopo di sostenere la nascita e il consolidamento delle aziende: l’avviso scadrà il prossimo 31 dicembre e sono già arrivate 17 richieste di finanziamento per 747mila euro complessivi. "Ci auguriamo che anche il governo nazionale voglia investire più risorse e puntare su programmi di sviluppo più snelli per le aziende – ha concluso Capone -: il timore è quello che una centralizzazione delle risorse possa pregiudicare il successo delle esperienze pugliesi, diventate un caso di studio persino per il ministero dello Sviluppo economico". |
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UNGHERIA, INVESTIMENTI ELECTROLUX PER 5 MILIARDI DI FIORINI
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Budapest, 17 settembre 2012 - La svedese produttrice di elettrodomestici Electrolux ha investito quest´anno in Ungheria circa 5 miliardi di fiorini (circa 17.600.000 euro), aggiungendo due nuovi modelli di aspirapolvere nel suo stabilimento di Jászberény. Lo riferisce il direttore dello stabilimento Ákos Lukáts. La produzione di uno dei due modelli è stata spostata dalla Cina in Ungheria. Con i nuovi investimenti la produzione sarà di circa 2 milioni di pezzi, il doppio dell´anno scorso. La produzione è comunque scesa di un 80 per cento rispetto ai 6 milioni prodotti nel 2007, riferisce l´amministratore delegato di Electrolux, János Takács. A causa della crisi economica vi sono stati tagli del personale degli stabilimenti ungheresi di circa 500 unità, che hanno riguardato prevalentemente i lavoratori stagionali, continua Takács. Circa il 99 per cento degli aspirapolvere prodotti in Ungheria vengono esportati, il 78 per cento in Europa e il 13 per cento in Asia. |
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BENEVENTO - AL VIA IL 9° CENSIMENTO INDUSTRIA, SERVIZI E NON PROFIT |
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Benevento, 17 settembre 2012 - Prende il via il 9° Censimento generale dell’industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. In questi giorni il servizio postale ha recapitato dei plichi inviati dall’Istat contenenti la comunicazione dell’avvio del Censimento con allegato un questionario e relativa guida alla compilazione. Le attività censuarie che l’Istat ha affidato alle Camere di Commercio si articolano in due differenti rilevazioni: rilevazione campionaria sulle imprese e rilevazione sulle istituzioni non profit. “Si tratta di un censimento – afferma Gennaro Masiello, presidente dell’Ente camerale sannita -che, rispetto al passato, non solo mira a cogliere le caratteristiche quantitative delle imprese o delle istituzioni, ma tende a esplorare particolari fenomeni, prevalentemente qualitativi, sui quali l’Istat non svolge specifiche indagini. In definitiva una più approfondita conoscenza del sistema imprenditoriale e sociali assieme”. Le imprese e le associazioni non profit della provincia potranno, quindi, essere contattate dai rilevatori della Camera di Commercio di Benevento presso la quale è stato costituito l´Ufficio Provinciale per il Censimento. Il questionario può essere compilato scegliendo le seguenti modalità: via internet, seguendo le istruzioni per l’accesso alla compilazione riportate nella comunicazione; compilando il questionario cartaceo. In tal caso lo stesso dovrà essere consegnato, senza costi per gli utenti, ad un qualsiasi Ufficio postale della provincia oppure alla Camera di Commercio, Ufficio Provinciale di Censimento (Upc) sito al piano rialzato del palazzo camerale, dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dei giorni di apertura degli uffici. Le principali scadenze per circa 3000 tra imprese e istituzioni coinvolte in provincia di Benevento sono le seguenti: dal 10 settembre al 20 ottobre 2012 sarà possibile compilare il questionario in forma cartacea o per via telematica, utilizzando l´apposito sito Istat e le credenziali di accesso riportate sul questionario inviato; dal 22 ottobre al 20 dicembre 2012 avrà luogo il recupero delle mancate risposte su sollecito dei rilevatori incaricati; il 20 dicembre 2012 terminerà la rilevazione. Come per altre rilevazioni presenti nel Programma Statistico Nazionale, per le imprese e istituzioni non profit inserite nella lista censuaria della provincia di Benevento esiste l’obbligo di risposta ai sensi dell’art. 7 d. Lgs. 322/89. Sul sito web camerale: www.Bn.camcom.it è possibile scaricare i riferimenti dell’Ufficio Provinciale di Censimento. |
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TAVOLO ILVA. VENDOLA: "CONTINUIAMO A GIOCARE SCOMMESSA COMPATIBILITÀ" |
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Bari, 17 settembre 2012 - “Oggi il Tavolo che lavora da molti mesi sulle tematiche complesse attorno i problemi dell’Ilva di Taranto, si è arricchito di una presenza nuova e importante”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola il 14 settembre a margine del Tavolo istituzionale sull’Ilva, con Governo, Regione ed Enti Territoriali convocato dal Presidente Vendola, d’intesa con il Ministro per l’Ambiente Corrado Clini e il Ministro allo Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera. Al Tavolo ha partecipato, oltre al Ministro Clini, l’on.Le Antonio Tajani, Vice Presidente della Commissione europea, responsabile per l’industria e l’imprenditoria, i parlamentari Raffaele Fitto, Nicola Latorre, Salvatore Ruggeri e Ludovico Vico, il Vice Presidente del Parlamento europeo Gianni Pittella e gli europarlamentari Raffaele Baldassarre e Salvatore Tatarella. Inoltre, era presente l’on.Le Amalia Sartori, componente dell’Ufficio di Presidenza della Commissione europea e presidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre). “Una presenza – ha continuato Vendola – fatta di due soggetti interconnessi: la deputazione dei parlamentari europei, guidata dall’On.le Sartori e la presenza del Commissario europeo con delega agli Affari dell’Industria, on.Le Tajani. Questo significa aver collocato ufficialmente l’Ilva nel suo giusto contesto. L’abbiamo innanzitutto guardata nel suo rapporto con Taranto, nel suo rapporto con la Puglia e con il Sud d’Italia e con l’intero sistema Paese, e oggi abbiamo completato lo scenario, che è quello europeo”. “L’incontro di oggi – ha spiegato Vendola - è tanto più importante giacché siamo di fronte al lavoro per la costruzione del Piano Europeo per la siderurgia, che non può evidentemente non avere in Taranto una delle sue precipitazioni più significative”. “Per noi – ha evidenziato il Presidente Vendola – è stato importante aver ascoltato le prospettive, le possibilità e potenzialità che ci ha raccontato l’on.Le Tajani ed è per questo motivo che abbiamo immediatamente attivato un tavolo tecnico che mette insieme Commissione Europea, Governo Italiano, Regione Puglia e i livelli locali, perché ciascuno dei temi evocati dall’on.Le Tajani possa essere da subito approfondito e istruito”. L’incontro di oggi, secondo Vendola “è stata l’occasione, non solo per un’informativa, ma anche per rinnovare un confronto con tutti gli attori del territorio, per ascoltare le forze sociali e per sentire il rappresentante dell’Ilva, il Prefetto Bruno Ferrante. A Ferrante abbiamo chiesto la conferma di quali siano le reali intenzioni della proprietà dell’Ilva in merito ad una eventuale delocalizzazzione all’estero e su questo punto abbiamo ascoltato parole abbastanza rassicuranti”. “Continua il nostro lavoro – ha concluso Vendola – e continua nella direzione della riscrittura dell’Aia. Continuiamo a giocare la scommessa della compatibilità: un’industria che sia compatibile con l’ambiente e di una città che possa non vivere l’Ilva come una minaccia o un incubo”. |
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FERRARA - ANCORA UN TREND NEGATIVO PER LE IMPRESE |
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Ferrara, 17 settembre 2012 - Sarà un autunno grigio per i conti delle imprese ferraresi e le loro aspettative. Dall’industria, al commercio, ai servizi è un coro quasi unanime quello che riflette l’indagine del Centro Studi della Camera di Commercio di Ferrara sulle previsioni delle imprese riguardo l’evoluzione dei principali indicatori per l´ultimo trimestre del 2012. Tra gli imprenditori prevale la sensazione che resti lontano il punto di svolta di questa crisi e il fatto che anche gli ordinativi esteri - che finora si erano dimostrati l’unico stimolo concreto per il nostro sistema produttivo - siano rallentati, indica che anche la parte più virtuosa del sistema produttivo provinciale, l’export, non riesce a traguardare un credibile obiettivo di crescita nel breve-medio periodo. Queste attese si innestano, peraltro, su risultati già particolarmente negativi registrati dalle imprese a consuntivo del trimestre luglio-settembre, durante il quale si sono registrati cali di produzione, fatturato e ordinativi dell’industria in misura maggiore rispetto allo stesso trimestre del 2011, come anche una contrazione significativa delle vendite del commercio e degli altri servizi. L’unica nota positiva è che a Ferrara, nel mese di agosto, le imprese che hanno aperto sono state di più rispetto a quelle che hanno chiuso i battenti. Secondo l´Osservatorio dell´economia della Cdc, infatti, il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni di imprese ferraresi si è attestato a +49 nuove unità, pari a +0,13%. |
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BASILICATA, ECONOMIA LUCANA ANCORA IN ROSSO |
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Potenza, 17 settembre 2012 - “Il percorso di uscita dalla crisi si sta rivelando sempre più impegnativo per l’economia lucana, che in linea con le crescenti difficoltà del contesto nazionale e internazionale continua ad essere a tinte fosche : sono necessarie misure strutturali in grado di agire nel medio-lungo termine e, nell’immediato, di alimentare la domanda”. E’ quanto afferma il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli, a commento della nota congiunturale relativa alla prima metà del 2012, che evidenzia come il crollo del mercato interno abbia aggravato ulteriormente la crisi dell’apparato industriale, che può contare soltanto su una discreta tenuta dell’export. Lo stato di sofferenza dei consumi delle famiglie, penalizzati anche dall’accelerazione dell’inflazione, sta inoltre mettendo a dura prova la tenuta del comparto commerciale, mentre il credito alle imprese viaggia ormai stabilmente in territorio negativo. Le dinamiche imprenditoriali, infine, segnalano un ridimensionamento della base produttiva. In questo contesto, il mercato del lavoro paga un conto molto salato: l’occupazione è in caduta libera mentre la disoccupazione ha raggiunto livelli record. I Dati Si aggravano ulteriormente i segnali negativi dell’industria - La prima metà del 2012 ha fatto registrare un nuovo marcato arretramento dell’attività industriale in Basilicata, analogamente a quanto rilevato nel resto del Paese. -8,8% la produzione nelle Pmi dell’industria manifatturiera, oltre il doppio di quella rilevata - in media - nel 2011 (-4,3%). Ancora più negativo il bilancio nell’intera area meridionale (- 9,4%), mentre a livello nazionale le perdite sono state del 6,0%. Circa il grado di estensione della crisi, la quota di imprese in recessione resta molto alta e investe tutte le classi dimensionali. Le piccole imprese, tuttavia, accusano le riduzioni più consistenti della produzione (-11,2% nelle imprese con meno di 10 dipendenti e -9,7% in quelle comprese tra 10 e 49 dipendenti). La sostanziale tenuta dell’export, invece, ha parzialmente compensato il crollo del mercato interno per le imprese di maggiori dimensioni (oltre 50 dipendenti), dove le perdite sul piano produttivo si sono fermate al 5,4%. Rispetto alla tipologia, le situazioni di maggiore difficoltà si rilevano nell’industria dei metalli e del legno e mobile (oltre il -10%) e nell’industria alimentare (-6,6%), mentre andamenti moderatamente decrescenti hanno caratterizzato l’industria meccanica e del tessile/abbigliamento. Il confronto con i trend settoriali a livello nazionale (tutti di segno negativo) mostra un maggiore arretramento dell’industria lucana nei comparti della metallurgia, della chimica e materie plastiche e dell’alimentare; per contro, segnali di maggiore tenuta si rilevano negli altri comparti, dove le flessioni della produzione sono risultate relativamente più contenute nella regione. Il continuo cedimento della domanda sul mercato interno prefigura uno scenario industriale decisamente critico anche per la parte finale dell’anno - Gli ordinativi complessivi acquisiti dalle imprese nel Ii trimestre sono diminuiti, infatti, dell’8,8% su base annua, dopo aver ceduto il 9,3% nel I trimestre. Segnali positivi continuano a giungere dall’estero, ma l’andamento dell’export (+0,9%) non è certo in grado di bilanciare le dinamiche negative del mercato nazionale, tenuto anche conto della bassissima quota di fatturato realizzato oltre confine dalle imprese lucane. Le previsioni formulate dagli operatori per l’autunno rimangono quindi ampiamente sfavorevoli, ad eccezione dell’alimentare (a dispetto di ordinativi finora in calo), dove il 41% delle imprese scommette sulla possibilità di una ripresa “a breve” della produzione. Export in moderata crescita, al netto di auto e prodotti energetici - Nella prima metà del 2012, l’export regionale ha accusato una pesante battuta d’arresto, registrando una flessione del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (quasi 240 milioni di euro in meno), a fronte del +4,1% a livello nazionale. Se si esclude, tuttavia, il comparto dei mezzi di trasporto, dove il decremento del fatturato estero ha sfiorato il 40% (pari a circa 220 milioni di euro) e quello dei prodotti energetici, dove l’export si è pressoché azzerato, il bilancio risulta positivo (+7,7%), a conferma del fatto che la domanda estera rimane l’unico fattore trainante per molte produzioni locali. Il contributo maggiore alla crescita è venuto dall’industria meccanica (+36%), e dalla filiera agroalimentare (+17%), grazie soprattutto ai prodotti trasformati, che hanno messo a segno un incremento delle vendite di oltre il 60%. Per contro, non si interrompe il trend negativo dell’industria del mobile (-7,0%), e dei prodotti del “sistema moda” (tessile/abbigliamento/ calzature) e della gomma e materie plastiche. Il saldo della bilancia commerciale, “al netto” di auto e prodotti energetici, si mantiene comunque negativo e pari a -83,4 milioni di euro, contro i -193 milioni della prima metà del 2011 Profonda sofferenza dei consumi delle famiglie lucane - Il dato continua a condizionare pesantemente i risultati economici delle imprese operanti nel settore del commercio al dettaglio che, nella prima metà del 2012, hanno registrato l’ennesima variazione negativa del volume d’affari, la più ampia finora registrata (-9,5%). Nel corso dello stesso periodo, peraltro, la Basilicata ha subito una più accentuata erosione del potere d’acquisto delle famiglie, complice una marcata accelerazione dell’inflazione, che ha viaggiato ad una media del 5,2%, quasi due punti in più rispetto a quella italiana. Natimortalità aziendale in rosso-Tra gennaio e giugno, le dinamiche demografiche delle imprese extra-agricole rilevate attraverso i registri camerali segnalano una riduzione del numero di nuove iscrizioni rispetto allo stesso periodo del 2011 (da 1.522 a 1.428, per un decremento relativo del 6,2%) e un forte incremento delle cessazioni, passate da 1.266 a 1.493 (+17,9%). Il saldo di nati-mortalità del semestre è risultato, quindi, per la prima volta negativo e pari a -65 unità, mentre nell’anno precedente, le iscrizioni avevano superato le cancellazioni di 256 unità. Il mercato del lavoro: crollo dell’occupazione - Nel corso della prima metà del 2012, le condizioni del mercato del lavoro regionale si sono sensibilmente deteriorate, sia sul versante dell’occupazione, che ha accusato un vero e proprio crollo, sia sul versante della disoccupazione, cha ha raggiunto livelli record, nonostante la continua crescita dei fenomeni di abbandono della ricerca attiva di un lavoro. Secondo le ultime rilevazioni Istat sulle forze di lavoro, l’occupazione complessiva è diminuita del 3,0% nel I trimestre e del 3,7% nel Ii, rispetto agli stessi periodi del 2011, con perdita di circa 6,3 mila posti di lavoro nei primi 6 mesi del 2012. A doppia cifra, invece, gli incrementi della disoccupazione: +29,1 e +41,0% le variazioni tendenziali, rispettivamente, nella prima e seconda frazione dell’anno, per uno stock di senza lavoro che, nella media del semestre, ha superato di circa 9 mila unità quello registrato nell’analogo periodo del 2011. Cig a ritmo sostenuto - Nei primi 7 mesi del 2012, gli interventi della Cassa Integrazione Guadagni a sostegno dell’industria lucana hanno raggiunto i 9,2 milioni di ore, ben 2,9 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2011, per un incremento del 47,0%. Credito, forte peggioramento delle condizioni del mercato - Sensibile la contrazione dei prestiti erogati sia alle imprese che alle famiglie, sempre più in difficoltà, peraltro, nella restituzione dei debiti contratti. I prestiti vivi concessi al sistema produttivo viaggiano ormai stabilmente in territorio negativo e, nello scorso mese di giugno, hanno fatto registrare un calo tendenziale del 4,4%, solo di poco superiore alla media nazionale (4,0%). La restrizione del credito non fa sconti neanche alle imprese di maggiori dimensioni, che hanno visto ridursi i finanziamenti del 2,8% nella media del periodo gennaio-giugno, mentre nelle imprese con meno di 20 addetti la flessione è stata del 3,3%. |
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8 NUOVI COMUNI NEL DISTRETTO DEL MOBILE FVG
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Trieste, 17 settembre 2012 - Otto nuovi comuni del Friuli Venezia Giulia fanno dal 13 settembre parte del Distretto industriale del Mobile, allargato a 19 realtà territoriali dopo l´approvazione da parte della Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Attività produttive Federica Seganti, dell´ingresso di Pordenone, Porcia, Roveredo in Piano, San Quirino, Cordenons, Zoppola, Fiume Veneto e San Vito al Tagliamento. I suddetti comuni, infatti, si aggiungono ai preesistenti Azzano Decimo, Brugnera, Budoia, Caneva, Chions, Fontanafredda, Pasiano di Pordenone, Polcenigo, Prata di Pordenone, Pravisodmini e Sacile. |
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MARCHE, IL PRESIDENTE SPACCA INCONTRA CONFESERCENTI - SINTONIA MASSIMA SU PRIORITA’ E PROGETTI . |
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Ancona, 17 settembre 2012 - Turismo e commercio. Sono stati questi gli argomenti principali di confronto il 14 settembre Palazzo Raffaello tra il presidente della Regione Gian Mario Spacca e i vertici regionali e provinciali di Confesercenti guidati dal presidente regionale Claudio Albonetti. Regione e Confesercenti hanno confermato innanzitutto la validità della scelta, in un periodo di forte crisi, di fare del turismo un secondo motore di sviluppo per il territorio marchigiano integrandolo con il sistema manifatturiero per valorizzare le potenzialità di attrazione delle Marche anche su scala internazionale. Il presidente Spacca ha accolto con interesse la proposta strategica dell’associazione di categoria relativa ai club di prodotto territoriale in coerenza con le strategie promozionali dalla Regione sul brand Marche e con i progetti per gli asset turistici di settore (mare, entroterra, cultura, terme, sport ed equitazione, turismo religioso e spirituale, enogastronomia, shopping ecc). Strumento principale è il web marketing che concentra ormai l’80% delle prenotazioni. Condivisa la necessità di attenzione, al di là del tradizionale mercato italiano, anche per quello estero, dove intercettare nuovi bacini. In particolare in riferimento al settore balneare, a puntuale richiesta della Confesercenti, Spacca ha confermato il massimo impegno della Regione nella difesa delle piccole e medie imprese delle spiagge marchigiane, considerate una vera e propria tipicità del territorio, una caratterizzazione locale e un valore economico. La Regione Marche ha intenzione di continuare in prima linea la sua battaglia contro la direttiva Bolkestein e farà quanto necessario per garantire la continuità imprenditoriale delle attività. Per quanto riguarda i problemi relativi alla grande distribuzione la Regione ha espresso la propria intenzione di proseguire nella moratoria attualmente in scadenza. Non ci saranno nuovi centri commerciali sul territorio marchigiano, piuttosto una valorizzazione dei centri storici e dei centri commerciali naturali che garantiscono i servizi al cittadino e la coesione sociale. Unica eccezione, l’outlet delle eccellenze marchigiane, che sorgerà accanto all’aeroporto delle Marche con la funzione di promuovere del territorio. A proposito dell’aeroporto il presidente Spacca ha ribadito che le attività continueranno sia per quanto riguarda i passeggeri raddoppiati negli ultimi anni e l’intensificazione dei voli, sia per quanto riguarda le merci, un traffico in grande aumento che ha dato al nostro scalo rilievo nazionale e quindi l’opportunità di nuove risorse al di là di quelle regionali con cui è vissuto sempre finora. La liquidità per le pmi assillate dalla stretta creditizia resta una priorità per la Regione Marche. Confesercenti ha riconosciuto alla Regione l’azione di “morale suasion” nei confronti delle banche chiedendo la sua prosecuzione. All’incontro erano presenti anche: Ilva Sartini direttore regionale Confesercenti; Giancarlo Gioacchini vice presidente regionale con delega per Ancona; Alfredo Mietti presidente provinciale Pesaro Urbino; Bruno Traini presidente provinciale Ascoli Piceno e Fermo, Roberto Borgiani direttore provinciale Pesaro Urbino; Elena Capriotti direttore provinciale Ascoli Piceno e Fermo; Pietro Talarico dirigente del settore Turismo e Commercio della Regione Marche. |
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