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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 30 Gennaio 2013 |
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GLI ALBERI DI SALICE ADATTATI PER L´ENERGIA VERDE
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Gli alberi di salice, tradizionalmente coltivati per creare mobili e cestini in vimini, sono ora considerati una preziosa risorsa per l´energia e l´ambiente. Si è recentemente scoperto che i salici coltivati per l´energia verde possono produrre cinque volte più biocarburante se sono coltivati diagonalmente, rispetto a quelli cresciuti naturalmente, ovvero verso l´alto. In precedenza gli scienziati non riuscivano a spiegarsi perché alcuni salici producevano più biocarburante rispetto ad altri. Osservando i salici in natura e nelle piantagioni nel Regno Unito, alcuni ricercatori britannici hanno identificato la causa: si tratta di una caratteristica genetica, attivata in alcuni alberi quando sono inclinati, come quando il vento li piega verso un lato. Questo crea la formazione di un eccesso di molecole di zucchero rafforzanti nei tronchi dei salici, le quali cercano di raddrizzare l´albero. Questi zuccheri ad alta energia fermentano in biocarburanti quando gli alberi vengono tagliati. Il processo di raccolta attualmente usato deve essere velocizzato se vuole competere con la produzione di carburanti fossili. Lo studio è stato coordinato dal dott. Nicholas Bereton e dal dott. Michael Ray, entrambi del Dipartimento di scienze della vita dell´Imperial College di Londra, che hanno lavorato con i ricercatori del Rothamsted Research e dell´Istituto di Agronomia dell´Orkney College della University of Highlands and Islands (Uhi). Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Biotechnology for Biofuels. Il dott. Bereton ha detto: "Sappiamo già da tempo che gli stress ambientali possono far sì che gli alberi sviluppino naturalmente un "legno di reazione" e che può essere più facile estrarre zuccheri da questo legno. Adesso abbiamo fatto un importante progresso: il nostro studio mostra che le naturali variazioni genetiche sono responsabili di queste differenze e questo potrebbe benissimo essere la chiave per aprire il futuro della bioenergia sostenibile dai salici". Per condurre gli studi, un team di ricercatori ha usato condizioni controllate in laboratorio su un tetto al centro di Londra. Hanno coltivato salici con un´inclinazione di 45 gradi e poi hanno cercato eventuali differenze genetiche tra queste piante e quelle che crescono in modo naturale. Hanno anche cercato lo stesso effetto sui salici che crescevano in condizioni naturali sulle Isole Orcadi, al largo della costa settentrionale scozzese, dove forti venti piegano gli alberi inclinandoli. Le misurazioni hanno confermato che i salici erano in grado di rilasciare cinque volte più zucchero rispetto ad alberi identici cresciuti in condizioni più riparate. I ricercatori dicono che la capacità del salice di produrre biocarburanti per veicoli a motore e per sistemi di riscaldamento o industrie può essere potenziata in futuro rendendo questo albero una fonte di energia più produttiva e più verde. Il salice è ampiamente coltivato in tutto il Regno Unito. Ha bisogno di meno di un decimo del fertilizzante usato per la maggior parte dei cereali e i suoi germogli ricrescono velocemente dopo essere stati tagliati. I gruppi ambientalisti dicono anche che le piantagioni di salice attraggono una varietà di fauna e hanno quindi un impatto positivo sulla biodiversità locale. Per maggiori informazioni, visitare: Imperial College London http://www3.Imperial.ac.uk/ Biotechnology for Biofuels http://www.Biotechnologyforbiofuels.com/content/5/1/83 |
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AGRICOLTURA: PROSPETTIVE PER L´IMPRENDITORIALITA´ NEL MONDO RURALE DEL FVG |
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Torreano di Martignacco - Un´analisi puntuale di ogni singola filiera agricola, in quanto ciascun comparto, su un territorio così diversificato qual è quello del Friuli Venezia Giulia, è caratterizzato da criticità ed esigenze diverse; l´assistenza tecnica alle aziende; la formazione, l´istruzione, la preparazione per chi intende accedere al lavoro e all´imprenditorialità nel mondo rurale; la commercializzazione dei prodotti della ruralità anche all´estero. Questa è, in sintesi, parte delle strategie che la Regione potrà intraprendere nei prossimi anni nell´ambito della programmazione del nuovo Piano di Sviluppo Rurale (Psr) 2013/2020, e che la direzione centrale delle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali sta già delineando. In occasione del convegno ´Imprenditorialità in agricoltura, giovane, bio, di filiera´, svoltosi nell´ambito di ´Agriest Focus Tech´, alla Fiera di Udine, è stato anticipato parte del percorso che l´Amministrazione intende perseguire, per poter accompagnare verso il futuro il settore primario avvalendosi delle risorse comunitarie del Psr. La Regione, è stato detto, nel 2000 avviò una politica mirata a sostenere produzioni valide, qualitativamente buone, di filiera corta. E, in vista dell´applicazione della direttiva nitrati, furono privilegiate le imprese agroambientali. Nel 2007 partì il processo di sostegno alle reti di gruppi di aziende e imprese, in quanto la realtà agricola del Friuli Venezia Giulia è troppo frazionata in numerosi consorzi, e furono sostenuti progetti di filiera e integrati. Ora, è il momento di tenere conto dei risultati positivi ottenuti, e di compiere un´analisi delle filiere, del vino, del latte, del pesce. Per esempio per il latte, come è emerso ieri in un proficuo convegno dal quale sono scaturite utili indicazioni, serve una organizzazione complessiva di filiera. E per talune filiere agricole si possono ipotizzare sviluppi di carattere agroindustriale. Serve individuare per esempio un´organizzazione commerciale per il formaggio: il Montasio, com´è stato evidenziato, non viene venduto nelle principali città italiane, non lo si trova nemmeno nella rete commerciale della capitale. Occorre anche considerare che l´agricoltura del Friuli Venezia Giulia, così come quella italiana, mentre fino a non molti anni fa non doveva contrastare la concorrenza, oggi si deve invece confrontare con competitori di vaste dimensioni. Per contrastare gli svantaggi di questa nuova situazione, gli agricoltori, sia coloro che accedono alle attività del mondo rurale, come quanti ne fanno già parte a pieno titolo, si debbono formare e aggiornare costantemente, così come accade in altri mestieri e professioni, nei quali la formazione è un elemento fondamentale della crescita. Molti prodotti della nostra regione non trovano più spazio sufficiente sui mercati nazionali: ecco allora che vanno individuati progetti di commercializzazione all´estero. Dalla serie di interventi al convegno è inoltre è emersa la necessità di fare in modo che il mondo rurale, alla pari di tutti gli altri settori economici, sia accessibile anche a nuovi operatori e imprenditori. Infatti, la vivacità e la dinamicità di un comparto si misurano anche con l´ingresso di nuovi investitori. E´ stato anche rilevato che l´agricoltura biologica e biodinamica può rappresentare un futuro proficuo per il mondo rurale. Tuttavia, affinchè l´intera filiera agricola regionale possa raggiungere i parametri necessari alla relativa certificazione, occorrerà del tempo: e nel mentre, come si dovrà evolvere il settore primario per tenere sui mercati? Questi sono alcuni dei quesiti espressi nel corso del dibattito. Ai quali, i tecnici della direzione centrale delle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali hanno poi risposto agli interessati anche negli stand riservati alla Regione, nei quali è presente anche l´Ersa, per fornire la consulenza tecnica alle aziende. Consulenza che alla quale sarà possibile accedere anche domani, ultimo giorno di apertura di Agriest Focus Tech. |
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LOMBARDIA. MAIS: CALANO LE RESE, SERVE RILANCIARE SETTORE |
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Bergamo - Calano le rese del mais in Italia e in Europa, ad eccezione della Spagna, che sta puntando su coltivazioni ogm. Le tecniche di miglioramento genetico del mais, che avevano portato la Lombardia ai vertici del settore con rese tra le più alte al mondo, si trovano ora a dover fare i conti con una tecnologia che, a livello mondiale, scommette sui semi ogm. In numeri, il 70 per cento del mais commercializzato al mondo è ogm. Questa è la fotografia del comparto maidicolo, emersa nell´ambito della ´Giornata del mais´, promossa dall´Assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia, che si è svolta il 25 gennaio a Bergamo nella sede della Camera di Commercio e a cui ha partecipato l´assessore regionale all´Agricoltura. Infestazioni E Mancanze Di Pioggia - La maiscoltura ha risentito delle condizioni climatiche, che nel 2012 hanno determinato una carenza idrica nei terreni, e delle infestazioni che hanno colpito le piante, riducendo rese e produzione per ettaro. Questo ha significato anche un ulteriore calo del livello di auto-approvvigionamento che, da una condizione di autosufficienza, è progressivamente sceso negli ultimi anni sotto la soglia del 80 per cento. Rilanciare Agricoltura - Libertà di ricerca. ´Solo così - ha spiegato l´assessore all´Agricoltura, intervenuto a conclusione dei lavori della mattinata - possiamo rilanciare l´agricoltura lombarda e nazionale, a partire dalla coltivazione del mais, che è la più importante commodity agricola. Il mercato, per soddisfare una domanda che è sempre in crescita, chiede partite di grandi dimensioni, qualitativamente uniformi, sane e tracciate´. Coltivazione Strategica - ´Per questo motivo - ha concluso l´assessore - la sua coltivazione deve tornare a essere strategica nelle politiche europee, che devono incentivare la ricerca e dare efficienza alle aziende, favorendo l´adozione di tecniche agronomiche innovative e sostenibili e costruendo dinamiche di filiera. Solo la sinergia delle competenze e l´utilizzo di tecnologie all´avanguardia possono infatti contribuire a ridurre i costi di produzione e a migliorare la competitività e il reddito delle nostre imprese agricole´. |
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SVILUPPO RURALE IN VENETO. DOCUMENTAZIONE IN SITO AVEPA PER ULTIMO BANDO DA 88 MILIONI DI EURO |
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Venezia - Informazioni e documentazione per la presentazione delle domande di aiuto per l’adesione al cosiddetto Pacchetto Giovani previsto dall’ultimo Bando di attuazione del Programma di Sviluppo Rurale del Veneto sono disponibili nel sito dell’ Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura http://www.Avepa.it/avepa/psr-info-bandi-doc-2012 . Le domande di aiuto andranno presentate informaticamente attraverso gli applicativi Avepa. Quel Bando mette a disposizione delle imprese agricole venete circa 88 milioni di euro complessivi, dei quali 21,9 milioni di euro per il rilancio del settore agricolo ed agroindustriale nel territorio polesano coinvolto dal terremoto del maggio scorso. La prima scadenza prevista è il 28 febbraio – ha ricordato l’assessore regionale all’agricoltura – e riguarda appunto il Pacchetto Giovani Regione Veneto – Ismea, che mette a disposizione complessivamente 7 milioni di euro dei quali 1,75 milioni per le zone montane. Per le altre misure la scadenza è il 30 marzo. Il Bando prevede per l’agricoltura e l’agroalimentare polesani, 4 milioni saranno destinati al Pacchetto Giovani B, 4 milioni alla misura 123 “accrescimento del valore delle produzioni”, mentre la parte restante sarà compresa nella misura 121 “ammodernamento aziende agricole”. Della restante dotazione, oltre ai 7 milioni per il Pacchetto Giovani Regione – Ismea, 40 milioni vengono indirizzati alla misura 121 “Ammodernamento delle aziende agricole”. Di questi, 20 milioni sono destinati a interventi ambientali e, di questi, 5 milioni per la montagna; 8 milioni per il benessere delle ovaiole; 12 milioni per il benessere dei suini. E’ infine di 15 milioni la dotazione perla Misura 123 “Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli”. Il provvedimento riguarda infine il cosiddetto Asse 3 “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia”, in particolare la misura 311 “Diversificazione in attività non agricole”, azioni 1 e 2 (2 milioni per ciascuna azione). |
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È CINESE IL PRIMO CORPORATE PARTICIPANT DI EXPO MILANO 2015 |
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Durante la missione a Pechino del Sottosegretario Marta Dassù, annunciata la partecipazione di China Vanke Co. Ltd., prima tappa del “China Special Project di Expo Milano 2015” Presenti alla firma Marta Dassù, Sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri, Wang Jinzhen, Commissario Generale della Cina (nella foto con l’Ad Sala), Wan Ji Fei, Chairman del Ccpit, e Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.a.. Questo accordo è la prima tappa del “China Special Project di Expo Milano 2015”, un progetto strategico di collaborazione e sviluppo economico che consentirà a Italia e Cina di rafforzare la già proficua cooperazione che lega i due Paesi. China Vanke Co. Ltd, che fornisce oltre mezzo milione di unità abitative e offre servizi di gestione a oltre 1,5 milioni di cinesi, costruirà un proprio padiglione dove illustrerà il programma “Shi Tang”: l’idea è di mettere a disposizione spazi di ristorazione in cui mangiare in maniera salutare, a prezzi contenuti, e in cui socializzare, condividendo opinioni e progetti e migliorando il tessuto sociale della città. Il “China Special Project di Expo Milano 2015” prevede cinque aree strategiche. La prima, annunciata in occasione della firma del contratto di partecipazione della Cina lo scorso novembre, avrà importanti ricadute economiche e turistiche per entrambi i Paesi: l’obiettivo, infatti, è di portare all’Esposizione Universale in Italia un milione di visitatori cinesi. La seconda e la terza riguardano la stretta cooperazione tra le Province Cinesi e le Regioni Italiane e le potenzialità di Expo Milano 2015 come piattaforma per rafforzare gli scambi e favorire opportunità di business grazie al contributo di Camera di Commercio di Milano e Promos. Promuovere il Padiglione Cinese in Italia e far conoscere l’evento del 2015 in Cina attraverso speciali roadshow nelle principali province cinesi per illustrare le sfide e il tema della manifestazione, “Nutrire il pianeta. Energia per la Vita”, sono le attività principali previste per sviluppare l’area culturale del progetto. Sarà inoltre attuata una strategia di promozione, grazie a mascotte e testimonial, per creare occasioni di business con aziende cinesi in co-branding e licensing. “La Cina rappresenta senza dubbio un Paese strategico - ha commentato Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.a - . Sono davvero lieto di vedere come questa collaborazione, avviata nel settembre 2011 con la conferma di partecipazione, stia diventando sempre più stretta e concreta. La firma odierna di China Vanke Co. Ltd va proprio in questa direzione e dimostra come le imprese cinesi sappiano cogliere le opportunità offerte da Expo Milano 2015 e credano nel suo tema e nei suoi valori”. |
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COSTITUITA IN REGIONE L’ENOTECA REGIONALE LUCANA
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Selezionare, valorizzare e promuovere l´immagine dei vini di qualità prodotti in Basilicata; promuovere la cultura vitivinicola e il miglioramento del prodotto; sinergizzare l’immagine dei vini con quella dei prodotti agro-alimentari tipici lucani. Sono questi i principali scopi dell’Enoteca Regionale Lucana costituita con atto notarile questa mattina in Regione dal presidente Vito De Filippo e dai legali rappresentanti di sedici aziende vitivinicole lucane. La costituzione dell’enoteca giunge al termine di una lunga fase di concertazione, avviata dall’assessore all’Agricoltura Rosa Mastrosimone, dopo l’approvazione da parte della Giunta regionale, avvenuta nello scorso anno, dello statuto e del modello organizzativo per la gestione della struttura. L’enoteca che avrà sede a Venosa e sulla cui attività il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata eserciterà un’azione di coordinamento si prefigge lo scopo di offrire al turismo enogastronomico la possibilità conoscere ed apprezzare un paniere di prodotti lucani a marchio riconosciuto. Questa mattina in Regione, nel corso della dell´Assemblea dei soci, sono stati nominati: il comitato esecutivo, il collegio dei probiviri, il revisore dei conti e il segretario. Presidente del comitato esecutivo è stato eletto Paolo Montrone del Gruppo Italiano Vini; vicepresidente è Filomena Ruppi dell’Azienda Agricola Donato D’angelo di Rionero. Completano la rosa degli eletti nel Comitato esecutivo: Francesco Schiuma gestore dell’Enoteca provinciale di Matera, Francesco Perillo della Cooperativa Cantina di Venosa e Vincenzo Petruzzelli dell’Azienda Vini Cervino di Roccanova. Il Collegio dei Probiviri è invece composto da Emanuela Mastrodomenico dell’Azienda Mastrodomenico di Barile, Sara Maria Collarino dell’Azienda Torre Rosano di Roccanova e da Sara D’auria dell’azienda D’auria di Barile. La direzione dell’attività dell’Enoteca sarà affidata al segretario che è stato nominato nella persona di Nicola Catena, revisore è invece Licia L’inzalata. Per tutti i membri del Comitato Esecutivo e del Collegio dei Probiviri lo Statuto non prevede alcun compenso, ma solo il rimborso delle spese sostenute. Potranno in seguito aderire all’Enoteca tutti i produttori vitivinicoli lucani, i Consorzi di Tutela, e tutte le altre istituzioni pubbliche o private interessate al settore vitivinicolo. E’ inoltre previsto che l’Enoteca potrà esporre e vendere nella propria sede istituzionale una selezione delle eccellenze produttive regionali che saranno selezionate da una Commissione Tecnica che sarà in seguito nominata dal Comitato Esecutivo. Nella sede istituzionale si potranno inoltre stipulare rapporti di affiliazione per la gestione di punti vendita con un format coordinato con quello della mostra permanente. Con la costituzione dell’Enoteca Lucana la Regione intende quindi dare un sostegno di alto profilo al settore, considerato che i territori vitati, in virtù del loro paesaggio, rappresentano un elemento di attrazione ed assumono, oltre a quella agricola, anche una valenza culturale, antropologica e turistica, possibile volano di sviluppo locale. |
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REGIONI, NITRATI: A RISCHIO PREMI PAC PER AZIENDE
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Milano - Gli assessori regionali all´Agricoltura delle Regioni della pianura padana (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto) hanno espresso al Dipartimento delle Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro all´Agricoltura Catania le proprie perplessità rispetto al concreto rischio che l´applicazione delle novità introdotte nella recente Legge sviluppo bis in materia di nitrati di origine agricola possa comportare danni all´erario (in conseguenza di una possibile procedura di infrazione) e, soprattutto, rischi di restituzione dei premi Pac ricevuti per le aziende agricole che ne volessero usufruire. Grande Preoccupazione - Segnali precisi e non equivoci sono già arrivati da parte della Commissione europea, riferiscono gli assessori regionali, prima una lettera molto dura a firma del commissario europeo all´Ambiente e, nei giorni scorsi, l´avvio formale di una procedura informativa pre infrazione. La riperimetrazione delle zone vulnerabili ai nitrati è un obiettivo comune delle Regioni padane, riferiscono gli Assessori, motivata dalla opportunità di aggiornare, alla luce della mole imponente di dati raccolti in questi ultimi anni, dello studio specifico che è stato commissionato a Ispra dal Ministero Agricoltura, e delle ricerche che le Regioni stesse hanno prodotto, una perimetrazione che è stata effettuata molti anni fa. Questa possibilità è prevista e descritta dalla medesima Direttiva Nitrati, e pertanto non è questo l´ambito che crea preoccupazione. Rischio D´infrazione - Ben diversa è la previsione, contenuta nel comma 7 quater dell´art. 36 della Legge 221/2012, che nelle more della riperimetrazione delle zone vulnerabili alle medesime vengano applicate le limitazioni, molto meno impegnative, previste per le aree non vulnerabili. Tale possibilità non è prevista dalla Direttiva europea e dovrebbe essere approvata dalla Commissione, per evitare una possibile procedura di infrazione; qualora giudicata non conforme al diritto comunitario, comporterebbe l´obbligo, da parte delle aziende agricole che intendessero avvalersene, di restituire i premi comunitari percepiti. Richiesto Un Incontro Con Il Governo - Queste le preoccupazioni che hanno spinto le quattro Regioni a richiedere al Governo un attivo coinvolgimento nella predisposizione delle risposte alla Commissione europea, a comunicare l´intenzione di non applicare la norma riguardante i limiti da utilizzare nelle zone vulnerabili fino a quando ne sarà stata chiarita la compatibilità al diritto comunitario (nonché fino a quando sarà stata predisposta la prevista rideterminazione del perimetro delle zone vulnerabili) e, da ultimo, a chiedere formalmente un incontro urgente con il ministro all´Agricoltura e con il ministro dell´Ambiente. |
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ONLINE IL NUOVO SITO ASSICA
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Milano – Con la pubblicazione della nuova veste grafica del sito web www.Assica.it , prosegue il rinnovamento degli strumenti di comunicazione dell’Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi (Assica) aderente a Confindustria. Un’evoluzione che si è resa necessaria per adeguarsi alle nuove esigenze del settore, con servizi di informazione più rapidi e tecnologicamente avanzati, in linea con le moderne necessità delle aziende associate. Rinnovare, rimanere al passo con i tempi e al contempo, rendere più fruibili i servizi offerti, hanno spinto sempre più Assica a ripensare la sua comunicazione su più fronti. Dopo il restyling avvenuto lo scorso anno della storica rivista mensile dell’Associazione nata nel 1951 L’industria delle Carni e dei Salumi, infatti, è la volta del sito internet www.Assica.it, che rappresenta un altro importante segnale di progresso da parte dell’Associazione. Negli ultimi anni il ruolo degli strumenti web è entrato a far parte dell’uso quotidiano e l’aggiornamento del sito istituzionale di Assica non poteva esimersi da un’ormai necessaria opera di generale riorganizzazione. Obiettivo dell’operazione, realizzata in collaborazione con un’agenzia specializzata, è stata la revisione dei contenuti e delle informazioni pubblicate, la semplificazione della navigazione e l’intento di offrire agli utenti la possibilità di svolgere interrogazioni specifiche al sistema, per ottenere rapidamente informazioni precise negli ambiti in cui Assica opera, come ad esempio i dati economici del settore, il supporto normativo e sanitario per le attività in Italia e per l’export. Il sito è composto da un’area pubblica e da un’area riservata alle sole aziende associate: l’area pubblica ospita le informazioni sull’Associazione, le news e comunicati stampa, gli approfondimenti sui prodotti di salumeria e gli aggiornamenti dal settore, oltre che i principali eventi che lo riguardano. Inoltre è possibile consultare le pubblicazioni dell’Associazione, come il Rapporto Annuale e la versione digitale del magazine mensile “L’industria delle Carni e dei Salumi”; l’area riservata è pensata per le aziende associate ad Assica e rappresenta il luogo dove trovare informazioni specifiche, documenti di supporto indispensabili all’attività aziendale e viene data la possibilità agli associati di fare interrogazioni del database interno dei documenti su specifiche esigenze. Un potente motore di ricerca permette di estrapolare le comunicazioni emesse agli associati e archiviate per categoria, in modo da accedere ad ogni documento ufficiale in pochi semplici click. Un sito efficiente, semplice ed intuitivo, con un’interfaccia user-friendly: queste le caratteristiche principali del nuovo sito Assica, che verrà presto implementato con nuove funzioni dedicate agli associati che esportano il proprio prodotto o hanno intenzione di affacciarsi su nuovi mercati. |
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AGRICOLTURA: AMBIENTE E RURALITA´ RICCHEZZE DA RISCOPRIRE
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Torreano di Martignacco - L´agricoltura deve trovare la giusta considerazione innanzitutto in seno alla comunità, regionale e non solo, per il ruolo insostituibile che ha svolto, svolge, potrà ancora svolgere in futuro anche per la riscoperta, la salvaguardia, la valorizzazione dell´ambiente naturale. Lo ha ribadito l´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino, a conclusione del convegno ´Il ruolo dell´agricoltura e la questione ambientale nelle politiche di sviluppo rurale´, che ha chiuso la serie di assise organizzate dalla direzione centrale delle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali nell´ambito della 48.A Edizione dell´Agriest, rassegna quest´anno focalizzata sulle nuove tecnologie per il mondo rurale. La considerazione è stata motivata anche dalle osservazioni espresse dall´uditorio nel corso del dibattito. Per esempio dal fatto che l´agricoltura biologica e quella biodinamica non sono ancora sufficientemente valorizzate e, soprattutto, sono praticate in misura non diffusa dagli agricoltori e dagli imprenditori agricoli del Friuli Venezia Giulia. Tale carenza strutturale del comparto, proprio in un periodo nel quale si registra una richiesta crescente dei prodotti biologici, potrà essere sanata se, per esempio, gli operatori del mondo rurale sapranno compiere un salto di qualità, divenendo imprenditori. L´imprenditorialità rappresenta infatti uno dei requisiti che ancora latita nella maggioranza delle attività dell´agricoltura, non solo regionale. E rappresenta il requisito cardine per poter far riscoprire al comparto la primarietà del ruolo che esso svolge nell´ambito della società. In questo contesto, partendo dalla considerazione che dall´avvio della Politica Agricola Comunitaria (1957) a oggi non molto è cambiato nei costumi della civiltà contadina, occorre far riscoprire agli agricoltori la capacità di fare impresa. Di aggregarsi. Nel Friuli Venezia Giulia la Regione sta sollecitando le grandi realtà settoriali ad aggregarsi, come sta accadendo tra talune grandi realtà vinicole del territorio. Ma il principio dell´aggregazione di aziende, per poter fare sufficiente massa critica e poter affrontare con una adeguata strutturazione i mercati anche di nicchia, dovrà essere sposato anche dalle piccole realtà rurali. E´ infatti stato suggerito che attorno, per il momento, ai principali prodotti tipici del Friuli Venezia Giulia (ve ne sono 155 di registrati) si creino microfiliere di eccellenza. Che la Regione potrà sostenere attraverso il nuovo Psr 2014/2020, valorizzando così le risorse che la Ue metterà a disposizione. Risorse che, è prevedibile, per il prossimo settennio di programmazione, ancorchè rivolte principalmente a integrazione del reddito agricolo considerato inferiore rispetto agli altri comparti economici della società, saranno ridotte del 30 per cento rispetto alla programmazione precedente. E´ proprio questo un motivo ulteriore per puntare alla valorizzazione delle tipicità e delle specificità, che tra l´altro rappresentano il vero biglietto da visita di una realtà qual è il Friuli Venezia Giulia, nella quale la cultura del territorio coincide per buona parte con l´essenza della civiltà contadina. |
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ORTOFRUTTA, LE PERE ABATE IGP DELL´EMILIA-ROMAGNA IN USA. |
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Bologna - Potrebbero partire già dalla prossima campagna produttiva i primi lotti di pere Abate Fetel Igp dell’Emilia-romagna diretti verso gli Stati Uniti. Il progetto pilota, per testare le opportunità del mercato statunitense per l’ortofrutta regionale a partire appunto dalla Pere Abate Igp di cui l’Emilia-romagna è leader mondiale, è stato esaminato ieri a Bologna nel corso di un incontro tra il senatore dello stato del Delaware Harris Mc Dowell, consulente del presidente Barack Obama per le energie rinnovabili e l’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni. I servizi tecnici della Regione – ha spiegato Rabboni – offriranno alle aziende produttrici il supporto tecnico necessario per rispettare la normativa fitosanitaria statunitense, particolarmente rigida e tale da rendere allo stato attuale molto difficoltosa l’esportazione su ampia scala di alcuni prodotti come appunto mele e pere. Proprio per questo sia il senatore Mc Dowell che l’assessore Rabboni si sono detti disponibili ad avviare un tavolo tecnico comune per un esame delle principali problematiche fitosanitarie in materia. Il senatore Mc Dowell, era accompagnato dal presidente del Caab Andrea Segrè e dal direttore marketing della stessa struttura Duccio Caccioni. Con Rabboni hanno preso parte all’incontro il direttore generale dell’assessorato Agricoltura, Valtiero Mazzotti, e il responsabile del Servizio Fitosanitario regionale, Alberto Contessi. |
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CHANGEMAKERS FOR EXPO MILANO 2015: ECCO LA “CARICA DEI 1500 TALENTI” |
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Chiusa con successo la call for ideas del programma di accelerazione d’impresa lanciato da Expo 2015 e Telecom Italia per cercare 10 idee che cambino la vita a 10 milioni di persone: 583 i progetti di business sostenibili proposti da giovani under 30 provenienti da tutto il mondo. A fine gennaio la proclamazione dei 10 vincitori Con ben 583 progetti, presentati fino a poche ore prima di Capodanno, Si È Chiusa La Call For Ideas Di Changemakers For Expo Milano 2015, il programma di accelerazione di impresa sostenuto da Expo 2015 e Telecom Italia, legato alle sfide dell’Esposizione Universale. A proporle più di 1.500 Giovani Under 30, provenienti da 21 paesi, tra cui India, Cina, Somalia e Canada, pronti a trasferirsi per due mesi a Milano e creare qui la loro start up digitale, sostenibile e innovativa. L’annuncio dei 10 team selezionati per partecipare al percorso di accelerazione d’impresa è previsto per la fine di gennaio. Sarà una primavera intensa per i changemakers selezionati che, da marzo ad aprile 2013, per 8 settimane, verranno ospitati gratuitamente in un temporary campus, dove vivranno e lavoreranno a stretto contatto tra loro, concentrandosi esclusivamente sullo sviluppo della propria idea di business. Con l’aiuto di 16 docenti, 50 mentor e il supporto del team di Make a Cube, il primo incubatore in Italia specializzato in imprese ad alto valore ambientale, sociale e culturale, i gruppi selezionati trasformeranno le proprie idee d’impresa in 10 nuove startup sostenibili e innovative. È questa la particolarità del programma di incubazione Changemakers For Expo Milano 2015, pensato per favorire un nuovo modo di fare impresa, capace di coniugare business, innovazione e sostenibilità, sociale e ambientale. Alla fine del percorso i progetti verranno presentati a una platea di potenziali investitori e partner aziendali in grado di garantirne una piena implementazione. Changemakers intende promuovere lo sviluppo di 10 idee d’impresa in grado di avere un impatto su 10 milioni di persone, così da rendere Milano e le altre città del mondo più smart, vivibili, ecologiche, solidali e competitive. “Changemakers for Expo Milano 2015 – ha dichiarato Carlotta Ventura, Direttore Domestic Media di Telecom Italia - rappresenta una sfida importante per Telecom Italia e gli altri partner coinvolti, che ha l’obiettivo di creare le condizioni per sviluppare idee di business molto ambiziose e in grado di generare un impatto positivo su milioni di persone: non semplici start-up con buone potenzialità di successo sul mercato, ma veri progetti d’impresa in grado di coniugare la sostenibilità economica con quella sociale e ambientale. Expo 2015, quindi, rappresenta un´occasione unica di progettualità e sperimentazione, un evento epocale che deve necessariamente misurarsi con le grandi idee e con modelli di trasformazione e valorizzazione della realtà fortemente innovativi. Il fatto di aver ricevuto in pochi mesi circa 600 progetti rappresenta un risultato straordinario”. “Con l’iniziativa ‘Changemakers’ – ha spiegato Valerio Zingarelli, Direttore Generale Technologies & Technical Services di Expo 2015 S.p.a. – Expo Milano 2015 dimostra concretamente il proprio impegno a favore dell’innovazione utile a migliorare la vita dei cittadini, chiamando direttamente i giovani a ideare e sviluppare soluzioni coerenti con la visione della Digital Smart City e con i temi dell’Esposizione Universale. Il sito di Expo Milano 2015 sarà non solo campo di prova, ma anche utilizzatore e promotore di quanto realizzato. La nostra intenzione è di estendere questo tipo di iniziativa sia ad altre città italiane sia a Paesi stranieri”. E-mail: changemakers@makeacube.Com Twitter: @cm4expo http://changemakers.Expo2015.org |
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24 MARZO 2013: TUTTI UNITI PER LA 1^GIORNATA EUROPEA DEL GELATO
ARTIGIANALE
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Artglace (Confederazione delle associazioni dei gelatieri artigiani europei) ha presentato ufficialmente al Sigep di Rimini Fiera il programma della 1ª Giornata Europea del Gelato Artigianale, che si terrà il prossimo 24 marzo. All’incontro erano presenti molte delle principali realtà associative italiane (da Fipe - Confcommercio a Cna a Confartigianato) che rappresentano gelatieri artigiani, associazioni di produttori di macchine, attrezzature e ingredienti composti come pure la stampa specializzata. Istituita ufficialmente lo scorso 5 luglio dal Parlamento di Strasburgo - ben 387 parlamentari hanno sottoscritto l’iniziativa– la Giornata è una grande occasione per promuovere uno dei prodotti più amati non solo in Europa ma nel mondo intero: il gelato artigianale. <Consentitemi di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a mettere i primi tasselli per il raggiungimento del prestigioso risultato che annunciamo oggi – ha detto Ferdinando Buonocore, Presidente di Artglace -: e in special modo, a nome di tutti i gelatieri d’Europa, i 250 artigiani e non che, animati da un’inesauribile passione per il loro mestiere, hanno sostenuto la causa scrivendo una pagina importante nella storia del gelato artigianale>. La sfida di Artglace consiste nell’organizzare un programma di eventi in contemporanea oltre che in Italia anche in Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca e Spagna. Argentina, Canada e Regno Unito, per comunicare in modo chiaro ai consumatori i valori del gelato artigianale: esso costituisce un pasto completo, consigliato dai più autorevoli dietologi e nutrizionisti. Tra i prodotti lattiero-caseari freschi, il gelato artigianale rappresenta un´eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare e valorizza i prodotti agro-alimentari di ogni singolo Stato che accoglie gelaterie artigianali. Il settore in Ue contribuisce al diretto impiego, soprattutto giovanile, di circa 300mila lavoratori in circa 50 mila gelaterie; il mercato del settore, nel suo complesso, vale oltre 4miliardi di euro. Il logo che contraddistinguerà il 24 Marzo (vedi allegato) sarà diffuso in ogni Paese europeo ed extraeuropeo aderente all’iniziativa, nella rispettiva lingua. I gelatieri aderenti all’iniziativa creeranno quel giorno un gusto speciale –con la medesima ricetta- per celebrare l’evento: si tratterà di un Fior di Latte variegato al cioccolato fondente con mandorle pralinate, e si chiamerà “Fantasia d’Europa”. Il prezzo di una coppetta di tale gelato sarà lo stesso in tutt’Europa: 1 €. Sarà realizzato uno speciale annullo postale. A disposizione dei gelatieri, testi informativi da utilizzare per le comunicazioni ai propri clienti, con particolare riferimento al contenuto delle dichiarazione sottoscritta dai parlamentari europei che motivano il riconoscimento. <In questo periodo stanno prendendo forma attività che anticiperanno il 24 Marzo a livello internazionale – spiega Paolo Garna, Direttore del Centro di documentazione, informazione e formazione per la gelateria artigianale: è fondamentale che in prima linea ci siano i gelatieri e che il logo sia utilizzato per rappresentare il gelato di produzione propria. Ognuno può partecipare alle celebrazioni della Giornata Europea a sua discrezione, e chi lo desidera può acquistare a 30€ un kit promozionale con vetrofanie, manifesto, coppette e cucchiaini presso il desk informativo Artglace al Sigep, o contattando l’organizzazione>. <Nelle gelaterie artigianali, sovente, marito e moglie lavorano a fianco a fianco e in numerosi casi i figli continuano l’attività dei genitori, magari con una laurea in tasca – dice Luciana Polliotti, giornalista e storica del gelato-. Le aziende italiane che operano per la gelateria artigianale non hanno rincorso la delocalizzazione, sono rimaste qui. E’ tutta una filiera che è sempre stata unita e che sarà celebrata ogni 24 marzo. Non è soltanto il Gelato artigianale quello che stiamo esportando: è un modello culturale vincente, che resiste anche a scossoni economici giganteschi come quello che tutto il mondo sta vivendo. Non è un caso che le adesioni alla Giornata Europea del Gelato siano arrivate da tantissimi gelatieri di numerosi Paesi extraeuropei>. Artglace ha un desk informativo nella Hall Sud del Sigep (Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianali, 19-23 gennaio 2013, Fiera di Rimini) per fornire delucidazioni, raccogliere adesioni e distribuire quanto predisposto. Per maggiori informazioni e partecipare da protagonisti: scrivere a info@artglace.Com, visitare il sito internet www.Artglace.com, la pagina Facebook Europeangelatoday e la pagina Twitter Gelatodayeurope. La Giornata Europea del Gelato Artigianale si celebrerà anche sui social network di tutto il mondo, i fan e i commenti dai cinque continenti sono già molto numerosi! |
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E’ ON LINE IL RILANCIO DELLA “ROSA DI GORIZIA”
IL PRELIBATO RADICCHIO A FORMA DI FIORE DA SPECIALITÀ DEGLI ORTI GORIZIANI SI TRASFORMA IN RARITÀ DA PROTEGGERE CON IL RICONOSCIMENTO DOP
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. Croccante e dalla forma inconfondibile, è marchio dal 2010 e mira da diventare Presidio Slow Food. Intanto ne viene proposta la vendita on line in una simpatica confezione che oltre al prodotto fresco lo propone anche in crema e sott’olio, per piatti da gran gourmet Originaria di una terra di confine, di un colore che vira dal rosso intenso al rosa fino ad arrivare al giallo pallido, i cui cespi hanno foglie larghe ordinate che ricordano un roseto: è la Rosa di Gorizia, un pregiatissimo radicchio che da oltre due secoli punteggia, tra novembre e febbraio, i terreni isontini. La specialità friulana, che ha vinto il Nonino ‘Risit d’Aur’ 2012 e ambisce al riconoscimento D.o.p. Quale patrimonio locale da proteggere e valorizzare, viene ora rilanciata con la possibilità di acquisto on line. Da oggi infatti la Rosa di Gorizia è acquistabile direttamente sul sito www.Rosadigorizia.com; il prodotto fresco arriverà sulla tavola assieme alla confezione sott’olio e alla crema di radicchio. Il pack è innovativo e accattivante; si tratta di un contenitore in polistirolo e cartone che proteggerà i prodotti e che contiene anche un raffinato strofinaccio in cotone 100% con il logo del marchio, un calendario e del materiale informativo su questo radicchio friulano. L’eccezionalità della Rosa di Gorizia è racchiusa tutta nel suo ciclo produttivo: le piantine sono infatti il risultato di meticolose selezioni effettuate dalle famiglie di agricoltori locali che si sono susseguite nel corso dei secoli. Tutt´oggi, ogni agricoltore custodisce gelosamente i propri semi di radicchio tramandandoli di generazione in generazione; questa sorta di brevetto ha già riconosciuto La Rosa di Gorizia come P.a.t., cioè prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Friuli-venezia Giulia: è suggestivo il fatto che difficilmente esistono Rose simili tra loro nella filiera. Il marchio “Rosa di Gorizia” è stato registrato nel 2010 da Massimo Santinelli, titolare di Biolab, noto marchio di cibi pronti per vegetariani. “Vogliamo garantire l’unicità del prodotto e favorirne la commercializzazione, oltre a porre le basi per una registrazione del marchio come prodotto D.o.p. In un prossimo futuro” racconta. La semina della Rosa di Gorizia avviene in tarda primavera o, al più tardi, a inizio estate. Questo speciale radicchio rosso ha un’alta resistenza alle condizioni climatiche più aspre tipiche del Friuli; non soffre la mancanza di acqua nei mesi estivi né il freddo pungente dell’inverno mentre in autunno le foglie, già grandi, assumono una tonalità color melanzana e avvolgono il cuore, proteggendolo dalle intemperie stagionali. Le Rose vengono raccolte tra ottobre e novembre, legate a mazzi per le radici e portate in ambienti riparati, caldi e bui. Per una quindicina di giorni esse rimangono così protette, talvolta coperte da paglia, a una temperatura che varia dai 10 ai 15 gradi. Questo breve periodo risulta fondamentale per la Rosa di Gorizia, in quanto le consente una piena maturazione aromatica e cromatica con i colori che si fanno via via più vivaci. Tolte le radici, pulita accuratamente con acqua corrente, lasciando intatto solo il cuore e le foglie maturate in forzatura, la Rosa di Gorizia è così pronta per deliziare i buongustai e affinare i piatti della tradizione. Croccantezza e retrogusto leggermente amarognolo, rendono la Rosa di Gorizia una bontà versatile in cucina; da provare anche nella varietà di colore giallo, chiamata Radicchio Canarino, la Rosa è perfetta da assaporare cruda, tagliata il meno possibile per non farla ossidare. Gustosa se accompagnata da patate lesse e fagioli lessati ancora tiepidi, sa esaltare l’uovo sodo a spicchi oppure passato nello schiaccia patate. Ravviva infine anche l’insalata di stagione, offrendo la sua radice, tagliata sottile e condita con un filo d’olio extra vergine di oliva. La Rosa di Gorizia è anche su Wikipedia e su Facebook |
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IL CONSORZIO PER LA TUTELA DEL FORMAGGIO GORGONZOLA TRA I PROTAGONISTI DI “FROMAGES D’ITALIE”
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In un contesto di mercato maturo e sempre più competitivo come quello francese, è fondamentale aggiornare la modalità di valorizzazione dei prodotti alimentari nell’ottica di un “posizionamento” sempre più mirato. E´ questo il "manifesto" di Fromages D´italie, la nuova piattaforma di comunicazione intergrata con cui il Consorzio per la tutela del Formaggio Gorgonzola si prepara ad aggredire il mercato francesce insieme ai consorzi di tutela dei formaggi Asiago, Mozzarella di Bufala Campana e Parmigiano Reggiano dando vita ad una piattaforma comune di comunicazione on ed off line con la quale sviluppare idee, strumenti e contenuti specifici per gli operatori ed i professionisti della ristorazione d’oltralpe. Durante tutto il 2013 Fromages D´italie promuoverá i 4 formaggi, tra i più apprezzati della produzione casearia italiana, presso l’alta ristorazione e la gastronomia francese. Un progetto di comunicazione congiunto grazie al quale sarà possibile fare conoscere nel modo giusto il ricco patrimonio produttivo, geografico e culturale di questi formaggi di alta qualità. Molte le attività in programma: dalla partecipazione a manifestazioni di altissimo pregio come i Congressi di Cucina d’autore Off Omnivore e Paris des Chefs, all’organizzazione di una “semaine gourmande” a Parigi e Lione, ad incontri con la stampa e giornate di presentazione ed approfondimento sui quattro formaggi protagonisti. Il sito www.Fromagesditalieaop.com costituirá il principale mezzo di comunicazione per far conoscere l’attualità di questi prodotti, tenersi aggiornati sulle notizie e sugli eventi delle quattro realtà in Francia. Inoltre la presenza sui principali social networks darà la possibilità di partecipare in maniera interattivo al progetto. Facebook: Fromages d’Italie Aop Twitter: @Fromagesitalie Pinterest: fromagesditalie Tumblr: fromagesditalieaop.Tumblr.com “Fromages d’Italie” é un progetto realizzato grazie al contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e sviluppato da Forma Libera, agenzia specializzata in brand&food communication. “Questa iniziativa - commenta il Presidente del Consorzio Gorgonzola, Renato Invernizzi - "che impegna i 4 Consorzi del Gorgonzola, dell’Asiago, della Mozzarella di Bufala Campana e del Parmigiano Reggiano, riveste un ruolo fondamentale nell’opera di valorizzazione del Made in Italy e per il comparto dei prodotti a Denominazione D’origine Protetta e si configura come trampolino di lancio per future iniziative e collaborazioni in un ambito come quello dell’agroalimentare che riceve e crea ogni giorno nuovi stimoli”. Il primo appuntamento sarà la partecipazione al Sirha Di Lione, salone mondiale del settore ho.Re.ca. Che aprirá le porte il prossimo 26 di gennaio. Fromage d´Italie sarà presente allo stand Stand 3D01 – Hall 3 nell’ambito Spazio Italia, quest’anno paese d’onore della manifestazione. Il 26 e 30 gennaio presso lo Spazio Cooking allestito all’interno del padiglione italiano, verranno illustrate le caratteristiche, i rituali di taglio, servizio e degustazione dei quattro formaggi italiani protagonisti nell´ambito della conferenza dal titolo “Fromages d’Italie Aop: suggestions pour vous guidez dans la dégustation de Asiago, Gorgonzola, Mozzarella di Bufala Campana et Parmigiano Reggiano”. |
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FRITTI DOLCI E SALATI DI ERNST KNAM. EDITORE MONDADORI: ESECUZIONI SPIEGATE PASSO DOPO PASSO, PER PREPARAZIONI ADATTE NON SOLO AI PROFESSIONISTI MA ANCHE AI MENO ESPERTI E AI CONTESTI DOMESTICI.
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Ernst Knam è chef pluridecorato e vincitore di svariati concorsi gastronomici, nazionali e internazionali. Il ricettario si compone di piatti dolci e salati – spaziando dalla tradizione regionale italiana ai gusti mediorientali – riuniti sotto il comune denominatore del fritto “ad arte”, con esecuzioni spiegate passo dopo passo, per preparazioni adatte non solo ai professionisti ma anche ai meno esperti e ai contesti domestici. Sono oltre settanta le ricette proposte, accompagnate dalle immagini eleganti e ricercate di Giovanni Panarotto, affermato fotografo specializzato in food. Per ogni piatto lo chef spiega le tecniche di esecuzione, l’utilizzo degli ingredienti, la scelta dell’olio e le temperature di doratura. Ernst Knam, dopo aver conseguito il diploma presso l’Istituto Alberghiero Tedesco, ha iniziato a lavorare nella ristorazione con l’attenzione rivolta, già da subito, alla pasticceria. Ha partecipato per tre volte al prestigioso concorso Toque d’ore a Lucerna, in Svizzera, vincendo due volte nella categoria Pasticceria e una volta qualificandosi terzo nella categoria Cucina. Nel 1992 Ernst apre la sua pasticceria L’antica Arte del Dolce a Milano e, dal 1996, offre anche il servizio di catering. Nel 2006 Mondadori ha pubblicato L’arte del Dolce e Il Pesce Creativo |
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365 INSALATE PER TUTTO L’ANNO E PER TUTTI I GUSTI: EDITORE MONDADORI
DAL 1° GENNAIO AL 31 DICEMBRE: OGNI GIORNO È ABBINATO A UNA SFIZIOSA INSALATA, PRESENTATA DALLA BLOGGER DI SUCCESSO ALICE NEL PAESE DELLE INSALATE.
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Le 365 ricette sono tratte dal blog Insalatamente, e sono raccolte in un volume pratico e ricco di idee nuove per preparare piatti gustosi e invitanti. Dalle più classiche insalate, come la caesar salad o la niçoise, a quelle più particolari: con uvetta e pinoli, ananas ma anche con pasta, cereali, pollo o salmone. La scelta è ampia e copre i gusti di tutti; la riuscita è sicura, testimoniata dagli ormai sempre più numerosi seguaci del blog. Composta in base alle verdure e agli ingredienti di stagione o pensata per ricorrenze particolari e festività, ogni ricetta del volume è accompagnata dalla data del giorno, da un piccolo commento dell’autrice e da una curiosità o una citazione su un particolare ingrediente. Utile e ricco di nuove idee è anche l’apparato riguardante i condimenti, che non si limitano ai classici olio a aceto ma comprendono anche numerose salse che donano un valore aggiunto all’insalata. Di accompagnamento al testo, sono presenti più di cento fotografie delle ricette presentate |
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OLIO FLAMINIO CONIUGA TRADIZIONE E INNOVAZIONE CON LE NUOVISSIME CONFEZIONI DAL DESIGN INNOVATIVO
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La Società Agricola Trevi “ Il Frantoio”, azienda umbra di Trevi, riunisce 59 soci olivicoltori e si distingue per il suo impegno e la sua serietà, come frantoio produttore di olio extravergine di oliva di altissima qualità e come azienda specializzata nella costante ricerca di prodotti tipici umbri più pregiati. A questo proposito ha studiato ed ideato con cura tre nuove e moderne confezioni regalo per l’Olio Flaminio, ingrediente principale della tavola italiana. Il primo packaging ideato risulta di notevole impatto per due motivi; innanzitutto la misura non standard della bottiglia da 1,5 l di Olio Flaminio D.o.p. E poi la sua collocazione all’interno della confezione stessa. Confezione semplice ed elegante, in cui predominano il verde della campagna e della natura con un ulivo, elemento di spicco a livello geografico e protagonista della storia e dell’economia di questi luoghi. Tutto questo in contrasto con il nero dell’asfalto da cui lateralmente spicca un semaforo, simbolo urban per eccellenza dal cui “occhio verde” fuoriesce il collo della bottiglia Flaminio. Rivisitazione questa dell’ olio “urban”, perché l’olio non è più visto solo come condimento, ma come vero e proprio oggetto di design. Questo packaging, ideato dall’ufficio marketing della Società Agricola Trevi, è stato pubblicato in anteprima sul sito www.Packagingoftheworld.com ed è stato esposto al Lux Pack, fiera del packaging di lusso, che ha avuto luogo nel Principato di Monaco dal 24 al 26 ottobre scorsi. Questa confezione può essere un pratico e gustoso omaggio da utilizzare durante tutto l’anno oppure un’originale idea regalo per la più speciale di tutte le feste….Il Natale! Scheda Tecnica Olio Flaminio D.o.p. Umbria Colli Assisi-spoleto Monocultivar Moraiolo Descrizione Olio extravergine di oliva prodotto in Italia, da olive coltivate in Italia, a Trevi, in zona D.o.p. Umbria Colli Assisi-spoleto. Tipico per il suo sapore intenso. Tutta la filiera, dall’oliveto fino alla bottiglia, viene controllata e certificata con il sistema di Rintracciabilità Unaprol Uni En Iso 22005:08. Attraverso il numero identificativo, posto su ogni bottiglia, è possibile ricevere, con un sms, tutte le informazioni dal luogo di produzione fino alle analisi chimiche. Caratteristiche Periodo di raccolta: Mese di ottobre Sistema di estrazione: Ciclo continuo due fasi e mezzo a freddo entro le 12 ore dalla raccolta Imbottigliamento: In atmosfera controllata Aspetto dell’olio: Limpido Colore: Verde smeraldo con riflessi dorati Profumo: Fruttato di olive fresche Sapore: Intenso e corposo di olive appena molite, con retrogusto piacevolmente amaro e piccante Abbinamento: A crudo su tutti i piatti dai sapori pronunciati, ed anche su bruschette, insalate, carni rosse, grigliate di carne e verdure, bollito e zuppe di legumi. In cottura indicato quando si vuole ottenere il massimo della qualità. Confezioni e prezzo indicativo al pubblico Bottiglia bordolese in vetro scuro da 1,5 l € 30 In vendita nelle migliori enoteche, wine bar, gastronomie specializzate. La Società Agricola Trevi con queste confezioni, da una parte ha voluto rimanere legata alla tradizionalità utilizzando un materiale “povero” come il cartone naturale, e dall’altra ha pensato di esaltare il design utilizzando una serigrafia lucida spessorizzata. L’idea è stata quella di rivisitare le icone standard dell’imballaggio e riadattarle ai simboli di tutti i giorni: mani che raccolgono i frutti, bottiglie che contengono l’olio, il rispetto per l’ambiente e l’amore per la terra. Il nuovo packaging nasce dall’idea di dare una veste alle bottiglie di Olio Flaminio, come un lavoro di sartoria. Esempio ne è la confezione singola, realizzata in cartone naturale, perfettamente ritagliato sulla forma della bottiglia al fine di sollevarla, esporla, offrirla. A seconda delle preferenze, è possibile scegliere una delle tre referenze, da 750 ml, di Olio Flaminio della Società Agricola Trevi da confezionare e regalare in qualsiasi occasione. Il prezzo delle confezioni con l’ Olio Flaminio Fruttato o Delicato è di € 15, mentre il prezzo della confezione con l’Olio Flaminio D.o.p. È di € 22. La seconda confezione è stata creata per la degustazione delle tre diverse selezioni di Olio Flaminio. Infatti contiene tre bottiglie: Olio Flaminio D.o.p da 500 ml, Olio Flaminio Fruttato da 500 ml e Olio Flaminio Delicato da 500 ml. Il prezzo è di € 30. La Società Agricola Trevi oltre che puntare sulla qualità del suo olio extravergine d’oliva studia con accuratezza il packaging dei suoi prodotti per offrire ai suoi clienti confezioni innovative e di design, idee regalo di qualità e rigorosamente “made in Italy”. Tutte le confezioni di Olio Flaminio sono un ottimo modo per fare regali gustosi e prestigiosi all’insegna del gusto umbro. Il Natale è alle porte…è tempo di pensare alle confezioni regalo! Scheda Tecnica Olio Flaminio Fruttato Descrizione Olio extravergine di oliva prodotto in Italia, da olive coltivate in Italia, caratteristico per la media intensità dei suoi sapori. Caratteristiche Periodo di raccolta: fine ottobre-inizio novembre Sistema di estrazione: Ciclo continuo due fasi e mezzo a freddo entro 12 ore dalla raccolta Imbottigliamento: In atmosfera controllata Aspetto dell’olio: Limpido Colore: Verde smeraldo con riflessi dorati Profumo: Fruttato di olive fresche Sapore: caratteristico di olive fresche e fragranti, corpo deciso e piacevolmente piccante Abbinamento: A crudo su tutti i piatti dai sapori pronunciati, ed anche su bruschette, insalate, carni rosse, grigliate di carne e verdure, bollito e zuppe di legumi. In cottura da utilizzare per la preparazione di sughi e nelle fritture In vendita nelle migliori enoteche, wine bar, gastronomie specializzate. Scheda Tecnica Olio Flaminio Delicato Descrizione Olio extravergine di oliva prodotto in Italia, da olive coltivate in Italia, caratteristico per i suoi sapori dolci e delicati. Caratteristiche Periodo di raccolta: Inizio novembre Sistema di estrazione: Ciclo continuo due fasi e mezzo a freddo entro 12 ore dalla raccolta Imbottigliamento: In atmosfera controllata Aspetto dell’olio: Limpido Colore: Verde smeraldo con riflessi dorati Profumo: Fruttato di olive fresche Sapore: Finemente fruttato e rotondo con caratteristiche dolci Abbinamento: Ottimo a crudo su ogni piatto, in particolare con il pesce, i crostacei, le zuppe vegetali, i risotti, le carni bianche, il pesto e tutte le pietanze dai sapori delicati. In vendita nelle migliori enoteche, wine bar, gastronomie specializzate. Scheda Tecnica Olio Flaminio D.o.p. Umbria Colli Assisi-spoleto Monocultivar Moraiolo Descrizione Olio extravergine di oliva prodotto in Italia, da olive coltivate in Italia, a Trevi, in zona D.o.p. Umbria Colli Assisi-spoleto. Tipico per il suo sapore intenso. Tutta la filiera, dall’oliveto fino alla bottiglia, viene controllata e certificata con il sistema di Rintracciabilità Unaprol Uni En Iso 22005:08. Attraverso il numero identificativo, posto su ogni bottiglia, è possibile ricevere, con un sms, tutte le informazioni dal luogo di produzione fino alle analisi chimiche. Caratteristiche Periodo di raccolta: Mese di ottobre Sistema di estrazione: Ciclo continuo due fasi e mezzo a freddo entro le 12 ore della raccolta Imbottigliamento: In atmosfera controllata Aspetto dell’olio: Limpido Colore: Verde smeraldo con riflessi dorati Profumo: Fruttato di olive fresche Sapore: Intenso e corposo di olive appena molite, con retrogusto piacevolmente amaro e piccante Abbinamento: A crudo su tutti i piatti dai sapori pronunciati, ed anche su bruschette, insalate, carni rosse, grigliate di carne e verdure, bollito e zuppe di legumi. In cottura indicato quando si vuole ottenere il massimo della qualità In vendita nelle migliori enoteche, wine bar, gastronomie specializzate |
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