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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Marzo 2013
PARTENARIATO UE-MYANMAR. INCONTRO FRA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO, HERMAN VAN ROMPUY, IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, JOSÉ MANUEL BARROSO, E IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DELL´UNIONE DI MYANMAR, U THEIN SEIN  
 
 Bruxelles, 7 marzo 2013 - Il 5 marzo 2013, il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e il Presidente della Repubblica dell´Unione di Myanmar, U Thein Sein, ha convenuto che, alla luce della cambiamenti storici in Myanmar, che lavoreranno in partnership: - Per fare Myanmar in una democrazia moderna. Per garantire che i migliori standard internazionali sono soddisfatte, l´Ue collaborerà a stretto contatto con Myanmar tre rami dello Stato, nonché con la Commissione elettorale. I tre presidenti ha accolto con favore la volontà del Parlamento europeo e dal Hluttaws Myanmar a rafforzare la loro cooperazione. - Per ottenere una pace duratura. Senza pace non ci può essere né la democrazia né la prosperità in Myanmar. Il Governo si impegna a negoziati inclusive per una soluzione politica duratura. Questi dovrebbero affrontare lunghi differenze in piedi per raggiungere una pace sostenibile. L´ue continuerà a sostenere gli sforzi del governo per la pace e il Centro per la pace Myanmar. - Per promuovere i diritti umani e lo Stato di diritto per tutte le persone che vivono in Myanmar. Il governo ha adottato misure per garantire la libertà di espressione, di riunione e di associazione. Il rilascio dei prigionieri ha aperto un nuovo capitolo nella vita politica Myanmar. Il meccanismo di valutazione istituito dal governo - che comprende i membri dell´opposizione e ex detenuti - farà in modo che i casi rimanenti sono trattati in uno spirito di apertura e di riconciliazione. L´ue e Myanmar stabilirà il dialogo e la cooperazione in questo campo per aiutare il Myanmar rispettare i propri impegni. L´ue sosterrà gli sforzi del governo del Myanmar per costruire un sistema giudiziario indipendente, imparziale ed efficiente. - Per lavorare con il Myanmar come membro attivo e rispettato della comunità internazionale. A questo proposito la disponibilità del Myanmar di aderire agli accordi internazionali sui diritti umani e il protocollo aggiuntivo agli accordi globali dell´Aiea garanzie è particolarmente importante. - Per creare un partenariato Ue-myanmar in commercio e gli investimenti. Le fondamenta di crescita e di prosperità per tutti i cittadini del Myanmar saranno definite attraverso riforme economiche di attuazione la visione del governo di persone centrate sviluppo economico e sociale, l´economia di mercato e condizioni di parità per le imprese. Queste riforme sono già state avviate. A sostegno di questo processo di riforma globale, l´Ue ha avviato il processo per ripristinare il prima possibile il libero accesso al mercato europeo, tra cui il trattamento preferenziale sotto Spg / Eba. Come passo successivo l´Unione europea e Myanmar valuterà la fattibilità di un accordo bilaterale di investimenti per aumentare i flussi di investimento. Entrambe le parti promuovere le migliori pratiche in materia di responsabilità sociale e investimenti responsabili. Entrambe le parti hanno inoltre convenuto di adottare misure concrete per promuovere e approfondire la partnership commerciali e la cooperazione economica. - Lavorare insieme per la preparazione, la risposta e la resilienza alle emergenze, con la costruzione di un sistema di risposta professionale ed efficace. - Per costruire un partenariato per lo sviluppo. In linea con l´Accordo di Nay Pyi Taw e piano d´azione del Governo e l´impegno per la riduzione della povertà, l´Unione europea è a sua volta impegnata a mantenere la sua assistenza per la maggiore priorità di sviluppo nazionali. L´ue assistere il governo del Myanmar nei suoi sforzi per costruire un futuro più prospero. L´ue continuerà a sostenere lo sviluppo del Myanmar attraverso i suoi programmi di cooperazione. In parallelo, entrambe le parti si impegnano a stabilire un dialogo politico globale in materia di sviluppo sostenibile. - Per portare le nostre società più stretta, attraverso scambi accademici, contatti con i media, il turismo e la cooperazione culturale. Il governo di Myanmar si impegna a proteggere il patrimonio culturale del Myanmar e a tal fine si considera che offre un edificio adatto a zona di conservazione del patrimonio di Yangon per l´istituzione di una Casa Europa. Myanmar è impegnata al turismo sostenibile a beneficio del popolo di Myanmar, le loro tradizioni e la cultura. Myanmar accoglie anche la cooperazione con l´Ue nel settore della conservazione del patrimonio nazionale e di ricostruzione. -Per mantenere lo slancio del partenariato e di trasformare questi impegni in realtà, entrambe le parti istituire una task force congiunta. Esso si riunirà in Myanmar nel mese di novembre per valutare i progressi e sviluppare ulteriormente la cooperazione in futuro.  
   
   
IL PRESIDENTE DEL MYANMAR SI È IMPEGNATA A PROSECUZIONE DELLE RIFORME, NEL CORSO DI UN DIBATTITO CON I DEPUTATI EUROPEI  
 
Strasburgo, 7 marzo 2013 - Il Il Myanmar continuerà a monitorare costantemente la via della pace", ha assicurato il presidente U Thein Sein ai membri del Consiglio Affari esteri e lo sviluppo il Martedì. Il suo governo "è fermamente impegnata a trovare una soluzione politica negoziata" per porre fine alle divisioni interne del paese, ha detto. I deputati hanno invitato il ministro degli Esteri U Maung Lwin Wunna, presente anche, per garantire che le riforme democratiche sono irreversibili. "Le sanzioni dell´Unione europea contro il Myanmar sono state sospesi e sono grato", ha detto U Thein Sein presidente durante la sua prima visita al Parlamento europeo. Tuttavia, ha chiesto che le sanzioni siano sollevate completamente, al fine di rafforzare la fiducia degli investitori. L´unione europea ha sospeso le sanzioni nel mese di aprile in risposta al l´inizio delle riforme. Kachin Stato e minoranza Rohingya - Michèle Striffler (Ppe, Fr), le cui osservazioni sono state condivise da altri membri ha detto che la situazione umanitaria nello Stato Kachin e Rakhin rimasto "estremamente preoccupante" per il Parlamento. "Abbiamo bisogno di affrontare le cause fondamentali del conflitto", ha insistito. Il ministro degli Esteri U Maung Lwin Wunna, ha detto che il governo avrebbe costruire un futuro di pace con tutte le 100 comunità etniche, compresa la minoranza Rohingya, privi di cittadinanza dal 1982. Liberare i prigionieri politici e la fine del lavoro forzato - "Ci auguriamo che tutti i prigionieri politici siano rilasciati", ha detto Barbara Lochbihler (Verdi / Ale, De), presidente della sottocommissione per i diritti umani in Parlamento. Al fine di lottare contro le continue violazioni dei diritti umani, ha chiesto che le riforme sono una dimensione in materia di diritti umani. Inoltre, ha detto che una delegazione di parlamentari visitare il paese nel mese di aprile. L´impegno del governo di porre fine ai lavori forzati per il 2015 vanno applicate correttamente, parlamentari insistito. Essi chiedono inoltre maggiore sostegno per la nascita di una società civile attiva. Rafforzare i controlli sul governo - "Sono rimasto scioccato che i membri del Parlamento in Myanmar non hanno alcun controllo", ha detto Ana Gomes (S & D, Pt), suggerendo che il ministro dovrebbe seguire l´esempio di altri paesi della regione hanno hanno condotto la loro transizione democratica con successo.  
   
   
UE E AVVIANO NEGOZIATI THAILANDIA PER ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO  
 
Bruxelles, 7 marzo 2013 - Il 6 marzo 2013, presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e il primo ministro thailandese, Yingluck Shinawatra, ha avviato i negoziati per un accordo di libero scambio (Als) tra l´Unione europea e la Thailandia. Commissario Ue al commercio De Gucht e il ministro del Commercio thailandese Boonsong aveva incontrato il giorno prima di accettare formalmente l´avvio dei negoziati. L´ambizione è di concludere un accordo globale che copra le tariffe, le barriere non tariffarie e le questioni commerciali o connesse, come i servizi, gli investimenti, gli appalti, gli aspetti normativi, la concorrenza e lo sviluppo sostenibile. Il lancio di negoziati di libero scambio segna un passo importante nelle relazioni Ue-thai relazioni, già forte di un accordo di partenariato e cooperazione. Il primo ciclo di negoziati si dovrebbe aver luogo prima della pausa estiva. La Thailandia è terzo partner commerciale dell´Ue all´interno Asean e l´Unione europea è il terzo partner commerciale più grande della Thailandia, il commercio tra di loro nel 2012 raggiungendo quasi € 32 miliardi. L´ue è inoltre uno dei maggiori investitori in Thailandia con le scorte di investimento un valore di oltre € 14 miliardi nel 2011. L´accordo di libero scambio con la Thailandia dovrebbe fornire sostanziali benefici economici e mettere l´Unione europea alla pari con i partner che hanno già concluso accordi di libero scambio con la Thailandia (Cina, India, Giappone, Corea, Australia e Nuova Zelanda). Ue-asean Relazioni commerciali - La Thailandia è l´ultimo di una serie di paesi dell´Asean a negoziare un accordo di libero scambio con l´Ue. Alla fine del 2012, l´Unione europea ha concluso con successo i negoziati con Singapore ( Ip/12/1380 ) e ha negoziato con la Malesia e il Vietnam dal 2010 e nel 2012 ( Ip/12/689 ). L´ue ha iniziato la sua politica di chiusura accordi bilaterali con i singoli paesi dell´Asean nel dicembre 2009, quando gli Stati membri dell´Ue ha dato il via libera per la Commissione europea a spingere per accordi di libero scambio. Nel perseguire questo approccio bilaterale, obiettivo ultimo dell´Ue è un accordo con l´Asean nel suo complesso, una delle regioni più dinamiche del mondo. L´associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico (Asean) ha dieci paesi membri: Brunei Darussalam, Myanmar, Ca mbodia, Indonesia, Laos, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam. Nel complesso, nel 2011 l´Asean era quinto partner commerciale dell´Ue con € 212.800.000.000 degli scambi di beni e servizi. L´ue è il terzo partner commerciale dell´Asean dopo la Cina e il Giappone, che rappresentano circa il 10,5% del commercio del blocco. L´ue è di gran lunga il più grande investitore in materia di contabilità paesi Asean per una media del 17,1% degli Ide nel periodo 2009-2011. Ue-thailandia Relazioni commerciali - La Thailandia è uno dei 10 membri dell´Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico (Asean). I paesi dell´Asean, insieme, sono terzo partner commerciale dell´Ue è fuori dall´Europa annuale commercio bilaterale di beni e servizi di un po ´di € 213.000.000.000. La Thailandia è terzo partner commerciale dell´Ue all´interno dell´Asean (e 24 del totale degli scambi dell´Ue). Al contrario, l´Unione europea è il terzo partner commerciale più grande della Thailandia (dopo il Giappone e Cina). Figure commerciali per il 2012 (merci): Esportazioni dell´Ue verso la Thailandia: € 14800000000. Importazioni dell´Ue dalla Thailandia: € 16900000000. Scambi totali di beni: € 31700000000. Esportazioni dell´Ue sono dominate da prodotti ad alta tecnologia tra cui elettrodomestici e macchine elettriche, prodotti farmaceutici, veicoli , metalli preziosi e strumenti ottici. Thailandia elementi chiave per l´esportazione includono apparecchi e macchinari elettrici, alimentari, materie plastiche / gomma, veicoli e metalli preziosi / perle. L´ue è uno dei maggiori investitori stranieri in Thailandia con le consistenze degli investimenti valore 14070000000 € nel 2011.  
   
   
IL PRESIDENTE UE BARROSO INCONTRA YINGLUCK SHINAWATRA, PRIMO MINISTRO DELLA THAILANDIA  
 
Bruxelles, 7 Marzo 2013 – Di seguito l’intervento di José Manuel Durão Barroso Presidente della Commissione europea dopo l´incontro di ieri con Yingluck Shinawatra, primo ministro della Thailandia: “ Buon pomeriggio signore e signori, Vorrei dare il benvenuto al primo ministro Shinawatra alla Commissione europea. La Thailandia è un amico di lunga data dell´Unione europea e la sua visita è una prova dei nostri rapporti sempre più stretti e maturi. Ho avuto il piacere di incontrare il primo ministro a Bangkok lo scorso novembre, e sono contento che ha accettato il mio invito a visitare Bruxelles. A quel tempo, abbiamo affermato il nostro impegno per accelerare i negoziati dell´accordo di partenariato e di cooperazione di lavoro al lancio di un Accordo di libero scambio entre le Ue e Thailandia. Nei quattro mesi tra le nostre due riunioni si è-stato progressi molto significativi in ​​due tesi di campi. Questo lavoro mostra il senso di impegno e la grande importanza che attribuiamo ai nostri rapporti bilaterali entrambi. Sono quindi molto lieto di annunciare due risultati molto concreti: In primo luogo, come lei ha appena assistito, abbiamo concluso Attraverso i negoziati in materia di cooperazione accordo di partenariato fra l´Unione europea e la Thailandia - un risultato significativo non meno di 9 anni effettivi di negoziati. Con riserva di approvazione da parte degli Stati membri dell´Unione europea, il nuovo accordo sarà elevare la nostra collaborazione ad un livello superiore, più adatto alle attuali sfide globali e le nostre ambizioni politiche. Il rispetto dei diritti umani e della lotta contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa sono elementi essenziali del presente accordo di cooperazione di partenariato, che riaffermare norme internazionali, come la lotta al terrorismo, la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata. L´accordo, inoltre, migliorare le relazioni bilaterali in diversi settori quali l´ambiente, l´energia ei trasporti. In secondo luogo, sono lieto di annunciare, insieme al Primo Ministro Shinawatra, l´avvio di negoziati su un accordo di libero scambio all’interno dell´Unione europea e la Thailandia. Il nostro commercio bilaterale è pari nel 2011 a quasi € 30 miliardi, e gli Stati Uniti hanno investitore est aussi molto significativo in Thailandia, sono profondamente convinto che questo accordo di libero scambio gratuito vantaggi sostanziali può portare al nostro commercio e gli investimenti già forte rapporto. Quindi, il mio messaggio di oggi è molto chiaro: stiamo entrando in una nuova era nelle nostre relazioni. Oggi abbiamo discussed aussi, negli scambi molto aperto e cordiale, la situazione in Europa e in Thailandia e ho avuto l´occasione per congratularmi e lodare primo ministro Shinawatra, per la fase storica dei colloqui di pace di lancio con i gruppi ribelli di rappresentanti musulmani nel sud della Thailandia. Questa è una decisione coraggiosa che sosteniamo pienamente. Nel nostro incontro abbiamo discusso committenti questioni regionali. La Thailandia è un partner importante per l´Unione europea e un ruolo centrale in Asean. L´ue vuole che l´integrazione Sud-est asiatico regionale per avere successo: un forte Asean sarà un bene per la prosperità del Sud-est asiatico e buono per la stabilità della regione. Regionalismo aperto è un pilastro centrale per rafforzare il multilateralismo a livello globale. E ´molto felice di aussi dirvi che stiamo facendo progressi nel rapporto entre le dell´Unione europea e l´Asean. Thailandia, come un buon amico, è-stato molto favorevole a questo. Signora Presidente del Consiglio, La nostra collaborazione, a parte i principi tesi molto consistenti che sono stati formulati in nostro accordo di partenariato di cooperazione, è molto efficace e pragmatico, benefici tangibili consegnate ai nostri cittadini ´vita. Riso tailandese famoso Ha obtenues solo lo stato di un ´indicazione geografica´. Ho il piacere di presentarvi con questo certificato di Khao Hom Mali Thung Kula Ronghai. Questa è la prima indicazione geografica Thai que les dell´Unione europea e riconosce aussi la prima volta per un prodotto dal sud-est asiatico. E stiamo discutendo altre indicazioni geografiche aussi tra la Thailandia e l´Unione europea. Il primo ministro Shinawatra Negli ultimi mesi abbiamo dato una spinta decisiva nelle nostre relazioni bilaterali. Abbiamo beens di lavoro con determinazione per portare la nostra relazione ad un livello superiore e veramente promettente. La vostra visita qui oggi, il primo ministro, questo progresso marchi nel miglior modo possibile. Sono lieto che stiamo percorrendo questo cammino insieme. Quindi, ancora una volta, grazie per aver accettato l´invito e vi auguro tutto il meglio.  
   
   
EUROBAROMETRO: I CITTADINI IMPEGNATI NELLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA, ANCORA MOLTA STRADA DA FARE PER IMPEGNARSI IN DIBATTITI PUBBLICI EUROPEI  
 
Bruxelles, 7 marzo 2013 - Mentre l´Europa deve affrontare sfide economiche e sociali, i cittadini dell´Ue continuano a impegnarsi in attività di democrazia partecipativa, tra cui firmare petizioni e diventare membri attivi di organizzazioni non governative, in particolare a livello locale e nazionale. Un Eurobarometro Flash misura l´impegno dei cittadini europei mostra che la fiducia organizzazioni della società civile di influenzare le politiche e fare la differenza nella vita delle loro comunità. Il 6 marzo, al Comitato economico e sociale europeo (Cese) presenterà ufficialmente l´Eurobarometro Flash "´Engagement europei alla democrazia partecipativa" durante la giornata della società civile 2013 conferenza. Il sondaggio è stato commissionato dalla Commissione europea in risposta a una richiesta del Comitato. Anche sullo sfondo della crisi, con una disoccupazione in crescita e austerità nella maggior parte d´Europa, l´Eurobarometro Flash dimostra che le persone sono coinvolte e / o le loro organizzazioni la fiducia della comunità. Relativamente poche persone sono, in media, i membri delle organizzazioni della società civile. Tuttavia, l´indagine mostra che vi è un alto livello di fiducia nei confronti della società civile, tra gli europei, che sono convinti che le organizzazioni non governative possono svolgere un ruolo politico e influenzare le politiche. Tuttavia, le organizzazioni della società civile sono considerati nell´indagine come più probabilità di influenzare il processo decisionale a livello locale e nazionale (75% e 70% rispettivamente) che a livello dell´Unione europea (53%). Principali risultati - (mostrando una media dell´Ue-27 - dati sarà ovviamente variano da paese a paese) La maggioranza (59%) delle persone pensa organizzazioni non governative condividere i propri interessi e valori. La maggioranza degli intervistati (54%) ritiene che il voto alle elezioni europee o partecipare a una Ong può influenzare i rispondenti processo decisionale politico e anche di più (7 su 10) pensa che il voto alle elezioni locali o nazionali è un modo efficace per influenzare le decisioni politiche . Un terzo (34%) degli intervistati ha dichiarato di aver firmato una petizione negli ultimi due anni. 24% hanno trasmesso le loro opinioni su questioni pubbliche ad un rappresentante eletto a livello locale / regionale, il 10% a livello nazionale e il 4% a livello Ue.  
   
   
UE: BIRMANIA, GLI ANNI DELLE RIFORME DEMOCRATICHE  
 
Bruxelles, 7 marzo 2013 - La Birmania sta attraversando un periodo delicato di costruzione democratica attraverso una seria di riforme che girano la pesante pagina di una dittatura militare al potere dagli anni Sessanta. Il 5 marao il presidente Thein Sein e il ministro agli Affari esteri U Wunna Maung Lwin sono stati in Parlamento per confrontarsi con i deputati sulla situazione del paese. Abbiamo incontrato Werner Langen, alla testa delle delegazione per i rapporti con la Birmania. Negli ultimi anni la Birmania ha fatto molti sforzi per consolidare la democrazia. Uno dei gesti più significativi è stato la liberazione del leader dell´opposizione, e vincitrice del premio Sakharov nel 1990, Aung San Suu Kyi nel novembre 2010. A seguito della liberazione il suo partito ha conquistato 43 dei 45 seggi alle elezioni del 2012. In risposta alla riforme proposte l´Ue e gli Stati Uniti hanno sospeso le sanzioni. Werner Langen, deputato tedesco e leader della delegazione di undici deputati in missione in Birmania nel febbraio 2012, si è espresso in maniera molto ottimista rispetto alla transizione democratica del paese: "Sono contento che il presidente birmano abbia accettato l´invito del Pe e sono convinto che sia sincero rispetto alla volontà di cambiare il paese. È chiaro che ci vorranno almeno dieci anni prima che le cose siano come devono essere, ma la Birmania sta prendendo la buona direzione". Il ruolo dei paesi vicini non è da sottovalutare: "È anche grazie al sostegno dei paesi vicini che la Birmania si è aperta e ha sviluppato la propria economia. Il prossimo anno sarà alla presidenza dell´Asean". Nonostante i progressi il Pe continuerà a essere vigilante rispetto alla situazione dei diritti umani. In particolare rispetto alle minoranze che vivono in Birmania. Il ministro degli Affari esteri U Wunna Maung Lwin incontrerà i deputati della commissione agli Affari esteri alle 15 e 30.  
   
   
DICHIARAZIONE COMUNE DEI PORTAVOCE DI ALTO RAPPRESENTANTE / VICEPRESIDENTE CATHERINE ASHTON E IL COMMISSARIO ŠTEFAN FüLE SUL VOTO DI SFIDUCIA DEL PARLAMENTO MOLDAVO  
 
Bruxelles, 5 marzo 2013 - Commentando la mozione di sfiducia passata il 5 marzo a maggioranza dei membri del Parlamento moldavo contro il Governo della Repubblica di Moldova, i portavoce di Catherine Ashton, Alto rappresentante dell´Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione, e Štefan Füle, commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato, hanno espresso le seguenti osservazioni: "Prendiamo atto del voto di sfiducia di oggi del Parlamento della Repubblica di Moldova e la destituzione del governo moldavo che ne consegue. La Moldova ha fatto notevoli progressi nel suo processo di liberalizzazione dei visti e la conclusione dei negoziati su un ambizioso Ue-moldova accordo di associazione è ormai in vista. Facciamo appello a tutti i gruppi politici e non affiliati membri del Parlamento moldavo di avviare un autentico dialogo politico senza indugio, al fine di raggiungere una maggioranza forte e stabile impegnata a promuovere i valori democratici e dello Stato di diritto, nonché il perseguimento percorso verso l´associazione politica e l´integrazione economica con l´Ue, a beneficio dei cittadini della Repubblica di Moldova. "  
   
   
ZANONI: “AMIANTO A STRASBURGO? CHIUDIAMO LA DOPPIA SEDE DEL PARLAMENTO EUROPEO”  
 
Strasburgo, 7 marzo 2013 - Trovare tracce di amianto nella sede del Parlamento europeo di Strasburgo. Zanoni: “Cogliamo la palla al balzo per chiudere la doppia sede. Basta sprechi europei in tempi di crisi economica” “Amianto al Parlamento europeo di Strasburgo? Un motivo in più per chiudere per sempre la doppia sede e rinunciare a uno spreco di risorse pubbliche vergognoso specie in un momento di crisi come questo”. È il commento dell´eurodeputato Andrea Zanoni al ritrovamento di tracce di amianto nella sede del Parlamento europeo di Strasburgo. “L´unione europea non può più permettersi sprechi e capricci come la doppia sede del parlamento. Cogliamo al volo l´occasione del ritrovamento di questa pericolosissima fibra per chiudere per sempre la doppia sede”. Un´area limitata del complesso del Parlamento europeo a Strasburgo è stata chiusa dopo che delle analisi avevano rivelato una debole contaminazione di amianto, a seguito di un errore durante i lavori di ristrutturazione dell´edificio Winston Churchill, subappaltati a un´impresa privata. “Un simile spreco è, oltre che scandaloso di per se stesso, offensivo delle migliaia, anzi milioni di cittadini colpiti dalla crisi che faticano ad arrivare alla fine del mese. Come eurodeputato, cittadino italiano ed europeo, mi sembra assurdo continuare a sperperare in questo modo i soldi della collettività”, conclude l´eurodeputato.  
   
   
«GIORNATA EUROPEA DEI GIUSTI», PODESTÀ: «CELEBRIAMO CHI HA SACRIFICATO LA PROPRIA VITA PER UNA SOCIETÀ PIÙ GIUSTA E SOLIDALE»  
 
Milano, 7 marzo 2013 - «Sento di condividere con i cittadini un pensiero dedicato a chi, sacrificando la propria vita, s’è messo a disposizione dell’umanità per contrastare ogni forma di sopruso o di totalitarismo – ha dichiarato ieri il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, in occasione della “Giornata europea dei Giusti” -. La scelta opportuna dell’Europarlamento di celebrare l’impegno di chi ha contribuito alla creazione di una società più giusta e solidale dimostra la sensibilità dell’Ue non solo verso le violenze che, ancora oggi, insanguinano il mondo ma pure nei confronti di coloro che, a vario titolo, si battono affinché tali scempi cessino di mietere vittime. In tal senso, l’esempio di Moshe Bejski, al quale è ispirata la ricorrenza, rappresenta al meglio la sfida che tutti noi dovremmo accogliere per consegnare ai nostri figli un futuro privo di intolleranze ed antisemitismi».  
   
   
MEDITERRANEO - PROGRAMMA EX ENPI, REGIONE SARDEGNA CONFERMATA AUTORITÀ DI GESTIONE  
 
 Roma, 7 marzo 2013 - La Sardegna conferma il suo ruolo guida, come autorità di gestione, del progetto Eni, ex Enpi. L´ha reso noto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, dopo la decisione (con dieci voti a favore) del comitato di programmazione congiunta Eni (Strumento Europeo di Vicinato) Cbc (Cooperazione Transfrontaliera), Bacino del Mediteraneo (ex Enpi). Il comitato è costituito da 14 Paesi, con una popolazione complessiva di circa 110 milioni di cittadini. Il programma Eni è un´azione di cooperazione transfrontaliera che coinvolge, oltre ai paesi europei, i partner delle Regioni costiere dl Mediterraneo. Nella sua edizione precedente è stato finanziato con 173 milioni di euro destinati a promuovere azioni e progetti definiti dai paesi partecipanti. "Consolidiamo così - ha evidenziato Cappellacci - la nostra azione di prospettiva su quel bacino del Mediterraneo che deve essere considerato dall´Europa un´opportunità. La Sardegna per la sua posizione geografica, e ora anche per una positiva esperienza riconosciuta a livello nazionale ed internazionale, continua a recitare un ruolo da protagonista".  
   
   
RAZIONALIZZAZIONE SOCIETÀ: NUOVE DIRETTIVE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO PER RIDURRE LE PARTECIPAZIONI INDIRETTE  
 
Venezia, 7 marzo 2013 - Su proposta dell’assessore al bilancio e agli Enti locali, Roberto Ciambetti e in esecuzione delle deliberazioni del 2010 e 2012 che avevano monitorato le attività delle società controllate e stabilito limitazioni e riduzioni dei costi (compensi, consulenze, sponsorizzazioni, ecc.), la Giunta regionale del Veneto ha approvato un provvedimento con il quale vengono emanate apposite direttive alle società partecipate dalla Regione per l’avvio di processi di razionalizzazione delle partecipazioni societarie detenute dalle stesse, al fine di attuare politiche di contenimento della spesa. Il sistema regionale, infatti, è composto innanzitutto da società partecipate in via diretta. Di queste l’Ente ha la proprietà delle quote azionarie o sociali (talune sono gestite attraverso la finanziaria Veneto Sviluppo) e, a loro volta, le stesse hanno acquisito partecipazioni in altre società, le cosiddette partecipazioni societarie regionali indirette. “Proseguendo nell’opera di razionalizzazione e snellimento dell’apparato regionale complessivo che da tempo abbiamo intrapreso – spiega Ciambetti –, intendiamo riordinare anche il sistema delle partecipazioni indirette, non solo per necessità di adeguamento a un quadro normativo notevolmente mutato, ma in quanto ciò risponde a quegli obiettivi di efficienza gestionale e di equilibrio economico – finanziario che ci siamo dati”. In sintesi, la Giunta ha stabilito che le società direttamente partecipate o controllate dalla Regione del Veneto, a esclusione di quelle per cui è in atto un procedimento di cessione, dovranno presentare entro il prossimo 31 marzo un documento ricognitivo e una proposta di piano di razionalizzazione delle società dalle stesse partecipate, in base a criteri di opportunità strategica, a considerazioni sugli assetti del personale, al trend dei risultati economici, ecc. Le società strumentali che ricevono dalla Regione affidamenti ‘in house’, dovranno nel proprio piano prevedere obbligatoriamente la dismissione di tutte le partecipazioni in società che non abbiano oggetto analogo a quello delle società partecipanti e che siano incompatibili con i requisiti dell’”in house providing”. Dovrà, inoltre, essere valutata l’eventuale convenienza di fusioni, anche di singoli rami d’azienda, con la società partecipante. Le partecipazioni che non possono essere mantenute in capo alla società o che comunque si vogliono dismettere, potranno essere poste in liquidazione, o cedute a terzi, o conferite alla Veneto Sviluppo o, infine, trasferite alla Regione. Dopo che gli uffici regionali avranno valutato i piani presentati, la Giunta approverà il programma di riorganizzazione delle società indirette con l’obiettivo di ridurre da un terzo alla metà le attuali sessanta partecipazioni indirette. “Su indicazione del presidente Zaia – ha concluso l’assessore Ciambetti – questo processo di razionalizzazione sarà esteso alle partecipazioni detenute oltre che dalle società anche dagli enti regionali”. La Regione ha intrapreso da tempo un percorso di razionalizzazione delle partecipazioni regionali: qualche anno fa ha conferito alla Veneto Sviluppo una parte considerevole di quote di otto società detenute direttamente e nei mesi scorsi, anche in ottemperanza alle nuove disposizioni normative in materia, ha avviato un importante riassetto del sistema che porterà, tra l’altro, alla dismissione delle quote di quattro società (College Valmarana Morosini S.p.a., Rovigo Expò S.p.a., Insula S.p.a., Sis S.p.a.) e alla fusione di altre quattro “immobiliari” (Terme di Recoaro S.p.a., Società Veneziana Edilizia Canalgrande S.p.a., Immobiliare Marco polo s.R.l., Rocca di Monselice s.R.l.) in un’unica società di gestione.  
   
   
LOMBARDIA: IL CONSOLE GENERALE DELLA CINA IN VISITA DA FORMIGONI  
 
Milano, 7 marzo 2013 - Il presidente della Regione Roberto Formigoni ieri ha ricevuto a Palazzo Lombardia il Console generale della Repubblica Popolare Cinese, signora Liang Hui, che lascerà il suo incarico a Milano a fine mese. Tra i temi del colloquio, le relazioni tra Lombardia e Cina ed Expo 2015.  
   
   
VENETO: IL NUOVO GOVERNO NON CONTEGGI NEL PATTO DI STABILITÀ I FONDI SPECIALI PER I COMUNI DI CONFINE  
 
 Venezia, 7 marzo 2013 - “La logica burocratica può anche generare mostri, come quello di stanziare fondi speciali per i Comuni che confinano con Regioni a Statuto autonomo e contestualmente impedire che questi stessi fondi vengano usati per investimenti in quanto scatta il meccanismo del Patto di stabilità. Per evitare una follia che ricordi il paradosso del Comma 22, ho chiesto che il Governo dica con chiarezza che le spese sostenute con questi soldi non rientrano nel patto di stabilità”. L’assessore Roberto Ciambetti ha citato Joseph Heller e il suo Comma 22 (“Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo”) nello spiegare quest’oggi in una pausa dei lavori del Consiglio regionale ad alcuni sindaci di Comuni che confinano con il Friuli e il Trentino, lo scopo della sua iniziativa con la quale ha chiesto una precisa presa di posizione da parte del Governo. “Il Governo tecnico fa orecchie da mercante – ha precisato Ciambetti – e nonostante le mie sollecitazioni non ha ancora risposto. Personalmente credo che il prossimo esecutivo, più politico e mi auspico comunque più attento alle istanze del territorio, riuscirà a risolvere la matassa e a dare disposizioni precise. Capisco che molti Comuni, soprattutto i minori, si trovino in difficoltà, perché da un lato viene dato loro un finanziamento anche cospicuo come quello previsto dai cosiddetti ‘Fondi Letta’, dall’altro viene impedito loro di spendere questi soldi, che, soprattutto nelle comunità minori, rappresentano autentico ossigeno anche per l’economia locale”.  
   
   
AL VIA NELLE MARCHE IL “PROGETTO APPENNINO”, LA GIUNTA DEFINISCE LE LINEE DI INDIRIZZO.  
 
Ancona, 7 marzo 2013 - Prende il via la sperimentazione del “Progetto Appennino” con la definizione delle linee di indirizzo per la presentazione di progetti da parte delle Amministrazioni provinciali. Lo stabilisce una delibera di Giunta, in attuazione dell’articolo 26 della legge regionale n.31 del 2009: il Progetto Appennino verrà avviato individuando i progetti pilota da attivare nei territori montani. I fondi stanziati dalla Regione per questa iniziativa ammontano a 1.250.000 mila euro. “Favorire l’accesso al lavoro nell’ambito della forestazione, della difesa del suolo e della manu-tenzione del verde – specifica il presidente, Gian Mario Spacca - rappresenta una efficace ri-sposta alla crisi occupazionale e alla fragilità dei sistemi economico-sociali montani. Si rilanciano così questi settori che sono strategici per il riequilibrio territoriale, per lo sviluppo del turismo e per la tutela ambientale, anche contro il rischio del cambiamento climatico”. “Il Progetto – aggiunge Spacca – rappresenta l’attuazione degli impegni assunti dalla Regione con la firma della Carta di Fonte Avellana e costituisce un programma di interventi nell’Appennino marchigiano che coinvolge, oltre alla Regione, le Comunità montane, i Comuni, i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione e le Cooperative forestali. Tra le finalità del progetto, specifica la delibera, dare continuità nel tempo e nel territorio alle attività di manutenzione, recupero e salvaguardia, miglioramento, valorizzazione e messa in si-curezza del patrimonio forestale e naturale attraverso un’occupazione stabile delle maestranze che già lavorano nel settore così da garantire anche il presidio del territorio e la residenza nelle aree rurali e montane. E’ una possibilità per far fronte all’emergenza occupazionale individuando interventi organici, in conformità con gli indirizzi programmatici della Regione e del suo Piano Forestale, in grado di offrire garanzie lavorative ai lavoratori in mobilità e in cassa integrazione delle aziende del territorio da reimpiegare nel campo della difesa del suolo.” Per dare avvio ai progetti, la Regione metterà a disposizione risorse che verranno assegnate tramite specifici bandi ed ha richiesto alle Amministrazioni provinciali, che potenzialmente po-tranno beneficiare degli interventi sui territori di loro competenza, di partecipare con una quota di cofinanziamento. La delibera stabilisce che i progetti che possono essere oggetto di valuta-zione da parte della Regione per l’individuazione delle aree in cui avviare la sperimentazione del Progetto, con un cofinanziamento provinciale pari almeno al 40% di tale costo. La deliberazione fissa il 2 aprile 2013 come data limite entro cui i progetti di massima dovranno pervenire presso gli uffici competenti della Regione Marche.  
   
   
LA GIUNTA DELLE MARCHE APPROVA LA PROPOSTA DI LEGGE CHE SCIOGLIE LE COMUNITA’ MONTANE.  
 
Ancona, 7 marzo 2013 - Comunità montane addio. La giunta regionale, nel corso della seduta di ieri , ha approvato una proposta di legge, da sottoporre all’esame del Consiglio regionale, che prevede lo scioglimento delle Comunità Montane, con la previsione di Unioni Montane più snelle ed economicamente più sostenibili, che associno funzioni e servizi. “E’ una scelta di semplificazione dei livelli istituzionali – spiega il presidente Gian Mario Spacca – che però salvaguardia le funzioni di tutela e valorizzazione delle aree montane. Era necessario adeguare al mutato quadro normativo l’assetto delle Comunità montane della Regione per favorire sia la gestione associata delle funzioni comunali sia per assicurare la razionalizzazione delle strutture operanti nel territorio, evitando così la sovrapposizione di enti. L’idea ispiratrice di fondo – prosegue - è dunque quella di prevedere l’Unione montana, che si collochi in una logica di continuità istituzionale con le Comunità montane per quanto riguarda lo svolgimento delle funzioni di promozione e valorizzazione della montagna e di esercizio associato delle funzioni comunali, ma che consenta di realizzare, nello stesso tempo, i principi di ottimizzazione delle risorse finanziarie ed umane esistenti”. Storicamente sono state infatti le Comunità montane ad occuparsi della gestione associata oltre che della tutela e valorizzazione del territorio montano. “L’esperienza delle Comunità montane per la difesa a valorizzazione dei territori montani – continua Spacca – va comunque salvaguardata, valorizzata e sviluppata. Una volontà emersa del resto nel corso degli incontri con gli amministratori interessati”. “La nostra scelta va nella direzione del risparmio e della semplificazione – chiarisce l’assessore agli enti locali Antonio Canzian -. Nel caso di accorpamento non si risolverebbe il problema dell’esiguità delle risorse economiche disponibili in rapporto agli investimenti di cui il territorio necessita, tenendo conto dei costi non del tutto comprimibili del personale e dei mutui accesi. La previsione del subentro dei Comuni, potrebbe invece determinare problemi in relazione alla successione nei rapporti giuridici attivi e passivi e un’ulteriore limitazione delle possibilità di investimento e di riequilibrio del divario esistente fra entroterra e costa, in questa fase di straordinaria ristrettezza economica per i piccoli Comuni. Questa proposta di legge – conclude Canzian - tende invece a conservare sul territorio, per quanto possibile, le funzioni delle Comunità montane, adattandoli alle mutate esigenze statali e assicurando il contenimento delle spese di funzionamento”. La Regione recepisce in questo modo anche le disposizioni sulla spending review in base alla quale nei Comuni montani con meno di 3000 abitanti questo esercizio deve svolgersi esclusivamente mediante convenzione o Unione dei Comuni. Nelle Marche ben 72 Comuni sui 98 appartenenti alle 9 Comunità montane, hanno meno di 3000 abitanti e sono quindi soggetti alla normativa statale relativa agli obblighi di associare le funzioni fondamentali nelle Unioni Montane. Contenuti Della Proposta Di Legge La procedura per la costituzione delle Unioni montane, oggetto della pdl, prevede innanzitutto la rideterminazione da parte della Giunta regionale degli ambiti territoriali montani. Prima di questo i Comuni interessati avranno la facoltà di richiedere di recedere o aderire alla Comunità montana ancora esistente. Gli ambiti rideterminati costituiscono la dimensione ottimale per l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali nel territorio interessato. Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, in ciascuno degli ambiti territoriali suddetti può essere costituita un’Unione montana. Ufficialmente ciò avverrà dopo l’approvazione dello Statuto e l’elezione del suo presidente. Entro 60 giorni dalla data di costituzione della Unione montana, la Giunta regionale dispone la soppressione della corrispondente Comunità montana e l’Unione montana subentra in tutti i rapporti giuridici della Comunità montana soppressa. Sono organi dell’Unione montana il consiglio, il presidente e la giunta, nonché l’organo di revisione economico-finanziaria. Il primo è composto dai sindaci dei Comuni membri, anche al fine di rafforzarne la natura di ente espressione diretta dei Comuni. Il presidente è eletto dal consiglio tra i propri componenti. La giunta è composta dal presidente e da un numero di assessori, nominati dal consiglio tra i propri componenti. Il consiglio, il presidente e la giunta sono costituiti senza maggiori oneri per la finanza pubblica. Agli amministratori delle Unioni montane non possono essere attribuite retribuzioni, gettoni e indennità o emolumenti in qualsiasi forma percepiti. Alle Unioni montane costituite è destinato, integralmente, il fondo regionale della montagna.  
   
   
VENDOLA: RILANCIAMO L´AZIONE DI GOVERNO IN PUGLIA  
 
Bari, 7 marzo 2013 - “Continueremo, fino a fine legislatura a fare del bene a questa terra, a cercare di risollevarla, a sentirne tutte le pene e a provare a corrispondere con politiche pubbliche, che forse dovremmo soltanto raccontare meglio”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola dialogando con i giornalisti a margine degli incontri/consultazioni di ieri presso la Presidenza della Regione Puglia. “Intendiamo rilanciare – ha aggiunto il Presidente – l’azione di governo in Puglia. Credo che il quadro assolutamente confuso e caotico che vive la politica nazionale è tale che mette molto a rischio i territori, le regioni e i comuni. Abbiamo bisogno di rinsaldare un modello di governo partecipato; abbiamo bisogno di stare saldamente al timone di questa nave che è la Puglia”. Secondo Vendola “c’è chi è salito nuovamente sulle barricate e questa è una buona notizia per il centrosinistra, perché quelli che fanno la lotta politica in questo modo in Puglia, hanno normalmente perso. Noi, invece, dobbiamo continuare con spirito di dialogo con tutte le forze vive della società pugliese, a dare risposte. C’è qualcuno che vuole continuare all’infinito la campagna elettorale, io dico a tutti: spegnete quella tv, è finita la campagna elettorale e ci sono per intero tutti i problemi delle giovani generazioni e del mondo del lavoro. Dobbiamo affrontarli con grande serietà”.  
   
   
VENDOLA: ABOLIRE LE PROVINCE  
 
 Bari, 7 marzo 2014 - “Volevo esprimere la mia invidia nei confronti del collega Rosario Crocetta che con i poteri di uno statuto autonomista ha potuto chiudere la storia penosa delle Province, di questi enti fatti di chiacchiere e di spreco. Penso con grande rammarico all’immobilismo incredibile che c’è soprattutto nella provincia di Bari per quanto riguarda, ad esempio, i centri per l’impiego”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia dialogando con i giornalisti a margine degli incontri/consultazioni che si stanno svoltisi ieri presso la Presidenza della Regione Puglia. “Le Province – ha aggiunto Vendola - sono luoghi in cui si sovrappongono e si moltiplicano i poteri, le prerogative e le competenze. L’esperienza fatta in Puglia è questa: tranne pochissime e lodevoli eccezioni, sono luoghi che rispondono con una scarsissima qualità di governo alle poche prerogative che hanno, dovrebbero fare poco e lo fanno molto male Spero che il prossimo governo metta mano quanto prima a questa vicenda. È meglio chiuderle le Province, sarebbe prima di tutto un buon risparmio”.  
   
   
FLUSSI ELETTORALI 2013: PRESENTATA L’ANALISI DEL VOTO IN UMBRIA  
 
Perugia, 7 marzo 2013 - Quasi il quaranta per cento degli elettori umbri ha cambiato la propria scelta nelle ultime elezioni politiche rispetto ai voti espressi in precedenza: è questo lo scenario che emerge dall’analisi del voto in Umbria, realizzata dall’Agenzie Umbria Ricerche e dal Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica dell’Università di Perugia, che è stata presentata ieri mattina nel Salone d’Onore di Palazzo Donini. Ad illustrare lo studio per la stima dei flussi elettorali che si sono verificati in Umbria, compiuto in base ai dati osservati in alcuni dei principali comuni della regione, c’erano il Presidente dell’Aur Claudio Carnieri ed il professor Bruno Bracalente. L’analisi è stata completata con la stima dei flussi tra Senato e Camera 2013, in modo da evidenziare eventuali fenomeni di voto disgiunto e di stimare la distribuzione del voto dei giovani di 18 – 25 anni, che come è noto hanno diritto di voto soltanto per la Camera dei deputati. Come in passato, le analisi sono state condotte sui dati per sezione elettorale di sei comuni umbri: Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Spoleto e Orvieto. In complesso sono state utilizzate per le stime regionali un numero di sezioni o aggregati di sezioni pari a 346 per i flussi da Camera 2008 a Camera 2013; 429 per i flussi da Regionali 2010 a Camera 2013; 442 per i flussi da Senato a Camera 2013. La teoria e il software su cui si basa la ricerca dell’ipotesi di flusso più verosimile sono stati messi a punto dal Prof. Antonio Forcina; la raccolta e omogeneizzazione dei dati è stata curata dai dott. Emanuele Pettini e Mauro Casavecchia (Aur); l’applicazione del metodo e l’analisi dei dati è stata realizzata da Laura Pazzagli, Marco Doretti e Simona Dal Sarto, dottorandi presso il Dipartimento di Economia, Finanza e Statistica; l’interpretazione e il commento dei risultati sono stati curati dal Prof. Bruno Bracalente.  
   
   
PATRIMONIO STATALE: FVG INCONTRA DG AGENZIA DEL DEMANIO  
 
Trieste, 7 marzo 2013 - Valorizzare gli immobili dello Stato in Friuli Venezia Giulia destinandoli ad attività per la promozione delle peculiarità regionali. È stato questo uno dei temi dell´incontro tra il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo e l´assessore regionale alle Finanze Sandra Savino con il direttore generale dell´Agenzia del Demanio Stefano Scalera. "A partire dalla prossima settimana - ha annunciato il presidente Tondo - la Regione e l´Agenzia del Demanio istituiranno un tavolo di lavoro con gli Enti locali e le categorie economiche interessate per l´individuazione del patrimonio immobiliare dello Stato che potrà essere valorizzato e quindi destinato ad attività di promozione delle eccellenze del territorio regionale". "Si tratta di un progetto di ampio respiro - ha spiegato il direttore generale del Demanio, Stefano Scalera - finalizzato a ridare vita ad immobili, spesso in stato di abbandono, destinandoli ad ospitare iniziative di promozione delle peculiarità delle regioni in cui si trovano". Nell´occasione l´Agenzia del Demanio ha comunicato al presidente Tondo che entro la fine di marzo si potrà procedere alla firma dell´accordo per il passaggio di proprietà del Castello di Udine dallo Stato alla Regione Fvg. "Anche in questo caso - ha commentato l´assessore regionale Sandra Savino - si sono raccolti i frutti di un lavoro serio, coordinato dall´on. Manlio Contento, che nella legislatura appena conclusa ha presieduto la Commissione Paritetica e al quale hanno dato decisivo impulso alcuni dei parlamentari della nostra regione, in primis Mauro Pittoni".  
   
   
FVG: TONDO, LAVORO AL CENTRO DELLE POLITICHE REGIONALI  
 
Udine, 7 marzo 2013 - "Il lavoro ha rappresentato il tema centrale delle politiche regionali in questa legislatura, e lo sarà sicuramente anche nella prossima". Lo ha detto il presidente della Regione, Renzo Tondo, intervenendo ieri a Udine, accanto all´assessore al Lavoro Angela Brandi, alla presentazione dei Cantieri lavoro agli amministratori locali e provinciali. "Il Friuli Venezia Giulia - ha osservato il presidente - si trova sicuramente in una posizione migliore rispetto alla media nazionale, per quanto riguarda i tassi di disoccupazione. Ma questo non significa che in regione non ci sia una diffusa sofferenza nelle famiglie: chi ha un lavoro teme di perderlo e chi lo ha perso ha paura di non trovarne un altro". Siamo dunque in un periodo in cui, secondo Tondo, bisogna "concentrarsi sul fare". La Regione ha agito in questi anni su due leve principali: gli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori in difficoltà (il Friuli Venezia Giulia è stata la prima Regione a metterli in campo) e una politica di opere pubbliche, a partire dalla Villesse-gorizia e dalla terza corsia dell´autostrada A4, che rappresentano un volano per l´economia e quindi per l´occupazione. Il presidente ha annunciato che sarà nei prossimi giorni a Roma per ridiscutere i vincoli del Patto di stabilità. "È incomprensibile - ha detto Tondo - che una Regione virtuosa come la nostra debba subire un blocco di questo tipo".  
   
   
FVG PRESENTA A SINDACI CANTIERI PER DISOCCUPATI  
 
Udine, 7 marzo 2013 - Un´opportunità di integrazione del reddito per i disoccupati, ma anche un´opportunità per gli Enti locali del Friuli Venezia Giulia, che potranno eseguire importanti lavori di miglioramento dell´ambiente urbano superando i vincoli del Patto di stabilità. L´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, affiancata dal presidente della Regione Renzo Tondo, ha illustrato ieri a Udine ai sindaci e ai rappresentanti delle Province i Canteri lavoro, la nuova iniziativa avviata dalla Regione per sostenere i lavoratori colpiti dalla crisi. Gli Enti locali avranno la possibilità di presentare i loro progetti dall´11 al 25 marzo, attraverso la posta elettronica certificata. L´auditorium della sede della Regione era oggi affollato, segno dell´interesse degli amministratori locali. Potranno usufruire dei Cantieri lavoro, grazie a uno stanziamento di oltre 1,2 milioni di euro inserito dalla Regione nella Finanziaria per il 2013, almeno 300 lavoratori, con priorità riservata a quelli di età più avanzata, che hanno perso il posto ma non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione. I criteri preferenziali per l´ammissione sono infatti tre: il reddito familiare, l´età e la durata dello stato di disoccupazione. Il Canteri lavoro, come ha spiegato l´assessore Angela Brandi, non sostituiscono ma si aggiungono alle altre iniziative messe in campo dalla Regione in questi anni di crisi: i Lavori socialmente utili (Lsu) e i Lavori di pubblica utilità (Lpu). "Questo progetto - ha detto l´assessore - conferma l´attenzione della Regione, in un periodo di grave difficoltà, per le fasce più deboli, più fragili del mondo del lavoro". I partecipanti avranno un´indennità di 33,78 euro al giorno, per una durata di sei mesi. La spesa per le indennità sarà a totale carico della Regione; agli Enti locali spetteranno gli oneri previdenziali e assicurativi, che sono comunque considerati al di fuori del Patto di stabilità. Una delle principali novità è che i beneficiari, ha sottolineato l´assessore Brandi, non perderanno lo stato di disoccupati, a differenza di quello che avviene con altre iniziative analoghe. Le risorse saranno distribuite fra i quattro territori provinciali, in base al numero totale dei disoccupati: Trieste 15,4 per cento; Gorizia 13,6; Udine 41,0; Pordenone 30,0.  
   
   
LAVORO: NUOVE SELEZIONI RETE EURES  
 
Roma, 7 marzo 2013 - Eures (European Employment Services) è una rete di cooperazione, informazione e orientamento sul mercato del lavoro promossa dalla Commissione Europea a cui partecipano oltre ai Servizi Pubblici per l’Impiego di tutti i Paesi Ue anche l’Islanda, la Norvegia, il Liechtenstein e la Svizzera. In Italia è coordinata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Servizio Eures è rivolto a disoccupati, giovani in cerca di prima occupazione e occupati che intendano modificare la propria condizione attraverso una esperienza di lavoro all’estero ed anche alle imprese interessate a selezionare personale oltre il territorio nazionale. Lo scopo è favorire l’incontro domanda/offerta di lavoro, la mobilità territoriale e la libera circolazione dei lavoratori nei paesi che fanno parte dell’Unione Europea. La rete regionale Eures ricerca 100 giovani fotografi da inserire nei villaggi turistici in Italia, Spagna, Francia, Tunisia, Grecia, Messico, Rep. Dominicana e Guadalupe, per la stagione estiva 2013. Per ulteriori informazioni cliccare qui. Http://www.provincia.roma.it/sites/default/files/20130211programmazione%20_ilgruppo_digitale2013-roma.pdf  La rete Eures ricerca 100 giovani interessati a lavorare nei villaggi turistici in Italia per la stagione estiva 2013. Per ulteriori informazioni cliccare qui: http://www.Provincia.roma.it/sites/default/files/0130306programmazioneequipevacanze2013-roma.pdf    
   
   
NAPOLI: CITTÀ DELLA SCIENZA, VIA ALLA CIG IN DEROGA PER I LAVORATORI  
 
Napoli, 7 marzo 2013 - Si è svolta presso l´Assessorato al Lavoro della Regione Campania la riunione sulla situazione relativa al personale di Città della Scienza. Ai lavori erano presenti l´assessore Severino Nappi, i rappresentanti sindacali confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e di categoria Filcams, Fisascat e Uiltucs. Per i 68 dipendenti della struttura più quelli dell´indotto è stata autorizzata, a partire da ieri, la cassa integrazione in deroga fino alla fine del 2013. "Avvieremo - ha sottolineato l´assessore Nappi - contatti con il Ministero per individuare ulteriori strumenti di sostegno, che possano andare oltre la Cig in deroga di competenza regionale, unica misura attualmente applicabile. Accompagneremo la cassa con misure di politiche attive, utili a riqualificare il personale, con l´obiettivo di valorizzare ulteriormente le risorse umane e le professionalità esistenti all´interno di Città della Scienza. Nei prossimi giorni proseguiranno gli incontri per le altre questioni aperte", conclude Nappi.  
   
   
LIGURIA: CASSA IN DEROGA MINISTERO DEVE AGIRE SUBITO  
 
Imperia, 7 Marzo 2013 - L´assessore al Lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco, ha partecipato mercoledì 6 marzo, in mattinata, al presidio per gli ammortizzatori sociali in deroga organizzato da Cgil, Cisl e Uil davanti alla Prefettura di Imperia. "Ho partecipato con convinzione a questa manifestazione, che vuole sbloccare il pagamento della cassa integrazione e della mobilità in deroga per i lavoratori che ne hanno diritto", ha detto Vesco ,molto preoccupato "perché il totale delle risorse stanziate dal Governo per il 2013 non sembra assolutamente sufficiente a far fronte alla richiesta che, purtroppo, nel contesto dell´attuale crisi economica, non sembra diminuire". L´assessore ha poi ricordato come nei primi due mesi dell´anno si sia registrata un´impennata delle domande "e il numero dei trattamenti di cassa in deroga autorizzati dall´inizio dell´anno deve indurre a prestare particolare attenzione a questa delicata problematica. Il ministro Fornero ha enormi responsabilità per la situazione in cui siamo e diventa sempre più urgente che il Governo cominci a preoccuparsi seriamente per i lavoratori e le famiglie coinvolti e agisca per risolvere il problema nel più breve tempo possibile", ha affermato l´assessore ligure.  
   
   
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA: TOLLERANZA ZERO PER LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI  
 
Bruxelles, 6 marzo 2013 - Alla vigilia della Giornata internazionale della donna dell’8 marzo la Vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding e la Commissaria Cecilia Malmström si sono oggi unite agli attivisti dei diritti umani al fine di invocare la tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili (Mgf). La Commissione ha organizzato una tavola rotonda di alto livello per discutere di come l’Unione europea possa aiutare gli Stati membri a eliminare completamente questa pratica, di cui si calcola siano vittime diverse centinaia di migliaia di donne nell’Ue. Alle commissarie si sono uniti membri del Parlamento europeo e le principali attiviste mondiali nella lotta contro le Mgf, tra cui Waris Dirie, “Fiore del deserto”, Khady Koita e Chantal Compaoré, first lady del Burkina Faso. In parallelo, oggi la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica in cui chiede il parere dei cittadini sul modo migliore per elaborare misure di lotta contro le mutilazioni genitali femminili a livello dell’Ue. La consultazione sarà aperta fino al 30 maggio 2013. La Commissione ha inoltre annunciato che stanzierà 3,7 milioni di Eur per finanziare attività degli Stati membri intese a sensibilizzare alla violenza contro le donne e altri 11,4 milioni di Eur a favore delle Ong e di altre associazioni che lavorano con le vittime. “Oggi la Commissione europea si unisce ad alcune donne eccezionali per chiedere la tolleranza zero contro le mutilazioni genitali femminili. Si tratta di una pratica estremamente crudele che viola i diritti di donne, ragazze e bambine. L’ue lotterà per porre fine alle mutilazioni genitali femminili, non solo nella Giornata internazionale della donna, ma tutti i 365 giorni dell’anno” ha affermato la Vicepresidente Viviane Reding, Commissaria europea per la Giustizia. “Invito tutti coloro che hanno conoscenze al riguardo a esprimere la loro opinione sul modo migliore per combattere le mutilazioni genitali femminili.” “Le mutilazioni genitali femminili costituiscono una grave violazione dei diritti umani. Il rischio di essere sottoposte a tale pratica deve costituire un motivo valido per la concessione dell’asilo o della protezione umanitaria. Nella nostra legislazione sul diritto di asilo è riservata una particolare attenzione a donne, ragazze e bambine che chiedono asilo a causa di minacce di mutilazione fisica. È necessario che l’Europa offra una protezione adeguata alle donne, alle ragazze e alle bambine che rischiano di subire mutilazioni genitali femminili o ai genitori che temono di essere perseguitati perché rifiutano di sottoporre la loro figlia a questa pratica” ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli Affari interni. Nuova relazione sulle Mgf - La tavola rotonda odierna di alto livello sulle Mgf coincide con la pubblicazione, da parte dell’Istituto europeo per l´uguaglianza di genere (Eige), di una nuova relazione sulle mutilazioni genitali femminili nell’Ue elaborata su richiesta della Vicepresidente Reding. La relazione conclude che tali pratiche costituiscono un fenomeno globale e transnazionale. Sebbene non esistano prove certe che le Mgf siano praticate nell’Ue, migliaia di donne, ragazze e bambine che vivono nell’Unione vi sono state sottoposte prima di trasferirsi nell’Ue o durante un soggiorno al di fuori dei suoi confini. Secondo la relazione, esistono vittime o potenziali vittime in almeno 13 paesi dell’Unione: Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia e Regno Unito. Essa evidenzia anche che sono necessari dati precisi per lottare contro questo problema. La relazione continua affermando che per eliminare le Mgf sarà necessaria una serie di azioni incentrate su raccolta di dati, prevenzione, protezione delle ragazze e bambine a rischio, perseguimento penale dei responsabili e offerta di servizi alle vittime. Le vittime delle Mgf hanno diritto alla protezione ai sensi della direttiva dell’Ue sui diritti delle vittime, adottata il 4 ottobre 2012, che fa esplicito riferimento alla Mgf quale forma di violenza di genere (Ip/12/1066). Ma, nonostante in tutti gli Stati membri dell’Ue e in Croazia siano in vigore norme che permettono di perseguire penalmente gli autori di Mgf, nel quadro di disposizioni di diritto penale generali o specifiche, i casi concreti di perseguimento sono molto rari a causa della difficoltà di scoprire il reato e di raccogliere prove sufficienti, della riluttanza a denunciarlo e, soprattutto, della mancanza di conoscenze sulle mutilazioni genitali femminili. L’eige ha pertanto pubblicato anche una relazione in cui definisce una serie di buone pratiche ricavate da nove Stati membri nella lotta alle Mgf. La relazione fornisce esempi di politiche e progetti riusciti, tra cui: un progetto olandese inteso a prevenire le Mgf che riunisce operatori sanitari, polizia, scuole, servizi di protezione dei minori e organizzazioni di migranti; un’organizzazione francese che mira al perseguimento penale nei casi di Mgf costituendosi parte civile nei procedimenti giudiziari; un servizio sanitario specializzato nel Regno Unito, cui aderiscono 15 cliniche che rispondono alle esigenze specifiche di donne che hanno subito Mgf.  
   
   
EUROBAROMETRO - DONNE SFAVORITE NELLE ASSUNZIONI E NEGLI STIPENDI  
 
Bruxelles, 7 marzo 2013 - La crisi economica ha aumentato la differenza tra gli stipendi di uomini e donne. Oltre a complicare il fragile equilibrio tra vita e lavoro. Questi sono i risultati dell´Eurobarometro del Pe, "Donne e disuguaglianze di genere nel contesto della crisi". Circa un terzo delle persone intervistate considera ancora le violenze sulle donne come una delle più grandi priorità. In tempo di crisi, circa il 66% degli intervistati hanno dichiarato che il lavoro e la lotta alla disoccupazione dovrebbero essere le priorità, specialmente per i giovani. Assunzioni - I cittadini europei intervistati credono che le donne vengano maggiormente discriminate per quanto rigurda le assunzioni. Circa la metà pensa che il criterio principale riguardi la maternità, mentre il 40% ritiene che un uomo sia assunto principalmente per le sue qualifiche professionali. Mentre solo il 20% pensa che le esperienze professionali siano importanti per l´assunzione di una donna.  
   
   
DONNE: QUATTRO MODI PER LOTTARE CONTRO LA CRISI  
 
Bruxelles, 7 marzo 2013 - Le donne possono affrontare gli ostacoli della crisi attraverso lo spiritio d´iniziativa, la costanza e molto coraggio. In occasione della Giornata internazionale della donna, il Pe si è concentrato su come affrontano le crisi. Quattro storie per raccontare gli sforzi e il coraggio delle donne in tempo di crisi. All´azione - A Lorena Bustos (36) e a suo marito, la crisi è costata il loro lavoro. Hanno rischiato di perdere la casa e un po´ di salute. Per lottare contro la depressione e lo sfratto, Lorena è scesa in strada raccogliendo delle firme. Si è anche chiusa in una banca in segno di protesta. E per proteggere il futuro della propria famiglia è diventata un´attivista. Una questione di coraggio - Quando Tatiana e suo marito hanno aperto una panetteria, non avrebbe mai pensato che poco tempo dopo si sarebbe ritrovata disoccupata e separata dalla figlia, partita negli Stati Uniti per completare gli studi. Confrontata anche ad un possibile sfratto, si è unita ad altre persone nella stessa situazione, ha organizzato delle manifestazioni e ha creato uno dei movimenti di protesta più conosciuti in Spagna per la lotta contro lo sfratto. Partire da zero Mercedes Pastor (45), madre di un bambino di 9 anni, si è ritrovata disoccupata e senza aiuti dallo Stato: "Come si può costruire qualcosa quando non si ha nulla? La risposta è ovvia: la spazzatura". Ha iniziato a raccogliere e rivendere vecchie apparecchiature informatiche. Ora la sua piccola impresa sta decollando. Donne e imprenditrici - Julia Garcìa (65) è la presidentessa dlela Esfera, un´organizzazione che aiuta, sostiene e consiglia le donne. Crede fermamente che le donne imprenditrici siano migliori degli uomini nel creare ambienti di lavoro flessibili e di gruppo. "È questo il futuro, il futuro è delle donne!".  
   
   
8 MARZO. PER LE DONNE, IN DIFESA DELLE DONNE: TUTTE LE INIZIATIVE DEL COMUNE DI MILANO  
 
Milano, 7 marzo 2013 - Per le donne, in difesa delle donne. Il Comune di Milano in occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, ha organizzato e patrocinato una serie di eventi dedicati al mondo femminile. Ingresso gratuito ai musei civici e ridotto alle mostre di Palazzo Reale. Ma anche spettacoli, momenti di incontro e di denuncia per dire no alla violenza e ai maltrattamenti, sempre più diffusi ed estremi tra le mura domestiche e fuori, nei confronti di mogli, fidanzate, giovani. Come gesto di attenzione nella giornata della Festa della donna - che non dovrebbe essere solo l´8 marzo ma tutti i giorni dell´anno - la delegata del Sindaco alle Pari Opportunità, Francesca Zajczyk, e la Garante dei diritti delle persone private della liberta personale, Alessandra Naldi, saranno venerdì mattina al carcere di San Vittore per incontrare detenute e agenti della Polizia penitenziaria e donare loro la mimosa a nome della città. L’omaggio floreale sarà portato anche nelle case circondariali di Bollate e di Opera. Musei civici gratis e mostre di Palazzo reale a ingresso ridotto. A tutte le donne il Comune offre anche quest’anno l’ingresso gratuito ai musei civici e il biglietto ridotto per le esposizioni in corso a Palazzo Reale. Le sedi civiche coinvolte, solitamente a pagamento, sono i Musei del Castello Sforzesco, il Museo del Novecento, il Museo di Storia naturale, il Museo Archeologico e il Museo del Risorgimento. Ingresso scontato invece per le mostre di Palazzo Reale: “Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter”, il cui biglietto sarà ridotto da 11 a 9,50 euro, compresa l’audio guida e “Costantino 313 d.C.”, visitabile a 7,50 euro (anziché 9). Sempre a Palazzo Reale l’esposizione “Bob Dylan. The New Orleans series” è a ingresso gratuito. Questi gli orari di apertura al pubblico dei musei civici per venerdì 8 marzo: Musei del Castello Sforzesco, dalle 9 alle 17.30; Museo del Novecento, via Marconi 1, dalle 9.30 alle 19.30; Museo di Storia naturale, corso Venezia 55, dalle 9 alle 17.30; Museo Archeologico, corso Magenta 15, dalle 9 alle 17.30; Museo del Risorgimento, via Borgonuovo 23, dalle 9 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30. Le mostre di Palazzo Reale, in piazza Duomo 12, “Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti. La collezione Netter”e “Costantino 313 d.C.” rimarranno aperte dalle 9.30 alle 19.30. “Ferite a Morte”, Teatro Carcano. Primo appuntamento domani, giovedì 7 marzo, al Teatro Carcano, alle ore 20.30 con la tappa milanese del progetto teatrale scritto e diretto da Serena Dandini “Ferite a morte”. Sul palco attrici, donne del mondo dello spettacolo e della cultura. Nei loro monologhi racconteranno di delitti annunciati, omicidi di donne da parte di uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle. Hanno già confermato la propria partecipazione sul palco del Carcano: Malika Ayane, Natalia Aspesi, Caterina Caselli, Lella Costa, Geppi Cucciari, Eva Cantarella, Orsetta De Rossi, Ilaria D’amico, Emanuela Grimalda, Rita Pelusio, Camila Raznovich, Barbara Stefanelli e Paola Turci. Insieme con loro anche la delegata del Sindaco alle Pari opportunità, Francesca Zajczyk. Il ricavato dalla vendita dei biglietti sarà destinato alla rete dei Centri antiviolenza che hanno sottoscritto lo scorso giugno il protocollo di intesa con il Comune di Milano. I biglietti dello spettacolo sono ancora in vendita presso la cassa del Teatro Carcano (corso Porta Romana 63), dalle ore 10 alle ore 18.30, e on-line sul sito www.Feriteamorte.it. “Anna Politkovskaja in memoriam”, Officine Creative. Fino a sabato 9 marzo (giovedì 7 marzo alle ore 21, venerdì 8 marzo alle ore 19, sabato 9 marzo alle ore 19), alle Officine Creative (Oca) è in programma “Anna Politkovskaja in memoriam”, di Lars Norèn: una rappresentazione che, attraverso linguaggi artistici diversi (fotografie, video, musica), testimonia la drammatica realtà della violenza su donne e minori. “Legge 194 cosa vogliono le donne”, Acquario Civico. Sabato 9 marzo, alle ore 14, un convegno per discutere e rilanciare le iniziative finora svolte in difesa delle legge 194 e garantirne una effettiva e corretta applicazione a partire da bisogni delle donne. Interverranno ginecologhe, giuriste, filosofe bioetiche Il convegno è promosso dal Comune di Milano con “Usciamo dal Silenzio”, la Libera Università delle Donne e i consultori privati laici. Commissione consiliare a Palazzo Marino. Domani, giovedì 7 marzo, dalle ore 14.30 alle ore 16.00, le Commissioni Pari Opportunità, Cultura-moda-design, Politiche sociali e Cultura della Salute, presiedute dai consiglieri Anita Sonego, Paola Bocci e Marco Cormio si riuniscono a Palazzo Marino per una seduta congiunta dedicata alle donne e alla giornata dell’ 8 marzo. Le iniziative dedicate alle donne proseguiranno il 28 marzo con il convegno “Donne migranti protagoniste della realtà milanese”, presso la Sala Pirelli del Palazzo delle Stelline, in corso Magenta 59, dalle 15 alle 18. Il convegno è organizzato dagli Uffici milanesi Parlamento europeo. Nei mesi di aprile e maggio si svolgeranno infine altri due importanti appuntamenti. Venerdì 12 aprile, con replica giovedì 18 nella Sala Vitman dell’Acquario civico, sarà proiettato il documentario “Sin by Silence” (Il peccato del silenzio) - Sei più sicura in prigione che accanto all’amore della tua vita. È il racconto emotivamente forte di storie vere e scioccanti di donne che hanno imparato dal loro passato di maltrattamenti per cambiare il proprio futuro e che insegnano come la violenza domestica abbia ripercussioni sulla vita di ognuno di noi. Infine, il 10 maggio, alle ore 20 in Sala Alessi a Palazzo Marino, si svolgeranno la proiezione e la premiazione dei cortometraggi prodotti dai ragazzi di alcune scuole di Milano al termine di un percorso di sensibilizzazione culturale.  
   
   
MILANO,DONNE. PISAPIA: “’FERITE A MORTE’ NON SOLO TEATRO, MA TESTIMONIANZA PROFONDA CONTRO IL FEMMINICIDIO” SERENA DANDINI: “NON BISOGNA SMETTERE DI PARLARNE E CERCARE, ANCHE ATTRAVERSO IL TEATRO, DI SENSIBILIZZARE IL PIÙ POSSIBILE L’OPINIONE PUBBLICA”  
 
 Milano, 7 marzo 2013 - “I monologhi di ‘Ferite a Morte’ sono una profonda testimonianza di fatti che ancora troppo spesso accadono in Italia e non solo. Il teatro è uno strumento di comunicazione molto efficace per tenere al centro dell’attenzione pubblica e quindi contrastare dal punto di vista culturale il fenomeno della violenza sulle donne, che purtroppo arriva sino al femminicidio. Sta a tutti noi andare oltre lo spettacolo, oltre l’evento artistico, e agire nella concretezza della vita di tante vittime”. Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia durante la presentazione di ‘Ferite a Morte’, lo spettacolo teatrale contro il femminicidio scritto e diretto da Serena Dandini, in scena domani, giovedì 7 marzo al Teatro Carcano. “Sono orgoglioso – ha aggiunto il Sindaco - che ‘Ferite a Morte’ faccia tappa anche a Milano, con il patrocinio e il sostegno dell’Amministrazione comunale. Ringrazio Serena Dandini e l’organizzazione dello spettacolo per aver deciso di devolvere l’incasso dello spettacolo alla rete dei centri antiviolenza con la quale lo scorso giugno abbiamo firmato un protocollo. Un documento finalizzato a rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza contro le donne”. “Tutti i monologhi di ‘Ferite a morte’ ci parlano dei delitti annunciati, degli omicidi di donne da parte degli uomini che avrebbero dovuto amarle e proteggerle – spiega Serena Dandini -. Non a caso i colpevoli sono spesso mariti, fidanzati o ex, una strage familiare che, con un’impressionante cadenza, continua tristemente a riempire le pagine della nostra cronaca quotidiana. Dietro le persiane chiuse delle case italiane si nasconde una sofferenza silenziosa e l’omicidio è solo la punta di un iceberg di un percorso di soprusi e dolore che risponde al nome di violenza domestica. Per questo pensiamo che non bisogna smettere di parlarne e cercare, anche attraverso il teatro, di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica”. Il Comune di Milano, ha ricordato il Sindaco, è molto attento a questo tema e più in generale al tema della parità di genere. In particolare Giuliano Pisapia ha sottolineato la presenza paritaria delle donne in Giunta e l’elevata percentuale di donne nominate nelle partecipate del Comune. La Polizia locale, inoltre, è dotata di un nucleo specializzato nella tutela e nelle indagini che riguardano le donne (stalking, molestie, maltrattamenti domestici, pedofilia), in stretta collaborazione con la Procura della Repubblica, con le Forze dell’Ordine e con i centri antiviolenza presenti in molti ospedali della città. Il Comune di Milano continua a seguire anche dopo la denuncia le vittime di violenza attraverso il sostegno psicologico, consulenza legale.  
   
   
ROMA: 8 MARZO - GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE. MANIFESTAZIONE A PALAZZO VALENTINI  
 
 Roma, 7 marzo 2013 - In occasione della Giornata Internazionale delle Donne, il Cug – “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, lavalorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni”, in raccordo con il vertice dell’Ente, ha inteso condividere anche per l’8 marzo 2013, il tradizionale incontro istituzionale con le lavoratrici, esteso questo anno anche ai lavoratori dell’Amministrazione. La Giornata sarà dedicata ai diversi aspetti che condizionano la sicurezza e la vita delle donne – violenza sessuale, stalking, molestie sessuali, femminicidio – in merito ai quali i dati internazionali dell’Onu e nazionali dell’Istat evidenziano un quadro allarmante. La manifestazione avrà inizio alle ore 10,00 presso l’Aula Consiliare di Palazzo Valentini. Questo il programma: Saluti istituzionali: Commissario Straordinario, Dott. Umberto Postiglione; Segretario Generale, Dott. Vincenzo Stalteri; Presidente del Cug, Anna Rita De Camillis. Saluti della Consigliera di parità provinciale, Dott.ssa Franca Bagni Cipriani e della Consigliera di parità regionale, Dott.ssa Alida Castelli. Partecipano all´evento le Sub Commissarie Dott.ssa Paola Berardino e Dott.ssa Clara Vaccaro. Intervento del Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato, Dott.ssa Chiara Giacomantonio. Reading di brani letterari, a cui parteciperanno le lavoratrici e i lavoratori che hanno aderito all’iniziativa, tratti da “Tutto inizio da Eva” della Dott.ssa Gabriella Nicolosi. Intervento della Presidente di Solidea , Dott.ssa Maria Grazia Passuello Performance dell’attrice Francesca Draghetti della Premiata Ditta. La manifestazione si concluderà intorno alle ore 13.00 con un brindisi.  
   
   
CRESCONO LE IMPRESE ROSA DEL MATERANO  
 
Matera, 7 marzo 2013 - Un segnale di fiducia per la ripresa economica in provincia di Matera viene dalle imprese guidate da donne. Sono 5285 le aziende guidate da imprenditrici, con un saldo positivo di 32 nuove imprese tra il 2011 e il 2012 ( +0,55 per cento) come confermano i dati rilevati al 31 dicembre 2012 dall’Osservatorio dell’imprenditoria femminile di Unioncamere. E’ il comparto agricolo con il 37,9 per cento e 2455 addetti il settore dove è più numerosa la presenza delle “capitane d’impresa”, seguito dal commercio (23,2 per cento e 1420 persone impiegate), dalle costruzioni (11,4 per cento e 187 addetti)), dai servizi (5,9 per cento e 301 dipendenti)) e dal turismo (5 per cento e 296 addetti). La forma giuridica più rappresentata riguarda le imprese individuali (134), capitali (11), seguita da quelle di persone (7). Le iscrizioni rapportate al 4° trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente sono state, in valore assoluto, 90 nel comparto agricolo, 19 in quelle del commercio, 8 in quelle dei servizi e 7 nel settore turistico con variazioni percentuali che hanno risentito dello stato di crisi generale. Su questi dati il nuovo Comitato per l’imprenditoria femminile, presieduto da Dina Tantulli, attivo sul territorio all’interno della Camera di Commercio, ha avviato un proficuo confronto per avviare iniziative in grado di stimolare la crescita di ulteriori realtà produttive. Valutando i dati di altre provincie italiane, il Comitato segnala come nella nostra provincia ci sia una propensione a creare imprenditoria femminile, testimoniato dal fatto che se il mondo del lavoro fa fatica ad offrire opportunità adeguate, le donne comunque non si sentono inferiori ai loro compagni uomini e dimostrano una voglia di affermazione anche superiore, decidendo di avviare una propria attività economica indipendente. I dati sull’ imprenditoria dimostrano che il mettersi in proprio di tante donne è un fattore fondamentale di crescita e di sviluppo ed aiuta l´Italia a recuperare in termini di qualità e soprattutto di produttività, proprio ciò che più manca al Paese. “Ora però è necessario – afferma il Comitato- che questo potenziale femminile (economico!) possa riuscire ad esprimersi meglio e nel giorno della festa della donna, crediamo che si debba riflettere sulle cause che limitano la partecipazione femminile al mercato del lavoro che poi si traduce in un basso livello di benessere. Anzi, pensiamo che si sia già riflettuto abbastanza e che è ormai ora di azioni concrete, è ora di mettere in campo strumenti particolarmente utili per favorire la partecipazione delle donne al mondo delle imprese, basta guardare agli altri paesi all’estero per rendersi conto, per esempio, che dove sono presenti adeguati servizi di cura c’è una elevata percentuale di donne attive. Ci impegnamo a favorire l’ingresso e la qualificazione delle donne nel mondo imprenditoriale, a promuovere indagini conoscitive sulle realtà locali per individuare opportunità di accesso delle donne nel mondo del lavoro, a mettere a punto iniziative per lo sviluppo dell’impresa femminile. Tutto il nostro impegno non può fare a meno del sostegno delle Camere di Commercio, del coinvolgimento dei soggetti locali, regionali, nazionali per azioni più efficaci, in coerenza con i principi sanciti dall’Unione europea, che restano in Italia ancora sostanzialmente inapplicati. Questo è il nostro appello per l’8 marzo per rafforzare il ruolo della donna nelle politiche di sviluppo del Paese’’.  
   
   
NIDI DOMICILIARI: ASSEGNAZIONE DEI FONDI PER L’ORGANIZZAZIONE DEI CORSI NELLE MARCHE  
 
Ancona, 7 marzo 2013 - I nidi domiciliari stanno per diventare realtà nelle Marche. Saranno infatti assegnate alle Province le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione dei corsi di aggiornamento propedeutici all’esercizio delle funzioni di operatore di struttura. Lo ha stabilito la Giunta regionale che finanzierà un corso per ogni territorio provinciale. “Finalmente si parte – dice soddisfatto l’assessore regionale Luca Marconi – Questa sperimentazione diventa concreta. Avremo così qualche opportunità di lavoro in più soprattutto per la componente femminile”. Numerose sono state le richieste pervenute di interessamento all’apertura di un nido domiciliare. “L’aspettativa è grande – continua Marconi – Contiamo sul fatto che le province procedano in tempi brevi all’organizzazione dei corsi per far sì che entro la fine dell’anno i primi nidi possano essere aperti”. E’ stato chiesto alle amministrazioni provinciali di esprimersi in merito alla scelta dei tipi e del numero dei corsi da avviare immediatamente, sulla base delle disponibilità finanziarie esistenti. I corsi finanziati dalla Regione si svolgeranno in ogni provincia. Saranno aperti a 20 allievi ciascuno per una durata di 88 ore, di cui 58 di teoria e 30 di tirocinio a cui saranno tenuti a partecipare gli allievi che non l’abbiano già svolto in una struttura per la prima infanzia. Le 58 ore di teoria sono suddivise in: modulo “Preparare e somministrare pasti a bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi – 30 ore; modulo “Rispettare le norme di sicurezza” – 16 ore; voce “Elementi di primo soccorso” del modulo “Curare il benessere psico-fisico del bambino – 12 ore. “Si è ritenuto indispensabile – spiega Marconi - che tutti coloro che aspirano ad esercitare le funzioni di operatore di nidi domiciliari debbano frequentare i corsi di aggiornamento, poiché l’attività che essi andranno a svolgere ha carattere peculiare, rivolto all’infanzia, e l’esercizio della quale richiede la conoscenza di nozioni che non possono trovarsi in corsi di analogo contenuto”. Saranno assegnati complessivamente € 70.400,00 suddivisi equamente per Provincia (€ 14.080,00 ciascuna). La partecipazione ai corsi costituirà credito formativo in sede di svolgimento dei corsi di qualifica di secondo livello che essi dovranno comunque frequentare per poter svolgere le funzioni di “Operatore di nidi domiciliari”. Alla Provincia di Ancona saranno concessi altri € 75.000,00 per lo svolgimento di un corso di qualifica di secondo livello che sarà possibile avviare sul territorio nell’immediato e che è rivolto a soggetti che non hanno i titoli specifici per svolgere attività di educatore ma che sono tuttavia sono in possesso, oltre che di un diploma di scuola media superiore, di una esperienza personale nelle attività richieste; in questo caso sono stati previsti 25 allievi per una durata di 400 ore, che comprendono la parte teorica e 150 ore di stage. Nell’ammissione ai corsi hanno priorità coloro che risiedono nel territorio della regione Marche. I richiedenti possono scegliere di partecipare ai corsi banditi da qualsiasi Provincia, indipendentemente dalla loro residenza. Verranno ammessi ai corsi i richiedenti le cui domande siano pervenute per prime in ordine di tempo, fino all’esaurimento dei posti disponibili in ciascun corso. A tal fine, per assicurare la trasparenza dei procedimenti di ammissione delle domande, le stesse dovranno pervenire alle Province esclusivamente per via telematica. Qualora una delle Province non provveda entro il 31 marzo 2013 ad avviare le procedure per lo svolgimento del corso o dei corsi ad essa assegnati, il relativo finanziamento regionale verrà ripartito tra le altre Province, previo accordo tra le stesse. Infine, sono stati individuati i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione quali strutture competenti alla tenuta dell’elenco degli “Operatore di nidi domiciliari”.  
   
   
FAMIGLIA, SCUOLA E SPORT, UN’AMICIZIA DA COSTRUIRE  
 
Trento, 7 marzo 2013 - “Arriva Topolino ed è subito festa. L’annuale evento del Trofeo Topolino diventa occasione di riflessione con il Convegno “Famiglia, scuola e sport un’amicizia da costruire” che si è tenuto a Folgaria nel pomeriggio di ieri. Il convegno - promosso dall’Agenzia provinciale per la famiglia, Trofeo Topolino, Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, con l’Azienda per il turismo di Folgaria Lavarone e Lucerna - ha proposto, in occasione della firma del protocollo di adesione al Distretto Famiglia degli Altipiani Cimbri, una riflessione sulla relazione tra famiglia, territorio, sport ed educazione. “In questi anni - ha spiegato l’assessore provinciale all’istruzione e sport, Marta Dalmaso - anche con la collaborazione di istituzioni ed associazioni sportive, siamo riusciti a far crescere l’amicizia tra scuola e sport. In Trentino sono nate molte iniziative interessante, percorsi che partono dalla primaria e creano un legame, un rapporto solido tra la scuola, le società sportive e coloro che dal punto di vista professionale possono far crescere ulteriormente i ragazzi dentro un percorso sportivo, rispettoso della persona e delle esigenze della scuola. Tutto questo è sufficiente. Sì, ma possiamo fare ancora molto e, nonostante il rigore finanziario di questo periodo, cercheremo di fare il possibile affinché questa amicizia continui a crescere”. Dal 1958 il Trofeo Topolino ha visto gareggiare quelli che, da grandi, sono diventati i campioni dello sci alpino. Ma il Trofeo Topolino non è solo agonismo. I personaggi di Walt Disney presentano infatti quelle caratteristiche di lealtà, di coraggio e di dedizione che devono essere tipiche di ogni attività giovanile, in particolare considerando lo sport come momento di gioiosa formazione. Di qui lo slogan “Arriva Topolino ed è subito festa!”: festa del territorio dove il Trofeo è ospitato, festa di ragazzi, festa di famiglie insieme ai loro figli. L’associazione che gestisce l’evento insiste: “Consideriamo lo sport come strumento di benessere e palestra formativa, occasione di socializzazione e di festa collettiva, mezzo insostituibile per positivi contatti tra popoli e culture”. Il distretto famiglia degli altipiani cimbri, che con la giornata di oggi ha preso forma ufficiale, ha proposto un occasione per interpretare, con l´azione di tutti gli attori coinvolti, queste importanti finalità. Da qui l’idea di organizzare il convegno “Famiglia, scuola e famiglia un’amicizia da costruire”, che si è tenuto nel pomeriggio di oggi a Folgaria. Il convegno - aperto dai saluti di Maurizio Toller sindaco di Folgaria, Domenico Luciano rappresentante di Walt Disney Company Italy, Marzio Detassis presidente del Trofeo Topolino Sci Alpino - ha visto la partecipazione di Marta Dalmaso assessore all’istruzione e sport della Provincia autonoma di Trento, oltre agli interventi di Federico Schena, docente dell’Università di Verona, Franco Sandri del Comitato T.t.sci, Luciano Malfer dirigente dell’Agenzia per la Famiglia, e Michael Rech presidente della Comunità degli Altipiani Cimbri. L’assessore provinciale all’istruzione e sport, Marta Dalmaso ha annunciato l’avvio della sperimentazione nelle scuole trentine di un progetto che intende incentivare la pratica agonistica, garantendo al contempo la formazione scolastica del ragazzo: “In Trentino abbiamo bisogno di atleti e, soprattutto, di sportivi. Stiamo lavorando affinché venga meno il luogo comune che vuole la scuola il principale ostacolo alla crescita agonistica dei giovani. Abbiamo destinato risorse e personale qualificato per aiutare i ragazzi con doti atletiche a continuare il loro percorso agonistico, coltivando al contempo lo studio. Credo che siamo sulla buona strada”. In chiusura, l’assessore Dalmaso è ritornata sul tema dell’amicizia: “L’agenzia per la famiglia punta alla qualità della vita di tutti i componenti della famiglia e vuole valorizzare le diversi dimensioni. Avere portato lo sport dentro l’Agenzia per la famiglia ha permesso di investire anche sui valori importanti, quali appunto l’amicizia. Il valore educativo dello sport è innegabile ed aiuta a crescere i giovani leali verso se stessi e gli altri sportivi. Vivere lo sport significa anche saldare nuove e importanti amicizie e può essere il collante per aiutare i ragazzi a crescere al meglio”. Un concetto, quest’ultimo, confermato anche da Federico Schena,professore Scienze dello sport Università di Verona: “Famiglie e mondo dello sport devono lavorare insieme per la costruzione di una sinergia educativa”.  
   
   
BOLZANO, CERCANSI GENITORI AFFIDATARI: "MI ACCOGLI NELLA TUA FAMIGLIA?"  
 
Bolzano, 7 marzo 2013 - - Con una campagna di sensibilizzazione basata sullo slogan “Mi accogli nella tua famiglia“, lanciata dall’Assessorato alla famiglia, sanità e politiche nell’estate 2012 si cercava nuovi genitori affidatari. In seguito più di 70 famiglie e persone hanno contattato i distretti sociali o l’Ufficio Provinciale Famiglia, donna e gioventù per ulteriori informazioni e hanno mostrato il loro interesse di accogliere un bambino o più bambini per offrirgli temporaneamente un ambiente stabile e affettuoso. Negli ultimi anni il numero delle famiglie disponibili ad accogliere un minore sta calando in modo significativo. Nell´estate scorsa erano circa 300 i minori che vivevano presso 106 famiglie affidatarie: troppo pochi i genitori affidatari considerando le situazioni famigliari sempre più complesse. "L´obiettivo della campagna non si concentrava solo sulla ricerca di nuovi genitori affidatari, ma voleva anche informare capillarmente sull´affidamento familiare di minori ", sottolinea l´assessore Theiner. Articoli sull´affidamento familiare, le esperienze di genitori affidatari, ulteriori informazioni e contatti sono stati pubblicati nei quotidiani, nei giornali di comprensorio e nei periodici comunali negli ultimi otto mesi. L´assessore Theiner è soddisfatto dell´interesse espresso da tante famiglie e persone disposti a dedicarsi a questo compito importante: "L´esperienza ci dimostra che tante famiglie e persone possono immaginarsi di accogliere un bambino nella loro famiglia. Per giungere a realizzare questo obiettivo possono però passare anche anni e questa decisione può comportare un notevole cambiamento nella vita quotidiana di una famiglia". Tante richieste sono venute dal Burgraviato, dalla Val Pusteria e da Bolzano. "Richiedere informazioni non significa automaticamente che le persone sono anche disposte o adatte per prendere un bambino in affido", sostiene Sabine Krismer, coordinatrice per l´affidamento familiare presso l´Ufficio Provinciale Famiglia donna e gioventù a Bolzano. "Per diventare un genitore affidatario vi sono vari passi da superare. Dopo un primo contatto seguono diversi colloqui con assistenti sociali e psicologi. In seguito loro valutano i diversi aspetti e se la famiglia e le persone hanno i requisiti necessari per prendere in affido un bambino. Sono 25 le nuove famiglie che hanno concluso questo processo di valutazione. Alcuni però hanno deciso di interrompere il processo per vari motivi." Se bambini provenienti da famiglie in difficoltà trovano per un periodo di tempo ben definito genitori affidatari è anche grazie ai media altoatesini: "Ringrazio tutti i genitori affidatari che hanno o avevano accolto in passato un bambino o stanno per prepararsi a dare un ambiente stabile a minori. Vorrei anche ringraziare i media dell´Alto Adige per la loro disponibilità di pubblicare informazioni e storie vissuti sull´affidamento familiare" afferma l´assessore Theiner il quale ricorda inoltre che la ricerca di nuovi genitori affidatari prosegue. Chiunque sia interessato alla tematica dell´affidamento familiare può rivolgersi al suo distretto sociale, all´Ufficio Provinciale Famiglia donna e gioventù (Sabine Krismer, Tel. 0471 418238) o può informarsi su www.Provincia.bz.it/politiche-sociali