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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Aprile 2013
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO SULLA MORTE DELLA BARONESSA THATCHER  
 
Bruxelles, 9 aprile 2013 - Vorrei, a nome mio e della Commissione europea, dire che mi ha profondamente addolorato la notizia della morte della baronessa Thatcher. Era senza dubbio un grande statista, la prima donna primo ministro del suo paese, e di un lettore avveduto ancora impegnato nell´Unione europea. Sarà ricordata per entrambi i suoi contributi e le sue riserve circa il nostro progetto comune. Ha firmato l´Atto unico europeo e ha contribuito a realizzare il mercato unico. Era un giocatore di primo piano nel portare nella famiglia europea dei paesi dell´Europa centrale e orientale, che un tempo erano dietro la cortina di ferro. Come ricorderete, la Gran Bretagna sotto la guida della signora Thatcher era molto favorevole l´allargamento dell´Unione europea. La sua eredità ha fatto molto per formare il Regno Unito, così come lo conosciamo oggi, compreso il ruolo speciale del Regno Unito nell´Unione europea che dura fino ad oggi. Vorrei esprimere i miei più profondi rimpianti al governo e al popolo del Regno Unito.  
   
   
UE: IL PRESIDENTE BARROSO INCONTRA ROBERT FICO, PRIMO MINISTRO DELLA SLOVACCHIA  
 
Bruxelles, 9 Aprile 2013 Di seguito l’intervento di ieri di José Manuel Durão Barroso Presidente della Commissione europea dopo l´incontro con Robert Fico, primo ministro della Slovacchia: “ “Ho appena avuto un ottimo incontro con il Primo Ministro Fico. Abbiamo avuto discussioni produttive molto cordiale, aperto e, credo,. Abbiamo parlato degli attuali sviluppi nell´Ue e anche la necessità di mantenere le nostre riforme in seno all´Unione europea, tra cui l´Unione economica e monetaria. E noi abbiamo naturalmente discusso le sfide specifiche in materia di Slovacchia. Abbiamo parlato, per esempio, sui fondi strutturali e di sviluppo rurale. Credo che ci sia una reale necessità di migliorare il loro uso in Slovacchia. Francamente parlando, vi è il rischio che la Slovacchia non sarà in grado di assorbire una parte dei fondi nel periodo di programmazione. Siamo d´accordo con il Primo Ministro che è fondamentale per evitare questo rischio e di utilizzare tali fondi, di cui beneficiano i cittadini, le regioni, le imprese e il recupero anche economica e la creazione di posti di lavoro. A tal fine tutti gli sforzi possibili dovrebbe essere fatto per evitare perdite di quest´anno. Commissione e gli esperti slovacchi sono insieme analizzando tutte le possibili soluzioni per migliorare l´assorbimento dei fondi e accelerare l´attuazione dei programmi della politica di coesione. E insieme abbiamo deciso di dare un mandato molto chiaro ai nostri esperti alla Commissione europea e sul lato slovacco, a lavorare per questo scopo. Quindi vogliamo aumentare la capacità di assorbimento in modo che questi soldi dei fondi strutturali è usato correttamente per la crescita in Slovacchia. Ciò comporta, tra l´altro, la presentazione accelerata di grandi progetti infrastrutturali e anche l´uso più efficace dei fondi già stanziati per i gruppi più vulnerabili di cittadini. In questo contesto, mi ha fatto molto piacere sentire il Primo Ministro Fico sui risultati delle squadre giovanili azione per l´occupazione che _I hanno creato qualche tempo fa per i paesi più colpiti dalla disoccupazione giovanile. Il presidente del Consiglio mi ha detto che l´attuazione del presente programma, per il suo punto di vista, è stato un successo, e siamo convinti, infatti, che questo è molto importante per la Slovacchia e altri paesi. Sono anche lieto di constatare che la Slovacchia avrà la possibilità di beneficiare dell´iniziativa disoccupazione giovanile sotto il periodo 2014-2020, una volta che abbiamo il nuovo quadro finanziario pluriennale concordato. Per quanto riguarda il prossimo periodo di programmazione, per il periodo 2014-2020, i legami tra l´uso dei fondi, ai fini della nostra strategia Europa 2020 la crescita e il programma nazionale di riforma dovrebbe essere rafforzato. I fondi dovranno essere concentrati su quelle priorità che devono contribuire di più per la crescita sostenibile, per aumentare il potenziale di crescita della Slovacchia. E abbiamo parlato di ciò che possiamo fare per conseguire tale obiettivo, in particolare quello che possiamo fare, sia attraverso investimenti in infrastrutture (sappiamo che la Slovacchia deve cruciale infrastruttura moderna, perché questo è importante anche per la competitività della Slovacchia), ma anche quello che possiamo fare in termini di istruzione o di formazione, in modo che il potenziale di crescita della Slovacchia è aumentato. Inclusione crescita e la creazione di posti di lavoro, la disoccupazione e sociale restano le principali questioni che la Slovacchia deve affrontare e mi ha rassicurato il Presidente del Consiglio che la Commissione vuole veramente per consentire alla Slovacchia raggiungere questi obiettivi. E stiamo lavorando fianco a fianco con i nostri amici slovacchi a tale scopo. Questo è anche il motivo per cui accolgo con favore l´impegno del Primo Ministro Fico e il governo slovacco per la riforma e la preparazione affidabile del programma nazionale di riforma 2013. Abbiamo anche avuto una discussione molto aperta sulla necessità di preservare la solidità delle finanze pubbliche e rafforzare le istituzioni, capitale umano e l´ambiente imprenditoriale. Queste sono le condizioni necessarie per una crescita a lungo termine in Slovacchia e in tutta l´Ue. Ho preso atto del buon andamento della Slovacchia in termini di finanze pubbliche. Abbiamo concordato che ora è importante dare a questi sforzi di natura sostenibile o carattere. Siamo naturalmente seguito con grande attenzione gli sforzi molto lodevoli del Primo Ministro Fico e il governo slovacco. Prima di consegnare al primo ministro, mi permetta, Robert, ancora una volta vi ringrazio per essere venuti a Bruxelles e per questa discussione molto aperta. Ora abbiamo una eccellente collaborazione con il governo slovacco e le autorità slovacche e non solo in termini di lavoro in Slovacchia, ma anche il contributo che vi porterà al dibattito europeo in cui, in sede di Consiglio europeo, ci incontriamo e discutiamo la futuro della nostra Unione. Apprezziamo molto l´impegno del Primo Ministro Fico e il governo slovacco per il nostro progetto comune europeo. Vi ringrazio per la vostra attenzione.”  
   
   
UE: LOTTA CONTRO L´EVASIONE FISCALE  
 
Bruxelles, 9 aprile 2013 - Di seguito la dichiarazione di ieri del Commissario Šemeta sulla lotta contro l´evasione fiscale: "I recenti sviluppi, alimentati dal risultato delle fughe di notizie Offshore, confermano l´urgenza di una maggiore e migliore azione contro l´evasione fiscale. La Commissione ha a lungo sostenuto una maggiore trasparenza e più forti strumenti comuni per combattere truffatori, scoraggiare gli evasori e assicurare un´equa ripartizione degli oneri in tasse. In effetti abbiamo messo un pacchetto completo di misure sul tavolo lo scorso dicembre per raggiungere questo obiettivo, e hanno lavorato a stretto contatto con i partner internazionali per più severe e più efficaci norme internazionali. Sappiamo quello che è necessario per una lotta più efficace contro le frodi e l´evasione. Abbiamo bisogno di scambio automatico di informazioni che devono essere ampiamente applicata, in quanto questo è il modo più efficace per consentire ai paesi di raccogliere le imposte sono dovuti. Abbiamo bisogno di una dura presa di posizione comune contro i paradisi fiscali, comprese le sanzioni nei confronti di coloro che facilitano gli evasori. E abbiamo bisogno di bloccare i percorsi di pianificazione fiscale aggressiva e opportunità strettamente pratiche fiscali abusive. Tutti gli strumenti per raggiungere tali obiettivi sono sul tavolo, pronto per essere sequestrati. Sono molto lieto di vedere che, nel corso degli ultimi giorni, molti Stati membri hanno rivisto la loro posizione su questi temi e intensificato la loro volontà politica di agire. Ora è il momento di mettere le parole in azione. Spero di vedere una rapida adozione delle nostre proposte per una presa di posizione più forte dell´Unione europea contro la frode e l´evasione fiscale ".  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, REPUBBLICA IUGOSLAVA DI MACEDONIA: I NEGOZIATI DI ADESIONE ALL´UNIONE EUROPEA DOVREBBERO INIZIARE ENTRO LA FINE DEL MESE DI GIUGNO  
 
Strasburgo, 9 aprile 2013 – Ieri la Commissione Affari Esteri ha detto che gli Stati membri dell´Ue dovrebbero aprire Ue negoziati di adesione con l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia prima della fine di giugno 2013. In una votazione del paese del 2012 relazione, i deputati hanno invitato il commissario all´allargamento dell´Ue per valutare il costo di un mancato ampliamento, tra cui i principali rischi per il paese se l´attuale status quo persistono. Repubblica iugoslava di Macedonia ha ottenuto lo status di candidato all´Ue nel dicembre 2005. Deputati ha detto che l´avvio dei negoziati poteva essere un "game-changer", dando impulso positivo ulteriori riforme e la promozione delle relazioni favorevoli con i vicini. Hanno salutato ruolo costruttivo della Fyrom nelle sue relazioni con altri paesi interessati dall´allargamento, e individuato il recente incontro prima tra i rappresentanti dei governi di Skopje e Sofia. La commissione ha inoltre sottolineato che l´incapacità di risolvere la disputa sul nome ha bloccato strade del paese per l´adesione all´Unione europea e ha chiesto per la conclusione definitiva, sotto l´egida delle Nazioni Unite senza indugio. Sblocco situazione di stallo politico ... I deputati pieno sostegno al recente accordo sbloccare la situazione di stallo nella politica interna, dopo una serie di eventi inquietanti il ​​24 dicembre 2012, che ha visto un terzo dei parlamentari e giornalisti costretti fuori dal parlamento. Tutte le forze politiche del paese deve rispettare il suo parlamento come istituzione democratica fondamentale per discutere e risolvere le divergenze politiche, hanno aggiunto, che chiede una riforma complessiva delle procedure del Parlamento. E alleviare le tensioni interetniche - I deputati hanno espresso preoccupazione per le tensioni in relazioni interetniche nel paese e ha chiesto che il dialogo politico essere intensificato per eliminare il rischio di una polarizzazione della società lungo linee etniche. Le autorità e la società civile devono portare a una riconciliazione storica che superi le divisioni tra e all´interno di diversi gruppi etnici e nazionali, compresi i cittadini di identità bulgara, i deputati hanno sottolineato. Hanno chiesto al governo di inviare chiari segnali che la discriminazione sulla base dell´identità nazionale non è tollerato nel paese. La corruzione, sistema giudiziario e dei media - I deputati hanno inoltre insistito sulla necessità di ulteriori sforzi per far rispettare legislazione anticorruzione, garantire l´indipendenza e l´imparzialità del potere giudiziario, in pratica, e superare diffusa autocensura tra i giornalisti. I prossimi passi - La risoluzione, elaborata da Richard Howitt (S & D, Uk) e ha adottato con 39 voti favorevoli, 13 contrari e nessuna astensione, rischia di essere messa ai voti dal Parlamento europeo nel suo insieme in occasione della sessione plenaria di maggio a Strasburgo.  
   
   
UE: IL PRESIDENTE JOSÉ MANUEL DURãO BARROSO SULLA SITUAZIONE IN PORTOGALLO  
 
Bruxelles, 9 aprile 2013 – Di seguito la dichiarazione di ieri del Presidente José Manuel Durão Barroso sulla situazione in Portogallo: “ Ciò che conta ora è quello di trovare una soluzione. E, come sapete, la Commissione europea ha già rilasciato un comunicato sulla situazione a seguito della decisione della Corte costituzionale di ieri. Quello che posso dire è che accogliamo con favore del governo portoghese ha ribadito l´impegno a portare attraverso il programma di aggiustamento. Questo è di vitale importanza. E ´fondamentale, al fine di mantenere e rafforzare la credibilità del Portogallo, e per permettere al paese di trovare sotto la sua proprie forze la sua economia ha bisogno di finanziamenti. E ora, per quanto riguarda i prossimi passi, la Commissione europea ha già dichiarato - e posso confermare - che supportano l´estensione delle scadenze dei prestiti concessi al Portogallo. Ma questa è una decisione che va oltre il nostro mandato, è una decisione che deve essere presa dai ministri delle finanze di tutti i governi della zona euro. Tuttavia, credo che questa decisione dovrebbe essere presa il più presto possibile, e che migliorerà Portogallo le prospettive di un ritorno ai mercati e rafforzare la credibilità del programma di adeguamento, in modo da prestare sostegno ai notevoli sforzi intrapresi dal Portogallo negli ultimi tempi , non ultimo dei quali sono i sacrifici fatti dal popolo portoghese. A mio giudizio, la determinazione mostrata dal Portogallo l´attuazione del programma si rivelerà un fattore cruciale per ottenere questa estensione e, più in generale, nel fare applicazione un successo. Allo stesso tempo, riteniamo importante che tali sforzi dovrebbero essere basati su un consenso nazionale. Ho già detto, e io ribadisco il concetto, che il dibattito in Portogallo, naturalmente, comporta per il governo, l´opposizione, e un certo numero di partiti politici, e persino comprende la critica di un istituto o di un´altra occasione su. Ma oltre a questo, qual è il centro dell´attenzione è lo stesso paese, il Portogallo nel suo complesso. E ciò che interessa Portogallo partner - in particolare i paesi della zona euro, perché è in ultima analisi, che prenderà le decisioni - è se il Portogallo ha la volontà di rispettare gli impegni assunti, e la determinazione a livello nazionale, per portare a compimento . È per questo che io sono una volta di più attraente per le istituzioni del Portogallo e le principali forze politiche, in particolare quelli che sono legati in un modo o nell´altro per l´attuazione del programma, a cooperare insieme per assicurare il successo, e per evitare di prolungare i sacrifici già sostenuti dai portoghesi persone.”  
   
   
DICHIARAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SUL PORTOGALLO  
 
Bruxelles, 9 aprile, 2013 - A seguito della decisione della Corte costituzionale portoghese sul bilancio 2013 dello Stato, la Commissione europea accoglie con favore la decisione del governo portoghese che ha confermato il suo impegno per il programma di adeguamento, compresi i suoi obiettivi di bilancio e un calendario. Ogni deviazione dagli obiettivi del programma, o la loro rinegoziazione, sarebbe infatti neutralizzare gli sforzi già compiuti e realizzato dai cittadini portoghesi, vale a dire la fiducia degli investitori in crescita in Portogallo, e prolungare le difficoltà della regolazione. La Commissione confida pertanto che il governo portoghese individuare rapidamente le misure necessarie per adeguare il bilancio 2013 in modo da rispettare l´obiettivo rivisto fiscale come richiesto dal governo portoghese e sostenuti dalla Troika nella revisione 7 del programma. La prosecuzione e determinato del programma offre il modo migliore per ripristinare la crescita economica sostenibile e per migliorare le opportunità di lavoro in Portogallo. Allo stesso tempo, è una precondizione per una decisione in merito l´allungamento delle scadenze del contributo finanziario al Portogallo, che faciliterebbe il ritorno del Portogallo ai mercati finanziari e il raggiungimento degli obiettivi del programma. La Commissione sostiene che tale decisione sia presa a breve. La Commissione continuerà a lavorare in modo costruttivo con le autorità portoghesi entro i parametri concordati per alleviare le conseguenze sociali della crisi. La Commissione ribadisce che un forte consenso intorno al programma contribuirà alla sua realizzazione. A questo proposito, è essenziale che le istituzioni chiave del Portogallo politiche sono uniti a loro sostegno.  
   
   
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEL SEGRETARIO AL TESORO USA LEW E IL COMMISSARIO BARNIER DOPO LA LORO RIUNIONE DEL 8 APRILE 2013  
 
Bruxelles, 8 aprile 2013 – Il Segretario al Tesoro Usa Jacob J. Lew e il commissario europeo Michel Barnier, riunitosi ieri, ha ribadito la loro ferma determinazione a cooperare strettamente per rafforzare il sistema finanziario globale, assicurando la parità di condizioni, minimizzando i conflitti e, se del caso, sovrapposizioni normative, e sostenendo il principio di non discriminazione. In particolare, hanno esaminato i progressi compiuti sul G-20 impegni finanziari di regolamentazione e concordato l´importanza di una forte cooperazione Usa-ue sull´attuazione: la liquidità maggiore, leva finanziaria, e le garanzie di capitale concordata a Basilea Iii, il quadro per la regolamentazione completa di Otc mercati dei derivati, e la gestione delle crisi forti e strumenti di risoluzione. Commissario Barnier delineato in Europa intenzione di andare avanti con il meccanismo unico di vigilanza e un forte Union Banking, e il segretario Lew ha sottolineato il suo sostegno agli sforzi europei. Segretario Lew aggiornato Commissario Barnier agli sforzi continui degli Stati Uniti per attuare la riforma finanziaria, e il Commissario Barnier ha accolto con favore i progressi compiuti. Essi si sono impegnati ad andare avanti insieme nella realizzazione del G-20 riforme e promuovere una maggiore convergenza e la coerenza nei mercati finanziari statunitensi ed europei. Essi hanno convenuto di mantenersi in stretto contatto e regolare e rafforzare la Usa-ue dei mercati finanziari e il dialogo normativo.  
   
   
HANNOVER: APERTURA DEL "GLOBAL BUSINESS & MARKETS"  
 
Hannover, 9 Aprile 2013 Di seguito il discorso di ieri di Antonio Tajani Vicepresidente della Commissione europea per l´industria e l´imprenditoria in occasione dell’ apertura del "Global Business & Markets": “ Signore e Signori, Sono lieto di avere la possibilità di visitare questa fiera e la piattaforma per aprire il "Global Business & Markets". Ritengo che favorire l´internazionalizzazione delle imprese dell´Ue è fondamentale per la ripresa economica europea. Gli espositori e partecipanti a questo scopo piattaforma a sostenere l´internazionalizzazione delle imprese. E condividiamo la stessa visione. Sono anche felice di vedere che il forum copre tutti i principali partner commerciali dell´Ue. Questi partner sono gli Stati Uniti, Giappone, Brasile, Russia, India e Cina. Altre regioni promettenti come l´America Latina e l´Africa non sono lasciati da parte o. Permettetemi di darvi alcuni esempi del lavoro svolto dalla Commissione europea per migliorare le condizioni degli scambi con questi partner e di promuovere l´internazionalizzazione delle imprese europee e, in particolare, le piccole e medie imprese. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, la Commissione ha invitato gli Stati membri a dare il via libera ad avviare negoziati per il commercio transatlantico e di partnership per gli investimenti con gli Stati Uniti. L´ue e gli Stati Uniti condividono già la più forte relazione economica e commerciale in tutto il mondo. L´apertura dei negoziati bilaterali rappresenterà una nuova opportunità e per incrementare ulteriormente le nostre economie. Si creare crescita e posti di lavoro su entrambi i lati dell´Atlantico. La scelta del rapporto transatlantico economico come il tema principale di questo evento non è certo un caso. Abbiamo effettivamente avere grandi ambizioni con i nostri partner americani. Sono certo che il ministro consigliere Tasharski toccherà più in dettaglio in un momento. Per ora, è probabilmente sufficiente ricordare che un accordo di libero scambio transatlantico dovrebbe portare un certo numero di barriere commerciali e, di conseguenza, di aumentare Pil dell´Ue di oltre mezzo punto. L´unione europea ha appena lanciato i negoziati per un accordo di libero scambio con il Giappone. Oltre ai negoziati commerciali, la Commissione europea coopera con i governi dei principali partner commerciali. I co-operazioni mirano a ridurre le barriere al commercio e agli investimenti. In questo modo le imprese europee ottenere un migliore accesso ai mercati. Questo viene fatto attraverso i dialoghi in materia di politica di regolamentazione e dialoghi su specifiche categorie di prodotti, quali la sicurezza automobilistica e dei prodotti chimici. Al fine di completare e sostenere queste politiche, mi sono portato avanti "Missioni per la crescita" negli ultimi due anni. Ho visitato con una delegazione d´affari in Brasile, Cile, Uruguay, Stati Uniti, Messico, Colombia, Marocco, Tunisia, Perù e Cile. Continuerò questo anno con la Russia, la Cina, il Vietnam e Myanmar. Sono non solo concentrandosi sui principali partner. Le mie missioni anche guardare ai mercati con un potenziale economico e di quelle che solo recentemente diventato una meta potenziale per le imprese europee, come è il caso del Myanmar. Queste missioni portare un importante contributo alla cooperazione industriale dell´Ue in generale, e per l´internazionalizzazione delle Pmi in particolare. Essi direttamente aiutare le piccole e medie imprese di entrare in contatto con le autorità dei rispettivi mercati e con i potenziali partner commerciali. Nel corso di queste missioni ci incontriamo di alto livello delle autorità e firmare accordi politici. Gli accordi costituiscono la base per una cooperazione rafforzata in vari settori, quali la cooperazione industriale, la politica delle Pmi, del turismo, cooperazione spaziale e materie prime. Vorrei ricordare le imprese: è anche possibile rispondere alle tue domande per iniziative di sostegno alle imprese che le finanze dell´Ue. Questi sono la European Enterprise Network, l´Ue Centro per le Pmi e l´helpdesk Dpi in Cina, l´European Business e Technology Centre in India e altri. Il loro ruolo è quello di aiutarvi a fare affari nei rispettivi paesi. Grazie per la vostra attenzione e vi auguro riunioni di lavoro fruttuoso.”  
   
   
GIORNATA INTERNAZIONALE DEI ROM: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE UN´AZIONE DECISIVA PER UN´ULTERIORE INTEGRAZIONE DEI ROM  
 
Bruxelles, 9 aprile 2013 - Ieri, in occasione Giornata internazionale dei Rom, la Commissione europea ha sottolineato la necessità di ulteriori sforzi da parte degli Stati membri per migliorare la situazione delle comunità rom in Europa. Nonostante gli sforzi degli Stati membri verso l´integrazione dei rom, molti più progressi è ancora da effettuare a livello nazionale per combattere la discriminazione e migliorare l´accesso per i Rom al lavoro, all´istruzione, all´alloggio e all´assistenza sanitaria in particolare. In una dichiarazione congiunta, il vicepresidente Viviane Reding (Ue-commissario alla Giustizia), László Andor (commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione), Johannes Hahn (commissario per la Politica regionale) e Androulla Vassiliou (Commissario per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e Gioventù) ha detto: "Migliorare la situazione dei rom è una delle più grandi sfide che dobbiamo affrontare in Europa. Fare la differenza nella vita quotidiana richiede impegni di lungo termine, risorse adeguate e l´azione concertata a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. "L´ue ha definito un quadro di riferimento forte per l´azione e gli Stati membri hanno elaborato strategie nazionali per l´inclusione dei rom. Questo è un buon primo passo. La chiave è ora quello di assicurarsi che tali politiche siano attuate sul terreno. "Perché l´inclusione dei Rom ha un senso:. Ricerca da parte della Banca Mondiale suggerisce piena integrazione dei Rom potrebbe essere un valore di circa mezzo miliardo di euro l´anno per le economie di alcuni paesi, migliorando la produttività, tagliando le bollette del benessere e aumentando il gettito fiscale l´integrazione dei rom, quindi, non deve essere visto come un costo, ma come un investimento sociale, e sarà fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva "L´integrazione dei rom non può essere lasciato a discorsi domenicali che non sono seguiti da venire Lunedi mattina. Ciò di cui abbiamo bisogno è un vero impegno politico da parte degli Stati membri di attuare strategie nazionali. L´elaborazione delle strategie nazionali è stato certamente un buon inizio, ma abbiamo ancora bisogno di più di apportare modifiche accadere. "Adotteremo la nostra relazione 2013 sui progressi compiuti nell´attuazione delle strategie nazionali prima dell´estate e valuterà in che misura le nostre raccomandazioni sono state seguite dagli Stati membri. "Inoltre, i negoziati relativi ai fondi comunitari per il periodo 2014-2020 sarà decisivo. È di fondamentale importanza per garantire che i punti di contatto nazionali di Roma, le Ong Rom e gli esperti sono coinvolti nella pianificazione il più presto possibile. Giornata internazionale dei Rom è l´occasione a riflettere sulle nostre realizzazioni, ma anche di mobilitare gli sforzi per continuare il lavoro cruciale verso l´uguaglianza Roma . " Dal 2010 la Commissione europea ha costantemente mantenuto l´integrazione dei Rom ai primi posti dell´agenda politica: grazie al quadro europeo per nazionali di integrazione dei Rom strategie ( Ip/11/400 ), tutti gli Stati membri hanno ora le strategie nazionali di integrazione quale la Commissione valuta ogni anno (vedi Ip/12/499 ). La prossima relazione sarà presentata prima dell´estate. Allo stesso tempo, la Commissione proporrà inoltre una raccomandazione per l´inclusione dei rom che saranno adottate dal Consiglio. Infine, la Commissione ha proposto un migliore orientamento dei fondi Ue per sostenere l´integrazione dei Rom nel prossimo periodo di programmazione finanziaria 2014-2020.  
   
   
TOSCANA: LA DIRETTA STREAMING DELLA GIUNTA DI IERI AGGIORNATA AD OGGI  
 
Firenze, 9 aprile 2013 - Si è svolta ieri la seduta della Giunta regionale, anche in questa occasione trasmessa in diretta streaming sul sito di Toscana Notizie. Parte dell’ordine del giorno è stato aggiornato alla riunione di giunta che avrà luogo oggi martedì 9 aprile, alle 14.00, sempre in diretta streaming all’indirizzo http://www.toscana-notizie.it/ In particolare saranno affrontate le delibere con il parere della Regione sulla proposta di corridoio nel tratto Fonteblanda – Ansedonia dell’autostrada Tirrenica e per l’attuazione di alcuni progetti del Piano della Cultura 2012-2015. Tra i provvedimenti approvati oggi dalla giunta: calendario scolastico della Toscana per l’anno 2013/2014 con delibera proposta dalla vicepresidente Stella Targetti (dal minuto 4.10 al minuto 10.05); aggiornamento della tariffa per le prestazioni di elisoccorso ai fini della compensazione finanziaria interregionale, proponente assessore Luigi Marroni (dal minuto 15.09 al minuto 19.08); a seguito dei dissesti geomorfologici in località Case Loro Serravalle (Comune di Bibbiena) integrazione al programma per l’esecuzione di indagini e monitoraggi propedeutici alla progettazione di interventi di consolidamento, proponente assesore Anna Rita Bramerini (dal minuto 41.28 al minuto 42.36); aggiornamento dell’intesa tra Regione Toscana e la Città di Shangai (Cina) per l’alta formazione manageriale in ambito sanitario, proponente assessore Luigi Marroni (dal minuto 43.04 al minuto 48.44). Gli atti approvati saranno disponibili all’indirizzo http://web.Rete.toscana.it/attinew  dopo la verbalizzazione degli stessi da parte degli uffici regionali.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: SCUOLA, BILANCIO  
 
Torino, 9 aprile 2013 - La Giunta regionale si è riunita l’8 aprile per esaminare un ordine del giorno che si è occupato principalmente di diritto allo studio, scuola ed alcune variazioni di bilancio. La seduta è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Su iniziativa dell’assessore Alberto Cirio, sono stati approvati: - la destinazione di 9.400.000 euro per il diritto allo studio, così suddivisi: 1.144.000 per favorire lo scorrimento delle graduatorie 2011-12 degli assegni per libri di testo, attività integrative e trasporti in modo da assicurare la copertura delle domande presentate da chi rientrava nella prima soglia reddituale Isee (da 0 a 10.000 euro); 1.144.000 per lo scorrimento della graduatoria 2011-12 degli assegni di studio per iscrizione e frequenza; 3.556.000 per finanziare il bando 2012-13 riguardante l’assegno per libri di testo, attività integrative e trasporti; 3.556.000 per finanziare il bando 2012-13 riguardante l’assegno di studio per iscrizione e frequenza. La delibera stabilisce anche che ulteriori somme che verranno stanziate dal bilancio di previsione 2013 potranno essere utilizzate per un successivo scorrimento delle graduatorie per l’a.S. 2011-12 e per aumentare la dotazione finanziaria dei bandi per l’a.S. 2012-13; - la proposta al Consiglio regionale di modificare il piano triennale di interventi 2012-2014 su istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa nella parte riguardante l’edilizia scolastica con l’inserimento di una norma che permette la concessione del finanziamento regionale anche se, per la decisione di ricorrere a strumenti finanziari innovativi come il leasing in costruendo o il fondo immobiliare, la proprietà della scuola passa temporaneamente dalla Provincia o dal Comune ad un altro soggetto direttamente coinvolto nell’operazione; - il calendario scolastico 2013-14, che prevede 206 giorni di lezione dal martedì 10 settembre a sabato 7 giugno (il 30 nelle scuole dell’infanzia) con sospensioni il 2 novembre, dal 24 dicembre al 6 gennaio per le vacanze natalizie, il 3 e 4 marzo per le vacanze di Carnevale e dal 18 al 26 aprile per le vacanze pasquali, oltre che per l’eventuale festa del Santo Patrono. Su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia sono stati approvati il nuovo piano regolatore le relativa variante di Nibbiola (No), il piano regolatore di Adorno Micca (Bi) e la variante generale al piano regolatore di Roasio (Vc).  
   
   
STATISTICA. I RISULTATI DEL CENSIMENTO 2011 IN VENETO  
 
Venezia, 9 aprile 2013 - Il 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni realizzato da Istat è il tema monografico intorno a cui si sviluppo l’ultimo numero di “Statistiche Flash”, pubblicazione periodica curata dalla Direzione Sistema Statistico della Regione. Al 9 ottobre 2011, data del censimento, in Italia risiedono 59.433.744 persone. La popolazione censita (pubblicata su Supplemento ordinario n. 209 alla Gazzetta Ufficiale 294 del 18 dicembre 2012) diviene riferimento legale per il Paese fino alla successiva rilevazione ed è perciò definita “popolazione legale”. Rispetto al Censimento del 2001 in Italia si registra un aumento della popolazione (+4,3%). Incrementi consistenti si osservano soprattutto nelle regioni settentrionali e del Centro, al contrario al Sud e nelle Isole prevalgono i comuni che vedono diminuire i propri residenti. Il Veneto, con una popolazione legale di 4.857.210 abitanti, è tra le regioni con incremento maggiore (+7,3%, circa 329.500 persone in più). Grazie ai dati dei censimenti è possibile ripercorrere la storia demografica del Veneto, dall´Unità d´Italia a oggi. In una prima fase, collocata temporalmente negli ultimi decenni del 1800, la popolazione cresce a un ritmo abbastanza lento: la spinta demografica dovuta all´alta natalità è smorzata dagli effetti degli elevati tassi di mortalità. Con l´inizio del Xx secolo prende il via un periodo di forte espansione, risultato di una significativa e progressiva diminuzione dei decessi, in particolar modo nell´età infantile, e nel contempo di una natalità che si mantiene su ritmi sostenuti. Successivamente, nel secondo dopoguerra, il numero di nati comincia a diminuire in modo più accentuato,mentre la mortalità si stabilizza, assottigliando così il gap positivo tra nati e morti e quindi l´incremento demografico. Negli ultimi decenni i guadagni in termini di popolazione si devono quasi esclusivamente all´aumento della speranza di vita e, a partire dal 2000, soprattutto al positivo contributo dei flussi migratori dall´estero. Tali dinamiche demografiche hanno avuto conseguenze anche sul profilo per età della popolazione che, in Veneto, così come in Italia, risulta sempre più vecchia. La fascia giovane è in costante diminuzione, tanto che, se nel 1871 i ragazzi sotto i 15 anni rappresentavano un terzo dell´intera popolazione, oggi tale quota si riduce al 14%; al contrario, aumenta significativamente il peso della componente anziana, dal 5,7% nel 1871 al 20,6% nel 2011.  
   
   
PAGAMENTI PA, SAITTA “RISTRETTO L’AMBITO DEI PAGAMENTI. POCHE RISORSE PER L’IMMEDIATO”  
 
Roma, 9 aprile 2013 - “Avevamo chiesto al Governo di permetterci di pagare da subito il 50% dei debiti con le imprese. Invece si è scelto di imbrigliare la prima parte dei pagamenti in norme che, nella maggior parte dei casi, permetteranno di coprire non più del 20% di quanto si aspettano le imprese. Ancora una volta si è scelta la strada dei vincoli per frenare gli enti locali”. Lo dichiara il Presidente dell’Upi, commentando il testo del decreto pagamenti approvato dal Consiglio dei Ministri e atteso per la giornata di ieri in Gazzetta Ufficiale. Il testo, infatti, stabilisce che, da subito, Province e Comuni potranno effettuare pagamenti “nel limite massimo del 13% delle disponibilità liquide detenute presso la tesoreria statale al 31 marzo 2013” fino ad un massimo del 50% dei debiti che dovranno pagare. “Faccio l’esempio della mia Provincia, Torino: noi abbiamo pagamenti bloccati per le imprese pari a più di 40 milioni di euro e abbiamo in cassa soldi sufficienti a potere pagare l’intero ammontare, senza nemmeno bisogno di fare ricorso alla Cassa depositi e prestiti. Se avessimo avuto la possibilità di pagare subito la metà dei debiti, avremmo potuto pagare fatture per oltre 20 milioni di euro, ma con il vincolo del 13% invece ne potremo usare non più di 10 subito e gli altri, tra decreti attuativi e pratiche burocratiche, non prima di tre mesi. Se l’obiettivo era di immettere da subito denaro – sottolinea Saitta – allora sarebbe stato più opportuno evitare tutti questi vincoli. Le procedure poi continuano ad essere troppo complesse e si parla di due decreti attuativi solo per pagare i debiti di Province e Comuni. Ribadiamo che riteniamo indispensabile un intervento correttivo del Parlamento, che semplifichi la procedura e eviti di aggiungere lungaggini inutili. Le imprese si aspettano di potere ricevere i loro soldi ora, non entro l’anno. C’è poi da lavorare in Parlamento perché attraverso questo decreto si possano finalmente modificare le regole del patto di stabilità interno, che sono quelle che hanno permesso che si arrivasse a questa situazione assurda. Sarebbe grave rimandare ancora un intervento strutturale che tutti i partiti hanno definito urgente”.  
   
   
VALLE D’AOSTA: DISPONIBILI I DATI DELL´OSSERVATORIO REGIONALE DEI CONTRATTI PUBBLICI  
 
Aosta, 9 aprile 2013 - L’assessorato delle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica informa che, all’indirizzo internet: http://www.Regione.vda.it/operepubbliche/osscontratti/consulta_osservatorio_i.aspx sono disponibili in consultazione i dati dell’Osservatorio dei contratti pubblici: - dal 01/01/2009 per i contratti di lavori, servizi e forniture di importo superiore a 150 mila euro; - dal 01/01/2011 per i contratti di lavori, servizi e forniture di importo superiore o uguale a 40 mila euro; - dal 01/01/2011 per i contratti esclusi di importo superiore a 150 mila euro, per accordi quadro e contratti discendenti, convenzioni e fattispecie consimili di importo maggiore o uguale a 40 mila euro. L’osservatorio regionale dei contratti pubblici acquisisce e rende disponibili in consultazione i dati comunicati dai responsabili delle stazioni appaltanti di interesse regionale che sono distinte tra: Amministrazione regionale, Comuni e Comunità Montane e Altri Enti / Società tenuti all’applicazione del codice dei contratti pubblici. I contratti sono distinti in funzione del tipo – lavoro; servizio; fornitura – e della classe di importo – superiore a 150 mila euro; inferiore a 150 mila euro ma superiore o uguale a 40 mila euro. La consultazione della banca dati dell’Osservatorio regionale può essere effettuata con riferimento temporale all’anno o al semestre e i dati disponibili sono aggiornati al giorno precedente. La consultazione è possibile con riferimento a gare esperite e a procedure ultimate. Per gare esperite si intende l’avvenuta efficacia dell’aggiudicazione / affidamento indipendentemente dalla procedura, mentre per procedure ultimate si intende il contratto con collaudo / certificato di regolare esecuzione / certificato di verifica di conformità approvato. La comunicazione dell’ultimazione è prevista per i contratti nei settori ordinari, mentre i dati informativi sono comunicati all’Osservatorio dai responsabili entro 30 giorni dall’aggiudicazione e entro 60 giorni dalla conclusione. L’osservatorio regionale dei contratti pubblici prende l’avvio dal preesistente Osservatorio regionale dei lavori pubblici rilevando i dati sia dei contratti di lavori che di servizi e di forniture ed estendendo nel tempo l’ambito di rilevazione. La consultazione dell’Osservatorio dei contratti pubblici è uno strumento dinamico che si affianca al Notiziario che presenta una fotografia con riferimento all’anno / semestre di rilevazione e in cui i dati dell’Osservatorio dei contratti pubblici sono integrati sia dai dati provenienti sia dal preesistente Osservatorio regionale dei lavori pubblici sia dalla sede centrale dell’Osservatorio dei contratti pubblici con riferimento alle stazioni appaltanti di interesse nazionale.  
   
   
STATUTO REGIONE BASILICATA, STABILITO IL CALENDARIO DI LAVORO  
 
Potenza, 9 aprile 2013 - Un calendario di lavoro per proseguire l’esame di alcuni aspetti del nuovo statuto regionale è stato stabilito quest’oggi nel corso di un incontro che il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Santochirico, ha avuto con i vice presidenti della Prima Commissione Consiliare, Enrico Mazzeo Cicchetti e Leonardo Giordano. Il 17 aprile la Commissione si riunirà per esaminare la parte relativa ai Principi e Istituzioni e società regionale (titoli primo e secondo); il 24 aprile saranno invece esaminati aspetti concernenti La funzione amministrativa, La finanza regionale, Gli strumenti di raccordo istituzionale, L’europa e le relazioni internazionali, Disposizioni finali e transitorie (dal quinto al nono titolo); il 2 maggio, infine, saranno presi in considerazione i titoli su Consiglio regionale (terzo) e Giunta (quarto). “Con i vice presidenti Mazzeo Cicchetti e Giordano abbiamo inteso imprimere un’ulteriore accelerazione all’attività per la definizione del nuovo statuto regionale – ha affermato il presidente Santochirico -. L’obiettivo, condiviso dall’intero Ufficio di Presidenza – è quello di pervenire all’approvazione dello Statuto in prima lettura da parte del Consiglio regionale entro la primavera, utilizzando il tempo a disposizione per mettere a punto e concordare quegli aspetti che meritano ancora approfondimenti o necessitano della più ampia condivisione”.  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA INCONTRATO I GIORNALISTI IN MERITO ALLE NOTIZIE RIPORTATE DAI MEDIA SUI RIMBORSI DEI CONSIGLIERI REGIONALI DELLA CALABRIA  
 
Catanzaro, 9 aprile 2013 - Il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, nel corso di una conferenza stampa, il 5 aprile, a Palazzo Alemanni è intervenuto in merito alle notizie, riportate dai media, su presunte irregolarità relative ai rimborsi dei consiglieri regionali. “Ad oggi noi non abbiamo elementi certi su cui basarci per fare le nostre valutazioni – ha detto Scopelliti - se non le informazioni che sono riportate dai giornali. Certo è che se sono stati commessi degli abusi, ognuno dovrà prenderne atto e trarre le dovute conseguenze. È anche vero, però, che leggendo le dichiarazioni del Procuratore Sferlazza, un magistrato dalla professionalità e serietà indiscutibili, emerge il fatto che ancora ci vorrà del tempo per capire chi sono gli eventuali responsabili e le reali contestazioni. Oggi serve cautela, se ci sono degli infedeli nella politica è giusto che ne paghino le conseguenze, è chiaro però che ci sono degli infedeli anche ad altri livelli istituzionali, che hanno fornito notizie ancora da verificare, su cui la Procura sta indagando. Questo è un fatto grave perché si genera, volutamente, molta confusione nell’opinione pubblica che poi generalizza catalogando come ‘melma’ un’intera classe politica. E noi non possiamo consentire che questo avvenga perché le persone per bene, e ce ne sono tante nella politica, vanno tutelate. Sono comportamenti di singoli, dei quali ognuno dovrà risponderne davanti alla magistratura, ai cittadini e ai partiti. Noi siamo garantisti ma qualora venissero contestati comportamenti illeciti, gli artefici dovranno assumersi le responsabilità agendo di conseguenza, altrimenti sarò io a prendere i provvedimenti di mia competenza. Ad oggi, però, non sappiamo ancora di cosa stiamo parlando, tant’è che giorno dopo giorno alcune circostanze riportate dalla stampa si stanno sgonfiando. E’ grave comunque vedere enfatizzate situazioni che, forse, non corrispondono al vero o che non rappresentano illeciti, soprattutto in un momento così delicato della vita della regione, in cui c’è un clima infuocato, dettato dalla esasperazione delle persone. Io sono dell’avviso che la politica debba per prima dare un segnale importante, ma che tale dovere non appartenga solo a questa categoria. Si tratta dell’ennesimo episodio che certamente non aiuta questa regione, questa classe dirigente e le istituzioni calabresi. Sin dal nostro insediamento – ha aggiunto Scopelliti - abbiamo approvato tantissimi provvedimenti per ridurre i costi della politica, anche anticipando quella che di fatto è stata la spending rewiev. Abbiamo voluto assumere un impegno concreto con i cittadini e dare un segnale significativo di cambiamento. Stiamo procedendo con la riforma degli enti sub-regionali, è stato ridotto il numero dei consiglieri, che siamo disposti a rivedere in ossequio alle normative vigenti, così come il numero degli assessori e delle consulenze, e ci stiamo dotando della legge sulla doppia preferenza di genere. Anche sul fronte della sanità abbiamo raggiunto risultati importanti, sia sul fronte della razionalizzazione e riorganizzazione del sistema che sulla qualità del servizio, riducendo sensibilmente il deficit del comparto, passato dai 250 milioni del 2009 ai 69,9 del 2012. Ciò comporterà un risparmio in termini di tasse per i cittadini e permetterà, se proseguiremo con altrettanta incisività azzerando il disavanzo, di disporre di risorse pari a 119 milioni di euro da investire in tanti altri settori cruciali per il futuro della regione. Tutto questo impegno ed i risultati raggiunti – ha concluso il Presidente Scopelliti – non possono essere spazzati via da eventuali errori di singoli. Saremo intransigenti con chi ha sbagliato, ma rivendichiamo il nostro ruolo e proseguiamo con la determinazione di sempre”.  
   
   
SBLOCCO PAGAMENTI P.A., PUGLIA: PER PROCEDERE OCCORRE MODIFICARE IL DECRETO  
 
Bari, 9 aprile 2013 - L´assessore al Bilancio, Leo di Gioia, ha diffuso una nota sulla questione dello sblocco dei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione a seguito dell´apposito decreto varato dal Consiglio dei ministri. "In questa fase nazionale ed internazionale di congiuntura negativa - ha spiegato l’assessore – il decreto che è stato approvato in Consiglio dei ministri rappresenta in linea di principio un segnale positivo per rimettere in movimento l’economia, grazie alla possibilità di avere accesso alla liquidità necessaria per far fronte ai pagamenti nei confronti delle imprese creditrici. Queste disposizioni urgenti consentono poi alle Pubbliche amministrazioni di onorare, almeno in parte, le proprie obbligazioni ripristinando un criterio di giustizia che vuole la parte pubblica egualmente attenta sia alla fase della riscossione che a quello dei pagamenti.(...) “Per la Puglia il testo approvato così com’è riserva però alcune sorprese,poiché la nostra Regione, che ha le risorse necessarie in cassa e che le potrebbe spendere, sarebbe ugualmente impossibilitata ad agire a pieno ritmo da tetti di spesa del tutto insufficienti. "Si tratta - continua di Gioia - di un problema stratificato, causato da norme sovrapposte che tuttora limitano la Regione e che se confermate ci costringerebbero ad affrontare un anno di emergenza. “Già in Aula consiliare – spiega l’assessore – il presidente Vendola aveva sollevato con forza il problema del patto di stabilità, questione di vita o di morte per la Regione. Così come il presidente Palese aveva auspicato e previsto un allentamento dei meccanismi che da anni frenano i pagamenti. “Quindi oggi facciamo appello al senso di responsabilità delle delegazioni pugliesi di tutti gli schieramenti alle Camere, perché venga concesso a chi ha le risorse, di spenderle senza indugio. “L’anomalia della Puglia, che ha in cassa i fondi necessari e non li può spendere, non può ritorcersi come una penalizzazione nei confronti di enti locali e imprese: vista la impossibilità di beneficiare del decreto del Consiglio dei ministri saremmo costretti infatti a non applicare il cosiddetto patto di stabilità orizzontale e verticale, che potrebbe liberare spazi finanziari per Comuni e province, e dovremmo limitare i pagamenti a favore delle imprese. Per questo chiediamo un autorevole impregno da parte di tutti i parlamentari pugliesi, a partire da quelli ancora momentaneamente presenti in Consiglio regionale, per modificare il decreto nei punti che penalizzerebbero la Puglia".  
   
   
NEL DECRETO SUI DEBITI DELLA PA NORME IMPORTANTI PER IL PIEMONTE  
 
Torino, 9 aprile 2013 - E’ positivo il giudizio del presidente della Regione, Roberto Cota, sul decreto legge sui debiti della Pubblica amministrazione approvato il 6 aprile dal Consiglio dei ministri: “Ci sono norme importanti che ci consentiranno di completare le nostre riforme e di far fronte ad alcune criticità di bilancio. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto insieme all´assessore Pichetto con il Ministero dell´Economia. Nei giorni scorsi ne avevo parlato anche con il presidente Monti”. In particolare, Cota sottolinea la possibilità di spalmare fino a trent´anni, il debito sulla sanità, che “é pregresso, perché i conti della nostra gestione sono in ordine. Questo perché, oltre ad una gestione virtuosa, abbiamo varato riforme adeguate che attueremo puntualmente”. Sul trasporto pubblico locale, il presidente evidenzia che “mediante l´utilizzo di una parte dei fondi Fas potremo far fronte al debito pregresso e così dare respiro ad enti locali ed aziende. Questo non pregiudicherà gli investimenti importanti già programmati”. Osservato che nel decreto c’é anche una norma che consente di affrontare anche alcune criticità di cassa, il presidente conclude: “E’ un momento difficile, ma il lavoro paga! Molto bene, ma rimarco come la via da seguire per il rilancio del Piemonte debba partire dalle realizzazione delle nostre riforme".  
   
   
BILANCIO: ABRUZZO RISOLVE SEMPRE I PROBLEMI  
 
Pescara, 9 aprile 2013 - "Se qualche Direttore che istruisce le pratiche non è neanche capace di seguire le indicazioni del Bilancio non è una nostra responsabilità. Sicuramente non ci sarebbero stati ritardi, se si fosse seguita la strada suggerita dal Settore. Basta coprire con la foglia di fico del Bilancio le altrui inefficienze". L´assessore al ramo, Carlo Masci, "rammaricato per i continui ed inspiegabili" attacchi a quello che definisce "un corretto modo di procedere" del Settore, interviene a fare chiarezza nella vicenda, soprattutto per tranquillizzare le associazioni sulla "disponibilità dell´Ente regione ad onorare i suoi impegni". "C´è chi pensa di rispondere alle pressioni di chi è in difficoltà compiendo atti irrituali al limite della legittimità. Dopo di che si pretende pure che i settori deputati alla verifica di compatibilità finanziaria, oltre che economica, diano un assenso di facciata e liquidino il denaro. Lo ritengo un atteggiamento irresponsabile". "Ci tengo a precisare - aggiunge l´Assessore - che di fronte alle necessità, anche improvvise, il Settore Bilancio non ha mai fatto mancare la propria collaborazione, risolvendo i problemi. Quindi anche in questo caso, i cittadini, le associazioni, tutti coloro che hanno i requisiti per accedere ai fondi regionali non perderanno un solo euro ma deve essere chiaro a tutti che questo avverrà solo dopo che gli atti prodotti risulteranno ritualmente ineccepibili, con il crisma della legalità, della copertura economica e della compatibilità finanziaria". L´assessore, quindi, ricorda che sono state "proprio le pressioni, la fretta di fare, certi comportamenti ai limiti della legalità a portare l´Abruzzo ad un passo dal default, con uno spaventoso debito pubblico, secondo solo a quello del Lazio. Se oggi, dopo grandi sacrifici, imposti anche ai cittadini abruzzesi, con la garanzia di procedure ineccepibili e di rigore delle politiche di bilancio, siamo riusciti a diventare regione virtuosa e ad abbassare la pressione fiscale, lo dobbiamo proprio a comportamenti ispirati alla correttezza e alla legalità. Non voglio pensare che, invocando la fretta, si voglia colpire questa stagione di regole e rigore, perché si sa che la gatta frettolosa fa nascere sempre gattini ciechi".  
   
   
CALABRIA: SIGLATO L’ACCORDO DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA CON I COMUNI DEL TERRITORIO REGGINO PER IL PISL SULLO SPOPOLAMENTO.  
 
Catanzaro, 9 aprile 2013 - L’assessore regionale alla programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini ha firmato l’accordo di programmazione negoziata con il partenariato di progetto del Pisl “Paese mio”, nella sala “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella a Reggio Calabria. Presenti all’iniziativa anche il presidente della Commissione bilancio e fondi comunitari in Consiglio regionale, Candeloro Imbalzano e la presidente della Comunità Montana dell’Area Grecanica Angela Zavettieri. Attraverso questa firma tutti i soggetti che compongono il partenariato di progetto hanno assunto congiuntamente, precisi obblighi rispetto all’utilizzo delle risorse, del valore di 10.275.568 euro per 36 operazioni già ammesse a finanziamento, e alla realizzazione di interventi che favoriscano l’azione di contrasto allo spopolamento. A essere coinvolti nel Pisl “Contrasto allo spopolamento dei sistemi territoriali marginali e in declino”, il cui capofila è la Comunità Montana dell’Area Grecanica, sono 32 piccoli comuni, quelli con meno di 1500 abitanti che si trovano in provincia di Reggio Calabria. Il contesto territoriale nel quale si inserisce il Pisl, infatti, è quello delle aree rurali periferiche il cui andamento demografico ha avuto un flusso particolarmente negativo nell’ultimo decennio: alla rilevante presenza di anziani si associa una preoccupante carenza di giovani. “Il Pisl – ha evidenziato l’assessore Mancini - punta sulla valorizzazione delle risorse locali attraverso una serie di operazioni finalizzate a incrementare la disponibilità di strutture e servizi per migliorare la qualità della vita degli abitanti di questi piccoli centri, con particolare riferimento a giovani e anziani. Saranno realizzati, infatti, progetti in grado di generare uno sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio per contrastare lo spopolamento. Le operazioni finanziate - ha spiegato l’esponente della Giunta regionale - riguardano progetti per il miglioramento della qualità della vita, il benessere e il tempo libero, quali il centro sociale ricreativo per anziani di Laganadi e il centro di aggregazione di Canolo. Inoltre sono state presentate proposte volte a sostenere lo sviluppo imprenditoriale locale, il recupero di antichi mestieri per stimolare la nascita di nuove iniziative del settore, l’associazionismo imprenditoriale, la valorizzazione e commercializzazione delle risorse locali, favorendo così – ha specificato Mancini - il presidio del territorio. Si evidenziano, ad esempio: il centro per lo studio e la valorizzazione del caciocavallo di Ciminà e la casa dell’artigianato di Fiumara. La gran parte delle operazioni riguardano la riqualificazione di immobili, aree e infrastrutture degradate o sottoutilizzate. Vi sono anche alcune operazioni di sistema che interessano l’intera area del Pisl. E poi ci sono alcuni interventi che avranno una ricaduta sulle attività imprenditoriali private mediante la creazione di infrastrutture e servizi volti a stimolare la nascita di nuove iniziative, l’associazionismo imprenditoriale, la valorizzazione e commercializzazione delle risorse locali favorendo così la tutela del territorio. Ora – ha concluso l’assessore Mancini - le procedure dovranno essere portate avanti dall’amministrazione comunale nei tempi richiesti dalla Ue: entro il 31 dicembre di quest’anno si dovrà dare vita agli impegni giuridicamente vincolanti ed entro il 31 dicembre del 2015 dovranno essere spese tutte le risorse”. A firmare il partenariato al progetto “Paese Mio” sono stati i sindaci dei Comuni di Calanna, Fiumara, Ciminà, Sant’ilario dello Ionio, Stignano, Ferruzzano, Cosoleto, Placanica, Pazzano, Santa Cristina d’Aspromonte, Laganadi, Caraffa del Bianco, Melicuccà, Canolo, Candidoni, Bruzzano Zeffirio, Casignana, Scido, Serrata, Bagaladi, Camini, Samo, Roccaforte del Greco, Bova, San Giovanni di Gerace, Staiti, San Procopio, Agnata Calabra, Roghudi, Martone, Sant’alessio in Aspromonte, Antonimia e i rappresentanti della Comunità Montana dell’Area Grecanica, della Comunità Montana Stilaro-allaro-limina, della Comunità Montana dello Stretto e della Provincia di Reggio Calabria. Tra gli altri partner: Associazione Acquaterraria, Cooperativa Tutela dell´Aspromonte, Associazione Delia, Associazione Musaba, Associazione Vocational, Associazione Borgo Onlus. Il finanziamento complessivo per tutti i piccoli centri della Calabria è di circa 42 milioni di euro. In 99 comuni, situati in tutto il territorio regionale, grazie alle risorse europee verranno riqualificati immobili, aree e infrastrutture degradate o sotto utilizzate, realizzati centri sociali e ricreativi, volti alla diffusione della cultura dell’inclusione e al sostegno agli anziani e di accoglienza delle donne disagiate e interventi utili a sostenere lo sviluppo imprenditoriale locale e a recuperare gli antichi mestieri. Domani si fermerà l’accordo di programmazione negoziata per i Pisl “Contrasto allo spopolamento” a Catanzaro (circa 7 milioni di euro) alle ore 11 all’Hotel Guglielmo e nel pomeriggio, alle ore 17, nella sede del Consiglio provinciale di Crotone (circa 5milioni di euro). Le altre tappe:10 aprile ore 11,00 Pisl Spopolamento - Biblioteca Comunale - Via Jan Palach -Vibo Valentia; ore 17,00 Pisl Minoranze Linguistiche - Palazzo Luci - Via Luci - Spezzano Albanese (Cs). Il 12 aprile ore 11,00 Pisl Spopolamento - Ridotto del Teatro Rendano – Cosenza.  
   
   
PISL MINORANZE, A ROGHUDI LA FIRMA DELL´ACCORDO. LA CALABRIA METTE A DISPOSIZIONE DELLA COMUNITÀ GRECANICA CIRCA 7 MILIONI DI EURO  
 
Catanzaro, 9 aprile 2013 - È stato siglato a Roghudi l’accordo di programmazione negoziata, tra la Regione – rappresentata dall’Assessore al Bilancio e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria, Giacomo Mancini, e il sindaco di Roghudi, Agostino Zavettieri, capofila del partenariato costituito per il Pisl “I Rize Tis Kultura Greka” - Parco della cultura grecanica. Il progetto rientra nel *Pisr (Progetto Integrato di Sviluppo Regionale) “Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle Minoranze Linguistiche della Calabria” per il quale complessivamente saranno finanziati *14,4 milioni* di euro per i 41 comuni in cui sono insediate le tre minoranze presenti in Calabria: albanese, grecanica e occitana. Attraverso questa firma, tutti i soggetti del partenariato di progetto hanno assunto congiuntamente, precisi obblighi rispetto all’utilizzo delle risorse – del valore di 6.960.667 euro per 18 interventi ammessi a finanziamento di cui 16, finanziati – e alla realizzazione degli interventi. Tra i presenti anche il consigliere regionale Candeloro Imbalzano, Presidente della Commissione Bilancio e Fondi Comunitari, e il consigliere della Provincia di Reggio Calabria Pierpaolo Zavettieri. Ad intervenire sono stati anche alcuni sindaci dei comuni coinvolti nel Pisl: quello di Palizzi Sandro Autolitano, Santo Saverio Casile di Bova, di Cardeto Pietro Fallanca, di Motta San Giovanni Paolo Laganà e il sindaco di Staiti Antonio Principato. In sala gli studenti dell’Istituto comprensivo “De Amicis”. «Fino a oggi – ha detto Mancini – è stato svolto un lavoro di squadra importante tra amministratori locali e Regione coronato da questa firma. Scriviamo, dunque, una pagina di buona amministrazione e offriamo alla comunità grecanica circa 7milioni di euro che si dipaneranno in tutto il comprensorio. Con questo Pisl sarà realizzato il progetto del Parco della cultura grecanica – ha spiegato l’Assessore - che intende, tutelare, valorizzare e promuovere in modo integrato e sistemico, luoghi, eventi, prodotti già esistenti o da organizzare e nuove attività di richiamo per l’intero territorio, miranti al potenziamento e alla conoscenza dell’identità grecanica. Le operazioni più significative sono legate a interventi infrastrutturali e riguardano la realizzazione dell’Access Point dell’Area Grecanica a Roghudi; la Biblioteca intercomunale dei greci di Calabria a Montebello Jonico; il Laboratorio Linguistico e Museo del costume della Magna Graecia. Oltre a questi, si vuole realizzare una rete bibliotecaria e multimediale per la conservazione, ricerca, studio della lingua, cultura e tradizione orale grecanica; un circuito di percorsi per la fruizione/conoscenza del “paesaggio culturale” grecanico/ellenofono. Puntiamo – ha detto ancora l’Assessore - a valorizzare la cultura, la storia e le tradizioni di questi luoghi ma anche a farli conoscere ai turisti che qui giungeranno: con la messa a regime del sistema i flussi turistici attesi sono stimati intorno ai 100.000 visitatori all’anno. Per far tutto questo, però, – ha concluso Mancini - le procedure dovranno essere portate avanti dalle amministrazioni comunali nei tempi richiesti dalla Ue: entro il 31 dicembre di quest’anno si dovrà dare vita agli impegni giuridicamente vincolanti ed entro il 31 dicembre del 2015 dovranno essere spese tutte le risorse». L’obiettivo principale è la costruzione di una Rete/sistema territoriale costituito dal patrimonio etnoantropologico grecanico, funzionale al rafforzamento dell’offerta culturale complessiva del territorio, anche per affrontare e risolvere il problema della frammentazione del patrimonio culturale identitario dei Greci di Calabria. I poli di questa rete sono: musei/antiquarium/ (chiese e luoghi del culto con riferimenti all’identità grecanica, icone, santi); aree archeologiche; singolarità geologiche (caldaie del latte); aree naturalistiche/paesaggistiche (cascate,ecc); luoghi del lavoro (pascoli, percorsi della transumanza,ecc), luoghi dell’abitare (Gallicianò-rogudi vecchio). Il comune di Roghudi, rappresentato dal sindaco Agostino Zavettieri, è capofila del progetto in cui sono coinvolti anche i comuni di Bagaladi, Bova, Bova Marina, Brancaleone, Cardeto, Condofuri, Melito di Porto Salvo, Montebello Jonico, Motta San Giovanni, Roccaforte del Greco, Palizzi, San Lorenzo, Staiti; Provincia di Reggio Calabria, Comunità Montana Area Grecanica, Parco Nazionale dell’Aspromonte, Scuola Superiore Mediatori Linguistici, Consorzio del Bergamotto, Circolo Culturale Apodiafazzi, Accademia Drammatica Melitese Carmen Flachi, Gruppo Archeologico Valle dell’Ammendolea di Condofuri; e le Associazioni: Culturale Acquaterraria, Culturale Vocational, Culturale Musicofilia, Culturale di Musica Etnica Kardhja, Culturale Traiectoriae, Culturale Delia, Culturale La Voce del Sud, Culturale Odisseas, Culturale il Borgo Onlus, Saturnia, dei Greci e Albanesi di Calabria Calavria, Culturale Caposud Television Channel, Centro di Coordinamento dei Calabro Greci, Culturale Ulysses, Opitrend, Greenwich Forma; Società per Azioni Ancitel; Istituto Regionale Superiore di Studi Ellenofoni della Calabria Irssec.  
   
   
PISL MINORANZE, SIGLATO L’ACCORDO DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA A GUARDIA PIEMONTESE. OLTRE 220MILA EURO PER GLI OCCITANI  
 
Catanzaro, 9 aprile 2013 - Grazie alla firma dell’accordo di programmazione negoziata, siglato il 5 aprile a Guardia Piemontese, tra l’Assessore Giacomo Mancini e il sindaco Vincenzo Rocchetti, da oggi 220.891 euro sono a disposizione della minoranza linguistica occitana presente in Calabria. Nei mesi scorsi, infatti, era stato già ammesso a finanziamento il Pisl (Progetto Integrato per lo sviluppo locale) “Conservazione, valorizzazione radici occitane” del comune di Guardia Piemontese - considerato l’“isola linguistica occitana” del meridione d’Italia – in attuazione del Pisr (Progetto Integrato di Sviluppo Regionale) “Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle Minoranze Linguistiche della Calabria”. In seguito a questo accordo la Regione, il comune sottoscrittore e i partner privati coinvolti (Pro Loco Occitana e Associazione Arcobaleno) assumono congiuntamente precisi obblighi rispetto all’utilizzo delle risorse e alla realizzazione degli interventi. «La Regione Calabria – ha detto Mancini – sostiene, potenzia e tutela la cultura delle minoranze linguistiche del territorio calabrese, attraverso il recupero, la qualificazione, la valorizzazione delle loro radici culturali e delle loro tradizioni. Ed è sensibile verso le problematiche delle culture minoritarie. Lo dimostra la firma di questo documento ufficiale con la quale la Regione mette a disposizione della minoranza Occitana delle risorse europee che aiuteranno a tenere in vita e a tramandare alle generazioni future questa grande risorsa culturale. Guardia Piemontese ha presentato due progetti valutati positivamente dalla Regione. Abbiamo lavorato insieme fino al traguardo importante raggiunto con questa stipula. Ora – ha aggiunto l’Assessore - le procedure dovranno essere portate avanti dall’amministrazione comunale nei tempi richiesti dalla Ue: entro il 31 dicembre di quest’anno si dovrà dare vita agli impegni giuridicamente vincolanti ed entro il 31 dicembre del 2015 dovranno essere spese tutte le risorse». Preservare le caratteristiche storico-identitarie degli Occitani e sviluppare nuove forme di fruizione del patrimonio storico-culturale, attraverso produzioni artistiche innovative e durature e attraverso l’integrazione di risorse culturali locali, è l’obiettivo che si pone questo Pisl. Due gli interventi presentati e due quelli ammessi a finanziamento, per un totale di 220.891 euro: riqualificazione e completamento dell’anfiteatro con 183.502 euro; istituzione del Festival di Musica Etnica con 220.891 euro. La riqualificazione dell’anfiteatro rientra in un’area che necessita di un intervento di riqualificazione al fine di rendere capace la struttura di ospitare eventi e manifestazioni di più ampia portata, come le iniziative culturali che si prevede di organizzare attraverso il suo utilizzo. Attualmente, la struttura risulta essere inadeguata dal punto di vista dell’accesso e della fruibilità. Il Festival Occitano poi, rappresenterebbe un evento di interesse europeo, in grado di coinvolgere tutte le comunità di minoranza linguistica occitana presenti sui diversi territori per mantenere e tramandare l’uso della lingua attraverso musica, canto, prosa, poesia, teatro. Il Festival, ha anche una valenza di “attrattore”, in tutta la Calabria, di flussi di visitatori e turisti. In totale sono 14,4 milioni i fondi stanziati per i 41 comuni in cui sono insediate le tre minoranze presenti in tutta la Calabria: albanese, grecanica e occitana. Le risorse sono destinate alla realizzazione di musei etnografici, biblioteche e mediateche, conservatori musicali, parchi culturali e letterali laboratori della memoria storica, festival di musica etnica. Le altre tappe per le minoranze: mercoledì 10 aprile alle ore 17 a Palazzo a Spezzano Albanese (Cs) per la minoranza albanese.  
   
   
8 MILIONI PER LE COMUNITÀ MONTANE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 9 aprile 2013 - La Regione Piemonte ha effettuato i primi pagamenti del 2013 alle Comunità montane, liquidando un importo totale di 8 milioni di euro. “Consapevoli delle attuali difficoltà economiche - ha dichiarato l’assessore all’Economia montana, Gian Luca Vignale - la Regione ha provveduto a risanare in parte i debiti pregressi”. “Ci auguriamo - ha aggiunto Vignale - che questa prima tranche possa rappresentare per le Comunità montane un sollievo, soprattutto in questa complessa e laboriosa fase di trasformazione che stanno vivendo, aiutandole nell’esplicazione delle proprie funzione e nel pagamento degli stipendi dei dipendenti”. Questo il dettaglio delle erogazioni: Com. Montana Alta Langa € 336.422,80; Com. Montana Alto Canavese € 79.619,89; Com. Montana Alto Tanaro Cebano Monregalese € 575.832,93; Com. Montana Appennino Aleramico Obertengo € 265.796,58; Com. Montana Del Pinerolese € 545.035,46; Com. Montana Del Verbano € 229.912,76; Com. Montana Delle Alpi Del Mare € 487.988,99; Com. Montana Delle Valli Dell´ossola € 898.139,20; Com. Montana Due Laghi,cusio Mottarone E Val Strona € 237.114,88; Com. Montana Langa Astigiana Val Bormida € 108.484,76; Com. Montana Terre Del Giarolo € 259.970,07; Com. Montana Val Chiusella, Valle Sacra E Dora Baltea Canavesana € 235.625,95; Com. Montana Val Sessera, Valle Di Mosso E Prealpi Biellesi € 307.938,27; Com. Montana Valle Del Cervo - La Bursch € 97.280,63; Com. Montana Valle Dell´elvo € 129.839,49; Com. Montana Valle Stura € 313.101,63; Com. Montana Valle Susa E Val Sangone € 568.498,92; Com. Montana Valli Del Monviso € 556.489,63; Com. Montana Valli Di Lanzo, Ceronda E Casternone € 402.529,36; Com. Montana Valli Grana E Maira € 404.591,73; Com. Montana Valli Orco E Soana € 467.255,51; Com. Montana Valsesia € 494.442,52.  
   
   
PIEMONTE: UN TAVOLO TECNICO PER IL PASSAGGIO DALLE COMUNITÀ ALLE UNIONI MONTANE  
 
Torino, 9 aprile 2013 - L’istituzione di un tavolo tecnico per una gestione condivisa della trasformazione in Unioni montane è l´esito dell’incontro che gli assessori all´Economia montana, Gian Luca Vignale, e agli Enti locali, Riccardo Molinari, hanno avuto il 5 aprile in Regione con i presidenti della Comunità montane piemontesi. "Più che una proroga dei tempi di scioglimento previsti dalla legge - hanno dichiarano i due assessori al termine della riunione - le Comunità montane hanno invitato la Regione ad assumere un ruolo di guida nell´avvio delle Unioni, aprendo subito un tavolo di lavoro, che convocheremo già nelle prossime settimane. Stiamo vagliando tutte le ipotesi normative e gestionali finalizzate a sostenere le Comunità montane in questa laboriosa fase di trasformazione. L´obiettivo è permettere agli amministratori locali di vedere nella legge regionale 11 del 2012 un´opportunità di sviluppo". Vignale e Molinari hanno poi aggiunto che "per quanto riguarda i criteri di nomina dei commissari liquidatori delle Comunità montane, l´idea condivisa è di fissare dei criteri professionali".  
   
   
MARCHE: AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA INSUFFICIENTI: IL PRESIDENTE SPACCA SCRIVE AL MINISTRO FORNERO.  
 
Ancona, 9 aprile 2013 - Il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, ha scritto una lettera al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Elsa Fornero, per richiedere ulteriori risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga. Di seguito il testo: “Sottopongo alla Sua attenzione l’urgentissima priorità che il Ministero del Lavoro conceda alla Regione Marche ulteriori risorse finanziarie per gli ammortizzatori sociali in deroga al fine di soddisfare almeno una parte della enorme richiesta pervenuta. La drammatica situazione occupazionale e produttiva che sta proseguendo in questi primi mesi dell’anno 2013 si ripercuote negativamente sugli strumenti di sostegno al reddito. Le risorse stanziate dal Governo nazionale per il 2013 sono assolutamente insufficienti a coprire il fabbisogno del sistema degli ammortizzatori sociali in deroga delle Marche: la situazione è inaccettabile e rischia di creare grave pregiudizio per la tutela dei lavoratori in difficoltà e per la stessa coesione sociale del territorio. Le piccole imprese stanno attraversando una fase particolarmente difficile e moltissimi lavoratori si trovano in circostanze drammatiche: l’ammortizzatore sociale in deroga rappresenta l’unico ristoro economico per soddisfare le necessità e i diritti fondamentali di lavoratori altrimenti non coperti dagli strumenti ordinari di tutela del reddito. In particolare, allarme e preoccupazione desta il notevole incremento delle domande per la Cig in deroga dell’anno 2013 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Osserviamo, infatti, che nel primo trimestre 2012 sono state presentate n. 2.411 domande che coinvolgono 12.332 lavoratori. Nel 2013, invece, le domande pervenute sono state 4.307 (+82,3%) che interessano 21.039 lavoratori (+70,6 %). È quindi necessario che il Ministero garantisca con tempestività alla Regione Marche le risorse finanziarie necessarie. Con una stima ottimistica le risorse stanziate per la Regione Marche (15 milioni di euro) limiteranno la copertura ai primi due mesi dell’anno. Le ulteriori risorse, circa 7,4 milioni di euro della suddivisione del restante 20% più la quota della Legge di stabilità, potranno coprire al massimo fino ad aprile prossimo, a secondo dell’effettivo tiraggio della spesa. La situazione è ulteriormente aggravata dall’incertezza sul fronte delle risorse che, purtroppo, al momento non offrono sicure prospettive di copertura. Consapevoli che la difficile situazione riguarda tutte le regioni, secondo le stime effettuate unitamente alle parti sociali per la Regione Marche servirebbero almeno altri 50 milioni di euro per coprire le esigenze di tutto il 2013. La situazione descritta sottolinea l’esigenza che il Governo nazionale provveda rapidamente al reperimento di adeguate risorse in grado di affrontare drammatiche emergenze sociali. L’alternativa, già valutata anche in sede di Conferenza delle Regioni, è la restituzione al Governo nazionale della delega nella gestione degli ammortizzatori sociali in deroga”.  
   
   
GIOVANI IN LIGURIA: “OLTRE 100MILA EURO SU STILI DI VITA“  
 
Genova, 9 aprile 2013 - Centocinque mila euro a favore dell´Arssu, l´azienda regionale per i servizi scolastici e universitari, per iniziative su stili di vita consapevoli. Sono stati stanziati dalla Giunta su proposta dell´assessore al welfare, Lorena Rambaudi per rendere i giovani più consapevoli sul tema dell´alcol, della guida sicura, dei consumi, della prevenzione dei disturbi alimentari e della sessualità sicura. Proseguono dunque anche nel 2013 seminari e progetti dedicati ai giovani tra i 16 e i 29 anni per sensibilizzarli sulla sicurezza negli stili di vita e sulla cultura della legalità. "Alcuni dei progetti si stanno già svolgendo – spiega Rambaudi – attraverso workshop e iniziative che si svilupperanno fino all´estate in tutta la Liguria. Il successo dei primi appuntamenti è dovuto anche al coinvolgimento dei Comuni, delle Asl e delle associazioni di volontariato che hanno determinato una buona risposta dei giovani".  
   
   
MARCHE: TAVOLO REGIONALE PER LA GESTIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA.  
 
Ancona, 9 aprile 2013 - Si è riunito ieri mattina il tavolo regionale degli ammortizzatori sociali in deroga 2013 presieduto dall’assessore al Lavoro, Marco Luchetti, in presenza del direttore regionale dell’Inps, Antonio Antonellis e dei rappresentanti di tutte le parti sociali. Un incontro convocato d’urgenza in cui l’assessore, dopo aver illustrato la situazione che evidenzia un enorme divario tra istanze ricevute e disponibilità finanziaria per la Cig e mobilità in deroga, ha richiamato tutte le parti alla “massima responsabilità affinché si conduca una gestione unitaria in questa difficilissima fase”. Luchetti e Antonellis hanno garantito che in settimana inizierà la procedura di erogazione delle risorse relative alle sospensioni ricadenti nel primo trimestre 2013. A seguito delle liquidazioni effettuate dall’Inps si farà immediatamente una verifica sulle competenze del mese di gennaio, si potranno così avere tutti gli elementi per verificare l’utilizzo delle risorse e prevedere la copertura dei primi mesi dell’anno della Cassa integrazione in deroga e quindi, attraverso l’analisi dei dati, assumere nuove e ulteriori decisioni. Dopo aver ricordato l’impegno di tutte le Regioni, in particolare della Regione Marche nel richiedere le risorse necessarie al Ministero (è di venerdì la lettera al ministro Fornero), sulla concessione di nuove risorse da parte del governo centrale l’assessore Luchetti ha assicurato massima attenzione. Al fine di monitorare costantemente la situazione è già stata già fissata una nuova riunione con le parti sociali e l’Inps regionale martedì 23 aprile.  
   
   
LAVORO, ASSESSORE LIGURIA A MINISTRO FORNERO: I NUMERI DELLA CRISI LI CONOSCIAMO, ASPETTIAMO RISPOSTE SU AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Genova, 9 Aprile 2013 - L’assessore al Lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco, commenta i dati del ministero, che ha comunicato che i licenziamenti nel 2012 hanno superato quota un milione con un aumento del 13,9% rispetto al 2011. «Purtroppo il numero dei licenziati non stupisce perché chi si occupa ogni giorno dei problemi occupazionali conosce benissimo la drammatica situazione in cui ci troviamo, che è peraltro evidente anche a chiunque abbia un minimo di contatto con la realtà”, afferma Vesco. Per l’assessore ligure al lavoro è “assurdo che ora il ministro Fornero lanci l’allarme licenziamenti, soprattutto considerando che questi dati sono frutto anche delle politiche dissennate del governo Monti, dall’aumento dell’età pensionabile, che impedisce il ricambio generazionale, all’erosione dei diritti dei lavoratori, come l’abolizione dell’articolo 18 che elimina ogni freno ai licenziamenti”. Vesco ha auspicato che finché resterà in carica, il ministro Fornero non si limiti a comunicare i numeri della crisi “ma piuttosto dovrebbe preoccuparsi di offrire risposte e soluzioni. Magari a cominciare dai fondi per gli ammortizzatori sociali in deroga, che devono essere trovati al più presto per evitare un disastro sociale. Salvo che non preferisca venirci ad annunciare un nuovo allarme quando sarà troppo tardi”.  
   
   
FORMAZIONE: FILIERA LEGNO PROTAGONISTA IN REINSERIMENTO SOCIALE...  
 
Trieste, 9 aprile 2013 - La filiera del legno è protagonista di un progetto di reinserimento sociale dei detenuti curato dalla Casa Circondariale di Tolmezzo, dal Comune di Tolmezzo, dal Cesfam di Paluzza e dalla Direzione centrale risorse rurali agroalimentari e forestali della Regione Friuli Venezia Giulia a favore . L´iniziativa formativa, che si concluderà il prossimo 18 maggio, si articola in molteplici attività didattiche teoriche e pratiche dedicate all´insegnamento delle tecniche forestali, all´utilizzo delle attrezzature impiegate nel settore per abbattimento delle piante, sramatura, tagli e incastri su legname grezzo.Lo stage si sviluppa inoltre in ambito manutentivo ambientale e delle sistemazioni idraulico-forestali. Una squadra composta da 6 persone in stato di semilibertà sarà impegnata nei cantieri nella bassa Valle del But, in Val Degano e nella media Valle del Tagliamento per eseguire opere di ricostruzione e riqualificazione di piccoli manufatti in pietra e legname, sistemazioni idraulico forestali e ripristino di sentieri di servizio e muretti arginali, ripulitura della vegetazione infestante. Al termine del percorso formativo è prevista una settimana di esercitazione dove gli allievi potranno dare prova delle competenze acquisite. Si tratto di un progetto giunto ormai al terzo anno, finalizzato alla collaborazione sinergica tra carcere e territorio circostante; nelle intenzioni della Direzione regionale rappresenta l´avvio di un´attività da intensificare, migliorare e ripetere negli anni a venire. Proficua collaborazione tra gli enti coinvolti, già sensibilizzati al sostegno di strumenti volti alla risocializzazione dei detenuti. Il Cesfam di Paluzza è modello didattico qualificato mentre il servizio di gestione del territorio rurale conserva la grande tradizione e l´esperienza operativa sul campo, in passato appannaggio degli Ispettorati Dipartimentali delle Foreste.  
   
   
CARCERI IN LIGURIA: 250 MILA EURO PER PROGETTI DI REINSERIMENTO  
 
Genova, 9 aprile 2013 - Duecento 50mila euro per progetti sociali dentro le carceri realizzati da enti in rete su tutto il territorio regionale. Sono stati stanziati dalla Giunta su proposta dell´assessore al welfare, Lorena Rambaudi. Il finanziamento dovrà servire a migliorare la qualità della vita in carcere, favorendo il reinserimento lavorativo. "Si tratta di un percorso di co-progettazione – ha spiegato Rambaudi – realizzato da 32 enti in rete su tutto il territorio regionale, senza finalità di profitto, condiviso con gli uffici del Ministero della Giustizia". Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 30 aprile. E una volta selezionati, i soggetti interessati entreranno a far parte dell´associazione temporanea di scopo "la rete che unisce" per dar vita alle iniziative.  
   
   
SERVIZI SOCIALI,LIGURIA: “OLTRE 4 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE FASCE DEBOLI ED ESTREME POVERTÀ“  
 
Genova, 9 aprile 2013 - Oltre 4 milioni di euro per sostenere i servizi sociali della Liguria sono stati stanziati venerdì 5 aprile dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore al welfare, Lorena Rambaudi. L´obiettivo dei finanziamenti è quello di sostenere i Comuni nel tentativo di continuare ad erogare servizi sociali fondamentali per i territori. Un milione e 800mila euro sono stati stanziati quale seconda tranche delle risorse provenienti dal fondo sociale europeo e destinate ai distretti sociali liguri. "A queste risorse che si aggiungono al milione e 500mila euro già stanziati il mese scorso – ha spiegato Rambaudi – ci auguriamo possano affiancarsi i 9 milioni previsti del fondo sociale nazionale, di cui siamo ancora in attesa". Un milione e 100.000 euro sono stati stanziati anche a sostegno dei servizi per la prima infanzia, in particolare per la gestione dei nidi pubblici. "In questo modo – spiega Rambaudi – diamo continuità all´intervento della Regione Liguria che non punta più alla realizzazione di nuove strutture, in quanto quelle esistenti sono già abbastanza capillarmente diffuse, ma all´aiuto nelle gestioni per evitare le chiusure. Un simile provvedimento verrà varato prossimamente a favore anche dei nidi privati accreditati". Sul fronte delle estreme povertà la Giunta regionale ha stanziato inoltre 800.000 euro per sostenere i Comuni che hanno convenzioni con il terzo settore per iniziative a favore dei senza fissa dimora e delle persone molto povere. Rinnovato anche per il 2013, attraverso lo stanziamento di 300mila euro, l´impegno regionale per il Banco Alimentare, che nel 2012 ha raggiunto 65.000 persone in difficoltà, grazie alla presenza di 460 associazioni convenzionate.