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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Aprile 2013 |
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ELEZIONI 21/22 APRILE: SALA STAMPA IN CONSIGLIO REGIONALE DEL FVG |
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Trieste, 18 aprile 2013 - In occasione delle elezioni per
il rinnovo del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia dei
prossimi 21 e 22 aprile, sarà allestita nel Palazzo del Consiglio
regionale, in piazza Oberdan 6 a Trieste, una sala stampa con
cinque postazioni Pc dove affluiranno in tempo reale i dati di
tutti i Comuni della regione.
Sala Stampa:
la sala stampa, che sarà aperta alle 15.00 di lunedì 22 aprile e
rimarrà operativa fino al termine dello spoglio delle schede,
sarà allestita al primo piano, nello spazio antistante l´Aula
consiliare noto come "Passi perduti", e vi troverà spazio
anche
un maxischermo dove verranno proiettati i dati man mano che
affluiranno. Vi potranno accedere, oltre ai giornalisti, ai
fotografi e agli operatori televisivi, anche i candidati, gli ex
consiglieri, gli esponenti politici, i pubblici amministratori,
oltre al personale del Consiglio regionale e dei Gruppi.
Sala Azzurra:
nella Sala Azzurra, sempre al primo piano, ci sarà un´ulteriore
postazione Pc, un maxischermo e il tavolo centrale, a
disposizione dei giornalisti, avrà una serie di prese elettriche
dove poter collegare i loro Pc portatili.
Wi-fi:
ai giornalisti che non ne sono già in possesso, sarà fornita sul
momento dagli addetti una password provvisoria per allacciarsi
alla rete Wi-fi del Consiglio regionale.
Accrediti:
- i giornalisti già accreditati che seguono abitualmente i lavori
del Consiglio e degli altri organismi non hanno la necessità di
ulteriori autorizzazioni; - i giornalisti che non sono già
accreditati, dovranno far pervenire una richiesta del loro
direttore responsabile a consiglio.Informa@regione.fvg.it entro
le ore 12.00 di venerdì 19 aprile specificando nome, cognome,
testata giornalistica, numero tessera dell´Ordine. I dati
verranno trattati nel rispetto della normativa sulla privacy.
Televisioni:
le emittenti televisive che hanno specifiche necessità di spazi e
collegamenti sono invitate a comunicarlo - sempre a
consiglio.Informa@regione.fvg.it - Tassativamente Entro Le Ore
16.00 Di Oggi, Mercoledi´ 17 Aprile o a prendere contatto entro
il medesimo termine con la redazione (Alessandro Bourlot
040.3773308, Maria Pia Bonessi 040.3773358, Roberta Candusso
040.3773229, Cristina Sterpin 040.3773340) per un sopralluogo nel
quale individuare spazi e indicare altre esigenze, in modo da
poter fornire l´assistenza necessaria. Dopo tale termine non sarà
possibile garantire un tanto.
Spazi interviste:
saranno messi a disposizione dei giornalisti ulteriori spazi per
interviste a candidati ed esponenti politici. Dati elettorali su
Internet: Per l´occasione, Insiel ha creato un sito accessibile a
tutti (senza digitare le classiche www) ma soltanto
elezioni.Regione.fvg.it dove verranno inseriti e costantemente
aggiornati i dati elettorali relativi ai candidati presidenti,
alle liste e ai candidati consiglieri.
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CULTURA - "QUEL GRAN GENIO DEL MIO AMICO", TRE GIORNATE A MODENA PER RICORDARE IL GIORNALISTA E INTELLETTUALE EDMONDO BERSELLI. L´EDIZIONE, INTITOLATA "CRONACHE DELLA POST ITALIA", OSPITERÀ PROTAGONISTI DEL GIORNALISMO, DELLA POLITICA, DELL´ECONOMIA E DEI MEDIA NAZIONALI TRA CUI ILVO DIAMANTI, CARLO FRECCERO, MICHELE SALVATI E NANDO PAGNONCELLI. |
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Bologna, 18 aprile 2013 -
Economia, televisione, politica. Anzi, in omaggio al suo libro “Post italiani,
cronache di un paese provvisorio”, la “post economia”, la “post televisione”,
la “post politica”. Territori oggetto delle esplorazioni e delle osservazioni
sempre originali e acute di Edmondo Berselli, il giornalista e intellettuale
modenese scomparso l’11 aprile di tre anni fa. Ambiti fondamentali, snodi e
gangli imprescindibili per osservare i fenomeni che attraversano il Paese e lo
cambiano, in superficie e in profondità.
Saranno questi i temi affrontati nei tre incontri dedicati a Edmondo
Berselli, che si svolgeranno a Modena il 18, il 22 e il 29 aprile per la terza
edizione del ciclo “Quel gran genio del mio amico”, raccolti sotto il titolo
“Cronache della post Italia”, con ospiti eccellenti come, tra gli altri, Ilvo
Diamanti, Carlo Freccero, Michele Salvati e Nando Pagnoncelli.
Così la sua città, Modena, per iniziativa del Comitato “Amici di
Edmondo Berselli” ricorderà il giornalista e intellettuale a tre anni dalla sua
scomparsa, con una forma di “memoria attiva”. Protagonisti ed esperti di primo
piano del giornalismo, della politica, dell’economia e dei media nazionali
prenderanno spunto dal lavoro poliedrico e dagli scritti di Berselli per
osservare e descrivere l’Italia di oggi e i mutamenti che la stanno
interessando.
“Quel gran genio del mio amico”, iniziativa del Comitato “Amici di
Edmondo Berselli” con il patrocinio del Comune di Modena e della Regione
Emilia-romagna, è realizzata grazie alla collaborazione di Fondazione Cassa di
Risparmio di Modena, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Conad, Cersaie e Banco
San Geminiano e San Prospero.
L´edizione è stata presentata oggi a Bologna, nella sede della Regione
Emilia-romagna dall’assessore alla Cultura, Massimo Mezzetti e da Marzia
Barbieri Berselli, presidente del Comitato.
“Berselli – ha commentato Mezzetti – era un osservatore lucido,
ironico, attento alla realtà italiana e capace di anticiparne gli scenari: noi
vogliamo che questo patrimonio non verga dimenticato o disperso, ed è anche per
questo che vediamo con favore l’idea di costituire un archivio che lo riguardi,
sulla base di un progetto già avanzato dall’Istituto beni culturali”. L’idea
del progetto è stata esplicitata anche da Marzia Barbieri Berselli, che ha
anticipato l’intenzione di “mettere in rete l’immenso materiale prodotto da
Edmondo, dalle sue rubriche radiofoniche fino agli editoriali, ai libri, ai
saggi per il Mulino e alle tante importanti citazioni che lo riguardano”.
“Un’archiviazione intelligente – ha aggiunto – per rendere vivi questi
materiali frutto di una persona che era stata definita un giacimento
culturale”. L’archivio dovrebbe vedere la luce all’inizio del 2014. Annunciata
inoltre l’intenzione di istituire un premio per giovani giornalisti, a lui
intitolato.
Il programma -
Il programma prende il via alle 18 di giovedì 18 aprile alla Sala
Leonelli della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto) con l’incontro su
“La post economia”, sottotitolo “Più poveri e meno europei o più sobri e più
solidali?”. All’incontro, moderato da Beppe Berta, storico dell’Economia
all’Università Bocconi, intervengono Michele Salvati, docente all’Università di
Milano, direttore della rivista “Il Mulino” e commentatore del “Corriere della
Sera”, e Patrizio Bianchi, economista e assessore alla Scuola e Lavoro della
Regione Emilia-romagna. Punto di partenza sarà il libro di Berselli “L’economia
giusta” - ripubblicato nel 2012 da Einaudi con prefazione di Romano Prodi - un
saggio breve e complesso, anticipatore della difficile situazione che stiamo
vivendo con la crisi economico-finanziaria.
Argomento dell’incontro di lunedì 22 aprile alle 18 alla sala
conferenze del Museo casa Enzo Ferrari sarà la “post televisione”, sottotitolo
“Rischi e occasioni della videodemocrazia”. Sul tema interverranno Carlo
Freccero, esperto di comunicazione e direttore di Rai 4, e Aldo Grasso, docente
alla Cattolica di Milano, critico televisivo ed editorialista per il “Corriere
della Sera”. Modererà l’incontro Riccardo Bocca, giornalista e critico
televisivo del settimanale “L’espresso”.
L’ultimo incontro di “Quel gran genio del mio amico” edizione 2013, si
svolgerà lunedì 29 aprile alle 18 all’auditorium della Fondazione Marco Biagi,
sempre a Modena in viale Storchi e sarà dedicato alla “post politica”. A
parlare di “un paese in bilico fra ‘partiti ipotetici’” saranno Ilvo Diamanti,
politologo ed editorialista del quotidiano “La Repubblica”, Nando Pagnoncelli,
presidente di Ipsos, e Arturo Parisi, politico italiano già ministro della Difesa
nel secondo Governo Prodi.
Il Comitato scientifico -
La scelta dei temi e l’approccio agli argomenti in discussione della
terza edizione dell’iniziativa sono frutto del lavoro di un comitato
scientifico presieduto da Marzia Barbieri Berselli, del quale fanno parte nove
degli “Amici di Edmondo”. Si tratta di Giulio Anselmi, presidente dell’Agenzia
giornalistica Ansa e della Fieg (Federazione italiana degli editori di
giornali); Beppe Berta, docente di Storia contemporanea all’Università Bocconi;
Riccardo Bocca, giornalista del settimanale “L’espresso”; Ilvo Diamanti,
docente di Scienza politica all’Università di Urbino; Gian Arturo Ferrari,
presidente del Centro per il libro e la promozione della lettura; Aldo Grasso,
docente di Storia della radio e della televisione all’Università Cattolica;
Alberto Melloni, docente di Storia del cristianesimo all’Università di Modena e
Reggio Emilia; Michele Salvati, direttore della rivista “il Mulino”; Salvatore
Rossi, vicedirettore della Banca d’Italia.
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FILM DOCUMENTARIO "QUESTA MINIERA" DI VALERIA ALLIEVI |
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Aosta, 18 aprile 2013 - L’assessorato Istruzione e Cultura comunica che
il film-documentario “Questa miniera”, scritto e diretto da Valeria Allievi e
prodotto dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta – Assessorato Istruzione e
Cultura, vedrà la sua anteprima assoluta il 27 aprile 2013, giornata di
apertura del Concorso Internazionale nella 61a edizione del Trento Film
Festival.
Il film-documentario è il prodotto di due anni di lavoro.
Attraverso uno sguardo poetico, la regista ci conduce all’interno della
miniera di Cogne in un affascinante viaggio nel ricordo di luoghi, cose e
persone costituenti la storia sociale di quella comunità coinvolta nel lavoro
della miniera nel passato e nella rappresentazione della sua memoria nel
presente. Parole ed emozioni compongono il giacimento prezioso che i minatori
estraggono dal ricordo personale e restituiscono al pubblico in forma di
narrazione collettiva.
Per presentare l’opera, il Trento Film Festival, grazie ad una
collaborazione esistente tra la Film Commission Valle d’Aosta e la Film
Commission Trentino, dedica un incontro all’approfondimento del tema della
miniera e della sua memoria. All’evento, programmato per il 30 aprile 2013,
alle ore 15.00, saranno presenti come ospiti alcuni interpreti del
documentario: Osvaldo Ruffier, Barbara Tutino Elter,valter Guichardaz.
Le date delle proiezioni di “Questa miniera” al Cinema Modena di Trento
sono il 27 aprile alle ore 21.15 ed il 1° maggio alle ore 15.30.
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FIRENZE: IL FESTIVAL PUCCINIANO NON È STATO DIMENTICATO |
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Firenze 17 aprile 2013 – “Nessuno ha abbandonato il Festival pucciniano
di Torre del Lago”. Replica così l’assessore alla cultura della Toscana
Cristina Scaletti ai consiglieri regionali Staccioli, Marcheschi e Donzelli che
criticano il metro utilizzato per ripartire i fondi della cultura e parlano del
festival di Torre del Lago come ultimo della lista.
“Il contributo destinato al Pucciniano è cresciuto – spiega l’assessore
–, ma ci siamo anche adoperati per consolidare il festival e il suo prestigio.
Dipendenti, membri della fondazione ed appassionati del Pucciniano lo sanno
bene. L’abbiamo fatto tanto più per sopperire alle difficoltà economiche e
istituzionali che hanno porto al commissariamento del Comune”. Nel 2010 la
Regione aveva concesso al Pucciniano 200 mila euro: oggi sono 260 mila. L’anno
scorso c’è stato un contributo aggiuntivo di 150 mila euro. “E altri 100 mila,
con la prossima variazione di bilancio – dice sempre l’assessore –, si
aggiungeranno quest’anno”.
“Abbiamo anche seguito in prima linea, facendo pressione su due governi
e insieme ai parlamentari toscani – conclude l’assessore -, l’approvazione
della legge speciale che ha portato a un milione di euro l’anno il contributo
dello Stato al festival, a cui si aggiungono i finanziamenti del Fus, il Fondo
unico per lo spettacolo. Per non parlare dell’attività di promozione, nazionale
e internazionale, condotta attraverso Toscana Promozione”. Come dire: i numeri
e le azioni sono ben lontane da quelle di un festival dimenticato.
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CULTURA: IN ABRUZZO NUOVI FONDI DANNO RISPOSTE A TERRITORIO |
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L´aquila, 18 aprile 2013 -
"Dopo anni difficili la cultura abruzzese ha la possibilità nel 2013 di
programmare facendo affidamento su risorse finanziarie certe". Lo ha detto
l´assessore alla Promozione culturale, Luigi De Fanis, commentando
l´approvazione della legge regionale che stabilisce una variazione del bilancio
previsionale intorno ai 6 milioni di euro per attività culturali e in favore di
istituti culturali. "Si tratta di un provvedimento importante per la
cultura regionale - ha aggiunto l´Assessore - raggiunto grazie all´attività
della I e V Commissione consiliare e dei consiglieri regionali di maggioranza e
opposizione che hanno inteso l´importanza della posta in gioco. Ai presidenti
delle Commissioni e ai colleghi consiglieri va il mio ringraziamento per
l´attività svolta". La legge di variazione fissa alcuni contributi ad
importanti istituzioni culturali regionali, che "in questo modo potranno
onorare gli impegni economici e finanziari assunti", e rifinanzia alcune
leggi di settore della cultura che per anni hanno avuto i budget azzerati.
"E´ questo un aspetto rilevante - dice De Fanis - perché diamo risposte
alle piccole associazioni culturali che fanno cultura sul territorio, i cui
responsabili rischiano in proprio. La decisione del Consiglio regionale -
conclude l´assessore alla Promozione culturale - deve essere letta come un atto
di coraggio, perché in un momento di grave crisi economica e finanziaria si è
scelto, a differenza di altri, di investire nella cultura e a favore dei
territori".
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APPROVATI DALLA GIUNTA REGIONALE DUE INTERVENTI CULTURALI STRATEGICI PER LA MAREMMA |
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Firenze, 18 aprile 2013 – Due
importanti interventi strategici per il rilancio culturale e turistico della
Maremma sono stati decisi negli ultimi giorni dalla Giunta regionale. “Con il
progetto regionale Investire in cultura vogliamo valorizzare il nostro
patrimonio culturale, dalle testimonianze più antiche alle massime espressioni
di arte contemporanea – afferma l’assessore regionale alla cultura al turismo e
al commercio Cristina Scaletti -. E ora abbiamo dato il via ad interventi
decisivi sul Giardino di Daniel Spoerri a Seggiano e sul Centro Etruschi“.
Per quanto riguarda Spoerri, attraverso un bando internazionale, la
Regione, in collaborazione con il Comune, affiderà l’ampliamento di uno dei più
importanti parchi di arte contemporanea ad una figura professionale di rilievo
internazionale. “La Toscana si conferma una vera e propria casa per la
creatività di grandi maestri; non a caso
siamo la regione in Italia con più parchi d’arte contemporanea – aggiunge
l’assessore Scaletti -. Questo intervento è un altro passo in avanti verso la
costruzione di una rete regionale dell’arte contemporanea, in sinergia e in
accordo con gli enti locali, le associazioni, le istituzioni e mediatori
culturali. Vogliamo garantire un’offerta turistica culturale completa e di
qualità, per intercettare gusti ed interessi diversi e stimolare la creatività
dei giovani talenti”. All’inizio degli anni ’90 l’artista svizzero Daniel Spoerri
ha cominciato ad installare un parco di sculture nella Toscana meridionale,
circa 60 km da Grosseto. Attualmente ci sono 103 opere di 50 artisti diversi,
da scoprire su un terreno di circa 16 ettari. Nel 1997 “Il Giardino di Daniel
Spoerri” e` stato riconosciuto e ufficialmente inaugurato come Fondazione dal
ministero della cultura italiano.
L’idea del Centro di documentazione/Polo Tematico sulla civiltà etrusca
è invece da ritenersi strategica nel quadro delle politiche che la Regione
intraprende sia sul piano culturale che turistico. “Il primo passo è la
predisposizione di uno studio di fattibilità che definisca le caratteristiche
funzionali e gestionali del Centro, dalla localizzazione alla sua
valorizzazione – sottolinea Scaletti – . La Regione ha già stanziato i fondi
per il bando pubblico relativo allo studio. Per il progetto le risorse verranno
reperite nell’ambito del Piano della cultura. E per garantirne il buon esito,
la Regione svolgerà tutte le attività di raccordo con il Ministero dei beni
culturali, il Comune di Grosseto e le altre istituzioni locali e comunitarie
coinvolte”.
L’etruria antica si estendeva lungo il Tirreno, dall’alto Lazio alla
Toscana del Nord e, verso l’interno, fino all’Umbria ed all’Emilia Romagna.
Oggi le testimonianze i più importanti siti archeologici etruschi sono
localizzati in Toscana e nel Lazio. La Provincia di Grosseto si trova così in
una posizione baricentrica, molto favorevole anche rispetto ai flussi turistici
determinati dall’offerta balneare e dall’offerta culturale dell’Italia
centrale. Per questo la realizzazione del Centro a Grosseto rappresenta un
punto di forza anche in termini di potenzialità di attrazione, non solo della
Maremma ma di tutta la regione La realizzazione del Centro sulla Civiltà
Etrusca è anche l’occasione per proporre a livello nazionale un intervento
esemplare di valorizzazione del parco archeologico di Roselle che possa
coniugare all’attività di tutela la realizzazione di tutti i servizi più
moderni destinati all’accoglienza del pubblico. Il Centro diventerà luogo di
sintesi per raccordare e mettere a sistema la conoscenza e la trasmissione al
grande pubblico della cultura e della storia degli Etruschi, esaltando i
contenuti comuni di un patrimonio diffuso che oggi, in termini di
valorizzazione, rischia di rimanere frammentario .
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CALABRIA: IL PRESIDENTE SCOPELLITI SI CONGRATULA PER IL BRANO COMPOSTO DAI FRATELLI SCICCHITANO PER PAPA FRANCESCO |
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Catanzaro, 18 aprile 2013 - Il
Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti
riferendosi al brano composto in omaggio a Papa Francesco dai fratelli
Scicchitano ha dichiarato:
“Con particolare orgoglio e soddisfazione desidero complimentarmi con
il compositore calabrese Maurizio Scicchitano che, in collaborazione con il
fratello Piero ed Ernesto Vitolo, ha realizzato una canzone, la prima in
assoluto, dedicata a Papa Francesco. Il brano musicale ideato per omaggiare il
Santo Padre in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, che si
svolgerà il prossimo luglio in Brasile, regala lustro all’intera comunità
calabrese che sin da subito è stata conquistata dalla semplicità di Papa
Francesco. Un’iniziativa di carattere benefico, dall’impronta artistica tutta
calabrese, che parte dalla nostra regione e che ha l’obiettivo, soprattutto
attraverso la distribuzione gratuita sul web, di accompagnare l’avvio di un
Pontificato al quale tutto il mondo guarda con grande speranza. Attraverso le
note ed il testo del brano ‘Come puoi’, che sarà eseguito sia in italiano che
in portoghese nel corso della Giornata Mondiale della Gioventù – conclude
Scopelliti – alla Calabria viene offerta una preziosa occasione per arrivare ai
cuori di tanti fedeli provenienti da ogni parte del Mondo e di far sentire il
proprio affetto e vicinanza al Papa Francesco. Un modo con cui la comunità
calabrese potrà esprimere adesione e sostegno ai valori di pace, fratellanza,
solidarietà e giustizia sociale”.
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MOSTRE: ECCO FLORARTE ARENZANO 2013 DAL 24 AL 28 APRILE NEL PARCO DI VILLA NEGROTTO CAMBIASO |
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Genova, 18 Aprile 2013 - Ditelo con i fiori, ma solo se le composizioni
floreali si spirano a opere d´arte di artisti famosi. Dopo De Chirico e tanti
altri, quest´anno Florarte Arenzano sarà dedicata al pittore ligure Aurelio
Caminati, uno dei grandi protagonisti delle generazione artistica del secondo
dopoguerra, scomparso all´età di 89 anni nel 2012.
Florarte 2013 è la mostra d´arte e composizioni floreali in programma
nel Parco Negrotto Cambiaso di Arenzano da mercoledì 24 a domenica 28 aprile.
Un viaggio colorato e profumato dentro una serra monumentale liberty
trasformata in un giardino d´arte con tremila fiori. Un´esposizione unica,
realizzata in collaborazione con l´Università di Genova e con l´Accademia
Ligustica di Belle Arti, con l´aiuto della figlia dell´artista Maria Grazia
Caminati.
La manifestazione, ricca di numerosi eventi collaterali, con concerti,
le letture, visite guidate, letture fiorite e altri eventi, è stata presentata mercoledì
17 aprile in mattinata nella sede della Regione Liguria dal vicesindaco e
assessore al Turismo del Comune di Arenzano Daniela Tedeschi con l´assessore
alla Cultura e Ambiente Giulia Gambino, da Franco Sborgi, docente di storia e
arte contemporanea dell´Università di Genova che nel 1998 allestì una grande
mostra di Caminati a Palazzo Ducale. Il flower-designer Chicco Pastorino, il
presidente dell´associazione Kunst&arte, Hilke Kracke e l´assessore al
Turismo e Cultura della Regione Liguria Angelo Berlangieri.
E proprio da Berlangieri è arrivata la notizia che Florarte, nel 2015,
ospiterà un evento floreale dedicato all´Expo 2015 di Milano.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche l’assessore regionale allo
Sport di Arenzano Matteo Rossi.
L´ingresso a Florarte è libero.
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IL VIOLONCELLO DI MENESES FA VIBRARE LUGANO FESTIVAL |
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Lugano, 18 aprile 2013 - Il grande violoncellista brasiliano Antonio
Meneses sar¨¤ protagonista del concerto di mercoled¨¬ 17 aprile a Lugano
Festival. Insieme al solista latinoamericano, sul palco del Palazzo dei
Congressi siederanno i musicisti dell¡¯Orchestra della Svizzera Italiana,
diretti dal loro maestro onorario Alain Lombard, sempre presente con almeno un
appuntamento in ogni stagione della kermesse musicale ticinese.
Di notevole fascino il programma, che accosta due pagine del tardo
Ottocento: il Concerto per violoncello di Anton¨ªn Dvor¡¦¨¢k e la Sinfonia n. 4 di
Brahms.
Prosegue la carrellata di grandi violoncellisti, che gi¨¤ lo scorso anno
aveva portato a Lugano nomi prestigiosi ¨C uno fra tutti, quello di Natalia
Gutman. Se nel secondo appuntamento della stagione 2013, protagonista era stato
un emergente come il giovane russo Buzlov, per la terza serata Lugano Festival
ospita invece uno dei giganti del nostro tempo, il brasiliano Antonio Meneses.
Partner musicale di Anne-sophie Mutter e di Cristina Ortiz, violoncellista del
mitico Trio Beaux Arts, docente instancabile in masterclass e corsi di
perfezionamento in tutto il mondo, Meneses suona uno strumento italiano del
1730 circa. A lui ¨¨ affidato il Concerto di Dvor¡¦¨¢k, un¡¯opera che, alla fine
dell¡¯Ottocento, riscatt¨° definitivamente il violoncello dal suo ruolo un po¡¯
subalterno (l¡¯unico altro grande concerto romantico era stato quello di
Schumann), portandolo a pieno diritto nel rango degli strumenti solisti.
Nella seconda parte della serata, il pubblico potr¨¤ ascoltare la
Sinfonia n. 4 di Brahms, opera che dista solo qualche anno dal Concerto di
Dvor¡¦¨¢k, ma che presenta un carattere molto differente. Laddove infatti il
compositore boemo appare aperto, comunicativo, sensibile agli influssi del
patrimonio popolare, il maestro tedesco sceglie di battere i sentieri impervi
della ricerca formale pura. Brahms appare interessato a riscoprire il passato ¨C
come dimostra la ripresa di una forma antica come la passacaglia, nel quarto
movimento -, a perfezionare la forma sinfonica, che gli deriva dalla grande
tradizione classica. In questa sua ricerca, arriva comunque ad esiti di grande
forza espressiva: il magistero architettonico, insomma, il lavorio tematico non
tolgono nulla alla comunicativit¨¤ emotiva della sinfonia.
A guidare l¡¯Orchestra di casa in questi due capolavori tardoromantici
sar¨¤ il francese Alain Lombard, immancabile presenza in tutte le stagioni di
Lugano Festival e sensibile interprete del repertorio ottocentesco.
http://www.luganofestival.ch/
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VOLTERRA: SALVI I GRAFFITI DEL NANNETTI, GENIO MONDIALE DELL’ “ART BRUT” |
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Firenze, 18 aprile 2013 –
Volterra 1961, un degente del reparto Ferri, la sezione giudiziaria del locale
manicomio – si chiama Ferdinando Nannetti (Roma 1927-Volterra 1994), è arrivato
dal manicomio di Roma nel 1958, – decide di lasciare un segno della sua vita; e
incide sul muro del cortile, con una fibbia del
panciotto, durante le sue giornate passate all’aperto, il suo messaggio
al mondo, le sue fantasie astrali, le sue deliranti osservazioni sul mondo e
sull’uomo. Lo fa per ore, per giorni e per mesi, coprendo di segni fino al 1975
oltre 150 metri di muro. Così facendo regala a Volterra un’opera definita il
capolavoro mondiale dell’Art Brut: Nof4, che significa Nannetti “Oreste”
Fernando 4 (il nome che si era aggiunto perché lo nobilitava, a suo giudizio; e
un numero che fa riferimento agli istituti dove fu rinchiuso nell’arco della
sua vita secondo alcuni, secondo altri un riferimento al suo numero di
matricola o al numero dei fratelli, ma nessuno è stato davvero in grado di
entrare nella sua testa per capirne il significato autentico).
Questa incredibile testimonianza, che ha rischiato di andare perduta
nell’abbandono dell’ex struttura manicomiale, oggi è salva grazie all’impegno
dell’associazione onlus “Inclusione, graffio e parola”, del Comune di Volterra,
dell’Asl 5 proprietaria della struttura, della Sovrintendenza provinciale beni
mobili di Pisa e della Regione. Circa otto metri dell’opera sono stati
recuperati con la tecnica dello “strappo” da parte di un gruppo di valenti
restauratori (a Pisa ancora conosciuta dopo l’esperienza con gli affreschi del
Camposanto di Piazza dei Miracoli), e saranno al centro sabato e domenica
prossimi di una manifestazione che li renderà visibili al pubblico presso la
Pinacoteca di Volterra e ne racconterà la storia piuttosto incredibile.
Poi i graffiti del Nannetti recuperati troveranno una sede provvisoria
presso il Museo Lombroso dell’Asl; prima della collocazione definitiva
all’interno del Museo della memoria, progettato dal Comune all’interno del
complessivo recupero dell’area dell’ex ospedale psichiatrico che sarà a carico
della società privata che l’ha acquistata dall’Asl e che comunque dovrà
rispettare precisi criteri di vincolo e salvaguardia dell’area nell’utilizzo a
fini turistico-residenziali.
Stamani erano presenti a Firenze per parlare dell’iniziativa
l’assessore regionale alla cultura, Cristina Scaletti, il sindaco di Volterra,
Marco Buselli, il presidente dell’Associazione onlus “Inclusione, graffio e
parola” di Volterra, Andrea Trafeli, il rappresentante della Sovrintendenza,
Amedeo Mercurio, il direttore sanitario della Asl 5, Simona Dei.
La parte scelta è forse la più significativa e anche tra le meglio
conservate; rispecchia in pieno tutte le caratteristiche del capolavoro di
Nof4. Sono presenti sul muro, oltre che alle pagine scritte come consuetudine
da parte di Nannetti, anche due pagine vuote, pagine pronte alla fase di
scrittura, pagine che dimostrano la fase preparatoria di Nannetti. Era infatti
prassi per Nof4 – come testimoniato da Aldo Trafeli, l’infermiere che instaurò
con Nannetti un rapporto di amicizia e che per primo tradusse parti del
graffito – disegnare le pagine e poi successivamente scrivere all’interno. Solo
in questa porzione di muro si documenta con precisione la fase preparatoria,
infatti in altre parti il graffito risulta solo scritto senza pagine bianche.
Inoltre, a fondo delle pagine in corrispondenza e per tutta la
lunghezza della panchina, si nota come nella sua travolgente voglia di
scrivere, dettata dalla schizofrenia, e nella sua vena artistica ha proceduto
nella scrittura attorno alle teste dei degenti catatonici (da qui il nome della
porzione di graffito) che quotidianamente erano seduti sulla panchina, creando
e lasciando degli spazi vuoti, che rappresenteranno per sempre quei degenti
seduti, ma anche tutti i degenti passati non solo su quella panchina, ma per
quel manicomio che ha segnato per sempre la vita sociale e culturale di
Volterra.
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