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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 09 Maggio 2013 |
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NEPAL: PRIMO PRESTITO DELLA BEI PER LE ENERGIE RINNOVABILI |
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Lussemburgo, 9 Maggio 2013 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha concesso un prestito di 55 milioni di euro (Npr circa 6.410 milioni) di euro per la Repubblica federale democratica del Nepal per finanziare la costruzione e l´esercizio dell´impianto Tanahu idroelettrica. Il contratto di finanziamento è stato firmato il 7 maggio a Kathmandu dal Vice Presidente della Bei Magdalena Álvar ez e Finanza Segretario nepalese, Shanta Raj Subedi. Questa firma ha luogo esattamente un anno dopo la firma dell´accordo quadro tra la Bei e il Nepal in una cerimonia tenutasi a Kathmandu, il 7 maggio, 2012. Vicepresidente della Bei Magdalena Álvar ez Arza, che è responsabile per le operazioni della Banca in Asia, ha sottolineato che la Bei "è lieta di vedere che il suo primo prestito in Nepal alla fine fornire energia pulita al paese consentendo alle famiglie di godere di luce elettrica, i bambini a leggere dopo il tramonto, gli ospedali e le scuole di funzionare e gli imprenditori di investire e creare posti di lavoro ". Ha aggiunto che" questo prestito dimostra il nostro impegno a contribuire ad un dinamismo forte e sostenibile dell´economia nepalese ". Dr. Alexander Spachis, ambasciatore, capo della delegazione dell´Unione europea in Nepal, ha sottolineato che il coinvolgimento della Bei per lo sviluppo economico del Nepal produrrà risultati positivi nel lungo periodo, consentendo ai cittadini di sperimentare un significativo miglioramento nella loro tenore di vita. "Dal momento che l´energia è la chiave per accelerare lo sviluppo sociale ed economico, l´attuale finanziamento Bei contribuirà ad aiutare il Nepal raggiungere i suoi obiettivi di sviluppo nei prossimi due anni", ha aggiunto. "A nome del governo del Nepal e per conto mio, vorrei esprimere la mia sincera gratitudine e apprezzamento per la Banca europea per gli investimenti (Bei), in particolare per la signora Magdalena Alvarez Arza, Senior Vice President, Bei e per tutta la squadra della Bei, senza il cui interesse e il sostegno entusiasta appassionato non sarebbe stato possibile firmare questo accordo di oggi ", ha detto il segretario Subedi. L´impianto, con una potenza installata pari a 140 Mwe sarà costruito sul fiume Seti Superiore, Tanahu District, nella parte centrale del Nepal. Il progetto contribuirà a soddisfare i picchi di domanda di energia elettrica in Nepal durante la stagione invernale secca, quando le carenze sono più acuti e opereranno come una centrale elettrica a carico di base durante il restante periodo dell´anno. Sarà anche generare significativi benefici economici, fornendo una alimentazione pulita e affidabile di energia elettrica e contribuirà a ridurre gli impatti negativi del cambiamento climatico spostando altre fonti di energia inquinanti. Inoltre, il progetto assicura che gli impatti ambientali e sociali sono rivolte. Il progetto prevede un programma di elettrificazione rurale a fornire energia a 17 villaggi nelle vicinanze della pianta. Un programma di sviluppo comunitario sarà attuato per le persone che vivono nella zona, affrontando l´educazione, la salute, lo sviluppo del genere, l´inclusione sociale, lo sviluppo economico e attività di sussistenza. Il progetto sarà cofinanziato dalla Banca Asiatica di Sviluppo (Adb), l´Agenzia di Cooperazione Internazionale del Giappone (Jica) e il Fondo di Abu Dhabi per lo Sviluppo. Il finanziamento Bei rappresenta il 15% del costo totale del progetto. Questo prestito Bei rientra nel mandato di prestito attuale per l´Asia e l´America latina (Ala Iv) e soddisfa gli obiettivi dell´Ue e il mandato della Banca generale di Ala di infrastrutture di sostegno sociale ed economico e di azione per il clima. |
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VENERDI´ 10 MAGGIO IL CONVEGNO: IDROGENO FRA PRESENTE E FUTURO |
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Trento, 9 maggio 2013 - E´ dedicato all´idrogeno, una fonte di energia "del futuro", ma ormai anche del nostro presente, il convegno scientifico che si terrà venerdì - 10 maggio - nella sala Depero del palazzo della Provincia, a partire dalle ore 9. Organizzato da Provincia, Trentino Trasporti, Habitech e Hyer, l´Associazione europea dell´idrogeno e delle fuell cell creata nel 2008 con il supporto della Commissione euroea e a cui aderiscono una trentina fra regioni e città del Continente, il convegno prenderà in esame diverse esperienze pionieristiche dell´uso dell´idrogeno nel trasporto e nel settore domestico, a partire da quelle in corso in Trentino, che hanno prodotto risultati stabili ed incoraggianti. La sfida energetica è una sfida con la quale tutto il mondo si sta confrontando. I segnali che la disponibilità delle tradizionali fonti di approvvigionamento potrà non essere assicurata nel futuro, sono un dato assodato. Diventa quindi indispensabile mettere in discussione i paradigmi che fino ad ora ci hanno guidato per trovarne di nuovi, nella consapevolezza della futura marginalità del ricorso al petrolio quale fonte energetica. Nell’ampio panorama delle fonti alternative e del risparmio energetico, l’utilizzo dell’idrogeno quale fonte di stoccaggio di energia pulita è rimasto finora allo stadio di ricerca o sperimentale. "Il Trentino, con le sperimentazioni avviate in questi anni nel campo dell´idrogeno - sottolinea il presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher - ha mosso un primo passo significativo nel futuro. I risultati raggiunti fino ad oggi sono stabili ed incoraggianti e consentono di immaginare un imminente cambio di prospettiva. I due progetti che saranno presentati nel corso del convegno trattano dell’utilizzo delle fuel cell nel trasporto pubblico e nell’ambito civile e dimostrano come le nuove frontiere nella produzione e nello stoccaggio di energia possano essere varcate con un convinto impegno economico e la valorizzazione delle risorse umane sia del mondo accademico che imprenditoriale." Il convegno si aprirà con i saluti del presidente Pacher, a cui seguirà una presentazione della strategia europea nel settore delle Fuell Cell da parte di Davide Damosso, vicepresidente di Hyer e amministratore delegato dell´Environment Park di Torino. Nel corso della mattinata, coordinata da Gianni Lazzari, ad del consorzio Habitech, e poi durante il pomeriggio, verranno presentate numerose esperienze sviluppate sia da realtà regionali e urbane (da Roma a Bolzano, dalla regione Toscana ad alcuni comuni del Trentino), nonché da attori della ricerca e da soggetti industriali attivi nel settore dell´idrogeno, dalla Sofcpower di Mezzolombardo alla Fondazione Bruno Kessler. I lavori si concluderanno con un dibattito alle 16.45. Programma Sessione della mattina Ore 9.15 Saluto e introduzione ai lavori “Il Trentino tra ricerca scientifica e progetti concreti di trasporto alternativo” Alberto Pacher, Presidente Provincia Autonoma di Trento. Ore 9.30 La strategia energetica europea nel settore delle Fuel Cell Davide Damosso, Vice Presidente Hyer e Direttore R&s Environment Park, Torino. Ore 10.00 “L’asse del Brennero: infrastrutture e Green Corridor per un binomio di sviluppo sostenibile” Walter Huber, Presidente Iit di Bolzano. Ore 10.30 Pausa Caffè Ore 10.50 “Strategia italiana nel campo dell’Idrogeno e celle a combustibile” Angelo Moreno, Responsabile progetto Idrogeno e Fuel Cell, Enea Casaccia, Roma. Ore 11.20 “Sostenibilità nei trasporti in Trentino: i progetti già attuati e le prospettive future” Ezio Facchin, Presidente di Trentino trasporti S.p.a., Trento. Ore 11.35 “Un approccio tecnologicamente innovativo: i nuovi minibus a Fuel Cell della Dolomitech” Paolo Delzanno, Amministratore Unico di Dolomitech, S.r.l.; Villa Agnedo (Tn). Ore 11.55 “Le celle a combustibile per usi stazionari” Alberto Ravagni, Ceo Sofc Power, Mezzolombardo (Tn). Ore 12.10 Tavola rotonda con i relatori della mattina Coordina Andrea Tomasi del distretto Habitech. Sessione del pomeriggio Coordina Gianni Lazzari, Ad Habitech Ore 14.30 “Esperienze della Regione Lombardia sull´idrogeno: applicazioni automotive e domestiche" Silvana di Matteo, Regione Lombardia. Ore 14.45 “Progetti applicativi con uso dell’idrogeno nella regione Toscana “ Massimiliano Leoncini, Regione Toscana. Ore 15.00 “Cleanpower to European Regions: l´arma decisiva nello sviluppo per il trasporto a zero emisson” Marieke Reijalt, Hyersecretariat, Bruxelles. Ore 15.15 “Applicazioni dell’idrogeno nella Regione Veneto” Matteo Ametis, Veneto Innovazione S.p.a. Ore 15.30 “Fattorie energeticamente indipendenti e applicazione delle Fuel cell ai veicoli agricoli” Riccardo Morselli, Cnh Italia S.p.a. Ore 15.45 “L’impianto di produzione ed erogazione di idrogeno a Bolzano” Carlo Costa, Dg A22. Ore 16.00 “Realizzazione impianti di distribuzione di idrogeno per automotive” Alessio Cogliati, Linde Gas Italia s.R.l. Ore 16.15 "Extreme Mobile Hybrid Power Sources" Paolo Fracas, Genport S.r.l. Ore 16.30 “Validazione e integrazione di sistema per l’accumulo di idrogeno allo stato solido” Luigi Crema, Fondazione Bruno Kessler, Trento. Ore 16.45 Dibattito e chiusura del convegno. Segreteria organizzativa: Habitech – Distretto tecnologico trentino Piazza Manifattura, 1 – 38068 Rovereto Per info_0464/443450 Mail: segreteria@dttn.It |
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UNITI PER LA SICUREZZA NUCLEARE |
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Bruxelles, 9 maggio 2013 - La radioattività provocata dal disastro dell´impianto di energia nucleare di Chernobyl negli anni ottanta è ancora presente nell´ambiente. 17 organizzazioni nazionali di gestione delle situazioni di emergenza e 33 istituti di ricerca si sono riuniti per prevenire o minimizzare le conseguenze nel caso un evento del genere dovesse verificarsi di nuovo. Il loro obiettivo è assicurare che l´Europa possa fronteggiare meglio emergenze del genere in futuro. Nel corso di un periodo di cinque anni, il progetto Euranos ("European Approach to Nuclear and Radiological Emergency Management and Rehabilitation Strategies") ha usato conoscenze scientifiche e tecnologiche per preparare la risposta dell´Europa nell´eventualità di un´emergenza radiologica e per sviluppare piani a lungo termine per il recupero. Il progetto ha ricevuto finanziamenti per 14,7 milioni di euro, di cui quasi 7 milioni dalla Commissione europea. Il progetto ha svolto un compito davvero importante poiché il livello di preparazione dei paesi per rispondere alle emergenze nucleari era molto variabile. Un tale evento potrebbe verificarsi in un paese in seguito a un incidente o a un attacco terroristico premeditato e potrebbe avere un effetto a catena da un paese all´altro. Condividendo le competenze, i dati e la tecnologia tra Stati membri, l´Europa può mettersi in una posizione migliore per reagire in modo più efficiente a un´emergenza nucleare. Alcune delle misure determinate dal progetto comprendevano un compendio contenente una serie di informazioni all´avanguardia per la gestione delle emergenze. Il progetto ha inoltre migliorato ulteriormente i sistemi di supporto alle decisioni (Decision Support Systems - Dss) che hanno lo scopo di aiutare le squadre nazionali di gestione delle emergenze (Emt) a raccogliere le misurazioni online e in tempo reale. Questo ha comportato l´analisi dell´attuale situazione radiologica, la stima del suo sviluppo in futuro e la classificazione delle contromisure. Inoltre il progetto ha cercato modi di sviluppare la gestione a lungo termine e il recupero delle aree potenzialmente contaminate. Inoltre, ha condotto corsi di formazione sulle strategie e orientamenti per il recupero sostenibile delle condizioni di vita in territori contaminati a lungo termine. Il progetto è stato coordinato da Wolfgang Raskob, un meteorologo del Karlsruher Institut für Technologie (Kit) in Germania, che dice: "Il successo del progetto sta nella comunicazione che è stata adesso sviluppata tra gli Stati membri. Benché Euranos si sia concluso, abbiamo preso ciò che abbiamo imparato da questo progetto e lo abbiamo trasferito nella piattaforma Neris". Wolfgang Raskob continua a spiegare: "Sarà un punto di contatto per tutti i settori industriali collegati, la ricerca e le organizzazioni governative per migliorare la reazione dell´Europa durante un´emergenza e a lungo termine. Bisogna anche sottolineare che le parti coinvolte locali sono una parte importante del processo decisionale all´interno dei vari paesi e questa piattaforma approfondirà ulteriormente questo aspetto dei nostri progetti di ricerca. Attualmente abbiamo 49 partner coinvolti". Sottolinea però che questa piattaforma ha anche un´altra dimensione, con l´inizio di un altro progetto di ricerca europeo chiamato Prepare, che sta per "Innovative integrative tools and platforms to be prepared for radiological emergencies and post-accident response in Europe". Questo progetto ha lo scopo di colmare le lacune nella gestione delle emergenze e del recupero in seguito all´incidente di Fukushima. In questo modo, il movimento Euranos continua in una piattaforma sostenibile e nella ricerca a livello europeo, che è necessaria per essere meglio preparati per il futuro." Per maggiori informazioni, visitare: Euranos http://www.Euranos.fzk.de/index.php Neris http://www.Eu-neris.net/ |
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SOFCPOWER, RISORSE PER 30 MILIONI DA INVESTITORI INGLESI ED AMERICANI |
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Trento, 9 maggio 2013 - Un’importante iniezione di liquidità, 30 milioni di euro nei prossimi quattro anni, per passare dalle fasi di ricerca e sperimentazione alle produzione in serie degli innovativi micro-cogeneratori a celle combustibile: sistemi in grado, nello spazio di una normale caldaia domestica, di produrre energia elettrica e calore con efficienze superiori al 90%. Sofcpower, azienda con sede a Mezzolombardo presso il Bic di Trentino Sviluppo, ha deliberato un aumento di capitale per ricevere 30 milioni di euro già in parte versati da due importanti investitori stranieri: l’advisor inglese Kew Capital ed il fondo americano Leverage Green Energy. La commercializzazione inizia con la fase di field test, per i quali nei prossimi due anni verranno prodotti 50-70 sistemi di piccola taglia, con potenza di 2,5 kW, e con un incremento dell’occupazione che raggiungerà circa 40 unità. «Siamo estremamente soddisfatti di questo investimento che è l’inizio di una forte relazione industriale e sinergia che guarda lontano», commenta Nelso Antolotti, Presidente di Sofcpower Spa. «Avere un supporto finanziario importante da investitori con base industriale - sottolinea Alberto Ravagni, Amministratore Delegato di Sofcpower - ci permette di diffondere questa tecnologia sui mercati di massa. La lungimirante visione imprenditoriale della proprietà ed il supporto all’innovazione garantito dal sistema Trentino ci hanno permesso di dimostrare che, partendo dalla ricerca, è possibile realizzare prodotti competitivi a livello internazionale da esportare fuori dal Trentino». Soddisfazione condivisa da Diego Laner, Presidente di Trentino Sviluppo, che guarda avanti. «Ci fa particolarmente piacere - sottolinea - vedere come l’innovazione che nasce all’interno dei nostri Bic porti a risultati tangibili. In un momento non facile come l’attuale, creare prospettive di crescita e di occupazione qualificata sul nostro territorio è doppiamente importante e vale come segnale di fiducia per il futuro». Unica in Italia, Sofcpower è parte di un gruppo molto ristretto di società a livello mondiale capaci di trasformare la tecnologia Sofc in prodotti. Per questo, a seguito di un lungo e dettagliato processo di due diligence finanziaria e tecnologica, gli advisors Kew Capital con sede nel Regno Unito ed il fondo Leverage Green Energy (Lge) con sede in Usa hanno deciso di concludere con successo l’operazione al fine di proseguire i piani di commercializzazione dei sistemi di cogenerazione con tecnologia fuell-cell ad ossidi solidi e di aumentare sensibilmente la capacità produttiva degli impianti trentini. Un programma di sviluppo quadriennale del valore complessivo di 30 milioni di euro per un’espansione industriale che partirà dall’attuale polo produttivo presso il Bic di Mezzolombardo dove Sofcpower è insediata dal 2008, e dove occuperà presto nuovi spazi per complessivi 2 mila metri quadrati. I primi micro-cogeneratori certificati saranno sul mercato tra la fine di quest’anno e il 2014. Le celle a combustibile sono una tecnologia rivoluzionaria, ad altissima efficienza e funzionante sia con combustibili convenzionali sia alternativi come metano, bio-metano, syngas ed idrogeno. Dopo l’avvio in Trentino del progetto Crisalide, sostenuto da Dolomiti Energia, dal Distretto Habitech e da diversi partner tecnici, è stato avviato il progetto Ene.field finanziato dalla Commissione Europea. Sofcpower partecipa così con i top player europei nella dimostrazione su larga scala dei micro-cogeneratori a celle a combustibile per applicazione residenziale e piccole utenze (uffici, negozi, Pmi), avendo pianificato 50-70 sistemi di taglia 2,5 kW da installare sempre nel biennio 2013-2014. In merito a questo progetto l’azienda trentina ha già individuato diversi siti in Italia per installazioni dimostrative presso enti pubblici e privati. Anche grazie alla collaborazione del Bim Brenta, dei comuni della Valsuagana e della Vigolana sono stati individuati numerosi soggetti disponibili a questa prima sperimentazione.Sono inoltre, in corso di valutazione altre installazioni in Slovenia, Svizzera e Francia. L’investimento di Lge, il fondo americano specializzato in energie rinnovabili, ha inoltre l’obiettivo di allargare il portafoglio prodotti di Sofcpower a nuove linee dedicate ad applicazioni di taglia maggiore (Mw) per applicazioni a metano di rete presso server farm, grandi complessi residenziali, ospedali, centri commerciali, centri sportivi e case di risposo. Inoltre, in accoppiamento con la tecnologia “Gasplasma”, è possibile trasformare in maniera efficace rifiuti sia industriali che municipali in combustibile sintetico, un composto ricco in idrogeno denominato Syngas, il quale può essere convertito in energia elettrica proprio grazie ad impianti Sofc di grande taglia. Questo tipo di tecnologia è un’alternativa cleantech agli inceneritori e potrà cambiare il modo radicale la gestione del ciclo dei rifiuti, trasformando il tutto in combustibili e successivamente in calore ed elettricità grazie alle celle Sofc. Notevoli anche i vantaggi ambientali: la micro-cogenerazione permette infatti di risparmiare circa 0,5 tonnellate di Co2 ogni Mwh di energia prodotta. |
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INCONTRO REGIONE MARCHE -SINDACATI SULLE TRATTATIVE IN CORSO PER LA VICENDA API RAFFINERIA . |
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Ancona, 9 maggio 2013 - Dopo la riunione a Roma tra i vertici aziendali dell’Api Raffineria e le segreterie nazionali de Sindacati Cgil, Cisl e Uil, ieri i rappresentanti locali delle organizzazioni sindacali hanno informato l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti, sugli sviluppi della trattativa avviata dopo che l’Azienda aveva ventilato l’esubero di 110 dipendenti della Raffineria di Falconara. C’è la buona notizia della ripartenza operativa della Raffineria dal 1° luglio per la campagna bitume, aprendo così a margini di ottimismo sulla volontà dei vertici aziendali di lasciare produttivo questo sito e di fare investimenti futuri. E’ stato poi fatto il punto della situazione, ribadendo la ferma volontà da parte dei Sindacati di non consentire fuoriuscite di personale, ma di valutare alternative valide attraverso strumenti di protezione sociale come i contratti di solidarietà che permettono il mantenimento del numero di lavoratori per almeno due anni. L’assessore Marco Luchetti, pur con la soddisfazione di apprendere la notizia ufficiale della riapertura della Raffineria , ha ribadito in ogni caso la necessità del rispetto dell’accordo Api-regione Marche che, oltre al mantenimento dei livelli occupazionali, prevede per l’Azienda anche l’impegno alla progettazione di sistemi di energia alternativa e di impianti innovativi per l’approvvigionamento energetico. E’ stato inoltre deciso un nuovo incontro sulla base degli aggiornamenti che emergeranno dalle trattative in corso, dopo la riunione di oggi a Roma. |
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PRIMA CASA: PUBBLICATO IL BANDO PER LE FAMIGLIE MONOPARENTALI. UN MILIONE E MEZZO DI EURO A DISPOSIZIONE, DOMANDE ENTRO IL 22 LUGLIO |
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Perugia, 9 maggio 2013 - Dopo i provvedimenti per le giovani coppie e quelli per i single, arriva dalla Regione anche il bando per le famiglie cosiddette monoparentali, costituite cioè da un solo genitore con uno o più minori a carico, che hanno necessità di acquistare la prima casa. Sul Bollettino ufficiale infatti è stato pubblicato proprio, mercoledì 8 maggio, il bando riguardante i finanziamenti per nuclei familiari composti da un solo genitore con uno o più figli minori a carico, che necessitano di soluzioni alloggiative idonee. Le domande potranno essere presentate entro 75 giorni dalla pubblicazione e quindi entro il prossimo 22 luglio. “Abbiamo previsto una disponibilità finanziaria di un milione e mezzo di euro, ha affermato l’assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti nel corso della conferenza stampa di presentazione del bando che si è svolta nella sede regionale di Piazza Partigiani, che ci permetterà la concessione di contributi pari al 30% del costo dell’alloggio, ivi comprese le eventuali pertinenze, fino ad un massimo di € 30.000 ad alloggio. Grazie ad una profonda modifica delle modalità di programmazione in edilizia pubblica sino ad oggi attuate dalla Regione ed anche in alternativa alla tradizionale predisposizione di complessi piani pluriennali, ha proseguito l’assessore, si è reso possibile attuare singoli interventi, assolutamente innovativi anche rispetto al panorama nazionale, destinati a risolvere con rapidità le esigenze abitative manifestate da particolari categorie sociali. Questa scelta è stata dettata anche dall’attuale crisi economica che ha portato con sé una drastica riduzione delle risorse a disposizione ed ha, quindi, imposto la necessità di individuare nuovi strumenti per ridurre, razionalizzare e riqualificare la spesa. Abbiamo cercato di individuare nella maniera più puntuale possibile le singole situazioni di disagio e difficoltà e stiamo intervenendo con bandi dedicati a queste”. Con questo atto viene stabilita la disciplina concernente i finanziamenti per nuclei familiari composti da un solo genitore (vedovo\a, separato\a, single), con uno o più figli minori a carico. “Anche tali situazioni, infatti, ha sottolineato Vinti, sono sempre più frequenti, prevalentemente a causa del forte incremento delle separazioni, ma, più in generale, della profonda modifica del tessuto familiare a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni”. Nel definire il nucleo beneficiario dell’intervento si è ritenuto opportuno non escludere coloro che, oltre ai figli minorenni, hanno a carico anche uno o più figli maggiorenni, tenuto conto delle difficoltà che i giovani incontrano nel trovare lavoro e, quindi, della necessità di rimanere in famiglia. Tuttavia, sono stati posti dei limiti: il figlio maggiorenne non deve superare i 25 anni di età e non deve possedere reddito alla data di pubblicazione del bando. Per quanto riguarda i punteggi per formare la graduatoria, non sono state introdotte sostanziali modifiche rispetto a quelli previsti nel bando per le giovani coppie, ad eccezione di due punteggi che privilegiano particolari situazioni: la presenza di minori in tenera età e le famiglie che non possiedono alcuna proprietà. “Anche in questo caso, ha comunicato l’assessore Vinti, bisognerà essere cittadino italiano o di un paese che aderisce all’Unione Europea o di Paesi che non aderiscono all’Unione Europea, in regola però con le norme sull’immigrazione; essere residente o avere l’attività lavorativa nella Regione Umbria da almeno due anni consecutivi; non essere titolare di alloggi, ovunque ubicati sul territorio nazionale; non aver mai usufruito di altri contributi pubblici, (sono esclusi i finanziamenti previsti per la ricostruzione a seguito di eventi sismici); aver percepito nell’anno 2011, unitamente ai componenti il nucleo familiare, un reddito di valore Isee non superiore a 20.000 euro”. Gli alloggi da acquistare, che non devono avere una superficie utile superiore a 95 metri quadrati, dovranno inoltre far parte di un fabbricato costituito da almeno due alloggi, non devono essere di proprietà di ascendenti entro il secondo grado e devono essere accatastati al Nceu nelle categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6. “Nella formazione della graduatoria, ha concluso Vinti, saranno anche privilegiate le domande di acquisto di alloggi situati nei centri storici, o che abbiano la certificazione di sostenibilità ambientale. Così come particolare attenzione sarà riservata a chi risiede in un alloggio oggetto di sfratto “incolpevole” emesso almeno un anno prima e non ancora eseguito. Anche la situazione economica del richiedente avrà il suo peso. Un punteggio superiore infatti è previsto per i titolari di contratto di lavoro precario (ad esempio tempo determinato, co.Co.co., co.Co.pro., interinale, ecc.)”. Tutte le domande che otterranno il contributo verranno sottoposte a controllo da parte del Comando regionale Umbria della Guardia di Finanza, con cui la Regione ha stipulato, per tale finalità, un apposito Protocollo d’intesa. |
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WTO, CALENDA: NOMINA AZEVEDO STRATEGICA PER GESTIRE NUOVE SFIDE
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Roma, 9 maggio 2013 - “Ritengo che l’ingresso ai vertici del Wto di Roberto Azevedo, diplomatico di lungo corso conosciuto per la sue doti di costruttore di consensi, possa rivelarsi di grande utilità per il raggiungimento delle nuove sfide che attendono l’Organizzazione Mondiale del Commercio. Il governo italiano continuerà a offrire pieno sostegno e collaborazione per favorire il rilancio del sistema multilaterale del commercio in questa delicata fase dell’economia. A livello globale è indispensabile ridare slancio ai negoziati per la liberalizzazione degli scambi nel settore dell’agricoltura, dell’industria e, in parte, dei servizi per favorire la ripresa economica a livello globale”. Così il Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, commenta la nomina odierna dell’ambasciatore brasiliano Roberto Azevedo, a Direttore Generale del Wto. |
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LA ´BANCA IMPRESA LAZIO´ DIVENTA INTERMEDIARIO FINANZIARIO PER DARE SOSTEGNO ALL´ECONOMIA |
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Roma, 9 maggio 2013 - La Regione ha avviato la riforma degli strumenti per l´accesso al credito ed alle garanzie delle imprese, per ridare ossigeno al sistema produttivo del Lazio e favorire la ripresa economica. Una riforma che procederà nei prossimi 90 giorni con un percorso di confronto e di ascolto che coinvolgerà tutti i soggetti interessati, a partire dal Consiglio Regionale e dalle forze economiche e sociali della Regione. "La trasformazione della Banca Impresa Lazio in un intermediario finanziario risponde prima di tutto alle esigenze di risparmio e razionalizzazione dei costi - ha commentato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - Il nuovo ruolo che la Bil assumerà è indispensabile in un quadro generale di riforma degli strumenti per l´accesso al credito per piccole e medie imprese, strozzate dalla crisi e dalle difficoltà di reperire liquidità". "E´ un primo traguardo raggiunto e un nuovo importante tassello - ha aggiunto Zingaretti - che inseriamo in un sistema che vogliamo snellire il più possibile nei processi burocratici per permettere e favorire la ripresa dell´attività economica e produttiva della nostra Regione. In questo quadro, come avevamo annunciato, sarà fondamentale rafforzare il ruolo dei Confidi per rendere più accessibile il Fondo Centrale di Garanzia per le imprese del Lazio, ed utilizzare in modo più razionale ed efficiente i Fondi che ci garantisce e ci mette a disposizione l´Unione Europea". "Una riforma voluta per rispondere ai pesanti rilievi sollevati nei mesi scorsi dalla Banca d´Italia e per superare l´oggettiva fragilità giuridica e patrimoniale della struttura - ha spiegato Guido Fabiani assessore allo Sviluppo economico e Attività produttive - che dal 2007 ad oggi ha accumulato perdite per oltre € 4 mln, mantenendo un livello di operatività al di sotto delle aspettative e di gran lunga inferiore a quanto garantito da altre strutture operanti nella nostra Regione". Per fare un esempio, nel 2012 Eurofidi (Confidi piemontese) ha avuto un´operatività sul Fondo Centrale di Garanzia relativa ad imprese laziali di circa sei volte maggiore di quanto fatto da Bil nello stesso periodo. "Abbiamo avviato una riforma strutturale e radicale - ha aggiunto Fabiani - per mettere finalmente a sistema i soggetti pubblici e privati che debbono dare assistenza e sostegno alle imprese del Lazio. In questo quadro intendiamo inoltre recuperare i forti ritardi accumulati nell´utilizzo dei fondi europei, a partire dalla immediata messa a disposizione di 130 milioni di euro per l´accesso al credito delle imprese, attraverso misure per stimolare le start up, gli investimenti e la patrimonializzazione delle Pmi". "Infine, abbiamo in programma la definizione di un rapporto più strutturato e flessibile con il Fondo Centrale di garanzia, anche attraverso un maggiore coinvolgimento del sistema bancario - ha detto ancora Fabiani - e intendiamo impostare una policy regionale a sostegno del ruolo dei Confidi, per stimolarne la crescita, il rafforzamento patrimoniale e l´aggregazione". |
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PRESIDENTE: CONGRATULAZIONI A ROCCA DI ASSOLOMBARDA |
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Milano, 9 maggio 2013 - Il Presidente di Regione Lombardia esprime ´le più vive congratulazioni a Gianfelice Rocca´ che è stato designato come presidente di Assolombarda. Lo stesso Governatore si dice convinto che ´con Rocca proseguirà la fruttuosa collaborazione che fin qui c´e´ stata tra l´ente Regione e Assolombarda in vista anche dei prossimi appuntamenti di straordinaria importanza che coinvolgeranno il nostro territorio: primo fra tutti l´Expo 2015´. |
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BERCO, MISE-REGIONI-ENTI LOCALI: DALL’AZIENDA UN ATTO DI OSTILITA’ STOP AI LICENZIAMENTI, IN TEMPI RAPIDISSIMI IL CHIARIMENTO CON THYSSEN |
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Roma, 9 maggio 2013- Ministero dello Sviluppo Economico, Regioni Emilia Romagna, Veneto e Piemonte, insieme con il Comune di Copparo e la Provincia di Ferrara, registrano con sorpresa l’ennesimo strappo alle regole di corrette relazioni istituzionali e sindacali compiuto ieri dalla direzione Berco che ha deciso di avviare formalmente la procedura per il licenziamento di 611 dipendenti degli stabilimenti collocati nelle tre realtà. E stigmatizzano una decisione che non può non essere considerata come un atto di ostilità nei confronti dei lavoratori e delle istituzioni, tutti impegnati nella ricerca di una soluzione che garantisca il futuro produttivo e occupazionale dei siti in questione. Il Mise ha già attivato la richiesta d’incontro con i vertici di Thyssenkrupp per un chiarimento che avverrà in tempi rapidissimi. Quella sarà certamente l’occasione per ribadire quanto le istituzioni hanno già detto chiaramente ai vertici della Berco. Ovvero: che la disponibilità al confronto è massima, ma i problemi occupazionali vanno affrontati con gli ammortizzatori sociali conservativi (quindi senza la chiusura di alcun impianto) e che il piano di ristrutturazione deve essere condiviso, anche dall’acquirente. Queste sono le basi per risolvere i problemi di un’azienda fra le più importanti del settore, quello della componentistica per i mezzi pesanti, e fondamentale per i territori in cui opera. Il Ministero, le Regioni e gli Enti Locali interessati continueranno, anche nelle prossime ore, nell’impegno finalizzato a riportare il confronto nell’alveo della correttezza. |
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STARTUP: LA ROMANA SMART-I, FINANZIATA DA FILAS, TRA I FINALISTI DI ENEL LAB SENSORI OTTICI PER L’ILLUMINAZIONE URBANA CHE DIMEZZANO I CONSUMI ENERGETICI COMUNALI |
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Roma, 9 maggio 2013 - Sensori ottici in grado di regolare l’intensità dei lampioni in base al traffico e di dimezzare i consumi energetici dei comuni. E’ l’idea vincente di Smart-i (Smart Interaction), startup romana finanziata da Filas, selezionata tra le 13 finaliste del primo concorso di Enel Lab. Il laboratorio di impresa di Enel premierà il 9 maggio i 6 vincitori del contest in tema di tecnologie pulite. Smart-i, finanziata da Filas a ottobre 2012 con 100mila euro attraverso il bando della Regione Lazio Por Fesr 2007-2013 Spin-off/startup innovative, è stata scelta da Enel Lab tra 215 candidati provenienti da Italia e Spagna. Nata da un’idea di Mauro Di Giamberardino, la società oggi sviluppa prodotti e servizi basati su tecnologie interattive per le Smart City, a partire dallo “smart eye”, una rete di sensori ottici intelligenti per i lampioni della luce, in grado di regolarne l’intensità in funzione delle esigenze concrete di traffico. Secondo gli studi realizzati da Smart-i, infatti, l’uso di questi sensori consentirebbe la riduzione dei consumi energetici per l’illuminazione urbana fino al 49%. Gli “occhi intelligenti” sono in grado di analizzare dati come il numero di veicoli su una strada, la loro velocità media e i tempi di percorrenza ma possono essere integrati anche con altre funzionalità, come ad esempio la video sorveglianza e il monitoraggio del traffico automobilistico. Un prodotto che oltre al risparmio energetico, porterebbe un enorme riduzione dei costi per le pubbliche amministrazioni: la voce dell’ illuminazione pubblica raggiunge infatti circa il 30% del bilancio dei comuni italiani. |
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CROTONE, I DATI SULLE IMPRESE ARTIGIANE NEL I° TRIMESTRE 2013 |
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Crotone, 9 maggio 2013 - L´ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati relativi alle iscrizioni, cessazioni e variazioni delle imprese artigiane intervenute nel corso del primo trimestre del 2013 (Movimprese). Tali elaborazioni rientrano tra le diverse attività di analisi e studio messe in atto dall´ente camerale al fine di approfondire la conoscenza del sistema economico provinciale sia in chiave strutturale che congiunturale. I dati sulla demografia delle imprese, unitamente agli altri dati forniti nel corso dell´anno, consentono alle istituzioni operanti sul territorio di tastare il polso dell´economia locale e programmare idonei interventi per lo sviluppo della provincia. Continuano a soffrire le imprese artigiane Nel I° trimestre 2013 si registra una diminuzione nello stock delle imprese artigiane che scendono a quota 3.294 con una perdita di 91 unità rispetto al dato consolidato dell’anno precedente. Le 53 nuove iscrizioni sono state inferiori al numero di cessazioni (144) ed hanno fatto registrare un tasso di sviluppo negativo pari al -2,60% che colloca la nostra provincia in 101^ posizione nella relativa graduatoria nazionale per tasso di sviluppo. “Ai dati negativi sul sistema imprenditoriale nel complesso, divulgati nelle scorse settimane, si aggiungono, purtroppo, quelli inerenti le imprese artigiane – è il commento del Presidente dell’Ente camerale Vincenzo Pepparelli – il numero delle imprese artigiane cessate nel primo trimestre 2013 sovrasta quello delle nuove iscritte traducendosi in un saldo negativo che conferma la forte criticità vissuta dagli imprenditori crotonesi, sui quali già grava un contesto socio-economico debole e numerosi deficit che non facilitano l’attività imprenditoriale. Lo sforzo che la Camera di commercio sta compiendo è quello di favorire l’accesso al credito, la creazione di infrastrutture e l’internazionalizzazione nel tentativo di consolidare le imprese già esistenti ed aiutarle a superare la contingenza negativa”. Andamento per settore di attività - In perdita quasi tutti i settori: saldi negativi si registrano nel comparto delle costruzioni (-45 unità); nel manifatturiero (-12 imprese); commercio ingrosso e dettaglio (-10 imprese); agricoltura, silvicoltura e pesca (-7 unità); nel comparto delle attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-6 imprese); trasporto e magazzinaggio (-5 impresa); attività di noleggio, agenzie di viaggio, servizi supporto alle imprese (-2 unità). In positivo solo le imprese artigiane non classificate (+2 unità). Pressoché invariati i restanti settori. Il comparto artigiano è composto in misura prevalente da imprese che operano in attività di tipo tradizionale ed in particolare, il 38,2% degli artigiani opera nel settore delle costruzioni, il 25,3% nel manifatturiero, l’ 11% nelle altre attività di servizi. A seguire, l’8% opera nel commercio all´ingrosso e al dettaglio, riparazioni autoveicoli e motocicli; il 6,7% nel trasporto e magazzinaggio; il 5,4% nelle attività dei servizi di alloggio e ristorazione. Esigua la percentuale degli altri settori, che nel complesso coprono il restante 5,4%. Andamento per forma giuridica - Tra le imprese artigiane la forma giuridica più diffusa è la ditta individuale che conta ben 2.799 imprese. Dato in diminuzione rispetto all’ultima rilevazione che fa registrare un tasso di sviluppo negativo del -3,15%. A registrare un tasso di sviluppo positivo sono invece le società di capitali che crescono dell’1,09%; a seguire, le società di persone (+0,51%). Il sistema artigianale provinciale risulta composto per l’85% da ditte individuali, per il 12% da società di persone, per il 2,8% da società di capitali e per il restante 0,2% da imprese con altre forme giuridiche. I dati completi sono disponibili sul sito web della Camera di Commercio di Crotone ( http://www.kr.camcom.it/ ) e sul sito della rete degli uffici Studi e Statistica camerali ( http://www.starnet.unioncamere.it/ ) alla sezione Territorio- Crotone). |
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REGGIO EMILIA - UN CALL CENTER CONTRO LE MAFIE PER GLI IMPRENDITORI |
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Reggio Emilia, 9 maggio 2013 - Si muovono tra solidali legami territoriali e partnership europee i nuovi progetti della Camera di Commercio di Reggio Emilia in materia di contrasto del crimine organizzato e sostegno alle imprese colpite dai fenomeni ad esso legati. L’ente camerale, un anno dopo la nascita del “Centro di formazione e di analisi” sui fenomeni di illegalità legati alla criminalità organizzata, creato in collaborazione con la Fondazione “Antonino Caponnetto” di Firenze, lancia infatti un nuovo servizio di “pronto intervento” a sostegno degli imprenditori reggiani colpiti da fenomeni quali estorsioni, ricatti, usura, minacce e, contemporaneamente, “adotta” sette imprese confiscate alla mafia del nord, inserendosi così nel progetto transnazionale “Sos Legality”, sostenuto dalla Commissione dell’Unione Europea", al pari delle consorelle Camere di Commercio di Siracusa e Caserta, che a propria volta seguiranno altrettante imprese in altre aree del territorio italiano. In entrambi i casi, i progetti si sviluppano in stretta collaborazione con Libera, l’associazione nazionale alla cui azione si lega la legge sull´uso sociale dei beni confiscati alle mafie e che oggi è punto di riferimento per oltre 1.500 espressioni della società civile (associazioni, gruppi, scuole, ecc.). “In quest’ultimo anno – sottolinea il presidente camerale, Enrico Bini – abbiamo sostenuto gli imprenditori reggiani con diverse iniziative di informazione e formazione sui rischi legati alla criminalità organizzata e sulla specificità delle infiltrazioni all’interno di comparti come quelli dell’autotrasporto, degli appalti e del commercio. Di fronte a fenomeni che tendono comunque ad acuirsi in presenza di una crisi che accresce la fragilità delle imprese ed aumenta i rischi a carico degli imprenditori, soprattutto in materia di estorsioni e usura ora è disponibile un nuovo punto di ascolto e sostegno agli imprenditori che già sono oggetto di queste azioni del crimine organizzato, garantendo così tutti quei sostegni (legali, psicologici, sicurezza personale) che si rendono necessari per evitare che le paure si associno a quella solitudine e a quel senso di impotenza che rappresentano le fondamenta sulle quali cresce l’omertà”. Gli imprenditori, dunque, potranno chiamare il nuovo numero telefonico attivato dalla Camera di Commercio (0522/796222) e, dopo il primo momento di ascolto, saranno aiutati da Libera, in un clima di assoluta riservatezza e in ambienti scelti di volta in volta proprio per ragioni di sicurezza. Una sorta di “adozione” che prevede interventi per nuovi modelli di governance, innanzitutto, e un’assistenza su tutti i passaggi per il rilancio di attività che realizzino un virtuoso equilibrio tra legalità e sviluppo. |
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START UP. IMPRENDITORI ED ESPERTI INTERNAZIONALI STUDIANO LE REALTÀ DI ECCELLENZA DEL VENETO
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Venezia, 9 maggio 2013 - Un team composto da esperti (peers), imprenditori e professionisti, provenienti da Svezia, Olanda, Grecia, Romania e dalla Regione Emilia Romagna, per una settimana ha intervistato e studiato il Veneto per capire come nascono e vengono sostenute le start-up innovative. L’iniziativa è parte di Smart Europe, il progetto europeo (Programma di Cooperazione territoriale interregionale Interreg Iv C) di cui sia la Regione del Veneto (Direzione Industria e Artigianato), sia Veneto Innovazione, agenzia regionale per la promozione dell’innovazione, sono partners. I paesi coinvolti nel progetto sono undici. Lo scopo è individuare e valutare quelle che vengono chiamate “ancore dell’innovazione”, cioè i motori che, anche in una prospettiva a medio-lungo periodo, possono accelerare la diffusione dell’innovazione e stimolare la creazione di posti di lavoro innovativi. “La Regione del Veneto – sottolinea in proposito l’assessore all’economia e sviluppo, ricerca e innovazione, Isi Coppola - ha già da diversi anni un interesse specifico per il settore dell’innovazione imprenditoriale, in quanto le specificità del nostro territorio possono fare fronte alla crisi globale soltanto sapendo trovare un modo nuovo per riconfermarsi. Il sostegno alle start-up innovative è, quindi, per noi una priorità inderogabile, un investimento non solo sulle possibilità delle singole nuove imprese, ma di tutto il quadro economico del territorio. La partecipazione al progetto Smart Europe è una diretta conseguenza di questa volontà” Gli esperti internazionali durante il loro soggiorno hanno potuto conoscere e mettere a confronto realtà diverse: dall’incubatore Startcube dell’Università di Padova alla rete di Banveneto, da Nanochallenge di Veneto Nanotech al venture incubator di Ca’ Tron H-farm, dal Parco Scientifico Vega alla Fornace di Asolo ed al venture incubator M31. Sono state inoltre coinvolte ed intervistate 15 start-up che hanno raccontato il loro percorso verso l’innovazione ed il successo, ma anche le difficoltà da superare. Nell’analisi sono state coinvolte anche tre Direzioni della Regione del Veneto. Oltre alla Direzione Industria e Artigianato, la Direzione Lavoro e la Direzione Servizi Sociali, perché la creazione di imprese innovative è sempre più un tema di interesse trasversale, che richiede interventi e prospettive integrate. Dell’analisi svolta verrà redatto un report che sarà reso disponibile per ulteriori valutazioni. |
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SELEX: A ROMA INCONTRO DEGLI ASSESSORI DELLE REGIONI INTERESSATE |
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Firenze 9 maggio 2013 – Per fare il punto sulla vertenza del gruppo Selex Es, l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini ha convocato per ieri il coordinamento degli assessori alle attività produttive e lavoro delle Regioni interessate (oltre alla Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Sardegna, Piemonte, Abruzzo, Calabria, Campania, Liguria, Lazio), a margine della riunione della Ix Commissione della Conferenza delle Regioni. All’incontro hanno partecipato, oltre all’assessore Simoncini, l’assessore allo sviluppo economico della Regione Liguria Renzo Guccinelli, l’assessore al lavoro della Regione Campania Severino Nappi, l’assessore al lavoro della Regione Lazio Lucia Valente e quello della Regione Abruzzo Paolo Gatti nonché rappresentanti delle Regioni Emilia Romagna e Piemonte. Dall’incontro è scaturita la definizione di una iniziativa di coordinamento fra le diverse realtà regionali con l’obiettivo di salvaguardare la presenza dell’azienda sui vari territori e mantenere i livelli occupazionali. “La costituzione del coordinamento – commenta l’assessore Simoncini – vuole essere un segnale di attenzione forte da parte delle Regioni per una delle più importanti realtà produttive del paese, operante in settori strategici per lo sviluppo. Una realtà che conta circa 17 mila addetti in tutto il mondo di cui 12 mila in Italia. Le Regioni non intendono mettere in discussione il progetto di unificazione e innalzamento della capacità competitiva avviato dal gruppo, ma si propongono di valorizzare le specificità e le competenze presenti nelle singole realtà, con queste tutelare anche le migliaia di lavoratori dell’indotto e, soprattutto, difendere gli importanti rapporti raggiunti con gli enti di ricerca presenti nei territori”. Le Regioni presenti hanno sottolineato l’urgenza di un confronto con l’azienda e con il Governo, quale suo maggiore azionista attraverso Finmeccanica. “Sarà l’occasione per fare il punto – osserva Simoncini – sulla strategia di fondo del progetto industriale portato avanti dall’azienda”. Nei prossimi giorni il coordinamento promuoverà un incontro con le organizzazioni sindacali a livello nazionale per una valutazione comune del confronto avviato con l’azienda. Successivamente verrà chiesto un incontro con l’amministratore delegato di Selex Giulianini e l’apertura di un tavolo con il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato che dovrà affrontare anche il tema delle prospettive di rilancio dell’intero gruppo Finmeccanica. |
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BOLZANO: BANDO START-UP, 600MILA EURO PER LE GIOVANI IMPRESE INNOVATIVE |
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Bolzano, 9 maggio 2013 - Un bando con una dotazione finanziaria di 600mila euro da destinare alle piccole aziende innovative e ai ricercatori che intendono sviluppare un´idea imprenditoriale. Questo il contenuto del bando start-up presentato il 3 maggio dall´assessore Roberto Bizzo, secondo il quale si tratta di "una assoluta novità nel panorama degli strumenti di sostegno alle imprese". Il bando 2013 a favore della capitalizzazione di nuove imprese o di imprese innovative da costituire ha una serie di particolarità: innanzitutto è indirizzato alle piccole imprese con meno di tre anni di vita, oppure ai ricercatori che intendono costituire un´impresa in forma di società di capitali entro un periodo di tre mesi. L´altra peculiarità, oltre al fatto che l´attività deve essere insediata sul territorio altoatesino, è rappresentata dalla partecipazione di un Business Angel o di un Venture Capitalist, il quale deve avere una partecipazione di minoranza non inferiore a un terzo del capitale sociale. I Business Angel e i Venture Capitalist sono dei manager che acquisiscono parte di una società che opera in un settore innovativo, con l´obiettivo di realizzare delle plusvalenze dalla vendita, parziale o totale, della partecipazione iniziale. In sostanza, si tratta di un finanziatore in grado di "trainare" una start-up nella fase di lancio. "La presenza di un Business Angel - ha sottolineato il direttore della Ripartizione innovazione Maurizio Bergamini - fornisce assistenza al management della neonata impresa, che si può avvalere delle sue competenze tecniche e organizzative. Gli studi fatti dimostrano che le aziende che hanno avuto tale figura nella propria compagine sociale si sono sviluppate con ritmi di crescita molto superiori". Il bando ha una dotazione complessiva di 600mila euro, le start-up che presentano un business plan adeguato ricevono contributi compresi fra i 50mila e i 200mila euro, con l´aiuto che deve essere pari alla somma investita dai soci nell´impresa. "L´obiettivo - ha spiegato l´assessore Roberto Bizzo, che in Giunta provinciale ha le competenze in tema di innovazione - è quello di finanziare 4-5 nuove imprese che operano nelle tecnologie legate alle risorse sostenibili e in quei settori che vantano già delle eccellenze in Alto Adige, con lo scopo di attrarre imprese e risorse umane legate al progetto del Parco Tecnologico". Le domande per accedere al bando dovranno essere presentate entro le ore 12 del 28 giugno 2013, in forma cartacea o digitale, presso l´Ufficio provinciale innovazione, ricerca e sviluppo. I dettagli dell´iniziativa, e la modulistica da scaricare, sono già disponibili sulla Rete Civica all´indirizzo www.Provincia.bz.it/innovazione. "Negli Stati Uniti - ha concluso Bizzo - la metà del Pil è prodotta da imprese nate dopo il 1980. Per mettere in sicurezza il nostro futuro dobbiamo dare fiducia ai giovani e far nascere nuove aziende". |
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