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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Giugno 2013 |
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AUTORITA´ PALESTINESE: VISITA A TRENTO DEL MINISTRO DELL´AGRICOLTURA WALLID ASSAF |
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Il presidente
della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher ha incontrato, assieme
all´assessore all´agricoltura Tiziano Mellarini, il ministro palestinese all´agricoltura
Wallid Assaf, in visita in questi giorni in Trentino per approfondire la
fattibilità di alcuni percorsi di collaborazione. Il presidente Pacher ha
ribadito la disponibilità dell´amministrazione ad una fattiva collaborazione
formulando l´augurio che la visita del ministro e dei suoi collaboratori in
Trentino possa portare a progetti concreti nel breve periodo. "Ci sono -
ha detto il presidente Pacher - tutte le condizioni per costruire un percorso
produttivo".
L´assessore Mellarini, che
aveva già incontrato in Palestina il precedente ministro dell´agricoltura, ha
ribadito la disponibilità del mondo agricolo a collaborare, anche nel campo
della formazione. Il ministro Wallid Assaf si è complimentato per la bellezza
del nostro territorio ed ha sottolineato di aver colto il legame della
popolazione trentina con l´ambiente naturale e la capacità dimostrata nel
valorizzarlo. Si è detto particolarmente interessato all´esperienza della
cooperazione, modello presente anche in Palestina con alcune differenze. La
collaborazione nel campo delle produzioni agricole di qualità tra imprese
cooperative è stata giudicata di particolare interesse. All´incontro ha
partecipato anche il consigliere provinciale Michele Nardelli.
Nel marzo scorso si era
parlato di cooperazione e ricerca scientifica nell´ambito dei colloqui avuti in
Palestina, a Ramallah, dal presidente della Provincia autonoma di Trento
Alberto Pacher con i ministri all´agricoltura e al lavoro dell´Autorità
palestinese Wallid Assaf e Ahmed Madjalani, e con il consigliere del presidente
Abu Mazen, Nehmer Hammad. Anche in quella occasione era stato ribadito che il
settore dove la collaborazione potrebbe dare maggiori frutti è quello agricolo,
vitale per l´economia della Cisgiordania. La Palestina, era emerso anche
allora, considera preziose le competenze della Fondazione Mach, soprattutto nel
campo della genetica, e importante l´esempio della cooperazione trentina
nell´ambito del credito e della commercializzazione.
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PUGLIA: FIRMA CONVENZIONE CON EX AGENSUD SU INFRASTRUTTURE IRRIGUE |
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Potenziare la
disponibilità idrica, migliorare le condizioni fisiche delle infrastrutture per
la fornitura irrigua su tutto il territorio regionale, ampliare e
razionalizzare la rete di distribuzione degli impianti di affinamento delle
acque, promuovere il corretto riuso dell’acqua con conseguente risparmio
idrico, ma soprattutto avviare una nuova stagione di interventi strutturali su
un comparto, quello agricolo, che ha bisogno di una riprogrammazione
complessiva del suo orizzonte futuro. Parte da questi presupposti il protocollo
d’intesa firmato ieri mattina a Bari dall’Assessore alle Risorse
Agroalimentari, Fabrizio Nardoni e il Commissario per le attività ex Agensud
del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Roberto Iodice.
L’intesa di fatto costituisce l’atto formale di una collaborazione tra i due
enti tesa all’assistenza e alla programmazione e realizzazione di
infrastrutture irrigue anche in virtù dei programmi di intervento già approvati
dal Cipe proprio in favore delle aree meridionali. Nel caso specifico in Puglia
il Piano Irriguo Nazionale ha previsto sei interventi in favore dei consorzi di
bonifica regionali, per un totale di oltre 22milioni di euro. Ma le risorse che
l’Assessorato regionale mette a disposizione vanno oltre: con 46 milioni
rivenienti dalle economie conseguite e circa 1milione e 900mila euro da
utilizzare per finanziare la progettazione. “Su questo terreno abbiamo il
dovere di recuperare tempo ed economia – spiega l’Assessore regionale Fabrizio
Nardoni – nella consapevolezza che per la programmazione e la realizzazioni di
tali interventi, tra opere irrigue e impianti idroelettrici, si richiede
un’adeguata gestione tecnico-amministrativa nonché un coordinamento tra le
strutture regionali e statali, al fine di utilizzare al meglio le disponibilità
finanziarie e dare anche certezza e celerità nei tempi di realizzazione”.
“Abbiamo ragionato con la ratio degli interventi risolutori – dice Nardoni –
privilegiando la buona programmazione, la giusta progettazione e indagando
esattamente sul ciclo dell’acqua. Un ciclo che va chiuso e rispettato
garantendo lotta agli sprechi e agli abusi, ma anche sostenendo la giusta
battaglia di accesso a questa risorsa da parte di agricoltori e allevatori. La
convenzione con il Ministero nasce dunque da un terreno che parte dalla
conoscenza approfondita su tutto il territorio regionale degli impianti irrigui
realizzati e per questo più incisiva rispetto ai programmi da realizzare”.
“Partiamo da una mappa di interventi da sviluppare a breve, medio e lungo
termine – spiega ancora l’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari,
Fabrizio Nardoni – e da una assistenza tecnico-progettuale e amministrativa
anche per la stesura dei bandi che tende a sbloccare e rendere immediatamente
cantierabili le iniziative in campo irriguo e idroelettrico già presentate dai
Consorzi di bonifica pugliesi. Abbiamo le risorse e un valido strumento di
assistenza per utilizzare al meglio le prossime risorse 2014-2020 e quelle
rivenienti dalle rendicontazioni”.
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AGRICOLTURA: PIÙ FORZA AL MADE IN VENETO VOCATO ALL’EXPORT (VINO +13 %) |
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Venezia -,
“Due giorni fa è stata
“certificata” la riduzione complessiva dell’export anche nel Nord Est Italiano.
Pure in questo caso, però, il settore agricolo è in controtendenza – ha
sottolineato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – e nel primo trimestre
del 2013, ad esempio, l’export del segmento vinicolo è cresciuto addirittura
del 13 per cento rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, arrivando a
coprire quasi il 32 per cento delle esportazioni italiane di vini e mosti. Il
solo Prosecco Doc ha aumentato le esportazioni del 14 per cento”.
“Questi elementi ci danno
ulteriori spunti per perfezionare la programmazione agricola da qui al 2014 –
ha fatto presente Manzato – rispetto alla quale va ribadita la strategia della
qualità e della valorizzazione delle nostre produzioni di eccellenza, a partire
da quelle dove non temiamo e non subiamo la concorrenza mondiale ma anzi
riusciamo a creare flussi economici che si riflettono positivamente su tutto il
made in Veneto. In questo contesto, inoltre, ribadisco che per tutti noi è
prioritario favorire in ogni modo il ricambio generazionale del settore”.
“Nonostante la siccità del
2012 e il maltempo di quest’’anno – ha aggiunto l’assessore – l’agricoltura
veneta si conferma in generale un settore produttivo in controtendenza rispetto
a quasi tutti gli altri comparti economici, annichiliti dalla crisi economica e
finanziaria mondiale e voglio ringraziare tutti gli imprenditori agricoli della
Regione per quanto sanno fare. I dati illustrati ieri da Veneto Agricoltura di
dicono che, a fronte di un calo produttivo da siccità superiore al 10 per cento
– ha ricordato Manzato – il valore della produzione veneta è aumentato dell’1,5
per cento, arrivando a 5,34 miliardi di euro. Su questo risultato hanno
tuttavia influito fattori congiunturali (l’aumento dei prezzi dei prodotti)
difficilmente ripetibili, mentre è importante notare che l’incremento del
valore arriva addirittura al 5,7 per cento nelle attività di supporto al
settore primario, come il contoterzismo, e ci sono segmenti produttivi che
hanno guadagnato grazie all’export”.
“Da un lato rinnovo dunque
l’invito ad utilizzare il sistema dell’assicurazione agevolata contro le
avversità , tenendo conto che le casse pubbliche sono vuote e che interventi
straordinari diventano di fatto impossibili. Ma da un altro punto di vista
dobbiamo puntare a valorizzare sempre più i settori chiave dove meno subiamo la
concorrenza della mondializzazione, che ci penalizza soprattutto nelle
produzioni generiche – ha concluso Manzato – la cui redditività sembra sempre
più affidata a fenomeni speculativi e contingenti”.
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LIGURIA: AGROALIMENTARE, LO SVILUPPO RURALE DI MARE E MONTAGNA LE RISORSE EUROPEE DELLA LIGURIA TRA SERRE, FILARI E ORTI RISPETTATE LE QUOTE DEL PSR, TUTTI I FONDI IMPEGNATI (290 MLN) ENTRO LA FINE DELL’ANNO |
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Finale Ligure (Savona).
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 , la Regione Liguria ha ampiamente
superato la soglia necessaria di investimenti per evitare il “disimpegno
automatico” delle risorse per il comparto agricolo previsto dalle norme
comunitarie per coloro che non spendono i fondi europei e si colloca tra le
regioni italiane più "virtuose".
Lo ha detto, aprendo il
forum sullo sviluppo rurale “Tra mare e montagna” di Finalborgo, l´assessore
all´Agricoltura Giovanni Barbagallo.
"Se in questi anni la
macchina regionale non avesse funzionato a dovere si sarebbe verificata una
perdita secca di ingenti risorse economiche, come accaduto in altre regioni,
con danni enormi per le aziende agricole liguri e a tutta filiera rurale
regionale", ha detto l’assessore.
Rispetto ai 290 milioni del
totale delle risorse assegnate alla Regione Liguria per il periodo 2007-2013,
sono stati già impegnati 245 milioni. Ai beneficiari sono stati liquidati 163
milioni di euro di cui 121 mln per investimenti e 43 milioni a sostegno delle
diverse attività nei terreni, fra cui l’agricoltura biologica. Sono 6.240 le
imprese che hanno ricevuto aiuti dal Psr, oltre tremila i privati cittadini e
le famiglie e 76 gli enti pubblici.
Fondi che hanno favorito
l’insediamento in agricoltura di 467 giovani, di cui 206 donne, la realizzazione di 45 chilometri di strade
interpoderali e di diversi acquedotti consortili con 70 km di condutture, 100
mila metri quadrati di muretti a secco, antichissimo patrimonio storico e
ambientale della Liguria dell’Età del Ferro (1000 a.C), il sostegno agli agriturismi per incentivare le fattorie
didattiche e alla conservazione del patrimonio forestale che in Liguria
rappresenta il 70 per cento del territorio.
Entro la fine del 2013 le
Regione Liguria conta di impegnare quasi tutte le risorse. L’obiettivo è di
arrivare al 95% . Un piccolo “margine di manovra” è consentito dalle norme
europee per tenere conto dell’andamento della spesa e introdurre piccoli
correttivi.
Per quanto riguarda la
prossima programmazione Psr 2014-2020 la Regione Liguria punta alla
concentrazione delle risorse nelle azioni sempre più efficaci, alla semplificazione
delle procedure,a coniugare lo sviluppo dell’agricoltura con la difesa attiva
del territorio, all’ambiente, al turismo, ai servizi ai cittadini. Previsti
adeguati sostegni finanziari per il
recupero dei terreni agricoli e dei boschi abbandonati, una priorità generale
della politica regionale e una maggiore attenzione ai temi dell’occupazione e
dell’inclusione sociale delle popolazioni delle aree rurali.
Con il disegno di legge
sull’inclusione sociale in agricoltura, che nelle prossime settimane sarà
discussa e approvata dalla giunta Burlando, la Regione Liguria punta ad
avvicinare, almeno sul piano giuridico e amministrativo, due mondi finora
lontani e diversi, il sociale, il welfare e l’agricoltura. Creare nuovi servizi
dall’accoglienza alla terapia verde e poter attingere dal sociale per creare
nuovi posti di lavoro nelle aziende.
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PROGRAMMI GAL; DICHIARAZIONE ASSESSORE BASILICATA |
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“L’aver definito da parte del Ministero per le
Politiche Agricole il fondo speciale Iva istituito presso gli organismi
pagatori, a beneficio delle Regioni che hanno dato ampio spazio a investimenti
realizzati da soggetti pubblici nell’ambito della programmazione dello sviluppo
rurale 2007-2013, tra i quali i Gal, con il beneficio diretto alla
semplificazione delle procedure di riprogrammazione dei fondi comunitari, è
sicuramente un primo passo positivo per favorire l’accelerazione della spesa
del Programma Psr 2007-2013. L’esperienza realizzata dagli otto Gal lucani è
stata senza dubbio importante e positiva anche se c’è bisogno comunque di
adeguarla per rivalorizzarne l’attività in vista della nuova programmazione del
Feasr-psr 2014-2020 che intendiamo avviare con una fase di consultazione e
confronto a partire dalle prossime settimane. Nella nuova programmazione la
Commissione Europea intende continuare a scommettere sullo sviluppo rurale e sui
soggetti sociali autentici protagonisti dei processi di sviluppo rurale.
Intanto il primo obiettivo che ci poniamo è quello di ridurre i tempi di
erogazione dei aiuti comunitari e di sburocratizzare i numerosi passaggi
amministrativi. La nuova programmazione dello sviluppo rurale sta dunque
nascendo innanzitutto dall’ascolto e dal confronto con tutti i soggetti del
mondo agricolo, attraverso l’affermazione di una visione trasversale e
complessiva in grado di coniugare le tematiche agricole con quelle ambientali,
forestali e dello sviluppo economico e su tre principi fondamentali:
competitività, innovazione e semplificazione”.
Lo ha dichiarato l´assessore
regionale all´Agricoltura Nicola Benedetto in occasione della decisione di
istituire un tavolo tecnico-operativo per accompagnare i Gal nella fase di
completamento e rendicontazione dei programmi.
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LOMBARDIA. LODI, REGIONE IN CAMPO PER SALVARE SEDE ´NEWLAT´ |
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Milano - Regione Lombardia scende in campo per
salvaguardare
le sorti del sito produttivo della Newlat Spa
a
Lodi,
attivo nel settore agroalimentare e lattiero-caseario, con
89
dipendenti, per il quale si ipotizza la chiusura entro fine
anno e il
trasferimento a Reggio Emilia della produzione di
latticini.
Incontro
Con Sindacati - L´impegno del Governo regionale è stato
annunciato
stamattina dagli assessori regionali Gianni Fava
(Agricoltura)
e Mario Melazzini (Attività produttive, Ricerca e
Innovazione),
durante l´incontro con i rappresentanti sindacali
lombardi
di Fai Cisl, Uila Uil e Flai Cgil.
Impegno
Governo Regionale - ´Oggi abbiamo voluto ribadire la
presenza
di Regione Lombardia - hanno assicurato
gli assessori
Fava e
Melazzini - a difesa di una realtà produttiva lombarda e
manifestare
il forte interesse a individuare delle positive
soluzioni.
Ecco perché intendiamo incontrare al più presto
l´azienda
e aprire un confronto costruttivo che porti alla
permanenza
della Newlat a Lodi´.
Lattiero-caseario
Settore Fondamentale - ´Dobbiamo mettere in
atto ogni
strumento - ha affermato Fava - affinché una
produzione
così importante come quella lattiero-casearia, che
contribuisce
fortemente all´economia lombarda, rimanga nel
nostro
territorio, evitando che si crei a livello locale una
sorta di
monopolio della trasformazione del latte, che
certamente
non aiuta né i produttori né i consumatori´.
Ricognizione
Su Potenzialità Sito - ´In questo momento bisogna
essere
pragmatici e agire con chiarezza - ha sottolineato
Melazzini
-. Ecco perché abbiamo intenzione di convocare in
tempi
brevi un incontro con Newlat. Parallelamente svolgeremo
una
puntuale ricognizione con la nostra agenzia Arifl sulle
potenzialità
del sito, per individuare eventuali percorsi nuovi
e
alternativi che valorizzino le risorse umane e tecnologiche
presenti´.
Soddisfazione
Sindacati - Dai rappresentanti lombardi di Fai
Cisl, Uila
Uil e Flai Cgil unanime soddisfazione per gli esiti
dell´incontro
e degli impegni assunti dal Governo regionale.
´Anche con
l´avvicinarsi di Expo 2015, che affronta i temi
dell´alimentazione
- hanno ricordato - risulta davvero difficile
immaginare
un percorso diverso dalla continuità per il sito
produttivo di Lodi´. |
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FVG, AGRICOLTURA: OTTIMIZZARE L´EROGAZIONE DEI FONDI COMUNITARI |
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Trieste - Le istruttorie
relative all´erogazione di
fondi comunitari in base
alla misura "Investimenti dell´Ocm vino"
sono state da poco concluse
dagli Uffici della direzione centrale
alle Risorse agricole e la
Regione ha già avviato i collaudi
nelle aziende che hanno
provveduto a rendicontare le spese
sostenute, in modo da
accelerare il recupero di risorse non
utilizzate per indirizzarle
ad altre, analoghe misure
d´intervento, quali la ristrutturazione
e riconversione dei
vigneti.
Lo rende noto il
vicepresidente della Regione ed assessore alle
Attività produttive e
Risorse agricole Sergio Bolzonello,
ricordando che in questa
tranche contributiva è stato sostenuto
l´acquisto di contenitori in
legno per la conservazione e
l´affinamento dei vini con
l´erogazione del 40 per cento della
spesa sostenuta.
Per quanto riguarda la
ristrutturazione dei vigneti e la loro
eventuale riconversione,
Bolzonello rileva che sono pervenute 231
domande, per un totale di
6,9 milioni di euro di contributi
richiesti.
"Gli Uffici hanno
completato l´istruttoria di ammissibilità delle
richieste - spiega
l´assessore - e stanno ultimando quella di
finanziabilità per
determinare l´entità dei contributi erogabili,
un lavoro che a breve
consentirà di mettere a punto una specifica
graduatoria".
E proprio per ottimizzare
l´utilizzo delle risorse, in questi
giorni è stato chiesto al
ministero delle Politiche agricole e
forestali di rimodulare
l´iniziale dotazione finanziaria del
Friuli Venezia Giulia,
adattandola alle esigenze evidenziate.
In particolare, è stato già
stabilito di destinare l´oltre mezzo
milione di euro già resosi
disponibile con i recuperi sulla
misura "Investimenti
dell´Ocm vino" alla misura "Ristrutturazione
e riconversione dei
vigneti", a cui verranno destinati anche gli
oltre 900 mila euro allocati
sulla misura "Vendemmia verde", che
come di consueto non verrà
attivata.
Scelte queste che
consentiranno di portare dagli iniziali 3,4 a
4,9 milioni di euro le
risorse da destinare ai vigneti e di
finanziare così oltre il 70
per cento delle richieste.
"Sempre al fine di
fornire certezze e risposte precise e puntuali
alle reali esigenze dei
viticoltori, stiamo valutando - continua
l´esponente dell´esecutivo -
la possibilità di far scorrere la
graduatoria utilizzando i
fondi della campagna 2014 e di
finanziare, a partire dal
prossimo 16 di ottobre (data di inizio
della campagna) anche il
restante 30 per cento delle domande."
Un obiettivo già importante
che potrebbe migliorare qualora si
riuscisse addirittura ad
intercettare, già nella campagna
attuale, fondi inutilizzati
dalle altre Regioni.
In Italia infatti l´Ocm vino
viene gestito sulla base di un piano
definito a livello nazionale,
all´interno del quale possono
essere effettuati
spostamenti di risorse fra le Regioni al fine
di ottimizzare la spesa e
non correre il rischio di dover
restituire fondi a
Bruxelles.
In questo più che in altri
programmi comunitari, la velocità di
spesa costituisce dunque un
fattore strategico, dal momento che
sussiste l´obbligo di
spendere le risorse nell´anno di
assegnazione delle medesime.
"I presupposti per
l´overbooking ci sono tutti - afferma
Bolzonello - e la
possibilità da parte della Regione di metterlo
in pratica è già stata
comunicata al Ministero."
Infine l´assessore ricorda
che è stata appena approvata dalla
Giunta regionale la delibera
che apre i termini per la
presentazione delle domande
a valere sulla misura "Promozione sui
mercati dei Paesi
terzi" per il periodo 2013-2014, che consente
il finanziamento fino al 50
per cento della spesa delle campagne
di promozione dei vini
regionali nei paesi extra-Ue.
Il termine ultimo per la
presentazione delle domande su questa
misura è stato fissato al 28
giugno prossimo.
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AGROALIMENTARE: ANCHE L’AGRO-NIDO PER L’INFANZIA NEL NUOVO PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE UE 2014-2020 DELLA LIGURIA |
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Finale Ligure - Potrebbe
cambiare in modo considerevole, con il Programma di sviluppo rurale 2014-2020
la gestione dei fondi Ue da parte della Regione Liguria.
Sulla base di quanto emerso
dalla prima conferenza regionale del settembre scorso, “La nostra proposta potrebbe comprendere una serie di azione per
ottimizzare maggiormente le spese e la riduzione dei costi verso gli obbiettivi
strategici, la multifunzionalità, rispetto a singoli investimenti. Fra questi,
la filiera e la gestione del bosco per
trasformato in una risorsa con il legname e le biomasse, gli
investimenti per il risparmio energetico favorendo le rinnovabili, soprattutto
per la competitività del florovivaismo,
una agricoltura intensiva con costi molto alti, che rappresenta il 70% dell’agricoltura
ligure, la filiera agroalimentare”,
l’innovazione, la semplificazione e la governance dei finanziamenti Psr”, ha detto l’assessore
all’Agricoltura Giovanni Barbagallo, intervenendo al forum sul Programma di
sviluppo rurale tra mare e montagna a Finalborgo.
A Finalborgo, si è parlato anche
di filiera agroalimentare il cui sviluppo nel periodo 2014-2020 può diventare
un forte traino per la crescita e la valorizzazione delle zone rurali anche per
l’occupazione.
E nel complesso
monumentale di Santa Caterina di
Finalborgo, che ha ospitato il convegno, un esempio è arrivato dal Consorzio
ospitalità diffusa nel parco dell’Aveto che ha offerto ai partecipanti del convegno una pausa pranzo
con una serie di assaggi enograstronomici con i prodotti locali di qualità
degli operatori-agriturismi, azienda agricole, trattorie, caseifici, mulini,
pasticcerie, panifici- di Ne, Borzonasca, Mezzanego, Rezzoaglio, Santo Stefano
d’Aveto.
Altro punto affrontato il
disegno di legge sull’inclusione sociale. Anche se non è una novità, è stato
affermato, che l’agricoltura persegua, all’insaputa di molti e anche delle
istituzioni, da sempre, questa finalità.
L’agricoltura sociale, oltre a offrire un’opportunità
integrativa di reddito agli agricoltori, inserendo in azienda persone
disagiate, potrebbe favorire anche aree svantaggiate dove le fattorie
didattiche degli agriturismi potrebbero diventare fattorie sociali. “Penso agli
anziani, ma anche ai bambini che, in casi di difficoltà dei piccoli comuni
montani, le fattorie sociali potrebbero trasformasi in inediti agri-nidi per i
bambini di quel territorio”, spiega Barbagallo.
Dare un’opportunità di
occupazione nel settore agricolo a persone o a gruppi di persone con difficoltà
di inserimento nel mercato del lavoro e offrire nuovi servizi ai cittadini
delle zone rurali è un obiettivo del Psr
2014-2020.
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AGRICOLTURA, LIGURIA CONTRO DIVIETO DI BRUCIARE RAMAGLIE: RIFIUTI UTILI ALLA CAMPAGNA, NON PERICOLOSI SÌ DELLA GIUNTA BURLANDO A UNA MODIFICA A LEGGE SU FORESTE AD ASSETTO IDROGEOLOGICO |
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Genova. La Regione Liguria
interviene contro il divieto agli agricoltori di bruciare le ramaglie di ulivo
e l´obbligo di considerali rifiuti agricoli speciali, soggetti a particolari
procedure ambientali.
La giunta Burlando ha
approvato venerdì 14 giugno in mattinata, su proposta dell´assessore
all´Agricoltura Giovanni Barbagallo, un provvedimento che modificando una legge
regionale del 1999 in materia di foreste e assetto idrogeologico, stabilisce
che i residui vegetali di potature di uliveti e altre coltivazioni (paglia,
sfalci ecc) non sono da considerare pericolosi rifiuti speciali e potranno
essere oggetto di "abbruciamento controllato, nel rispetto delle norme per
la prevenzione degli incendi.
Il provvedimento regionale
scaturisce dal fatto che in queste settimane diverse prefetture italiane hanno
proibito di bruciare tutti gli scarti di potatura sulla base del testo unico
ambientale nazionale, suscitando la protesta del mondo agricolo.
L´assessore Barbagallo ha
sottolineato come "bruciare gli scarti di potatura in Liguria sia una
pratica agronomica molto diffusa in Liguria e utile a alla difesa fitosanitaria
delle coltivazioni".
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AGRICOLTURA: IMPEGNATO 82 PER CENTO RISORSE PSR VENETO, GIÀ EROGATI 577 MILIONI |
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Il Programma di Sviluppo
Rurale del Veneto 2007 – 2013 procede ormai speditamente verso la conclusione:
è stato impegnato l’82 per cento delle risorse, mentre quelle liquidate sono al
55 per cento. “Questo significa che abbiamo dato un’accelerata all’efficienza
del sistema, riscontrabile sul piano dei risultati, e che l’obiettivo del 100
per cento entro i termini è a portata di mano – afferma l’assessore
all’agricoltura Franco Manzato – mentre abbiamo superato con largo anticipo la
soglia sotto la quale potevamo temere un disimpegno di fondi. A questo aggiunge
una sempre maggiore omogeneità nella performance tra i diversi assi di
intervento”.
Lo stato di avanzamento
finanziario del Psr Veneto è stato presentato alla Commissione Europea in
occasione del Comitato di Sorveglianza svoltosi mercoledì scorso: le risorse
formalmente impegnate al 31 dicembre 2012 sono state pari a 883 milioni e
937mila euro su una spesa programmata di 1 miliardo e 42 milioni di euro; le
risorse liquidate ammontano 578 milioni e 936mila euro.
Per quanto riguarda l’Asse 1
“Competitività, sono stati impegnati 487 milioni di euro (86 per cento della
spesa programmata) e liquidati 328 milioni (60 per cento). Relativamente
all’Asse 2 “Agroambiente”, la spesa impegnata è di 284 milioni di euro (88 per
cento), mentre quella liquidata è di 203 milioni (63 per cento). Il risultato è
stato raggiunto anche in seguito allo spostamento di risorse tra il secondo e
il primo asse del programma avvenuto nel corso del 2012.
Anche per l’Asse 3
“Diversificazione e del miglioramento della qualità della vita” si è registrato
un cambio di ritmo nella capacità di spesa: quella impegnata è più che
raddoppiata, passando dal 25 per cento al 55 per cento (36 milioni di euro),
mentre quella liquidata è salita dal 18 per cento al 31 per cento (19 milioni
800 mila euro).
L’asse Asse 4 “Leader –
Sviluppo Locale” presenta invece una situazione a due facce: a fronte di un 66
per cento di risorse impegnate (pari a 69 milioni di euro), gli aiuti
effettivamente erogati sono al 21 per cento, a causa anche delle diverse
tempistiche imposte dalla procedura di selezione dei Gal e dalla tipologia dei
progetti finanziati con l’approccio Leader. E’ perciò in atto un’apposita
attività di coordinamento tra Autorità di gestione e Gruppi di Azione Locale
per aumentare l’efficienza di spesa.
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L´ASSESSORE ALL´AGRICOLTURA HA CONCLUSO A LAMEZIA IL SEMINARIO SUL “PSR CALABRIA 2013” |
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L’ assessore regionale
all’Agricoltura Michele Trematerra ha concluso il 15 giugno i lavori, a Lamezia
terme, nella sede della “Fondazione Mediterranea Terina”, del seminario organizzato dal Dipartimento
regionale “Agricoltura”. Due i temi trattati:
“Psr Calabria 2013: capitalizzare l’esperienza per ispirare la nuova
programmazione” e “Bandi 2013: opportunità in corso”.
Il dibattito – informa una
nota dell’Ufficio stampa della Giunta - è stato coordinato dal Dirigente Generale del Dipartimento Giuseppe
Zimbalatti. Si è detto soddisfatto della nutrita partecipazione al seminario,
l’Assessore Trematerra, il quale si è
complimentantato per il lavoro
svolto dal Dipartimento che, di concerto con le associazioni di categoria ed i
tecnici del settore, nonostante il periodo di crisi generale, sta operando
nell’ottica della crescita del mondo agroalimentare calabrese. “Insieme ai
dirigenti – ha affermato Trematerra – abbiamo sposato un modo di amministrare
che non guarda a logiche del campanile, che non portano allo sviluppo reale dei
territori. La nostra priorità, prima ancora degli obbiettivi da raggiungere, è
quella di qualificare la spesa, aspetto che a volte potrebbe risultare
impopolare, ma che è indispensabile per concentrare le risorse laddove siano
veramente necessarie e a dare un taglio netto ai finanziamenti a pioggia”.
L’assessore ha, quindi, si è soffermato sulle risorse idriche e sulle montagne
calabresi, che avranno un ruolo centrale nella nuova programmazione e dovranno
diventare momenti produttivi qualificanti, così come andranno salvaguardate
alcune peculiarità regionali, come l’apicoltura e l’olivicoltura. “Punteremo
certamente su alcune filiere particolari – ha aggiunto Trematerra – ma
soprattutto sui giovani e sull’innovazione del sistema agroalimentare regionale”.
Secondo l’Assessore, per lavorare bene, però, non può bastare il sostegno del
solo Psr, ma c’è bisogno dell’attenzione della politica nazionale verso i temi
dell’agroalimentare e verso investimenti mirati. Per quanto riguarda, poi, la
nuova programmazione, l’Assessore Trematerra, ha spiegato che il lavoro del
dipartimento si sta concentrando anche sulla rapidità delle procedure, per
andare incontro alle esigenze dei beneficiari e del territorio stesso e su
nuove procedure di controllo, per rendere più efficace il sistema. Sulla
questione dell’accesso al credito, molto sentita dal mondo dell’imprenditoria e
dell’associazionismo, Trematerra ha, invece, dichiarato che il problema sarebbe
rappresentato dalle banche che, in quanto istituti privati, badano,
maggiormente,alle proprie attività e,
perciò, sarebbero auspicabili chiare direttive nazionali in merito.
L’assessore ha reso noto,
inoltre, che da lunedì prossimo sarà attivo il sito “Psr Calabria 2014-2020”,
all’interno del quale si potranno consultare tutti i documenti relativi alla
programmazione del prossimo sessennio e nel quale si darà spazio al confronto.
Proprio in relazione alla cultura del confronto e del dibattito, Trematerra ha
auspicato che si raggiungano presto dei punti di equilibrio fra richieste
legittime di imprenditori e associazioni ed esigenze amministrative del
dipartimento. Il Dirigente generale Giuseppe Zimbalatti, dal canto suo, ha
chiarito la natura dell’incontro, volto ad illustrare le attività in essere del
Psr, con le opportunità offerte ai potenziali beneficiari dall’ultimo scorcio
della programmazione 2013 e da quella del prossimo sessennio. Zimbalatti ha
posto l’accento, inoltre, sull’ulteriore spinta data dal fondo di garanzia,
dati gli accordi chiusi con altre banche e soprattutto ha posto l’attenzione
sulla questione delle proroghe dei bandi. Per il prossimo venticinque giungo,
infatti, è fissata la scadenza per la
presentazione delle domande ed il dirigente generale ha aperto il confronto
sulla natura delle proroghe, cioè se siano prolungamenti necessari o motivo di
rallentamento dell’attività istruttoria. Nel corso del dibattito sono
intervenuti alcuni dirigenti regionali.
Alessandro Zanfino, Dirigente del settore 3 del Dipartimento
Agricoltura, che ha fotografato lo stato attuale della programmazione del Psr e
ha risposto alle Faq più rilevanti pervenute sul sito Psr Calabria. “Nel primo
semestre del 2013 abbiamo messo in cantiere una serie di bandi riferiti
essenzialmente all’asse 1 all’asse 3, cercando di investire principalmente
sulle misure che hanno riscosso maggiore interesse fino ad ora, e quindi
riallocando alcune risorse. Parlo ad esempio del ‘pacchetto giovani’, grazie al
quale altri 167 giovani imprenditori garantiranno il ricambio generazionale
nell’agricoltura calabrese o dell’asse 3, riferita alla diversificazione rurale
che ad oggi ha dato ottimi risultati”. Oltre ai bandi ordinari, ci sarebbero
poi quelli health check, che comprendono ad esempio i progetti per la
salvaguardia del patrimonio genetico regionale. Circa la 121, definita misura
cardine del Psr, Zanfino ha annunciato che saranno accettate le domande di
riammissione (circa 1600). Per quanto riguarda i dati di spesa, inoltre,
Zanfino ha affermato che ad oggi sono
stati spesi quarantaquattro milioni di euro e che la spesa pubblica da
effettuare entro la fine di quest’anno è pari a 157 milioni di euro,
sottolineando che l’amministrazione è riuscita, ogni anno, a realizzare la
spesa voluta dalla comunità europea. L’autorità di gestione del Psr Calabria
Maurizio Nicolai, ha ringraziato i beneficiari delle misure del Psr per gli
sforzi ed i sacrifici profusi per onorare gli impegni assunti e portare a
termine i progetti nei tempi stabiliti, in un momento di grandi difficoltà.
“Come Psr cerchiamo di semplificare il più possibile le procedure, ma bisogna
ricordarsi che vi sono le regole della commissione europea”. L’adg ha reso noto
poi che un rapporto della Corte dei Conti ha evidenziato che la media europea
degli errori del Psr è del 2% e che , a differenza di alcune regioni italiane
che sono invece sulla percentuale del 6,7%, la Calabria ha un tasso di errore
dell’1,2%. “I beneficiari calabresi sono al di sopra della media delle regioni
italiane - ha affermato Nicolai – e noi riteniamo di aver lavorato bene. Il
nostro livello di controllo è altissimo e gestiamo un programma di 1 miliardo e
89 milioni di euro, impegnato al 97%, di cui il 61% è stato già speso.
Ricordiamo inoltre che abbiamo appena rimesso nel sistema 44 milioni, prima
diversamente allocati, che confluiranno ad esempio nella 121 e nella 125, per
il potenziamento delle infrastrutture rurali”. Per quanto riguarda la nuova
programmazione, Nicolai ha sottolineato quanto sia importante per le
generazioni future, e quanto rappresenti una grande responsabilità per chi ci
lavora oggi, dato che il periodo interessato va dal 2014 al 2023. “Nella nuova
programmazione le misure da quaranta passeranno a ventuno, non tutte
necessariamente attivabili – ha dichiarato l’Adg - e non parleremo più di
misure bensì di impatti su ambiti tematici. La novità saranno inoltre i gestori
del territorio, ossia tutti coloro che operano per lo sviluppo delle aree
calabresi”. Il consigliere regionale Mario Magno, nel suo intervento, ha dato
atto all’Assessore Trematerra per l’organizzazione del seminario “segnale
tangibile della volontà dell’assessore di chiarezza e trasparenza. Rendo merito
a Trematerra di aver ripristinato l’ordine nel settore agroalimentare
calabrese, grazie alla sua grande voglia di cambiamento. E infatti il trend
positivo è sotto gli occhi di tutti, la spesa c’è ed i bandi sono in corso.
Sono sicuro che l’assessorato ed il Dipartimento Agricoltura lavoreranno per
rendere questo settore sempre più moderno e capace, per garantire un ricambio
generazionale e un salto di qualità dal punto di vista delle tecnologie e della
produzione stessa”.
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MARCELLO PINCELLI È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE E AMMINISTRATORE DELEGATO
PEPSICO BEVERAGES ITALIA
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Marcello Pincelli è il nuovo Direttore Generale e Amministratore Delegato di Pepsico Beverages Italia. Modenese, 43 anni, Pincelli inizia la sua brillante carriera nel 1996 in Colgate - Palmolive, passando, dopo 9 anni, al Gruppo Granarolo, con ruoli di crescente responsabilità. Nel 2008 entra in Pepsico Beverages Italia come Direttore Vendite e, dopo 3 anni, assume un incarico manageriale per Pepsico Europe come International & Global Customer Director, ottenendo risultati importanti che gli permettono la promozione, dal primo maggio, ad Amministratore Delegato e Direttore Generale della sede italiana della multinazionale americana. Pepsico, con ricavi netti pari a circa 65 miliardi di dollari nel settore “food and beverage”, annovera centinaia di prodotti famosi in tutto il mondo. Tra questi Quaker, Tropicana, Gatorade, Frito-lay e Pepsi-cola - complessivamente 22 differenti marchi che generano ogni anno vendite superiori a 1 miliardo di dollari ciascuno. I dipendenti di Pepsico sono legati da un’unica missione: operare per un futuro sostenibile, investendo per le persone e per il pianeta, così da assicurare un futuro di successo anche per l’azienda. Questa filosofia, chiamata “Performance with Purpose”, si traduce nell’impegno di Pepsico a offrire un’ampia scelta di prodotti in linea con le abitudini alimentari locali, a minimizzare l’impatto ambientale attraverso soluzioni innovative, limitando i consumi di energia e acqua e riducendo il volume degli imballaggi, a fornire ai collaboratori un ambiente di lavoro ideale, e a rispettare e supportare le comunità locali in cui opera. Per saperne di più www.Pepsico.com Pepsico è presente sul mercato italiano dal 1960 grazie ad accordi di franchising e dal 1995 con una vera e propria filiale che si avvale oggi di circa 200 persone, con 1 sito produttivo di proprietà. Pepsico Italia opera principalmente nel settore delle bevande analcoliche, nelle bevande gassate fin dall´inizio della sua attività, in particolare con il brand Pepsi, a cui si aggiungono nel 2002 le bevande isotoniche (Sport Drinks) con Gatorade. Nel 2006 entra nel portafoglio il succo di frutta n°1 al mondo Tropicana; nel 2007 è stata infine siglata un’importante joint venture con Unilever che riguarda la produzione, la commercializzazione e la promozione del tè freddo Lipton. Da gennaio 2011 distribuisce anche i succhi Looza in esclusiva nel mercato dell’Horeca. Per saperne di più www.Pepsico.co.it |
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GIA’ 13 AZIENDE ESPOSITRICI (SU 16) DEL SETTORE FOOD & BEVERAGE ADERISCONO AL PROGETTO FOODITALIA
15.000 I VISITATORI DELLE “GIORNATE ITALIANE 2013” ORGANIZZATE DA CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER L’UCRAINA
15.000 VISITATORI, 35 LE AZIENDE ITALIANE PARTECIPANTI E GIÀ 13 (SU 16) CONFERME DEI PRODUTTORI FOOD & BEVERAGE CHE INDENDONO ADERIRE AL PROGETTO FOOD ITALIA
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Sono questi i numeri che certificano il successo delle “Giornate Italiane 2013” organizzate in occasione della Festa della Repubblica Italiana (2 giugno) dalla Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina (Ccpiu) a Kiev Le “Giornate Italiane 2013” avevano come obiettivo promuovere il “Made in Italy” attraverso le eccellenze italiane che rendono famoso il Belpaese nel mondo. Nel corso de “Le Giornate Italiane 2013” sono stati presentati due importanti progetti curati da Ccpiu: “Fooditalia” e “Club Italia” realizzati per i settori food & beveraggi e turismo. Lo scopo è quello di andare oltre la semplice promozione del prodotto puntando a quanto è di più stretto interesse per l’imprenditore, in particolare in questa difficile fase congiunturale: la vendita In particolare il progetto “Fooditalia” prevede l’apertura di 25 store (1 per ogni regione dell’Ucraina) per la vendita di prodotti enogastronomici direttamente agli operatori di mercato: ristoranti alberghi, negozi, catene di supermercati, hotel, etc. I produttori italiani saranno organizzati in Sezione Consortile la quale aprirà una società in Ucraina in modo da avere una personalità giuridica di diritto ucraino. In questo modo i produttori italiani invieranno la merce dall’Italia direttamente alla società consortile ucraina venendo così ad evitare inutili passaggi di mediazioni che altro non fanno che alzare il prezzo. Obiettivo di Ccpiu è promuovere al meglio questi settori in Ucraina non solo in termini di immagine, ma permettendo la realizzazione delle necessarie condizioni perché le aziende italiane possano operare direttamente sul mercato attraverso una diretta azione commerciale sul territorio ucraino. Come ricorda Maurizio Carnevale, Presidente Ccpiu: “ i progetti Fooditalia e Clubitalia, patrocinati anche dal Ministero per lo Sviluppo Economico, da Unioncamere e da Enit, a differenza delle tante iniziative di promozione, vantano un´impronta molto operativa e commercialeMentre per altre istituzioni l´evento rappresenta il traguardo, per noi è invece il punto di partenza, le fondamenta su cui edificare il vero progetto di internazionalizzazione delle nostre imprese.Ora non ci resta che passare ai fatti…" “Le Giornate Italiane 2013” hanno visto come main partner Unicredit e come partners Ferrero, Todini/salini, Gb Parner, Okko/terrin, Ukarine International Airlines e Iveco (l’elenco completo dei partecipanti segue in apposita scheda). La Camera di Commercio Italiana per l´Ucraina (Ccipu) e´ un istituzione al servizio degli imprediori italiani, con il compito di supportare il processo di internazionalizzazione delle imprese italiane sul mercato ucraino con sede a Torino e a Kiev. Riconosciuta dal Ministero dello sviluppo economico è registrata nel albo governativo delle Camere di Commercio d´Italia, tenuto da Unioncamere La Camera di Commercio Italiana per l´Ucraina, in collaborazione con le altri istituzioni impegnate nel processo di internazionalizzazione delle aziende italiane sul territorio dell´Ucraina si mette al disposizione di istituzioni, imprese pubbliche e private, sia per lo svolgimento per specifici servizi sull´estero, sia per il supporto al suo business in Ucraina, con un´azione ad ampio raggio su tutte le problematiche relative al processo di internazionalizzazione dell´impresa. Presidente Ccipu è il Dottor Maurizio Carnevale Progetto Fooditalia Il progetto, il primo al mondo, prevede l’apertura di 25 store (1 per ogni regione dell’Ucraina) per la vendita di prodotti enogastronomici direttamente agli operatori di mercato: ristoranti, alberghi, negozi, catene di supermercati, hotel, ecc. I produttori italiani, saranno organizzati in Sezione Consortile, la quale aprirà una società in Ucraina in modo da avere una personalità giuridica di diritto ucraino. In questo modo i produttori italiani, invieranno la merce dall’Italia direttamente alla società ucraina ( in definitiva sono sempre loro) venendo così ad evitare inutili passaggi di mediazioni che altro non fanno che alzare il prezzo. Gli investitori nel progetto, a loro volta, dovranno occuparsi di quella parte relativa all’immobile ed alla vendita. I problemi che si vengono ad ovviare sono quelli che vedono, da un lato l’imprenditore italiano diffidente nel vendere la merce al soggetto ucraino prima di riceverne il pagamento, e dall’altro ed il soggetto ucraino restio a pagare prima di avere la merce. Gli imprenditori del settore non dovranno fare altro che spedire la merce a loro stessi (ovvero alla società della sezione consortile con sede in Ucraina), e gli investitori ucraini semplicemente acquistarla. Così facendo, il magazzino apparterrebbe alla sezione consortile (senza quindi problemi di mancato pagamento delle scorte), mentre la parte della vendita sarebbe di competenza degli investitori (che potrebbero essere anche gli stessi membri della sezione consortile. La sezione consortile è una “best practice” della camera di commercio dell’Ucraina, dove a differenza dei consorzi tradizionali, gli aderenti pagano una quota di ingresso e tutto il capitale viene destinato alle varie zioni di pianificazione, promozionali e di vendita della sezione stessa. Il progetto viene elaborato dalla camera di commercio per l’Ucraina , che ne pianifica l’attività e la coordina, verificandone man mano i risultati. Naturalmente, il progetto viene presentato alle società selezionate (secondo i parametri stabiliti dalla camera di commercio italiana per l’Ucraina) prima della loro adesione, ma una volta che queste confermano di partecipare, implicitamente accettano di seguire la programmazione comune stabilita, ed il coordinamento del tutto da parte di un terzo soggetto (nella fattispecie la camera di commercio per l’Ucraina). Progetto Club Italia Tale progetto nasce dalla percezione del fatto che a tutt’oggi, in Ucraina, non vi è un’offerta turistica, da parte italiana, adeguata: mancano proposte di fascia medio/medio-alta. Vi sono offerte ma che sono di basso livello qualitativo (andata e ritorno in pullman con, per esempio, venezia-firenze-roma in 2 giorni e poi ritorno), mentre chi ha grosse disponibilità finanziarie fa generalmente da solo. Il turista ucraino è uno di quelli che ha tra le più alte capacità di spesa. Numerosi sono i problemi riscontrati, che tutti insieme portano questi potenziali “clienti” del nostro paese a raggiungere altre località, ma il maggior colpevole lo troviamo nella poca attività promozionale mirata. L’obiettivo primario rimane quello di attrarre il maggior numero di turisti ucraini nel nostro paese, articolando una serie di offerte mirate e caratteristiche per ogni regione. Per fare ciò è necessari individuare singoli operatori per ogni regione in grado di elaborare le offerte sulla base delle caratteristiche peculiari di ogni regione (mare, montagna, lago, cultura, benessere, ecc). Inoltre costruire una strategia coordinata e normata a cui gli operatori selezionati dovranno attenersi scrupolosamente. Il fulcro del progetto sarà l’Allestimento di un network di mini-tour operator a carattere nazionale (uno per ogni regione italiana), che si occupino di redigere le offerte turistiche in base alle caratteristiche di ogni singola regione, e gestire la permanenza ed il soggiorno dei turisti partecipanti. Mentre dal lato Ucraina, un network di sportelli, a carattere anch’esso nazionale (uno per ogni regione), che possa provvedere alla promozione, all’informazione ed alla vendita dei singoli pacchetti turistici. Le funzioni della Camera di Commercio Italiana Per l’Ucraina sono molteplici, ma essenzialmente scindibili in due macro attività: · Progettazione, gestione, coordinamento e monitoraggio del progetto lato Italia, per la realizzazione della struttura di pianificazione dei pacchetti turistici e di organizzazione dei soggiorni e dei tour dei turisti ucraini aderenti. · Progettazione, gestione, coordinamento e monitoraggio del progetto lato Ucraina, per la costruzione della rete di vendita dei pacchetti turistici, e dell’azione di promozione, informazione e vendita delle singole unità che saranno selezionate nel paese. La Camera di Commercio Italiana Per l’Ucraina metterà a disposizione la propria struttura in loco, ed addestrerà dei manager appositamente per il settore turismo. Si occuperà anche di individuare la rete di piccoli investitori nelle strutture di vendita in Ucraina, come pure quelle di gestione del soggiorno in Italia |
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ALLA SCOPERTA DEI SEGRETI DELLA GASTRONOMIA PORTOGHESE
UN PROGRAMMA DI FORMAZIONE PER GUSTARE E CONOSCERE I SEGRETI DELLA GASTRONOMIA IN ALGARVE E SULLE RIVE DEL DOURO
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Il Portogallo, da sempre considerato patria del buon pesce e di alcuni dei migliori vini al mondo, offre la possibilità di vivere un’esperienza culinaria e culturale unica nel suo genere, alla scoperta di due fra le più note regioni del Paese: l’Algarve e il Douro.
“Taste Portugal” è un programma di formazione che consentirà di abbracciare le più antiche e autentiche usanze portoghesi. Una selezione fra i migliori chef del paese darà preziosi consigli per realizzare piatti e dolci tipici della tradizione. Potrà rivelarsi un’esperienza fondamentale per entrare in contatto con la natura e la cultura e una valida occasione per imparare la lingua portoghese.
I corsi di formazione avranno luogo sia in Algarve che nel Douro (rispettivamente a sud e a nord del Portogallo), presso le scuole di turismo e ospitalità alberghiera. La quota partecipativa è di 1.000 € a settimana e comprende: accomodation, pasti, formazione teorica e pratica e infine visite guidate a luoghi culto come musei, mercatini, cantine e saline.
1^Settimana – Dal 17 al 23 giugno 2013 – Algarve
A cura della scuola di turismo e ospitalità di Faro
Visite: Dai musei alle spiagge, mercato del pesce, mercato comunale giornaliero, gita in barca nel Parco Naturale di Ria Formosa e infine degustazione dei prodotti regionali come le mandorle, fichi e carruba.
2^Settimana – Dal 1 al 8 settembre – Douro
A cura della scuola di turismo e ospitalità di Lamego
Visite: Visita alle cantine di Raposeira, mercato comunale giornaliero, musei, crociera sul Douro e infine escursione nelle vigne.
Si prega di inviare la propria richiesta a: formacao@turismodeportugal.pt fornendo i seguenti dati: nome e cognome, indirizzo, e-mail, indicando infine la settimana scelta.
Le scuole di turismo e ospitalità sono gestite da Turismo de Portugal.
www.visitportugal.com
www.visitportugalgolf.com | www.portugalwaves.com | www.taste-portugal.com | www.livinginportugal.com |
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ALMA VIVA, “THE ITALIAN CULINARY FESTIVAL” , IL 22, 23 E 24 GIUGNO ALLA REGGIA DI COLORNO
ALMA VIVA, “THE ITALIAN CULINARY FESTIVAL” DELLA SCUOLA INTERNAZIONALE DI CUCINA ITALIANA ALMA, DAL 22 AL 24 GIUGNO ANIMERÀ LA RITROVATA REGGIA DI COLORNO, FINALMENTE ACCESSIBILE ANCHE DALL’INGRESSO PRINCIPALE CHE SI AFFACCIA SULLA PIAZZA CIRCOSTANTE, CON UN INTENSO PROGRAMMA. PER IL PUBBLICO TANTI MOMENTI DI CONVIVIALITÀ E DI ALTO VALORE EDUCATIVO E DIDATTICO.
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Alma vuole condividere la sua vitalità e la vivacità che si respira “dietro le quinte” del più autorevole centro di formazione della cucina italiana a livello internazionale, coinvolgendo tutti coloro che le sono vicino, i partner, gli sponsor, le eccellenze del territorio, i docenti, gli studenti e chiunque voglia conoscere il percorso di valorizzazione della cultura gastronomica italiana che la scuola porta avanti fin dalla sua nascita, nel 2004. I primi due giorni di Alma Viva saranno aperti al pubblico e animati da un vero e proprio “Culinary Festival”, autentico street food con specialità d’Italia e del mondo e percorsi di degustazione di vini e formaggi selezionati da Alma Wine Academy e Alma Caseus nellle “sale nobili del gusto”, il piano nobile della Reggia. Inoltre sarà possibile partecipare ad alcune lezioni di cucina per adulti e bambini a tema tenute dai docenti della scuola, i “Maestri Alma”. Si inizia sabato 22 giugno con i festeggiamenti per la Reggia ritrovata, la riapertura degli spazi danneggiati a causa del terremoto dello scorso anno. In programma diversi momenti culturali per scoprire l’affascinante storia del Palazzo Ducale di Colorno. Nel Talk show La Reggia Ritrovata il giornalista parmense Luca Sommi dialogherà con l’istrionico Philippe Daverio e il Maestro Gualtiero Marchesi, un dialogo nel giardino della Reggia per celebrare un patrimonio artistico unico che alla bellezza dell’architettura coniuga l’originalità del suo contenuto legato alla tradizione gastronomica italiana. A fine serata “andrà in scena” l’Alta Cucina firmata dal Maestro nella cena di gala “Gli anni verdi di Marchesi”, omaggio a Giuseppe Verdi in occasione del bicentenario verdiano. Il 23 giugno il tema sarà Il Mondo. In presenza delle scuole del network internazionale di Alma verrà presentato il progetto Worldwide Cuisine, la piattaforma on line dedicata alle cucine del mondo per scoprire i cinque continenti attraverso i tesori della tavola. In seguito spazio al Career Day con le testimonianze di successo dei diplomati di Alma nel mondo del lavoro. Nella splendida cornice del giardino ducale della Reggia si terrà poi l’immancabile “rito di San Giovanni”, una grande tavolata all’insegna della tradizione rivisitata dal gusto e dallo stile degli chef di Alma. Il 24 giugno porte aperte soltanto ai professionisti e agli operatori del settore, una giornata dedicata alla Scuola e a tematiche legate al mondo della ristorazione italiana. Si farà il punto sul futuro del panorama enogastronomico italiano nel convegno interattivo “Cucina è”, dove interverranno grandi chef italiani e internazionali e esperti del settore. Riflettori puntati anche sul “rush finale” di Alma Caseus con le prove che dovranno sostenere i finalisti del concorso caseario più importante d’Italia e con la proclamazione dei vincitori. Il programma dettagliato della manifestazione è disponibile sul sito www.Alma.scuolacucina.it |
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GORGONZOLA, IRRESISTIBILE ANCHE NEI PIATTI FREDDI
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Dolce e piccante. Da solo, accompagnato alla classica pasta, ma anche ad ingredienti freddi come verdure, farro, carpaccio, frutta (in particolare Fichi, pere mele, kiwi e fragole) e frutta secca (come noci, nocciole e mandorle) . La sua sorprendente abbinabilità è ben nota ai grandi chef che da sempre si affidano al Gorgonzola per creare nuove ricette. Comunque si decida di gustarlo, a patto naturalmente che sia Dop ovvero contrassegnato dal logo blu del Consorzio sulla carta d´alluminio che lo avvolge, il Gorgonzola dona sempre un senso di appagamento grazie anche al suo aspetto irresistibile. Non a caso, fin dall´antichità, questo formaggio è proposto agli inappetenti per far tornare loro l´appetito . Il gorgonzola è un formaggio particolare dalla personalità spiccata. Dolce o piccante, consigliamo di provarli entrambi, acquistandone piccole quantità, dal momento che si tratta di un alimento “vivo” e in continua maturazione. Per l’ottimale conservazione del gorgonzola è sufficiente asportare la crosta ed avvolgere il prodotto riponendolo in una confezione salva freschezza. Nel caso in cui il gorgonzola acquistato venga lasciato troppo a lungo nel frigorifero, assumendo quindi un sapore troppo deciso, si può utilizzarlo con panna da cucina e burro per la preparazione di ottime salse e gustose creme in aggiunta ai tuoi piatti. Pur essendo fatto esclusivamente con latte e caglio, dal punto di vista dietetico-alimentare il Gorgonzola è un alimento completo che contiene proteine (19 gr x 100 gr di prodotto), fosforo (360 mg.), calcio (420 mg.) e vitamine (A, B1, B2, B6, B12, Pp) elementi indispensabili per un armonico sviluppo fisico e un equilibrato apporto di quotidiana energia. Ecco perché è l´ideale per preparare i piatti unici particolarmente utilizzati d´estate. Ecco alcuni suggerimenti: Insalata di farro, pere e gorgonzola Fichi con crema di gorgonzola Gorgonzola con il carpaccio Gelato al fior di latte e gorgonzola |
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I GELATI STECCO NATURA IN PRIMA FILA AL TAORMINA FILM FEST
GELATARIE STECCO NATURA SPONSOR DELLA STORICA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA INTERNAZIONALE
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Il nuovo protagonista del gelato italiano, Gelaterie Stacco Natura, è partner del Taormina Film Fest in programma fino al 22 Giugno. Giunta ormai alla 59° edizione, la rassegna cinematografica porta, anche quest’anno, il suggestivo Teatro Antico sotto i riflettori di tutto il mondo con i suoi otto giorni di grande cinema e la presenza delle più importanti star del cinema mondiale. Una straordinaria opportunità di visibilità internazionale che vede i gelati Stecco Natura testimoni del gusto e della qualità della tradizione gelatiera siciliana. Con la sua presenza al 59° Taormina Film Fest Gelaterie Stecco Natura vuole consolidare il suo legame con la Sicilia e con l’arte, elementi distintivi che caratterizzano i suoi prodotti; preparare un buon gelato è infatti una vera e propria arte e Stecco Natura lo realizza mettendo tutta la sua passione e privilegiando ingredienti e fornitori locali. Con la prossima apertura sull’isola di Ortigia a Siracusa il 3 Luglio 2013 diventeranno quattro le gelaterie Stecco Natura in Sicilia. Dopo Catania, Taormina e San Vito lo Capo sarà la splendida cornice del centro storico siracusano ad ospitare il nuovissimo punto vendita dove sarà possibile gustare tutta la gamma di stecchi artigianali. Il Gelato Artigianale Stecco Natura si caratterizza per avere solo il gusto della natura senza coloranti, conservanti, aromi ed emulsionanti. Tutti i nostri gelati sono senza glutine (certificati Aic) e i gusti crema vengono fatti anche nella versione senza lattosio. La partnership con il Taormina Film Fest si va ad aggiungere alla prestigiosa collaborazione con Rolex che ha visto i gelati Stecco Natura protagonisti degli Internazionali di Tennis di Roma e delle regate di Capri e St Tropez. Per ulteriori informazioni: www.Stecconatura.it |
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22 E 23 GIUGNO:
IL BARDOLINO INCONTRA VERONA GUSTOSA
SESSANTA ETICHETTE DI BARDOLINO E DI CHIARETTO IN DEGUSTAZIONE NEL CUORE DI VERONA PER FESTEGGIARE I 45 ANNI DELLA DOC E I 20 ANNI DEL CONSORZIO DEL FORMAGGIO MONTE VERONESE: BANCHI D’ASSAGGIO, DEGUSTAZIONI GUIDATE DI PRODOTTI TIPICI SCALIGERI, JAZZ, TURISMO
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Sabato 22 e domenica 23 giugno (con un prologo la sera di venerdì 21) il Bardolino e la sua versione rosata, il Chiaretto, incontrano le eccellenze dell’agroalimentare veronese nel cuore della città di Verona, in piazza dei Signori per festeggiare i 45 anni della doc. Si chiama “Il Bardolino incontra Verona Gustosa” il nuovo appuntamento scaligero che vuole avvicinare il grande pubblico all’enogastronomia di qualità, organizzato dall’Amministrazione provinciale di Verona in collaborazione con il Consorzio di tutela del Bardolino. Quattro le aree tematiche che per due giorni animeranno la celebre piazza di Verona. La Loggia di Frà Giocondo si aprirà eccezionalmente al pubblico diventando il Loggiato del Bardolino, con un banco d’assaggio nel quale una ventina di aziende delle colline gardesane proporranno in degustazione, dalle ore 10.30 alle ore 22, più di sessanta etichette di Bardolino, di Chiaretto e di Chiaretto Spumante. Una tensostruttura allestita al centro di Piazza dei Signori diverrà la Vela del Gusto, sotto la quale una lunga serie di degustazioni guidate farà apprezzare il Bardolino e il Chiaretto in abbinamento con il formaggio Monte Veronese dop, l’olio extravergine di oliva delle colline veronesi, il Prosciutto Veneto dop, il riso Vialone Nano Veronese igp e la frutta fresca veronese di stagione. L’antica Loggia dei palazzi scaligeri, usualmente chiusa al pubblico, diventerà la Loggia del Monte Veronese, una sorta di area culturale per laboratori dedicati alle culture gastronomiche e ai prodotti dei presìdi di Slow Food a cura della condotta Slow Food del Garda Veronese, presentazioni di libri, musica jazz, nella cornice di una mostra fotografica per i 20 anni del Consorzio di tutela del formaggio Monte Veronese. Il Villaggio del Turismo ospiterà invece gli uffici di informazione della provincia di Verona: i visitatori potranno ricevere suggerimenti per una visita integrata del territorio o spunti per una gita fuori porta. “Questa nuova manifestazione – dice il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi - vuole completare, insieme all’Anteprima di marzo a Lazise e alle degustazioni di aprile a Monaco di Baviera, il trittico di presentazioni della nuova annata del Bardolino e del Chiaretto nelle zone di maggior popolarità per i nostri vini”. Nata nel 1968, tra le prime in Italia, la doc del Bardolino è oggi la quarta in Italia per dimensione tra i vini rossi e l’undicesima in assoluto, con 250 mila ettolitri totali, per un fatturato all’origine stimabile intorno ai 70 milioni di euro. Sono circa 10 milioni le bottiglie di Chiaretto, contro i 5 milioni di soli sei anni: una crescita esponenziale che ha permesso al Chiaretto di divenire leader assoluto per volumi tra i vini rosati italiani a denominazione di origine. L’italia e la Germania rappresentano circa l’80% del mercato. In crescita la Scandinavia e la Russia, mentre emergono segnali di interesse sul mercato cinese. Per molte aziende, la Francia rappresenta poi il terzo mercato di sbocco del Chiaretto. Insieme ai 45 anni della doc bardolinese, la manifestazione di Verona celebra i 20 anni di attività del Consorzio di tutela del formaggio Monte Veronese dop, che raccoglie 13 soci, 10 dei quali attivi con caseifici propri in Lessinia (uno ha anche una malga sul monte Baldo) e rappresenta il 100% della produzione a denominazione di origine protetta. In tutto, lo scorso anno sono state prodotte 76.500 forme di formaggio Monte Veronese, di cui circa 52.600 a latte intero e 23.900 d’allevo (la pezzatura media è intorno ai 9 chili) |
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DUE TRADIZIONI A PORTATA DI BOCCA
I PERCORSI GASTRONOMICI DI BIRRA MORETTI, GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON PARTESA, ARRIVANO IN TUTTA ITALIA PROPONENDO, TRA MAGGIO E DICEMBRE, GUSTOSI MENÙ IN CUI I PIATTI DELLA TRADIZIONE REGIONALE SI SPOSANO CON LA BIRRA.
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Nel mese di giugno il tour toccherà la Riviera Romagnola: Rimini, Cervia, Milano Marittima e Savignano sul Rubicone. Un tour gastronomico lungo lo Stivale. Numerosissimi ristoranti e altrettanti sfiziosi menù capaci di regalare squisite sorprese a tutti gli amanti della buona cucina, agli appassionati di birra, ma anche ai palati più curiosi alla ricerca di nuove e gustose esperienze. Dopo il successo riscosso a Milano in occasione di Identità Golose, i percorsi gourmand all’insegna del binomio Birra & Cibo, si estendono al resto d’Italia. Nel 2013 Birra Moretti promuove infatti – in collaborazione con Partesa, società distributrice del Gruppo Heineken – la nascita di un tour gastronomico a tappe che, tra maggio e dicembre, coinvolge una selezioni di ristoranti (circa 50) dislocati su gran parte del territorio nazionale, proponendo in esclusiva per il pubblico gustosi menù in cui i piatti della cucina regionale italiana si abbinano a una delle sei specialità della famiglia Birra Moretti. Le prossime tappe 21 giugno: Ristorante Basilico – Milano Marittima (Ra) 26 giugno: Trattoria Caterina – Savignano Sul Rubicone (Fc) Il fil rouge che caratterizza e rende unici tutti gli appuntamenti in calendario è la tradizione: quella che caratterizza i piatti tipici dei nostri territori, ma anche il nostro modo di vivere e stare a tavola, fatto di genuinità e sinceri momenti di convivialità. La stessa tradizione che rende speciale Birra Moretti, prodotta ancora oggi seguendo regole tradizionali e utilizzando materie prime selezionate. Le tappe del tour tracciano un itinerario che, partendo dalle terre di ‘origine’ (il Friuli di Birra Moretti, a maggio) ci condurrà, con l’avvento dell’estate, nelle principali località marittime di Versilia, Riviera Romagnola e Ligure e Alto Adriatico (giugno e luglio). Per proseguire, ad agosto, verso Sud fino alla Puglia e al basso Lazio e poi al Nord, in Trentino Alto Adige e in Valle d’Aosta. A settembre e ottobre, concluse le vacanze, sarà la volta delle grandi città (Roma, Torino, Bologna, Milano, Firenze, Venezia) e, infine, delle località più caratteristiche della provincia italiana (novembre e dicembre). La birra è ormai diventata un elemento prezioso in cucina, anche nell’ambito della ristorazione di qualità. E Birra Moretti lo sa bene. Da 7 anni, infatti, ha avviato un percorso finalizzato a migliorare la nuova cultura della birra, proponendone il consumo durante i pasti, a casa e al ristorante, sia come bevanda di accompagnamento sia come vero e proprio ingrediente. Birra Moretti è l’unico marchio italiano a poter vantare una gamma completa di birre che, con le loro diverse caratteristiche organolettiche, permettono abbinamenti con un’ampia varietà di sapori e di ingredienti stimolando così l’estro di chi, per lavoro o per passione, comanda i fornelli di una cucina. Il calendario (in progress) degli appuntamenti e i menù delle serate (con relativi prezzi) sono consultabili su: www.Birramoretti.it e www.Partesa.it |
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ARIA DI FESTA 2013: DAL 28 GIUGNO AL 1° LUGLIO A SAN DANIELE TANTI APPUNTAMENTI CON IL PROSCIUTTO PROTAGONISTA
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Dal 28 giugno al 1° luglio 2013 a San Daniele del Friuli si vive nuovamente Aria di Festa, l’evento organizzato dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele: quattro giorni di musica e di incontri all’insegna dei gusti tipici friulani e, naturalmente, del Prosciutto che ha reso questo Comune famoso in tutto il mondo. Il prosciutto crudo stagionato di San Daniele è prodotto dai prosciuttifici siti nel comune di San Daniele del Friuli, che appartiene alla Provincia di Udine, partendo da cosce suine fresche di peso non inferiore a 12 kg., ottenute dalla macellazione di suini pesanti nati, alimentati, allevati e macellati secondo il disciplinare approvato dal Consorzio di Tutela Il ciclo produttivo del Prosciutto di San Daniele, che deve sempre avere la parte terminale (zampino), deve essere di almeno 13 mesi, di cui non meno di 8 in stagionatura naturale. Il Prosciutto di San Daniele ha sempre i contrassegni di riconoscimento, che sono il tatuaggio d’identificazione dell’allevamento, il timbro di identificazione del macello (con sigla alfanumerica), il timbro Dot di inizio della lavorazione (giorno, mese e anno), il marchio a fuoco finale (con codice numerico di identificazione del produttore). La madrina di quest’anno sarà Luisa Ranieri, napoletana verace, attrice e protagonista delle fiction più amate della Tv italiana: la sera del 28 giugno taglierà la prima fetta di prosciutto. Dopo la cerimonia prenderà il via un cartellone che prevede circa 100 avvenimenti, molti dei quali sono occasioni per degustare, negli stand disseminati nelle vie di San Daniele e in tutti ristoranti del territorio, il celebre Prosciutto di San Daniele, . Il calendario delle attività e delle attrazioni per i bambini è consultabile sul sito www.Prosciuttosandaniele.it. Sullo stesso sito si possono anche trovare tutti i prosciuttifici visitabili con il bus navetta messo a disposizione dal Consorzio, dove sarà possibile degustare tagli diversi e diverse stagionature. Oppure individuare i tanti ristoranti della zona che propongono un intero menù a base di Prosciutto di San Daniele. Nel corso dell’evento sarà anche possibile completare la propria formazione imparando come si taglia, si conserva e si usa in cucina il prosciutto negli specifici corsi tenuti dal Consorzio. La partecipazione a Aria di Festa, naturalmente, può essere l’occasione per visitare il territorio. Gli appassionati di cultura potranno visitare la biblioteca Guarneriana di San Daniele, appena restaurata, ammirare il Portonat, progetto realizzato nel 1579 da Andrea Palladio a testimonianza dell’antica presenza di una porta di ingresso ad una città fortificata, visitare la chiesa di Sant’antonio, detta anche la “Sistina di San Daniele” per la magnificenza degli affreschi, o la “Casa del Trecento”, la più vecchia casa del borgo medioevale di San Daniele, sopravvissuta anche al terremoto del 1976, oppure perdersi nel delicato gioco di sculture del Fonte Battesimale della chiesa di San Michele Arcangelo, realizzato da Carlo da Carona (1510). Gli appassionati della bicicletta potranno iscriversi al “Prosciutto Tour Bike”, un giro in bici di circa 30 Km nei luoghi più interessanti e suggestivi attorno a San Daniele: il castello di Susans, la cascata (le cosiddette acque cadute) del Cimano, il fiume Ledra e la riserva del Tagliamento con pic-nic sul greto del fiume. Oppure cogliere alcune della tante proposte culturali e turistiche illustrate sul sito www.Prosciuttosandaniele.it. Info: Consorzio Del Prosciutto Di San Daniele - Via Umberto 1°, n. 26, 33038, San Daniele del Friuli (Ud) - www.Prosciuttosandaniele.it - info@prosciuttosandaniele.It |
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TALISKER™ PRESENTA TALISKER PORT RUIGHE
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Talisker single malt prodotto sull’isola di Skye, nel nord della Scozia - celebra il coraggio e l’intraprendenza dei mercanti scozzesi che affrontarono i mari per raggiungere il Portogallo con il lancio del nuovo Talisker Port Ruighe. Così chiamato dal nome della località portuale dell’isola di Skye, il nuovo Port Ruighe combina le celebri note marine di Talisker con note di frutti rossi, dovute all’invecchiamento in barili che hanno precedentemente contenuto porto. Talisker Port Ruighe è un single malt vigoroso e robusto. Al naso emergono chiare note di fumo, camino spento, che lasciano spazio a note di prugna matura. Al palato il pepe diventa rapidamente fumo cremoso, mescolato a spezie e frutti rossi. Il finale è dolce, con le note di fumo persistenti. Gradazione alcolica: 45.8% Talisker Port Ruighe è distribuito in una selezione di enoteche a partire da maggio 2013 al prezzo consigliato di 52 euro. ‘Talisker, il solo single malt whisky dell’isola di Skye. Un caldo ricordo di un mare freddo e tempestoso del nord della Scozia’ Note di degustazione Gradazione: 45.8% Abv Origine: Carbost, isola di Skye Colore: oro ambrato. Olfatto: al naso è immediato, molto ben equilibrato e dolce.. Nel complesso un po’ come la dolce fumosità di un camino in dissolvenza, con ricche note fruttate di prugna matura. Il fumo rapidamente svanisce, lasciando spazio al malto, al miele e al toffee cremoso. Procedendo trova spazio una sottile mescolanza di legno di cedro, mentolo e frutti rossi, contornati da cioccolato fondente e vaniglia. Con l’aggiunta di poche gocce d’acqua si ammorbidisce, rimanendo tuttavia dolce, con note di fumo e di mare. I frutti rossi spiccano sulle note di toffee dolce, mentre il fumo retrocede in favore di note floreali su una base di biscotti al burro, in cui persistono accenni di mentolo e di cedro. Corpo: medio. E buona strutturato. Gusto: liscio ed avvolgente. Il pepe sulla lingua rapidamente si trasforma in torba, il fumo cremoso si mescola con spezie e frutti rossi. Note semplici e morbide che si possono trovare in una crostata al cioccolato sono bilanciate dal sapore di frutta rossa, ciliegia o prugna; poi un ondata di fumo vulcanico in estinzione introduce il malto, superbo, morbido. Con l’aggiunta di qualche goccio d’acqua diventa ancor più morbido e dolce; senza picchi, con un rimando alla menta e a quel legno speziato che porta a un gusto sublime, fumoso-salato e dolcemente aromatico. Finale: lungo, memorabile e che riempie la bocca. Lascia sulla lingua un sapore di fumo accattivante e ricco di cacao. Talisker Talisker è una testimonianza della selvaggia bellezza di Skye, l’isola nel nord della Scozia battuta dal vento e circondata da acque impervie in cui nasce. Fin dal 1830 questo single malt vigoroso è apprezzato per le sue note marine e torbate e per il deciso finale pepato. Lo stretto legame con il mare ha portato Talisker a realizzare numerose iniziative, dal sostegno del Rnli (Royal National Lifeboat Institution) al Talisker Whisky Atlantico Challenge, la gara di canottaggio più dura del mondo che il prossimo dicembre vedrà gli equipaggi provenienti da numerosi paesi sfidarsi lungo un percorso che va dalle isole Canarie ad Antigua. La gamma Talisker include Talisker 10 y.O., Talisker 18 y.O., Talisker Distillers Edition, Talisker Storm e Talisker Port Ruighe. Ulteriori informazioni al sito www.Malts.com e www.Taliskerwhiskyatlanticchallenge.com I nomi Talisker e Talisker Port Ruighe e i loghi associati sono trade marks Diageo 2013 Diageo Diageo è l’azienda leader mondiale del mercato bevande alcoliche, con un portafoglio estremamente ricco e completo di marchi di spirits, birre e vini. Il portafoglio include marche quali Johnnie Walker, Crown Royal, Jεb, Buchanan’s, i whisky Windsor e Bushmills, Smirnoff, le vodke Cîroc e Ketel One, Captain Morgan, Baileys, Tanqueray e Guinness. Diageo è presente a livello mondiale, e i suoi prodotti venduti in oltre 180 paesi. È quotata in borsa a Londra ed a New York. Maggiori informazioni su Diageo, sulle sue persone, sui suoi marchi e sul suo andamento all’indirizzo www.Diageo.com. Dettagli sull’iniziativa globale di Diageo che promuove il bere responsabile tramite la condivisione di strumenti di best practice, informazioni e iniziative sul sito www.Drinkiq.com |
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