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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 05 Settembre 2013 |
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L’UE AL VERTICE DEL G20: INTENSIFICARE GLI SFORZI GLOBALI PER RIDARE FIDUCIA SUL PIANO GLOBALE |
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Bruxelles, 5 settembre 2013 - Iniezione di fiducia
nell’economia globale, progressi decisivi nella crescita sostenibile e
inclusiva a dimensione mondiale, contrasto del protezionismo, intensificazione
della lotta all’evasione e all’elusione fiscali in tutto il mondo: ecco alcuni
dei principali risultati attesi dall’imminente vertice del G20. Il Presidente
della Commissione europea José Manuel Barroso e il Presidente del Consiglio
europeo Herman Van Rompuy sproneranno in tal senso i loro omologhi del G20 il 5
e 6 settembre, in occasione del vertice di San Pietroburgo in cui
rappresenteranno l’Unione europea.
In procinto di partire per San Pietroburgo il
Presidente Barroso ha dichiarato: “Nella situazione economica globale una cosa
è chiara: tutti i leader del G20 devono intensificare gli sforzi a favore della
ripresa, della crescita e occupazione, del libero scambio e di una maggiore
equità fiscale. Non v’è spazio per l’autocompiacimento e tutti i membri del G20
hanno ancora molto da fare per reiniettare fiducia nell’economia globale. Dal
canto mio, sarò chiaro nell’affermare che l’Ue ha rispettato gli impegni assunti
a Los Cabos e che proseguirà nell’attuazione del suo insieme completo di
politiche, di cui si cominciano a cogliere i frutti.”
Il Presidente Van Rompuy ha dichiarato: “L’unione
europea si presenta a questo vertice in una situazione economica molto migliore
rispetto a quella dell’anno scorso a Los Cabos. La nostra strategia di lotta
alla crisi sta dando frutti, ma non per questo smetteremo d’impegnarci
costantemente: i rischi e le sfide permangono. La crisi economica ha posto in
ancor maggiore evidenza la necessità che tutti paghino la loro equa parte di
tasse. A San Pietroburgo l’Unione europea spingerà per progredire nella lotta
contro l’evasione fiscale cercando di ottenere il più ampio sostegno possibile
per lo scambio automatico di informazioni fiscali.”
Sul tavolo dei leader del G20 ci saranno i temi
dell’economia globale e della necessità di investire nella crescita e nella
creazione di posti di lavoro. L’unione europea ha sostenuto con forza la
necessità di porre il tema della crescita e dell’occupazione sul piano mondiale
al primissimo posto dell’agenda del G20: il vertice dovrebbe adottare un “Piano
d’azione di San Pietroburgo” ambizioso, articolato in un complesso mirato di
misure in grado di dare impulso ad una crescita forte, equilibrata e
sostenibile. È a tal fine indispensabile il contributo di tutti i membri del
G20; quello dell’Unione si fonda sulla strategia globale di politica economica
dell’Ue, ossia risanamento di bilancio differenziato e propizio alla crescita
associato ad un’azione risoluta d’impulso alla crescita e agli investimenti.
Rientrano nella strategia iniziative quali il patto per la crescita e
l’occupazione, l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, il
completamento in tempi rapidi dell’unione bancaria, il potenziamento della
Banca europea per gli investimenti e molte altre ancora. Sia il miglioramento
dell’attività d’impresa e del clima che si respira nel mondo imprenditoriale
sia gli ultimi dati sul Pil indicano che nel secondo semestre 2013 l’Europa
registra, lentamente ma inequivocabilmente, una lieve ripresa graduale che si
prevede si radicherà nel 2014, anche nei paesi più vulnerabili.
Riguardo alla riforma della regolamentazione
finanziaria, l’Ue ne ribadirà la centralità nei lavori del G20, confermando che
l’Europa sta ottenendo su tutti i fronti i risultati attesi. Esorterà i partner
del G20 ad impegnarsi per attuare le misure concordate secondo i tempi previsti
e in modo efficace, nella prospettiva di colmare le ultime lacune nella
disciplina dei mercati finanziari. In tema di sistema bancario ombra e fondi
comuni monetari la Commissione europea ha presentato un approccio ambizioso
proprio prima del vertice (v. Comunicato stampa del 4 settembre:
http://europa.Eu/rapid/press-release_ip-13-812_en.htm).
Ci si attende che i leader del G20 proseguano nella
via del mutamento del paradigma globale nella lotta all’evasione e all’elusione
fiscali. Forte della sua grande competenza ed esperienza (nell’istituzione di
un sistema di scambio automatico d’informazioni a dimensione Ue, ad esempio,
oppure nella lotta alla pianificazione fiscale aggressiva), l’Ue spingerà
affinché lo scambio automatico d’informazioni assurga a norma mondiale e
appoggerà, in particolare, qualsiasi iniziativa concorra ad una sua
realizzazione in tempi rapidi. L’unione sosterrà con forza anche il piano
d’azione dell’Ocse inteso a contrastare nel mondo l’elusione fiscale ad opera
delle società, di cui si prevede l’avallo in occasione del vertice del G20.
Al vertice si discuterà anche di commercio. Per
l’Unione è importante che il G20 trasmetta un segnale forte contro il
protezionismo esortando ad un’attuazione più efficace dell’impegno di
mantenimento dello status quo assunto a Toronto nel 2010, di cui sarebbe
opportuno prorogare la validità ad oltre il 2014. Solo pochi giorni prima del
vertice la Commissione europea ha segnalato l’aumento continuo, seppur con
ritmi lievemente più lenti rispetto al passato, delle misure protezionistiche
tra i membri del G20 e il fatto che non si faccia nulla per smantellare le
misure commerciali restrittive (ulteriori informazioni nella relazione della
Commissione sulle misure commerciali restrittive, del 2 settembre). Assicurare
scambi aperti, equi e liberi è fondamentale per aiutare questa fragile ripresa
economica ad acquisire velocità e mantenersi nel tempo. Il G20 dovrebbe altresì
trasmettere un segnale politico forte ai negoziatori che stanno preparando la
riunione ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) che si
terrà in dicembre a Bali, affinché sia possibile raggiungere in tale sede un
accordo finale soddisfacente e imperniato sull’agevolazione degli scambi.
Riguardo agli accordi commerciali regionali, l’Ue è favorevole ad una maggiore
trasparenza in ambito Omc ed insisterà affinché gli accordi commerciali che
conclude con i partner non ostacolino l’agenda commerciale multilaterale, bensì
la sostengano.
I leader del G20 discuteranno infine anche di
occupazione, sviluppo, contrasto della corruzione, nonché energia e clima.
Contesto -
Il primo vertice G20 dei capi di Stato e di governo si
è tenuto a Washington nel novembre 2008, a coronamento dell’iniziativa
congiunta Ue-usa volta ad affrontare con efficacia la crisi finanziaria
mondiale. Da allora il G20 si è affermato come consesso di primo piano sulla
cooperazione economica internazionale, con incontri annuali o addirittura
semestrali tra i leader. Nel 2014 il vertice si svolgerà in Australia.
Sono membri del G20 l’Unione europea e i 19 paesi
seguenti: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia,
Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Repubblica
di Corea, Russia, Stati Uniti, Sud Africa e Turchia. A livello di vertice
l’Unione europea è rappresentata dal Presidente della Commissione europea José
Manuel Barroso e dal Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.
In linea con la tradizione, che autorizza la presenza
di paesi ospiti ai vertici, la presidenza russa del G20 ha invitato
ufficialmente i paesi seguenti: Spagna (ospite fisso), Etiopia (che nel 2013
presiede l’Unione africana), Senegal (che nel 2013 presiede il Nuovo
partenariato per lo sviluppo dell’Africa - Nepad), Kazakhstan (membro
dell’unione doganale Eurasec e della Comunità di Stati indipendenti), Brunei
(che nel 2013 presiede l’Asean) e Singapore (che presiede il Comitato monetario
e finanziario internazionale dell’Fmi e il Gruppo di governance mondiale (3G)).
Sono altresì invitate le seguenti organizzazioni
internazionali: Consiglio per la stabilità finanziaria (Fsb), Organizzazione
internazionale del lavoro (Oil), Fondo monetario internazionale (Fmi),
Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (Ocse),
Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), Banca mondiale (Bm) e Organizzazione
mondiale del commercio (Omc).
Come in passato, a margine del vertice sono
organizzati alcuni eventi correlati (quali B20, L20, C20 e Y20) che coinvolgono
vari portatori d’interesse del mondo dell’impresa, del sindacato, della società
civile e dei giovani.
Http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/president/g20/stpetersburg/#22
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L´UNIONE EUROPEA E LO STATO DI DIRITTO - E DOPO? |
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Bruxelles, 5 Settembre 2013 – Di seguito i Messaggi Principali di Viviane Reding Vice-presidente
della Commissione europea, commissario Ue alla Giustizia, lanciati ieri al Centro
per la politica europea Studi.
L´unione è una costruzione unica, in quanto non è
abbinato con la forza, da un esercito comune o di una forza di polizia comune,
ma solo con la forza dello Stato di diritto - una "Comunità basata sullo
stato di diritto", in cui tutti gli Stati membri devono essere interessato
se ci sono delle carenze nella indipendenza, l´efficienza e la qualità del
sistema giudiziario in un altro Stato membro .
In parallelo alla crisi economica e finanziaria, anche
noi siamo stati confrontati in diverse occasioni con un vero e proprio
"stato di diritto" crisi. Tra questi in particolare la crisi Rom in
Francia nell´estate del 2010, la crisi ungherese che ha iniziato alla fine del
2011, e la regola rumeno di crisi legge , nell´estate del 2012.
In tutti questi casi, la Commissione è intervenuta
dopo la riflessione e, talvolta intense discussioni interne, in parte con
parole forti, a volte con lettere, e, talvolta, con una procedura d´infrazione.
Noi abbiamo sempre agito sulla base delle competenze che ci ha dato la
legislazione Ue trattati e secondaria adottati a norma dei trattati, suddivisi
direttiva sulla libera circolazione dell´Ue nel caso della Francia, la nostra
legislazione antidiscriminazione nel caso dell´Ungheria o di specifici poteri nell´ambito
del meccanismo di cooperazione e verifica nel caso della Romania.
Che cosa dovrebbero i principi guida di una futura
norma di meccanismo di diritto essere?
In primo luogo, dovrebbe essere legittimo: Perché il
peggior risultato di una nuova regola di meccanismo di legge sarebbe se lascia
la Commissione istituzionalmente danneggiato, ed elimina quindi l´unica
istituzione al momento generalmente accettata come essere in grado di
affrontare con una regola di crisi legge.
In secondo luogo, abbiamo bisogno di attingere alle
competenze necessarie per eseguire il backup l´azione della Commissione sullo
Stato di diritto. L´ue Giustizia quadro di valutazione adottata dalla
Commissione all´inizio di quest´anno, è un primo strumento per fornire dati
comparativi che valutano la qualità, l´indipendenza e l´efficienza dei sistemi
giudiziari nazionali. Potrebbe diventare la base per uno strumento più completo
in futuro.
In terzo luogo, quando la difesa dello stato di
diritto, dobbiamo garantire l´ uguaglianza degli Stati membri. Ogni nuovo
strumento per salvaguardare lo stato di diritto deve essere applicabile e allo
stesso modo - sulla stessa soglia di una minaccia grave e sistematico al Stato
di diritto - a tutti gli Stati membri, grandi o piccole, del Nord o del Sud,
Est o Ovest.
La via da percorrere: vedo il modo migliore di
procedere come un approccio in due fasi.
Il primo passo sarebbe quello di sfruttare la
potenzialità già dai trattati esistenti , al fine di sviluppare un meccanismo
migliorato per la gestione di un futuro stato di crisi del diritto. Credo che
potremmo adottare un approccio simile per Articolo 7 Procedure come nella
procedura di infrazione della Commissione, dando "diffida" a uno
Stato membro in cui abbiamo ragione di credere che una regola sistemica della
crisi legge è in via di sviluppo.
Un secondo passo potrebbe essere quello di ancorare
una solida base per una regola di vasta portata più di meccanismo di legge, che
dovrebbe includere un monitoraggio più dettagliato e poteri sanzionatori per la
Commissione, in una modifica del trattato . Potevo immaginare che vi
presentiamo diverse opzioni per tale meccanismo: quelle più pragmatiche, come
pure quelli più ambiziosi, come l´abbassamento delle soglie molto elevate per
l´attivazione almeno la prima fase della procedura di cui all´articolo 7;
l´ampliamento dei poteri del fondamentale Agenzia per i diritti, o di abolire
l´articolo 51 della nostra Carta dei diritti fondamentali, in modo da rendere
tutti i diritti fondamentali direttamente applicabili negli Stati membri.
Credo che dovremmo essere almeno altrettanto ambizioso
quando si parla di stato di diritto e dei diritti fondamentali , come l´Unione
europea attualmente è con la costruzione di nuovi meccanismi finanziari di
solidarietà, regole fiscali comuni e unione bancaria . Perché mentre le banche
ei bilanci sono certamente molto importante per la nostra economia, l´Europa è
molto più che le banche e le tasche.
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PARLAMENTO EUROPEO: IN DIRETTA - I DEPUTATI INTERROGANO IL PRESIDENTE DELL´EUROGRUPPO |
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Bruxelles, 5 settembre 2013 - Crisi, disoccupazione,
riforme economiche e fiscali. E un ipotetico terzo piano di salvataggio per la
Grecia saranno in agenda il 5 settembre durante un confronto tra i deputati e
Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell´Eurogruppo e il ministro delle Finanze
olandese. Segui il dibattito in diretta dalle ore 9. Http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/committees/video?event=20130905-0900-committee-econ
Durante l´incontro i membri della commissione agli
Affari economici si confronteranno sulle raccomandazioni relative ai singoli
Stati membri adottate in luglio dal Consiglio. Sarà anche analizzato il lavoro
svolto dall´Eurogruppo, l´organo che riunisce i ministri delle finanze di tutti
gli Stati membri che hanno adottato l´euro.
I deputati incontrano due volte all´anno il presidente
dell´Eurogruppo, all´inizio di gennaio e di settembre. Clicca sul link sulla
colonna di destra per seguire l´evento in diretta.
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FORUM DELLA SOCIETÀ CIVILE: IL RAFFORZAMENTO DEL RUOLO DELLE DONNE NEL MEDITERRANEO DEL SUD |
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Bruxelles, 5 Settembre 2013 – A seguire l’interento di
ieri di Štefan Füle Commissario europeo per l´allargamento e la politica di
vicinato: “Signore e signori,
Sono lieto di avere l´opportunità di parlare con voi
oggi e ringrazio di cuore per questo invito.
La prossima settimana, i ministri euromediterranei si
riuniranno a Parigi per la terza riunione ministeriale dedicata alle donne in
sette anni. Ciò sottolinea l´importanza del tema, come fa la vostra presenza
qui oggi.
Il vicinato meridionale non provoca molti titoli
ottimistiche nei media globali di oggi. Il catalogo di morti, distruzione,
oltraggi e abusi deve più ai secoli più oscuri della storia piuttosto che la
prospettiva di speranza ispirata dalle rivolte coraggiosi da gennaio 2011.
Come molti paesi europei hanno anche imparato, ci sono
molte deviazioni e delusioni sulla strada della democrazia. A volte sarebbe più
facile per permettere la disperazione di prendere in consegna, e tuttavia, come
Martin Luther King ha detto: "Dobbiamo accettare la delusione finita, ma
mai perdere la speranza infinita."
Passando al tema del forum di oggi, vorrei iniziare
con tre osservazioni:
In primo luogo, le donne continuano a essere in prima
linea dei movimenti di protesta che hanno scosso la regione dal 2011, chiedendo
la libertà, l´uguaglianza e la giustizia. Hanno pagato un prezzo alto per il
loro coinvolgimento. Il catalogo ha riferito di stupri, abusi e punizioni,
spesso svolte in pubblico, è un´oscenità che non può essere tollerato da ogni
società.
In secondo luogo, le donne devono essere in grado di
svolgere pienamente il loro ruolo nel costruire il futuro dei loro paesi. La
partecipazione delle donne alla vita pubblica, politica ed economica, in
condizioni di parità con gli uomini, è uno dei valori primari a cuore della
primavera araba.
In terzo luogo, nella regione di donne del
Mediterraneo meridionale hanno espresso il loro bisogno di sostegno per
aiutarli a capitalizzare le opportunità derivanti dalla primavera araba. Ciò
include l´apertura di spazi che permetta loro di contribuire pienamente a
plasmare il futuro dei loro paesi. Al centro di questi sforzi è sostenere
l´emancipazione politica, sociale ed economica delle donne nella regione, in
particolare i più poveri ed emarginati, di uscire dalla povertà e di provvedere
a se stessi e alle loro famiglie.
Anche se la situazione delle donne è diversa tra i
paesi della regione, ci sono alcuni problemi comuni, tra cui:
un alto livello di violenza e di discriminazione
contro le donne;
significativi differenziali retributivi di genere, e
molto bassa rappresentanza delle donne nella vita
politica ed economica.
Mentre molti paesi hanno leggi nominali uguaglianza, l´applicazione
e il rispetto di queste leggi sono spesso inefficaci.
La sfida è quella di garantire e mantenere la
partecipazione delle donne nei processi politici nel Mediterraneo meridionale.
E ´fondamentale che siano state adottate misure per stabilire la parità di
diritti tra uomini e donne per quanto il fondamento delle società democratiche.
Vorrei sottolineare qui che l´Unione europea ha
risposto ai cambiamenti regionali rafforzando il sostegno e la cooperazione per
migliorare, non solo la partecipazione delle donne alla vita sociale e
politica, ma anche di permettere economicamente.
È senza dubbio di avere letto le nostre varie
comunicazioni congiunte che seguirono sulla scia delle rivolte arabe e hanno
notato l´importanza che attribuiamo alla parità di genere nei nostri programmi
e gli aspetti di genere dei ruoli centrali giocheremo nel sostenere che il
supporto.
Il nostro sostegno specifico totale per le questioni
di genere nella regione del Mediterraneo meridionale al momento amoun ts a
quasi € 91.000.000, di cui circa € 73.000.000 sono implementate a livello
bilaterale e € 17.000.000 a livello regionale.
Permettetemi ora di sottolineare solo alcuni esempi
concreti di sostegno stiamo fornendo per migliorare la situazione delle donne
nella regione:
In Marocco, un programma di sostegno € 45.000.000
sulla "promozione della parità tra uomini e donne" mira a sostenere
le politiche del governo e di contribuire all´attuazione pratica dei principi
dei diritti delle donne e della parità di trattamento che sono stati inclusi
nella costituzione marocchina nel luglio 2011. Il programma affronta le riforme
legali di realizzare i principi e le misure concrete per garantire la
protezione delle donne.
In Egitto, nonostante le difficoltà subite dalle
organizzazioni della società civile ci sono 9 borse di studio per un totale di
più di 3.000.000 €, che rappresenta il 23% del sostegno in corso per la società
civile egiziana. Attraverso questo pacchetto, l´Unione europea sta lavorando
direttamente con le organizzazioni della società civile affrontano gli ostacoli
politici, religiosi, culturali e sociali che ostacolano le donne il pieno
godimento dei loro diritti. Inoltre, la delegazione dell´Unione europea ha
recentemente firmato un progetto di 4.000.000 € che mira a rafforzare i diritti
delle donne e che sarà attuato da Un Women.
I nostri programmi tematici su questioni di genere
riescono 9 borse di studio regionali per un totale di quasi 7.000.000 € che si
occupano di:
promozione dei diritti delle donne;
promozione della parità di genere nelle politiche
relative alla giustizia di transizione e
maggiore rispetto dei diritti della donna e
dell´uguaglianza di genere.
La società civile ha dedicato 33.000.000 € per il
Mediterraneo del Sud dal 2011. Questo programma si concentra sullo sviluppo
delle capacità e delle competenze dei giovani e delle donne per consentire loro
di diventare attori efficaci nel processo decisionale e di dialogo politico.
C´è anche un nuovo programma regionale di € 8,2
milioni, con un 85% di co-finanziamento da parte dell´Ue al fine di potere alle
donne politicamente ed economicamente, oltre che a migliorare le conoscenze
regionali sui diritti delle donne, che è attualmente in corso di attuazione da
parte delle donne delle Nazioni Unite attraverso la regione.
Questi sono solo alcuni esempi delle attuali sostegno
dell´Unione europea. È, senza dubbio, avrà altri suggerimenti dopo che le
vostre deliberazioni qui a Bruxelles. E non vediamo l´ora di sentirli a Parigi
la prossima settimana, quando si effettua la presentazione alla riunione
ministeriale.
Tra i risultati di una recente valutazione del
sostegno dell´Unione europea per i due quartieri sono raccomandazioni
specifiche riguardanti le nostre relazioni con la società civile. Questi
sottolineano la necessità di costruire un nuovo dialogo nel sud, di creare
meccanismi per migliorare la rappresentatività e la comunicazione delle
organizzazioni della società civile. Questo è quello che ho incaricato i miei
servizi da fare, e io sono felice di comunicare che stanno facendo buoni
progressi e consulenza con voi lungo il cammino.
E non vedo l´ora di darvi il benvenuto ritorno a
Bruxelles all´inizio del prossimo anno, quando siamo in grado di lanciare
insieme questa iniziativa in un grande forum della società civile.
Ma torniamo al forum di oggi, probabilmente avete già
analizzato la risposta dell´Unione europea a eventi nella regione e ha
esaminato criticamente il nostro sostegno, in particolare il sostegno alle
fasce più deboli dei settori. Questo è il tuo ruolo, e la nostra responsabilità
non è solo quello di prendere nota delle vostre scoperte, ma, ove possibile, di
agire su di essi.
Questa volta stiamo discutendo il ruolo delle donne.
Torneremo di nuovo insieme appena sotto i formati simili a discutere aspetti
del commercio, dell´energia, dei trasporti e di altri settori.
Con il vostro impegno e il nostro sostegno, siamo in
grado di contribuire ad accelerare le necessarie riforme politiche, legali e
sociali in grado di garantire uno sviluppo equilibrato ed equo della regione.
Il successo della transizione verso la democrazia sostenibile nel Mediterraneo
del Sud è una priorità per l´Unione europea, come sono sicuro che è per voi.
Signore e signori,
Non possiamo ignorare ciò che sta accadendo nel nostro
quartiere più vicino. Né si può ignorare che la gente ci guardano all´Europa
come fonte di sostegno e ispirazione per le riforme. Ecco perché è così
importante per noi mantenere il nostro impegno nel vicinato, un impegno che
deve abbracciare tutti i settori della società.
Grazie per la vostra attenzione.
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ARGINARE I RISCHI INSITI NEL SISTEMA BANCARIO OMBRA: LA TABELLA DI MARCIA DELLA COMMISSIONE |
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Bruxelles, 5 settembre 2013 - Ieri la Commissione ha adottato una
comunicazione sul sistema bancario ombra e proposto nuove regole sui fondi
comuni monetari (Fcm).
La comunicazione, che s´iscrive nella scia del Libro
verde sul sistema bancario ombra dello scorso anno (Ip/12/253), riepiloga le
iniziative finora attuate dalla Commissione in questo importante settore e
prospetta le ulteriori azioni possibili.
È stata presentata ieri la prima di queste azioni,
ossia la proposta di nuova regolamentazione dei fondi comuni monetari, volta ad
assicurare, rafforzandone il profilo di liquidità e la stabilità, che questi
siano in grado di resistere meglio alle sollecitazioni al riscatto in
situazioni di mercati sotto pressione.
Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno e i
servizi, ha dichiarato: "Dopo aver realizzato la regolamentazione globale
delle banche e dei mercati, dobbiamo ora affrontare la questione dei rischi
insiti nel sistema bancario ombra. Il sistema svolge una funzione importante
nel finanziamento dell´economia reale e dobbiamo avere cura a che sia
trasparente e impedire che i benefici ottenuti rafforzando alcuni soggetti e
mercati finanziari siano sminuiti perché i rischi sono trasferiti verso settori
meno regolamentati."
Contesto
Il sistema bancario ombra è il sistema di
intermediazione creditizia costituito da entità e attività operanti al di fuori
del normale sistema bancario. Seppur non regolamentate alla stregua delle
banche, le banche del sistema ombra si dedicano ad attività di natura bancaria.
Una stima approssimativa del Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial
Stability Board – Fsb) quantifica in circa 51 000 miliardi di euro il volume
del sistema bancario ombra nel 2011, pari al 25-30% dell’intero sistema finanziario
e alla metà delle attività bancarie: il settore ha quindi importanza sistemica
nella finanza europea.
Fin dagli albori della crisi finanziaria nel 2007 la
Commissione europea ha avviato una riforma globale del settore dei servizi
finanziari in Europa, nell´intento di conferirgli solidità e stabilità,
caratteristiche indispensabili per l´economia reale, colmandone le lacune e
carenze emerse con la crisi. Occorre impedire che i rischi si accumulino invece
nel settore bancario ombra perché, tra l´altro, la nuova disciplina delle
attività bancarie potrebbe spingerne alcune verso la sfera meno regolamentata
del settore ombra.
I fondi comuni monetari sono un’importante fonte di
finanziamenti a breve termine per gli enti finanziari, le società e le
amministrazioni pubbliche, basti considerare che detengono in Europa circa il
22% dei titoli di debito a breve termine emessi da amministrazioni o società e
il 38% di quelli emessi dal settore bancario. Data l´interconnessione sistemica
che lega gli Fcm con il settore bancario e la finanza societaria e pubblica, il
loro funzionamento ha costituito il fulcro delle iniziative internazionali sul
sistema bancario ombra.
Caratteristiche salienti della comunicazione odierna
sul sistema bancario ombra e della proposta di regolamento sui fondi comuni
monetari
La comunicazione illustra gli aspetti da esaminare in
relazione al sistema bancario ombra ed espone le misure già attuate per
assorbirne i rischi, quali le norme che disciplinano le attività dei fondi
speculativi (hedge fund) (v. Memo/10/572) e che rafforzano i rapporti fra le
banche e i soggetti non regolamentati (le disposizioni relative alle
esposizioni inerenti a cartolarizzazioni contenute nella normativa riveduta sui
requisiti patrimoniali –Memo/13/272).
La comunicazione individua le priorità per le quali la
Commissione intende prendere iniziative:
·
definizione di un quadro per i fondi comuni monetari: le nuove regole
proposte oggi (Memo/13/764), che riguardano i fondi comuni monetari domiciliati
o venduti in Europa, mirano a migliorare il profilo di liquidità e la stabilità
di tali Fcm.
·
Gestione della liquidità – La proposta impone agli Fcm di detenere tra
le attività in portafoglio almeno un 10% a scadenza giornaliera e un altro 20%
a scadenza settimanale, in modo da poter essere in grado di rimborsare gli
investitori che intendono riscattare la loro quota con un preavviso breve. Per
evitare che un dato emittente rappresenti una percentuale eccessiva nel valore
patrimoniale netto (Nav) di un Fcm, l´esposizione nei confronti di un unico
emittente è limitata al 5% del portafoglio dell´Fcm (in valore) e al 10% per
gli Fcm standard.
·
Stabilità – In considerazione della propensione degli Fcm a Nav costante
a chiedere il sostegno del promotore per stabilizzare i rimborsi al valore
nominale, le nuove regole impongono ai fondi di tale tipo di costituire una
riserva patrimoniale prestabilita, da attivare a sostegno della stabilità dei
rimborsi nei momenti in cui il cui il valore delle attività d´investimento
dell´Fcm diminuisce;
·
trasparenza del sistema bancario ombra: per essere in grado di
monitorare i rischi in modo efficace e intervenire quando necessario, è
essenziale raccogliere dati dettagliati, attendibili e completi nel settore;
·
normativa sugli strumenti finanziari e rischi associati con le
operazioni di finanziamento tramite titoli (principalmente sotto forma di
prestito di titoli e operazioni di pronti contro termine): si tratta di
operazioni che possono contribuire a un aumento della leva finanziaria e
rafforzare la prociclicità del sistema finanziario, che diventa quindi
vulnerabile alle "corse allo sportello" e all´improvvisa riduzione
della leva finanziaria. Inoltre, la mancanza di trasparenza di questi mercati
rende difficile individuare i diritti di proprietà (chi possiede cosa?),
monitorare la concentrazione del rischio e individuare le controparti (chi è
esposto nei confronti di chi?);
· definizione di un quadro per le
interazioni con le banche: l’elevato livello di interconnessione tra il sistema
bancario ombra e il restante settore finanziario, in particolare il normale
sistema bancario, costituisce un fattore importante di rischio di contagio, che
potrebbe essere arginato, in particolare, mediante l’inasprimento delle regole
prudenziali applicate alle banche nei loro rapporti con entità finanziarie non
regolamentate.
Per far fronte in maniera adeguata ai rischi specifici
si presterà altresì particolare attenzione al regime di vigilanza applicabile
alle entità e attività del sistema bancario ombra. Sarà invece necessario
approfondire l´analisi di altri aspetti, quali la definizione degli strumenti
di risoluzione delle crisi per gli istituti finanziari non bancari e la riforma
strutturale del sistema bancario, che saranno quindi precisati in un secondo
tempo.
In ultima analisi, l’obiettivo è garantire che il
settore finanziario sia coperto dai potenziali rischi sistemici e che siano
limitate le possibilità di arbitraggio regolamentare, allo scopo di rafforzare
l’integrità del mercato e di accrescere la fiducia dei risparmiatori e dei
consumatori.
La comunicazione della Commissione è in linea con le
raccomandazioni del Consiglio per la stabilità finanziaria, che saranno
avallate dai leader del G20 nel vertice di San Pietroburgo del 5-6 settembre
2013.
Cfr. Anche Memo/13/763 (sistema bancario ombra) e
Memo/13/764 (fondi comuni monetari).
Per ulteriori informazioni
http://ec.Europa.eu/internal_market/finances/shadow-banking/index_en.htm
http://ec.Europa.eu/internal_market/investment/money-market-funds/index_en.htm
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INFORMAZIONI SUL SISTEMA BANCARIO OMBRA: LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI |
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Bruxelles, 5 settembre 2013 -
1. Che cosa è il sistema bancario ombra?
Bancario ombra c un essere definito come un sistema di
intermediazione creditizia che coinvolge entità e attività al di fuori del
sistema bancario regolare. Banche ombra non sono regolamentati come le banche,
anche se le loro operazioni sono come quelli delle banche, in quanto:
Prendere in fondi simili ai depositi;
Lend per lunghi periodi e prendere in depositi che
sono disponibili immediatamente (noto come maturità e / o trasformazione di
liquidità);
Affronta il rischio del debitore non essere in grado
di rimborsare, e
Utilizzare denaro preso a prestito, direttamente o
indirettamente, per acquistare altri beni.
Essi possono includere le entità ad hoc come veicoli
di cartolarizzazione o condotti, fondi del mercato monetario, fondi
d´investimento che forniscono credito o utilizzano la leva finanziaria, come
alcuni hedge fund o fondi di private equity e gli enti finanziari che
forniscono garanzie di credito o di credito, che non sono regolamentati come
banche o determinato di assicurazione o di riassicurazione che emettono o
prodotti di credito di garanzia.
Ombra bancario anche le attività , in particolare di
cartolarizzazione, prestito titoli e operazioni di pronti contro termine, che
costituiscono una fonte importante di finanziamento per gli enti finanziari.
2. Perché vi è la necessità di affrontare bancario
ombra?
Il settore bancario ombra ha bisogno di essere meglio
monitorata a causa delle sue dimensioni, i suoi stretti legami con il settore
finanziario regolamentato e dei rischi sistemici che essa può porre. Vi è anche
una particolare necessità di evitare che il sistema bancario ombra di essere
utilizzato per l´arbitraggio regolamentare.
Oltre ai rischi associati a eludere le regole e il
fatto che queste entità / attività del sistema bancario ombra può portare ad
alti livelli di debito in fase di costruzione nel settore finanziario, le
autorità dovrebbero monitorare questo settore, per due motivi principali:
1. Il primo fattore è formato . Anche se non è del
tutto esatto, le stime delle dimensioni del sistema bancario ombra, sia in
termini assoluti che come quota del settore finanziario globale, indicano che
alcuni dei suoi componenti potrebbero essere sistemicamente significativi.
Gli studi più recenti da parte del Fsb 1 indicano che
le attività del sistema bancario ombra aggregati, che si riflette nella categoria
statistica ´di altri intermediari finanziari, sono circa la metà delle
dimensioni del sistema bancario regolamentato. Nonostante il fatto che le
attività del sistema bancario ombra sono leggermente diminuite dal 2008, la
cifra globale nel 2011 è stato di € 51000000000000. In termini di distribuzione
geografica, la quota maggiore è concentrata negli Stati Uniti (circa €
17500000000000) e in Europa (zona euro con 16800000000000 € e il Regno Unito
con circa € 6 . 8.000 miliardi)
2. Il secondo fattore che aumenta il rischio è
l´elevato livello di interconnessione tra il sistema bancario ombra e il
settore regolamentato, in particolare il sistema bancario. Qualsiasi debolezza
che è mal gestita o la destabilizzazione di un ente importante nel sistema
bancario ombra potrebbe innescare un´ondata di contagio che interesserebbe i
settori soggetti alle norme prudenziali più elevati.
3. In che modo la Commissione affrontare rischi
inerenti al sistema bancario ombra?
Mentre il concetto di ´sistema bancario ombra´ solo
recentemente è stato formalmente definito nelle discussioni del G20, i rischi
ad essa non sono nuovi. La Commissione ha già realizzato, o ha in corso di
attuazione, una serie di misure volte a fornire un quadro migliore per questi
rischi, come ad esempio le norme armonizzate applicabili a copertura di
attività del fondo 2 e rafforzando il rapporto tra le banche e gli attori non
regolamentati. 3
4. Chi trarrà beneficio dalle misure delineate nella
comunicazione?
Il principale beneficiario di una migliore
regolamentazione è la società nel suo complesso. In ultima analisi, la
prevenzione del rischio sistemico in fase di creazione da parte del settore
finanziario aumenterà la stabilità ed evitare le situazioni in cui gli stati, i
governi ei cittadini sono responsabili per riparare i danni al sistema
finanziario.
5. Quali sono i tempi per le misure indicate nella
comunicazione?
La prima misura da adottare è la proposta di
regolamento sui fondi del mercato monetario presentati oggi insieme a questa
comunicazione (cfr. Memo/13/764 ).
Altre misure seguiranno al più presto possibile. Tutte
le date menzionate nel testo della comunicazione sono indicativi.
6. Perché ora? Qualora la Commissione non aspettare
fino a quando sarà a regime la riforma del settore finanziario regolamentato?
La crisi finanziaria, in particolare nel 2007 e nel
2008, ha evidenziato la necessità di migliorare la regolamentazione e il
monitoraggio al di fuori del settore bancario regolamentato, in quanto il
volume delle operazioni effettuate al di fuori del settore bancario del nucleo
era aumentato enormemente e rischi risulta potrebbe essere sistemica.
La Commissione ha lavorato sulle misure in questo
campo dal 2010 e che è importante agire subito. Le misure che saranno messe in
atto rispondere ai rischi identificati in passato, ma sono anche pro-attivo, al
fine di fare in modo che le nuove attività o tecniche non creino rischi
sistemici. Le misure annunciate sono inoltre pienamente compatibili con le
altre misure adottate.
Anche il Parlamento europeo ha adottato una relazione
di iniziativa sul sistema bancario ombra , nel novembre 2012.
7. Perché è necessaria in vista del corso profonda
riforma del settore finanziario regolamentazione supplementare?
La Commissione ha intrapreso la più grande riforma mai
di regolamentazione dei servizi finanziari con l´obiettivo di ripristinare la
salute e la stabilità sostenibile per il settore. L´approccio consiste di
affrontare tutti i rischi finanziari e di garantire che i benefici ottenuti
rafforzando alcuni attori ei mercati non sono diminuiti dai rischi finanziari
che desiderano migrare a settori meno regolamentati. Camera per l´arbitraggio
normativo deve essere evitato in tutti i casi. Pertanto, è necessario
rafforzare la regolamentazione, anche al di fuori del settore bancario
regolamentato.
8. In che modo la comunicazione in sintonia con il
lavoro a livello internazionale?
I mercati finanziari sono globali, quindi i rischi
sistemici creati da entità del sistema bancario ombra e le attività devono
essere affrontati in maniera coordinata a livello internazionale. La
Commissione sta quindi seguendo molto da vicino il lavoro del Financial
Stability Board (Fsb), che ha il compito di identificare i rischi e la
possibilità di presentare raccomandazioni riguardanti tali rischi.
Tutte le principali giurisdizioni sono membri del Fsb
e stanno lavorando con il Fsb a mettere un quadro internazionale armonizzato a
posto. Dal 2011, la Commissione ha partecipato attivamente ai lavori del Fsb
concentrandosi sul sistema bancario ombra. Le proposte della Commissione sono
pienamente in linea con le raccomandazioni emanate finora a livello internazionale.
Finali raccomandazioni politiche dell´Fsb dovranno
essere approvati dai leader del G20 a San Pietroburgo il 5-6 settembre 2013.
9. Quali sono gli elementi principali della
comunicazione di oggi?
La presente comunicazione fornisce una panoramica
completa di misure della Commissione affrontare il rischio sistemico esistente
e potenziale nell´ambito del sistema bancario ombra. Spiega in dettaglio le
misure già intraprese quell´indirizzo alcuni elementi di tali rischi, come ad
esempio misure volte a enti finanziari e delle misure adottate per rafforzare
l´integrità del mercato.
Mentre loro non si occupano di tutti i rischi, le
riforme attuate attraverso i requisiti riveduti sulle banche in Europa
consentono di stabilire regole più chiare per il sistema bancario ombra
(regolamentazione indiretta). Queste misure riguardano i requisiti normativi
imposti sulle transazioni concluse tra le banche e le loro controparti
finanziarie e le norme sul consolidamento di rischio.
Altre misure già in corso includono i requisiti
normativi aggiuntivi per le compagnie di assicurazione, un quadro armonizzato
per i gestori di fondi di investimento alternativi ( Aifmd ), un quadro di
riferimento per gli strumenti di trasferimento del rischio (noto come Emir -
Regolamento europeo per le infrastrutture di mercato), rafforzati meccanismi di
cartolarizzazione e di un quadro rafforzato per il credito agenzie di rating (
Cra ).
Inoltre, la comunicazione fornisce una panoramica
delle misure supplementari che forniscono un quadro di riferimento per i rischi
connessi con il sistema bancario ombra. Questi includono l´aumento della
trasparenza del settore bancario ombra, il miglioramento del quadro per alcuni
fondi di investimento, riducendo i rischi associati ai titoli operazioni di
finanziamento, rafforzare il quadro prudenziale bancario, al fine di limitare
il contagio e rischi di arbitraggio e di supervisione del settore bancario
ombra in modo più efficace.
Al fine di aumentare la trasparenza, la comunicazione
propone di:
integrare le iniziative in materia di raccolta e
scambio di dati;
lo sviluppo di repository centrale per i derivati
nel quadro di Emir e la revisione della direttiva sui mercati degli strumenti
finanziari (Mifid) (vedi Ip/11/1219 );
attuazione della Legal Entity Identifier (Lei),
un´iniziativa istituita dal Fsb;
aumentando la trasparenza dei titoli di operazioni di
finanziamento.
Oltre alla proposta sui fondi del mercato monetario,
la comunicazione indica che un quadro rafforzato per alcuni fondi di investimento
potrebbe essere attuato rafforzando il quadro normativo degli Oicvm.
Altri elementi della comunicazione includono la
riduzione dei rischi associati ai titoli operazioni di finanziamento, un
progetto la Commissione ha già lavorato per un certo tempo. Una proposta
seguirà nei prossimi mesi.
La comunicazione suggerisce di completare le norme
prudenziali applicabili alle banche nelle loro operazioni con entità
finanziarie non regolamentate al fine di ridurre i rischi di contagio e
potenzialmente estensione del campo di applicazione delle norme prudenziali, al
fine di ridurre i rischi di arbitraggio.
Infine, il miglioramento della vigilanza a livello
nazionale ed europeo dovrebbe contribuire a monitorare questo settore dinamico
e diversificato e aiutare a prevenire l´accumulo di (sistemica) rischi.
10. Che lavoro preparatorio è stato fatto prima di
venire con questa comunicazione?
Questa comunicazione è stata preceduta da un´ampia
consultazione con i soggetti del settore e le parti interessate nel lontano
2010.
Un apposito gruppo di lavoro è stato istituito sotto
gli auspici del Comitato per i servizi finanziari. Un Libro verde è stato
pubblicato nel 2012, che ha lanciato una consultazione pubblica.
La Commissione ha organizzato una conferenza pubblica
a Bruxelles il 27 aprile 2012. La Commissione ha pubblicato una sintesi dei
contributi ricevuti nel quadro della consultazione pubblica nel dicembre 2012.
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PROPOSTE NUOVE REGOLE PER I FONDI DEL MERCATO MONETARIO - DOMANDE FREQUENTI |
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Bruxelles, 5 settembre 2013 -
1. Che cosa è un fondo monetario?
Un fondo monetario (Mmf) è un fondo comune che investe
in debito a breve termine, quali strumenti del mercato monetario emessi da
banche, governi o aziende. Strumenti del mercato monetario tradizionalmente
includono buoni del Tesoro, commercial paper e certificati di deposito (vedi
note di redattori alla fine).
Gli strumenti finanziari di cui sopra sono ammissibili
per un Mmf purché la durata residua non superiore a 397 giorni (Mmf breve
termine) o di due anni (standard Mmf). Fmm possono essere denominati in
qualsiasi valuta particolare, quelli di diritto in Europa investono
principalmente in debito denominato in euro, sterlina o dollaro statunitense.
2. Che cosa è un valore costante Mmf?
Una costante del valore patrimoniale netto (Cnav) Mmf
è un fondo che, a differenza di altri fondi comuni di investimento, cerca di
mantenere una stabile € 1 per azione, quando gli investitori il rimborso o
l´acquisto di azioni. Il valore netto delle attività detenute da un Mmf può,
tuttavia, fluttuare, e il valore di mercato di una quota non può quindi essere
sempre esattamente 1 €. Per evitare un valore di quota fluttuante, un Cnav Mmf
usa costi ammortizzati al valore proprio patrimonio.
Non tutti i Fmm promettono rimborsi o gli acquisti a
un prezzo stabile. In linea con la prassi seguita da tutti gli altri fondi
comuni di investimento regolamentati, il valore patrimoniale netto variabile
(Vnav) Fmm offrono riscatti e sottoscrizioni ad un prezzo pari al valore
patrimoniale netto del fondo per azione.
3. Come è il valore patrimoniale netto (Nav) di un Mmf
calcolato?
Il valore patrimoniale netto (Nav) di qualsiasi fondo
comune è il valore di mercato del patrimonio del fondo meno le sue passività.
Il Nav è indicato su una base per azione. Come accennato in precedenza, Vnav
Fmm rimborso e consentono agli investitori di acquistare azioni sulla base del
Nav del fondo per azione, mentre i fondi Cnav presuppongono che un azione
acquistata o rimborsate è sempre del valore di € 1.
4. Chi gestisce i fondi comuni monetari?
Società di gestione del risparmio, che sono o
sponsorizzati da banche o che corrono un Mmf possono operare in modo
indipendente Fmm. Offrire una Mmf, qualsiasi società di gestione del risparmio
autorizzata (sia esso in Organismi di Investimento Collettivo in Valori
Mobiliari ( Oicvm ) o gestori di fondi di investimento alternativi Direttiva (
Aifmd )) ha bisogno di ottenere un permesso separata concessa una volta che il
regolatore competente ha stabilito il rispetto del regolamento Mmf. La grande
maggioranza dei fondi comuni monetari sono banca ha sponsorizzato. Nove dei 10
più grandi gestori di fondi comuni monetari dell´Ue sono sponsorizzati dalle
banche commerciali. Ciò dimostra l´elevato grado di interconnessione tra il
settore bancario e fondi comuni monetari.
Inoltre, le attività di Mmf sono estremamente
concentrati. I 200 più grandi fondi comuni monetari rappresentano oltre il 86%
di tutto il patrimonio in gestione fondi comuni monetari. 22 Fmm gestire gli
asset superiori a € 10 miliardi e il più grande singolo Mmf ha più di € 50
miliardi di asset in gestione.
La maggior parte dei gestori di fondi comuni monetari
non sono, tuttavia, gestire un unico fondo. Gestiscono un portafoglio di
diversi fondi comuni monetari. Quindi un unico gestore in grado di gestire un
portafoglio che vanno fino a € 120 miliardi di euro.
5. Chi investe in fondi comuni monetari?
Per lo più tesorerie aziendali che hanno bisogno di
tenere grandi quantità di denaro a breve termine e che non vogliono mettere
tutto il loro denaro in un conto di deposito unico bancario. Tesorieri
aziendali possono invece investire in fondi comuni monetari che forniscono un
elevato grado di liquidità, la diversificazione e la stabilità del valore che
si combina con un rendimento di mercato.
In Europa, le tesorerie aziendali possono scegliere di
investire sia in Cnav o Vnav Fmm. La rottura tra i due modelli Mmf in Europa è
di circa 50/50.
6. Perché non imprese vogliono mettere il loro denaro
in un conto bancario?
Ingenti somme sono a rischio in caso di insolvenza
della banca. Di conseguenza i clienti aziendali preferiscono investire la loro
liquidità in un portafoglio altamente diversificato di strumenti di Mmf.
Secondo le nuove norme proposte, un Mmf sarebbe
necessario per investire in debito a breve termine emessi da una serie di
finanziarie, governative o di società emittenti. Per i fondi comuni monetari a
breve termine di un singolo emittente non può superare il 5% del patrimonio del
Mmf, mentre un Mmf standard può investire fino al 10% delle sue attività con un
unico emittente.
I fondi comuni monetari sono attualmente il fondo di
investimento solo regolamentato dove contanti può essere investito di un così
alto livello di diversificazione dell´emittente.
Deroghe ai limiti di diversificazione di cui sopra si
applicano solo quando gli strumenti del mercato monetario sono emessi o
garantiti da un ente pubblico, come un governo, una banca centrale o di una
banca pubblica.
7. Perché i fondi comuni monetari è così importante?
I fondi comuni monetari sono una fonte importante di
finanziamento a breve termine per le istituzioni finanziarie, enti e governi.
Ad esempio, quasi il 40% del debito a breve termine emessi dal settore bancario
è detenuto da fondi comuni monetari. Fmm rappresentano un anello fondamentale
riunire la domanda e l´offerta di denaro a breve termine.
Con un patrimonio in gestione di circa € 1 trilione , i fondi comuni monetari
rappresentano circa il 15% del settore dei fondi europei.
8. Qual è il problema con Fcm?
A causa delle loro dimensioni (vedi sopra), i fondi
comuni monetari possono essere rilevanti per il sistema. Se un crolli Mmf, una
fonte di rifinanziamento per le banche e imprese scompare.
I fondi comuni monetari sono fondi di investimento,
con tutti i rischi di mercato inerenti connessi a qualsiasi fondo di
investimento. In condizioni di stress dei mercati, come nel 2007 e 2008, non
potevano sempre mantenere la promessa di rimborsi immediati (di liquidità) e la
conservazione del valore (stabilità). Questo ha portato in alcuni casi a
massicce e improvvise richieste di rimborso da parte di grandi gruppi di
investitori (la cosiddetta ´corsa sul fondo´).
I fondi comuni monetari sono profondamente
interconnessi con il mercato monetario nel suo complesso e con il settore
bancario attraverso gli sponsor delle Fmm. Di conseguenza, il loro fallimento
disordinato può causare conseguenze più ampie, come il contagio all´economia
reale e salvataggio rischi per la loro sponsor e, in ultima analisi, le
autorità pubbliche. Questi problemi possono avere ripercussioni in tutta
l´Unione europea, dal momento che sia gli investimenti in fondi comuni monetari
e investimenti per i fondi comuni monetari sono in gran parte eseguite
attraverso i confini.
9. Qual è il problema con il supporto di sponsor?
I fondi comuni monetari, specialmente quelli che
promettono di riscatto ad un prezzo unitario stabile (Cnav Fmm), storicamente,
hanno fatto affidamento sul capitale discrezionale dai loro sponsor per
mantenere il loro valore patrimoniale netto per azione in tempi di caduta dei
valori patrimoniali. Gli sponsor sono spesso costretti a sostenere i loro Fmm
sponsorizzati per paura che diminuendo il Nav di loro Mmf può innescare un
panico che potrebbe diffondersi in altre imprese dello sponsor. Il sostegno che
lo sponsor fornisce al Mmf può drenare la liquidità, mettendo lo sponsor stesso
a rischio. Per sponsor della banca, il rischio è ancora più grave, perché il
panico potrebbe diffondersi ai depositanti della banca, che potrebbe portare la
banca in default. Per evitare questa catena di eventi negativi, le autorità
pubbliche hanno dovuto intervenire per stabilizzare il settore Mmf.
10. Fanno attualmente le banche accantonare fondi
permettendo loro di stabilizzare il Nav del loro Mmf?
No, il supporto sponsor è del tutto discrezionale e
anche grandi sponsor Mmf non hanno stanziato fondi esplicitamente a
stabilizzare i loro fondi comuni monetari, se necessario. A seconda delle
dimensioni del fondo e la misura della pressione redenzione, supporto sponsor
può raggiungere proporzioni che superano le loro riserve disponibili
facilmente. Questo è il motivo per cui le norme proposte richiedono i fondi Nav
costante per costruire una riserva di liquidità, la cosiddetta ´buffer Nav´.
Dopo un attento esame degli eventi di supporto degli sponsor durante la crisi,
il buffer sarà pari al 3% del patrimonio in gestione del Mmf. Tale importo
rappresenta alcuni scenari di perdita del ´caso peggiore´ empiricamente
osservata.
11. Come funzionerebbero le nuove regole?
Il regolamento proposto prevede:
certi livelli di liquidità giornaliera / settimanale
in modo che il Mmf per essere in grado di soddisfare riscatti degli investitori
( fondi comuni monetari sono obbligati a detenere almeno il 10% del proprio
patrimonio in strumenti che maturano su base giornaliera e di un ulteriore 20%
delle attività che scadono entro una settimana);
un´etichettatura chiara se il fondo è Mmf a breve
termine o di una standard (Fmm breve termine detengono attività con scadenza
residua non superiore a 397 giorni, mentre il limite di maturità corrispondente
per Fcm standard è di 2 anni);
un cuscino di capitale (buffer 3%) per i fondi Nav
costanti che possono essere attivati per sostenere i rimborsi stabili in
tempi di valore delle attività di investimento degli Fcm diminuendo ;
politiche di profilazione della clientela che
contribuiscono ad anticipare grandi riscatti;
alcuni di valutazione del rischio di credito interno
da parte del gestore Mmf per evitare eccessivo affidamento sui rating esterni.
12. A chi sarebbero le nuove regole applicabili e in
che misura?
Le norme proposte si applicano a tutti i fondi che
investono in strumenti del mercato monetario - indipendentemente dal fatto che
i parametri di base del fondo sono disciplinati dalle norme Ucits o se il Mmf
opera come un fondo di investimento alternativo in base alla direttiva sui
gestori di fondi di investimento alternativi (Aifmd ).
In linea con la politica generale di limitare
´eccessivo affidamento´ in di terze parti rating, qualsiasi gestore Mmf è
obbligato a condurre la propria valutazione del credito in base a un insieme di
regole armonizzate. Armonizzare i parametri che devono essere condotte
valutazioni è necessario per evitare l´arbitraggio tra i manager Mmf.
Le regole previste saranno solo impostare un quadro
generale entro il quale i fondi comuni monetari europei si trovano ad operare.
Gli investitori dovranno ancora sopportare i rischi insiti in un investimento
in strumenti del mercato monetario, in particolare il rischio di variazione dei
tassi di interesse (duration), il rischio che le attività detenute in un
declino Mmf in valore e il rischio che i singoli titoli in un Mmf portafoglio
soffre downgrade di credito o addirittura di default. Requisiti di trasparenza
saranno volte a garantire che tutti gli investitori fondi comuni monetari sono
consapevoli di questi rischi.
13. Che cosa è esattamente un buffer?
Ogni Mmf che sceglie di avere un valore stabile del
suo Nav dovrà mettere da parte una riserva di capitale pari al 3% del
patrimonio in gestione. Questa riserva di cassa dovrebbe essere usato come un
tampone, o un cuscino, per compensare le differenze tra il Nav stabile di 1 €
ed i movimenti dei prezzi dei beni contenuti nel portafoglio sottostante.
14. Perché non vietare Fmm Cnav?
Cnav Fmm rappresentano la metà del mercato europeo Mmf
e alcuni investitori preferiscono questa forma particolare di Mmf. L´analisi
indica che alcuni investitori potrebbero smettere di investire in fondi comuni
monetari se Cnav Fmm scompaiono. Questo potrebbe quindi avere delle
ripercussioni negative sulle entità che si basano sulle Fmm per ottenere il
loro finanziamento.
Per questo motivo, vi era la necessità di trovare una
soluzione intermedia che prende la forma di un buffer imposto Cnav Fmm.
15. State seguendo l´approccio internazionale sulla
regolamentazione dei fondi comuni monetari?
Per quanto possibile, cerchiamo di allineamento con il
lavoro internazionale sul sistema bancario ombra, soprattutto con le
raccomandazioni formulate dal Financial Stability Board (Fsb) e il Comitato
europeo per il rischio sistemico (Cers).
Sulla maggior parte delle questioni, come le regole di
liquidità, diversificazione emittente e profilazione dei clienti le proposte
dell´Unione europea cercano di rispecchiare le norme già in vigore negli Stati
Uniti (Securities and Exchange Commissione Rule 2a-7).
Le differenze di approccio potrebbero derivare dal
fatto che l´attuale mercato europeo è strutturato in modo diverso da altre
giurisdizioni. Ad esempio, il mercato europeo non affronta la separazione che
la Sec prevede tra governo Mmf (Mmf che investono almeno il 80% del loro
patrimonio in debito pubblico degli Stati Uniti) e il ´prime´ Mmf (Mmf che
investono in titoli di debito societari).
Mentre le proposte Sec prevedono che i fondi comuni
monetari che sono investiti principalmente in titoli di Stato possono mantenere
i prezzi stabili per azione di redenzione, il cosiddetto ´prime´ Mmf avrebbe
dovuto adottare il modello di pricing Vnav.
Mentre l´Unione europea ha solo una quantità molto
piccola di euro o sterline Mmf governo denominato (rappresentando circa il 3%
del patrimonio gestito nel modello Cnav), la stragrande maggioranza dei Cnavs
attualmente operanti in Europa non può che continuare le operazioni in modo
responsabile, impostando di investire il capitale per eseguire il backup la
promessa di prezzi di rimborso stabile per azione.
16. Quali passaggi precedenti sono stati eseguiti
prima della proposta?
Questa misura è preceduta da un´ampia consultazione
con l´industria del settore, investitori Mmf e altre parti interessate lanciato
da una consultazione generale sulla gestione patrimoniale nel luglio 2012.
La Commissione ha considerato attentamente tutti i
contributi a varie tornate di consultazione e le informazioni fornite nel corso
di tali consultazioni si riflette nella valutazione d´impatto della Commissione
del marzo 2013.
Tale valutazione di impatto considerato diverse
opzioni politiche per garantire la liquidità e la stabilità del Fmm. Essa
conclude che un corpus generale di norme devono applicarsi a tutti i fondi
comuni monetari, mentre i fondi comuni monetari costanti Nav dovrebbero
costruire un buffer sufficiente per eseguire il backup loro promessa di
rimborsare gli investitori a un prezzo costante.
Nota per i redattori
Strumenti del mercato monetario sono strumenti di
debito a breve termine emessi da banche, governi o aziende. Strumenti del
mercato monetario includono buoni del Tesoro, commercial paper, certificati di
deposito e pronti contro termine. Alcuni tipi di cartolarizzazione (quelli che
sono sostenute da debito società o crediti commerciali) possono beneficiare, a
determinate condizioni relative al credito minimo e soglie di liquidità, anche
essere accettati come strumenti del mercato monetario fino a quando la durata
residua dello strumento e le attività sottostanti funziona non superiore a 397
giorni.
Commercial paper è, nota chirografario a breve termine
emessi da una società per soddisfare le esigenze di cassa a breve termine.
Scadenze vanno da una notte a un massimo di 270 giorni. Commercial paper è di
solito emessa da società con elevato merito di credito e venduto con uno sconto
rispetto al valore nominale. Carta commerciale è uno dei principali ´strumenti del
mercato monetario "e una risorsa per gli investimenti ammissibili Mmf.
Certificati di deposito sono i certificati di
risparmio che consente al portatore di percepire interessi. Un certificato di
deposito (Cd) ha un tasso di interesse fisso specificato e viene di solito
emesso da una banca commerciale. I Cd sono ammissibili per investimenti in Fmm.
I pronti contro termine sono una forma di
finanziamento per i commercianti di valori mobiliari. Il commerciante vende
titoli a investitori (come Mmf), di solito su una base durante la notte, e li
riacquista a un prezzo più elevato che riflette il costo del denaro prestito.
Con un contratto di pronti contro termine, i fondi comuni monetari agiscono
come finanziatori a breve termine di cassa.
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IL COMMISSARIO VASSILIOU SOSTIENE L´INIZIATIVA DELLA PRESIDENZA LITUANA DELL´UE PER L´ISTRUZIONE E LA GIOVENTÙ |
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Bruxelles, 5 settembre 2013 - Androulla Vassiliou,
commissario europeo responsabile per l´Istruzione, la cultura, il
multilinguismo e la gioventù, visiterà la Lituania il 5-10 settembre per dare
il proprio sostegno all´iniziativa della Presidenza lituana dell´Ue volta ad
assicurare che un´istruzione di qualità e opportunità per i giovani figurino al
vertice dell´agenda politica. Nel corso della sua visita il commissario
Vassiliou inaugurerà la conferenza dell´Ue sui giovani assieme a Dalia
Grybauskaitė, presidentessa della Lituania, e la conferenza "L´istruzione
superiore europea nel mondo" con il primo ministro Algirdas Butkevicius.
Il commissario incontrerà anche Dainius Pavalkis, ministro dell´Istruzione e
della scienza, Algimanta Pabedinskienė, ministro della Sicurezza sociale e del
lavoro nonché deputati del Seimas (Parlamento).
“Plaudo al fatto che la Presidenza lituana dell´Ue
ribadisca l´importanza dell´istruzione e della gioventù ai fini di una crescita
e di un´occupazione sostenibili”, ha affermato il commissionario Vassiliou.
"Si tratta di un segnale forte nel momento in cui ci prepariamo al lancio
del nuovo programma unionale Erasmus+ che nei prossimi sette anni consentirà a
quattro milioni di giovani europei di studiare, seguire una formazione,
insegnare o fare attività di volontariato all´estero. Mi interessa in
particolare discutere il nuovo programma e le opportunità che esso determinerà
in occasione degli incontri con gli studenti durante la mia visita."
Il 5 settembre il commissario presenzierà a Vilnius
alla conferenza presidenziale su L´istruzione superiore europea nel mondo. La
discussione sarà imperniata sulla nuova strategia della Commissione europea
volta all´internazionalizzazione nell´istruzione superiore che invoca misure
più ardite per rafforzare la cooperazione e la mobilità transfrontaliera
nell´Ue in modo da accrescere la qualità dell´istruzione superiore e
contribuire alla creazione di posti di lavoro e all´innovazione (cfr.
Ip/13/678).
Il commissario Vassiliou ribadirà l´importanza di
sviluppare strategie nazionali e istituzionali omnicomprensive che vadano al di
là della mobilità e comportino nuovi tipi di partenariati. Il commissario
spiegherà come l´Ue intende contribuire a questi obiettivi mediante i programmi
di finanziamento Erasmus+ e Orizzonte 2020. Il 5 settembre il commissario
visiterà anche il Centro scientifico e di comunicazione presso la biblioteca
universitaria di Vilnius.
Il giorno seguente (6 settembre) il commissario incontrerà
a Kaunas gli studenti dell´università Vytautas Magnus e di altre istituzioni
per discutere di Erasmus+, del futuro dell´Europa e del ruolo dell´istruzione e
della formazione per il superamento della crisi attuale.
Le misure volte a migliorare l´inclusione sociale dei
giovani, in particolare quelli disoccupati o non iscritti a corsi di istruzione
o formazione, saranno al centro della conferenza dell´Ue sulla gioventù (9- 12
settembre a Vilnius). Il commissario Vassiliou farà presente che la questione
può essere affrontata efficacemente soltanto coordinando tutti i pertinenti
ambiti politici, compresi quelli dell´istruzione, dell´occupazione e della
sanità, a livello nazionale e unionale. Il commissario riferirà inoltre in
merito a un riesame del "dialogo strutturato" dell´Ue con i giovani,
che consenta a questi di contribuire a configurare le politiche unionali che li
interessano. Circa 100 rappresentanti dei giovani forniranno un feedback in
seguito alle consultazioni intrattenute nei loro Stati membri. L´obiettivo è
pervenire a conclusioni congiunte che dovrebbero essere adottate più avanti nel
corso di quest´anno dai ministri dell´Ue responsabili della gioventù.
Il 9 settembre il commissario Vassiliou incontrerà
anche i deputati del Seimas e inaugurerà una Conferenza sulla leadership
dell´apprendimento (Educational leadership) imperniata sul modo in cui i
direttori delle istituzioni scolastiche possono migliorare la qualità e
l´efficienza delle scuole e degli istituti di formazione. La conferenza prende
le mosse dall´iniziativa della Commissione ‘Ripensare l´istruzione’, che
invitava gli Stati membri a rafforzare il sostegno agli insegnanti, ai
formatori di insegnanti e ai direttori scolastici per migliorare i risultati
dell´apprendimento.
Contesto
Dal 2007 la Lituania ha ricevuto finanziamenti
unionali per un importo di 76 milioni di euro nell´ambito del programma di
apprendimento permanente. In tale importo rientrano 39 milioni di euro di
finanziamenti Erasmus per l´istruzione superiore, 19 milioni di euro per
l´istruzione e la formazione professionali (Leonardo da Vinci), 13 milioni di
euro per la cooperazione tra le scuole primarie e le scuole secondarie
(Comenius), e 5 milioni per l´istruzione degli adulti (Grundtvig). La Lituania
ha ricevuto inoltre dal programma dell´Ue "Gioventù in azione" 16,6
milioni di euro per iniziative destinate alla gioventù. Nel 2011-2012 più di 3
500 studenti lituani hanno ricevuto borse Erasmus per studiare o fare un
tirocinio all´estero, mentre circa 2 000 studenti stranieri si sono recati in
Lituania con le stesse finalità. Nel 2012 più di 6 000 giovani e operatori
giovanili della Lituania hanno partecipato al programma "Gioventù in
azione".
Erasmus+
Erasmus+, il nuovo programma unionale per
l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport dovrebbe essere approvato
dal Parlamento e dal Consiglio questo autunno e verrà avviato nel gennaio 2014.
Esso sostituisce il programma di apprendimento permanente nonché i programmi
unionali per la mobilità educativa internazionale. La sua struttura snellita lo
renderà più efficiente riducendo nel contempo i costi. Con un bilancio totale
di circa 14,5 miliardi di euro esso consentirà a 4 milioni di persone di
studiare, seguire una formazione, fare attività di volontariato o acquisire
un´esperienza lavorativa all´estero nel periodo 2014-2020.
I giovani, che sono stati colpiti in modo
particolarmente duro dalla crisi economica, saranno i principali beneficiari di
Erasmus+. Attualmente, circa 14 milioni di europei dai 15 ai 29 anni sono
disoccupati e non sono iscritti ad un ciclo di istruzione o di formazione
(Neet). I Neet hanno maggiori probabilità di trovarsi in condizioni di povertà
e di esclusione sociale o di avere in futuro prospettive occupazionali non
sicure e di scarsa qualità, di finire nella delinquenza o di avere problemi di
salute mentale o fisica. Nel 2011 la perdita economica derivante dalla
disoccupazione giovanile rappresentava in Europa un costo stimato di 153
miliardi di euro, pari all´1,2% del Pil.
Erasmus+ rafforzerà inoltre la cooperazione
transfrontaliera nel campo dell´istruzione e della formazione, in Europa e
fuori di essa. Le opportunità di cooperazione e di mobilità con i paesi terzi
partner riceveranno un sostegno di 400 milioni di euro all´anno. La dimensione
internazionale di Erasmus+ prenderà le mosse dalla nuova strategia
"L´istruzione superiore europea nel mondo" avviata dalla Commissione
europea l´11 luglio: entro il 2020 vi saranno nel mondo circa 7 milioni di
studenti in mobilità internazionale (rispetto a 4 milioni nel 2010),
provenienti per lo più dall´Asia, dall´America Latina o dal Medio Oriente.
L´europa attira oggi annualmente circa il 45% degli studenti mobili, vale a
dire 1,8 milioni di persone.
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INAUGURATA CAMERA ARBITRALE PALESTINESE, PRESIDENTE REGIONE UMBRIA MARINI: SODDISFAZIONE E ORGOGLIO PER ATTUAZIONE PROGETTO UMBRO |
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Perugia, 5 settembre 2013 - È stata ufficialmente
inaugurata ieri a Ramallah (Territori
Palestinesi) la Camera Arbitrale Palestinese, frutto di un progetto di
cooperazione decentrata, strategico per la costruzione dello Stato palestinese
ed il sostegno allo sviluppo del settore privato, realizzato dalla Regione
Umbria, in collaborazione con il Ministero degli Esteri Italiano.
La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini,
in un messaggio inviato ai partecipanti alla cerimonia di inaugurazione - e
letto agli ospiti dal coordinatore del
progetto Moreno Caporalini - nel confermare l´impegno dell´Umbria per favorire
il processo di pace in Medio Oriente, ha manifestato "la soddisfazione e
l´orgoglio della nostra Regione per l´avanzamento di un progetto umbro il quale
contribuirà al rafforzamento istituzionale dello Stato di Palestina".
"La
presenza del Vice Ministro degli Esteri Lapo Pistelli - ha proseguito la
presidente -, delle Autorità diplomatiche e tecniche italiane, di Nemer Hammad, Consigliere del
Presidente dell´Autorità Palestinese, dei Ministri Palestinesi della Giustizia
e della Economia, delle principali
organizzazioni professionali ed imprenditoriali palestinesi (partner locali) conferisce particolare solennità all´evento e
rappresenta un gradito riconoscimento del valore di un progetto in cui abbiamo
fortemente creduto impegnandovi le nostre energie migliori. Con una Camera
Arbitrale internazionalmente riconosciuta, autonoma ed indipendente, efficiente
ed autorevole, sarà agevolata la possibilità di stabilire relazioni economico
commerciali reciprocamente fruttuose e garantite".
La presidente Marini ha rivolto parole di
ringraziamento anche nei confronti del Capo Progetto, il Direttore Scientifico
espresso dalla Università di Perugia, il
Consolato e l´Utl di Gerusalemme, il
personale di Sviluppumbria (soggetto
attuatore) e quello regionale, i
partner locali e tutti coloro che stanno collaborando alla realizzazione della
Camera Arbitrale.
Un particolare ringraziamento, infine, lo ha espresso
nei confronti del Ministero degli Esteri, che
ha cofinanziato il progetto, e dell´Autorità Nazionale Palestinese
"senza il cui convinto sostegno fin dalla primissima fase - ha concluso la
presidente - non saremmo arrivati fin qui".
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MISE: DL FARE 2, IN CIRCOLAZIONE SOLO UNA BOZZA SUPERATA |
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Roma, 5 settembre 2013 - La bozza del Dl Fare2 diffusa
da un´agenzia stampa è solo una bozza tecnica di lavoro, peraltro ampiamente
superata da ulteriori elaborazioni.
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TOSCANA: I PATTI TERRITORIALI, FRUTTO DI UN GRANDE LAVORO CON I SINDACI |
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Firenze, 5 settembre 2013 – “Stiamo lavorando da sei mesi ai Patti
territoriali, un grosso lavoro frutto di una concertazione locale con i
sindaci, per definire il ruolo di ogni singolo ospedale. La maggior parte dei
Patti territoriali sono già stati siglati, o comunque approvati dalle
Conferenze dei sindaci e in attesa della firma. Stiamo lavorando per concludere
i pochi rimasti”.
L’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni
risponde ai sindaci dei Comuni toscani che ieri hanno partecipato al Consiglio
comunale aperto a Volterra. “I Patti territoriali sono stati costruiti passo
passo con i sindaci, le Asl, l’Uncem – ribadisce l’assessore – E proprio questi
accordi danno la garanzia a questi presidi di avere una prospettiva di
medio-lungo periodo”.
“Ringrazio personalmente i sindaci che hanno
partecipato, per l’enorme lavoro di concertazione – aggiunge ancora Marroni – E
ringrazio anche gli altri, per il contributo che hanno dato alla discussione.
Spero e confido che anche con loro arriveremo a dei risultati concreti. Sono
sempre molto attento a tutte le istanze che vengono dalle comunità locali.
Questi Patti sono anche – sottolinea l’assessore – il frutto del lavoro seguito
alla riorganizzazione del nostro sistema sanitario, portato avanti con grande
determinazione, ma con altrettanta attenzione al territorio. Un lavoro condotto
in accordo con la medicina territoriale, che avrà come risultato 120 Case della
Salute e 500 letti di cure intermedie su tutto il territorio regionale”.
Questi i Patti approvati finora dalle Conferenze dei
sindaci (e molti anche già siglati): Ospedali di Orbetello e Pitigliano, Castel
del Piano, Massa Marittima, Abbadia San Salvatore, Portoferraio, Volterra, San
Marcello, Cortona, Sansepolcro, Bibbiena. E questi i Patti territoriali a cui
si sta ancora lavorando: Valle del Serchio, Pontremoli, Fivizzano (dove si sta
aprendo il Don Gnocchi, un’importante struttura di riabilitazione).
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INCONTRO ANNUALE GIUNTE DELLA PROVINCIA DI BOLZANO E DEL CANTON GRIGIONI A VIPITENO |
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Bolzano, 5 settembre 2013 - Si è tenuto mercoledì 4 settembre, a
Vipiteno l´incontro annuale fra le Giunte della Provincia di Bolzano e del
Cantone svizzero dei Grigioni a Vipiteno. Tra i temi affrontati la macroregione
alpina, la collaborazione fra regioni nell´ambito dei programmi Interreg
Italia-svizzera, il collegamenti ed il turismo invernale.
Le Giunte della Provincia di Bolzano e del Canton
Grigioni collaborano da tempo in vari ambiti. Una volta all´anno vi è la
tradizione di incontrarsi per uno scambio. Dopo la visita della Giunta
altoatesina fatta nel marzo 2012 a Chur , il 4 settembre, a Vipiteno la Giunta
del Cantone svizzero ha reso la visita ai colleghi di Bolzano.
Il presidente della Provincia Luis Durnwalder
accompagnato dai vicepresidenti Richard Theiner e Christian Tommasini, e dagli
assessori Sabina Kasslatter Mur, Florian Mussner, Thomas Widmann, Roberto Bizzo
ed Elmar Pichler Rolle a tavola assieme al presidente della Giunta del Canton
Grigioni Hansjörg Trachsel, ed agli assessori Barbara Janom Steiner, Mario
Cavigelli e Martin Jäger, hanno trattato temi di comune interesse ponendo in
risalto la sempre ottima collaborazione dove eventuali difficoltà sono giunte a
soluzione positiva.
Dopo un breve bilancio sui programmi transfrontalieri
congiunti Interreg Italia-svizzera ed in seno all´Arge Alp, si è parlato anche
di macroregione alpina. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha
ribadito come essa sia un obiettivo congiunto per rafforzare il ruolo delle
regioni alpine in seno all´Unione Europea facendo fronte comune. Tra gli
argomenti trattati vi sono stati concreti esempi di collaborazione, ad esempio
fra strutture ospedaliere o nell´elisoccorso. Parlando in particolare dei
collegamenti è stato sottolineato il buon funzionamento dell´autolinea che
attraverso il passo del Forno collega Malles a Zernez; invece, il progetto per la
realizzazione di un collegamento ferroviario in galleria Val Venosta-canton
Grigioni per il momento non sarebbe praticabile, a causa dei costi e che
pertanto si preferisce puntare su collegamenti con bus perché più vantaggiosi.
Al termine dell´incontro vi è stata la visita alla
ditta "Leitner" di Vipiteno, un´impresa leader a livello
internazionale nel settore degli impianti a fune e della tecnologia ambientale.
I rappresentanti delle due Giunte con l´occasione hanno posto in evidenza il
ruolo di rilievo che il turismo invernale riveste per entrambe le Regioni
affermando di voler ampliare i rapporti in campo economico.
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ACCESSO AI CONCORSI NELLA PA PER CITTADINI STRANIERI, IL COMMENTO DELLA REGIONE EMLIA ROMAGNA |
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Bologna, 5 settembre 2013 – “Un buon segnale di apertura verso il
raggiungimento dei pieni diritti e delle pari opportunità per le persone immigrate”.
Queste le parole dell’assessore regionale alle Politiche sociali, Teresa
Marzocchi, a proposito dell’entrata in vigore della legge europea che apre agli
immigrati, a determinate condizioni, e ai rifugiati il diritto d’accesso al
pubblico impiego. Le leggi 96 del 6 agosto 2013 (“Delega al Governo per il
recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione
europea”) e 97 (”Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti
dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea”) sono state pubblicate sulla
Gazzetta ufficiale del 20 agosto ed entrano in vigore dal, 4 settembre.
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