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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Settembre 2013
L’UE AL VERTICE DEL G20: INTENSIFICARE GLI SFORZI GLOBALI PER RIDARE FIDUCIA SUL PIANO GLOBALE  
 
Bruxelles, 5 settembre 2013 - Iniezione di fiducia nell’economia globale, progressi decisivi nella crescita sostenibile e inclusiva a dimensione mondiale, contrasto del protezionismo, intensificazione della lotta all’evasione e all’elusione fiscali in tutto il mondo: ecco alcuni dei principali risultati attesi dall’imminente vertice del G20. Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy sproneranno in tal senso i loro omologhi del G20 il 5 e 6 settembre, in occasione del vertice di San Pietroburgo in cui rappresenteranno l’Unione europea. In procinto di partire per San Pietroburgo il Presidente Barroso ha dichiarato: “Nella situazione economica globale una cosa è chiara: tutti i leader del G20 devono intensificare gli sforzi a favore della ripresa, della crescita e occupazione, del libero scambio e di una maggiore equità fiscale. Non v’è spazio per l’autocompiacimento e tutti i membri del G20 hanno ancora molto da fare per reiniettare fiducia nell’economia globale. Dal canto mio, sarò chiaro nell’affermare che l’Ue ha rispettato gli impegni assunti a Los Cabos e che proseguirà nell’attuazione del suo insieme completo di politiche, di cui si cominciano a cogliere i frutti.” Il Presidente Van Rompuy ha dichiarato: “L’unione europea si presenta a questo vertice in una situazione economica molto migliore rispetto a quella dell’anno scorso a Los Cabos. La nostra strategia di lotta alla crisi sta dando frutti, ma non per questo smetteremo d’impegnarci costantemente: i rischi e le sfide permangono. La crisi economica ha posto in ancor maggiore evidenza la necessità che tutti paghino la loro equa parte di tasse. A San Pietroburgo l’Unione europea spingerà per progredire nella lotta contro l’evasione fiscale cercando di ottenere il più ampio sostegno possibile per lo scambio automatico di informazioni fiscali.” Sul tavolo dei leader del G20 ci saranno i temi dell’economia globale e della necessità di investire nella crescita e nella creazione di posti di lavoro. L’unione europea ha sostenuto con forza la necessità di porre il tema della crescita e dell’occupazione sul piano mondiale al primissimo posto dell’agenda del G20: il vertice dovrebbe adottare un “Piano d’azione di San Pietroburgo” ambizioso, articolato in un complesso mirato di misure in grado di dare impulso ad una crescita forte, equilibrata e sostenibile. È a tal fine indispensabile il contributo di tutti i membri del G20; quello dell’Unione si fonda sulla strategia globale di politica economica dell’Ue, ossia risanamento di bilancio differenziato e propizio alla crescita associato ad un’azione risoluta d’impulso alla crescita e agli investimenti. Rientrano nella strategia iniziative quali il patto per la crescita e l’occupazione, l’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, il completamento in tempi rapidi dell’unione bancaria, il potenziamento della Banca europea per gli investimenti e molte altre ancora. Sia il miglioramento dell’attività d’impresa e del clima che si respira nel mondo imprenditoriale sia gli ultimi dati sul Pil indicano che nel secondo semestre 2013 l’Europa registra, lentamente ma inequivocabilmente, una lieve ripresa graduale che si prevede si radicherà nel 2014, anche nei paesi più vulnerabili. Riguardo alla riforma della regolamentazione finanziaria, l’Ue ne ribadirà la centralità nei lavori del G20, confermando che l’Europa sta ottenendo su tutti i fronti i risultati attesi. Esorterà i partner del G20 ad impegnarsi per attuare le misure concordate secondo i tempi previsti e in modo efficace, nella prospettiva di colmare le ultime lacune nella disciplina dei mercati finanziari. In tema di sistema bancario ombra e fondi comuni monetari la Commissione europea ha presentato un approccio ambizioso proprio prima del vertice (v. Comunicato stampa del 4 settembre: http://europa.Eu/rapid/press-release_ip-13-812_en.htm). Ci si attende che i leader del G20 proseguano nella via del mutamento del paradigma globale nella lotta all’evasione e all’elusione fiscali. Forte della sua grande competenza ed esperienza (nell’istituzione di un sistema di scambio automatico d’informazioni a dimensione Ue, ad esempio, oppure nella lotta alla pianificazione fiscale aggressiva), l’Ue spingerà affinché lo scambio automatico d’informazioni assurga a norma mondiale e appoggerà, in particolare, qualsiasi iniziativa concorra ad una sua realizzazione in tempi rapidi. L’unione sosterrà con forza anche il piano d’azione dell’Ocse inteso a contrastare nel mondo l’elusione fiscale ad opera delle società, di cui si prevede l’avallo in occasione del vertice del G20. Al vertice si discuterà anche di commercio. Per l’Unione è importante che il G20 trasmetta un segnale forte contro il protezionismo esortando ad un’attuazione più efficace dell’impegno di mantenimento dello status quo assunto a Toronto nel 2010, di cui sarebbe opportuno prorogare la validità ad oltre il 2014. Solo pochi giorni prima del vertice la Commissione europea ha segnalato l’aumento continuo, seppur con ritmi lievemente più lenti rispetto al passato, delle misure protezionistiche tra i membri del G20 e il fatto che non si faccia nulla per smantellare le misure commerciali restrittive (ulteriori informazioni nella relazione della Commissione sulle misure commerciali restrittive, del 2 settembre). Assicurare scambi aperti, equi e liberi è fondamentale per aiutare questa fragile ripresa economica ad acquisire velocità e mantenersi nel tempo. Il G20 dovrebbe altresì trasmettere un segnale politico forte ai negoziatori che stanno preparando la riunione ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) che si terrà in dicembre a Bali, affinché sia possibile raggiungere in tale sede un accordo finale soddisfacente e imperniato sull’agevolazione degli scambi. Riguardo agli accordi commerciali regionali, l’Ue è favorevole ad una maggiore trasparenza in ambito Omc ed insisterà affinché gli accordi commerciali che conclude con i partner non ostacolino l’agenda commerciale multilaterale, bensì la sostengano. I leader del G20 discuteranno infine anche di occupazione, sviluppo, contrasto della corruzione, nonché energia e clima. Contesto - Il primo vertice G20 dei capi di Stato e di governo si è tenuto a Washington nel novembre 2008, a coronamento dell’iniziativa congiunta Ue-usa volta ad affrontare con efficacia la crisi finanziaria mondiale. Da allora il G20 si è affermato come consesso di primo piano sulla cooperazione economica internazionale, con incontri annuali o addirittura semestrali tra i leader. Nel 2014 il vertice si svolgerà in Australia. Sono membri del G20 l’Unione europea e i 19 paesi seguenti: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Repubblica di Corea, Russia, Stati Uniti, Sud Africa e Turchia. A livello di vertice l’Unione europea è rappresentata dal Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e dal Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. In linea con la tradizione, che autorizza la presenza di paesi ospiti ai vertici, la presidenza russa del G20 ha invitato ufficialmente i paesi seguenti: Spagna (ospite fisso), Etiopia (che nel 2013 presiede l’Unione africana), Senegal (che nel 2013 presiede il Nuovo partenariato per lo sviluppo dell’Africa - Nepad), Kazakhstan (membro dell’unione doganale Eurasec e della Comunità di Stati indipendenti), Brunei (che nel 2013 presiede l’Asean) e Singapore (che presiede il Comitato monetario e finanziario internazionale dell’Fmi e il Gruppo di governance mondiale (3G)). Sono altresì invitate le seguenti organizzazioni internazionali: Consiglio per la stabilità finanziaria (Fsb), Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), Fondo monetario internazionale (Fmi), Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (Ocse), Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), Banca mondiale (Bm) e Organizzazione mondiale del commercio (Omc). Come in passato, a margine del vertice sono organizzati alcuni eventi correlati (quali B20, L20, C20 e Y20) che coinvolgono vari portatori d’interesse del mondo dell’impresa, del sindacato, della società civile e dei giovani. Http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/president/g20/stpetersburg/#22  
   
   
L´UNIONE EUROPEA E LO STATO DI DIRITTO - E DOPO?  
 
Bruxelles, 5 Settembre 2013 – Di seguito i Messaggi Principali di Viviane Reding Vice-presidente della Commissione europea, commissario Ue alla Giustizia, lanciati ieri al Centro per la politica europea Studi. L´unione è una costruzione unica, in quanto non è abbinato con la forza, da un esercito comune o di una forza di polizia comune, ma solo con la forza dello Stato di diritto - una "Comunità basata sullo stato di diritto", in cui tutti gli Stati membri devono essere interessato se ci sono delle carenze nella indipendenza, l´efficienza e la qualità del sistema giudiziario in un altro Stato membro . In parallelo alla crisi economica e finanziaria, anche noi siamo stati confrontati in diverse occasioni con un vero e proprio "stato di diritto" crisi. Tra questi in particolare la crisi Rom in Francia nell´estate del 2010, la crisi ungherese che ha iniziato alla fine del 2011, e la regola rumeno di crisi legge , nell´estate del 2012. In tutti questi casi, la Commissione è intervenuta dopo la riflessione e, talvolta intense discussioni interne, in parte con parole forti, a volte con lettere, e, talvolta, con una procedura d´infrazione. Noi abbiamo sempre agito sulla base delle competenze che ci ha dato la legislazione Ue trattati e secondaria adottati a norma dei trattati, suddivisi direttiva sulla libera circolazione dell´Ue nel caso della Francia, la nostra legislazione antidiscriminazione nel caso dell´Ungheria o di specifici poteri nell´ambito del meccanismo di cooperazione e verifica nel caso della Romania. Che cosa dovrebbero i principi guida di una futura norma di meccanismo di diritto essere? In primo luogo, dovrebbe essere legittimo: Perché il peggior risultato di una nuova regola di meccanismo di legge sarebbe se lascia la Commissione istituzionalmente danneggiato, ed elimina quindi l´unica istituzione al momento generalmente accettata come essere in grado di affrontare con una regola di crisi legge. In secondo luogo, abbiamo bisogno di attingere alle competenze necessarie per eseguire il backup l´azione della Commissione sullo Stato di diritto. L´ue Giustizia quadro di valutazione adottata dalla Commissione all´inizio di quest´anno, è un primo strumento per fornire dati comparativi che valutano la qualità, l´indipendenza e l´efficienza dei sistemi giudiziari nazionali. Potrebbe diventare la base per uno strumento più completo in futuro. In terzo luogo, quando la difesa dello stato di diritto, dobbiamo garantire l´ uguaglianza degli Stati membri. Ogni nuovo strumento per salvaguardare lo stato di diritto deve essere applicabile e allo stesso modo - sulla stessa soglia di una minaccia grave e sistematico al Stato di diritto - a tutti gli Stati membri, grandi o piccole, del Nord o del Sud, Est o Ovest. La via da percorrere: vedo il modo migliore di procedere come un approccio in due fasi. Il primo passo sarebbe quello di sfruttare la potenzialità già dai trattati esistenti , al fine di sviluppare un meccanismo migliorato per la gestione di un futuro stato di crisi del diritto. Credo che potremmo adottare un approccio simile per Articolo 7 Procedure come nella procedura di infrazione della Commissione, dando "diffida" a uno Stato membro in cui abbiamo ragione di credere che una regola sistemica della crisi legge è in via di sviluppo. Un secondo passo potrebbe essere quello di ancorare una solida base per una regola di vasta portata più di meccanismo di legge, che dovrebbe includere un monitoraggio più dettagliato e poteri sanzionatori per la Commissione, in una modifica del trattato . Potevo immaginare che vi presentiamo diverse opzioni per tale meccanismo: quelle più pragmatiche, come pure quelli più ambiziosi, come l´abbassamento delle soglie molto elevate per l´attivazione almeno la prima fase della procedura di cui all´articolo 7; l´ampliamento dei poteri del fondamentale Agenzia per i diritti, o di abolire l´articolo 51 della nostra Carta dei diritti fondamentali, in modo da rendere tutti i diritti fondamentali direttamente applicabili negli Stati membri. Credo che dovremmo essere almeno altrettanto ambizioso quando si parla di stato di diritto e dei diritti fondamentali , come l´Unione europea attualmente è con la costruzione di nuovi meccanismi finanziari di solidarietà, regole fiscali comuni e unione bancaria . Perché mentre le banche ei bilanci sono certamente molto importante per la nostra economia, l´Europa è molto più che le banche e le tasche.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: IN DIRETTA - I DEPUTATI INTERROGANO IL PRESIDENTE DELL´EUROGRUPPO  
 
Bruxelles, 5 settembre 2013 - Crisi, disoccupazione, riforme economiche e fiscali. E un ipotetico terzo piano di salvataggio per la Grecia saranno in agenda il 5 settembre durante un confronto tra i deputati e Jeroen Dijsselbloem, il presidente dell´Eurogruppo e il ministro delle Finanze olandese. Segui il dibattito in diretta dalle ore 9. Http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/committees/video?event=20130905-0900-committee-econ Durante l´incontro i membri della commissione agli Affari economici si confronteranno sulle raccomandazioni relative ai singoli Stati membri adottate in luglio dal Consiglio. Sarà anche analizzato il lavoro svolto dall´Eurogruppo, l´organo che riunisce i ministri delle finanze di tutti gli Stati membri che hanno adottato l´euro. I deputati incontrano due volte all´anno il presidente dell´Eurogruppo, all´inizio di gennaio e di settembre. Clicca sul link sulla colonna di destra per seguire l´evento in diretta.  
   
   
FORUM DELLA SOCIETÀ CIVILE: IL RAFFORZAMENTO DEL RUOLO DELLE DONNE NEL MEDITERRANEO DEL SUD  
 
Bruxelles, 5 Settembre 2013 – A seguire l’interento di ieri di Štefan Füle Commissario europeo per l´allargamento e la politica di vicinato: “Signore e signori, Sono lieto di avere l´opportunità di parlare con voi oggi e ringrazio di cuore per questo invito. La prossima settimana, i ministri euromediterranei si riuniranno a Parigi per la terza riunione ministeriale dedicata alle donne in sette anni. Ciò sottolinea l´importanza del tema, come fa la vostra presenza qui oggi. Il vicinato meridionale non provoca molti titoli ottimistiche nei media globali di oggi. Il catalogo di morti, distruzione, oltraggi e abusi deve più ai secoli più oscuri della storia piuttosto che la prospettiva di speranza ispirata dalle rivolte coraggiosi da gennaio 2011. Come molti paesi europei hanno anche imparato, ci sono molte deviazioni e delusioni sulla strada della democrazia. A volte sarebbe più facile per permettere la disperazione di prendere in consegna, e tuttavia, come Martin Luther King ha detto: "Dobbiamo accettare la delusione finita, ma mai perdere la speranza infinita." Passando al tema del forum di oggi, vorrei iniziare con tre osservazioni: In primo luogo, le donne continuano a essere in prima linea dei movimenti di protesta che hanno scosso la regione dal 2011, chiedendo la libertà, l´uguaglianza e la giustizia. Hanno pagato un prezzo alto per il loro coinvolgimento. Il catalogo ha riferito di stupri, abusi e punizioni, spesso svolte in pubblico, è un´oscenità che non può essere tollerato da ogni società. In secondo luogo, le donne devono essere in grado di svolgere pienamente il loro ruolo nel costruire il futuro dei loro paesi. La partecipazione delle donne alla vita pubblica, politica ed economica, in condizioni di parità con gli uomini, è uno dei valori primari a cuore della primavera araba. In terzo luogo, nella regione di donne del Mediterraneo meridionale hanno espresso il loro bisogno di sostegno per aiutarli a capitalizzare le opportunità derivanti dalla primavera araba. Ciò include l´apertura di spazi che permetta loro di contribuire pienamente a plasmare il futuro dei loro paesi. Al centro di questi sforzi è sostenere l´emancipazione politica, sociale ed economica delle donne nella regione, in particolare i più poveri ed emarginati, di uscire dalla povertà e di provvedere a se stessi e alle loro famiglie. Anche se la situazione delle donne è diversa tra i paesi della regione, ci sono alcuni problemi comuni, tra cui: un alto livello di violenza e di discriminazione contro le donne; significativi differenziali retributivi di genere, e molto bassa rappresentanza delle donne nella vita politica ed economica. Mentre molti paesi hanno leggi nominali uguaglianza, l´applicazione e il rispetto di queste leggi sono spesso inefficaci. La sfida è quella di garantire e mantenere la partecipazione delle donne nei processi politici nel Mediterraneo meridionale. E ´fondamentale che siano state adottate misure per stabilire la parità di diritti tra uomini e donne per quanto il fondamento delle società democratiche. Vorrei sottolineare qui che l´Unione europea ha risposto ai cambiamenti regionali rafforzando il sostegno e la cooperazione per migliorare, non solo la partecipazione delle donne alla vita sociale e politica, ma anche di permettere economicamente. È senza dubbio di avere letto le nostre varie comunicazioni congiunte che seguirono sulla scia delle rivolte arabe e hanno notato l´importanza che attribuiamo alla parità di genere nei nostri programmi e gli aspetti di genere dei ruoli centrali giocheremo nel sostenere che il supporto. Il nostro sostegno specifico totale per le questioni di genere nella regione del Mediterraneo meridionale al momento amoun ts a quasi € 91.000.000, di cui circa € 73.000.000 sono implementate a livello bilaterale e € 17.000.000 a livello regionale. Permettetemi ora di sottolineare solo alcuni esempi concreti di sostegno stiamo fornendo per migliorare la situazione delle donne nella regione: In Marocco, un programma di sostegno € 45.000.000 sulla "promozione della parità tra uomini e donne" mira a sostenere le politiche del governo e di contribuire all´attuazione pratica dei principi dei diritti delle donne e della parità di trattamento che sono stati inclusi nella costituzione marocchina nel luglio 2011. Il programma affronta le riforme legali di realizzare i principi e le misure concrete per garantire la protezione delle donne. In Egitto, nonostante le difficoltà subite dalle organizzazioni della società civile ci sono 9 borse di studio per un totale di più di 3.000.000 €, che rappresenta il 23% del sostegno in corso per la società civile egiziana. Attraverso questo pacchetto, l´Unione europea sta lavorando direttamente con le organizzazioni della società civile affrontano gli ostacoli politici, religiosi, culturali e sociali che ostacolano le donne il pieno godimento dei loro diritti. Inoltre, la delegazione dell´Unione europea ha recentemente firmato un progetto di 4.000.000 € che mira a rafforzare i diritti delle donne e che sarà attuato da Un Women. I nostri programmi tematici su questioni di genere riescono 9 borse di studio regionali per un totale di quasi 7.000.000 € che si occupano di: promozione dei diritti delle donne; promozione della parità di genere nelle politiche relative alla giustizia di transizione e maggiore rispetto dei diritti della donna e dell´uguaglianza di genere. La società civile ha dedicato 33.000.000 € per il Mediterraneo del Sud dal 2011. Questo programma si concentra sullo sviluppo delle capacità e delle competenze dei giovani e delle donne per consentire loro di diventare attori efficaci nel processo decisionale e di dialogo politico. C´è anche un nuovo programma regionale di € 8,2 milioni, con un 85% di co-finanziamento da parte dell´Ue al fine di potere alle donne politicamente ed economicamente, oltre che a migliorare le conoscenze regionali sui diritti delle donne, che è attualmente in corso di attuazione da parte delle donne delle Nazioni Unite attraverso la regione. Questi sono solo alcuni esempi delle attuali sostegno dell´Unione europea. È, senza dubbio, avrà altri suggerimenti dopo che le vostre deliberazioni qui a Bruxelles. E non vediamo l´ora di sentirli a Parigi la prossima settimana, quando si effettua la presentazione alla riunione ministeriale. Tra i risultati di una recente valutazione del sostegno dell´Unione europea per i due quartieri sono raccomandazioni specifiche riguardanti le nostre relazioni con la società civile. Questi sottolineano la necessità di costruire un nuovo dialogo nel sud, di creare meccanismi per migliorare la rappresentatività e la comunicazione delle organizzazioni della società civile. Questo è quello che ho incaricato i miei servizi da fare, e io sono felice di comunicare che stanno facendo buoni progressi e consulenza con voi lungo il cammino. E non vedo l´ora di darvi il benvenuto ritorno a Bruxelles all´inizio del prossimo anno, quando siamo in grado di lanciare insieme questa iniziativa in un grande forum della società civile. Ma torniamo al forum di oggi, probabilmente avete già analizzato la risposta dell´Unione europea a eventi nella regione e ha esaminato criticamente il nostro sostegno, in particolare il sostegno alle fasce più deboli dei settori. Questo è il tuo ruolo, e la nostra responsabilità non è solo quello di prendere nota delle vostre scoperte, ma, ove possibile, di agire su di essi. Questa volta stiamo discutendo il ruolo delle donne. Torneremo di nuovo insieme appena sotto i formati simili a discutere aspetti del commercio, dell´energia, dei trasporti e di altri settori. Con il vostro impegno e il nostro sostegno, siamo in grado di contribuire ad accelerare le necessarie riforme politiche, legali e sociali in grado di garantire uno sviluppo equilibrato ed equo della regione. Il successo della transizione verso la democrazia sostenibile nel Mediterraneo del Sud è una priorità per l´Unione europea, come sono sicuro che è per voi. Signore e signori, Non possiamo ignorare ciò che sta accadendo nel nostro quartiere più vicino. Né si può ignorare che la gente ci guardano all´Europa come fonte di sostegno e ispirazione per le riforme. Ecco perché è così importante per noi mantenere il nostro impegno nel vicinato, un impegno che deve abbracciare tutti i settori della società. Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
ARGINARE I RISCHI INSITI NEL SISTEMA BANCARIO OMBRA: LA TABELLA DI MARCIA DELLA COMMISSIONE  
 
Bruxelles, 5 settembre 2013 - Ieri la Commissione ha adottato una comunicazione sul sistema bancario ombra e proposto nuove regole sui fondi comuni monetari (Fcm). La comunicazione, che s´iscrive nella scia del Libro verde sul sistema bancario ombra dello scorso anno (Ip/12/253), riepiloga le iniziative finora attuate dalla Commissione in questo importante settore e prospetta le ulteriori azioni possibili. È stata presentata ieri la prima di queste azioni, ossia la proposta di nuova regolamentazione dei fondi comuni monetari, volta ad assicurare, rafforzandone il profilo di liquidità e la stabilità, che questi siano in grado di resistere meglio alle sollecitazioni al riscatto in situazioni di mercati sotto pressione. Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno e i servizi, ha dichiarato: "Dopo aver realizzato la regolamentazione globale delle banche e dei mercati, dobbiamo ora affrontare la questione dei rischi insiti nel sistema bancario ombra. Il sistema svolge una funzione importante nel finanziamento dell´economia reale e dobbiamo avere cura a che sia trasparente e impedire che i benefici ottenuti rafforzando alcuni soggetti e mercati finanziari siano sminuiti perché i rischi sono trasferiti verso settori meno regolamentati." Contesto Il sistema bancario ombra è il sistema di intermediazione creditizia costituito da entità e attività operanti al di fuori del normale sistema bancario. Seppur non regolamentate alla stregua delle banche, le banche del sistema ombra si dedicano ad attività di natura bancaria. Una stima approssimativa del Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board – Fsb) quantifica in circa 51 000 miliardi di euro il volume del sistema bancario ombra nel 2011, pari al 25-30% dell’intero sistema finanziario e alla metà delle attività bancarie: il settore ha quindi importanza sistemica nella finanza europea. Fin dagli albori della crisi finanziaria nel 2007 la Commissione europea ha avviato una riforma globale del settore dei servizi finanziari in Europa, nell´intento di conferirgli solidità e stabilità, caratteristiche indispensabili per l´economia reale, colmandone le lacune e carenze emerse con la crisi. Occorre impedire che i rischi si accumulino invece nel settore bancario ombra perché, tra l´altro, la nuova disciplina delle attività bancarie potrebbe spingerne alcune verso la sfera meno regolamentata del settore ombra. I fondi comuni monetari sono un’importante fonte di finanziamenti a breve termine per gli enti finanziari, le società e le amministrazioni pubbliche, basti considerare che detengono in Europa circa il 22% dei titoli di debito a breve termine emessi da amministrazioni o società e il 38% di quelli emessi dal settore bancario. Data l´interconnessione sistemica che lega gli Fcm con il settore bancario e la finanza societaria e pubblica, il loro funzionamento ha costituito il fulcro delle iniziative internazionali sul sistema bancario ombra. Caratteristiche salienti della comunicazione odierna sul sistema bancario ombra e della proposta di regolamento sui fondi comuni monetari La comunicazione illustra gli aspetti da esaminare in relazione al sistema bancario ombra ed espone le misure già attuate per assorbirne i rischi, quali le norme che disciplinano le attività dei fondi speculativi (hedge fund) (v. Memo/10/572) e che rafforzano i rapporti fra le banche e i soggetti non regolamentati (le disposizioni relative alle esposizioni inerenti a cartolarizzazioni contenute nella normativa riveduta sui requisiti patrimoniali –Memo/13/272). La comunicazione individua le priorità per le quali la Commissione intende prendere iniziative: · definizione di un quadro per i fondi comuni monetari: le nuove regole proposte oggi (Memo/13/764), che riguardano i fondi comuni monetari domiciliati o venduti in Europa, mirano a migliorare il profilo di liquidità e la stabilità di tali Fcm. · Gestione della liquidità – La proposta impone agli Fcm di detenere tra le attività in portafoglio almeno un 10% a scadenza giornaliera e un altro 20% a scadenza settimanale, in modo da poter essere in grado di rimborsare gli investitori che intendono riscattare la loro quota con un preavviso breve. Per evitare che un dato emittente rappresenti una percentuale eccessiva nel valore patrimoniale netto (Nav) di un Fcm, l´esposizione nei confronti di un unico emittente è limitata al 5% del portafoglio dell´Fcm (in valore) e al 10% per gli Fcm standard. · Stabilità – In considerazione della propensione degli Fcm a Nav costante a chiedere il sostegno del promotore per stabilizzare i rimborsi al valore nominale, le nuove regole impongono ai fondi di tale tipo di costituire una riserva patrimoniale prestabilita, da attivare a sostegno della stabilità dei rimborsi nei momenti in cui il cui il valore delle attività d´investimento dell´Fcm diminuisce; · trasparenza del sistema bancario ombra: per essere in grado di monitorare i rischi in modo efficace e intervenire quando necessario, è essenziale raccogliere dati dettagliati, attendibili e completi nel settore; · normativa sugli strumenti finanziari e rischi associati con le operazioni di finanziamento tramite titoli (principalmente sotto forma di prestito di titoli e operazioni di pronti contro termine): si tratta di operazioni che possono contribuire a un aumento della leva finanziaria e rafforzare la prociclicità del sistema finanziario, che diventa quindi vulnerabile alle "corse allo sportello" e all´improvvisa riduzione della leva finanziaria. Inoltre, la mancanza di trasparenza di questi mercati rende difficile individuare i diritti di proprietà (chi possiede cosa?), monitorare la concentrazione del rischio e individuare le controparti (chi è esposto nei confronti di chi?); · definizione di un quadro per le interazioni con le banche: l’elevato livello di interconnessione tra il sistema bancario ombra e il restante settore finanziario, in particolare il normale sistema bancario, costituisce un fattore importante di rischio di contagio, che potrebbe essere arginato, in particolare, mediante l’inasprimento delle regole prudenziali applicate alle banche nei loro rapporti con entità finanziarie non regolamentate. Per far fronte in maniera adeguata ai rischi specifici si presterà altresì particolare attenzione al regime di vigilanza applicabile alle entità e attività del sistema bancario ombra. Sarà invece necessario approfondire l´analisi di altri aspetti, quali la definizione degli strumenti di risoluzione delle crisi per gli istituti finanziari non bancari e la riforma strutturale del sistema bancario, che saranno quindi precisati in un secondo tempo. In ultima analisi, l’obiettivo è garantire che il settore finanziario sia coperto dai potenziali rischi sistemici e che siano limitate le possibilità di arbitraggio regolamentare, allo scopo di rafforzare l’integrità del mercato e di accrescere la fiducia dei risparmiatori e dei consumatori. La comunicazione della Commissione è in linea con le raccomandazioni del Consiglio per la stabilità finanziaria, che saranno avallate dai leader del G20 nel vertice di San Pietroburgo del 5-6 settembre 2013. Cfr. Anche Memo/13/763 (sistema bancario ombra) e Memo/13/764 (fondi comuni monetari). Per ulteriori informazioni http://ec.Europa.eu/internal_market/finances/shadow-banking/index_en.htm http://ec.Europa.eu/internal_market/investment/money-market-funds/index_en.htm  
   
   
INFORMAZIONI SUL SISTEMA BANCARIO OMBRA: LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI  
 
Bruxelles, 5 settembre 2013 - 1. Che cosa è il sistema bancario ombra? Bancario ombra c un essere definito come un sistema di intermediazione creditizia che coinvolge entità e attività al di fuori del sistema bancario regolare. Banche ombra non sono regolamentati come le banche, anche se le loro operazioni sono come quelli delle banche, in quanto: Prendere in fondi simili ai depositi; Lend per lunghi periodi e prendere in depositi che sono disponibili immediatamente (noto come maturità e / o trasformazione di liquidità); Affronta il rischio del debitore non essere in grado di rimborsare, e Utilizzare denaro preso a prestito, direttamente o indirettamente, per acquistare altri beni. Essi possono includere le entità ad hoc come veicoli di cartolarizzazione o condotti, fondi del mercato monetario, fondi d´investimento che forniscono credito o utilizzano la leva finanziaria, come alcuni hedge fund o fondi di private equity e gli enti finanziari che forniscono garanzie di credito o di credito, che non sono regolamentati come banche o determinato di assicurazione o di riassicurazione che emettono o prodotti di credito di garanzia. Ombra bancario anche le attività , in particolare di cartolarizzazione, prestito titoli e operazioni di pronti contro termine, che costituiscono una fonte importante di finanziamento per gli enti finanziari. 2. Perché vi è la necessità di affrontare bancario ombra? Il settore bancario ombra ha bisogno di essere meglio monitorata a causa delle sue dimensioni, i suoi stretti legami con il settore finanziario regolamentato e dei rischi sistemici che essa può porre. Vi è anche una particolare necessità di evitare che il sistema bancario ombra di essere utilizzato per l´arbitraggio regolamentare. Oltre ai rischi associati a eludere le regole e il fatto che queste entità / attività del sistema bancario ombra può portare ad alti livelli di debito in fase di costruzione nel settore finanziario, le autorità dovrebbero monitorare questo settore, per due motivi principali: 1. Il primo fattore è formato . Anche se non è del tutto esatto, le stime delle dimensioni del sistema bancario ombra, sia in termini assoluti che come quota del settore finanziario globale, indicano che alcuni dei suoi componenti potrebbero essere sistemicamente significativi. Gli studi più recenti da parte del Fsb 1 indicano che le attività del sistema bancario ombra aggregati, che si riflette nella categoria statistica ´di altri intermediari finanziari, sono circa la metà delle dimensioni del sistema bancario regolamentato. Nonostante il fatto che le attività del sistema bancario ombra sono leggermente diminuite dal 2008, la cifra globale nel 2011 è stato di € 51000000000000. In termini di distribuzione geografica, la quota maggiore è concentrata negli Stati Uniti (circa € 17500000000000) e in Europa (zona euro con 16800000000000 € e il Regno Unito con circa € 6 . 8.000 miliardi) 2. Il secondo fattore che aumenta il rischio è l´elevato livello di interconnessione tra il sistema bancario ombra e il settore regolamentato, in particolare il sistema bancario. Qualsiasi debolezza che è mal gestita o la destabilizzazione di un ente importante nel sistema bancario ombra potrebbe innescare un´ondata di contagio che interesserebbe i settori soggetti alle norme prudenziali più elevati. 3. In che modo la Commissione affrontare rischi inerenti al sistema bancario ombra? Mentre il concetto di ´sistema bancario ombra´ solo recentemente è stato formalmente definito nelle discussioni del G20, i rischi ad essa non sono nuovi. La Commissione ha già realizzato, o ha in corso di attuazione, una serie di misure volte a fornire un quadro migliore per questi rischi, come ad esempio le norme armonizzate applicabili a copertura di attività del fondo 2 e rafforzando il rapporto tra le banche e gli attori non regolamentati. 3 4. Chi trarrà beneficio dalle misure delineate nella comunicazione? Il principale beneficiario di una migliore regolamentazione è la società nel suo complesso. In ultima analisi, la prevenzione del rischio sistemico in fase di creazione da parte del settore finanziario aumenterà la stabilità ed evitare le situazioni in cui gli stati, i governi ei cittadini sono responsabili per riparare i danni al sistema finanziario. 5. Quali sono i tempi per le misure indicate nella comunicazione? La prima misura da adottare è la proposta di regolamento sui fondi del mercato monetario presentati oggi insieme a questa comunicazione (cfr. Memo/13/764 ). Altre misure seguiranno al più presto possibile. Tutte le date menzionate nel testo della comunicazione sono indicativi. 6. Perché ora? Qualora la Commissione non aspettare fino a quando sarà a regime la riforma del settore finanziario regolamentato? La crisi finanziaria, in particolare nel 2007 e nel 2008, ha evidenziato la necessità di migliorare la regolamentazione e il monitoraggio al di fuori del settore bancario regolamentato, in quanto il volume delle operazioni effettuate al di fuori del settore bancario del nucleo era aumentato enormemente e rischi risulta potrebbe essere sistemica. La Commissione ha lavorato sulle misure in questo campo dal 2010 e che è importante agire subito. Le misure che saranno messe in atto rispondere ai rischi identificati in passato, ma sono anche pro-attivo, al fine di fare in modo che le nuove attività o tecniche non creino rischi sistemici. Le misure annunciate sono inoltre pienamente compatibili con le altre misure adottate. Anche il Parlamento europeo ha adottato una relazione di iniziativa sul sistema bancario ombra , nel novembre 2012. 7. Perché è necessaria in vista del corso profonda riforma del settore finanziario regolamentazione supplementare? La Commissione ha intrapreso la più grande riforma mai di regolamentazione dei servizi finanziari con l´obiettivo di ripristinare la salute e la stabilità sostenibile per il settore. L´approccio consiste di affrontare tutti i rischi finanziari e di garantire che i benefici ottenuti rafforzando alcuni attori ei mercati non sono diminuiti dai rischi finanziari che desiderano migrare a settori meno regolamentati. Camera per l´arbitraggio normativo deve essere evitato in tutti i casi. Pertanto, è necessario rafforzare la regolamentazione, anche al di fuori del settore bancario regolamentato. 8. In che modo la comunicazione in sintonia con il lavoro a livello internazionale? I mercati finanziari sono globali, quindi i rischi sistemici creati da entità del sistema bancario ombra e le attività devono essere affrontati in maniera coordinata a livello internazionale. La Commissione sta quindi seguendo molto da vicino il lavoro del Financial Stability Board (Fsb), che ha il compito di identificare i rischi e la possibilità di presentare raccomandazioni riguardanti tali rischi. Tutte le principali giurisdizioni sono membri del Fsb e stanno lavorando con il Fsb a mettere un quadro internazionale armonizzato a posto. Dal 2011, la Commissione ha partecipato attivamente ai lavori del Fsb concentrandosi sul sistema bancario ombra. Le proposte della Commissione sono pienamente in linea con le raccomandazioni emanate finora a livello internazionale. Finali raccomandazioni politiche dell´Fsb dovranno essere approvati dai leader del G20 a San Pietroburgo il 5-6 settembre 2013. 9. Quali sono gli elementi principali della comunicazione di oggi? La presente comunicazione fornisce una panoramica completa di misure della Commissione affrontare il rischio sistemico esistente e potenziale nell´ambito del sistema bancario ombra. Spiega in dettaglio le misure già intraprese quell´indirizzo alcuni elementi di tali rischi, come ad esempio misure volte a enti finanziari e delle misure adottate per rafforzare l´integrità del mercato. Mentre loro non si occupano di tutti i rischi, le riforme attuate attraverso i requisiti riveduti sulle banche in Europa consentono di stabilire regole più chiare per il sistema bancario ombra (regolamentazione indiretta). Queste misure riguardano i requisiti normativi imposti sulle transazioni concluse tra le banche e le loro controparti finanziarie e le norme sul consolidamento di rischio. Altre misure già in corso includono i requisiti normativi aggiuntivi per le compagnie di assicurazione, un quadro armonizzato per i gestori di fondi di investimento alternativi ( Aifmd ), un quadro di riferimento per gli strumenti di trasferimento del rischio (noto come Emir - Regolamento europeo per le infrastrutture di mercato), rafforzati meccanismi di cartolarizzazione e di un quadro rafforzato per il credito agenzie di rating ( Cra ). Inoltre, la comunicazione fornisce una panoramica delle misure supplementari che forniscono un quadro di riferimento per i rischi connessi con il sistema bancario ombra. Questi includono l´aumento della trasparenza del settore bancario ombra, il miglioramento del quadro per alcuni fondi di investimento, riducendo i rischi associati ai titoli operazioni di finanziamento, rafforzare il quadro prudenziale bancario, al fine di limitare il contagio e rischi di arbitraggio e di supervisione del settore bancario ombra in modo più efficace. Al fine di aumentare la trasparenza, la comunicazione propone di: integrare le iniziative in materia di raccolta e scambio di dati; lo sviluppo di repository centrale per i derivati ​​nel quadro di Emir e la revisione della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari (Mifid) (vedi Ip/11/1219 ); attuazione della Legal Entity Identifier (Lei), un´iniziativa istituita dal Fsb; aumentando la trasparenza dei titoli di operazioni di finanziamento. Oltre alla proposta sui fondi del mercato monetario, la comunicazione indica che un quadro rafforzato per alcuni fondi di investimento potrebbe essere attuato rafforzando il quadro normativo degli Oicvm. Altri elementi della comunicazione includono la riduzione dei rischi associati ai titoli operazioni di finanziamento, un progetto la Commissione ha già lavorato per un certo tempo. Una proposta seguirà nei prossimi mesi. La comunicazione suggerisce di completare le norme prudenziali applicabili alle banche nelle loro operazioni con entità finanziarie non regolamentate al fine di ridurre i rischi di contagio e potenzialmente estensione del campo di applicazione delle norme prudenziali, al fine di ridurre i rischi di arbitraggio. Infine, il miglioramento della vigilanza a livello nazionale ed europeo dovrebbe contribuire a monitorare questo settore dinamico e diversificato e aiutare a prevenire l´accumulo di (sistemica) rischi. 10. Che lavoro preparatorio è stato fatto prima di venire con questa comunicazione? Questa comunicazione è stata preceduta da un´ampia consultazione con i soggetti del settore e le parti interessate nel lontano 2010. Un apposito gruppo di lavoro è stato istituito sotto gli auspici del Comitato per i servizi finanziari. Un Libro verde è stato pubblicato nel 2012, che ha lanciato una consultazione pubblica. La Commissione ha organizzato una conferenza pubblica a Bruxelles il 27 aprile 2012. La Commissione ha pubblicato una sintesi dei contributi ricevuti nel quadro della consultazione pubblica nel dicembre 2012.  
   
   
PROPOSTE NUOVE REGOLE PER I FONDI DEL MERCATO MONETARIO - DOMANDE FREQUENTI  
 
Bruxelles, 5 settembre 2013 - 1. Che cosa è un fondo monetario? Un fondo monetario (Mmf) è un fondo comune che investe in debito a breve termine, quali strumenti del mercato monetario emessi da banche, governi o aziende. Strumenti del mercato monetario tradizionalmente includono buoni del Tesoro, commercial paper e certificati di deposito (vedi note di redattori alla fine). Gli strumenti finanziari di cui sopra sono ammissibili per un Mmf purché la durata residua non superiore a 397 giorni (Mmf breve termine) o di due anni (standard Mmf). Fmm possono essere denominati in qualsiasi valuta particolare, quelli di diritto in Europa investono principalmente in debito denominato in euro, sterlina o dollaro statunitense. 2. Che cosa è un valore costante Mmf? Una costante del valore patrimoniale netto (Cnav) Mmf è un fondo che, a differenza di altri fondi comuni di investimento, cerca di mantenere una stabile € 1 per azione, quando gli investitori il rimborso o l´acquisto di azioni. Il valore netto delle attività detenute da un Mmf può, tuttavia, fluttuare, e il valore di mercato di una quota non può quindi essere sempre esattamente 1 €. Per evitare un valore di quota fluttuante, un Cnav Mmf usa costi ammortizzati al valore proprio patrimonio. Non tutti i Fmm promettono rimborsi o gli acquisti a un prezzo stabile. In linea con la prassi seguita da tutti gli altri fondi comuni di investimento regolamentati, il valore patrimoniale netto variabile (Vnav) Fmm offrono riscatti e sottoscrizioni ad un prezzo pari al valore patrimoniale netto del fondo per azione. 3. Come è il valore patrimoniale netto (Nav) di un Mmf calcolato? Il valore patrimoniale netto (Nav) di qualsiasi fondo comune è il valore di mercato del patrimonio del fondo meno le sue passività. Il Nav è indicato su una base per azione. Come accennato in precedenza, Vnav Fmm rimborso e consentono agli investitori di acquistare azioni sulla base del Nav del fondo per azione, mentre i fondi Cnav presuppongono che un azione acquistata o rimborsate è sempre del valore di € 1. 4. Chi gestisce i fondi comuni monetari? Società di gestione del risparmio, che sono o sponsorizzati da banche o che corrono un Mmf possono operare in modo indipendente Fmm. Offrire una Mmf, qualsiasi società di gestione del risparmio autorizzata (sia esso in Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari ( Oicvm ) o gestori di fondi di investimento alternativi Direttiva ( Aifmd )) ha bisogno di ottenere un permesso separata concessa una volta che il regolatore competente ha stabilito il rispetto del regolamento Mmf. La grande maggioranza dei fondi comuni monetari sono banca ha sponsorizzato. Nove dei 10 più grandi gestori di fondi comuni monetari dell´Ue sono sponsorizzati dalle banche commerciali. Ciò dimostra l´elevato grado di interconnessione tra il settore bancario e fondi comuni monetari. Inoltre, le attività di Mmf sono estremamente concentrati. I 200 più grandi fondi comuni monetari rappresentano oltre il 86% di tutto il patrimonio in gestione fondi comuni monetari. 22 Fmm gestire gli asset superiori a € 10 miliardi e il più grande singolo Mmf ha più di € 50 miliardi di asset in gestione. La maggior parte dei gestori di fondi comuni monetari non sono, tuttavia, gestire un unico fondo. Gestiscono un portafoglio di diversi fondi comuni monetari. Quindi un unico gestore in grado di gestire un portafoglio che vanno fino a € 120 miliardi di euro. 5. Chi investe in fondi comuni monetari? Per lo più tesorerie aziendali che hanno bisogno di tenere grandi quantità di denaro a breve termine e che non vogliono mettere tutto il loro denaro in un conto di deposito unico bancario. Tesorieri aziendali possono invece investire in fondi comuni monetari che forniscono un elevato grado di liquidità, la diversificazione e la stabilità del valore che si combina con un rendimento di mercato. In Europa, le tesorerie aziendali possono scegliere di investire sia in Cnav o Vnav Fmm. La rottura tra i due modelli Mmf in Europa è di circa 50/50. 6. Perché non imprese vogliono mettere il loro denaro in un conto bancario? Ingenti somme sono a rischio in caso di insolvenza della banca. Di conseguenza i clienti aziendali preferiscono investire la loro liquidità in un portafoglio altamente diversificato di strumenti di Mmf. Secondo le nuove norme proposte, un Mmf sarebbe necessario per investire in debito a breve termine emessi da una serie di finanziarie, governative o di società emittenti. Per i fondi comuni monetari a breve termine di un singolo emittente non può superare il 5% del patrimonio del Mmf, mentre un Mmf standard può investire fino al 10% delle sue attività con un unico emittente. I fondi comuni monetari sono attualmente il fondo di investimento solo regolamentato dove contanti può essere investito di un così alto livello di diversificazione dell´emittente. Deroghe ai limiti di diversificazione di cui sopra si applicano solo quando gli strumenti del mercato monetario sono emessi o garantiti da un ente pubblico, come un governo, una banca centrale o di una banca pubblica. 7. Perché i fondi comuni monetari è così importante? I fondi comuni monetari sono una fonte importante di finanziamento a breve termine per le istituzioni finanziarie, enti e governi. Ad esempio, quasi il 40% del debito a breve termine emessi dal settore bancario è detenuto da fondi comuni monetari. Fmm rappresentano un anello fondamentale riunire la domanda e l´offerta di denaro a breve termine. Con un patrimonio in gestione di circa € 1 trilione , i fondi comuni monetari rappresentano circa il 15% del settore dei fondi europei. 8. Qual è il problema con Fcm? A causa delle loro dimensioni (vedi sopra), i fondi comuni monetari possono essere rilevanti per il sistema. Se un crolli Mmf, una fonte di rifinanziamento per le banche e imprese scompare. I fondi comuni monetari sono fondi di investimento, con tutti i rischi di mercato inerenti connessi a qualsiasi fondo di investimento. In condizioni di stress dei mercati, come nel 2007 e 2008, non potevano sempre mantenere la promessa di rimborsi immediati (di liquidità) e la conservazione del valore (stabilità). Questo ha portato in alcuni casi a massicce e improvvise richieste di rimborso da parte di grandi gruppi di investitori (la cosiddetta ´corsa sul fondo´). I fondi comuni monetari sono profondamente interconnessi con il mercato monetario nel suo complesso e con il settore bancario attraverso gli sponsor delle Fmm. Di conseguenza, il loro fallimento disordinato può causare conseguenze più ampie, come il contagio all´economia reale e salvataggio rischi per la loro sponsor e, in ultima analisi, le autorità pubbliche. Questi problemi possono avere ripercussioni in tutta l´Unione europea, dal momento che sia gli investimenti in fondi comuni monetari e investimenti per i fondi comuni monetari sono in gran parte eseguite attraverso i confini. 9. Qual è il problema con il supporto di sponsor? I fondi comuni monetari, specialmente quelli che promettono di riscatto ad un prezzo unitario stabile (Cnav Fmm), storicamente, hanno fatto affidamento sul capitale discrezionale dai loro sponsor per mantenere il loro valore patrimoniale netto per azione in tempi di caduta dei valori patrimoniali. Gli sponsor sono spesso costretti a sostenere i loro Fmm sponsorizzati per paura che diminuendo il Nav di loro Mmf può innescare un panico che potrebbe diffondersi in altre imprese dello sponsor. Il sostegno che lo sponsor fornisce al Mmf può drenare la liquidità, mettendo lo sponsor stesso a rischio. Per sponsor della banca, il rischio è ancora più grave, perché il panico potrebbe diffondersi ai depositanti della banca, che potrebbe portare la banca in default. Per evitare questa catena di eventi negativi, le autorità pubbliche hanno dovuto intervenire per stabilizzare il settore Mmf. 10. Fanno attualmente le banche accantonare fondi permettendo loro di stabilizzare il Nav del loro Mmf? No, il supporto sponsor è del tutto discrezionale e anche grandi sponsor Mmf non hanno stanziato fondi esplicitamente a stabilizzare i loro fondi comuni monetari, se necessario. A seconda delle dimensioni del fondo e la misura della pressione redenzione, supporto sponsor può raggiungere proporzioni che superano le loro riserve disponibili facilmente. Questo è il motivo per cui le norme proposte richiedono i fondi Nav costante per costruire una riserva di liquidità, la cosiddetta ´buffer Nav´. Dopo un attento esame degli eventi di supporto degli sponsor durante la crisi, il buffer sarà pari al 3% del patrimonio in gestione del Mmf. Tale importo rappresenta alcuni scenari di perdita del ´caso peggiore´ empiricamente osservata. 11. Come funzionerebbero le nuove regole? Il regolamento proposto prevede: certi livelli di liquidità giornaliera / settimanale in modo che il Mmf per essere in grado di soddisfare riscatti degli investitori ( fondi comuni monetari sono obbligati a detenere almeno il 10% del proprio patrimonio in strumenti che maturano su base giornaliera e di un ulteriore 20% delle attività che scadono entro una settimana); un´etichettatura chiara se il fondo è Mmf a breve termine o di una standard (Fmm breve termine detengono attività con scadenza residua non superiore a 397 giorni, mentre il limite di maturità corrispondente per Fcm standard è di 2 anni); un cuscino di capitale (buffer 3%) per i fondi Nav costanti che possono essere attivati ​​per sostenere i rimborsi stabili in tempi di valore delle attività di investimento degli Fcm diminuendo ; politiche di profilazione della clientela che contribuiscono ad anticipare grandi riscatti; alcuni di valutazione del rischio di credito interno da parte del gestore Mmf per evitare eccessivo affidamento sui rating esterni. 12. A chi sarebbero le nuove regole applicabili e in che misura? Le norme proposte si applicano a tutti i fondi che investono in strumenti del mercato monetario - indipendentemente dal fatto che i parametri di base del fondo sono disciplinati dalle norme Ucits o se il Mmf opera come un fondo di investimento alternativo in base alla direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi (Aifmd ). In linea con la politica generale di limitare ´eccessivo affidamento´ in di terze parti rating, qualsiasi gestore Mmf è obbligato a condurre la propria valutazione del credito in base a un insieme di regole armonizzate. Armonizzare i parametri che devono essere condotte valutazioni è necessario per evitare l´arbitraggio tra i manager Mmf. Le regole previste saranno solo impostare un quadro generale entro il quale i fondi comuni monetari europei si trovano ad operare. Gli investitori dovranno ancora sopportare i rischi insiti in un investimento in strumenti del mercato monetario, in particolare il rischio di variazione dei tassi di interesse (duration), il rischio che le attività detenute in un declino Mmf in valore e il rischio che i singoli titoli in un Mmf portafoglio soffre downgrade di credito o addirittura di default. Requisiti di trasparenza saranno volte a garantire che tutti gli investitori fondi comuni monetari sono consapevoli di questi rischi. 13. Che cosa è esattamente un buffer? Ogni Mmf che sceglie di avere un valore stabile del suo Nav dovrà mettere da parte una riserva di capitale pari al 3% del patrimonio in gestione. Questa riserva di cassa dovrebbe essere usato come un tampone, o un cuscino, per compensare le differenze tra il Nav stabile di 1 € ed i movimenti dei prezzi dei beni contenuti nel portafoglio sottostante. 14. Perché non vietare Fmm Cnav? Cnav Fmm rappresentano la metà del mercato europeo Mmf e alcuni investitori preferiscono questa forma particolare di Mmf. L´analisi indica che alcuni investitori potrebbero smettere di investire in fondi comuni monetari se Cnav Fmm scompaiono. Questo potrebbe quindi avere delle ripercussioni negative sulle entità che si basano sulle Fmm per ottenere il loro finanziamento. Per questo motivo, vi era la necessità di trovare una soluzione intermedia che prende la forma di un buffer imposto Cnav Fmm. 15. State seguendo l´approccio internazionale sulla regolamentazione dei fondi comuni monetari? Per quanto possibile, cerchiamo di allineamento con il lavoro internazionale sul sistema bancario ombra, soprattutto con le raccomandazioni formulate dal Financial Stability Board (Fsb) e il Comitato europeo per il rischio sistemico (Cers). Sulla maggior parte delle questioni, come le regole di liquidità, diversificazione emittente e profilazione dei clienti le proposte dell´Unione europea cercano di rispecchiare le norme già in vigore negli Stati Uniti (Securities and Exchange Commissione Rule 2a-7). Le differenze di approccio potrebbero derivare dal fatto che l´attuale mercato europeo è strutturato in modo diverso da altre giurisdizioni. Ad esempio, il mercato europeo non affronta la separazione che la Sec prevede tra governo Mmf (Mmf che investono almeno il 80% del loro patrimonio in debito pubblico degli Stati Uniti) e il ´prime´ Mmf (Mmf che investono in titoli di debito societari). Mentre le proposte Sec prevedono che i fondi comuni monetari che sono investiti principalmente in titoli di Stato possono mantenere i prezzi stabili per azione di redenzione, il cosiddetto ´prime´ Mmf avrebbe dovuto adottare il modello di pricing Vnav. Mentre l´Unione europea ha solo una quantità molto piccola di euro o sterline Mmf governo denominato (rappresentando circa il 3% del patrimonio gestito nel modello Cnav), la stragrande maggioranza dei Cnavs attualmente operanti in Europa non può che continuare le operazioni in modo responsabile, impostando di investire il capitale per eseguire il backup la promessa di prezzi di rimborso stabile per azione. 16. Quali passaggi precedenti sono stati eseguiti prima della proposta? Questa misura è preceduta da un´ampia consultazione con l´industria del settore, investitori Mmf e altre parti interessate lanciato da una consultazione generale sulla gestione patrimoniale nel luglio 2012. La Commissione ha considerato attentamente tutti i contributi a varie tornate di consultazione e le informazioni fornite nel corso di tali consultazioni si riflette nella valutazione d´impatto della Commissione del marzo 2013. Tale valutazione di impatto considerato diverse opzioni politiche per garantire la liquidità e la stabilità del Fmm. Essa conclude che un corpus generale di norme devono applicarsi a tutti i fondi comuni monetari, mentre i fondi comuni monetari costanti Nav dovrebbero costruire un buffer sufficiente per eseguire il backup loro promessa di rimborsare gli investitori a un prezzo costante. Nota per i redattori Strumenti del mercato monetario sono strumenti di debito a breve termine emessi da banche, governi o aziende. Strumenti del mercato monetario includono buoni del Tesoro, commercial paper, certificati di deposito e pronti contro termine. Alcuni tipi di cartolarizzazione (quelli che sono sostenute da debito società o crediti commerciali) possono beneficiare, a determinate condizioni relative al credito minimo e soglie di liquidità, anche essere accettati come strumenti del mercato monetario fino a quando la durata residua dello strumento e le attività sottostanti funziona non superiore a 397 giorni. Commercial paper è, nota chirografario a breve termine emessi da una società per soddisfare le esigenze di cassa a breve termine. Scadenze vanno da una notte a un massimo di 270 giorni. Commercial paper è di solito emessa da società con elevato merito di credito e venduto con uno sconto rispetto al valore nominale. Carta commerciale è uno dei principali ´strumenti del mercato monetario "e una risorsa per gli investimenti ammissibili Mmf. Certificati di deposito sono i certificati di risparmio che consente al portatore di percepire interessi. Un certificato di deposito (Cd) ha un tasso di interesse fisso specificato e viene di solito emesso da una banca commerciale. I Cd sono ammissibili per investimenti in Fmm. I pronti contro termine sono una forma di finanziamento per i commercianti di valori mobiliari. Il commerciante vende titoli a investitori (come Mmf), di solito su una base durante la notte, e li riacquista a un prezzo più elevato che riflette il costo del denaro prestito. Con un contratto di pronti contro termine, i fondi comuni monetari agiscono come finanziatori a breve termine di cassa.  
   
   
IL COMMISSARIO VASSILIOU SOSTIENE L´INIZIATIVA DELLA PRESIDENZA LITUANA DELL´UE PER L´ISTRUZIONE E LA GIOVENTÙ  
 
Bruxelles, 5 settembre 2013 - Androulla Vassiliou, commissario europeo responsabile per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, visiterà la Lituania il 5-10 settembre per dare il proprio sostegno all´iniziativa della Presidenza lituana dell´Ue volta ad assicurare che un´istruzione di qualità e opportunità per i giovani figurino al vertice dell´agenda politica. Nel corso della sua visita il commissario Vassiliou inaugurerà la conferenza dell´Ue sui giovani assieme a Dalia Grybauskaitė, presidentessa della Lituania, e la conferenza "L´istruzione superiore europea nel mondo" con il primo ministro Algirdas Butkevicius. Il commissario incontrerà anche Dainius Pavalkis, ministro dell´Istruzione e della scienza, Algimanta Pabedinskienė, ministro della Sicurezza sociale e del lavoro nonché deputati del Seimas (Parlamento). “Plaudo al fatto che la Presidenza lituana dell´Ue ribadisca l´importanza dell´istruzione e della gioventù ai fini di una crescita e di un´occupazione sostenibili”, ha affermato il commissionario Vassiliou. "Si tratta di un segnale forte nel momento in cui ci prepariamo al lancio del nuovo programma unionale Erasmus+ che nei prossimi sette anni consentirà a quattro milioni di giovani europei di studiare, seguire una formazione, insegnare o fare attività di volontariato all´estero. Mi interessa in particolare discutere il nuovo programma e le opportunità che esso determinerà in occasione degli incontri con gli studenti durante la mia visita." Il 5 settembre il commissario presenzierà a Vilnius alla conferenza presidenziale su L´istruzione superiore europea nel mondo. La discussione sarà imperniata sulla nuova strategia della Commissione europea volta all´internazionalizzazione nell´istruzione superiore che invoca misure più ardite per rafforzare la cooperazione e la mobilità transfrontaliera nell´Ue in modo da accrescere la qualità dell´istruzione superiore e contribuire alla creazione di posti di lavoro e all´innovazione (cfr. Ip/13/678). Il commissario Vassiliou ribadirà l´importanza di sviluppare strategie nazionali e istituzionali omnicomprensive che vadano al di là della mobilità e comportino nuovi tipi di partenariati. Il commissario spiegherà come l´Ue intende contribuire a questi obiettivi mediante i programmi di finanziamento Erasmus+ e Orizzonte 2020. Il 5 settembre il commissario visiterà anche il Centro scientifico e di comunicazione presso la biblioteca universitaria di Vilnius. Il giorno seguente (6 settembre) il commissario incontrerà a Kaunas gli studenti dell´università Vytautas Magnus e di altre istituzioni per discutere di Erasmus+, del futuro dell´Europa e del ruolo dell´istruzione e della formazione per il superamento della crisi attuale. Le misure volte a migliorare l´inclusione sociale dei giovani, in particolare quelli disoccupati o non iscritti a corsi di istruzione o formazione, saranno al centro della conferenza dell´Ue sulla gioventù (9- 12 settembre a Vilnius). Il commissario Vassiliou farà presente che la questione può essere affrontata efficacemente soltanto coordinando tutti i pertinenti ambiti politici, compresi quelli dell´istruzione, dell´occupazione e della sanità, a livello nazionale e unionale. Il commissario riferirà inoltre in merito a un riesame del "dialogo strutturato" dell´Ue con i giovani, che consenta a questi di contribuire a configurare le politiche unionali che li interessano. Circa 100 rappresentanti dei giovani forniranno un feedback in seguito alle consultazioni intrattenute nei loro Stati membri. L´obiettivo è pervenire a conclusioni congiunte che dovrebbero essere adottate più avanti nel corso di quest´anno dai ministri dell´Ue responsabili della gioventù. Il 9 settembre il commissario Vassiliou incontrerà anche i deputati del Seimas e inaugurerà una Conferenza sulla leadership dell´apprendimento (Educational leadership) imperniata sul modo in cui i direttori delle istituzioni scolastiche possono migliorare la qualità e l´efficienza delle scuole e degli istituti di formazione. La conferenza prende le mosse dall´iniziativa della Commissione ‘Ripensare l´istruzione’, che invitava gli Stati membri a rafforzare il sostegno agli insegnanti, ai formatori di insegnanti e ai direttori scolastici per migliorare i risultati dell´apprendimento. Contesto Dal 2007 la Lituania ha ricevuto finanziamenti unionali per un importo di 76 milioni di euro nell´ambito del programma di apprendimento permanente. In tale importo rientrano 39 milioni di euro di finanziamenti Erasmus per l´istruzione superiore, 19 milioni di euro per l´istruzione e la formazione professionali (Leonardo da Vinci), 13 milioni di euro per la cooperazione tra le scuole primarie e le scuole secondarie (Comenius), e 5 milioni per l´istruzione degli adulti (Grundtvig). La Lituania ha ricevuto inoltre dal programma dell´Ue "Gioventù in azione" 16,6 milioni di euro per iniziative destinate alla gioventù. Nel 2011-2012 più di 3 500 studenti lituani hanno ricevuto borse Erasmus per studiare o fare un tirocinio all´estero, mentre circa 2 000 studenti stranieri si sono recati in Lituania con le stesse finalità. Nel 2012 più di 6 000 giovani e operatori giovanili della Lituania hanno partecipato al programma "Gioventù in azione". Erasmus+ Erasmus+, il nuovo programma unionale per l´istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport dovrebbe essere approvato dal Parlamento e dal Consiglio questo autunno e verrà avviato nel gennaio 2014. Esso sostituisce il programma di apprendimento permanente nonché i programmi unionali per la mobilità educativa internazionale. La sua struttura snellita lo renderà più efficiente riducendo nel contempo i costi. Con un bilancio totale di circa 14,5 miliardi di euro esso consentirà a 4 milioni di persone di studiare, seguire una formazione, fare attività di volontariato o acquisire un´esperienza lavorativa all´estero nel periodo 2014-2020. I giovani, che sono stati colpiti in modo particolarmente duro dalla crisi economica, saranno i principali beneficiari di Erasmus+. Attualmente, circa 14 milioni di europei dai 15 ai 29 anni sono disoccupati e non sono iscritti ad un ciclo di istruzione o di formazione (Neet). I Neet hanno maggiori probabilità di trovarsi in condizioni di povertà e di esclusione sociale o di avere in futuro prospettive occupazionali non sicure e di scarsa qualità, di finire nella delinquenza o di avere problemi di salute mentale o fisica. Nel 2011 la perdita economica derivante dalla disoccupazione giovanile rappresentava in Europa un costo stimato di 153 miliardi di euro, pari all´1,2% del Pil. Erasmus+ rafforzerà inoltre la cooperazione transfrontaliera nel campo dell´istruzione e della formazione, in Europa e fuori di essa. Le opportunità di cooperazione e di mobilità con i paesi terzi partner riceveranno un sostegno di 400 milioni di euro all´anno. La dimensione internazionale di Erasmus+ prenderà le mosse dalla nuova strategia "L´istruzione superiore europea nel mondo" avviata dalla Commissione europea l´11 luglio: entro il 2020 vi saranno nel mondo circa 7 milioni di studenti in mobilità internazionale (rispetto a 4 milioni nel 2010), provenienti per lo più dall´Asia, dall´America Latina o dal Medio Oriente. L´europa attira oggi annualmente circa il 45% degli studenti mobili, vale a dire 1,8 milioni di persone.  
   
   
INAUGURATA CAMERA ARBITRALE PALESTINESE, PRESIDENTE REGIONE UMBRIA MARINI: SODDISFAZIONE E ORGOGLIO PER ATTUAZIONE PROGETTO UMBRO  
 
Perugia, 5 settembre 2013 - È stata ufficialmente inaugurata ieri a Ramallah (Territori Palestinesi) la Camera Arbitrale Palestinese, frutto di un progetto di cooperazione decentrata, strategico per la costruzione dello Stato palestinese ed il sostegno allo sviluppo del settore privato, realizzato dalla Regione Umbria, in collaborazione con il Ministero degli Esteri Italiano. La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, in un messaggio inviato ai partecipanti alla cerimonia di inaugurazione - e letto agli ospiti dal coordinatore del progetto Moreno Caporalini - nel confermare l´impegno dell´Umbria per favorire il processo di pace in Medio Oriente, ha manifestato "la soddisfazione e l´orgoglio della nostra Regione per l´avanzamento di un progetto umbro il quale contribuirà al rafforzamento istituzionale dello Stato di Palestina". "La presenza del Vice Ministro degli Esteri Lapo Pistelli - ha proseguito la presidente -, delle Autorità diplomatiche e tecniche italiane, di Nemer Hammad, Consigliere del Presidente dell´Autorità Palestinese, dei Ministri Palestinesi della Giustizia e della Economia, delle principali organizzazioni professionali ed imprenditoriali palestinesi (partner locali) conferisce particolare solennità all´evento e rappresenta un gradito riconoscimento del valore di un progetto in cui abbiamo fortemente creduto impegnandovi le nostre energie migliori. Con una Camera Arbitrale internazionalmente riconosciuta, autonoma ed indipendente, efficiente ed autorevole, sarà agevolata la possibilità di stabilire relazioni economico commerciali reciprocamente fruttuose e garantite". La presidente Marini ha rivolto parole di ringraziamento anche nei confronti del Capo Progetto, il Direttore Scientifico espresso dalla Università di Perugia, il Consolato e l´Utl di Gerusalemme, il personale di Sviluppumbria (soggetto attuatore) e quello regionale, i partner locali e tutti coloro che stanno collaborando alla realizzazione della Camera Arbitrale. Un particolare ringraziamento, infine, lo ha espresso nei confronti del Ministero degli Esteri, che ha cofinanziato il progetto, e dell´Autorità Nazionale Palestinese "senza il cui convinto sostegno fin dalla primissima fase - ha concluso la presidente - non saremmo arrivati fin qui".  
   
   
MISE: DL FARE 2, IN CIRCOLAZIONE SOLO UNA BOZZA SUPERATA  
 
Roma, 5 settembre 2013 - La bozza del Dl Fare2 diffusa da un´agenzia stampa è solo una bozza tecnica di lavoro, peraltro ampiamente superata da ulteriori elaborazioni.  
   
   
TOSCANA: I PATTI TERRITORIALI, FRUTTO DI UN GRANDE LAVORO CON I SINDACI  
 
Firenze, 5 settembre 2013 – “Stiamo lavorando da sei mesi ai Patti territoriali, un grosso lavoro frutto di una concertazione locale con i sindaci, per definire il ruolo di ogni singolo ospedale. La maggior parte dei Patti territoriali sono già stati siglati, o comunque approvati dalle Conferenze dei sindaci e in attesa della firma. Stiamo lavorando per concludere i pochi rimasti”. L’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni risponde ai sindaci dei Comuni toscani che ieri hanno partecipato al Consiglio comunale aperto a Volterra. “I Patti territoriali sono stati costruiti passo passo con i sindaci, le Asl, l’Uncem – ribadisce l’assessore – E proprio questi accordi danno la garanzia a questi presidi di avere una prospettiva di medio-lungo periodo”. “Ringrazio personalmente i sindaci che hanno partecipato, per l’enorme lavoro di concertazione – aggiunge ancora Marroni – E ringrazio anche gli altri, per il contributo che hanno dato alla discussione. Spero e confido che anche con loro arriveremo a dei risultati concreti. Sono sempre molto attento a tutte le istanze che vengono dalle comunità locali. Questi Patti sono anche – sottolinea l’assessore – il frutto del lavoro seguito alla riorganizzazione del nostro sistema sanitario, portato avanti con grande determinazione, ma con altrettanta attenzione al territorio. Un lavoro condotto in accordo con la medicina territoriale, che avrà come risultato 120 Case della Salute e 500 letti di cure intermedie su tutto il territorio regionale”. Questi i Patti approvati finora dalle Conferenze dei sindaci (e molti anche già siglati): Ospedali di Orbetello e Pitigliano, Castel del Piano, Massa Marittima, Abbadia San Salvatore, Portoferraio, Volterra, San Marcello, Cortona, Sansepolcro, Bibbiena. E questi i Patti territoriali a cui si sta ancora lavorando: Valle del Serchio, Pontremoli, Fivizzano (dove si sta aprendo il Don Gnocchi, un’importante struttura di riabilitazione).  
   
   
INCONTRO ANNUALE GIUNTE DELLA PROVINCIA DI BOLZANO E DEL CANTON GRIGIONI A VIPITENO  
 
Bolzano, 5 settembre 2013 - Si è tenuto mercoledì 4 settembre, a Vipiteno l´incontro annuale fra le Giunte della Provincia di Bolzano e del Cantone svizzero dei Grigioni a Vipiteno. Tra i temi affrontati la macroregione alpina, la collaborazione fra regioni nell´ambito dei programmi Interreg Italia-svizzera, il collegamenti ed il turismo invernale. Le Giunte della Provincia di Bolzano e del Canton Grigioni collaborano da tempo in vari ambiti. Una volta all´anno vi è la tradizione di incontrarsi per uno scambio. Dopo la visita della Giunta altoatesina fatta nel marzo 2012 a Chur , il 4 settembre, a Vipiteno la Giunta del Cantone svizzero ha reso la visita ai colleghi di Bolzano. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder accompagnato dai vicepresidenti Richard Theiner e Christian Tommasini, e dagli assessori Sabina Kasslatter Mur, Florian Mussner, Thomas Widmann, Roberto Bizzo ed Elmar Pichler Rolle a tavola assieme al presidente della Giunta del Canton Grigioni Hansjörg Trachsel, ed agli assessori Barbara Janom Steiner, Mario Cavigelli e Martin Jäger, hanno trattato temi di comune interesse ponendo in risalto la sempre ottima collaborazione dove eventuali difficoltà sono giunte a soluzione positiva. Dopo un breve bilancio sui programmi transfrontalieri congiunti Interreg Italia-svizzera ed in seno all´Arge Alp, si è parlato anche di macroregione alpina. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha ribadito come essa sia un obiettivo congiunto per rafforzare il ruolo delle regioni alpine in seno all´Unione Europea facendo fronte comune. Tra gli argomenti trattati vi sono stati concreti esempi di collaborazione, ad esempio fra strutture ospedaliere o nell´elisoccorso. Parlando in particolare dei collegamenti è stato sottolineato il buon funzionamento dell´autolinea che attraverso il passo del Forno collega Malles a Zernez; invece, il progetto per la realizzazione di un collegamento ferroviario in galleria Val Venosta-canton Grigioni per il momento non sarebbe praticabile, a causa dei costi e che pertanto si preferisce puntare su collegamenti con bus perché più vantaggiosi. Al termine dell´incontro vi è stata la visita alla ditta "Leitner" di Vipiteno, un´impresa leader a livello internazionale nel settore degli impianti a fune e della tecnologia ambientale. I rappresentanti delle due Giunte con l´occasione hanno posto in evidenza il ruolo di rilievo che il turismo invernale riveste per entrambe le Regioni affermando di voler ampliare i rapporti in campo economico.  
   
   
ACCESSO AI CONCORSI NELLA PA PER CITTADINI STRANIERI, IL COMMENTO DELLA REGIONE EMLIA ROMAGNA  
 
Bologna, 5 settembre 2013 – “Un buon segnale di apertura verso il raggiungimento dei pieni diritti e delle pari opportunità per le persone immigrate”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi, a proposito dell’entrata in vigore della legge europea che apre agli immigrati, a determinate condizioni, e ai rifugiati il diritto d’accesso al pubblico impiego. Le leggi 96 del 6 agosto 2013 (“Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea”) e 97 (”Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea”) sono state pubblicate sulla Gazzetta ufficiale del 20 agosto ed entrano in vigore dal, 4 settembre.