Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 25 Febbraio 2014
ELETTRODOTTO FANO –TERAMO: DINIEGO DELLA REGIONE MARCHE.  
 
Ancona, 25 febbraio 2014 - La Giunta regionale ha detto “no” alla realizzazione dell’Elettrodotto Fano – Teramo. L’esecutivo ha approvato la delibera che chiude “con esito negativo” il procedimento per la sua fattibilità. L’analisi dei documenti e degli atti acquisiti dalle Province hanno permesso di constatare l’impossibilità di portare a termine il progetto. È stata rilevata “l’inattualità del corridoio preferenziale, individuato tra il 2006 e i primi mesi del 2007, quindi sulla base di criteri e dati che non possono più ritenersi rappresentativi dell’odierna situazione regionale e che devono essere aggiornati in funzione delle esperienze maturate e delle disposizioni vincolistiche di tutela territoriale, ambientale e paesaggistica nel frattempo subentrate”. Inoltre le norme sulla Valutazione dell’impatto ambientale prevedono una durata massima dei provvedimenti valutativi di cinque anni, proprio in considerazione delle mutazioni continue del contesto di riferimento. “È stata conclusa nella maniera condivisa una complessa procedura di valutazione che ha riscontrato una forte contrarietà dei territori interessati dal passaggio dell’elettrodotto - afferma l’assessore all’Ambiente, Maura Malaspina - Un progetto che aveva una sua valenza nazionale ma che risulta non più coerente con lo sviluppo delle norme ambientali e con l’evoluzione tecnologica che spinge il Paese verso l’individuazione di nuove forme di approvvigionamento energetico, da affiancare a quelle tradizionali, nel pieno rispetto della salvaguardia della salute dei cittadini”. L’elettrodotto (in fase progettuale dal 2002) voleva soddisfare l’esigenza di dotare l’Italia dell’energia necessaria per sostenere il suo sviluppo. Rientra nei Piani del gestore della Rete di trasmissione nazionale, approvati con successivi decreti del ministero dello Sviluppo. Alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la “Fano – Teramo” non hanno fatto seguito la stipula degli accordi di programma tra gli enti coinvolti e il gestore Terna, registrando invece una forte contrarietà dei Comuni interessati al passaggio dell’infrastruttura. L’assemblea legislativa delle Marche (febbraio 2013) aveva impegnato la Giunta a riprendere il confronto con Terna per aggiornare i dati del fabbisogno energetico, sospendendo la procedura per individuare, con il territorio, un nuovo e condiviso tracciato. Nel corso della conferenza dei servizi conclusiva (a cui hanno partecipato rappresentanti delle Province di Pesaro e Urbino, Ancona, Fermo e Terna) è stata evidenziata la necessità di concludere il procedimento con esito negativo.  
   
   
LA "VIA" PER LE VARIANTI DELL´ELETTRODOTTO UDINE OVEST-REDIPUGLIA  
 
Trieste, 25 febbraio 2014 - La Regione parteciperà alla procedura di Via-valutazione di Impatto Ambientale richiesta dalla Società Terna per realizzare due varianti al Progetto dell´elettrodotto Udine Ovest-redipuglia. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell´assessore all´Ambiente Sara Vito. Nel dicembre 2013, la Società Terna ha infatti presentato istanza al Ministero dell´Ambiente per la Via in merito a "Varianti aeree nel tratto in ingresso alla nuova stazione elettrica Udine Sud e nel tratto in attraversamento al Fiume Isonzo". Le modifiche apportate alla stazione elettrica Udine Sud sono di tipo prettamente funzionale e consistono semplicemente nello spostamento delle linee elettriche di ingresso e uscita, che comportano modifiche minimali nel posizionamento dei sostegni più vicini alla centrale con l´inserimento di un sostegno in più, di tipologia tubolare monostelo, rispetto al progetto già autorizzato. Le modifiche nel tratto in attraversamento al Fiume Isonzo, invece, prevedono il parallelismo delle due linee aeree presenti, con conseguente miglioramento visuale e minori rischi potenziali per la fauna. È previsto l´attraversamento dell´autostrada ad Est dell´Isonzo, per ricollegarsi al tracciato già autorizzato una volta superato il fiume, al di fuori della zona golenale in destra Isonzo. I piloni, sostanzialmente sostegni tubolari monostelo, verranno ridotti in numero e posizionati in ombra tra di loro, riducendo anche l´interferenza con i prati stabili tutelati. Gli interventi sono finalizzati anche ad ottemperare a delle precise prescrizioni del decreto di compatibilità ambientale 2011 emesso dal Ministero dell´Ambiente. "Sulla base dell´istanza avanzata da Terna, la Regione Friuli Venezia Giulia - ha detto l´assessore Vito - ritiene fondamentale partecipare anche in questo caso alla procedura avviata dal Ministero. Faremo tutte le osservazioni affinché le varianti proposte dalla Terna siano davvero migliorative rispetto alla prima versione autorizzata del Progetto, in modo da arrivare ad una riduzione dell´impatto ambientale".  
   
   
ROSSI SULL´AMIATA: "CHIEDO AD ENEL ENERGIA A BASSO COSTO PER LE IMPRESE"  
 
Piancastagnaio (Si) , 25 febbraio 2014 - Costituire un consorzio di imprese per sedersi ad un tavolo con Enel e chiedere la fornitura di energia ai costi praticati ai migliori clienti. E´ quanto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha proposto agli imprenditori amiatini e della Val d´Orcia al termine della mattinata di incontri che ha dato il via alla quattordicesima tappa del suo "Viaggio in Toscana", il giro che sta compiendo per conoscere da vicino tutte le zone della regione. "Intendo dare applicazione in tempi brevi – ha precisato Rossi – al protocollo d´intesa che ho sottoscritto con Enel che da queste zone trae grandi risorse, sfruttando la presenza della geotermia anche grazie alle concessioni che abbiamo rilasciato. Con il protocollo la società si impegna non soltanto a fornire calore alle attività produttive, come già sta facendo, ma anche ad erogare energia al prezzo praticato ai migliori clienti. E´ ciò che intendo chiedere ad Enel di fare. Per far questo è necessario presentarsi come consorzio. Lo proporrò ai sindaci e agli imprenditori maggiori, che chiamerò presto a Firenze per discuterne". In mattinata il presidente Rossi, accompagnato dal sindaco Massimo Magrini, aveva visitato la Stosa cucine a Radicofani, dove erano stati il fondatore Maurizio Sani e il figlio David, ad accompagnarlo nei reparti. "Sono partito da zero, ho iniziato in 300 metri quadri a Piancastagnaio – ha detto il fondatore – e oggi sono alla guida di un´azienda che occupa 50.000 metri quadri e 300 operai, esporta il 20% della sua produzione, lo scorso anno ha fatturato oltre 90 milioni di euro e nel 2014 conta di raggiungere i 100. Il mio segreto? Siamo una grande famiglia, ho un ottimo rapporto con gli operai e ho sempre pensato al bene dell´azienda". L´azienda ha introdotto l´automazione nei processi di assemblaggio nel 2012, in piena crisi, e produce oggi 35.000 cucine l´anno in 30 diversi modelli. Il suo prodotto di punta è la Beverly, una cucina venduta al pubblico a circa 7.000 euro. La Stosa è la quarta azienda italiana nel settore cucine e sta conducendo una politica di espansione, tanto che sta espandendo la rete dei punti vendita e ha stanziato per il marketing e la comunicazione 5 milioni per l´anno in corso. L´atra azienda visitata dal presidente è la Pelletteria Garland di Piancastagnaio. Insieme al sindaco, Fabrizio Agnorelli, Rossi ha incontrato il fondatore, Daniele Cheli e il figlio Cristiano che gli hannop mostrato il nuovo stabilimento di Poggio Grande, teleriscaldato e che impiega colle a base di acqua enon di solventi chimici. Produce borse e altri manufatti di alta qualità per Celine, il marchio francese che serve anche Louis Vuitton. Anche in questo caso l´azienda ha in programma di espandersi, passando dagli attuali 100 a 150 addetti. In grando di produrre oltre 230 borse al giorno, lavora con metodo produttivo mutuato dalla Toyota, just in time senza magazzino, realizzando un fatturato di circa 6 milioni l´anno. Il suo prodotto più costoso è la borsa di coccodrillo, in grando di costare anche 20.000 euro, mentre ne bastano 5.000 per quella di pitone e ne servono oltre 1.000 per quelle in vitello.  
   
   
ASI POTENZA: AL VIA LAVORI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO AREE INDUSTRIALI  
 
Potenza, 25 febbraio 2014 - Esperite le quattro procedure di gara inerenti l’efficientamento energetico delle reti di pubblica illuminazione delle aree industriali della provincia di Potenza. Il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Potenza - spiega in una nota - procederà nei prossimi giorni alla stipula dei relativi contratti ove è prevista l’acquisizione della progettazione esecutiva entro i successivi 15 giorni. Novanta giorni invece il termine fissato per la conclusione dei lavori. Tutte le ditte aggiudicatarie si sono impegnate a garantire la manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione ad intervalli variabili, per un minimo di 5 anni. “Si concretizza in questo modo – dichiara il Commissario dell’Ente Donato Salvatore – uno tra i più importanti interventi rientranti nell’Accordo Quadro di Programma (Aqp) per l’attuazione del Po Fesr Basilicata 2007-2013, che avrà significativi effetti tanto in termini di sicurezza ed omogeneità del servizio quanto in termini di riduzione della bolletta energetica consortile.” L’adozione della tecnologia Led consentirà infatti una sensibile riduzione dei consumi conseguendo altresì l’obiettivo di migliorare le condizioni di fruizione della viabilità nonché quello di caratterizzare le aree industriali nel contesto territoriale, mettendo alle spalle ritardi ed inefficienze nel garantire servizi di qualità per la pubblica illuminazione nelle aree industriali. L’importo complessivamente finanziato si aggira intorno ai 2.400.000,00 Euro, di cui: 470 mila per le aree industriali di Balvano, Baragiano e Isca Pantanelle; 670 mila per Melfi e Vitalba; 750 mila Tito e Potenza; 510 mila Senise e Alta Val d’Agri. Vale la pena segnalare che per quanto attiene l’area di Tito la ditta aggiudicataria si è impegnata a realizzare anche la videosorveglianza, con evidenti e positivi ritorni sul versante della sicurezza, tema questo molto sentito dalle aziende insediate. "In definitiva, sostiene ancora Salvatore, si tratta di un´ulteriore conferma delle capacità operative del Consorzio Industriale di Potenza e del suo ruolo di strumento al servizio delle imprese e dei territori. L’asi di Potenza continua nella sua faticosa opera di risanamento senza rinunciare a realizzare opere ed infrastrutture al servizio delle aree industriali sulle quali occorre investire ancora rafforzando il dialogo con i territori e soprattutto con gli imprenditori".  
   
   
FVG, ATER: NOMINATO IL COLLEGIO UNICO DEI REVISORI DEI CONTI  
 
Trieste, 25 febbraio 2014 - La Giunta regionale ha deliberato la nomina del Collegio unico dei revisori dei conti delle Ater-aziende Territoriali per l´Edilizia Residenziale. I componenti, indicati dal Consiglio regionale, sono Pietro Colavitti (presidente), Martina Malalan e Andrea Zampar, quali membri effettivi, Vasco Bernardi e Francesca Laudicina, come supplenti. La Giunta ha determinato anche le indennità di carica per un importo lordo annuo che ammonta a 15.500,00 euro per il presidente e a 10.250,00 euro per gli altri componenti effettivi. Il provvedimento rientra tra le previsioni del Piano di convergenza tra le Ater regionali, finalizzato a contenere i costi di gestione, razionalizzare l´impiego di risorse e costituire un sistema efficiente e omogeneo a livello regionale capace di integrarsi nel sistema di sicurezza sociale e di garantire uniformità di diritti sul territorio della regione Friuli Venezia Giulia. "Con il collegio unico dei revisori - commenta l´assessore regionale all´Edilizia Mariagrazia Santoro - siamo passati dai precedenti 15 componenti, tre per ciascun collegio delle cinque Ater, ad un organismo unico di tre persone, che non solo consente un risparmio, ma rende più efficace il processo di razionalizzazione delle Ater e la loro effettiva operatività, già semplificata con la nomina degli amministratori unici".  
   
   
GIUNTA, MARONI: UN PIANO SHOCK PER RISANARE ALER MILANO  
 
Milano, 25 febbraio 2014 - "Abbiamo approvato un piano shock per risanare i conti dell´Aler di Milano e per garantire che tali buchi di bilancio non si ripetano più". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso della conferenza stampa seguita alla seduta della Giunta regionale, spiegando brevemente il senso del testo approvato dall´Esecutivo, che "come promesso, prima di illustrare nel dettaglio, manderò, per rispetto dell´impegno preso, al Consiglio regionale". Un Piano In 7 Punti - Il presidente ha comunque anticipato che sono stati individuati 7 punti che riguardano la valorizzazione del patrimonio immobiliare, la questione degli affitti e modalità che consentano di evitare che in futuro ci siano risultati economici come quelli emersi, nella convinzione che "la finalità di Aler è prevalentemente sociale". L´ultimo punto riguarda la gestione delle case di proprietà del Comune. "L´impegno che avevo preso in Aula consiliare - ha precisato Maroni - era di approvare un piano che avevo definito ´shock´ entro metà febbraio. Lo abbiamo fatto e per questo voglio ringraziare l´assessore Paola Bulbarelli per il grande lavoro svolto. Allo stesso tempo mantengo l´impegno di sottoporlo al Consiglio regionale, come avevo fatto per la due diligence sull´Aler di Milano". Newco O Nuova Convenzione - Il presidente ha anche spiegato che prosegue il lavoro sull´ipotesi concordata con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, per procedere alla costituzione di una società mista di gestione. "Potrà avere - ha detto - varie articolazioni. Potrà essere una società mista o potremo invece procedere alla sottoscrizione di una nuova convenzione. Ho comunque apprezzato la disponibilità del Comune a partecipare alla gestione, veramente complicata, del sistema delle case popolari Aler/comune di Milano. Il termine che ci siamo posti è il 31 marzo". Responsabilità Condivise - "Non è detto che sia una newco - ha precisato Maroni - il punto è unire le forze di Comune e Regione per evitare di darsi la colpa a vicenda. Dobbiamo creare una responsabilità condivisa nella gestione del patrimonio. Oggi, infatti, è separata e c´è una convenzione con la quale il Comune affida all´Aler la gestione delle case di sua proprietà. Ora, invece, l´Amministrazione milanese chiede di partecipare alle gestione. Ben venga, come si fa? Attraverso una newco? Serve una nuova convenzione? Altri strumenti?". "Stiamo valutando - ha concluso Maroni -. C´è un tavolo di lavoro comune per valutare quale sia lo strumento migliore".  
   
   
SISMA/EMILIA ERRANI SU CANCELLAZIONE EMENDAMENTO MUTUI: "IMPEGNATI PERCHÉ PROBLEMA SI RISOLVA"  
 
Bologna, 25 febbraio 2014 - "Siamo rammaricati del fatto che ieri, al Senato, un problema procedurale abbia impedito di inserire l’emendamento concordato che, rafforzando quanto si era già ottenuto con la legge di stabilità, avrebbe consentito di incrementare da uno a tre anni il tempo per rimborsare la rata dei mutui contratti per il pagamento delle imposte in favore delle aree colpite dal sisma. Confermiamo comunque il nostro impegno a far sì che il provvedimento venga inserito nel primo provvedimento legislativo utile, probabilmente un disegno di legge che dovrebbe essere approvato in tempi rapidi e al quale non rinunciamo". Lo ha evidenziato il presidente della Regione e commissario delegato alla ricostruzioneVasco Errani, in merito al fatto che ieri l´emendamento per il rinvio fiscale di tre anni in favore delle aree del sisma, è stato cancellato dal presidente del Senato, Pietro Grasso. "I nostri obiettivi – ha aggiunto il presidente Errani – rimangono quelli già concordati: sostenere la ripresa delle aziende colpite dal sisma che stanno cercando, in questa fase di ripartenza, di essere competitive".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: STOP AL CONSUMO DI SUOLO, IL TESTO DEL PROGETTO DI LEGGE D’INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE AL CAL  
 
Bologna, 25 febbraio 2014 - Un consumo del suolo pari a zero, come previsto dagli obiettivi europei, da raggiungere entro il 2050. Lo prevede il testo del progetto di legge di iniziativa della giunta regionale che, dopo una consultazione avviata agli inizi di dicembre 2013, è stato inviato al Cal (il Consiglio delle autonomie locali) per il parere ufficiale degli enti locali. Dopodiché, acquisito il parere del Cal, potrà essere approvato dalla giunta come progetto di legge e proseguire l’iter in Assemblea. Costituito da un unico articolo con 9 commi, il testo persegue la valorizzazione e la tutela del suolo, con particolare riguardo alle superfici agricole e alle aree sottoposte a tutela paesaggistica, in modo da ridurre il consumo di suolo in quanto bene comune e risorsa non rinnovabile, di estrema importanza anche per la prevenzione e la mitigazione dei fenomeni di dissesto idrogeologico. Il testo ricalca in buona parte la posizione delle Regioni in merito alla proposta di legge elaborata dai due precedenti governi in materia di suolo, “ma rispetto al testo nazionale – spiegano gli assessori regionali Alfredo Peri (Programmazione territoriale) e Tiberio Rabboni (Agricoltura) – , noi vogliamo perseguire la riduzione del consumo di suolo attraverso un più rigoroso controllo degli strumenti urbanistici. In quest’ottica, una misura utile è puntare sul riuso e sulla rigenerazione urbana, sulla riqualificazione dell’esistente: tutto ciò costituisce un obiettivo prioritario e fondamentale del governo del territorio”.  
   
   
ARRIVANO INTERVENTI RECUPERO URGENTI PER ALLOGGI ERP IACP BARI  
 
Bari, 25 febbraio 2014 - La vicepresidente e assessore Angela Barbanente esprime grande soddisfazione per gli interventi di recupero degli immobili di edilizia residenziale pubblica localizzati dallo Iacp di Bari in diversi comuni delle province di Bari e Bat. I lavori, la cui localizzazione è stata approvata dalla Giunta regionale, assumono particolare importanza perché per buona parte riguardano l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento degli impianti termici Lo Iacp, d’intesa con l´Assessorato regionale alla Qualità del Territorio, ha programmato interventi per affrontare e risolvere in modo complessivo e sistematico tali problemi perché essi creano gravi disagi agli utenti, specialmente se anziani. In particolare, è stata effettuata una ricognizione di tutte le situazioni urgenti e messo a punto un programma d´intervento che prevede un primo investimento, finanziato dalla Regione Puglia, di circa 5.300.000,00 euro per interventi di l’adeguamento degli impianti termici, installazione di ascensori, servo-scala e opere di abbattimento delle barrire architettoniche. I primi interventi, per 3.700.000 euro riguardanti quasi 200 fabbricati per un totale di circa 1.800 alloggi, sono stati approvati con Delibera di Giunta regionale. Lo Iacp di Bari ha stanziato negli ultimi esercizi finanziari circa 40 milioni di euro per il recupero edilizio e la manutenzione straordinaria di un patrimonio immobiliare alquanto vetusto, ai quali si devono aggiungere circa 18 milioni di euro del Piano Casa regionale. Solo per gli adeguamenti degli impianti ascensori, sono stati già spesi negli ultimi anni oltre 1.200.000,00 euro. Di seguito la localizzazione degli interventi programmati . Comune Ubicazione Descrizione Opere Costo intervento Bitetto via Della Costituzione 6 Riattamento alloggio 25.070,65 Bari – San Paolo via Granieri 5 Riattamento alloggio 21.897,15 Bari e Provincia strade varie Impianti di riscaldamento 242.973,60 Bari e Mola via Toscana, 3 - via Petrera pal A/6 - via Nino Rota 4 Riattamento alloggi 50.649,06 Bari – San Girolamo Lung.re Ix Maggio palazzina E/3 Riattamento alloggio 25.306,83 Molfetta strade varie Impianti di riscaldamento 42.711,52 Bari, e Molfetta via Bottego 2 - via Zuppetta 2 - via Madonna dei Martiri 11 Riattamento alloggio 63.912,67 Barletta via Salvemini, 4 Riattamento alloggio 12.694,00 Barletta via Buonarroti 9-11-13 Opere di recupero di facciate, lastrici solari 77.263,94 Andria - Trani via Indipendenza 55 - largo Francia 12 Riattamento alloggio 38.495,95 Bari - Gruppo Crispi via Crispi 85 a1-a2-a3 Opere di ripristino parti strutturali di facciate 45.952,05 Cassano - Gravina via Galietti - via Punzi Riattamento alloggi 40.000,00 Barletta via Ungaretti 21/E - 19/D Opere di recupero di facciate, lastrici solari 170.817,32 Bari San Paolo, piazza Romita, 8-9-11 Opere di recupero dei facciate, lastrici solari 200.000,00 Comune Ubicazione Descrizione Opere Costo intervento Bari San Paolo-via G. Pugliese, 2 - 4 - 6 -8 Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 330.000,00 Bari San Paolo, via Brindisi, 2 - 4 Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 180.000,00 Bari San Paolo, via Trani 4 - 6, Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 180.000,00 Bari Japigia - via Archimede 10 Recupero strutturale pilastri € 207.517,45 Barletta via Marone 54 Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 35.000,00 Bitetto, via Beato Angelico, 139, A - B - C Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 280.000,00 Canosa Caserma Polizia Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 90.000,00 Capurso via Carducci 1- 2 - 9 e via Petrarca, 12 Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 240.000,00 Giovinazzo via Moro, 10/D-e-f Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 240.000,00 Mola Di Bari via Canudo, 2 - 4 -6 - 8 - 10 Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 320.000,00 Molfetta via Ruvo 3, 5 e 32, 36 e via Maier 44 Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 360.000,00 Terlizzi via Millico 51 Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 90.000,00 Turi via Delleginestre, 1 - 3 Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 150.000,00 Toritto via Serg. Morgese, 1-5 Opere di recupero delle facciate, vano scala, lastrico solare, ed altre parti comuni € 180.000,00  
   
   
PPTR. PUGLIA: ECCO LA CASISTICA DELLE OSSERVAZIONI PRESENTATE  
 
Bari, 25 febbraio 2014 - Il 29 dicembre scorso, com’è noto, sono scaduti i termini per la presentazione delle osservazioni al Pptr. Il Servizio Assetto del Territorio, conclusa l´attività di classificazione e organizzazione delle 2.400 osservazioni pervenute, di cui 2.229 da istruire, ha avviato l´esame specifico e l´istruttoria di ogni singola osservazione, che si concluderanno con la proposta di accoglimento/non accoglimento delle stesse e la conseguente eventuale modifica degli elaborati del Piano. Il numero delle osservazioni pervenute non spaventa chi ha sufficiente esperienza di procedure di approvazione dei piani: si consideri che il solo Piano Urbanistico Generale del Comune di Monopoli (circa 50.000 abitanti e 158 kmq contro i 4 milioni e 19.358 kmq dell’intera regione) ricevette oltre 450 osservazioni e che il piano paesaggistico del Lazio ne ricevette 12.000.(...) Di seguito il quadro delle osservazioni presentate, classificate in base all’oggetto dell’osservazione, dell’ente o del soggetto che l’ha inoltrata e della struttura paesaggistica interessata. Osservazioni da istruire: 2.229. Richieste informazioni: 86. Osservazioni da non istruire: 58. Duplicati: 231. Soggetto che ha inoltrato l’osservazione Osservazioni ente pubblico: 244 (10,9%). Osservazioni soggetto privato: 1877 (83,9%). Ente/associazione: 114 (5,2%). Oggetto dell’osservazione normativa: 140 (6,5%). Cartografia: 1773 (82,3%). Altro: 29 (1,3%). Normativa /cartografia: 177 (8,2%). Normativa /cartografia/altro: 6 (0,3%). Cartografia/altro: 29 (1,3%). Struttura paesaggistica interessata dall’osservazione Struttura idrogeomorfologica: 112 . (comprende territori costieri e contermini ai laghi, Fiumi, torrenti e corsi d’acqua, Sorgenti, Versant, Lame e gravine, Grotte, Geositi, Inghiottitoi, Cordoni dunari) . Struttura ecosistemica e ambientale: 1273. (comprende Boschi e aree di rispetto, Zone umide Ramsar e altre Aree umide, Prati e pascoli naturali, Formazioni arbustive in evoluzione naturale) Struttura antropica e storico-culturale: 262 (comprende Immobili e aree di notevole interesse pubblico, Zone gravate da usi civici, Zone di interesse archeologico, Città consolidata, Testimonianze della stratificazione insediativa e aree di rispetto, Paesaggi rurali). Struttura idrogeomorfologica+ struttura ecosistemica e ambientale: 103. Struttura idrogeomorfologica + struttura antropica e storico-culturale: 20. Struttura ecosistemica e ambientale + struttura antropica e storico-culturale: 130. Struttura 1.900 100,00%. Idrogeomorfologica 112 5,89%. Ecosistemica e ambientale 1.273 67,00%. Antropica e storico-culturale 262 13,78%. Idrogeomorfologica/ecosistemica e ambientale 103 5,42%. Idrogeomorfologica/ antropica e storico-culturale 20 1,05%. Ecosistemica e ambientale / antropica e storico-culturale 130 6,84%.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: MARCHI PIÙ MODERNI, FLESSIBILI E MENO COSTOSI  
 
Strasburgo, 25 febbraio 2014 - I marchi sono semplicemente dei segni utilizzati negli scambi e nelle vendite commerciali per identificare i prodotti. Ma oggi risulta molto complesso aprire un’attività senza marchio. Il loro ruolo è sempre più importante a livello mondiale ed è molto importante tutelarli. Ne abbiamo parlato con Cecilia Wikström, la relatrice svedese sulla modernizzazione delle regole dei marchi europei. Perchè i marchi sono importanti? Viviamo in un mondo globalizzato ed è sempre più importante tutelare i marchi e i loro proprietari. I marchi hanno una vita più lunga dei brevetti perchè questi ultimi hanno una data di scadenza e un marchio può essere rinnovato all’infinito. Quali sono le priorità? Il proprietario di un marchio deve decidere se vuole registrare o meno la sua marca livello nazionale o a livello europeo. Se vuole presentare la marca unicamente in uno Stato membro, è libero di farlo. Ma non è normale avere dei costi identici per una domande di registrazione della marca in un solo Stato membro o per tutta l’Unione europea. Bisogno stabilire delle tariffe coerenti. Una direttiva per armonizzare delle regole sulle marche a livello europeo esiste già da vent’anni. Cosa cambierà con le nuove regole? Non si tratta di una rivoluzione, ma di un aggiornamento. Le nuove regole miglioreranno la cooperazione tra gli uffici nazionali delle marche e l’ufficio europeo di Alicante, in Spagna.  
   
   
COMPARTO DEGLI APPARECCHI DOMESTICI E PROFESSIONALI, PROTOCOLLO REGIONE-GRUPPO HAIER PER FAVORIRE PROGETTAZIONI E PRODUZIONI MARCHIGIANE.  
 
 Ancona, 25 febbraio 2014 - Favorire lo sviluppo di progettazioni e produzioni ad alta tecnologia sul territorio regionale da parte delle aziende del settore, per sostenere i livelli occupazionali e produttivi in un comparto, quello degli apparecchi domestici e professionali, che sta attraversando un periodo di forte difficoltà. E’ l’obiettivo del Memorandum d’intesa tra Regione Marche e il Gruppo cinese Haier, leader mondiale nella produzione di elettrodomestici. La Giunta regionale ha dato il via libera alla sottoscrizione del protocollo che si pone in coerenza con le linee guida fissate nell’Accordo di partenariato tra la Provincia dello Shandong e la Regione Marche. Un accordo che ha sancito il rafforzamento degli scambi e della cooperazione dei settori economico, commerciale, formativo, culturale, turistico, urbanistico e della valorizzazione ambientale, nonché lo scambio di tecnologie innovative tra le rispettive industrie e centri di ricerca e innovazione, in modo da facilitare lo sviluppo di innovazioni di processo e prodotto. L’interesse di Haier, in particolare, è a sviluppare progetti e produzioni innovative in collaborazione con le aziende marchigiane specializzate nel cluster dell’elettrodomestico in sinergia con il centro regionale di innovazione tecnologica Meccano. “La Regione Marche – dice il presidente e assessore all’Internazionalizzazione, Gian Mario Spacca – ha avviato da tempo azioni di assistenza tecnica alle imprese nei mercati a maggiore crescita ma ‘difficili’ da penetrare in particolare da parte delle Pmi. Particolarmente attivi sono i Punti di assistenza tecnica della Regione avviati in Cina. Il Pat della provincia dello Shandong, nello specifico, ha sviluppato importanti rapporti con il Gruppo Haier. Visto l’altissimo livello di specializzazione e la decennale esperienza degli operatori marchigiani nei settori di interesse di Haier, si è ritenuto strategico avviare con il Gruppo una collaborazione stabile e duratura che possa portare al rafforzamento reciproco tramite una partnership che riguardi sia il profilo della ricerca, innovazione e sviluppo che quello della produzione”. In questo senso il Servizio Internazionalizzazione della Regione Marche fungerà da tramite e collegamento in tutti i rapporti che si instaureranno tra l’Open Innovation Centre della Haier e le aziende e i centri di ricerca e sviluppo delle Marche. “Di particolare interesse – conclude Spacca – il fatto che il leader mondiale nel settore degli apparecchi domestici e professionali si impegna tramite questo Protocollo anche ad ospitare per lo svolgimento di stage, giovani neolaureati marchigiani nell’ambito del progetto di scambi in corso con la Provincia dello Shandong”.  
   
   
CRISI: SERRACCHIANI-DAMIANO, LA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA IN FVG  
 
 Trieste, 25 febbraio 2014 - Le crisi occupazionali e, più in generale, tutte le criticità del territorio che riguardino imprese e lavoratori e, di conseguenza, l´economia del territorio. Sono questi i temi che una delegazione del Friuli Venezia Giulia, guidata dalla presidente della Regione Debora Serracchiani, assieme al vicepresidente Sergio Bolzonello ed all´assessore a Lavoro e Formazione Loredana Panariti, ha esposto alla Commissione Lavoro della Camera dei deputati che, come evidenziato dal presidente Cesare Damiano, ha scelto l´estremo Nordest d´Italia per la sua prima presa di contatto esterna dell´attuale legislatura. Nel corso dell´incontro svoltosi nel Palazzo della Regione a Trieste, Serracchiani ha disegnato per prima la realtà di un Friuli Venezia Giulia entrato in pesante sofferenza nel 2013, quindi più tardi di altri, ed ora alle prese con una crisi violenta che colpisce in primis il settore manifatturiero, dall´edilizia all´elettrodomestico senza esclusione alcuna, ma non di meno le piccole imprese che costituiscono il 95 per cento della produzione regionale. Con anche l´export in calo, seppure in leggera ripresa a fine 2013, il tasso della disoccupazione è salito fino al 6,9 per cento (in aumento quella maschile ed in calo quella femminile) che, ha spiegato la presidente della Regione, nonostante sia inferiore a quello nazionale (12 p.C.) rappresenta per il Friuli Venezia Giulia una preoccupazione alla quale quest´area non era abituata al punto che, ha aggiunto, perfino l´agricoltura che aveva tenuto bene ora ne subisce gli effetti negativi. Serracchiani ha quindi illustrato le azioni messe in campo dalla Regione, dalla ricostituzione dell´Agenzia del Lavoro ai tavoli di crisi aperti a livello nazionale e locale, ponendo sempre al centro le relazioni considerate fondamentali per creare rapporti di collaborazione finalizzati alla costruzione di protocolli concertati e, soprattutto, a redigere un Piano di sviluppo regionale delle Politiche industriali che favorisca il rilancio dell´impresa attraverso buone pratiche quali, ad esempio, la semplificazione normativa e burocratica e la progettualità sull´occupazione e la formazione, quest´ultima già finanziata con 98 milioni di euro. In merito alla riproposizione dell´Agenzia del Lavoro, la presidente della Regione ha annunciato che non avrà solo compiti di osservatorio, peraltro importanti, ma anche di gestione delle politiche attive e della formazione in linea con le novità nazionali, rispondendo in questo modo anche ad una chiara esigenza che è quella dell´efficientamento dei Centri per l´Impiego. A questo proposito, ha affermato, saranno individuate procedure standard da applicare alle diverse realtà del territorio al fine di mettere in campo azioni di politica attiva e predisporre una strategia che permetta di arrivare a processi individuali di formazione. Il Friuli Venezia Giulia, ha infine sottolineato Serracchiani, è la prima Regione in Italia ad avere applicato la Garanzia Giovani (che sarà gestita proprio dall´Agenzia del Lavoro), finanziandola con 12 milioni di euro di fondi propri in attesa di quelli europei.  
   
   
FVG: SERRACCHIANI, CREATA L´"AREA" PER L´ANALISI DELLE CRISI E DEL RILANCIO  
 
Trieste, 25 febbraio 2014 - All´interno della direzione centrale Attività produttive, Commercio, Cooperazione, Risorse agricole e forestali della Regione, da alcune settimane si sta organizzando una nuova ´´area´´, espressamente dedicata alle nuove strategie industriali ed all´accompagnamento delle crisi aziendali in atto in tutto il Friuli Venezia Giulia. Lo hanno confermato a Trieste la presidente della Regione Debora Serracchiani e l´assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, ribadendo l´esigenza di una più efficace ´´risposta´´ alle emergenze in atto ma anche di una diversa ´´impostazione´´ di analisi e di studio delle politiche industriali e delle dinamiche del lavoro. ´´Abbiamo riorganizzato il sistema prevedendo dunque un´area specifica nella quale trasferire le attività della Pianificazione strategica, in particolare quelle legate al Piano regionale di sviluppo delle politiche industriali - ha dichiarato la presidente Serracchiani - ma anche i diversi ´tavoli´ di crisi riguardanti alcune situazioni industriali presenti sul territorio e la ´crisi industriale complessa´ della Ferriera di Trieste, creando anche un ´luogo fisico´ dover poter accostare queste situazioni alle politiche attive del lavoro ed alle strategie di rilancio dell´economia Fvg´´. ´´L´abbiamo annunciato e lo stiamo facendo: un´area multidisciplinare, dotata di più competenze - osserva il vicepresidente Bolzonello - che si avvarrà di tecnici ed esperti provenienti dalle Attività produttive, dal Lavoro e dalla Statistica, potendo anche contare sul supporto e sulle competenze di Friulia, con la quale siamo già in accordo per la messa a disposizione di personale qualificato´´.  
   
   
PRECISAZIONI DELL’ASSESSORE CALABRIA SUL DECRETO PER IL SOSTEGNO AL REDDITO DEI LAVORATORI PERCETTORI DI MOBILITÀ IN DEROGA  
 
Catanzaro, 25 febbraio 2014 - L’assessore regionale al Lavoro, Formazione professionale e Politiche sociali, Nazzareno Salerno, ha certificato il completamento della procedura che consente di dare una boccata d’ossigeno ai lavoratori che sono stati maggiormente colpiti dalla crisi economica e sociale. “E’ già operativo – ha detto Salerno - il decreto per il sostegno al reddito dei lavoratori percettori di mobilità in deroga che consente il pagamento di un’ulteriore mensilità sia per le concessioni dell’annualità 2013 sia per i percettori in proroga. Nella consapevolezza di un momento di straordinaria difficoltà – ha proseguito l’Assessore – abbiamo moltiplicato gli sforzi per dare un aiuto essenziale alle famiglie calabresi che, per effetto della caduta della produzione e dei consumi, sono costrette a vivere in una situazione di disagio. La condivisione con le forze sindacali del percorso necessario per la ripartizione delle risorse (17.763.567 euro) assegnate alla Calabria dal Decreto Interministeriale n. 78641 ha consentito il pagamento di una mensilità aggiuntiva che l’Inps è autorizzata ad erogare. La Giunta regionale, guidata dal Presidente Scopelliti – ha aggiunto l’Assessore Salerno – sta poi mettendo in campo le azioni necessarie per individuare nuove risorse idonee a dare sollievo ai lavoratori calabresi che rappresentano le migliori energie per concretizzare un cammino di riscatto. La nostra vicinanza ai lavoratori è forte e costante”.  
   
   
ABRUZZO: AGEVOLATO ACCESSO AL CREDITO PER PMI  
 
Pescara, 25 febbraio 2014 - Le piccole e medie imprese abruzzesi potranno accedere al credito con maggiore facilità per operazioni finanziarie fino a 100 mila euro. È il senso del provvedimento assunto dalla Giunta regionale che è stato illustrato dall´assessore allo Sviluppo economico Alfredo Castiglione. L´operazione tecnica, che vede la Regione Abruzzo in prima fila a livello nazionale, prevede che i Confidi, e dunque il sistema delle piccole e medie imprese, potranno accedere direttamente al Fondo centrale di garanzia senza passare per gli istituti di credito. La controgaranzia che fornirà Confidi accedendo al Fondo centrale di garanzia è stata fissata ad un massimo di 100 mila euro. "Si tratta - ha detto l´assessore allo Sviluppo economico Alfredo Castiglione - di una decisione per certi versi rivoluzionaria perché si rivolge alle piccole e medie imprese che hanno necessità di accedere a linee di finanziamento relativamente piccole. La possibilità di mettere a disposizione dell´imprenditore la controgaranzia che fornisce Confidi rende più agevole, veloce e semplificato il percorso del credito. Benefici - aggiunge Castiglione - ci saranno anche per le banche che da un lato potranno avere un ampliamento dei volumi di credito erogato che hanno copertura in termini di garanzia e dall´altro registrerebbero una maggiore quota di capitale libero, perché a fronte di un prestito erogato non avrebbero l´obbligo dell´accantonamento per garanzia con conseguente riduzione del tasso di sofferenza". L´operazione che ha chiamato in causa il Fondo centrale di garanzia è solo l´ultimo atto che ha visto l´intervento diretto della Regione in materia di Confidi. "L´azione riformatrice - ha detto Castiglione - è partita nel 2010 con la riduzione dei Confidi operanti in regione: da 70 siamo passati a 35. L´intero sistema Confidi in questi anni ha ottenuto dalla Regione oltre 44 milioni di euro a sostengo della piccola e media impresa. Sono numeri importanti anche in relazione alla nuova programmazione tutta incentrata sulla crescita della competitività delle aziende".  
   
   
SIGLATO L´ACCORDO TRA REGIONE E DEMOCENTER PER IL TECNOPOLO DI MIRANDOLA (MO). DALLA REGIONE OLTRE 3,8 MILIONI, INAUGURAZIONE ENTRO L´ESTATE. MU  
 
Bologna, 25 febbraio 2014 - È stata firmata la convenzione tra la Regione Emilia-romagna e la Fondazione Democenter per la realizzazione del Tecnopolo di Mirandola (Mo). Da viale Aldo Moro arriveranno 3,825 milioni di euro per acquistare le attrezzature, assumere i ricercatori e svolgere le attività a favore delle imprese fino al 31 dicembre 2015. L’inaugurazione del polo è prevista entro l’estate, non appena sarà ultimato lo stabile che il Comune di Mirandola metterà a disposizione. “Il Parco scientifico e tecnologico che andiamo così a realizzare – ha spiegato l’assessore alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli – sarà un ulteriore tassello nella rete delle strutture per l’innovazione del nostro tessuto produttivo, ma soprattutto uno strumento fondamentale per sostenere la ripresa e il lavoro in un’area tanto duramente colpita dal terremoto del maggio 2012 e dalla recente alluvione quanto fondamentale per la nostra economia e ricca di potenzialità”. La Fondazione Democenter aveva presentato alla Regione la propria manifestazione d’interesse per realizzare il programma di ricerca a Mirandola, finanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Por-fesr 2007-13). Terminata la procedura negoziale si è giunti così alla firma della convenzione. Le risorse necessarie per realizzare il programma di ricerca sono pari a 4,25 milioni di euro, di cui il 90% provenienti dalla Regione e il restante 10% a carico di Democenter. Il Parco scientifico e tecnologico del Mirandolese lavorerà in particolare sui materiali innovativi per il biomedicale, ma non solo. “Le ricerche che andremo a realizzare – ha spiegato il presidente della Fondazione Erio Luigi Munari – saranno di grande interesse anche per gli altri due settori nei quali Democenter è punto di riferimento regionale, ovvero Ict e meccanica”. Nel Tecnopolo, dotato di attrezzature d’avanguardia, lavoreranno tra l’altro 16 ricercatori a tempo pieno.  
   
   
CRISI DE RIGO: AVVIATO UN PERCORSO DI SALVAGUARDIA  
 
Trieste, 25 febbraio 2014 - La Regione mette in campo la task force mista Attività produttive-Lavoro e formazione ed al Tavolo di crisi dell´Azienda De Rigo Refrigeration, relativamente allo stabilimento di Ronchi dei Legionari (Gorizia) dove sono impiegati 140 addetti, emergono due possibili percorsi in relazione all´annunciata volontà dell´Azienda di concentrare la produzione nella sede di Belluno. Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello e l´assessore a Lavoro e Formazione Loredana Panariti hanno infatti tracciato possibili soluzioni che, di fatto, andrebbero ad attivare tutti gli strumenti a disposizione dell´Amministrazione (ammortizzatori sociali e riqualificazione professionale) in un caso e, nell´altro, si arriverebbe, con l´annunciata disponibilità della De Rigo e con il coinvolgimento di Friulia, ad attivare la ricerca di nuovi investitori interessati all´acquisizione del sito e dell´attività anche attraverso la diversificazione della produzione. Al termine dell´incontro svoltosi nella sede di Trieste della Regione, Bolzonello e Panariti hanno aggiornato ogni ulteriore considerazione a fra un mese, ovvero il tempo necessario per effettuare tutte le necessarie valutazioni.  
   
   
CMB COOPERATIVA MURATORI E BRACCIANTI DI CARPI, UN INCONTRO IN REGIONE: ACCORDO PER LA CIGS A 262 LAVORATORI A PARTIRE DAL 1 MARZO PROSSIMO  
 
Bologna, 25 febbraio 2014 - Cassa integrazione straordinaria per 262 lavoratori della Cmb Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi. È questo quanto definito nel verbale d’accordo siglato in seguito all’incontro che si è svolto a Bologna in Regione tra i rappresentanti delle istituzioni, i vertici della Cmb e i rappresentanti dei lavoratori e i sindacati di categoria. Durante la Cigs - che scatterà dal 1 marzo prossimo – i lavoratori interessati verranno sospesi a zero ore e si attuerà una rotazione del personale dove consentita dalle esigenze tecnico-produttive per figure di analoga professionalità. I criteri per la rotazione saranno individuati demandando a successivi accordi con le Rsu. Non sarà interessato dalla rotazione il personale diretto alla produzione soggetto di responsabilità economiche e in materia di sicurezza (come direttori di cantiere, responsabili o addetti alla contabilità). Le parti hanno, inoltre, convenuto di procedere, su richiesta di una delle stesse, ad incontri periodici di verifica per esaminare l’evoluzione del mercato e la situazione aziendale con particolare attenzione ai livelli occupazionali. Previsti anche incontri periodici, in sede aziendale, per una verifica complessiva in merito all’andamento degli strumenti previsti dall’accordo raggiunto.  
   
   
MILANO - COMMERCIO D´ARTE E GALLERIE: LOMBARDA UN´IMPRESA SU 5  
 
Milano, 25 febbraio 2014 - Il commercio d’arte in Italia parla lombardo: sono infatti circa 600 le imprese attive in regione nel settore legato al commercio di oggetti d’arte, incluse le gallerie, tra sedi principali, secondarie e unità locali, pari ad oltre un quinto (20,9%) del totale italiano di settore. E, nonostante la crisi, il commercio d’arte contiene le perdite in Lombardia (-3,7%) rispetto all’Italia (-4,7%). Milano, con 360 attività, è prima a livello regionale (60,2%) e nazionale (12,6%). La seguono, in Lombardia, Brescia (con l’11,9% delle imprese lombarde) e Bergamo (9%) e, in Italia, Roma (con 196 imprese, 6,9% del totale) e Torino (4,4%). Tra le imprese che si occupano di commercio d’arte è forte la presenza femminile (27,9% a Milano, 31,2% in Lombardia e 40,7% in Italia) ma giovani e stranieri sono ancora poco presenti con rispettivamente circa un’impresa su otto ed una su venti tra quelle attive. Emerge da un’elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese 2013 e 2012 relativi a localizzazioni e sedi di impresa. “Milano Gallerie. Dalle parti della scultura e della pittura”: in Triennale 60 opere moderne, ingresso libero. “Milano Gallerie. Dalle parti della scultura e della pittura” è il titolo della mostra ad ingresso libero, promossa da Camera di Commercio di Milano, Angamc - Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea e Fondazione La Triennale, che si terrà dal 25 febbraio al 23 marzo 2014 presso gli spazi espositivi della Triennale. In mostra 60 opere, provenienti dalle gallerie d’arte milanesi aderenti a Angamc, per 36 artisti italiani e internazionali, da Alberto Burri a Fausto Melotti, da Julian Schnabel a Dennis Oppenheim, da Vincenzo Agnetti a Dadamaino, a Salvatore Fiume. Inaugurazione il 24 febbraio alle ore 19. “Arte e cultura - ha dichiarato Massimo Ferlini, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano - rappresentano non solo un elemento di eccellenza che contraddistingue Milano a livello internazionale ma costituiscono anche un settore importante dell’economia del nostro territorio. Iniziative che promuovono l’arte e la creatività sono quindi non solo un vantaggio per il pubblico, che ha l’opportunità di riscoprire artisti ed opere importanti, ma sono anche una carta vincente da giocare per promuovere nel mondo il sistema Milano, soprattutto in vista di Expo”.  
   
   
PROTOCOLLO PER TUTELA VETRO DI MURANO, MERLETTO DI BURANO E MASCHERE VENEZIANE FIRMATO DA ARTIGIANI, CONSUMATORI, CCIAA, COMUNE DI VENEZIA E REGIONE DEL VENETO  
 
 Venezia, 25 febbraio 2014 - Tutela dell’autenticità, repressione delle imitazioni e dei falsi e valorizzazione della cultura e della tradizione locale, sono gli obiettivi di un protocollo d’intesa unitario per il vetro di Murano e il suo marchio di tutela, per i merletti di Burano e per le Maschere veneziane. Il documento è stato sottoscritto in una vetreria muranese da Regione, Comune e Camera di Commercio di Venezia, Promovetro, organizzazioni artigiane (Confartigianato provinciale e comunale di Venezia, Cna provinciale e comunale e Casartigiani Venezia) e Associazioni dei Consumatori del Veneto (Adiconsum Veneto, Adoc Veneto, Federconsumatori Veneto; Lega Consumatori Veneto, La Casa del Consumatore Veneto, Unione Nazionale Consumatori Veneto, Movimento Consumatori Veneto). L’accordo, che sarà ora girato alla Prefettura perché lo recepisca in modo da coinvolgere tutte le forze dell’ordine nell’azione di contrasto alle produzioni taroccate, nasce dalla volontà concorde e determinata di salvaguardare le lavorazioni artistiche di Venezia, che sono un vanto della città ma più in generale del mondo intero, e di tutelare anche i consumatori, non sempre informati se ciò che acquistano è paccottiglia prodotta in serie all’estero. “Oggi circa il 70 per cento dei vetri venduti a Venezia non sono originali – ha ricordato l’assessore regionale Franco Manzato che ha firmato il documento per la Regione – e questo ci spinge tutti ad intervenire, con controlli amministrativi, azioni di vigilanza e repressione”. Analoghe considerazioni sono state espresse dall’assessore comunale Carla Rey, per la quale questo genere di iniziative sono essenziali per la stessa conservazione di queste attività che sono ad un tempo culturali ed economiche. Il protocollo impegna i firmatari ad “un’azione coordinata volta a realizzare condizioni di piena trasparenza nel commercio dei prodotti vetrari, dei merletti e delle maschere”, evitando vere e proprie truffe ai consumatori. Per questo saranno avviate azioni di informazione capillare e sensibilizzazione dei consumatori; di sensibilizzazione dei produttori e dei commercianti sul valore culturale e commerciale della lavorazione artistica veneziana; di informazione sulle norme che regolamentano le lavorazioni artistiche veneziane e sulla normativa di legge che disciplina la trasparenza dell’etichettatura dei prodotti. Verranno inoltre raccolte le segnalazioni su pratiche commerciali sospette e/o scorrette; si procederà ad una attività ispettiva, con particolare riguardo alle situazioni passibili di ingenerare rischio di confusione circa la qualità e la provenienza dei prodotti offerti; verrà effettuata una attività di indagine sulle produzioni, per verificarne la corrispondenza tra caratteristiche dichiarate ed effettiva natura. Sono state pure previste la repressione diretta delle fattispecie integranti illecito amministrativo, da segnalare alla polizia giudiziaria, e forme di ricorso all’Autorità garante per la concorrenza. Il coordinamento delle attività indicate dal protocollo è affidato alla Regione del Veneto Assessorato alla Tutela del Consumatore. Regione e Associazioni dei consumatori metteranno a disposizione della Camera di Commercio Venezia, per gli anni 2014 e 2015, 15 mila euro per eventuali indagini chimico-fisiche che si dovessero rendere necessarie. L’attività di vigilanza verrà operativamente garantita dalla Camera di Commercio attraverso il proprio personale ispettivo.  
   
   
CUP2000, I SOCI PRESENTANO AI SINDACATI IL PIANO STRATEGICO OPERATIVO  
 
 Bologna, 25 febbraio 2014 - Rafforzamento del ruolo di Cup2000 all’interno di un piano regionale di sviluppo di un’infrastruttura Ict in sanità. Internalizzazione, da parte delle aziende sanitarie, delle attività di front office, back office e call center. Sono questi i due capisaldi del Piano strategico operativo per lo sviluppo di Cup2000 nel triennio 2014-2016, presentato stamani in Regione ai sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Usb). Definito sulla base degli indirizzi approvati dall’assemblea dei soci lo scorso primo ottobre, il Piano è il punto più avanzato dell’elaborazione – condivisa all’unanimità – del Comitato operativo e della cabina di pilotaggio. “Vogliamo e dobbiamo garantire a questa società stabilità, sviluppo e una sostenibilità di lungo periodo. Dobbiamo garantire occupazione – hanno ribadito l’assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lusenti e i due co-presidenti della Conferenza territoriale, sociale e sanitaria di Bologna Beatrice Draghetti e Luca Rizzo Nervo – . Mantenendo la situazione attuale, queste condizioni purtroppo non ci sono. Per questo, occorre attuare il prima possibile la strategia già elaborata, per non trovarsi poi ad agire nell’emergenza. Perché Cup, patrimonio del nostro servizio sanitario, sia ancor più di qualità, bisogna affrontare i problemi strutturali che esistono. Noi, con questo Piano, assicuriamo sviluppo e diamo massima garanzia occupazionale”. All’incontro con i sindacati erano presenti anche il direttore generale alla Sanità e Politiche sociali della Regione Tiziano Carradori, e Fosco Foglietta, presidente di Cup2000. “Il documento, presentato stamani, viene ora reso pubblico – ha ricordato Lusenti – . Attendiamo dai sindacati valutazioni, critiche e proposte nell’arco di una quindicina di giorni, in modo da poter convocare un prossimo (e conclusivo) incontro”. Il Piano, in sintesi - Nel documento viene ribadito il ruolo sostanziale dell’Ict come leva di cambiamento, come strumento che assicura il governo clinico e i processi riorganizzativi, volti alla semplificazione e all’efficienza. Cup2000 assumerà quindi un ruolo da protagonista nel processo di rafforzamento dell’Ict nell’intero sistema sanitario dell’Emilia-romagna, consentendo l’omogeneizzazione e la standardizzazione delle soluzioni informatiche tra tutte le aziende sanitarie, da Piacenza alla Romagna. In quest’ottica la Regione, entro il mese di maggio, elaborerà un piano pluriennale di modernizzazione, innovazione e ricerca per l’Ict. A questo scopo, sono già stati previsti nella programmazione sanitaria 2014 due milioni di finanziamento integrativi. Le attività qualificanti di Cup2000 (progettazione, analisi, ricerca, sviluppo e gestione dell’Ict) sono definite tecnicamente “core”; Cup2000 attualmente svolge anche attività “no core” (front office, back office, e call center), che verranno internalizzate. Il Piano affronta le modalità che il percorso di internalizzazione dovrà seguire, e che interesserà complessivamente tra le 330 e le 360 persone. Il percorso presuppone che le attività di front office, back office e call center vengano svolte direttamente dalle aziende attualmente destinatarie dei servizi, in particolare dalle Usl di Bologna e Ferrara. In quest’ottica l’Ausl di Bologna gestirà i propri servizi di front office e back office e fornirà servizi di call center a Imola, alla Regione Emilia-romagna e al Comune di Bologna. Per consentire lo svolgimento dell’internalizzazione, le aziende sanitarie in questione attiveranno procedure di reclutamento del personale secondo i criteri definiti dalla legge (concorso pubblico). L’internalizzazione, che impegnerà un arco temporale tra i 24 e i 36 mesi, si articolerà in due fasi: la prima coinvolgerà circa 200 persone (front office, back office), la seconda un centinaio (call center). Il Piano prevede che venga discusso con le organizzazioni sindacali un accordo quadro generale in cui verranno riportati principi, finalità e modalità del percorso. Verranno utilizzate tutte le leve normative a tutela della base occupazionale; l’intero percorso sarà monitorato dai soci insieme alle organizzazioni sindacali. “A questo proposito – ha concluso l’assessoreLusenti, ribadendo l’impegno dei soci – siamo pronti a dare garanzia formale per la piena tutela occupazionale dei lavoratori”.  
   
   
FRANCO TOSI: ERRORE DEL PRECEDENTE GOVERNO  
 
Milano, 25 febbraio 2014 - "Sulla questione della storica industria ´Franco Tosi´ di Legnano è il momento di fare chiarezza. La Regione Lombardia, che segue la questione da tempo e con la massima attenzione, è rimasta sorpresa della decisione, a nostro avviso immotivata, del Ministero dello Sviluppo economico di buttare letteralmente a mare la soluzione che si era trovata". Lo afferma l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia Massimo Garavaglia. Concreto Rischio Di Chiusura - "Il 6 febbraio - prosegue l´assessore - si era infatti praticamente quasi concretizzata la possibilità dell´affitto del ramo di azienda da parte di Termomeccanica, in questo modo ci sarebbe stata la possibilità di garantire i posti di lavoro e lo sviluppo coerente di un piano industriale, in un´ottica anche di potenziamento di un settore strategico, da parte di realtà italiane. Invece il giorno dopo, il 7 febbraio, inspiegabilmente il Ministero dello Sviluppo economico ha deciso di ripartire da zero con una nuova procedura, passando dall´affitto alla vendita, procedura che richiede altri sei mesi, durante i quali c´è il rischio concreto che la ´Franco Tosi´ chiuda definitivamente". Nuovo Governo Riveda Posizioni - "Questa è stata l´ultima decisione sciagurata da parte del ministro Zanonato - commenta Garavaglia -, che pensiamo non sarà rimpianto da nessuno. A questo punto, però, gli unici ad avvantaggiarsi sarebbero eventualmente gli speculatori edilizi. Ora ci auguriamo che il nuovo Governo e il neo ministro per lo Sviluppo economico riprendano in mano la partita, rivedendo le posizioni appena assunte dal precedente Governo". Regione Incontra Sindacati - "Da parte nostra - conclude l´assessore - resta lo sconcerto per aver sprecato una possibilità che stava per concretizzarsi e non ne capiamo davvero la ragione. Anche in questa vicenda, comunque, la Regione Lombardia ha dimostrato di voler sostenere chi vuole fare impresa e proprio per questo incontreremo i sindacati, per fare con loro il punto della situazione sulla Franco Tosi".  
   
   
ROSSI: LA REGIONE SI INTERESSERÀ AL CASO DELLA RIVAT DI RADICOFANI  
 
Radicofan (Si) , 25 febbraio 2014 - - Il presidente Enrico Rossi, oggi nella zona dell´Amiata senese, ha incontrato un gruppo di operai della Rivat di Radicofani, una azienda di estrazione del tannino dal castagno e di pannelli fonoassorbenti. Un impianto obsoleto, hanno detto i lavoratori al presidente, e su cui la proprietà Saviola non sembra intenzionata a investire, preferendo puntare sullo stabilimento di Mantova. In questo momento ci sono circa quaranta operai cassaintegrati, e la Rivat, nata negli anni settanta sotto la spinta della riconversione post- mineraria avviata dal Progetto Amiata, non sembra in condizioni di ripartire, magari utilizzando la possibilità di sfruttare attività a filiera corta basate sul legname amiatino. Il presidente Rossi ha risposto che impegnerà l´assessorato alle attività produttive ad interessarsi perche´ la proprietà chiarisca le sue intenzioni e per capire meglio se esistono imprenditori eventualmente interessati a intervenire.  
   
   
MILANO PRÈT À PORTER, 22 IMPRESE CAMPANE ALLA FIERA  
 
Napoli, 25 febbraio 2014 - Ventidue imprese campane del settore tessile ed abbigliamento campano, selezionate a seguito di un avviso pubblico, parteciperanno a "Milano Prèt à Porter", in programma presso Fieramilano dal 22 al 24 febbraio. La partecipazione regionale a "Milano Prèt à Porter" rientra nell´ambito del piano di potenziamento della promozione e dello sviluppo del made in Campania, attivato dalla Regione Campania con il coordinamento dell´assessorato alle Attività Produttive, attraverso l´attuazione di interventi per migliorare il posizionamento dei settori tradizionali, e favorire la promozione dei settori produttivi di eccellenza. "Milano Prèt à Porter" è stata individuata dalla Regione Campania nell´ambito del piano fiere 2014 e rappresenta una piattaforma strategica per i principali produttori del comparto moda provenienti da tutto il mondo. Nella tre giorni di rassegna sono previsti oltre 200 espositori, la presenza di 150 marchi, 3.500 compratori di cui il 30% stranieri: cifre che ne fanno una manifestazione di riferimento del settore. In Campania esistono circa 10.000 imprese del settore moda/tessile (l´8% per cento della quota nazionale). In termini di export, in base ai dati della Banca d´Italia, si registra una crescita delle esportazioni nella misura dell´8,8 per cento nell´abbigliamento, dell´8,1 nelle calzature e del 5,5 negli articoli in pelle. Per quanto concerne le performance delle singole province, Napoli, su dati Infocamere, si posiziona al terzo posto a livello nazionale, dopo Milano e Roma, per numero di aziende (5mila), e addetti (circa 7mila) nel settore moda. Le imprese che prenderanno parte a "Milano Prèt à Porter" sono: Andrea Cardone srl, Aleanto Collezioni srl, Dv Creazioni Moda, My Choice srl, Consorzio Campania Expo, Leather Trend, Cm Vietri Confezioni srl, Italguanto srl, Stella Moda snc, Cris Moda snc, Mastro Moda Di Mastro & C. Snc, Arti Mie, Bahama srl, W & 8 Group, Duecci di Colonna Simona, Blue Dream srl, D´arienzo srl, Kiara & co, Road srl, Sandro Temin, Bigi srl, Tessuti Cepparulo sas. "La Campania è una presenza storica sul mercato della moda, grazie a realtà in grado di immettere sul mercato prodotti caratterizzati da cura, eccellenza ed esclusività ma spesso limitate dalla piccola dimensione imprenditoriale", commenta l´assessore alle Attività produttive della Regione Campania Fulvio Martusciello. "Il sostegno alla competitività internazionale del settore moda è al centro dell’impegno della Giunta regionale campana: attraverso la Camera della Moda e del design in Campania, che avrà la mission di supportare le produzioni locali di qualità, faciliteremo la presenza dei nostri marchi sui più importanti mercati italiani ed export. Puntiamo su internazionalizzazione, valorizzazione di talenti ed eccellenze e sull´aggregazione tra imprese, per superare il modello strettamente locale del comparto e portare il made in Campania alla conquista dei più importanti palcoscenici globali", conclude Martusciello.