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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Marzo 2014
COME OTTIMIZZARE LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI: AL VIA IL NUOVO CORSO DI FORMAZIONE ASSORINNOVABILI  
 
Milano, 5 marzo 2014 - Dopo il successo degli scorsi anni, riapre la stagione della formazione firmata assoRinnovabili, che quest’anno prenderà il via da un tema molto caro agli operatori: la gestione operativa degli impianti. La fine dei Conti Energia e i continui provvedimenti che stanno limitando sempre di più la redditività degli impianti (come la sospensione di fatto dei prezzi minimi garantiti per i piccoli impianti o la Circolare 36/E dell’Agenzia delle Entrate) rendono necessaria e non più rinviabile una gestione ottimale dell’esistente, che ne migliori le performance e la durabilità. In un mercato maturo come quello italiano, le prestazioni degli impianti saranno sempre meno legate alle evoluzioni tecnologiche e sempre più alla messa in atto di best practice nelle attività di O&m. È proprio su questi temi che si focalizzerà il corso assoRinnovabili, che si terrà martedì 18 marzo, presso la sede milanese dell’associazione. Il seminario sarà diviso in due parti: una prima sessione al mattino focalizzata sul tema della manutenzione ordinaria e preventiva; al pomeriggio si parlerà invece di manutenzione straordinaria, insourcing/outsourcing. Ad offrire la propria esperienza ai partecipanti sarà un qualificato panel di operatori composto dalle principali aziende operanti nel settore fotovoltaico italiano e comprensivo sia dei maggiori produttori di energia, che delle aziende leader nel settore dell’O&m e del monitoraggio. Per conoscere il programma dettagliato dell’evento e le modalità di iscrizione (iscrizione scontata per associati assoRinnovabili) clicca qui Le iscrizioni sono aperte fino ad esaurimento posti (massimo 50 posti, di cui 20 in streaming).  
   
   
CUNEO, PRESENTATO IL NUOVO PREZZARIO DELL´EDILIZIA E IMPIANTISTICA  
 
Cuneo, 5 marzo 2014 – Nuovo prezzario delle opere edili e impiantistiche della provincia di Cuneo. L´edizione 2014 è stata predisposta a cura della Camera di commercio e, lunedì 3 marzo, presentata ufficialmente nel salone d´onore dell´ente. L´elaborato porta avanti il processo di ampliamento e articolazione delle voci, approdate a quota 13.000, grazie all´inserimento di paragrafi aggiuntivi relativi al solare termico, alle caldaie e altri interventi legati al riscaldamento. Ulteriori indicazioni hanno interessato le coperture in legno e, nel settore impiantistico, l´inserimento di dispositivi per la rilevazione incendio e il conseguente allarme. Nel presentare la pubblicazione, frutto di numerosi incontri tra i componenti la commissione costituita dai rappresentanti degli ordini e collegi professionali e delle categorie interessate e diretta da Attilio Ferrero, il presidente Ferruccio Dardanello ha sottolineato l´importanza e l´utilità di un´opera che continua a essere valido strumento a disposizione del settore delle costruzioni, oltre che affidabile elemento di consultazione tra imprenditore e cliente, in un´ottica di chiarezza cui non si può rinunciare. “In provincia il comparto delle costruzioni e dell´impiantistica rappresenta il 15% dell´imprenditorialità complessiva – ha aggiunto – e conta quasi 10.700 imprese, 9.000 circa delle quali con caratteristiche artigiane e una netta maggioranza di ditte individuali, pari al 72% del totale”. La crisi, purtroppo, ha colpito il nostro sistema produttivo determinando un calo vicino al 2%. Per l´edilizia, il taglio è drammatico, tanto che secondo i dati elaborati dalla Provincia e monitorati dall´Osservatorio regionale del mercato del lavoro, nel corso del 2013 si è registrato un ridimensionamento della forza lavoro del 23% rispetto all´anno precedente. Ciò non toglie che il settore rimanga uno dei più significativi nel contesto economico provinciale, legato com´è a una forte tradizione alimentata nei decenni passati, supportata da grande professionalità e serietà operativa. Ivo Pellegrino, coordinatore del Comitato in rappresentanza dell´Ordine degli ingegneri ha moderato l´incontro, illustrando le modalità seguite per l´aggiornamento e la revisione dei prezzi pubblicati e ha sottolineato l´importante ruolo di collaborazione con il settore tecnico opere pubbliche della Regione Piemonte il cui dirigente, Claudio Tomasini, ha espresso massima disponibilità al confronto, nell´obiettivo di approdare a una sostanziale omogeneità nelle analisi effettuate a livello regionale e provinciale. Lo scopo è l´eliminazione di alcune disparità metodologiche registrate in passato. I rappresenti delle categorie imprenditoriali artigiane e industriali coinvolte hanno ribadito l´interesse degli imprenditori a disporre di un riferimento condiviso per fornire agli imprenditori del settore uno strumento in più per affrontare mercati penalizzati dalla situazione di crisi, in cui il prezzo viene spesso gestito come unica variabile per acquisire commesse. Nell´intento di offrire alla ricerca la massima accessibilità, alla tradizionale edizione cartacea, in un numero limitato di copie, si va imponendo la diffusione della consultazione on line al sito camerale www.Cn.camcom.gov.it/prezzario con la possibilità di eseguire computi metrici gratuiti e personalizzati. All´incontro di presentazione sono seguiti interventi di Adr Piemonte e di Ceipiemonte, che hanno illustrato i servizi offerti alle imprese del settore edile e impiantistico in materia di mediazione e di internazionalizzazione. Confermato dunque l´interesse per il progetto, giunto alla 12^ edizione, anche da parte di coloro che sono chiamati a definire gli appalti pubblici, oltre ai rappresentanti degli operatori del comparto dell´edilizia e dell´impiantistica, dai progettisti ai realizzatori.  
   
   
LIGURIA: APPORTARE MODIFICHE ALLA LEGGE SUI SOTTOTETTI PER EVITARE LA CONTINUA DISAPPLICAZIONE DEL TAR LIGURIA  
 
Genova, 5 marzo 2014 - "Bisogna apportare delle modifiche alla legge sui sottotetti, attualmente in commissione, per evitare la continua disapplicazione delle norme da parte del tribunale amministrativo ligure". Lo chiede l´assessore regionale all´urbanistica, Gabriele Cascino dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha rigettato la questione di legittimità del provvedimento del 2001, sollevata dal Tribunale penale di Savona. "Prendo atto della sentenza della Consulta - ha detto Cascino - che peraltro non entra nel merito della legge, ma respinge la questione sollevata per eccezioni di forma e ribadisco la necessità di apportare delle modifiche alla legge stessa per renderla più consona ai dettami costituzionali e garantire la certezza del diritto per tutti gli operatori e i cittadini che richiedono i permessi". Il riferimento di Cascino è al Tar ligure che "disapplica continuamente i permessi di costruire rilasciati in base alla legge". "È necessario - conclude Cascino - che il ddl indichi misure e limiti certi dell´innalzamento dei sottotetti per evitare ogni empasse. Pertanto presenterò in tal senso nuovi emendamenti in commissione".  
   
   
VILLA UMBRA, OLTRE 120 PARTECIPANTI AL SEMINARIO SUI REATI EDILIZI  
 
Perugia, 5 marzo 2014 - Sono stati più di 120 i partecipanti al seminario di approfondimento sul tema dei reati edilizi che, organizzato dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica, si è svolto oggi nella sede di Villa Umbra. Dopo l´apertura dei lavori da parte di Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola, si sono avvicendati gli interventi di Oberdan Forlenza, Segretario generale del Consiglio di Stato, e Paolo Abbritti, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia. L´abuso edilizio può avere sia un carattere amministrativo sia un carattere penale, ha spiegato Forlenza, sottolineando come l´aspetto amministrativo della legittimità degli atti sia rilevante e condizioni l´aspetto penale dei fatti commessi; per questo è giusto che diritto amministrativo e diritto penale "dialoghino" tra loro. Tra i vari argomenti, durante la giornata sono emersi gli obiettivi specifici da assicurare nelle varie fasi del procedimento, quali identificare e accertare la responsabilità di tutti gli interessati con particolare riferimento al direttore dei lavori; evitare, mediante sequestro preventivo e sgombero, un aggravamento dell´offesa al bene giuridico protetto; assicurare la celerità del processo per non incorrere nell´estinzione del reato per prescrizione; individuare nell´ente comunale l´avente diritto alla restituzione del manufatto abusivo sottoposto a sequestro e eseguire la demolizione (che deve essere una priorità delle Procure soprattutto nei territori nei quali il fenomeno dell´abusivismo è particolarmente diffuso). La peculiarità della materia in esame è costituita dal fatto di essere tutelata dai cosiddetti reati "deboli", ossia che sono punibili solo con pene di entità tale da non essere percepite come adeguato deterrente, nonché da un termine della prescrizione ovviamente breve. Per questo motivo l´obiettivo generale, ha detto Paolo Abbritti, è l´eliminazione graduale del diffuso senso di impunità perseguito con i reati edilizi. Inoltre, tutte le più recenti sentenze della Suprema Corte hanno consolidato il principio di diritto di acquisizione gratuita dall´immobile abusivo al patrimonio del Comune, alla scadenza del termine specificato nell´ordine di demolizione emesso dall´autorità comunale. I temi affrontati hanno toccato tutti gli aspetti più rilevanti in materia di reati edilizi, dalla vigilanza e repressione per abusi edilizi; alla denuncia dei cittadini: quando corre l´obbligo di attivare il procedimento repressivo; all´inizio di opere su aree vincolate; opere abusive soggette a attività edilizia libera. Il seminario è proseguito nel pomeriggio con l´approfondimento dei casi di opere senza permesso di costruire. Inoltre, si è parlato di inottemperanza all´ingiunzione di demolizione; acquisizione di diritto al patrimonio comunale; demolizione o conservazione del bene; rapporti con l´ordine di demolizione impartito dal giudice penale e le sanzioni pecuniarie alternative alla demolizione. La Scuola umbra di amministrazione pubblica - ha dichiarato l´amministratore unico Alberto Naticchioni - considerato l´ottimo riscontro da parte dei dipendenti pubblici, sta programmando ulteriori attività formative sui temi affrontati nel seminario di oggi, su edilizia ed urbanistica.  
   
   
EDILIZIA SOCIALE PUBBLICA, ASSESSORE CAMPANIA E SINDACO BRASIELLO FIRMANO ACCORDO DI PROGRAMMA PER GRUMO NEVANO. CIRCA 13,5 MILIONI PER RISANAMENTO PATRIMONIO IACP, RIQUALIFICAZIONE AREE ESTERNE E REALIZZAZIONE DI 48 NUOVI ALLOGGI  
 
Napoli, 5 marzo 2014 - E´ stato sottoscritto questa mattina dall´assessore regionale con delega agli Accordi di Programma Ermanno Russo, e dal sindaco di Grumo Nevano Vincenzo Brasiello, il "Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile" che consentirà di destinare 13.442.675 di euro per interventi di risanamento del patrimonio edilizio Iacp di corso Garibaldi e via Meucci, per la riqualificazione delle aree esterne di Parco Vittoria e Parco Garibaldi, la realizzazione di attrezzature collettive sociali e di 48 nuovi alloggi a canone sostenibile in via Galilei. Il Programma, promosso dal Comune di Grumo Nevano e denominato E.s.p.e.r.t.a. (Edilizia Sociale Pubblica e Recupero del Territorio e dell’Ambiente), rientra nel decreto n. 2295 del 26 marzo 2008 e si basa su un cofinanziamento tra Ministero dell´Infrastrutture, Regione Campania e Comune. Lo stanziamento complessivo di 13.442.675 milioni di euro è dato dalla somma della quota statale (7.607.692,31 di euro), della quota regionale (2.282.307,69 di euro) e della quota messa a disposizione dal municipio a nord di Napoli (3.552.675,82 di euro).  
   
   
FORUM INTERNAZIONALE DELL’EDILIZIA IN LEGNO: L’IMPORTANZA DI FARE “NETWORKING”  
 
 Villa Quaranta (Verona-ospedaletto), 5 marzo 2014 - Una nuova occasione per ribadire la necessità di una più profonda cultura del costruire in legno; una opportunità per fare networking con molti, quotati professionisti; il modo per conoscere più da vicino enti, istituzioni e organismi che lavorano quotidianamente per l’affermazione dell’edilizia realizzata con il materiale con cui il genere umano vanta la più antica frequentazione. Tutto questo, e molto altro ancora, sarà il cuore della terza edizione del Forum internazionale dell’edilizia in legno, che si terrà a Villa Quaranta (www.Villaquaranta.com ), a Ospedaletto di Verona, il prossimo 14 marzo. Un ricco programma, decine di relazioni, presentazioni di progetti e realizzazioni che dimostrano non solo le eccellenti caratteristiche, ma anche l’estrema versatilità della materia legno e ciò che permette di fare quando viene utilizzata con capacità e conoscenza. Una occhiata ai nomi dei personaggi che interverranno e alle sigle delle istituzioni e degli organismi presenti a Verona sono sufficienti per comprendere il valore dell’evento che, fra l’altro, ha ottenuto il prestigioso patrocinio di Cq-costruire in Qualità, Ance Verona, Ordine degli architetti di Verona, Ordine degli ingegneri di Verona, Collegio dei geometri di Verona, Collegio dei periti industriali di Verona. A Verona si parlerà di nuovi orizzonti del costruire in legno, di come affrontare la sfida di una edilizia nuova, capace di creare un nuovo rapporto con l’ambiente e le risorse per una migliore qualità del vivere, sia in ambienti domestici che negli spazi collettivi. Si discuterà di come il legno possa essere un materiale privilegiato con cui costruire in città, di social housing, di torri alte fino a 100 metri, di edifici multipiano, di resistenza al fuoco e ai fenomeni sismici. Architetti, ingegneri, geometri, responsabili di cantiere – ma anche imprenditori, grandi prescrittori, società di investimento, enti, università, istituzioni pubbliche e private – avranno a loro disposizione una intensa giornata di approfondimento e potranno discutere, confrontarsi, comprendere, scambiare opinioni con i relatori e congli altri partecipanti. “Torniamo ben sapendo quanti passi in avanti siano stati fatti in Italia negli ultimi anni”, ha commentato Hugo Karre, membro del consiglio di amministrazione della associazione che organizza il forum. “L’italia è una tappa dell’Holzbau Forum di Garmisch, evento nato quasi vent’anni fa con il preciso obiettivo di diffondere la cultura e la conoscenza delle costruzioni in legno. I sei istituti universitari che organizzano questa piattaforma – Aalto University, Helsinki; Berner Fachhochschule, Biel/bienne, Svizzera; Hochschule Rosenheim, Germania; Technische Universität Wien, Austria; Technische Universität München, Germania; University of British Columbia, Vancouver, Canada – in Italia collaborano strettamente con l’Università di Trento e propongono un luogo di incontro per il mondo della ricerca, per gli operatori, le imprese, i professionisti, le associazioni, architetti e ingegneri...”. E’ proprio da Verona, infatti, che prende il via il programma 2014 di Holzbau Forum, una serie di eventi dedicati a temi specifici del costruire in legno che coinvolgerà Bad Wörishofen (Germania), Besancon (Francia), Merano (Italia), Trondheim (Norvegia), Colonia (Germania) e Garmisch, per la ventesima edizione del “Forum internazionale dell’edilizia in legno”.  
   
   
ROMA, URBANISTICA; UFFICIO CONDONO EDILIZIO, DA OGGI PRATICHE ON LINE  
 
Roma, 5 marzo 2014 - “È operativo da oggi il nuovo servizio dell’ Ufficio Condono Edilizio, che attraverso il sistema informatico “Sicer on line” consentirà di monitorare lo stato di evoluzione delle istruttorie delle pratiche di condono. Il servizio verrà ulteriormente completato entro 8 mesi con la possibilità di creare flussi di scambio delle informazioni e della documentazione sia in entrata che in uscita. La fase di avvio di “Sicer on line” prevede l’attivazione di un protocollo web presso l’Uce e la creazione di un server dedicato esclusivamente all’Ufficio, operazioni propedeutiche all’alleggerimento del servizio di front office che consentirà ai tecnici o ai cittadini, previo l’accreditamento di un codice, di seguire la pratica di condono in tutte le fasi fino alla sua conclusione”. È quanto rende noto l’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale. “La seconda fase del progetto renderà possibile, attraverso il sistema di posta certificata Pec, porre domande o rispondere a quesiti direttamente on line, con una riduzione di tempi e costi per i cittadini e per l’Uce. Attualmente per il solo invio della posta cartacea si spendono circa 40 mila euro a quadrimestre. Per accedere al servizio è necessario registrarsi come utente identificato sul portale di Roma Capitale all’indirizzo web: http://www.Comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=identificazione_portale.wp  Effettuata l’identificazione si può consultare l’elenco dei servizi on line, scegliere dal menù “servizi edilizi” e poi accedere all’Archivio del Condono Edilizio”.  
   
   
SFRATTI: IL TERRITORIO FA RETE NEL 2013 QUASI 200 FAMIGLIE HANNO VISTO BLOCCATO O SOSPESO IL PROVVEDIMENTO, GRAZIE AI CONTRIBUTI EROGATI: OLTRE 667MILA EURO. APERTO UN NUOVO BANDO FINO AL 4 APRILE.  
 
Parma, 5 marzo 2014 – Sono quasi 200 le famiglie che grazie ai bandi del 2013 hanno visto bloccato o sospeso il provvedimento di sfratto ei loro confronti. Famiglie che avendo usufruito dei contributi erogati dalla rete territoriale del Parmense hanno potuto “tirare il fiato” di fronte a un’emergenza che anche nella nostra provincia continua purtroppo ad essere caratterizzata da numeri alti. 667.106,86 euro il totale dei contributi messi a disposizione nel 2013, andati a beneficio di 198 famiglie del territorio: il 37,5% del totale delle risorse sono andate a Parma, il 62,5% in altri Comuni della Provincia. Numeri importanti, che testimoniano una volta di più l’impegno corale del territorio di fronte a un’emergenza dai contorni drammatici, in un’azione sinergica e davvero di rete. Lo dimostrano i diversi soggetti erogatori delle risorse (fondi della Regione Emilia Romagna messi a bando dalla Provincia, fondi del Comune di Collecchio, fondi Fondazione Cariparma/provincia, fondi derivati dalla riduzione delle indennità della giunta provinciale) e lo dimostra anche l’ampio protocollo d’intesa volto a rafforzare la strategia interistituzionale sul tema della casa, firmato da Prefettura, Tribunale, Provincia, Comune di Parma, Comuni Capo Distretto, Acer-parma, Sindacati Inquilini e Associazioni della Proprietà Edilizia e rinnovato oggi per un altro anno.“Quella degli sfratti è una problematica che, in momenti di difficoltà forti come questi, tende a crescere. Ed è importante che ci si sia messi tutti insieme, per cercare di rafforzare l’azione. La fase che stiamo vivendo è molto pesante: non è “solo” una crisi, ma un vero e proprio cambio di sistema”, ha detto aprendo la conferenza stampa di oggi in piazza della Pace il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, che ha sottolineato l’impegno della Provincia: “Dall’inizio della crisi abbiamo messo in campo idee, energie e risorse umane, sempre nell’ottica della sinergia e della rete. La giunta provinciale ha inoltre deciso di tagliarsi parte delle indennità, mettendole a disposizione proprio per l’emergenza sfratti. Mi sembra un gesto da ricordare e del quale ringrazio gli assessori”.Anche il prefetto Luigi Viana ha sottolineato la sinergia territoriale: “Un’occasione virtuosa e positiva già nel fatto che confluiscano insieme attori che decidono sinergicamente di portare avanti un’iniziativa che è senz’altro parziale rispetto al complesso del fenomeno ma che è comunque importante. Il meccanismo funziona, è stato utile ed è un’ulteriore dimostrazione del fatto che quando si lavora insieme i risultati arrivano”, ha commentato il prefetto, rimarcando i risvolti sociali del fenomeno sfratti: “sugli inquilini ma anche sui proprietari”.“Noi abbiamo inventato un percorso che non solo ha messo in campo la volontà di tante realtà, ma ha costruito un’azione non a fondo perduto dando respiro a più persone: da una parte il sollievo degli inquilini, che vedono bloccato lo sfratto, dall’altra il sollievo dei proprietari, che possono beneficiare di un sostegno per le mancate entrate. Io credo che questo sia un circolo virtuoso, pur nelle difficoltà in cui noi ci troviamo. E credo che sia un modello abbastanza unico. L’anno scorso abbiamo raggiunto un risultato importante, perché siamo riusciti a bloccare 200 sfratti: credo che al di là dell’emergenza, che ha numeri eccezionali, siano cifre da non sottovalutare”, ha spiegato l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani, ricordando che dall’Osservatorio permanente sull’emergenza abitativa, inserito nel protocollo di rete e già costituito, “potranno arrivare i dati puntuali di cui oggi c’è bisogno per monitorare al meglio il fenomeno sfratti”.Tra i firmatari del protocollo anche il Comune di Parma, che con l’assessore al Welfare Laura Rossi ha delineato un quadro tutt’altro che rassicurante: “L’emergenza abitativa è il problema maggiore che abbiamo in questo momento. La situazione è drammatica, e ormai la fantasia non basta più: iniziative come questa sono una goccia nel mare. Le risorse sono troppo poche, la situazione è ingestibile. Noi firmiamo il protocollo perché è comunque uno strumento valido, ma noi come Comune non siamo in grado di gestire l’ondata”.Ora si rilancia sul 2014: l’azione della rete territoriale, infatti, non si ferma. 1. Innanzitutto la Provincia di Parma apre dal 5 marzo al 4 aprile un nuovo bando per l’assegnazione di contributi a famiglie in emergenza abitativa, per un totale di 225.148,55 euro (10mila dei quali messi a disposizione dal Distretto Valli Taro e Ceno per i cittadini del Distretto).come per il 2013, anche questo nuovo bando si rivolge a tre categorie di cittadini di tutto il territorio provinciale, firmatari di contratti di locazione privati. La prima categoria (contributo massimo 5mila euro) è formata da coloro che hanno una procedura di sfratto convalidata ma nei confronti dei quali lo sfratto non è ancora stato eseguito. La seconda (contributo massimo 4mila euro) da coloro che hanno difficoltà nel pagamento del canone d’affitto, con una morosità pari o superiore a quattro mensilità. Per entrambe le categorie è previsto che il titolare del contratto o un componente del nucleo familiare si trovi in specifiche condizioni occupazionali (cassa integrazione, mobilità, contratto di solidarietà, licenziamento a seguito di chiusura aziendale, di riduzione del personale, licenziamento o dimissioni per giusta causa con ricorso alla Direzione provinciale del lavoro e iscrizione al Centro per l’impiego, mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico, stato di disoccupazione, ai sensi del D.lgs. N. 297/02, acquisito ai Centri per l’impiego oppure chiusura di un’impresa registrata alla Camera di commercio). Il proprietario dell’alloggio dovrà sottoscrivere la domanda insieme all’inquilino. Il contributo assegnato verrà infatti versato direttamente al proprietario, che contestualmente si renderà disponibile a mantenere nell’alloggio la famiglia per i mesi coperti dal contributo. La terza categoria è costituita da persone e famiglie già sfrattate (cioè già fuori casa) oppure che non riescono a trovare un accordo con il proprietario per la sospensione della procedura di sfratto e rimangono quindi in emergenza abitativa. Il contributo (massimo 3mila euro) sarà versato al proprietario della nuova abitazione che troveranno, e potrà coprire il deposito cauzionale per massimo tre mensilità, le prime due mensilità di affitto, le spese di agenzia, l’attivazione delle utenze e le spese di registrazione del contratto. 2. Per contrastare l’emergenza abitativa sono in campo anche le Fondazioni bancarie locali. Per il 2014 la Fondazione Cariparma mette a disposizione ulteriori € 100.000 per dare una risposta alle famiglie in lista d’attesa nella graduatoria già aperta nel 2013. Con il contributo straordinario di € 40.000 della Fondazione Monte Parma e di € 30.000 della Provincia di Parma, poi, oltre alle famiglie a rischio sfratto o sfrattate, verranno aiutati anche i nuclei con distacchi di utenze e con altre emergenze. 3. Il protocollo d’intesa sull’emergenza casa (rinnovato oggi da da Prefettura, Tribunale, Provincia, Comune di Parma, Comuni Capo Distretto, Acer-parma, Sindacati Inquilini e Associazioni della Proprietà Edilizia [Ape-confedilizia, Asppi, Appc, Sunia, Sicet e Uniat]) è strettamente collegato al bando emanato dalla Provincia, e mira a rafforzare la strategia di rete territoriale sul tema della casa. In questi anni il protocollo ha offerto una sponda ulteriore ai destinatari di provvedimenti di sfratto; il suo obiettivo prioritario è infatti quello di facilitare un’intesa tra locatore e inquilino nell’ambito delle procedure di sfratto, consentendo all’inquilino di poter mantenere la disponibilità dell’alloggio o altrimenti di poter accedere a una diversa soluzione abitativa. Grazie al protocollo, lo scorso anno 15 inquilini nelle condizioni previste dal bando hanno ottenuto la certificazione utile per ottenere una proroga dello sfratto, in attesa dell’esito della domanda di accesso al contributo. Nel corso del 2013 si è realizzato anche l’altro obiettivo del protocollo: la costituzione di un “Osservatorio permanente sull’emergenza abitativa”, con compiti di monitoraggio del fenomeno sul territorio. La progettazione della banca dati è stata affidata a un docente e un gruppo di studenti delle classi finali dell’Itis “Leonardo da Vinci” di Parma, e con il Tribunale di Parma sono state individuate le tipologie di dati da misurare e le modalità di trasmissione alla Provincia.  
   
   
SEQUESTRO CONSERVATIVO EUROPEO SU CONTI D´ORDINE: I MINISTRI APPROVANO LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE PER AIUTARE LE IMPRESE A RECUPERARE I CREDITI TRANSFRONTALIERI  
 
 Bruxelles, 5 marzo 2014 - Le nuove regole dell´Ue che renderà più facile per le aziende di recuperare crediti attraverso le frontiere hanno fatto un grande passo verso l´adozione. Gli Stati membri in seno al Consiglio Giustizia oggi ha approvato l´accordo di compromesso su tali norme raggiunto con il Parlamento europeo a poche settimane fa (vedi Memo/14/101 ), aprendo la strada per l´adozione definitiva in prima lettura. La proposta aiuterà le imprese a recuperare milioni di debiti transfrontalieri, consentendo ai creditori di preservare l´importo dovuto sul conto corrente del debitore. Questo segue voto giuridica (Juri) commissione del Parlamento europeo a dare il proprio sostegno al testo di compromesso concordato nel trilogo con la Commissione europea e il Consiglio dei ministri, su proposta di regolamento che istituisce un account europea di sequestro conservativo ordine ( Ip/11 / 923 ). " Le piccole e medie imprese sono la spina dorsale delle economie europee -. Che costituiscono il 99% delle imprese nell´Ue Circa 1 milione di esse devono affrontare problemi con i debiti transfrontalieri ", ha dichiarato la vicepresidente Viviane Reding, Commissaria europea per la Giustizia. " Dopo due anni e mezzo di lavoro su questa proposta, il Conto europea di sequestro conservativo ordine è ormai vicino ad una adozione definitiva questa è una buona notizia per le Pmi in Europa -. In questi tempi economicamente difficili, le aziende hanno bisogno di soluzioni rapide per recuperare i debiti in sospeso. " Mentre il mercato interno dell´Ue consente alle aziende di entrare in commercio transfrontaliero e aumentare i loro guadagni, oggi circa 1 milione di piccole imprese devono affrontare problemi con i debiti transfrontalieri. Fino a 600 milioni di € all´anno in debito è inutilmente cancellato perché le imprese trovano troppo arduo perseguire costose, cause di confusione in paesi stranieri. Il sequestro conservativo su conti Ordine europeo può essere di cruciale importanza nell´ambito di un procedimento di recupero crediti, poiché impedirebbe debitori di spostare le loro attività in un altro paese, mentre le procedure per ottenere e far rispettare una sentenza sul merito sono in corso. Sarebbe quindi migliorare le prospettive di recupero con successo transfrontaliero dei crediti. Prossimi passi : Il 30 maggio, la commissione giuridica del Parlamento europeo (Juri) già votato per sostenere la proposta (della Commissione Memo/13/481 ). I ministri hanno discusso la proposta in occasione della riunione del Consiglio Giustizia in data 6 giugno 2013 e ha raggiunto un orientamento generale su 6 Dicembre 2013 ( Speech/13/1029 ). Per diventare legge, la proposta della Commissione deve essere adottato congiuntamente dal Parlamento europeo e dagli Stati membri dell´Unione europea in seno al Consiglio (che vota a maggioranza qualificata). Si prevede che il Parlamento europeo voterà in plenaria nel mese di aprile aprendo la strada per una prima adozione lettura sotto la presidenza greca dell´Unione europea nel mese di giugno. Le principali modifiche seguenti i colloqui trilogo sono: L´obbligo per il richiedente di mettere la sicurezza (ad esempio, un deposito cauzionale o una garanzia bancaria) quando si richiede un ordine di conservazione, in modo da evitare reclami ingiustificati (fatte salve alcune eccezioni); Una regola sulla responsabilità del creditore per il danno causato al debitore del conto europea di sequestro conservativo Ordine; Una limitazione della possibilità per i creditori di ottenere informazioni sui conti dei loro debitori.  
   
   
M5S: LE IMPRESE CHE SCAPPANO DEVONO RIDARE I SOLDI  
 
Roma, 5 marzo 2014 - Il M5s fa approvare una norma anti-delocalizzazione per salvaguardare gli investimenti sulle imprese in Italia e i diritti dei lavoratori italiani "Una grande vittoria del M5s. Approvato nella legge di stabilità un emendamento contro la delocalizzazione selvaggia. Se un´azienda beneficia di un contributo pubblico ed entro 3 anni delocalizza la produzione dal sito incentivato con conseguente riduzione di almeno il 50% del personale, il beneficio decade e l´azienda deve restituire tutto il malloppo! Sono soldi dei cittadini! Aiutiamo le aziende che restano qui!" http://www.Youtube.com/watch?v=sxuhdefixsg    
   
   
FVG, PMI PIÙ COMPETITIVE CON GLI AUDIT SULLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE  
 
 Udine, 5 marzo 2014 – Una nuova iniziativa di Unioncamere Fvg supporterà l´innovazione al servizio della competitività delle imprese, grazie a 40 audit in materia di proprietà industriale (Pi), a costo zero per le aziende coinvolte. Nell´ambito del Progetto Unioncamere nazionale (cofinanziato all’80% dal Ministero dello Sviluppo Economico) che riguarda alcune iniziative in ambito di innovazione e Pi, l’Unioncamere Fvg ha dato avvio all´ultima fase del percorso, che è stata presentata ieri in conferenza stampa, nella sede della Cciaa di Udine. A illustrare il progetto e l’opportunità per le aziende di tutto il territorio regionali sono stati il presidente Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo, assieme al presidente pordenonese Giovanni Pavan e al direttore del Polo Tecnologico Franco Scolari, ente che organizzerà e realizzerà la consulenza specialistica, orientata anche alla valutazione dei cosiddetti asset intangibili (brevetti, marchi e know how) utile per accrescere il rating delle imprese nei rapporti con gli istituti bancari per l’ottenimento di finanziamenti. Il progetto prevede la realizzazione, come detto, di 40 audit a favore di altrettante imprese, consulenza specialistica che ruoterà attorno alla portata competitiva della valorizzazione della proprietà industriale dell’impresa. Il Polo Tecnologico, grazie alla sua specializzazione, metterà materialmente in atto le consulenze, a elevato potenziale innovativo. Per raccogliere le adesioni da parte delle aziende interessate, che saranno poi valutate dal Polo con un metodo a sua volta originale, saranno realizzati tre eventi sul territorio: nella sede del Polo Tecnologico per Pordenone (il primo incontro già il 10 marzo), a Friuli Innovazione per Udine e ad Area Science Park per Trieste. Saranno queste le occasioni per coinvolgere effettivamente le imprese, in cui esse potranno comunicare la propria volontà di partecipare al progetto: potranno essere interessate in particolare quelle che Scolari ha definito “small giantas”, quelle imprese che magari non hanno molti dipendenti o sono di piccole dimensioni, ma hanno un elevato potenziale innovativo, hanno vocazione globale e sono in grado di valutare le loro quote sui mercati, quelle Pmi che vogliono riuscire a creare valore proteggendo la loro proprietà intellettuale. «Il sistema camerale ha tra le proprie priorità la promozione della cultura brevettuale e più in generale della tutela della proprietà industriale – ha commentato il presidente Unioncamere Fvg Giovanni Da Pozzo –, cardini che consentono alle Pmi di crescere e avere importanti “armi”in più, soprattutto nella competizione sui mercati internazionali. I nostri uffici sono attivi da tempo nel settore e propongono soluzioni sempre aggiornate per assistere e orientare gli imprenditori in questo campo. Questo progetto rappresenta un ulteriore tassello con risvolti molto validi e concreti per una crescita innovativa delle imprese e per accrescere le loro opportunità di finanziamento, tanto più importanti in questo momento di stretta creditizia. Ci rivolgiamo poi in particolare alle start up innovative, molte delle quali sono gestite da giovani». «Il progetto – commenta Giovanni Pavan, presidente di Cciaa di Pordenone – incontra numerose esigenze che il mondo dell’impresa a più alto contenuto di innovazione ci chiede da diverso tempo. Mi riferisco sia alla già richiamata valorizzazione del patrimonio brevettuale delle aziende sia alla concreta capacità di poter offrire un servizio alternativo alla giustizia ordinaria per la risoluzione delle controversie in materia di proprietà industriale. Assume ancor più valore strategico il fatto che tutto ciò si sviluppi sotto l’egida di un unico coordinamento regionale». «È globalmente riscontrata – gli fa eco il direttore del Polo Franco Scolari –, e anche confermata dallo studio svolto proprio dal Polo sulla cultura brevettuale in Fvg dal 2007 al 2012, la relazione fra il peso della ricerca, innovazione, proprietà intellettuale e la ricchezza del territorio: dove si fa ricerca e se ne proteggono i risultati si sviluppa un circuito virtuoso dell’economia avanzata. La strategia di protezione intellettuale – conclude Scolari – non sempre ha le immediate ricadute sui vantaggi competitivi e sui progetti aziendali, ma già oggi numerosi istituti di credito abbassano il costo del debito dopo aver valutato gli asset intangibili». Scolari ha anche evidenziato che delle aziende che manifesteranno la volontà di partecipare al progetto sarà stilata una classifica dal Polo, che andrà anche a misurare, con un metodo analogo a quello scelto dal Mit, «le barriere competitive che l´azienda sa porre rispetto ai concorrenti valorizzando e tutelando la proprietà intellettuale», quelle che grazie alla difesa della Pi hanno saputo creare valore. La conferenza stampa è anche occasione, da parte del presidente Da Pozzo, per una ricognizione della situazione dei titoli di proprietà industriale in regione, nel 2013. Si registra un aumento complessivo dei titoli depositati rispetto all’anno precedente, anche se diminuiscono le invenzioni (brevetti) dalle 281 del 2012 alle 246 del 2013 e crescono i marchi, dagli 838 ai 995. In particolare, le invenzioni sono in flessione in tutte le province tranne che a Pordenone, in controtendenza. Modelli e disegni sono sostanzialmente stabili. Il Fvg si colloca al 10° posto tra le regioni italiane in termini di depositi complessivi. Nel 2013 in regione sono stati depositati 1.321 titoli di Proprietà intellettuale, con una crescita di quasi 200 unità da un confronto con i 1.149 del 2004. Curiosita’. Tra i brevetti, ecco alcune invenzioni curiose o interessanti depositate nel 2013 in Fvg (se ne possono diffondere solo i titoli, perché il contenuto resta riservato per 18 mesi prima di diventare pubblico): un cavatappi specifico per vini spumantizzati, un veicolo a quattro ruote elettrico piegabile e trasportabile (da Gorizia), una particolare attrezzatura per l’affilatura di lamine di sci e di snowboard, un apparato per la simulazione di eventi sismici, ma anche tante invenzioni per pannelli e materiali d’arredo o per macchinari e metalli o ancora per protesi mediche…  
   
   
POTENZA - START CUP BASILICATA, PARTE LA SECONDA FASE  
 
Potenza, 5 marzo 2014 – Le nuove tecnologie, l’artigianato digitale, l’energia e la “social innovation” sono i settori che dominano tra le 33 idee d’impresa che accederanno alla seconda fase di Startcup Basilicata, la business plan competition organizzata da Basilicata Innovazione e Unioncamere Basilicata, in collaborazione con la società di seed capital Dpixel, nell’ambito del progetto Bus, Basilicata Up&start. L’iniziativa, che ha visto concludersi la fase dello scouting la scorsa settimana, ha registrato quest’anno oltre 70 candidature da parte di 140 giovani aspiranti startupper lucani. La selezione ne ha premiati un’ottantina, di età media intorno ai 28 anni, già pronti in rampa di lancio per il Techmeeting, la 3 giorni di formazione base che si svolgerà dal 5 al 7 marzo al Centro per la creatività Cecilia di Tito. Grazie ad alcuni esperti (mentor), ai consulenti specialistici di Dpixel, tra cui Gianluca Dettori, e ad altri giovani startupper operativi in Bi Cube, l’incubatore di Basilicata Innovazione, durante il Techmeeting si cercherà di trasformare l’idea seminale in un progetto che abbia una sua prima strutturazione. Il consuntivo è stato fatto in una conferenza stampa nel corso della quale Pasquale Lamorte, presidente di Unioncamere Basilicata, ha ricordato come questo progetto sia cresciuto nel corso degli anni e abbia registrato una consolidata sinergia tra le due strutture, che non disperano nella partecipazione attiva di altre Istituzioni: «In una fase delicatissima per l’economia regionale, in cui le imprese chiudono con il ritmo di 10 al giorno – ha sottolineato Lamorte - coltivare idee e mettere in collegamento il mondo della ricerca con quello della produzione rappresenta una sfida che andrebbe colta da chiunque abbia a cuore le sorti del nostro tessuto economico e produttivo, tanto più se, come in questo caso, si parla di imprese ad alto tasso di innovazione». «Lanciare sul mercato imprese di giovani non ha un significato solo economico ma anche simbolico, poiché significa valorizzare dei “buoni esempi” che possono sortire l’effetto emulazione e ridare fiducia ad altri giovani » ha aggiunto Andrea Trevisi, direttore di Basilicata Innovazione. Michele Petrone, responsabile di Bi Cube, ha ricordato che 7 team di aspiranti imprenditori, giunti in finale nelle scorse 2 edizioni della business plan competition sono al lavoro e in fase di “accelerazione” nelle sedi a Potenza e Matera dell’incubatore di Basilicata Innovazione, mentre altre idee (non selezionate per le fasi successive della competizione) hanno comunque ricevuto ascolto e sostegno grazie al progetto Bus, Basilicata Up&start, che vede assieme Regione Basilicata, Università degli Studi della Basilicata, Basilicata Innovazione, Unioncamere Basilicata e Sviluppo Basilicata. Il messaggio è dunque incoraggiante per chiunque abbia un’idea di impresa da proporre.  
   
   
ROSSI A SOVICILLE: "FONDI COMUNITARI E ACCESSO AL CREDITO, OCCASIONI DECISIVE DI SVILUPPO"  
 
Sovicille (Si) , 5 marzo 2014 - "La Regione ha impiegato tutti i fondi europei che ha avuto a disposizione nel settennato 2007-2014, ma adesso vogliamo fare meglio: invece di far uscire i bandi due anni dopo, anticiperemo 80 milioni dal nostro bilancio così da bandirli fin dalla prossima estate e far sì che la Toscana ne benefici subito. Si tratterà di circa 100 milioni l´anno per i prossimi sette anni e intendiamo destinarli tutti alle imprese sane, che investono, creano occupazione, si internazionalizzano, indipendentemente dalla loro dimensione". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso dell´incontro che si è svolto a Sovicille presso l´auditorium della Banca Cras, il Credito cooperativo di Chianciano Terme e Costa degli Etruschi. Il suo presidente, Florio Faccendi, ha ricordato che l´istituto, con i suoi 5.400 soci, è presente in 4 province e 40 comuni. Ed è stato proprio quello dell´accesso al credito uno dei temi toccati da Rossi nel corso del suo intervento. "Adesso che è imminente l´avvio dei bandi per l´accesso ai fondi comunitari – ha precisato il presidente Rossi - vogliamo chiamare le banche a concedere credito a quelle aziende (per le quali occorre concordare sui requisiti che devono possedere) che si inseriscono nella graduatoria regionale. Solo così sarà possibile aiutare l´economia a ripartire". Secondo il presidente è necessario che una parte del risparmio resti sul territorio senza trovare la strada della finanza derivata e dei mercati mondiali. "Apprezzo – ha aggiunto quindi rivolto al presidente della Cras – il vostro sforzo in questo senso e il vostro coraggio a tenere saldi principi solidi come il considerare il risparmio a servizio delle famiglie, delle imprese e del territorio". Rossi ha detto anche di non vedere per il momento la luce in fondo al tunnel della crisi, ma che non ci dobbiamo piangere addosso quanto piuttosto agganciarci alle forze più dinamiche per aprire una fase di sviluppo per la nostra regione. Tra i molti temi toccati dal presidente, che ha risposto alle numerose sollecitazioni dei presenti, la necessità di tutelare il paesaggio toscano per evitare che si ripetano "gli errori delle villette a schiera che anche qui, nella provincia più bella d´Italia, avete subito". Uno dei settori importanti per lo sviluppo è quello del turismo, che in Toscana rappresenta il 12% del fatturato del commercio, e che nel senese può cogliere, anche grazie all´impegno della Regione, l´obiettivo di fare di Siena nel 2019 la capitale europea della cultura.  
   
   
I TRIMESTRE 2014: PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE TOSCANE  
 
Firenze, 5 marzo 2014 – Sono 10.840 i contratti di lavoro che le imprese toscane prevedono di attivare nel primo trimestre dell’anno, secondo l’indagine Excelsior realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro. Le opportunità di lavoro offerte dal sistema produttivo regionale nei primi tre mesi del 2014 sono il 27% in meno rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, una contrazione più marcata di quella rilevata a livello nazionale (-16%), che testimonia le difficili condizioni che ancora caratterizzano il mercato del lavoro. Secondo le previsioni delle imprese, infatti, il 2014 si aprirà con un’ulteriore riduzione occupazionale di 2.790 unità, saldo tra 10.840 “entrate” di lavoratori, sia subordinati cha autonomi, e 13.630 “uscite”. Tale dato è il risultato del ridimensionamento della componente del lavoro dipendente (-4.950 posti di lavoro), a fronte della quale si rafforzano le altre modalità contrattuali: +950 il saldo previsto per gli interinali, +820 per le collaborazioni a progetto e +400 per collaborazioni professionali e incarichi a professionisti con partita Iva. Segnali positivi provengono tuttavia da alcuni segmenti del tessuto produttivo, in particolare dalle imprese più strutturate (50 dipendenti e oltre) che, con 4.540 entrate e 3.640 uscite, registrano un saldo positivo di 900 unità. “Nonostante alcuni indicatori economici diano tenui segnali di miglioramento che auspichiamo possano consolidarsi nel prossimo periodo – sottolinea il Presidente di Unioncamere Toscana Vasco Galgani - resta difficile la situazione del mercato del lavoro regionale che, anche nel primo trimestre dell’anno, registrerà la perdita di migliaia di posti di lavoro. Ci sono comunque imprese che guardano con speranza al futuro, investendo in capitale umano e rafforzando i propri organici. E’ a queste realtà che non può mancare il sostegno del sistema bancario e delle istituzioni. Non dimentichiamo l’importante ruolo che può giocare il sistema scolastico insieme a quello universitario e della formazione professionale nel migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Auspichiamo poi che il nuovo governo affronti da subito i temi cardine dello sviluppo economico, per dare nuovo slancio alle imprese e a tutta l’economia del territorio”. Le assunzioni di lavoratori dipendenti: alcune caratteristiche Le assunzioni di lavoratori dipendenti, pari in valore assoluto a 7.470 unità, rappresentano circa il 69% di tutte le opportunità di lavoro previste, e saranno per la maggior parte a tempo determinato (4.890 assunzioni, il 65% delle assunzioni di dipendenti): 1.420 di questi ingressi in azienda potranno però trasformarsi in contratti a tempo indeterminato, in quanto utilizzati per “testare” i candidati prima di una possibile assunzione stabile. Elevata la quota dei rapporti di lavoro a carattere stagionale (il 21% del totale regionale), anche in connessione all’elevato peso del settore dei servizi, dove si concentrano il 69% delle assunzioni programmate dalle imprese toscane, mentre l’industria non supera il 31% del totale. I profili professionali più richiesti dalle imprese Al primo posto tra le figure professionali più richieste dalle imprese si collocano i cuochi, i camerieri e le professioni simili, con 970 assunzioni programmate, seguiti da commessi e altro personale qualificato nelle attività commerciali (910). Al terzo, quarto e quinto posto troviamo rispettivamente il personale di segreteria (640), gli operai metalmeccanici ed elettromeccanici (580) e gli specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari (330). I lavoratori di alto profilo, come le professioni legate a posizioni dirigenziali, quelle ad elevata specializzazione e le professioni tecniche, rappresentano il 17% delle assunzioni programmate per i primi tre mesi del 2014.  
   
   
SANITÀ, AMBIENTE, SVILUPPO E TPL, INCONTRO CALDORO - SINDACATI  
 
Napoli, 5 marzo 2014 - Sanità, con particolare riferimento ai ticket, ambiente, piano industriale Sviluppo Campania e trasporto pubblico locale sono stati i temi al centro di un incontro informale tra il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e i segretari confederali regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Nel corso del colloquio, si è convenuto sulla necessità di avviare il tavolo per la rimodulazione dei parametri relativi all´esenzione dal ticket, di accelerare l´avvio della società Campania Ambiente e Servizi, di sollecitare la presidenza del Consiglio dei Ministri per l´attivazione del tavolo specifico sulla vertenza Iacorossi, di procedere alla presentazione del piano industriale di Sviluppo Campania e alla relativa verifica della sostenibilità economica aziendale. Sul Tpl, infine, si è deciso di accelerare le gare per la manutenzione dei bus, per le quali sono disponibili 10 milioni come da accordo di programma sottoscritto con Eav, di utilizzare parte delle risorse per il "Fondo di sostegno per lo stato di crisi del Tpl" per i lavoratori dell´azienda, di istituire un tavolo con il presidente e l´assessore ai Trasporti per l´affidamento dei servizi minimi, con procedura di gara.  
   
   
AOSTA: PROBLEMI SERVIZI POSTALI: INCONTRO TRA ROLLANDIN E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI  
 
Aosta, 5 marzo 2014 - Il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha incontrato oggi, martedì 4 marzo, i rappresentanti delle segreterie regionali di settore Slp Cisl, Slc Cgil e Uilposte, che avevano richiesto un confronto sulla difficile situazione del servizio postale in Valle d’Aosta. Durante l’incontro, i rappresentanti sindacali hanno illustrato le principali problematiche che interessano il territorio regionale, sia per il servizio di recapito della corrispondenza sia per l’attività degli sportelli, così come lo stato attuale dei rapporti con l’azienda. Il Presidente Rollandin, ribadendo l’attenzione del Governo regionale nei confronti di un servizio che riveste, in un’area di montagna come la Valle d’Aosta, un ruolo di grande importanza per la popolazione, ha assicurato il suo impegno a sollecitare Poste Italiane affinché vi siano iniziative e livelli occupazionali adeguati per garantire un servizio all’altezza degli impegni qualitativi che l‘azienda deve fornire sul territorio.  
   
   
ENEL E FEDERLAZIO PER IL TERRITORIO DI CIVITAVECCHIA AL VIA IL TAVOLO OPERATIVO PER L’IMPRENDITORIA LOCALE  
 
Roma, 4 marzo 2014. E’ partito il tavolo operativo per lo sviluppo delle piccole e medie imprese nel territorio di Civitavecchia. L’accordo è stato raggiunto dopo un incontro svoltosi nella sede Enel di Civitavecchia al quale hanno partecipato il Direttore Generale di Federlazio Luciano Mocci, Angelo D’ambrosi (membro Consiglio Generale Federlazio), il Responsabile Relazioni esterne di Enel per l’Italia Centrale Franco Gizzi, il Responsabile della Unità di business di Torrevaldaliga Nord Giuseppe Molina. Enel e Federlazio hanno definito un nuovo ulteriore strumento per creare opportunità lavorative e segnalare eventuali criticità nel dialogo con le Imprese. Il tavolo istituito tra Enel e Federlazio ha tra i primi punti la questione delle manutenzioni nella Centrale di Tvn, il piano di committenza, le remunerazioni ed altro. In particolare il piano di committenza riguarderà i gruppi merceologici elettrici, meccanici, civili, servizi e tutto ciò che interessa l’imprenditoria locale. Altro punto importante che il tavolo affronterà è la questione della riqualificazione del personale attraverso le commissioni con Enel. “Siamo molto soddisfatti per l’accordo raggiunto – ha dichiarato il Direttore Generale di Federlazio, Luciano Mocci -. Questo permetterà di affrontare in maniera ancor più rapida e costruttiva tutte quelle questioni che riguardano da vicino l’imprenditoria del territorio e che coinvolgono di riflesso centinaia di lavoratori. L’accordo raggiunto è una conferma della ripresa del dialogo con Enel, a testimonianza di un rapporto sempre più stretto con le imprese del territorio”.  
   
   
RAVENNA - NATI-MORTALITÀ IMPRESE, SALDO NEGATIVO NEL 2013  
 
Ravenna, 5 marzo 2014 - Al 31 dicembre 2013 sono 41.116 le imprese iscritte al Registro delle Imprese di Ravenna, 694 in meno rispetto al 31 dicembre 2012. E’ il calo più importante osservato negli ultimi 15 anni e prolunga un trend negativo che dal 2008 ha comportato una perdita di circa 1.500 imprese nella nostra provincia. In termini relativi la variazione annua registrata a Ravenna è stata del -1,7%, peggiore rispetto alle variazioni registrate in Emilia Romagna (-1,4%) e in Italia (-1,0%).
Anno Imprese registrate(1) Iscrizioni Cessazioni totali(2) Cessazioni d’ufficio(2) Saldo(3) Tasso di variazione(4)
2005 42.572 2.957 2.582 - 392 0,9%
2006 42.680 2.922 2.834 - 108 0,3%
2007 42.576 2.973 3.090 55 -104 -0,2%
2008 42.640 2.774 2.724 32 64 0,2%
2009 42.387 2.579 2.844 64 -253 -0,6%
2010 42.333 2.677 2.755 361 -54 -0,1%
2011 42.231 2.533 2.654 250 -102 -0,2%
2012 41.810 2.344 2.795 92 -421 -1,0%
2013 41.116 2.495 3.201 323 -694 -1,7%
(1) Imprese registrate al 31 dicembre (2) A partire dal 2005, le Camere di commercio possono procedere alla cancellazione d’ufficio dal Registro delle imprese di aziende non più operative (3) Il saldo comprende le cessazioni d’ufficio e alcune poste rettificative di iscrizioni e/o cessazioni (4) Rapporto tra saldo dell’anno in corso e imprese registrate alla fine dell’anno precedente Le nuove iscrizioni nel corso del 2013 sono state 2495, in crescita rispetto al 2012 ma ancora ad un livello molto inferiore rispetto ai valori del quinquennio 2004-2008 nel quale si attestavano attorno alle 2900 unità. Le cancellazioni hanno riguardato 3201 imprese, in decisa accelerazione rispetto all’anno precedente. E’ questo un valore mai raggiunto in passato, ma è da considerare che per 323 casi si è trattato di cessazioni d’ufficio, una procedura attivata al verificarsi di specifiche condizioni tra le quali l’assenza di un qualunque atto di gestione da parte dell’impresa negli ultimi tre esercizi. Se ne conclude che il pesante saldo negativo subito dal Registro delle imprese nell’ultimo anno è sintesi, da un lato, del moderato miglioramento del clima di fiducia e delle condizioni del mercato creditizio che ha favorito un rimbalzo delle iscrizioni in flessione dal 2008, dall’altro, del completo esaurirsi delle risorse per molte imprese in difficoltà da tempo tradottosi in un record di cessazioni. Se in una prima fase della crisi economica il saldo negativo del Registro era prevalentemente imputabile ad un rallentamento delle iscrizioni, dal 2011 il fenomeno di rilievo nel determinare la movimentazione anagrafica delle imprese in provincia è l’espansione delle cessazioni. Il territorio A livello territoriale, il comprensorio di Ravenna, che raccoglie oltre la metà delle imprese provinciali, ha registrato una flessione del -1,3%. A contenere tale flessione ha contribuito il comune di Cervia, dove si è registrato un calo inferiore alla media (-0,5%) grazie a una crescita delle iscrizioni e una diminuzione delle cessazioni. Al 31 dicembre 2013, rispetto alla stessa data dell’anno precedente, il comune di Ravenna ha perso 239 imprese, pari al -1,5%. Il comprensorio di Lugo, che comprende poco più di un quarto delle imprese provinciali, è quello che evidenzia la contrazione più marcata, pari al -2,7%. Il comprensorio di Faenza, invece, ha registrato una flessione più contenuta pari al -1,2%.
Comune Imprese Quota % Variaz. %
Alfonsine Alfo 1.187 2,9 -3,6
Bagnacavallo Bgcn 1.749 4,3 -2,2
Bagnara di Rom. Bgnr 240 0,6 -2,0
Brisighella Bris 903 2,2 -2,6
Casola Valsenio Caso 293 0,7 -1,3
Castel Bolognese Cast 953 2,3 0,0
Cervia Cerv 4.083 9,9 -0,5
Conselice Cons 911 2,2 -2,8
Cotignola Coti 730 1,8 -2,1
Faenza Fae 6.115 14,9 -1,0
Fusignano Fusi 917 2,2 -2,9
Lugo Lugo 3.727 9,1 -3,3
Massa Lomb. Mass 854 2,1 -1,6
Ravenna Rave 15.938 38,8 -1,5
Riolo Terme Riol 531 1,3 -1,8
Russi Russ 1.243 3,0 -2,0
Sant´agata S.s. Stag 330 0,8 0,0
Solarolo Sola 412 1,0 -2,1
Totale Tot 41.116 100,0 -1,7
le forme giuridiche Le imprese individuali, che rappresentano più della metà delle imprese del territorio, sono quelle che hanno registrato la contrazione più significativa, -2,7%. Le società di persone sono diminuite del -1,9% e, per la prima volta da tempo, anche le società di capitali hanno mostrato una leggera flessione del -0,2%. Al contrario, le cooperative e i consorzi, che pur rappresentano una piccola quota, sono cresciute del +1,3% e del +5,8%, rispettivamente.
Forma giuridica Imprese Quota % Variaz. %
Soc. Di capitale Capi 7.521 18,3 -0,2
Soc. Di persone Pers 9.536 23,2 -1,9
Ditte individuali. Indi 22.887 55,7 -2,7
Cooperative Coop 537 1,3 1,3
Consorzi Cons 109 0,3 5,8
Altre forme Altr 526 1,3 35,9
Totale Tot 41.116 100 -1,7
i settori produttivi Tra fine 2013 e la fine 2012 si attestano in calo i settori dell’agricoltura (-5,7%), del trasporto e spedizioni (-3,6%), dell’edilizia (-3,5%), delle attività manifatturiere (-1,6%) e dei altri servizi (-0,9%). All’opposto sono cresciute le imprese registrate nei settori del commercio (+0,7%), del turismo (+0,5%), del credito e assicurazioni (+0,9%) e dei servizi alle imprese (+1,3%).
Settore Imprese Quota % Variaz. %
Agricoltura Agri 7.726 18,8 -5,7
Industria Indu 3.615 8,8 -1,6
Costruzioni Cost 6.213 15,1 -3,5
Commercio Comm 8.834 21,5 0,7
Trasporti Tras 1.484 3,6 -3,6
Alloggio e ristor. Turi 3.417 8,3 0,5
Credito e assicur. Cred 706 1,7 0,9
Servizi alle impr. Srim 4.942 12,0 1,3
Altri servizi Srpr 4.179 10,2 -0,9
Totale Tot 41.116 100,0 -1,7
le imprese artigiane Rispetto alla media generale l’arretramento dal comparto dell’ artigianato è risultato più pesante. Al 31.Dicembre 2013, nel confronto con un anno prima, le imprese artigiane si sono ridotte di 389 unità, pari al -3,3%, ad indicare che sono le imprese di minore dimensione, soprattutto nell’ambito di alcune attività in cui l’artigianato è fortemente rappresentato, a subire le conseguenze peggiori della crisi. Il numero delle imprese artigiane del settore dell’edilizia, che rappresentano da sole oltre il 40% del totale delle imprese artigiane, è diminuito del 4,1%. Analoga la riduzione per le imprese artigiane del settore manifatturiero (-4,3%), più ampia per quelle del settore trasporto e magazzinaggio (-7,4%). In flessione anche i settori dei sevizi alle imprese (-1,9%) e degli altri servizi (-0,5%). All’opposto hanno mostrato una crescita le imprese artigiane commerciali (+1,8%) e turistiche (+0,5%).
Settore Imprese Quota % Variaz. %
Agricoltura Agri 71 0,6 -13,4
Industria Indu 2.083 18,6 -4,3
Costruzioni Cost 4.830 43,2 -4,1
Commercio Comm 568 5,1 1,8
Trasporti Tras 983 8,8 -7,4
Alloggio e ristor. Turi 579 5,2 0,5
Credito e assicur. Cred 0 0,0 0,0
Servizi alle impr. Srim 571 5,1 -1,9
Altri servizi Srpr 1.500 13,4 -0,5
Totale Tot 11.185 100,0 -3,4
le imprese straniere Positivo il saldo delle imprese con titolare o maggioranza dei soci straniera: +64 unità, pari al +1,6%. La percentuale di imprese straniere, in crescita continua, si è portata a fine 2013 al 9,6% del totale.
Settore Imprese Quota % Variaz. %
Agricoltura Agri 28 0,7 -3,4
Industria Indu 193 4,9 -1,0
Costruzioni Cost 1.686 42,5 -3,8
Commercio Comm 1.288 32,5 6,7
Trasporti Tras 84 2,1 12,0
Alloggio e ristor. Turi 281 7,1 12,4
Credito e assicur. Cred 14 0,4 -22,2
Servizi alle impr. Srim 163 4,1 5,2
Altri servizi Srpr 227 5,7 3,7
Totale Tot 3.964 100,0 1,6
il rapporto tra imprese e popolazione residente, pur variando nel tempo, non mostra significative differenze tra italiani e stranieri: nel 2013 si riscontra una impresa ogni 9,6 residenti per i primi, una ogni 9,4 residenti per i secondi. L’aumento della percentuale di imprese straniere è pertanto riconducibile ad una equivalente espansione della popolazione immigrata sul totale dei residenti. Il principale settore di attività rimane quello delle costruzioni che ha registrato una flessione del 3,8%, più che compensata dalla espansione delle imprese commerciali (+6,7%), turistiche (+12,4%) e di trasporto (+12%). Le imprese femminili A fine 2013 le imprese femminili (ovvero con titolare o maggioranza dei soci donna) della nostra provincia sono risultate 8.592. Appartengono prevalentemente ai settori del commercio, del turismo, dell’agricoltura e dei servizi alle imprese e rappresentano complessivamente una quota pari al 20,9% del totale delle imprese, inferiore alla media nazionale pari al 23,6%. La flessione per le imprese femminili è apparsa più ampia di quella osservata per i totale delle imprese (-4,2%). In particolare si sono drasticamente ridotte le imprese agricole femminili (-8,7%), a seguire le imprese manifatturiere e edili (-1,3%) e in misura più lieve quelle del commercio (-0,4%). All’opposto sono cresciute di 40 unità le imprese turistiche femminili (3,8%).
Settore Imprese Quota % Variaz. %
Agricoltura Agri 1.298 15,1 -8,7
Industria Indu 606 7,1 -1,3
Costruzioni Cost 371 4,3 -1,3
Commercio Comm 2.358 27,4 -0,4
Trasporti Tras 111 1,3 2,8
Alloggio e ristor. Turi 1.082 12,6 3,8
Credito e assicur. Cred 188 2,2 5,0
Servizi alle impr. Srim 1.173 13,7 1,6
Altri servizi Srpr 1.405 16,4 -0,6
Totale Tot 8.592 100,0 -1,0
le imprese giovanili Sono 3.180 le imprese giovanili registrate a Ravenna, pari al 7,7% del totale. Il loro peso è minore a quello fatto segnare in Emilia Romagna (8,4%) e in Italia (10,5%). Nonostante il saldo tra nuove iscrizioni (610 nuove unità iscritte) e cessazioni (370 unità cessate) sia positivo, il numero delle imprese giovanili si è ridotto considerevolmente rispetto all’anno precedente (-285 unità, pari al -8,2%) per effetto della perdita dei requisiti di impresa giovanile da un anno all’altro. I principali settori di attività economica sono quello delle costruzioni che registra una variazione annua del -15,4%, quello delle assicurazioni e credito in crescita (+3,9%), quello del turismo (+0,6%) e quello del commercio che invece registra una flessione del -3%.
Settore Imprese Quota % Variaz. %
Agricoltura Agri 217 6,8 -11,4
Industria Indu 155 4,9 -18,4
Costruzioni Cost 858 27,0 -15,4
Commercio Comm 787 24,7 -3,0
Trasporti Tras 67 2,1 -18,3
Alloggio e ristor. Turi 359 11,3 0,6
Credito e assicur. Cred 80 2,5 3,9
Servizi alle impr. Srim 290 9,1 -6,1
Altri servizi Srpr 367 11,5 -3,4
Totale Tot 3.180 100,0 -8,2
i fallimenti Nel corso del 2013 il tribunale di Ravenna ha dichiarato 72 fallimenti, 17 in più rispetto al 2012. Sono 20 le industrie manif atturiere fallite nel corso del 2013, 9 in più rispetto all’anno precedente, 20 le imprese di costruzioni (6 in più rispetto al 2012) e 12 le imprese commerciali.
 
   
   
PIACENZA - LA CAMERA DI COMMERCIO INVESTE SUI NUOVI IMPRENDITORI  
 
Piacenza, 5 marzo 2014 – Creatività, spirito di iniziativa e volontà di mettersi in gioco sono caratteristiche che deve possedere chi sceglie di avviare un´attività in proprio. Ma non basta. Per trasformare le idee in un’impresa è necessario valutare i rischi, saper redigere un business plan e scegliere la forma giuridica più adatta alle proprie esigenze. Non solo. Bisogna conoscere i regolamenti e far fronte a obblighi amministrativi, fiscali e previdenziali tra i quali non è sempre facile districarsi. La Camera di Commercio, nella fase di start-up di un’impresa, offre qualificati servizi di supporto che aiutano l’imprenditore a far nascere la sua impresa. Con il 2014 c’è uno strumento in più. E’ stato infatti approvato il progetto O.a.s.i. (Orientamento, Assistenza tecnica, Servizi finanziari per Imprese nuove), l’iniziativa messa a punto dallo Sportello Genesi della Camera di Commercio di Piacenza. Chi parteciperà al progetto avrà a disposizione un ampio pacchetto di opportunità: innanzi tutto formazione, il primo tassello per individuare correttamente se la propria idea di impresa può aver successo e in che modo ci si deve muovere per raggiungere il risultato; i migliori al termine del percorso formativo potranno ricevere gratuitamente assistenza tecnica (di professionisti specializzati) per redigere il business plan e quindi per arrivare alla vera e propria costituzione dell’impresa; a quel punto le nuove imprese create potranno ricevere contributi a fondo perduto per coprire i primi investimenti (fino a 4000 euro ad impresa) ed accedere a finanziamenti a tasso agevolato in quanto coperti da un fondo di garanzia specifico. Il progetto è riservato a 25 persone che saranno selezionate sulla base della propria idea imprenditoriale. Il bando per la selezione dei candidati e la domanda di ammissione alla prima giornata di orientamento sono disponibili sul sito della Camera di commercio (www.Pc.camcom.it ). C’è tempo fino al 7 marzo prossimo per la raccolta delle adesioni.  
   
   
LAVORO: SERRACCHIANI, ELECTROLUX È UNA QUESTIONE NAZIONALE  
 
Pordenone, 5 marzo 2014 - ´´La crisi Electrolux non può essere considerata una questione che riguarda solo il Friuli Venezia Giulia, ma deve essere considerata una questione nazionale, perché ha a che fare con la competitività della produzione manifatturiera in Italia. Il nuovo Governo finalmente lo ha capito, assumendosi una responsabilità diretta´´. Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani parlando oggi a Pordenone al Consiglio generale della Cisl del Friuli Venezia Giulia, presente il segretario nazionale Raffaele Bonanni. La presidente è intervenuta a una tavola rotonda, coordinata dal giornalista del ´´Messaggero Veneto´´ Stefano Polzot, alla quale hanno partecipato il presidente di Confindustria Fvg Giuseppe Bono, il presidente di Confartigianato Graziano Tilatti e l´amministratore delegato di Acc S.p.a. Maurizio Castro. Che il nuovo Governo sia consapevole della rilevanza della crisi Electrolux è confermato dalla decisione di riaprire subito il Tavolo ministeriale, con un incontro in programma già domani a Roma con i responsabili dello Sviluppo economico e del Lavoro. ´´Sulle grandi crisi industriali aperte in Friuli Venezia Giulia e più in generale sulle difficoltà del manifatturiero, delle nostre piccole e medie imprese, abbiamo fin dall´inizio - ha detto la presidente Serracchiani - cercato di aprire un dialogo con il Governo nazionale, perché solo così queste crisi e queste difficoltà possono essere adeguatamente affrontate. Il nuovo Governo è partito con il piede giusto, avendo posto come priorità delle priorità il Piano del lavoro´´. Sul manifatturiero, la Regione ha messo in campo il Piano ´´Fvg Rilancimpresa´´, con una dotazione di 90 milioni di euro, puntando su costo del lavoro, energia, sburocratizzazione. La Regione sta facendo e intende fare, dunque, la sua parte. Ma su alcune questioni che il Piano ´´Fvg Rilancimpresa´´ ha posto, ha ricordato la presidente, è indispensabile un ´´accompagnamento´´ di carattere nazionale: decontribuzione dei contratti di solidarietà, welfare aziendale, innovazione. ´´Per portare a casa il risultato - ha detto ancora Debora Serracchiani - è necessaria un´alleanza trasversale, in cui ognuno faccia la sua parte. Ma per risolvere la crisi che sta subendo l´Italia occorre soprattutto il coraggio di cambiare, a costo di perdere il consenso di breve periodo, per guardare oltre con la volontà di lasciare qualcosa di meglio alle nuove generazioni´´.  
   
   
MILANO - 1,8 MILIONI PER L´INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE  
 
Milano, 5 marzo 2014 – Da oggi dalle ore 10, le piccole e medie imprese milanesi potranno richiedere direttamente online i voucher per ottenere servizi di consulenza e supporto per l´internazionalizzazione o per partecipare a missioni economiche e fiere internazionali con data d’inizio entro il 15 giugno 2014. Lo prevede il bando Voucher Internazionalizzazione 2014, promosso da Regione Lombardia e dal Sistema camerale lombardo. La dotazione finanziaria complessiva per la Lombardia è di circa 5 milioni di euro, in particolare 1,8 milioni messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Milano per le imprese della propria provincia. Le imprese di Milano sono supportate dalla Camera di Commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Promos per le attività internazionali. I contributi a fondo perduto, erogati attraverso l´assegnazione di voucher, saranno assegnati in base all’ordine di arrivo delle domande che dovranno essere presentate online tramite il sito:https://gefo.Servizirl.it/ “Il Bando Voucher Internazionalizzazione 2014 rappresenta un importante e concreto sostegno per le imprese che operano sui mercati esteri – afferma Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano –. Grazie a questa iniziativa, le imprese possono ottenere finanziamenti sotto forma di voucher per acquisire servizi di consulenza, partecipare a missioni commerciali e a fiere internazionali. Una forma di sostegno che, attraverso Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano, è destinata alle aziende attive sui mercati internazionali”. “E’ ormai un’ iniziativa consolidata e di successo quella dei voucher a supporto dei processi di internazionalizzazione - ha dichiarato il presidente di Unioncamere Lombardia Francesco Bettoni -. L’edizione 2013 ha assegnato complessivamente sulle varie misure circa 2.200 voucher ad altrettante imprese. Con il bando 2014, in apertura il prossimo 5 marzo, contiamo di ulteriormente migliorare questi numeri e di raggiungere nuove e diverse imprese. Molto spesso il voucher per le micro e le piccole imprese rappresenta un incentivo apprezzato per invogliare queste imprese ad affrontare la sfida dei mercati esteri. Infatti siamo convinti che, pur essendo la Lombardia già oggi una Regione a forte vocazione esportatrice, vi siano ulteriori spazi per altre imprese che vogliono affrontare la sfida dell’export. Il voucher può rappresentare la spinta giusta per favorire questi processi”.  
   
   
VERTENZA ROLAND DI ACQUAVIVA PICENA, LA TRATTATIVA PASSA IN REGIONE. INCONTRO L´11 MARZO.  
 
Ancona, 5 marzo 2014 - Dopo la fase di trattativa sindacale , terminata senza esito, la vertenza della Roland di Acquaviva Picena passa ora in Regione per l’attività di mediazione dell’assessorato al Lavoro, condotta dall’assessore Marco Luchetti tra il liquidatore nominato dall’azienda, Assindustria di Ascoli Piceno, le Organizzazioni sindacali e Rsu. Un primo incontro per fare il punto della situazione, dunque, è stato convocato ad Ancona dall’assessore martedì 11 marzo 2014 alle ore 14,30 a Palazzo Leopardi. Come si ricorderà la Roland Europe s.P.a.– produttrice di strumenti musicali e che occupava 150 dipendenti - è stata messa in liquidazione volontaria nel dicembre scorso dalla casa madre giapponese e chiuderà definitivamente il sito produttivo ascolano il 31 marzo prossimo. E’ del 1988 l’acquisto da parte dei giapponesi dello stabilimento della Siel (Società industria elettronica), azienda fondata nel 1976 da un gruppo di ex dipendenti della Farfisa. Lo stabilimento di Acquaviva Picena era l’unica azienda al mondo a produrre la speciale versione di fisarmonica elettronica.  
   
   
VERTENZA ROAL- INCONTRO ANCORA INTERLOCUTORIO TRA SINDACATI E VERTICI AZIENDALI.  
 
Ancona, 5 marzo 2014 - “Un confronto ancora interlocutorio che necessita di ulteriori approfondimenti in varie direzioni“. Così in sintesi l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti, ha definito gli esiti della riunione di ieri sulla vertenza Roal di Castelfidardo che produce alimentatori e materiale elettronico e ha dichiarato un esubero di 51 dipendenti (24 operai e 27 impiegati) su 146 per riorganizzazione aziendale. Erano presenti all’incontro le Organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl – Uilm Uil, le Rsu, i vertici aziendali rappresentati dall’amministratore delegato Alessandro Leopardi e Paolo Santambrogio e un rappresentante di Assinidustria. “La Regione pone la massima attenzione al futuro di questi dipendenti e ha dato la disponibilità a valutare l’applicazione di qualsiasi strumento possa agevolare un accordo- ha detto Luchetti – ma per ora non sono emerse ipotesi a causa della distanza delle diverse posizioni. Occorrerà basare un’eventuale intesa su tre parametri principali: ammortizzatori sociali, numero di esuberi e incentivi all’esodo. Ho chiesto alle parti di prendersi una settimana di tempo per fare il punto della situazione e proseguire la trattativa. Ci rivedremo infatti lunedì 10 marzo, augurandoci tutti che ci sia una positiva evoluzione”. L’azienda di Castelfidardo, che a luglio scorso è stata venduta alla multinazionale Efore con management finlandese e produttrice di componenti per le telecomunicazioni, ha dichiarato una perdita di fatturato di 7 milioni nell’ultimo semestre. L’azienda ha un sito produttivo, oltre che a Castelfidardo, anche in Tunisia e in Cina, dove complessivamente lavorano oltre 700 persone. In Finlandia la Efore occupa 70 addetti e conta su un fatturato di circa 82 milioni annui. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito le posizioni sull’eccessivo numero di esuberi, l’utilizzo massimo di tutti gli ammortizzatori sociali, la procedura di mobilità volontaria e incentivata. “Stiamo considerando ogni ipotesi percorribile – ha concluso Luchetti - che possa salvaguardare i livelli occupazionali evitando ripercussioni e tensioni sociali”.  
   
   
RAVENNA - IL SISTEMA COOPERATIVO LOCALE RESISTE ALLA CRISI  
 
Ravenna, 5 marzo 2014 – Nella provincia negli ultimi cinque anni cala l’occupazione in complesso, mentre si registra una crescita da parte del sistema della cooperazione. Questa la principale indicazione che emerge da una recente analisi della Camera di Commercio di Ravenna, in collaborazione con Unioncamere Emilia Romagna e Gruppo Clas S.p.a., resa possibile dalla banca dati Smail. A metà 2013 l’occupazione dipendente delle cooperative attive in provincia di Ravenna (oltre 20.700 lavoratori) risulta in aumento di circa il 2% rispetto al giugno 2008, a fronte di una variazione complessivamente negativa dell’occupazione dipendente a livello provinciale (-3,6%). Nello stesso periodo, il numero di imprese cooperative è aumentato del 2,2%, raggiungendo le 569 unità, questo mentre il numero totale di imprese attive in provincia si è ridotto della stessa percentuale (-2,2%). Tale crescita è stata senza dubbio favorita dal fatto che le imprese della cooperazione operano in buona parte nei servizi, settore che ha risentito in misura minore della crisi e nel quale è occupato il 61% dei dipendenti delle cooperative. Tra i servizi, il comparto del commercio e del turismo è quello che concentra il maggior numero di dipendenti (oltre 3.400), seguito dalla sanità e assistenza sociale (oltre 3.100) e dai trasporti e logistica (oltre 2.300). Le cooperative che operano nell’industria, costruzioni comprese, occupano quasi 6.100 dipendenti (il 29% del totale) e quelle agricole oltre 1.900 (9%). Nell’ultimo anno (giugno 2012-giugno 2013), l’occupazione dipendente nelle cooperative si è mantenuta sostanzialmente stabile (la variazione è pari a -0,2%), in controtendenza dunque rispetto alla flessione occupazionale ben più decisa relativa al complesso delle imprese attive nella provincia (-4,1%). A livello settoriale, le variazioni occupazionali dell’ultimo anno si presentano piuttosto articolate. Nonostante le note difficoltà del settore delle costruzioni, che vedono coinvolte anche importanti realtà cooperative, Smail registra un incremento dell’occupazione in tale comparto riconducibile all’acquisizione da parte di una società cooperativa di una impresa di ingegneria civile di grandi dimensioni e dei relativi dipendenti. Gli altri settori mostrano tendenze al rialzo più contenute (attorno al 2%) nei servizi operativi e nella sanità e assistenza sociale. Risultano invece percentualmente molto negative nei trasporti e nella logistica (-9%) e in calo anche nel settore agricolo (-4%), nel commercio e turismo e nell’industria in senso stretto. Risulta invece in calo l’occupazione dipendente delle cooperative sociali passata nell’ultimo quinquennio da quasi 3.800 a quasi 3.700 lavoratori (-2,5%), a fronte tuttavia di un incremento nel numero di imprese (+13%) cha sfiorano attualmente il centinaio di unità. Nell’ultimo anno, viceversa, i dipendenti delle cooperative sociali risultano in lieve crescita (+0,2%).  
   
   
MONZA E BRIANZA - MENO BUROCRAZIA CON LO SPORTELLO UNICO  
 
Monza, 5 marzo 2014 – Con lo Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap) dei Comuni, gestito delle Camere di Commercio, in Italia imprese e amministrazioni comunali risparmiano oltre 40 milioni di Euro all’anno, in Lombardia si arriva a 8 milioni di Euro. E’ quanto emerge da una stima della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Infocamere. Le Camere di commercio attraverso l’applicativo informatico per la gestione dello Sportello Unico per le Attività Produttive (Suap) hanno messo a disposizione delle Amministrazioni Comunali un gratuito strumento di semplificazione che permette all’impresa di dialogare con un unico interlocutore (in luogo delle diverse pubbliche amministrazioni coinvolte nel procedimento), con un conseguente taglio della burocrazia a carico dell’azienda: dall’eliminazione di ripetizioni nelle istruttorie alla riduzione di costi e tempi di spostamento. Le Camere di commercio con questo strumento hanno aperto la strada per la diffusione della cultura telematica specialmente nella “critica” fase di avvio di un’attività. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per le imprese che garantisce l’interazione telematica tra le diverse amministrazioni, in materia di avvio di attività economiche e prestazione di servizi. Monza e Brianza, lo Sportello Unico per le Attività Produttive dei Comuni gestito dalla Camera di Commercio. Monza e Brianza in prima linea sul fronte della semplificazione amministrativa. Ad oggi su 55 Comuni sono 41 quelli che utilizzano (in delega o in convenzione) l’applicativo Suap camerale, messo gratuitamente a disposizione dalla Camera di Commercio che attraverso il portale www.Impresainungiorno.gov.it provvede alla gestione telematica dei procedimenti. L´obiettivo è quello di uniformare i procedimenti su scala provinciale, attraverso una completa digitalizzazione dei processi, in modo da semplificare gli adempimenti delle imprese e offrire a tutti i Comuni la possibilità di utilizzare il sistema applicativo camerale, con il fine ultimo di eliminare definitivamente le pratiche cartacee. Solo a Monza e Brianza sono 2.800 le pratiche Suap gestite con l’applicativo camerale, per un risparmio complessivo per imprese e amministrazioni comunali di 900mila Euro all’anno. In Lombardia sono circa 15 mila le pratiche Suap gestite con l’applicativo camerale, per un risparmio complessivo per imprese e amministrazioni comunali di 8 milioni di Euro all’anno. “Sono convinto che lo Sportello Unico per le Attività Produttive dei Comuni gestito con l’applicativo delle Camere di commercio sia uno strumento che permette di fare sistema tra istituzioni e soprattutto di ridurre gli oneri burocratici per le imprese - ha dichiarato Carlo Edoardo Valli Presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza-. Oltre il 90% delle attività della Camera di Commercio di Monza e Brianza è ormai telematica.”