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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Ottobre 2014
UE, BARROSO: IL FUTURO DELL´EUROPA RISIEDE NELLA SCIENZA  
 
 Lisbona, 7 ottobre 2014 - Ieri, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso a Lisbona alla conferenza ad alto livello sul tema "Il futuro dell´Europa risiede nella scienza" parte. La conferenza nel palazzo della Fondazione Champalimaud riunisce circa 400 partecipanti dal mondo della scienza, dell´industria e della società civile con l´obiettivo di fare il punto sui risultati scientifici d´Europa negli ultimi 10 anni per fare. Eminenti scienziati, imprenditori e politici stanno facendo anche discutere di come la scienza, la tecnologia e l´innovazione contribuiscono al benessere sociale e stimolare la crescita, l´occupazione e le opportunità di business in Europa. Prima della conferenza, il Presidente Barroso ha dichiarato: "L´europa si trova ad affrontare molte sfide. Per molti di questi problemi della scienza e delle nuove tecnologie ci porterà soluzioni. Essi sono la chiave per il futuro dell´Europa. Dovremmo essere orgogliosi di quello che ha fatto la nostra scienza a unica. E l´innovazione guida la crescita avanti: In questa conferenza, abbiamo l´opportunità di riflettere su come possiamo usare per la crescita economica e l´occupazione, la conoscenza eccellente che produciamo in Europa ". Il presidente Barroso consegnerà il discorso di apertura della conferenza, seguita da un discorso del Presidente del Portogallo, Aníbal Cavaco Silva. Il commissario per la Ricerca, l´innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn e Commissario per azione per il clima Connie Hedegaard alla conferenza prendono parte. Il professor Anne Glover, capo consulente scientifico del presidente, si aprirà con il Prof. Victor de Lorenzo, co-presidente del Consiglio consultivo per la scienza e la tecnologia (Stac), il secondo giorno della conferenza. Report "Il futuro dell´Europa sta nella scienza" Alla conferenza, la Commissione europea presenterà la relazione della Stac, l´Advisory Board, che consiglia il presidente nelle materie scientifiche. La relazione, dal titolo "Il futuro dell´Europa risiede nella scienza" prende in esame l´anno 2030 e delinea alcune importanti opportunità che la scienza e la tecnologia potrebbe fornire all´Europa. Essa si basa sulle priorità dei cittadini, così come emergono da un nuovo oggi Euro barometro indagine ha anche pubblicato (Euro 419 barometro speciale indagine sulla scienza, la ricerca e l´innovazione agli occhi del pubblico). Secondo l´indagine, il focus delle innovazioni scientifiche e tecnologiche nei prossimi 15 anni dovrebbe essere sui settori della salute, cure mediche e la creazione di posti di lavoro. In materia di salute e cure mediche, la relazione del comitato consultivo sottolinea le opportunità attraverso le tecnologie della medicina personalizzata per migliorare le prestazioni, le immagini del cervello e l´uso del microbioma (microbi nel corpo umano, in particolare a livello intestinale). Queste nuove tecniche ci potrebbero aiutare in futuro per capire meglio e curare la malattia. La sezione per l´occupazione, le Tic e l´apprendimento affronta i problemi di alcuni gruppi di popolazione, con la sempre crescente flusso di dati (soprattutto online) affare. Il rapporto raccomanda che l´Ue ei suoi paesi membri per formare le persone grandi e piccini in quanto "imparare ad imparare". In modo che possano acquisire conoscenze, abilità e capacità di pensiero critico nel corso della loro vita lavorativa. La relazione contiene anche osservazioni relative alla fabbricazione additiva (stampa 3D) a sviluppi nel campo delle Tic e delle tecnologie mobili. In termini di ambiente, clima ed energia, la relazione mette ricerca di materiali alternativi o nuovi (ad es. Grafici di esempio), così come il potenziale di sviluppo del processo di bio-based nel settore manifatturiero sotto i riflettori. Inoltre, si raccomanda di controllare gli investimenti nella ricerca di materie prime per la loro sostenibilità. Infine, la relazione descrive la visione del Board di una "società della conoscenza-led" in Europa, nella conoscenza e intuizioni condivise dai cittadini tra di loro e decidere su questa base come l´Europa dovrebbe guardare nel futuro. Il Consiglio apprezza le attività della Commissione nel campo della prospettiva scientifica e raccomanda di collegare la ricerca futura con lo sviluppo di politiche volte a garantire che l´Europa già preparato per gli anni dopo "Orizzonte 2020". Background: Il Consiglio consultivo per la scienza e la tecnologia (Stac) è un gruppo informale indipendente di scienziati e ingegneri del mondo accademico e dell´industria, che coprono un ampio spettro di discipline e riunisce esperti provenienti da tutto lo Spazio europeo della ricerca. Il comitato consultivo nominato dal Presidente Barroso gennaio 2013 deve considerare le aree di attività in cui la ricerca e l´innovazione possono contribuire alla crescita in Europa. Una particolare attenzione è sui benefici ei rischi del progresso scientifico e tecnico e su come questi devono essere comunicati e dei rischi limiti. Orizzonte 2020 è il più vasto programma di ricerca e innovazione dell´Unione europea, con un bilancio di quasi 80 miliardi di Euro, che è (2014-2020) è disponibile per un periodo di sette anni - in aggiunta a investimenti privati ​​che determinano questi fondi da soli . Il programma promette nuove scoperte, scoperte e anteprime mondiali, aprendo la strada grandi idee dal laboratorio al mercato.  
   
   
BARROSO: LAVORARE PER UNA FORTE, COESA E APERTA UNIONE DELL´INNOVAZIONE  
 
Lisbona, 7 ottobre 2014 – “Signore e signori, Contraddicendo quello che io chiamo un fascino intellettuale di pessimismo sull´Europa, che purtroppo accade di essere piuttosto di moda in alcuni ambienti, dobbiamo riconoscere che, quando si parla di ricerca e innovazione, l´Europa è forte. Molto più forte di quello che a volte viene pubblicamente riconosciuto. L´europa è uno dei leader nel campo della scienza nel mondo! Non siamo a corto di ricercatori di livello mondiale e innovatori con le competenze e le idee per guidare l´Europa in avanti. E il pubblico di oggi è un esempio perfetto di questo. Abbiamo il doppio del numero di laureati in discipline scientifiche e tecnologiche che negli Stati Uniti; con il 7% della popolazione mondiale, abbiamo ancora produciamo circa un terzo non solo del Pil mondiale, ma anche di brevetti e ad alto impatto pubblicazioni scientifiche; e nonostante la crisi quasi tutti i nostri Stati membri hanno migliorato la loro capacità di innovazione; e siamo stati in grado di dimezzare il gap di innovazione che abbiamo ancora con gli Stati Uniti e il Giappone. Mentre nella scienza siamo, in molte aree, il numero uno al mondo, in innovazione non siamo sempre nei primi posti. Ma non possiamo permetterci di riposare sugli allori. Viviamo in un mondo in cui il progresso scientifico e tecnologico sta accelerando a un ritmo senza precedenti, e dove la Corea del Sud si sta muovendo più avanti, con la Cina in fretta noi recuperando terreno. Quindi abbiamo bisogno di capitalizzare sui nostri punti di forza e di affrontare anche alcune delle nostre debolezze. Dal punto di vista della Commissione europea, questo significa agire come un risolutore di problemi in un contesto di risorse scarse e in circostanze molto difficili. Questo è ciò che abbiamo fatto in questi ultimi anni. Il miglior esempio di questo è certamente il nuovo programma di ricerca Horizon 2020 Questo è un grande programma quadro con obiettivi di ampia portata da sostegno dell´eccellenza nella scienza - con il Consiglio europeo della ricerca ora presieduto dal Professor Bourguignon - a sviluppare la leadership industriale e affrontare sociale chiave sfide, che ci permette di concentrarci sulle grandi priorità relative ai nostri cittadini. Detto questo, come tutti sappiamo, il denaro è il nocciolo della questione. Ma nonostante le condizioni finanziarie molto difficili, siamo riusciti a ottenere i nostri Stati membri più vicini ai nostri obiettivi per la ricerca, con un incremento del 30% attraverso il nuovo programma Orizzonte 2020 - a 80 miliardi circa € per i prossimi sette anni - che lo rende oggi uno dei più importanti programmi di finanziamento scientifico in tutto il mondo. Devo dire che, ad essere onesti con i nostri Stati membri, che, mentre in alcune zone sono stati molto negativi quando abbiamo discusso il programma finanziario pluriennale per i prossimi sette anni per quanto riguarda alcune spese, quando si trattava di scienza ci fu, in generale, molto buona apertura da nostri Stati membri considerando le ambiziose proposte della Commissione. E questo è certamente un progresso molto importante, rispetto alla situazione in passato. E perché gli imprenditori, ricercatori, innovatori non possono permettersi di avere la loro energia e il tempo drenati con nastro rosso, con Orizzonte 2020 nastro rosso è stato sensibilmente ridotto. Tutte le fasi del ciclo di innovazione sono ora finanziati nell´ambito di una singola piattaforma. Più investimenti privati ​​è stata inoltre assicurata ad affrontare le principali sfide sociali. I partenariati pubblico-privato sono uno degli elementi chiave di Horizon 2020 Il settore privato si è impegnata a investire circa 10 miliardi di € in iniziative tecnologiche congiunte stimolare l´innovazione in settori quali le medicine, i trasporti e le industrie bio-based. Insieme con il finanziamento dell´Ue e degli Stati membri, ciò equivale a un € 22000000000 spinta per la crescita e l´occupazione in Europa nei prossimi 7 anni. Un altro esempio della Commissione europea, che agisce come un risolutore di problemi è il finanziamento con ripartizione dei rischi strumento che abbiamo creato in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti. Come sapete, uno dei principali ostacoli per ottenere l´innovazione al mercato è la insufficiente disponibilità di finanziamenti per nuovi e innovativi progetti, in particolare per le Pmi. Il principio di questa ripartizione dei rischi di finanziamento è che per ogni miliardo di euro di denaro bilancio europeo, la Banca europea per gli investimenti ha mobilitato € 12 miliardi di prestiti e oltre 30000000000 € in ricerca e innovazione investimento finale. Concretamente, questo ha portato a risorse aggiuntive fino a € 40 miliardi di euro dal 2007 per le attività di ricerca e innovazione, che altrimenti resterebbero non finanziati. Inoltre, una quota molto consistente di Orizzonte 2020 sarà dedicata al finanziamento di Pmi innovative che, non c´è bisogno di ricordare, formano la spina dorsale dell´economia europea. E io sono felice e anche orgoglioso di aggiungere che dopo 30 anni di negoziati, - perché gli Stati membri non sono riusciti a concordare una posizione comune su tale questione - abbiamo finalmente concordato un brevetto a livello europeo, anche se ci sono due Stati membri che sono al di fuori l´accordo finale. Questo è un importante passo avanti nel nostro sforzo per fornire un contesto imprenditoriale più innovativo-friendly in Europa. Stimiamo che, una volta pienamente attuato, questo ridurrà i costi fino al 80% per le piccole e medie imprese dimensioni e singoli ricercatori per registrare le loro idee creative. Ma è chiaro che le azioni della Commissione europea non sono sufficienti. Essi sono necessari ma non sufficienti. I nostri paesi devono anche agire come risolutori di problemi e dei nostri governi fanno uno sforzo uguale nella ricerca. Il risanamento di bilancio è certamente un prerequisito essenziale per la crescita sana e la competitività. Ma gli investimenti in crescita e l´occupazione del futuro sono anche di vitale importanza. E se si vuole investire nel futuro, si dovrebbe pensare la scienza, la ricerca e l´innovazione! Signore e signori, Un´europa più forte è anche un´Europa più unita. E per l´Europa sia più unita nel campo della scienza, della ricerca e dell´innovazione, dobbiamo affrontare frammentazioni esistenti, in particolare tra mondo accademico e imprese, tra settore pubblico e privato. Dal punto di vista della Commissione europea ciò significa agire come un costruttore di ponti e rendere il lavoro migliore triangolo della conoscenza a favore di nuovi benefici socio-economici. Questo è ciò che abbiamo fatto in questi ultimi anni, in particolare attraverso l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Iet), che ho preso l´iniziativa di creare durante il mio primo mandato e che è stato lanciato nel 2008. L´iet, e di recente ho visitato la sede dell´Eit a Budapest, porta proprio insieme i tre componenti del triangolo della conoscenza - istruzione superiore, ricerca e innovazione - e le imprese, in nuovi tipi di partnership, la cosiddetta Comunità della conoscenza e dell´innovazione (Cci) che opera finora in tre aree, ma stiamo andando per ingrandirle: energia sostenibile, i cambiamenti climatici e Ict; e con una forte enfasi sulla imprenditorialità. Fino al 2020, l´Iet sarà esteso a nuovi settori e verrà creato cinque nuove Cci, così come la sua capacità di sensibilizzazione che sarà rafforzata. Entro il 2020, l´Iet si prevede di formare 10.000 studenti del Master, 10.000 dottorati di ricerca e creare 600 nuove imprese, e ottenere un impatto sistematico nelle università modo, centri di ricerca e aziende collaborare per l´innovazione. Le azioni Marie Skłodowska-curie sono anche un altro buon esempio di come colmare le lacune tra i settori. Orizzonte 2020 consentirà il finanziamento di 65.000 ricercatori nell´ambito delle nuove azioni Marie Skłodowska-curie, che combinano l´eccellenza della ricerca con la formazione su competenze imprenditoriali; e incoraggiare i ricercatori ad impegnarsi con le industrie e altri datori di lavoro durante la loro comunione. Un´europa più unita dipende anche da una maggiore mobilità dei ricercatori e sullo sviluppo delle infrastrutture paneuropee. Questo è, come sapete, l´obiettivo dello Spazio europeo della ricerca: avere un vero mercato unico per la conoscenza, la ricerca e l´innovazione. Sono stati compiuti notevoli progressi. La maggior parte delle condizioni per realizzare uno Spazio europeo della ricerca sono in atto a livello europeo. Il completamento di questo obiettivo dipende quindi ora in gran parte sulle riforme nazionali e attuazione a livello nazionale. Gli Stati membri sono tenuti a presentare "Spazio europeo della ricerca (Ser) tabelle di marcia" entro la metà del 2015, delineando i loro prossimi passi verso l´attuazione di un vero mercato unico europeo per la ricerca. E come è proprio impossibile parlare di un´Europa più coesa senza fare riferimento alla politica di coesione, vorrei ricordare che, per massimizzare la coesione territoriale e sociale, strategie intelligenti di specializzazione sono in fase di sviluppo con il sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale, nonché come altri fondi pertinenti, al fine di sfruttare al massimo il potenziale di innovazione di ogni regione e di ogni paese in tutta Europa. Questo è ciò che noi chiamiamo la "Scala di eccellenza", consentendo a tutti gli Stati membri per raggiungere il miglior livello nella scienza con il supporto di finanziamenti europei. Infine, un´Europa più forte è anche un´Europa aperta. Quando ho avuto il grande onore di consegnare, insieme al mio collega, il presidente del Consiglio europeo, il discorso di accettazione del Nobel per la pace 2012 assegnato all´Unione europea a Oslo, ho fatto un punto sulla scienza e la cultura di essere al centro del nostro progetto europeo, proprio come un modo di andare oltre i confini. Penso che sia molto interessante che l´idea dell´Unione europea è, in una certa misura, di superare i confini e le divisioni e nella scienza sappiamo qualcosa in merito. Come diceva Louis Pasteur: ". La scienza n´a pas de patrie" Dal punto di vista della Commissione europea ciò significa tenere fedeli ai nostri valori fondanti dell´Unione e ai principi da raggiungere, non solo nei nostri paesi, ma a tutti i paesi del mondo. Per esempio 15.000 fuori i 65.000 ricercatori da finanziare nell´ambito delle azioni Marie Skłodowska-curie sarà ricercatori dei paesi terzi. Stiamo anche promuovendo una diplomazia scienza dinamica. Orizzonte 2020, per esempio, è completamente aperto alla partecipazione dei paesi partner internazionali, come dimostra l´accordo che abbiamo recentemente firmato con Israele. E sono felice che ora abbiamo trovato una soluzione per associare la Svizzera al programma Horizon 2020, che è uno dei più importanti programmi scientifici e di finanziamento della ricerca in tutto il mondo. Stiamo anche sviluppando importanti dialoghi su scienza e innovazione con altre regioni del mondo, in particolare con l´Africa. Ad esempio, un anno fa, abbiamo deciso di iniziare a lavorare verso un lungo periodo finanziato congiuntamente e la ricerca e l´innovazione di partnership co-proprietà con l´Africa, con un primo focus sulla sicurezza alimentare e nutrizionale e l´agricoltura sostenibile. Un altro esempio è la decisione presa con gli Stati Uniti e in Canada, nel maggio 2013, di unire le forze sulla ricerca Oceano Atlantico, per capire meglio questo Oceano e di promuovere la gestione sostenibile delle sue risorse. Detto questo, l´apertura non è una strada a senso unico. Deve essere ricambiato. I nostri negoziati in corso su accordi di libero scambio (Als) contribuiscono alla creazione di un piano di parità con i nostri partner internazionali, con l´obiettivo di garantire, in particolare, una tutela equivalente dei diritti di proprietà intellettuale. Stiamo chiaramente volta a promuovere situazioni win-win, in modo da favorire le opportunità di ricerca e innovazione internazionali. Signore e signori, Abbiamo attraversato la peggiore crisi finanziaria, economica e sociale dall´inizio dell´integrazione europea. Questo ha chiaramente messo il nostro modello europeo alla prova. Questa è stata la prova più grande sforzo mai in termini di integrazione europea. In queste circostanze difficili, non è stato facile lottare per mantenere l´Europa unita e aperta al mondo, e per preparare l´Europa di uscire più forte e meglio preparati per le esigenze della globalizzazione, preparati per affrontare le sfide demografiche, tecnologiche e ambientali. Un´europa pronta ad affrontare il futuro. In questo processo, la Commissione europea ha sempre considerato la scienza e l´innovazione come priorità strategiche fondamentali per la promozione di un´economia europea competitiva, ma anche una società europea vibrante. Siamo stati pienamente impegnati per creare una scienza e all´innovazione ambiente più. Perché davvero "il futuro dell´Europa è la scienza." E le discussioni si avrà più tardi oggi e domani sulla lungimiranza sarà l´occasione per evidenziare quanto la scienza e l´innovazione sono fondamentali per mantenere le questioni che contano di più per ogni cittadino europeo: la salute, l´occupazione e quindi la società in cui vivono e l´economia . E non c´è alternativa: dobbiamo offrire su questi temi - soprattutto sui posti di lavoro - per riconquistare la fiducia dei nostri cittadini. Le riforme guidate dalla Commissione europea, e, naturalmente, con i nostri Stati membri, nel corso degli ultimi cinque anni sono una solida base per questo. Ancora molto resta ancora da fare. Scienza e innovazione devono rimanere più che mai le priorità strategiche. Ma una cosa posso dirvi molto sinceramente dopo questi dieci anni la Commissione europea è che l´Unione europea ha dimostrato la sua grande capacità di recupero. Tutti coloro che sono stati scommettendo su l´implosione dell´euro o l´implosione dell´Unione europea, erano sbagliate. E una delle cose che ci legano insieme è, e deve continuare ad essere, la scienza e l´impegno per una società aperta in cui queste idee e questa creatività possono essere mantenuti e possono essere sviluppate. Vorrei concludere in portoghese, A título mais pessoal, quero manifestar hoje un minha Satisfação por saber que un Enorme responsabilidade de conduzir un ciência no incumbirá Futuro ao meu amigo e compatriota, o Comissário português indigitado, Carlos Moedas. Gostaria de agradecer A Sua Presença hoje e estou confiante de que desenvolverá profundos esforços un favore da ciência, da Investigação e da Inovação. Desejo-lhe para o melhor come Suas Futuras funções. Para o Futuro de Portugal e para o Futuro da ciência na Europa! E a todos Vos Desejo muito exito nas discussões acerca do Futuro da Europa e da ciência. Muito Obrigado pela Vossa atenção.  
   
   
SCHULZ A LAMPEDUSA: "ABBIAMO L´OBBLIGO UMANITARIO DI AIUTARE CHI FUGGE DALLA GUERRA"  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2014 - Venerdì scorso il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz è stato a Lampedusa per celebrare il 1° anniversario della tragedia del 3 ottobre 2013, durante la quel 366 migranti sono morti cercando di raggiungere Lampedusa. Il presidente ha incontrato anche le famiglie delle vittime e ha partecipato a un convegno sulla crisi nel Mediterraneo. Durante il suo discorso a Lampedusa, Martin Schulz ha sottolineato che la gestione delle frontiere esterne dell´Ue è una responsabilità comune europea. Non solo una questione maltese, greca, cipriota, spagnola o italiana. "L´europa è sempre stato un continente di immigrazione e continuerà ad essere così. Abbiamo l´obbligo umanitario di aiutare coloro che fuggono dalla guerra " ha aggiunto il Presidente Martin Schulz.  
   
   
JOHANNES HAHN, COMMISSARIO ALLA POLITICA REGIONALE DELL´UE 2010-2014: I 10 TOP REALIZZAZIONI  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2014 - Un nuovo approccio alla politica di coesione e un cambiamento di mentalità: una nuova enfasi sui risultati, l´introduzione delle pre-condizioni per il finanziamento e un forte focus strategico hanno spostato la percezione della politica di coesione da sovvenzioni agli investimenti basato - con l´obiettivo di migliorare la qualità dei progetti. La riforma: La trasformazione della politica di coesione, attraverso una riforma profonda e di ampio respiro, per diventare uno strumento di investimento strategico che può contribuire a fornire obiettivi di Europa 2020. Prendendo di mira le risorse a settori chiave per la crescita come l´innovazione e la ricerca, l´agenda digitale, sostegno alle piccole e medie imprese (Pmi) e l´economia a basse emissioni di carbonio, la nuova politica sposta l´attenzione lontano da infrastrutture a servizio delle imprese e la vera economia. Ad esempio, con gli obblighi separati per investire su efficienza energetica e fonti rinnovabili, intorno 38000000000 € sosterrà il passaggio a un´economia a basse emissioni di carbonio. Politica di coesione ammortizzata regioni e città dagli effetti peggiori della crisi in Europa: sostenendo gli investimenti pubblici e la distribuzione di investimenti comunitari in modo flessibile, per esempio attraverso la riprogrammazione dei fondi. Cofinanziamento aiutato i paesi alzate come Cipro, Grecia, Ungheria, Irlanda, Portogallo e Romania. In un momento di consolidamento fiscale sostenuta politica di coesione dell´Ue è diventato di fondamentale importanza. Senza la politica di coesione, tanto necessari investimenti pubblici negli Stati membri meno sviluppati sarebbe crollato di un ulteriore 45% durante la crisi. Il bilancio per la politica di coesione dell´Ue è stato difeso - e mantenuto: In negoziati di bilancio difficili per piano di spesa settennale dell´Ue, il "quadro finanziario pluriennale", il caso di investire in tutte le regioni dell´Ue, in tutti gli Stati membri è stata vinta. Rappresenta la politica di coesione per più di un terzo del bilancio 2014-20 ed è la più grande politica di investimento a livello Ue a sostegno degli obiettivi della strategia Europa 2020. Una maggiore attenzione ai risultati e responsabilità e un migliore coordinamento tra i diversi fondi dell´Ue: integrata nella riforma è un obbligo per obiettivi chiari, trasparenti e misurabili da fissare da paesi e regioni in via preliminare. Progressi dovranno essere misurati e pubblicati, con un monitoraggio regolare e il dibattito su come vengono utilizzate le risorse finanziarie. Le nuove regole comuni intendono i cinque Fondi strutturali e di investimento europei funzionano meglio e in modo coerente. Un legame chiaro tra la politica di coesione e la disciplina di bilancio: allineando la politica con le regole del semestre europeo e le raccomandazioni specifiche per paese, l´efficacia degli investimenti non sia compromessa da politiche fiscali o economiche malsane. Inoltre, vi è stato un maggiore sostegno alle amministrazioni per la gestione dei programmi finanziati dall´Ue negli Stati membri: riconoscere il ruolo fondamentale delle istituzioni e delle amministrazioni nella realizzazione degli investimenti della politica di coesione, oltre 4 miliardi di € sosterrà lo sviluppo delle capacità e la modernizzazione delle pubbliche amministrazioni. Ampliare l´utilizzo di strumenti finanziari : Rendere più l´effetto leva importante di investimenti dell´Ue in un momento in cui fonte di finanziamento delle Pmi è stato prosciugando. La nuova politica di coesione vede il passaggio da una cultura basata sovvenzione ad uno basato sui prestiti. Ciò dovrebbe migliorare la qualità del progetto e scoraggiare sovvenzioni dipendenza. Garanzie e capitale proprio / di rischio saranno supportati dai fondi dell´Ue attraverso regole comuni, un ampliamento della portata del loro utilizzo e fornendo incentivi (ad esempio elevati tassi di cofinanziamento). Ispirato dalla politica di coesione dell´Ue, dai 2014-2020, tutti i Fondi strutturali e di investimento europei si dedicano notevoli risorse per investimenti attraverso strumenti finanziari. Sostenere città europee così come le sue regioni: Un´agenda urbana è ora in divenire, in risposta alle richieste di un maggiore coinvolgimento delle città in politiche comunitarie. In cima a questo, la dimensione urbana della politica è stato migliorato - per esempio con più di essere spesi per progetti integrati in città. La cooperazione a livello transfrontaliero e tra regioni rafforzato: attraverso le strategie macro-regionali e programmi di cooperazione territoriale europea, i paesi e le regioni stanno affrontando sfide comuni insieme. 23 Stati membri dell´Ue e diversi extracomunitari paesi si sono impegnati in strategie macroregionali e concernenti i bacini marittimi (nella regione del Mar Baltico, la regione del Danubio, e la zona dell´Oceano Atlantico, e ben presto sia nelle nuove strategie per l´Adriatico e Ionio regione e la regione alpina). La riforma del Fondo di solidarietà e di aiuto per le regioni colpite da calamità : In questo mandato, il Fondo di solidarietà Ue ha mobilitato circa 1,5 miliardi di € per aiutare la ricostruzione e il recupero dopo i disastri naturali quali inondazioni, terremoti e incendi boschivi. Il nuovo regolamento razionalizza e semplifica a rispondere più rapidamente e consentire anticipi per coprire le necessità più urgenti subito dopo un disastro.  
   
   
UE: OCCUPAZIONE E SITUAZIONE SOCIALE: UNA RIPRESA ANCORA FRAGILE SECONDO LA RIVISTA TRIMESTRALE  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2014 - La ripresa economica iniziata nella primavera del 2013 resta fragile e gli sviluppi economici futuri sono tuttora incerti, come riportato nell´ultimo numero della Employment and Social Situation Quarterly Review (Rivista trimestrale sull´occupazione e la situazione sociale) della Commissione europea. La Rivista esamina anche le differenze relative alle disuguaglianze di reddito tra gli Stati membri e pone in risalto l´importanza dell´investire durante tutta la vita nell´acquisizione di competenze, al fine di migliorare l´occupabilità dei lavoratori. László Andor, Commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, ha rilasciato il seguente commento: "Le ultime tendenze indicano che la ripresa economica rimane fragile e che i miglioramenti sono ancora modesti. Assistiamo ad una crescita, ma dobbiamo ancora impegnarci affinché essa diventi sostenibile. Lungi dall´abbassare la guardia, dobbiamo persistere nel fornire sostegno alla ripresa macroeconomica e dell´occupazione nell´Ue". L´occupazione ha continuato a crescere nella maggior parte dei settori dalla metà del 2013. Il numero di ore lavorate è aumentato e, per la prima volta dal 2011, si è avuto un piccolo aumento dei contratti a tempo pieno, oltre a miglioramenti per quanto riguarda la situazione dei giovani. Molti dei nuovi posti di lavoro creati sono però a tempo parziale o a tempo determinato. La disoccupazione resta ancora a un livello prossimo al suo massimo storico, e i disoccupati di lungo periodo costituiscono una quota importante e crescente della disoccupazione totale: quasi 13 milioni di persone sono senza lavoro da più di un anno. Inoltre tra le persone disoccupate una su tre ha perso il lavoro da più di due anni. La situazione è migliorata per i giovani, con riduzioni significative dei loro tassi di disoccupazione nella maggior parte degli Stati membri. La disoccupazione giovanile rimane tuttavia molto elevata in paesi come la Grecia e la Spagna. Tra coloro che lavorano, quasi la metà ha incarichi a tempo determinato e quasi un quarto ha un impiego a tempo parziale. Gli Stati membri devono perseverare nello sforzo di trasformare in realtà la Garanzia per i giovani, in modo da assicurare che ogni giovane sia aiutato a trovare un lavoro dignitoso o che gli sia data l´opportunità di ricevere formazione, esperienza o istruzione tali da permettergli di ottenere un lavoro in futuro. Il vertice Ue sull´occupazione che si terrà a Milano l´8 ottobre costituirà un´ulteriore occasione di imprimere uno slancio politico ad alto livello all´attuazione della Garanzia per i giovani. L´apprendimento permanente aumenta le probabilità di ottenere un lavoro Sviluppare le capacità pertinenti e applicarle nel migliore dei modi sono di importanza cruciale per l´aumento della produttività e della competitività internazionale e per una crescita sostenibile e inclusiva nell´Ue. La rivista pone in evidenza che, come indicato da ricerche recenti a cura dell´Ocse e della Commissione, non solo l´istruzione formale ma anche la formazione e le competenze acquisite nel corso della vita lavorativa migliorano le probabilità di trovare un lavoro. Inoltre l´apprendimento permanente conferisce maggiori possibilità di accedere a incarichi con migliori retribuzioni. L´ue si trova però in una posizione ancora arretrata rispetto a paesi come il Giappone, il Canada, la Corea e gli Usa quanto al livello delle competenze. La misurazione del progresso sociale Il Pil, indicatore dei risultati economici, deve essere integrato da altri strumenti se si intende cogliere altre dimensioni del progresso delle società. L´analisi degli indicatori di reddito rivela che, anche durante gli anni dell´espansione economica, la crescita economica non ha apportato vantaggi a tutte le famiglie nella stessa misura, così come non ha contribuito a ridurre le disuguaglianze in tutti gli Stati membri. Con la crisi economica il Pil pro capite e i redditi lordi disponibili delle famiglie sono diminuiti in tutta l´Ue e in molti paesi non sono ancora ritornati ai livelli precedenti alla crisi. Tale argomento sarà discusso nel corso di una conferenza di esperti ad alto livello intitolata Moving beyond Gdp in European economic governance (Al di là del concetto di Pil nel governo dell´economia), che si terrà a Bruxelles il 10 ottobre 2014. In tale occasione si farà il punto dei recenti sviluppi di carattere tecnico ed economico nel contesto del dibattito sul superamento del concetto di Pil e saranno presentate opzioni strategiche pratiche per il futuro.  
   
   
MACROREGIONE: IL 15 OTTOBRE AD ANCONA UN FORUM CON IL MINSITRO MARTINA E PRESIDENTI MARONI E SPACCA.  
 
Ancona, 7 ottobre 2014 - “Il vento di Adriano: le comunità adriatiche a confronto” è il titolo del Forum sulla Macroregione Adriatico Ionica che si terrà il 15 ottobre alla Loggia dei Mercanti di Ancona. L’iniziativa è organizzata in collaborazione dalla Regione Marche, dalla Regione Lombardia e dall’Expo come opportunità di dialogo e confronto tra le macroregioni in vista del successivo appuntamento che la Regione Marche organizzerà con i partner Mrai all’interno dell’Expo che si terrà a Milano il prossimo anno. Al Forum interverranno, oltre a numerosi relatori internazionali, il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. Il dibattito prenderà ispirazione dalla figura di Adriano Olivetti a cui è intitolato l’Istao, la scuola manageriale di Ancona, sorta nel 1967 su iniziativa dell´economista anconetano Giorgio Fuà che collaborò con il famoso imprenditore piemontese negli anni ’40. “La figura di Adriano Olivetti è estremamente attuale – afferma Spacca - La sua continua ricerca di risposte innovative a una realtà in rapido cambiamento è l’atteggiamento più giusto anche oggi. Olivetti fu un pioniere della sua epoca e ideò un nuovo modello di sviluppo della comunità. Un modello che si identificava nella figura del metal-mezzadro. Pionieri siamo anche noi adesso, nella costruzione di questa nuova dimensione che è la Macroregione e nell’esportazione di quello stesso modello proposto da Olivetti, ancora oggi applicabile alle realtà balcaniche che si affacciano sul Mediterraneo. La riflessione e il confronto sono sempre essenziali, tanto più oggi che la Macroregione è in dirittura d’arrivo. Il 24 ottobre prossimo è previsto il via libera da parte del Consiglio europeo all´Eusair, la Strategia europea sulla Macroregione adriatico ionica e il 18 novembre a Bruxelles si terrà la Conferenza di lancio della Strategia per la Macroregione adriatico ionica, organizzata dalla Presidenza italiana del Consiglio dell´Unione europea, in collaborazione con la Commissione Europea, l´Iniziativa adriatico ionica e la Regione Marche”.  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO-IONICA, CALABRIA PROTAGONISTA DEGLI OPEN DAYS 2014  
 
Catanzaro, 7 ottobre 20143 - Calabria protagonista degli Open Days 2014, la principale kermesse europea sulle politiche di sviluppo regionale che si tiene a Bruxelles dal 6 al 9 ottobre prossimi. La Regione è tra i partner ufficiali dell´iniziativa, nell´ambito della quale promuoverà un workshop di alto livello sulla neonata Strategia europea per la macroregione Adriatico-ionica. "Dopo alcuni anni di assenza, abbiamo voluto garantire una presenza istituzionale di rilievo a questa importante manifestazione portando il nostro contributo in termini di idee ed esperienze", ha dichiarato la Presidenta f.F. Della Regione Antonella Stasi. "L´obiettivo degli Open Days è tradizionalmente quello di offrire una piattaforma per lo scambio di esperienze e il confronto sulla governance locale, regionale e transfrontaliera, nonché sulla gestione dei finanziamenti dell´Ue. In quest´ottica lo spirito con cui partecipiamo è quello di rafforzare il dialogo e le sinergie con le nostre controparti sia italiane che europee all´orizzonte della nuova programmazione dei fondi strutturali 2014-2020". La Presidente Stasi è prevista tra gli oratori del workshop "La Strategia Ue per la Regione Adriatico-ionica: il ruolo delle regioni nella sua implementazione", che la Regione Calabria ha organizzato per il 7 ottobre presso il Parlamento europeo assieme ad altre 13 regioni europee ed extraeuropee (tra le quali il Firuli Venezia-giulia, l´Abbruzzo, le Marche, la regione greca di Creta e quella croata di Dubrovnik Neretva). L´evento punta a promuovere un momento di riflessione, dibattito e informazione sui principali profili della strategia, lanciata dall´Ue con l´obiettivo di creare uno spazio di cooperazione sulla dorsale adriatico-ionica attorno a quattro pilastri tematici: affari marittimi, ambiente, trasporti e turismo. "Dal turismo alla blue-economy, passando per le risorse energetiche, l´Area adriatico-Ionica - afferma la Stasi - racchiude un inestimabile potenziale capace di scrivere uno nuovo scenario di rilancio e crescita economica. Il potenziamento della cooperazione tra stati e regioni che hanno aderito alla strategia rappresenta un passaggio decisivo per dare slancio a questa dinamica". L´edizione 2014 degli Open Days, che si svolgerà all´insegna dello slogan "Uno sviluppo comune: investimenti intelligenti al servizio dei cittadini", si concentrerà in particolare sulle prime esperienze maturate con l´attuazione delle nuove priorità della politica di coesione 2014-2020. L´iniziativa è organizzata congiuntamente dal Comitato delle Regioni e dalla Commissione Europea, in collaborazione con regioni e città di tutta Europa, con lo svolgimento di oltre 100 appuntamenti tra seminari, workshop, mostre e la partecipazione confermata di oltre 7mila persone tra amministratori locali, funzionari nazionali e regionali, esperti di politiche regionali.  
   
   
UE. A VENEZIA GRUPPI DI LAVORO “RICERCA” DEL CONSIGLIO  
 
Venezia, 7 ottobre 2014 - In occasione del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, è stata Venezia ad accogliere i gruppi di lavoro del Consiglio dell’Unione incentrati sulla “Ricerca”. E´ prassi infatti che la Presidenza di turno organizzi sul proprio territorio una sessione ufficiale dei gruppi di lavoro del Consiglio dell’Unione, solitamente riuniti a Bruxelles. Questi gruppi sono preparatori degli atti che poi verranno adottati dai Ministri. Presso la Tesa dell’Arsenale che ospita l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche, si è riunito in particolare il "Gruppo di lavoro Ricerca" e, in una delle altre Tese, il Comitato Consultivo per lo Spazio Europeo della Ricerca (Erac). Nell’ambito delle attività previste dal programma è intervenuta l’assessore regionale allo sviluppo economico, ricerca e innovazione del Veneto Isi Coppola insieme al presidente del Cnr Luigi Nicolais. “La sfida è guardare al domani - ha detto l’assessore Coppola in occasione degli incontri – in quanto ricerca e innovazione avranno un ruolo fondamentale per la trasformazione della nostra economia, sia attraverso il rinnovamento dei settori tradizionali, sia facendo ricorso a formule innovative. In quest’ottica, da tempo la Regione ha intrapreso un’intensa ed estesa collaborazione con il Cnr”. A margine delle riunioni, i partecipanti hanno avuto modo di visitare il Mose. Oggi l’assessore Coppola e il presidente Nicolais hanno partecipato alla visita alla Nave Oceanografica Urania del Cnr-ismar, fiore all´occhiello della ricerca italiana ed europea per ricerche strategiche nel Mar Mediterraneo circa la definizione delle pericolosità naturali, del funzionamento degli ecosistemi, degli ambienti estremi, della gestione delle risorse (pesca in primis), degli usi del mare, e degli impatti dei cambiamenti climatici . Il tutto è stato possibile grazie ad una stretta collaborazione tra la Rappresentanza Permanente di Italia presso l´Unione Europea, la Regione del Veneto, l´Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Ismar-cnr) e il Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia (Corila).  
   
   
OPEN DAYS 2014: PRESIDENTE UMBRIA MARINI, "FAR RIPARTIRE POLITICHE DI INVESTIMENTO, NO AL SOLO RIGORE"  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2014 - "Occorre far ripartire le politiche di investimento per riaccendere la speranza e la motivazione dei nostri cittadini e dei nostri figli in un´Europa dello sviluppo e della crescita, abbandonando una politica di solo rigore". Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, concludendo ieri a Bruxelles, al Parlamento europeo, i lavori della sessione di apertura degli Open Days 2014, cui ha partecipato insieme al presidente del Comitato delle Regioni d´Europa (Marini è la vice presidente dell´organismo), Michel Lebrun, la presidente della commissione politiche regionali del parlamento europeo, Iskra Mihaylova, e il commissario europeo alle politiche regionali, Johannes Hahn. Nel suo intervento la presidente Marini ha ricordato come sia "essenziale in una fase così difficile dell´economia europea e nazionale favorire politiche che stimolino e incoraggino la crescita, invertendo una situazione che ha visto negli ultimi cinque anni diminuire gli investimenti pubblici di oltre il 20 per cento. Una percentuale che, in assenza proprio dei fondi strutturali, "sarebbe stata profondamente più drammatica". Richiamando il tema scelto per questa edizione degli Open Days - "uno sviluppo comune: investimenti intelligenti al servizio dei cittadini" - , la presidente Marini ha poi ribadito quanto più volte sostenuto dallo stesso Comitato delle Regioni nelle risoluzioni inviate alla Commissione e al Parlamento europeo: "si deve andare all´eliminazione dal calcolo del patto di stabilità e di crescita delle quote di cofinanziamento dei fondi strutturali a tutti i livelli, nazionale, regionale, provinciale e comunale. In tal modo - ha affermato Marini - andremmo a sbloccare i progetti di opere pubbliche e infrastrutturali che stanno, purtroppo, procedendo lentamente, e che potrebbero imprimere una svolta decisiva per la ripresa economica e dell´occupazione". Marini ha inoltre voluto sottolineare il fatto che, soprattutto a livello regionale, le politiche europee di coesione "rappresentano uno dei principali strumenti - se non l´unico in molti casi - per attenuare le disparità di sviluppo tra e all´interno delle Regioni e migliorare così la qualità della vita dei cittadini". Infine la presidente Marini ha voluto richiamare l´attenzione su un altro tema fondamentale, e cioè la necessità di misurare i progressi economici e sociali in maniera più accurata di quanto avvenuto sinora, "andando oltre il Pil" e ha ribadito il "rammarico" del Comitato delle Regioni per il fatto che il Pil ed il reddito nazionale lordo continuino ad essere "i principali indici utilizzati per determinare la ripartizione dei fondi strutturali nelle Regioni".  
   
   
UE: LUNEDÌ E MARTEDÌ PIGLIARU A BRUXELLES. IN AGENDA IL COMITATO DELLE REGIONI E INCONTRI ISTITUZIONALI  
 
Cagliari, 7 Ottobre 2014 - Trasferta a Bruxelles, lunedì e martedì, per il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, che si insedia al Comitato delle Regioni. La prima riunione, lunedì 6, è la Sessione Plenaria del Comitato delle Regioni, che si terrà al Parlamento Europeo. L’occasione è l’inaugurazione della dodicesima edizione dell’appuntamento annuale "Open Days", che riunisce a Bruxelles i rappresentanti delle regioni e delle città europee e che quest’anno affronta il tema del "Crescere insieme", chiamando le regioni e le città dell´Unione europea a mettere in pratica la teoria, pianificando gli investimenti per il periodo 2014-2020. L’altro appuntamento con il Comitato delle Regioni è per il giorno successivo, martedì 7, cominciando la mattina con i lavori del gruppo del Pse (Partito del Socialismo Europeo) e con la delegazione italiana. In agenda anche un incontro privato con il presidente del gruppo Pse Karl-heinz Lambertz. A seguire, la seduta pomeridiana del Comitato delle Regioni, all’interno del quale il presidente Pigliaru fa parte attualmente delle commissioni Civex (Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esterni) e Nat (Risorse naturali). Il calendario delle giornate di Bruxelles comprende numerosi altri appuntamenti istituzionali. Sono ufficiali gli incontri con l’ambasciatore Italiano Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione Europea Stefano Sannino, con l’Ambasciatore Italiano presso il Regno del Belgio Alfredo Bastianelli e con il Commissario per l’Industria e l’Imprenditoria dell’Unione Europea Ferdinando Nelli Feroci. Vari i temi che saranno affrontati, dagli aiuti di Stato alla promozione della Sardegna, dall’opportunità di investimenti sino alle prospettive e le politiche di internazionalizzazione. Pigliaru, inoltre, incontrerà i sardi che lavorano a Bruxelles all’interno delle istituzioni, con l’obiettivo di costruire uno scambio strutturato e continuo di informazioni così da lavorare in sinergia. Il Comitato delle Regioni - Istituito nel 1994 dal trattato sull’Unione europea, il Cdr è un organo consultivo costituito da rappresentanti politici degli enti locali e regionali d’Europa. Nel quadro del processo decisionale dell’Ue, il Cdr deve essere consultato su questioni di politica regionale, ambiente, istruzione e trasporti, tutti settori di cui sono competenti i governi locali e regionali. Il Cdr è costituito da 350 membri. Il numero di rappresentanti per ogni Stato membro è stabilito in base alla popolazione. All’italia sono stati assegnati 24 rappresentanti. I componenti del Cdr sono nominati su proposta degli Stati membri per cinque anni e il loro mandato è rinnovabile.  
   
   
FONDI UE: ASSESSORE SARDEGNA A BRUXELLES INCONTRA I DIRIGENTI DELLA DG REGIO, RECUPEREREMO I RITARDI DEL PASSATO E I 450 MILIONI PER IL 2015. OLTRE 5 MILIARDI PER LA PROGRAMMAZIONE 2014-2020  
 
Cagliari, 7 Ottobre 2014 - L´assessore regionale della Programmazione e Bilancio Raffaele Paci ha incontrato il 6 ottobre a Bruxelles i dirigenti della Dg Regio (Direzione generale della politica regionale e urbana). All´ordine del giorno del vertice, i temi della programmazione europea, con il monitoraggio della spesa dei fondi 2007-2013 (con effetti di spesa anche su 2014 e 2015) e la programmazione dei fondi 2014-2020. "Sugli stanziamenti in corso, la Sardegna ha accumulato qualche ritardo di spesa, ma stiamo mettendo in atto tutte le misure necessarie a recuperarlo e riuscire a spendere i 450 milioni ancora a nostra disposizione - dice l´assessore Paci che sarà a Bruxelles insieme al presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Sono soldi che possiamo utilizzare fino al 2015 e il nostro obiettivo, che sicuramente centreremo, è spenderli fino all´ultimo euro". Per quanto invece riguarda la programmazione 2014-2020, i fondi potenzialmente a disposizione dell´Isola sono oltre 5 miliardi di euro: l´importo definitivo è condizionato dallo stanziamento da parte del governo, a fronte di una richiesta del ministero dello Sviluppo Economico che è per la Sardegna di 1 miliardo e 800 milioni ( non 800mila euro). Per il resto, nell´importo sono compresi 1 miliardo e 300 milioni di euro di Fondi Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), 927 milioni del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), 444 milioni del Fse (Fondo sociale europeo), 570 milioni del Pon (Programma operativo nazionale). "Siamo impegnati a monitorare gli effetti economici e occupazionali della spesa dei fondi europei sul nostro territorio per poter programmare quei fondi nel modo più efficace", conclude Paci.  
   
   
POLITICHE UE: CONVENZIONE CON INFORMEST PER STRATEGIA 2020  
 
Pordenone, 7 ottobre 2014 - L´amministrazione regionale utilizzerà le competenze di Informest, il Centro servizi e documentazione per la cooperazione economica internazionale, per attuare la Strategia europea 2020 e per gestire i fondi strutturali europei nel periodo di programmazione 2014-2020. Per questo sarà firmata con Informest una convenzione, il cui testo è stato approvato il 3 ottobre dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Finanze e Coordinamento delle politiche comunitarie, Francesco Peroni. Informest è un´associazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia, la Regione Veneto e altri Enti pubblici, con una significativa esperienza nel campo della programmazione comunitaria e in particolare della cooperazione transfrontaliera e transnazionale, in grado di attivare partenariati strategici nazionali e internazionali. Secondo la convenzione, Informest avrà il compito di supportare le direzioni centrali della Regione nell´attuazione della Strategia europea 2020 e le Autorità di gestione dei fondi strutturali in modo da arrivare a un´integrazione dei diversi obiettivi.  
   
   
GIORNATA DENSA DI APPUNTAMENTI PER IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA FRANCESCO PIGLIARU A BRUXELLES  
 
 Bruxelles, 7 Ottobre 2014 - Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è stato ricevuto ieri a fine mattina dall´Ambasciatore Italiano presso il Regno del Belgio, Alfredo Bastianelli, con cui ha tenuto un lungo colloquio. Turismo e attrazione di investimenti sono stati i temi principali affrontati nel corso dell´incontro. L´ambasciatore italiano ha sottolineato l´interesse per l´Italia da parte dei turisti belgi, che "viaggiano più volte l´anno e sono interessati a conoscerla bene. E la Sardegna offre una qualità della vita che è certamente un elemento di attrazione in più anche per chi desidera investire". A seguire, nell´aula del Parlamento Europeo, il Presidente della Regione ha partecipato alla Sessione Plenaria del Comitato delle Regioni, che si è tenuta al Parlamento Europeo. L´occasione è stata l´inaugurazione della dodicesima edizione dell´appuntamento annuale "Open Days", che riunisce a Bruxelles i rappresentanti delle regioni e delle città europee e che quest´anno affronta il tema del "Crescere insieme", chiamando le regioni e le città dell´Unione europea a mettere in pratica la teoria pianificando gli investimenti per il periodo 2014-2020. "Si tratta di importanti occasioni di incontro, confronto e partecipazione alle politiche regionali europee", ha detto Francesco Pigliaru a margine della seduta. "L´europa è soprattutto Europa delle regioni, dei territori e delle città e per la Sardegna è fondamentale portare la propria voce attraverso il lavoro istituzionale del Comitato". Nel pomeriggio, poi, il presidente della Regione ha incontrato il Commissario per l´Industria e l´Imprenditoria dell´Unione Europea Ferdinando Nelli Feroci; insieme hanno fatto il punto sullo stato delle grandi crisi industriali in Sardegna. "Abbiamo portato all´attenzione del Commissario le problematiche relative all´energia e agli aiuti di Stato e più in generale abbiamo valutato insieme le iniziative che si possono perseguire per aiutare le imprese sarde a recuperare competitività", ha detto Francesco Pigliaru alla fine della riunione. La serata, infine, è stata dedicata ad un incontro con i sardi che lavorano a Bruxelles all´interno delle istituzioni, con l´obiettivo di costruire uno scambio strutturato e continuo di informazioni così da creare sinergie. Al centro della riunione il tema delle buone pratiche in tema di mobilità transnazionale finalizzata alla crescita delle istituzioni regionali.  
   
   
BRUXELLES, IL PRESIDENTE PIGLIARU INCONTRA L´AMBASCIATORE SANNINO SULLE PRIORITÀ DELLA SARDEGNA  
 
Bruxelles, 7 Ottobre 2014 – Ieri primo appuntamento della giornata, a Bruxelles, per il presidente della Regione Francesco Pigliaru. Negli uffici del Consiglio Europeo il presidente Pigliaru ha incontrato il Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione Europea, l´ambasciatore Stefano Sannino. Si è trattato di una prima riunione, in cui il presidente Pigliaru ha presentato alcune tra le esigenze prioritarie della Sardegna da portare avanti, attraverso la rappresentanza italiana, in ambito europeo. Al primo posto, tra gli argomenti trattati, il tema degli aiuti di Stato. "La Sardegna ha una condizione di insularità che va considerata sotto diversi punti", ha sottolineato Francesco Pigliaru, facendo presente che "la discontinuità territoriale condiziona negativamente le possibilità di sviluppo in maniera maggiore di quanto attualmente riconosciuto dall´Unione Europea. Sappiamo come nel campo del turismo sia più difficile che altrove creare condizioni per allungare la stagione turistica e sono ben conosciuti gli svantaggi infrastrutturali che subiamo ogni giorno nel settore dell´energia." Una specificità chiaramente colta dall´Ambasciatore Sannino, che l´ha definita "una valenza di cui è necessario tenere conto", avviando un percorso di approfondimento tecnico e sottolineando che è in corso, insieme alla commissione competente, un importante lavoro di chiarificazione nell´applicazione delle norme. All´incontro ha partecipato anche il vicepresidente Raffaele Paci.  
   
   
SERRACCHIANI, CONSOLIDARE SCAMBI COMMERCIALI USA-FVG  
 
 Frisanco, 7 ottobre 2014 - "Questo è un giorno di grande festa ma è anche un´occasione per rinsaldare i legami forti e importanti che legano l´Italia e il Friuli Venezia Giulia agli Stati Uniti e per guardare lontano". Lo ha affermato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, nel corso della cerimonia pubblica a Frisanco, nella quale è stato accolto l´ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Phillips. "Il Friuli Venezia Giulia guarda con grande rispetto e interesse agli Stati Uniti: un interesse ricambiato dall´attrazione verso i prodotti di questa terra e che noi speriamo di consolidare con la conclusione di importanti accordi internazionali", ha aggiunto Serracchiani, ricordando che "il Friuli Venezia Giulia ha un´esportazione che continua ad aumentare, che riguarda non solo i prodotti agroalimentari ma anche gli impianti industriali e molti altri prodotti strategici". Serracchiani, citando John F. Kennedy - "i cittadini del mondo rispettano una nazione in grado di guardare al di là dei suoi propri confini" -, ha ricordato all´ambasciatore che "l´Italia sta cercando di fare proprio questo, riconquistando una credibilità internazionale". "Una credibilità - ha aggiunto - che stiamo rinsaldando anche grazie alle buone relazioni del nostro Presidente del Consiglio con il presidente Obama". "Sono sicura che, anche per l´orgoglio che abbiamo come friulani, faremo la nostra parte in queste importanti relazioni", ha concluso Serracchiani.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CAMPANIA CALDORO INCONTRA JULIETA VALLS NOYES, DEPUTY ASSISTANT SECRETARY DEL DIPARTIMENTO DI STATO AMERICANO  
 
Napoli, 7 ottobre 2014 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha ricevuto ieri a palazzo Santa Lucia la Deputy Assistant Secretary del Dipartimento di Stato americano Julieta Valls Noyes, accompagnata dal console generale degli Stati Uniti a Napoli Colombia Barrosse. La rappresentante del Dipartimento di Stato Noyes è in questi giorni in missione in Italia con l’obiettivo di conoscere ed approfondire l´attuale situazione economica nei Paesi europei. Nel corso del cordiale colloquio sono state affrontate, in particolare, le tematiche legate alle potenzialità del Mezzogiorno, a partire dalla Campania, per il rilancio degli investimenti e la crescita dell’occupazione; allo stato dell’economia e dell’export regionale; alle Smart city. Il presidente Caldoro ha ribadito la centralità della collaborazione esistente con gli Stati Uniti e i forti legami tra il popolo campano e quello americano. La Valls Noyes, a sua volta, ha ringraziato la Regione per la presenza sul suo territorio della base americana e per il costante supporto offerto nel consolidamento dei rapporti tra l’America e la Campania.  
   
   
ASSESSORE VENETO INCONTRA MISSIONE MESSICANA DA AGUASCALIENTES  
 
Venezia, 7 ottobre 2014 - I componenti della prima missione economico-culturale esplorativa della città messicana di Aguascalientes nel Veneto sono stati ricevuti a Palazzo Balbi, a Venezia, dall’assessore regionale allo sviluppo economico, ricerca e innovazione Isi Coppola. La visita è promossa dal Centro Studi Mex-italia, associazione costituita nel 2013 ad Aguascalientes per volontà di un gruppo di messicani e di italiani convinti dell’importanza di lavorare insieme e cooperare per promuovere il Messico in Italia e l’Italia in Messico. La missione è guidata dal sindaco di Aguascalientes Juan Antonio Martin del Campo, accompagnato dalla Console d’Italia in Guadalajara Lina Ramella. Vi fanno parte rappresentanti della pubblica amministrazione, di università messicane e imprenditori di Aguascalientes venuti in Veneto per incontrare e conoscere le piccole e medie imprese più innovative e trainanti del Nord-est d’Italia per un confronto e scambio di esperienze. L’assessore Coppola ha ricordato la visita compiuta in ottobre dell’anno scorso da una delegazione della Regione del Veneto negli stati messicani di Guanajuato, Aguascalientes e Jalisco, che ha aperto ampie prospettive per favorire interscambi economici e culturali. Da parte messicana è stato sottolineato il grande interesse per il progetto Innovarea, promosso dalla Regione e dall’Università Ca’ Foscari di Venezia nel campo della ricerca e dell’innovazione. Inoltre, il Centro Studi Mex-italia ha in programma l’organizzazione nel corso del 2015 di una missione di piccole e medie imprese italiane in Messico, soprattutto di settori come il tessile-moda, l’agroalimentare e l’agromeccanico, e una visita di aziende messicane in Italia per visitare Milano e Venezia in occasione dell’Expo.  
   
   
TOSCANA: ROSSI INCONTRA IL VICEMINISTRO USA JULIETA VALLS NOYES  
 
Firenze, 7 ottobre 2014 – Economia, diritti, politica estera: è stato un incontro nel corso del quale sono stati affrontati molti argomenti quello fra il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e Julieta Valls Noyes, viceministro al Dipartimento di Stato Usa, che cura in particolare i rapporti con 13 Paesi europei. La viceministro, che era accompagnata dal console americano a Firenze, Abigail M.rupp, sta compiendo una serie di incontri in Europa per far conoscere e promuovere il Ttip (Trattato transatlantico su commercio e investimenti) per il quale sono in corso negoziati fra Washington e l´Unione Europea. L´incontro si è svolto a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza regionale. Il presidente Rossi ha ricordato, fra l´altro, gli ottimi rapporti che intercorrono fra il governo della Toscana e alcune aziende Usa, che hanno importanti stabilimenti in regione, come General Electric e Ely Lilly. "La prima – ha ricordato il presidente – è ormai la più grande azienda della Toscana, mentre con la seconda è alle porte la firma di un accordo di programma che consentirà un ulteriore ampliamente e che farà della Toscana il maggiore centro di produzione europeo, forse mondiale, per la produzione di farmaci contro il diabete." Rossi ha ribadito la vocazione all´export della Toscana (in proposito ha citato come esempio il distretto del cuoio nella zona di Santa Croce, che vale 5 miliardi di euro), e "la forza della Toscana sul piano della ricerca con i suoi 3 centri universitari (Firenze, Pisa e Siena) che – ha detto Rossi – viene riconosciuta nel mondo". Il presidente ha ricordato inoltre che la Toscana è la prima regione in Italia per le aziende spinn-off e la terza per le start up. Sul piano dei diritti e della politica estera, il presidente della Toscana ha citato le parole di Papa Francesco sulla povertà e sulla necessità di intervenire sugli squilibri del mondo, definendola "la sfida del millennio" e ribadendo la sua convinzione della necessità che "la politica si riappropri di questi temi". In proposito Rossi ha anche ribadito la necessità di intervenire "con fermezza" nei confronti dell´Isis, che ha definito "i nazisti moderni".  
   
   
ROMA METROPOLITANA; MARINO: “COMINCIA SFIDA AFFASCINANTE ED EPOCALE”  
 
Roma, 7 ottobre 2014 - “Con l’elezione del consiglio dell’Area metropolitana è iniziata una sfida affascinante ed epocale per il nostro territorio e per tutti i comuni che fanno parte di questo nuovo soggetto istituzionale. Una sfida che ha l’obiettivo di ridurre i costi di gestione e migliorare l’efficienza dei servizi ai cittadini. Tutti i 121 comuni hanno il dovere di mettere a disposizione della cittadinanza intelligenze e idee in grado di rilanciare un territorio vasto, ricco di potenzialità e risorse. Un processo che deve passare per l’ascolto e la partecipazione, la passione e la creatività. Ogni singolo comune deve vivere questa nuova avventura con protagonismo e orgoglio e deve avere l’ambizione di poter incidere sulle scelte strategiche future, in settori chiave come il trasporto pubblico, lo smaltimento dei rifiuti e i servizi scolastici. Insieme dobbiamo essere da esempio per il Paese”. E’ quanto dichiara il Sindaco di Roma Ignazio Marino.  
   
   
CITTÀ METROPOLITANA: SFIDA VINTA, GRANDE RISULTATO, ORA NUOVO PERCORSO A MISURA DI CITTADINO  
 
 Roma, 7 ottobre 2014 - Per la nuova Città metropolitana di Roma la prima sfida è stata vinta: la grande partecipazione, con una altissima percentuale di votanti. Inoltre va evidenziato il grande successo conseguito dalla maggioranza capitolina, con tutti i candidati del centrosinistra dell’Assemblea eletti nel nuovo Consiglio. L’ampio consenso raccolto dal presidente Mirko Coratti è il giusto riconoscimento a chi guida l’Assemblea capitolina, motore e anima del nascente Consiglio della Città metropolitana di Roma. Riempie d’orgoglio il risultato straordinario conseguito dalla consigliera della Lista civica Marino Svetlana Celli, seconda nei suffragi, unica consigliera comunale di Roma eletta a della lista Pd. Un risultato che premia il suo forte impegno in una formazione senza appartenenze politiche che fa del civismo la sua bandiera, la sua attività istituzionale a stretto contatto con il Sindaco e la sua costante attenzione ai diversi comuni dell’area metropolitana. Inizia ora un percorso che il Sindaco Marino guiderà facendo prevalere il buonsenso e l’interesse esclusivo dei cittadini che vivono nell’area metropolitana. Auspico dunque che i nuovi eletti antepongano la buona amministrazione e la soluzione dei problemi a vane dispute sugli assetti di questa nuova istituzione. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lista civica Marino, Luca Giansanti  
   
   
CITTÀ METROPOLITANA: LA PROVINCIA MOTORE DI SVILUPPO PER L’AREA VASTA DELLA CAPITALE  
 
Roma, 7 ottobre 2014 - “Con il voto di ieri per l’elezione dei membri del Consiglio metropolitano ha preso avvio la nuova istituzione metropolitana di Roma che sostituirà la Provincia. È una grande scommessa politica per il nostro territorio e un’enorme opportunità istituzionale per snellire le decisioni e dare risposte più veloci ai cittadini e alle forze dinamiche della nostra economia. Sono felice che a Roma , dove ha votato un’alta percentuale di sindaci e consiglieri comunali pari all’88,67% degli aventi diritto, siano state eletti donne e uomini che stimo e con i quali insieme lavoreremo per dare impulso e far crescere la nuova città metropolitana come motore di sviluppo del territorio largo nel quale è compresa la capitale d’Italia. Considero la provincia di Roma la vera risorsa del nuovo ente metropolitano , sarà proprio lì che dovremmo ricercare prospettive nuove per lo sviluppo. Ringrazio tutti i colleghi consiglieri comunali che con il loro voto hanno voluto esprimere nei miei confronti grande fiducia permettendomi di raggiungere uno straordinario risultato. Da oggi a tutti, cittadini e amministratori della nuova area metropolitana, assicurerò il mio costante impegno. Il nuovo Ente è uno strumento per razionalizzare e offrire maggiori servizi ai cittadini. Sviluppare e far crescere la coesione istituzionale e territoriale della provincia di Roma significa maggiori risparmi e più fondi per le infrastrutture e l’occupazione. Il nuovo ente dovrà essere un volano per lo sviluppo e uno stimolo alla innovazione e alla modernizzazione dei nostri territori. Il primo punto da affrontare sarà quello della stesura dello Statuto per darci regole condivise e che siano in grado di garantire la pari dignità ad ogni comunità. Sono certo che affrontando uniti le difficoltà e condividendo le soluzioni per tutti i Comuni dell’area vasta di Roma si porranno le basi ad un nuovo sviluppo. È questo, per me, il senso profondo della città metropolitana, un’occasione per far sentire il territorio vicino ai cittadini e i cittadini vicini al territorio. Puntiamo sul futuro”. E’ quanto dichiarato dal Presidente dell’Assemblea capitolina Mirko Coratti.  
   
   
LE MODALITÀ PER EFFETTUARE I VERSAMENTI DESTINATI A FINANZIARE IL REFERENDUM SULL’INDIPENDENZA DEL VENETO  
 
 Venezia, 7 ottobre 2014 - I competenti uffici della Regione del Veneto, come preannunciato nei giorni scorsi dal presidente Luca Zaia, hanno provveduto a individuare le modalità per l’effettuazione dei versamenti su conto corrente bancario destinati al referendum consultivo per l’indipendenza del Veneto. Questa la scheda tecnica appositamente predisposta che spiega in modo sintetico ed esaustivo, per punti, le procedure: 1. Il bonifico deve essere effettuato a favore di “Regione del Veneto”; 2. Il conto su cui effettuare il versamento è acceso presso Unicredit spa - codice fiscale e partita Iva n. 00348170101, Mercerie dell’Orologio, 191 – 30124 Venezia; 3. Il codice Iban su cui effettuare il bonifico è: It 37 C 02008 02017 000103397411; 4. Nella causale il versante deve indicare nel seguente ordine: il proprio codice fiscale e il proprio Iban per eventuale restituzione dei versamenti; la dizione “referendum indipendenza del Veneto”; 5. Per ragioni di tracciabilità e separazione di flussi, indispensabili per dare adeguata contabilizzazione dei flussi medesimi, il versamento deve essere effettuato esclusivamente con bonifico da conto corrente bancario o postale; 6. Il versamento deve avere un importo minimo di 20 euro. Gli uffici specificano che i versamenti così effettuati saranno considerati vincolati al finanziamento del referendum consultivo per l’indipendenza del Veneto e, nel caso eventuale che le somme versate non possano essere utilizzate per tale finalità, saranno restituite dalla Regione del Veneto con accredito sugli Iban inseriti nella causale del bonifico, secondo modalità che verranno specificate nel momento in cui tale eventualità dovesse verificarsi.  
   
   
REVISIONE DELLA SPESA: CANCELLATE IN UN ANNO E MEZZO 500 POLTRONE INUTILI CONTINUA L’IMPEGNO DELLA REGIONE LAZIO PER RIDURRE LE SPESE E MIGLIORARE I SERVIZI ELIMINANDO POLTRONE E ENTI INUTILI  
 
Roma, 7 ottobre 2014 - Va avanti l’impegno della Regione per ridurre le spese e migliorare i servizi eliminando poltrone e enti inutili. L’obiettivo è sempre lo stesso: garantire ai cittadini servizi più efficienti e di qualità. In circa un anno e mezzo sono state tagliate 500 poltrone. Ecco cosa è cambiato: Società del Gruppo Sviluppo Lazio. Da 38 a 6 membri e da cinque a una società. Prima c’erano tre società nel settore dello Sviluppo: Sviluppo Lazio, Filas e Bic e due nel settore del credito, Bil e Unionfidi. La società unica garantirà un aumento della qualità della gestione, dell’efficienza organizzativa e dell’efficacia degli interventi. Tutto questo comporterà risparmi per 5 milioni all’anno: ci saranno meno costi per il personale, meno spese di comunicazione e di rappresentanza e per gli affitti. Aziende della Mobilità e dei Trasporti. Da 16 a 4 membri e da tre a una società. Aremol, Astral e Cotral Patrimonio vengono accorpate in un’unica società, l’Astral. La nuova società unica del Trasporto si occuperà di programmare i servizi di Trasporto pubblico locale, la mobilità e le infrastrutture. E poi si occuperà di pianificare i servizi e le opere infrastrutturali e della gestione e valorizzazione del patrimonio stradale e immobiliare. 3 milioni di euro all’anno di risparmi. Laziodisu: da 26 a 3 membri. La Regione ha proceduto al commissariamento di Laziodisu con la soppressione delle Adisu territoriali e la riduzione del numero dei componenti del consiglio di amministrazione centrale, che passa da 11 a 3 membri. Tra le altre sono state ridotte anche le direzioni amministrative: si è passati da un solo direttore generale e cinque direttori amministrativi a un solo direttore generale. Anche grazie a questo impegno la Regione ha potuto pagare le borse di studio universitarie a tutti gli studenti. L’asp, Agenzia di Sanità Pubblica: da 8 a 0 membri. Grazie all’internalizzazione delle funzioni e del personale la Regione ottiene 6 milioni di euro di risparmi l’anno. Tra le altre cose sono state raddoppiate le unità preposte ai controlli sulle prestazioni erogate da operatori pubblici e privati. A luglio 2014 tagliate altre poltrone. Nelle Aziende Sanitarie Locali è stato ridotto il numero dei componenti degli organi di controllo: per il collegio sindacale si passa da 5 a 3 membri, con un taglio complessivo di 24 poltrone. E poi sono stati ridotti anche i membri degli organi di revisione dei consorzi di bonifica, dell’Istituto Jemolo, Irvit, Arsial e degli Enti Regionali di Gestione delle Aree protette: è stato istituito un revisore unico. Tutto questo ha comportato un taglio complessivo di 54 poltrone. Enti Parco, da 130 a 52 membri degli organi statutari. Per gli Enti Parco si passa da 7 a 3 componenti del consiglio direttivo: in questo caso sono stati eliminati 52 membri dei relativi consigli direttivi e 26 membri dei collegi dei revisori. La proposta di legge prevede anche la soppressione dell’Arp (l’Agenzia nazionale dei parchi. Con la riforma degli Enti Parco la Regione risparmia 870mila euro all’anno, includendo anche la soppressione dell’Arp. Ater, da 126 a 9 membri degli organi statutari e dei comitati tecnici. Si passa da 7 Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale Pubblica a un solo ente pubblico e 5 uffici territoriali, uno per Provincia, che svolgeranno le attività gestionali, amministrative e tecniche. Ciascuno dei cinque uffici avrà un dirigente mentre alla Direzione generale è preposto il Direttore generale. In questo modo si avrà un solo Consiglio di Amministrazione che non potrà superare 5 membri incluso il presidente. Per il collegio dei revisori è stabilito che il numero massimo dei componenti sia di 3 + 1 supplente. La Regione risparmierà 2 milioni all’anno: 1 milione grazie soppressione di circa 117 posti tra i componenti degli organi istituzionali, di controllo e dei comitati tecnici e 1 milione dalle riduzioni dei costi che comporterà l’istituzione di un unico soggetto. Consorzi di Bonifica, da 160 a 30 membri degli organi statutari e dei comitati. Si passa da 10 a 2 Consorzi di Bonifica: Consorzio di bonifica Lazio Nord e Consorzio di bonifica Lazio Sud. Con la soppressione di circa 130 posti dei componenti degli organi istituzionali e la riduzione dei costi che comporterà l’istituzione di un unico soggetto la Regione risparmierà almeno 1 milione di euro. Consorzi per lo Sviluppo Industriale, da 60 a 30 membri degli organi statutari. Si passa da 5 a 3 Consorzi per lo Sviluppo Industriale. Ogni Provincia potrà avere un solo consorzio o un solo consorzio interprovinciale. Ad oggi tutti i consorzi esistenti hanno previsto 7 componenti dei consigli di amministrazione: la Regione ha stabilito un minimo di tre e un massimo di cinque componenti. Per il collegio dei revisori, invece, il numero massimo dei componenti è di 3 e 2 supplenti. Con la soppressione di almeno 30 componenti degli organi istituzionali la Regione risparmierà circa 500 mila euro all’anno. “Abbiamo fatto la più grande rivoluzione amministrativa fatta dal dopoguerra perché in un anno e mezzo abbiamo cancellato circa 500 poltrone che a nostro giudizio erano inutili, frutto della cattiva politica clientelare che si inventava uffici per occupare poltrone - è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: questo è un aspetto che i cittadini non sopportavano più e noi come promesso abbiamo tagliato le poltrone".  
   
   
RIORDINO DELLE PROVINCE, LE MARCHE COSTITUISCONO L’OSSERVATORIO REGIONALE.  
 
Ancona, 7 ottobre 2014 - La Regione Marche ha costituito l’Osservatorio per il riordino delle Province. L’organismo regionale è previsto dall’Accordo sancito in Conferenza unificata dell’11 settembre scorso, tra il Governo e le Regioni, a seguito dell’emanazione della 56/2014 (cosiddetta Legge Del Rio) che stabilisce la trasformazione delle Province in enti territoriali di area vasta. L’accordo prevede l’istituzione di un Osservatorio nazionale e, localmente, di Osservatori regionali, composti con le modalità definite da ciascuna Regione, garantendo comunque la presenza dell’Anci (Comuni) e Upi (Province). “L’organismo dovrà collaborare alla delicata fase di trasformazione degli enti territoriali che il Paese sta vivendo, a seguito delle riforme approvate dal Parlamento - sottolinea il vicepresidente e assessore agli Enti Locali, Antonio Canzian - Un processo che si sta avviando e che procederà attraverso la piena applicazione dei principi di sussidiarietà, la semplificazione e razionalizzazione delle procedure, la riduzione dei costi dell’amministrazione. Anche nelle Marche il percorso verrà sviluppato con la partecipazione degli enti interessati, perché l’obiettivo finale resta quello di portare i servizi vicino alle comunità che ne dovranno beneficiare”. L’osservatorio regionale delle Marche è composto dal vicepresidente della Giunta regionale, da sei rappresentanti dei Comuni designati dall’Anci, da sei rappresentanti delle Province proposti dall’Upi, dai dirigenti regionali dei comparti interessati al riordino (Bilancio, Personale, Legislativo, Enti locali). In particolare, l’Osservatorio regionale provvederà alla ricognizione delle funzioni amministrative delle Provincie e alla proposta della loro attribuzione al livello amministrativo più rispondente. L’osservatorio regionale dovrà verificare, inoltre, la coerenza delle ricognizioni, effettuate dalle Province, sui beni e sulle risorse collegate alle funzioni che verranno riordinate e ne approverà i contenuti, trasmettendoli all’Osservatorio nazionale. In caso di incongruenze, individuerà e proporrà alle Province interessate le soluzioni conformi. Esprimerà anche un parere sulle disposizioni legislative regionali in materia di riordino e trasmetterà, sempre all’Osservatorio nazionale, una relazione tecnica e finanziaria sul trasferimento del personale. Questo percorso vedrà anche il confronto con le organizzazioni sindacali.  
   
   
ASSESTAMENTO DI BILANCIO: DOPO OK IN COMMISSIONE PROCEDIAMO RAPIDI PER SALDARE TUTTI I DEBITI E RILANCIARE L´ECONOMIA DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 7 Ottobre 2014 - "Il via libera all´assestamento nella Commissione Bilancio del Consiglio regionale è un passo avanti importante verso la rapida approvazione definitiva in Aula: procediamo spediti per poter pagare i 110 milioni alle imprese della Sanità, ripristinare i 35 milioni del Fondo Unico degli Enti locali, erogare 12,5 milioni ai lavoratori Carbosulcis e 8 all´Igea e riuscire, con tutte le poste stanziate, a pagare i debiti come la Sardegna aspetta da anni, mettendo, allo stesso tempo, a correre oltre 200 milioni, soldi veri e tutti spendibili entro il 2014 per rilanciare l´economia dell´Isola". Lo dice l´assessore a Bilancio e Programmazione Raffaele Paci dopo la maratona che, nella tarda serata di venerdì, ha portato all´approvazione della manovrina in terza Commissione. La prossima settimana il disegno di legge approderà nell´Aula di via Roma. "Voglio ribadire che tutte le somme non stanziate, a causa del Patto di Stabilità a cui ancora per quest´anno dobbiamo sottostare, non sarebbero comunque potute essere spese e avrebbero contribuito ad aumentare il debito. Invece quei soldi ora li riprogrammeremo, dimostrando che l´economia si risana e si rilancia non con annunci e promesse che non si possono mantenere, ma con una politica finanziaria seria e concreta. Questa Giunta garantisce massima attenzione alle politiche sociali e al lavoro, conscia del difficile momento, ma consapevole del fatto che si possa ripartire - sottolinea il vicepresidente della Giunta Pigliaru -. Abbiamo cancellato completamente le spese di rappresentanza della Regione e avviato con 6 milioni e 300mila euro politiche di allungamento della stagione turistica anche grazie alla promozione del marchio Sardegna affidata alle compagnie aeree low cost. Stiamo lavorando senza sosta - conclude l´assessore Paci - per risanare il bilancio della Regione e da lì in poi far ripartire l´economia della Sardegna. Sono certo che anche l´opposizione, consapevole dell´urgenza del provvedimento, continuerà a dimostrare un atteggiamento responsabile sulle questioni del bilancio, così come è avvenuto con l´approvazione dell´ordine del giorno unitario sulle riserve erariali e le entrate".  
   
   
LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DELLA PUGLIA  
 
Bari, 7 ottobre 2014 - La Giunta regionale ha chiesto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare di riesaminare il decreto ministeriale di compatibilità ambientale relativo allo stoccaggio del greggio proveniente dal giacimento Tempa Rossa presso la raffineria Eni di Taranto. La Giunta regionale ha preso atto del Protocollo d’Intesa tra Regione Puglia, Anci e Formedil Puglia per l’avvio di una sperimentazione finalizzata alla realizzazione dei “ Cantieri di Cittadinanza”, previsti dall’art. 15 della L.r. 37/2014, sottoscritto il 20m settembre scorso. La Giunta regionale ha accolto la proposta dell’Arca Sud Salento ( Agenzia regionale condizione abitativa), determinando la quota dei proventi delle vendite effettuate nell’anno 2013 nella misura dell’80%, pari a €460.927,81. La Giunta ha poi autorizzato l’utilizzo di parte dell’importo, circa 380.000 euro per lavori di manutenzione straordinaria sul patrimonio dell’Arca, a Lecce e provincia per interventi di: Sistemazione esterna; Ripristino strutture; Montascale per disabili;Rifacimento Rete Fognante;rete Fognante per predisposizione allacciamenti; Rifacimento pavimenti balconi;Rifacimento giunti lastrico solare; Impianto termico. La Giunta regionale ha recepito l’Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome sullo standard professionale e formativo del Tecnico Meccatronica delle autoriparazioni”, sancito nella seduta del 12 giugno 2014. L’esecutivo ha inoltre demandato alle Amministrazioni Provinciali, per effetto della Dgr 172/2007, il riconoscimento e l’autorizzazione all’avvio dei corsi formativi. Impegno della Giunta regionale a dare continuità alle attività, condotto con il supporto della soc. Aeroporti di Puglia, nel periodo 01.11.2009-03.10.2014, attraverso una campagna di comunicazione per lo sviluppo del turismo incoming per il quinquennio 01.11.2014-31.10 2019, che abbia come obiettivo principale la diffusione di tutte le opportunità offerte dalle risorse del territorio pugliese e dei settori dell’economia regionale, sia negli aspetti materiali che immateriali e che si ponga quale strumento per consolidare ed aumentare i flussi di passeggeri in arrivo verso la Puglia. Approvato dalla Giunta regionale lo schema di convenzione tra la Regione Puglia e l’Autorità di Bacino della Puglia per l’elaborazione del “ Bilancio idrico Irriguo”, in attuazione del P.o. Fesr 2007-2013 linea di intervento 2.1, azione 2.1.4 La Giunta regionale ha istituito il Tavolo tecnico Regionale per la definizione di una Rete di Laboratori di Genetica medica. La Giunta regionale ha recepito lo schema di decreto del Ministero della Salute W Programmi di autosufficienza nazionale di sangue e dei suoi prodotto per l’anno 2014”. La Giunta regionale ha rinnovato la Convenzione relativa al progetto “ Prevenzione delle malattie infettive attraverso gli ambulatori mobili” con Emergency Ong Onlus sono al 31 ottobre 2014 per un costo complessivo di € 109.202,00  
   
   
RIUNIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: FONDI PER LE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI, CRISI DELLE PESCHE E DELLE SUSINE, CATASTO DEGLI IMPIANTI TERMICI SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI  
 
 Torino, 6 ottobre 2014 - La riunione è stata coordinata dal presidente Sergio Chiamparino. Non autosufficienze. Il programma attuativo del fondo statale per le persone non autosufficienti relativo al 2014, ammontante a per il Piemonte a 26.758.000 euro, sarà suddiviso secondo la ripartizione proposta dall’assessore Augusto Ferrari: 16.054.800 euro per l’assistenza agli anziani non autosufficienti ed alle persone con disabilità non autosufficienti con meno di 65 anni; 10.703.200 euro per interventi di assistenza domiciliare diretta ed indiretta a favore di persone in condizioni di disabilità gravissima, che necessitano a domicilio di assistenza continuativa e monitoraggio di carattere socio-sanitario nelle 24 ore, compresi i malati di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), per i quali sono destinati 3.600.000 euro per realizzare un modello organizzativo specifico concordato con le loro associazioni rappresentative. Le risorse del fondo nazionale si aggiungono ai 43 milioni di euro di fondi propri che la Regione ha inserito nel bilancio 2014. Crisi delle pesche e delle susine. Come proposto dall’assessore Giorgio Ferrero, vengono concessi contributi per il pagamento degli interessi sui prestiti per conduzione aziendale contratti da imprenditori agricoli e da cooperative agricole operanti nel settore della produzione di pesche e susine, particolarmente colpito dall’embargo decretato dalla Russia, dall’avverso andamento climatico e dall’eccesso di offerta sul mercato. Il prestito sarà di 4.000 euro ad ettaro e non potrà superare i 50.000 euro per singola impresa, ed il contributo sugli interessi a carico della Regione sarà del 2%, aumentato dello 0,50% se il prestito è assistito da garanzia avallata da confidi. Impianti termici. Su proposta dell’assessore Giuseppina De Santis è stato istituito il Catasto degli impianti termici ed è stata fissata nel 15 ottobre 2014 l’entrata in vigore dei nuovi modelli di libretto di impianto e di rapporto di controllo della Regione. Viene previsto un periodo di sperimentazione fino al 14 novembre 2014 e si dispone che la trasmissione per via telematica del rapporto di controllo e di efficienza energetica di un impianto avvenga non oltre i 90 giorni successivi per quelli effettuati fino al 31 gennaio 2015 ed entro 60 giorni per quelli redatti successivamente. In questo modo la normativa regionale viene allineata a quella statale e si prosegue nell’attività di informatizzazione e dematerializzazione avviata negli ultimi anni. La Giunta ha inoltre approvato: su proposta del presidente Chiamparino, lo scioglimento anticipato e la messa in liquidazione dell’associazione The World Political Forum;; - su proposta dell’assessore Aldo Reschigna, l’inserimento della Comunità montana Due Laghi, Cusio Mottarone e Valstrona tra i soggetti attuatori del protocollo di intesa per il rilancio produttivo e la reaindustrializzazione del Vco; - su proposta dell’assessore Giuseppina De Santis, il rinnovo per il triennio 2015-2017 della possibilità per le imprese esercenti attività estrattive di dilazionare il pagamento delle tariffe di escavazione dovute alla Regione, nonché l’aggiornamento dei parametri per la calcolo delle stesse; - su proposta dell’assessore Augusto Ferrari, l’autorizzazione all’Agenzia territoriale per la casa di Torino ad utilizzare 2.150.000 euro per interventi di manutenzione straordinaria negli stabili di corso Lecce 25-31-33, via Arquata 13, via Moncrivello 1, via Cimarosa 30, via Villar 36-38 e via Ivrea 15-17-19 a Torino.  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE A CUNEO NELLA TERZA TAPPA PER INCONTRARE IL TERRITORIO  
 
Cuneo 7 ottobre 2014 - Terzo incontro il 4 ottobre a Cuneo, dopo Asti e Verbania, per la Giunta regionale, presieduta da Sergio Chiamparino, con le associazioni di categoria, i sindacati e i sindaci del territorio. Nella Sala Consiliare del Comune di Cuneo al mattino e al Cinema Monviso al pomeriggio, il Presidente Chiamparino, insieme con il Vicepresidente Aldo Reschigna e tutti gli Assessori, ha illustrato ai rappresentanti delle forze sociali e produttive cuneesi i provvedimenti adottati dal Governo regionale in questi primi mesi di lavoro e quelli che saranno approvati in tempi brevi, a cominciare dalla semplificazione amministrativa con una particolare attenzione per le specificità del territorio, Numerosi gli interventi dei rappresentanti di Camera di Commercio, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Acli, Confagricoltura, Confartigianato Cia, Coldiretti, Cna, Confersercenti, Confcommercio, Confcooperative, Confapi Api, Agci, Unione industriale, Lega Cooperative, Agci Piemonte. Le problematiche affrontate dalle varie associazioni di categoria sono state principalmente:il completamento dell’ospedale unificato Alba-bra a Verduno e il relativo problema del suo raggiungimento con i mezzi di trasporto per ora insufficienti, il cantiere del tunnel del Colle di Tenda che rimarrà attivo per sette anni con i disagi che ne conseguono, l’autostrada Cuneo / Asti in attesa di essere ultimata, il problematico Valico della Maddalena, l’aeroporto di Levaldigi che, seppur indicato tra i quaranta aeroporti nazionali, presenta forti criticità legate a tutta la sua attività produttiva areoportuale, ai tempi degli investimenti da parte di eventuali società esterne e alla mancanza di collegamenti autostradali con il resto d’Italia. Si è inoltre parlato dell’importanza di fare sistema rispetto ad una politica turistica che ha in questa provincia un territorio riconosciuto dall’Unesco, e della macroregione alpina che deve diventare strumento per strategie mirate, grazie ai fondi europei. Per gli intervenuti l’agricoltura, in tutti i suoi settori, dovrà essere fortemente sostenuta da un punto di vista scientifico e anche le imprese artigiane per sopravvivere non dovranno più essere soffocate dalla burocrazia. Tra le segnalazioni di aziende in crisi è emerso il caso della Alstom , azienda ferroviaria di Savigliano, ma molti altri sono gli esempi di imprese che necessitano di un sostegno. Il Presidente Chiamparino, introducendo l’incontro ha spiegato: “ Proseguiamo a Cuneo un percorso di dialogo e di ascolto del territorio che ci porterà in tutte le province. Pensiamo che sia utile per concentrare gli sforzi in un periodo nel quale le risorse economiche sono scarse e c’è la necessità di lavorare con unità di intenti. Abbiamo davanti a noi una stagione di cambiamento radicale ed abbiamo iniziato proprio dalla “macchina” regionale, con la riduzione delle direzioni, l’introduzione del segretario generale, la nuova legge sulle Atc. Proseguiremo con gli interventi sulla sanità, per razionalizzare la rete ospedaliera e attuare i provvedimenti utili ad uscire dal piano di rientro, nel rispetto dei parametri del Patto per la salute. Entro ottobre presenteremo una proposta organica di razionalizzazione della rete ospedaliera che interverrà a fondo sull’area metropolitana torinese e individuerà negli altri quadranti soluzioni idonee per conciliare la presenza dei vari reparti con la medicina di territorio e la morfologia delle diverse zone. Ora affrontiamo le altre materie, tenendo conto dei vincoli di bilancio e della situazione che abbiamo ereditato .” Il Presidente Chiamparino e tutti gli Assessori regionali hanno poi incontrato nel pomeriggio i sindaci della Provincia di Cuneo per un confronto sulla situazione amministrativa. Il Presidente, anche nella veste istituzionale di Presidente della Conferenza delle Regioni, ha annunciato possibili novità sul patto di stabilità per i Comuni a livello nazionale, in grado di migliorare una situazione che complessivamente è piuttosto complicata. Il Vicepresidente Reschigna ha anticipato che è in fase di definizione un progetto che, pur comportando inevitabili sacrifici, dopo quindici anni di spese superiori alle entrate, permetterà alla Regione di rispondere alle domande di crescita sociale dei piemontesi L’assessore Parigi ha poi elencato le modalità con le quali la Regione intende presentarsi all’Expo 2015. I temi dello sviluppo, della trasparenza e della semplificazione, l’integrazione alle politiche di sviluppo e al mercato del lavoro, lo Sportello Unico per le attività produttive sono stati affrontati in questo confronto con i primi cittadini dei comuni del cuneese. La richiesta di un’azione politica per la gestione della montagna e il bisogno di certezze per chi vive in queste vallate, insieme allo sviluppo di un turismo non solo di prossimità e che tenga conto di tutti i piccoli comuni, anche quelli non compresi dalla protezione dell’Unesco, sono stati in particolare oggetto del confronto nel pomeriggio di oggi. Dalla Giunta è stata espressa ampia disponibilità ad un ruolo di coordinamento con i Comuni, in particolare con quelli di dimensioni più piccole, anche alla luce del nuovo ruolo delle Provincia e dell’assetto istituzionale che si configurerà con l’introduzione della Città Metropolitana.  
   
   
LA REGIONE INCONTRA IL PIEMONTE: A VERBANIA LA SECONDA TAPPA  
 
Torino, 7 ottobre 2014 - Verbania è stata il 3 ottobre la seconda tappa degli incontri con il territorio organizzati dal Presidente Sergio Chiamparino con gli Assessori della Giunta regionale A Villa San Remigio ai rappresentanti delle forze sociali e produttive ed al Tecnoparco del Lago Maggiore con i sindaci del Verbano-cusio-ossola, il Presidente della Provincia, il Prefetto ed il Questore, il Presidente Chiamparino, insieme con il Vicepresidente Aldo Reschigna e tutti gli Assessori, ha illustrato i provvedimenti adottati nei primi tre mesi di lavoro e quelli che verranno approvati prossimamente.. “ Stiamo effettuando un percorso di dialogo e di ascolto del territorio - ha dichiarato Chiamparino - che, in un periodo di incertezza di bilancio come l’attuale, riteniamo utile per concentrare gli sforzi in un periodo nel quale le risorse economiche sono scarse e c’è la necessità di lavorare con unità di intenti. Abbiamo davanti a noi una stagione di cambiamento radicale ed abbiamo iniziato proprio dalla ‘macchina’ regionale, con la riduzione delle direzioni, l’introduzione del segretario generale, la nuova legge sulle Atc. Proseguiremo con l’assestamento di bilancio, che aumenta i fondi per trasporti, diritto allo studio universitario e politiche sociali. Gli interventi sulla sanità, con l’obiettivo di ridurre i costi di gestione ed utilizzare le risorse che si vengono a liberare per l’edilizia ospedaliera: entro ottobre presenteremo una proposta organica di razionalizzazione della rete ospedaliera che interverrà a fondo sull’area metropolitana torinese e individuerà negli altri quadranti soluzioni idonee per conciliare la presenza dei vari reparti con la medicina di territorio, la morfologia delle diverse zone e le distanze tra i vari centri”. Il Presidente si è poi soffermato sul lavoro che si sta svolgendo sulla razionalizzazione del trasporto locale, da ottenere aumentando la sinergia tra treni e autobus fino ad arrivare nel 2016 all’indizione di gare anche su base interregionale con la Lombardia, per la partenza dei programmi per lo sviluppo e l’innovazione legati ai fondi strutturali europei 2014-2020, per la semplificazione amministrativa, per le ricadute turistiche ed economiche legate all’Expo 2015. Il vicepresidente Reschigna ha anticipato che è in fase di definizione un progetto che, pur comportando inevitabili sacrifici dopo 15 anni di spese superiori alle entrate, permetterà alla Regione di rispondere il più possibile alle richieste di crescita sociale dei piemontesi. I rappresentanti di Camera di Commercio, Unione Industriale, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Cna, Confartigianato, Legacooperative, Api, Confapi, Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Acli ed i sindaci hanno espresso la necessità di intervenire su priorità come una politica capace di creare occupazione, il Terzo valico, l’ammodernamento della ferrovia Domodossola-milano, un collegamento ferroviario diretto con Torino, i problemi dei lavoratori frontalieri, la riduzione del costo del lavoro, il sostegno al credito ed alla nuova imprenditoria, l’attenzione verso la montagna, l’agricoltura e l’agriturismo, l’adeguamento degli organici sanitari e dell’assistenza territoriale per avere una sanità che funzioni anche in una zona montana, le sinergie tra gli enti che organizzano eventi per l’Expo. Replicando ai vari interventi, Chiamparino e gli Assessori si sono soffermati sulla fondamentale importanza del corridoio ferroviario Genova-rotterdam, unitamente a quello est-ovest comprendente la Torino-lione, sulla necessità di attuare una politica per i lavoratori transfrontalieri che coinvolga i Cantoni Vallese e Ticino, sulla creazione di un’offerta integrata di turismo “verde” capace di generare nuove opportunità economiche, su politiche per la montagna in grado di creare sviluppo e aumentare la popolazione.  
   
   
BASE AVIANO: ATTESI INVESTIMENTI PER 10 MLN  
 
Frisanco, 7 ottobre 2014 - "Il Governo degli Stati Uniti ha dato assicurazioni importanti al nostro Ministero della Difesa, confermando che la Base Usaf di Aviano resterà strategica". Lo ha annunciato la presidente della Regione Debora Serracchiani, alla presenza dell´ambasciatore degli Stati Uniti John Phillips, aggiungendo che "Aviano sarà fatta oggetto di ingenti investimenti strutturali, nell´ordine dei 10 milioni di euro, da parte del Governo italiano". "Tengo particolarmente a rassicurare i lavoratori civili della Base che mi avevano interessata perché preoccupati per la situazione occupazionale. La conferma della strategicità della Base di Aviano è una notizia importante e credo che la presenza dell´ambasciatore qui in regione sia utile per rafforzare questo impegno", ha concluso Serracchiani. Nel corso dell´incontro, la presidente e il vicepresidente Sergio Bolzonello hanno avuto un colloquio privato con l´ambasciatore, occasione per rivolgere al diplomatico statunitense l´invito a svolgere una visita in Friuli Venezia Giulia, in forma ufficiale. Ribadendo i legami di amicizia e collaborazione del Friuli Venezia Giulia con gli Stati Uniti, Serracchiani ha sottolineato come i rapporti siano stati rinsaldati dall´acquisizione, da parte di Westinghouse, della societa´ Mangiarotti, specializzata in ´oil and gas´.  
   
   
CALABRIA: I NUOVI PAGAMENTI FATTI DALL´ASSESSORATO AL BILANCIO  
 
Catanzaro, 7 ottobre 2014 - La Ragioneria generale della Regione Calabria ha effettuato nell´arco della settimana pagamenti per un totale di 213.400.000 euro. Lo rende noto l´assessore al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini. L´importo più consistente è quello destinato alla copertura del disavanzo sanitario relativo al 2008 e agli anni precedenti. Ammonta a 204.000.000, infatti, la quota relativa al debito sanitario pregresso liquidata in questa settimana. La Ragioneria ha poi effettuato per le Politiche sociali un pagamento di 1.200.000 euro destinati alle residenze sanitarie. Su disposizione del dipartimento Lavoro sono stati liquidati 2.300.000 euro del Por Fse 2007/2013 indirizzati in particolare alle Borse Lavoro. Per il dipartimento Cultura vengono pagati 600.000 a valere sul Por Fesr ed Fse. Un pagamento di 2.900.000 è stato effettuato per l´Economato e infine, l´importo di 2.400.000 euro è stato pagato su richiesta del dipartimento Attività Produttive. "Fino all´ultimo giorno del nostro mandato - ha detto l´assessore Mancini - daremo priorità alle famiglie, alle imprese, agli enti locali".  
   
   
FORMAZIONE: FVG, ACCORDO CON CONSULENTI LAVORO PER PIÙ TIROCINI  
 
 Trieste, 7 ottobre - Sta per essere sottoscritto il protocollo di intesa tra Regione, Province e Fondazione consulenti per il lavoro finalizzato a favorire l´attivazione dei tirocini in Friuli Venezia Giulia. Lo comunica l´assessore regionale al Lavoro e Formazione, Loredana Panariti, osservando come il documento rientri nella strategia dell´Amministrazione regionale, "che vede nella rete, intesa come integrazione e sinergia tra tutti i soggetti coinvolti, la modalità più funzionale per garantirne un utilizzo corretto e valorizzare le competenze". "Il tirocinio - ricorda Panariti - serve a creare un rapporto diretto tra giovani ed impresa, consente l´acquisizione di fondamentali conoscenze e competenze tecniche e costituisce pertanto uno degli elementi strategici dell´iniziativa Garanzia giovani/Pipol, in corso di attuazione anche in Friuli Venezia Giulia". Elaborato con l´intento di contrastarne l´utilizzo scorretto senza peraltro limitarne l´attivazione, il regolamento regionale in materia di tirocini, messo a punto in base alla Legge Fornero (92/2012) ed agli impegni assunti con l´accordo Stato-regioni del 24 gennaio 2013, è entrato in vigore l´ 1 ottobre 2013. "Da allora - ricorda l´assessore - le nostre aziende hanno attivato 2.150 tirocini interamente finanziati con risorse proprie dei datori di lavoro, ma con questo accordo ci proponiamo di incrementare l´uso di questo importantissimo strumento". In tale contesto i consulenti del lavoro rappresentano un valido interlocutore, in quanto il loro ruolo nell´assistenza fornita ai datori di lavoro, ed in particolare a quelli operanti nel settore della media, piccola e micro impresa, li colloca tra i soggetti che possono agire a supporto all´attività istituzionale nella promozione di una cultura aziendale in grado di utilizzare il tirocinio come una concreta opportunità di inserimento lavorativo. In regione questi professionisti gestiscono oltre il 60 per cento dei rapporti di lavoro del settore privato; in tutto sono 500 e di questi il 10 per cento ha aderito alla Fondazione consulenti per il lavoro, unica agenzia operante su tutto il territorio nazionale affidata ad un ordine professionale per espressa disposizione legislativa. Tramite i suoi delegati la Fondazione attiva nel paese oltre 10mila tirocini l´anno, che in larga parte si trasformano in un rapporto di lavoro effettivo. "Un risultato che auspichiamo riverberi i suoi effetti anche in Friuli Venezia Giulia grazie alle sinergie attivate - osserva Panariti - perché con la sottoscrizione del protocollo di intesa viene assicurata la più ampia partecipazione dei consulenti del lavoro all´avvio ed alla gestione dei tirocini". In seguito all´accordo la Fondazione, attraverso i propri consulenti delegati, consentirà ai datori di lavoro di attivare il tirocinio mediante un applicativo telematico, evitando così ritardi ed impasse burocratici. Dal proprio studio ogni consulente del lavoro delegato potrà a sua volta mettere a sistema la bozza del progetto formativo ed i dati relativi sia al soggetto ospitante che al tirocinante, elementi che saranno immediatamente visibili al servizio lavoro della provincia, che potrà così collaborare all´evoluzione successiva del tirocinio. La Regione gestisce il Sil (Sistema informatico del lavoro) e nell´ambito del protocollo svolgerà, tra l´altro, compiti di supporto operativo, garantendo l´accesso dei consulenti del lavoro al software in uso ai centri per l´impiego.  
   
   
APPRENDISTATO: REGIONI A BOLZANO, GRANDE INTERESSE PER IL SISTEMA DUALE  
 
Bolzano, 7 ottobre 2014 - Provincia di Bolzano, Lombardia, Piemonte e val d’Aosta riunite il 2 ottobre a Bolzano a margine della Fiera della formazione "Futurum" per approfondire in particolare le strategie per migliorare la formazione degli apprendisti. Grande interesse per la buona pratica del sistema duale altoatesino, che si vuole potenziare ed estendere ad altre Regioni. Gli assessori Christian Tommasini e Philipp Achammer hanno incontrato le delegazioni politiche di Lombardia, Piemonte e val d´Aosta, che dopo una visita alla scuola professionale per l´industria e l´artigianato di via Roma e alla fiera della formazione Futurum hanno partecipato con i colleghi altoatesini a un vertice per approfondire i temi della sicurezza sul lavoro e del sistema duale nell´apprendistato. Le assessore Valentina Aprea (Lombardia) e Emily Rini (Aosta) e Pietro Viotti in rappresentanza dell´assessora piemontese Giovanna Pentenero hano mostrato grande interesse per il modello altoatesino della formazione duale. Si punta ad un impegno congiunto tra le Regioni per arrivare a un patto sul lavoro che possa migliorare ulteriormente la formazione duale degli apprendisti ed estenderla ad altre realtà nazionali. "Il sistema duale che mette in contatto scuola e lavoro è una strada per uscire dalla crisi e dalla disoccupazione", hanno concordato gli assessori. Si è parlato tra l´altro anche della necessità di prorogare il contratto di apprendistato quando l´apprendista non riesca a completare la formazione nei tempi previsti. L´allungamento del contratto di apprendistato significherebbe dare ai giovani la chance di concludere il percorso di formazione e rappresenterebbe quindi anche un´importante misura contro l´abbandono scolastico.  
   
   
CASSA IN DEROGA, LA REGIONE TOSCANA TRASMETTE A INPS LE AUTORIZZAZIONI FINO AL 4 AGOSTO  
 
Firenze, 7 ottobre 2014 – La Regione trasmetterà all´Inps tutte le autorizzazioni di cassa integrazione in deroga e mobilità concesse fino al 4 agosto 2014, data in cui sono entrate in vigore le nuove regole che discplinano questi ammortizzatori sociali. "Grazie alla pressione esercitata dalle Regioni in queste settimane è stata emessa una circolare del ministero del lavoro - spiega l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – che ci permette di trasmettere all´Inps oltre 6000 autorizzazioni di Cassa integrazione e 135 di mobilità in deroga, per un totale di 14.800 lavoratori. Si tratta di domande arrivate entro la data di entrata in vigore della nuova normativa. Ci auguriamo che l´Inps possa disporre delle risorse necessarie e mettere in pagamento le indennità per i lavoratori e le lavoratrici che le attendono da mesi ". Resteranno in questa fase privi di autorizzazione, in attesa di nuove risorse o disposizioni ministeriali in merito, tutte le istanze che rientrano nell´ambito di applicazione della nuova normativa, che ammontano a 1700 richieste di Cig e Mobilità in deroga e coinvolgono oltre 6.200 lavoratori. "E´ urgente che a breve siano assegnati ai territori le risorse inserite dal Governo nello "Sblocca Italia" che permetterebbero di dare un´altra risposta importante. Ci auguriamo che quanto prima si possa arrivare ad una discplina uniforme per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali – prosegue l´assessore – in modo da non creare discriminazioni fra i lavoratori e rendere possibile una copertura universalistica per tutti. In tale direzione va una parte rilevante del Job Act presentato dal Governo, che potrebbe, se applicato, superare una volta per tutte lo stillicidio sulle risorse e le lunghe attese dei trattamenti dovuti ai lavoratori, garantendo a tutti i dipendenti che operano in aziende che vivono periodi di crisi transitoria una risposta uguale, al di là del numero degli adetti dell´azienda stessa"  
   
   
SARDEGNA: LAVORO, CONVENZIONI LSU PROROGATE SINO AL 31 DICEMBRE  
 
Cagliari, 7 Ottobre 2014 - Buone notizie per gli oltre settanta lavoratori socialmente utili impegnati nei comuni della Sardegna. Il ministero del Lavoro ha comunicato a tutte le Regioni la registrazione delle convenzioni per il 2014 da parte delle Corte dei Conti. L´assessorato del Lavoro ne ha dato comunicazione oggi agli enti locali che ora possono predisporre gli atti deliberativi di prosecuzione delle attività sino 31 dicembre 2014 e utilizzare i lavoratori sulla base degli importi delle provvidenze vigenti. Gli enti interessati dovranno anche procedere a inserire i dati nel portale informatico di Italia Lavoro per consentire all’Inps di pagare le spettanze ai lavoratori. "Sono stati rispettati i tempi per i quali la Regione si era impegnata a fornire risposte ai lavoratori e a tutti i soggetti interessati", questo il commento dell´assessore del Lavoro Virginia Mura.  
   
   
LAVORO: EURES T E CIRCOLAZIONE LAVORATORI TRA FVG E SLOVENIA  
 
Pordenone, 7 ottobre 2014 - La Regione coordinerà il partenariato con la Slovenia relativo alla rete Eures, European Employment Services (Servizi europei per l´impiego), che si propone di favorire lo scambio di informazioni e la circolazione dei lavoratori. La Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Lavoro, Loredana Panariti, ha infatti autorizzato la direzione centrale lavoro, formazione, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili e ricerca, a presentare una proposta progettuale concernente il ruolo di coordinamento e gestione delle domande di finanziamento inerenti la rete, che è stato assegnato al Friuli Venezia Giulia relativamente al partenariato Eures T con la Repubblica di Slovenia. Eures è un´Iniziativa comunitaria che coinvolge i 27 Paesi facenti parte della Ue, nonché l´Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Svizzera. Si tratta di una rete che ha lo scopo di incentivare la circolazione dei lavoratori all´interno dello spazio europeo. Ciò, attraverso la promozione dello sviluppo dei mercati del lavoro europei, lo scambio transnazionale, interregionale e transfrontaliero delle offerte e delle domande di lavoro, nonché lo scambio di informazioni relative ai mercati del lavoro europei, anche in merito alle condizioni di vita e alle opportunità di lavoro. Con il coinvolgimento degli enti locali, la rete si prefigge di diffondere capillarmente le informazioni e le opportunità rispetto al mercato del lavoro europeo. E, nel caso considerato, dell´Eures T, specificatamente riguardo alla situazione del mercato del lavoro transfrontaliero nel Friuli Venezia Giulia e nella Slovenia. La Regione avrà pure il compito di presentare la domanda di finanziamento alla Ue in merito alla proposta progettuale che verrà stilata coinvolgendo le parti sociali.  
   
   
A VILLA UMBRA CORSO AGGIORNAMENTO BIENNALE PER MEDIATORI PROFESSIONISTI  
 
Perugia, 7 ottobre 2014 – La Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica propone, quale Ente accreditato presso il Ministero della Giustizia per la formazione in mediazione, un corso di aggiornamento obbligatorio per mediatori professionisti. Il corso, che si svolgerà il 27 e 28 novembre prossimi, avrà la durata di 9 ore al giorno per un totale di 18 ore di formazione. Oltre a lezioni teoriche, il programma formativo prevede l´utilizzo di metodologie d´apprendimento interattive con sperimentazione di casi concreti, simulazioni e "role playing". Come stabilisce il decreto ministeriale 180/2010 (art. 18, comma 2, lett. G), il mediatore – ricordano dalla Scuola - deve partecipare nell´arco di ogni biennio a percorsi di aggiornamento della durata complessiva non inferiore a 18 ore. I partecipanti al corso di Villa Umbra, al termine delle due giornate di formazione, otterranno un attestato di frequenza valido ai sensi del decreto ministeriale. I docenti del corso saranno: Mauro Bove, docente di Diritto processuale civile all´Università degli studi di Perugia, formatore esperto in arbitrato e risoluzione alternativa delle controversie; Maurizio Di Rocco, avvocato in Venezia e mediatore; Cristiana Marucci, avvocato in Perugia e mediatore; Gabriele Minelli, avvocato in Perugia, Docente nella Scuola di specializzazione per le professioni legali all´Università di Perugia in Diritto processuale civile, formatore e mediatore accreditato presso il Ministero della Giustizia, Segretario generale dell´Organismo di Mediazione Forense di Perugia; Angelo Santi, avvocato in Perugia e mediatore, formatore ed esperto in arbitrato e risoluzione alternativa delle controversie, già presidente della Camera Arbitrale dell´Umbria. Il professor Mauro Bove è anche responsabile scientifico del progetto mentre il coordinamento organizzativo fa capo a Veruska Subicini, responsabile sezione Sanità, prodotti e metodologie innovative della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.  
   
   
PROFESSIONI: IN TOSCANA UNA LEGGE E NUOVI STRUMENTI A SOSTEGNO DI GIOVANI E START UP  
 
 Firenze, 7 ottobre 2014 – "Il mondo delle professioni è estremamente variegato ma ha un peso sicuramente importante nell´economia nazionale, rappresentando circa il 20% del Pil. In Toscana, dove i professionisti sono oltre 107mila, la densità di addetti nel settore delle professioni liberali è molto alta, seconda soltanto a quella di Regno Unito ed Olanda. E´ una realtà che, come altre, sta vivendo una fase di grave crisi, legata alle difficoltà congiunturali, in particolare per i giovani. E´ anche per questo che la Regione Toscana si è data, fra le prime regioni in Italia, una propria legge con l´obiettivo di valorizzare il ruolo sociale ed economico delle professioni e sostenere, in particolare, l´ingresso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro. E con questo obiettivo stiamo verificando la possibilità di estendere ai liberi professionisti alcune delle misure previste per le pmi, nell´ambito della nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020". Così Gianfranco Simoncini, assessore alle attività produttive, credito lavoro della Regione Toscana e coordinatore nazionale degli assessori al lavoro della Conferenza delle Regioni ha affrontato il tema al centro del convegno organizzato oggi a Napoli su "Liberi professionisti come imprenditori in un´Europa per la crescita". La legge toscana, la 73 del 2008, anticipa in parte le previsioni della normativa europea e riconosce negli strumenti a sostegno dell´innovazione delle attività professionali, un veicolo prezioso per la crescita competitiva del sistema produttivo. "Non c´è dubbio - afferma l´assessore - che per sostenere le sfide della competizione globale sia necessario fare leva sulla qualità, sull´innovazione, sulla ricerca. E in questo quadro il ruolo dei saperi professionali e della loro continuità attraverso le giovani generazioni è strategico e deve essere incoraggiato così come per le piccole e piccolissime imprese". L´assessore, annunciando che il 14 novembre in un convegno in Toscana presenterà uno studio sulle professioni intellettuali nella nostra regione, ha quindi ricordato gli strumenti che la legge toscana sulle professioni mette in campo. A cominciare da una sede permanente di dialogo e confronto con ordini e collegi professionali: la Commissione regionale delle professioni intellettuali, con il compito di favorire il raccordo con la giunta regionale e fornire pareri sulle materie di interesse comune. Ma non è tutto. Fra le novità della legge, anche l´istituzione di un fondo di garanzia per sostenere l´accesso al credito di giovani professionisti e tirocinanti nell´avvio di nuove attività. Il fondo prevede, fra l´altro, garanzie per finanziare progetti innovativi di Ordini e Collegi e per dotare, inoltre, i soggetti professionali delle risorse necessarie ad affrontare le richieste di cofinanziamento nei casi di partecipazione a progetti europei. Ancora sul fronte del credito, è stata di recente approvata dal consiglio regionale una norma che introduce piccoli prestiti per i professionisti con partita Iva, allargando così la platea dei beneficiari di una legge che prevede interventi a favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà. Favorire l´accesso alle professioni e l´autoimprenditorialità dei giovani è anche l´obiettivo della misura - inserita nel progetto Giovanisì – dei praticantati retribuiti. "Con il progetto Giovanisì – prosegue Simoncini - abbiamo reso obbligatorio per legge una retribuizione ai giovani che fanno stage e tirocini non curricolari, riconoscendone il valore formativo e scongiurando forme mascherate di sfruttamento, mettendo a disposizione come Regione un confinanziamento pari a 300 euro. Grazie alla collaborazione con il mondo accademico e delle professioni, attraverso una serie di protocolli d´intesa, abbiamo esteso la possibilità di retribuzione anche ai tirocini finalizzati alla pratica di studio. Con il primo bando sono state avviate 539 attività di praticantato e un secondo bando è stato aperto da qualche settimana". I giovani professionisti in Toscana possono contare da settembre anche su due strumenti innovativi:un bando per la definizione di un elenco qualificato di fornitori di co-working e per l´assegnazione di voucher a favore di coloro che vogliono entrare nella rete. "Il coworking - conclude l´assessore Simoncini - è una modalità diffusa in Europa che permette ai giovani di condividere spese, ottimizzare risorse e sfruttare utili sinergie. Speriamo che possa diffondersi anche da noi ed è per questo che abbiamo deciso di agevolarne la crescita con lo scopo di favorire l´avvio di attività imprenditoriali e nuova occupazione. Questa insieme alle novità per le start up inserite nella proposta di legge che la giunta ha varato per la competitività delle pmi pensiamo possano davvero aiutare a far entrare nuove energie nella nostra economia e dare una spinta alla ripresa. Anche nella nuova programmazione 2014/20 delle politiche di coesione ed in particolare nel Fse ci saranno interventi a favore del mondo delle professioni".  
   
   
LAVORO, MARONI: ESTENDERE MODELLO LOMBARDO AD ALTRE REGIONI  
 
Milano, 7 ottobre 2014 - "Al ministro Poletti abbiamo detto che, invece di riaccentrare a Roma e aumentare burocrazia al cubo, bisogna prendere le buone pratiche delle varie Regioni ed estenderle alle altre". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo in diretta alla trasmissione ´Orario continuato´, in onda su Telelombardia, nel corso della puntata odierna, interamente dedicata al tema del lavoro, con la partecipazione dell´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea, in studio per rispondere alle telefonate dei telespettatori. ´Modello Lombardia´ Funziona - "Non pretendiamo, come Regione Lombardia, di essere i più bravi in tutto, ma misuriamo i dati concreti, non i proclami" ha spiegato il presidente, commentando i numeri presentati dall´assessore Aprea riguardo i progetti regionali in tema di lavoro e formazione. "Da noi funziona - ha detto Maroni -: perché quindi non estendere il ´modello Lombardia´ alle altre Regioni?". "Questo dovrebbe fare il Governo - ha concluso il presidente -: prendere le cose che funzionano ed estenderle alle altre Regioni". Apprendistato, Competenza Resti Alle Regioni - "Purtroppo quello che ha in mente il Governo, pare, è togliere alle Regioni le competenze in materia di formazione e di apprendistato, per riportarle tutte a Roma, il che vuol dire blocco delle risorse e, soprattutto, della possibilità di intervenire sul territorio come invece noi possiamo e sappiamo fare, perché siamo qui e non a Roma, dove qualcuno pensa di governare tutto: è impossibile. Quello in atto è un tentativo che noi stimo contrastando - ha annunciato il presidente - e che vogliamo contrastare proprio sulla base dei risultati concreti e dei successi che abbiamo conseguito". Istruzione E Lavoro, Abbiamo Unito Deleghe Per Collegare I Due Mondi - "Non è un caso che abbia dato all´assessore Valentina Aprea - che voglio ringraziare per il lavoro che ha fatto e che sta facendo, per l´impegno che ci ha messo, per la competenza e per i tanti risultati raggiunti - le deleghe dell´Istruzione e Formazione e del Lavoro: le abbiamo volute mettere insieme proprio per collegare questi due mondi, abbiamo voluto mettere insieme la scuola e il mondo del lavoro, per dare delle opportunità concrete ai nostri giovani". Occupazione,maroni:ci Facciamo Carico Problemi Nostri Lavoratori - "Come Regione siamo molto attivi, attraverso l´Assessorato di Valentina Aprea, nel seguire le crisi aziendali che, purtroppo, in Lombardia ci sono in diversi settori. Poi, ovviamente, c´è il coinvolgimento del Governo, ma noi facciamo la nostra parte e spesso facciamo anche di più di quello che le Regioni sono chiamate a fare, perché anticipiamo le risorse che Governo e Inps stanziano con grave ritardo. Questo perché un lavoratore che rimane disoccupato non può aspettare mesi e mesi i soldi. Questo perché non possiamo accettare che la burocrazia prevalga sulla concretezza". Regione Lombardia Al Primo Posto Nel Sostenere Lavoro - "Per questa ragione - ha ribadito il presidente - noi, come Regione Lombardia, anticipiamo i soldi che il Governo deve dare, come per esempio nella Cassa integrazione in deroga, e ci facciamo carico dei ritardi della burocrazia romana, anticipando subito i soldi. I numeri ci dicono che la Regione Lombardia è al primo posto nel seguire il lavoro e anche chi, come nel cado della Cassa in deroga, il lavoro lo perde. E seguire queste situazioni significa dare un aiuto concreto ai cittadini".  
   
   
A NAPOLI A CONFRONTO EUROPEO SU LIBERE PROFESSIONI. “VENETO FA SCUOLA IN AMBITO UE. PRIMI IN ITALIA AD ANTICIPARE LINEE EUROPA. QUI SONO PARTE SOCIALE A TUTTI GLI EFFETTI”.  
 
Venezia, 7 ottobre 2014 - La Regione del Veneto, con l’Assessore al Lavoro Elena Donazzan, è stata tra i principali protagonisti della giornata dedicata al ruolo e alla realtà delle libere professioni, organizzata oggi a Napoli dall’Associazione Enti Previdenziali Privati (Adepp) di cui è presidente il veneto Andrea Camporese, e tenutasi nell’ambito della Settimana Europea dedicata alle Piccole e Medie Imprese. “Il Veneto – ha detto con orgoglio la Donazzan – è stato invitato tra i principali protagonisti di oggi perché siamo la prima Regione d’Italia ad aver anticipato le linee guida europee sull’equiparazione delle libere professioni all’impresa”. Illustrando le scelte strategiche del Veneto che hanno portato all’equiparazione delle libere professioni all’impresa e l’inclusione nelle azioni di sostegno, la Donazzan ha sottolineato che “in Veneto il mondo delle libere professioni è stato e sarà coinvolto a pieno titolo nell’attuazione delle misure messe in campo contro la crisi ed ha avuto riconosciuta piena rappresentatività con l’inserimento nel Tavolo Permanente di confronto tra Regione, sindacati e datori di lavoro, e quindi con il riconoscimento di parte sociale a tutti gli effetti”. Ai lavori partecipavano, tra gli altri, Antonio Tajani e il direttore generale della Dg Enterprise and Industry dell’Unione europea Marko Ccuravic, che ha tra l’altro sottolineato con preoccupazione il fatto che solo il 37% dei giovani guarda ad un futuro nel lavoro indipendente ed autonomo, mentre il 63% preferisce il lavoro dipendente, possibilmente con contratto a tempo indeterminato. “Anche in Veneto – ha detto l’Assessore Donazzan – abbiamo notato una certa crisi della cultura imprenditoriale tra i ragazzi il che, per una realtà economica come la nostra, fatta per il 90% di piccole e piccolissime imprese e di attività legate ai servizi, non è una buona cosa. Abbiamo quindi subito avviato azioni e investimenti per la diffusione della cultura imprenditoriale nelle scuole, compresi i Licei”. Donazzan ha concluso rivolgendo un plauso al lavoro svolto da Camporese come Presidente di Adepp: “portato avanti – ha detto – ‘alla veneta’, in maniera pratica e concreta, di fronte ad un orizzonte e a una realtà che stanno impoverendo in termini di reddito i liberi professionisti e ritardando la possibilità di realizzarsi per i giovani che entrano nelle libere professioni”.  
   
   
MARE NOSTRUM: IN VENETO ATTIVATO PROTOCOLLO SANITARIO PER IMMIGRATI. ZAIA, “QUANDO PARTIMMO PIOVVERO CRITICHE, ORA TUTTO IL MONDO DEVE FARE COME IL VENETO”.  
 
 Venezia, 7 ottobre 2014 Il Settore Promozione e Sviluppo Igiene e Sanità della Regione ha inviato oggi a tutte le Ullss e Aziende Ospedaliere del Veneto un “Protocollo Operativo per il controllo delle malattie infettive e la profilassi immunitaria in relazione all’afflusso di immigrati nella regione”. A darne notizia è il Presidente Luca Zaia, che ne sottolinea “la particolare importanza per dare risposte di sicurezza sanitaria ai cittadini Veneti, agli operatori delle forze dell’ordine, ai volontari che sono coinvolti in questa situazione e agli stessi immigrati che, se malati, vanno curati perché esseri umani e perché, curando le loro malattie, si fa prevenzione e se ne blocca l’eventuale diffusione”. “Si tratta – aggiunge Zaia – di un documento estremamente curato e approfondito sul piano scientifico, che affronta anche due aspetti estremamente rilevanti, come il censimento sanitario delle persone presenti, le modalità di profilassi e cura, le specifiche attenzioni da prestare di fronte a casi sospetti, gli standard igienico sanitari per la valutazione dei siti di ospitalità. Quando iniziammo questo cammino di tutela della sanità pubblica rispetto ad un fenomeno che era fin troppo facile immaginare come si sarebbe evoluto – dice il Governatore – molti, troppi soloni parlarono di inutilità, razzismo, allarmismo. Oggi pressoché tutto il mondo si vede costretto a fare ciò che il Veneto ha iniziato mesi fa e questo è il miglior riconoscimento che avevamo visto giusto e che la politica c’entrava come i cavoli a merenda, perché l’unico obiettivo era e resta la salute della gente”. “Con questo Protocollo e quello specifico per Ebola attivato dal primo settembre – aggiunge da parte sua l’assessore alla Sanità Luca Coletto – il sistema di prevenzione e profilassi è completato, ed è gestito da professionisti preparati e attenti, decisamente di più che in altre parti del mondo dove ad esempio un caso di Ebola è stato pesantemente sottovalutato. Nessuno può dire – aggiunge l’Assessore – se il filtro riuscirà ad essere totale o meno. Di certo è il massimo che una sanità moderna ed efficiente come quella veneta può fare”. Il Protocollo inviato oggi alle Ullss prevede una rilevazione del numero di immigrati presenti nelle strutture di accoglienza fino al 30 settembre e l’avvio di una rilevazione pressoché quotidiana; indica le procedure da seguire e le strutture sanitarie alle quali i tutor devono fare riferimento per la prima visita o in caso di sospette patologie, infettive e non; indica tra le malattie prioritarie a cui dare attenzione la tubercolosi, la poliomielite, la scabbia e comunque tutte le malattie infettive con sospetto clinico secondo la letteratura scientifica specifica; attiva le azioni di immunoprofilassi sia per adulti che per i ragazzi tra zero e 14 anni, ai quali verranno offerte le stesse procedure vaccinali in essere per i bambini residenti; indica gli standard sanitari per le strutture d’accoglienza, arrivando a puntualizzare il numero di bagni e docce in relazione al numero di presenti e i metri quadrati pro capite necessari sia per il posto letto che per la refezione.  
   
   
PATTO PER LA SICUREZZA IN MOLISE, STANZIATI 2,5 MILIONI DI EURO. FRATTURA: STRUMENTI A GARANZIA DELLA LEGALITÀ NEL NOSTRO TERRITORIO  
 
Campobasso, 7 ottobre 2014 - Contesti urbani senza pericoli, prevenzione e contrasto della criminalità, ordine pubblico e controllo del territorio, tutto a beneficio della qualità della vita quotidiana dei cittadini molisani: la giunta regionale ha approvato, su proposta del presidente Paolo di Laura Frattura, lo schema del Patto per la sicurezza. Due milioni e mezzo di euro, la dotazione finanziaria per l´attivazione degli interventi previsti dal Patto. "Per garantire e, in fondo, preservare e tutelare il miglior biglietto da visita del nostro territorio, l´assenza di una rete capillare di delinquenza, provando contestualmente a contenere e contrastare i fenomeni che pure purtroppo iniziano a verificarsi con una certa regolarità qui in Molise, abbiamo riprogrammato una somma importante del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013 destinandola alla sicurezza dei nostri centri urbani. I due milioni e mezzo di euro ci consentiranno di realizzare sistemi infrastrutturali integrati di impiantistica della sicurezza, quali strumenti di videosorveglianza pubblici e dispositivi innovativi di monitoraggio", così il governatore nel dettaglio dell´importante provvedimento. "Il Patto per la sicurezza - prosegue Frattura -, sugella con sostanza la volontà di lavorare insieme, Prefetture, Comuni e Regione, nel nome della legalità". Attori dell´intesa, con gli uffici territoriali del Governo di Campobasso e Isernia, i Comuni di Campobasso, Isernia, Bojano, Campomarino, Guglionesi, Larino e Montenero di Bisaccia, Riccia, Termoli, Agnone e Venafro. "Lo schema da noi approvato assume oggi i contorni della necessaria e dovuta risposta ai diversi fenomeni che comunque minano la serenità e la sicurezza della vita dei nostri centri. Tutti colpiti, nonché allarmati per la portata dell´evento, dalla straordinaria operazione antidroga condotta nelle scorse ore dalla Guardia di finanza, in collaborazione con gli uomini della Capitaneria di porto di Termoli, cui va tutta la nostra gratitudine per aver stroncato, con il sequestro di due tonnellate di marijuana, un massiccio tentativo di sbarco di sostanze stupefacenti sulle coste italiane tra Molise e Puglia. Un episodio inquietante che ci convince oggi ancor di più del valore e dell´urgenza di tutti gli investimenti possibili a tutela della sicurezza del nostro territorio", conclude il presidente Paolo Frattura.