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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Ottobre 2014
LA COMMISSIONE PROPONE UNA RIDUZIONE MODERATA DELLE POSSIBILITÀ DI PESCA IN ACQUE PROFONDE PER IL PERIODO 2015-2016 PER PROTEGGERE LE SPECIE VULNERABILI  
 
La Commissione europea ha proposto il 3 ottobre le possibilità di pesca per gli stock ittici di acque profonde nelle acque unionali e internazionali dell´Atlantico nordorientale per il 2015-2016. Conformandosi ai pareri scientifici, la Commissione propone un aumento del totale ammissibile di catture (Tac) per quattro stock, una diminuzione per nove stock e il mantenimento del Tac attuale per altri cinque rispetto al 2014. La proposta non precisa il livello del Tac di quattro stock, principalmente gli squali di acque profonde, per i quali il parere scientifico è atteso nel prosieguo del mese in corso. Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: "Gli ecosistemi e gli stock ittici di acque profonde sono particolarmente vulnerabili ad attività umane quali la pesca e devono essere protetti. Per questa ragione, soltanto attraverso una gestione sostenibile possiamo garantire il futuro della pesca in acque profonde. Se per alcuni stock i pareri scientifici consentono di aumentare le possibilità di pesca, per la maggior parte degli altri stock la situazione è purtroppo preoccupante. Intendiamo quindi continuare a lavorare con gli Stati membri per migliorare le conoscenze su questi stock e per contribuire alla sostenibilità della pesca in acque profonde." Per l´importante stock di granatiere nelle acque ad ovest delle Isole Britanniche, per il quale dispone di un parere scientifico sulle modalità per conseguire il rendimento massimo sostenibile, la Commissione propone di ridurre il Tac del 12%. Ciò dovrebbe consentire di riportare lo stock a un livello di sfruttamento sostenibile nel 2015 e di aumentare del 2% il totale ammissibile di catture per il 2016. Per quattro stock di musdea bianca la Commissione propone aumenti del 10%. Tagli significativi sono invece previsti per una serie di altri stock per i quali si dispone di dati limitati, e che vanno quindi tutelati applicando un approccio precauzionale. Questo vale, in particolare, per gli stock di occhialone nelle acque ad ovest del Portogallo e intorno alle Azzorre. Per la zona a ovest del Portogallo i pareri scientifici raccomandano addirittura l´elaborazione di un piano di ricostituzione. Le proposte della Commissione sono basate sui pareri scientifici formulati dal Consiglio internazionale per l´esplorazione del mare (Ciem). Tuttavia, i dati di cui gli esperti dispongono per la maggior parte degli stock di acque profonde non sono sufficienti per valutarne lo stato in modo esaustivo, sia in termini di abbondanza che di mortalità per pesca. Contesto Le specie di acque profonde hanno una crescita lenta e vivono a lungo, il che le rende particolarmente vulnerabili all´attività di pesca. Tali specie vengono catturate in acque situate al di là delle principali zone di pesca della piattaforma continentale. Esse vivono sulla scarpata continentale o intorno alle montagne sottomarine. La pesca di specie di acque profonde è regolamentata dall´Unione europea sin dal 2003 e rappresenta circa l´1% del pesce sbarcato dall´Atlantico nordorientale. Da diversi anni il depauperamento degli stock va di pari passo con un calo delle catture e dei posti di lavoro che da esse dipendono. Il cattivo stato dei principali stock di acque profonde e la mancanza di dati scientifici sono una chiara prova dell´assoluta necessità di migliorare il quadro di gestione per la pesca in acque profonde, come proposto dalla Commissione nel 2012 (cfr. Ip/12/813).  
   
   
QUOTE LATTE: OTTO STATI MEMBRI HANNO SUPERATO LA LORO QUOTA LATTE 2013/2014  
 
Otto Stati membri, vale a dire la Germania, i Paesi Bassi, la Polonia, la Danimarca, l´Austria, l´Irlanda, Cipro e Lussemburgo , hanno superato le rispettive quote latte per le consegne 2013/2014 e devono pagare sanzioni (nella forma di un "super tassa") per un importo complessivo di circa € 409.000.000. Nonostante il superamento delle quote in tali Stati membri, le spedizioni totali dell´Unione sono rimasti al di sotto del 4,6% del volume totale delle quote, contro il 6% nel 2012/2013. Inoltre, l´ Olanda ha superato la loro quota per le vendite dirette di 3.300 t (4,2%) e deve pagare un prelievo supplementare di Eur 918.000. Secondo le dichiarazioni nazionali per l´anno terminato il 31 marzo 2014, otto Stati membri hanno superato 1 469 000 tonnellate la quota nazionale per le consegne. Il numero di Stati membri superare le loro quote rimane limitata e la produzione in eccesso in questione rappresenta il 1,0% di tutto il latte consegnato o coinvolti nella vendita diretta (contro il 0,1% per l´anno contingentale precedente). Circa 20 Stati membri hanno raggiunto la quota e 14 di loro sono anche stati al di sotto del 10% al di sotto della loro quota per le consegne. Il regime delle quote latte sarà abolito il 1 ° aprile 2015. Come funziona? Il sistema delle quote latte è stato introdotto nel 1980 per risolvere i problemi di sovrapproduzione. Ciascuno Stato membro disponga di due quote, una per le consegne alle latterie (97,6% del totale Ue) e vendite dirette a livello di azienda agricola (2,4%). Gli Stati membri attribuiscono tali importi tra i produttori (quote individuali). Per superamento della quota nazionale, un prelievo sulle eccedenze (spesso chiamato "super prelievo") di 27,83 € per 100 kg è dovuta nello Stato membro interessato da parte dei produttori in misura proporzionale al loro contributo al superamento dell´anno contingentale (1 ° aprile - 31 marzo). Queste cifre sono dopo la riassegnazione delle quote non utilizzate da altri produttori.  
   
   
BOLZANO, 10 OTTOBRE: CONVEGNO SULLA POLITICA UE DI PROMOZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI  
 
 Alla nuova politica di promozione dei prodotti agricoli delineata dall´Unione europea è dedicato il simposio in programma venerdì 10 ottobre a Bolzano. Presenti tra gli altri il presidente della Provincia Arno Kompatscher, l´assessore all´agricoltura Arnold Schuler, relatore Hans-erwin Barth della Commissione europea (responsabile dell´unità promozione dei prodotti agricoli). Qualità e norme per la promozione dei prodotti agricoli sono al centro del simposio di venerdì 10 ottobre a Bolzano. Al convegno su "La nuova politica di promozione dell´Ue" Hans-erwin Barth della Commissione europea (capo dell´unità promozione dei prodotti agricoli) presenterà la nuova politica dell´Unione nel settore e di seguito parteciperà ad una tavola rotonda con rappresentanti di Germania, Italia e Austria. Tra gli esempi affrontati, quello del formaggio di montagna europeo quale comune denominatore per una politica di promozione interregionale. Il convegno viene aperto dal presidente della Provincia Arno Kompatscher venerdì 10 ottobre alle ore 14 nella Camera di commercio in via Alto Adige 60 a Bolzano. I lavori saranno conclusi alle 16.45 dall´assessore Arnold Schuler.  
   
   
PESCA. VERSO TAVOLO PERMANENTE REGIONE VENETO – PARLAMENTO EUROPEO. INCONTRO CON PESCATORI  
 
Chioggia (Venezia) - “Istituiremo il tavolo permanente della pesca professionale, attraverso la preziosa collaborazione dell’europarlamentare Remo Sernagiotto, attento alle esigenze specifiche dell’Alto Adriatico, il nostro lembo di mare”. Lo ha affermato l’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato, a margine del confronto promosso dall’Osservatorio della pesca di Chioggia tra le marinerie regionali e le organizzazioni di categoria, lo stesso Manzato e l’on. Sernagiotto, eletto in primavera al Parlamento Europeo dopo essere stato per anni anche lui assessore regionale. “L’incontro di oggi rappresenta un’importante base di dialogo dal quale costruire ulteriori future sinergie – ha continuato l’assessore – condividendo la grande volontà di difendere le specificità del nostro mare attraverso un continuo dialogo con Bruxelles, al fine di partecipare alle scelte sulla base delle nostre esigenze, e non subirle ”. “La pesca italiana e quella del Distretto Nord Adriatico hanno subito penalizzazioni in tutti questi anni, a causa di una cattiva gestione del settore a livello governativo, che ha decisamente ostacolato l’accesso a finanziamenti e contributi e che non ha saputo farsi interprete del nostro sistema di pesca. Con il tavolo permanente – ha concluso Manzato – riusciremo ad avere informazioni di prima mano, senza passare per Roma, non solo sui finanziamenti destinati al settore della pesca, bensì anche sulle risorse per l’occupazione, la sperimentazione e l’innovazione”.  
   
   
AGRICOLTURA - RICONOSCIUTO L´EVENTO ECCEZIONALE PER LE PIOGGE DEL 30 E 31 MAGGIO NEL RAVENNATE  
 
 Bologna - È stata accolta la proposta della Regione per il riconoscimento di evento eccezionale relativo alle piogge alluvionali che il 30 e 31 maggio 2014 hanno interessato vasti territori della provincia di Ravenna. Il decreto è stato emanato dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 226 del 29 settembre. Entro il 12 novembre 2014 possono presentare domanda per gli aiuti previsti le aziende che hanno subito danni alle strutture agricole e alle infrastrutture connesse all´attività agricola e che si trovano all’interno delle aree rilevabili dall’elenco dei singoli fogli di mappa indicati nella delibera della Giunta regionale 1160 del 21 luglio 2014. La domanda - in copia unica, compilata in ogni parte e debitamente sottoscritta - deve essere presentata alla Provincia di Ravenna. Al momento della presentazione della richiesta di aiuto l’azienda deve essere iscritta al Registro delle imprese della Camera di Commercio e all’anagrafe delle aziende agricole della Regione Emilia-romagna, secondo quanto stabilito dal Regolamento regionale n. 17/2003; inoltre deve avere il fascicolo aziendale validato. Per la presentazione della domanda è stato predisposto un apposito programma informatico, che può essere utilizzato dai soggetti autorizzati che abbiano ricevuto delega di mandato da parte dell’azienda agricola. La domanda potrà anche essere presentata direttamente dall’azienda agricola o in forma cartacea, utilizzando la modulistica predisposta dalla Regione, o in forma digitale; in quest’ultimo caso dovrà essere compilata dal referente per l’azienda (il titolare o l’amministratore) registrato in anagrafe e dotato di un certificato digitale.  
   
   
BLUE TONGUE, IL MINISTERO: LA SARDEGNA ESEMPIO POSITIVO DA ESPORTARE IN TUTTA ITALIA  
 
 Cagliari - Il ministero della Sanità promuove la Sardegna: sulla lotta alla lingua blu è un esempio positivo esportato in tutta Italia. A dirlo, dati e numeri alla mano, è Giovanni Savini responsabile nazionale per la blue tongue (Loie), direttore dell´istituto zooprofilattico Molise-teramo e referente delle malattie esotiche Izs Abruzzo-molise, l’ 1 ottobre a Cagliari, all´assessorato regionale della Sanità, per un incontro inter-istituzionale sulla febbre catarrale degli ovini. "La Sardegna è un esempio positivo per tutta Italia per diversi motivi – spiega Savini – e il principale è il successo ottenuto nella lotta al sierotipo 1. Per capire meglio il fenomeno è sufficiente guardare i numeri: 34.720 capi morti al 1´ ottobre 2013, senza campagna vaccinale. 12 capi morti alla data di oggi, 1´ ottobre 2014, dopo la campagna di vaccinazioni". Il Modello Sardegna In Abruzzo E Umbria. "La situazione epidemiologica della lingua blu in Sardegna – dice l´assessore della Sanità Luigi Arru- è molto diversa dallo scorso anno e il nostro vaccino è utilizzato in diverse parti d´Italia. In Abruzzo e in Umbria si stanno organizzando per fare una campagna di vaccinazioni uguale alla nostra. Dall´isola sono anche partite in Abruzzo 40mila dosi di vaccini per tamponare l´emergenza". Il vaccino utilizzato quest´anno è spento, ovvero con virus inattivato, efficace e sicuro. "Può essere utilizzato – prosegue Arru- anche in gravidanza, non provoca aborti, immunizza le madri che trasmettono l´immunità agli agnelli. Ciò non toglie che debbano essere fatte anche tutte le azioni di igiene zootecnica per la lotta all´insetto vettore, che gli allevatori ben conoscono e che in futuro saranno potenziate". I Successi Dell´isola. Il virus della blue tongue si sposta dal nord Africa verso la Sardegna, incidendo su tutto il bacino del Mediterraneo, dall´isola poi si dirige trasportata dall´insetto vettore verso la zona di Viterbo e Grosseto. "La Sardegna può vantare due grandi successi – dice il Professor Marco Pittau, Direttore delle malattie infettive alla facoltà di Veterinaria di Sassari- aver debellato la brucellosi e aver bloccato il siero tipo 1 del virus della lingua blu. E´ fondamentale per noi diffondere queste risultati ottenuti grazie allo studio e alle vaccinazioni mirate perché tutti gli allevatori d´Italia si convincano che questo è il modello e il protocollo da seguire". Esistono infatti 26 sierotipi in diffusione dal nord Africa. "E´ la strategia del virus – prosegue Pittau- quella di cambiare sierotipo. Per questo è importantissimo cercare di individuarlo e creare il vaccino specifico e nelle giuste quantità. Stabilito che esiste il modo per contrastare la malattia, ci prepariamo per tempo". Presenti Alla Riunione. All´incontro inter-istituzionale, insieme all´assessore della Sanità Luigi Arru e al Dottor Giovanni Savini, hanno partecipato tutti i dirigenti delle Asl, il Professor Marco Pittau Direttore delle malattie infettive alla facoltà di Veterinaria di Sassari, il Dg di Ara Marino Contu e per il Servizio Sanità animale del Ministero Ugo Santucci. Ancora Marcello Tidore Direttore del servizio prevenzione regionale e il Direttore Generale dell´assessorato dell´Agricoltura Sebastiano Piredda, assessorato in prima linea con la titolare, l´assessore Elisabetta Falchi, nella lotta contro la febbre catarrale. Temi Affrontati. Durante il vertice si è discusso anche della situazione epidemiologica, dei dati sulla campagna vaccinale in atto e nello specifico al numero dei capi vaccinati e dei possibili effetti collaterali, della strategia vaccinale e della programmazione della campagna di vaccinazioni per il 2015, profilassi diretta e indiretta.  
   
   
SCOPAZZI DEL MELO: RICERCA CONGIUNTA DI LAIMBURG E FONDAZIONE MACH  
 
Bolzano - Avviata il 1°ottobre) con la presentazione dei progetti congiunti della Fondazione Mach e del Centro di sperimentazione Laimburg la ricerca sugli scopazzi del melo, la malattia che sta causando gravi danni in alcune zone frutticole di Alto Adige e Trentino, in particolare Valsugana, Burgraviato e bassa Val Venosta. "La ricerca congiunta sugli scopazzi del melo concretizza quanto condiviso nell´accordo quadro fra Laimburg e Fondazione Mach. Con questo progetto uniamo le nostre risorse per dare più spessore alla ricerca su questa malattia provoca gravi danni economici per la frutticoltura", hanno ribadito nella sede del consorzio Vog di Terlano il direttore della Laimburg Michael Oberhuber e Roberto Viola, dirigente del Centro di ricerca e innovazione della Fondazione Mach avviando i progetti di ricerca congiunti. Nella lotta contro gli scopazzi del melo tutti i soggetti fanno squadra: le associazioni dei produttori, in primis Apot e Vog, il Centro di consulenza in fruttiviticoltura, il Bauernbund e le ripartizioni Agricoltura e Innovazione della Provincia di Bolzano che cofinanziano i progetti di ricerca. La malattia viene causata da organismi simili a batteri (cosiddetti fitoplasmi) e viene trasmessa principalmente dalle psille. Un sintomo tipico della malattia sono gli affastellamenti dei germogli a forma di "scopa" che hanno dato il nome alla malattia. Piante malate non possono essere guarite, ma devono essere estirpate. I ricercatori del Centro Laimburg hanno avviato due progetti a lungo termine per ottenere importanti conoscenze sulla diffusione degli scopazzi del melo nelle zone più colpite dalla malattia. Il progetto Applclust - in stretta collaborazione con il Centro di consulenza in fruttiviticoltura, durata cinque anni - mira a comprendere perché certe aree risultano più colpite rispetto ad altre. Pertanto si è creata una rete di centinaia di frutteti per rilevare dati sia sulla presenza della malattia sia sui fattori collaterali, come la struttura topografica, le varietà coltivate, le condizioni climatiche, le tecniche agricole adottate ecc. Oltre a ciò, nel secondo progetto quinquennale si effettuano rilevamenti sulla presenza degli insetti vettore in cinquanta frutteti. Il nuovo progetto quadriennale della Fondazione Mach vede la partecipazione di ricercatori, tecnici e tecnologi del Centro ricerca e innovazione e del Centro trasferimento tecnologico. Da un lato si lavorerà sull´organizzazione della risposta in Trentino alla recrudescenza del fenomeno, mediante un approccio consolidato: da un lato il contenimento dell´espansione della malattia con interventi insetticidi per il controllo dei vettori conosciuti e l´estirpo puntuale delle piante sintomatiche. L´efficacia di queste pratiche è soddisfacente solo nel caso venga applicato con puntualità su scala territoriale. Dall´altro si imposterà una innovativa attività di ricerca che possa colmare alcune importanti lacune nella conoscenza dei fenomeni biologici legati agli scopazzi: ricerca di nuovi possibili vettori, comprensione dei rapporti fra il fitoplasma e i microorganismi.  
   
   
BERGAMO - "QUI PANE FRESCO´: INIZIA LA CONSEGNA DELLE VETROFANIE  
 
"Qui pane fresco´ è il nuovo contrassegno regionale che potrà essere esposto dagli esercizi commerciali lombardi che producono o commercializzano pane fresco, garantendo così il consumatore rispetto alle caratteristiche del prodotto. A partire dal 6 ottobre il contrassegno sarà distribuito dalla Camera di Commercio agli esercenti che ne faranno espressa richiesta. I controlli dei requisiti previsti per l’assegnazione verranno effettuati periodicamente dal Comune competente per territorio. Gli esercenti bergamaschi interessati ad esporlo possono farne richiesta al Servizio Regolazione del Mercato della Camera di Commercio o avvalersi delle Associazioni di Categoria. Per maggiori informazioni sull’assegnazione e l’utilizzo del contrassegno, consulta anche www.Regione.lombardia.it    
   
   
I GRANDI VINI DEL MONDO SI SCOPRONO IN MONTENAPOLEONE CON LA VENDEMMIA A MILANO  
 
Milano – Torna dal 6 al 12 ottobre “La vendemmia” a Milano, una settimana durante la quale le boutique di Via Montenapoleone, Via Sant’andrea e Via Verri ospiteranno i migliori sommelier e ottanta tra le cantine vinicole più prestigiose d’Italia e del mondo. A presentare questa mattina a Palazzo Marino il programma della manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni con l’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo Franco D’alfonso oltre a Guglielmo Miani, Presidente Associazione Montenapoleone. “L’amministrazione – ha dichiarato Franco D’alfonso, assessore al Commercio Attività produttive, Turismo e Marketing territoriale del Comune di Milano - è impegnata a favorire la sinergia tra i rappresentanti di eccellenza dei vari settori - Brand del lusso, case vinicole, ristoranti e hotel presenti in città per valorizzare le eccellenze produttive del territorio con una più estesa e diversificata offerta turistica. Grazie a “Vendemmia a Milano” – ha aggiunto l’assessore - la città è in grado di proporre a un pubblico sia nazionale sia internazionale nuovi modi per scoprire e conoscere la nostra Milano. Via Montenapoleone – ha concluso l’assessore - è la quarta al mondo per fatturato al metro quadro e rappresenta il 32% dello shopping cittadino, contribuendo in modo determinante (48%) alla riconoscibilità della città come capitale del glamour e del lusso. Basti pensare che i 3 miliardi euro di fatturato generato da Via Montenapoleone, Sant’andrea e Verri, equivalgono al 12% del Pil della città. Ogni giorno può contare sul passaggio di circa 25mila clienti, in gran parte stranieri, che amano e prezzano il quadrilatero di Milano”. "Il turismo culturale è una componente fondamentale del turismo milanese - ha dichiarato l´ assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. L´anno scorso oltre un milione di persone ha visitato le mostre promosse dal Comune di Milano e realizzate nei suoi musei e nei suoi spazi espositivi, e la grande affluenza alle mostre appena inaugurate a Palazzo Reale dedicate a Chagall e Segantini confermano una tendenza destinata a crescere. Per questo abbiamo voluto creare un´occasione speciale per sottolineare questo legame indissolubile tra turismo, arte e cultura a Milano, ospitando a Palazzo Reale, dal 6 al 12 ottobre, un´installazione dedicata alla relazione tra arte e vino realizzata da Giuseppe Stampone". “La Vendemmia – commenta Guglielmo Miani, Presidente Associazione Montenapoleone - è la celebrazione del savoir vivre italiano che esalta le eccellenze del Made in Italy e non solo, mettendo a sistema i numerosi attori interessati e creando valore per Milano. Giunti alla quinta edizione, l´evento quest´anno si apre ancora di più alla Città, coinvolgendo i migliori vini e Brand del lusso mondiali, numerosi ristoranti, hotel e spazi museali. Per la prima volta, un´asta benefica con Christie´s a favore di Dynamo Camp. Un’esperienza a trecentosessanta gradi, fruibile a tutti; un format vincente che sarà sicuramente riproposto l’anno prossimo nel fitto calendario "fuori Expo" che l´Associazione Montenapoleone sta preparando per Milano". Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti del gusto e del bello dove l´eccellenza cittadina e quella italiana si fondono in un evento che, naturalmente, evidenzia il ruolo del Quadrilatero come vetrina internazionale ed icona del glamour, della moda, del gusto e dei sapori. Milano accoglierà il suo pubblico con un format trasversale che, come ogni anno, dimostra la sua validità arricchendo il tessuto culturale ed economico cittadino. Novità di questa edizione è la raccolta fondi sostenuta insieme al Comitato Grandi Cru d´Italia a favore dell’Associazione Dynamo Camp Onlus, fondata nel 2007 ( www.Dynamocamp.org ), che grazie al Dynamo Camp, unica struttura italiana di Terapia Ricreativa, ospita minori le cui vite sono compromesse dalla malattia. I fondi saranno raccolti grazie all’ Asta di vini esclusivi offerti dai soci del Comitato Grandi Cru d´Italia e battuta da Christie’s. L´iniziativa permetterà ai collezionisti e agli investitori di acquistare una selezione di importanti etichette ai vertici mondiali. L´appuntamento è fissato per giovedì 9 ottobre alle ore 17:30 presso Palazzo Clerici, Sala del Tiepolo. Tutte le informazioni sulla manifestazione e il programma completo degli eventi è consultabile su www.Lavendemmia.org    
   
   
SARDEGNA: SOSTENERE IL CONSIGLIO REGIONALE IN DIFESA DELLA LEGGE SUL MARCHIO AGROALIMENTARE  
 
Cagliari - "Forniremo, come abbiamo fatto fino a oggi, il massimo sostegno al consiglio regionale per organizzare la replica al governo". Così ha risposto l’assessore Elisabetta Falchi alla decisione del Consiglio dei ministri di impugnare la legge n.16 approvata dal Consiglio regionale lo scorso agosto che prevede norme in materia di agricoltura e sviluppo rurale, agrobiodiversita´, marchio collettivo e distretti. La parte che il governo ha deciso di portare all´attenzione della Corte Costituzionale per presunta illegittimità è proprio quella che riguarda l´istituzione di un marchio collettivo di qualità agroalimentare regionale. “Ho sostenuto, insieme alla Giunta, l’iniziativa del consiglio - prosegue l’assessore Falchi – perché ritengo che si tratti di una legge importante per rilanciare l’agroindustria sarda. Se si tratterà di piccole modifiche formali credo che si possano apportare. Se invece il governo vuole intervenire sul diritto della Sardegna a legiferare in questo campo dovremo dare battaglia”.  
   
   
AGRICOLTURA: PSR, TERZO APPUNTAMENTO SU "BUONE PRATICHE" A CORMONS  
 
Udine - Proseguono gli incontri organizzati nel territorio dal Servizio Sviluppo Rurale della Regione Friuli Venezia Giulia per presentare le "Buone pratiche" del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 in fase di conclusione e per guardare alle opportunità della nuova programmazione 2014-2020. Dopo le prime due tappe, svoltesi in settembre a Udine e Pordenone, sarà la volta della provincia di Gorizia che ospiterà l´incontro "Buone pratiche e nuove prospettive. Il Psr verso la nuova programmazione" lunedì 6 ottobre a Cormòns, nella sala riunioni della Casa dell´Agricoltura del Consorzio Collio, in via Gramsci 2-4, alle 16.30 (accreditamento a partire dalle ore 16). Interverrà Sergio Bolzonello, vicepresidente della Regione e assessore alle Risorse agricole e forestali. Luca Brusati, del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell´Università di Udine, presenterà le "Buone pratiche" relative alla programmazione 2007-2013, ovvero un "catalogo" di progetti (inseriti in una brochure che verrà distribuita al termine dell´incontro) che si possono giudicare di successo e che possono essere utilizzati per spiegare che cosa fa e quali opportunità offre il Psr. L´ultimo incontro in programma si terrà lunedì 13 ottobre alle 16.30 nella sala polifunzionale del Centro di promozione territoriale della Provincia di Trieste. Il programma dettagliato è disponibile sul sito www.Regione.fvg.it, area Psr.  
   
   
AGRICOLTURA: DALLA REGIONE LAZIO 3 MILIONI DI EURO PER I GIOVANI  
 
Il contenzioso e il blocco delle risorse. In particolare questi giovani erano risultati beneficiari di una misura contenuta nel Psr, il piano di sviluppo rurale, per favorire la nascita di nuove imprese. Le risorse previste, però, sono state bloccate a causa di un contenzioso in Commissione europea. Assegnate le risorse per 121 giovani imprenditori agricoli. Per affrontare questa problematica e contribuire a risolvere questa situazione difficile la Regione ha messo a disposizione 3 milioni di euro di fondi regionali. “Grazie a questo provvedimento la Regione inverte la rotta e prende in mano una difficile situazione che si protraeva senza soluzione ormai da tempo- lo ha detto Sonia Ricci, assessore all’agricoltura, caccia e pesca, che ha aggiunto: non serve alzare polveroni mediatici o allarmare gli agricoltori ma occorre semmai lavorare insieme e mantenere l’attenzione unicamente all’obiettivo di fare gli interessi delle imprese e dell’agricoltura”.  
   
   
OLIO: ACCORDO TRA CORPO FORESTALE E CONSORZIO TOSCANO PER TUTELA  
 
Firenze - "L´olio extravergine di oliva della Toscana è un patrimonio prezioso che dobbiamo tutelare e valorizzare, per questo ben vengano tutte le iniziative che hanno questo scopo. L´azione congiunta di due soggetti, come il Consorzio dell´Olio Extravergine Toscano Igp e il Corpo Forestale dello Stato, va in questa direzione ed è particolarmente significativa, non solo perchè l´unione fa la forza, ma perchè sconfigge a priori certi detrattori dei nostri prodotti che ogni tanto lanciano campagne contro il "made in Italy". " Lo ha detto l´assessore all´agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori, commentando favorevolmente l´accordo fra Corpo Forestale a livello regionale e Consorzio di tutela dell´olio extravergine di oliva Igp per il controllo contro le frodi, che è stato presentato oggi a Firenze, nella sede del Corpo Forestale. "In questo modo - ha aggiunto - i produttori toscani, attraverso il Consorzio dell´olio extravergine di oliva Igp Toscano, rendono chiaro a tutti, qualora ce ne fosse stato bisogno, che il loro olio è al di sopra di ogni sospetto e che non temono controlli. Questo è quello che noi – ha sottolineato - come Regione, abbiamo sempre saputo e sempre sostenuto, di fronte alle campagne diffamatorie che sono state imbastite, a più riprese, ai danni dell´olio Toscano. Dal canto suo – ha concluso Salvadori – è giusto che il Corpo Forestale rafforzi i controlli, questo darà un ulteriore contributo a sconfiggere i "tarocchi" e difenderà ancora meglio la qualità dell´olio toscano."  
   
   
ROSSI: "IL PRESTIGIO DEL VINO TOSCANO NON AMMETTE TRUFFE NÉ DEROGHE ALLE REGOLE"  
 
Firenze - "La Regione Toscana sta dalla parte della legalità, della trasparenza e di chi opera nel rispetto delle regole. Questo il messaggio netto e inequivocabile che intendiamo lanciare agli imprenditori del vino, settore forte dell´economia regionale". Così il presidente Enrico Rossi ha reagito alla notizia diffusa oggi del sequestro, in una grossa azienda vitivinicola del grossetano, di migliaia di ettolitri di vini appartenenti alla denominazioni di origine Morellino di Scansano Docg, Maremma Toscana Doc e all´indicazione geografica Toscana. "Il vino – prosegue Rossi - è una delle eccellenze toscane, uno dei prodotti più apprezzati a livello internazionale del nostro territorio, ma proprio questo prestigio, conquistato negli anni grazie al lavoro e alla passione di tanti imprenditori, impone di attenersi scrupolosamente alle regole. Non ci possono essere truffe né deroghe alle regole". Il presidente ha anche ringraziato i protagonisti di questa operazione congiunta di controllo e verifica sul territorio, cui hanno preso parte gli uffici della Toscana e dell´Umbria dell´Icqrf (Ispettorato repressione frodi del Ministero delle politiche agricole), insieme ai Nas, ai Nil (Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro) di Livorno e Grosseto e ai militari della Stazione Carabinieri di Orbetello.  
   
   
BOSCO LEGNA: FILIERA GARANTISCA ECONOMIA E GESTIONE TERRITORIO  
 
Tirano/so - "La nostra burocrazia non permette il taglio dei boschi con facilità. Boschi che nel resto dell´Unione europea, così come nella vicina Svizzera, sono polmoni produttivi, da noi sono il totem della burocrazia". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava che ha visitato la centrale di teleriscaldamento di Tirano (Sondrio) e ha fatto una serie di sopralluoghi tra Bormio e Sant´antonio Valfurva, per toccare con mano il lavoro di manutenzione ambientale svolto dal Consorzio Forestale Alta Valtellina. Con 26 operai impiegati, oltre a 6 addetti negli uffici, il Consorzio opera su un ambito che vale da solo il 28 per cento del totale del territorio provinciale. Sbagliato Non Toccare Il Bosco - "Gli operatori del comparto - ha detto Fava, che ha visitato anche la segheria Ghilotti, sempre a Tirano - hanno sottolineato, ancora una volta, quanto il preservare il bosco non toccandolo, idea cara a certe posizioni ambientaliste, condanni in realtà il bosco stesso. Che ha bisogno di essere tagliato e regolato per vivere. C´è anche un problema di frazionamento delle proprietà, per cui è difficile mettere d´accordo tutti sulla necessità di intervenire". Fava è stato accompagnato nella visita dal presidente dell´Associazione regionale Consorzi Forestali Carmelino Puntel e dal presidente della Fiper (Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili) Walter Righini. Momento Di Fare Scelte "Sono stato invitato a fare questo sopralluogo dal consigliere regionale Corrado Tomasi, presidente del Consorzio Due Parchi Valcamonica - ha precisato Fava -. Ho avuto modo di vedere di persona un modello, quello della Valtellina e della Valcamonica, che ha come denominatore comune, da un lato, la gestione della filiera del bosco per uso industriale, dall´altro, quello del recupero energetico della stessa. Fermo restando che considero in ogni caso prioritario il recupero di materia direttamente impiegata in cicli tecnologici, come del resto indica la Ue, e solo in subordine il recupero a fini energetici degli scarti che derivano dalla prima attività, quella della trasformazione del legno a livello industriale, non c´è dubbio che quello visto oggi sia un modello a cui guardare con attenzione". Chiarire Percorsi - "È arrivato il momento di fare scelte - ha proseguito l´assessore - che vadano a chiarire quali debbano essere i percorsi privilegiati all´interno del settore stesso: ben venga la definizione di una filiera, che rispetti il recupero della materia a fini industriali". Garantire Continuità A Gestione Forestale - "La filiera bosco-legno garantisce economia e gestione del territorio alla montagna, nel solco della tradizione - ha ribadito Fava -, come abbiamo visto oggi, visionando alcuni interventi di recupero ambientale, anche con riferimento ad alcune problematiche fitopatologiche, in aree che altrimenti non sarebbero presidiate dagli Enti locali. Ho potuto anche evidenziare le prospettive che le imprese boschive hanno in tema di Psr. Abbiamo discusso, inoltre, della possibilità di reperire risorse nel Bilancio 2015 finalizzate alla gestione della fase di transizione tra le vecchia e la nuova programmazione, causata peraltro da ritardi imputabili all´Unione europea. Modalità necessaria per garantire continuità alla gestione forestale ed evitare che il buco possa avere effetti negativi in una fase di ricomposizione del territorio che sta dando risultati". Attività Da Incentivare - Focus dunque sul tema dell´utilizzo concreto del bosco e della sua valorizzazione economica. "Le segherie sono costrette a importare dall´estero buona parte del legname - ha ricordato l´assessore -: occorre ridurre gli oneri burocratici che impediscono oggi il corretto sfruttamento di una risorsa e, quindi, far cambiare mentalità a chi, con una visione troppo conservatrice del bosco come entità intoccabile, ha prodotto risultati opposti a ogni obiettivo di valorizzazione. La presenza dell´uomo in boschi e foreste deve tornare a essere quella tradizionale e originaria, che garantiva un recupero appropriato della risorsa legno anche sotto l´aspetto economico. Il bosco è vita e, allo stesso tempo, economia, ma è chiaro che un´attività scarsamente remunerativa deve però essere incentivata. Non consegniamo ai nostri figli boschi malgestiti per l´incuria e la scarsa attenzione dell´uomo".  
   
   
MARONI: VINO, SETTORE STRATEGICO NOSTRA REGIONE  
 
Milano - "Nel corso dell´ultimo anno i vini lombardi hanno visto crescere l´export dell´11,6 per cento, a fronte di una media nazionale del 7,3 per cento. Nel 2012 la Lombardia ha registrato esportazioni per 249 milioni di euro (+11,6 per cento rispetto all´anno precedente) e importazioni per 104 milioni di euro (-7,6 per cento rispetto al 2011), confermando una bilancia commerciale positiva di 146 milioni di euro". Sono alcuni dei dati forniti dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso della presentazione della quinta edizione de ´La Vendemmia´, appuntamento di Milano con il mondo dei vini pregiati. Settore Strategico - "La produzione di vino di qualità - ha osservato il governatore - è uno dei punti di forma della Lombardia. Sono 42 le denominazioni di qualità, fra Docg, Doc e Igt, che stanno conquistando i mercati di tutto il mondo, compresi quelli emergenti: Qatar (+268,6 per cento), Nuova Zelanda (+124,1 per cento), Messico (+59,6 per cento), Corea del Sud (+54,2 per cento) ed Emirati Arabi Uniti (+53,3 per cento). Un segno positivo di ripresa dell´economia lombarda in un settore strategico". Regione Impegnata - Maroni ha sottolineato l´impegno della Regione Lombardia nel sostegno al settore vitivinicolo, anche in vista di Expo, "dove - ha garantito - nel Padiglione Lombardia, ci sarà il giusto spazio, insieme alle altre produzioni agro-alimentari, anche per i grandi vini lombardi". "Siamo la prima regione agricola d´Italia - ha concluso il presidente - e intendiamo sostenere questa vocazione, come già stiamo facendo, con ogni mezzo".  
   
   
NUOVO CONSORZIO DI BONIFICA PIANURA FRIULANA  
 
Trieste - La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente, Sergio Bolzonello, ha disposto la costituzione del Consorzio di bonifica Pianura friulana, che insiste sul territorio del Friuli centrale e della bassa friulana. "Si tratta - come evidenzia il vicepresidente - del risultato della fusione tra i Consorzi di bonifica Bassa friulana e Ledra Tagliamento; nasce dalla richiesta avanzata congiuntamente dai rappresentanti dei Consorzi stessi di razionalizzare il settore, e ha l´obiettivo di concorrere a ottimizzare i servizi resi al mondo rurale dell´area considerata". "La strategia della Regione nel settore delle bonifiche - spiega il vicepresidente Bolzonello - è infatti finalizzata ad adeguare e semplificare l´assetto dei Consorzi, conferendo loro dimensioni idonee ad assicurare un maggiore livello di funzionalità operativa, ed economicità di gestione". "Si tratta - aggiunge Bolzonello - di un caso emblematico di razionalizzazione del sistema delle bonifiche, che dovrebbe essere preso a esempio anche da parte di altri enti territoriali". "Il nuovo Consorzio - conclude il vicepresidente - potrà ora essere più vicino alle attese degli agricoltori; un´opportunità che si rivela particolarmente utile, se non indispensabile, in un momento nel quale le aziende agricole debbono affrontare un contesto economico generale non favorevole". Il Governo regionale, ha nel contempo approvato la perimetrazione dettagliata del comprensorio Friuli centrale, lo statuto provvisorio del Consorzio di bonifica Pianura friulana, e le regole per lo svolgimento delle prime elezioni del Consiglio dei delegati. Tali regole, prevedono che le attività inerenti l´indizione e lo svolgimento delle elezioni del Consiglio dei delegati sono state demandate al presidente dell´organismo collegiale. Organismo, che è stato istituito con decreto del Presidente della Regione, è presieduto dal vicedirettore centrale dell´Area risorse agricole e forestali, ed è composto dai rappresentanti dei due consorzi interessati. La delibera costitutiva del Consorzio di bonifica Pianura Friulana diverrà attuativa mediante decreto del Presidente della Regione.