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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Novembre 2014
Politica
STRATEGIA DELL´UNIONE EUROPEA PER REGIONE ADRIATICO E IONICA: SVILUPPARE COMUNITÀ COSTIERA REGIONE PER REGIONE  
 
Bruxelles, 19 novembre 2014 - L’intervento di ieri Karmenu Vella - Il Commissario per l´Ambiente, Affari marittimi e della pesca al Lancio Conferenza della strategia dell´Ue per l´Adriatico e Ionio Regione: “ Ministri, deputati, professore, colleghi, signore e signori, Sono molto felice e onorato di essere qui - prima di tutto perché sono molto interessati a conoscere alcune delle persone lavorerò con nei prossimi anni. E in secondo luogo perché ho la sensazione che io sono nel posto giusto al momento giusto. Questo è un momento chiave per la prosperità della regione adriatico-ionica. Quello che succede da ora in poi determinerà se andiamo dalle parole ai fatti, se riusciamo a spingere la regione fuori dalla crisi e se riusciamo a mettere la sua economia di nuovo in pista. Questo incontro dà forma al futuro. E io voglio fare la mia parte. Il mio collega, Commissario Corina Cretu, ha appena spiegato che perché questo avvenga - per la strategia di lavorare - tutti i paesi devono allineare le loro politiche e il loro finanziamento, nazionali e regionali, verso di esso. Ed è vero: la palla è ora nel vostro campo. Voi siete gli attori principali. La Commissione può aiutare a navigare, e lo faremo; ma voi siete quelli governare la nave. Quindi il mio lavoro qui oggi è per me per motivare voi per andare avanti a tutto vapore. Sappiamo che ci sono molti vantaggi per l´approccio bacini marittimi; le storie di successo del Baltico e altre strategie sono la prova. E quando parlo di vantaggi, mi riferisco ai vantaggi economici, ambientali e sociali che sono tutti intrecciati tra di loro. E ´attraverso i nostri sforzi verso un´economia più forte e un ambiente più sano che siamo in grado di creare posti di lavoro. I buoni e adeguati posti di lavoro che sono fondamentali per migliorare il tenore di vita dei nostri cittadini. Quindi, da dove cominciamo da? Per l´economia della regione le maggiori opportunità deriva chiaramente dal turismo. Un settore più resistente è una massiccia entrate lavoratore e creatore di posti di lavoro. E produce anche risultati rapidamente. Il prodotto è già presente; ma per competere e vincere la gara contro altre destinazioni mondiali emergenti, dobbiamo fare meglio su una serie di servizi di supporto quali: l´accessibilità ... La qualità del servizio ... Infrastrutture ... Comfort ... Più calda ospitalità, promozione e marketing, un ambiente sano, e così sul. Il tempo è ora per le regioni, le autorità portuali, porti turistici, industrie nautiche e le comunità locali per stare insieme e per discutere ed esplorare nuove opportunità a: - Creare i collegamenti con i mezzi necessari; - Aumento di bassa stagione arrivi, offrendo itinerari culturali, religiosi o di cucina; - Includere destinazioni dell´entroterra, in modo che le economie possono anche beneficiare l´afflusso intenso di turisti; - Creare una rete di porti turistici ben servito; - E promuovere la regione e migliorare la propria immagine, non solo attraverso il marketing individuale, ma anche attraverso il branding comune e congiunta. Questo e altri settori economici farà una grande differenza positiva verso una vita migliore per il nostro popolo. Tuttavia, non possiamo avere un piano di turismo sostenibile senza riguardo adeguate per l´ambiente. Così abbiamo anche bisogno di uno sforzo ambientale. Il piano d´azione esamina l´intero ciclo di vita dei rifiuti marini, perché i rifiuti marini non riguarda solo il turismo, ma anche pesci, uccelli e della biodiversità in generale. Identifica azioni appropriate, che dovranno coinvolgere la vostra comunità scientifica e della pubblica amministrazione: - Sappiamo ancora troppo poco su lettiera. Come viaggia in superficie e sott´acqua, in forma di micro-cucciolata; - Vi è una chiara necessità di scambiare dati e condividere le migliori pratiche tra i paesi; - Dovremmo promuovere alleanze tra ricerca e impresa a ripensare l´imballaggio, di ridurre l´uso della plastica e sviluppare plastiche bio-based e biodegradabili che rapidamente decennio in ambiente marino. A questo proposito vi è una nuova industria che sta cominciando ad essere sviluppato; - Abbiamo bisogno di sensibilizzare l´opinione pubblica sulle conseguenze di troppi strati di imballaggio. I pescatori sono molto ben posizionati per la raccolta rifiuti e attrezzi da pesca scartato, e l´Ue sta già finanziando tre azioni nel mare adriatico-ionica attraverso il progetto "guardiani del mare". Ma poi dobbiamo anche garantire che i rifiuti possono essere correttamente ricevuto, fornito e trattati a terra, che richiede una ricerca dedicata e investimenti in impianti portuali. Quindi c´è ancora molto da fare sul versante ambientale dei rifiuti marini. Parlando di ricerca, l´adriatico-ionico è già in prima linea nel campo della robotica per l´osservazione e l´esplorazione dell´oceano. Nulla dovrebbe impedire che pionierismo anche la ricerca di composti bioattivi marini a fini farmaceutici e cosmetici; o in via di sviluppo in acque profonde piattaforme per le turbine eoliche off-shore, o di nuove tecnologie galleggiante per il passaggio dal diesel al imbarcazioni elettriche. Queste tecnologie sono parte integrante della crescita blu e sono in grado di spingere la frontiera tecnologica molto lontano e molto veloce. Non esito a dire che ora è il momento di aumentare la capacità di ricerca. E portarlo fuori dal fuori dal laboratorio e nel mercato con l´aiuto del mondo accademico, insieme al settore pubblico e privato. In ogni tipo di pianificazione, lo spazio è sempre un elemento molto importante delle quali diverse attività devono competere. Abbiamo bisogno di risolvere come le attività concorrenti come i trasporti, cavi, impianti in alto mare, aziende di acquacoltura e il turismo possono coesistere in modo sostenibile nel bacino Adriatico-ionio. Questa è la logica della nuova direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo. Economicamente, riduce i costi indesiderati per le imprese e crea certezza del diritto. L´ambiente ci permette di monitorare l´impatto e tenerli sotto controllo. Per i membri della comunità europea: tale piano dovrà essere attuato e recepito nel diritto nazionale, con la designazione delle autorità competenti, entro il 2016. Anche se non gli Stati membri non sono obbligati a farlo, anche loro sembrano pensare che un approccio trans-nazionale coerente rende più senso. L´ampia collaborazione tra tutti i 7 Stati rivieraschi nell´ambito del progetto Adriplan è un vero esempio. In ogni caso, la pianificazione dello spazio in mare è qualcosa di nuovo, sia per i membri e dei non membri della Ue, in modo da attuazione sarà una sfida per tutti. Esso comporterà la rottura dalle nostre siloes e di lavoro in tutti i settori, tra le amministrazioni nazionali e tra i vari livelli di governance. Vorrà dire che il programma europeo di cooperazione per l´Adriatico-ionica dovrà sostenere il rafforzamento delle capacità nei paesi terzi e promuovere la cooperazione e la condivisione dei dati tra le amministrazioni locali e nazionali del bacino. Per fortuna, tutte queste attività producono posti di lavoro e possono essere finanziati attraverso una pletora di fondi e programmi: il programma di cooperazione europea transnazionale per la regione adriatico-ionica marittime europee e del Fondo per la pesca, i fondi regionali, il 7 ° programma quadro e Orizzonte 2020, più un paio di più. In altre parole, i soldi ci sono. La volontà politica. Il momento non poteva essere più favorevole per voi di prendere il toro per le corna e iniziare ad attuare il piano d´azione immediatamente. Se vogliamo incanalare i fondi verso chiare e ben definite, risultati concreti, ovviamente questo deve essere fatto a livello macro-regionale bacini marini e. E ´solo attraverso una vera e propria partnership tra i governi, le imprese e le comunità locali, che siamo in grado di trasformare gli strumenti e le risorse a nostra disposizione in vantaggi economici concreti per la popolazione locale. E attraverso l´economia si assisterà altri significativi sviluppi geo-politici che hanno a che fare con una minore frammentazione, più integrazione e più capacità della società civile - tutti gli elementi rilevanti per un suono approccio mediterraneo pure. Questa strategia è il vero e proprio laboratorio in cui è fatto il futuro del bacino. Si potrebbe facilmente diventare un modello per gli altri e so per certo che il mondo sta guardando. Così come so che questa strategia e il presente piano d´azione, se si va dalle parole ai fatti, farà una molto più vivace regione economica e sostenibile-adriatico-ionico Regione.  
   
   
UE: I CONSUMATORI AL CENTRO DELLE POLITICHE DI SERVIZI FINANZIARI  
 
Bruxelles, 19 novembre 2014 – Di seguito l’intervento Jonathan Hill - Commissario per la stabilità finanziaria, servizi finanziari e dei mercati dei capitali dell´Unione, al Comitato economico e sociale, di fronte alle sfide emergenti nel campo della finanza retail e la politica dei consumatori: “ Bene signore e signori mattina. E ´bello essere qui. Un ringraziamento speciale a Siecker per aver ospitato l´evento di oggi presso il Comitato economico e sociale. Non vedo l´ora di lavorare con voi ed i vostri colleghi della commissione negli anni a venire. Sono molto contento che abbiamo qui una grande varietà di persone con una reale comprensione della finanza retail e la politica dei consumatori, quali, dai regolatori nazionali ed europei, da gruppi di consumatori e dalle imprese. Ero molto entusiasta di unirmi a voi oggi per dire qualche parola su un argomento che vedo come una priorità del mio mandato: come fare in modo che i mercati finanziari portare reali benefici al grande pubblico. Le recenti riforme Negli ultimi anni, la Commissione ha dovuto concentrarsi sul sistema finanziario; sul finire out contribuente bail, sulla revisione vigilanza finanziaria per ridurre il rischio. Sul retro della crisi finanziaria, la priorità era quella di affrontare il quadro generale, questioni sistemiche - ed è giusto così. Ma ora, con quel grande ondata di crisi interventi normativi dietro di noi, e come la nuova Commissione si mette al lavoro, penso che sia un buon momento per girare la rotonda telescopio e guardare i servizi finanziari non dall´alto verso il basso, ma dal bottom-up. Per poter fare, in altre parole, che cosa possiamo fare per consentire a più persone di godere di servizi di migliore qualità a prezzi più bassi? Questa non è solo una questione economica, ma politica. Se siamo in grado di abbassare i prezzi per l´apertura di un mercato unico, siamo in grado di aiutare le persone con il costo della vita, rendendo i loro soldi andare oltre. E offrendo vantaggi pratici, siamo in grado di ricordare alla gente come l´Ue può aiutarli. La Commissione europea non è, ovviamente, partendo da un foglio di carta bianco. Ha inasprito la tutela dei consumatori in molti settori, che vanno dal miglioramento del sistema di garanzia dei depositi per una maggiore tutela degli investitori ai sensi della Mifid. Ha introdotto semplice documentazione, analoga che sarà data ai clienti al momento dell´accensione di un mutuo o l´acquisto di un prodotto di investimento. E ha dato i milioni di individui non-sopraelevata in Europa il diritto di accedere al sistema finanziario attraverso un conto di pagamento di base. Questi sono stati cambiamenti significativi. E molti di loro sono stati completati solo di recente. L´attuazione di tali norme recentemente concordate è il passo successivo e voglio lavorare a stretto contatto con gli Stati membri e con le autorità di vigilanza di incoraggiare la buona applicazione delle nuove regole. Ma ora voglio di guardare a nuove sfide. Liberare il potenziale del mercato unico Una delle prime conversazioni che ho avuto quando sono arrivato a Bruxelles era con qualcuno lamentarsi per il costo di assicurazione e la differenza tra i livelli di prezzo e di servizio nei diversi mercati. Questo mi ha fatto pensare. Alcuni semplici figure - dopo un po ´googling veloce - illustrano il punto. Nel Regno Unito, per lo stesso livello di copertura, è possibile ottenere un preventivo per l´assicurazione di viaggio al prezzo di € 55, che in Francia costa 120 €. Una polizza di assicurazione auto che costa 700 € in Polonia vi costerà, stessa auto, stessa politica, € 1300 in Belgio. Questi dati suggeriscono che sicuramente non abbiamo un mercato unico pienamente funzionante che funzioni correttamente nell´interesse dei consumatori. Nel frattempo, i servizi finanziari sono regolarmente nella parte inferiore dell´elenco di soddisfazione del cliente nella Ue Consumer Markets Scoreboard e mediatori finanziari nazionali stanno vedendo il loro carico di lavoro cresce ogni anno come denunce in rotolo. Ogni giorno, il mio dipartimento riceve lettere da persone la cui assicurazione sanitaria non ha seguito il loro trasferimento in un nuovo paese; da persone la cui storia di credito è improvvisamente vuoto quando si spostano attraverso le frontiere in modo che non possono ottenere una carta di credito o un mutuo; da persone che vivono nei pressi di un confine che trovano più conveniente assicurazione auto nella porta accanto paese, ma che non sono in grado di trarre vantaggio da esso. Ruolo dell´Unione europea Naturalmente, non tutti i mercati sono uguali, ma è sicuramente istruttivo guardare in altri settori per vedere se ci sono lezioni che possiamo imparare. Pensate di telecomunicazioni, dove la liberalizzazione ha portato enormi vantaggi, sia per "domestica" e per i clienti "transfrontalieri" e le imprese. E pensare al settore aereo a basso costo, che ha seguito l´apertura dei cieli europei nel 1992. La gente diceva che non poteva essere fatto. Che i consumatori vogliono sempre la certezza della loro compagnia di bandiera. Che gli operatori dovevano essere regolato per richiedere di prenotare attraverso un agente di viaggio, gli diamo un numero posto in anticipo, garantire la connessione di volo in avanti e vi darò un pasto completo. Ma grazie a una legislazione europea che ha aperto il mercato unico, pionieri come Ryanair e Easyjet hanno dimostrato i dubbiosi sbagliato. Essi fissano i propri termini per i prezzi, i servizi e gli aeroporti che volano verso, nel rispetto dei severi requisiti di sicurezza che le autorità di vigilanza impongono aviazione. E i clienti hanno votato con i piedi. Essi possono lamentarsi per la mancanza di servizi o le restrizioni sul bagaglio, ma scegliere di pagare di meno e di accettare i lati negativi. Sempre più persone ora volare con Ryanair che con qualsiasi altra compagnia aerea in Europa. L´apertura del mercato unico per il trasporto aereo ha avuto un impatto drammatico, anche fino al livello più locale. Quindi per me, la domanda di partenza è: possiamo applicare queste lezioni nel settore dei servizi finanziari? E se sì, come? principi Voglio delineare il tipo di approccio che intendono adottare, nonché i principi che portare al lavoro. Il primo è una forte convinzione in concorrenza. La concorrenza offre ai consumatori la scelta. Porta pressione al ribasso esercitate su prezzi e la pressione al rialzo sui livelli di servizio. Rende più facile per i nuovi operatori di entrare nel mercato offrendo nuovi servizi e nuovi modi di fare le cose. Costringe stabilito giocatori mai a prendere i loro clienti per scontato. Il secondo è una credenza nelle virtù della trasparenza. I consumatori devono essere in grado di capire cosa stanno comprando, e perché essi vengono venduti un particolare servizio: è perché è il servizio giusto per loro? O perché si tratta di un prodotto che guadagna il più grande commissione? La disponibilità di informazioni per i consumatori è cruciale: la trasparenza è il fondamento della tutela dei consumatori. Se i consumatori non dispongono di informazioni, e le informazioni presentate in modo comprensibile che può essere paragonato ad altri prodotti, che non possono né correttamente scegliere quello che funziona meglio per loro, né tenere fornitori di servizi sul conto. Poiché la conoscenza è potere, la trasparenza è essenziale per un giusto equilibrio di potere tra produttore e consumatore. Il regolamento Priips recentemente adottato è un buon esempio: il cosiddetto ´Key Information Document´ offrirà agli investitori al dettaglio informazioni sui prodotti di investimento in modo standardizzato sulle caratteristiche principali del prodotto, così come i rischi ei costi associati con l´investimento in tale prodotto in modo da straight-forward e comparabili il più possibile. Lo sviluppo di nuove tecnologie e siti web di confronto è anche uno strumento molto potente, permettendo ai clienti di trovare da soli quali prodotti sono in offerta e che offrono le migliori offerte per loro. Questi siti sono esplosi in popolarità e sono ora una grande forza per la concorrenza e la scelta dei consumatori nel mercato. In terzo luogo, il mio approccio alle norme di comportamento e la sua relazione alla regolamentazione. La litania dei recenti scandali è profondamente deprimente. La promozione di Ninja - senza reddito, senza lavoro, senza risorse - prestiti, il mis-selling di assicurazione di protezione di reddito, lo scandalo trading in valuta estera che è stata la notizia nei giorni scorsi - che tutti ci dicono che c´è qualcosa di sbagliato in la cultura di queste organizzazioni. Mettere tale diritto non è semplicemente una questione di mettere in atto sempre più regole. Non si tratta di ticchettio più scatole, ma di assumersi la responsabilità di gestione e di ricordare ci sono per servire i clienti, non il contrario. Non voglio che per le imprese micro-gestire, ma voglio i manager ad assumersi la responsabilità. Sono felice per loro di beneficiare quando le cose vanno bene, ma penso che dovrebbe prendere la colpa quando le cose vanno male il loro orologio. Le persone che hanno de-frode ai loro clienti di giocherellare tassi di cambio sono altrettanto colpevoli come qualcuno che ruba un portafoglio o hack di un conto bancario. Io sono a favore di forti sanzioni in entrambi i casi. Consumatori di telefonia mobile A fare da sfondo a tutto questo è una nuova fase di sviluppo tecnologico che sta cambiando il modo in cui il funzionamento dei mercati. Sempre più prodotti e servizi vengono acquistati e venduti on-line, e la crescita nei dispositivi mobili sta accelerando questa tendenza. Non dobbiamo sottovalutare come il consumo on-line sta trasformando il mercato dei servizi finanziari al dettaglio. Prendere l´online banking: le persone che prendono l´online banking sono suscettibili di rimanere su di essa, in modo che il modello di banca on-line che vediamo emergere nei paesi con l´utilizzo di Internet più alto del mondo - nei Paesi Bassi, Svezia, Finlandia e Danimarca - rappresentano non solo il futuro pratica europea di servizi bancari al dettaglio, ma il futuro pratica globale. I clienti saranno sempre giudicare le banche sul loro servizio di consegna digitale. Digitale e mezzi di pagamento elettronici stanno sviluppando rapidamente. Lo stesso vale per i sistemi e crowdfunding peer-to-peer di pagamento. Queste nuove tendenze potrebbero essere molto utile per i consumatori in quanto sono a basso costo e facile da usare, ma la gente ha bisogno di essere in grado di capire quali sono i servizi sono che stanno usando e quali sono i rischi potrebbero essere. Lo stesso vale per le valute virtuali. Tali valute, come Bitcoin, hanno visto una crescita spettacolare negli ultimi due anni. Ma le valute virtuali non sono privi di rischi. Quindi abbiamo bisogno di guardare la sicurezza e l´adeguatezza di tali valute virtuali. Più in generale, nell´ambito dei servizi finanziari elettronici, abbiamo bisogno di trovare il giusto equilibrio tra la guardia contro le frodi, hacker e il riciclaggio di denaro e il mantenimento di facilità di utilizzo per i clienti. La sicurezza è di primaria importanza; si tratta di un elemento essenziale di qualsiasi politica dei servizi finanziari, ma deve accompagnare, non impedire l´innovazione e lo sviluppo. Come posso affrontare il compito? Signore e signori, non posso riuscire a miei obiettivi - abbattere le barriere alla concorrenza e la scelta dei consumatori, facendo in modo che i mercati funzionano per i consumatori - se l´elaborazione delle politiche avviene all´interno di una stanza chiusa a chiave, solo unbarred per presentare fiat del regolatore verso l´Europa. Buona regolamento prevede un´ampia consultazione, attingendo comprensione profonda e dettagliata del mercato, e un dibattito aperto in cui le idee siano adeguatamente testati. Abbiamo alcuni problemi spinosi da risolvere se vogliamo avere successo in apertura dei mercati al dettaglio. Ci sono alcuni problemi che sono giustamente il prodotto di condizioni di mercato locali, ma dobbiamo setacciare il grano dal loglio - dobbiamo distinguere quelle caratteristiche necessariamente locali di memoria speciale che favorisce gli operatori storici a costo di nuovi operatori e dei consumatori. Quindi voglio e ho bisogno di incontrare persone provenienti da diversi Stati membri, da diverse parti del settore finanziario, da diverse autorità di vigilanza e, naturalmente, da diversi tipi di utenti dei servizi finanziari. Io non sono interessato a una discussione unilaterale. Voglio sentire da chi produce i servizi, in particolare dalle piccole imprese, e voglio anche sentire da gruppi di consumatori, come Beuc, Finance Watch, Better Finanza per tutti, e il Fsug. Hanno un ruolo fondamentale, perché l´interazione incessante tra produttore e consumatore che è alla base di qualsiasi mercato, non da un lato dovrebbe avere il monopolio di competenza. Come si discuterete oggi, c´è ancora un sacco di lavoro da fare. Per ottenere ciò che non è stato realizzato: un vero e proprio mercato unico per tutti i servizi finanziari. Così abbiamo alcune domande importanti da porre a noi stessi: Cosa possiamo fare per aumentare la trasparenza e ridurre la complessità, per cui i consumatori in grado di capire che cosa stanno comprando e possono confrontare i costi? Cosa possiamo fare per ampliare la scelta, la concorrenza e l´innovazione? Cosa possiamo fare per allineare gli incentivi commerciali con gli interessi dei consumatori? Come si può realizzare una cultura di vera osservanza, piuttosto che il semplice rispetto - cioè, lo spirito, non la lettera, della regolamentazione? Se l´evento di oggi ci aiuta a iniziare a trovare le risposte a queste domande sarà stato molto prezioso. Quindi vi preghiamo di darci idee per i passi concreti per contribuire a creare quel vero mercato finanziario unico. Le nostre regole dovrebbero consentire un mercato per lo sviluppo che offre ciò che i consumatori vogliono davvero - l´accesso ai migliori prodotti e servizi sul mercato per le loro esigenze specifiche; prodotti chiari e comprensibili; facilità d´uso attraverso dispositivi digitali; e le soluzioni quando le cose vanno male. Ricordiamo come questo si inserisce nel quadro più ampio in Europa. Il presidente Juncker ha parlato della Ue essere nel salone ultima chance. A mio avviso, l´Unione europea deve affrontare due grandi sfide: la democrazia e lo sviluppo economico. La legittimità dell´Ue dipende dalla fornitura continua di benefici tangibili per il pubblico. Servizi finanziari al dettaglio e la politica dei consumatori è, credo, una zona dove si può fare esattamente questo. La priorità di questa Commissione è la crescita e l´occupazione, consegnato da essere grande per le grandi e piccole cose sulle piccole cose. Questo sarà il mio approccio in questo settore della politica come altrove. Se per scelta, la concorrenza, la trasparenza e gli standard elevati possiamo aiutare il settore dei servizi di vendita al dettaglio svilupparsi come una parte crescente dell´economia che costa meno e consumatori alla base più ampia stabilità economica contribuiremo ad una più ampia successo dell´Europa. Non vedo l´ora di imparare le vostre opinioni e argomenti e spero che il vostro dibattito oggi sarà vigorosa e produttiva - e aiutarci a mettere i consumatori europei al centro della scena.  
   
   
UE SI È IMPEGNATA A DARE PROSPETTIVA EUROPEA DELLA SERBIA  
 
Bruxelles, 19 Novembre 2014 - Johannes Hahn, Commissario europeo per la politica europea di vicinato e allargamento negoziati si è riunito ieri a Bruxelles con Ivica Dacic il Primo Vice Primo Ministro e Ministro degli affari esteri. A seguito della riunione, ha detto ai media: ´E´ un grande piacere di aver incontrato con il Primo Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri Dacic oggi e non vedo l´ora di continuare le nostre discussioni durante la mia prossima visita ufficiale in Serbia il Giovedi. Ho congratulato con il Dpm sulla professionalità e l´alto livello di impegno della Serbia per tutto il processo di negoziazione e ha riconosciuto i progressi sostanziali Serbia ha fatto nel recente passato nel suo cammino verso l´adesione all´Ue. Il vice primo ministro e io abbiamo discusso dei negoziati di adesione. Ho espresso che la Serbia può contare sul pieno sostegno della Commissione a proseguire nel processo con lo stesso successo che hanno avuto finora. Ho rassicurato il vice primo ministro Dacic circa la fermezza dell´impegno dell´Ue per la prospettiva europea della Serbia. La mia prossima visita in Serbia questa settimana, all´inizio del mio mandato, è un segno che i negoziati per l´allargamento hanno la stessa priorità di prima. Tuttavia, molto lavoro resta ancora da fare e vorrei sottolineare che la Serbia deve continuare a fornire le sue priorità di riforma in maniera sostenuta, come il ritmo dei negoziati dipenderà dai progressi in settori chiave, nonché sul processo di normalizzazione con il Kosovo. Vorrei elogiare i progressi compiuti in relazione alla normalizzazione delle relazioni con il Kosovo. E ´grazie a questo progresso che entrambe le parti sono ora in corso le più verso l´adesione all´Ue. Sono fiducioso che Belgrado e Pristina farà in modo che questo progresso continua. Abbiamo anche discusso di politica estera, in un momento in cui serbo è impegnato in un´intensa attività diplomatica. Ho accolto con favore la posizione inequivocabile del Primo Ministro Vučić sul percorso della Serbia nell´Ue durante la visita di Putin Pr. Ho sottolineato che, secondo il suo quadro negoziale, la Serbia dovrebbe progressivamente allineare le sue posizioni di politica estera a quelli dell´Ue. Ho lodato la leadership e la responsabilità nella cooperazione regionale della Serbia. La detenzione di Wb6 conferenza regionale sulla governance economica e la visita di albanese Pm Rama a Belgrado la scorsa settimana, mettono in evidenza la volontà della Serbia di posizionarsi come leader nella regione. Per quanto riguarda il programma di riforma, accolgo con favore la priorità data alle riforme economiche e mi congratulo con l´impegno assunto in occasione della conferenza Wb6 a Belgrado per migliorare la governance economica, una delle priorità fondamentali della Commissione, unitamente a riforme strutturali e le misure fiscali. Vorrei concludere osservando che l´Unione europea attribuisce grande importanza al progresso della Serbia sulla sua strada verso l´Ue, che porta un messaggio forte per l´intera regione dei Balcani occidentali ´.  
   
   
UE-GEORGIA FIRMANO UN ACCORDO DI FINANZIAMENTO A SOSTEGNO DELLO SVILUPPO REGIONALE  
 
Bruxelles, 19 Novembre 2014 - Johannes Hahn, commissario per la politica europea di vicinato e negoziati per l´allargamento e Irakli Garibashvili il Primo Ministro della Georgia si sono incontrati a Bruxelles e hanno firmato un accordo di finanziamento lancio di un nuovo programma a sostegno dello sviluppo regionale in Georgia. A seguito della riunione il Commissario Hahn ha detto: ´Sono particolarmente felice di firmare l´accordo di finanziamento del programma´ di sostegno allo sviluppo regionale - Fase Ii ´. Come sapete, la politica regionale è un settore cruciale per l´Unione europea. Questa politica ha portato risultati tangibili in settori quali le reti di trasporto e di infrastrutture, creazione di occupazione, l´innovazione e la riduzione delle disparità tra le regioni. La politica di coesione ha svolto un ruolo chiave nella trasformazione degli Stati membri dell´Ue che hanno aderito nel 2004. Questa storia di successo è qualcosa che l´Unione europea è felice di condividere con i suoi vicini. Nel quadro del partenariato orientale, incoraggiamo il dialogo politico e la cooperazione in materia di sviluppo regionale. Si tratta di condividere la nostra esperienza e gli elementi chiave della politica di coesione dell´Ue, adattandolo alla situazione in Georgia. Questo programma 30.000.000 € firmiamo oggi si baserà sui risultati conseguiti attraverso una prima fase del programma di sviluppo regionale attuato tra il 2011 e il 2013. Questa cooperazione a lungo termine dimostra la crescente maturità del processo di definizione delle politiche in Georgia, che consente l´Ue per fornire più sostegno approfondito su basi impostate in precedenza. La prima fase della nostra cooperazione ha gettato le basi per il Piano di Sviluppo Regionale del governo georgiano 2015-2017, che è stato adottato all´inizio di quest´anno, e che costituisce l´ultimo tassello di una serie di misure integrate a partire a livello comunale. Questa seconda fase si concentrerà su come aiutare il piano di governo migliore e gestire fondi pubblici utilizzati a livello regionale in un insieme ampio di settori, tra cui infrastrutture, il sostegno alle piccole e medie imprese, il turismo, lo sviluppo rurale e la formazione professionale. Il programma sosterrà inoltre il rafforzamento delle risorse umane e delle statistiche nelle aree di sviluppo regionale. Nel medio termine, il programma promuoverà migliori collegamenti tra le strategie regionali e gli investimenti - sia esso pubblico o privato - ´nelle regioni della Georgia.  
   
   
FATTURE NON PAGATE: COLLOQUI DI BILANCIO DELL´UE  
 
Bruxelles, 19 novembre 2014 - Il Parlamento europeo vuole ridurre la crescente pila di fatture non pagate, La Commissione presenterà ora un nuovo progetto di bilancio. "Dobbiamo avere una risposta concreta al problema insopportabile delle fatture non pagate si accumulano sulle scrivanie della Commissione. Questo mette a rischio la credibilità delle autorità dell´Ue e alimenta gli argomenti di eurofobi ", ha detto il leader della delegazione parlamentare Jean Arthuis (Alde, Fr). Pagamenti, ancora una volta - "Come credibile può essere un´Unione europea che indica agli Stati membri di controllare la loro spesa pubblica e ancora mette imprenditori, ricercatori e studenti Erasmus in difficoltà per non aver rispettato i suoi impegni?» Chiese il signor Arthuis. Nel corso dei negoziati, che continuarono fino alla scadenza di mezzanotte, il Parlamento non poteva accettare la posizione del Consiglio, che dimezzare la somma la Commissione ha chiesto di pagare le bollette più urgenti, al fine di fermare la valanga di fatture non pagate. La Commissione ha più volte detto che il 4700000000 € richiesto nel maggio è stato il minimo indispensabile a tal fine necessario. Manna entrate devono pagare il debito - Il Parlamento vuole utilizzare le entrate impreviste eccezionali a € 5 miliardi dalle ammende per risolvere alcune delle bollette più urgenti. Tuttavia, gli Stati membri hanno detto che preferirebbe incanalare il reddito extra nelle loro bilanci nazionali. Risorse flessibili - Il Parlamento vuole anche assicurarsi € 11 miliardi di fondi per gli aiuti per far fronte alle calamità naturali, licenziamenti di massa e crisi umanitarie in 2014-2020, oltre a - e non incluso in, come il Consiglio desidera - i corrispettivi pattuiti in sette anni dell´Unione europea budget. Il Parlamento vuole vedere una tabella di marcia elaborata con un calendario preciso per ridurre la montagna di fatture non pagate. Tardo Posizione del Consiglio - "I colloqui di conciliazione che è iniziato tre settimane fa sono affetti da emiplegia, in modo che la metà del corpo di bilancio non ha funzionato", ha detto Arthuis. Il Parlamento ha ricevuto la posizione negoziale del Consiglio sul l´ultimo giorno di un periodo di tre settimane, che avrebbe dovuto servire a conciliare le posizioni divergenti per arrivare a un bilancio praticabile per l´Unione. Il prossimo passo - In assenza di un accordo di chiudere la procedura di conciliazione di bilancio, la Commissione europea dovrà presentare un nuovo progetto di bilancio, il rilancio della procedura di bilancio. Se non c´è accordo sul bilancio 2015 entro il 1o gennaio 2015, l´Unione avrà eseguito su "dodicesimi provvisori", cioè un dodicesimo dell´importo 2014 per ogni mese.  
   
   
MACROREGIONE ADRIATICO IONICA, IERI IL VIA UFFICIALE CON L’EVENTO DI LANCIO A BRUXELLES.  
 
Bruxelles, 19 novembre 2014 - “Su capacità progettuale, governance e finanziamenti ci giochiamo il successo della Macroregione adriatico ionica”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, questa mattina a Bruxelles nell’intervento che ha concluso la sessione istituzionale della Conferenza di lancio della strategia macroregionale adriatico ionica (Eusair). Organizzata dalla Presidenza italiana in cooperazione con la Commissione europea, l’Iniziativa adriatico ionica e la Regione Marche, alla Conferenza hanno partecipato il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni e i ministri degli Esteri degli altri sette Paesi Eusair, i Commissari europei alla Politica regionale Corina Cretu e agli Affari marittimi Karmenu Vella, i componenti del Parlamento europeo e del Comitato economico e sociale, il segretario dell’Iniziativa Adriatico Ionica Fabio Pigliapoco. Folta la delegazione marchigiana di rappresentanti delle Istituzioni, delle categorie sociali ed economiche, dell’Università, i rappresentanti dei forum Adriatico Ionici, delle comunità locali, delle imprese e della società civile. “La partecipazione così numerosa a questo evento – ha detto Spacca – dimostra la grande attenzione dei territori e delle comunità dell’area per l’Eusair. Oggi proviamo tutti una forte emozione perché la Conferenza di lancio celebra definitivamente l’adozione di una strategia che abbiamo cresciuto con impegno e passione. Particolarmente significativo che il lancio della Macroregione adriatico ionica, la prima che coinvolge il nostro Paese, avvenga durante il semestre italiano di presidenza della Ue di cui rappresenta uno dei momenti di maggior rilievo. Con la Macroregione siamo in presenza della prima linea di programmazione europea che guarda in maniera strutturale al sud del continente e in particolare al fianco sud-orientale, il più debole. E’ per questo fondamentale che la strategia prenda rapidamente sostanza per rafforzare la coesione della Ue”. Spacca ha sottolineato come l’evento di oggi segni un salto di paradigma: dalla teoria si passa ora all’azione, dal dire al fare. “Un passaggio – ha detto – che deve rinnovare in noi tutti l’impegno per la costruzione dei progetti per ciascuno dei quattro pilastri di cui si compone il Piano d’azione. Ora inizia la fase di implementazione del Piano sul cui avanzamento entro il 2016 si dovrà relazionare alla Commissione Europea. Ancora una volta occorrerà il contributo di tutti, dalle città alle Università, dalle Camere di Commercio agli enti locali, dalle Regioni agli Stati”. Due le priorità, accanto ai progetti, su cui concentrarsi a partire da oggi: i finanziamenti e la governance. Sui primi, Spacca ha ricordato l’intensa attività condotta in ognuno degli otto Paesi della Macroregione per assicurare che l’Eusair sia integrata nella nuova generazione di documenti di pianificazione e programmazione 2014-2020-Accordi di partenariato, fondi strutturali, programmi operativi e programmi Ipa. Altre fonti di finanziamento disponibili sono il Quadro di investimento per i Balcani Occidentali (Western Balkans Investment Fund), la Banca Europea per gli Investimenti e le altre istituzioni finanziarie internazionali che possano attirare con un ‘effetto leva’ anche gli investimenti dei privati. “Il grande tema, però – ha detto – è l’accesso, per implementare la Strategia, al Piano Juncker, ai 300 miliardi di euro per la crescita e lo sviluppo dell’Europa annunciato dal presidente della Commissione europea. E’ fondamentale assumere oggi l’impegno da parte degli Stati e delle altre istituzioni coinvolte per sensibilizzare il presidente Juncker su questo”. Altro focus necessario, la governance che “richiede – ha detto Spacca - una leadership politica non solo forte ma anche appassionata. Leadership che viene affidata ad un Consiglio direttivo con la partecipazione di coordinatori nazionali, coordinatori dei pilastri, servizi della Commissione europea, l’Iniziativa adriatico ionica, il gruppo adriatico ionico del Comitato delle Regioni, il Comitato economico sociale europeo. Credo personalmente che sia necessaria una più forte condensazione, un coordinamento ispirato al principio di una chiara responsabilità in grado di misurare le azioni contenute nel Piano. La leadership politica potrà favorire anche una dimensione operativa chiara ed un’efficiente organizzazione affidata a Gruppi direttivi tematici (Thematic Steering Groups) composti da ministeri competenti per ogni pilastro, rappresentanti regionali ed altri attori chiave. Ritengo sia opportuno che gli Stati che hanno guidato la consultazione degli stakeholder per i 4 rispettivi pilastri proseguano un ruolo attivo nell’ambito dei gruppi tematici, realizzando un’architettura di governance già tracciata nella fase di consultazione”. Spacca ha infine ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al successo di questo progetto che ha il merito di aver avvicinato i cittadini alle istituzioni europee. “Oggi – ha concluso – non è solo una giornata emozionante. E’ un momento di grande orgoglio che nasce dalla consapevolezza che tutti insieme abbiamo realizzato un grande progetto che darà più energia e forza all’Europa. L’augurio è che la Macroregione abbia successo. Perché sarà il successo dei nostri territori e della nostra gente”.  
   
   
FVG A BRUXELLES PER STRATEGIA UE REGIONE ADRIATICO-IONICA  
 
Bruxelles, 19 novembre 2014 - Alla presenza del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, e di altrettanti delegati degli esteri di sette Paesi europei, il presidente del Consiglio del Friuli Venezia Giulia Franco Iacop ha preso parte a Bruxelles alla conferenza che celebra l´adozione a titolo definitivo della Strategia macroregionale adriatico-ionica, una cornice di politiche fortemente orientate allo sviluppo e alla crescita di un´area che comprende quattro Stati membri (Italia, Slovenia, Croazia e Grecia) e quattro Stati a vario titolo in un percorso di avvicinamento all´Ue (Serbia, Bosnia-erzegovina, Montenegro e Albania). Nell´ambito di questa Strategia, il Friuli Venezia Giulia (interessato anche alla Strategia Ue per la Regione Alpina) è coordinatore per le Regioni italiane impegnate nel cosiddetto Pilastro 2, relativo ai trasporti e all´energia. Grazie al coinvolgimento di tali territori orientali, si tratta della prima Strategia che assume un significato peculiare in termini di integrazione e rafforzamento della coesione in un´area vasta. Come affermato dal ministro Gentiloni, tale obiettivo rappresenta un elemento di stabilizzazione dell´area, ma anche di supporto alla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva alla quale sta lavorando l´Europa dal 2010, oltre a costituire un valore aggiunto in termini economici prima ancora che geopolitici. La Strategia viene condivisa da Stati, supportata dalla Commissione europea, ma va sottolineato che nasce dal basso: università, camere di commercio, enti locali e regionali hanno iniziato a lavorare su tale idea dai primi anni 2000 con la costituzione dell´Euroregione Adriatica, progetto che negli anni ha avvicinato i cittadini all´Ue. La governance multilivello è dunque lo snodo cruciale. Il Comitato delle Regioni, che vede anche la presenza del presidente Iacop, è stato un costante punto di riferimento per l´evoluzione di questo processo. In questo alveo si sono formate le alleanze con le altre Strategie, che sono già in fase avanzata e che si stanno formando. Lanciata la Strategia, è necessario ora passare alla implementazione del relativo Piano d´azione e richiamare a raccolta tutti i portatori di interesse a livello nazionale e locale affinché costruiscano materialmente i progetti. Le questioni sul tavolo sono quindi quelle legate alla capacità progettuale degli stakeholder, alla governance della Strategia stessa, che deve puntare su una forte leadership politica, e al reperimento dei finanziamenti nell´ampio ventaglio dei fondi strutturali e di investimento europei, ma anche delle risorse gestite direttamente dalla Commissione e di quelle presenti nel Piano del presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker. A giudizio del presidente Iacop, oggi ha avuto compimento un percorso iniziato più di un decennio fa e che diventa lo strumento istituzionale per costruire politiche di sviluppo e crescita dei territori attorno ai quattro ambiti individuati dagli stati: la dimensione marittima e marina, la connessione della regione in termini di infrastrutture, trasporti e reti energetiche, la tutela dell´ambiente e della biodiversità e il turismo sostenibile. Definita la cornice politico-istituzionale, si tratta ora - è la sottolineatura di Iacop - di passare alla fase della governance concreta, che dovrà tenere in considerazione il forte legame tra i territori e favorire la partecipazione dal basso in una logica, come detto, di governance multilivello. In tale processo il Friuli Venezia Giulia riveste una posizione di centralità, in quanto protagonista sin dalle prime fasi, dalle forme di cooperazione rafforzata tra regioni all´istituzione dell´Euroregione Adriatica, e ora coordinatore delle Regioni italiane nell´ambito del pilastro concernente la connettività. La regione, per la sua collocazione geografica, situata com´è tra sponda occidentale e orientale dell´Adriatico e lungo la traiettoria dei traffici nord-sud, può diventare il perno del sistema di connettività dell´intera area. L´auspicio - per il presidente del Consiglio regionale del Fvg - è che la Strategia adriatico-ionica dialoghi proficuamente con le altre Strategie più evolute (Baltica e Danubiana) e contribuisca allo sviluppo della costituenda Strategia Alpina (che sarà discussa a Milano l´1 dicembre), confrontandosi nel contempo con la dimensione montana, terminale delle politiche del mare. La Strategia vuole dare nuova energia e forza all´Europa e il suo successo sarà il successo dei nostri territori e della nostra gente - ha concluso Iacop.  
   
   
UE: SERRACCHIANI, FVG COORDINA STRATEGIE REGIONE ADRIATICO-IONICA INCONTRO ALLA FARNESINA CON SOTTOSEGRETARIO ESTERI, DELLA VEDOVA  
 
Trieste, 19 novembre 2014 - La presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha incontrato il 17 novembre a Roma, negli uffici della Farnesina, il Sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova. Al centro del colloquio, la Strategia dell´Unione europea per la Regione Adriatico-ionica, il cui lancio avvenuto ieri a Bruxelles da parte del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e nel cui ambito il Friuli Venezia Giulia è coordinatore per le Regioni italiane del Pilastro 2 relativo ai trasporti e all´energia. È stata inoltre discussa la Strategia Ue per la Regione Alpina, che sarà esaminata a Milano il 1 dicembre prossimo. "Per un insieme di ragioni geografiche, storiche, economiche e culturali - ha commentato Della Vedova - il Friuli Venezia Giulia è un ponte strategico verso i Balcani occidentali in quanto regione con forte proiezione internazionale".  
   
   
EUROPA, IL TRENTINO SOTTOSCRIVE LA CARTA DELLA GOVERNANCE  
 
Trento, 19 novembre 2014 - La Provincia autonoma di Trento, assieme a tutti gli enti locali trentini, sottoscriverà la “Carta della governance multilivello in Europa” per la diffusione anche nella nostra provincia di una coscienza e di una mentalità autenticamente europee. Attraverso la Carta, il Trentino si impegnerà a favorire tra tutti i territori d’Europa il continuo scambio di conoscenza e la condivisione di buone pratiche, oltre allo sviluppo della democrazia partecipativa. Essere cittadini europei significa quindi condividere ideali ma anche una quotidianità fatta di tanti piccoli comportanti e attività che hanno un solo obiettivo: consolidare nelle persone e nei comportamenti lo spirito europeo. La Carta della governance multilivello in Europa contiene una serie di valori comuni e individua delle modalità pratiche per assicurare una buona governance in Europa. I firmatari della Carta si impegnano ad attuare i principi e i meccanismi della governance multilivello e ad ispirare e promuovere attivamente dei progetti concreti di cooperazione. Nella seduta odierna, su iniziativa del presidente Ugo Rossi, la giunta provinciale ha approvato l´adesione alla Carta da parte delle Provincia autonoma di Trento. Adottata dal Comitato delle Regioni il 3 aprile 2014 e sostenuta dal Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d´Europa, la Carta è un manifesto politico delle città e delle regioni d´Europa, che invita tutte le autorità pubbliche ad attuare la governance multilivello nella concezione e nell´attuazione quotidiana delle politiche. Aderendo alla Carta, i firmatari esprimono l´intenzione di utilizzare la governance per promuovere un "atteggiamento europeo" nella rispettiva regione o città, cooperando con organi politici e amministrativi dal livello locale a quello politico e viceversa, oltre a promuovere la collaborazione transfrontaliera con altre regioni e città. In buona sostanza, l’obiettivo è promuovere la partecipazione dei cittadini e della società civile al processo decisionale, sviluppando così ulteriormente la democrazia partecipativa. Da tempo la Provincia agisce nel rispetto dei principi della Carta e con uno spirito europeo, mettendo in essere azioni di partenariato con il settore pubblico e quello privato, sviluppando la cooperazione territoriale e ammodernando l’amministrazione. Il Trentino ha intensificato la collaborazione transfrontaliera; offre servizi pubblici di qualità facilmente accessibili ai cittadini; sostiene la partecipazione dei cittadini e della società civile al processo decisionale. Con la firma della Carta della Governance multilivello, la Provincia autonoma di Trento aderisce ai principi europei ed entra a far parte delle rete di enti ed amministrazioni tra le più avanzate d´Europa.  
   
   
1,5 MLD PER LO SVILUPPO: VIA LIBERA DALLA GIUNTA AI PROGRAMMI TOSCANI FESR E FSE  
 
Firenze, 19 novembre 2014 – Oltre un miliardo e mezzo di risorse destinata in buona parte al sistema produttivo, alla crescita sostenibile e all´occupazione dei giovani della Toscana. E´ questo il contenuto dei due programmi operativi, sia del Fondo sociale europeo che del Fondo europeo di sviluppo regionale, per il periodo 2014 -2020, ai quali ieri la giunta ha dato il via libera. La Regione Toscana è nel gruppo di testa delle pochissime regioni italiane che, come promesso, invierà i programmi alla Commissione Ue a pochi giorni dall´approvazione dell´accordo di partenariato. "Abbiamo fatto uno sforzo – spiega l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – per attrezzarci in modo da riuscire a sfruttare al meglio questa che costituisce, per la Toscana, la principale opportunità e la più forte leva di sviluppo di qui ai prossimi anni. Parliamo di risorse per 792 milioni di euro per quanto riguarda il Por Fesr e di 732 milioni per il Por Fse, in tutto oltre 1 miliardo e mezzo in sette anni. E´ questo il motivo che ci ha spinto, unica regione italiana, ad anticipare con 82 milioni di nostre risorse l´arrivo effettivo dei fondi, cosa che ci ha permesso di mettere subito in cantiere interventi su ricerca, sviluppo e altro, che puntano ad aiutare le imprese a investire sulla propria competitività. Oltre alle risorse per le imprese, l´anticipazione ha permesso di attivare, oltre alla gestione e al funzionamento di servizi per il lavoro, interventi innovativi, come quello per il coworking, il rifinanziamento di incentivi per soggetti svantaggiati, il rafforzamento percorsi universitari in collegamento con il mondo del lavoro, con il bando, di prossima pubblicazione, per tirocini curricolari. La Toscana ha fatto precise scelte di campo, orientando interventi e risorse nei settori individuati come trainanti dello sviluppo, sia con il Fesr che con il Fse". Fesr - "Con il Fesr abbiamo deciso di concentrarci sulla crescita e l´innovazione del sistema produttivo – spiega l´assessore –, ma anche su fattori essenziali per la crescita di una regione, come, all´interno dell´asse urbano, la scelta di puntare al recupero e alla riqualificazione di sedi per nuove attività economiche legate al sociale e ai giovani. E poi l´attrazione museale, vedendo in ciò un sostegno al commercio e al turismo. Lo abbiamo insomma pensato come un elemento fondamentale per lo sviluppo della Toscana". Il Por compie una scelta di forte concentrazione delle risorse: il 72%, delle risorse, circa 563 mln di euro, a sostegno delle imprese, di cui circa il 32% destinati agli investimenti in innovazione e trasferimento tecnologico con una previsione di finanziamento di oltre 250 milioni, per l´80 per cento verso Pmi. Il resto delle risorse si concentra sui temi della sostenibilità del territorio, in una prospettiva di sostenibilità sociale, intervenendo anche nelle aree di crisi industriale, per accompagnare i processi di rilancio produttivo coniugando ambiente e sviluppo (196 milioni). Gli interventi a favore del sistema produttivo si concentrano in gran parte su specifici fattori della competitività: innovazione, investimenti produttivi, aiuti all´internazionalizzazione, risparmio energetico ed efficienza energetica. Forte è anche l´attenzione data all´asse urbano: circa 50 mln di euro, più altri 29 per interventi per l´attrazione museale. C´è quindi il sostegno alla cultura e al turismo, ma sono presenti anche misure per la modernizzazione del parco autobus della nostra regione (oltre 35 milioni), finalizzate ad interventi di mobilità urbana sostenibile: mezzi trasporto pubblico locale in ambito urbano, bus a gas metano o elettrici, quindi non più a gasolio. Fse - Per quanto riguarda il fondo sociale europeo centrale la scelta fondamentale è destinare le risorse a favore dei giovani verso i quali si concentra il 35percento delle risorse, pari a oltre 255 milioni. Serviranno, fra l´altro, per tirocini, orientamento, percorsi di apprendistato professionalizzante, istruzione e formazione professionale (38 milioni), alternanza scuola-lavoro e servizio civile (73 milioni) e si sommeranno alle risorse per il funzionamento dei centri per l´impiego, per gli incentivi per l´occupazione, agli specifici incentivi per le donne, che sono comunque un tema trasversale ai Por. Ancora, circa il 20% dell´intero Programma, 145 milioni, è destinato ad interventi di inclusione e promozione delle pari opportunità e per la coesione sociale. Particolarmente importante, in questa fase tuttora critica, la scelta di destinare il 5%, circa 36 milioni, a interventi mirati per ricollocare e imprenditori legati alle aree di crisi o a ristrutturazioni aziendali. "I giovani sono la scelta strategica del nuovo programma – sottolinea Simoncini -, in sintonia con l´esperienza del progetto Giovanisì. Ma centrali sono anche gli interventi per il rilancio dell´occupazione a il contrasto alla disoccupazione. Il nuovo Por Fse insiste sul tema della formazione e credo sia particolarmente importante, nell´ottica di una crescita del sistema, la previsione di iniziative per la formazione e l´adattamento degli imprenditori. Una misura – conclude - che va a vantaggio dello sviluppo e soprattutto, ancora una volta, del sistema di piccole e medie imprese, alle prese con problemi di adattamento e riposizionamento competitivo rispetto alle mutate realtà dell´economia.".  
   
   
ELEZIONI REGIONALI: SONO SEI I CANDIDATI IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA, MENTRE SONO 507 GLI ASPIRANTI CONSIGLIERI. ONLINE, SUL SITO REALIZZATO IN VISTA DEL VOTO, ALCUNE STATISTICHE. DOMENICA 23 NOVEMBRE 2014, DALLE 7 ALLE 23, CHIAMATI ALLE URNE OLTRE 3,4 MILIONI DI EMILIANO ROMAGNOLI  
 
Bologna, 19 novembre 2014 – Sei candidati presidenti. E 507 candidati consiglieri, di 11 liste, in corsa per i 50 seggi dell’Assemblea legislativa: di questi 265 sono uomini (il 52,3%), 242 sono le donne (47,7%) e hanno complessivamente una età media di 45,5 anni (46,6 gli uomini e 44,3 le donne). Sono alcuni dei dati che si possono trovare sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/elezioni alla voce statistiche candidati - realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea legislativa - in vista delle elezioni regionali di domenica 23 novembre 2014, per l’elezione del presidente e il rinnovo dell’Assemblea della Regione Emilia-romagna. Online è possibile trovare le liste e i manifesti dei candidati di ciascuna Circoscrizione, i fac-simili delle schede elettorali per ogni provincia della regione, la composizione del corpo elettorale suddiviso per comuni delle nove province emiliano-romagnole, le informazioni e le circolari ministeriali relative al voto, le leggi che regolano la consultazione elettorale nonché la banca dati dei risultati delle precedenti tornate. Sul sito anche il manuale di ‘Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione’. Candidati presidenti L’età media dei 6 candidati presidenti (4 uomini e 2 donne) è di 48,3 anni. 46,7 per gli uomini, 51,5 per le donne. Tra i 6 candidati, 1 è consigliere regionale “uscente”, 1 è sindaco in carica di un comune superiore ai 15 mila abitanti, 1 è consigliere comunale in carica di un comune superiore ai 15 mila abitanti, 2 sono ex consiglieri comunali di due capoluoghi di provincia, mentre 1 non ha alcuna precedente esperienza amministrativa. Tre aspiranti presidenti (Gibertoni, Mazzanti e Quintavalla) sono anche in corsa come consiglieri. Candidati consiglieri Una ragazza modenese 18enne della lista Sel è la candidata più giovane, mentre un 20enne riminese di Fratelli d’Italia è il candidato più giovane. Due ultrasettantenni (di Rimini e Modena), rispettivamente di 72 e 71 anni, sono i candidati più anziani (l’uomo nella Circoscrizione di Bologna e la seconda, una donna, di Modena). I 507 candidati consiglieri (erano 363 nel 2010, di cui 323 nelle 9 circoscrizioni provinciali per 40 posti e gli altri 36 collegati ai quattro listini dei presidenti, oggi abolito) correranno divisi in 11 liste (erano 8 nel 2010). Le 11 liste però sono presenti solo in due Circoscrizioni (Bologna e Forlì-cesena), mentre scendono a 10 in tutte le altre Circoscrizioni, fatta eccezione per Piacenza dove gli elettori ne troveranno sulla scheda solo nove. Dei 507 candidati in corsa, 116 sono nella Circoscrizione di Bologna, 39 a Ferrara, 54 a Forlì-cesena, 76 a Modena, 49 a Parma, 36 a Piacenza, 39 a Ravenna, 60 a Reggio Emilia e 38 a Rimini. Quasi il 69% dei candidati è nato nella stessa provincia dove si candida, mentre ben il 77% è nato nel territorio emiliano-romagnolo. Oltre un quinto dei candidati è originario di un’altra regione. La media è simile in ogni provincia, tranne nella Circoscrizione di Bologna dove un candidato su tre è nato fuori regione. Sono 3 gli aspiranti consiglieri dell’Assemblea legislativa che sono candidati in due circoscrizioni, mentre dei 50 consiglieri uscenti si ricandidano in 17 (una in 2 circoscrizioni, uno è anche assessore), cui si aggiungono 2 assessori in carica. Quasi il 60% dei candidati non ha avuto nessuna esperienza amministrativa istituzionale, mentre il restante 40% l’ha svolta a vario titolo (due ex parlamentari, un ex consigliere regionale, molti consiglieri comunali e/o provinciali in carica o ex). Nutrito il gruppo (una trentina) di candidati che hanno ricoperto o ricoprono la carica di sindaco in qualche comune della Regione. Più limitata la presenza di segretari di partito. Elettori chiamati alle urne Gli emiliano-romagnoli chiamati alle urne sono oltre 3,4 milioni: esattamente (secondo la rilevazione a 15 giorni dal voto) gli elettori sono 3.460.315 di cui 1.669.892 uomini e 1.790.423 donne. Oltre 4.500 le sezioni in cui sarà possibile votare.
Regionali 23 Novembre 2014 - Elettori (Dati Emilia-romagna aggiornati al 15° giorno antecedente al voto)
Sezioni Elettori
Provincia Uomini Donne Totale
Bologna 1050 373.980 406.804 780.784
Ferrara 406 140211 153144 293355
Forlì-cesena 386 149.674 160.352 310.026
Modena 693 257.731 273.170 530.901
Parma 470 168.942 180.281 349.223
Piacenza 306 109.827 117.509 227.336
Ravenna 399 145.877 157.414 303.291
Reggio Emilia 477 193.942 203.683 397.625
Rimini 326 129.708 138.066 267.774
Totale 4.513 1.669.892 1.790.423 3.460.315
 
   
   
UMBRIA: LEGGE ANTICORRUZIONE, GRANDE PARTECIPAZIONE A SEMINARIO SU CODICE COMPORTAMENTO DIPENDENTI PUBBLICI  
 
Perugia, 19 novembre 2014 – Ha registrato una grande partecipazione da parte di rappresentanti della dirigenza medico, sanitaria, tecnica e amministrativa della Usl Umbria 1 il seminario che si è svolto, lunedì 17 novembre, alla Sala dei Notari di Perugia, organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica sulla Legge anticorruzione n.190/2012. Si sono approfondite le finalità preventive e dissuasive della legge, con particolare attenzione al codice di comportamento dei pubblici dipendenti. Introducendo i lavori, l´amministratore unico della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Alberto Naticchioni, ha richiamato le parole del presidente dell´Autorità nazionale anticorruzione ("Anac"), Raffaele Cantone: "Nella sanità ci sono tutti i germi possibili per facilitare la corruzione, molto denaro pubblico, molti appalti e altrettante stazioni appaltanti. La Scuola per questo motivo – ha detto Naticchioni - ha già avviato attività formative di tipo preventivo e sul salto culturale che la Legge anticorruzione impone". Alla giornata, moderata da Franco Cocchi, dirigente del Servizio formazione del personale e sviluppo risorse Usl 1 Umbria, hanno partecipato Giuseppe Legato, direttore generale Usl 1 Umbria; Vito Tenore, magistrato della Corte dei Conti. Il "question time" è stato animato dalla giornalista Antonella Marietti. Si sono susseguiti gli interventi sulle ragioni e le finalità della legge anticorruzione in Italia e sui provvedimenti successivi.  
   
   
BASILICATA: SI È INSEDIATO L’OSSERVATORIO PER IL RIORDINO DELLE PROVINCE  
 
Potenza, 19 novembre 2014 – L’osservatorio per il riordino delle Province, in attuazione della riforma Delrio e del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato il 12 novembre sulla Gazzetta ufficiale, si è insediato venerdì scorso presso la presidenza della Giunta regionale. L’organismo, costituito con deliberazione della Giunta regionale, è composto dal presidente della Regione, dai due presidenti delle Province, dal Presidente dell’Anci e dell’Upi, dai dirigenti regionali e provinciali competenti per materia. L’osservatorio ha il compito di dare impulso e di coordinare la ricognizione delle funzioni amministrative provinciali oggetto di riordino e di procedere conseguentemente alla formulazione di proposte concernenti la riallocazione di ruoli e compiti presso il livello istituzionale più adeguato. Le due amministrazioni provinciali hanno già avviato la mappatura delle risorse e dei beni connessi a tutte le funzioni, fondamentali e non, e successivamente, entro quindici giorni, i dati raccolti saranno trasmessi all’Osservatorio nazionale istituito presso il ministero degli Affari regionali e delle autonomie. Nella seduta di insediamento i rappresentanti della Regione e i due presidenti delle Province di Potenza e Matera hanno avviato un primo esame dei problemi finanziari, procedurali che scaturiscono dal trasferimento delle funzioni provinciali che la norma nazionale ritiene non fondamentali a seguito del nuovo ruolo affidato all’ente provincia . L’osservatorio ha anche deciso che saranno convocate le organizzazioni sindacali per un confronto sulle questioni relative all’utilizzo ed al futuro dei dipendenti provinciali nel quadro più generale della riarticolazione delle funzioni.  
   
   
PIEMONTE: RIUNIONE DELLA GIUNTA REGIONALE ASSEGNI DI STUDIO, VALORIZZAZIONE DEL COMMERCIO URBANO, AUTONOMIA ENERGETICA DEL PALAZZO UNICO E FORME ASSOCIATIVE DEGLI ENTI LOCALI SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI IERI MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE NEL CORSO DI UNA RIUNIONE COORDINATA DAL PRESIDENTE SERGIO CHIAMPARINO.  
 
Torino, 19 novembre 2014 - Assegni di studio. Definiti, su proposta degli assessori Giovanna Pentenero ed Aldo Reschigna, i criteri, le soglie reddituali e l’entità dei contributi per la pubblicazione del bando sugli assegni di studio per l’anno scolastico 2013-14, che riguarderà le spese di iscrizione e frequenza o, in alternativa, quelle per libri di testo, trasporto e attività integrative inserite nei programmi dell’offerta formativa dei singoli istituti. Potranno presentare richiesta, esclusivamente on line secondo le indicazioni che verranno fornite nei prossimi giorni, le famiglie degli studenti iscritti a scuole statali o paritarie, residenti in Piemonte e con un’attestazione Isee relativa al 2013 non superiore a 26.000 euro. Commercio. Come proposto dall’assessore Giuseppina De Santis, è stato deliberato uno stanziamento complessivo di 15,8 milioni di euro per valorizzare i luoghi del commercio nei Comuni piemontesi mediante la realizzazione di iniziative di riqualificazione urbanistica capaci di favorire la creazione di centri commerciali naturali ed il sostegno di progetti specifici nei territori più svantaggiati, come la consegna di merci a domicilio e il trasporto di persone verso le sedi di mercato. Si intende così porre la qualificazione commerciale tra le strategie programmatiche degli enti locali e rilanciare l’economia del territorio. Palazzo unico. Nell’ambito delle misure per la sostenibilità e l’efficienza energetica contenute nel Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-13, su proposta degli assessori Giuseppina De Santis ed Aldo Reschigna vengono stanziati 4 milioni di euro per la realizzazione delle opere necessarie per consentire al nuovo Palazzo unico della Regione di conseguire l’autosufficienza energetica mediante l’installazione di impianti alimentati da energia rinnovabile e l’utilizzo dei più moderni strumenti di automazione degli edifici. Enti locali. Il primo stralcio della Carta delle forme associative del Piemonte, presentato dall’assessore Aldo Reschigna, ratifica l’istituzione delle Unioni di Comuni corrispondenti ai requisiti della normativa statale e regionale in vigore. Viene così tracciata una mappa di un processo aggregativo per lo svolgimento delle funzioni fondamentali che ha coinvolto la quasi totalità dei Comuni interessati. La Giunta ha inoltre approvato: - su proposta dell’assessore Giuseppina De Santis, lo schema di convenzione tra le Regioni Piemonte e Lombardia per la condivisione di esperienze e soluzioni per lo sviluppo, realizzazione, avviamento e gestione di sistemi informativi per la Pubblica amministrazione volti al potenziamento della società dell’informazione e dell’e-government; - su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, le disposizioni attuative per gli investimenti previsti dal programma nazionale di sostegno del settore vinicolo per le campagne 2014-2018; - su proposta dell’assessore Aldo Reschigna, le modalità per il trasferimento alle Province della soprattassa relativa alla licenza per la pesca nelle acque interne; - su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, l’affidamento al Gruppo Torinese Trasporti del ruolo di centrale di committenza per la gestione della gara per l’acquisto di autobus ad alimentazione elettrica destinati al trasporto pubblico locale.  
   
   
UMBRIA: APPROVAZIONE LEGGE DI DISCIPLINA RIORDINO "IPAB"  
 
Perugia, 19 novembre 2014 – Esprime soddisfazione l´assessore regionale alle politiche sociali, Carla Casciari, per l´approvazione in Consiglio regionale della legge per la disciplina di riordino e trasformazione delle Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza ("Ipab"). "La nuova legge - ha riferito l´assessore – consentirà alle ‘Ipab´ l´evoluzione in forme giuridiche maggiormente coerenti assicurando così un´efficace rete integrata di servizi alla persona. Inoltre, riconosce nelle istituzioni e nelle organizzazioni non lucrative attive nella nostra regione, una componente essenziale nella costruzione di un sistema di welfare solidale e responsabile". "La normativa quindi - precisa l´assessore - stabilisce che le istituzioni e le organizzazioni non lucrative potranno scegliere se divenire aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp) conservando la personalità giuridica di diritto pubblico, oppure persone giuridiche di diritto privato, quindi associazioni o fondazioni riconosciute. Nell´intero percorso di riordino e di trasformazione, la Regione garantirà che le finalità stabilite negli statuti e nei principi di fondazione degli enti stessi siano mantenute con parere vincolante sulla trasformazione degli statuti da parte delle amministrazioni locali presso le quali svolgono la loro attività". In Umbria sono attive 54 "Ipab" che trovano la loro origine nella legge Crispi n. "6972/1890", che ha riunificato tutte le Opere Pie ed ogni altro ente morale finalizzato all´assistenza. In seguito alla legge costituzionale n. "3/2001" e poi con il decreto legislativo n. "207/2001", le Ipab sono state inserite a pieno titolo come elementi attivi e parte costitutiva della rete regionale dei servizi sociali. "Le istituzioni umbre - ha precisato l´assessore Casciari - operano prioritariamente in campo socio-assistenziale, socio-sanitario e socio educativo. Alcune di queste strutture sono già in via di riorganizzazione per consentire maggiore economicità e semplificazione degli adempimenti gestionali".  
   
   
SICUREZZA, CONVEGNO A PERUGIA; SOTTOSEGRETARIO MINNITI: RAFFORZARE COOPERAZIONE FRA STATO E POTERI LOCALI  
 
 Perugia, 19 novembre 2014 - "L´approccio in materia di sicurezza che viene dall´Umbria è l´approccio giusto a un tema cruciale". Lo ha sottolineato il sottosegretario di Stato Marco Minniti, intervenendo il 14 novembre alla prima parte dei lavori del convegno su "Quali politiche per la sicurezza?". "La sicurezza – ha affermato - rappresenta un diritto fondamentale, che va garantito con politiche uniformi a livello nazionale, ma che tengano conto della realtà territoriale, senza sottovalutare nessun fenomeno e senza farsi consigliare dalla ‘filosofia della paura´, partendo dal principio che non c´è sicurezza reale se non c´è sicurezza percepita". "Decisivo – ha aggiunto – nel ripensare l´attuale modello di sicurezza nazionale, adeguandolo alla nuova realtà urbanistica e demografica, che si segua l´asset della cooperazione rafforzata fra lo Stato e i poteri locali. Perché, ad esempio, una piazza sia sicura occorre che sia presidiata dalle forze dell´ordine, ma anche che sia illuminata: da qui la necessità dell´integrazione degli interventi e un nuovo coordinamento fra i vari livelli istituzionali, nel rispetto della complementarietà delle funzioni e delle rispettive competenze". Il sottosegretario si è soffermato anche sul rapporto fra sicurezza e libertà: "Sono due facce della stessa medaglia – ha affermato – Sicurezza è libertà e libertà è sicurezza: non c´è vera sicurezza se non viene garantita la libertà di agire e di vivere le proprie relazioni sociali, e non c´è vera libertà se non viene garantita la sicurezza del cittadino".  
   
   
FAMIGLIA: NON SOLO FESTIVAL. VARIE INIZIATIVE DALL’1 AL 6 DICEMBRE  
 
Trento, 19 novembre 2014 - Il workshop sui sistemi auditing nel circuito nazionale e sulle Consulte familiari, al Muse con il seminario “Conciliazione vita-lavoro e nuove tecnologie”, un convegno dedicato ai Distretti Famiglia, che sarà anche occasione per due momenti d’eccezione: la firma delle adesioni dei nuovi partner al Distretto Famiglia urbano e la consegna del certificato “Family in Trentino” al Comune di Trento, e poi ancora il meeting sul Family Audit, che vedrà la firma del 2° Bando nazionale rivolto alle imprese che intendono aderire al marchio con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza Consiglio dei Ministri, e la presentazione del libro “Figlie e lavoro si può”: sono questi i 6 eventi che, da lunedì 1 dicembre a giovedì 4 dicembre, introdurranno la 3° edizione del Festival della Famiglia, in programma a Riva del Garda presso il Palazzo dei Congressi. E sabato 6 dicembre appuntamento con la Quadrangolare di Calcio. Si inizierà lunedì 1 dicembre a Trento, presso la Facoltà di Economia dell’Università di Trento (via Inama, 5), dalle ore 10.00 alle 13.00, con “I sistemi auditing nel circuito nazionale”: L’obiettivo del workshop è di dibattere sui sistemi di auditing aziendali esistenti a livello nazionale. L’occasione per uno scambio di esperienze, un dialogo e un confronto tra i vari sistemi. Un’opportunità per evidenziare le caratteristiche e le peculiarità di ciascun sistema alla ricerca di una collaborazione e di un reciproco riconoscimento. Parteciperanno Antonella Masullo, Coordinatore dell’Osservatorio regionale Politiche sociali della Regione Veneto; Monika Frenes, Camera di Commercio di Bolzano; Lucia Claus coordinatrice del settore Family Audit della Provincia Autonoma di Trento. Moderatori saranno Mariangela Franch, Ordinaria di Marketing al Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, e Luciano Malfer Dirigente dell’Agenzia provinciale della Famiglia. Sempre lunedì 1 dicembre, dalle ore 17.30 alle 19.30, presso il Teatro Valle dei Laghi di Vezzano, l’incontro dal titolo “Benessere e protagonismo familiare: l’esperienza delle Consulte familiari”: amministratori locali e rappresentanti dell’associazionismo familiare si interrogano sull’esperienza delle consulte familiari o di organismi similari, che hanno l’obiettivo di favorire il protagonismo e la partecipazione delle famiglie alla vita di un territorio. Presenti: Luca Sommadossi, presidente Comunità della Valle dei Laghi; Mariachiara Franzoia, assessora del Comune di Trento; Luciano Malfer Dirigente dell’Agenzia provinciale della Famiglia; rappresentanti di consulte familiari e dell’associazionismo familiare. Moderatore: Massimo Zanoni, rappresentante del Forum delle Associazioni Familiari nella Consulta provinciale per la Famiglia. Martedì 2 dicembre, dalle ore 10.00 alle 13.00, presso la Sala Conferenze del Muse si terrà “Conciliazione vita-lavoro e nuove tecnologie”: le nuove tecnologie possono favorire la conciliazione vita-lavoro dei lavoratori? L’applicazione della tecnologia può aiutare a lavorare meglio favorendo il benessere personale e di riflesso quello della vita privata e familiare. I relatori saranno un referente del Politecnico di Milano, Massimo Manenti socio di Sistema Susio Srl, Paola Borz, Progetto “Telelavoro” della Provincia autonoma di Trento; Patrizia Pace, Portale “Vita-lavoro” della Provincia autonoma di Trento, Alessandro Zorer, Presidente di Trentino-network e Giovanni Anselmi, responsabile del Personale presso Gpi Spa. Moderatore Luciano Malfer Dirigente dell’Agenzia provinciale della Famiglia. Mercoledì 3 dicembre 2014 – ore 15.00-18.00, presso la Sala Falconetto del Comune di Trento (via Belenzani, 19) avrà sede il meeting “Partenariato per l’innovazione sociale e i distretti famiglia”: un confronto fra le esperienze di “partenariato per l’innovazione sociale” e i “contratti a rete” nell’ambito del progetto del distretto famiglia urbano di Trento in collaborazione con le organizzazioni pubbliche e private che adottano interventi e azioni a beneficio della famiglia. Sarà anche occasione per due momenti d’eccezione: la firma delle adesioni dei nuovi partner al Distretto Famiglia urbano e la consegna del certificato “Family in Trentino” al Comune di Trento. Interverranno Alessandro Andreatta, Sindaco di Trento; Luciano Malfer, Dirigente Agenzia per la famiglia – Pat; Michele Cozzio, Università di Trento; Lucia Riboldi, Presidente della Rete Giunca (Varese); Mariachiara Franzoia per il Distretto Famiglia urbano di Trento; Anna Giacomoni per la Cooperativa Kaleidoscopio. Sarà moderatrice Mariachiara Franzoia, assessore politiche sociali e pari opportunità del Comune di Trento. Giovedì 4 dicembre 2014 – ore 10.00-13.00, Smartlab c/o Centro giovani (Viale Trento, 47/49, Rovereto) si terrà la presentazione del libro “Figli e lavoro si può”: Dieci storie di conciliazione vita-lavoro per pensare che sia possibile ridisegnare un equilibrio tra gli impegni di lavoro e i carichi familiari. Le testimonianze dalla viva voce dei protagonisti della pubblicazione “Figli e lavoro si può” e le riflessioni di operatori pubblici sugli interventi possibili per favorire il benessere dei lavoratori. Presenti l’assessora provinciale Sara Ferrari, l’assessore del comune di Rovereto Fabrizio Gerola; Luciano Malfer, Dirigente Agenzia per la famiglia; Eleonora Stenico, Consigliera di parità della Provincia autonoma di Trento; Valeria Viale, Isfol. Struttura di Inclusione sociale – Gruppo di ricerca Pari opportunità e non discriminazione; un referente per la Casa editrice Greetrendesignfactory; i protagonisti della pubblicazione e alcuni datori di lavoro. Modera Adele Gerardi – Giornalista Ansa e curatrice della pubblicazione “Figli e lavoro si può”. Giovedì 4 dicembre 2014 – ore 15.00-18.00, presso la Sala Belli del palazzo della Provincia Autonoma di Trento (piazza Dante, 15), si terrà il workshop “Family audit: presentazione dell’analisi di impatto nelle aziende”: l’incontro è occasione per presentare la ricerca realizzata dall’Università di Bologna sull’impatto del Family Audit nelle aziende. In tale ambito diventa significativa la consegna dei certificati del Family Audit a 5 nuove organizzazioni. Il momento istituzionale vedrà la Firma del protocollo da parte del Presidente della Provincia autonoma di Trento con il Dipartimento per le politiche della famiglia – Presidenza Consiglio dei Ministri per il secondo bando nazionale a favore delle organizzazioni che vorranno attivare il percorso di certificazione Family Audit. Saranno relatori Riccardo Prandini, Ordinario Università di Bologna – presentazione della ricerca; Ugo Rossi, Presidente Provincia Autonoma di Trento; Ermenegilda Siniscalchi, Presidenza Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia. Moderatore Luciano Malfer Dirigente dell’Agenzia provinciale della Famiglia. L’ingresso e la partecipazione al Festival sono gratuiti e il modulo online per iscriversi all´edizione 2014 si trova alla pagina: www.Festivalfamiglia.it    
   
   
BOLZANO: 25 ANNI ALLOGGI PROTETTI: 332 PALLONCINI RICORDANO LA VIOLENZA ALLE DONNE  
 
 Bolzano, 19 novembre 2014 – Ieri, esattamente 25 anni fa la prima donna faceva il suo ingresso nella "Casa degli alloggi protetti": per l´occasione l´assessora provinciale Martha Stocker ha voluto elogiare una struttura che si occupa in maniera esemplare di donne e bambini in situazione di violenza. L´attenzione sul problema è stata richiamata da 332 palloncini in piazza del Grano a Bolzano. L´assessora provinciale Stocker ha ricordato la terribile realtà della violenza sulle donne, "che si verifica in tutti i livelli sociali sia urbani che di periferia e contro cui è di fondamentale significato un aiuto pratico come quello offerto nella Casa degli alloggi protetti." Stocker ha partecipato alla piccola cerimonia in piazza del Grano a Bolzano dove l´attenzione verso la piaga della violenza sulle donne è stata richiamata attraverso un´azione con 332 palloncini rossi. La scelta dei 332 palloncini non è stata fatta a caso: è il numero delle donne che negli ultimi 25 anni hanno trovato accoglienza e protezione nella Casa degli alloggi protetti. E che sia necessaria lo dimostra il fatto che in realtà i palloncini avrebbero dovuto essere 333: proprio oggi infatti un´altra donna ha chiesto protezione nella struttura. Alla cerimonia era presente Josefine Nicolussi Leck Waldner, responsabile dell´associazione che gestisce la struttura di accoglienza per le donne per conto del "Katholische Familienverband", la federazione delle famiglie cattoliche sudtirolesi. Il finanziamento è assicurato in toto dall´Azienda servizi sociali di Bolzano.  
   
   
BOLZANO, DALLA GIUNTA: MICROSTRUTTURE PER L´INFANZIA, PIÙ POSTI E MENO BUROCRAZIA  
 
 Bolzano, 19 novembre 2014 - Più posti a disposizione dei bambini e meno burocrazia. Questo l´obiettivo dei nuovi criteri per i contributi alle microstrutture aziendali approvati il 18 novembre dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore Waltraud Deeg. Con la modifica alla normativa in vigore si punta a parificare le microstrutture al servizio di Tagesmutter. La nascita di microstrutture con il compito di sostenere le famiglie nell´assistenza e nella cura della prima infanzia, è un tema portato avanti da anni in Provincia di Bolzano. Il sistema prevede una copertura economica suddivisa tra genitori, datori di lavoro e mano pubblica, con ognuna delle tre parti incaricata di farsi carico di un terzo dei costi, e l´evoluzione sembra essere decisamente positiva. "In Alto Adige - spiega l´assessore Waltraud Deeg - opera già una rete di 50 asili nido sparsi su 35 comuni, alle quali si aggiungono 7 microstrutture aziendali. Tenuto conto del costante sviluppo delle cooperative di Tagesmutter, puntiamo a parificare l´offerta di posti bambino tra queste realtà anche dal punto di vista del sostegno finanziario". Ed ecco, dunque, prendere forma le modifiche ai criteri per i contributi alle microstrutture aziendali, oggetto della delibera approvata oggi dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore alla famiglia. "Con queste novità - commenta Waltraud Deeg - facciamo in modo che le aziende, nell´offrire assistenza ai figli dei propri collaboratori, possano accedere alle offerte di asili nido e Tagesmutter. I nuovi criteri, inoltre, riguarderanno anche i dipendenti pubblici". Secondo l´assessore Deeg, infine, le modifiche apportate alla normativa in vigore comporteranno un abbattimento della burocrazia. "I procedimenti vengono semplificati - spiega l´assessore - e viene aumentata la possibilità di presentare autocertificazioni, che naturalmente verranno controllate in maniera rigorosa". I nuovi criteri per i contributi alle microstrutture aziendali entreranno in vigore al momento della pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.  
   
   
GIORNALISTI: DONNE, GRAMMATICA E MEDIA FORUM SU “PAROLE TOSSICHE E SESSISMO” DOMANI MERCOLEDÌ 19 NOVEMBRE A GENOVA  
 
Genova, 19 Novembre 2014 - Rete di donne per la politica organizza, mercoledì 19 novembre, a Genova una giornata di studi con due tavole rotonde (una di giornalisti, l´altra di studiosi della comunicazione, insegnanti, pedagogisti) incentrata sul sessismo nella lingua italiana e sulla diffusione del linguaggio violento e del turpiloquio sessista tra i/le giovani. L´iniziativa ha il patrocinio di Regione Liguria, Ordine dei giornalisti, Università e Comune di Genova. "Parole tossiche. Il sessismo dalla grammatica a face book" si aprirà mercoledì 19, alle 10, nella sala auditorium del Galata Museo del Mare con Il primo appuntamento al quale parteciperà Cecilia Robustelli che presenterà il suo libro " Donne, grammatica e media. Guida ad uso delle redazioni", curata da Maria Teresa Manuelli ,dell´associazione Gi.u.li.a . Interverrà l´assessore alle Pari Opportunità della Regione Liguria Lorena Rambaudi. Presiede la giornalista Monica Lanfranco. Alle 15, alla Commenda di Pre, Museo Teatro , secondo piano, sala centrale interverrà la sociologa della comunicazione Graziella Priulla che presenterà il suo libro "Parole tossiche, storie di ordinario sessismo, edito da Settenove. Presiede la giornalista Silvia Neonato. A causa dei recenti fatti alluvionali, la sede della Biblioteca Universitaria ex hotel Colombia non è agibile, pertanto la sessione pomeridiana dell´iniziativa è stata spostata alla Commenda.  
   
   
PERUGIA CAPITALE EUROPEA GIOVANI 2017: IN BOCCA AL LUPO PER ESITO CANDIDATURA  
 
Perugia, 19 novembre 2014 - "Un sincero ‘in bocca al lupo´ alla città di Perugia e al Forum regionale dei giovani che domani, a Cluj-napoca in Romania, sapranno l´esito della candidatura del capoluogo umbro a Capitale europea dei giovani per il 2017": è l´augurio espresso della vice presidente della Giunta regionale dell´Umbria, con delega alle politiche giovanili, Carla Casciari, a poche ora dalla proclamazione dei vincitori. "Quanto fatto finora – ha detto Casciari - è un brillante esempio di partecipazione giovanile dal basso, che dal nucleo originario di Perugia ha poi interessato tutta la regione, coinvolgendo un numero crescente di associazioni. Si tratta di un percorso di sviluppo che vale per la città e per tutta l´Umbria. La Regione ha partecipato alla candidatura sostenendo il Forum regionale dei giovani anche con risorse proprie, in quanto siamo convinti che esso rappresenti il giusto slancio per intraprendere azioni che, sempre con maggior vigore, riportino le tante ragazze e tanti ragazzi del territorio a riappropriarsi degli spazi di partecipazione e coinvolgimento che gli sono propri. A prescindere dall´esito di domani – conclude l´assessore – Perugia è già stata individuata come Capitale italiana dei Giovani per il 2015, un riconoscimento prestigioso da parte della Presidenza della Repubblica che onora la città e le sue istituzioni, questo dovrà rappresentare non un punto di arrivo ma di partenza per la programmazione di iniziative che sappiano valorizzare il ruolo dei giovani quali protagonisti del loro e del nostro futuro".