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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Dicembre 2014
Politica
UN NUOVO INIZIO: IL PROGRAMMA DI LAVORO DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER CREARE OCCUPAZIONE, CRESCITA E INVESTIMENTI  
 
Strasburgo, 17 dicembre 2014 - La Commissione europea ha adottato ieri il programma di lavoro per il 2015, nel quale espone le azioni che intende adottare nei prossimi 12 mesi per cambiare realmente le cose in termini di occupazione, crescita e investimenti e portare vantaggi concreti ai cittadini. È un programma di cambiamento. I cittadini vogliono che l’Ue interferisca meno nella loro vita quotidiana, soprattutto nelle questioni su cui gli Stati membri possono intervenire più efficientemente con soluzioni adeguate. Dall’ue si aspettano un intervento decisivo per affrontare le grandi sfide socioeconomiche: la lotta alla disoccupazione e il miglioramento della competitività, ad esempio. I cittadini domandano altresì all’Unione una maggiore trasparenza sulle sue iniziative e sul modo in cui le attua: l’adozione del programma di lavoro costituisce un buon punto di partenza in questa direzione, perché espone in totale trasparenza sia le iniziative che l’Ue attuerà nel 2015 sia quelle che invece non prenderà o abbandonerà. Il presidente Jean-claude Juncker ha dichiarato: “Questa Commissione è stata eletta in base a un mandato politico chiaro, articolato nelle dieci priorità indicate nei nostri orientamenti politici. Il programma di lavoro adottato oggi traduce queste dieci priorità in una prima serie di obiettivi concretamente realizzabili. I cittadini si aspettano dall’Ue un intervento decisivo per affrontare le grandi sfide socioeconomiche e vogliono che l’Ue interferisca meno nelle questioni a cui gli Stati membri sono maggiormente in grado di rispondere con efficienza. Per questo abbiamo assunto l’impegno di dirigere il cambiamento e di guidare un’Ue che sia più grande e più ambiziosa sulle grandi cose e più piccola e più modesta sulle piccole cose.” Il primo vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “Presentiamo oggi una tabella di marcia per rimettere l’Europa al lavoro in base a priorità chiare. Il 2015 sarà l’anno in cui si concreterà l’annunciato piano di investimenti per dare impulso all’economia, in cui si apriranno le opportunità del mercato unico digitale a beneficio dei cittadini e delle imprese e in cui sarà lanciata l’Unione europea dell’energia e presentata un’agenda europea nuova ed equilibrata in materia di migrazione. Per poter concentrare l’impegno politico sulle vere priorità dobbiamo liberarci delle pastoie: abbiamo quindi analizzato ogni singola proposta attualmente all’esame delle istituzioni dell’Ue per decidere se vogliamo mantenerla, modificarla o ritirarla. Poiché intendiamo ottenere risultati concreti, proporremo soluzioni alternative qualora risulti chiaro che le proposte attuali non riusciranno a sfociare in un accordo rispondente agli obiettivi che ci siamo prefissi. Assicureremo così che la nostra Unione si concentri sugli aspetti che realmente contano e, nel contempo, sul conseguimento di risultati concreti per i cittadini. Questa volta la musica è diversa. Davvero.” Il programma di lavoro della Commissione per il 2015 si articola in 23 iniziative nuove, proposte dalla Commissione Juncker in base agli orientamenti politici esposti al Parlamento europeo, e nelle 80 proposte esistenti che, per motivi tecnici o politici, la Commissione propone di ritirare o modificare. Il programma di lavoro contiene azioni mirate sulle quali la Commissione raggiungerà risultati nel 2015. In molti settori la Commissione continuerà inoltre a lavorare alacremente affinché le politiche e le norme vigenti siano rispondenti allo scopo, producano risultati concreti e siano attuate correttamente. 23 nuove iniziative per cambiare realmente le cose Il programma adottato oggi espone le 23 iniziative che la Commissione ha assunto l’impegno politico di realizzare nel 2015, in un elenco di “cose da fare” nei prossimi dodici mesi incentrato sulle “grandi cose”, quali occupazione, crescita e investimenti, in linea con le dieci priorità indicate negli orientamenti politici del presidente Juncker. Nello specifico, la Commissione si è impegnata a realizzare nel 2015: un piano di investimenti per l’Europa, dando seguito legislativo al piano annunciato il mese scorso e liberando nell’economia reale investimenti pubblici e privati per almeno 315 miliardi di euro nei prossimi tre anni; un pacchetto ambizioso per il mercato unico digitale, instaurando condizioni propizie a un’economia e una società digitali dinamiche tramite l’integrazione del quadro normativo sulle telecomunicazioni, modernizzando le norme sui diritti d’autore, semplificando le norme che disciplinano gli acquisti in linea e in ambiente digitale, rafforzando la sicurezza informatica e integrando la digitalizzazione nei diversi settori; i primi passi verso un’Unione europea dell’energia, per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico, spingere sull’integrazione dei mercati nazionali dell’energia, ridurre la domanda energetica europea e decarbonizzare il mix energetico; un approccio di maggiore equità fiscale, mediante un piano d’azione per la lotta all’evasione e alla frode fiscali, contenete misure a livello Ue per passare a un sistema secondo il quale il paese in cui sono generati gli utili sia anche il paese di imposizione, e grazie allo scambio automatico di informazioni sui ruling fiscali e alla stabilizzazione delle basi imponibili dell’imposta sulle società; un’agenda europea in materia di migrazione, definendo un nuovo approccio all’immigrazione legale affinché l’Ue si affermi come meta in grado di attrarre i talenti e le competenze e migliorando la gestione dell’immigrazione nell’Ue attraverso una maggiore cooperazione con i paesi terzi, la solidarietà tra gli Stati membri e il contrasto alla tratta degli esseri umani; un’Unione economica e monetaria più profonda, perseverando negli sforzi per promuovere la stabilità economica e attrarre gli investitori verso l’Europa. L’elenco completo delle 23 nuove iniziative in ciascuna delle 10 sfere politiche prioritarie è riportato nell’allegato 1. Applicazione della discontinuità politica Per preparare il programma di lavoro la Commissione ha esaminato le circa 450 proposte che attualmente attendono una decisione del Parlamento europeo e del Consiglio e per 80 di esse propone il ritiro o la modifica. Per alcune, il ritiro è proposto perché manca la rispondenza alle priorità della nuova Commissione, mentre in molti altri casi l’impegno della Commissione verso l’obiettivo perseguito resta saldo, ma le proposte non sono di nessun’utilità se rimangono ferme sul tavolo negoziale oppure se, durante i negoziati, vengono diluite in modo da tale da non poter più raggiungere lo scopo iniziale. In tali situazioni la Commissione proporrà modalità nuove e migliori con cui conseguire gli obiettivi ricercati. Prima di formalizzare il ritiro di queste proposte la Commissione attenderà che Parlamento europeo e Consiglio si esprimano al riguardo. L’elenco completo delle proposte di cui si prospetta il ritiro è riportato nell’allegato 2. Il primo vicepresidente Frans Timmermans ha così spiegato la scelta operata: “Vogliamo ottenere risultati. Questa Commissione concorda sul fatto che l’Europa deve essere ambiziosa, anche sulle norme ambientali e sociali, ma sarebbe vano lasciare che le istituzioni dell’Ue perdano tempo e consumino energie per proposte che non hanno alcuna possibilità di essere adottate, che non produrranno in concreto i risultati che auspichiamo. Ogniqualvolta ci troveremo di fronte a tale situazione rifletteremo su modi diversi e più efficaci per conseguire i nostri obiettivi comuni.” Snellire la burocrazia ed eliminare gli oneri normativi - Il programma di lavoro per il 2015 rispecchia l’intensificazione dell’impegno della Commissione a favore della qualità della regolamentazione, muovendo dal programma di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione (Refit) e dal suo obiettivo di snellire la burocrazia ed eliminare gli oneri normativi e contribuendo così a creare un contesto favorevole agli investimenti. Il Collegio dei Commissari ha individuato una serie di proposte e di atti normativi vigenti che dovranno essere riveduti e modificati in modo da funzionare meglio per i cittadini e le imprese europei. Rientrano in quest’ambito, tra l’altro, le iniziative di semplificazione, ad esempio della politica agricola comune. L’elenco completo delle proposte inserite nel Refit è riportato nell’allegato 3. Contesto Prima di presentare il programma di lavoro la Commissione ha per la prima volta coinvolto il Parlamento europeo e gli Stati membri in un dialogo al riguardo, nell’intento di assicurarsene il sostegno. È infatti convinzione della Commissione che le proposte siano utili soltanto se sono adottate, accettate e attuate correttamente in concreto; in questo senso, il sostegno dei colegislatori è imprescindibile. Per ulteriori informazioni Orientamenti politici del Presidente Juncker. Http://ec.europa.eu/priorities/docs/pg_it.pdf  
Sito internet del programma di lavoro della Commissione europea per il 2015 http://ec.Europa.eu/priorities/work-programme/index_en.htm  
Sito internet La Commissione al lavoro http://ec.Europa.eu/atwork/index_it.htm  
Precedenti programmi di lavoro e principali documenti della Commissione europea http://ec.Europa.eu/atwork/key-documents/index_it.htm  
Sito internet del programma Refit della Commissione europea http://ec.Europa.eu/smart-regulation/refit/index_it.htm  
 
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI DISCUTERANNO LE PRIORITÀ IN VISTA DEL VERTICE SUL PIANO DI INVESTIMENTI UE  
 
Strasburgo, 17 dicembre 2014 - Dalle ore 9:00 di mercoledì i deputati discuteranno le priorità del prossimo Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre, fra le quali il piano della Commissione per mobilitare 315 miliardi di euro per promuovere crescita, occupazione e competitività. Il Presidente della Commissione Jean-claude Juncker e il Segretario di Stato italiano per gli affari esteri Benedetto Della Vedova si uniranno al dibattito. Il Consiglio europeo discuterà anche gli sviluppi internazionali e gli sforzi per combattere l´epidemia del virus Ebola.  
   
   
OSSERVAZIONI DEL COMMISSARIO UE MOSCOVICI ALLA SUA CONFERENZA STAMPA AD ATENE  
 
 Atene, 17 dicembre 2014 – “Buon pomeriggio. Ho chiarito prima di diventare un Commissario europeo che ho voluto che la mia prima visita a uno dei nostri Stati membri di essere in Grecia , che ha vissuto così tanto in questi ultimi cinque anni. E sono molto contento di essere stato in grado di farlo ad Atene entro la fine dell´anno. Ho avuto una serie di incontri molto utili, costruttivo e, in alcuni casi illuminante. Ho avuto l´occasione di tenere ampie discussioni con il primo ministro Samaras e il ministro delle Finanze Ghikas Hardouvelis e diversi altri membri del governo. Ho anche incontrato il governatore della Banca di Grecia Yannis Stournaras . Ho anche incontrato con i rappresentanti delle parti sociali andi si concluderà la mia visita a breve con una colazione di lavoro con Yannis Boutaris , il sindaco di Salonicco. Sono stato molto contento di essere in grado di visitare il sito della Eleftherias - stazione della metropolitana Koridalos , per vedere un esempio concreto di come i finanziamenti dell´Unione europea viene messo a buon uso qui ad Atene per migliorare l´economia e l´ambiente, creare posti di lavoro e fornire vantaggi tangibili per la vita dei cittadini. Signore e signori, la Grecia è stato attraverso uno sforzo di aggiustamento e riforma fiscale senza precedenti . Il paese ha fatto enormi progressi e penso che è vey evidente che ora ha girato l´angolo. Ancora più importante, la crescita è tornata . Prevediamo una crescita del quasi il 3% l´anno prossimo , che è uno dei più alti tassi nell´Unione europea . E con la crescita, la situazione occupazionale sta cominciando a migliorare - in realtà il più alto tasso di crescita dell´occupazione nell´Unione europea nel terzo trimestre di quest´anno è stato qui in Grecia. Certo, la disoccupazione rimane a livelli che sono assolutamente drammatica e inaccettabile. Il disavanzo nominale è sceso da oltre il 15% del Pil nel 2009 a un disavanzo stimato di appena l´1,6% del Pil nel 2014 e si prevede di raggiungere l´equilibrio del prossimo anno . Le autorità mirano a un avanzo primario del 3,0% del Pil per il 2015: infatti la Grecia ha ora il più alto avanzo primario nell´area dell´euro dopo la Germania. Posto della Grecia nella zona euro non è più in discussione è come è stato - per alcuni - la profondità della crisi è il 2011 e il 2012. Vorrei sottolineare che per me, non c´è mai stato alcun dubbio che la Grecia deve restare nella zona euro. Ho combattuto per questo quando ero ministro delle Finanze della Francia. Posto della Grecia è nella zona euro. La Grecia ha bisogno l´euro, e l´euro ha bisogno la Grecia. E dovete sapere che Jean-claude Juncker anche combattuto per questo come presidente dell´Eurogruppo, come ha fatto la precedente Commissione Europea, con vigore e coerenza. Nelle nostre funzioni correnti restiamo forti alleati in Grecia. So che la crisi ha avuto un grande tributo di vite umane . Ciò è stato causato non da Europa - senza solidarietà europea Grecia sarebbe stato in una situazione ancora peggiore - ma dobbiamo riconoscerlo. La Commissione si è impegnata a sostenere la Grecia nel portare avanti questo processo di cambiamento e di necessaria modernizzazione dell´economia . Molto è stato raggiunto, ma i guadagni che sono stati in termini di miglioramento della fiducia e l´attrattiva della Grecia per gli investitori devono essere costruito su e consolidato. Ecco perché la Grecia deve anche dimostrare l´impegno continuo sia la responsabilità fiscale e le riforme strutturali. Questo è un messaggio che ho passato chiaramente nei miei incontri con le autorità greche qui ad Atene. Non è specifico per la Grecia. Le riforme strutturali sono una necessità per l´intera area dell´euro. La Commissione si è impegnata in un intenso dibattito negli ultimi giorni e settimane con le autorità greche e con l´Fmi e Bce. Il nostro approccio è stato fermo ma costruttivo, aperto ma determinato . Io stesso ho parlato più volte con Antonis Samaras, con Evangelos Venizelos, con Christine Lagarde, con Mario Draghi, per contribuire a spostare queste difficili discussioni in avanti. Il nostro obiettivo è quello di concludere il riesame, e il secondo programma di assistenza, in buone condizioni e veloce, con un , insieme equilibrato credibile di riforme e misure fiscali per contribuire a rafforzare la ripresa economica della Grecia. Questo è l´unico scopo della mia visita di oggi. Da una parte, vi è stato chiaro progresso in una serie di settori. D´altra parte, questo progresso non è stato così rapido come si sarebbe potuto sperare - o come sarebbe stato necessario per consentire una conclusione del riesame nei prossimi giorni. Ecco perché è stato concordato in linea di principio, in attesa della conferma ufficiale da parte degli Stati membri, che ci sarà una proroga tecnica del programma attuale per un massimo di due mesi. Non si tratta di fare la cosiddetta soggiorno ´Troika´ più a lungo di quanto previsto. Cerchiamo di essere chiaro che non c´è nulla di drammatico questa estensione : è semplicemente un modo per garantire che tutti noi abbiamo un po ´più di tempo per portare questi colloqui a una conclusione positiva, che è nell´interesse di tutti. Dopo quelle parole introduttive Vorrei ora concludere e vi darà la possibilità di farmi qualche domanda.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, ANDREJS MAMIKINS: "LA GEORGIA, CULLA DELLA CIVILTÀ EUROPEA"  
 
Strasburgo, 17 dicembre 2014 - Oggi il Parlamento discuterà l´accordo di associazione Ue-georgia. Il voto del testo proposto relatore lettone di centro sinistra Andrejs Mamikins è previsto il giorno seguente. L´accordo è "molto importante per i cittadini georgiani" e beneficia di un forte sostegno "dal movimento Lgbt del paese come anche dal patriarcato ortodosso georgiano". Il Parlamento ha già ratificato gli accordi di associazione con la Moldova e l´Ucraina. È venuto il momento della Georgia? Il 29% del commercio internazionale della Georgia è destinato al mercato europeo: l´accordo permetterà un accordo di scambio libero. La decisione è anche profondamente simbolica per la transizione della Georgia dall´era sovietica a quella europea. Spero che seguirà una liberalizzazione dei visti gratuita, e, forse, in futuro anche la piena adesione della Georgia all´Ue. La Georgia ha compiuto notevoli progressi negli ultimi anni per quanto riguarda i diritti umani e la democrazia. In che modo l´accordo di associazione può ulteriormente contribuire a promuovere il buon governo del paese? Dobbiamo dare alla Georgia il tempo per continuare le riforme del suo sistema giudiziario. Molti politici criticano le autorità per la cosiddetta "giustizia selettiva." La polizia georgiana non è più corrotta come lo era dieci o quindici anni fa. In realtà questo è davvero uno stato pienamente europeo, proprio come qualsiasi altro. La Georgia è una delle culle della civiltà europea. Giovedì, i deputati voteranno anche una risoluzione che definisce la posizione sulla situazione in Abcasia e in Ossezia del Sud. Cosa può fare l´Ue per risolvere la situazione? Per me è indiscutibile. L´abcasia e la regione di Tskhinvali - la cosiddetta "Ossezia del Sud" - sono parti dello Stato georgiano. Se avviamo i negoziati su un regime di esenzione dal visto tra la Georgia e l´Ue, molte persone che ora vivono in Abcasia e nella regione di Tskhinvali otterranon il passaporto georgiano e, di fatto, rientreranno nello quadro costituzionale georgiano. In settembre ho visitato il confine illegale tra la regione di Tskhinvali e la Georgia e ho visto un uomo anziano piangere perché viveva nella parte di Tskhinvali: fisicamente non poteva attraversare il confine per vedere suo figlio. Per i georgiani vedono gli abcasi e gli osseti come loro fratelli. Non c´è nessuna guerra tra le persone, ma una guerra tra i politici. Spero che prima o poi la questione dell´integrità territoriale potrà essere risolta e che l´Unione europea potrà contribuire al cambiamento. In Georgia c´è un forte consenso nazionale a favore dell´integrazione con l´Occidente. Quale deve essere l´atteggiamento dell´Unione europea con la Russia per stringere legami più stretti con i paesi dell´Est? Ho apprezzato le recenti osservazioni dell´Alto rappresentante Federica Mogherini. L´ue deve tornare a un partenariato strategico con la Russia. Di fatto siamo già partner strategici. La situazione con l´Ucraina è complessa, ma spero che torneremo a questo partenariato strategico. Un dibattito sull´accordo di associazione si svolgerà mercoledì pomeriggio. Il voto è previsto per il giorno successivo.  
   
   
INTERVENTO DEL PRIMO VICEPRESIDENTE FRANS TIMMERMANS, PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DI LAVORO DELLA COMMISSIONE 2015 AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Strasburgo, 17 dicembre 2014 - Nelle elezioni abbiamo sentito persone in tutta l´Unione ci dicono che vogliono il cambiamento. Loro vogliono che l´Europa agisca in cui fa la differenza. Loro vogliono che migliorare la loro vita. Per mettere a fuoco le grandi cose che contano: l´occupazione, la crescita e l´equità nelle nostre società. Questa Camera ha approvato alla Commissione un mandato per il cambiamento. Per fare le cose in modo diverso e fare cose diverse. Oggi è di consegnare il nostro impegno per un nuovo inizio. Il programma di lavoro che presentiamo a voi è un manifesto, prova che facciamo sul serio. Questa Commissione sta guidando il cambiamento ma la consegna deve essere uno sforzo collettivo. Quale è il motivo per cui sono grato per gli scambi costruttivi che abbiamo avuto nel corso dell´ultimo mese - nelle udienze, in bilaterali, in seno alla Conferenza dei presidenti di commissione e di Conferenza dei presidenti. Abbiamo ascoltato con attenzione i vostri commenti, suggerimenti e preoccupazioni. Quello che presentiamo oggi è un numero limitato di nuove iniziative concrete, sulle cose che contano per l´occupazione, la crescita e gli investimenti. Ognuno delle iniziative è derivato direttamente da dieci orientamenti politici che il presidente Juncker ha presentato al Parlamento sulla sua elezione. Abbiamo 23 misure sulla nostra lista. Stiamo rompendo con la pratica della messa in vendita di tutto per paura di essere incompleta. E stiamo solo mettendo avanti le cose che sarà effettivamente fare nel 2015, né più, né meno. Questo non significa che il lavoro preparatorio non si avvia per le iniziative future per l´attuazione degli orientamenti politici da presentare nel 2016, o nel 2017, come la revisione del Qfp a medio termine - naturalmente lo farà, e il Parlamento sarà tenuto costantemente informato . Ma si tratta di dove ci concentreremo le nostre energie politico nel 2015. La nostra prima priorità è fornire il piano di investimenti per l´Europa. Abbiamo dimostrato che possiamo agire in fretta, presentando la nostra strategia entro il primo mese del mandato. Ora abbiamo bisogno di implementare e fornire, per sbloccare gli investimenti pubblici e privati ​​nella economia reale di almeno € 315.000.000.000 per i prossimi tre anni. Noi tavolo un ambizioso pacchetto sul mercato unico digitale per creare le condizioni per una vivace economia digitale e la società. Ciò sarà fatto integrando le telecomunicazioni contesto normativo, modernizzare le norme sul diritto d´autore, semplificando le regole per i consumatori che fanno acquisti on-line e digitali, migliorando sicurezza informatica e integrazione digitalizzazione. Prenderemo passi verso un´Unione europea dell´energia: non è mai stato così vitale per garantire la sicurezza dell´approvvigionamento energetico, l´integrazione dei mercati nazionali dell´energia, ridurre la domanda di energia in Europa e promuovere la tecnologia verde. Approfondimento Unione economica e monetaria è importante per la stabilità della zona euro, e, insieme con i nostri piani per la creazione di un´Unione capitale, attirerà gli investitori in Europa. In parallelo investiremo nel rilancio del dialogo sociale a tutti i livelli. Vogliamo promuovere l´equità e opportunità nelle nostre società. Guarderemo nuovi modi per sostenere gli Stati membri nel convincere la gente - soprattutto i più giovani e disoccupati di lunga durata - nel posto di lavoro e fare in modo che abbiano le competenze necessarie per rimanere lì. Presenteremo un pacchetto di misure volte a promuovere la mobilità del lavoro, pur sostenendo gli sforzi ´Stati membri al fine di garantire i benefici non si abusi. Un approccio più equa la tassazione è qualcosa che i cittadini giustamente si sentono fortemente circa. Il nostro obiettivo dovrebbe essere che i profitti delle imprese sono tassati nel luogo in cui sono fatti, compreso il settore dell´economia digitale. Porteremo avanti un piano d´azione a tal fine, insieme a proposte sulla trasparenza delle decisioni fiscali e di lavoro di rilancio sulla consolidata comune Cooperare base imponibile. Svilupperemo un programma europeo globale ed equilibrato sulla migrazione: i cittadini si aspettano di migliorare la gestione della migrazione in Europa, pur mantenendo una destinazione attraente per i talenti. E noi rafforzare il nostro programma per una migliore regolamentazione e di follow-up il nostro impegno per il cambiamento democratico. Abbiamo già iniziato con importanti miglioramenti nella trasparenza dei nostri incontri con i rappresentanti di interessi. Abbiamo esaminato quello che stiamo progettando con occhio critico: Sarà questa iniziativa contribuire alla crescita e l´occupazione? Sarà un valore aggiunto di là di quanto gli Stati membri sono in grado di fare? Sarà efficace nel cambiare le cose a terra, senza aggiungere oneri superflui? E abbiamo anche chiesto le stesse domande dei circa 400 proposte in sospeso che sono già sul tavolo, applicando il principio di discontinuità politica, che è contenuto nell´accordo quadro tra le nostre due istituzioni. All´inizio del nuovo ciclo legislativo, è il momento di eliminare i ponti in modo che il tempo e l´energia possono essere investiti in quelle proposte che avranno il maggiore impatto sulla crescita e l´occupazione e che hanno una buona possibilità di essere adottato nel prossimo futuro . Quindi abbiamo cercato in ogni proposta pendente in tutti i settori e deciso se vogliamo mantenere, modificare o ritirare. Vogliamo che i risultati sul campo, in modo in cui è chiaro proposte esistenti non saranno concordati in un modo che soddisfi i nostri obiettivi, ci proponiamo approcci alternativi e più efficaci. Questo è il caso della direttiva sulla tassazione dell´energia, che si propone di ritirare perché il Consiglio ha annacquato il basso in modo che non soddisfa più i nostri obiettivi ambientali della tassazione del carburante in modo da riflettere il contenuto energetico reale e le emissioni di Co2. Proponiamo inoltre di ritirare la proposta esistente sull´economia circolare, per far posto a un approccio più ampio e più ambizioso che può essere più efficace. Vogliamo guardare al di là del fuoco stretto sui rifiuti e ´chiudere il ciclo´ dell´economia circolare, ad esempio affrontando il riciclaggio nella progettazione dei prodotti e la creazione di un mercato per le materie prime secondarie. Presenteremo la nuova, proposta più ambiziosa per promuovere l´economia circolare entro la fine del 2015. In parallelo ci sarà promuovere gli investimenti in questo settore attraverso il nuovo Fondo europeo per la Strategic Investment e strutturali europei e fondi di investimento. Negli orientamenti politici abbiamo detto che avremmo valutare il pacchetto di aria, e le nostre conclusioni sono chiare. Ci sono buone prospettive che la proposta di impianti di combustione di medie dimensioni sarà adottato a breve, chiudendo il divario inaccettabile nella nostra legislazione di origine. La proposta relativa ai limiti nazionali di emissione si è rivelata molto più controversa e c´è un divario emergente tra ciò che il Parlamento e il Consiglio potrebbe vedere come un risultato accettabile. Noi porteremo avanti, nel corso dei negoziati in corso, una proposta modificata che speriamo possa contribuire a colmare questa lacuna, migliori sinergie che riflettono con l´energia e il pacchetto clima e la riduzione degli oneri amministrativi. Siamo ottimisti che i negoziati saranno un successo e si raggiunga un accordo. Non stiamo compromettere gli obiettivi che vogliamo raggiungere. Stiamo esaminando l´approccio migliore per ottenere risultati. Abbiamo discusso la direttiva sul congedo di maternità molto. Sia chiaro: la Commissione deplora persistenti ostacoli all´accesso delle donne alla progressione e nei luoghi di lavoro così come si fa. Negli ultimi anni - forse anche a causa della nostra proposta - molti Stati membri hanno migliorato le loro disposizioni relative al congedo di maternità. Ma ci sono una serie di altre questioni che devono anche essere affrontate per consentire a più donne di partecipare al mercato del lavoro. Siamo pronti a lavorare con voi e al Consiglio di fare un ultimo sforzo per sbloccare la direttiva, ma se non c´è break-through in sei mesi ci prenderemo fuori dal tavolo e venire invece con una nuova iniziativa di affrontare questi problemi a tutto tondo . Noi crediamo che sarebbe più utile per tutti di investire il loro tempo e sforzi in tale discussione che in una situazione di stallo istituzionale in corso. Tutto questo fa parte del nostro migliore regolamentazione ethos. Il nostro programma di lavoro ha anche una forte dimensione di attuazione e semplificazione. Esso comprende ancora una serie di idoneità normativo (Refit) iniziative attraverso il quale la Commissione valuta la legislazione attualmente esistente su una base mobile per garantire che le leggi rimangano ´adatto allo scopo´ e consegnare i loro obiettivi in ​​modo più efficiente ed efficace. Così che cosa viene dopo? Noi ora discutere le proposte di ritiro con voi e sarà solo li emanare dopo aver sentito le vostre opinioni. Sulle iniziative prioritarie, non vediamo l´ora di dare seguito a questo Parlamento e il Consiglio. Vorremmo lavorare con voi per individuare un elenco di file in cui le istituzioni potrebbero fare un comune impegno per il progresso rapidamente, per portare i benefici per i cittadini il più presto possibile. Saremo lieti di una buona e profonda del dialogo strutturale con le Commissioni nel corso della prossima primavera estate. Sulla base di questa esperienza spero di poter passare a una comprensione più profonda sulla programmazione interistituzionale, in futuro. Il nostro dialogo non si ferma con l´adozione del programma di lavoro. Oggi è l´inizio - e abbiamo bisogno del vostro sostegno per assicurarsi che sia l´inizio che ci ha incaricato di consegnare.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: DIBATTITO SUL PROGRAMMA DI LAVORO 2015 E "KILL LIST" DELLA COMMISSIONE  
 
Strasburgo, 17 dicembre 2014 - I deputati discuteranno il programma di lavoro della Commissione europea per il 2015 e il ritiro di alcune proposte legislative in sospeso contenute in una “kill list”, con il presidente Jean-claude Juncker e il primo vicepresidente Frans Timmermans, martedì dalle 15.00. Una risoluzione sarà redatta e posta in votazione durante la sessione di gennaio del Parlamento. Il programma di lavoro mostra come la Commissione intende dare concreta attuazione alle priorità politiche stabilite da Juncker durante il dibattito con i deputati che l’hanno eletto presidente della Commissione il 15 luglio scorso.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, DOMANDE E RISPOSTE: PROGRAMMA DI LAVORO 2015  
 
Strasburgo, 17 dicembre 2014 - Che cos´è il programma di lavoro della Commissione? Ogni anno la Commissione europea adotta un piano d´azione per i dodici mesi successivi in cui spiega ai cittadini, ai partner istituzionali e al personale come tradurrà le priorità politiche in azioni concrete. Nella maggior parte dei casi l´adozione avviene ad ottobre. La situazione è diversa negli anni in cui si svolgono le elezioni europee, come nel 2014. Questo è il primo programma di lavoro presentato dalla Commissione Juncker, che si è insediata il 1° novembre 2014. Esso traduce in azioni concrete gli orientamenti politici sulla base dei quali Jean-claude Juncker è stato eletto Presidente della Commissione da un´ampia maggioranza di deputati del Parlamento europeo. Il nuovo programma rispecchia il messaggio chiaro inviato ai cittadini europei dalla Commissione, che ha promesso di essere grande per le grandi cose e piccola per le piccole cose. Il programma, che segna un cambiamento rispetto al passato, rappresenta l´impegno politico della nuova Commissione a favore di un approccio maggiormente incentrato su priorità e risultati. La Commissione intende investire tempo ed energia nelle proposte che avranno il massimo impatto su occupazione e crescita. Il programma di lavoro presenta un numero limitato di nuove proposte, un elenco di iniziative delle Commissioni precedenti di cui si propone il ritiro e un elenco di atti vigenti da sottoporre ad esame per verificare se sono ancora rispondenti allo scopo. Per creare consenso nelle istituzioni dell´Ue, la Commissione ha elaborato il nuovo programma dialogando con il Parlamento europeo, nel contesto dell´accordo quadro, e per la prima volta dopo aver discusso anche con il Consiglio. Quali sono le priorità della Commissione per il 2015? Gli orientamenti politici della Commissione definiscono le priorità per i prossimi cinque anni e costituiscono la base del chiaro mandato conferitole dal Parlamento europeo, eletto direttamente, che rappresenta i cittadini europei. Tali orientamenti sono in linea con l´agenda strategica definita dal Consiglio europeo nel giugno 2014. Per il 2015, il suo primo anno di mandato, la Commissione ha selezionato le iniziative per le quali è più pressante la necessità di agire e che consentiranno di realizzare rapidamente gli interventi promessi ai cittadini. È un elenco di "cose da fare", in cui sono delineati i risultati che la Commissione intende conseguire nel 2015. Nei prossimi anni la Commissione proporrà inoltre nuove azioni per realizzare le priorità delineate negli orientamenti politici, e per alcune di esse il lavoro di preparazione inizierà già il prossimo anno. I principali piani per il 2015 comprendono: realizzazione del piano di investimenti per l´Europa, mediante l´attuazione del piano di investimenti, pari a 315 miliardi di Eur, annunciato il 26 novembre dal Presidente Juncker e dal Vicepresidente Katainen, con l´intento di dare impulso all´economia reale e creare occupazione e crescita; un pacchetto ambizioso per il mercato unico digitale, instaurando le condizioni propizie a un´economia e una società digitali dinamiche attraverso il completamento del contesto normativo per il settore delle telecomunicazioni, la modernizzazione delle norme sui diritti d´autore, la semplificazione delle norme per i consumatori che fanno acquisti online e digitali, il rafforzamento della sicurezza informatica e l´integrazione della digitalizzazione in tutte le aree di attività; creazione di un´Unione europea dell´energia, per garantire la sicurezza dell´approvvigionamento energetico, integrare i mercati nazionali dell´energia, ridurre la domanda energetica europea e promuovere le tecnologie verdi; un approccio di maggiore equità fiscale, mediante un piano d´azione per contrastare l´evasione e la frode fiscale, anche con misure a livello Ue che consentano di passare a un sistema in base al quale il paese di imposizione coincida con quello in cui vengono generati i profitti, nonché grazie allo scambio automatico di informazioni sui ruling fiscali e alla stabilizzazione delle basi imponibili per le imprese; un´agenda europea in materia di migrazione, definendo un approccio globale all´immigrazione legale, affinché l´Ue si affermi come meta in grado di attrarre maggiormente imprese e lavoratori altamente qualificati, e migliorando nel contempo la gestione dell´immigrazione attraverso una maggiore cooperazione con i paesi terzi, una maggiore solidarietà tra gli Stati membri e la lotta contro la tratta di esseri umani; un´Unione economica e monetaria più profonda, rafforzando l´architettura dell´Unione economica e monetaria per preservare la fiducia dei cittadini e dei mercati, migliorando la governance economica e intensificando il dialogo sociale a tutti i livelli. La Commissione presenterà inoltre proposte intese a rafforzare il mercato unico dei beni e dei servizi dell´Unione a vantaggio dei consumatori e della competitività dell´industria, sviluppare una nuova strategia commerciale e di investimento, continuare a promuovere la stabilità alle frontiere dell´Europa attraverso politiche di azione esterna e di vicinato efficaci, imprimere un rinnovato dinamismo alle relazioni interistituzionali, offrire maggiore trasparenza ai cittadini e rafforzare il senso di responsabilità nei loro confronti. La Commissione applicherà il principio di discontinuità politica per fare in modo che tutto il lavoro svolto sia in linea con le priorità politiche definite. Che cos´è la discontinuità politica? Il principio di discontinuità politica si applica all´inizio di un nuovo mandato politico. L´autorità entrante, in questo caso la Commissione europea, riesamina le proposte presentate ai legislatori dal suo predecessore ma non ancora adottate, quindi decide se portarle avanti oppure no. Tale principio è fissato all´articolo 39 dell´accordo quadro sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione europea. Tale articolo recita: "La Commissione procede a un esame di tutte le proposte pendenti all´inizio di ogni nuovo mandato della Commissione, al fine di confermarle politicamente o di ritirarle, tenendo debitamente conto della posizione del Parlamento". La Commissione ha riesaminato circa 450 proposte, per molte delle quali ha deciso di raccomandare il ritiro. In che modo la Commissione decide quali proposte ritirare? La nuova Commissione ha preso atto della volontà dei cittadini europei, i quali desiderano che il tempo e gli sforzi si concentrino sulle misure che avranno un maggiore impatto sull´occupazione e la crescita già nel 2015 e che presentano buone prospettive di essere adottate nel prossimo futuro e di produrre risultati concreti sul campo. La Commissione si è inoltre sforzata di aderire al mandato conferitole dal Parlamento europeo, che ha votato a favore degli orientamenti politici mirati del Presidente Juncker. La Commissione Juncker ha pertanto esaminato con attenzione ognuna delle circa 450 proposte presentate dalle precedenti Commissioni e attualmente ferme sul tavolo negoziale, al fine di decidere se mantenerle, modificarle o ritirarle. A tal fine, ha verificato: se le proposte sono in linea con le dieci priorità della nuova Commissione e ancora in grado di rispondere alle sfide attuali; le prospettive di adozione nel prossimo futuro; se possono essere attuate con successo sul campo; se riflettono ancora gli obiettivi iniziali. A seguito di tale analisi approfondita, la Commissione propone di ritirare o modificare 80 proposte. In molti casi, in modo particolare in ambito sociale e ambientale, ribadisce il fermo impegno a realizzare gli obiettivi fissati nelle proposte, ma desidera presentare idee nuove e migliori per conseguirli. Le proposte non sono di alcuna utilità se sono state superate dagli eventi, se non sussiste la possibilità che vengano adottate nella loro attuale formulazione o se, durante i lunghi negoziati tra Parlamento e Consiglio, sono state indebolite a tal punto da non consentire più il perseguimento dello scopo iniziale. Alcune proposte saranno ritirate perché oramai obsolete, ad esempio se nel frattempo sono state adottate nuove misure, altre perché snaturate durante i negoziati in seno al Consiglio o al Parlamento e non più in grado di riflettere le ambizioni iniziali della Commissione. Ciò si è verificato per esempio con la direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici, in quanto gli Stati membri non sono pronti ad accettare le modifiche proposte dalla Commissione per migliorare l´efficienza energetica tenendo conto delle emissioni di Co2 e del contenuto energetico effettivo nei livelli di tassazione. Altre proposte simili che abbiamo deciso di ritirare comprendono una direttiva sulla diffusione dei dati satellitari di osservazione della Terra e una raccomandazione relativa a norme europee comuni per il turismo. Alcune proposte vengono ritirate a fini di chiarezza per le parti interessate. Ad esempio, la Commissione intende ritirare ufficialmente la proposta sull´Accordo commerciale anticontraffazione, che figura ancora nell´elenco di proposte all´esame, benché sia stata respinta dal Parlamento europeo. Lo stesso vale per le proposte intese a liberalizzare il mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti europei. In alcuni casi il ritiro delle proposte è dettato dalla volontà di sostituirle con piani più ambiziosi o di adattarle meglio alle dieci priorità della Commissione (ad esempio per presentare una nuova proposta con un approccio di più ampio respiro all´economia circolare, al fine di realizzare in modo più efficace gli ambiziosi obiettivi fissati). In altri casi, la società ha subito un´evoluzione dalla presentazione della proposta iniziale della Commissione. Ad esempio, la grande maggioranza degli Stati membri ha migliorato le disposizioni relative al congedo di maternità a livello nazionale, in parte grazie all´effetto trainante esercitato dalla proposta della Commissione, il che ha ridotto la necessità di legiferare a livello di Ue. Sono tuttavia necessarie altre misure per aiutare le donne ad accedere al mercato del lavoro e a restarvi. La Commissione attenderà le osservazioni del Parlamento europeo e del Consiglio su tali proposte prima di confermarne il ritiro nei prossimi mesi. Quale raffronto si può fare tra il programma di lavoro per il 2015 e quello degli anni precedenti? Negli ultimi cinque anni la Commissione ha proposto in media 130 iniziative nuove in ogni programma di lavoro annuale. La nuova Commissione, il cui approccio è completamente diverso, presenterà solo 23 iniziative nuove, che si impegna ad adottare nel 2015. Nel corso degli ultimi cinque anni la Commissione ha proposto il ritiro di una media di circa 30 proposte l´anno. La nuova Commissione intende adottare un approccio più rigoroso, in modo da mantenere solo le proposte legislative che hanno buone probabilità di essere adottate. Il programma di lavoro per il 2015 propone il ritiro di 80 atti legislativi attualmente in esame. La Commissione ha inoltre intenzione di procedere a un´analisi più approfondita della normativa esistente. Lo scopo è vedere che cosa è stato già adottato e individuare le proposte da modificare o ritirare in funzione del loro impatto sulla vita dei cittadini. Negli ultimi cinque anni la Commissione ha riesaminato in media circa 30 atti normativi l´anno. Per il 2015 si è posta l´obiettivo di riesaminare 79 atti. Quando saranno attuate le proposte presentate nel programma di lavoro? Il programma di lavoro comprende tutte le principali iniziative politiche che la Commissione si è impegnata a presentare nel 2015. La Commissione pubblicherà una tabella di marcia per ognuna delle 23 proposte nuove. Ciò consentirà di fornire maggiori dettagli sulla tempistica. Il nuovo programma di lavoro è un elenco esaustivo di tutto ciò che la Commissione farà nel 2015? Gran parte del lavoro della Commissione consiste nel garantire che la normativa vigente o i programmi esistenti siano attuati correttamente e producano risultati concreti sul campo. Ad esempio, nel 2015 la Commissione sarà impegnata con lo svolgimento del Semestre europeo, la predisposizione di provvedimenti di diritto derivato nel settore dei servizi finanziari a seguito delle importanti riforme recenti e l´attuazione dei nuovi programmi dei Fondi strutturali e d´investimento europei. Tra le priorità figura anche l´attuazione della riforma della politica agricola comune. La Commissione continuerà inoltre a indagare sui presunti casi di violazione del diritto europeo, garantendo lo Stato di diritto e difendendo i diritti dei cittadini nel mercato interno e i diritti fondamentali. Più in generale, la Commissione è consapevole che lo scetticismo dei cittadini nei confronti del lavoro che essa svolge deriva dalle norme Ue esistenti con cui devono scontrarsi. Per questa ragione, una delle sue priorità politiche consisterà nell´alleggerire gli oneri normativi. Nel perseguire questo obiettivo, naturalmente la Commissione proteggerà gli elevati standard sociali, sanitari e ambientali dell´Ue e le possibilità di scelta dei consumatori. Laddove le norme vigenti hanno senso e permettono il conseguimento degli obiettivi fissati, la Commissione si adopererà attivamente per far sì che vengano applicate e attuate correttamente, in modo da offrire benefici concreti ai cittadini. Il miglioramento della regolamentazione è al centro del programma di lavoro: la Commissione procederà alla revisione di tutte norme che impongono oneri burocratici o amministrativi superflui. Migliorerà inoltre le norme obsolete o non allineate alle sue priorità e prenderà provvedimenti per evitare gli adempimenti burocratici inutili. La Commissione può inoltre adottare iniziative non pianificate in risposta a eventi che richiedono un intervento urgente nel corso dell´anno, laddove un intervento a livello europeo risulti più efficace rispetto a risposte meramente nazionali. Dal punto di vista tecnico, com´è strutturato il programma di lavoro della Commissione? Il programma di lavoro della Commissione consiste in una comunicazione politica e quattro allegati. Le nuove iniziative elencate nell´allegato I sono incentrate su azioni concrete volte a realizzare le dieci priorità delineate negli orientamenti politici della Commissione Juncker. È importante imprimere nuovo impulso a occupazione, crescita e investimenti, anche dando seguito al piano di investimenti. Nell´allegato Ii sono elencate le iniziative che la Commissione propone di ritirare, applicando il principio della «discontinuità politica». Con l´allegato Iii, in cui propone controlli di idoneità e valutazioni della normativa vigente, la Commissione persegue attivamente gli obiettivi del programma "Legiferare meglio". L´allegato Iv elenca gli atti legislativi già adottati che cominceranno ad applicarsi nel 2015, al fine di migliorare la visibilità delle future modifiche per cittadini e imprese. In che modo il programma di lavoro viene elaborato e adottato? La nuova Commissione è stata eletta dal Parlamento europeo sulla base di chiari orientamenti politici. Da quando si è insediato, il 1° novembre, il collegio dei 28 commissari lavora intensamente per tradurre il programma politico in un vero e proprio programma di lavoro. Sono state organizzate molte riunioni con i deputati del Parlamento europeo, gli Stati membri in seno al Consiglio e altri partner istituzionali e sociali al fine di raccogliere i loro contributi. Grazie agli scambi con i colegislatori Ue (Parlamento e Consiglio), la Commissione ha capito a quali proposte va il loro sostegno politico e su quali proposte invece essi ritengono che non si arriverà mai a un accordo. Per il 2015 la Commissione intende proporre solo iniziative che ritiene possano essere realizzate il prossimo anno. Il programma di lavoro deve essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento? Il programma di lavoro viene discusso con il Parlamento europeo e il Consiglio, prima e dopo la sua adozione. La Commissione tiene conto del parere delle altre istituzioni durante la definizione delle sue priorità per l´anno successivo. Essa tuttavia si assume la responsabilità politica delle proposte presentate, in linea con il diritto di iniziativa conferitole dai trattati. La Commissione non intende presentare proposte legislative che non saranno mai adottate dal Parlamento e dal Consiglio. Inoltre, vuole evitare che i colegislatori continuino a discutere proposte ferme da anni per le quali non ci sono prospettive di adozione. L´approccio perseguito è pragmatico, non burocratico. Per rafforzare la collaborazione con le altre istituzioni e migliorare la programmazione interistituzionale, nel 2015 la Commissione presenterà una proposta relativa a un nuovo accordo interistituzionale "Legiferare meglio", al fine di garantire una prospettiva comune nel rispetto del ruolo conferito a ciascuna istituzione dai trattati. Se il carico di lavoro diminuirà, ci sarà bisogno di meno personale? Lo snellimento del programma di lavoro non comporta necessariamente una riduzione del lavoro. La Commissione dovrà legiferare meglio in futuro, il che significa che dovrà utilizzare meglio le risorse di cui dispone per realizzare le sue priorità politiche. L´elaborazione di nuove iniziative è solo un aspetto del lavoro della Commissione. Una parte significativa del suo lavoro consiste nel guidare le proposte già in discussione attraverso l´iter legislativo, assicurare la corretta attuazione e applicazione della normativa vigente, valutarne l´impatto e trovare un modo per migliorare la vita di cittadini e imprese attraverso la riduzione degli oneri burocratici.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: REAZIONI CONTRASTANTI DEI DEPUTATI AL PROGRAMMA DI LAVORO 2015 DELLA COMMISSIONE  
 
 Strasburgo, 17 dicembre 2014 - Il programma di lavoro della Commissione europea per il 2015, che prevede 23 nuove proposte e 80 testi legislativi ancora in discussione che saranno modificati o ritirati, ha ricevuto commenti contrastanti da parte dei deputati europei, durante la discussione di martedì con il presidente della Commissione Jean-claude Juncker e il primo vicepresidente Frans Timmermans. Il Parlamento voterà una risoluzione a gennaio sul "nuovo inizio" promesso dalla Commissione. Il programma di lavoro mostra come la Commissione intende dare concreta attuazione alle priorità politiche stabilite da Juncker durante il dibattito con i deputati che l’hanno eletto presidente della Commissione il 15 luglio scorso.  
   
   
UNIONE BANCARIA: IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA NOMINE PER I MEMBRI DEL COMITATO DI RISOLUZIONE UNICO  
 
Strasburgo, 17 dicembre 2014 - Martedì, i deputati hanno votato in favore dei candidati membri del Comitato di risoluzione unico, l’autorità indipendente che ha il compito gestire la risoluzione delle banche in fallimento. I candidati membri del Comitato di risoluzione unico (in inglese Single Resolution Board – Srb) erano stati nominati dalla Commissione europea il 5 dicembre scorso, a seguito di una serie di audizioni a porte chiuse. Le audizioni pubbliche si sono svolte in Parlamento lo scorso lunedì e martedì. I deputati hanno approvato le nomine con 522 voti a favore, 105 contrari e 67 astensioni. I candidati sono: Elke König (De) per la posizione di Presidente; Timo Löyttyniemi (Fi) per la posizione di vicepresidente; Mauro Grande (It); Antonio Carrascosa (Es); Joanne Kellermann (Nl); Dominique Laboureix (Fr). Spetta ora al Consiglio (a maggioranza qualificata) la decisione finale sulle nomine. Il Presidente, il vicepresidente e i membri saranno nominati per un periodo limitato: il Presidente per un periodo iniziale di tre anni, rinnovabile una sola volta per ulteriori cinque anni, mentre il vicepresidente e gli altri membri per cinque anni non rinnovabili. Il Comitato dovrebbe iniziare a essere operativo dal 1° gennaio 2015.  
   
   
UE-MONTENEGRO: I QUATTRO CAPITOLI DEI NEGOZIATI DI ADESIONE APERTA  
 
Bruxelles, 17 dicembre 2014 - Johannes Hahn, commissario per la politica europea di vicinato e negoziati per l´allargamento ha partecipato ieri alla ´Quinta riunione della conferenza di adesione con il Montenegro´ a livello ministeriale. Questo è quello che ha detto ai media alla conferenza stampa: ´E´ stato un piacere per me partecipare alla Conferenza di adesione di oggi, dove sono stati aperti altri quattro capitoli. Questo è un chiaro segnale che il processo di allargamento è in corso. I negoziati di adesione ritmo generale dipende dai progressi sullo Stato di diritto. Il Montenegro ha recentemente fatto progressi in questo settore cruciale, in particolare nella lotta contro la corruzione. Le nuove leggi adottate la scorsa settimana dal Parlamento dovrebbero contribuire alla prevenzione della corruzione in Montenegro. Tuttavia, - e vorrei essere molto chiaro su questo - solo la loro effettiva attuazione contribuirà al raggiungimento di risultati concreti. E ´della massima importanza che il Montenegro stabilisce un track record credibile di attuazione. Pertanto gli organismi di esecuzione devono essere dotati rapidamente con personale qualificato, attrezzature e budget. In sintesi, il 2015 dovrebbe essere l´anno in cui vediamo risultati tangibili in materia di Stato di diritto, nonché una forte attenzione su come affrontare i restanti parametri di apertura. Le ultime settimane hanno dimostrato chiaramente che il ritmo dei negoziati di adesione con il Montenegro si trova. Sono convinto che se il Montenegro mantiene il ritmo, vedremo risultati tangibili a breve, a beneficio dei cittadini montenegrini ´.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: EMILY O´REILLY RIELETTO MEDIATORE EUROPEO  
 
Strasburgo, 17 dicembre 2014 - Martedì 16 dicembre 2014, il Parlamento europeo ha rieletto l´attuale Mediatore europeo, Emily O´reilly per il mandato 2014-2019. È stata sostenuta da 569 deputati a scrutinio segreto. Emily O´reilly è stata eletta per la prima volta come Mediatore europeo il 3 luglio 2013, dopo che il suo predecessore era andato in pensione. Era anche l´unica candidata dell´elezioni di oggi. 569 membri hanno votato a favore, 66 contro e 43 si sono astenuti. Il compito del mediatore è quello di gestire le denunce di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni e degli organismi dell´Ue. Le denunce possono essere presentate da chi è residente in Europa o da un cittadino, da una azienda e da un´associazione con una sede nella Ue.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: 35,5 MILIONI DI EURO PER LAVORATORI LICENZIATI IN ITALIA, FRANCIA, POLONIA E GRECIA  
 
Strasburgo, 17 dicembre 2014 - Circa 6000 lavoratori europei licenziati da Air France, Fiat Auto Polonia, Whirlpool e dal rivenditore greco Odyssefs Fokas riceveranno fondi europei per 35,5 milioni di euro per facilitare la ricerca o la creazione di nuovi posti di lavoro in seguito al voto favorevole del Parlamento di martedì. Le richieste di sostegno al Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) dovrebbero essere state definitivamente approvate dal Consiglio nella giornata di oggi.
Paese Azienda Numero di licenziamenti Totale aiuti Feg (€) Settore Relatore
Francia Air France 3.886 25.937.813 Trasporto aereo Marco Zanni (Efdd, It)
Grecia Odyssefs Fokas 600 6.444.000 Commercio al dettaglio Monica Vana (Verdi/ale, At)
Italia Whirlpool, 5 fornitori e produttori a valle 608 1.890.000 Elettrodomestici Danielle Viotti (S&d, It)
Polonia Fiat, 21 fornitori e produttori a valle 777 1.259.610 Automobilistico Jan Olbrycht (Ppe, Pl)
Whirlpool: 1,89 milioni di euro per 608 lavoratori Il calo della domanda di elettrodomestici, generato dalla crisi che ha colpito i consumatori, ha portato al licenziamento di 608 lavoratori della Whirlpool Europe S.r.l e dei suoi fornitori locali nella provincia di Trento. I licenziamenti hanno aggravato ancora di più la disoccupazione in una regione dove il numero delle persone senza lavoro è raddoppiato dall´inizio della crisi, arrivando al 6,1 % nel 2013. La domanda è stata approvata con 604 voti favorevoli, 82 contrari e 15 astensioni. Le autorità italiane useranno 1,89 milioni di euro del Feg per aiutare i lavoratori licenziati a trovare un´occupazione. Questa è la terza domanda al Feg per il settore italiano della produzione di apparecchiature elettriche. Fra il 2007 e il 2011, L’italia ha presentato 12 richieste al Feg, 7 delle quali nel 2011. Air France: 25 milioni di euro per 3.886 lavoratori La compagnia aerea di bandiera francese ha richiesto sostegno dopo aver licenziato 3.886 dipendenti a causa della competizione aggressiva - soprattutto da parte di tre linee aeree nel Golfo Persico - e all´aumento dei costi del carburante. L´impatto di tali esuberi è aggravato dalla chiusura di un´azienda Peugeot nell´Ile-de-france, la stessa regione dove si trova Air France. I 25.937,813 milioni di euro di aiuti del Feg - molti dei quali andranno a rimborsare le autorità francesi per i piani già finanziati per reintegrare i lavoratori licenziati nel posto di lavoro - rappresentano la più alta somma di denaro mai pagata finora dal fondo. Il testo è stato approvato con 525 voti favorevoli, 88 contrari e 87 astensioni. Fiat Auto Polonia: 1,26 milioni di euro per 777 lavoratori Un migliaio di lavoratori sono stati licenziati nello stabilimento Fiat a Tychy, nel sud della Polonia, a causa della perdita di quote di mercato in Europa nella produzione di autovetture. Tra il 2011 e il 2012 la produzione a Tychy è scesa di almeno un terzo, colpendo sia lo stabilimento sia i suoi fornitori, in una regione dove la disoccupazione è in costante crescita dal 2011. Questa è la ventiduesima richiesta polacca di assistenza nel settore automobilistico. Il sostegno di 1,26 milioni di euro da parte del Feg contribuirà a coprire i costi per i vari corsi di formazione per aiutare i 777 lavoratori a reinserirsi nel mercato del lavoro. La domanda è stata approvata con 603 voti favorevoli, 81 contrari e 17 astensioni. Tappe successive L’approvazione definitiva da parte del Consiglio è prevista per 16 dicembre. Contesto Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è stato istituito per fornire un sostegno aggiuntivo ai lavoratori licenziati per ragioni di esubero a seguito di trasformazioni rilevanti nella struttura del commercio mondiale, dovute alla globalizzazione o alla crisi finanziaria, e per aiutarli a trovare un nuovo impiego. Per il periodo 2014-2020 il massimale annuo del fondo è di 150 milioni di euro. Ai lavoratori licenziati sono offerti strumenti come il supporto per la creazione di imprese, assistenza nella ricerca del lavoro, orientamento professionale e vari tipi di percorsi di formazione. In molti casi le autorità nazionali hanno già iniziato ad adottare alcune di queste misure che saranno rimborsate dall´Ue una volta che le loro richieste sono definitivamente approvate.
 
   
   
NUOVA NOMINA DI DIRETTORE DI EUROSTAT; CAMBIO DI MANDATO PER CONSIGLIERE SPECIALE  
 
Bruxelles, 17 dicembre 2014 La Commissione europea ieri ha nominato direttore per metodologia, statistica aziendale e servizi It e Chief Information Officer di Eurostat. Inoltre, la Commissione europea ha adottato la decisione di cambiare il mandato di consigliere speciale Horst Reichenbach a consigliere speciale - membro Ue del Consiglio di Amministrazione della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers). A seguito di una procedura di selezione esterna, la Commissione ha deciso di nominare il sig Emanuele Baldacci per il posto di direttore per la metodologia, i servizi statistici e informatici aziendali e Chief Information Officer di Eurostat. Sig. Emanuele Baldacci è stato Capo del Dipartimento per l´integrazione, di qualità e di ricerca presso l´Istituto di statistica italiano (Istat) il dal 2011. La data di entrata in vigore della presente decisione sarà determinato in seguito. Horst Reichenbach assumerà il ruolo di consigliere speciale - Direttore dell´Ue nella Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) a Londra. Sig. Reichenbach eserciterà questo mandato come consigliere non remunerato speciale alla Commissione per un periodo di due anni. Mr Reichenbach è attualmente consigliere speciale, capo della Task Force per la Grecia. La data di entrata in vigore della presente decisione sarà determinato in seguito.  
   
   
AOSTA, INVITO A PRESENTARE I PROGETTI SUI PROGRAMMI EUROPEI 2014 E 2015  
 
 Aosta, 17 dicembre 2014 - E’ in programma per il 19 dicembre, a partire dalle 14.30, nella sala della Biblioteca regionale ad Aosta, un evento per illustrare l’opportunità di presentazione di progetti a finanziamento europeo per le annualità 2014 e 2015. L’appuntamento, organizzato in collaborazione con il Centro Europe Direct Vallée d’Aoste, è dedicato in particolare ai Programmi europei Competitività regionale e Occupazione. Le Autorità di Gestione del Programma Occupazione 2007/13 e del Programma Competitività regionale 2007/13, cofinanziati, rispettivamente, dal Fondo Sociale Europeo (Fse) e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), coglieranno l’occasione per presentare ai cittadini e alle imprese locali gli inviti a presentare progetti, nonché gli avvisi e i bandi ancora aperti per ottenere finanziamenti europei per gli anni 2014 e 2015. In particolare, l’Autorità di Gestione del Fse presenterà gli inviti recentemente approvati per l’avvio del Programma Garanzia Giovani e per il proseguimento delle iniziative finanziate del Piano di azione e coesione Piano Giovani. Con riferimento al Programma Competitività regionale, invece, l’Assessorato alle attività produttive, energia e politiche del lavoro presenterà le possibilità di finanziamento a favore delle imprese ancora disponibili. L’iniziativa sarà l’occasione per presentare alcuni interventi realizzati nel corso dell’attuale periodo di programmazione, come il bando di pre-incubazione Espace Innovation gestito da Vallée d’Aoste Structure, e alcuni progetti realizzati nell’ambito del bando integrato Fesr/fse per la creazione e lo sviluppo di Unità di ricerca con il contributo dello Sportello Spin2 della Chambre Valdôtaine. Interverranno il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, e l’Assessore alle attività produttive, energia e politiche del lavoro, Pierluigi Marquis.  
   
   
STATO E REGIONI NELLA RIFORMA COSTITUZIONALE, SARDEGNA: LA TUTELA DELLA SPECIALITÀ È LA NUOVA SFIDA EUROPEA  
 
 Macomer, 17 Dicembre 2014 - Lingua, cultura, ambiente, tutela delle coste, trasporti, fiscalità: sono questi i temi principali della specialità della regione Sardegna intorno ai quali si dibatte rispetto alla riforma costituzionale Renzi-boschi. "La grande sfida in Europa oggi è la salvaguardia della specialità e delle autonomia regionali. La giunta Pigliaru lavora in questa direzione anche grazie alla riorganizzzione della macchina regionale che deve essere più snella e dare maggiori risposte ai cittadini. Il rapporto tra la Regione e il Governo nel processo di riforma costituzionale procede con un dibattito punto su punto. Dall´ambiente alla specialità della lingua e della cultura, passando per i beni immateriali, sino al tema della continuità territoriale. La Regione deve sapere e poter costruire una propria capacità di legiferare in autonomia rispetto allo Stato, per salvaguardare la specialità come strumento di riconoscimento della comunità sarda. Una identità plurale della Sardegna esiste e la cultura autonomistica è democrazia e deve essere preservata". A dirlo è l´assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, al convegno tenutosi a Macomer nella serata di oggi "Stato e Regioni nella riforma costituzionale" nel centro servizi culturali ex caserma Mura, organizzato dall´Università degli studi di Sassari centro studi autonomistici "Paolo Dettori", l´Associazione Nino Carrus, con il patrocinio del Comune di Macomer. A partecipare senatori e deputati della Repubblica e rappresentanti della società civile e amministratori locali, e una rappresentanza dei lavoratori del presidio di Ottana Polimeri. "La Sardegna deve incrementare i poteri di regolamentazione negli ambiti della propria specialità - ha proseguito l´assessore Demuro - con incisive competenze legislative, traducendo in strumento giuridico questa specialità, in maniera tale da dare maggiori risposte ai cittadini, con piena consapevolezza dell´identità dell´isola, una coscienza evidentemente maggiore rispetto a quella che può avere il Governo rispetto all´identità specifica e tipica delle regioni autonome". Lo statuto speciale. "Non si parla mai nel merito - ha detto l´assessore Demuro- del nuovo statuto speciale. Serve un dibattito ampio che non è più possibile rimandare. La Sardegna ha bisogno di risorse da parte dello Stato per garantire la democrazia nell´isola e la parità con le altre regioni: uguaglianza nel diritto alle cure sanitarie, uguaglianza nella tutela ambientale e nel diritto alla continuità territoriale". Il titolare degli Affari generali e Riforma della Regione ha messo in evidenza l´intento della Giunta Pigliaru: riorganizzare la macchina regionale in maniera tale da garantire la tutela della specialità e, non da ultimo, il tema della fiscalità. "La leva fiscale serve a chiedere l´uso di imposte che possano essere verificate direttamente dai cittadini, controllori delle spese degli amministratori".  
   
   
MILANO: IL SINDACO PISAPIA NOMINATO VICE-PRESIDENTE DELL´ANCI PISAPIA: "GRAZIE FASSINO PER LA FIDUCIA. IMPEGNO PER SVILUPPO COMUNI E CITTÀ METROPOLITANE"  
 
Milano, 17 dicembre 2014 - "Ringrazio il Presidente di Anci Piero Fassino per la fiducia riposta nella mia persona attraverso la nomina a vicepresidente dell´Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. La squadra dei vicepresidenti nominati oggi mi sembra ben rappresentativa delle realtà territoriali, istituzionali e politiche. Da parte mia garantisco il massimo impegno nell´onorare questo ruolo sia in relazione allo sviluppo dei Comuni, sia per le Città Metropolitane, che proprio nelle prossime settimane inizieranno a operare a pieno regime. Sono lieto, inoltre, che Milano sia ben rappresentata in tutti gli organismi principali di Anci". Lo ha affermato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.  
   
   
TORINO: SMART CITY METROPOLITANA  
 
Torino, 15 dicembre 2014 - mercoledì 17 dicembre dalle 10.00 alle 12.30 al Teatro Astra, via Rosolino Pilo 6, si terrà l’incontro “Verso Una Smart City Metropolitana. Al via il laboratorio di idee per candidare Torino e l’Area metropolitana ad essere la buona prassi italiana”. La Città di Torino e la Fondazione Torino Smart City, in stretta collaborazione con l’Osservatorio Smart City di Anci, Agid, Torino Strategica e Torino Wireless e con il contributo tecnico di Top-ix e Scuola Holden, presenteranno le migliori prassi ed esperienze Smart City in ottica di riuso e replicabilità. L’evento arriva ad un anno dalla ufficializzazione del Master Plan Smile - 45 Idee per Torino Smart City - e ha un duplice obiettivo: presentare quanto è stato avviato e realizzato con successo dalla Città di Torino nel corso del 2014 e candidare l’area metropolitana torinese quale migliore prassi a livello nazionale sulla Piattaforma nazionale delle Smart City, che sarà online nei primi mesi del 2015. Per raggiungere questo obiettivo, sono stati invitati i rappresentanti dei Comuni dell’Area metropolitana per raccontare come funzionerà la Piattaforma e, soprattutto, per presentare i primi progetti replicabili. Sarà anche l’occasione per lanciare la Call “Smarttometropole” con cui dal 18 dicembre la Città di Torino e la Fondazione Torino Smart City individueranno almeno 100 progetti da presentare sulla Piattaforma Nazionale. Programma della giornata - Ore 10.00 “La Piattaforma Nazionale delle Smart City: una occasione di sviluppo e di visibilità per Torino e per l’Area Metropolitana”: Enzo Lavolta, Presidente Fondazione Torino Smart City; Antonella Galdi, Vice Segretario Generale Anci; Alessandra Poggiani, Direttore Generale Agid. Ore 10.30 “La Piattaforma delle esperienze di Smart City di Anci”: Paolo Testa, Responsabile Osservatorio Smart City di Anci. Ore 10.50 “Il Master Plan di Torino Smart City: un anno di risultati in ottica di riuso e replicabilità”; Gianfranco Presutti, Dirigente Area Smart City e Progetti Europei Città di Torino; Proiezione del video: L’evoluzione Smart di Torino - a cura di Scuola Holden. Ore 11.00 “Esempi di Smart City nell’Area Metropolitana”: Comuni e Istituzioni del nostro territorio raccontano 10 progetti e storie smart. Ore 11.40 “La replicabilità dei progetti di ricerca in altri territori”: I progetti del Bando Miur e del bando Iod della Regione Piemonte, che hanno ricevuto l’endorsement della Città di Torino, raccontano i risultati attesi e le opportunità di replicabilità. Ore 12.15 Conclusioni: Valentino Castellani, Vicepresidente Torino Strategica; Piero Fassino, Sindaco Città di Torino.  
   
   
CITTÀ METROPOLITANA FIRENZE: APPROVATI IN PALAZZO VECCHIO DUE ODG DEL GRUPPO PD GARANTIRE I SERVIZI, I LIVELLI OCCUPAZIONALI E LE FUNZIONI. RESPINTI DAL CONSIGLIO COMUNALE DUE ODG DI SEL-FRS  
 
Firenze, 17 dicembre 2014 - A seguito della comunicazione del sindaco Dario Nardella sull’approvazione dello Statuto della Città Metropolitana il Consiglio comunale ha approvato due Ordini del giorno presentati dal gruppo del Partito Democratico e respinto due Ordini del giorno presentati da Sel – Firenze riparte a Sinistra. Il primo Odg (approvato con 22 sì e 3 non votanti) rileva la necessità che si proceda in tempi rapidi alla definizione delle funzioni da attribuire alla Città metropolitana, vista la loro fondamentale importanza per i cittadini, e al loro più generale riordino, in modo da abbreviare la fase di transizione e da rendere pienamente operativo il nuovo Ente; l’importanza dell’adozione, da parte dell’Osservatorio Nazionale e di quello Regionale, di un crono programma che stabilisca l’iter e i tempi di adozione dei provvedimenti necessari ad allocare le funzioni attribuite alle Città metropolitane e definisca in modo puntuale beni e risorse necessari all’esercizio delle stesse; l’opportunità di evitare la costituzione di agenzie regionali atte a svolgere le funzioni precedentemente affidate alle Province e di procedere alla riallocazione in capo alle Città Metropolitane delle funzioni relative ai servizi di rilevanza economica in base a quanto disposto dall’art. 1, comma 90, della Legge 56/2014; la necessità che la Legge di Stabilità assicuri alle Città Metropolitane risorse adeguate all’esercizio delle funzioni ed al perseguimento di politiche in grado di garantire sviluppo, crescita ed investimenti, anche riconoscendo loro un ruolo centrale e strategico nell’utilizzo dei Fondi strutturali della nuova programmazione comunitaria ed invita il Sindaco, anche in veste di Sindaco della Città metropolitana e coordinatore delle Città metropolitane, a farsi interprete e portavoce di queste istanze presso gli Osservatori Nazionale e Regionale, e presso i Ministeri competenti, in modo da poter svolgere con pienezza il mandato affidato alle Città metropolitane dalla Legge 56/2014, sottolineando altresì i caratteri di innovazione ed attivandosi perché esse possano essere correttamente operative nel più breve tempo possibile, dando così definita attuazione al dettato costituzionale ed alle normative di attuazione dello stesso. Il secondo Odg (approvato all’unanimità) evidenziato che nella Legge di Stabilità sono presenti elementi che riducono sensibilmente la capacità di spesa delle Città Metropolitane appena istituite invita il Sindaco, anche in veste di Sindaco della Città Metropolitana e coordinatore delle Città Metropolitane, ad adoperarsi perché a questo livello istituzionale possano essere garantiti i servizi, i livelli occupazionali e le funzioni già svolte al 31 dicembre 2014 dalla Provincia, con il relativo personale. Respinto il terzo Odg, presentato da Sel – Firenze Riparte a Sinistra (8 sì, 18 no, un non voto) che invitava il Sindaco del Comune di Firenze in qualità di Sindaco Metropolitano ad istituire un gruppo di lavoro, in seno al Consiglio metropolitano fiorentino, che possa elaborare una proposta da indirizzare al Governo in merito alla reintroduzione del suffragio universale, tenendo in considerazione i limiti della legge vigente in materia che di fatto ne limita la reintroduzione subordinandola alla suddivisione del Comune di Firenze in Municipalità. Respinto anche il quarto Odg, presentato da Sel – Firenze Riparte a Sinistra (8 sì, 18 no) che impegnava l’amministrazione comunale a sostenere in ogni sede istituzionale e, ad adoperarsi, affinché gli organi della Città metropolitana, compreso il Sindaco e il vice Sindaco, siano eletti a suffragio universale dalla popolazione dell’intera area. (s.Spa.)  
   
   
PUGLIA, FRA I PROVVEDIMENTI PRINCIPALI: SCUOLA, ASSUNZIONI, SANITÀ  
 
Bari, 17 dicembre 2014 - La Giunta regionale ha approvato lo schema di ddl “Autorizzazione alla cessione in proprietà degli alloggi realizzati ai sensi dell’art.8 della L. 17 febbraio 1992, n.179”. Il testo prevede la possibilità di cedere in proprietà gli alloggi realizzati, ai soggetti che risultino assegnatari o locatari. “La norma proposta - si legge nella relazione di accompagnamento - è coerente sia con la logica che ha ispirato l’art. 18 della legge 178/92 riguardo la trasformazione delle cooperative a proprietà indivisa finanziate con leggi precedenti alla 179/92, sia con l’orientamento nazionale espresso dalla L.80/2014, che privilegia la locazione con riscatto in luogo della locazione permanente”. La Giunta regionale ha approvato il Piano regionale per il diritto allo studio per l’anno 2014 che autorizza una spesa di 8.800.000 euro per contributi agli Enti Locali e 700.000 euro utilizzabili per interventi per l scuole dell’infanzia paritarie senza fini di lucro. In allegato, i relativi Piani di riparto. Adottate dalla Giunta regionale le procedure amministrative per l’autorizzazione alle assunzioni da parte della Aziende/enti del Ssr. La Delibera di Giunta 66 del febbraio 2014 (relativa al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione della Regione Puglia) infatti, fa rientrare tra i procedimenti soggetti alla trasparenza dell’attività amministrativa, anche le autorizzazioni e le concessioni. Inoltre, poichè con la delibera 1403 del 4 luglio 2014 la Regione ha approvato il Programma Operativo 2013-2015 che, relativamente alla Gestione del Personale ha previsto che l’avvio di procedure di reclutamento del personale siano vincolate ad autorizzazioni della Giunta regionale, ne consegue che per rendere trasparente il procedimento adottato per assumere il personale le Asl debbano attenersi ad un iter procedurale determinato. Oltre al rispetto dei piani assunzionali annuali, (determinati in base a: valutazione epidemiologica; rispetto dei livelli essenziali di assistenza; abbattimento delle liste d’attesa;criticità nell’organizzazione del lavoro determinata da grave carenza di personale;attivazione di nuove strutture)questi dovranno essere esaminati tenendo conto di: • Della disponibilità economica rilevata attraverso i risparmi delle Aziende Sanitarie, conseguiti annualmente dalle cessazioni di personale; • Del rispetto delle disposizioni in materia di trattamento economico dei dipendenti pubblici contenute nell’art.9 del Dl 78/2010; • Dei limiti di spesa per il personale dettati dalla finanziaria 2007 e similari; • Del numero massimo di strutture complesse,semplici, coordinamenti e posizioni organizzative determinati per ciascuna Azienda. Conclusa l’istruttoria, viene predisposta la proposta di delibera autorizzativi da sottoporre all’attenzione della Giunta regionale. La Giunta regionale ha deciso di utilizzare i fondi rivenienti dal D.lgs 208/2002, per un ammontare di € 230.000,00 per consentire ai Servizi Trasfusionali delle Aziende Sanitarie Locali, Aziende Ospedaliero-universitarie,enti Ecclesiastici ed Irccs, la funzione di garanzia e controllo di qualità , come previsto dall’Accordo Stato-regioni del 16 dicembre 2010. La Giunta ha poi ripartito il finanziamento: • € 16mila per ogni Asl dove insista un solo servizio trasfusionale, nonché per le Aziende Ospedaliero-universitarie per un totale di € 64mila (Asl Brindisi,asl Taranto,policlinico di Bari ed Oo.rr. Di Foggia). Il restante finanziamento di 166.000 euro in base a : • Il numero dei servizi trasfusionali che insistono su ciascuna Asl; • La complessità delle attività svolte dagli stessi. Pertanto, sulla base dei dati 2013: • Asl Bt: € 26mila (iva compresa) • Asl Foggia:€ 34mila • Asl Lecce : € 50mila • Asl Bari : € 56mila. I finanziamenti attribuiti alle Asl di Bari e Lecce comprendono altresì le quote da destinare agli Enti Ecclesiastici insistenti sul proprio territorio. Parimenti l’importo destinato a Foggia è comprensivo della quota da destinare all’Irccs privato insistente sul proprio territorio. Riprogrammato l’Apq “Beni e attività culturali” con adempimenti delibera Cipe. Approvata valutazione paesaggistica per strada provinciale 79 Presicce Alessano rotatoria Bosco Grande. Rilasciato parere paesaggistico a comune Alezio (Le) per piano lottizzazione comparto D Prg Adottato lo schema di convenzione per “Treno della Memoria” 2015 con la convenzione con ass. “Terra del Fuoco”. Rinnovata la convenzione con forze dell’ordine, Arpa, Cnr per il monitoraggio dei siti inquinati regionali. Delegata l’Ares per gli adempimenti in materia di carte dei servizi e qualità percepita delle aziende e enti del Ssr. Ripartiti i fondi per l’acquisto di tecnologie di monitoraggio del trasporto del sangue ed emocomponenti a temperatura controllata e contenitori muniti di “data logger”. Approvato indirizzi regionali per il potenziamento tecnologico dei servizi territoriali sanitari nell’ambito dell’”Emergenza Gargano” e per il potenziamento dei servizi sociosanitari a ciclo diurno per non autosufficienti gravi. Approvato il piano del fabbisogno triennale del personale regionale di Giunta e Consiglio L´avv. Sabino Persichella è stato nominato amministratore unico di Puglia Sviluppo, al posto del dimissionario Gioacchino Maselli.  
   
   
GIUNTA SARDEGNA, TRA LE ALTRE DELIBERE: LAVORO, AGRICOLTURA, ENTI LOCALI, AMBIENTE  
 
Cagliari, 17 Dicembre 2014 - Seduta di Giunta caratterizzata dall´approvazione di numerose delibere, quella svoltasi ieri nella sede di viale Trento a Cagliari. Tra le più importanti quella sulla peste suina proposta dal presidente Francesco Pigliaru: la Giunta, nel rispetto de tempi concordati con il Ministero, ha adottato il piano di contrasto e di eradicazione della peste suina che, prima della approvazione definitiva, dovrà avere il via libera dal Ministero della Sanità, dalla Commissione Europea e dal Consiglio Regionale. Lavoro. Su proposta dell´assessore Virginia Mura, l´esecutivo ha approvato una delibera che incrementa di 1 milione e 845 mila euro i fondi per le politiche attive del lavoro e per le misure di Flexicurity. La somma sarà utilizzata per rendere più appetibile il "bonus occupazionale" che passerà da 6000 a 7500 euro per l´attivazione di un contratto a tempo indeterminato per almeno 1300 persone disoccupate o non più nelle condizioni di usufruire di ammortizzatori sociali. Le risorse finanziarie provengono da una rimodulazione del Por Fse 2007-2013. Agricoltura. Via libera, su proposta dell´assessore Elisabetta Falchi, alla riprogrammazione delle economie del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. La delibera, di fatto, consente di non compromettere l’impegno e la spesa dei fondi residui da parte dei Gal. Gli interventi riguardano gli Assi sulla qualità della vita nelle zone rurali e la diversificazione dell´economia rurale, e l´attuazione dell´approccio leader. Le risorse saranno destinate a progetti strategici di valenza regionale. Ammontano a poco più di un milione di euro, invece, i fondi destinati alle organizzazioni di produttori agricoli non ortofrutta, inseriti in un’altra delibera proposta dall’assessore. Le risorse derivano dalla precedente programmazione Argea (803 mila euro, giacenti nel bilancio dell´Agenzia) e dal bilancio regionale 2014 (200 mila euro). La somma assicura la copertura finanziaria dell´annualità 2015 dei programmi di attività e dei programmi di avviamento approvati e in corso di approvazione, e gli interventi che erano stati finanziati nelle precedenti annualità. "Il nostro obiettivo - ha detto l´assessore Falchi - è contrastare l´estrema polverizzazione dell´offerta produttiva, con aziende di dimensione spesso non adeguate a competere sui mercati, e favorire l´accorpamento delle imprese per dare valore aggiunto alla filiera agroalimentare". Enti Locali. La giunta, su proposta dell´assessore Cristiano Erriu, ha approvato la delibera con la quale viene sciolto il consiglio comunale di Orani. L´esecutivo ha nominato Francesco Pani commissario straordinario per la provvisoria gestione del Comune sino alle prossime elezioni previste a maggio. Nel novembre dell´anno scorso, era stato il commissario ad acta ad approvare il bilancio. Ambiente. Si va verso una nuova governance dell´Azienda Speciale Parco di Porto Conte, l´ente di gestione del Parco Naturale regionale di Porto Conte. La Giunta, su proposta dell´assessore Donatella Spano, ha approvato un Dl di modifica della legge regionale istitutiva del Parco. Il nuovo quadro normativo nazionale (legge Severino) rende incompatibile l´attuale assetto istituzionale dell´Azienda Speciale, la cui assemblea coincide con il consiglio comunale in carica e il presidente è individuato al suo interno. Una nuova legge regionale dovrà risolvere l´attuale situazione di incompatibilità. Industria. Oltre alle due delibere su Igea, la Giunta, su proposta dell´assessore Maria Grazia Piras, ha approvato una delibera che autorizza il commissario liquidatore del Consorzio Zir di Tempio a concedere in comodato gratuito alla Regione, per la durata di 25 anni, un´area di proprietà dello stesso Consorzio, da destinare all´installazione di un modulo prefabbricato per realizzarvi una rete d´accesso in fibra ottica nella zona industriale. Sanita’. Approvato, su proposta dell’assessore Luigi Arru, il censimento del patrimonio immobiliare dell´Azienda Sanitaria numero 3 di Nuoro. Via libera anche alla ripartizione tra le Aziende Sanitarie Locali dei fondi regionali per la prevenzione del randagismo e il controllo delle nascite degli animali di affezione. Approvati, infine, la convenzione con la direzione regionale per la Sardegna dei Vigili del Fuoco per il servizio di elisoccorso sanitario nel 2015, e il finanziamento dei contratti di Formazione Specialistica per la frequenza delle Scuole di Specializzazione in discipline mediche delle Facoltà di Medicina e chirurgia di Cagliari e Sassari. Affari Generali. Su proposta dell´assessore Gianmario Demuro è stata approvata la copertura delle spese relative al soggiorno degli End (Esperti Nazionali Distaccati) presso la sede estera. La delibera stabilisce la corresponsione dell´indennità speciale in misura pari al 90 per cento di quella stabilita per i dipendenti regionali all´estero. Lavori Pubblici. Su proposta dell´assessore Paolo Maninchedda è stata approvata una delibera che stanzia 80 mila euro a favore dell´Azienda Regionale per l´Edilizia Abitativa (Area). Le risorse regionali, assegnate al Fondo sociale, riguardano l´assegnazione dello stanziamento 2014 e saranno destinate alla fascia più debole di assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Trasporti. Su proposta dell´assessore dei Trasporti Massimo Deiana, è stata decisa la ricapitalizzazione della Sogeaal con 11 milioni e 700 milioni di euro (la ricostituzione del capitale sociale e la copertura delle perdite richiede un intervento di 7 milioni e 754 milioni). La Sogeaal, società di gestione dell´aeroporto di Alghero, domani riunirà l´assemblea dei soci. Essendo però l´obiettivo finale quello di irrobustire la società e rilanciarne l´attività, l´esecutivo ha poi deciso di collocare sul mercato parte della quota di partecipazione azionaria in capo alla Regione. L´assemblea dei soci, in base a un atto di indirizzo della Giunta, dovrà garantire che resterà pubblico il 20% del capitale sociale e stabilire che sulla quota azionaria eccedente quel 20% non venga esercitato il diritto di opzione. Alla sottoscrizione delle quote dovranno essere ammessi solo soggetti che svolgano attività nel settore aeroportuale o delle infrastrutture per la mobilità e la valutazione dovrà avvenire selezionando la migliore offerta economica rispetto al valore nominale delle azioni. Pubblica Istruzione. Su proposta dell´assessore Claudia Firino, è stato approvato il finanziamento del programma per il 2014 delle attività proposte dal Comitato regionale del Coni e autorizzato l´anticipazione pari al 60% del contributo totale che è pari a 360.180 euro. I finanziamenti sono così suddivisi: 40 mila euro alle Delegazioni Provinciali Coni per spese di gestione e funzionamento; 40 mila a Scuola dello Sport; 118 mila per Monitoraggio e Banca Dati impianti sportivi e Albo regionale delle società sportive; 12.180 euro per i Giochi della Gioventù; 40 mila al Progetto Sport di Classe; 90mila per organizzazione e promozione di Turisport. Infine, 20 mila euro finanzieranno attività di ricerca, studi e convegni per progetti sul territorio. Programmazione. La Giunta, su proposta dell´assessore Raffaele Paci, ha preso atto dell´approvazione da parte della Commissione Europea della rimodulazione di una parte dei fondi Fesr non spesi all´interno della programmazione 2007-2013.  
   
   
DECADENZA DA CONSIGLIERE REGIONALE. ASSESSORE VENETO: ANDRO’ FINO IN FONDO. IL RICORSO PRIMA DI NATALE: E’ UNA QUESTIONE DI VERITA’ E GIUSTIZIA  
 
Venezia, 17 dicembre 2014 - “Andrò fino in fondo a questa cosa, che non finisce oggi. Ringrazio il presidente Zaia per la fiducia che mi ha riconfermato e con il quale non c’è mai stato un momento di incomprensione. Non farei mai nulla per metterlo in difficoltà. In ogni caso, ho il diritto di ricorrere in Cassazione contro questa sentenza e il ricorso sarà presentato prima di Natale”. Lo ha detto ieri l’assessore regionale Isi Coppola parlando con i giornalisti della sentenza della Corte d´appello di Venezia che ha dichiarato la sua decadenza dalla carica di consigliere regionale a seguito di un procedimento relativo alle spese per la campagna elettorale del 2010. Ricordando che le motivazioni sono state depositate solo venerdì scorso e quindi non si poteva proporre prima il ricorso che sarà presentato nei prossimi giorni, ha voluto ribadire che il suo impegno rimane esattamente quello di prima, continuando a fare l´assessore e a frequentare il Consiglio regionale. L’assessore Coppola ha detto di essere molto amareggiata da tutta questa vicenda che dura ormai da troppo tempo. “Le valutazioni delle mie spese elettorali da parte del Consulente Tecnico Unico nominato dal magistrato – ha aggiunto – sono frutto di congetture, a fronte di nessuna documentazione provata”. “E’ solo una questione amministrativa e non penale – ha concluso - ma per me è soprattutto una questione di verità e di giustizia che devo a me, ai miei familiari e soprattutto agli elettori. Credo che anche i Veneti stessi non meritino, in questo momento di poca fiducia nei confronti della politica, di avere dei dubbi nei confronti di persone che si sono sempre comportate onestamente”.  
   
   
GIUNTA APPROVA PIANO TRIENNALE ATTIVITÀ DI INNOVAPUGLIA  
 
Bari, 17 dicembre 2014 - “Innovare in tutti i settori delle attività amministrative e aiutare i Comuni e le imprese a migliorarsi. Favorire, insomma, un ecosistema dell’innovazione. Questo è l’obiettivo che abbiamo dato ad Innovapuglia” – ha affermato Loredana Capone, assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, commentando l’approvazione del piano di attività di Innovapuglia per il triennio 2015-2017. Il piano è espressione delle politiche e degli investimenti pubblici in materia di innovazione che mirano a creare un ambiente favorevole al cambiamento, capace di interconnessione e dialogo. Gli obiettivi che il piano declina danno forma agli obiettivi definiti dalla Regione Puglia per favorire l’innovazione della pubblica amministrazione, rafforzare le Pmi del settore Ict, diffondere la banda ultra larga nelle aree urbane e industriali, in particolare in quelle non appetibili per il mercato, e giungere al definitivo azzeramento del digital divide infrastrutturale sul territorio regionale. Il documento approvato è quindi uno strumento per praticare la cittadinanza digitale nella trasparenza e nello sviluppo della democrazia tra Amministrazione Pubblica e cittadino, costruito nell’intento di valorizzare gli investimenti fatti in precedenza, integrare tra loro i sistemi già realizzati e permettere la più ampia condivisione dei dati pubblici, in un processo di massima interoperabilità dei servizi. In termini di vantaggi per i cittadini, per le imprese e i professionisti e per le pubbliche amministrazioni regionali, il Piano di Attività di Innovapuglia per il prossimo trienno 2015 – 2017 è strutturato in 4 Obiettivi strategici, coerenti con il quadro programmatico regionale in materia di Agenda digitale (Pa digitale, Economia Digitale, Cittadinanza Digitale, Infrastrutture Digitali), 4 Linee di intervento, 12 Azioni e 62 attività realizzative. Nuovi servizi interattivi per la sanità, una giustizia digitale e dematerializzata, servizi on line per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per disoccupati e giovani, una rete di sportelli telematici per la gestione delle procedure amministrative sul portale istituzionale della Regione che avrà un unico accesso, un monitoraggio del territorio sempre più attento, grazie alla digitalizzazione e alle procedure telematiche, la gestione centralizzata e dematerializzata delle procedure d’acquisto, in totale trasparenza, per conseguire gli obiettivi di risparmio richiesti alla Pa. Sono solo alcune delle realizzazioni attese nel prossimo ciclo di modernizzazione digitale previsto da Innovapuglia. “Consci che la digitalizzazione dei processi amministrativi non è solo il trasferimento dallo strumento cartaceo a quello elettronico dei processi, ma un vero cambiamento culturale pervasivo e capillare, dopo essere stato presentato oggi ai rappresentanti istituzionali della regione, il Piano sarà oggetto di un ampio confronto per tutto l’arco della sua durata” ha dichiarato il presidente di Innovapuglia prof. Pasquale Chieco. Il piano e la sua attuazione coinvolgerà tutti i livelli dell’amministrazione e sarà aperto ad un confronto con il tessuto produttivo e con le organizzazioni che lo rappresentano, con l’obiettivo di raccogliere indicazioni utili per meglio definire le nuove soluzioni tecnologiche da affidare, mediante gare pubbliche, al mercato regionale e nazionale. Obiettivo è l’innalzamento costante della qualità della domanda pubblica, vera e propria strategia costitutiva della programmazione e dell’azione di Innovapuglia, che così interpreta il ruolo affidatole dalla Regione, di attuare l’agenda digitale regionale, mettendo in connessione fabbisogni del territorio e innovazioni di prodotti e servizi.  
   
   
TRENTO: ORDINAMENTO FINANZIARIO DELL´AUTONOMIA: VIA LIBERA ALL´INTESA PER LA MODIFICA DELLO STATUTO  
 
Trento, 17 dicembre 2014 - La Giunta provinciale ha dato ieri via libera al testo di legge in discussione al Senato sul nuovo patto di garanzia Roma-trento riguardante l´ordinamento finanziario dell´Autonomia. "Si tratta di un importante risultato che contribuisce a rafforzare ulteriormente la nostra Autonomia", ha commentato il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi che ha annunciato l´intesa della Giunta provinciale al testo di legge presentato dal Governo e prossimo alla discussione in Senato. "Nel nuovo pacchetto di emendamenti alla legge di stabilità - ha proseguito Rossi - ci sono tutti i passaggi che avevamo concordato nell´ambito dell´accordo sul patto di garanzia fra Roma, le Province autonome e la Regione". Ciò comporterà anche il via libera alla revisione del titolo Vi dello Statuto di Autonomia, l´unico modificabile con una legge parlamentare "rinforzata" dall´intesa con le due Province autonome e con la Regione, ma senza bisogno di una legge costituzionale. Per quanto riguarda la Regione il nuovo assetto finanziario dell´Autonomia prevede una riduzione della quota di Iva da assegnare a questo ente, il quale passerà da 2/10 a 1/10. Di conseguenza, crescerà l´importo destinato alle due Province che in futuro incasseranno non più i 7/10, bensì gli 8/10 dell´imposta sul valore aggiunto prodotta sul territorio. Il presidente Rossi ha ricordato inoltre che oggi il premier Matteo Renzi ha anche sottoscritto la nota informativa che verrà inviata al cancelliere austriaco Werner Faymann, con la quale, facendo riferimento alla quietanza liberatoria di fronte all´Onu del 1992, l´Italia dichiara di aver trovato un nuovo accordo per il finanziamento dell´Autonomia. Come comunicato nella relazione al Bilancio dal presidente Rossi "l´obiettivo è quello di arrivare in tempi brevi ad una bozza di legge costituzionale per la modifica di alcuni articoli dello Statuto. Si punta innanzitutto a recuperare alcune delle competenze messe in dubbio dal 2001 in poi da una serie di sentenze della Corte Costituzionale; inoltre è prioritario tutelare l´autonomia da future ingerenze dello Stato, ma anche individuare possibili nuove competenze da assumere".  
   
   
AOSTA, LA CONFERENZA SULLA LEGALITÀ E LA SICUREZZA NEL SUO INCONTRO ANNUALE  
 
Aosta, 17 dicembre 2014 -  Ieri, si è svolta a Palazzo regionale la Conferenza regionale sulla legalità e la sicurezza. Il tavolo, alla sua quinta riunione annuale, è la sede di confronto tra istituzioni e settori rappresentativi della società sui principali temi e nodi strategici per l’implementazione di politiche locali per la legalità e la sicurezza dei cittadini. Nella conferenza, viene inoltre fatto il punto sull’impatto che i fenomeni di illegalità, criminalità, devianza e degrado hanno sul nostro territorio, verificando nel contempo la correlazione che questi hanno con il sentimento di insicurezza dei cittadini. Insieme a questo aspetto, la Conferenza costituisce anche lo strumento attraverso il quale la Regione riferisce e offre alla riflessione l’esito delle misure e degli interventi promossi a sostegno delle politiche per la legalità e la sicurezza dei cittadini, realizzate attraverso misure a regia regionale o dal sistema degli Enti locali con il contributo degli attori sociali del territorio. A riferire dei risultati conseguiti, alla presenza dei rappresentanti delle Forze dell’ordine, dei Sindacati, degli Enti locali, delle Associazioni e degli Assessori Emily Rini e Mauro Baccega, è stato il Presidente della Regione Augusto Rollandin, che si è soffermato sullo stato della sicurezza e dell’ordine pubblico, lasciando poi gli approfondimenti ai referenti della Questura e del Comando dell’Arma dei Carabinieri. «Dai dati relativi all’anno 2014 – ha spiegato il Presidente della Regione Augusto Rollandin - si conferma in Valle d’Aosta un andamento dei reati denunciati complessivamente stabile, sebbene non uniforme tra le tipologie e l’ambito territoriale di riferimento, con un incremento dei dati relativi ai furti, in particolare, quelli in abitazione e in esercizi commerciali, incremento dovuto soprattutto alla recrudescenza degli episodi registrata nei mesi estivi, in particolare in quello di agosto, e che ha creato notevole allarme sociale. L’importante attività dispiegata dalle Forze di Polizia, anche con la collaborazione della Polizia Locale e del Corpo Forestale della Valle d’Aosta, in termini di prevenzione e di contrasto, ha consentito di arginare il fenomeno e di assicurare alla giustizia alcuni autori dei fatti delittuosi. L’impegno da parte delle Forze di Polizia è quello di mantenere nel tempo, sino a quando necessario, questa intensificazione delle attività. Dal punto di vista dell’insicurezza dei cittadini, in linea generale, si conferma il trend di preoccupazione registrato negli anni precedenti, in particolare, in conseguenza, oltre che dei furti in abitazione, di fenomeni - come il degrado, il disordine e l’inciviltà - che pur non avendo spesso rilevanza penale, contribuiscono a determinare preoccupazione e allarme». Il Presidente della Regione ha poi fatto cenno ai sistemi di videosorveglianza già operativi o la cui installazione è in fase di completamento, in 55 dei 74 comuni valdostani, dato dal quale si evince che più di due terzi dei comuni ha in dotazione impianti tecnologici di sorveglianza con un numero complessivo di diverse centinaia di telecamere. Risultato che è stato possibile grazie agli importanti investimenti sostenuti dalla Regione e dal sistema degli enti locali, e i cui frutti già si sono iniziati a vedere. E’ stata ora avviata una riflessione tecnica al fine di ottimizzare gli interventi realizzati e integrarli in un´ottica di sistema regionale. Nel corso della riunione è stato presentato il punto dell’attuazione della legge regionale 11/2010 in merito alle iniziative in materia di legalità e sicurezza, realizzate da Regione ed Enti locali nell’anno 2013 e di quelle programmate per il 2014: 65 iniziative complessive (36 nel 2013 e 29 nel 2014), di cui 43 di iniziativa della Regione e 22 degli Enti locali. In conclusione della Conferenza, il Segretario generale della Regione Luigi Malfa ha presentato il Piano triennale di prevenzione della corruzione delle strutture della Giunta regionale della Valle d’Aosta.  
   
   
BOLZANO: INTESA SU MODIFICA DELLO STATUTO PER FINANZIAMENTO AUTONOMIA  
 
 Bolzano, 17 dicembre 2014 - Via libera ieri della Giunta provinciale al testo di legge in discussione al Senato sul nuovo patto di garanzia Roma-bolzano circa il finanziamento dell´Autonomia. Si va verso una modifica dello Statuto, il premier Renzi ha firmato la nota informativa per Vienna, gruppo di lavoro all´opera per risolvere il nodo sulle competenze. "Si tratta di un grande risultato che contribuisce a rafforzare ulteriormente l´autonomia altoatesina". Con queste parole, il presidente Arno Kompatscher ha annunciato l´intesa della Giunta provinciale al testo di legge presentato dal governo e prossimo alla discussione in Senato. "Nel nuovo pacchetto di emendamenti alla legge di stabilità - ha proseguito Kompatscher - ci sono tutti i passaggi che avevamo concordato nell´ambito dell´accordo sul patto di garanzia fra Roma e Bolzano". Ciò comporterà anche il via libera alla revisione del titolo 6 dello Statuto di autonomia, l´unico modificabile con una legge parlamentare "rinforzata" dall´intesa con le due province autonome e con la Regione, ma senza bisogno di una legge costituzionale. L´ok della Regione è motivato principalmente dal fatto che il nuovo assetto finanziario dell´autonomia prevede una riduzione della quota di Iva da assegnare a questo ente, il quale passerà da 2/10 a 1/10. Di conseguenza, crescerà l´importo destinato alla Provincia di Bolzano e a quella di Trento, che in futuro incasseranno non più i 7/10, bensì gli 8/10 dell´imposta sul valore aggiunto prodotta sul territorio . "Oggi - ha annunciato Arno Kompatscher - il premier Matteo Renzi ha anche sottoscritto la nota informativa che verrà inviata al cancelliere austriaco Werner Faymann, con la quale, facendo riferimento alla quietanza liberatoria di fronte all´Onu del 1992, l´Italia dichiara di aver trovato un nuovo accordo per il finanziamento dell´autonomia. Lo Stato nazionale, inoltre, ribadisce la volontà esplicita di trovare un´intesa con le minoranze linguistiche interessate per ogni nuova modifica della situazione esistente". Sempre a tale proposito, il presidente altoatesino ha informato la Giunta che il gruppo di lavoro misto nominato di recente ha avviato la prima fase di revisione dello Statuto. "Si tratta di un compito piuttosto urgente - ha spiegato Kompatscher - e l´obiettivo è quello di arrivare in tempi brevi ad una bozza di legge costituzionale per la modifica di alcuni articoli. L´obiettivo prioritario è quello di recuperare alcune delle competenze messe in dubbio dal 2001 in poi da una serie di sentenze della Corte Costituzionale, quello di tutelare l´autonomia da future ingerenze dello Stato, ma anche quello di individuare possibili nuove competenze da assumere, a partire da quelle in tema di ambiente". I componenti del gruppo di lavoro sono Christoph Perathoner, Karl Zeller, Esther Happacher, Lorenzo Dellai, Francesco Palermo, Marco Boato, Luca Zeni, Roberto Tognatti, Giuseppe Detomas e Giuseppe Volpe.  
   
   
“DISCO VERDE” A SEDICI NUOVE UNIONI DI COMUNI RISORSE PER 1,1 MILIONI, PAITA: CON GESTIONE ASSOCIATA PIÙ EFFICIENZA E RISPARMI  
 
 Genova, 17 Dicembre 2014 - Partono in Liguria sedici nuove unioni dei Comuni nate nel 2014. Si aggiungono alla sola unione già esistente sul territorio dal 2011 e portano a 81 il numero delle civiche amministrazioni che hanno fatto questa scelta associativa. Dalle Regione Liguria queste unioni di Comuni, attraverso un bando, hanno ottenuto un contributo finanziario di 1,1 milioni di euro ( 295 mila euro 628 fondi regionali, 804,371 statali) per avviare e sostenere la gestione associata delle funzioni comunali. Il bando, finanzia con 56 mila euro anche l´Unione Sol "Valli Stura orba e Leira", nata nel 2011. Già nel 2012 e 2013 la Regione Liguria aveva finanziato le associazioni dei comuni e alcune Unioni, in un percorso previsto dalla normativa nazionale e che aveva portato a impegnare risorse per oltre 2,4 milioni. "Con questo bando possiamo ritenere di aver raggiunto un importante obiettivo, siamo convinti che la gestione associata delle funzioni fondamentali in capo ai singoli comuni possa essere più efficace, efficiente e garantire buoni risparmi", afferma l´assessore alle Infrastrutture, e ai rapporti con gli enti locali Raffaella Paita. In dettaglio, in Provincia di Genova si sono costituite sei nuove Unioni per un totale di ventisei comuni coinvolti e un finanziamento di 409 mila 701 euro in provincia della Spezia nuove Unioni sono tre, tredici i comuni coinvolti con un finanziamento 186 mila 407 euro. Sono quattro le nuove Unioni nell´Imperiese, ventisei i comuni coinvolti e un finanziamento di 287 mila 597. In provincia di Savona si sono costituite 3 nuove Unioni , sedici i comuni coinvolti e un finanziamento 135 mila 293 .Nel Savonese, l´Unione dei Comuni della Vite e dell´Ulivo, che comprende i comuni di Vendone – Ortovero – Arnasco – Casanova Lerrone – non è stato ammessa a finanziamento per un errore formale nella presentazione della domanda, ma già con il nuovo anno con i fondi 2015 sarà possibile erogare anche a questa nuova Unione, un contributo adeguato per l´avvio delle funzioni in forma associata. "Siamo convinti che l´azione svolta in questi anni abbia dato buoni risultati, le risorse impegnate sono evidenti e dimostrano come la Regione Liguria creda nell´associazionismo comunale come un sistema di buon governo del territorio, in Sintonia con la legge Del Rio", afferma Paita.  
   
   
ENTI:CONFRONTO REGIONE ABRUZZO COMMISSARI COMUNITA´ MONTANE  
 
Pescara, 17 dicembre 2014 - In ordine al processo di scioglimento delle Comunità montane, l´assessore agli Enti Locali, Mario Mazzocca, ha incontrato i Commissari.nel corso della discussione sono stati affrontati i problemi che sono ancora irrisolti, tra i quali il personale, la gestione del patrimonio, la gestione degli interventi sociali ed altre tematiche particolari riguardanti singole Comunità. I partecipanti, dopo aver rilevato le criticità presenti nella legge regionale attualmente in vigore, hanno concordato sulla necessità di intervenire rapidamente per integrare e modificare il quadro normativo, in modo da favorire l´associazionismo tra gli Enti locali delle zone interne e salvaguardare a livello quantitativo e qualitativo i servizi destinati alla popolazione. A conclusione dell´incontro l´assessore Mazzocca ha annunciato l´intenzione di presentare, in tempi brevi, una proposta di legge ed ha invitato i presenti a dare il proprio contributo affinchè questa possa rispondere in modo adeguato alle problematiche affrontate nella discussione.  
   
   
DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI FERRARA: CHIEDIAMO AI COLLEGHI DELLE ALTRE PROVINCE DELLA RER DI UNIRSI  
 
Ferrara, 17 dicembre 2014 - Un appello dei dipendenti della Provincia al neopresidente della Regione, Stefano Bonaccini. I dipendenti della Provincia di Ferrara scrivono al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, in previsione dell’incontro che egli stesso ha convocato mercoledì 17 a Bologna per incontrare i presidenti delle nove Province dell’Emilia-romagna. Lettera che ha raccolto in poche ore circa 200 firme dei dipendenti dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense, per una sottoscrizione tuttora in corso negli uffici. Ecco il testo dell’appello: “La Regione Emilia Romagna, nella continuità politica che ha contraddistinto il suo governo, ha storicamente rafforzato il ruolo delle Province delegando ad esse gran parte delle funzioni in carico alla Regione - già dal 1999 tramite la Legge Regionale n. 3/1999 e la Legge Regionale n. 5/2006 - con trasferimento, solo in minima parte, di risorse finanziarie e personale. Nell’ambito della riforma degli enti pubblici, la Regione Emilia Romagna ha ritenuto così di applicare il principio di sussidiarietà, nell’ottica di allocare le funzioni del governo del territorio ad un ente più vicino a cittadini e imprese. Le Province dell’Emilia Romagna, per far fronte a quanto delegato dalla Regione, si sono dovute strutturare con personale e mezzi propri al fine di svolgere al meglio le nuove funzioni che sono state chiamate ad esercitare. Ora è stata emanata dal Governo la Legge 56/2014, ed è in fase di approvazione la Legge di Stabilità 2015 che prevede, attraverso gli ultimi emendamenti, consistenti tagli del personale di Province e Città Metropolitane con l’attivazione di procedure di mobilità dall’esito incerto. Dato atto che la Regione Emilia Romagna è in una fase post elettorale di definizione delle linee di governo, riteniamo comunque che non possa sottrarsi alla responsabilità di farsi carico, dopo anni di incertezze, dei problemi che le Province si trovano ora ad affrontare. Riteniamo quindi debba essere una priorità dell’agenda del nuovo Presidente regionale la risoluzione del problema delle Province dell’Emilia Romagna per garantire la salvaguardia del posto di lavoro e delle professionalità acquisite dai dipendenti ai fini di una continuità quali-quatitativa nell’erogazione dei servizi alla collettività. Chiediamo pertanto che nell’ambito dell’incontro già organizzato con i vertici politici delle Province per il giorno 17.12.2014, si tenga conto di quanto sopra evidenziato, siano trovate rapide soluzioni e sia garantita una costante informazione alle Organizzazioni sindacali e ai dipendenti interessati. Confidiamo in un positivo sollecito riscontro”.  
   
   
´GARANZIA GIOVANI´, LOMBARDIA: GOVERNO INCENTIVI AZIENDE AD ASSUMERE  
 
Milano, 17 dicembre 2014 - "Con l´attuale disciplina del bonus occupazionale, in Lombardia su 3 mila assunzioni, solamente 262 aziende hanno avuto diritto al bonus. Se non si interviene in fretta, le aziende non saranno incentivate ad assumere". Lo ha detto Valentina Aprea assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia dopo la pubblicazione settimanale dei dati sull´adesione a Garanzia Giovani. "Sono contenta comunque - ha proseguito - che il monitoraggio mostri un andamento tendenziale di attivazione nel mercato del lavoro positivo. Aver attivato nel mercato del lavoro due giovani su tre di quelli presi in carico è un risultato sicuramente positivo". Quasi La Meta´ Dei Giovani Da Altre Regioni- "Migliorare questa performance - ha detto l´assessore lombardo - serve non solo per i giovani che hanno completato la scelta dell´operatore presso cui fruire di Garanzia Giovani, ma per tutti coloro che hanno scelto Regione Lombardia anche provenendo da altre Regioni. Il 40% dei giovani che hanno aderito in Lombardia proviene da altre Regioni e difficilmente sosterrà le spese di viaggio solo per avere il contatto burocratico della presa in carico e della profilazione. Per questo - ha aggiunto Aprea - ho già chiesto al Ministro di trovare i modi per la presa in carico a distanza, sfruttando anche le piattaforme informatiche ormai a disposizione". Risultati Sempre Pubblici - "Ogni settimana vogliamo rendere pubblici i dati di Garanzia Giovani in Lombardia, per la più ampia condivisione con tutti coloro che sono interessati a vedere l´andamento delle nostre politiche attive", ha detto ancora. "È una prassi che abbiamo iniziato già un anno fa con Dote Unica Lavoro e che è stata copiata anche dal Ministero del Lavoro per Garanzia Giovani a livello nazionale. Rimango convinta che le politiche del lavoro devono essere sottoposte a questa forma di rendicontazione pubblica, per valutarne gli esiti". Ministro Mantenga Le Promesse "Aspettiamo - ha proseguito Aprea - che il Ministro mantenga le promesse che ci ha fatto la scorsa settimana. In particolare, ci aspettiamo che il bonus di Garanzia Giovani sia allineato con la decontribuzione prevista nella legge di stabilità per le assunzioni a tempo indeterminato. Bisogna evitare inutili competizioni tra i diversi incentivi. E´ urgente anche rivedere le modalità di calcolo del Ministero per le fasce di aiuto: il 95% dei giovani lombardi si vede collocato in fascia media o bassa, con conseguente esclusione dal bonus per le assunzioni a tempo determinato. E´ il caso di intervenire al più presto". Servono Proroghe A Contratti A Tempo Determinato - "Inoltre, - ha concluso l´assessore lombardo - permane il mancato riconoscimento delle proroghe nei contratti a tempo determinato, al fine di premiare anche i contratti a termine con durata effettiva di sei mesi, seppur lo stesso ministro Poletti, con il Dl 34, sia intervenuto per favorirne l´utilizzo".  
   
   
IMPRENDITORIA GIOVANILE; OLTRE 90 LE IDEE D´IMPRESA PRESENTATE A SECONDA EDIZIONE "CREATIVITY CAMP UMBRIA"  
 
Perugia, 17 dicembre 2014 - Dall´ingegneria elettronica e ambientale all´agroalimentare, dalle Ict legate alla cultura a quelle riguardanti la valorizzazione del territorio, dalle imprese creative, legate alla sharing economy, all´impresa sociale e al design: sono molteplici le idee d´impresa pervenute all´Agenzia Umbria Ricerche (Aur) per la seconda edizione del "Creativity Camp Umbria". Più di 90 sono le proposte arrivate all´Agenzia, di cui 59 ammesse da una apposita Commissione alla prima fase progettuale, quella dei Creativity Camp territoriali, che si terrà nei prossimi mesi di a gennaio e febbraio. I proponenti sono studenti universitari, ricercatori, disoccupati, quasi tutti con un alto o altissimo livello d´istruzione. "Anche questa seconda edizione dell´iniziativa – ha detto il direttore di Aur Anna Ascani – ha fatto registrare un importante successo. Ne è emerso che i giovani umbri non si arrendono alla crisi, ma iniziano a vedere nell´autoimpiego una concreta risorsa per il futuro. I progetti, come il Creativity Camp, strettamente legati ai temi dell´innovazione e della creatività d´impresa – ha proseguito Ascani, dimostrano di attrarre, anche in Umbria, le sensibilità e la voglia di mettersi in gioco tipiche di giovani che si sono formati nella società della conoscenza. I Creativity Camp, con la particolare formula dei laboratori di idee, rendono inoltre consapevoli i partecipanti che i risultati dei loro studi, le loro intuizioni, la loro creatività possono generare valore per se stessi e per il territorio attraverso la creazione di imprese innovative, capaci di portare sul mercato prodotti e servizi originali grazie alle conoscenze acquisite". Il progetto "Creativity Camp", promosso dall´Aur e dalla Regione Umbria e finanziato dal Fondo Sociale Europeo, prevede che gli autori delle migliori idee pervenute (giovani domiciliati in Umbria dai 18 ai 35 anni) prendano parte, gratuitamente, alla formazione dei Camp. Qui, attraverso momenti formativi, lavori di gruppo, sfide, riflessioni individuali e confronto con potenziali finanziatori, i partecipanti avranno a disposizione elementi utili per strutturare e rendere concreta una scelta imprenditoriale sostenibile. Il tutto attraverso l´utilizzo di strumenti e tecniche basati sulla valorizzazione della propria capacità creativa e innovativa. La graduatoria dei partecipanti ammessi ai Camp è stata pubblicata sui siti www.Creativitycampumbria.it e www.Aur-umbria.it. I candidati verranno suddivisi, sulla base del domicilio, nei 5 Camp territoriali che si terranno a gennaio e febbraio. Aur provvederà ad inviare una comunicazione individuale con l´indicazione dell´ubicazione del Camp. Al termine dei Camp territoriali le tre migliori idee d´impresa saranno premiate con una borsa di mobilità semestrale del valore di 5 mila euro, da spendere in un periodo di affinamento del progetto imprenditoriale all´estero, presso un´impresa o un incubatore di impresa che svolga un´attività coerente con il progetto approvato.  
   
   
LAVORO FVG: BUON INIZIO 2014 MA INCERTEZZA PER SECONDO SEMESTRE  
 
Udine, 17 dicembre 2014 - Nei primi tre trimestri del 2014 i dati Istat sul lavoro in Friuli Venezia Giulia sono positivi e mostrano buoni indicatori rispetto allo scorso anno quali, ad esempio, gli aumenti di tremila occupati e dello 0,8 per cento del tasso di occupazione che si attesta così al 63,5 per cento, mentre rimane quasi stabile la disoccupazione con un rialzo dello 0,4 per cento e quasi 42 mila persone in cerca di lavoro. Per la seconda parte dell´anno le previsioni sono ancora prudenti, perché a fronte di un quasi certo rallentamento della domanda di lavoro si stima un possibile incremento dei licenziamenti alla scadenza degli ammortizzatori sociali. E´ questo il quadro che emerge dalle ultime analisi statistiche che sono state elaborate a margine del rapporto 2014 su "Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia", stilato dal Servizio regionale Osservatorio mercato del lavoro e illustrato oggi in un convegno in Regione alla presenza dell´assessora regionale al Lavoro, Loredana Panariti. Se la gran parte dei dati presenti nella pubblicazione a cura di Franco Angeli Editore erano già stati anticipati a giugno scorso, le tendenze degli indicatori del mercato del lavoro Istat sono invece state presentate oggi e commentate dai tecnici dell´Osservatorio. L´aumento delle assunzioni complessive è stato del 4 per cento (1.374 donne e 2.548 uomini) ma "risulta interessante l´analisi delle tipologie contrattuali, che mostrano una conferma verso forme di lavoro precario", commenta il ricercatore Marco Cantalupi. Continua a essere fortemente negativo l´andamento del contratto a tempo indeterminato (-30 per cento), che viene compensato dall´aumento del tempo determinato (+9 per cento) e del tempo somministrato (interinali, +20 per cento). Prosegue anche il picco negativo dei tempi intermittenti (-24 per cento), che sono stati notevolmente ridimensionati con l´introduzione della legge Fornero. A fare tenere i livelli di occupazione è soprattutto il settore industriale (+ 15 per cento e bene tutto il comparto manufatturiero, ad eccezione dell´edilizia, che però non mostra la contrazione così pesante verificatasi nei trimestri precedenti ma solo il -1 per cento). Altri settori in crescita sono l´agricoltura (+8 per cento) e il commercio (+7). Dal punto di vista territoriale, le aree a maggiore vocazione industriale sono proprio quelle in cui livelli occupazionali sono migliori: dall´analisi dei bacini territoriali dei Centri per l´impiego i territori a più alte performance sono il Monfalconese e il Pordenonese (Sacile in primis). Tra i territori più segnati dalla crisi occupazionale il Goriziano. Sotto il profilo anagrafico, se è vero che il 2013 ha visto giovani e over 50 tra i più colpiti dalla crisi occupazionale, all´interno della categoria Neet (ragazzi tra i 15 e i 29 anni, che al primo semestre 2014 sono stati stimati essere 28.500 in tutto il Fvg) la regione si caratterizza per una più bassa quota di giovani "indisponibili" rispetto alla media nazionale, ovvero ha ragazzi per lo più motivati a cercare un inserimento lavorativo. In merito invece alle problematiche sulle differenze di genere, interessanti i dati del ministero del Lavoro-direzione regionale Fvg, illustrati da Chiara Cristini. Nel triennio 2011-2013 sono state 1.625 le dimissioni di neomadri in Fvg. Il profilo di queste lavoratrici è: età tra i 26 e i 35 anni, nel 52,9 per cento dei casi sono neomadri del secondo figlio, italiane nel 83,4 per cento e per il 48,4 per cento hanno anzianità di servizio compresa tra 4 e 10 anni. Nel 54,1 per cento dei casi lasciano il lavoro per difficoltà di conciliazione dei tempi familiari, lavorativi e dei servizi.  
   
   
LAVORO: FVG PRONTI PER RISPONDERE A ESIGENZE FASCE FRAGILI  
 
Udine, 17 dicembre 2014 - "La situazione del lavoro in Friuli Venezia Giulia è ancora difficile e alcuni elementi di criticità del 2013 si trascinano anche nel 2014. Nel quadro di un calo dell´occupazione possiamo registrare che il settore manufatturiero comunque tiene, ma è anche vero che dobbiamo tenere conto che nella seconda parte dell´anno entreranno a far parte dei numero dei disoccupati coloro per i quali sarà finita la cassa integrazione". Così l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti ha commentato i dati 2014, illustrati ieri a Udine a margine della presentazione del convengo dopve è stato presentato ed approfondito il rapporto 2014 su "Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia". "Da tenere molto in conto - ha proseguito nell´analisi Panariti - è la differenziazione delle situazioni occupazionali nei vari territori: questo ci deve spingere ad approfondire meglio le situazioni dove il tessuto sta tenendo perché foriere di indicazioni importanti per la programmazione delle politiche attive del lavoro nei prossimi anni". Panariti ha ricordato che per le fasce di popolazione a più rischio di emarginazione dal mercato del lavoro - giovani, donne e over 50 - la Regione sta mettendo da tempo in campo misure ad hoc, che verranno potenziate nel corso del prossimo anno: tra queste Garanzia Giovani, che Panariti ha definito un vero "sforzo di sistema" per individuare strade di soluzione alla difficile entrata nel mercato per le giovani generazioni e il mantenimento degli incentivi (12 milioni) alle assunzioni per donne e over 50 in Finanziaria, in attesa che vengano definiti gli incentivi della legge delega sul lavoro. In arrivo anche le risorse del Piano sociale Europeo. "La Regione Friuli Venezia Giulia è riuscita a presentare il piano a Bruxelles lo scorso 17 novembre e dopo alcune negoziazioni conta di vederlo approvato per gennaio. Saremo dunque - ha fatto notare l´assessore - una delle prime Regione che potrà contare sulle risorse del Fse che ammontano a 276 milioni di euro, dei quali una parte consistente è proprio legata alla lotta alla disoccupazione". Una rivoluzione nell´approccio delle politiche del lavoro arriverà dalla riforma, che metterà i soggetti pubblici e privati a sistema. "Per questo motivo abbiamo investito 4 milioni di euro per realizzare l´Agenda digitale per l´impiego, uno strumento che dovrà permettere che tutti i soggetti parlino una stessa lingua e finalmente incrocino dati e comunicazioni", ha sottolineato Panariti. Nel corso del suo intervento, che ha concluso il convegno moderato dal direttore centrale Lavoro Ruggero Cortellino e introdotto dal direttore del Servizio osservatorio mercato del lavoro Adriano Coslovich, l´assessore ha passato in rassegna tutte le relazioni tecniche presenti nel Rapporto che ha definito "strumento essenziale per monitorare il mercato del lavoro e vigilare sugli esiti delle politiche e dell´utilizzo delle risorse per realizzarle".  
   
   
AOSTA: INCONTRO SEMESTRALE PER L’OSSERVATORIO CARCERE  
 
Aosta, 17 dicembre 2014 - Il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha presieduto, lunedì 15 dicembre, la riunione semestrale dell’Osservatorio carcere. Il tavolo, istituito a seguito del protocollo d’Intesa tra il Ministero di Giustizia e la Regione, raccoglie i componenti delle istituzioni e delle associazioni che interagiscono, a vario titolo, per dare supporto alla realtà carceraria della Valle d’Aosta. In apertura di riunione, Rollandin ha dato comunicazione dell’avvenuta pubblicazione, sulla Gazzetta ufficiale del 5 dicembre 2014, del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri con cui formalmente, dal 1° gennaio 2015, vengono rilasciate le competenze alla Regione in materia di Sanità penitenziaria, come previsto dalla Norma di attuazione. Nel corso dell’incontro sono poi state illustrate, dai referenti della Commissione didattica e della Commissione in materia socio-sanitaria, le iniziative che stanno proseguendo a favore del reinserimento dei detenuti. In particolare è stato illustrato lo stato dell’arte del progetto Brutti e buoni, articolato attorno ad un percorso formativo professionalizzante destinato alla panificazione e giunto alla sua fase conclusiva, che dovrebbe concretizzarsi in un’attività di impresa. Tra le altre iniziative, i corsi di alfabetizzazione linguistica per stranieri e il proseguo del progetto di lavanderia. Il Presidente Rollandin ha in conclusione illustrato la comunicazione ricevuta dal Garante dei detenuti per la Valle d’Aosta, Enrico Formento Dojot che, in una nota, ha tracciato la situazione all’interno della Casa circondariale di Brissogne nella quale, a fine novembre 2014, vi erano 144 persone (su 180 unità disponibili).  
   
   
AUDIT FAMIGLIAELAVORO: NUOVA CERTIFICAZIONE PER 9 IMPRESE  
 
Bolzano, 17 dicembre 2014 - Attraverso l’audit "famigliaelavoro" a nove imprese altoatesine è stata certificata l’attenzione particolare alle esigenze della famiglia: il 15 dicembre a Bolzano il conferimento dello specifico certificato da parte dell’assessora provinciale Waltraud Deeg e del presidente della Camera di commercio Michl Ebner. Altre sette aziende hanno confermato l’audit già conseguito. L´hotel Vital Ortlerspitz di San Valentino alla Muta, l´impresa di trasporti Lechner Trans di Lasa, il produttore di generi alimentari Herbert Lechner di Lasa, l´impresa di spedizioni Mayr Manuela Srl di Tubre, l´azienda bolzanina Tecnovia Srl - Greenlab Srl specializzata in progetti ambientali, l´impresa del settore dentale Ivoclar Vivadent Manufacturing Srl di Naturno, la teamblau Srl di Bolzano attiva nei settori eCommerce, Internet e onlinemarketing, il Bildungsweg Pustertal (associazione di educazione permanente della Pusteria) e la Camera di commercio di Bolzano sono le nove imprese certificate di una sensibilità particolare verso la conciliazione lavoro-famiglia e festeggiate oggi a Palazzo Widmann. Altre sette aziende hanno rinnovato l´audit: la Hoppe di San Martino in Passiria, la Vega Srl forniture alberghiere di Bolzano, la Loacker Remedia, la Banca popolare dell´Alto Adige, l´impresa di trasporti Hermann Gasser Srl di Bressanone la Ripartizione provinciale lavoro. Sei di queste hanno presentato le misure sviluppate a favore della famiglia, dall´assistenza all´infanzia ai corsi per il personale dirigente. L´"european work & family audit", sul quale si basa da sei anni l´audit applicato in Alto Adige, è un´iniziativa della Fondazione Hertie (Germania) che gode di riconoscimento internazionale. L´audit offre un prezioso sostegno professionale per sviluppare all´interno delle imprese la sensibilità verso la famiglia. Si tratta di uno strumento gestionale utile sia alle imprese che alle loro collaboratrici e collaboratori. Attualmente 55 imprese hanno concluso il percorso di auditing con successo, tra le quasi sia Pmi che aziende di grandi dimensioni, associazioni no profit o istituzioni pubbliche. Con l´aiuto di auditori professionisti hanno introdotto diverse misure finalizzate all´ottimizzazione di una politica aziendale attenta alle esigenze della famiglia. L´assessora Waltraud Deeg ha definito la sensibilità verso le esigenze della famiglia un biglietto da visita delle imprese, una misura sostenibile, specie in un quadro di invecchiamento della società e di aumento del periodo lavorativo. "La rete familiare e sociale è essenziale per affrontare le sfide del futuro." Deeg ha sottolineato che la Provincia proseguirà nel suo sostegno al processo di audit famigliaelavoro. "Il personale che riesce a coniugare bene la professione con la famiglia è più motivato e attivo sul lavoro. Ciò non solo aumenta la produttività, ma anche l´immagine dell´impresa. L´attenzione alla famiglia porta complessivamente vantaggi all´azienda in termini di competitività e ogni impresa, indipendentemente dalle dimensioni, può adottare misure a favore della famiglia. L´audit è un passo importante in questa direzione", ha detto nel suo intervento il presidente della Camera di commercio Michl Ebner. L´ente camerale ha messo a disposizione uno sportello per maggiori informazioni. Introdotto nel 2004, l´audit famigliaelavoro viene condotto dal 2008 dalla Ripartizione economia della Provincia con la Camera di commercio. A seguito del riordino dell´Amministrazione provinciale, le competenze sono state attribuite all´Agenzia per la famiglia.  
   
   
CENTRI ANTIVIOLENZA PER LE DONNE, DALLA GIUNTA DELLA SARDEGNA OK A 370MILA EURO PER IL POTENZIAMENTO DEI SERVIZI  
 
Cagliari, 16 Dicembre 2014 - Quasi 400 mila euro, precisamente 370.789, saranno destinati al potenziamento dei centri antiviolenza che si occupano di sostegno alle donne in Sardegna dopo il finanziamento con quasi 2 milioni di euro (1.990.000) approvato lo scorso 12 settembre: si tratta di fondi nazionali assegnati alla Sardegna. Funzione primaria dei centri è l´assistenza e la cura non solo delle donne vittime di violenza, ma anche quella dei loro bambini qualora le persone interessate fossero mamme. I fondi aggiuntivi, stanziati con l´approvazione di una delibera di giunta presentata dall´assessore della Sanità Luigi Arru, sono destinati a 9 centri antiviolenza e a 5 case di accoglienza, e sono stati distribuiti anche in base a criteri di riequilibrio rispetto ai precedenti finanziamenti. Ad essere assegnati sono il fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità 2013-2014. "Il criterio con il quale sono stati distribuiti i finanziamenti che provengono dal fondo nazionale - ha precisato l´assessore Arru - si basa su una ripartizione che tiene conto della popolazione femminile di età compresa tra 12 e 75 anni residenti nelle province in cui operano gli istituti. Abbiamo puntato a un´equa distribuzione sui territori, ma ovviamente viene tenuto conto dell´attività erogata, e per il 2015 è prevista la riorganizzazione della rete delle strutture e degli interventi con avviso agli enti locali. Il 35% della somma totale è destinato ai 9 centri antiviolenza e il 65% a favore delle 5 case di accoglienza".