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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Aprile 2015
Politica
L’ UE AUMENTA I PROPRI AIUTI DI EMERGENZA A YARMOUK, SIRIA  
 
Bruxelles, 8 aprile 2015 - L´unione europea ha stanziato un finanziamento di emergenza di 2,5 milioni di € per il soccorso e lavori delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), per fornire assistenza salva-vita per i profughi palestinesi in Siria. Con intensi combattimenti nel campo profughi di Yarmouk, vicino a Damasco, la situazione umanitaria sta drammaticamente peggiorando per 18000 rifugiati palestinesi e siriani nel campo. Migliaia rimangono intrappolati ricevendo poca o nessuna assistenza umanitaria. " La sofferenza dei civili in campo Yarmouk sta raggiungendo livelli intollerabili. Ancora una volta, Esorto vivamente tutte le parti del conflitto per consentire l´accesso umanitario immediato e incondizionato, e per permettermi tutta la protezione necessaria per i rifugiati palestinesi e tutte le popolazioni civili colpite in Siria ", ha dichiarato Christos Stylianides , commissario per gli aiuti umanitari e gestione delle crisi. Come parte del 2015 i finanziamenti umanitari dell´Ue per la Siria , sostegno faciliterà una risposta umanitaria rapida per soddisfare le esigenze delle famiglie vulnerabili. Questo finanziamento si estende a tutte le parti della Siria colpite dal conflitto, con particolare attenzione sulle recenti violenze in Yarmouk, Idlib, Dara´a e Aleppo.  
   
   
UE, GIORNATA INTERNAZIONALE DEI ROM: DICHIARAZIONE DEL PRIMO VICE-PRESIDENTE TIMMERMANS, COMMISSARIO THYSSEN, COMMISSARIO JOUROVá E COMMISSARIO CREţU  
 
Bruxelles, 8 aprile 2015 – Di seguito la dichiarazione del vicepresidente Frans Timmermans e commissari Marianne Thyssen, Vera Jourová e Corina Creţu in occasione della Giornata internazionale dei Rom, Mercoledì 8 Aprile: "L´unione europea si fonda sui principi di uguaglianza dinanzi alla legge e di non discriminazione: i valori sanciti nei trattati e la Carta dei diritti fondamentali. Eppure, oggi, la comunità Rom, la più grande minoranza etnica d´Europa con circa 6 milioni di persone che vivono nell´Unione europea, ancora affrontare l´esclusione, la disuguaglianza e la discriminazione. L´accesso ai posti di lavoro, istruzione, alloggio e assistenza sanitaria rimane disuguale per molti; Bambini rom spesso non possono beneficiare della stessa qualità dell´istruzione come altri bambini. L´emarginazione e l´esclusione dei Rom in Europa deve essere affrontato a testa alta. Il cambiamento non accadrà durante la notte, ma le istituzioni europee e gli Stati membri sono impegnati a combattere la discriminazione e migliorare l´integrazione. Dal 2011, l´Ue ha messo con successo l´integrazione dei rom sul programma politico in tutta Europa. Tutti gli Stati membri dispongono di strategie di integrazione dei Rom, settori quali l´istruzione, l´occupazione, la salute, l´alloggio e la lotta contro la discriminazione priorità. La Commissione europea sostiene inoltre gli Stati membri nel loro lavoro di attuare politiche e servizi pubblici per l´inclusione dei Rom; il nuovo quadro finanziario 2014-2020, ad esempio, rende più facile l´utilizzo dei fondi europei per l´integrazione socio-economica della popolazione Rom. Ora abbiamo di assicurare che tali piani siano messi in pratica e produrre risultati sul campo. Lavoreremo mano nella mano con gli Stati membri dell´Unione europea a migliorare la vita dei cittadini Rom dell´Unione europea. Ci impegneremo a fondo per garantire che i loro diritti fondamentali siano rispettati e per avanzare la loro integrazione in Europa . "  
   
   
PIANO DI INVESTIMENTI PER L´EUROPA: IL LUSSEMBURGO CONTRIBUISCE CON 80 MILIONI DI EURO  
 
 Bruxelles, 8 aprile 2015 - Il Lussemburgo ha annunciato che contribuirà 80.000.000 € a progetti che beneficiano di finanziamenti da parte del Fondo europeo per la Strategic Investments (Efsi), che è l´elemento centrale del piano di investimenti 315.000.000.000 € per l´Europa. Il contributo verrà attraverso la sua Banca nazionale promozionale Société Nationale de Crédit et d´Investissement (Snci). Il Lussemburgo è il quinto paese per contribuire al piano prima ancora che il Fondo europeo per gli investimenti strategici è stato formalmente istituito, seguendo l´esempio della Germania, la Spagna, la Francia e l´Italia. Il vicepresidente della Commissione Jyrki Katainen, responsabile per l´occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività, ha detto: "Sono molto felice di sentire che il Lussemburgo contribuirà al piano di investimento è molto incoraggiante che gli Stati membri sono così impegnati a mettere l´Europa investire. Di nuovo. Non vedo l´ora di discutere il piano in dettaglio con il governo lussemburghese, imprenditori e studenti quando visito il paese il 27 ° di aprile ".  
   
   
FEBBRAIO 2015 RISPETTO A GENNAIO 2015 - I PREZZI ALLA PRODUZIONE INDUSTRIALE IN AUMENTO DEL 0,5% NELLA ZONA DELL´EURO  
 
Bruxelles, 8 aprile 2015 - Nel mese di febbraio 2015, rispetto a gennaio 2015, i prezzi alla produzione industriale sono aumentati dello 0,5% nella zona euro (Ea19) e dello 0,6% nella Eu28, secondo le stime di Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione europea. Nel gennaio 2015 i prezzi sono diminuiti del 1,1% nella zona euro e dell´1,3% nella Eu28.  
   
   
UE: SERRACCHIANI INCONTRA JAKOVCIC SU INIZIATIVA ADRIATICO-IONICA  
 
Trieste, 8 aprile 2015 - La presidente della Regione Debora Serracchiani, assieme al presidente del Consiglio Franco Iacop, ha incontrato ieri a Trieste l´europarlamentare croato Ivan Jakovcic, incaricato dal Parlamento di Strasburgo di preparare il documento sull´Iniziativa Adriatico-ionica, la strategia europea per il Sud Europa alla quel partecipa il Friuli Venezia Giulia. L´incontro , come ha spiegato Jakovcic, rientra all´interno di un ampio giro d´orizzonte con i rappresentanti dei Paesi che aderiscono all´Iniziativa Adriatico-ionica (oltre all´Italia, ci sono Slovenia, Croazia, Serbia, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Albania e Grecia) e in particolare con le Regioni italiane coinvolte, per preparare il documento. La prima bozza dovrà essere pronta in giugno mentre è previsto in autunno il voto del Parlamento di Strasburgo sulla versione definitiva, che sarà quindi trasmessa alla Commissione europea. "Il Friuli Venezia Giulia - ha confermato Debora Serracchiani - crede fortemente nella strategia Adriatico-ionica. Occorre adesso dare gambe al progetto, mettendo sul piatto proposte concrete, in modo da conquistare i finanziamenti dell´Unione europea". Ivan Jakovcic ha concordato sulla necessità della "concretezza", in modo da inserire già nella prima bozza del documento una serie di progetti specifici di interesse dei Paesi e delle Regioni aderenti. Per il Friuli Venezia Giulia, come ha confermato  la presidente Serracchiani, le priorità riguardano l´energia, i trasporti e in particolare quelli marittimi, la ricerca e lo sviluppo. Entro maggio, ha assicurato la presidente, sarà consegnato a Jakovcic il documento con il contributo del Friuli Venezia Giulia sulla strategia Adriatico-ionica. Su suggerimento della presidente Serracchiani, è stato anche concordato un incontro fra Jakovcic e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi, a capo dell´unità di missione per le politiche europee, che ha fra l´altro il compito di coordinare le Regioni che partecipano alle diverse strategie comunitarie.  
   
   
FVG-SLOVENIA: SERRACCHIANI, PARTNER PIÙ AUTENTICI E PIÙ FORTI  
 
Trieste, 8 aprile 2015 - "Il Comitato congiunto si occuperà di questioni concrete di interesse reciproco, grazie alle quali sarà possibile creare sinergie nell´ambito di progetti comuni. Sia per la Slovenia che per il Friuli Venezia Giulia le dinamiche dei rapporti tra i due Paesi contermini sono particolarmente strette a livello regionale e vi è la volontà comune di rafforzarle ulteriormente". Si consolida, dunque, la già stretta collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia, come ieri a Trieste hanno confermato, anche attraverso una "dichiarazione congiunta" adottata a fine lavori, la presidente della Regione Debora Serracchiani e il vicepremier sloveno, nonchè ministro degli Affari esteri, Karl Viktor Erjavec, che hanno guidato la prima riunione del nuovo Comitato bilaterale Fvg-slovenia, che non si riuniva dal 2012 dopo la sua costituzione nel 1997. L´avvio del Comitato, chiamato ora ad un intenso anno di lavoro nei suoi sei diversi "tavoli" tematici prima della prossima convocazione nella primavera 2016 in Slovenia, "nel quale vogliamo presentare i primi concreti risultati", hanno dichiarato Serracchiani ed Erjavec, "cade in uno dei momenti fra i più propizi per le relazioni fra i nostri due Paesi nel comune contesto europeo". Per Serracchiani, infatti, "Italia e Slovenia sono interessate dagli approcci macroregionali della Ue, che ora trovano la loro disciplina nel quadro regolamentare sulla politica di coesione 2014-20. Una cooperazione rafforzata che implica l´attivazione coordinata e sinergica tra strumenti di programmazione e relative risorse disponibili", tra cui i fondi europei di Investimento e Strutturali/sie, accanto ad altri finanziamenti comunitari, risorse nazionali e regionali, interventi privati "per un impatto a favore della crescita e occupazione". Tra gli altri, ha ricordato la presidente della Regione, "sono fattori di forte legame tra i due Stati il coinvolgimento di entrambi, sia nella strategia Ue per la Regione Adriatico-ionica, in cui il Friuli Venezia Giulia coordina per l´Italia il ´pilastro´ Trasporti e Energia, sia nella prossima strategia per la Regione alpina". "Recentemente - ha voluto aggiungere - si è dato avvio all´implementazione proprio della macro-strategia Adriatico-ionica che, lo voglio ricordare, può divenire veramente lo strumento più efficace per l´allineamento di tutte le politiche di settore nel bacino adriatico: un mare che ha subìto un rilevante deficit d´attenzione rispetto al Nord Europa". "Attuiamo una visione strategica dei nostri territori", ha indicato Serracchiani a Erjavec: un invito al quale il vice Primo ministro ha "risposto" osservando che occorre lavorare "per portare reali benefici alle nostre collettività" e come già oggi lo scambio economico Fvg-slo si attesti annualmente sugli 800 milioni di euro. Nello specifico di alcuni temi valutati nell´odierna riunione del Comitato, al quale hanno partecipato il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, gli assessori regionali Loredana Panariti, Mariagrazia Santoro, Maria Sandra Telesca, Gianni Torrenti, Sara Vito, e il ministro sloveno per le Relazioni tra la Slovenia e le comunità autoctone di nazionalità slovena, Gorazd Zmavc, in particolare la questione del rigassificatore di Zaule, il ruolo delle rispettive minoranze, il comparto delle infrastrutture di trasporto. Sull´impianto energetico nel porto di Trieste, Friuli Venezia Giulia e Slovenia hanno anche oggi ribadito la loro contrarietà all´opera, auspicando, è stato sottolineato da Serracchiani, "che la sinergia fra le nostre amministrazioni possa contribuire ad acquisire una visione più chiara dei reali interessi sul mare Adriatico". "Le due comunità minoritarie riconosceranno in questo Comitato l´organismo affinchè si possa attuare una collaborazione ancora più efficiente", ha affermato Erjavec, mentre per Seracchiani è chiara l´esigenza di "valorizzare le molteplici opportunità che ci vengono offerte da questa ricchezza culturale e linguistica, vero esempio di integrazione europea". Infine, il delicato tema dei trasporti. Se il ministro degli Esteri vede nella cooperazione tra i porti di Trieste e Capodistria "non un motivo di conflitto ma un´opportunità di collaborazione", la presidente Serracchiani a sua volta ha annotato come "si stia facendo strada la consapevole necessità di una maggiore cooperazione", ma anche l´esigenza di porre mano ad un diritto alla mobilità, sia di merci che di persone, con l´attivazione di servizi passeggeri dal Friuli Venezia Giulia verso Lubiana, Capodistria e Nova Gorica e la realizzazione di una connessione su rotaia tra gli scali marittimi Fvg e Capodistria: "dalla Cina e dall´Estremo Oriente la nostra area viene vista come un solo porto e le dinamiche commerciali confermano che i grandi operatori marittimi scelgono indifferentemente lo scalo giuliano o quello sloveno", ha infatti osservato Serracchiani. I sei "tavoli" settoriali decisi dal Comitato riguardano i seguenti temi: trasporti, energia, ambiente e pianificazione territoriale; agricoltura e sviluppo rurale; economia, ricerca e innovazione; protezione civile; politiche sociali e sanità; minoranze, cultura e formazione.  
   
   
LOMBARDIA, MARONI: OK VOTO ELETTRONICO, AL LAVORO SU REFERENDUM AUTONOMIA  
 
Milano, 8 aprile 2015 - Via libera del Governo al voto elettronico in Regione Lombardia per il referendum sull´autonomia. Il Consiglio dei ministri di ha deliberato la non impugnativa della legge della Regione Lombardia n.3 del 23 febbraio 2015 ´Introduzione del voto elettronico per il referendum consultivo. Modifiche alla legge regionale 28 aprile 1983, n.34 (Nuove norme sul referendum abrogativo della Regione Lombardia - Abrogazione l.R. 31 luglio 1973, n.26 e successive modificazioni)´. Porteremo I Lombardi Alle Urne - "Finalmente da Roma arriva una buona notizia" ha commentato il governatore Roberto Maroni, che ha assicurato: "Ora subito al lavoro per individuare il sistema più efficiente, più sicuro e meno costoso per portare i Lombardi a votare il referendum sull´autonomia, con l´obiettivo di fare della Lombardia una Regione a Statuto speciale".  
   
   
TRENTO: DALLA RIDUZIONE DEL PERSONALE UN RISPARMIO DI 14 MILIONI DI EURO ENTRO I PROSSIMI TRE ANNI SARANNO PREPENSIONATI E COLLOCATI A RIPOSO D´UFFICIO 377 DIPENDENTI PROVINCIALI  
 
 Trento, 8 aprile 2015 - Una delle delibere collegate al Piano strategico del personale riguarda la riduzione complessiva della pianta organica della Provincia: e sono 377 i dipendenti provinciali che lasceranno Piazza Dante entro i prossimi tre anni, con un risparmio atteso per il bilancio della Provincia autonoma di Trento di 14 milioni di euro. I criteri sono contenuti nel Piano di riduzione della dotazione organica complessiva del personale provinciale approvato stamane dalla Giunta su proposta del presidente: i posti che scompariranno dalla pianta organica sono in tutto 208. Tra le 208 posizioni di lavoro, individuate anche sulla base di un´analisi organizzativa, che saranno stralciate dalla dotazione complessiva di personale entro la fine del 2016 (vedi la tabella in allegato), troviamo 14 dirigenti e 12 direttori che saranno interessati da procedura di prepensionamento, mentre 182 dipendenti appartenenti al comparto qualifiche (operai, assistenti, coadiutori, collaboratori, funzionari, ecc) saranno collocati a riposo, tra quest´anno e il prossimo, secondo la procedura ordinaria, per effetto della soppressione delle penalizzazioni ante 62 anni fino alla fine del 2017 introdotte dalla recente modifica della Legge Fornero operata dalla Legge di stabilità 2015. - Altre 169 unità (di cui 32 nel 2016 e 137 nel 2017) saranno collocate a riposo d´ufficio, sempre per effetto della citata norma che ha soppresso le penalizzazioni. Rimane fermo il tasso di sostituzione di una persona assunta ogni 5 collocate a riposo. Le minori spese dovute ai prepensionamenti (dirigenti e direttori) ed ai collocamenti d´ufficio sono stimate a regime (nel 2018) sui 14 milioni di euro. Due milioni e 300 mila euro si risparmieranno già quest´anno; 6,5 milioni il risparmio atteso nel 2016, 11,2 milioni nel 2017. I dipendenti interessati dal percorso di uscita saranno contattati dal Servizio per il personale - Ufficio Previdenza e stipendi.  
   
   
TRENTO, PROVINCIA: INVESTIRE SUL CAPITALE UMANO PER CRESCERE E MIGLIORARE  
 
 Trento, 8 aprile 2015 - Se sarà una (piccola o grande) rivoluzione lo diranno i fatti. Di certo il Piano strategico per la pianificazione e lo sviluppo del capitale umano della Provincia autonoma di Trento 2014-2018, approvato ieri dalla Giunta provinciale, ha obiettivi e ambizioni alti. Innanzitutto, esso completa il disegno di riforma avviato dalla Provincia con la riforma della dirigenza, ed è complementare all´altra decisione assunta sempre oggi dalla Giunta, riguardante i prepensionamenti. Ma soprattutto, si ripromette di cambiare i criteri di gestione del lavoro quotidiano e delle carriere dei dipendenti pubblici trentini. Fattori esterni - risorse finanziarie sempre più scarse e blocco della assunzioni -, combinati a fattori interni - innalzamento dell’età media di dipendenti - hanno contribuito ad accelerare la strada della riforma del personale: la nuova sfida dell’amministrazione è gestire le diverse generazioni di dipendenti provinciali, valorizzando talenti (soprattutto per i più giovani) e capacità personali. I cinque principi su cui si basa il nuovo Piano passano attraverso parole chiave quali meritocrazia, risultati, organizzazione flessibile e smart working, valorizzazione dei talenti e delle competenze, comunicazione (interna ed esterna) trasparente, senso di appartenenza, scambio di competenze e conoscenze tra generazioni. Il nuovo riassetto è il risultato, oltre che di una “vision” che si è formata all’interno dell’amministrazione provinciale, anche dell’indagine effettuata in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano sulla qualità dell’invecchiamento al lavoro dei dipendenti provinciali che, a partire dal 2013, ha coinvolto poco meno di 3 mila dipendenti provinciali. I risultati della rilevazione hanno rappresentato la base di partenza del nuovo piano strategico che ha cercato di offrire delle risposte precise, grazie ad un metodo di lavoro che ha scelto di partire dal basso (bottom-up), per raccogliere spunti ed elementi di valutazione. Il Piano strategico per la pianificazione e lo sviluppo del capitale umano della Provincia autonoma di Trento 2014-2018 nasce dalla volontà dell’amministrazione provinciale di definire e codificare all´interno di un documento programmatico, una nuova visione della risorsa umana. La Giunta provinciale ha tracciato oggi la direzione di marcia con azioni concrete affinché venti anni di riforme legislative della pubblica amministrazione siano rese effettive attraverso la valorizzazione del proprio capitale umano, composto da 4000 persone. Una delle novità fondanti sta nel metodo con cui è stato realizzato, che ha promosso la partecipazione e il ruolo attivo delle persone nel definire i temi e le priorità. Ne è nato quindi un Piano in cui si incontrano e si integrano la visione dell’amministrazione (top-down) e i contribuiti dei singoli (bottom-up), così da assicurare la migliore riuscita delle azioni. L’indagine sulla qualità di invecchiamento al lavoro nella pubblica amministrazione trentina Nel dicembre 2013, ben 2.923 dipendenti a tempo indeterminato dalla Provincia autonoma di Trento - su un totale di 4.329, pari al 67,5% - hanno partecipato alla rilevazione che, attraverso un questionario, aveva l’obiettivo di valutare la dinamica intergenerazionale e l’impatto di processi di invecchiamento sulla qualità percepita di lavoro nella pubblica amministrazione. La ricerca è stata finanziata dal Fondo Sociale Europeo, ed è stata svolta dal Dipartimento Organizzazione, personale e affari generali, e l´Università Cattolica del Sacro Cuore. Il Survey - novità assoluta per l’Italia ma in linea con i nuovi orientamenti europei - era composto da una parte anagrafica e da otto sezioni tematiche: organizzazione del lavoro, stabilità economica, conciliazione vita-lavoro, benessere psico-fisico, soddisfazione, identità professionale, relazioni sul lavoro, competenze. Obiettivo dell´indagine, raccogliere percezioni e proposte sul lavoro nella pubblica amministrazione, che sono poi confluite nel nuovo Piano. Il Piano strategico del personale: capitale umano e attenzione alla persona Anche nella pubblica amministrazione divengono sempre più strategici, ed è dimostrato da varie rilevazioni empiriche, gli “asset intangibili”, quali ad esempio il capitale intellettuale, ovvero l´insieme dei saperi, delle competenze, delle esperienze e in genere delle qualità personali ed umane messe in campo dai cosiddetti stakeholder interni, ossia da parte di coloro che operano all’interno dell’organizzazione (i dipendenti, i collaboratori, i manager). Accrescere il valore del capitale umano della Provincia autonoma di Trento attraverso azioni mirate vuol dire fare un investimento sulla qualità dell´amministrazione e quindi sul suo valore complessivo in termine di fattore di competitività per il territorio. Strategia responsabile La riforma del personale provinciale poggia innanzitutto su una strategia responsabile, ovvero sul miglioramento del clima e del senso di appartenenza, rendendo quindi più efficace e produttivo il lavoro del personale, attraverso l’allineamento dei loro singoli obiettivi alla mission e alla vision dell’Amministrazione. Il miglioramento della motivazione e soddisfazione del personale sono i due elementi che portano al conseguente aumento della produttività. Il Piano dichiara di richiedere maggior sensibilità del management nei confronti delle esigenze dei singoli portatori di interesse: tale atteggiamento comporta un calo dei contrasti tra il top management ed i collaboratori stessi. Un migliorato clima aziendale interno ed una più alta soddisfazione dei propri stakeholder interni permetteranno all’organizzazione di godere anche di una migliore reputazione esterna. Da qui nasce il progetto istituire una comunicazione interna in grado di mettere in rete conoscenza e professionalità. La pianificazione del capitale umano permette una migliore interconnessione con gli obiettivi strategici che l’Amministrazione si pone. I 7 pilastri Il Piano si fonda su sette pilastri strategici, individuati per rispondere al meglio alla sfida: 1) valorizzare le risorse umane coerentemente con le proprie capacità per aumentare le prestazioni ed il conseguimento degli obiettivi comuni; 2) stimolare la motivazione e accrescere il senso di appartenenza all´amministrazione provinciale; 3) promuovere fattivamente la meritocrazia ed il talento; 4) garantire maggiore flessibilità attraverso forme di innovazione organizzativa; 5) tendere ad un progressivo ringiovanimento del capitale umano; 6) favorire la managerializzazione e l´orientamento al risultato; 7) aumentare la capacità di pianificare, programmare e monitorare. I 5 domini strategici Il cuore della riforma del personale è rappresentato dai domini strategici, ovvero dalle aree di azione. Si comincia dal potenziamento della pianificazione e dal monitoraggio, due concetti fondamentali per un processo di reale ed efficace cambiamento. Programmare significa entrare nel merito delle questioni, considerare le risorse disponibili, descrivere le funzioni e i compiti che devono essere svolti. Monitorare significa misurare costantemente il cambiamento e il successo della pianificazione. Altro importante dominio strategico è quello dell’organizzazione che serve per accrescere ulteriormente l’efficienza dell´amministrazione provinciale, che già dal 2013 ha avviato un processo di efficientamento delle proprie strutture. Si perseguiranno quindi nuovi stili di lavoro, considerando tre ambiti particolari: il telelavoro, lo “smart working” (o lavoro agile) e la mobilità interna. Terzo dominio strategico, quello della valorizzazione del capitale umano, partendo da una ricognizione delle competenze, passando dalla formazione per arrivare alla crescita professionale. Vi è poi il tema delle politiche e della gestione del capitale umano, per cui occorre pensare a nuovi criteri che diano forza alla spinta personale verso il miglioramento, premino le performance migliori e diano rilevanza alle competenze acquisite con la formazione. Quinto dominio organizzativo, quello del benessere organizzativo, ovvero la capacità di un’organizzazione di promuovere e di mantenere il più alto grado di benessere fisico, psicologico e sociale dei suoi lavoratori in ogni tipo di occupazione. Il piano strategico del personale si integra come abbiamo detto con altri due strumenti strategici su cui la Provincia sta lavorando: il Piano prepensionamenti e la Riforma della dirigenza. In particolare, quest’ultima prevede la riqualificazione del ruolo dei dirigenti. Risulta strategico avere al proprio interno un apparato dirigenziale dotato di leadership, capace di essere di esempio per i propri collaboratori, fortemente orientato ai risultati e ai bisogni dei cittadini. Da qui la decisione di cambiare le regole per la dirigenza che avrà nuovo modalità di accesso, l’obbligo della formazione continua, la riduzione della durata degli incarichi e la rotazione periodica negli incarichi.  
   
   
ACCORDO REGIONE BASILICATA-MISE, PITTELLA: RIGORE, EQUITÀ E SVILUPPO  
 
 Potenza, 8 aprile 2015 – Di seguito l’intervento del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella in Consiglio regionale. Rigore della chiarezza e severità della verità, il Presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella lo ha affermato con determinazione specie dopo le discussioni sullo sblocca Italia e precisa: rigettate tutte le istanze di estrazione compresa l’unica richiesta su mare. Le uniche autorizzate riguardano gli accordi del 1998 con Eni in Val D´agri e del 2006 con Total a Tempa Rossa. Poi ha sottolineato gli ottimi risultati ottenuti dalla Regione Basilicata – assieme al lavoro congiunto del Consiglio Regionale, dei parlamentari lucani e delle associazioni di categoria- su alcune scelte strategiche che sono state fatte e realizzate. Equità, solidarietà, sviluppo economico, innovazione tecnologica, risparmio energetico, politiche del lavoro attive sono i risultati che con caparbietà, lungimiranza la Regione Basilicata ha ottenuto con la modifica sostanziale – ha rimarcato il Presidente – dell’articolo 45 della legge 99/2009, introdotta dalla legge Sblocca Italia. Inoltre si è evitato di perdere i fondi 2011 e 2012 pari a 140 milioni di euro. “Tutti conosciamo la genesi della carta carburante in un particolare periodo politico con una promessa elettorale non mantenuta da parte del centrodestra nel 2008 ” ha precisato il presidente della Giunta Regionale “ Una promessa che consisteva nel far pagare ai lucani la benzina al 50% sul costo della pompa con un abbattimento delle accise sui carburanti venduti in Basilicata”. Poi invece il governo Berlusconi- Tremonti si limitò con la legge 99/2009 art. 45 ad aumentare la percentuale delle royalties a carico delle compagnie petrolifere dal 7 al 10%, facendo confluire quel tre per cento in più in un Fondo Nazionale gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico e da quello dell’Economia. Dopo aver ricordato che la Lega Nord fece approvare un emendamento che estendeva ai residenti delle regioni settentrionali in cui operavano i rigassificatori i benefici rivenienti dalla ripartizione del Fondo Unico, alimentato dalle sole royalties del petrolio, il presidente Pittella ha tenuto a sottolineare come quel meccanismo di fatto penalizzasse la Basilicata, che contribuiva per il 90% ad alimentare il tesoretto nazionale. Abbiamo sempre considerato ingiusta ed iniqua la carta carburanti perché attribuiva indistintamente a tutti un identico beneficio , indipendentemente dalle necessità e poi perché concesso ai soli patentati, escludendo altre fasce di popolazione, semmai con più bisogni”. “Sono sempre stato contrario a quella scelta” ha ribadito con forza il Presidente Pittella. “L´ho sostenuto in campagna elettorale, ed anche prima durante le primarie. Ma grazie al lavoro congiunto di tutti nel 2014 siamo riusciti in una impresa non facile, anche grazie ad una proficua interlocuzione con il governo Renzi, ed in particolare con il ministro Guidi ed il sottosegretario Vicari. Un risultato che porta sostanziali modifiche all’art 45 e importanti benefici ai lucani ed alla Basilicata”. Il presidente Pittella ha elencato nella relazione in Consiglio regionale quali siano stati i risultati ottenuti, partendo dal recupero dei fondi 2011 e 2012. “Con la modifica innanzitutto abbiamo escluso dai benefici le regioni che non contribuiscono con le estrazioni ad alimentare il Fondo unico nazionale, come la Liguria ed il Veneto che hanno sottratto ai cittadini lucani ben 35 milioni di euro” ha fatto notare il presidente “ Abbiamo operato per portare equità nell’assegnazione dei fondi del 2012, con tre fasce di reddito, favorendo quelle più deboli economicamente”. È stata una battaglia vinta della quale tutti devono essere orgogliosi- ha aggiunto Pittella – perché ha permesso di dare risposte innanzitutto agli ultimi e penultimi. Il Presidente Pittella ha poi specificato i benefici ottenuti grazie al preliminare dell’ Accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Basilicata sottoscritto il 19 marzo scorso a Roma con il sottosegretario Vicari. Innanzitutto una percentuale non inferiore al 20 % - pari a circa 26 milioni di euro- con possibilità di arrivare negli anni sino al 50% sarà destinata alla Social Card, con modalità che saranno previste da un decreto interministeriale. Ma anche risorse destinate all’adozione di misure di sviluppo economico per una percentuale non inferiore all’80 % , ‘pari a circa 104 milioni di euro per un ampio ventaglio di interventi in diversi settori dall’innovazione, ai trasporti , all’efficienza energetica, alle politiche attive del lavoro. Nello specifico 35 milioni saranno destinati al sistema produttivo con incentivi per investimenti in innovazione sia di prodotto che di processo, eco.-innovazione e security innovazione; promozione della competitività e riqualificazione energetica. “Pensiamo anche di promuovere la diffusione di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale” ha aggiunto il Presidente Pittella – “ sostenendo i piani di spostamento da casa al luogo di lavoro, con una importante integrazione tra questi piani e gli enti locali, con un noleggio di veicoli a basso impatto ambientale partendo dalle esigenze delle aree industriali in particolare quella di San Nicola di Melfi”. Ben 69 milioni di euro saranno poi previsti per gli interventi di risparmio energetico, sul quale la regione Basilicata ha già in atto un bando pubblico, ma soprattutto per quelle politiche del lavoro attivo che permetteranno un concreto sostegno a quei lavoratori che sono o usciti dal processo produttivo oppure devono essere accompagnati alle pensione. “Misure importanti “ ha evidenziato il presidente Pittella “ dato che esiste una categoria di lavoratori con una duplice difficoltà, quella di non poter rientrare nel mondo lavorativo ed allo stesso tempo non maturare i contributi pensionistici. La misura prevede per il primo biennio di alimentare un Fondo per progetti di utilità sociale concedendo contributi a soggetti economici e privati che provvederanno ad assunzioni a tempo determinato da un minimo di 12 mesi ad un massimo di 36 mesi, comunque fino al raggiungimento del diritto alla pensione”. Sempre per le politiche del lavoro, previsto anche un fondo per l’occupazione stabile con incentivi di 10mila euro a favore di imprese automi che abbiano assunto o si impegnano ad assumere a tempo indeterminato full e part time, oppure che trasformano un contratto a tempo determinato o atipico in contratti a tempo pieno e indeterminato. “Prevediamo anche fondi per gli enti locali” ha sottolineato ancora il presidente “ per poter ampliare i servizi offerti e per l’assunzione di lavoratori nelle cooperative”. Il Presidente Pittella ha concluso la relazione evidenziando l´importante risultato ottenuto nell’accordo sottoscritto con il Mise, grazie ad uno specifico articolo – il numero due- che prevede la costituzione di un gruppo di lavoro scientifico per valutare i parametri di esercizio degli impianti produttivi presenti in Basilicata. “In particolare” ha spiegato il Governatore Pittella saranno approfondite anche le cause che hanno portato all’attivazione del sistema di messa in sicurezza dell’impianto Cova di Viggiano ed esaminate le caratteristiche ed i quantitativi di gas emessi dai camini del Cento Oli con particolare attenzione alle emissioni di odori genere. Sarà un autorevole gruppo di lavoro di alto profilo scientifico ed in piena autonomia che avrà anche il compito di acquisire nel dettaglio tutti gli elementi riguardanti i rifiuti solidi e liquidi prodotti dagli impianti lucani”. “In conclusione è stato fatto un ottimo lavoro” ha affermato con soddisfazione il Presidente Pittella “ abbiamo raggiunto i risultati e gli obiettivi che ci eravamo proposti con precise e lungimiranti scelte strategiche. E rimarco un ottimo lavoro reso possibile dal lavoro svolto con determinazione da questa aula e dal governo regionale che ho l’onore di presiedere, con il pieno sostegno della classe parlamentare lucana e del Governo nazionale, al quale va tanto il mio personale ringraziamento quanto quello dei lucani che si riconoscono nella battaglia di giustizia ed equità sociale sostenuta in questi mesi di intenso e proficuo lavoro”.  
   
   
REGIONE TOSCANA E DIA COLLABORANO PER LEGALITÀ E TRASPARENZA NEI CONTRATTI PUBBLICI  
 
Firenze 8 aprile 2015 - Un protocollo di intesa in materia di legalità e trasparenza nei contratti pubblici di appalto. L´hanno siglato ieri in Palazzo Strozzi Sacrati il presidente Enrico Rossi e il capo del Centro operativo Dia (Direzione Investigativa Antimafia) di Firenze Stefano Buselli; presente anche l´assessore al diritto alla salute Luigi Marroni. "Questo protocollo ha un importante significato per l´impegno della Regione e delle istituzioni sul versante della lotta alla criminalità organizzata negli appalti pubblici - ha detto il presidente Rossi - I nostri sistemi consentono di avere una serie di informazioni utili, che noi mettiamo a disposizione della Dia, perché possono contribuire a fare più agevolmente e rapidamente le indagini. Tutti noi conosciamo quanto l´economia criminale incida e impedisca al Paese di essere normale. Noi vogliamo dare un contributo per evitare che la Toscana sia facile preda di un´economia mafiosa. Questa è una regione che fa gola alla mafia. Ma le azioni di contrasto, il sentimento diffuso tra i cittadini, il controllo sociale che ancora si mantiene, riescono a far sì che la Toscana non sia considerata terra di mafia. E´ bene mettere in campo tutto ciò che possiamo, e questo protocollo mi risulta essere uno tra i primi di questo tipo". "Grazie a questo protocollo - è il commento di Stefano Buselli - la Regione Toscana ci dà un´opportunità che ci consente di accedere con maggior efficacia e rapidità a dati che riteniamo essenziali nella lotta e prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata negli appalti. Gli strumenti che la Regione ci mette a disposizione sono notevoli. Da parte sua, la Dia si propone di riferire agli enti regionali eventuali notizie di rilievo riscontrate nella propria attività di controllo". Secondo quanto previsto dal protocollo, la Regione si impegna a mettere a disposizione della Dia i dati contenuti nelle proprie banche dati Sitat (Sistema informativo telematico appalti Toscana) e Sispc (Sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva) per le sue attività di controllo. L´accesso avverrà tramite rilascio di credenziali o mediante la trasmissione, su richiesta della Dia, del contenuto degli archivi. Qualora la Dia, nella propria attività istituzionale, verifichi il mancato adempimento degli obblighi informativi nei confronti delle banche dati regionali, ne darà comunicazione all´Osservatorio regionale dei contratti pubblici. L´accesso alle informazioni avverrà nel rispetto e nella tutela della privacy dei soggetti coinvolti. Per promuovere la trasparenza nelle procedure di affidamento, la Regione ha istituito dal 2007 l´Osservatorio Regionale dei Contratti Pubblici, che ha fra le proprie competenze l´acquisizione, da parte di tutti gli enti del territorio, delle informazioni sull´intero iter di programmazione, affidamento ed esecuzione di lavori pubblici e di acquisti di beni e servizi, che includono quelle sulle imprese affidatarie e su tutti gli altri soggetti coinvolti nell´appalto, nonché quelle utili alla verifica del rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e regolarità contributiva. Attraverso il Sistema Informativo Telematico Appalti Toscana (Sitat), l´Osservatorio pubblica sul proprio sito i programmi triennali dei lavori pubblici, gli avvisi ed i bandi di gara e gli esiti degli affidamenti di tutte le amministrazioni toscane e rende disponibile, tramite rilascio di credenziali ai soggetti aventi titolo, l´accesso all´intero contenuto dei propri archivi. Per tutelare ulteriormente la sicurezza del lavoro, la Regione ha inoltre implementato il Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva (Sispc), con l´obiettivo di facilitare la pianificazione dell´attività di controllo e vigilanza in edilizia, attraverso la raccolta di informazioni sui cantieri, la loro geolocalizzazione, e dando la possibilità ai committenti privati e pubblici di adempiere online a tutte le pratiche necessarie. Le due banche dati - Sitat e Sispc - sono integrate per la parte relativa ai lavori pubblici. Queste caratteristiche fanno della Toscana la realtà più avanzata in Italia per quanto riguarda la trasparenza e la sicurezza degli appalti, sia dal punto di vista della tutela della salute dei lavoratori coinvolti, sia da quello della prevenzione contro fenomeni di infiltrazioni mafiose. Per questo motivo la Direzione Investigativa Antimafia ha deciso di sperimentare un modello di collaborazione per potenziare la propria attività di contrasto del fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell´economia legale. La sperimentazione durerà due anni. Per i soggetti appaltanti e gli aggiudicatari è obbligatorio comunicare all´Osservatorio regionale dei contratti pubblici le informazioni sui contratti da 40.000 euro in su. Nel periodo 2011-2014, per forniture (acquisti di beni), lavori pubblici e servizi, sono stati fatti in Toscana 38.432 contratti superiori a 40.000 euro, per un totale di 21.687 milioni di euro. Tra questi, i contratti per lavori superiori a 150.000 euro sono stati complessivamente 4.072: 1.443 nel 2011, 1.060 nel 2012, 982 nel 2013, 587 nel 2014.  
   
   
MARCHE, LE ELEZIONI REGIONALI SI SVOLGERANNO DOMENICA 31 MAGGIO 2015. FIRMATO IL DECRETO DI CONVOCAZIONE DEI COMIZI ELETTORALI .  
 
Ancona, 8 aprile 2015 -Le elezioni regionali, nelle Marche, si terranno domenica 31 maggio 2015, contestualmente a quelle amministrative per i sindaci e i Consigli comunali fissate dal ministro degli Interni. Il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca, ha firmato  il decreto (n. 121 del 3 aprile 2015) di convocazione dei comizi per eleggere il Consiglio e il presidente della Giunta regionale. Si voterà nella sola giornata della domenica, dalle ore 7 alle ore 23. Gli elettori sceglieranno i 31 componenti (30 consiglieri e il presidente della Giunta) che formeranno l’Assemblea legislativa della decima legislatura (2015-2020). I seggi sono stati ripartiti fra cinque circoscrizioni elettorali che coincidono con le province marchigiane. La loro assegnazione è in proporzione alla popolazione residente marchigiana (1.541.319 abitanti censiti). La circoscrizione elettorale di Ancona elegge 9 membri (473.865 abitanti), quella di Ascoli Piceno 4 (210.407), Fermo 4 (174.857), Macerata 6 (319.607), Pesaro e Urbino 7 (362.583).  
   
   
TRENTO: CONSULENZE: ALCUNE PRECISAZIONI DELLA PROVINCIA  
 
Trento, 8 aprile 2015 - Sul tema della trasparenza la Provincia autonoma di Trento ha avviato da alcuni anni un preciso percorso, che nel tempo si è via via affinato. La legge provinciale del 2014, a questo proposito, ha stabilito regole puntuali in questa materia. Il percorso di pubblicazione dei dati (uno degli obblighi legati alla trasparenza) è in costante perfezionamento ed è ormai pressoché completo, come dimostra la pubblicazione sul sito del 100% dei dati relativi agli incarichi disposti dalle società partecipate dalla Provincia. Dati che da quest´anno, come chiede la Corte dei Conti, si riferiscono ad importi lordi e non netti, come quelli pubblicizzati in precedenza. Importi che, come emerge dalla tabella in calce, sono in generale e progressiva riduzione negli anni. Allo stesso modo, la stessa pubblica amministrazione provinciale ha intrapreso la strada della progressiva riduzione degli incarichi esterni. Basti pensare che nel 2012 sono stati assegnati incarichi esterni per un totale di 5.604.209 euro, mentre nel 2014 (vedi tabella) tale importo si è più che dimezzato scendendo a 2.225.091 euro. Inoltre, alcuni dati vanno ulteriormente spiegati. E´ il caso dell’incarico, conferito da Trento Fiere, per individuare una figura che coordini le iniziative espositive, sostenute anche dai soci privati. Il dato pubblicato oggi dal quotidiano Adige riporta un valore che fa riferimento ad un incarico triennale, pertanto il valore effettivo relativo al 2014 è di 41.000 euro. Si tratta poi di un incarico che non interferisce in nessun modo con il processo in atto, che prevede una progressiva confluenza degli immobili di Trento Fiere all’interno di Patrimonio Trentino, con l’obiettivo di preservare le potenzialità del Capoluogo nel campo delle esposizioni. Per quanto riguarda invece gli incarichi (provinciali) relativi alle opere pubbliche, come quelli di progettazione, o direzione lavori, preme specificare che si tratta di incarichi riferiti a prestazioni previste per obblighi di legge e che non possono pertanto essere considerati alla stregua di consulenze, ma incarichi professionali il cui compenso è ovviamente proporzionale all’entità del lavoro svolto secondo quanto previsto da decreto ministeriale (143/2013). I dati sono comunque presenti all´interno della sezione Osservatorio dei contratti pubblici (cui si accede anche dalla sezione Amministrazione trasparente). Tabella sulle consulenze 2012-2014 Consulenze Provincia : 2014 euro 2.225.091 per 596 incarichi; 2013 euro 3.776.526 per 899 incarichi; 2012 euro 5.604.209 per 1113 incarichi. Incarichi Soc. Controllate: 2014 euro 2.307.563; 2013 euro 2.877.614; 2012 euro 2.970.542.  
   
   
BOLZANO: STRATEGIA DI SVILUPPO COMUNE PER TIROLO, GRIGIONI E ALTO ADIGE  
 
 Bolzano, 8 aprile 2015 - L´elaborazione di una strategia di sviluppo regionale comune è stata al centro dell´incontro di ieri (27 marzo) tra i presidenti di Tirolo, Cantone dei Grigioni e Alto Adige. La collaborazione transfrontaliera fra i territori confinanti di Italia, Austria e Svizzera verrà ampliata all’insegna del motto "Tre regioni – un obiettivo". Il rafforzamento della collaborazione fra Italia, Austria e Svizzera si basa principalmente sull´accordo sottoscritto nel 2007 dai presidenti di Alto Adige, Tirolo e Cantone dei Grigioni, un´intesa che ha poi dato il via al programma Interreg "Terra Raetica". Circa 13 milioni di euro, in questo periodo, sono serviti a finanziare 41 progetti più un´altra sessantina di piccole iniziative, e il futuro di questa cooperazione è stato al centro di un incontro svoltosi ieri sera (27 marzo) a Scolio, nel Cantone dei Grigioni. Oltre ai presidenti di Alto Adige e Tirolo, Arno Kompatscher e Günther Platter e Martin Jäger, erano presenti anche il consigliere regionale dei Grigioni, Jan Dominic Paolini, ed è stata posta la firma sull´accordo che prolunga il programma Terra Raetica sino al 2023. Sulla base delle direttive europee, che prevedono la creazione delle cosiddette "Community Led Local Development", è stato deciso di dare vita a forme di cooperazione fortemente territoriali, con il coinvolgimento diretto dei comprensori austriaci di Landeck e Imst, della Val Venosta e del Parco nazionale dell´Engadina, in Svizzera. "Le esperienze maturate - commenta il presidente altoatesino Arno Kompatscher - ci consentono di puntare per il periodo 2014-2020 alla crescita di una strategia di sviluppo che deleghi poteri decisionali e operativi ai partner locali, puntando con forza ad una più forte interazione fra attori pubblici e privati. Per questo motivo ci siamo posti l´obiettivo di stimolare il confronto fra le realtà territoriali con la nascita di una piattaforma transfrontaliera in grado di pianificare e gestire i progetti".  
   
   
GARANZIA GIOVANI, SIGLATA IN SRDEGNA CONVENZIONE PER PAGAMENTO TIROCINANTI  
 
Cagliari, 8 Aprile 2015 - Le indennità dei tirocinanti sardi beneficiari del programma Garanzia Giovani saranno erogate presto. Proprio ieri è stata siglata la convenzione con l´Inps che provvederà al pagamento delle mensilità il prima possibile, e comunque entro il mese. Lo fa sapere l’assessorato del Lavoro il quale sottolinea che i ritardi segnalati in questi giorni sono stati causati dalla nuova convenzione inviata dal ministero del Lavoro appena 24 ore fa. Gli uffici dell’assessorato stanno ora lavorando in piena collaborazione con l’Inps regionale e hanno chiesto all’istituto di previdenza di sbloccare la situazione nel più breve tempo possibile.  
   
   
FAMIGLIA E SPORT: UN BINOMIO VINCENTE PER IL BENESSERE DELLA FAMIGLIA  
 
Trento, 8 aprile 2015 - Il convegno "Welfare sportivo" è stato ideato ed organizzato dall’Agenzia per la famiglia per indagare il rapporto privilegiato fra lo sport e tre dimensioni con un’alta valenza sociale: la scuola, la famiglia e la dimensione della disabilità. Il meeting sarà anche occasione per presentare la 4° edizione di “Lo Sport per tutti”, l´iniziativa certificata “Family in Trentino” nata per offrire alle famiglie in condizione economica disagiata e ai nuclei familiari numerosi la possibilità di iscrivere i propri figli presso le associazioni sportive a condizioni agevolate. Quanto lo sport sia motore e linfa vitale del tempo libero dei giovani e della collettività è cosa nota. Il Trentino è la prima regione in Italia per numero di tesserati e di società sportive, in proporzione alla popolazione, le statistiche lo confermano. Il movimento sportivo provinciale sta in piedi e, come dimostrano i numeri, cresce grazie ad alcuni grandi ed ineludibili “pilastri”: volontariato, innovazione, rapporto privilegiato fra lo sport e la scuola e lo sport e la dimensione della disabilità. A questi va aggiunto un altro irrinunciabile tassello e cioè la Famiglia. Se ne discuterà nel convegno organizzato dall´Agenzia per la famiglia dal titolo "Welfare sportivo. Famiglia e sport: un binomio vincente per il benessere della famiglia", che si terrà mercoledì 8 aprile, dalle ore 9.00 alle 12.30, presso la Sala Belli del palazzo della Provincia. L´evento sarà aperto dai saluti del dirigente dell´Agenzia per la famiglia, dal presidente del Coni e dal vice presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Trentino. Le testimonianze arriveranno dal mondo dello sport, della scuola e della famiglia e saranno consegnate al termine anche due certificazioni “Family in Trentino” a due associazioni sportive locali. Il meeting sarà anche occasione per presentare la 4° edizione di “Lo Sport per tutti”, l´iniziativa certificata “Family in Trentino” nata su proposta congiunta dell´Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili e l´Agenzia per la Promozione dello Sport della Vallagarina e Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri. L´intento è di offrire alle famiglie residenti nei Comuni della Vallagarina e degli Altipiani Cimbri che aderiscono al progetto, in particolare alle famiglie in condizione economica disagiata e ai nuclei familiari numerosi, la possibilità di iscrivere i figli presso le associazioni sportive del proprio territorio della Vallagarina a condizioni agevolate.  
   
   
VIOLENZA DONNE: SERRACCHIANI, SI CONTRASTA ANCHE A SCUOLA  
 
Palmanova, 8 aprile 2015 - Per contrastare la violenza sulle donne, che è un fenomeno sociale in crescita, è necessario investire anche nell´educazione dei ragazzi, quindi sulla prevenzione. Lo hanno sottolineato la presidente e l´assessore alle Politiche sociali della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani e Maria Sandra Telesca, ieri al convegno "Rendicontazione sociale", che si è tenuto a Palmanova. L´iniziativa, organizzata dai sindacati regionali Cgil, Cisl e Uil, ha avuto come obiettivo l´analisi della situazione e la presentazione delle richieste per contrastare con più efficacia la violenza sulle donne, che è all´ordine del giorno della cronaca. Nell´evidenziare la preziosa attività dei centri antiviolenza, delle associazioni e di alcune strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia, la presidente Serracchiani ha ricordato come, per combattere tale fenomeno, sia oggi utile anche definire chi tra i vari soggetti "fa che cosa" in questo settore. "La violenza sulle donne è anche una questione culturale", quindi bisogna intervenire nelle scuole, ha spiegato Serracchiani. All´incontro è stato ricordato come a due anni dalla firma del Protocollo contro la violenza sulle donne, si presenta oggi l´esigenza di aggiungere a livello regionale un altro tassello per fermare questo tipo di violenza. "Come già avviene in altri settori, la Regione attuerà la rendicontazione sociale anche in questo ambito: alle parole devono infatti seguire i fatti", ha affermato l´assessore Telesca. Mentre la presidente Serracchiani ha invitato le organizzatrici del convegno a presentare nuove misure innovative per contrastare la violenza sulle donne, l´assessore Telesca ha garantito l´attuazione nel 2016 del Codice rosa del Pronto soccorso, non solo a Gorizia, bensì in tutte le strutture ospedaliere regionali. All´incontro, al quale è intervenuto anche il presidente dell´Ordine regionale dei giornalisti, Cristiano Degano, è stato rivolto un appello ai cronisti per utilizzare un linguaggio appropriato e più responsabile per definire gli atti di violenza e di fare attenzione a come vengono comunicate certe notizie. I relatori si sono anche soffermati sulla necessità di sviluppare attività di formazione per le assistenti sociali che possano poi prendere in carico le donne che hanno subito violenza. Inoltre bisogna diffondere un clima di fiducia nelle istituzioni che permette di superare l´iniziale paura delle donne a denunciare gli atti di violenza subita.  
   
   
BOLZANO: CONFERENZE "DONNE INFORMATE": APPUNTAMENTI IN APRILE  
 
Bolzano, 8 aprile 2015 - La Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne ed il Servizio donna, in collaborazione con i Comuni e varie organizzazioni locali, organizzanno il ciclo di conferenze "Donne informate". Gli appuntamenti in aprile al via il 9.04 con una conferenza su come impostare un discorso di successo. Il ciclo di conferenze, elemento fisso dell´attività informativa e di aggiornamento della Commissione provinciale pari opportunità e del Servizio donna, si svolge su tutto il territorio. L´obiettivo è quello di raggiungere un numero cospicuo di donne altoatesine e di fornire loro informazioni ed importanti impulsi su temi d´attualità. Le conferenze sono molto diverse tra loro. I temi spaziano dagli aspetti legali importanti per le donne, alla salute, il coraggio civile, la famiglia, il lavoro e l´immagine della donna nella società. Le relatrici sono esperte nel settore, in grado di trasmettere con passione idee e contenuti e sempre disponibili a rispondere alle domande del pubblico. L´ingresso è libero a tutte le persone interessate. Il primo appuntamento nel mese di aprile è con la consulente e coacher Sabine Fischer che nella sua conferenza in programma giovedì 9 aprile, alle ore 20.00, al centro bibliotecario a San Michele/appiano, illustrerà i fondamenti per impostare un discorso di successo per poter entusiasmare il pubblico e conquistarlo alle proprie argomentazioni. La medesima relatrice, mercoledí 15 aprile, alle ore 20.00, interverrà a Montagna presso la Biblioteca per fornire suggerimenti su come incrementare la propria autostima al fine di riuscire in vari campi della vita. Giovedì 17 aprile, alle ore 19.30, Sabine Fischer sarà alla Sala culturale a Santa Geltrude/ultimo per parlare, basandosi sull´esperienza personale, dei presupposti per conciliare al meglio i vari ruoli ricoperti dalla donna, quale moglie, madre, lavoratrice. La pubblicista Astrid Schönweger e la mediatrice culturale Irene Hager von Strobele in due appuntamenti di mercoledì, il 15 aprile alla Biblioteca di Collalbo alle ore 20.00 e il 22 aprile alle ore 19.30 presso la Biblioteca a Rasun di Sotto, parleranno della conoscenza delle proprietà delle erbe officinali, tradizionalmente delle donne, e delle ricette adottate per guarigioni, bellezza e cura di casa e giardini. Mercoledì 22 aprile, alle ore 20.00, presso la Sala seminari del Centro civico a San Martino in Passiria, Kathrin Fischer, specializzata in medicina complementare, nella sua relazione parlerà di medicina naturale in tutti i suoi aspetti illustrando quali sono i punti di forza dell´omeopatia. Il calendario completo delle conferenze è pubblicato sulla pagina http://www.Provincia.bz.it/pariopportunita/