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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Aprile 2015
IL PROGETTO MED-DESIRE PARTECIPA A ENERGYMED IL 10 APRILE A NAPOLI L’EVENTO DI CAPITALIZZAZIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO DI COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE  
 
Roma, 8 aprile 2015 - Il prossimo 10 Aprile a Napoli, la mattina, in occasione dell’annuale Mostra Convegno sulle fonti Rinnovabili e l’Efficienza Energetica nel Mediterraneo Energymed, il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare organizza l’evento di capitalizzazione “The role of renewable energy in the Mediterranean Region: from buzz to action” nell’ambito del progetto Med-desire. L’iniziativa è finalizzata alla presentazione, presso gli operatori privati e istituzionali che operano nel bacino del Mediterraneo, degli elementi di tipo regolatorio, legislativo e organizzativo necessari alla sviluppo di un mercato euro-mediterraneo delle tecnologie solari, evidenziandone le opportunità di sviluppo e le criticità. L’incontro, rivolto ad aziende e operatori di settore, prevede un talk show con interventi di rappresentanti di istituzioni, quali Regione Puglia, Ministero Italiano dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Agenzia Nazionale Tunisina per la Conservazione dell’Energia (Anme), Centro Libanese per la Conservazione dell’Energia (Lcec); istituzioni finanziarie internazionali, tra cui United Nations Environment Programme - Division of Technology, Economics (Unep - Dtie); esponenti del settore della ricerca, quali Centro di Ricerche Energetiche, Ambientali e Tecnologiche – Piattaforma di Almeria (Ciemat – Psa), Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), Politecnico di Milano, Hamburg Institut Research Gmbh (Hir); stakeholders, come Regional Center for Renewable Energy and Energy Efficiency (Recreee), Solar Energy Development Association (Seda) e imprese dall’Egitto, Libano, Tunisia e Italia. L’evento sarà focalizzato sui meccanismi di finanziamento necessari allo sviluppo del mercato delle tecnologie solari e sarà diviso in due sessioni. La Sessione I – Strumenti di stimolo del mercato per la diffusione delle tecnologie solari: meccanismi finanziari e ordinanze solari, dedicata alla presentazione del lavoro sugli strumenti finanziari che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con il supporto dei partners della sponda sud (Anme, Lcec, Nrea), sta elaborando all’interno del Wp6 – Meccanismi finanziari del progetto Med-desire. La Sessione Ii – Il mercato mediterraneo della tecnologia solare distribuita: barriere, sfide e prospettive sarà invece incentrata sugli ultimi sviluppi tecnologici nell’ambito dell’energia solare e sugli strumenti per rimuovere le barriere che impediscono la diffusione delle tecnologie solari, sviluppate da Enea e Ciemat nell’ambito del Wp5 del progetto Med-desire. L’incontro terminerà con un networking lunch che vedrà la partecipazione di imprese provenienti da Egitto, Libano e Tunisia.  
   
   
BOLZANO: GIUNTA RIASSEGNA CONCESSIONI IDROELETTRICHE: RIESAME CHIUDE IL CAPITOLO  
 
Bolzano, 8 aprile 2015 - "Con il riesame e la riassegnazione abbiamo chiuso il capitolo dell´illecita attribuzione di alcune concessioni per grandi derivazioni idroelettriche", ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher il 31 marzo dopo la seduta di Giunta. In tal modo si ripristina la situazione di legalità e si apre la strada al riordino del settore energetico, ha aggiunto l’assessore Richard Theiner. Sulla base delle risultanze della procedura di riesame, la Giunta provinciale ha rideterminato nella seduta odierna i vincitori delle gare per le 10 concessioni di grandi derivazioni idroelettriche assegnate illecitamente nel 2010 e riguardanti le centrali di Lappago, Molini di Tures, Sarentino, Ponte Gardena, Bressanone, San Pancrazio, Lana, Pracupola-santa Valburga. Tel e Cardano. La concessione per la centrale di Sant´antonio a Bolzano era già stata riassegnata il 3 febbraio scorso al nuovo concessionario Eisackwerk srl. In 9 casi su 10 il vincitore della gara è stato confermato dalla Giunta provinciale in conformità alla valutazione degli uffici competenti, delle commissioni e dei gruppi di esperti. Di conseguenza la società Se Hydropower mantiene le concessioni per le centrali di Cardano, Bressanone, Sarentino, Lana, San Pancrazio, Pracupola-santa Valburga, Molini di Tures, Ponte Gardena e Tel. Dovrà invece essere annullata e nuovamente messa a gara la concessione idroelettrica per l´impianto di Lappago, in quanto nessun competitor ha risposto in pieno ai criteri di valutazione. "La Giunta ha pertanto messo la parola fine alle concessioni rilasciate in maniera illecita e mandato un chiaro segnale di cambiamento nella politica dell´energia in Alto Adige", ha detto il presidente Kompatscher nella conferenza stampa al termine della seduta di Giunta. È un passo avanti anche nel rafforzamento della fiducia verso gli amministratori pubblici. Con la procedura del riesame delle concessioni, ha aggiunto l´assessore Theiner, "abbiamo ripristinato la legalità e ora possiamo completare i prossimi passi, che riguardano l´assunzione delle quote Enel e la fusione fra Sel e Aew, che produrranno un valore aggiunto per tutta la popolazione altoatesina." Theiner ha inoltre assicurato che dopo il riesame nessun Comune rivierasco dovrà temere di ricevere in futuro minori fondi per compensazioni ambientali rispetto a quanto avuto finora: la Giunta ha deciso infatti di garantire il contributo più vantaggioso. Già nell´aprile 2013 la Giunta provinciale si era espressa, sulla base di una perizia tecnica del docente di diritto Giuseppe Caia, per il riesame delle concessioni idroelettriche. La procedura di riesame è stata condotta dagli uffici provinciali competenti per Elettrificazione, Tutela delle acque e Valutazione di impatto ambientale nonché seguita da una ulteriore verifica di una commissione di esperti esterni. Il professor Fabrizio Figorilli, esperto di diritto e prorettore dell´Università di Perugia, che ha fatto parte della commissione esterna, ha spiegato che "la commissione ha terminato il proprio lavoro affermando la congruità delle valutazioni di riesame svolte, in quanto contengono tutti gli elementi necessari per consentire alla Giunta provinciale di decidere in conformità alle conclusioni cui sono arrivati gli uffici." Bolzano: Giunta riassegna concessioni idroelettriche: riesame chiude il capitolo Bolzano, 8 aprile 2015 - "Con il riesame e la riassegnazione abbiamo chiuso il capitolo dell´illecita attribuzione di alcune concessioni per grandi derivazioni idroelettriche", ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher il 31 marzo dopo la seduta di Giunta. In tal modo si ripristina la situazione di legalità e si apre la strada al riordino del settore energetico, ha aggiunto l’assessore Richard Theiner. Sulla base delle risultanze della procedura di riesame, la Giunta provinciale ha rideterminato nella seduta odierna i vincitori delle gare per le 10 concessioni di grandi derivazioni idroelettriche assegnate illecitamente nel 2010 e riguardanti le centrali di Lappago, Molini di Tures, Sarentino, Ponte Gardena, Bressanone, San Pancrazio, Lana, Pracupola-santa Valburga. Tel e Cardano. La concessione per la centrale di Sant´antonio a Bolzano era già stata riassegnata il 3 febbraio scorso al nuovo concessionario Eisackwerk srl. In 9 casi su 10 il vincitore della gara è stato confermato dalla Giunta provinciale in conformità alla valutazione degli uffici competenti, delle commissioni e dei gruppi di esperti. Di conseguenza la società Se Hydropower mantiene le concessioni per le centrali di Cardano, Bressanone, Sarentino, Lana, San Pancrazio, Pracupola-santa Valburga, Molini di Tures, Ponte Gardena e Tel. Dovrà invece essere annullata e nuovamente messa a gara la concessione idroelettrica per l´impianto di Lappago, in quanto nessun competitor ha risposto in pieno ai criteri di valutazione. "La Giunta ha pertanto messo la parola fine alle concessioni rilasciate in maniera illecita e mandato un chiaro segnale di cambiamento nella politica dell´energia in Alto Adige", ha detto il presidente Kompatscher nella conferenza stampa al termine della seduta di Giunta. È un passo avanti anche nel rafforzamento della fiducia verso gli amministratori pubblici. Con la procedura del riesame delle concessioni, ha aggiunto l´assessore Theiner, "abbiamo ripristinato la legalità e ora possiamo completare i prossimi passi, che riguardano l´assunzione delle quote Enel e la fusione fra Sel e Aew, che produrranno un valore aggiunto per tutta la popolazione altoatesina." Theiner ha inoltre assicurato che dopo il riesame nessun Comune rivierasco dovrà temere di ricevere in futuro minori fondi per compensazioni ambientali rispetto a quanto avuto finora: la Giunta ha deciso infatti di garantire il contributo più vantaggioso. Già nell´aprile 2013 la Giunta provinciale si era espressa, sulla base di una perizia tecnica del docente di diritto Giuseppe Caia, per il riesame delle concessioni idroelettriche. La procedura di riesame è stata condotta dagli uffici provinciali competenti per Elettrificazione, Tutela delle acque e Valutazione di impatto ambientale nonché seguita da una ulteriore verifica di una commissione di esperti esterni. Il professor Fabrizio Figorilli, esperto di diritto e prorettore dell´Università di Perugia, che ha fatto parte della commissione esterna, ha spiegato che "la commissione ha terminato il proprio lavoro affermando la congruità delle valutazioni di riesame svolte, in quanto contengono tutti gli elementi necessari per consentire alla Giunta provinciale di decidere in conformità alle conclusioni cui sono arrivati gli uffici."  
   
   
BOLZANO: FIRMATA LA CONCESSIONE A EISACKWERK DELLA CENTRALE DI S. ANTONIO  
 
Bolzano, 8 aprile 2015 - La concessione di grande derivazione idroelettrica di S. Antonio è stata assegnata alla Eisackwerk srl. Il relativo documento ufficiale è stato firmato il 31 marzo dall´assessore provinciale all´energia Richard Theiner. "Con questo passaggio - sottolinea Theiner dopo aver firmato la concessione ad Eisackwerk nel primo pomeriggio - si mette la parola fine anche alla questione relativa alla centrale di S. Antonio, e vengono dunque ripristinate le condizioni di legalità". Questo atto, è "figlio" di un precedente provvedimento adottato dalla Giunta provinciale, che lo scorso 3 febbraio aveva annullato la concessione assegnata nel 2009 a Sel, annunciando contemporaneamente che l´impianto sarebbe passato alla Eisackwerk. Alla luce dei progetti presentati, infatti, gli uffici provinciali competenti avevano indicato proprio quello della Eisackwerk come il progetto migliore, valutazione che era però stata ignorata in fase di assegnazione della concessione. "In questo modo - conclude Richard Theiner - viene anche evitato un grave danno economico alla Provincia, alla luce delle pesanti richieste di risarcimento danni".  
   
   
ARREDO URBANO LA CITTÀ DI MILANO CHE SI RINNOVA E SI TRASFORMA PER EXPO 2015 E OLTRE DECINE DI INTERVENTI CHE HANNO RIDATO PREGIO ALLE PIAZZE E ALLE FONTANE DELLA CITTÀ  
 
Milano, 8 aprile 2015 - Piazze, fontane, monumenti. Il Comune di Milano sta realizzando la riqualificazione del patrimonio di arredo urbano in tutti i quartieri. L’obiettivo è di rinnovare e riqualificare spazi urbani e monumenti, intervenendo su realtà da tempo dimenticate e in stato di abbandono. “L’amministrazione comunale è impegnata in una vasta opera di rinnovamento dell’arredo urbano in città. Decine di interventi realizzati in tutte la zone hanno ridato pregio alle piazze e fontane di maggiore importanza della città. Adesso stiamo per chiudere opere di grande prestigio come la Darsena, la Zara Expo e il restauro della Galleria. Accanto a queste voglio citare il campo sportivo e il parco di 16 mila metri quadrati di Quarto Oggiaro, risultato di una trattativa sviluppata dal Comune con i residenti, che vanno a chiudere e compensare la ferita data al quartiere con la realizzazione della Zara Expo”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza. Ecco gli interventi realizzati, in corso di svolgimento e di prossimo avvio: Zona 1 a) restauro conservativo del monumento dedicato a Sandro Pertini in via Croce Rossa e messa a ricircolo della fontana (lavoro completato); b) restauro conservativo dell´opera “Ago, Filo e Nodo” in piazzale Cadorna (lavoro completato); c) restauro conservativo della fontana di Piazza Fontana (lavoro completato); d) intervento conservativo dell’apparato lapideo della fontana di piazza Castello con sostituzione dei fari dell’impianto di illuminazione con apparecchiature a risparmio energetico (lavoro completato); Tutti i manufatti saranno sottoposti a manutenzione interruzione saranno effettuati a rotazione, come al solito, gli interventi di pulizia delle fontane e la rimozione dei graffiti da fontane e monumenti. E) via Santa Maria Valle, rifacimento della pavimentazione in cubetti di porfido e realizzazione di parterre con piantumazione di arbusti alberello a definizione degli spazi di sosta delle automobili (lavoro completato); f) parterre centrale di piazza Fontana e marciapiede lato Arcivescovado: intervento di manutenzione straordinaria della pavimentazione, sostituzione delle alberature, ridisegno e riqualificazione delle aiuole, adeguamento barriere architettoniche, nuova pavimentazione in granito del marciapiede lato arcivescovado (lavoro completato); g) piazza Pio Xi: posa di pavimentazione con masselli e lastre di recupero oltre a lastre di nuova fornitura in beola, delimitazione della nuova area pedonale con paracarri in granito, posa di sedute (lavoro completato); h) via San Paolo (tratto compreso fra corso Vittorio Emanuele e piazzetta Liberty): rifacimento della pavimentazione esistente in cubetti di porfido con realizzazione di castellana propedeutica alla nuova sistemazione a raso (lavoro completato); i) piazzetta Liberty: intervento di riqualificazione in funzione della pedonalizzazione della piazza consistente nella posa di nuova pavimentazione in lastre di granito e luserna, delimitazione della nuova area pedonale con dissuasori parigina, realizzazione di fioriere con funzione di seduta con verde e nuovi dehors (lavoro completato); l) via Orefici passaggio degli Osii (Piazza Duomo): riqualificazione dell’area consistente nella realizzazione di pavimentazione a raso in continuità con il marciapiede di via Orefici, realizzata con masselli di recupero (lavoro completato); m) via Marconi (primo tratto): riqualificazione della pavimentazione antistante il Museo del Novecento con la posa di lastre in granito, in continuità con la pavimentazione di Piazza Duomo, e posa di sedute in granito (lavoro completato); n) piazza Missori: intervento di riqualificazione di Piazza Missori lato via Unione, con la realizzazione di area pedonale a raso, con pavimentazione in masselli e lastre di recupero e realizzazione di area verde (inizio lavori ottobre 2014, fine lavori maggio 2015); - restauro del monumento a Giuseppe Missori (lavoro completato); - completamento della pavimentazione compresa fra via Zebedia e corso Italia, in adiacenza alla scala della metropolitana); o) risanamento pavimentazioni pietra piazza Duomo (lavoro entro aprile); per consentire l’installazione del palco per il concerto del 30 aprile, solo gli interventi sul lato meridionale verranno fatti di notte al termine dello spettacolo. - riqualificazione via Foscolo, via Berchet, via San Raffaele e via Santa Radegonda (lavoro entro aprile); p) restauro conservativo dei seguenti monumenti: - fontana con statua di San Francesco (piazza Sant’angelo); - monumento a Napoleone Iii (parco Sempione); - Porta Nuova (via Manzoni); - Porta Ticinese (corso di Porta Ticinese); - monumento al Bersagliere (largo Bersaglieri); - monumento a Giuseppe Missori (piazza Missori); - monumento a Leonardo da Vinci (piazza della Scala); - monumento a Costantino (piazza San Lorenzo); - monumento a San Giovanni Nepomuceno (Castello Sforzesco); - monumento a San Lazzaro (piazza Vetra); - obelisco del Piermarini (via Marina); - monumento ai Caduti di Mentana e lapide a Giordano Bruno (piazza Mentana); - monumento a Giuseppe Sirtori (Giardini Indro Montanelli); - monumento a Cesare Beccaria (piazza Beccaria). Q) manutenzione piazza Duca d’Aosta, Stazione Centrale (fine lavori entro aprile); Zona 3 a) restauro conservativo del Monumento dedicato a Pinocchio in corso corso Indipendenza e messa a ricircolo dell´impianto della fontana (lavoro completato) b) piazza Oberdan (da realizzare in due fasi): la prima fase consiste nella riqualificazione della piastra pedonale sopra l’ex Albergo diurno Oberdan e nella realizzazione di una nuova pavimentazione in beola sul lato degli edifici entro aprile, nel consolidamento della soletta del Diurno che andrà´ avanti con Expo, e nella sistemazione delle alberature esistenti, che oggi presentano un apparato radicale compromesso (inizio lavori novembre 2014 fine lavori novembre 2015). La seconda fase prevede il completamento dell’intervento attraverso la riqualificazione dell’area a verde, presente sul lato opposto, consistente nella realizzazione di nuova pavimentazione in continuità con l’esistente in lastre di beola e nel ridisegno delle aiuole, con particolare attenzione all’esemplare monumentale di celtis australis esistente (inizio lavori novembre 2015). C) riqualificazione largo Bellintani tratto compreso fra viale Tunisia e via Lecco, area pedonale interessata al solo transito residenti (inizio lavorio mesi di giugno e luglio 2015); Zona 4 a) palazzina Liberty è stato realizzato un intervento antigraffiti, attraverso l’applicazione di una pellicola protettiva che salvaguarda il rivestimento in pietra e intonaco e permette una facile rimozione dei graffiti; l’ intervento è stato approvato dalla Soprintendenza (lavoro completato); b) manutenzione straordinaria della fontana di piazza Grandi: il progetto è in fase di redazione ed è da sottoporre alla Soprintendenza; si conta di avere parere positivo entro la primavera 2015, per poter aprire subito dopo il cantiere. Questo intervento comprende il recupero del rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale. Zona 5 a) riqualificazione del primo tratto di via dei Fontanili (fine lavori nel luglio del 2015); Zona 6 a) trasformazione della fontana via Boffalora; lavori da aprile a 15 maggio; b) restauro conservativo dell’opera bronzea di Igot Mitoraj (Centauro) e realizzazione del nuovo rivestimento lapideo del basamento sottostante. Cantiere presso area verde del quartiere Barona, in via De Pretis; lavori da aprile a 15 maggio; Zona 7 a) realizzazione della stele monumentale dedicata ai Caduti del quartiere San Siro presso i Giardini di via Mar Jonio (lavoro completato); - realizzazione ex novo di un piccolo monumento a ricordo dei Caduti del quartiere San Siro, da tempo richiesto dai cittadini: opera monumentale monolitica realizzata in serizzo antigorio con targa in botticino; b) installazione del monumento “Le Tre Grazie” di Salvatore Fiume presso Piazza Piemonte (lavoro completato); c) via Ceriani a Baggio: realizzazione di nuova pavimentazione nello slargo di via Ceriani (ai civici 22-24-26) realizzato con masselli di recupero e messa a dimora di una pianta di gelso esistente storicamente nel luogo con seduta e targa commemorativa (lavoro completato); d) riqualificazione di Largo Gavirate (fine lavori ottobre2015); Zona 8 a) riqualificazione della fontana situata presso il Parco di Villa Scheibler (lavoro completato): opera di rinnovamento complessivo della fontana sia dal punto di vista edile (rifacimento completo) sia dal punto di vista impiantistico con rifacimento e messa a norma degli impianti; Zona 9 a) realizzazione del nuovo basamento del monumento dedicato ai Caduti del quartiere Bovisa nel giardino tra via Broglio e via Mercantini (lavoro completato).  
   
   
38 COMUNI DELLA TOSCANA INTERESSATI A PIANI INTERCOMUNALI, ROSSI: "SPINTA A VALORIZZAZIONE ANCHE ECONOMICA DEL TERRITORIO"  
 
Firenze 8 aprile 2015 - Sono state tante le manifestazioni di interesse per redigere piani strutturali intercomunali come previsto dalle nuova legge per il governo del territorio. 38 sono infatti i Comuni che vogliono sperimentare questo nuovo strumento urbanistico per una pianificazione condivisa nei territori del Casentino, Mugello, Valdera e Colli marittimi pisani. E che stamani hanno partecipato ad un incontro in Regione con il presidente Enrico Rossi e l´assessore all´urbanistica Anna Marson. "Puntiamo molto – ha detto Rossi introducendo i lavori - sulla pianificazione intercomunale come spinta alla valorizzazione anche economica del territorio, mettendo a sistema l´esistente e razionalizzando così l´uso di suolo. Per questi territori su cui ricadono molti vincoli della legge Galasso sarà anche l´occasione di sperimentare le semplificazioni previste dal Piano paesaggistico appena approvato. Lo ritengo un momento davvero importante che in qualche modo mi ricorda l´avvio della mia esperienza di sindaco in Valdera". L´assessore Marson ha sottolineato come fatto di grande rilievo "che siano piccoli comuni in territori caratterizzati da situazioni in gran parte collinari e montane a farsi promotori di innovazione nel campo della pianificazione territoriale. In sostanza si restituisce al piano strutturale il significato originario di strumento per costruire scenari che possano effettivamente orientare lo sviluppo socioeconomico del territorio a un livello territoriale adeguato, mettendo in gioco anche una dimensione bioregionale". I comuni che intendono redigere piani intercomunali coniugheranno, secondo l´assessore, "l´anticipazione della messa in atto della legge 65 con la sperimentazione dell´adeguamento al piano paesaggistico. E inoltre questa sarà una straordinaria occasione per la struttura regionale di disporre di una fotografia in tempo reale della situazione che questi territori più marginali e le loro comunità si trovano a dover affrontare". Il prossimo appuntamento coi Comuni che hanno espresso la loro manifestazione di interesse per la pianificazione intercomunale è tra un mese. In quella occasione sarà definito l´accordo complessivo a cui la Regione Toscana contribuirà anche finanziariamente con le risorse già previste nella legge 65.  
   
   
IN CAMPANIA PER UN’OPERA PUBBLICA OCCORRONO 5 ANNI  
 
Salerno, 7 aprile 2015 - In Campania per realizzare un’opera pubblica finanziata dalle politiche di coesione sono necessari mediamente cinque anni (media Italia 4 anni e 5 mesi). La nostra regione si colloca, insieme con la Liguria (5 anni) tra le ultime tre (preceduta da Sicilia, 6,9 anni e Basilicata 5,8) in questa specifica graduatoria estrapolata dalla Svimez dallo studio sul tema: “I tempi di attuazione e di spesa degli interventi infrastrutturali delle politiche di coesione” di Carla Carlucci, Fabio De Angelis e Maria Alessandra Guerrizio, pubblicato sulla “Rivista economica del Mezzogiorno”, trimestrale della Svimez edito da Il Mulino e diretto da Riccardo Padovani. La regione più virtuosa da questo punto di vista è l’Emilia Romagna (3,8 anni), mentre quella più lenta è la Sicilia (7 anni). Ma non mancano alcune sorprese, come la Calabria che, con la media di 4,2 anni, supera il Veneto (4,6) ed il Friuli (4,7). Lo studio ha preso in considerazione la dinamica dei tempi di attuazione e di spesa di circa 35.000 opere pubbliche finanziate con misure che fanno riferimento alla politica di coesione nazionale ed europea nel periodo 1999-2013 per un valore complessivo superiore ai 100 miliardi di euro. E’ significativo evidenziare che una percentuale molto consistente di questi finanziamenti si concentra nelle regioni meridionali: Calabria (17,6%); Puglia (12%); Campania (11,6%) e Sicilia (oltre 10%). Sotto il profilo dell’individuazione degli enti attuatori risulta che poco meno della metà (15.621) sono Comuni al di sotto di 50.000 abitanti, mentre 1.829 interventi sono stati gestiti da Comuni con popolazione superiore ai 50.000 abitanti. Le Province hanno promosso 1.889 interventi, le Regioni 1.337 ed i gestori di rete 2.250. In capo ai Ministeri risultano 914 interventi. La Campania È interessante entrare nel merito dei cosiddetti tempi di attraversamento che a livello nazionale pesano per il 61% sui tempi complessivi di attuazione. Gli autori della ricerca hanno individuato cinque fasi inerenti un’opera pubblica: progettazione preliminare, definitiva, esecutiva, affidamento ed esecuzione dei lavori. Grande attenzione è stata dedicata all’analisi dei ritardi che si accumulano soprattutto nei tempi di “attraversamento”: tempi che – è scritto in una nota della Svmez diffusa il 31 marzo scorso – rallentano l’iter dell’opera” impendendole di passare alla fase successiva per i motivi più diversi (attese di finanziamenti o di decisioni da parte di Enti differenti dall’Ente attuatore; pronunce e sentenze dell’Autorità Giudiziaria o altri incidenti di percorso). In Campania le tre fasi relative alla progettazione (preliminare, definitiva ed esecutiva) richiedono 2 anni e 6 mesi di attività. Le procedure di affidamento assorbono 8 mesi, mentre l’esecuzione vera e propria dei lavori si concentra in 1 anno e 6 mesi, per un totale complessivo di 5 anni. Praticamente, in media, 7 mesi in più rispetto all’indicatore che emerge a livello nazionale. Ma i tempi di attesa nelle fasi di progettazione ed affidamento dei lavori al Sud arrivano a pesare – sui tempi complessivi – addirittura per circa il 65%. Il momento più “complesso” è quello della progettazione preliminare dove, nella media nazionale, il peso arriva a sfiorare il 75%. La Svimez segnala, inoltre, che i ritardi sono direttamente proporzionali al costo dell’opera: in quelle di importo superiore a 100 milioni di euro pesano per il 45% del tempo totale, mentre per le opere al di sotto dei 100.000 euro arrivano a pesare per il 72%. Se, invece, si analizzano i tempi complessivi di attuazione (a livello nazionale), le opere di importo inferiore ai 100.000 euro impiegano in media quasi 3 anni per giungere a compimento, mentre quelle di importo superiore ai 100 milioni di euro superano in media i 14 anni e mezzo. Tempi Di Attuazione Nei Singoli Settori Di Intervento A livello settoriale al Sud gli interventi che richiedono tempi di attuazione più dilatati (7,2 anni) riguardano quelli che rientrano nell’ambito della categoria trasporti, seguiti da quelli inerenti le risorse idriche (5,6 anni), le strade (5,1 anni); lo smaltimento reflui e rifiuti (5 anni); cultura e servizi ricreativi (5 anni). Nel segmento critico della difesa del suolo occorrono 4,1 anni per la realizzazione di un’opera, mentre tutti gli interventi che fanno riferimento alla filiera dell’edilizia si compiono in media in 3 anni e mezzo. L’affidamento Dei Lavori Tra le criticità più rilevanti per il Sud si configurano quelle legate al percorso di affidamento dei lavori. Rispetto alla media nazionale sforano i tempi abbondantemente Calabria (+15%), Puglia (+21%) e Basilicata (+31%). Ma addirittura quasi raddoppiano rispetto al tempo medio necessario a livello nazionale Sicilia e Campania (+48%). Situazione molto difficile anche per i tempi dell’esecuzione dei lavori: sforano la media nazionale in maniera ampia la Campania (+12,6%), il Lazio (+18%) e l’Abruzzo (+24%). Ma c’è chi fa peggio: nella fase di esecuzione dei lavori raddoppia i tempi la Basilicata (+51%). Sorprende anche in questo caso la Calabria che, invece, accelera (-4,8%). Per quanto concerne il completamento della spesa la Campania rientra tra le regioni del Mezzogiorno (con Molise e Puglia) che riescono a contenere i tempi in valori inferiori alla media nazionale. Alla chiusura dei cantieri (per attività amministrative successive alla fine dei lavori) al Sud resta ancora da spendere il 32%, 4 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale del 28% del costo totale dell’opera. Al Nord il residuo si attesta al 22%: ben 10 punti percentuali al di sotto della media delle regioni del Mezzogiorno. Va aggiunto che – come segnala sempre la Svimez – “più i progetti sono piccoli più si è lenti a spendere: a livello nazionale nei progetti di importo inferiore ai 100.000 euro a cantieri chiusi resta da spendere ancora il 49% del totale, contro il 14% dei progetti di importo superiore ai 100 milioni di euro”. Per quanto riguarda più specificamente l’esecuzione dei lavori nell’edilizia la spesa rimanente si attesta intorno al 25%. Il Commento Del Presidente Di Ance Salerno Antonio Lombardi «Lo studio della Svimez – dichiara il Presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi – dimostra con estrema chiarezza l’incapacità degli Enti pubblici di valutare con esattezza i tempi della spesa relativi alla realizzazione di opere pubbliche. La complessità dei percorsi amministrativi si riflette in maniera esponenziale sull’aumento dei costi derivanti dall’allungamento all’infinito dei tempi. In questo modo – continua Lombardi – si generano contenziosi infinitamente lunghi che aumentano i costi delle imprese e dello Stato. E’ un cane che si morde la coda: da un lato i soggetti attuatori dilatano i tempi ed aumentano i costi; dall’altro lo Stato deve fare fronte alla crescita delle risorse da reperire per il completamento di opere che restano incompiute per decenni». «Occorre – conclude Lombardi – procedere in maniera urgente alla semplificazione delle procedure soprattutto nella fase della progettazione e dell’affidamento dei lavori: il 61% della durata complessiva della realizzazione di un’opera si perde proprio per mettere a punto il progetto e l’affidamento. Per non parlare del tempo perso nella progettazione preliminare. Senza mettere mano a nuove procedure più efficaci e più rapide, sarà veramente difficile immettere liquidità nei circuiti economici e produttivi dei singoli territori. Ancora una volta deve essere ribadito che non esiste un problema di risorse, ma soltanto una gravissima criticità della capacità di spesa».  
   
   
PAESAGGIO: SECONDO WORKSHOP SUL CARSO  
 
Trieste, 8 aprile 2015 - Si è tenuto, al Teatro France Preseren di Bagnoli della Rosandra, in Comune di San Dorligo della Valle (Ts), il secondo Workshop sulla redazione del Piano Paesaggistico Regionale. L´assessore Mariagrazia Santoro ha introdotto i lavori ricordando come "il senso e lo spirito di queste iniziative sul territorio sia quello di raccogliere la voce, le proposte e le conoscenze di chi vive le aree che saranno investite dal Piano Paesaggistico Regionale. Il Ppr non sarà uno strumento calato dall´alto, ma sarà costruito in modo condiviso con i territori proprio per individuare i valori paesaggisti a partire da quelle che le singole comunità riconoscono come tali". Oltre all´assessore Santoro sono intervenuti il direttore del Dipartimento di scienze umane dell´Università di Udine e responsabile scientifico della parte strategica del Piano, Mauro Pascolini, Ruben Levi del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che ha presentato un elaborato riguardante il "Borgo Grotta Gigante" e le relazioni tra paesaggio e geologia, nonché Paolo Venier, Giuliano Sauli e Pierpaolo Zanchetta, con interventi riguardanti la pianificazione nelle riserve regionali naturali (che sono beni paesaggistici ex lege) e nei siti natura 2000. L´assessore Santoro ha quindi ricordato come "sia stata fondamentale la collaborazione con il Ministero, che ha condiviso sin dall´inizio il percorso intrapreso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e ha accettato la nostra sfida attraverso un disciplinare che contiene quattro importanti innovazioni: accordi con le amministrazioni comunali per poter raccogliere i contributi e le collaborazioni dal territorio, poter approvare i vari step del piano paesaggistico nella commissione paritetica Stato-regione, poter giungere ad un approvazione per parti settoriali del piano (paesaggio costiero, paesaggio montano, ecc..)"  
   
   
RICOSTRUZIONE L’AQUILA: OGGI D´ALFONSO A ROMA PER TAVOLA ROTONDA  
 
Pescara, 8 aprile 2015 - Il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, sarà tra i relatori, domani, mercoledì 8 aprile (Casa dell´Architettura di Roma, in Piazza Manfredo Fanti 47, dalle ore 9,30 alle 18,00), dell´iniziativa "Dal segno alla città - Sostenibilità e innovazione". Il Dipartimento Progetto sostenibile e efficienza energetica- Dipse dell´Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, in collaborazione con la Fondazione Italiana di Bioarchitettura, ha organizzato una giornata di studio e di confronto incentrata sulla ricostruzione urbana, ricordando il grave terremoto dell´Aquila, sei anni fa, cui parteciperanno personalità politiche, del modo delle imprese e di quello delle professioni. In particolar modo verranno accesi i riflettori sul piano di ricostruzione di Onna, un intervento partito grazie al Governo tedesco e all´Ambasciata tedesca in Roma. L´evento vuole essere un´occasione di confronto e approfondimento, nonché scambio di esperienze professionali, all´interno delle tematiche progettuali dell´innovazione, della sostenibilità e della sicurezza sismica. Verranno approfondite esperienze concrete e interventi inerenti la rigenerazione urbana dell´ex Ospedale psichiatrico di Collemaggio (Aq), elaborate in occasione di un Master incardinato dall´Università di Bologna, e presentato il sistema costruttivo antisismico, ecologico a basso costo, per la prima volta realizzato in zona sismica nel Mantovano da applicare anche all´Aquila.  
   
   
SOSTEGNO AFFITTI IN UMBRIA: PUBBLICATA LA GRADUATORIA PER FAMIGLIE NUMEROSE. EVENTUALI RICORSI ENTRO IL 24 APRILE  
 
Perugia, 8 aprile 2015 - E´ stata pubblicata la graduatoria provvisoria per l´accesso al contributo regionale per gli affitti destinato alle famiglie numerose. Ne dà notizia l´assessore regionale alle politiche abitative Stefano Vinti, sottolineando che "fino alla data del prossimo 24 aprile 2015 è possibile presentare ricorso da parte di coloro che sono stati esclusi". La graduatoria si riferisce al bando regionale scaduto il 31 ottobre dello scorso anno che prevede l´integrazione del canone di affitto del proprio alloggio, già individuato o anche da individuare, a favore delle famiglie numerose che, alla data dello primo ottobre 2014, sono coniugate o conviventi anagraficamente, i cui componenti hanno un´età inferiore ai 45 anni, o compiono il 45° anno di età nel 2014, e che hanno almeno tre figli, inseriti nel medesimo nucleo familiare anagrafico e fiscalmente a carico, dei quali almeno due minorenni. Il sostegno economico consiste in un incentivo, pari alla caparra richiesta dal proprietario fino ad un massimo di 200 euro, e in un contributo mensile, erogato per un periodo di 36 mesi. Il contributo è calcolato in base all´incidenza del costo dell´affitto sul reddito annuo e può arrivare al massimo fino a 200 euro mensili. Sono ammesse al beneficio anche le coppie coniugate i cui componenti hanno stati di famiglia anagrafici distinti, purché non sussista separazione legale. Non sono, invece, ammesse le coppie coniugate in cui uno dei componenti è residente all´estero, anche se non legalmente separato. "Per far fronte a queste situazioni, ha dichiarato l´assessore, abbiamo destinato circa 730.000 euro, prevedendo un sostegno economico all´affitto, che viene corrisposto per i contratti di locazione stipulati, a decorrere dal 1 gennaio 2012 sino al termine di 180 giorni successivi alla data di approvazione della graduatoria definitiva e regolarmente registrati". Tutte le domande che otterranno il contributo, verranno sottoposte a controllo da parte del Comando regionale della Guardia di Finanza dell´Umbria. All´indirizzo www.Regione.umbria.it/edilizia-casa/altri-aiuti-a-sostegno-della-locazione , è possibile scaricare il modulo per la presentazione di eventuali ricorsi.  
   
   
I RICERCATORI DI NANOREG STANNO LAVORANDO CON GLI ISTITUTI REGOLATORI GLOBALI PER SVILUPPARE UN INSIEME DI STRUMENTI VOLTI A VALUTARE LA SICUREZZA DEI NANOMATERIALI.  
 
Bruxelles, 8 aprile 2015 - Il progetto Nanoreg, finanziato dall’Ue; sta sviluppando la prossima generazione di dati sperimentali affidabili e confrontabili sugli aspetti ambientali, sanitari e di sicurezza dei nanomateriali. Nanoreg, che ha avuto inizio a marzo 2013, è già riuscito a fondare le condizioni di base per il suo lavoro di R&s e passerà adesso al raggiungimento dei suoi principali obiettivi. I nanomateriali sono sostanze chimiche o materiali prodotti in una scala incredibilmente piccola (fino a 10 000 volte più piccola del diametro di un capello umano). Gli esperti credono che essi abbiano le potenzialità per contribuire in modo significativo alla competitività industriale dell’Europa e sono già usati in centinaia di prodotti, dalle batterie e le vernici all’abbigliamento anti batterico e le apparecchiature mediche. Per capitalizzare appieno questo potenziale mercato però la sicurezza dei nanomateriali deve essere irreprensibile. Questo significa fugare qualsiasi dubbio scientifico sui loro effetti sugli esseri umani o l’ambiente. Poiché questi nanomateriali sono spesso unici e non sono mai stati sul mercato prima d’ora, le valutazioni devono essere fatte caso per caso usando metodi globalmente riconosciuti e approvati. Nanoreg, che riceverà un totale di 10 milioni di euro in finanziamenti dell’Ue, si propone di appoggiare le organizzazioni coinvolte nella standardizzazione e la regolamentazione dei nanomateriali sviluppando un pratico insieme di strumenti di valutazione. Questo insieme di strumenti conterrà il necessario per fare una valutazione dei rischi, test di tossicità e misurazioni dell’esposizione. Il progetto si propone anche di stabilire una collaborazione più stretta tra le autorità, l’industria e i ricercatori al fine di sviluppare nuovi approcci efficienti e praticamente applicabili per la gestione del rischio. A questo fine, questi strumenti sono sviluppati in stretta collaborazione con organizzazioni come l’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa), il Comitato europeo di normazione (Cen) e l’Organizzazione internazionale per la normazione (Iso). Sono stati fissati incontri regolari anche con i responsabili delle politiche nei paesi partecipanti e con istituti di standardizzazione globali in paesi come Usa, Canada, Australia, Giappone e Russia. Si spera che l’approccio interdisciplinare e internazionale del progetto dia un contributo significativo all’eliminazione dei rischi dell’uso dei nanomateriali nei prodotti industriali e al consumo. Il progetto ha iniziato analizzando le conoscenze esistenti e associandole a uno studio delle esigenze degli enti regolatori. Questo ha permesso al team di identificare eventuali lacune nelle conoscenze. Sono state scoperte tre lacune: le caratteristiche che influenzano il rischio dei nanomateriali nell’ambiente e negli esseri umani, i metodi di standardizzazione per determinare tali caratteristiche e le strategie e gli approcci di valutazione del rischio specifici per i nanomateriali. Da queste tre principali lacune, sono state generate sedici esigenze normative, che aiuteranno a dar forma al contenuto dell’insieme degli strumenti. L’obiettivo a lungo termine di Nanoreg è assicurare che il potenziale innovativo ed economico dei nanomateriali non sia messo a rischio semplicemente a causa di problemi di salute e sicurezza che non sono stati affrontati adeguatamente. Lo sviluppo di metodi più efficienti di gestione del rischio assicurerà anche che i tempi necessari per commercializzare nuovi nanomateriali siano i più brevi possibili. Per ulteriori informazioni, visitare: Nanoreg www.Nanoreg.eu/    
   
   
CNR; PRESIDENTE MARINI VISITA SEDI E LABORATORI DI PERUGIA  
 
Perugia, 8 aprile 2015 – "Il rapporto di collaborazione tra Cnr e Regione Umbria è molto positivo ed è di reciproco interesse che possa ulteriormente rafforzarsi": lo ha affermato il presidente del Cnr, Luigi Nicolais, accogliendo ieri la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in visita alle sedi ed ai laboratori di Perugia del Consiglio nazionale delle ricerche. Il presidente Nicolais, insieme ai diversi direttori degli istituti del Cnr che operano in Umbria, ha illustrato alla presidente tutte le attività di ricerca e sperimentazione svolte nelle sedi umbre, molte delle quali finanziate dalla Regione Umbria negli ambiti del governo del territorio e dell´assetto idrogeologico, soprattutto in riferimento alla prevenzione dai rischi di frane e smottamenti, all´agroalimentare, olivicoltura, viticoltura e molti altri settori. "La ‘mission´ del Cnr – ha detto Nicolais – è di produrre conoscenza per dare una mano alla crescita del Paese e di offrire anche alle realtà territoriali la possibilità di promuovere uno sviluppo locale più moderno". "Grazie al lavoro che svolgete qui – ha detto la presidente Marini – ci aiutate a migliorare sempre più l´efficacia della nostra programmazione. In Umbria, infatti, da sempre la programmazione rappresenta uno degli elementi principali dell´azione di governo. Come Regione, quindi, condividiamo la necessità di mantenere e magari sviluppare ulteriormente la collaborazione con il Cnr". La presidente Marini ha quindi manifestato la disponibilità della Regione Umbria alla definizione di un "Accordo quadro di programma" con il Consiglio nazionale delle ricerche, all´interno del quale inserire in maniera più organica tutte le collaborazioni tra le due istituzioni. Si è anche detta favorevole alla possibilità di realizzare, d´intesa con l´Università degli Studi di Perugia, nell´area di Via del Giochetto a Perugia (che attualmente ospita ancora alcuni servizi sanitari che dovranno essere trasferiti nella sede del Polo Unico del Silvestrini) una sede unica dove raggruppare tutti gli isttuti di ricerca che attualmente operano in diverse sedi. Nel corso della vista, infine, è stato dato l´annuncio che una giovane ricercatrice del Cnr di Perugia, Angelica Tarpanelli, ha vinto il "Premio Ricercatamente", attribuito dal Cnr e dall´Accademia nazionale dei Lincei per le migliori ricerche svolte da ricercatori e tecnologi under 35.  
   
   
BOLZANO: PRESENTATO IL REGISTRO PROV. DELLE PROTESI ARTICOLARI  
 
Bolzano, 8 aprile 2015 - È stato presentato il 30 marzo alla presenza dell’assessora, Martha Stocker, il Registro provinciale delle protesi articolari, che rappresenta una vera e propria eccellenza a livello nazionale. Presenti anche Roberto Pincus, dell’Osservatorio epidemiologico provinciale, e Marina Torre, coordinatrice e responsabile scientifica del progetto Riap. Nel corso della presentazione del Registro provinciale delle protesi articolari l´assessora provinciale alal sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, ha sottolineato che tale Registro provinciale delle protesi articolari, pubblicato a cura dell´Osservatorio epidemiologico provinciale, rappresenta indubbiamente a livello nazionale una vera e propria eccellenza del sistema sanitario altoatesino. "Grazie al Registro provinciale delle protesi articolari siamo in grado di offrire un valido supporto a tutti gli addetti ai lavori. Dal 2010 al 2014 si è registrato in Alto Adige un aumento del 24,5% dell´impianto di protesi. In particolare dal 2011 al 2014 sono stati eseguiti in Alto Adige 2376 protesi del ginocchio e dal 2010 al 2014 6253 protesi dell´anca. Il lavoro complessivo che ha portato alla stesura del Registro provinciale delle protesi articolari ed in particolare del Registro provinciale delle protesi dell´anca (1° Rapporto riferito agli anni 2010 - 2013) è stato quindi illustrato da Roberto Pincus dell´Osservatorio epidemiologico provinciale il quale ha posto l´accento sul fatto che nella letteratura scientifica gli interventi ed impianti di protesi di ginocchio e di anca sono stati definiti rispettivamente come gli interventi del decennio e interventi del secolo. Le protesi di anca e di ginocchio sono considerate tra le più importanti conquiste della medicina moderna. L‘impianto di una protesi d´anca ha infatti radicalmente migliorato l´assistenza e la qualità della vita dei pazienti affetti da artrosi. La Provincia di Bolzano si colloca le realtà nazionali con il tasso più elevato di interventi rapportato alla popolazione, e visti i benefici che ne derivano per la popolazione, questo può essere considerato, secondo Pincus, un fiore all‘occhiello del nostro sistema sanitario provinciale. L‘obiettivo prioritario di un Registro è il miglioramento della qualità del trattamento dell‘impianto di artroprotesi. Tale obiettivo viene raggiunto mediante l´a osservazione e la registrazione in un unico punto di raccolta dati centralizzato dei dati di tutti gli interventi primari e di revisione eseguiti in Alto Adige e l´osservazione degli stessi fino alla loro eventuale revisione La disponibilità di un Registro a livello provinciale consente di valutare nel tempo gli impianti di protesi effettuati; di comparare gli indicatori di esito con quelli di Registri più vasti e storicamente già affermati; rintracciare in modo relativamente semplice e veloce i pazienti a cui sono stati impiantati dispositivi a rischio; monitorare e confrontare le strutture ospedaliere operanti sul territorio; permette inoltre di effettuare un´analisi costo - efficacia degli interventi e dei dispositivi; fornire ai medici ortopedici indicatori, feed-back al fine di perfezionare la propria attività e in ultima istanza garantire sempre maggiore salute ai pazienti Il Registro raccoglie sistematicamente per ciascun intervento di protesi d‘anca o di ginocchio: i dati anagrafici e amministrativi dei pazienti trattati; i dati specifici relativi alle tecniche operatorie adottate ed i dati relativi alle protesi impiantate. Al Registro provinciale partecipano tutti i reparti degli ospedali altoatesini in cui sono state impiantate protesi articolari. Viene generata una scheda di registro per tutti i ricoveri ospedalieri con esecuzione di uno degli interventi di seguito riportati: impianto di protesi primaria (anca o ginocchio), sostituzione completa di protesi già impiantata (cosiddetta "revisione") - importante da rilevare per il carico sanitario sociale per il paziente, ed economico per il sistema sanitario in generale. Il Registro provinciale invia quindi i propri dati al Registro Italiano Artroprotesi (Riap) ma ottiete anche informazioni dal Registro Tilak del Tirolo, per monitorare i pazienti altoatesini che si recano in Austria per effettuare questi tipi di interventi. Un indicatore di qualità di un Registro é il suo "Grado di copertura" / completezza". Attualmente il grado di copertura del Registro provinciale lo pone in linea con i registri internazionali più affemati (a marzo sono registrati gradi di copertura del 95% per il Registro anca e del 87% per il Registro ginocchio). Attualmente il Registro provinciale delle protesi di ginocchio contiene informazioni su circa 2.400 dispositivi impiantati (Periodo luglio 2011 fino a dicembre 2014). Il 43% circa degli interventi di questo tipo viene effettuato presso gli ospedali del Cs di Bressanone. Con il Registro vengono rilevate anche le Cause principali che hanno portato all´impianto di una protesi. Per quanto riguarda il ginocchio, nell´87% dei casi (corrisponde a oltre 2000 casi sulle 2300 protesi impiantate) l´Artrosi primaria risulta essere la causa principale dell´intervento. Se sommata all´Artrosi monocompartimentale, il 95% della casistica è identificato. Nel Registro vengono rilevate naturalmente anche le "tipologie" di impianti di protesi e le tecniche operatorie adottate. 86% circa delle protesi di ginocchio impiantate in Provincia sono "Protesi totali", mentre le "Protesi monocompartimentali", sebbene registranti un trend in crescita, nel periodo di analisi, registrano una quota parte del 13,5%. Il Registro raccoglie infine anche le informazioni sui dispositivi impiantati (Fabbricante e modello di protesi, oltre al materiale di cui è costituito e le misure delle componenti protesiche, ecc.). È un aspetto importante per eventuali necessità di richiamo per determinati modelli di protesi. Come per le protesi di ginocchio, il Registro provinciale delle protesi articolari permette il monitoraggio di indicatori di attività e di qualità anche per quanto riguarda gli impianti delle protesi di anca che fa riferimento al volume di attività per gli anni 2010-2014. Il Registro relativo alle protesi dell´anca contiene informazioni di circa 5.600 protesi primarie e oltre 650 revisioni. L´ospedale di Bressanone effettua il 25% degli interventi di protesi d´anca della provincia, mentre gli ospedali di Bolzano, Merano e Brunico si attestano ad una quota parte ciascuna di circa il 15% (ciascuno intorno ai 900 interventi effettuati in questi 5 anni). L´85% delle protesi d´anca primarie risultano essere protesi "totali" (sostituzione di tutte le componenti dell´articolazione), mentre il 15% circa è rappresentato da protesi parziali (endoprotesi). La percentuale di tipologia di interventi è distribuita in maniera disomogenea tra le strutture provinciali. Bolzano risulta la struttura con la percentuale piú alta di interventi di protesi parziale (è una struttura più orientata alla chirurgia di emergenza e quindi prevalgono le endoprotesi che sono utilizzate per il trattamento di pazienti con fratture di colle del femore). La Causa di intervento primario più frequente è l´Artrosi primaria dell´anca. Segue la frattura del collo del femore. Da notare, che il 75% circa delle fratture del collo del femore risultano essere trattate con Endoprotesi / protesi parziali. Interessante in un Registro è indagare le Cause che portano al fallimento / alla necessità di espiantare e cambiare la protesi (quindi verificare le cause che portano ad una revisione). Le revisione parziali sono l´81,2% mentre il 19,8 % è rappresentato dalle revisioni totali. Dati, indicatori, maggiori approfondimenti e molti piú dettagli relativamente al Registro protesi dell´anca sono disponibili nel 1° rapporto provinciale delle protesi d´anca, e fanno riferimento al quadriennio 2010-2013. Ha quindi preso la parola Marina Torre, coordinatrice e responsabile scientifica del progetto Riap, la quale ha illustrato nel dettaglio il progetto nazionale, dal quale è nato il Registro provinciale. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito: http://www.Provincia.bz.it/oep/registri-patologia/registro-protesi-articolari.asp    
   
   
BOLZANO, PARCO TECNOLOGICO NOI: PARTITI I LAVORI COME PREVISTO  
 
Bolzano, 8 aprile 2015 - Puntualmente, come annunciato a febbraio, sono partiti il 30 marzo i lavori di realizzazione del nuovo Parco tecnologico sull’area ex Alumix a Bolzano sud. "Abbiamo posto le basi per la sua apertura a fine 2017, come pianificato", sottolinea il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Dopo mesi di rallentamenti dovuti a una serie di ricorsi, da oggi si lavora a pieno ritmo al lotto 2 del futuro Parco tecnologico, il Noi (Nature of Innovation) a Bolzano sud. Il lotto comprende il risanamento del primo edificio centrale (ex Alumix), la costruzione di un nuovo blocco - che come un monolite nero fungerà da ponte architettonico verso la parte in stile Bauhaus posta sotto tutela - il risanamento dell´ex mensa e la costruzione di un garage sotterraneo. I lavori dureranno complessivamente due anni, coordinati dalla Business Location Südtirol (Bls) e diretti dall´architetto Claudio Lucchin. I costi di realizzazione del lotto 2 ammontano a 29,7 milioni di euro e saranno eseguiti dal consorzio di imprese Volcan, Bettiol, Metall Ritten e Damiani Holz & Ko. La parte del Parco tecnologico in fase di costruzione accoglierà il centro con la parte pubblica e il complesso degli uffici. I lavori saranno completati al più tardi entro il 2017, così come quelli del successivo lotto che comprende il risanamento del secondo edificio centrale con la gran parte dei laboratori. I bandi di gara per questo secondo modulo sono attualmente in corso. Anche il terzo edificio, ossia il primo modulo di ampliamento riservato alle aziende, dovrà essere pronto entro il 2017.  
   
   
SODALITAS.IT: ON LINE IL NUOVO SITO WEB DELL’ORGANIZZAZIONE DI RIFERIMENTO SULLA SOSTENIBILITÀ D’IMPRESA  
 
Milano, 8 aprile 2015 - È on line il nuovo sito web di Fondazione Sodalitas, l’organizzazione di riferimento sulla Sostenibilità d´impresa, cui aderiscono oltre 100 imprese leader di mercato. Sodalitas.it offre aggiornamenti quotidiani, news e approfondimenti anche di respiro internazionale sulla Sostenibilità d’impresa. Le sezioni del nuovo sito offrono un’esperienza di navigazione a 360°, e invitano l’utente a Progettare, Partecipare, Conoscere o Aderire alle attività della Fondazione. Il nuovo sito approfondisce le iniziative multistakeholder promosse da Fondazione Sodalitas su Innovazione sociale, Lavoro e Inclusione, Giovani e Futuro, Crescita Sostenibile. Ampio spazio è dato inoltre alle notizie sull’impegno sostenibile delle oltre 100 imprese leader che aderiscono oggi a Fondazione Sodalitas, e rappresentano la punta più avanzata della business community che avverte la necessità di un futuro migliore e vuole contribuire a costruirlo. Video e immagini completano il racconto multimediale dei contenuti, facilmente condivisibili sui social e da tutti i device.  
   
   
SOSTEGNO FINANZIARIO A IMPRESE TOSCANE DELLA NEVE DECISO DALLA GIUNTA REGIONALE  
 
Firenze 8 aprile 2015 - Criteri e modalità per l´accesso a finanziamenti pari a 500mila euro del bilancio 2015, a favore delle Pmi che gestiscono le stazioni sciistiche in Toscana, sono stati decisi a sostegno del sistema neve in Toscana dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessora regionale al turismo Sara Nocentini. Destinatari degli aiuti sono le piccole, medie e micro imprese che gestiscono, anche in modo associato, impianti di risalita o piste da sci nelle aree sciabili di interesse locale della Toscana (comprensori Garfagnana, Montagna Pistoiese, Amiata e Zeri). Saranno considerati ammissibili tutti gli interventi necessari alla manutenzione delle funivie e delle relative strutture. L´agevolazione per i progetti che saranno ritenuti ammissibili nella graduatoria prevista dal bando consiste nella concessione di un aiuto, pari al 60 per cento delle spese di funzionamento sostenute, compreso tra un importo minimo di 15mila euro ed un massimo di 120mila.  
   
   
AZIENDE VALBREMBANA: TECNOLOGIA, AMBIENTE, QUALITÀ  
 
San Pellegrino Terme/bg, 8 aprile 2015 - "Innovazione tecnologica, tutela ambientale, alta qualità del prodotto offerto": sono queste, secondo l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi, le parole chiave che accomunano Smi group spa e Laboratorio del Carmine srl, le due aziende della Valle Brembana, a cui l´assessore ha fatto visita. Alla visita, organizzata nel ambito del progetto ´Tour Expo 2015´, in collaborazione con Confindustria Bergamo, hanno preso parte anche il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi e il vice sindaco di Zogno Giampaolo Pesenti. Siti All´avanguardia - "Due siti produttivi all´avanguardia nei loro rispettivi campi - ha proseguito Terzi -, la Smi, in particolare, nel confezionamento e imbottigliamento di bevande e alimenti, l´altra nel tessile, o meglio nella camicieria di pregio, che dimostrano come si possa fare impresa in Lombardia con successo e nel rispetto dell´ambiente, senza dover delocalizzare". Meno Burocrazia, Più Formazione - "Un forte radicamento sul territorio, che mi riempie di orgoglio da Bergamasca e da assessore - ha aggiunto -. Aziende che oggi ci chiedono meno burocrazia ma anche formazione, per dare una continuità aziendale a casa nostra verso mercati in forte crescita soprattutto all´estero". Smi Group - Conta 600 dipendenti, quasi tutti dislocati in Valle Brembana. Un fatturato da 130 milioni di euro e una sede a San Pellegrino Terme. Cuore della azienda, hanno sottolineato i vertici, sono ricerca e sviluppo e la sostenibilità ambientale è in cima alle priorità. La produzione, nel rispetto dell´ambiente, comporta un minor impiego di energia e meno plastica. L´azienda è del resto autosufficiente dal punto di vista energetico, tanto da poter vendere l´energia in eccesso. L´obiettivo quotidiano è migliorare il prodotto, consumando meno. Il 98 per cento del fatturato è realizzato al di fuori del mercato europeo. La Cina è percepita come un pericolo, a causa del dumping sociale ed economico, a cui si aggiunge il fatto che i brevetti non sono tutelati. Laboratorio Del Carmine - Veste alcuni dei capi di Stato più potenti del mondo, produce camicie di altissima qualità e, per questo, in numero limitato: 60.000 all´anno. L´azienda, hanno fatto presente i responsabili, è nata nel 1969 in uno scantinato. Specializzata nei fazzoletti, oggi è la srl di Zogno che vende un tessile tutto rigorosamente ´Made in Italy´, inimitabile da chiunque. Il problema contingente è quello di reperire manodopera altamente specializzata, il settore infatti pare eserciate uno scarso appeal tra i giovani.  
   
   
BOTTEGHE SCUOLA IN CAMPANIA, PUBBLICATO BANDO FORMAZIONE GIOVANI ARTIGIANI. DA IERI LE DOMANDE  
 
Napoli, 8 aprile 2015 - È stato pubblicato sul Bollettino Regionale di ieri l’avviso rivolto ai “Maestri artigiani” per finanziare lo svolgimento, all’interno delle “Botteghe Scuola”, della formazione professionale per l’apprendimento del mestiere. La misura, che si inserisce nell’ambito dei contratti di lavoro subordinato di alternanza scuola/lavoro stipulati con giovani tra i 15 e i 25 anni della Campania, recupera la tradizione dell’insegnamento dei mestieri artigiani, affidandola direttamente ai “Maestri” (e cioè agli artigiani con qualifica attribuita per la loro esperienza e competenza professionale dalla Regione Campania) in un contesto avanzato e moderno, che fornisce formazione e tutela dei diritti dei giovani. Nell’ambito dei contratti di apprendistato, stipulati nel rispetto delle condizioni di lavoro fissate dall’accordo regionale siglato tra Regione e parti sociali, la Regione Campania finanzia 400 ore di formazione professionalizzante per ciascuno dei tre anni di durata iniziale del contratto di lavoro. Al termine del percorso, il giovane riceverà anche il riconoscimento della relativa qualifica professionale, con validità europea. Ulteriore novità è rappresentata dal fatto che i percorsi di alternanza formazione/lavoro verranno svolti direttamente nelle aziende artigiane che sono state selezionate dalla Regione, nell’ambito delle disposizioni attuative della L.r. 20/2012, d’intesa con le associazioni datoriali e sindacali della Campania. In questo momento sono 71 le “Botteghe Scuola” e alcune centinaia i Maestri artigiani autorizzati a svolgere, nell’ambito delle proprie attività di lavoro, anche la formazione. La misura finanzia, per ciascun anno del percorso, fino a 5mila 600euro di formazione (elevabili ad 6mila 400euro per i giovani diversamente abili). Tali finanziamenti si affiancano a quelli attualmente previsti per la stipula di contratti di lavoro subordinato. Le risorse disponibili per le attività formative sono pari a 7milioni e mezzo di euro. Le domande potranno essere presentate a far data da domani. "Come sempre rispettiamo gli impegni, garantendo qualità e lavoro.” Così l’assessore alla Formazione professionale Severino Nappi. “Per la prima volta, non solo nel territorio regionale, si mette in campo uno strumento che consente di svolgere il percorso di formazione professionale direttamente durante il contratto di lavoro, finanziando il trasferimento delle competenze ai giovani da parte dell’artigiano. Lavoro vero e diritti garantiti per dar vita ad occupazione di qualità, rilanciando e investendo sul futuro dell’artigianato di qualità. La Campania della concretezza è quella che programma e realizza cose buone e utili per i cittadini”, conclude Nappi.