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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Aprile 2015
Politica
IL RUOLO DEL SETTORE PRIVATO NEL RAFFORZAMENTO DEL PARTENARIATO EUROMEDITERRANEO  
 
 Barcellona, ​​14 aprile 2015 – Di seguito l’intervento di Johannes Hahn, commissario per la politica europea di vicinato e negoziati di adesione alla riunione ad alto livello sul ruolo del settore privato nel rafforzamento del partenariato euromediterraneo: “ Signor Segretario Generale, il Sig Jomaa, illustri ospiti, Prima di tutto, sono grato per questa opportunità di uno scambio di opinioni sul ruolo del settore privato nel rafforzamento del partenariato euro-mediterraneo. Desidero anche ringraziare il Segretario Generale Sijilmassi per ospitare questo evento, che non solo porta insieme al settore privato di tutto il Mediterraneo, ma anche le istituzioni finanziarie e le organizzazioni regionali e internazionali. La tempistica di questa riunione ad alto livello è molto appropriato, dato che segue le discussioni che abbiamo avuto oggi con i ministri dei partner vicinato meridionale sul futuro della politica europea di vicinato. Più di 10 anni dopo il suo lancio nel 2004, abbiamo sentito il bisogno di avere un esame approfondito della politica di vicinato; molto importante, riteniamo anche che questo può avere successo solo se portiamo avanti questa recensione in collaborazione con i nostri partner. Insieme abbiamo bisogno di individuare risposte adeguate ai recenti sviluppi nella regione. In effetti, negli ultimi anni hanno visto profondi cambiamenti politici nel Mediterraneo; questi sono stati accompagnati da enormi sfide economiche, anche in alcune parti d´Europa. Ma una cosa non è cambiata: il commercio, gli investimenti e un vivace settore privato restano chiave per la stabilità, la crescita, la creazione di posti di lavoro e la cooperazione regionale nel vicinato meridionale e in tutto il Mediterraneo. L´unione per il Mediterraneo ha un ruolo importante da svolgere nel promuovere la crescita del settore privato-led e l´occupazione nei nostri partner del sud. Permettetemi di delineare le sfide chiave come li vedo: Le sfide principali La creazione di occupazione è la sfida principale per la regione mediterranea. Almeno 5 milioni di nuovi posti di lavoro devono essere creati ogni anno per impiegare una forza lavoro in crescita e per garantire l´inclusione sociale. Per creare questa quantità di posti di lavoro, crescita economica nella regione dovrebbe accelerare dal 2,5% al ​​3,5% degli ultimi anni al di sopra del 6%. Questo è ambizioso, ma non irrealistico. C´è un grande potenziale e non ho dubbi che il settore privato ha un ruolo chiave da svolgere come il driver principale per la crescita e l´occupazione. Istruzione, formazione e l´apprendimento permanente devono svolgere un ruolo centrale nel contribuire a costruire un´economia forte. Questo dovrebbe essere un obiettivo chiave per i paesi della regione. E ´anche il miglior investimento per il futuro dei giovani della regione e il migliore antidoto alla radicalizzazione. Commercio e gli investimenti sono legati preoccupazioni. Il commercio è ancora orientata principalmente in Europa, mentre la quota delle esportazioni tra i paesi del sud del Mediterraneo è molto limitata. Questo è stimato come inferiore al 5%: da qualsiasi considerazione, questo è di gran lunga troppo low.This livello è appena cambiato nel corso degli ultimi venti anni. Questo è di per sé un messaggio che non possiamo ignorare. Il mercato europeo - il più grande del mondo - sarà ovviamente rimane aperto per il commercio con i nostri vicini meridionali. Ma abbiamo bisogno di vedere molto più seri sforzi di apertura regionale tra di loro. Questo deve essere una priorità strategica, perché è l´unico modo per garantire una crescita tanto necessaria. Altrettanto preoccupante, l´afflusso di investimenti diretti esteri verso la regione sono diminuite di oltre il 50% tra il 2008 (anno di picco) e 2013. Investimenti interni privati ​​è anche basso nella maggior parte dei paesi del Mediterraneo meridionale (al di sotto del 15% del Pil, rispetto al 30 % in Europa centrale o in Asia). Questo mette in evidenza con forza la necessità per la creazione di nuove opportunità commerciali e di investimento, in particolare con i grandi mercati come l´Unione europea, ma anche con gli altri. So che molti dei nostri partner stanno attualmente lavorando su questo. L´apertura al commercio e agli investimenti non è un´opzione: è un must. Stimola la creazione di posti di lavoro, il progresso tecnologico e l´innovazione. Sarà altrettanto importante sostenere la diversificazione economica, la specializzazione e la competitività delle Pmi a far parte della catena del valore e di beneficiare di legami commerciali. Per liberare il potenziale del settore privato, i paesi partner devono fare ogni sforzo per avere i fondamenti a livello macro in luogo: stabilità politica; suono governance economica; forti istituzioni del mercato; e un ambiente favorevole per il settore privato. La revisione della politica europea di vicinato è l´occasione per sottolineare la necessità di migliorare l´ambiente imprenditoriale in tutta la regione. Secondo il Rapporto 2015 della Banca Mondiale sul costo di fare business, molti paesi partner della regione soffrono ancora di un contesto normativo e amministrativo deboli che ostacola affari internazionali e nazionali simili. ( Da notare che nella classifica mondiale dei paesi Tunisia è alla posizione 60, il Marocco a 71; il Libano a 104; Egitto 112; Jordan a 117, la Palestina a 143 e l´Algeria a 154) L´ue dovrebbe e contribuirà a creare lo spazio per un miglioramento in questo senso. Lo sviluppo di micro, piccole e medie - piccole e medie imprese (Mpmi) è assolutamente cruciale nella ricerca per creare posti di lavoro. Infatti, i 6 milioni di Mpmi nella regione rappresentano la migliore opportunità per la crescita economica e la massiccia creazione di occupazione, dal momento che rappresentano il 90% dell´occupazione totale. Soluzioni creative necessario trovare per stimolare miglioramento in questo settore. In questo contesto, l´accesso ai finanziamenti è della massima importanza. Si tratta di una delle principali strozzature che impediscono le imprese più piccole di espandersi, e vi è ampio spazio per fare di più. Ad esempio, finanziamento commessa da banche locali a Msmes in Egitto non rappresenta più del 5% del totale, in Palestina 6%, in Jordan 10%, in Tunisia 15%, in Libano 16% e 24% in Marocco .There è un grande quantità di spazio per migliorare. Espansione inclusione finanziaria della regione è una zona di cemento in cui possiamo lavorare insieme - l´Unione europea, le autorità nazionali, europei e le istituzioni finanziarie internazionali, in collaborazione con le banche locali - per creare posti di lavoro, con particolare attenzione ai giovani e alle donne. Sostenere le operazioni di microfinanza aiuta anche il passaggio dal informale all´economia formale - Capisco che questo è uno degli argomenti che verrà discusso domani. Signore e signori, Le sfide ho evidenziato sono significativi. E vi assicuro che ci troviamo ad affrontare sfide simili anche in Europa. Qualsiasi strategia di risposta richiede un forte settore privato. Sia chiaro: creare le condizioni giuste per il settore privato in ogni paese è in primo luogo la responsabilità del rispettivo governo del paese partner. Ma come possiamo lavorare insieme nel Partenariato Euro Mediterraneo per rafforzare il ruolo del settore privato come motore della crescita nel Mediterraneo meridionale? Molto può essere fatto a livello politico. Risposta dell´Ue a livello politico C´è un dialogo politica attiva sulle relazioni industriali a livello regionale, dove i ministri dell´Ue e dei paesi partner del Sud si incontrano. Un anno fa, l´Upm ministeriale per l´industria e Enterprise concordato azioni chiave per promuovere il settore privato nella regione mediante l´attuazione delle seguenti misure: Migliorare il contesto imprenditoriale in particolare attraverso riforme della pubblica amministrazione e la riduzione degli oneri amministrativi per le imprese; La creazione di un regime trasparente e aperto sia per gli investitori nazionali ed esteri; Il rafforzamento delle istituzioni del mercato e la buona governance economica; Stimolare lo sviluppo delle Pmi in settori innovativi e creativi; Migliorare le competenze, in particolare per i giovani; Facilitare l´accesso ai finanziamenti: Questo potrebbe anche includere, se del caso, individuando i settori che dovrebbero essere la priorità, per il turismo e l´energia esempio di rinnovamento. La cooperazione potrebbe includere il gemellaggio e la condivisione di competenze. L´ue promuove l´apertura al commercio e agli investimenti in quanto riteniamo che i mercati più grandi di creare opportunità di mercato e gli incentivi per gli investimenti. A tal fine, l´Ue sta lavorando per stabilire globali e approfondite libero commercio aree (Dcfta) nella regione, in particolare con il Marocco, la Tunisia e la Giordania, che mirano ad una graduale integrazione economica con il mercato europeo. Stiamo anche incoraggiando l´integrazione regionale per promuovere il libero scambio tra gli stessi partner mediterranei; attraverso il sostegno all´accordo Agadir (membri attuali sono il Marocco, la Tunisia, l´Egitto e la Giordania, mentre il Libano e Palestina hanno chiesto l´adesione). Abbiamo anche stabilito un dialogo politico con le istituzioni finanziarie internazionali per soddisfare al meglio le immense esigenze di investimento della regione. In un contesto di risorse pubbliche scarse, è importante mobilitare risorse da parte delle istituzioni finanziarie e investitori privati. Il gran numero di iniziative di investimento richiede anche un migliore coordinamento di tutti gli attori coinvolti. E ´stato per questo scopo specifico che il Mediterraneo meridionale Investment Coordinamento Initiative (Amici) è stato lanciato nel mese di dicembre 2014. Signore e signori, Risposta dell´Ue a livello di progetto L´ue ha intensificato la sua collaborazione con la regione del Mediterraneo negli ultimi anni fornendo significativi investimenti finanziari - circa 900 milioni di euro in quanto il 2011. Sosteniamo partner completo, sia a livello nazionale attraverso iniziative concrete sul campo, così come a livello regionale in cui i progetti sono aprire a tutti i paesi partner. Essi coprono una vasta gamma di questioni rilevanti, da stimolare riforme nel clima economico, la promozione dello sviluppo delle imprese, piccole e medie imprese agricole, facilitando gli scambi e gli investimenti, rafforzando i legami commerciali tra le camere e le istituzioni commerciali, a rafforzare la creazione di occupazione e di reddito per i poveri. Incoraggiamo anche le riforme in tutta la regione nei settori della formazione e dell´istruzione professionale, con particolare attenzione per l´occupabilità dei giovani e delle donne. Permettetemi di illustrare la nostra cooperazione con alcuni esempi: In Marocco, l´Ue sostiene le riforme delle istituzioni del clima di business e di mercato. 60.000.000 € sono stati forniti a sostegno, tra l´altro, la creazione del Comitato Nazionale su Business Climate. Si sta anche aiutando la creazione di diverse nuove istituzioni, come l´Agenzia marocchina per lo sviluppo degli investimenti e una Autorità garante della concorrenza. Il programma supporta anche il ruolo del settore privato nella formazione professionale, e in generale una forte consultazione del settore privato per tutte le misure di ordine pubblico, nonché la promozione di procedure più semplici per le nuove imprese. In Tunisia, l´Ue sostiene la competitività delle imprese e l´accesso al mercato. 23.000.000 € sono stati forniti per aiutare la Tunisia a modernizzare le proprie attrezzature tecniche e di laboratorio richiesti per l´accreditamento internazionale. Fornisce inoltre consulenza tecnica alle imprese tunisine per aiutarli a conformarsi alle norme e agli standard dell´Ue per l´esportazione verso l´Europa. A livello regionale, il progetto Euro Med Invest sostiene lo sviluppo di reti di imprese delle due sponde del Mediterraneo, società di investimento per le Pmi, così come business-to-business incontri in settori, come il tessile e agroalimentare. Inoltre, il Fondo investimenti di vicinato (Nif) mobilita altri 2 miliardi di euro all´anno per il finanziamento del progetto nel vicinato meridionale. In questa cooperazione Ue lavora a stretto contatto con le istituzioni finanziarie europee e utilizza la miscelazione tra sovvenzioni e prestiti per finanziare lo sviluppo delle infrastrutture in settori quali i trasporti, l´energia e l´acqua, nonché l´accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese. Si tratta di un importante veicolo per la mobilitazione di risorse aggiuntive. Ad esempio, capitale di rischio delle operazioni vengono lanciati insieme a Bei e giocando un ruolo importante nel portare capitali al settore privato. Signore e signori, Un´economia fiorente in tutto il Mediterraneo è la chiave per raggiungere i nostri obiettivi comuni di stabilità e prosperità. E per questo, il settore privato deve essere al centro di qualsiasi processo di successo. Un buon funzionamento del settore privato è fondamentale per una crescita forte e sostenibile, creando il livello di occupazione che è tanto necessaria in tutta la regione. Come ho detto all´inizio, i tempi di questa riunione ad alto livello è molto opportuna, in quanto coincide con la revisione della politica europea di vicinato, un processo che coinvolge i nostri partner come l´evento di questa mattina testimonia, e dove un´ampia consultazione continuerà fino la fine di giugno 2015. Gli investimenti in sviluppo economico è stato un pilastro importante del partenariato euromediterraneo in passato e rimarrà una priorità chiave delle nostre relazioni in futuro. Le vostre opinioni sono i benvenuti sul modo in cui il settore privato può contribuire a questi obiettivi, in particolare nel mettere a fuoco il legame tra crescita e occupazione, e la questione di come opportunità di lavoro può essere migliorata. Vorrei incoraggiare i tuoi commenti su due questioni fondamentali: Dal vostro punto di vista, quali argomenti priorità dovrebbe dell´Upm concentrarsi in futuro? Dovremmo lavorare lungo linee simili come in passato o si fa credere che ci manca fuori su alcune importanti questioni economiche? Come ho detto, lavoriamo principalmente su base nazionale, completate da una cooperazione a livello regionale. Data la mia esperienza come Commissario per la politica regionale, sono particolarmente interessato a come possiamo aiutare a stimolare una maggiore cooperazione a livello sub-regionale: il Maghreb viene in mente come una regione in cui molto di più si può ottenere. Dal punto di vista del settore privato, qual è il valore aggiunto della dimensione regionale e come possiamo fare di più per favorire lo sviluppo? Non vedo l´ora di sentire le vostre opinioni. Inoltre, le discussioni si avrà oggi e domani sotto l´egida dell´Unione europea e del Segretariato Ufm servirà anche come un prezioso contributo per la revisione della politica europea di vicinato. Vorrei sottolineare che abbiamo tutte le intenzioni di far sì che questa recensione sia fatto in partnership. Inoltre, vorrei dare il mio personale impegno per garantire che questo spirito sarà trattenuto nella nuova politica europea di vicinato come una continua interazione per garantire che abbiamo una politica che sia efficace, flessibile e adatto alle esigenze di tutti i partecipanti . Conto sul vostro sostegno per raggiungere questo obiettivo.  
   
   
INTERVENTO DEL COMMISSARIO AVRAMOPOULOS SULLA SITUAZIONE NEL MEDITERRANEO ALLA COMMISSIONE LIBE DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 15 aprile 2015 - Onorevoli deputati, Caro rappresentante della presidenza, Caro Dr. Gonzi, Sono molto felice di essere tornato in Libe e discutere con voi. Vorrei iniziare sottolineando quanto tempestivo vostra iniziativa è e che apprezzo molto l´opportunità di scambiare opinioni, come abbiamo fatto in precedenti incontri. L´arrivo di oltre 7.000 migranti - secondo le stime di Frontex - negli ultimi giorni ci ricorda che dobbiamo essere ben consapevoli delle realtà immediate alle nostre frontiere. L´europa si trova in mezzo a un arco di ampliamento di instabilità che va da Oriente fino al Nord Africa. Sul nostro fianco orientale, il conflitto in Ucraina, combustibili instabilità e l´ansia in tutta la regione. I conflitti in Siria e in Iraq hanno generato uno spostamento storico di persone, con gravi sicurezza e socio-economici implicazioni per i paesi vicini, compresa la Turchia, Libano e Giordania. Poi, naturalmente c´è la Libia, che è stato un tema ricorrente in molti dei vostri dibattiti recenti. Con un tale insieme di circostanze nel nostro quartiere, dobbiamo preparare per una stagione migratoria, e la Commissione è pronta a fare la sua parte per sostenere e assistere gli Stati membri che sono colpiti i bisogni più urgenti e avere. In realtà, abbiamo recentemente offerto un sostegno finanziario di emergenza per un certo numero di Stati membri e siamo pronti a farlo di nuovo in futuro, se necessario. Stiamo seguendo le azioni in corso già individuati e sviluppati sotto la Task Force del Mediterraneo , ma saranno necessarie ulteriori azioni per affrontare la situazione attuale: per sostenere i sistemi di asilo sotto pressione con l´aiuto di Easo; e assistere gli Stati membri proteggere i propri confini attraverso Frontex in tutti gli Stati membri interessati; non solo l´Italia, ma anche lungo il confine Mediterraneo orientale in Grecia e Bulgaria. Dobbiamo capire che il contesto attuale - in altre parole, l´afflusso senza precedenti di migranti ai nostri confini e, in particolare, i rifugiati - è purtroppo la nuova norma e avremo bisogno di adeguare le nostre risposte di conseguenza. Questi eventi ricorrenti sono infatti ancora una giustificazione per passare da reagire alle emergenze per l´attuazione di un approccio globale che affronti le sfide migratorie alle loro radici. L´agenda europea sulle migrazioni che sarà adottata nel maggio è l´inizio di un processo di presentare una serie di azioni efficaci e sostenibili per affrontare le sfide migratorie. Questa sarà la base su cui la Commissione ritiene che l´Unione europea dovrebbe andare avanti. L´agenda europea sulle migrazioni si basa su quattro pilastri che sono strettamente correlati tra loro e di pari importanza: Un forte sistema europeo comune di asilo che garantisca l´assistenza alle persone bisognose di protezione, ma limitare gli abusi; Una nuova politica in materia di immigrazione legale per definire il quadro in cui le persone con diverse competenze che abbiamo bisogno può venire in Europa; Una lotta forte contro l´immigrazione irregolare che include un piano chiaro per combattere il contrabbando e il traffico di migranti e di una politica di rimpatrio efficace; Borders che proteggono un´Europa che rimane aperta. Per far fronte a queste sfide, la Commissione europea o l´Unione europea non può risolvere da sola tutti i problemi. E ´chiaro che dobbiamo sviluppare un approccio globale e abbiamo bisogno di agire insieme con gli Stati membri. Per questo motivo mi sono impegnato in un dialogo con ciascuno di loro. Ho incontrato quasi tutti i ministri degli Interni e sto visitando molti Stati membri. In queste occasioni, ho sempre chiamare gli Stati membri a mostrare solidarietà con azioni concrete. I recenti incidenti nel Mediterraneo, con migliaia di migranti traversata - principalmente dalla Libia, ma anche dalla Turchia - per l´Italia e la Grecia, è un duro monito che abbiamo anche bisogno di impegnarsi in modo sostanziale con i paesi terzi. Ecco perché voglio anche visitare i principali paesi terzi (Morrocco, Egitto, Tunisia). La recente riunione congiunta Libe-dev Comitato è, a mio parere, un´ulteriore prova del nesso tra migrazione e sviluppo e abbiamo intenzione di prendere questo in preparazione della nostra agenda. Dobbiamo rafforzare la cooperazione con i paesi terzi e applicare strumenti di politica estera, politiche di vicinato, gli aiuti allo sviluppo e il commercio, al fine di raggiungere l´obiettivo di flussi migratori meglio gestiti. Questo non può essere un rapporto unidirezionale. I paesi terzi devono vedere i vantaggi di lavorare con noi in materia di migrazione. Continueremo anche a fornire sostegno ai paesi terzi vicini nei loro sforzi lodevoli per ospitare sfollati o per combattere trafficanti di esseri umani e contrabbandieri. Allo stesso tempo, una politica di migrazione di successo dipende anche sulle politiche dell´occupazione, dell´istruzione e della ricerca connesse ed efficaci. Onorevoli deputati Cari, Dato le nostre sfide a breve e lungo termine, non posso che ribadire l´importanza di sviluppare una cooperazione costruttiva e stretta tra le istituzioni europee e, in particolare, con il Parlamento europeo. Quando si parla di immigrazione, non possiamo permetterci di seguire programmi concorrenti. L´agenda europea sulle migrazioni terrà conto degli orientamenti strategici adottati dagli Stati membri nel giugno scorso e la risoluzione di un approccio olistico adottato dal Parlamento lo scorso dicembre. Sono qui oggi per continuare il nostro dialogo e ad ascoltare i vostri suggerimenti e discutere con voi. Non sono venuto qui per dare risposte definitive e dettagli su ciò che l´Agenda comprenderà. Sono qui per ascoltare le vostre proposte, in modo che io possa alimentare le discussioni in corso in seno alla Commissione che porteranno all´adozione dell´agenda europea sulle migrazioni alla fine di maggio. Grazie per la vostra attenzione.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: #TTIP - ACCORDO COMMERCIALE UE-USA: 14 COMMISSIONI AL LAVORO  
 
Bruxelles, 15 aprile 2015 - Il Parlamento europeo sta lavorando sulla sua posizione sul Ttip, l´accordo di libero scambio Ue-usa.. La commissione per il Commercio internazionale sarà responsabile della stesura finale della posizione del Parlamento, mentre 14 commissioni contribuiranno alla redazione della relazione. La relazione preparata dal deputato tedesco Bernd Lange (S&d) dovrà rappresentare la posizione del Parlamento europeo . Tutti i gruppi discuteranno la bozza del testo anche se la votazione finale si svolgerà una volta che le altre 14 commissioni coinvolte. Lunedì 13 aprile, i deputati della commissione per il Commercio internazionale hanno discusso 898 emendamenti presentati in occasione della relazione Lange, il cui voto è previsto entro la fine di maggio. "È assolutamente essenziale ottenere una larga maggioranza per esprimere la nostra posizione nei confronti della Commissione" ha detto Lange durante il dibattito di lunedì. Questa settimana, le sei commissioni restanti esprimeranno la propria opinione, aprendo la strada al voto in commissione Inta e, successivamente, in sessione plenaria. Clicca qui per ulteriori notizie da parte del Parlamento europeo Opinioni votate: commissione per lo Sviluppo; commissione per l´Industria, la ricerca e l´energia; commissione per il Mercato interno e per i consumatori; commissione per le Libertà civili; commissione per gli Affari esteri; commissione per l´Occupazione. Opinioni al voto questa settimana: commissione per l´Agricoltura (al voto martedì ore 14); commissione per la Cultura (al voto giovedì); commissione per gli Affari economici (al voto giovedì); commissione per l´Ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (al voto martedì); commissione per gli Affari Legali (al voto giovedì); commissione per le Petizioni (al voto giovedì); commissione per gli Affari costituzionali (al voto giovedì). Inizialmente le commissioni parlamentari erano 14. Tuttavia, la commissione per i Trasporti ha deciso di uscire. In ogni caso, i membri hanno ancora la possibilità di inserire gli emendamenti per il voto in plenaria. Clicca qui per maggiori informazioni sul Ttip. Http://www.europarl.europa.eu/news/it/top-stories/content/20150202tst18313/html/ttip-risks-and-opportunities    
   
   
CHANGE: UNA COOPERAZIONE CHE CAMBIA  
 
 Milano, 15 aprile 2015 - Per il 50° anniversario dalla sua fondazione Coopi (Cooperazione Internazionale) organizza il convegno internazionale "Change" che si svolgerà il 15 aprile 2015, ore 9.30 - 18.00 presso il Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 61, Milano. Nell´ambito dell´esperienza di assistenza maturata da Coopi per le popolazioni colpite da catastrofi e conflitti, Change è per tutti i cittadini un´occasione nella quale poter discutere dei mutamenti che stanno attraversando la cooperazione allo sviluppo e che impongono agli attori stessi un cambiamento. Tra i partecipanti si annoverano Giampaolo Cantini, Direttore Generale della Cooperazione Mae, Fabrizio Spada, Direttore dell´Ufficio di Milano della Commissione europea e rappresentanti del mondo accademico, quali il Prof. Gianni Vaggi, Direttore Master in Cooperazione di Pavia e Mikaela Gavas dell’Overseas Development Institute di Londra. Durante l´evento sarà organizzata una tavola rotonda con esponenti internazionali, che si confronteranno con il pubblico e affronteranno le sfide che la cooperazione dovrà affrontare per continuare ad essere efficace agente di sviluppo in futuro. L´evento avrà luogo a Milano presso la Sala Manzoni del Palazzo delle Stelline, in Corso Magenta 61. Per saperne di più http://www.Coopi.org/it/cosafacciamo/initalia/appuntamenti/
1814/convegno-change/
 
 
   
   
MARONI: IL ´TESORETTO´ ALLA REGIONE,COME RISARCIMENTO DANNI PRELIEVI FISCALI  
 
Milano, 15 aprile 2015 - "Di quel cosiddetto ´tesoretto´ da 1,6 miliardi, di cui si parla a livello nazionale, destinerei non tutto, ma 1,55 miliardi alla Regione Lombardia, per risarcirla dei danni subiti dai prelievi fiscali degli ultimi dieci anni. Un risarcimento parziale". Lo ha detto, ironizzando con i giornalisti, il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni a margine di un convegno sulla sanità organizzato a Palazzo Pirelli.  
   
   
TORINO, CITTA’ METROPOLITANA: APPROVATO A LARGHISSIMA MAGGIORANZA LO STATUTO  
 
Torino, 15 aprile 2015 - Da ieri la Città Metropolitana di Torino ha il suo Statuto, adottato ieri mattina dalla Conferenza metropolitana, con il voto favorevole dei Sindaci di 180 Comuni, pari ad una popolazione di 1.857.701 abitanti. Diciassette le astensioni, tre i voti contrari. Prima dell’approvazione odierna, lo Statuto è stato sottoposto a consultazione di tutti i Sindaci, con undici incontri in tutte le aree territoriali della Città metropolitana e con la consultazione delle associazioni e parti sociali, accogliendo così emendamenti e proposte incluse nel testo finale. Anche proposte di emendamenti giunte da singoli cittadini attraverso il Web sono state considerate per la redazione del testo finale. Lo Statuto definisce principi ispiratori, obiettivi strategici e regole di funzionamento della nuova istituzione metropolitana. Lo Statuto norma altresì procedure e modalità per l’adozione - con il voto vincolante dei Sindaci - degli atti fondamentali dell’Ente, quali il Piano strategico triennale, il Piano territoriale generale e il Bilancio. Insieme allo Statuto è stata anche adottata l’articolazione territoriale della Città metropolitana in undici Zone omogenee, ciascuna delle quali guidata dall’Assemblea dei Sindaci. “E’ molto importante – ha dichiarato il Sindaco metropolitano Piero Fassino al termine della Conferenza – che lo Statuto sia stato adottato a larghissima maggioranza, con il voto favorevole del 90% dei Comuni presenti, a conferma del buon lavoro di elaborazione collettiva realizzato in questi mesi e della volontà di tutti i Sindaci di lavorare insieme per il miglior successo della Città metropolitana. Adesso si tratta di mettersi subito al lavoro per far decollare la nuova istituzione e corrispondere alle aspettative dei cittadini"  
   
   
SARDEGNA: LE ALTRE DELIBERE DI GIUNTA  
 
Cagliari, 15 Aprile 2015 - La Giunta regionale, riunita in viale Trento sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha adeguato la disciplina in materia di prerogative sindacali, applicando quanto previsto dalla legge n. 114 del 2014 sulla riduzione dei contingenti complessivi di distacchi, aspettative e permessi nella pubblica amministrazione. L´esecutivo ha infatti approvato la delibera proposta dall´assessore del Personale, Gianmario Demuro, per la riduzione del 50 per cento delle prerogative sindacali del personale dipendente. Tale riduzione non riguarda i permessi attribuiti alle Rsu. "Dopo un lungo e proficuo confronto con le organizzazioni sindacali, siamo arrivati alla soluzione che tiene insieme l´esigenza di razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica con la necessaria presenza sindacale in tutte le attività che riguardano il personale dipendente della Regione", sottolinea l´assessore Demuro. Il riparto tra le organizzazioni sindacali tiene conto della rappresentatività di ciascuna di esse. Dal monte ore assegnato per i permessi sindacali non sono detratte le ore necessarie per la partecipazione alla contrattazione collettiva e integrativa, oltre a quelle per la concertazione. Programmazione E Bilancio. Su proposta dell´assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci l´esecutivo regionale ha approvato il finanziamento della ristrutturazione della scuola elementare di Cala Gonone con 600.000 euro di fondi Po Fesr 2007-2013, all´interno di una logica multifunzione di attrazione territoriale da realizzare con l´Accordo di programma Quadro "Supratutto- Sistema di valorizzazione turistica del territorio", che prevede la realizzazione di infrastrutturazione turistica nei Comuni di Dorgali, Oliena e Orosei. Sempre su proposta dell´assessore Paci la Giunta ha dato il via libera anche all´armonizzazione dei sistemi contabili. Ambiente. Si rafforza il servizio di controllo e di tutela ambientale nel nord Sardegna. La Giunta, su proposta dell´assessore Donatella Spano, ha approvato una delibera che consente al Corpo Forestale di estendere le attività nel Golfo dell´Asinara. Il provvedimento attribuisce alla giurisdizione della stazione forestale dell´Asinara l´intero territorio comunale di Porto Torres e di Stintino, oltre che parte del territorio comunale di Sassari. La delibera prevede che venga rafforzata l´azione del Coordinamento territoriale per l´ambiente del Parco dell´Asinara con l´accorpamento della Base operativa navale di Porto Torres. Al comando del Corpo Forestale spetterà il compito di progettare e organizzare il coordinamento della sorveglianza dei Reparti e di stipulare con l´Ente Parco dell´Asinara una convenzione per una reciproca e nuova collaborazione. Sempre su proposta dell´assessore Spano, l´esecutivo ha approvato lo Statuto del Parco Naturale regionale di Tepilora. Il Parco interessa i territori di Bitti, Lodè, Torpè e Posada e ha una superficie di oltre 7 mila e 800 ettari. Dell´assemblea dell´Ente Parco faranno parte il presidente della Provincia di Nuoro, i sindaci dei comuni interessati, il presidente dell´Ente Foreste e l´assessore regionale dell´Ambiente. Sarà compito dell´assemblea eleggere il presidente del Parco. Via libera, infine, all´attuazione delle direttive per gli impianti portuali di raccolta per i rifiuti prodotti dalle navi e i residui di scarico. Le intese riguardano la Capitaneria di porto di Porto Torres sul Piano di gestione dei rifiuti dei porti di Castelsardo, Stintino e dell´Isola Rossa, nel comune di Trinità D´agultu. Industria. Su proposta dell´assessore Maria Grazia Piras, la Giunta ha approvato la programmazione della spesa di 300 mila euro per il completamento degli interventi di custodia, gestione e messa in sicurezza permanente del sito di Santu Miali, a Furtei. I lavori saranno svolti da Igea. Altri 60 mila euro, invece, sono stati destinati a coprire i costi della convenzione con la stessa Igea per la proroga dei lavori di messa in sicurezza e di recupero ambientale a Monteponi. Sanità. Via libera al recepimento della proroga dell´Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano che prevede controlli veterinari: su proposta dell´assessore Luigi Arru la Giunta ha approvato lo schema di convenzione operativa tra Agea e Regione Sardegna per effettuare controlli nel campo della salute, sanità e benessere animale nelle aziende agricole sarde. Lavori Pubblici. Su proposta dell´assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda la Giunta ha approvato l´atto interpretativo delle disposizioni in materia di opere pubbliche (legge regionale del 9 marzo 2015).  
   
   
DELRIO, 205 MILIONI ALLE PROVINCE DA INTESA REGIONE LOMBARDIA-UPL  
 
Milano, 15 aprile 2015 - "L´intesa raggiunta consente di consolidare il percorso politico intrapreso da Regione Lombardia, finalizzato a rendere effettivo l´esercizio delle funzioni non fondamentali delegate alla Province: abbiamo lavorato per garantire ai cittadini i servizi che il Governo ha tolto con le ultime manovre finanziarie e la Legge Delrio". Lo ha detto Daniele Nava, sottosegretario di Regione Lombardia alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione, illustrando, in Consiglio regionale, gli impegni assunti dalla Regione nell´intesa sottoscritta con l´Unione delle Province Lombarde. No Al Centralismo - "In questo modo - ha proseguito Nava - l´opzione di Regione Lombardia si distingue da quelle adottate fino a oggi da altre Regioni, prima fra tutte la Toscana, che ha invece riportato tutte le funzioni sul livello regionale con forte incisione anche di funzioni fondamentali, come quella dell´Ambiente". Attenzione Al Trasporto Pubblico Locale - "Ci differenziamo, come Lombardia, - ha precisato Nava - perché parliamo di funzioni che hanno impatto sui cittadini e che difficilmente possono essere gestite centralmente, seppur in Regione. Tra queste rileviamo come la fetta più consistente delle risorse sia destinata al Trasporto pubblico locale". I Dettagli Dell´intesa - In dettaglio, l´intesa prevede il trasferimento alle Province di risorse pari al 22,95 per cento del gettito della tassa automobilistica per l´anno 2015, che ammontano a circa 205 milioni di euro, mantenendo pressoché invariata percentualmente l´entità del trasferimento delle risorse fiscalizzate, nonostante il minor introito registrato a partire dal 2012, e assicurando così il finanziamento del servizio del Trasporto pubblico locale (150 milioni di euro); l´impegno a garantire, fino al 30 settembre 2015, la Formazione professionale secondo l´attuale sistema e con il sistema della Dote dall´anno formativo 2015-2016; la messa a disposizione, per l´anno 2015, di 10 milioni di euro per far fronte alle criticità legate all´inclusione scolastica, all´assistenza educativa e al trasporto delle persone disabili. Attuazione Della Legge Delrio - "L´intesa - ha spiegato Nava - riguarda, tra l´altro, le modalità di finanziamento delle funzioni non fondamentali conferite dalla Regione Lombardia alle Province, assicurandone l´integrale funzionamento, e costituisce un tassello fondamentale in vista della concretizzazione delle scelte politiche operate con il Pdl 223/2014 nell´ambito del percorso attuativo della legge Delrio". Entrate Per Le Province - "Le Province - ha proseguito il sottosegretario - potranno continuare a fruire dei proventi non compresi nelle risorse ex fiscalizzate quali, ad esempio, canoni del demanio idrico, introiti dal rilascio delle autorizzazioni ambientali, trasferimento per accisa relativa al Tpl". La Questione Del Personale - "In sede di Osservatorio regionale - ha concluso Nava - Regione Lombardia e Upl, in collaborazione e sinergia con Anci, previo coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali, affronteranno le questioni concernenti il personale e i rapporti di lavoro interessati da eventuali processi di mobilità conseguenti al riordino delle funzioni, secondo i criteri condivisi nell´ambito della conferenza delle Regioni e Province autonome lo scorso 2 aprile".  
   
   
UNA PUGLIA MIGLIORE 2005/2015. VENDOLA: "LA PUGLIA NON C´ERA. OGGI C´È""  
 
Bari, 15 aprile 2015 - “Io non sarei stato in grado di fare nulla senza la relazione umana, con tutte le persone che mi sono state vicine. Il potere è una brutta bestia, ti può divorare l’anima. La relazione umana è l’antidoto fondamentale. Ogni giorno di questi dieci anni, ho cercato di ricordarmi che il potere bisogna attraversarlo, senza lasciarsi attraversare da lui. San Paolo diceva: ‘Bisogna saper stare nel potere, senza essere del potere’. E’ stata un’esperienza molto bella e anche molto dolorosa”. Così il Presidente della Regione Puglia intervenendo nel corso della conferenza stampa di fine mandato che si è svolta ieri mattina in Presidenza, insieme con tutti gli assessori regionali. Più di un’ora per raccontare, anche con immagini, video e schede, il cambiamento della Puglia nell’ultimo decennio di governo, per raccontare “ciò che eravamo e ciò che siamo”. “La Puglia non c’era, era solo un concetto geografico sulla mappa – ha aggiunto Vendola - non era neanche particolarmente attrattiva per gli italiani, oggi è un brand di qualità. Prima parlare di Puglia significava parlare di un luogo che non evocava nessuna curiosità, di un luogo che semplicemente non c’era. Oggi in qualunque parte del mondo, la Puglia c’è. Viene considerata una meta di eccellenza. Questo vuol dire che abbiamo inventato la Puglia e di questo sono estremamente orgoglioso”. Il Presidente Vendola ha raccontato i dieci anni di governo regionale attraverso le fragilità della Puglia, quella ambientale, quella sociale e quella economica. “Sono stati 10 anni di passione per il cambiamento, intervenendo sulle grandi fragilità della Regione Puglia – ha detto Vendola – prima fra tutte la fragilità ambientale, provando a recuperare territorio e ecosistemi secondo le regole della protezione del nostro patrimonio ambientale. Anche così uscendo fuori dalla procedura di infrazione europea. Provando a far partire, a finanziare, sistematicamente l’agricoltura biologica contro l´abuso della chimica in agricoltura. Intervenendo con leggi di avanguardia contro l´inquinamento industriale. E poi la fragilità sociale. Abbiamo dovuto reinventare un modello di servizi sociali, soprattutto di sostegno alle persone più deboli, alle persone che oggi devono lottare contro la povertà, devono vivere con grande difficoltà l´esercizio di diritti fondamentali, penso alle persone con disabilità E poi abbiamo lottato contro la fragilità economica, provando a far vincere la Puglia che innova e che non ha paura della globalizzazione. E abbiamo aiutato nuove imprese a insediarsi. Abbiamo finanziato le start up giovanili, abbiamo aiutato la meccanica a strutturarsi come meccatronica. Abbiamo fatto nascere l’aerospazio e poi lo sguardo sempre sugli occhi dei giovani. La Puglia è la Regione dei Bollenti Spiriti, dei principi attivi, delle politiche pubbliche per il mondo giovanile che oggi vengono considerate buona pratiche in tutta Europa. Abbiamo fatto nascere in ogni città, in ogni Paese un fermento nuovo con i laboratori urbani, con la riqualificazione di una parte importante del patrimonio culturale della nostra regione. Credo che in ogni settore la Puglia, si sia distinta. La Puglia è l’unica regione che non è stata macchiata dalle indagini su rimborsopoli, che ha tutte le società partecipate della Regione in attivo, una Puglia che ha fatto uno sforzo grandioso di aiuto al sistema di imprese mettendo in campo in questi anni un miliardo di euro che hanno sviluppato 5 miliardi di euro di investimenti privati. Insomma abbiamo provato a fare la parte nostra. Credo - ha concluso - che lasciamo una buona eredità, sicuramente non abbiamo rubato, abbiamo moralizzato in tutti i settori della vita pubblica, sicuramente abbiamo obbedito alla nostra coscienza e al nostro dovere fondamentale, servire la nostra terra”. Ai giornalisti che chiedevano quale fosse il suo futuro, Vendola ha risposto che “il futuro sono questi due mesi nel quale sarò impegnatissimo a fare quello che è mio dovere fare”. “Dopo mi prenderò qualche giorno di riposo – ha spiegato il Presidente - avrò il tempo per riorganizzare la mia vita. Spero di riprendere un rapporto positivo col sonno. L´obiettivo mio fondamentale è quello di recuperare la cosa che più mi è mancata in questo decennio: l’allegria. Voglio che mi restituiscano l’allegria perché un vivere spericolatamente significa vivere ogni giorno su tutte le frontiere, significa sentirsi responsabile di tutto, con dei giorni e delle notti che sono indimenticabili, come ad esempio i giorni e le notti delle stragi, dei fuochi sul Gargano o dell’alluvione sulle Murge, la strage di Castellaneta, sono giorni indimenticabili. Una cosa che voglio subito riprendere - ha concluso - è la lettura”. Il Presidente Vendola ha poi voluto ricordare, il suo primo Capo di Gabinetto, Danny Gadaleta, “un angelo custode che mi ha protetto”, e ha voluto ringraziare tutti i dipendenti della Regione il cui “lavoro è stato molto prezioso e leale”. Un sentimento di gratitudine il Presidente Vendola lo ha voluto esprimere anche nei confronti “di tutti quelli che mi hanno sopportato e di tutti gli assessori”. Gli auguri infine più sinceri, il presidente Vendola li ha rivolti al suo successore “affinchè la Puglia migliore continui ad essere sempre non una bandiera, ma un obiettivo da perseguire giorno dopo giorno”. Da oggi è online il sito unapugliamigliore.Regione.puglia.it che contiene la testimonianza di quanto fatto nell’ultimo decennio  
   
   
LAZIO, PATTO DI STABILITÀ: UNA NUOVA BOCCATA D’OSSIGENO PER GLI ENTI LOCALI ALLEGGERENDO GLI OBIETTIVI DI FINANZA PUBBLICA LA REGIONE CONSENTE AGLI ENTI LOCALI DI RILANCIARE GLI INVESTIMENTI E PAGARE LE IMPRESE, UN ULTERIORE IMPULSO AL TESSUTO ECONOMICO PER SOSTENERE LA CRESCITA E RIPARTIRE  
 
Roma, 15 aprile 2015 - Dalla Regione una nuova boccata d’ossigeno per gli enti locali con il patto di stabilità incentivato. Un altro passo avanti dopo la riattivazione della macchina dei pagamenti che ha consentito di saldare nei mesi scorsi debiti per 8,4 miliardi di euro. Risorse per gli enti locali. Un ulteriore impulso al tessuto economico: alleggerendo gli obiettivi di finanza pubblica la Regione consente agli enti locali di rilanciare gli investimenti e pagare le imprese. In particolare, la Regione dà agli enti locali che hanno fatto richiesta la possibilità di maggiori investimenti per un totale di oltre 97 milioni di euro: di questi, oltre 92 milioni andranno ai comuni e più di 5 milioni alle Province di Frosinone, Latina e Rieti. Un sostegno importante al piano di rientro della Capitale. Sarà possibile perché per la prima volta la Regione cede spazi finanziari al Comune di Roma, un altro esempio di collaborazione tra livelli istituzionali indispensabile se vogliamo far crescere tutta la nostra Regione. In particolare gli spazi al Comune di Roma ammontano a quasi 40 milioni di euro.  
   
   
PUGLIA: FIRMATO ACCORDO PATTO STABILITÀ "INCENTIVATO" 2015  
 
Bari, 15 aprile 2015 - Sottoscritto l’accordo che definisce le regole per l’attuazione del patto di stabilità regionalizzato “incentivato” per l’anno 2015. E’ stato siglato infatti l’accordo tra Regione Puglia (assessore al Bilancio) ed Anci (Presidente), Città Metropolitana di Bari (Sindaco metropolitano) ed Upi Puglia (Presidente). L’atto stabilisce le regole per l’attuazione del patto di stabilità regionalizzato “incentivato” per l’anno 2015, meccanismo attraverso il quale la Regione cede agli enti locali parte del suo obiettivo di spesa in termini di cassa al fine di ampliare le capacità di spesa per investimenti di questi ultimi. La normativa per l’anno 2015 impone agli enti locali di utilizzare gli spazi finanziari ceduti dalla regione esclusivamente per il pagamento dei debiti commerciali di parte capitale maturati al 30 giugno 2014. “Si conferma – spiega l’assessore al Bilancio - ancora una volta la proficua e sinergica collaborazione tra la Regione e le associazioni rappresentative degli enti locali pugliesi nella definizione dei criteri di virtuosità e delle modalità operative che sottendono all’attuazione dell’istituto. Nei prossimi giorni la Giunta regionale adotterà una specifica deliberazione con la quale determinerà la quota del proprio l’obiettivo di cassa che sarà ceduto agli enti locali”.  
   
   
SARDEGNA, VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI: PRIMO PASSO DELLA GIUNTA VERSO LA RIFORMA  
 
Cagliari, 15 Aprile 2015 - La Giunta aggiunge un nuovo tassello alla riforma dell´Amministrazione regionale. Con la graduazione delle posizioni dirigenziali, entro pochi mesi cambieranno i criteri e i parametri di valutazione dei dirigenti di servizio del sistema Regione, con la sola e temporanea eccezione del Centro regionale di programmazione. Per i direttori generali, invece, entro il 2015 sarà predisposta una specifica delibera. Le performance dei direttori di servizio saranno valutate dai direttori generali, i quali a loro volta saranno valutati da una Commissione di esperti esterni all´Amministrazione. "La recente riorganizzazione delle Direzioni generali - spiega l´assessore del Personale, Gianmario Demuro, che ha presentato in Giunta la delibera approvata questa mattina - aveva necessità dell´urgente approvazione dei nuovi criteri per la graduazione delle posizioni dirigenziali, prima dell´avvio della procedura per le manifestazioni d´interesse che sfocerà con l´attribuzione dei nuovi incarichi. Il provvedimento riguarda anche Agenzie, Enti e Unità di progetto, secondo quanto stabilito dalla legge regionale n. 24/2014 sulla riorganizzazione della Regione". L´assessore Demuro sottolinea il grande lavoro svolto dall’Amministrazione regionale negli ultimi sei mesi per approfondire adeguatamente la materia ed elaborare le tecniche di valutazione. "Un lungo percorso che è sfociato in un seminario che si è svolto lo scorso mese nella struttura dell’ex Cisapi: in quell’occasione abbiamo coinvolto tutti i dirigenti regionali e ascoltato le esperienze maturate in altre regioni italiane, prima tra tutte la Puglia. Questo studio approfondito ci ha permesso di individuare tutti gli elementi che occorrono per la graduazione di ogni singolo servizio della nostra Amministrazione, sulla base delle oggettive specificità e complessità, ma anche per una corretta valutazione del personale. Ritengo che sia una risposta seria e concreta alle aspettative emerse in Consiglio regionale nel corso della discussione e approvazione della legge 24 del 2014. Per la prima volta abbiamo impiegato in maniera sistematica il Comitato di coordinamento dei direttori generali, confrontandoci a più riprese con le organizzazioni sindacali". "È una base di partenza - si affretta a precisare l´assessore Demuro - non a caso la Giunta si riserva la facoltà di apportare modifiche e integrazioni, qualora sia necessario migliorare il sistema di valutazione delle performance. Soprattutto nella fase di avvio sarà indispensabile stabilire le responsabilità effettivamente attribuite a ciascun dirigente e al Servizio di riferimento". La valutazione della prestazione organizzativa della dirigenza, per il 2015, terrà conto del carattere innovativo e sperimentale della metodologia. “Ci siamo ispirati ai migliori e più collaudati sistemi applicati nella pubblica amministrazione in Italia, ma l’Oiv (l’Organismo indipendente di valutazione) avrà il compito di monitorare il sistema e proporre alla Giunta regionale eventuali correttivi. Il trattamento retributivo di ciascun dirigente, fatto salvo lo stipendio base, prevede una premialità legata agli obiettivi raggiunti: una quota fissa che è la più bassa in Italia, e una quota variabile che prevede tre fasce di rendimento (100%, 90% e 80% del tetto massimo del premio) sulla base dei risultati conseguiti dal dirigente. Una volta superata la fase sperimentale riservata ai dirigenti di servizio, i nuovi parametri saranno estesi a tutto il personale del sistema Regione.  
   
   
PA; A VILLA UMBRA INCONTRO SU UNIONE DEI COMUNI  
 
Perugia, 15 aprile 2015 – Stare insieme in alcuni casi è indispensabile. Per i Comuni, specie per i più piccoli, è sostanzialmente un obbligo di legge. E la normativa nazionale e regionale individua le Unioni dei Comuni come strumento di ammodernamento della pubblica amministrazione, per rivisitare l´assetto istituzionale dell´ente locale più vicino ai cittadini. Di questo si è parlato, oggi, alla Scuola umbra di pubblica amministrazione nel corso di una iniziativa a Villa Umbra, individuata dalla Regione per il supporto giuridico organizzativo nella istituzione delle Unioni dei Comuni Un processo di cambiamento che deve riguardare tutta la pubblica amministrazione – è stato detto, rispetto al quale l´Umbria sta facendo la sua parte, risultando una delle prime Regioni italiane ad aver approvato una legge sul "riordino delle funzioni amministrative regionali, di area vasta, delle forme associative di Comuni e comunali". Una importante quantità di risorse è stata destinata a favorire questo percorso di ammodernamento e razionalizzazione, finalizzato a migliorare i servizi in termini di aumento dell´efficienza e di economicità. La Regione Umbria lavora insieme al sistema dei Comuni per favorire i processi di aggregazione senza imporre nulla dall´alto, ma lasciando agli enti locali autonomia e sostenendo le funzioni associate attraverso contributi e incentivi per favorire il risparmio ed offrire ai cittadini e alle imprese servizi migliori. Un ruolo centrale nel percorso di facilitazione, raccolta ed elaborazione di dati, nonché di assistenza e sostegno tecnico-amministrativo sarà svolto dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica Le Unioni dei Comuni non vengono viste solo come un obbligo normativo, ma vanno interpretate come un´opportunità per i Comuni di crescere in maniera virtuosa e maggiormente competitiva, trasformando i punti di debolezza in punti di forza e diventando, per i cittadini e per le imprese, interlocutori moderni, dinamici ed efficienti nelle politiche di sviluppo e nel miglioramento della qualità della vita. I principali argomenti approfonditi nel corso dell´incontro hanno riguardato il quadro normativo nazionale e la sua evoluzione; la gestione associata delle funzioni tra Unioni di Comuni e Convenzioni; l´analisi delle funzioni fondamentali e delle residue funzioni comunali; gestione associata e profili contabili; la costruzione e la gestione del bilancio di una unione di comuni; la gestione associata mediante convenzione; l´impatto della nuova contabilità; le nuove regole di contabilizzazione dei trasferimenti; i limiti alla spesa di personale; provvedimenti, competenze ed attività da compiere per arrivare alla gestione associata; le centrali di committenza; casi pratici ed esempi di organizzazione associata delle diverse funzioni comunali.  
   
   
REGIONE PIEMONTE PER LA PRIMA VOLTA TRA I FIRMATARI DEL PROTOCOLLO D´INTESA PER IL REINSERIMENTO SOCIALE DEI DETENUTI  
 
Torino, 15 aprile 2015 - È stato firmato ieri a Torino il Protocollo d´Intesa per gli studenti del Polo Universitario presso il carcere. Per la prima volta la Regione Piemonte ha aderito al progetto insieme a Comune di Torino, Università degli Studi di Torino, Casa Circondariale "Lorusso e Cotugno", Ufficio di Esecuzione Penale Esterna e Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo. " Quello che oggi abbiamo presentato è un progetto che ha un fortissimo valore simbolico e di grandissima ambizione, ma che allo stesso tempo è fortemente concreto. Le amministrazioni locali, visto anche il periodo che stiamo vivendo, devono muoversi in questa direzione " - ha dichiarato Monica Cerutti, assessora al Diritto allo Studio della Regione Piemonte - " Il nostro compito sarà quello di attivare tirocini presso la nostra sede ". Quello siglato oggi è il terzo aggiornamento del Protocollo e dal 2008, anno in cui fu firmato per la prima volta, ad oggi è stato utile a ben 10 detenuti che hanno così potuto proseguire gli studi. " È un progetto che vive in una logica trasversale. Dietro il Protocollo d´intesa non ci sono intenti assistenziali, ma si mira a fornire strumenti utili per i detenuti a immaginare percorsi al di fuori del carcere. La prigione deve diventare un luogo dentro al quale si possa pensare al reinserimento all´interno della società e non solo come un luogo in cui si sconta una pena " - ha concluso Monica Cerutti, assessora al Diritto allo Studio della Regione Piemonte.  
   
   
IMMIGRATI, MARONI: GOVERNO SBAGLIA IN GESTIONE EMERGENZA  
 
Rho-pero/mi, 15 aprile 2015 - "Per fare qualcosa di serio, il Governo nazionale dovrebbe chiamare le Regioni e illustrare quali piani abbia, quali progetti intenda realizzare e quali siano le risorse a disposizione. Tutto questo non è avvenuto, continuiamo invece a dover ricevere clandestini che vengono messi dalle Prefetture in giro, senza che la Regione sia coinvolta, costringendo i sindaci a fare quello che non vogliono. Questo è il modo peggiore di gestire un´emergenza, perché si crea confusione e non si danno risposte adeguate. Sono davvero stupefatto del comportamento del Governo". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a margine del Salone del mobile a proposito dei recenti massicci sbarchi di clandestini sulle coste meridionali. Europa Assente - "È un´emergenza straordinariamente grave - ha sottolineato - e, nonostante i tanti appelli fatti, mi sembra che tutte le richieste all´Europa siano cadute nel vuoto. L´ue ha lasciato l´Italia da sola, prima ce ne rendiamo conto è meglio è".  
   
   
IMMIGRAZIONE, ASSESSORE LOMBARDIA: PREFETTI DICANO NO A OCCUPAZIONE E REQUISIZIONE  
 
Milano, 15 aprile 2015 - "Invito i prefetti lombardi a non rispettare la circolare e a negare la disponibilità a procedere. Del resto, se la situazione è al collasso è colpa delle politiche immigrazioniste del Governo. Se l´Esecutivo si occupasse di difendere i confini e non di andare a prelevare i presunti profughi in tutto il Mediterraneo, probabilmente la situazione sarebbe diversa". Così l´assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali interviene in merito alla circolare con la quale il prefetto Mario Morcone, direttore del Dipartimento Immigrazione del Viminale, ha chiesto ai prefetti di attuare "provvedimenti di occupazione d´urgenza e requisizione di immobili per ospitare 6.500 clandestini". Richiesta Assurda - "La richiesta del prefetto, già candidato alle primarie per le amministrative di Napoli, è davvero assurda, paradossale - prosegue l´assessore -. Vorrebbe mandare in Lombardia altri 700 presunti profughi, probabilmente senza sapere che, tra quindici giorni, inizierà Expo, un evento che coinvolge non solo Milano, ma tutto il territorio regionale. Ribadisco dunque la contrarietà della Regione a questo ennesimo sopruso da parte del Governo. Abbiamo già dato in fatto di accoglienza. Il nostro tessuto economico e sociale sta affrontando una crisi senza precedenti. Se è possibile requisire immobili per l´accoglienza, vengano assegnati ai Lombardi e agli stranieri regolari in difficoltà". Morcone Non Pensi Di Utilizzare Volontari Protezione Civile - "Il prefetto Morcone non pensi di utilizzare i volontari della Protezione civile - conclude Bordonali - per il trasporto e l´assistenza dei clandestini. Gli operatori lombardi saranno impegnati nei prossimi sei mesi a gestire le criticità in occasione di Expo e non sono disponibili a effettuare servizio taxi per presunti profughi".  
   
   
BONUS BEBÈ ANCHE PER LE FAMIGLIE ALTOATESINE  
 
Bolzano, 15 aprile 2015 - Anche le famiglie altoatesine con reddito annuo non superiore a 25.000 euro hanno diritto al nuovo bonus bebè introdotto dallo Stato: è quanto ricorda l´assessora provinciale alla famiglia Waltraud Deeg dopo che lo specifico decreto attuativo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. In Alto Adige interessate circa 2mila famiglie. Anche lo Stato, analogamente a quanto la Provincia fa da anni, vuole sostenere in modo mirato i genitori con figli e ha varato il bonus bebè, un assegno versato attraverso l´Inps. In concreto, il bonus bebè è un contributo economico mensile destinato ai genitori di figli nati o adottati dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. Viene corrisposto fino al compimento del terzo anno di vita del bambino e a poterne usufruire sono le famiglie o le singole mamme il cui Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non sia superiore ai 25mila euro annui. In tal caso si ha diritto a 960 euro all´anno, in rate da 80 euro al mese. Se l´Isee è inferiore ai 7mila euro annui, il bonus raddoppia: 160 euro al mese. Pubblicato il decreto, il bonus sarà attivo tra due settimane, il tempo concesso all´Inps per predisporre i moduli attraverso cui sarà possibile farne richiesta in via telematica. Va ricordato infatti che il bonus non scatta in automatico, ma per riceverlo bisogna farne esplicita richiesta all´Inps entro 90 giorni dalla nascita del bambino. Se si presenta la richiesta dopo i 90 giorni, il bonus decorrerà dal mese in cui viene effettuata, perdendo le mensilità precedenti. L´assessora provinciale Deeg ricorda che anche le famiglie altoatesine in possesso dei requisiti richiesti hanno diritto al beneficio statale, che verrà erogato non dall´agenzia provinciale Asse bensì dall´Inps. Per l´Isee 2015 ci si può rivolgere a un patronato Caf abilitato. Sono circa 2mila le famiglie interessate dal provvedimento in Alto Adige, "un aiuto finanziario aggiuntivo che può facilitare la cura dei figli a casa e apre in ogni caso maggiori opportunità di scelta tra le forme di assistenza e le varie strutture presenti sul territorio", sottolinea l´assessora Deeg. Nel 2015 la Provincia liquiderà circa 38 milioni di euro tra contributi provinciali, statali e assegni di maternità.  
   
   
DIVENTARE "ANGELI DEL FOCOLARE" PER VIVERE MEGLIO IN COPPIA E SINGLE  
 
Trento, 15 aprile 2015 - Fare la spesa, preparare velocemente il pranzo o la cena sapendo riutilizzare gli avanzi, riordinare e pulire il proprio alloggio, utilizzare gli elettrodomestici in modo ottimale, ma anche sapere come fare per autoprodursi i detersivi o realizzare un piccolo orto sul terrazzo: una gestione serena ed efficace della casa passa anche da qui, dal saper essere, tutti, "angeli del focolare". Sono abilità che rendono la vita più facile e autonoma ai single ma anche alla coppia (specie se con figli) che crede nella condivisione tra donne e uomini delle responsabilità familiari. Una "economia domestica" (un tempo era materia scolastica!) che diventa economia personale e della famiglia, nuova modalità di gestione delle diverse sfere della vita, non solo di quella strettamente familiare. E´ l´obiettivo di "Housekeeping", un percorso di formazione per gestire con abilità e autonomia la vita di casa promosso dalla cooperativa sociale Am.ic.a. E sostenuto dall´Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili nell´ambito delle iniziative volte a promuovere le parità di trattamento e la cultura delle pari opportunità. "Angeli del focolare" è il nome del più ampio progetto al quale fa riferimento questa iniziativa, nella quale sono partner il Comune di Bosentino, l´Asif Chimelli di Pergine Valsugana, l´Istituto alberghiero di Levico Terme e l´Arci di Pergine. Il percorso è aperto a tutti, ma è in particolare alle coppie ed ai single che intendono acquisire un buon livello di autonomia che esso si rivolge in particolar modo. Le sedi del corso sono Pergine Valsugana (nei giorni 29 aprile, 6-13-20-27 maggio 2015) e Bosentino (30 aprile, 7-14-21-28 maggio 2015). L´ultimo incontro sarà dedicato alla preparazione dei cibi, con una cena di gruppo in cui verranno consumate le pietanze preparate dai partecipanti. All´iniziativa è interessato anche il Cento di studi interdisciplinari di genere della Facoltà di Sociologia dell´Università degli Studi di Trento, che darà supporto ad una ricerca finalizzata a raccogliere dati e informazioni, con l´aiuto volontario dei partecipanti, necessari alla verifica dell´efficacia del percorso. Per partecipare al percorso formativo è sufficiente compilare il modulo di iscrizione disponibile presso gli enti e le organizzazioni partner e sul sito della cooperativa Am.ic.a. All´indirizzo www.Amicacoop.net  e consegnarlo presso i partner stessi o inviarlo via mail all´indirizzo info@amicacoop.Net . Per informazioni: Cooperativa Am.ic.a., Piazza Pertini 3, Pergine Valsugana, frazione Canezza; tel. 0461/992177, info@amicacoop.Net  
   
   
TRENTO: BUONI DI SERVIZIO PER CURA E CUSTODIA DEI FIGLI: STANZIATI 4 MILIONI PER IL 2015  
 
Trento, 15 aprile 2015 - Tra gli strumenti messi in campo dalla Provincia per aiutare chi ha un lavoro a conciliare gli impegni lavorativi e quelli famigliari, specialmente di custodia di figli piccoli e minori fino ai 14 anni o 18 se portatori di handicap, un ruolo di primo piano hanno certamente i Buoni di servizio, o voucher, finanziati sia attraverso il Fondo sociale europeo che con risorse provinciali. Dopo la precedente programmazione 2007-2013 del Fse che ha reso disponibili nel periodo oltre 17 milioni di euro per garantire la copertura dei servizi di cura e custodia dei minori, e dopo la conferma dello strumento nel nuovo programma operativo 2014-2020 del Fondo (il 31 marzo scorso a Trento il Comitato di sorveglianza dei fondi strutturali ha dato il via operativo ai documenti obbligatori previsti dai regolamenti comunitari), la Giunta provinciale ha provveduto oggi, su proposta del presidente, ad approvare i criteri per l´erogazione dei Buoni per i prossimi anni. L´attuale stanziamento per il 2015 è di 4 milioni di euro. A partire da giovedì 16 aprile gli enti erogatori dei servizi e già accreditati potranno presentare progetti per le attività in particolare estive, mentre quelli non accreditati potranno accreditarsi da tale data e in seguito presentare progetti. Le famiglie potranno presentare domanda di Buono allo Sportello Ad Personam entro la fine di aprile per le attività estive 2015. I nuovi criteri sono stati elaborati da un gruppo tecnico di lavoro, costituito sotto il coordinamento dell’Agenzia della famiglia, natalità e politiche giovanili, con rappresentati del Servizio Europa, del Dipartimento della Conoscenza e del Servizio autonomie locali. I criteri definiscono modalità, termini e aree di intervento di erogazione dei Buoni di Servizio relativi alla Programmazione Fondo sociale europeo 2014-2020 inerenti i servizi di cura e custodia dei minori. Lo strumento ripropone in parte le modalità del passato periodo di programmazione, in particolare: - i Buoni di Servizio consentono ai titolari di acquisire, a fronte di un contributo finanziario personale pari ad almeno il 15% o il 20% (in funzione dell’età del minore) del valore del Buono (corrispondente alla quota massima di compartecipazione pubblica) servizi educativi di cura e custodia di minori al fine di sostenere e incrementare il tasso di occupazione della componente femminile; - i Buoni di Servizio coprono costi riferibili a servizi educativi di cura e custodia durante l’orario di lavoro del richiedente (genitore o soggetto affidatario dei minori fruitori dei servizi). Le tipologie di Servizi che possono essere acquisite dai titolari di Buoni di Servizio sono: - A) servizi di cura e di custodia in favore di minori con età tre mesi – tre anni (servizi per la prima infanzia). - A1) servizi di assistenza materna (baby sitter) in favore di minori con età tre mesi – trentasei mesi. - B) servizi di cura e custodia in favore di minori con età tre – sei anni; - C) servizi di cura e custodia in favore di minori con età 6-14 anni (18 anni nel caso di minori portatori di handicap certificati ex Legge n. 104/92 o con attestate difficoltà di apprendimento o situazioni di particolare disagio); I costi massimi riconosciuti per ogni ora di servizio sono i seguenti: - fino ad un massimo di euro 5,50 per ogni ora di servizio a minori di età compresa tra 3 mesi - 3 anni; - fino ad un massimo di euro 4,50 per ogni ora di servizio a minori di età compresa tra 3 anni - 6 anni; - fino ad un massimo di euro 3,00 per ogni ora di servizio erogato a minori di età compresa tra 6-14 anni (18 anni nel caso di portatori di handicap certificati o di minori con difficoltà di apprendimento o situazioni di particolare disagio attestate da personale di competenza); - per minori portatori di handicap il valore orario è esteso a 15,00 euro/h. Sono assegnabili fino ad un massimo di 5 Buoni di Servizio nell’arco dell’anno solare per i minori con età 3 mesi – 3 anni e fino a 3 Buoni di Servizio massimo per le altre fasce d’età. Il valore del Buono di Servizio è in funzione dell’indicatore Icef e varia da un minimo di 900 euro ad un massimo di 1.500 euro per ogni Buono assegnato. I buoni sono spendibili presso enti accreditati in apposito registro che ne certifica le capacità professionali ed organizzative per l’erogazione dei servizi. L’accreditamento e le capacità verranno verificate periodicamente per garantirne uno standard adeguato. L’attuale stanziamento per l’anno 2015 è di 4.000.000 di euro per un numero stimato di circa 5.000 beneficiari. Da giovedì 16 aprile 2015 gli enti già accreditati potranno presentare progetti per le attività in particolare estive. Quelli non accreditati potranno accreditarsi da quella data e in seguito presentare progetti. Le famiglie potranno presentare domanda di buono entro la fine di aprile per le attività estive 2015.  
   
   
PESARO E URBINO -NETWORK DONNE D´IMPRESA, PARTE IL PROGETTO REGIONALE  
 
Pesaro e Urbino, 15 aprile 2015 - Il Comitato per la promozione dell’Imprenditoria Femminile della provincia di Pesaro e Urbino, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità della Regione Marche, propone alle imprenditrici interessate, la possibilità di partecipare alla formazione di una rete di imprenditrici marchigiane, fruendo a titolo gratuito ad un corso di formazione dedicato espressamente a loro, che costituirà una opportunità concreta di consolidare le proprie conoscenze in materia di marketing, management, pianificazione e finanziamento, con lezioni base in aula e per la parte maggiore con l’utilizzo di una piattaforma di e-learning, anche per conciliare i tempi di lavoro con i tempi necessari per tutte le ulteriori attività della vita. Si sollecita una rapida adesione, possibilmente entro il termine indicato nella scheda allegata, onde consentire un rapido avvio dell’iniziativa, che si svolgerà fra maggio e dicembre di quest’anno. Si possono inviare le adesioni alla segreteria del Cif presso la Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, preferibilmente via e-mail all’indirizzo: paola.Mongaretto@ps.camcom.it