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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Aprile 2015
AGRICOLTURA - PSR EMILIA-ROMAGNA: IL COMMISSARIO EUROPEO ALL´AGRICOLTURA HOGAN DICHIARA CHE SARÀ "TRA I PRIMI PROGRAMMI ITALIANI AD ESSERE APPROVATI".  
 
Bologna - “Il Programma dell’Emilia-romagna sarà tra i primi programmi italiani ad essere approvati”, parola di Hogan. “Credo che le affermazioni del Commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan siano la migliore risposta alle tante polemiche, spesso alimentate ad arte di questi mesi, e dimostrino la bontà del lavoro fatto dalla Regione Emilia-romagna”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Simona Caselli commenta la risposta del commissario Hogan ad un’interrogazione del gruppo Efdd (cui appartengono i parlamentari del Movimento Cinque Stelle) sul Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 dell’Emilia-romagna. Nel testo, che è stato pubblicato ieri sul sito del Parlamento europeo, Hogan dichiara: “L’emilia-romagna ha presentato un Programma complesso che contempla il bilanciamento dei fabbisogni di una dei più avanzati settori agroindustriali e agricoli in Italia e in Europa…il numero delle osservazioni inviate dalla Commissione non deve essere letto come un indicatore di qualità del Programma, ma piuttosto come il segnale di un lavoro comune con le autorità regionali per assicurare un ottimo livello di corrispondenza agli obiettivi di Europa 2020…riguardo agli aspetti ambientali il Programma presenta un set di indicatori ben articolato che durante la consultazione tra i Servizi della Commissione è stato segnalato come un possibile caso di best practice…lo stato della discussione in corso con le autorità regionali consente di stimare che il Programma dell’Emilia-romagna sarà tra i primi programmi italiani ad essere approvati”. “Come riferito alla commissione assembleare Attività produttive nei giorni scorsi - sottolinea Caselli - il Psr dell´Emilia Romagna riceverà nelle prossime settimane da Bruxelles la Comfort Letter di approvazione dei contenuti, in attesa dell´approvazione formale prevista per maggio dopo la modifica del Quadro finanziario dell´Unione europea volta a trasferire i fondi del 2014 sulle annualità successive. L´agricoltura regionale potrà così contare su risorse comunitarie per 1,2 miliardi complessivi da qui al 2020, cui si aggiungeranno cofinanziamenti della Regione Emilia Romagna per oltre 200 milioni complessivi. Si tratta di una grande opportunità di sviluppo che ci vede ancora una volta all´avanguardia". Il testo integrale della risposta è consultabile al sito: http://www.Europarl.europa.eu/sides/getallanswers.do?reference=e-2015-002085&language=en    
   
   
OLIVICOLTURA, ASSESSORE LOMBARDIA: A ´TUTTOFOOD´ CONSOLIDIAMO QUALITÀ NOSTRA PRODUZIONE  
 
Milano - "Produzioni di qualità, seppur piccole, aree che si rivalutano grazie a un ritorno alla gestione dei territori come elemento cardine dell´attività olivicola. Sono passi avanti fatti nella direzione di migliorare la già buona reputazione e percezione che l´olio di oliva extra vergine ha, prodotto unico nel suo genere, anche in Lombardia. Tutto questo diremo a ´Tuttofood´, la terza fiera al mondo del food, che, quest´anno, si presenta con numeri ancora più da record". Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo alla presentazione del progetto ´Tutto il vero olio italiano a Tuttofood´. Dal 3 al 6 maggio prossimi ´Tuttofood´ accoglierà i visitatori in Fiera a Milano con 2800 aziende in rappresentanza di oltre 7.000 marchi. Un evento dove il Consorzio olivicolo Italiano Unaprol porta il meglio della produzione olearia nazionale. L´olio di oliva, secondo una ricerca Eurisko, è al secondo posto - a pari merito con la pasta - tra i prodotti italiani più ricercati dai buyer internazionali. Lombardia Prima Per Consumo - "Nella regione olivicola più a nord del pianeta - ha aggiunto Fava - i Lombardi sono i primi consumatori di olio d´oliva extra al mondo, con 24 milioni di litri. Ne produciamo circa 800.000 litri l´anno, il 3 per cento del nostro consumo. Aumentano poco le superfici coltivate, ma aumentano in virtù di una dinamica che ha riportato la gestione del territorio come elemento cardine dell´attività olivicola. Quando questa attività diventa economicamente prevalente, è anche in funzione del fatto che la piccola produzione si è caratterizzata per buona reputazione, che trasferisce ai territori". "Attenzione, però - ha ammonito Fava -: il consumatore non deve essere influenzato più di tanto dalle problematiche sanitarie. Facciamo scelte, piuttosto, per migliorare comunicazione e percezione all´esterno di un prodotto che è unico nel suo genere e ha fatto cambiare le abitudini alimentari. Accadrà a ´Tuttofood´, dove diremo al mondo che sappiamo fare cose buone e di qualità indiscutibile". Poca Chiarezza, Grande Insidia - "La grande insidia è che non siamo ancora arrivati a etichettatura trasparente e tracciabilità - ha ricordato l´assessore lombardo -. Dobbiamo fare i conti con il fatto che sul nostro territorio circoli anche molto olio che tricolore non è. Le aziende hanno mantenuto marchi italiani, ma hanno perso titolarità dei prodotti utilizzati. Occorre uno sforzo: il consumatore non capisce perché un olio ´rinomato´ possa costare 2,90 o 3,50 euro e che questo possa essere un prodotto di cui non abbiamo certezza della tracciabilità". Competere Ad Armi Pari - Dunque, ha auspicato Fava, "non possiamo misurarci con soggetti che non hanno gli stessi nostri disciplinari. Far finire sugli stessi scaffali prodotti che hanno avuto storie diverse è una ingiustizia. Se noi riuscissimo a spingere nel migliorare la comunicazione al consumatore, avremmo risolto buona parte dei problemi di questa produzione. Faccio un esempio: non possiamo pensare che il consumo lombardo sia tutto di olio nostro, ma bisogna far sapere al consumatore cosa sta comprando. I consumatori non possono essere presi in giro. Questa produzione di qualità va sostenuta, perché ha creato condizioni migliori anche per il territorio in generale, dal punto di vista turistico, ambientale ed economico in generale. Pensiamo, dunque, all´olio come elemento di sistema, piccolo ma non marginale. In questo quadro si inserisce l´iniziativa di promozione a ´Tuttofood´, occasione per consolidare l´immagine e la qualità di queste produzioni in linea con la reputazione dei territori stessi". Numeri Del Settore Olivicolo Nazionale - Con 900.000 aziende, 1 milione di ettari coltivati a olivicoltura, 673 confezionatori, 3760 frantoi, 350 tipi di cultivar diverse, l´Italia è il secondo produttore mondiale in generale ed è banca mondiale della genetica olivicola, prima in Europa con 43 Dop e Igp riconosciute. La Lombardia - Con 2.315 ettari di superficie investita a olivo (ultimi dati Istat, 2013) e una differenziazione notevole tra le varie superfici a olivo, è la provincia di Brescia che detiene il primato (88 per cento del totale), seguita a notevole distanza dalle altre province. Aree di produzione di qualità sono circoscritte lungo le riviere dei laghi lombardi e del Garda, dove si coltivano varietà come ´leccino´, ´pendolino´, ´frantoio´, ´casaliva´, ´bresa´, ´moraiolo´. Due le denominazioni d´origine: ´Garda´, nelle province di Mantova e Brescia, e ´Laghi Lombardi´, nelle province di Brescia, Como, Lecco e Bergamo.  
   
   
XILELLA. VENDOLA OGGI A BRUXELLES PER INCONTRO CON EUROPARLAMENTARI  
 
Oggi, mercoledì 15 aprile si terrà a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, un incontro sull´emergenza Xylella fastidiosa, promosso dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, cui prenderà parte anche l’Ambasciatore Stefano Sannino, rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione Europea. Il Presidente Vendola ha invitato alla riunione tutti gli europarlamentari italiani, principali attori nella difesa, in sede europea, degli interessi della Puglia e, più in generale, dell’intera Italia. Le Istituzioni europee giocano, infatti, un ruolo chiave nell´affrontare e nel gestire l´emergenza Xylella fastidiosa (il batterio che sta creando gravi danni al settore olivicolo e vivaistico pugliese) essendo responsabili di una parte importante delle scelte che incidono poi sul territorio pugliese. “Occorre un’azione forte e credibile per contrastare e gestire l’emergenza Xilella e siamo ben consapevoli che potremo ottenere risultati concreti solo con il contributo di tutti”. Questo è l’appello alla partecipazione all’incontro di mercoledì che il Presidente Vendola ha rivolto agli europarlamentari italiani. In molti hanno già raccolto l’invito e dato la loro disponibilità (tra questi Paolo De Castro, Elena Gentile e Gianni Pittella). L’incontro potrà essere l´occasione, non solo per discutere dell’attuale situazione in Puglia, ma anche per approfondire le attività in corso a livello europeo, le pesanti ripercussioni che agricoltori e vivaisti stanno subendo in Puglia e la necessità che si individuino, a livello europeo, strumenti utili a indennizzare chi patisce le conseguenze più gravi di questo fenomeno. L’incontro è riservato e si svolgerà a Bruxelles presso la sede del Parlamento europeo (sala Asp3g3) dalle ore 8.45 alle ore 9.45 di mercoledì 15 aprile. Al termine, ci sarà un incontro alle ore 9.45 con i giornalisti, nello stesso luogo dell´incontro (sala Asp3g3).  
   
   
ASSESSORE SARDEGNA: PIANIFICARE GLI INTERVENTI SUI TERRITORI PER RILANCIARE IL COMPARTO  
 
Cagliari - "Non ricordo, a memoria, la visita di un assessore regionale dell’Agricoltura nel nostro Comune". È iniziato così l’intervento del sindaco di Fluminimaggiore, Ferdinando Pellegrini, all´apertura dell’assemblea pubblica che si è tenuta nel centro sociale del paese a cui ha partecipato la titolare dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi. Un faccia a faccia a con cittadini, rappresentanti delle organizzazioni agricole, amministratori locali e il presidente dell’Unione di Comuni "Metalla e il Mare", Francesco Loi (sindaco di Musei). "Per mettere in moto una svolta sulla via della creazione di un nuovo reddito - ha esordito l´esponente della Giunta Pigliaru nel rispondere alle numerose domande dei partecipanti - è necessario pianificare gli interventi sui territori nell´ottica di un ragionamento collettivo: le Unioni di Comuni devono avere per esempio un ruolo di copianificatori di queste nuove politiche. "Non possiamo pensare - ha proseguito Falchi - che l´iniziativa di un singolo possa valere da sola se non inserita in un progetto". Con la chiusura delle miniere, il settore agropastorale è la principale economia del piccolo centro dell´iglesiente. Poco meno di tremila abitanti, 64 aziende zootecniche e circa 7 mila capre allevate fra le valli e i boschi. Vista la particolare conformazione montagnosa del territorio, i temi della viabilità rurale e dell’elettrificazione da portare in tutte le aziende sono stati particolarmente dibattuti. "All’interno del nuovo Programma di sviluppo rurale 2014-2020 (Psr), e ancora in fase di approvazione da parte dell’Unione europea, - ha spiegato l’assessore - sono previsti interventi per migliorare le condizioni delle zone più lontane e più difficili da raggiungere nei nostri agri. Sempre con il Psr finanzieremo e promuoveremo il ricambio generazionale nelle aziende con un nuovo intervento sul primo insediamento in agricoltura: procedure burocratiche più snelle, presentazione di un progetto di master plan, concessione dei finanziamenti in più passaggi con il raggiungimento degli obiettivi". Uno stanziamento che passa dai 35mila euro dei precedenti bandi ai 50mila di quelli in arrivo e che vedrà le agenzie regionali Laore e Agris impegnate in un ruolo di tutoraggio nell´avvio delle nuove imprese. Si è parlato inoltre dei gravi danni causati dalla fauna selvatica (cinghiali, cervi e mufloni), degli aggiornamenti sull´uso dei suoli operato dalla Commissione europea con il nuovo refresh, e dei buoni risultati portati a casa dall’assessorato dell’Agricoltura con il riconoscimento dei boschi come pascoli tradizionali finanziabili quindi dall´Ue. E poi del marchio di qualità Sardegna, di filiere della carne e della eradicazione della Peste suina africana. "Basta con il pascolo brado - ha detto Elisabetta Falchi - se vogliamo veramente sconfiggere l´epidemia dobbiamo tenere al chiuso e in biosicurezza i nostri maiali per almeno due anni". Una novità importante è arrivata alla chiusura dell´incontro: "una parte delle enormi risorse del vecchio Psr, non spese da chi mi ha preceduto - ha concluso l’assessore dell’Agricoltura - sarà impiegata per l´infrastrutturazione della banda larga, dove pensiamo di investire fra i 15 e i 20 milioni di euro".  
   
   
VINO: CONSORZIO OLTREPÒ RESTA INTERLOCUTORE NATURALE  
 
Pavia - "Il Consorzio è uno strumento di tutela e promozione, che non dovrebbe fare altro. Su questi temi e aspetti sono tenuto a ragionare, il Consorzio è il mio interlocutore naturale, come Regione Lombardia, e ho rispetto per il ruolo che ha". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava in merito alla recente scelta dei 35 produttori appartenenti al Distretto di qualità di uscire dal Consorzio Tutela Vini Oltrepo Pavese, nel corso del suo intervento agli Stati Generali dell´Agricoltura Pavese, a Giussago (Pv). "Un produttore può anche star fuori - ha detto l´assessore lombardo , ma nessuno è legittimato a contestare una struttura che universalmente viene riconosciuta per il ruolo che ha". Alta Litigiosita´ - "Tra i 12 territori a vocazione vitivinicola lombarda - ha ricordato l´assessore Fava - quello dell´Oltrepo ha una conflittualità oltre ogni logica. Esistono distretti in tutta la Lombardia, ma non si mettono in conflitto con i Consorzi, che fanno un altro mestiere. Il consorzio è strumento di tutela e promozione, quando fanno altro fanno pasticci, e non solo nel vino. Nessuno, però, è legittimato a contestare una struttura che universalmente viene riconosciuta per il ruolo che ricopre: se le cose non vanno bene, si cambiano dall´interno". Ocm E Vino In Bottiglia - "Per primo due anni fa insistevo a sostenere che il vino andava valorizzato in bottiglia - ha ricordato Fava - , anche se ciò non era ben accetto; sono stato criticato, inoltre, perchè chiedevo che come requisito minimo per partecipare ai fondi Ocm per la promozione ci fosse almeno il 75% della produzione imbottigliata direttamente. Se non si è d´accordo, però, le cose si cambiano dall´interno: non posso accettare che non si riconosca il consorzio sui temi della tutela e della promozione". Scelte Vanno Condivise - "Credo che la governance attuale del consorzio possa essere rivista dall´interno - ha spiegato Fava - senza ricatti o forzature. Il peso degli imbottigliatori nel consiglio è indubbiamente sproporzionato. I produttori privati devono avere più peso, così come credo che si possano ridurre la partecipazioni dei singoli soci evitando che qualcuno detenga la maggioranza assoluta dell´assemblea, semplicemente sterilizzandone parzialmente la partecipazione". Piu´ Scelte Condivise - "Non servono padri padroni - ha auspicato Fava -, le scelte vanno condivise sul territorio. Questo però non legittima reazioni isteriche che non portano da nessuna parte. La partita si gioca fino in fondo e credo non abbia senso assumere atteggiamenti infantili da parte di chi, come accadeva all´oratorio, se non vince porta via il pallone. Le giuste rivendicazioni troveranno spazio in ambito politico e sostegno nel rispetto dell´autonomia del consorzio e dei propri soci". "Il consorzio è nostro interlocutore - ha sottolineato, in conclusione, Fava - il distretto è un altro soggetto, che fa un altro mestiere. Uno non può superare l´altro, e viceversa, nella logica per cui devono trovare tra loro un´intesa, senza costringere altri a forzature di ogni tipo".  
   
   
AGROALIMENTARE, LE CITTÀ DELL’OLIO AL NYOCC DI NEW YORK  
 
Imperia - Le Città dell´Olio, l´associazione di regioni e comuni presieduta dall´imperiese Enrico Lupi e di cui anche la Liguria fa parte con diversi comuni che producono di Olio Extravergine d´Oliva di qualità o di Olio d´Oliva Extravergine Dop ed Igp, volano, a New York ospiti del "Nyiooc - The New York International Olive Oil Competition", il Concorso Oleario Internazionale più grande e famoso al mondo promosso da Olive Oil Times, Fairway Market e The International Culinary Center per lanciare un messaggio a sostegno dell´importanza della valorizzazione e promozione della cultura dell´extravergine nel mondo. Con più di 700 oli extravergine in gara, provenienti da 25 Paesi e giudicati da una giuria internazionale di esperti per poi essere scelti da chef, buyer e consumatori di tutto il mondo, il Nyiooc si conferma una delle vetrine internazionali più prestigiose del settore. Extravergine e la tutela e valorizzazione dell´extravergine del paesaggio olivicolo". A rappresentare l´Associazione nazionale delle Città dell´Olio all´evento di New York sarà il direttore Antonio Balenzano, che interverrà al convegno sul tema "The Modern Culture of Olive Oil Perspectives on the cultural context of olive oil and predictions for its future" in programma il 15 aprile a Broadway.  
   
   
CIA BASILICATA: SENZA AGRICOLTORI MANUTENZIONI FIUMI POCO EFFICACE  
 
“Il provvedimento della giunta Regionale che eroga benefici alle imprese che si occuperanno di interventi di manutenzione ordinaria degli alvei dei fiumi è certamente un passo avanti contro il dissesto del suolo e per impedire che si ripetano alluvioni e danni alle aziende agricole ma per essere efficace va affiancato dal riconoscimento del ruolo di agricoltori-manutentori del territorio e quindi non solo della propria azienda”. E’ quanto sostengono in una nota congiunta Donato Di Stefano, direttore Cia Basilicata e Nicola Serio vice presidente regionale Cia. Per il vice presidente della Cia in particolare “dopo le alluvioni del Metapontino è cresciuta la consapevolezza istituzionale che la nostra proposta per l´attivazione dei contratti di fiume e di foce, resta l´obiettivo da raggiungere attraverso la disponibilità degli agricoltori a diventare manutentori del territorio tra l´altro, aspetto non di poco conto, "a costo zero" (con compensazioni su tributi consortili, spese previdenziali ed aziendali). La caratteristica innovativa di tale processo – afferma Serio - è la scelta di andare nella direzione della sussidiarietà orizzontale: la differenziazione dei sistemi territoriali richiede un sistema di governance flessibile, in grado di comporre a livello locale i conflitti e gli interessi mediante processi negoziali aderenti alle vocazioni territoriali e capaci di fare sistema facendo dialogare i diversi strumenti di programmazione degli interventi socio-economici con quelli della pianificazione territoriale. Pensare invece solo alle imprese di settore che svolgono attività di asporto di ciottoli e ghiaia per l´edilizia – continua – è limitativo e fortemente parziale”. Per Di Stefano “un´altra priorità indicata da tempo dalla Cia è l’impiego immediato di una quota del fondo dell’Accordo di programma ministero-Ambiente-regione Basilicata per interventi nei “punti più critici” per prevenire ulteriori fenomeni metereologici eccezionali della stagione invernale. Si percorra dunque la via della pulizia e dello scavo dei grandi e piccoli canali sui quali – continua - non si fa più manutenzione da 30/50 anni. Devono essere puliti gli alvei e dove necessario le sponde dagli alberi e dalla vegetazione che crea ostruzione e pericolo in caso di piena. Occorre porre immediato riparo e lavorare in tempi veloci -aggiunge Di Stefano- per costruire un sistema ambientale realmente sostenibile, valorizzando il ruolo primario dell’agricoltura quale volàno di riequilibrio territoriale, per una oculata valorizzazione del paesaggio agrario anche ai fini del turismo rurale”. La novità principale – sintetizza Distefano – è che finalmente stiamo passando dal principio teorico della cooperazione inter-istituzionale fra i tanti enti che si occupano di territorio e mondo agricolo a primi momenti di azioni comuni che coinvolgono principalmente gli agricoltori, “primi custodi” del territorio e poi ambientalisti, operatori del turismo, oltre naturalmente ai Comuni. Noi insistiamo: lo strumento principale è rappresentato dai Contratti di fiume, sperimentati positivamente in alcune regioni italiane, tra le quali il Piemonte, l’Umbria, la Lombardia, il Veneto, la Toscana e si configurano come strumenti di programmazione negoziata interrelati a processi di pianificazione strategica per la riqualificazione dei bacini fluviali. Senza gli agricoltori-manutentori non si possono portare a termine azioni urgenti. Serve, dunque, una rinnovata attenzione. Occorre una politica con la quale puntare ad una vera salvaguardia del territorio con risorse adeguate. Una politica che garantisca il presidio da parte dell’agricoltore, la cui attività è fondamentale in particolare nelle zone marginali. E tra le azioni urgenti quali indichiamo: sistemazioni idrauliche, regimazione di fossi e corsi d’acqua minori; rifacimento e ammodernamento delle reti di bonifica; realizzazione, adeguamento e rifacimento briglie ed altre opere di bonifica; realizzazione nuovi impianti idrovori; consolidamenti arginali, stabilizzazioni degli alvei e delle sponde”.  
   
   
MOLITORIA; IPOTESI DI ACCORDO SU CRISI DE FRANCESCHI  
 
Trieste - Le organizzazioni sindacali e la proprietà, con la mediazione della Regione, hanno raggiunto oggi a Trieste un´ipotesi di accordo sulla grave crisi della De Franceschi, azienda molitoria che opera nell´area portuale di Monfalcone con 57 addetti. Il tavolo è stato coordinato dal vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello. Decisivi sono stati gli impegni assunti al tavolo dalla Regione, che sin dall´inizio ha attivato un confronto fra le parti. "Non possiamo accettare che un altro pezzo di industria sparisca - ha detto Bolzonello - e per questo ci faremo carico di verificare eventuali interessi di nuovi partner imprenditoriali disponibili a partecipare alla compagine societaria, allo scopo di conservare ed eventualmente rilanciare l´attività produttiva del sito". Al tavolo è stato sottoscritto un verbale, che sarà sottoposto domani all´assemblea dei lavoratori, che prevede la mobilità per 50 dei 57 addetti (resterà in funzione solo la banchina), previa erogazione di un´indennità sostitutiva della cassa integrazione straordinaria. La Regione ha anche messo a disposizione tutti gli strumenti per attivare i percorsi formativi e di riqualificazione dei lavoratori. Il tavolo di confronto con la Regione resterà inoltre aperto, su esplicita richiesta dei sindacati, per il monitoraggio sull´evoluzione della crisi della De Franceschi, comprese eventuali nuove assunzioni nel rispetto delle precedenze di legge.  
   
   
VETRINA TOSCANA, REGIONE E UNIONCAMERE RINNOVANO L´ACCORDO E RILANCIANO  
 
 Firenze – Regione e e Unioncamere Toscana hanno rinnovato la convenzione relativa a Vetrina Toscana, un´iniziativa che, a vario titolo, vede i due enti uniti da nove anni con l´intento di valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità della nostra regione, i ristoranti e le botteghe di vicinato e favorendo la nascita delle "filiere". Vetrina Toscana ha coinvolto fino ad oggi oltre mille operatori della somministrazione e del commercio con la partecipazione di tutte le dieci province della regione, collaborando attivamente con le associazioni di categoria del commercio regionali e locali che realizzano operativamente un programma di attività annuale legato alla stagionalità dei prodotti agroalimentari, dando vita ad una comunicazione integrata dei vari media che parla della nostre tradizioni dei nostri prodotti del nostro buon vivere. In tutti questi anni un budget di rilievo ha alimentato un programma molto articolato e di impatto. Una iniziativa, questa di Vetrina Toscana capace di muoversi in sintonia molti con altri progetti e/o iniziative; ne fa esempio la presenza ad Expo Milano, con il coinvolgimento di ristoranti aderenti alla rete, il collegamento con il portale dei prodotti e produttori agricoli della Toscana, il progetto sul "Pesce Dimenticato" che ha visto il coinvolgimento di numerosi ristoranti di Vetrina Toscana, degli istituti alberghieri e delle mense della Caritas. L´iniziativa di Vetrina Toscana International che prova a costruire per la prima volta una rete di ristoranti toscani all´estero, disponibili a rispettare il disciplinare di Vetrina Toscana. Grazie a Vetrina Toscana il turismo toscano è diventato nel tempo un modello da imitare tra filiera corta dell´enogastronomia, qualità delle produzioni artigianali e territori unici. Un mix capace di creare nuove economie, nuovi modelli di consumo consapevole e nuove conoscenze delle tradizioni toscane: tutto questo per tracciare nuovi percorsi turistici più consapevoli e maturi sia per chi accoglie il turista, sia per chi è turista, italiano o straniero. La crisi impone, oggi più che mai, un ripensamento dei modelli di offerta e di consumo; Vetrina Toscana si propone come un progetto integrato, dal forte carattere inclusivo, e pensato specificatamente a misura dell´economia toscana, fatta di piccole imprese e di mille gioielli enogastronomici e artistici.  
   
   
IL MAIALETTO SARDO ANDRÀ A EXPO 2015, DAL GOVERNO OK ALLA GIUNTA  
 
 Cagliari - Il maialetto sardo andrà a Expo 2015, a rappresentare una delle eccellenze agroalimentari della Sardegna. Dopo settimane di attesa e di costante lavoro da parte dell´Assessorato della Sanità, la buona notizia è arrivata ufficialmente oggi da Roma. La svolta si è concretizzata nelle ultime ore: come concordato in sede di Unità di progetto con il Ministero, infatti, l´assessorato guidato da Luigi Arru ha fornito tutti gli ulteriori elementi richiesti dal Governo a garanzia della sicurezza dei suini rispetto alla loro provenienza (dunque controllo serrato e certificazione degli allevamenti). Non solo: al Ministero della Salute sono stati riportati tutti i dettagli sul processo di termizzazione a cui vengono sottostima i suini che viene effettuato nel pieno e totale rispetto delle regole imposte dall´Unione Europea, come attestato dagli specialisti dell´Università di Sassari, dei dipartimenti di Veterinaria e Agraria, che in queste settimane hanno effettuato numerosi controlli e sopralluoghi.  
   
   
FORMAGGI DOP, ASSESSORE LOMBARDIA: SPINGERE PRODOTTI PER MIGLIORARE REPUTAZIONE TERRITORIO  
 
 Bergamo - "Percepire il profumo del formaggio è elemento distintivo per capire il valore di certe produzioni. Se poi, però, ai nostri bambini a scuola diamo prodotti che hanno sempre lo stesso gusto, ogni sforzo è vano. Non si può pensare di conoscere e apprezzare il formaggio senza gustarlo. Ci vuole naso. Il viaggio nel gusto e nella distintività dei nostri territori è immenso, perché noi siamo realmente scrigno di biodiversità". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo a ´Bergamo, capitale delle Dop, una opportunità da valorizzare´, evento organizzato nel capoluogo orobico nell´ambito degli incontri del ´Sistema delle eccellenze lombarde´. "Bergamo è il territorio europeo con il maggior numero di formaggi Dop - ha ricordato Fava - ed è a pieno titolo capitale delle Dop casearie con 9 formaggi su 50 totali". Di queste 29 sono nell´Italia del Nord: l´elenco comprende Formai de Mut dell´Alta Val Brembana, Strachitunt, Taleggio, Gorgonzola, Bitto, Grana Padano, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Salva Cremasco, a cui si aggiungono i Formaggi Principi delle Orobie, da tempo oggetto di un progetto di promozione. Valore Economico - "Se faccio un esperimento con la capra orobica, al massimo quel prodotto lo mangiano a Bergamo - ha detto Fava -, ma non va molto lontano. Tutto ciò che è tutela e identità va bene, ma non sempre, perché, se quel prodotto non esprime un valore economico, resta un esperimento romantico. Creare distintività va bene, ma non è sufficiente l´iniziativa di un singolo produttore, perché a competere con i grandi gruppi non basta la buona volontà". Promozione Parte Dal Prodotto - "Serve promozione sul sistema, facendo annusare il prodotto - ha ricordato Fava -. Bisogna portare i prodotti nelle piazze e farli sentire, annusare alle persone. Quelle che normalmente passeggiano nei centri, che vorrei sfidare a indovinare il nome di certi formaggi. Poi ci preoccupiamo di conquistare mercati stranieri, ma prima dobbiamo spiegare al nostro consumatore cosa sono le nostre produzioni casearie". Tornare dunque a promuovere per la strada. "Abbiamo bisogno di promuovere con risorse, modalità moderne e aggregandosi. Se i consorzi fanno tutela e promozione centrano il loro obiettivo. Occorre spingere sui prodotti per far raggiungere nel tempo una buona reputazione ai nostri territori".  
   
   
CARBURANTI AGRICOLI AGEVOLATI, LE DISPOSIZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DELL´UMBRIA  
 
Perugia – Il rilascio della concessione provvisoria del carburante agricolo agevolato da parte delle Comunità montane deve essere effettuato nell´arco della stessa giornata di validazione della domanda di richiesta di assegnazione da parte delle ditte "Uma" (Utenti motori agricoli) o, al più tardi, il giorno lavorativo successivo. È quanto ha stabilito la Giunta regionale dell´Umbria riunita oggi a Palazzo Donini. Dal primo gennaio 2014 è stata attivata una specifica procedura informatizzata, nell´ambito del Sistema integrato per la gestione delle procedure aziendali ("Sigpa") all´interno del Sistema informativo agricolo regionale ("Siar"), per la richiesta e concessione del carburante agricolo agevolato ad accisa ridotta o nulla per le aziende agricole che operano in conto proprio e in conto terzi, le imprese agromeccaniche, le cooperative ed i consorzi di bonifica e irrigazione che intendono fruire delle agevolazioni fiscali riconducibili al decreto ministeriale 14.12.2001, n. 454. Nel febbraio scorso, ai sensi del decreto ministeriale, al fine di abbreviare e semplificare i tempi di concessione del carburante agevolato così da consentire alle ditte interessate l´immediato avvio delle lavorazioni è stato previsto per il 2015 di assegnare alle ditte "Uma" in via provvisoria carburante agricolo agevolato a seguito di richiesta mediante procedura "Sigpa" stabilendo che le Comunità montane possono concedere, in via provvisoria, il 50 per cento del valore assegnabile e che, in ogni caso, l´assegnazione non potrà eccedere il 50 per cento di quanto concesso nel 2014. La procedura semplificata non richiede particolari accertamenti istruttori poiché il controllo è completamente informatizzato e automatico all´interno del sistema "Sigpa"; pertanto, con l´obiettivo di prevedere tempi certi per l´istruttoria nel rispetto del principio di semplificazione che ha ispirato l´attivazione delle nuove modalità di concessione, la Giunta regionale ha definito i termini del rilascio della concessione provvisoria nella stessa giornata di validazione della richiesta o nel giorno lavorativo successivo. Il provvedimento sarà trasmesso alle Comunità montane perché adottino le misure necessarie per il rispetto dei termini così stabiliti.  
   
   
SAI COSA MANGI E PROTEGGI IL MADE IN ITALY NASCE LA PIATTAFORMA WEB E SOCIAL CHE INFORMA IL CONSUMATORE E AIUTA I PRODUTTORI ITALIANI A TUTELARE IL PROPRIO LAVORO  
 
Firenze – Tradizione e innovazione, consapevolezza e sicurezza. Sono le parole chiave di Itforitaly, start up toscana che mira a fornire informazioni sui prodotti made in Italy per tutelare consumatori ed imprese dagli alimenti troppo spesso “spacciati” per italiani. Mettere in contatto consumatori e aziende, smascherare gli alimenti stranieri o comunque non garantiti che si fregiano di nomi italiani, andare oltre l’etichetta è lo scopo della piattaforma web, social e app, che è stata presentata oggi alla Tenuta Ruffino Poggio Casciano a Bagno a Ripoli. La logica dietro di Itforitaly è snella e intuitiva: il sistema utilizza etichetta, barcode, app, web e social, tutti network che sono già patrimoni delle aziende e del consumatore. Connettendoli realizza un ecosistema di informazioni unico e imprescindbile. Ma ecco il funzionamento in breve: alle aziende basterà registrarsi per poter pubblicare informazioni e dettagli sulla propria storia, le proprie caratteristiche distintive e autentiche e notizie sui propri prodotti. Ai consumatori, una volta scaricata l’app, sarà sufficiente inquadrare il barcode del prodotto per accedere a tutte le info inserite dall’azienda. Non solo, Itforitaly, grazie a partner riconosciuti e specializzati, offre alle imprese un ulteriore step di certificazione, oltre all’autocertificazione con cui si iscrivono e descrivono sulla piattaforma. Questo significa che con un click da smartphone il consumatore potrà decidere in tempo reale cosa mettere nel carrello e cosa no, cosa intende gustare e cosa preferisce non provare perché non affidabile. Il servizio, ovviamente senza frontiere, sarà utile per le aziende per poter difendere i propri prodotti anche oltreconfine, dove l’imitazione del made in Italy fa concorrenza sleale alla reale produzione in arrivo dal nostro Paese. In questo caso infatti sarà lo stesso consumatore a segnalare i prodotti sospetti, che verranno poi analizzati da una struttura investigativa collegata a Itforitaly. Il secondo step sul mercato estero prevede iniziative commerciali che permetteranno di mettere in contatto le aziende italiane con le strutture distributive per poter "riempire gli scaffali" lasciati vuoti dai prodotti-frode. Www.itforitaly.com    
   
   
TERNI - I PRODOTTI DELLA CUCINA LOCALE VOLANO IN DANIMARCA  
 
Nell’ambito delle attività volte alla promozione del territorio e delle sue imprese, la Camera di Commercio di Terni ha organizzato una serie di incontri per fare affacciare le eccellenze del territorio a nuovi mercati. Questa volta è stato il turno dell´agroalimentare con l´incontro denominato “Tour del Gusto”, dove 8 imprese della provincia hanno potuto presentare e far degustare i loro prodotti a distributori, buyer, rappresentanti gdo, giornalisti e personaggi influenti del territorio danese. L´iniziativa ha voluto presentare il territorio ternano in chiave enogastronomica. Rivolto ad un pubblico selezionato è stato un vero e proprio evento creato e pubblicizzato ad hoc per il territorio, nella cornice del prestigioso ristorante “L’altro” di Copenaghen. Ristorante che nel 2015 ha vinto la sua prima stella Michelin, e per la nona volta consecutiva il Bib Gourmand premio internazionale assegnato ogni anno a ristoranti di ottima qualità con prezzi ragionevoli, inoltre fa parte delle strutture certificate con il marchio “Ospitalità Italiana Ristoranti Italiani nel Mondo”. Dopo un lungo studio è stato creato un menù che contenesse i prodotti degli 8 partecipanti, e che rappresentasse al meglio il territorio ternano, le aziende partecipanti all´evento sono: Tenuta di Montegiove, Az. Agricola Le Poggette, Pastificio La Spiga, Az. Agraria Ferruccio Iannarilli, Zanchi Az. Agricola, Fattorie Umbre, Az. Agricola Santoiolo e Vogli di Bosco di Walter Moretti.. Il tour del gusto è stato concepito come un progetto di promo-commercializzazione del territorio ternano e dei suoi prodotti sul territorio Danese, realizzato grazie al contributo della Regione Umbria misura 3.3 del P.s.r 2007/2013. Attraverso una serata di degustazione, in cui hanno partecipato più di 20 operatori del settore agroalimentare, 5 giornalisti, oltre che alcuni personaggi della politica locale, si è avuto modo di presentare le ricchezze del territorio e le sue produzioni di eccellenza. In questa serata i partecipanti oltre a conoscere degustare e intraprendere accordi commerciali con gli imprenditori ternani, hanno potuto aumentare le informazioni sulla provincia di Terni, e in generale la loro esperienza del territorio, attraverso contenuti, immagini e video accessibili dal loro telefono cellulare attraverso i Qr code applicati ai prodotti agroalimentari degustati, le carte dei menù proposti e il materiale promozionale del territorio portato dalla camera. “La Camera di Commercio di Terni, continua ad investire sulla promozione e la valorizzazione delle eccellenze del territorio in Italia e all’estero.” commenta il Presidente Giuseppe Flamini "Puntiamo su iniziative dove le nostre imprese possano promuoversi, attraverso la tipicità delle loro produzioni, per diventare ogni giorno più competitive in un mercato sempre più complesso ” conclude il presidente Flamini.  
   
   
BASILICATA: CENTOMILA EURO PER MIGLIORARE IL PATRIMONIO ZOOTECNICO  
 
 Il programma interessa il periodo che va dal 1° aprile al 31 ottobre. Ogni azienda può usufruire di una somma pari a 15mila euro spalmata nell’arco di tre esercizi finanziari “La selezione e il miglioramento genetico del patrimonio zootecnico hanno grande importanza economica per la competitività del comparto, in proposito la Giunta regionale ha impegnato 100mila euro destinati al sostegno degli allevamenti per i programmi di miglioramento strutturale”. Lo comunica l’assessore regionale alle politiche agricole e forestali, Michele Ottati, a margine dell’approvazione della delibera relativa al “Sostegno al miglioramento genetico del patrimonio zootecnico lucano-anno 2015”. Il programma interessa il periodo che va dal 1° aprile al 31 ottobre. Ogni azienda richiedente può usufruire di una somma pari a 15mila euro spalmata nell’arco di tre esercizi finanziari. “Le razze più produttive -aggiunge Ottati- sono il risultato di un lungo lavoro di generazioni di allevatori che hanno adottato rigorosi criteri selettivi nella scelta sistematica degli animali ritenuti migliori e idonei agli scopi economici dell’allevamento. Ma sono anche il frutto del lungimirante sostegno dell’istituzione pubblica consapevole che il progresso si ottiene attraverso un elevato livello genetico degli animali allevati e la realizzazione di un’ efficiente rete di supporto alla selezione. A tal scopo la Regione Basilicata mette in campo una serie di interventi articolati sulle diverse tipologie di specie e razze allevate nel territorio”. Queste le otto azioni operative previste: azione 1- miglioramento genetico negli allevamenti di bovini da latte; azione 2- miglioramento genetico negli allevamenti di bovini di razza Podolica; azione 3 -miglioramento genetico negli allevamenti di bovini di razza Chianina, Marchigiana, Romagnola, Limousine, Charolaise e Pezzata Rossa; azione 4- miglioramento genetico negli allevamenti bufalini; azione 5- miglioramento genetico negli allevamenti suini; azione 6 - miglioramento genetico negli allevamenti equini; azione 7- miglioramento genetico negli allevamenti ovini e caprini; azione 8 - miglioramento genetico negli allevamenti cunicoli. Possono beneficiare del contributo le aziende iscritte ai libri genealogici/registri anagrafici. I beneficiari devono possedere i seguenti requisiti al momento della presentazione della domanda di concessione del contributo: fascicolo aziendale aggiornato; iscrizione al libro genealogico/registro anagrafico; essere titolari di stazione di monta (solo per l’acquisto e il mantenimento di stalloni). Sarà possibile presentare la domanda di entro il prossimo 31 ottobre. Le modalità di presentazione sono riportate sul sito www.Regione.basilicata.it> servizi on-line.  
   
   
PORCETTO SARDO A EXPO: PRIMO PASSO IMPORTANTE, ORA REGIONE PUNTA SU VIA LIBERA PER TUTTE LE CARNI  
 
Cagliari - "Si tratta di un primo passo importante, che ci spinge a lavorare ancora di più per permettere a tutte le carni suine sane e termizzate di varcare i confini dell’isola e conquistare i mercati nazionali ed esteri". Così l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel commentare la notizia del via libera, giunto oggi dal ministero della Salute, che permette al porcetto sardo di poter essere fra i prodotti di eccellenza esposti a Expo. "Diciamo da tempo - ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru - che in Sardegna sono presenti aziende suinicole che rispettano i più alti standard di allevamento in biosicurezza e fa piacere che anche a Roma ne abbiano tenuto conto. Ora abbiamo la sfida più importante da vincere: eradicare la Peste suina africana e fare in modo che un comparto dalle enormi potenzialità non sia più la Cenerentola del Mediterraneo".  
   
   
AGRICOLTURA: TORNA BOLLETTINO SU DIFESA COLTIVAZIONI DOPO TRE ANNI STRUMENTO DI NUOVO DISPONIBILE SU SITO REGIONE ABRUZZO  
 
Pescara - Da martedì 14 aprile, sarà di nuovo disponibile sul portale della Regione Abruzzo, il "Bollettino settimanale di difesa integrata delle coltivazioni regionali". Questo utilissimo documento prodotto dai tecnici della Regione permetterà agli agricoltori abruzzesi di conoscere con aggiornamenti regolari informazioni fondamentali per la loro attività: in particolare verranno fornite indicazioni su come riconoscere e contrastare le avversità che potrebbero colpire le più diffuse coltivazioni regionali, sulle future condizioni meteorologiche e comunicazioni di carattere generale di interesse collettivo per informare al meglio gli addetti del settore. L´assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe, che ha fortemente voluto la riattivazione del servizio dopo tre anni di inattività, sottolinea che "gli agricoltori abruzzesi avranno di nuovo un utilissimo strumento per informarsi, aggiornarsi e coordinare le attività per curare e proteggere le loro coltivazioni". Sarà la Regione Abruzzo, attraverso la consolidata esperienza dei tecnici della Direzione Politiche Agricole, a pubblicare il Bollettino settimanalmente sul sito www.Regione.abruzzo.it/agricoltura  
   
   
PIANO FITOSANITARIO, ASSESSORE LOMBARDIA: APPLICAZIONE SEGUA VOCAZIONE TERRITORIO  
 
Giussago/pv - "O noi spingiamo perché il Psr vada a recuperare risorse per chi vive in posizione di svantaggio rispetto al resto del mercato, e quindi applichiamo il Pan (Piano di azione nazionale per l´uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) in forma restrittiva, o rinegoziamo le politiche del Piano, ammesso che sia possibile a livello nazionale ed europeo. Le due cose insieme non possono esistere". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo alla seconda edizione degli Stati generali dell´Agricoltura pavese, in merito al dibattito territoriale sull´applicazione del Pan nelle zone a protezione speciale. Al confronto tra Enti locali, Regione Lombardia e rappresentanze di categoria sono intervenuti, fra gli altri Daniele Bosone, presidente Provincia di Pavia, e Andrea Olivero, vice ministro alle Politiche Agrarie e Forestali. Impegno A Rivedere Linee Guida Approvate - Fava ricorda che si è trovato "nella condizione di approvare il Pan, perché era imposto dalla Ue, visto che non sarebbe stato approvato il Psr, se prima non avessimo mandato avanti le Linee guida per l´applicazione del Pan in Lombardia. Prendiamo una decisione insieme, mettiamoci d´accordo, perché poi tocca a noi, come Regione, assumere le decisioni". "C´è il mio impegno, a margine dell´approvazione definitiva del Psr, a rivedere quelle parti delle Linee guida approvate - ha aggiunto l´assessore -, nelle quali siamo stati poco elastici. Alla base, però, deve esserci una riflessione seria sulla vocazione: o questo è un territorio che va verso il recupero spinto della gestione ambientale, e allora vale l´atteggiamento tenuto fin qui, oppure è un territorio più tradizionale, che punta a produzioni intensive, anche per il riso, e si sceglie una strada diversa, compatibile con l´impianto normativo". "Il territorio mi dica quale è la sua vocazione - ha concluso Fava -, non mi faccio carico di una scelta che poi non viene condivisa da tutto il territorio".  
   
   
AGROALIMENTARE: LE ECCELLENZE DELLA LIGURIA GUARDANO AL MONDO SYMPOSIO INTERNAZIONALE A SANREMO SU ORTAGGI, FIORI E FRUTTA SANREMO.  
 
La Liguria dell´agroalimentare che guarda al mondo e, in particolare, a Milano Expo 2015 si presenta a Sanremo con un primo, importante, biglietto da visita: un Symposio internazionale"dedicato all´ innovazione e alla ricerca nel settore orto-floro-frutticolo, al quale parteciperanno ricercatori, esperti, operatori provenienti da tutto il mondo. Il Symposio, che si svolgerà dal 19 al 24 aprile, è organizzato dall´Istituto regionale per la Floricoltura, incollaborazione con la Società Internazionale Ishs, e costituirà l´evento di lancio del progetto "Agriexpo Liguria: le Riviere". Il progetto "Agriexpo Liguria: le Riviere" ha come obiettivo strategico la promozione, in occasione di Expo 2015, delle produzioni agroalimentari del territorio con importanti ricadute turistiche e culturali della Liguria. Saranno organizzati percorsi enogastronomici "ad hoc" ai turisti e agli operatori, per fare conoscere e degustare nei luoghi d´origine le eccellenze agricole, ittiche e agroalimentari, scoprendo al contempo le aree di produzione e il patrimonio paesaggistico, ambientale e culturale della Liguria. Il progetto è cofinanziato dal Ministero per la coesione territoriali nell´ambito dell´iniziativa "Dall´expo ai territori, insieme con gli assessorati regionali all´Agricoltura e al Turismo, in collaborazione dell´Agenzia turistica in Liguria, Unioncamere Liguria, Anci e Liguria International. Il progetto prevede oltre al Symposio Internazionale l´organizzazione di eventi fieristici regionali, fra cui "Salone dell´Agroalimentare della Liguria" (Finalborgo, 8 – 10 maggio), "Liguria da Bere" (La Spezia, 26 – 28 giugno) e due eventi dedicati alla Dieta mediterranea e al mondo della pesca. Manifestazioni che entrano a pieno titolo nel calendario degli eventi di Expo Milano 2015 e sarano appuntamenti di richiamo per valorizzare e promuovere le eccellenze agricole, ittiche e agroalimentari Made in Liguria. Fra le novità del progetto i "poli" regionali agroalimentari: nel Ponente ligure su iniziativa del Distretto florovivaistico e dell´Oleoteca regionale della Liguria saranno costituiti il polo orto-floricolo e quello olivicolo, nel Levante ligure l´Enoteca regionale della Liguria promuoverà il polo vitivinicolo e ittico. Ciascun Polo dovrà elaborare ed offrire agli operatori nazionali e esteri, ai media e ai visitatori di Expo, durante i sei mesi di svolgimento dell´evento, proposte commerciali o di partnership, comprensive di programmi di visite e incontri B2b, per far conoscere e promuovere i più importanti areali produttivi della Liguria, i Centri tecnologici per l´innovazione e le più qualificate produzioni, tipiche e di qualità, dell´agroalimentare ligure (basilico genovese Dop e olio d´oliva Dop, pesto genovese, piante aromatiche, vini Doc e Igp), dell´itticoltura e dell´acquacoltura del Mar Ligure. Proposte che saranno integrate con materiale e strumenti promozionali e informativi (cataloghi,opuscoli, brochures, applicazioni per il mobile) e da una offerta turistico, culturale enogastronomica e di promozione territoriale (fam trip), a cura di Anci Liguria e dell´Agenzia Turistica in Liguria, che provvederanno alla predisposizione e alla gestione dei servizi turistici per l´accoglienza e l´ospitalità, personalizzati e creati su misura per ciascun Polo.