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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2008
UNIONE EUROPEA: PIÙ SICUREZZA SULLE STRADE E PARITÀ DI TRATTAMENTO TRA I CONDUCENTI RESIDENTI IN UNO STATO E I CONDUCENTI IN TRANSITO  
 
Bruxelles, 25 marzo 2008 - La Commissione europea ha adottato il 19 marzo una proposta di direttiva volta ad agevolare l’applicazione transfrontaliera della normativa nel caso delle violazioni del codice della strada considerate più pericolose per la sicurezza. Il testo intende mettere in atto i meccanismi tecnici e gli strumenti giuridici necessari per far sì che un conducente europeo possa essere identificato e quindi sanzionato se commette un’infrazione in uno Stato membro diverso da quello di immatricolazione del veicolo. Questa misura servirà ad aumentare sensibilmente la sicurezza stradale in Europa e comporterà un cambiamento positivo nel comportamento dei conducenti in transito e residenti. Metterà inoltre fine alla disparità di trattamento spesso esistente tra queste due categorie di utenti della strada. «La sicurezza stradale è un problema che riguarda tutti ed è una priorità della Commissione. Nel 2001 avevamo fissato l’obiettivo di dimezzare in dieci anni il numero di morti sulle strade. Per conseguirlo, dobbiamo impegnarci di più adesso. La direttiva che abbiamo appena adottato è un elemento molto importante nell’insieme di provvedimenti assunti per migliorare la sicurezza sulle strade d’Europa», ha dichiarato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione responsabile dei trasporti. Oggi, se un conducente commette un’infrazione al codice della strada con un veicolo immatricolato in un altro paese dell’Unione europea resta impunito, salvo rare eccezioni, perché non è possibile identificarlo né verificare l’indirizzo corrispondente al veicolo. Questa situazione di impunità non compromette solo la sicurezza stradale ma è anche discriminatoria nei confronti dei trasgressori residenti, che sono invece sanzionabili. Per ovviare a questa situazione la Commissione intende istituire un sistema Ue per facilitare il sanzionamento delle infrazioni che più di altre sono responsabili di incidenti stradali al di fuori dei confini nazionali. Una rete comunitaria per lo scambio elettronico dei dati permetterà così di trasmettere le notifiche di infrazione all’estero. Tutto ciò richiederà, da parte degli Stati membri, l’istituzione di strumenti amministrativi adeguati ma sarà anche una semplificazione rispetto all’iter manuale seguito oggi. La direttiva proposta riguarderà quattro tipi di infrazioni al codice della strada: eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza, mancato uso della cintura di sicurezza e mancato rispetto del semaforo rosso. Queste infrazioni sono la causa principale degli incidenti stradali e quelle che provocano il maggior numero di vittime, con quasi il 75% dei decessi che avvengono sulle strade. Dal 2001 l’obiettivo dell’Ue nel settore della sicurezza stradale è dimezzare in dieci anni il numero delle vittime di incidenti mortali. Nel 2001, 54 000 persone hanno perso la vita sulle strade dei 27 paesi che attualmente fanno parte dell’Unione europea. Nel 2007, per la prima volta dal 2001, non è diminuito il numero di morti sulle strade, che continua ad attestarsi sulle 43 000 unità. Questa cifra corrisponde al numero di vittime che si avrebbero in Europa se ogni settimana ci fossero cinque incidenti aerei di velivoli di medie dimensioni. Fra il 2001 e il 2007 il numero di vittime è calato del 20%, mentre sarebbe stata necessaria una riduzione del 37% per realizzare l’obiettivo di dimezzamento fissato per il 2010. Nell’ottobre 2003 la Commissione ha adottato la raccomandazione 2004/345/Ce che contiene le migliori pratiche per il controllo dell’applicazione delle norme di circolazione. Sulla base delle tendenze finora osservate a proposito degli incidenti stradali si può constatare che questo strumento, non vincolante, non è sufficiente per ottenere risultati. Salvo rare eccezioni, gli accordi bilaterali esistenti non hanno dato esito. L’istituzione di un sistema efficace di sanzionamento delle infrazioni transfrontaliere potrà ridurre sensibilmente l’attuale numero di vittime di incidenti stradali. Http://ec. Europa. Eu/transport/roadsafety/index_it. Htm .  
   
   
COLLABORAZIONE TRA AIRONE E KD AVIA  
 
Mosca, 25 marzo 2008 - Il vettore russo Kd Avia, con sede nell´enclave di Kaliningrad, ha firmato un accordo di collaborazione con l´italiana Airone. Questo permetterà ai passeggeri delle due compagnie l´acquisto di biglietti diretti (interline) nelle tratte di competenza, con ovvia ottimizzazione delle tariffe. La notizia è divulgata dalle agenzie russe. Kd Avia, che già opera sulle direttrici di Milano e Roma, potrà così estendere l´offerta a numerose città della penisola italiana, tra cui Venezia, Bari, Cagliari, Lamezia, Alghero, Brindisi - tutte mete di forte richiamo turistico per il viaggiatore russo. Al contempo, diverranno più accessibili per la clientela business italiana molte destinazioni strategiche in Russia e in Kazakhistan, tra cui Astana, Omsk, Samara e Rostov sul Don. Kd Avia, una delle più giovani e dinamiche compagnie aeree della Russia, opera con una flotta di 16 Boeing 737-300 dal rinnovato aeroporto internazionale di Kaliningrad, naturale porta d´accesso alla Federazione Russa. .  
   
   
CONCESSIONE ENAC AEROPORTO. DICHIARAZIONE PRESIDENTE DELLA REGIONE GIAN MARIO SPACCA  
 
 Ancona, 25 marzo 2008 - ´C´e` da restare perplessi sul comportamento del consiglio di amministrazione dell´Enac che ha nuovamente rinviato la decisione sulla concessione trentennale alla societa` Aerdorica. La nostra delusione e` grande anche perche` questa mattina era stato annunciato al presidente Mario Conti che in giornata la decisione sarebbe stata probabilmente assunta. Essendo ormai completato l´iter istruttorio, rimane da assumere una decisione non piu` rinviabile, in quanto da essa dipende il futuro di una infrastruttura strategica lo sviluppo delle Marche. Qualora da parte dell´Enac proseguissero questi ritardi, rispetto ad una decisione lungamente attesa dalla comunita` marchigiana, il governo regionale inviera` immediatamente le proposta di legge gia` elaborata per il conferimento della concessione alla societa` Aerdorica. ´ .  
   
   
TORINO: SUCCESSO PER “AEROSPACE & DEFENCE MEETINGS”  
 
Torino, 25 marzo 2008 - Si è conclusa il 20 marzo “Aerospace & Defense Meetings”, la prima convention internazionale dedicata all’industria aeronautica, spazio e difesa, mai realizzata in Italia. I numeri registrati hanno superato ogni aspettativa: 1. 000 i professionisti presenti: 450 in rappresentanza delle 200 aziende che si sono presentate come fornitori, 200 in rappresentanza delle imprese intervenute come buyer, oltre ai visitatori che hanno partecipato alle conferenze e ai workshop. 130 le imprese italiane di tutti i livelli della filiera produttiva. Un successo dunque, l’evento portato all’Oval Lingotto di Torino dalla Camera di commercio di Torino e organizzato dal Centro Estero per l’Internazionalizzazione in collaborazione con Bci Business Conventions International, Comitato Promotore del Distretto Aerospaziale Piemontese, Città di Torino, Provincia di Torino, Regione Piemonte e Aiad (Associazione Industrie per l’Aerospazio, i Sistemi e la Difesa). Presenti i migliori player mondiali tra cui, a titolo d’esempio: Finmeccanica, Alenia Aeronautica, Aermacchi, Piaggio Aero, Thales Alenia Space, Selex Galileo, Agusta Westland, Boeing, Eads, Dassault Aviation, Northrop Grumann, Tupolev, Messier Dowty, Avio, Pratt & Whitney, Microtecnica, Elbit. Tutti a Torino per sviluppare il proprio business. Presenti anche i poli dell’aerospazio italiano: Piemonte, Lombardia, Campania, Lazio, che hanno illustrato le proprie caratteristiche e potenzialità in un ciclo di incontri nei giorni scorsi. 21 gli appuntamenti tra workshop e conferenze, seguiti da platee numerose. Grande interesse ha suscitato “Virtual Design e Virtual Testing”, un convegno inserito nel calendario di “Torino 2008 - World Design Capital”, che ha registrato 350 partecipanti di cui 200 non iscritti ad “Aerospace & Defense Meetings”. Ne sono stati protagonisti Alenia Aeronautica, Avio, Boeing Phantom Works, Selex Galileo e Thales Alenia Space. Insieme hanno analizzato e discusso le nuove sfide e potenzialità dell’applicazione della realtà virtuale al design e al testing, che gioca sempre più un ruolo di primo piano nello scenario industriale dell’aerospazio mondiale. Grazie alla sua multidisciplinarietà, riducendo tempi e costi, il virtuale è infatti utilizzabile in tutte le fasi di produzione: dal concept al prodotto finito, nel rispetto degli standard e delle certificazioni richiesti dal settore. Tra i suoi vantaggi la velocità di verifica delle criticità, oltre al fattore umano: con un approccio multiculturale, permette infatti a team dislocati nel mondo di collaborare a uno stesso progetto, annullando i problemi spazio-temporali. Non caso lo slogan della Boeing è “design anywhere, build everywhere”. “Aerospace & Defense Meetings”, che ha confermato l’eccellenza tecnologica e il posizionamento competitivo delle imprese aerospaziali italiane e in particolare piemontesi, tornerà l’anno prossimo, per poi diventare biennale dal 2011, in alternanza con l’Aeromart di Tolosa. .  
   
   
AUSTRIA, OMV VENDE 100 DEI SUOI DISTRIBUTORI  
 
Trieste, 25 marzo 2008 - Con l´obiettivo di incrementare l´efficienza e ottimizzare i costi, l´Ente petrolifero austriaco Omv ha annunciato la vendita di 100 suoi distributori di benzina, sparsi sul territorio nazionale, a catene di discounter come la Turmoil. In seguito alla cessione, secondo l´Ice, Omv manterrà 499 distributori. .  
   
   
FIAT TERMINI, LEANZA: "REGIONE HA CARTE IN REGOLA PER FIRMARE SUBITO ACCORDO DI PROGRAMMA"  
 
Palermo, 25 marzo 2008 - – “Come abbiamo sempre ribadito, la Regione ha le carte in regola per sottoscrivere, in qualunque momento, l’accordo di programma destinato allo sviluppo dello stabilimento Fiat di Termini Imerese. L’assemblea regionale ha impegnato i 150 milioni di euro che servivano proprio per l’Accordo. La norma per rendere più veloci i tempi burocratici, che avrebbe dovuto essere approvata dall’Ars, può essere il primo atto della nuova assemblea e, comunque, non è obbligatoria per la firma dell’Accordo. Il governo è stato sempre disponibile a partecipare ai tavoli di lavoro per proseguire l’impegno assunto dal presidente Cuffaro. Abbiamo ripetutamente scritto e parlato con i vertici del Ministero e della Fiat per ribadire di essere pronti a firmare l’accordo in qualunque momento”. Lo ha detto il vice presidente della Regione siciliana, Nicola Leanza, commentando le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato dell’azienda torinese, Sergio Marchionne, a un’emittente televisiva. . .  
   
   
R 320 BLUETEC, ML 320 BLUETEC E GL 320 BLUETEC LA SOLUZIONE PIÙ PULITA: MERCEDES-BENZ PRESENTA IN AMERICA I PRIMI MODELLI DIESEL AL MONDO CON INIEZIONE DI ADBLUE  
 
Stoccarda, 20 maarzo 2008 - Mercedes-benz porta avanti la proposta di modelli diesel negli Usa con tre nuovi Suv, equipaggiati con il sistema di propulsione diesel più moderno e pulito al mondo. I nuovi modelli R 320 Bluetec, Ml 320 Bluetec e Gl 320 Bluetec, che saranno commercializzati inizialmente in America, sono spinti da moderni propulsori V6 con tecnologia ecocompatibile Mercedes-benz Bluetec. Grazie a questa tecnologia, le vetture diesel della Casa di Stoccarda sono già oggi un riferimento assoluto in termini di emissioni, risultando le più "pulite" a livello mondiale. I nuovi modelli adottano la versione con iniezione Adblue, un sistema che sta dimostrando da diversi anni la propria efficacia ed economicità su veicoli industriali ed autobus Mercedes-benz. Grazie a questa tecnologia, i tre nuovi Suv riescono a raggiungere livelli di emissione ancora più ridotti, inferiori ai severi limiti della normativa Usa Bin 5, e hanno tutte le potenzialità per rispettare anche la futura normativa Euro 6. Grazie ad una dotazione di serie ancora più ricca, i tre nuovi Suv offrono un comfort maggiore ed esclusivi equipaggiamenti di sicurezza. Con questi nuovi modelli diesel, Mercedes-benz conferma ancora una volta la sua posizione pionieristica in campo tecnologico. I nuovi modelli saranno in vendita negli Stati Uniti a partire dall´autunno del 2008. Nell´ottobre del 2006, contemporaneamente all´introduzione del gasolio a basso contenuto di zolfo negli Stati Uniti, Mercedes-benz è stata la prima Casa automobilistica ad avviare un´offensiva di modelli diesel Bluetec in America. E 320 Bluetec si è rivelata fin dall´inizio un grande successo, tanto da essere eletta "World Green Car of the Year 2007". Coerentemente con questa strategia, oggi Mercedes-benz offre negli Usa i modelli Classe R, Classe Ml e Classe Gl 320 Bluetec, i tre primi diesel Suv al mondo che rispettano gli obiettivi particolarmente ambiziosi della normativa americana Bin 5 e possiedono già le potenzialità per soddisfare i severi requisiti della futura norma Euro 6 e di tutte le altre leggi sulle emissioni attualmente vigenti a livello mondiale per le vetture diesel. Grazie ai vantaggi in termini di ripresa, riduzione di consumi ed elevate prestazioni, in tempi di costante crescita dei prezzi del carburante e di crescente sensibilizzazione verso il problema delle emissioni di Co2, anche negli Stati Uniti il diesel si sta rivelando un´interessante alternativa al motore benzina. Nel Paese dei grandi van, pick-up e Suv, caratterizzato tra l´altro da particolari condizioni di circolazione che comportano andature costanti sulle highway e grandi distanze da coprire tra uno Stato e l´altro, il diesel può esprimere al meglio i propri vantaggi. Contemporaneamente, il legislatore americano ha fissato limiti di emissione estremamente severi per i motori diesel. Per questo motivo Mercedes-benz ha deciso di presentare in America la propria tecnologia Bluetec con il modello E 320 Bluetec ed oggi si appresta ad introdurre anche la versione Bluetec con iniezione di Adblue nella sua gamma di modelli partendo proprio dagli Stati Uniti. Con questa innovativa tecnica di propulsione, i grandi e potenti Suv sono in grado di rispettare ampiamente i valori limite della normativa statunitense Bin 5. Potenza elevata, consumi ridotti ed emissioni minime Il potente motore diesel V6 con cui sono equipaggiati i nuovi modelli Bluetec di Classe Gl, Classe M e Classe R dimostra che è possibile ottenere bassi consumi ed emissioni ridotte anche con i grandi Suv. Infatti, oltre ad erogare una potenza di 211 Cv ed una coppia massima di 540 Nm, questo propulsore vanta eccellenti prestazioni anche in termini di consumi: Gl 320 Bluetec, ad esempio, consuma solo 9,5 litri di gasolio per 100 chilometri. Grazie a questo dato, che corrisponde ad un risparmio di carburante pari al 20-40% rispetto ad un modello benzina paragonabile, Mercedes-benz Gl 320 Bluetec si rivela il Suv di grandi dimensioni di gran lunga più parsimonioso degli Stati Uniti. I principali dati tecnici: Disposizione/numero cilindri V6; Valvole per cilindro 4; Cilindrata cm3 2. 987; Alesaggio x corsa mm 83 x 93; Rapporto di compressione 1 : 16,5; kW/cv a giri/min 155/210 - 3. 400; Nm a giri/min 540 - 1. 600 - 2. 400. . .  
   
   
MERCEDES-BENZ CLASSE B NUOVA GENERAZIONE  
 
Stoccarda, 20 marzo 2008 - Dopo tre anni di successi, Mercedes-benz Classe B si rinnova nel design e nella tecnica, migliorando ulteriormente le proprie caratteristiche in termini di compatibilità ambientale, parsimonia nei consumi e comfort. I motori quattro cilindri, ottimizzati nei minimi dettagli, consumano fino al 7% in meno rispetto al precedente modello e presentano livelli di emissioni estremamente ridotti, fino al 90% inferiori rispetto agli attuali valori limite dell´Unione Europea. Per i modelli B 150 e B 170 la Casa di Stoccarda ha sviluppato una nuova funzione Eco start/stop che spegne il motore in determinate situazioni come, ad esempio, al semaforo, consentendo così un risparmio di carburante fino al 9%. Ulteriori innovazioni sono rappresentate dalla propulsione bivalente benzina/metano del modello B 170 Ngt Blueefficiency e dal Park Assist attivo, un dispositivo che aiuta il guidatore nella ricerca di uno spazio libero idoneo e durante la fase di parcheggio. Dal suo debutto mondiale sul mercato, nell´estate del 2005, Classe B è diventato il modello di riferimento per un nuovo segmento che coniuga in sé i vantaggi di diversi concetti di veicolo: la quattro porte possiede, infatti, il design dinamico di una berlina sportiva, le dimensioni esterne di una vettura compatta, l´abitabilità di una station-wagon, la versatilità di un monovolume e la tipica sicurezza Mercedes-benz. Con questo concept,Mercedes-benz ha colto nel segno, anticipando i desideri dell´automobilista moderno, come dimostrato dagli ottimi risultati di vendita di Classe B: da metà 2005, in tutto il mondo più di 325. 000 Clienti hanno scelto lo Sports Tourer con la Stella. In Italia sono oltre 30. 000 le unità di Classe B immatricolate dal lancio sul mercato. Grazie al nuovo design del frontale, Classe B si presenta ancora più grintosa. Questo effetto è merito soprattutto della rinnovata calandra con tre lamelle trasversali in argento metallizzato e dotate di inserti cromati, con la Stella al centro. Anche il nuovo paraurti, il cui design sottolinea la grande presa d´aria sottostante, ed il cofano motore modificato determinano l´immagine ancora più sportiva di Classe B. Design: look sportivo grazie al nuovo design del frontale Il nuovo linguaggio stilistico di Classe B rende il frontale visivamente ancora più largo e sportivo. Potenza, agilità e prontezza allo scatto vengono sottolineate attraverso una forma a "V" ancora più incisiva di cofano motore, calandra e paraurti. L´intero frontale sembra proteso in avanti: un elemento stilistico espressivo che fa parte dell´attuale linguaggio formale Mercedes-benz. La forma a "V" del frontale prosegue come una linea discreta, ma sempre di grande effetto, sulla parte centrale del cofano motore, per poi confluire verso il posteriore della vettura. Anche nella vista laterale Classe B presenta i tipici elementi che contraddistinguono l´attuale stile Mercedes-benz: un appassionante alternarsi di forme morbide e linee dal taglio deciso. Un dettaglio distintivo è rappresentato dalla linea laterale che, salendo progressivamente dal parafango anteriore fino ai gruppi ottici posteriori, crea un´interessante delimitazione tra forme concave e convesse della fiancata. La linea laterale accentua ulteriormente la forma a cuneo della carrozzeria ed il carattere atletico e grintoso dello Sports Tourer. Il design della fiancata di Classe B si presenta ancora più armonioso ed elegante: alloggiamenti dei retrovisori esterni, maniglie delle porte e rivestimenti sottoporta sono in tinta su tutte le versioni. Anche il nuovo design dei cerchi in lega contribuisce a valorizzare ulteriormente l´immagine della vettura. Il flusso di linee dinamiche di frontale e fiancata trova il suo naturale completamento nel design della coda. A rafforzare l´effetto ottico di raccordo provvedono i gruppi ottici posteriori, i cui bordi superiori definiscono perfettamente la linea laterale. Le trasparenze delle luci, con un nuovo look brillante, attirano lo sguardo verso il grande portellone posteriore che presenta un´impugnatura cromata ulteriormente perfezionata dal punto di vista ergonomico. Anche il paraurti si presenta rinnovato ed oggi, sulla parte superiore, possiede un inserto in materiale sintetico che funge da protezione del bordo di carico. Per la versione Chrome e Sport questo componente è realizzato in acciaio legato lucido e quindi costituisce un "punto di luce" nel design della coda. Abitacolo: allestimenti pregiati con nuovi tessuti ed inserti Immagine di elevato prestigio, amore per il dettaglio e generosa spaziosità: queste le sensazioni a bordo di Classe B. Il riuscito accostamento di forme, colori e materiali, insieme al generoso spazio interno, alla piacevolezza al tatto di tutte le superfici ed alle grandi superfici vetrate, crea un´atmosfera di assoluto benessere. A tutto ciò concorre anche la posizione rialzata dei sedili, che aumenta la visibilità su tutti i lati, mentre la linea di cintura relativamente alta infonde un senso di sicurezza, senza restringere l´ambiente. Gli accoglienti interni sono stati ulteriormente valorizzati dai designer Mercedes con nuovi rivestimenti ed un nuovo design dei tessuti per i sedili. Su Classe B Sport, le sezioni laterali dei sedili sono rivestite in finitura pelle sintetica Artico, mentre le superfici centrali sono in tessuto tecnico. Anche i rivestimenti interni delle porte sono stati dotati di un nuovo tipo di tessuto. Le modanature che delimitano la console centrale sono realizzate in alluminio spazzolato di colore grigio fumo. Questi raffinati inserti, presenti lungo la consolle centrale e nei pannelli interni delle porte, impreziosiscono ulteriormente gli allestimenti interni, confermando l´amore per il dettaglio e gli elevati livelli di finitura di Classe B. Motori diesel: consumi di carburante ulteriormente ridotti del 7% Classe B è disponibile in sei motorizzazioni: due diesel ad iniezione diretta (80 kW/109 Cv e 103 kW/140 Cv) con una coppia fino a 300 Nm e quattro benzina con una potenza massima fino a 142 kW/193 Cv ed una coppia massima di 280 Nm. Mercedes-benz ha perfezionato nei dettagli i propulsori quattro cilindri, ottenendo un´ulteriore riduzione dei consumi di carburante. Per quanto riguarda i modelli diesel, il consumo combinato nel nuovo ciclo di marcia europeo di B 180 Cdi e B 200 Cdi, in base alle dimensioni degli pneumatici, è stato ridotto del 7%, rispettivamente a 5,2-5,4 e 5,4-5,6 litri per 100 chilometri. I modelli turbodiesel si fermano ancora più raramente di prima per fare rifornimento, tanto che B 180 Cdi è in grado di percorrere più di 1. 000 chilometri con un pieno (54 litri). Motori benzina: minori consumi grazie alla nuova funzione Eco start/stop Per i quattro motori benzina, nel nuovo ciclo di marcia europeo in base al modello ed alla potenza, si misurano consumi compresi fra 6,6 e 8,1 litri per 100 chilometri. Ancora più parsimoniosi sono i modelli Blueefficiency B 150 e B 170, disponibili a partire dall´autunno 2008 con l´innovativa funzione Eco start/stop. Si tratta di un dispositivo che spegne automaticamente il motore quando il guidatore mette il cambio in folle sotto una determinata velocità, azionando contemporaneamente il pedale del freno. Se esistono i presupposti per lo spegnimento del motore, il guidatore viene informato attraverso una speciale segnalazione sul display del quadro strumenti. In una frazione di secondo e quasi impercettibilmente, il motore si riaccende non appena viene premuto il pedale della frizione o si rilascia il freno. Questo sistema di avviamento del motore, tanto rapido quanto confortevole, rappresenta un vantaggio fondamentale della funzione Eco start/stop rispetto a sistemi simili. A tale scopo, Mercedes-benz utilizza un alternatore-starter collegato all´albero motore attraverso la trasmissione a cinghia. Il motore riparte in modo notevolmente più rapido e silenzioso di quanto non avvenga con il motorino di avviamento tradizionale. Durante la marcia, l´alternatore-starter accumula energia elettrica per la rete di bordo di Classe B. Nell´utilizzo su strada, attraverso la funzione Eco start/stop si ottiene un notevole risparmio di carburante, che può arrivare fino al 9% nel traffico urbano con frequenti soste ai semafori o in coda. Alimentazione a gas: un´alternativa pulita ed economica Un´ulteriore novità nella gamma di Classe B porta la sigla "Ngt" sul lato destro del portellone posteriore. Questa sigla significa "Natural Gas Technology" e contraddistingue una versione particolarmente parsimoniosa ed ecologica grazie al sistema di trazione bivalente: infatti B 170 Ngt Blueefficiency, mantenendo invariata la potenza (85 kW/116 Cv), può essere alimentata sia a gas metano che a benzina. Oltre al serbatoio di benzina, a bordo della vettura sono alloggiati cinque serbatoi supplementari per il metano con una capacità complessiva di 16 chilogrammi, sufficienti per percorrere più di 300 chilometri. Con un consumo combinato secondo il nuovo ciclo di marcia europeo pari a 7,3 litri e 4,9 chilogrammi di gas metano per 100 chilometri, la nuova B 170 Ngt Blueefficiency vanta un´autonomia complessiva di oltre 1. 000 chilometri. Per scegliere il tipo di alimentazione del motore, il guidatore non deve fare altro che premere un pulsante sul volante multifunzione; una centralina elettronica provvederà a commutare il sistema sulla modalità prescelta istantaneamente ed impercettibilmente, anche durante la marcia. Il motore quattro cilindri è stato modificato da Mercedes-benz integrando una serie di iniettori supplementari sulla parte inferiore del collettore di aspirazione. Un regolatore di pressione collocato sul motore, dotato di un apposito sensore e di una valvola elettromagnetica di disinserimento, comanda l´alimentazione del metano mantenendo costante la pressione richiesta dal sistema. A seguito all´alloggiamento dei serbatoi per il metano, collocati nella coda e sotto il vano piedi lato passeggero, il volume del bagagliaio di Classe B si riduce di 128 litri arrivando a 422 litri (secondo il metodo di misurazione Vda). Lo spazio offerto è quindi sufficiente per i bagagli di un´intera famiglia. Grazie alle minori emissioni di biossido di carbonio ed ai costi convenienti del carburante, l´alimentazione a metano rappresenta un´alternativa interessante ai motori benzina e diesel dal punto di vista ecologico ed economico. Nel test secondo il nuovo ciclo di marcia europeo, con 135 grammi per chilometro, le emissioni di Co2 risultano inferiori del 17% rispetto ai valori registrati da B 170 con motore benzina. Se si calcola il consumo della nuova B 170 Ngt Blueefficiency pari a 4,9 chilogrammi di gas metano per 100 chilometri (7,5 m_/100 km) convertendolo con l´equivalente energetico della benzina, il prezzo a chilometro risulta inferiore di circa il 50% rispetto ai costi del carburante di un viaggio con motore benzina. . .  
   
   
LO SPRINTER MERCEDES-BENZ SPINGE SUL PEDALE DEL GAS COSTI OPERATIVI FINO AL 30% INFERIORI RISPETTO AI MOTORI DIESEL  
 
Stoccarda, 20 marzo 2008 - Pulito ed economico al tempo stesso, il metano concilia questi due aspetti apparentemente opposti. Il nuovo Sprinter Ngt con alimentazione bivalente a benzina ed a gas metano rappresenta la combinazione ideale. Ecco solo alcuni dei vantaggi: emissioni ridotte, rumorosità inferiori e costi operativi decisamente più contenuti. Costi operativi fino al 30% inferiori rispetto ai motori diesel Per chi sa fare bene i conti, i veicoli a metano sono la scelta giusta. Prendiamo lo Sprinter Ngt: i costi operativi sono sostanzialmente inferiori a quelli della motorizzazione diesel ed in più il risparmio è garantito sul lungo termine. Tanto per fare un esempio, fino al 2018 sono previsti incentivi fiscali per il metano, ragione per cui il metano costa la metà della benzina. I fornitori di energia spingono gli operatori ad acquistare veicoli a metano tramite incentivi diretti o buoni carburante. Le istituzioni finanziarie, quali la Kfw, offrono anche prestiti a tasso agevolato per il finanziamento di questi veicoli. Inoltre, alcune compagnie assicurative offrono agevolazioni sui premi per chi fa una scelta ambientale. I veicoli a gas metano immatricolati come autovetture, come ad esempio Sprinter Kombi, sono omologati nelle versioni a benzina con convertitore catalitico, portando ad oltre il 30% il risparmio sui costi operativi, rispetto all´equivalente versione diesel. E rispetto al modello a benzina, i risparmi sono ancora più consistenti. Emissioni ridotte, classificazione Eu4 Gr. I I motori a metano sono anche molto puliti. Lo Sprinter Ngt è conforme allo standard Eu4 Gr. I sulle emissioni. I motori a gas metano sono privi di emissioni di particolato; anche le emissioni di ossidi di azoto, idrocarburi e biossido sono ridotte rispetto al motore diesel. In più, il motore è molto silenzioso. Rispetto al motore a benzina, la riduzione delle emissioni di Co2 è nell´ordine del 20%, senza contare la riduzione delle emissioni di monossido di carbonio e idrocarburi. Lo Sprinter Ngt alimentato a metano è praticamente neutro rispetto alle emissioni di Co2. Lunga autonomia, grazie all´alimentazione bivalente Mercedes-benz ha scelto l´alimentazione bivalente per il suo Sprinter Ngt. Il motore di base, un´unità a quattro cilindri con 1,8 litri di cilindrata, funzionerà anche a benzina, consentendo così un´autonomia di 1. 200 km. Il conducente può passare tra le due modalità di alimentazione semplicemente premendo un pulsante posto a sinistra del blocco di accensione. Quando il veicolo entra in modalità metano, si accende una spia. Un indicatore sul cruscotto comunica inoltre al conducente la quantità di gas disponibile nel serbatoio. Il rifornimento con gas metano è facilissimo, utilizzando la valvola di carico posta al di sopra di quella della benzina. Potenza e coppia elevata, 115 kW (156 Cv) e 240 Nm Grazie al turbocompressore a cinghia, l´unità sviluppa 115 kW (156 Cv) e raggiunge una coppia massima di 240 Nm e questi valori si applicano sia alla modalità a gas che a benzina. Le prestazioni del nuovo Sprinter Ngt sono quindi di gran lunga superiori a quelle del suo predecessore (potenza indicata 95 kW/129 Cv, coppia 185 Nm). Il motore dello Sprinter Ngt ha già dimostrato il proprio valore nelle autovetture Mercedes-benz. Lo Sprinter a metano è equipaggiato di serie con un cambio manuale a sei marce, disponibile a richiesta è il cambio automatico. I serbatoi del metano sono posti sotto il telaio, risparmiando spazio e lasciando così invariata la capacità di carico. Lo Sprinter da 3,5 ton è in grado di alloggiare fino a sei serbatoi, per un volume totale che va da 218 litri a 313 litri secondo la versione. Il modello con Mtt di 5 t utilizza tre serbatoi per un volume totale di massimo 263 litri. Una rete di stazioni di rifornimento in costante espansione garantisce un´ottima fornitura di gas nelle zone urbane. Attualmente sono circa 2. 500 le stazioni di rifornimento in tutta Europa. Test completi, portati a termine con successo La sicurezza è di serie su tutti i veicoli Mercedes-benz. Lo Sprinter Ngt, ad esempio, è conforme agli standard di sicurezza dei veicoli a metano previsti dalla Direttiva Ece R110, ed ha superato positivamente tutta una serie di accurati test e simulazioni cui è stato sottoposto da Mercedes-benz. Per quanto riguarda il peso, uno Sprinter a metano pesa solo da 170 a 300 kg (secondo il numero dei serbatoi scelti) in più rispetto ad uno Sprinter con motore diesel a quattro cilindri, in funzione del modello e delle specifiche. Questo dato varia in funzione del numero di serbatoi montati. Ampia gamma di varianti, disponibile in Italia da fine anno 2008 Lo Sprinter Ngt sarà proposto in un´ampia gamma di varianti: lo Sprinter 316 Ngt ad esempio, ha una massa totale a terra di 3,5 t ed è disponibile nelle versioni furgone, trasporto persone e telaio cabinato. La versione telaio è disponibile anche come Sprinter 516 Ngt, con massa totale a terra di 5 t nelle versioni autotelaio. I nuovi modelli saranno lanciati a partire dalla fine dell´anno 2008. . .  
   
   
PASS AUTO PER DISABILI, BOOM ITALIANO NAPOLI E BOLOGNA CAPITALI DEL CONTRASSEGNO  
 
Rozzano, 25 marzo 2008 - Nelle città italiane è caccia al pass per invalidi e Napoli e Bologna ne sono le capitali: ogni 10. 000 auto che circolano all´ombra del Vesuvio, 416 ne sono dotate, mentre a Bologna i pass sono 402 ogni 10. 000 vetture. Terza è Palermo, con 385 pass ogni 10. 000 macchine. È quanto emerge da un´inchiesta pubblicata sul numero di aprile di Quattroruote, che fa luce sul malcostume, tutto italiano, dell´abuso dei permessi per disabili. Complice la chiusura dei centri storici e l´estensione sempre più massiccia della sosta a pagamento, cresce la richiesta dei tagliandi arancioni: chi ne ha diritto lo chiede, ma lo chiede anche chi il diritto non ce l´ha: in alcune città, come Bari, viene respinto l´85% delle richieste per i permessi. Chi ha il pass, poi, spesso ne abusa, utilizzandolo anche quando il disabile titolare non è a bordo dell´auto. E reprimere questi abusi è difficile: le polizie municipali non possono molto, oltre a sporadici controlli. Chi il pass non ce l´ha, invece, spesso lo falsifica per aprirsi le porte delle Ztl, usare gli spazi riservati, le corsie preferenziali e sostare gratis sulle strisce blu. Non solo nella propria città, dato che una recente sentenza della Cassazione ha stabilito che i contrassegni sono validi ovunque. Le cronache sono piene di casi di sequestri di tagliandi falsificati, con relative denunce per truffa. A partire dal caso clamoroso del comandante dei vigili di Roma, Giovanni Catanzaro, che a novembre del 2007 è stato rimosso dall´incarico perché trovato a utilizzare un pass non suo, di cui era stato denunciato lo smarrimento. E se le richieste di permessi sono in crescita, non lo sono altrettanto i posteggi, ancora troppo pochi: per ogni posto riservato a Roma ci sono fino a 12 auto che hanno diritto a posteggiarci. . .  
   
   
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: LA PROVINCIA DI BOLZANO PUÒ ISTITUIRE SERVIZI TRANSFRONTALIERI  
 
Bolzano, 25 marzo 2008 - Il Ministero dei Trasporti ha attribuito alla Provincia di Bolzano la competenza per istituire servizi di trasporto automobilistico con Austria e Svizzera. L´alto Adige è la prima realtà locale cui il Governo attribuisce tale competenza transfrontaliera, sottolinea l´assessore provinciale alla Mobilità Thomas Widmann: "È la base di partenza per potenziare i collegamenti con i Paesi vicini e più in generale l´offerta del trasporto pubblico locale. " Dopo lunghe trattative con il Ministero dei trasporti è stata attribuita alla Provincia autonoma di Bolzano la competenza per l´istituzione dei servizi automobilistici internazionali transfrontalieri con l´Austria e la Svizzera: il servizio deve avere partenza e destinazione in località poste all´interno di cinque aree territoriali transfrontaliere entro una distanza in linea aerea di 40 chilometri. "Il decreto è già entrato in vigore e la Provincia di Bolzano è il primo ente locale a cui il Ministero ha attibuito la competenza sull´istituzione dei servizi transfrontalieri", sottolinea l´assessore Widmann. A prescindere dall´importanza politica della decisione, Thomas Widmann osserva che il via libera del Governo apre all´opportunità di migliorare ulteriormente l´offerta del servizio di trasporto pubblico. Passi concreti in tal senso sono già stati compiuti: "Con il collega tirolese Anton Steixner sono costantemente in contatto per perfezionare i collegamenti verso Innsbruck e Lienz", ricorda Widmann. Una delle misure realizzate con la Svizzera riguarda invece il cosiddetto "Postbus" che collega Malles a Zernez "e che finora ha riscontrato grande successo", conclude Widmann. .  
   
   
DALLA REGIONE LAZIO 24 MILIONI PER LA SICUREZZA STRADALE  
 
 Roma, 25 marzo 2008 - Due delibere, approvate in Giunta su proposta di Bruno Astorre, assessore Lavori Pubblici e Politica della Casa, sono alla base di un provvedimento generale che tende a migliorare la sicurezza stradale attraverso finanziamenti regionali per un ammontare di quasi 24 milioni di euro, volti all’attuazione di 127 interventi di diversa natura sulle strade del Lazio. In particolare si tratta di costruzione e ristrutturazione di strade provinciali e comunali e della realizzazione di opere relative alla costruzione, al completamento e rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione: ben 91 opere in provincia di Roma, 26 in provincia di Frosinone, 17 in provincia di Viterbo, 15 in provincia di Rieti, 11 in provincia di Latina. Le due deliberazioni, la prima indirizzata agli assetti stradali e la seconda all’illuminazione pubblica, valgono rispettivamente 14. 989. 008 euro e 8. 930. 520 euro. Nel primo caso, la cifra è suddivisa tra 33 grandi comuni e 37 piccoli comuni; nel secondo, tra 24 grandi comuni e 33 piccoli comuni. “Esprimo soddisfazione per l’obiettivo conseguito – ha commentato Bruno Astorre - un traguardo possibile grazie al cospicuo lavoro degli uffici dell’Amministrazione e alla sensibilità dell’intera Giunta, con il pieno sostegno del presidente Piero Marrazzo. ” .  
   
   
ANAS, EMILIA ROMAGNA: PUBBLICATO IL 21 MARZO SULLA G.U. IL BANDO DI GARA PER LAVORI SULLA STRADA STATALE NSA 72 TRONCO DIRAMAZIONE PER SASSUOLO  
 
Roma, 25 marzo 2008 - il Presidente Ciucci: “Nuovi interventi infrastrutturali che rispondono alle esigenze di maggiori e di più elevati standard di sicurezza” L’anas ha pubblicato il 21 marzo sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per l’esecuzione dei lavori urgenti per il rafforzamento ed il ripristino della sovrastruttura stradale gravemente ammalorata, sul tronco diramazione per Sassuolo della strada statale Nsa 72”. “Con la pubblicazione di questo bando di gara – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – prosegue l’impegno dell’Anas per la regione Emilia Romagna, ponendo particolare attenzione non solo alla realizzazione di nuove opere, ma anche al controllo e alla attuazione di misure urgenti di tutela delle infrastrutture e di garanzia di mantenimento di elevati standard di sicurezza”. L’importo lordo dei lavori è di circa 1,3 milioni di euro e la durata dell’appalto e, quindi, la realizzazione dell’opera non dovrà superare i 150 giorni. Le offerte dovranno pervenire a pena di esclusione entro e non oltre le ore 12,00 del giorno 23 aprile 2008. Le domande dovranno essere indirizzate a: Anas S. P. A. – Ufficio Gare e Contratti Compartimento della viabilità per l’Emilia e Romagna – Viale A. Masini 8 – 40126 Bologna (Tel. 051/6301111 – Fax. 051/244970). Per informazioni dettagliate sul bando di gara: www. Stradeanas. It. .  
   
   
ANAS, TOSCANA: COMPLETATO L’INTERO RADDOPPIO DELLA SIENA-BETTOLE DELLA STRADA DI GRANDE COMUNICAZIONE GROSSETO-FANO SIENA COLLEGATA CON UNA SUPERSTRADA A QUATTRO CORSIE ALL’AUTOSTRADA A1  
 
 Roma, 25 marzo 2008 - L’anas ha aperto al traffico, il 20 marzo, l’ultimo tratto del 1° lotto “Ruffolo-casetta” della strada di grande comunicazione Grosseto-fano tra Siena e Bettolle. “Con questa apertura l’intero raddoppio della Siena-bettolle è stato completato – ha evidenziato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci -. Abbiamo realizzato un importante asse viario a 4 corsie che collega direttamente Siena al casello autostradale dell’A1 Bettolle-valdichiana e costituisce un tronco del collegamento viario E78 Grosseto-fano, uno degli obiettivi primari del programma di potenziamento infrastrutturale del nostro Paese”. “Allo stato attuale – ha ricordato il Presidente dell’Anas – l’Anas ha già realizzato circa il 56% del tracciato della Due Mari Grosseto-fano, per un totale di 145 km su 270. In particolare 120 km sono già in esercizio od ultimati, di cui: 78 km in Toscana e 42 km nelle Marche, mentre sono in corso lavori su 25 km, tutti nella regione Toscana. La restante parte del tracciato (circa 125 km) è per il 28% in fase di progettazione definitiva (38 km in Toscana e 38 km nelle Marche); mentre per il 16% in fase di progettazione preliminare (29 km in Toscana, 14 km in Umbria, 6 km nelle Marche)”. Il tratto inaugurato oggi ha una lunghezza di circa 400 metri, comprende il viadotto `Bozzone` (lungo circa 80 metri, a tre campate), e completa il primo lotto del raddoppio a quattro corsie della Siena-bettolle, già precedentemente aperto al traffico. Il primo lotto complessivamente ha una lunghezza di 4,5 km, oltre a circa 2,5 Km di strade complanari per la cucitura con la viabilità locale. Il costo dei lavori è stato di 17,9 milioni di euro. .  
   
   
LA ´VIA PO´ QUASI TUTTA FRUIBILE A FINE APRILE  
 
Piacenza, 25 marzo 2008 - Sopralluogo martedì 18 marzo, dell’assessore provinciale ai lavori pubblici Patrizia Calza e del sindaco di Calendasco Filippo Zangrandi al tratto di itinerario ciclabile lungo il Po che passa in comune di Calendasco. Il tratto fa parte del secondo stralcio della via ciclabile che, quando sarà realizzata, attraverserà tutto il nostro territorio costeggiando il grande fiume (118 chilometri). Del secondo stralcio fanno parte il tratto che va da Castel San Giovanni a San Nicolò (lasciando però fuori un tratto in comune di Calendasco da Località Masero a Boscone Cusani)) e il percorso ad est, tra Caorso e Villanova d’Arda (ad eccezione del tratto di Roncarolo). La realizzazione del secondo stralcio prevede una spesa di 1. 698. 866,90 euro. I lavori sono eseguiti dall’Associazione temporanea di imprese costituita da Coesil S. R. L. Con sede in Molinella (Bo) / Edilscavi Bertinorese s. A. S. Con sede in Bertinoro (Fc). Sono stati consegnati il 10/09/2007 e la loro ultimazione è prevista per la fine del prossimo aprile. Il progetto per la realizzazione di tutto l´itinerario, ricordiamo, è finanziato da Provincia, Regione e Comuni interessati, prevede impegni finanziari per complessivi 2. 687. 394,83 euro, è redatto dallo Studio Tecnico Associato Pancini e comporta la realizzazione di quattro stralci di itinerario ciclabile (per circa 118 chilometri): tre a cura della Provincia, individuata come ente attuatore delle azioni progettuali inserite dai comuni nell´Accordo di Programma “Po Fiume d´Europa”, uno a cura del Comune di Piacenza La definizione degli stralci esecutivi è stata fatta in collaborazione con l’Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po). L’itinerario viene realizzato grazie all’autorizzazione concessa da Aipo per la fruizione ciclabile dell’argine maestro del Po. La strada esistente sulla sommità dell’argine è una strada di servizio di proprietà demaniale, il cui transito è consentito ai soli mezzi autorizzati e quindi, viste le numerose aziende agricole poste nelle aree golenali e simili, il ciclista che decide di intraprendere questo viaggio deve anche prevedere l’incontro, sul suo percorso, con mezzi agricoli e non. Nel territorio di Calendasco, l’intervento prevede l’asfaltatura dell’argine per una larghezza di tre metri, con banchine laterali in ghiaia, di larghezza variabile. Si prevede la bitumatura delle rampe di raccordo all’argine utilizzate dai mezzi agricoli che raggiungono i propri fondi in area golenale. Nel territorio di Calendasco la Via Po si sviluppa per circa 13 km sull´argine maestro e prosegue sulla ciclabile in sede propria di circa 1. 400 mt a lato della strada comunale della Malpaga a collegamento dell´argine maestro e la Via Emilia. E´ prevista in località Raganella la realizzazione di una area di sosta di circa 150 mq attrezzata con tavolo con panchine, cestini portarifiuti, portabiciclette, gioco bimbi con piastra smorza cadute ed è prevista la piantumazione con alcuni aceri. Si prevede inoltre la posa della segnaletica per orientare i fruitori e permettere di proseguire il percorso anche nel tratto di ardine maestro (Boscone Cusani – Masero) in cui non è ancora stato possibile intervenire a causa dei lavori in fase di progettazione da parte di A. I. Po. E prevista l´installazione di bacheche informative sull´itinerario con la mappa e le informazioni utili ai frequentatori. Lungo il percorso in realizzazione sono previste altre 6 aree di sosta (1 per ciascun comune interessato dai lavori) e la realizzazione, a Castel San Giovanni ed a Villanova, di due percorsi vita costituiti da 8 stazioni, che permetteranno ai frequentatori di svolgere un equilibrato programma di attività motorie. Lungo il percorso sarà installata una precisa e fitta rete di segnali. Nella cartellonistica di “Via Po”, i ciclisti troveranno due simboli, il logo della Provincia di Piacenza, promotrice dell’iniziativa, e quello di Eurovelo, per segnalare ai fruitori, anche stranieri, che il tracciato è compreso negli itinerari internazionali più importanti. La segnaletica si dividerà in due tipologie differenti: le indicazioni chilometriche e le segnalazioni atte ad illustrare le emergenze sparse per il territorio. La prima tipologia permetterà ai ciclisti di orientarsi informandoli sulle distanze dai capoluoghi di comune e dai centri abitati circostanti; la seconda indicherà i luoghi storici e architettonici che costeggiano il fiume, gli ambienti naturalistici e paesaggistici degni di essere visitati, gli spazi attrezzati per lo svago e la ristorazione. Sempre di facile lettura risulteranno le “tabelline” sottostanti ai cartelli, in cui saranno inserite informazioni di completamento, anch’esse tradotte in simboli, sempre nell’ottica di favorire la loro comprensione dai fruitori di ogni nazionalità. Saranno poi installate, lungo tutto il percorso ciclabile e all’interno dei comuni interessati, delle bacheche illustrative contenenti informazioni utili per coloro che percorrono l’intero itinerario. Al sopralluogo di oggi hanno partecipato, con assessore calza e sindaco Zangrandi, i geom. Paolo Biasini e Raffaella cappellini, del Servizio Infrastrutture stradali e Viabilità della Provincia, Maria Girometta e Sandro Riva, per A. I. Po. . .  
   
   
TRASPORTI LIGURI, AL VIA RICOGNIZIONE TECNICA SULLE AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO LOCALE  
 
 Genova, 25 Marzo 2008 - Prenderà il via mercoledì 2 aprile la ricognizione tecnica dell´assessore regionale ai Trasporti Enrico Vesco sulle aziende di trasporto pubblico locale, con una visita al trenino Genova-casella. Lo ha comunicato questa mattina nel corso di un incontro con la commissione trasporti di Confservizi Liguria, in rappresentanza delle imprese di trasporto su gomma e su ferro della Liguria. L´assessore ha ribadito la sua volontà di portare avanti lo studio Axteria presentato alla fine dello scorso anno per una semplificazione della gestione del trasporto pubblico locale ai fini di una sua valorizzazione, in coincidenza con una serie di provvedimenti adottati dal Governo come la riforma della legge 422 del 1997, le ipotesi di liberalizzazioni dei servizi, l´articolo 10 della Legge Finanziaria, tesi a modificare strutturalmente il comparto. Confservizi da parte sua si è detta disponibile ad offrire un supporto tecnico per portare a compimento il disegno della Regione e giungere ad un percorso normativo e istituzionale in grado di riformare il trasporto pubblico locale ligure. .  
   
   
DA PALAZZO GHILINI ATO 6 E VIABILITA’ IN CONSIGLIO PROVINCIALE DI ALESSANDRIA  
 
Alessandria, 25 marzo 2008 - Sono stati i costi e gli orientamenti programmatici in tema di Autorità d’Ambito delle Acque ad aprire la seduta di un consiglio provinciale incentrato sulla viabilità e sui importanti nodi di collegamento del territorio. All’interrogazione dei consiglieri Ugo Cavallera e Massimo Berutti (F. I. Verso il Partito del Popolo della Libertà) sulle azioni politico-programmatiche messe in atto dalla Provincia, l’assessore all’Ambiente, Renzo Penna, ha risposto citando i dati sull’attività dell’Ato 6 nell’arco di una decina d’anni, con risultati rilevanti nel campo degli interventi messi in atto e dell’unità d’intenti perseguita in un campo estremamente frammentato e complesso. “L’ato 6 si è classificata al 43° posto su 73 e al 3° in Piemonte per la politica tariffaria adottata – spiega l’assessore Penna – realizzando, dal 2002 ad oggi, una drastica riduzione dei gestori operanti, che da 14 sono passati a 2. Nei primi quattro anni di gestione sono stati realizzati interventi strutturali che hanno raggiunto i 16 milioni di euro di investimenti nel 2007; inoltre, l’Ato 6 e l’Ato 3 di Torino sono state le uniche in Piemonte a raggiungere un’unica tariffa per tutti gli utenti. Ora, l’obiettivo perseguito è quello di un gestore unico per l’erogazione di un servizio idrico integrato, prerequisito fondamentale per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e degli scarichi reflui”. Ad aprire la discussione sulla viabilità è stata l’interrogazione dei consiglieri Davide Buzzi Langhi e Luciana Pampuro (Lega Nord) sull’eventuale messa a norma dei dispositivi di rilevazione della velocità sulle strade provinciali, secondo una nota del Ministero dei Trasporti. Spiegando come si tratti non di una norma di legge bensì del parere di un funzionario, l’assessore alla Viabilità, Riccardo Prete, ha precisato come gli attuali dispositivi siano stati installati dalla Provincia per sperimentarne l’efficacia. “Una sperimentazione che, tradotta in cifre, ha consentito, nel triennio 2005-2007, il passaggio da 755 a 544 incidenti, da 26 a 23 morti e da 661 a 490 feriti – chiarisce l’assessore Prete – verificando come all’installazione di questi strumenti sia corrisposta una riduzione della velocità media pari al 13%”. Sono, invece, dovuti a difficoltà di passaggio da Ares a Scr, nuovo soggetto incaricato della realizzazione di investimenti infrastrutturali, i ritardi dei lavori relativi alla circonvallazione di Tortona per collegare il casello autostradale con la strada n. 10 in direzione Voghera, realizzando un secondo ponte sullo Scrivia, in modo da alleggerire i consistenti flussi di traffico che gravano su quello esistente. Sottolineando il ruolo centrale della città nella logistica territoriale, l’assessore Prete ha rimarcato l’impegno della Provincia a vigilare sulla rapida risoluzione dei disagi urbanistici, così come, sempre sul piano logistico, ha ribadito la decisione assunta dall’assessorato regionale ai Trasporti di non disabilitare lo scalo merci di Arquata Scrivia, che continuerà ad avere la funzione di scalo tecnico, mentre quello di Novi – San Bovo sarà abilitato al ruolo di terminal. Sulla risoluzione della Provincia di rivedere la chiusura totale del ponte San Paolo di Ovada, per consentire l’esecuzione dei lavori sulla strada provinciale tra Ovada e Cremolino, a favore della creazione di un senso unico alternato, l’assessore ha, poi, precisato come ciò sarà reso possibile dall’utilizzo di connettori attualmente in fase di realizzazione. In chiusura, considerato il piano di ristrutturazione della rete delle filiali della Banca d’Italia deciso dal governatore Mario Draghi, sono stati approvati all’unanimità, in linea con quanto espresso a livello regionale, due ordini del giorno per la salvaguardia delle numerose filiali piemontesi. Dal momento che la chiusura delle filiali di Alessandria, Asti e Vercelli e la riduzione alla semplice funzione di unità di vigilanza, gerarchicamente dipendente dalla sede del capoluogo regionale, di quella di Cuneo comporterebbe un considerevole danno allo sviluppo economico della provincia, considerato il forte frazionamento territoriale e le difficoltà di collegamento con Torino e Novara, le uniche sedi che rimarrebbero aperte, i documenti votati dall’aula invitano il Consiglio Superiore della Banca d’Italia a riconsiderare le proprie decisione per quanto riguarda il Piemonte, garantendo il mantenimento di un maggior numero di filiali rispetto al previsto oppure ipotizzando la trasformazione delle più importanti in succursali. . .  
   
   
MOBILITÀ VERONESE – NUOVO INCONTRO TAVOLO DI CONCERTAZIONE REGIONE - PROVINCIA  
 
Verona, 25 marzo 2008 - Nuova riunione il 20 marzo a Verona del tavolo politico Provincia – Regione per la mobilità nel veronese. Nella sede dell’amministrazione provinciale si sono infatti incontrati il presidente Elio Mosole e l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, presente il consigliere regionale Stefano Zigiotto, per una ulteriore disamina delle tematiche che riguardano la provincia scaligera, sotto il profilo dell’adeguamento della rete stradale, dello sviluppo del sistema ferroviario e del potenziamento del trasporto pubblico locale. All’incontro, tavolo di regia rispetto al dialogo con le altre istituzioni locali e i privati, sono intervenuti anche gli assessori provinciali Antonio Pastorello, Luca Sebastiano e Alberto Martelletto. Per quando riguarda le infrastrutture viarie, si è parlato tra l’altro della cosiddetta Mediana, per la quale è stata ventilata la opportunità di trovare una soluzione che consenta una realizzazione complessiva da Soave a Nogarole Rocca. Sull’autodromo, con le esigenze che questo comporta in termini di collegamenti e accessibilità e le opportunità che l’insieme degli interventi può offrire alle problematiche di traffico anche locale; ci si è orientati alla formalizzazione di uno specifico accordo di programma. Quanto alla variante alla Strada Statale 12, Chisso ha assicurato il suo impegno per “stanare” l’Anas, chiedendo alle istituzioni e agli esponenti politici veronesi di operare nella medesima direzione. “Ancora nel dicembre scorso la giunta veneta ha formalmente indicato alla società nazionale per le strade le priorità del Veneto, tra le quali la bretella alla S. S. 12. Su sollecitazione di tutte le forze politiche, inoltre – ha sottolineato Chisso – la Regione si fa carico della progettazione per abbreviare i tempi. Però non abbiamo ancora risposte, mentre vogliamo che la volontà regionale sia rispettata”. Si è pure parlato delle esigenze di adeguamento delle strade di maggiore interesse, sia regionali sia provinciali, per le quali esistono due diverse linee di finanziamento rispetto alle quali verranno definite le priorità e le possibilità di sinergia. E’ stata pure ribadita la centralità di Verona nel sistema ferroviario nazionale e internazionale, punto d’incrocio di due corridoi europei ma piuttosto “trascurato”. “L’aria però sta cambiando – ha detto Chisso – e si avverte in questo periodo una correzione di rotta, che deve ora farsi più concreta”. Nel campo del trasporto su ferro si punta anche allo sviluppo del sistema metropolitano, a partire dal collegamento con l’aeroporto Catullo. E’ stata infine sottolineata la volontà di incentivare il trasporto pubblico locale e il sistema dei parcheggi scambiatori, anche con la realizzazione di navette e l’allungamento di linee esistenti in modo da collegare meglio i comuni della cintura con il capoluogo, per evitare che il centro di Verona possa essere soffocato dal trasporto privato nell’arco di pochi anni. In proposito si sta anche verificando il trasferimento delle risorse per il settore dallo Stato alla Regione, in maniera da poter definire la copertura dei costi. .  
   
   
EMIRATI CHIEDONO COLLABORAZIONE PER INFRASTRUTTURE LOMBARDE MATTONE D´ORO A PROGETTI ALTRA SEDE REGIONE E NUOVO SANT´ANNA CATTANEO: GRANDI OPERE, ANCHE ALL´ESTERO NOSTRO MODELLO CONVINCE  
 
 Milano, 25 marzo 2008 - Il ministro federale per l´economia degli Emirati Arabi Sultan Bion Saeed Al Mansouri ha chiesto la collaborazione di Infrastrutture Lombarde per la realizzazione di autostrade. A questa notizia si aggiungono i successi nel conferimento del "Mattone d´oro" a Infrastrutture Lombarde per il "miglior progetto eco-sostenibile" e il miglior progetto in project financing rispettivamente ad "Altra sede" (la nuova sede della Regione che affiancherà il Pirellone) e al nuovo Ospedale Sant´anna di Como. "Questa è la politica che ci piace. Rispondere con i fatti a chi ci muove sempre e solo critiche strumentali". E´ questo il commento dell´assessore alle Infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo, ai successi di Infrastrutture Lombarde, la società di capitale della Regione che ha il compito di tradurre operativamente la volontà e la programmazione politica regionale in materia di infrastrutture. Il "Mattone d´oro" è il premio che il mensile Re - Real Estate - conferisce ai migliori imprenditori, progetti e società del settore in Italia. L´"altra sede" della Regione, spiegano gli organizzatori, "è un gioiello architettonico progettato puntando al massimo risparmio energetico e alla più elevata sostenibilità ambientale, senza rinunciare alle tecnologie più innovative come pannelli fotovoltaici, pompe di calore e utilizzo dell´acqua di falda, o l´impianto a idrogeno, e si propone come il primo edificio pubblico in Italia a emissione zero". Il nuovo ospedale Sant´anna, invece, "è una delle sei strutture ospedaliere attualmente in costruzione in Lombardia realizzate attraverso il project financing: un metodo innovativo ed efficace, in grado di far risparmiare al pubblico notevoli risorse consentendo di valorizzare il ruolo decisivo che anche il privato può svolgere nell´ambito socio-sanitario". .  
   
   
AUTOSTRADA NOGARA-MARE: PARTE IL CONFRONTO PUBBLICO  
 
Rovigo, 25 marzo 2008 - Comincia il percorso in discesa della Nogara-mare, l’autostrada regionale medio padana in project financing che collegherà Adria e la nuova Romea con il mantovano e la parte meridionale della Lombardia. Il 19 marzo a Rovigo l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha formalmente aperto le consultazioni con le comunità locali polesane nell’ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, per arrivare all’approvazione del progetto preliminare da parte del Cipe. Il confronto proseguirà domani pomeriggio a Nogara con le comunità interessate della provincia di Verona. “Finalmente si è partiti – ha sottolineato Chisso – dopo un paio d’anni peraltro non inutili durante i quali è proceduto il dibattito con i comuni, coordinato dalle due amministrazioni provinciali, che ha permesso di elaborare soluzioni concordate rispetto all’ ipotesi originaria. Oggi l’iniziativa è inserita in legge obiettivo – ha fatto presente l’assessore – grazie al supporto delle istituzioni polesane e veronesi e alla richiesta esplicita della Regione formulata dal presidente Giancarlo Galan. Questo ci consente di procedere con più celerità nelle procedure e nella realizzazione, accelerando i tempi per arrivare ad un traguardo indispensabile per l’infrastrutturazione del corridorio V e del nord-est. ” “Tra gli elementi qualificanti dell’iniziativa – ha detto ancora Chisso – ci sono la grande permeabilità della futura arteria con il territorio e la gratuità per almeno dieci anni per i residenti entro tratti di 15 chilometri. Ma anche questo è un punto di partenza perché in fase di gara terremo conto delle offerte migliorative in termini di allungamento della gratuità e dei percorsi gratuiti. Per gli espropri, inoltre, sarà adottato lo stesso protocollo già positivamente sperimentato con il passante di Mestre: triplicazione del valore dei terreni agricoli, compensazione dei danni diretti ed indiretti, valutazione degli immobili come nuovo costruito e liquidazione dell’80 per cento della somma alla firma dell’accordo bonario”. La futura autostrada avrà origine a Nogara con innesto sulla strada statale 12, proseguirà verso est innestandosi sulla “transpolesana” a sud di Legnago con riqualificazione di quest’ultima in senso autostradale fino a Rovigo e proseguirà in nuova sede fino all’attuale Romea, collegandosi in prospettiva alla nuova Romea. Sarà a due corsie per senso di marcia con una lunghezza di 88 chilometri, cui si aggiungeranno 22 chilometri di viabilità secondaria. Sono previste 13 aree di esazione: Nogara, Casaleone, Legnago, Villa Bartolomea, Castagnaro, Badia Polesine, Canda, San Bellino/castelgugliemo, Fratta Polesine, Rovigo Sud, Pontecchio Polesine, Gavello e Adria. .  
   
   
STRADA DEL PASUBIO: DA 1 GIUGNO TRAFFICO PESANTE IN AUTOSTRADA  
 
Venezia, 25 marzo 2008 - E’ ufficiale: dalle ore 0 dell’1 giugno, i mezzi pesanti di classe 4 e 5 dotati di telepass identificati saranno dirottati dalla Strada Provinciale n. 46 del Pasubio e viaggeranno gratis tra le stazioni autostradali di Vicenza Ovest e Thiene. Questa mattina a Palazzo Balbi l’assessore regionale alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha infatti sottoscritto con il Consigliere Delegato della società Autostrada Brescia – Padova Rino Gambari la convenzione che disciplina la vicenda, per la cui attuazione la Regione ha messo sul piatto mezzo milione di euro. “Abbiamo previsto questa possibilità con Legge Finanziaria Regionale – ha ricordato l’assessore – proprio in funzione del miglioramento della mobilità e della sicurezza: oggi la strada “del Pasubio” è soggetta ad un intenso traffico di attraversamento, soprattutto pesante, con notevoli disagi per la popolazione residente. Proprio per limitare il numero di automezzi pesanti che circolano su questa arteria, Regione, Provincia e Comune di Vicenza hanno proposto di dirottare il traffico pesante in autostrada. Abbiamo previsto il rimborso completo del pedaggio autostradale per i mezzi di classe 4 e 5 in entrata/uscita tra le stazioni di Vicenza Ovest e Thiene, i cui numeri Telepass siano stati preventivamente inseriti in una lista di utenti autorizzati mediante formale richiesta indirizzata alla Regione Veneto, che ne trasmetterà la lista alla società Autostrade. La Regione si accolla tutti gli oneri relativi al dirottamento fino a 500 mila euro, di massima fino al 31 agosto prossimo, con possibilità di proroga se lo stanziamento lo consentirà”. .  
   
   
CONCORSO INTERNAZIONALE PER IL PROGETTO DELLA FERROVIA DEL VESUVIO: PRESENTATI I COMMISSARI DI GARA E LE OFFERTE  
 
Napoli, 25 marzo 2008 - Si è insediata, il 19 marzo la Commissione di gara del concorso internazionale per la progettazione della nuova ferrovia del Vesuvio. Il concorso – che è stato bandito dall´Eav (Ente Autonomo Volturno, holding dei trasporti della Regione) - servirà a individuare il progetto preliminare che consentirà di avviare finalmente la realizzazione di un collegamento su ferro per raggiungere il vulcano, dopo anni di impasse burocratica e con un progetto completamente modificato e interamente compatibile con l’ambiente, in linea con il Piano strategico del Parco nazionale. Il progetto vincitore sarà individuato al termine di due successivi gradi di selezione, il primo dei quali servirà a scegliere le migliori idee progettuali, tra cui – nel secondo grado del concorso - sarà individuato il progetto preliminare della nuova ferrovia. La Commissione valutatrice – nominata con decreto del Presidente della Regione – è formata dai seguenti componenti: Ingegner Sergio Negro (Presidente), 40 anni, Dirigente dell´Assessorato regionale ai Trasporti Architetto Pio Baldi, 63 anni, Direttore generale per l´Architettura e l´Arte contemporanea del Ministero dei Beni e delle Attività culturali Professor Riccardo Viganò, 39 anni, Docente di Economia aziendale e Metodologie quantitative d´azienda presso l´Università degli Studi di Catanzaro “Magna Grecia” Professor Joao Ferreira Nunes, 48 anni, portoghese, Architetto del Paesaggio e Docente presso l´Instituto Superior de Agronomia dell´Universidade tecnica di Lisbona Professor Agostino Nuzzolo, 59 anni, Ordinario di Pianificazione dei Trasporti presso la Facoltà di Ingegneria dell´Università di Roma “Tor Vergata” e Presidente della Società italiana dei docenti dei Trasporti (Sidt). Nel corso della prima seduta di oggi, i Commissari hanno aperto le buste con le offerte pervenute, per valutare innanzitutto i requisiti minimi previsti dal concorso. Al concorso sono arrivate le seguenti 6 offerte: Ricci & Spaini Studio di Architettura Srl (mandataria) + 3Ti Progetti Italia Srl (mandante) + Igeam Srl (mandante) + Studio Eu Gbr (mandante) – sede: Roma; Sintagma – sede: San Martino in Campo (Perugia); C. Lotti & Associati Società di Ingegneria Spa (mandataria) + Ai & P (Alberto Izzo e Partners Srl) (mandante) – sede: Roma; Global (arch. Gomes De Silva) + Girpa Spa + Ebsg Srl + Spf Srl + Architetti: Salimei, Contuzzi, Fantilli, Mainiero, Crio, Pavia, Massacesi, Mastrangelo, Ravazzolo, Cona, Fabietti, Grassia Naif Srl – sede: Perugia; Tecnosistem Spa + arch. Oscar Tusquetes Blanca – sede: Napoli. Entro i prossimi 90 giorni saranno scelte le migliori idee proposte, agli autori delle quali verrà chiesto di inviare i progetti preliminari veri e propri che saranno a loro volta valutati nel secondo grado del concorso entro altri 90 giorni. Al vincitore del concorso verrà affidata anche la progettazione definitiva e riceverà un premio di 100. 000 euro, oltre il corrispettivo per il progetto che non potrà comunque superare i 500mila euro. Al secondo classificato verrà assegnato un rimborso spese di 60. 000 euro, al terzo di 35. 000, mentre i concorrenti classificatisi dal 4° posto in poi riceveranno 15. 000 euro. Un Comitato tecnico, costituito presso l’Eav, ha predisposto le linee guida che i concorrenti dovranno seguire per la progettazione (vedi anche scheda). Entro la fine dell´anno, infine, sulla base del progetto vincitore, si attiverà la procedura della “finanza di progetto” (il cosiddetto “project financing”), che prevede l’intervento di capitali privati per la progettazione esecutiva, la costruzione e la gestione dell’infrastruttura: si tratta in pratica di un’altra gara, con la quale verrà scelto un concessionario, al quale saranno affidate la realizzazione e la gestione della ferrovia, in base alla normativa vigente sui lavori pubblici. I capitali privati, infine, saranno integrati da un contributo regionale. Con questo concorso si avvia dunque finalmente l’iter per la realizzazione di un collegamento su ferro per il vulcano, atteso da oltre cinquant’anni: secondo le linee guida, infatti, il progetto, dovrà riprendere quello del treno a cremagliera Cook che collegava Pugliano (Ercolano) con la stazione inferiore della storica funicolare, la quale - a sua volta - portava fino a 200 metri dall’orlo del cratere. Il treno Cook fu istituito nel 1903 e dismesso definitivamente nel 1955; venne infine sostituito da una seggiovia che chiuse nel 1984. La funicolare, invece, istituita nel 1880 e resa celebre dalla canzone “Funiculì, funiculà”, fu danneggiata irreparabilmente dall’eruzione del 1944 e mai più riattivata. Il progetto preliminare avrà dunque l’obiettivo del recupero e dell’integrazione, con modalità ecosostenibili, del tracciato dell’ex cremagliera Cook non solo come infrastruttura al servizio del Parco ma, soprattutto, come direttrice di collegamento trasversale del territorio, dalla fascia costiera a quelle montane più interne del Somma/vesuvio, e come potente occasione di riqualificazione dei paesaggi urbani e naturali attraversati. La linea sarà lunga 5 km e prevede 5 fermate che non solo rendono accessibili aree di importanza storica come l´ex stazione Cook e l´Osservatorio Vesuviano, ma anche luoghi finora poco conosciuti e di grande bellezza, come la caldera del Monte Somma (vedi scheda per i dettagli). “Con l’insediamento della commissione di gara – dichiara l’Assessore regionale ai Trasporti – facciamo un altro passo avanti nell’iter per la realizzazione di un collegamento su ferro per il vulcano, atteso da oltre cinquant’anni: faccio dunque gli auguri di buon lavoro ai componenti del nucleo di valutazione, tutti esperti in diversi settori e dai curricula di rilievo, che sono certo ci garantiranno la scelta di un progetto di alto livello qualitativo in tempi rapidi. La ferrovia del Vesuvio – oltre che funzionale a una migliore fruibilità del vulcano da parte dei turisti - rappresenta una soluzione necessaria per migliorare la sostenibilità ambientale dell’area, visto che l’uso dei mezzi su gomma per raggiungere il vulcano provoca problemi di congestione del traffico veicolare, inquinamento acustico e atmosferico, oltre al negativo impatto visivo dovuto ai numerosissimi bus turistici parcheggiati alla base del cratere”. .  
   
   
TRENI, TAGLI AGLI INTERCITY? LA TOSCANA RILANCIA L’ASSESSORATO AI TRASPORTI PRONTO A INVESTIRE 20 MILIONI DI EURO  
 
 Firenze, 25 marzo 2008 - Dal 7 aprile prossimo Trenitalia ipotizza la soppressione di sei Intercity. La prospettiva arriva quando la Regione Toscana stava lavorando alla riorganizzazione dei servizi sulla Tirrenica e alla rimodulazione di quelli sull’Aretina, in coordinamento proprio con quei treni nazionali che, con i tagli previsti, potrebbero essere ridotti. In particolare, i servizi che dovrebbero essere soppressi sono l’Ic 577 Verona-roma che in Toscana ferma a Prato (8. 15), a Firenze Rifredi (8. 28), Arezzo (9. 06), Chiusi (9. 35), ed è utilizzato da molti pendolari che salgono a Prato o a Firenze diretti a Arezzo. L’ic Plus 596 Napoli-verona che parte da Roma alle 18. 55, e in Toscana ferma a Chiusi (20. 21), Arezzo (20. 55), Firenze Campo Marte (21. 27), Firenze Rifredi (21. 36), Prato (21. 53) arrivo a Bologna alle 22. 44, anche questo utilizzato da numerosi pendolari in rientro da Roma verso Chiusi/arezzo. Sulla linea Tirrenica, Trenitalia ipotizza la soppressione dell’ Ic 645 Milano-livorno che parte da Milano alle 6. 10, e in Toscana ferma a Massa (9. 47), Viareggio (10. 02), Pisa Centrale (10. 21), Livorno (10. 38). Inoltre, in base ai provvedimenti di Trenitalia, sarà soppresso l’Ic 647 Milano-grosseto nella tratta Pisa-grosseto. Questo parte da Milano alle 8. 10 e arriva a Pisa Centrale alle 12. 45 (le fermate soppresse in Toscana sono Livorno (13. 05), Cecina (13. 39), Campiglia (14. 00), Follonica (14. 11), Grosseto (14. 33); stessa sorte è prevista per l’Ic 664 Livorno-milano che parte da Livorno alle 13. 26, arriva a Milano alle 17. 50, e in Toscana ferma a Pisa Centrale (13. 44), Viareggio (14. 01), Massa (14. 16). Così come per l’’Ic 672 Grosseto-milano che sarà soppresso nella tratta Grosseto-pisa: il treno parte da Grosseto alle 16. 10 arriva a Milano alle 17. 50 e le fermate soppresse in Toscana saranno Follonica (16. 32), Campiglia (16. 43), Cecina (17. 02), Livorno (17. 26). All’elenco si aggiunge la soppressione degli Euronotte Montecarlo 366 e 369. Pur vedendo adesso messo in discussione il proprio progetto di riorganizzazione, peraltro a suo tempo condiviso con Trenitalia, la Regione ne ribadisce la validità proprio perché, prevedendo un coordinamento dei servizi regionali con funzioni locali e lo sfruttamento di Intercity anche con accesso agli abbonati regionali, garantisce collegamenti rapidi ai centri più lontani Rilevanti sono le risorse che l’ente è pronto a mettere in campo comunque: 10 milioni di euro all’anno per incrementare i servizi e 10 milioni di investimenti in nuovo materiale. La Regione Toscana ha attivato una serie di confronti con gli enti locali anticipando di essere pronta a fare tutto il possibile per confermare i propri progetti pronta comunque a sopperire ai disagi che potranno derivare agli utenti. Così come ha già fatto lo scorso dicembre in occasione delle soppressioni attuate da Trenitalia sulla linea aretina, sulle quali è intervenuta inserendo servizi regionali a spese proprie. .  
   
   
BARRIERE ANTIRUMORE, AL VIA I LAVORI DI POSA A CHIUSA  
 
Bolzano, 25 marzo 2008 - Dopo quello di Laives, è stato aperto nei giorni scorsi anche il cantiere per la posa delle nuove barriere antirumore nel Comune di Chiusa, lungo la linea ferroviaria del Brennero. Si tratta della seconda tappa del programma elaborato dalla Provincia per ridurre l´inquinamento acustico, e che prevede 8 km. Di nuove barriere. Il programma complessivo degli interventi prevede una spesa di 12,4 milioni di euro: un quinto della cifra verrà messo a disposizione dalla Provincia, il restante 80% sarà a carico di Rfi. "Si tratta di soldi ottimamente investiti - commenta l´assessore all´ambiente Michl Laimer - se consideriamo che le barriere isoleranno dall´inquinamento acustico provocato dai treni circa 270 edifici, per un totale di oltre 2. 250 persone. Per coloro che vivono nei pressi della ferrovia questo intervento comporterà un sensibile miglioramento nella qualità della vita". Dopo Laives è dunque ora la volta di Chiusa: l´avvio in contemporanea dei lavori è stato reso possibile grazie al subappalto da parte della ditta Turbosider, che si era aggiudicata la gara, a due aziende altoatesine: la De. Co. , che opererà a Laives e in Bassa Atesina (prossima tappa Cortina all´Adige), e la Wipptaler Bau, che guiderà invece gli interventi in Val d´Isarco e nella zona di Vipiteno (prossima tappa Bressanone). Ogni singola barriera, realizzata in cemento e vetro e successivamente rinverdita, raggiungerà un´altezza compresa tra i 3 e i 4,5 metri, e non necessiterà di alcuna manutenzione. In totale la posa di barriere interesserà un tratto di ferrovia lungo circa 8 chilometri. .  
   
   
UN PROGETTO UE CREA PROTOTIPI DI CELLE A COMBUSTIBILE A METANOLO PER NAVI  
 
Bruxelles, 25 marzo 2008 - Dopo quasi un anno e mezzo di ricerca e sviluppo, il progetto Methapu (´Convalida di generatori ausiliari alimentati a metanolo rinnovabile per navi commerciali´) finanziato dall´Ue sta per iniziare i test su un prototipo di pila ad ossido solido (Sofc) a metanolo. Il prototipo verrà provato e testato per prestazioni ed emissioni in condizioni reali a bordo di una nave per il trasporto di automobili impegnata su rotte internazionali. Secondo l´organizzazione indipendente norvegese Det Norske Veritas (Dnv), uno dei cinque partner del progetto, tutte le navi del mondo producono il 2% delle emissioni globali di anidride carbonica, tra il 10 e il 15% di ossidi di nitrogeno (Nox) e tra il 4 e il 6% di ossidi di zolfo. La Dnv è specializzata nella gestione del rischio in varie aree e opera a livello internazionale. ´Le celle a combustibile rappresentano una possibile interessante soluzione al problema della riduzione delle emissioni locali e regionali,´ ha commentato la Dnv nella sua relazione su ´Cellule a combustibile sulle navi: sicurezza & affidabilità´. ´Questa tecnologia, tuttavia, è ancora tutta da provare. ´ Questo è quello che il progetto Methapu da 2 Mio Eur, al quale l´Ue contribuisce con 1 Mio Eur, si propone di cambiare: Il test di un anno aiuterà a valutare la maturità della tecnologia basata sul metanolo e la sua idoneità all´uso quotidiano nel settore del trasporto marittimo. Allo stesso tempo, il test renderà possibile quantificare l´impatto ambientale a breve e a lungo termine di un sistema come questo in confronto ai sistemi convenzionali. Questi sistemi tendono ancora ad affidarsi all´energia di batterie o di generatori per fornire energia che sia autonoma dal sistema propulsivo della nave o dal sistema elettrico principale. Anche se il prototipo produrrà soltanto 20 kilowatt (kW), esso potrebbe, ad esempio, essere costituito da quattro moduli da 250 kW e fornire quindi circa 1 megawatt (Mw) di potenza ausiliaria, spiega Carl-erik Sandström, l´ingegnere applicativo della Wärtsilä, il produttore di motori finlandese responsabile del coordinamento del progetto. E tuttavia, prima che il sistema possa essere installato in navi commerciali, ci sono ancora alcuni ostacoli da superare, principalmente legati alla tecnologia delle celle a combustibile stessa. ´La cella a combustibile del tipo Sofc non ha raggiunto la stessa fase ad esempio delle celle a combustibile Pem [membrana a scambio protonico],´ dice Sandström. Secondo lui, tra le sfide ci sono le alte temperature, poiché le Sofc generalmente operano tra i 600 ei 900°. Il risultato è che la sfida è rappresentata dal ´far rispettare alle componenti e ai materiali queste richieste ambientali,´ aggiunge Sandström. ´E poi, ovviamente, la durata delle celle a combustibile e i fumaioli. Quella è la componente importante nell´intero sistema. ´ La sicurezza operativa, comunque, non dovrebbe creare preoccupazioni, ritiene Sandström. Sebbene la tossicità del metanolo e la sua trasformazione in idrogeno potrebbero creare questioni legate alla sicurezza, lui è sicuro che il sistema di ventilazione e sensori per il gas nella sala delle celle a combustibile, assieme ad altri sistemi, aiuteranno a rilevare e prevenire le perdite di gas. Nonostante le preoccupazioni sulla sicurezza, il metanolo è semplicemente ´molto adatto per questo tipo di tecnologia´. ´Esso è disponibile praticamente dappertutto ed è un possibile combustibile rinnovabile. Oltre a ciò, si tratta di un liquido. ´ Sandström crede nel successo del progetto e che le celle a combustibile verranno utilizzate in futuro non soltanto nei sistemi ausiliari di energia sulle navi, ma anche in installazioni sulla terraferma e in centrali elettriche. E ad un certo punto, ´potrebbero essere usate anche come energia propulsiva [nel settore marino]´ prevede Sandström. ´Se ci proviamo, è possibile. ´ Per ulteriori informazioni: http://www. Methapu. Eu/ .  
   
   
OGGI FIRMA ACCORDO PER DISTRETTO NAVALE-NAUTICO  
 
Trieste, 25 marzo 2008 - Sarà ufficialmente sottoscritto oggi (Trieste, palazzo della Regione di piazza Unità d´Italia, ore 18. 00) l´Accordo di programma "per la definizione del modello organizzativo, della governance e delle modalità operative del Distretto tecnologico navale e nautico del Friuli Venezia Giulia" (Ditenave). Accanto alla Regione, l´Accordo sarà siglato - tra gli altri - dalle Camere di commercio di Trieste ed Udine, da Friulia, Area Science Park, Scuola internazionale superiore di Studi Avanzati (Sissa) e Università di Trieste, Enti locali ed Autorità portuale di Trieste, organizzazioni sindacali ed imprenditoriali, istituti tecnici superiori, centri di formazione, Fincantieri e Wartsila Italia. .  
   
   
IL PORTO DI GIOIA TAURO POTRÀ AVVANTAGGIARSI DELLE RISORSE SULLE INFRASTRUTTURE  
 
Reggio Calabria, 20 marzo 2008 - Più crescerà l’attività e la produttività del porto di Gioia Tauro e più risorse saranno disponibili per il finanziamento per i suoi collegamenti infrastrutturali stradali e ferroviari e con gli altri porti ed interporti. La riforma, per dare una quota di autonomia finanziaria ai porti di interesse strategico nazionale, con l’attribuzione alle Regioni dell’incremento delle riscossioni dell’imposta sul valore aggiunto e delle accise relative alle operazioni per le merci nei porti e negli interporti, ha trovato oggi l’intesa alla Conferenza Stato. A Roma era presente alla riunione il vice-presidente della nostra Regione Domenico Cersosimo, il quale ha appoggiato anche le richieste di emendamento formulate dalle Regioni sul testo del decreto presentato dal Ministero dei trasporti, di concerto con quelli dell’economia e delle infrastrutture. Una, in particolare, era rivolta a massimizzare l’interesse per indirizzare più risorse su Gioia Tauro: cioè ricevere la parte del fondo che ogni anno verrà costituito dalle maggiori entrate per la movimentazione e le operazioni di banchina sulla base delle merci in transito, indipendentemente dal fatto che le relative imposte siano riscosse presso una diversa dogana portuale od interna. Una clausola che fa giustizia proprio per Gioia Tauro che, principalmente, lavora nel settore del transhipment, che opera come scalo di carico e scarico delle merci tra diverse destinazioni. Tutta la riforma, che assicura fondi autonomi alle Regioni da spendere sui progetti infrastrutturali concordati con le Autority portuali, si basa sulla creazione di un extragettito. Cioè, lo Stato renderà libera la quota dell’Iva e delle accise aggiuntiva rispetto ai tributi risultanti dal consuntivo dell’anno precedente. Risorse, dunque, incrementali sia rispetto al consuntivo precedente che rispetto al gettito complessivo dei tributi di settore registrati a livello nazionale. “E’ un progetto che porterà più soldi per gli investimenti se tutti i soggetti che hanno competenze ed interesse sui porti si impegneranno nella crescita dell’intero sistema. E’ un metodo di finanziamento innovativo –ha sottolineato il vice-presidente della Calabria, Domenico Cersosimo- capace di procurare risorse per gli interventi di sviluppo, premiando gli incrementi di produttività ed incentivando i comportamenti virtuosi anche da parte delle Autorità portuali. Gioia Tauro ha ancora grandi potenzialità di crescita e questo potrà permettere di avere risorse aggiuntive ed autonome da impiegare con il sistema della concertazione locale sui collegamenti stradali e ferroviari. La nostra scommessa è anche quella di saper portare via terra, soprattutto su rotaia, una quota maggiore di container che si movimentano a Gioia Tauro”. La destinazione del nuovo fondo, di cui le Regioni hanno chiesto di sganciarsi dai laccioli della legge-obiettivo, potrà essere impegnata esclusivamente per le infrastrutture ed i servizi indispensabili allo sviluppo dei porti compresi i collegamenti stradali e ferroviari interni ed esterni alle banchine ed ai moli oltre al miglioramento dei collegamenti tra i porti e gli interporti. La quota raccolta dall’incremento delle attività legate all’Iva ed alle accise portuali spetterà per l’80% alla Regione competente ed il restante 20% sarà riapartito con finalità perequative. .  
   
   
PORTI, PRESIDENTE BURLANDO: “IL PROVVEDIMENTO SULL´EXTRAGETTITO ALL´ESAME DELLA CONFERENZA STATO-REGIONI"  
 
 Genova, 25 marzo 2008 - "L´approvazione dell´extragettito sui traffici portuali proposto dalla Liguria da destinare alle regioni per finanziare opere infrastrutturali legate all´attività degli scali dovrebbe essere approvato domani in conferenza stato-regioni". Lo ha comunicato il 19 Marzo il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando al termine del primo incontro istituzionale con il presidente dell´Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo. "L´approvazione da parte degli assessori ai Trasporti delle regioni italiane è già avvenuta - ha specificato il presidente Burlando - ed è già pronto il decreto interministeriale che verrà sottoposto domani alla discussione della conferenza. Nel caso di un parere positivo, seguirà la registrazione da parte della Corte dei Conti e successivamente il riparto tra le regioni da parte del Ministero dell´Economia e delle Finanze". "La Liguria comunque - ha proseguito il presidente della Regione - dovrebbe essere destinataria dell´80% dell´extragettito maturato nei nostri porti e iniziare a ricevere così già dal 2008 l´incremento dei traffici del 2007 sul 2006". Per quanto riguarda l´ammontare preciso dei finanziamenti da destinare alle infrastrutture il presidente Burlando non si è voluto sbilanciare. "Anche perché - ha sottolineato - sarà proprio questo l´oggetto della discussione di domani in conferenza stato-regioni". Dopo la lettera inviata congiuntamente dai presidenti delle Regioni Piemonte, Liguria e Lombardia al Governo per sollecitare una rapida approvazione del provvedimento sull´extragettito e le numerose pressioni effettuate dalla Regione Liguria in tal senso, domani dovrebbe dunque definirsi la possibilità di dar vita ad operazioni di interesse interregionale riguardanti le infrastrutture, a cominciare dal Terzo Valico. La discussione avviata oggi tra il presidente Burlando e il presidente dell´Autorithy genovese, Luigi Merlo "è stata ampia e molto produttiva con una valenza importante per concludere i confronti avviati con Comune, Provincia, anche in preparazione del Piano operativo di mandato che sto elaborando e presenterò martedì 1 aprile al comitato portuale". Vte - E´ stata espressa dal presidente Burlando la possibilità che la Regione Liguria si affianchi all´Autorità Portuale di Genova nell´azione giudiziaria condotta contro il Vte per i danni arrecati a causa dei mancati traffici per i problemi al sistema informatico. Sesto Modulo - "Molto importante - ha ribadito il presidente Burlando - la piena operatività della nuova società che si è costituita per gestire il sesto modulo composta da Vte, Cosco e Trenitalia che potrebbe recuperare i traffici persi in quest´ultimo periodo dal porto di Genova". Strada a mare di Cornigliano - Il presidente Burlando ha ricordato che si sta chiudendo l´operazione per l´avvio della strada a mare il cui bando di gara sarà pubblicato nel mese di aprile. Sicurezza in porto - Un ragionamento molto ampio e approfondito è stato portato avanti dai due presidenti che hanno auspicato un patto da costruire tra terminalisti e lavoratori e confermato i passi avanti compiuti per dare operatività agli Rls, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, da affiancare ai lavoratori delle imprese portuali. "L´incontro di oggi - ha sottolineato il presidente Merlo, come quelli già effettuati - è stata un´occasione di confronto, di verifica sul disegno strategico, venuto meno in questi ultimi tempi, e in grado di ridare un respiro pianificatorio all´Autorità portuale". Secondo il presidente Merlo "l´incontro di oggi è stato utilissimo, anche per definire il passaggio dell´extragettito su cui vi erano state in passato osservazioni da parte di Assoporti contraria a che le Regioni potessero essere destinatarie del fondo". Apprezzamento è arrivato da Luigi Merlo per la volontà della Regione di associarsi all´azione avviata dal porto contro Vte. Il presidente dell´Autorità portuale ha sottolineato "la difficoltà di giungere ancora ad una piena operatività nello scalo genovese e ha auspicato il ritorno prima dell´estate ad una situazione di normalità". Sul tema della logistica Merlo ha ricevuto oggi dalle Ferrovie le osservazioni per arrivare ad un´intesa, nella seconda metà di aprile, con tutti gli Enti interessati per utilizzare lo scalo ferroviario di Alessandria a fini retroportuali. Per quanto riguarda l´accordo di Cornigliano il presidente Merlo ha sottolineato di "guardare con attenzione agli sviluppi e alle eventuali modifiche del piano industriale di Riva per riconsiderare eventualmente l´utilizzo degli attuali 130. 000 metri quadrati di aree al servizio del porto e di un eventuale autoparco per 400/500 mezzi pesanti, nel caso in cui l´investimento fosse ridimensionato. Merlo ha inoltre chiesto al presidente Burlando di essere affiancato dalla Regione sull´importante partita delle risorse provenienti dall´accordo di Cornigliano per la realizzazione di infrastrutture portuali come la sopraelevata. Novità anche sul fronte della sicurezza in porto. Merlo ha infatti preannunciato l´inaugurazione, entro fine mese della sede del S. O. I. , il sistema operativo integrato, concepito all´interno del protocollo sulla sicurezza e costituito dalla Asl, dall´Autorità portuale, dalla Capitaneria di porto, dalla Direzione provinciale del lavoro, dall´Inps, Ispesl e Inail. E di una scuola di formazione portuale, proposta dalla Provincia di Genova, a cui la Regione è disponibile a fornire un contributo finanziario, sul modello dell´Accademia del Mare per tutti coloro chiamati a lavorare nello scalo. Merlo ha ribadito la necessità di andare al superamento dell´Agenzia dell´waterfront, obiettivo condiviso anche dalla Regione Liguria, "per giungere ad una pianificazione unitaria" e di portare avanti un´opera di internazionalizzazione dei porti liguri, attraverso l´azione, già condotta per la Regione da Liguria International. .