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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Settembre 2010
CONSUMATORI: L’ACQUISTO PRESSO LA MAGGIOR PARTE DEI SITI INTERNET È ORA DIVENUTO SICURO  
 
Bruxelles, 21 settembre 2010 - Acquistare in Internet prodotti elettronici di largo consumo, come macchine fotografiche digitali e apparecchi di ascolto, è ora divenuto più sicuro grazie a una campagna di repressione sui siti web che presentano aspetti problematici. L’84% dei siti web che vendono prodotti elettronici, ispezionati per controllare se contravvenivano a norme Ue di tutela dei consumatori, risulta ora conforme alla legislazione Ue (erano solo il 44% nel 2009). L´indagine (“operazione di pulizia”) è partita nel maggio 2009 ed è stata effettuata dalle autorità nazionali dei 26 Stati membri, della Norvegia e dell’Islanda. Sono state individuate scorrettezze riguardo a informazioni risultate fuorvianti sui diritti dei consumatori, all’indicazione del prezzo e alla mancanza di una serie di informazioni relative al venditore (Ip/09/1292). In tali siti sono nel frattempo intervenute delle correzioni e, ove necessario, sono state imposte sanzioni. La Commissione ha anche annunciato i primi risultati di operazioni analoghe effettuate nel 2010 su siti destinati alla vendita on-line di biglietti per eventi culturali e sportivi. Afferma John Dalli, commissario Ue per la salute e i consumatori: “Queste iniziative garantiscono che la legislazione Ue a tutela dei consumatori viene applicata con rigore in modo che i prezzi risultino trasparenti e le informazioni veritiere. I risultati odierni dimostrano che esse hanno còlto l’obiettivo. Ciò rafforza la fiducia dei consumatori e di questa spinta beneficeranno anche le imprese più serie. Siamo decisi a continuare queste ispezioni e stiamo già mirando al prossimo settore problematico”. “Operazione di pulizia” - Queste “operazioni di pulizia” consistono in ispezioni guidate dalla Ue ed effettuate dalle autorità nazionali. Gli Stati membri effettuano simultaneamente controlli coordinati per individuare violazioni delle leggi a tutela dei consumatori in un settore particolare. Le autorità interrogano gli operatori sulle presunte irregolarità e chiedono loro di prendere eventuali provvedimenti correttivi. •L’indagine sull’elettronica di consumo è avvenuta nel maggio 2009. Le autorità di tutta Europa hanno controllato la conformità alla legislazione che tutela i consumatori Ue dei siti web che vendono prodotti elettronici. Sono state ispezionate 6 categorie di prodotti di consumo come: apparecchi di ascolto individuale, macchine fotografiche e telefoni cellulari. Da allora, le autorità nazionali hanno continuato i controlli sulle infrazioni per garantire la correttezza dei siti e, ove necessario, hanno imposto sanzioni. Risultati delle “operazioni di pulizia” - In generale, dei 369 siti web in origine controllati, 310 (84%) soddisfano ora le norme europee di tutela dei consumatori, contro i soli 163 siti (44%) del maggio 2009. Le sanzioni per un’infrazione confermata vanno dalla multa alla chiusura del sito. Rispetto agli elementi problematici inizialmente individuati: •informazioni su diritti dei consumatori: l’86% dei siti web ispezionati danno ora informazioni chiare e precise secondo la legge (ad esempio, sul diritto a restituire il prodotto senza addurre motivi e sul periodo legale di garanzia); nel maggio 2009 erano il 64%; •informazioni sul prezzo finale: il 94% dei siti web ispezionati danno ora informazioni chiare e precise sui costi totali (spese di spedizione e tutti i costi aggiuntivi compresi); nel maggio 2009 erano il 75%; •informazioni sull’identità del venditore: il 95% dei siti web ispezionati fornisce ora le dovute informazioni sul venditore (nome, indirizzo, e-mail); nel maggio 2009 erano l’82%. Le prossime tappe - Le autorità nazionali continuano a lavorare sui casi in sospeso. Per i casi transfrontalieri, sono in contatto con le rispettive controparti dell’altro paese. Il nuovo sistema di ispezioni nell’intera Ue continuerà a funzionare, con le nuove operazioni e le iniziative congiunte progettate per l’anno prossimo. In proposito, v. Memo/10/417 - La prossima “operazione di pulizia”: siti che vendono biglietti - Si sta attualmente indagando sulle vendite on-line di biglietti per eventi culturali e sportivi. Sono stati ispezionati 414 siti: 167 (41%) sono risultati conformi, ma 247 (60%) verranno sottoposti a ulteriori accertamenti per infrazioni alle norme a tutela dei consumatori. Quando contattano i venditori interessati, le autorità nazionali li interrogano per ottenere chiarimenti sulla loro posizione o una correzione degli aspetti problematici emersi. I principali aspetti problematici sono: •informazioni mancanti, incomplete o fuorvianti sul prezzo (ad esempio, tasse diritti amministrativi occulti): il 74% dei siti web ha aspetti problematici; •termini e condizioni scorretti (ad esempio, mancata garanzia di consegna in tempo del biglietto o esclusione del rimborso in caso di annullamento): il 73% dei siti web ha aspetti problematici; •informazioni mancanti, incomplete o fuorvianti sul venditore (ad esempio, il venditore sostiene falsamente di essere un rappresentante autorizzato): il 48% dei siti web ha aspetti problematici. In proposito, v. Memo/10/418 Per saperne di più: Sito web sulle “operazioni di pulizia” http://ec.Europa.eu/consumers/enforcement/sweeps_en.htm  che comprendono pagine Web con esempi fittizi di pratiche buone/cattive.  
   
   
UNA NUOVA SVOLTA NEI FASCI DI ELETTRONI  
 
Bruxelles, 21 settembre 2010 - Un team di scienziati finanziati dall´Ue ha trovato un metodo per generare fasci di elettroni rotanti. Questa tecnica, descritta nella rivista Nature, potrebbe essere utilizzata per esaminare le proprietà magnetiche dei materiali e potrebbe persino essere impiegata per manipolare e mettere in movimento delle particelle minuscole. Il lavoro è stato supportato dall´Ue mediante il progetto Esteem ("Distributed European infrastructure of advanced electron microscopy for nanoscience"), che ha ricevuto 8,7 Mio Eur, su un budget da 10 Mio Eur, dal filone "Infrastrutture per la ricerca" del Sesto programma quadro (6° Pq). I fasci di elettroni sono stati impiegati per studiare la materia da molti anni, tanto che i microscopi elettronici a trasmissione (Met) sono ora comuni nei laboratori di tutto il mondo. Tuttavia, un normale fascio di elettroni non fornisce ai ricercatori informazioni sulle proprietà magnetiche di un oggetto. Per questo è necessario un fascio di elettroni a vortice, che ruoti in modo simile al flusso d´aria in un tornado. I vortici di luce esistono già da molto e vengono usati in applicazioni come micro-motori e "pinzette ottiche", permettendo agli scienziati di manipolare particelle su scala micrometrica. Un fascio di elettroni a vortice fornirebbe agli scienziati uno strumento per gestire nanoparticelle, ma la creazione di un simile vortice si è dimostrata alquanto difficile. All´inizio di quest´anno, un team dal Giappone è riuscito a creare un fascio di elettroni con una torsione. La loro tecnica consiste nel produrre fogli di grafite e quindi cercare un punto in cui due o più strati risultano allineati in modo tale da creare una struttura a spirale. Questa struttura a spirale è quindi in grado di imprimere una torsione al fascio di elettroni che la attraversa. In teoria, una simile struttura potrebbe essere creata artificialmente ma, in pratica, questo risulta estremamente difficile poiché richiede delle lavorazioni su scala nanometrica. In questo recente studio, scienziati dall´università di Anversa in Belgio e dal Politecnico di Vienna in Austria hanno adottato un approccio diverso al problema. Il team ha creato una "maschera" a forma di griglia in una lamina di platino spessa 100 nanometri. La maschera comprendeva regioni trasparenti e opache che rispettivamente lasciavano passare gli elettroni o li bloccavano. Quando un fascio di elettroni viene diretto verso la maschera, si ha una diffrazione, proprio come avviene con un fascio di luce quando attraversa una griglia molto sottile. La forma della griglia è accuratamente progettata in modo da convertire normali fasci di elettroni in fasci a vortice. Molto importante è che, poiché le dimensioni della griglia sono misurate in micrometri e non in nanometri, essa risulta relativamente semplice da realizzare. "Questa tecnica rappresenta un metodo riproducibile per creare fasci di elettroni a vortice in un normale microscopio elettronico," scrivono i ricercatori. "Abbiamo dimostrato come essi possono essere utilizzati nella spettroscopia di perdita di energia dell´elettrone per rilevare lo stato magnetico dei materiali e descrivere le loro proprietà. I nostri risultati mostrano che i fasci di elettroni a vortice danno speranze per nuove applicazioni, in particolare per l´analisi e la manipolazione di nanomateriali, e possono essere prodotti in modo semplice." Il professor Peter Schattschneider del Politecnico di Vienna è uno degli autori dello studio. "Questi fasci di elettroni potrebbero essere usati in modo mirato per mettere in movimento minuscole ruote in un motore microscopico," ha sottolineato. "Inoltre, il campo magnetico degli elettroni rotanti potrebbe essere utilizzato nelle scale di misura più piccole." Potrebbe alla fine essere possibile l´applicazione di questa tecnologia al trasferimento di dati (crittografia quantistica) e nei computer quantistici. Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www.Nature.com/nature  Politecnico di Vienna http://www.Tuwien.ac.at/  Università di Anversa: http://www.Ua.ac.be/  Progetto Esteem: http://esteem.Ua.ac.be/    
   
   
CONFERENZA SULLA "RICERCA SULLA TRASFORMAZIONE DELLE IMPRESE"  
 
Delft, 21 settembre 2010 - Il 9 novembre si terrà a Delft (Paesi Bassi) una conferenza sulla "ricerca sulla trasformazione delle imprese". Le imprese sono costantemente influenzate dalle nuove tecnologie, dai nuovi mercati, dalla globalizzazione, dalle fusioni, dalle acquisizioni e da altri fattori esterni. Ciò significa che le imprese devono essere in grado di adeguarsi. Ma non è ancora del tutto chiaro come avvengono queste trasformazioni e in quale capacità. Ciò che funziona e non funziona richiede la validazione in situazioni di vita reale. Al contrario, è nella pratica industriale che si trovano le sfide che possono alimentare e ispirare i ricercatori. Questo campo di studio, noto come la trasformazione delle imprese, richiede quindi una stretta interazione tra la pratica e il mondo accademico. L´evento è organizzato per essere altamente interattivo. Oltre alle sessioni dedicate agli articoli, ci sarà un certo numero di sessioni parallele di riflessione concentrate su vari argomenti, con l´obiettivo di un ulteriore sviluppo delle questioni e indicazioni condivise tra pratica e mondo accademico. Per ulteriori informazioni, visitare: http://pret.Enterpriseengineeringnetwork.org/    
   
   
PGT, MILANO: ON LINE UN NUOVO STRUMENTO DI CONSULTAZIONE  
 
Milano, 21 settembre 2010 - Da alcuni giorni, sul sito www.Osservailpgt.it/   sono consultabili i principali documenti del Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano, con relative tavole, legende e riferimenti alle Norme di Attuazione. “Invito tutti i milanesi a contribuire al dibattito sul nuovo Piano di Governo del Territorio - ha ribadito l’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli -. Fino al 15 novembre il Pgt sarà aperto al recepimento delle osservazioni da parte di cittadini e non”. “Grazie al contributo di Camera di Commercio, Sviluppo Sistema Fiera e Assimpredil Ance, abbiamo predisposto una strumento di navigazione on-line, sul sito www.Osservailpgt.it/  che permette di leggere i contenuti regolativi a partire da un indirizzo della città. Un ‘Google’ dedicato al Piano di Governo del Territorio per provare insieme ad utilizzare le nuove regole. Tutti i venerdì, dalle 15.30 alle 18.30, all’Urban Center sarò a disposizione di realtà non profit, imprese, cooperative sociali, artigiani, società sportive e semplici cittadini per discutere del piano”. “Proviamo a simulare insieme la realizzazione dei vostri progetti – propone l’assessore Masseroli -. Proviamo a vedere se il piano è la piattaforma giusta. E se riterrete opportuno suggerire modifiche, fate le vostre osservazioni”.  
   
   
“NUVOLA ITALIANA”: TELECOM ITALIA LANCIA LA PIATTAFORMA EVOLUTA DI CLOUD COMPUTING CHE CONSENTE A IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LA VIRTUALIZZAZIONE DI INFRASTRUTTURE E APPLICAZIONI IT  
 
Milano, 21 settembre 2010 - Telecom Italia lancia la nuova piattaforma di Cloud Computing, basata sulla piena convergenza tecnologica tra Tlc e It, che consente alle Grandi Imprese e alla Pubblica Amministrazione di usufruire di infrastrutture e servizi in modalità “on demand” e “pay per use” e di ottimizzare ulteriormente i costi e le prestazioni, grazie alla possibilità di disporre di soluzioni costantemente aggiornate senza investire in risorse It dedicate e in know-how specializzato. Con questa iniziativa, che sancisce la nascita della “Nuvola Italiana”, Telecom Italia punta al mercato dei servizi “It Managed” erogati in modalità Cloud, il cui valore al 2012 è stimato in circa 300 milioni di euro, con un tasso di crescita medio annuo 2009-2012 di circa il 20 %. Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia ha dichiarato: “Il lancio della piattaforma evoluta di Cloud Computing rappresenta un altro primato nell’innovazione di Telecom Italia anche nel settore della convergenza dei sistemi, sempre più strategico per lo sviluppo delle imprese e quindi dell’economia. Le aziende hanno infatti l´opportunità di spostare nella Rete le proprie applicazioni e infrastrutture e richiederle in funzione delle proprie necessità operative, evitando così investimenti onerosi. Telecom Italia, grazie ai suoi asset infrastrutturali, si propone quindi come principale player nazionale in questo settore in grado di intercettare buona parte del valore presente nella catena attuale dell’offerta di tecnologie dell’informazione”. Il lancio della nuova piattaforma di Cloud Computing si inserisce nella strategia di Telecom Italia nel settore Ict, all’interno della quale l’azienda abbina ai servizi di connettività soluzioni tecnologiche innovative erogate in modalità “as a service”. Tale piattaforma si avvale delle eccellenze tecnologiche del Gruppo Telecom Italia tra cui gli otto Data Center nazionali di nuova generazione presenti su tutto il territorio nazionale, il Centro Nazionale di Assistenza, le Control Room per amministrare centralmente l’infrastruttura, il Security Operation Center a garanzia della sicurezza della rete, un servizio di assistenza e consulenza oltre a una consolidata partnership con i principali player internazionali nel settore It. Questi asset infrastrutturali consentono a Telecom Italia di affermarsi come primo operatore a livello nazionale con un’offerta completa che spazia dal settore Tlc all’It, con tecnologie all’avanguardia e in grado di realizzare importanti economie di scala a pieno vantaggio del cliente. I nuovi servizi di Cloud Computing di Telecom Italia consentono alle Imprese e alla Pubblica Amministrazione di abbattere significativamente il total cost of ownership delle infrastrutture It, compresi i costi relativi ai consumi energetici, riducendo l’inquinamento e contribuendo a una maggiore sostenibilità ambientale. Le aziende possono così concentrare le risorse sul proprio core business con la garanzia di potere fruire sempre delle ultime tecnologie, in modo scalabile e flessibile, e secondo il modello ”pay per use”. In particolare la nuova offerta, dedicata alle grandi e medie imprese e alla Pubblica Amministrazione, si articola in un portafoglio completo di servizi negli ambiti “Infrastructure as a Service” (Iaas), “Platform as a Service” (Paas) e “Software as a Service” (Saas), quest’ultimo in collaborazione con i partner di Telecom Italia attivi nel settore It. Nei segmenti Iaas e Paas, saranno disponibili soluzioni di Storage, Desktop virtuali e soluzioni di Collaboration, oltre al servizio già disponibile di Hosting Evoluto che consente l’utilizzo da remoto di risorse hardware distribuite e di Videocomunicazione in Alta Definizione, erogabile su apparati eterogenei e tra aziende diverse. All’interno del segmento Saas sono comprese soluzioni di Infomobilità, gestione documentale ed Enterprise Resource Planning (Erp) dedicate alle Imprese, e soluzioni indirizzate alla Pubblica Amministrazione come l’Energy Management o gli Smart Services per la gestione intelligente del territorio, l’informatizzazione della scuola, l’inclusione sociale negli ospedali. I dettagli dell’offerta e i riferimenti circa la rete di vendita alla quale Imprese e Pubblica Amministrazione potranno rivolgersi per ciascuna area geografica, saranno consultabili all’interno del sito dedicato, all’indirizzo: www.Nuvolaitaliana.it/  Il lancio della nuova offerta è affiancato da una campagna pubblicitaria realizzata dall’agenzia D’adda Lorenzini Vigorelli - Bbdo e pianificata su quotidiani, periodici e siti web. Con questa nuova iniziativa Telecom Italia conferma ulteriormente il proprio impegno nello sviluppo di servizi e soluzioni Ict innovative in grado di aumentare la competitività di imprese e pubbliche amministrazioni a beneficio dell’intero sistema paese e per una maggiore sostenibilità.  
   
   
BANDA LARGA: BENE ACCORDO TRA OPERATORI, MA REGIONI ANCORA ESCLUSE DA TAVOLI NAZIONALI  
 
Perugia, 21 settembre 2010 - I problemi tecnici, commerciali e di ‘governance’ delle telecomunicazioni andranno ulteriormente a complicarsi finché il viceministro Paolo Romani continuerà ad escludere le Regioni dai tavoli che contano, a cominciare da quello tra Governo e operatori”. Così l’assessore alle infrastrutture tecnologiche immateriali della Regione Umbria, Stefano Vinti, ha commentato “un primo e parziale accordo” tra tutti gli operatori delle telecomunicazioni raggiunto la scorsa settimana al Ministero dello sviluppo economico sulla condivisione dei cavidotti per il passaggio della fibra ottica. “Un risultato di massima, comunque positivo, che dovrà essere valutato in queste settimane dall’Agcom. Rimangono tuttavia in alto mare – secondo Vinti – le questioni riguardanti ‘governance’ e investimenti”. Dal confronto tra i modelli tecnologici proposti da Telecom, quello detto “Gpon”, e dal trio Vodafone-wind-fastweb, denominato “punto a punto”, è emerso un prodotto ibrido. Se l’accordo tra gli operatori andasse avanti, come auspica lo stesso assessore regionale, potrebbero essere centrati gli obiettivi dell’Agenda digitale europea con l’attivazione, entro il 2020, di abbonamenti per servizi con velocità superiore a 100 megabit per il 50% degli utenti domestici, italiani e europei. Telecom ha previsto, con un investimento di 7 miliardi di euro in otto anni, di portare la banda ultralarga al 50 per cento della popolazione italiana entro il 2018. Tra i problemi da superare per raggiungere l’accordo c’è, per l’assessore, anche l’integrazione dei 2,5 miliardi di euro previsti da Vodafone, Fastweb e Wind di investimento nella rete per cablare le 15 città più grandi d’Italia, a fronte dei 7 miliardi messi a disposizione da Telecom e ciò soprattutto nelle zone del Paese considerate “fuori mercato”.  
   
   
SVIZZERA: NESSUNA REVISIONE DELLA LEGGE SULLE TELECOMUNICAZIONI – GLI INVESTIMENTI ELEVATI DIMOSTRANO L’ADEGUATEZZA DEL CONTESTO LEGISLATIVO  
 
 Berna, 21 settembre 2010 - In data 17 settembre il Consiglio federale ha pubblicato il suo rapporto sullo sviluppo del mercato svizzero delle telecomunicazioni ed esaminato se siano necessarie ulteriori regolamentazioni al riguardo. Swisscom condivide l’opinione del Consiglio federale, secondo cui una revisione della Legge sulle telecomunicazioni non è necessaria al momento e minaccerebbe la sicurezza giuridica indispensabile per gli investimenti. In generale la Svizzera vanta una buona copertura in materia servizi di telecomunicazione. Questa è la conclusione alla quale è giunto il Consiglio federale nel quadro della sua analisi del mercato delle telecomunicazioni, che sottolinea anche la dinamica degli investimenti attuata nel settore dei collegamenti a fibra ottica. Elevati investimenti nelle reti di telecomunicazione – una prova dell’adeguatezza dell’odierno contesto legislativo La Svizzera dispone di una buona infrastruttura nel confronto internazionale. Grazie all’intensa concorrenza nel settore delle reti e a un quadro di regolamentazione adeguato, i maggiori fornitori di servizi di telecomunicazione operanti in Svizzera investono ogni anno circa 2 miliardi di franchi nel nostro Paese, contribuendo in misura determinante alla sua qualifica di piazza economica d’alta qualità. Anche soggetti esteri sono disposti a continuare a investire, in parte in misura ancora maggiore, in un contesto di mercato attrattivo. Da uno studio dell’Ocse emerge che gli investimenti in servizi di telecomunicazione pro capite sono tra i più elevati al mondo. Secondo iDate, un istituto di ricerca francese, la copertura del 78% garantita dall’attuale rete a banda larga in Svizzera (al minimo tecnologia Vdsl Standard) è la più elevata al mondo. Prezzi in continuo calo – tasse di terminazione per la telefonia mobile al livello dell’Ue - In controtendenza rispetto alla maggioranza degli altri settori, le telecomunicazioni hanno denotato negli ultimi anni un forte calo dei prezzi. I clienti di Swisscom hanno così beneficiato di riduzioni per un ammontare di svariate centinaia di milioni di franchi. Il 9 settembre 2010 i tre operatori svizzeri di telefonia mobile hanno comunicato la riduzione delle tasse di terminazione mobile al livello europeo. La diminuzione congiunta indica che la vigente regolamentazione si rivela efficace con la priorità alle trattative. L’odierna Legge sulle telecomunicazioni, varata solo di recente, assicura il raggiungimento dei principali obiettivi e una libera concorrenza funzionante - Con l’attuale Legge sulle telecomunicazioni (Ltc), entrata in vigore nel 2007, possono essere raggiunti gli obiettivi prestabiliti riguardanti il mercato e l’approvvigionamento: la liberalizzazione dell’ultimo miglio, tema centrale della vigente Ltc, non è stata attuata in nessun altro Paese così velocemente come in Svizzera. L’attuale Ltc ha effettivamente stimolato l’auspicata concorrenza nell’ambito delle reti, nonché gli investimenti e l’ingresso di nuovi attori nel mercato (ad es. Aziende elettriche). Per questa ragione Swisscom condivide l’opinione del Consiglio federale, secondo cui una revisione della Legge sulle telecomunicazioni non è necessaria dopo soli tre anni.  
   
   
IMAGEO: SPOSTARSI SUL TERRITORIO CON LE FOTO SUL CELLULARE L’APPLICAZIONE, PRESENTATA IL 20 SETTEMBRE ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA, PERMETTE DI LEGARE LE FOTO SCATTATE ALL’ITINERARIO COMPIUTO SPOSTANDOSI SUL TERRITORIO, COMMENTANDO LE FOTO E LEGANDOLE A UN PUNTO PRECISO DELLA MAPPA DELLA CITTÀ.  
 
Pavia, 21 settembre 2010 - Ormai è abitudine comune scattare foto al cellulare durante una gita o un itinerario di interesse artistico e naturalistico. Che fare poi di tutte quelle immagini? Molti le inviano direttamente agli amici o le condividono cui social network, ma capita spesso di non ricordarsi più dove sono state scattate, il motivo di interesse e, viaggio dopo viaggio, siamo sommersi da centinaia di foto di cui si perde il significato e la memoria. La voglia di comunicare con informazioni multimediali è una caratteristica propria della nostra società, e oggi c’è un’opportunità in più: l’applicazione per cellulari creata nel progetto di ricerca Imageo. L’applicazione offre una nuova opportunità: legare le foto scattate all’itinerario compiuto spostandosi sul territorio, in modo che l’utente possa lasciare una traccia del suo percorso, commentando le foto e legandole a un punto preciso della mappa della città. Ciò è possibile sfruttando le moderne tecnologie di georeferenziazione, che permettono di tenere traccia della posizione del cellulare. Chiunque poi collegandosi sul Web può consultare gli itinerari, le foto e le descrizioni lasciati da altri, il tutto con un semplice browser che si usa per navigare. In questo modo si costruisce una conoscenza condivisa del territorio a partire dalle esperienze personali, e tutte queste informazioni possono essere sfruttate nel campo del turismo, del controllo del territorio, e in tante altre situazioni in cui è necessario legare dei contenuti multimediali a un punto preciso della mappa della città.  
   
   
EUROPEAN SEMICONDUCTOR LASER WORKSHOP (ESLW 2010): A PAVIA, IL 24 E 25 SETTEMBRE VERRANNO PRESENTATI I PIÙ RECENTI SVILUPPI SCIENTIFICI E INDUSTRIALI RIGUARDANTI I LASER A SEMICONDUTTORE PER TELECOMUNICAZIONI OTTICHE, I LASER DI DIMENSIONI MICROSCOPICHE E I RECENTISSIMI “A CASCATA QUANTICA”.  
 
 Pavia, 21 settembre 2010 - L´università di Pavia accoglie il 24 e 25 settembre lo European Semiconductor Laser Workshop (Eslw 2010), organizzato dal prof. Guido Giuliani e dal Dipartimento di Elettronica dell´ateneo pavese: una manifestazione scientifica che si collega alla più grande conferenza scientifica europea sulle telecomunicazioni in fibra ottica, la Ecoc (European Conference on Optical Communications), in programma a Torino. I contenuti del Workshop - I laser a semiconduttore sono dispositivi fondamentali nella nostra vita di tutti i giorni: essi sono utilizzati per le telecomunicazioni in fibra ottica, per la lettura e scrittura dei Cd e Dvd, per applicazioni medicali. Si puo´ affermare che, insieme, il transistor e il laser a semiconduttore sono invenzioni che hanno reso possibile lo sviluppo della cosiddetta "societa´ dell´informazione". Oggi, un semplice gesto quale l´effettuazione di una telefonata coinvolge l´impiego di milioni di transistor nel nostro telefono cellulare, e di qualche laser a semiconduttore che ha il compito di fare viaggiare il segnalesotto forma di impulsi di luce attraverso le fibre ottiche che costituiscono la rete di collegamento terrestre tra i terminali di antenna che colloquiano coi telefoni cellulari. Al Workshop Eslw verranno illustrati e discussi, attraverso 35 relazioni, gli sviluppi scientifici e industriali più recenti, riguardanti i laser a semiconduttore per telecomunicazioni ottiche, i laser di dimensioni microscopiche per applicazioni alle trasmissioni a breve raggio e alla sensoristica, i laser di recentissima invenzione “a cascata quantica” - dispositivi innovativi inventati dallo scienziato italiano Federico Capasso ai Bell Laboratories (Usa) che emettono luce a lunghezze d´onda mai esplorate prima con altre sorgenti, spingendosi sino al campo dei Terahertz (Thz). Le onde elettromagnetiche Terahertz hanno frequenze che stanno a metà tra quelle della luce e quelle delle microonde, e riscuotono attualmente grande interesse per la realizzazione dei "body scanners" e per la rivelazione di metalli ed esplosivi nell´ambito dei controlli di sicurezza. I nuovi laser a semiconduttore con emissione nei Terahertz potrebbero essere utilizzati in un futuro prossimo per scopi diagnostici in medicina, con un grande vantaggio rispetto ai raggi-X, poiché le radiazioni Thz non sono ionizzanti, e quindi sono del tutto sicure per i pazienti. Al Workshop Eslw parteciperanno tra i 50 e gli 80 scienziati europei, in gran parte giovani ricercatori agli inizi della propria carriera scientifica. È prevista anche la partecipazione di circa 10-15 giovani ricercatori dell´Università di Pavia, come Dottorandi o assegnisti di ricerca Post-doc. Relatori - Sono stati invitati al Workshop tre Plenary Speakers che hanno contribuito a scrivere la storia scientifica e ingegneristica dei laser a semiconduttore. La loro presenza è particolarmente significativa poiché l’anno 2010 coincide con il 50esimo anniversario dell’invenzione del laser. In questa ottica, le relazioni a invito consentiranno agli scienziati più giovani di apprezzare gli importanti dettagli che hanno consentito il fenomenale sviluppo dei laser a semiconduttore, trasformandoli da delicati dispositivi di laboratorio a utili strumenti che hanno contribuito allo sviluppo dell’attuale società dell’informazione. Manijeh Razeghi (Northwestern University, Usa) è una scienziata che, tra le prime negli anni ´80, ha contribuito a realizzare i primi laser a semiconduttore funzionanti in Europa, e ora dirige un prestigioso centro di ricerca negli Usa nei pressi di Chicago in cui vengono sviluppati laser e dispositivi fotonici a semiconduttore innovativi, tra cui i laser a cascata quantica con le prestazioni migliori al mondo. Efim Portnoi (Ioffe Institute, San Pietroburgo, Russia) ha lavorato presso il prestigioso Ioffe Institute di San Pietroburgo a stretto contatto con il Premio Nobel Zhores Alferov, contribuendo in maniera decisiva al miglioramento delle caratteristiche dei laser a semiconduttore, a partire da studi di fisica quantistica, rendendoli dispositivi utilizzabili anche al di fuori dei laboratori di ricerca, ed aumentandone notevolmente l’affidabilità . Jens Buus (Gayton Photonics Ltd, Regno Unito) è stato un pioniere della ricerca sui laser a semiconduttore applicati alle telecomunicazioni in fibra ottica, ed ha contribuito a costruire gran parte del know-how che alla fine degli anni ’80 ha consentito a primarie industrie dell’elettronica di sviluppare laser commerciali con prestazioni ed affidabilità tali da consentire, negli anni seguenti, il rapidissimo sviluppo delle telecomunicazioni in fibra ottica. Il programma completo è consultabile sul sito del workshop: http://www-5.Unipv.it/eslw2010/    
   
   
WORLD WIDE APPS – DOVE VA LA NEXT INTERNET GENERATION? PROTAGONISTI DELLA TAVOLA ROTONDA PROMOSSA DA WORKING CAPITAL DI TELECOM ITALIA E DALL’AMBASCIATA USA IN ITALIA, IL CEO DI FOURSQUARE NAVEEN SELVADURAI E LA CO-FONDATRICE DI BLIP.TV DINA KAPLAN  
 
Roma, 21 settembre 2010 - Working Capital, il progetto con cui Telecom Italia intende sostenere la migliori iniziative imprenditoriali nell’ambito del web 2.0 e delle nuove frontiere di Internet, raccoglie il testimone del ciclo di incontri che ha animato per oltre un anno il dibattito sulle nuove frontiere della tecnologia Capitale Digitale e lancia una nuova serie di appuntamenti con cui si propone di favorire la riflessione sul futuro della cultura digitale attraverso le testimonianze dei principali attori nazionali ed internazionali del settore. “World Wide Apps – Dove va la next Internet generation?” è il titolo della tavola rotonda che si svolgerà domani alle ore 18.30 presso l’Opificio Telecom Italia ed esplorerà le nuove frontiere dei media, la geolocalizzazione e i cambiamenti sociali dell’informazione. Naveen Selvadurai, il ventottenne Ceo di Foursquare, una delle più promettenti start up social del momento, e Dina Kaplan, co-fondatrice della piattaforma di videoblogging Blip.tv, si confronteranno con il caporedattore di Nòva24 Luca De Biase, il blogger e giornalista freelance Luca Conti, e il giornalista e conduttore di La7 Luca Telese sui tanti interrogativi posti dalla continua evoluzione del mondo del web. Sarà possibile seguire il dibattito anche in diretta web, all’indirizzo http://capitaledigitale.Webcasting.it/  L’incontro “World Wide Apps”, è realizzato da Telecom Italia - tra i soggetti maggiormente attivi nella promozione dell’innovazione e della cultura tecnologica del nostro Paese - con il supporto dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia.  
   
   
NASCE LA FONDAZIONE RICERCA & IMPRENDITORIALITÀ, PER FAVORIRE LO SVILUPPO E L’INTEGRAZIONE TRA IMPRESE, SPIN-OFF E START-UP AD ALTO CONTENUTO INNOVATIVO  
 
Milano, Pisa, Roma, Genova, 21 settembre 2010 - Sviluppare la competitività scientifica e tecnologica del nostro Paese è condizione necessaria per favorirne la modernizzazione, l’innovazione e la produttività, con riflessi immediati sulla capacità delle nostre imprese di crescere e di stare al passo col mercato internazionale. L’italia presenta centri eccellenti di ricerca e, al contempo, possiede uno straordinario potenziale imprenditoriale; ciò che manca è un mezzo per mettere in contatto tali soggetti in maniera efficace. Con l’obiettivo di colmare tale vuoto nasce la Fondazione Ricerca & Imprenditorialità che, costituita oggi, si propone di favorire il trasferimento tecnologico dai laboratori e dai Centri di Ricerca accompagnando e stimolando la crescita di Piccole e Medie Imprese (Pmi) e Start-up ad alto contenuto tecnologico i cui imprenditori e manager, forti di un elevato livello formativo universitario e post universitario, costituiscono la nuova generazione dell’industria del nostro Paese. I soci fondatori rappresentano i tre pilastri fondamentali sui quali costruire le basi per una crescita solida e sostenibile: le Università, l’industria e la finanza. La Fondazione Politecnico di Milano, l’Istituto Italiano di Tecnologia, la Scuola Superiore Sant’anna, Enel, Finmeccanica, Intesa Sanpaolo e Telecom Italia hanno pertanto deciso di mettere a fattor comune risorse e competenze, tra di loro complementari, per: promuovere la nascita di piccole imprese research-driven quali importanti catalizzatori dell’innovazione tecnologica; selezionare piccole imprese innovative meritevoli di essere sostenute nella loro crescita così da raggiungere un livello attraente per operatori ed investitori; diffondere la conoscenza tra le Pmi tecnologiche e favorirne l’integrazione in filiere ad alto contenuto di innovazione. La Fondazione vuole pertanto favorire l’osmosi tra imprese, ricerca e adeguate competenze industriali, economico-finanziarie. L’iniziativa intende essere una opportunità per generare business attraverso l’incontro fra domanda e offerta - grazie alle componenti imprenditoriale e accademica - sia come snodo nei confronti del ‘Sistema Paese”. In particolare le principali iniziative che la Fondazione Ricerca & Imprenditorialità vuole realizzare sono: la realizzazione di una Scuola permanente di formazione per la nuova imprenditorialità e l’organizzazione di workshop tematici di collegamento; la mappatura e il reperimento di finanziamenti a fondo perduto disponibili a livello nazionale e sovranazionale; la facilitazione dell’ingresso di Fondi di “Seed Capital” e di “Private Equity” a sostegno degli Spin- Off; la creazione di un sistema di partnership tra pubblico e privato per condividere l’interesse ad utilizzare le attività di ricerca, di alta formazione, di training e di trasferimento tecnologico come leve strategiche nelle loro attività; il rating degli Spin-off e delle aziende tecnologicamente avanzate. La Fondazione - che avrà sede a Roma e sarà presente con sedi operative in altre città italiane - si avvarrà di uno staff snello, con forte esperienza nel settore high-tech e sarà guidata da un direttore generale. A fianco della struttura permanente della Fondazione è prevista l’allocazione “su richiesta” di risorse specialistiche dedicate da parte di ciascun Fondatore. Le Start-up e gli Spin-off che vorranno avvalersi del sostegno della Fondazione Ricerca & Imprenditorialità potranno farne richiesta tramite un formato standard. Sia per la gestione di esame delle richieste, sia per la fase successiva di sostegno allo sviluppo, è stata definita una procedura che prevede il coinvolgimento diretto dei Fondatori a seconda della tecnologia coinvolta e del tipo di intervento. Il supporto delle Università si concentrerà sull’individuazione di Start-up e Spin-off; inoltre la Scuola Superiore Sant’anna, insieme alle altre università, metterà a disposizione la propria capacità formativa e specialistica sugli Spin-off e renderà disponibile il campus di Volterra per le attività formative e di training. Le aziende, partner dell’iniziativa, focalizzeranno il proprio impegno sull’affinamento del modello di business delle nuove imprese innovative e sullo sviluppo del loro accesso al network internazionale, facendo leva sull´eccellenza tecnologica sviluppata nelle rispettive aree di interesse: dall’energia, alle telecomunicazioni, dai trasporti, al settore aerospaziale e alla Difesa. Intesa Sanpaolo parteciperà al progetto anche attraverso l’integrazione, con le attività della Fondazione, di tutte le iniziative che hanno visto la Banca impegnata nel fornire assistenza e consulenza attraverso le proprie strutture dedicate alle Pmi, alle Start-up e agli Spin-off universitari. In particolare verranno messe a fattor comune le esperienze maturate nei campi della selezione, della formazione e dell’affinamento al modello di business dal punto di vista economico-finanziario e della successiva facilitazione di accesso al funding.  
   
   
ABRUZZO ENGINEERING: CHIODI, SI´ A COMMISSIONE D´INCHIESTA  
 
L´aquila, 21 settembre 2010 - "Sottoscriviamo l´iniziativa di una commissione d´inchiesta su Abruzzo Engineering". Lo affermano il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e il capogruppo del Pdl al Consiglio regionale, Gianfranco Giuliante, al termine di un incontro. "La finalità di tale commissione - sostengono il presidente e il capogruppo - , volta a ricostruire le modalità di utilizzo e di destinazione di risorse pubbliche regionali, nazionali o comunitarie da parte di Abruzzo Engineering, trova il nostro pieno sostegno anche se, conoscendo la genesi della costituzione di Abruzzo Engineering e i passaggi che hanno scandito in termini politici la vita di questa società, ci sembra di capire che quella del consigliere Costantini possa essere ´valutata´ più come una resa dei conti interna al centrosinistra che una terza ricerca della verità". "Per quello che ci riguarda - concludono Chiodi e Giulinate - noi siamo alla ricerca della verità vera e, attraverso i voti che come Pdl mettiamo a disposizione dell´Italia dei valori, tale commissione può considerarsi costituita".  
   
   
BOLZANO, POTENZIATO IL TRALICCIO SUL COLLE: BANDA LARGA E PROTEZIONE CIVILE  
 
Bolzano, 21 settembre 2010 - Si sono conclusi i lavori di potenziamento delle fondamenta del traliccio di 50 metri sul Colle sopra Bolzano, in grado di garantire più servizi, dalla banda larga alle comunicazioni di protezione civile. I tecnici della rete radio provinciale stanno ora collocando le apparecchiature nei vani rinnovati. Nel giro di un anno sono stati completati gli interventi di potenziamento delle fondamenta su cui poggia il traliccio alto 50 metri a Monte Pozza, sul Colle sopra Bolzano. "I lavori si sono resi necessari per affrontare adeguatamente le nuove sfide tecnologiche in tema di banda larga e Internet, nonché per adempiere alle nuove norme per la sicurezza sul luogo del lavoro", spiega il direttore dell’Ufficio provinciale protezione civile Günther Walcher. I 325.000 euro necessari sono stati investiti nel ripetitore su Monte Pozza anche per adeguarlo alle norme del Piano provinciale di settore delle infrastrutture e delle comunicazioni, secondo cui più servizi devono trovare posto su un’infrastruttura. "La collaborazione ottimale tra tecnici provinciali e liberi professionisti incaricati ha permesso una conclusione dei lavori puntuale, nonostante le interruzioni causate dalle straordinarie nevicate di quest´inverno", sottolinea il direttore della Ripartizione protezione civile Hanspeter Staffler. Attualmente i tecnici della rete radio provinciale stanno collocando le apparecchiature sul traliccio nei vani rinnovati.  
   
   
RIPARTONO LE ATTIVITÀ DEL LABORATORIO EUROPA  
 
Parma, 21 settembre  2010 -  Come ogni anno agli inizi dell’Anno Scolastico Europe Direct - Carrefour europeo Emilia, centro d’informazione dell’Unione europea, annuncia la ripresa delle attività del suo Laboratorio Europa, struttura didattica incentrata sull’Unione europea, dedicata al mondo della scuola. A Reggio Emilia, nella sede di via Emilia San Pietro, 22, gli animatori delle attività del Laboratorio Europa, guideranno i ragazzi e le ragazze alla conoscenza delle principali tematiche europee, coinvolgendoli in questo viaggio virtuale all´interno dell´Unione europea. Il percorso didattico del Laboratorio Europa, realizzato attraverso l’uso di strumenti multimediali e dinamiche interattive di gruppo, tratterà infatti, oltre a tematiche generali quali il processo storico e politico dell’integrazione europea, approfondimenti specifici a scelta tra: le Istituzioni dell’Unione europea ▪ le politiche comunitarie: cosa fa la Ue per i cittadini ▪ le opportunità europee per i giovani oltre la scuola I gruppi nostri ospiti avranno la possibilità quest’anno di aderire a diverse iniziative di approfondimento promosse dall’ufficio Europe Direct - Carrefour europeo Emilia: • “Progetto Cobasys - La politica Ue di cooperazione allo sviluppo: il contributo alla lotta contro l’Hiv/aids in Africa”: modulo gestito dal Centro dipartimentale di studi storici e politici su Africa e Medio Oriente dell’Università di Bologna nell’ambito del progetto Cobasys (Community Based System in Hiv Treatment), finanziato dall’Acp Science and Tecnology Programme dell’Unione europea; • “Reggio città d’Europa” in collaborazione con i Musei civici e il Laboratorio Km 129. La proposta potrebbe essere un’ottima integrazione ai programmi educativi anche alla luce dei recenti provvedimenti del Ministero dell´Istruzione e della Ricerca sull’introduzione della disciplina “Cittadinanza e Costituzione” nel primo e nel secondo ciclo di istruzione. Le visite al Laboratorio Europa, così come il materiale in distribuzione, sono completamente gratuiti. La Prof.ssa Mara Bertoldi, referente dell’attività del Laboratorio Europa, è a disposizione fin d´ora per prenotazioni e ulteriori chiarimenti: non perdete, comunque, l´occasione per una visita virtuale al Laboratorio Europa, visionando il nostro sito web, all´indirizzo http://www.Europedirect-emilia.eu.  
   
   
LA NUOVA SCUOLA IN TOSCANA SI DISEGNA DAL BASSO AL VIA GLI "STATI GENERALI DELLA SCUOLA": IDEE E PROGETTI ENTRO IL 30 OTTOBRE UN CANTIERE APERTO PER SOSTENERE PROCESSI DI INNOVAZIONE  
 
 Firemze, 21 settembre 2010 - statigeneraliscuola@regione.Toscana.it/  Questo l´indirizzo cui inviare entro il 30 ottobre idee e progetti per una scuola di qualità secondo quanto previsto da un percorso (“Gli stati generali della Scuola Toscana”: www.Regione.toscana.it/statigeneraliscuola ) voluto dalla vicepresidente, e assessore toscana all´istruzione, Stella Targetti. «Non si vince nulla e non ci sono denari in palio: la nostra proposta si colloca su un terreno diverso», precisa la vicepresidente. «Vogliamo un cantiere aperto di partecipazione civica e di coinvolgimento effettivo alle sorti di un ambiente, la scuola, che appartiene a tutti e le cui odierne difficoltà devono preoccupare tutti». In questa prima fase, che si concluderà fra 40 giorni, chiunque può presentare contributi attorno a due aree principali: il sistema della governance territoriale e della innovazione organizzativo-gestionale della scuola (rapporti fra scuola ed enti locali, nuove architetture scolastiche, forme organizzative e gestionali, reti fra scuole); l´innovazione metodologico-educativa (piani integrati d´area, formazione professionale, progetto infanzia, didattica innovativa, diritto allo studio, rapporti tra scuola e famiglia anche per un uso critico dei media). Gli elaborati possono essere presentati sia da singole persone (insegnanti, studenti, genitori, amministratori, ricercatori, pedagogisti) sia da soggetti pubblici (enti locali e scuole, sindacati e associazioni). In posta elettronica i progetti dovranno essere inviati in forma sintetica (non oltre 5 mila battute) e saranno valutati da apposito un comitato scientifico presieduto da Marco Lodoli, insegnante e scrittore. L´illustrazione completa dei progetti avverrà in incontri pubblici che saranno convocati dalla Regione in ciascuna provincia. Seguirà (marzo 2011) una iniziativa di livello regionale. «E´ anche da una seria analisi di quanto, in termini di innovazione, espresso dalla comunità toscana che vogliamo – prosegue Stella Targetti – costruire la proposta regionale circa politiche innovative a sostegno della scuola». Centrale - in un «cantiere aperto dove tutti possono portare contributi, passioni, progetti e anche critiche» - la consapevolezza che siamo alla vigilia dell´attuazione del nuovo “Titolo V” della Costituzione: la riforma che prevede il passaggio alle Regioni delle competenze amministrative sul sistema scolastico. «Come già avvenuto per la sanità – prosegue Targetti – occorre che la sfida dell´istruzione sia affrontat a e vinta facendo saggio ricorso alle ragioni, presenti nella nostra comunità regionale, di una efficienza solidale e di una efficacia giusta». A sostegno degli “stati generali” gli uffici regionali prevedono una campagna comunicativa. «Ma ciò che più ci teniamo a comunicare – conclude Stella Targetti – va ben al di là di qualche slogan azzeccato. Oggi la scuola, in tutto il Paese e dunque anche in Toscana, vive un preoccupante periodo critico: nonostante l´impegno profuso da insegnanti, istituzioni locali e forze sociali, c´è ancora molto da operare per far ritrovare alla scuola un ruolo e una centralità oggi smarriti. Sostenere processi innovativi valorizzando al massimo risorse, e potenzialità, insite nell´autonomia scolastica è un percorso necessario per aiutare in un autentico miracolo: tornare a far innamorare della scuola l´intera comunità».  
   
   
VISITA IN AREA DEL CONSOLE AMERICANO PER GLI AFFARI ECONOMICI AL CENTRO DELL’INCONTRO PROGETTI E OPPORTUNITÀ NEL CAMPO DELLA GREEN ECONOMY  
 
Trieste, 21 settembre 2010 - Il capo della sezione politico/economica del Consolato generale degli Stati Uniti di Milano, Benjamin Wohlauer, il 17 settembre, ha visitato Area Science Park. L’incontro conferma l’attenzione e l’interesse che il Governo americano nutre verso le collaborazioni sui versanti della ricerca e delle politiche per l’innovazione territoriale, che vedono Area partner di prestigiose istituzioni statunitensi come il M.i.t. Di Boston o la Ohio Case Western Reserve University di Cleveland, città natale del Console. Il diplomatico è stato accolto da una ristretta delegazione di Area guidata dal direttore generale Enzo Moi. Tema centrale della visita è stata la green economy e lo sviluppo delle tecnologie “sostenibili”. Una gruppo di tecnologi di Area, tra l’altro, si recherà il prossimo ottobre al Solar Power International 2010 a Los Angeles, una delle più importanti fiere mondiali dedicate alle energie alternative. Al console è stato illustrato Enerplan, il piano elaborato per la produzione e l’uso efficiente dell’energia e articolato in otto progetti di sviluppo sperimentale, da applicare agli edifici dei siti del parco scientifico triestino, che verranno letteralmente “vestiti” di tecnologie che mirano a migliorarne la gestione energetica, diventando di fatto impianti pilota. La valenza di Enerplan è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che, sulla base di un accordo con Area, ha deciso di cofinanziarne al 50% i costi, previsti in quasi 7 milioni di euro. “Sono molto impressionato dallo sforzo che state facendo nel campo delle tecnologie ambientali – ha commentato Wohlauer – si tratta di idee e progetti davvero innovativi. In particolare trovo opportuna l’attenzione all’edilizia eco-efficiente, che è anche al centro delle strategie intraprese dall’amministrazione americana nel campo della ‘green economy’. E’ interessante constatare che anche in Italia, così come stiamo facendo negli Usa, venga stimolato questo settore. Ci sono grandi opportunità in questo momento per le imprese ‘green’ di investire in America e di entrare in contatto con imprese o centri di ricerca insieme ai quali sviluppare nuovi progetti. In questo senso la partecipazione di Area al Solar Power International è senz’altro un appuntamento da non perdere”. Benjamin Wohlauer è recentemente arrivato a Milano per dirigere la sezione degli Affari Politico-economici dopo aver ricoperto lo stesso ruolo presso il Consolato Generale degli Stati Uniti di San Pietroburgo, in Russia. Prima del suo mandato in Russia ha lavorato nelle Ambasciate Americane di Tokio e Rangoon e all’Ufficio per gli Affari Economici del Dipartimento di Stato a Washington.  
   
   
MEDIA CAVOUR DI VENTIMIGLIA ALTA SALVATA E POTENZIATA DIVENTA UN SIMBOLO, REGIONE LIGURIA CONFERMA RISORSE PER I PRECARI PER TRE MILIONI DI EURO  
 
 Ventimiglia, 20 Settembre 2010 - Sceglie Ventimiglia Alta e la scuola media “Cavour”, salvata e potenziata dopo la scongiurata chiusura, la Liguria, per salutare l’inizio dell’anno scolastico 2010-2011. Una scuola divenuta un simbolo, non solo della vittoriosa battaglia dei genitori della sessantina di ragazzi decisi a non mollare, ma anche del dialogo fra la Direzione Scolastica e le istituzioni: il Comune e la Provincia di Imperia, la Direzione Scolastica Regionale, la Regione Liguria. Spiega Pippo Rossetti, assessore all’istruzione della Regione Liguria: “Il significato della presenza di questa scuola sul territorio è di una importanza straordinaria sul piano sociale, educativo e quindi scolastico. Abbiamo lavorato con la Direzione Scolastica Regionale perché vi fosse l’organico sufficiente malgrado i criteri del ministro Gelmini non corrispondessero alla possibilità di sostenerne l’apertura perché la scuola è una istituzione che consente a un territorio di avere una completa dignità. A Ventimiglia Alta la popolazione aveva fatto presenti le difficoltà sociali, economiche alle quali la Regione Liguria sta cercando di venire incontro. La scuola Cavour di Ventimiglia Alta è un esempio di come la politica dei numeri faccia pugni con quella delle persone”. “La nostra presenza a Ventimiglia è importante per dare un segnale a piccoli plessi che sono molto importanti per i territorio. Abbiamo cercato di aprire con tutte i nostri adempimenti in ordine coprendo tutte le cattedre, posso dire che la Liguria comincia l’anno scolastico partendo con il piede giusto”, ha detto il direttore scolastico regionale Anna Maria Dominici, sottolineando la collaborazione con la Regione Liguria per affrontare il problema dei precari. “Ora, a fine mese, spiega Rossetti- siamo in attesa di vedere i progetti che riguardano i precari per i quali abbiamo varato una importante misura per 3 milioni di euro, non solo perché la gente possa continuare a lavorare ma anche per far sì che aumentino le offerte formative delle scuole che, in autonomia, potranno presentare i progetti. Il fondo finanziario potrà impegnare i precari su progetti di integrazione scuola-territorio, scuola-lavoro, disabili, intervento sulle fasce più deboli e quindi un’offerta più ampia, fino a quella degli adulti, come accade alla Cavour di Ventimiglia Alta”. I corsi per adulti del Cta-centro Territoriale Permanente, ospitati da quest’anno alla Cavour di Ventimiglia Alta riguardano molti argomenti, fra cui informatica, yoga, cucina regionale, il commercio in Internet, come vendere e comprare una casa. Dopo Ventimiglia Alta, l’assessore all’Istruzione Pippo Rossetti e il direttore scolastico regionale Anna Maria Dominici sono intervenuti all’inaugurazione dell’anno scolastico dell’Istituto superiore Giovanni Ruffini al Palazzetto dello Sport di Imperia.  
   
   
FORMAZIONE PROFESSIONALE, TRASFERITE LE ATTIVITÀ RESIDUE DELL´ENAIP SARDEGNA AL SERVIZIO COORDINAMENTO TERRITORIALE  
 
 Cagliari, 21 Settembre 2010 - La Giunta ha disposto il trasferimento delle attività formative residue dall’agenzia Enaip Sardegna (relative al Piano annuale di formazione professionale 2007/2008) al Servizio Coordinamento territoriale delle sedi periferiche di Cagliari, Carbonia/iglesias, Medio Campidano e Oristano. D’intesa con il presidente Ugo Cappellacci, l’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca, ha risposto in questo modo alle richieste degli allievi che frequentano i corsi, garantendo loro la conclusione del percorso formativo e il relativo conseguimento della qualifica professionale. Inoltre, lo stesso intervento garantisce ai docenti – per i quali l’ente aveva attivato un contratto di collaborazione - di vedere riconosciuto il lavoro svolto e proseguire il percorso didattico. Il 6 maggio 2010 l’Enaip ha inoltrato alla Regione una formale rinuncia alla gestione delle attività formative residue, per sopraggiunte difficoltà economiche. Intanto l’assessore Manca ha effettuato un sopralluogo nelle strutture regionali di San Gavino Monreale e Lanusei, che erano state concesse in utilizzo all’Enaip per lo svolgimento delle attività formative. Le visite erano state programmate da tempo, in vista dei nuovi servizi legati alle politiche attive per il lavoro, che la Regione vorrebbe istituire nei due Centri di formazione, i quali verrebbero concessi parzialmente in uso ad associazioni no-profit e agli enti locali.  
   
   
MOZIONE APPROVATA DAL SENATO ACCADEMICO DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA NELLA SEDUTA DEL 20 SETTEMBRE 2010  
 
 Pavia, 21 settembre 2010 - Il Senato Accademico – ribadisce i contenuti delle mozioni approvate all´unanimità nelle sedute del 21 giugno e del 19 luglio u.S., in particolare per quel che concerne il giudizio sul testo del disegno di legge 1905 attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, testo che, pur licenziato dal Senato della Repubblica con positive correzioni rispetto alla stesura originale, richiede ulteriori, significativi emendamenti che riducano le criticità più volte evidenziate dagli organi di governo del nostro e di altri Atenei, nonché dalla Crui; – sottolinea la necessità che la legge salvaguardi il ruolo fondamentale dell’Università pubblica; mantenga ai futuri organi di governo accademici il carattere di consigli deliberanti in cui sia garantita la piena rappresentatività delle varie componenti; definisca lo stato giuridico dei ricercatori con pieno riconoscimento delle loro funzioni didattiche; garantisca a tutti i ricercatori che abbiano conseguito un giudizio di idoneità concorsuale o un’abilitazione nazionale il passaggio alla fascia dei professori associati; eviti che la nuova figura di ricercatore a tempo determinato possa costituire una nuova forma di precariato; – ritiene vitale che siano rimosse le attuali disposizioni penalizzanti per l’intero sistema universitario (riduzione del Ffo, limiti al turn over, blocco degli incrementi stipendiali); – riconosce la validità della mobilitazione in atto e, al tempo stesso, il ruolo essenziale svolto dai ricercatori nell’assicurare la copertura dell’offerta didattica delle Facoltà, soprattutto in una situazione come quella attuale caratterizzata da una drastica riduzione del corpo docente; – rivolge ancora una volta, nello spirito del “patto di solidarietà” enunciato nella Conferenza di Ateneo del 15 luglio u.S., il proprio appello ai ricercatori, parte essenziale della comunità accademica, affinché individuino con le altre componenti della docenza forme di mobilitazione che non compromettano l’offerta formativa e i servizi erogati agli studenti; – invita le Facoltà a mettere in atto, con piena condivisione da parte di tutte le componenti accademiche, momenti di riflessione e di sensibilizzazione, specie nella prossima fase di passaggio del disegno di legge dalla Commissione parlamentare all’Aula, in concomitanza del quale verrà convocata una Conferenza di Ateneo; – ritiene opportuno, stante l’attuale situazione e in sintonia con quanto deciso in altri Atenei italiani, che l’inizio delle lezioni in ciascuna Facoltà venga rinviato di una settimana rispetto al calendario ufficiale.  
   
   
TIROCINIO POST LAUREA IN EUROPA CON ERASMUS PLACEMENT L’UNIVERSITÀ DI PAVIA BANDISCE 12 BORSE DI STUDIO; 500 EURO MENSILI PER QUATTRO MESI. DOMANDE ENTRO IL 27 OTTOBRE.  
 
 Pavia, 21 settembre 2010 - L’università di Pavia ha pubblicato il bando relativo al Progetto “Erasmus Student Placement” (Esp), per l’assegnazione di borse di tirocinio all’estero, nell’ambito del Programma Llp/erasmus 2010/2011. Il Progetto è sviluppato in consorzio con altri atenei ed è coordinato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Le borse bandite dall’Università degli Studi di Pavia sono 12, dell’importo di circa 500 euro mensili, per una durata di 4 mesi. Possono concorrere all’assegnazione delle borse di studio studenti dell’università di Pavia iscritti ai seguenti corsi di studio: laurea triennale, laurea specialistica/magistrale e dottorato della Facoltà di Lettere e Filosofia, Musicologia e Scienze matematiche, fisiche e naturali (compreso corso di laurea specialistica in Biotecnologie industriali); - corso di laurea triennale in Biotecnologie; - corsi di laurea triennale e specialistica in Ingegneria informatica. Relativamente a questo bando, in considerazione del programma di lavoro proposto, gli studenti di Cim/ecm/cpm possono chiedere che la loro candidatura sia valutata dalla Commissione della Facoltà di Lettere e Filosofia o Ingegneria Informatica; gli studenti di Storia d’Europa possono chiedere che la loro candidatura sia valutata dalla Commissione della Facoltà di Lettere e Filosofia. Scadenze: compilazione on-line della domanda entro il 27 ottobre 2010 - consegna della domanda e degli allegati all’Ufficio Protocollo entro il 29 ottobre 2010. Il Bando relativo al Progetto "Aspe Iv - Academic Student Placements in Europe Iv", riservato agli iscritti alle Facoltà di Giurisprudenza, Economia, Scienze politiche, Ingegneria (esclusa Ingegneria informatica), Farmacia, Medicina e Chirurgia, al Corso di laurea specialistica in Biotecnologie mediche e farmaceutiche e ai Corsi di laurea triennale/magistrale in Bioingegneria verrà pubblicato a fine settembre 2010. Bando e informazioni sono disponibili sul sito  www.Unipv.eu/  , seguendo il percorso /Studenti > Erasmus > studenti in uscita per tirocinio/ (indirizzo internet / http://www.Unipv.eu/on-line/Home/internazionalizzazione/erasmus/studentiinuscitapertirocinio.html/    
   
   
BOLZANO: RICERCA SCIENTIFICA: PRONTO IL PROGRAMMA ANNUALE  
 
Bolzano, 21 settembre 2010 - Grande importanza alla ricerca scientifica viene attribuita dalla Giunta provinciale nel suo programma di coalizione, in quanto ricerca e innovazione sono fattori decisivi per lo sviluppo socioculturale ed economico dell´Alto Adige. In tal senso la Giunta ha approvato il programma annuale 2010 per la ricerca e messo a disposizione 2,5 milioni di euro per incentivarla. La promozione di progetti di ricerca, il sostegno alla mobilità dei ricercatori, l´incentivazione delle nuove leve e un monitoraggio efficace del settore sono tra le misure centrali decise dalla Giunta provinciale per potenziare la ricerca scientifica in Alto Adige. Per la promozione di progetti di ricerca nel corso del 2010 sono stati investiti 1,9 milioni di euro che verranno assegnati a progetti già approvati ma per i quali non sono risultati sufficienti i finanziamenti finora disponibili. Con i 3,9 milioni di euro presenti nel bilancio 2009, infatti, si è potuto corrispondere solo in parte al grande successo registrato dal primo bando pubblico per la promozione di progetti di ricerca nei vari settori. "La Giunta ha quindi deciso di assegnare ulteriori 1,9 milioni di euro dal bilancio 2010", sottolinea l´assessora Sabina Kasslatter Mur. A breve verrà bandito il secondo concorso per la mobilità dei ricercatori, aperto a coloro che intendono ampliare le proprie competenze in una università all´estero ma anche ai ricercatori stranieri che intendono condurre il progetto in Alto Adige e quindi trasferire qui le loro competenze. Il primo bando ha aperto tali possibilità a sei ricercatori, che attualmente stanno lavorando ad altrettanti progetti. Un altro punto qualificante riguarda la formazione dei ricercatori, con l´opportunità di svolgere l´attivitá offerta da un pool costituito da Libera università di Bolzano, Eurac e Centro di sperimentazione Laimburg e sostenuta dall´economia locale. Il programma provinciale 2010 prevede infine la promozione della ricerca scientifica anche attraverso un sistema di monitoraggio che raccoglie e fotografa tutti i progetti incentivati e tutti i contributi finanziari e punta a documentarne i risultati. Il sistema verrà elaborato assieme alla Ripartizione provinciale innovazione.  
   
   
POTENZA: AL VIA FORMAZIONE PER PERSONE CON DISABILITÀ  
 
Potenza, 21 settembre 2010 - Prende avvio oggi alle ore 9, nel Museo provinciale di Potenza di via Ciccotti, il programma “Applicazione dell’Icf e strumenti per le politiche attive d’inserimento lavorativo delle persone con disabilità”, che vede la Provincia Ente pilota per l’applicazione della metodologia Icf- Classificazione internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità allo scopo di fornire un linguaggio unico per descrivere la salute e gli stati ad essa correlati. “Il progetto, che rientra nell’accordo tra Italia Lavoro S.p.a, ente strumentale del mercato del lavoro e Regione Basilicata – dichiara Vitantonio Rossi, assessore provinciale alle Politiche del Lavoro, Formazione e Servizi per l’impiego - intende promuovere un’ azione sperimentale finalizzata all’ implementazione dei nuovi protocolli Icf tra lavoratore e azienda, quale strumento a supporto del collocamento obbligatorio, in ottemperanza alla legge n. 68/99. La Provincia di Potenza considera il tema del collocamento mirato centrale nelle dinamiche occupazionali del territorio e, attraverso questo programma, si propone di supportare il collocamento delle persone disabili attraverso reti pubblico - private capaci di erogare servizi con alti standard di qualità, con particolare riferimento al ruolo svolto dai servizi per l’impiego.” L’icf propone un linguaggio comune a varie professioni, le quali vengono aiutate a collaborare con l’obiettivo generale di sollecitare il più ampio numero di persone che operano nel settore della disabilità ad una diversa cultura, mediante l’uso della nuova classificazione. Tale strumento intende garantire una migliore valutazione del “funzionamento” di una persona in relazione ai fattori medici, sociali ed ambientali, divenendo il modello congeniale per aumentare la qualità dell’azione di mediazione domanda-offerta. La nuova classificazione pone l’accento su quello che la persona disabile realmente “può fare” per poter così avviare percorsi efficaci di inclusione e di integrazione lavorativa e sociale. La prima fase progettuale, rivolta ad operatori dei servizi per l’impiego e formazione della Provincia di Potenza e Matera e ad operatori medici e sociali delle istituzioni, Enti e strutture che si occupano a vario titolo nella nostra regione dell´inserimento lavorativo delle persone con disabilità, riguarda l’erogazione del modulo di base, relativo ai corsi di formazione Icf. Nei giorni successivi si svolgerà la fase di formazione avanzata dedicata all’utilizzo dei nuovi protocolli per le persone disabili. Verrà quindi testato il protocollo azienda. “Per fare ciò sarà fondamentale – sottolinea l’assessore - attivare una positiva collaborazione con le aziende del territorio disponibili ad applicare il protocollo azienda, al fine di valutare la sua adeguatezza per analizzare le possibili mansioni lavorative per persone disabili all’interno dei cicli produttivi”. “L´ iniziativa avviata – conclude Rossi - segna un importante traguardo, perché va ad affiancarsi ad altri progetti pilota messi in campo dalla Provincia di Potenza in grado di creare una rete che mira a favorire l´integrazione lavorativa e sociale delle persone con disabilità”.  
   
   
‘SCIENZIATI E STUDENTI´, UNA SCUOLA DI PALERMO FRA I VINCITORI A GENOVA UNA CLASSE DEL LICEO CLASSICO “MELI” PER IL VIDEO SULL’ENERGIA SOLARE  
 
Palermo, 21 settembre 2010 - C´è una scuola di Palermo, il liceo classico “Meli”, fra i vincitori del concorso video nazionale che ha visto coinvolte fra febbraio e aprile oltre 40 classi delle scuole superiori di Roma, Firenze Palermo e Genova partecipanti alla Iv edizione di ‘Scienziati e studenti´, la manifestazione organizzata dal Cnr per avvicinare i ragazzi alla scienza stimolandone curiosità e partecipazione. Quest’ anno il tema era dedicato al ‘futuro della Terra´. A realizzare il video dal titolo “La Divina Ecocommedia” (la copertina nella foto) è stata la sezione I D che ha creato un´originale presentazione dei vantaggi derivanti dal ricorso all´energia solare attraverso la metafora del Paradiso dantesco contrapposta all´Inferno costituito dell´uso delle fonti di energia non rinnovabili: ovvero petrolio, carbone e gas naturale. I giovani filmaker della classe vincitrice – insieme alla quale ci sono anche la Ii B e la Ii D dei licei classici “Luciano Manara” e “Virgilio” di Roma -- saranno ospitati a novembre per due giorni a Genova in occasione del prossimo Festival della Scienza dove riceveranno il premio e presenteranno i lavori al pubblico proiettando i loro video. La classe di Palermo era stata chiamata a partecipare ad un incontro con il ricercatore Mario Pagliaro dell’Istituto dei materiali nanostrutturati, e a realizzare una clip che sintetizzasse l´argomento dell´energia solare. La presentazione del video si è svolta per la prima volta ad aprile al Cnr di Palermo quando i ricercatori hanno illustrano ai ragazzi i loro studi facendo ricorso a immagini e ad esempi concreti. "Questo risultato conferma ancora una volta come le classi del Sud formino giovani con capacità e competenze del tutto analoghe a quelle delle altre regioni del Paese”, commenta Pagliaro. "E mostra anche -- conclude il ricercatore, che coordina anche le attività del Polo fotovoltaico della Sicilia -- come il tema dell´energia solare sia uno strumento potente per coinvolgere ed entusiasmare gli studenti sui temi della scienza e della tecnologia, mostrandone il forte legame con i temi dell’ambiente e dell’economia".  
   
   
BOLZANO: STUDENTI A TEATRO CON LA SCUOLA  
 
Bolzano, 21 settembre 2010 - Prenderà il via il 4 ottobre 2010 la Xxii edizione dell’Iniziativa “Teatro nella Scuola” promossa dal vicepresidente della Provincia Christian Tommasini assieme al Teatro Stabile di Bolzano Tsb ed organizzata in collaborazione con l’Intendenza scolastica italiana. 17 i titoli degli spettacoli proposti, anche in lingua tedesca. Con “Teatro nella scuola” la programmazione teatrale ormai da anni fa parte a pieno titolo del curriculum scolastico delle scuole di ogni ordine e grado di lingua italiana in Alto Adige per quanto attiene la formazione culturale ed artistica. Anche per il nuovo anno scolastico 2010/2011 è stato predisposto un programma di qualità che dal 4 ottobre offrirà agli studenti la possibilità di apprezzare le interpretazioni delle migliori compagnie di “teatro per ragazzi” del panorama nazionale proposte sui palcoscenici locali a Bolzano, Mernao, Brunico, Bressanone, Vipiteno, Egna e Laives. Gli spettacoli della passata edizione di “Teatro nella scuola” sono stati seguiti da oltre 32.600 gli studenti. Come sottolinea il vicepresidente Tommasini, “È importante attivare collaborazioni fra cultura e scuola, sviluppando nell´extrascuola momenti di promozione culturale insieme a prestigiose realtà quali il Tsb. In quest´ottica ‘Teatro nella scuola’ è tra gli esempi piu significativi di questo nuovo concetto che punta alla crescita culturale dei ragazzi.” Dettagli sugli spettacoli in calendario e sulle relative date possono essere scaricati all’indirizzo www.Provincia.bz.it/intendenza-scolastica/progetti/teatro-progetto.asp    
   
   
BOLZANO: PERCORSO DI LETTURA E SCRITTURA “FANTASY” CON L’ISTITUTO PEDAGOGICO ITALIANO  
 
Bolzano, 21 settembre 2010 - - Nell’ambito della riforma della scuola secondaria di secondo grado l’Istituto Pedagogico propone un percorso di formazione e sperimentazione di attività trasversali a diverse materie dell’area linguistico-antropologica-artistica: letteratura, arte, musica, storia, geografia. Il corso si svolgerà il 27 e 28 settembre presso la sede dell´Eurac a Bolzano. Il progetto si pone l’obiettivo di far acquisire agli insegnanti conoscenze nell’ambito del genere letterario fantasy e competenze di progettazione e sperimentazione di modalità di insegnamento/apprendimento per competenze attraverso questo genere letterario che si presta ad essere trattato in più assi disciplinari, da quello linguistico-espressivo a quello storico-sociale. Il percorso prevede la lettura e l’analisi di romanzi e racconti fantasy nei loro aspetti trasversali e interdisciplinari per mettere in grado gli/le studenti di realizzare “testi” e/o prodotti multimediali di tipo diverso: testi narrativi, testi espositivi, fumetti, video ecc.. I primi due pomeriggi di formazione sulla letteratura fantasy, aperti anche ad insegnanti non interessati a partecipare all’intero progetto, saranno tenuti dalla prof.Ssa Cristina Monica Storini, dell’Università “La Sapienza” di Roma ed avranno luogo nei giorni 27 e 28 settembre, dalle ore 15.00 alle 18.00, presso la sede dell’Eurac in viale Druso, 1 a Bolzano. In particolare il programma del corso prevede per lunedì 27 settembre “Dal fantastico al fantasy: origine, caratteri, sviluppi di un “modo” narrativo” e martedì 28 settembre “Il fantasy oggi: incroci, prospettive, proposte di lavoro”. Il corso, coordinato da Claudia Provengano viene realizzato grazie alla collaborazione delle scuole secondarie di 2° grado e della Formazione professionale ed è rivolto in particolare ad insegnanti di italiano, storia e geografia, arte, musica e studenti del biennio della secondaria di secondo grado e delle prime tre classi della Fp. Per le iscrizioni e informazioni gli interessati possono contattare tel. 0471 411474  
   
   
PREVIDENZA, ANZIANITÀ E VECCHIAIA, PER IL PENSIONAMENTO DEL PERSONALE UNIVERSITARIO: RIFLESSI PREVIDENZIALI DELLA MANOVRA FINANZIARIA 2010  
 
Pavia, 21 settembre 2010 - Previdenza, anzianità e vecchiaia, nuove norme per il pensionamento del personale universitario e in particolare delle donne: questi i temi del convegno “Riflessi previdenziali della manovra finanziaria 2010. Il nuovo regolamento sulla totalizzazione Cee” che si terrà il 20 e 21 settembre presso l’aula G1di San Tommaso dell’ Università di Pavia. Coordinato da Antonia Salis, responsabile Divisione Trattamento Economico e Previdenziale dell’ateneo pavese, il convegno vedrà l’intervento di esponenti dl Ministero del Lavoro, della Direzione Centrale Trattamenti Pensionistici e Fine Rapporto e di dirigenti. Programma – Lunedì 20 settembre: Ore 9,15 - Saluto del Rettore e Direttore Amministrativo; Ore 9.30 - Aggiornamenti su Passweb; Ore 9,45 - La pensione in regime internazionale; Il nuovo regolamento sulla totalizzazione; Ore 11,30 - Adempimenti fiscali e contributivi del personale non residente operante nelle Università; Ore 14,30 - Analisi degli artt. 9 e 12 della legge 122 del 30 luglio 2010 Abrogazione L. 322/58 e nuovo onere ricongiunzione L. 29/79; Ore 16,30 - Dibattito e approfondimento. Programma - Martedì 21 settembre: Ore 9,00 - Le nuove decorrenze della pensione Anzianità e vecchiaia..Quali differenze…donne a 65 dal 2012!!! I nuovi requisiti anagrafici dal 2015; Ore 11,30 - Il differimento della liquidazione; Ore 14,30 - Il Tfr dal 1.1.2011… ed il Tfs maturato? Ore 16,30 - Dibattito e approfondimento.  
   
   
CENSIMENTO OFFRE SPERANZA A IBIS IN VIA DI ESTINZIONE  
 
Bruxelles, 21 settembre 2010 - Un nuovo studio rivela che la popolazione globale del raro ibis spallebianche (Pseudibis davisoni) si trova a non meno di 429 individui, che è del 30% superiore rispetto alle stime precedenti. La scoperta fa sperare che questa specie in pericolo critico di estinzione riuscirà a salvarsi. Tuttavia, gli ambientalisti avvertono sulle continue minacce a questo bellissimo uccello. In passato l´Ibis dalle spalle bianche era presente in gran parte del Sudest asiatico. Ma la deforestazione, il drenaggio delle zone umide per l´agricoltura e la caccia, hanno portato l´uccello sull´orlo dell´estinzione, facendone l´uccello acquatico più a rischio nel sudest asiatico. È infatti scomparso dal sud della Cina, Malaysia, Myanmar, Thailandia e Vietnam. Oggi, circa il 90% della popolazione mondiale si trova nelle foreste secche decidue della Cambogia settentrionale e orientale; i pochi uccelli ancora rimasti risiedono nel sud del Laos e nel Kalimantan orientale, in Indonesia. In questo ultimo studio, ricercatori e ambientalisti guidati dalla University of East Anglia (Uea) nel Regno Unito hanno monitorato 37 posatoi in tutta la Cambogia. Il team ha contato un totale di 429 uccelli, il 30% in più della stima di 330 uccelli fatta dall´Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura). Il team ritiene che in realtà la popolazione potrebbe essere ancora più numerosa. "Durante il conteggio di questo record, uno dei nostri siti principali contava in realtà molto meno volatili rispetto alle precedenti indagini. Non credo che questi uccelli si muovano molto lontano e probabilmente erano ancora presenti in quel sito", ha commentato il dottorando Hugh Wright dell´Uea. "Considerando il numero precedente, questo significa che la popolazione effettiva potrebbe addirittura superare i 500 uccelli. Il fatto di aver scoperto così tanti ibis spallabianca migliora notevolmente le nostre possibilità di salvare la specie". Tuttavia, anche se la popolazione è più grande del previsto, questo non significa necessariamente che sia in crescita. "È poco probabile che la popolazione sia cresciuta o si sia avviata al recupero. Abbiamo fatto uno sforzo maggiore nella ricerca di ibis e stiamo ottenendo una migliore copertura dei siti di riposo, perciò la conta è più alta", ha spiegato Sum Phearun, assistente di progetto presso la fondazione Prcf (People Resources and Conservation Foundation) in Cambogia. "Ma la specie è ancora molto vicina all´estinzione, così stiamo continuando i nostri sforzi per comprendere e proteggere l´ibis". Lo studio getta anche luce sulla distribuzione degli ibis in Cambogia: si è constatato che più di 170 uccelli, pari al 40% della popolazione conosciuta, vivono nel Lomphat Wildlife Sanctuary, che è quindi il secondo sito più importante al mondo per la conservazione dell´ibis spallebianche. Il sito principale è invece l´Iba (Important Bird Area) del Siem Pang occidentale, che ha una popolazione di oltre 200 uccelli. Intanto, gli ambientalisti avvertono che il futuro di questi uccelli è tutt´altro che sicuro. Molti uccelli vivono al di fuori del sistema di aree protette della Cambogia e gli habitat della specie rimane sotto la minaccia delle piantagioni, dell´agricoltura e dei progetti di infrastrutture. Ad esempio, la diga progettata sul basso Srepok allagherebbe gran parte della fauna selvatica del Lomphat Wildlife Sanctuary, mentre l´Iba del Siem Pang occidentale è a rischio di disboscamento e di essere convertito in piantagioni. In piedi l´ibis spallebianche è alto fino a 85 cm (centimetri), è di colore scuro e ha un collare distintivo pallido. In genere dimora nelle zone umide e nelle praterie, oppure nelle foreste decidue. Si alimenta soprattutto di anfibi e piccoli invertebrati, e di altri animali. Durante la stagione umida, gli stormi di uccelli si riuniscono nei siti d´alimentazione e di riposo, permettendo agli ambientalisti di contarli. Per maggiori informazioni, visitare: University of East Anglia: http://www.uea.ac.uk/    
   
   
BOLZANO: GESTIONE DEI RISCHI IDROGEOLOGICI: PROGETTO INTERREG CON I GRIGIONI  
 
Bolzano, 21 settembre 2010 - Come affrontare i pericoli naturali o di natura tecnologica, quali interventi di prevenzione adottare, in che modo reagire di fronte all´emergenza: sono i punti su cui si fonda il progetto Interreg Irkis, acronimo di un nuovo sistema informativo interregionale per fronteggiare i rischi idrogeologici e idrici elaborato dalla Ripartizione provinciale Protezione civile con i partner del Cantone svizzero dei Grigioni. Irkis, nuovo sistema informativo interregionale per affrontare le emergenze idrogeologiche e idriche, ha il finanziamento dell´Unione Europea (700.000 euro) assieme allo Stato italiano. "Si tratta di un progetto Interreg tra Italia e Svizzera che la Provincia realizza con l´Ufficio forestale del Cantone dei Grigioni, con l´obiettivo di creare un sistema di allertamento preventivo su tutto il territorio in materia di pericoli naturali e tecnici", spiega Hanspeter Staffler, direttore della Protezione civile provinciale. Dopo i primi contatti e un approfondito scambio d’informazioni, recentemente a Bolzano si sono trovati esperti del settore della protezione civile e del management di calamità. Coordinati dalla Ripartizione provinciale protezione civile, i tecnici delle Opere idrauliche, delle Foreste, della Geologia, dell’Informatica, dell’Agricoltura nonché dell’Agenzia per l’ambiente, dell’Azienda sanitaria, dell’Eurac e dell’Unione provinciale dei Vigili del fuoco volontari hanno esaminato diversi scenari di calamità per l’Alto Adige. Con i rappresentanti dell’impresa “Ernst Basler + Partner” e dell’Ufficio ambientale elvetico hanno discusso una vasta gamma di rischi di origine naturale, tecnologica e sociosanitaria e redatto un inventario di esperienze, piani d’intervento e provvedimenti di prevenzione. Soddsifatto dell´esito il direttore Staffler: "Con la prosecuzione dei lavori in novembre potranno ricavarsi già fondate valutazioni di rischi. La protezione civile altoatesina è sempre attenta a svilupparsi tenendo conto di strategie nuove e operative, soprattutto nel settore della prevenzione, e di essere ben preparata per il caso concreto d’intervento", conclude Staffler.  
   
   
PARCHI LIGURIA, 300 MILA EURO PER LA SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITÀ CHIESTA DALL´UNIONE EUROPEA PER LA TUTELA DEI PIPISTRELLI, DELLA FAUNA MINORE E DELLA COMUNITÀ ORNITICA  
 
Genova, 21 Settembre 2010 - La Regione Liguria ha varato un finanziamento di 300 mila euro destinato a progetti riguardanti la biodiversità e la salvaguardia degli habitat e delle specie come previsto dalle Direttive dell’Unione Europea. I fondi, che complessivamente ammontano a 3 milioni d euro, sono tutti di fonte europea (Por-programma Operativo Regionale 2007-2013) e vanno utilizzati entro la chiusura dello stesso programma, pena la perdita dei finanziamenti. Le risorse, approvare dalla giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Parchi Renata Briano, sono destinate al Parco delle Alpi Liguri per interventi a tutela dei chirotteri -i comuni pipistrelli-, grandi predatori notturni di insetti, una delle specie faunistiche più minacciate dal degrado ambientale (120 mila euro) e al Parco del Beigua cui sono destinati 180 mila euro per continuare il monitoraggio della comunità ornitica nelle Zps-zone di protezione sociale. Queste zone fanno parte della rete per la tutela delle biodiversità attraverso la conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali di interesse comunitario. "Questi finanziamenti- sottolinea l´assessore Briano- rappresentano la volontà dell´amministrazione regionale nel proseguire attività precedentemente avviate i cui risultati concorreranno a fornire importanti elementi per far crescere la conoscenza degli habitat e delle specie della Rete Natura 2000, perfezionando anche le disposizioni dell´Unione Europea".  
   
   
IL SEVESO RACCOGLIE LE ACQUE PROVENIENTI DAI COMUNI A NORD DI MILANO, DA COMO A VARESE. MILANO E NIGUARDA SONO VITTIME DI UN FIUME CHE NON E’ PIU’ IN GRADO DI SMALTIRE LA PIOGGIA.  
 
 Milano, 21 setembre 2010 - “Milano è al centro di un vasto bacino idrografico che convoglia verso il centro della città gran parte dei corsi d’acqua provenienti da esso. Il rapido ed incontrollato sviluppo urbanistico dei territori a nord della città ha determinato un consistente aumento dell’ impermeabilizzazione dei terreni comportando un enorme incremento delle portate raccolte dai corsi d’acqua Olona, Seveso, Martesana e Lambro Settentrionale nei periodi di pioggia - spiega il vice Sindaco De Corato - Da anni tutte le tombinature che attraversano Milano non sono più in grado di smaltire le enormi portate di pioggia provenienti dai territori a nord della città, in particolare, dai comprensori di Como e Varese e che raggiungono oggi quantità dell’ordine di 80/100 metri cubi al secondo. Milano e la zona di Niguarda sono vittime di questa situazione. Il problema delle esondazioni del Seveso riguarda più province e pertanto in modo coordinato deve essere risolto: non possono essere solo i cittadini milanesi a farne le spese. E’ necessario che un’autorità sovracomunale disciplini le azioni e determini i contributi economici di tutti gli enti coinvolti. Milano è pronta a fare la sua parte, ma non può essere sola.” “ Per affrontare questa situazione già alla fine degli anni ’80, il Comune di Milano si era prodigato per coinvolgere gli enti territoriali Provincia, Regione, Magistrato per il Po allo scopo di realizzare interventi di difesa idraulica di Milano - dichiara De Corato - Solo nel 1999 fu avviato l’ “Accordo di Programma per la Difesa Idraulica di Milano”, il cui coordinamento venne assunto dalla Regione Lombardia. Nell’ambito di tale accordo si individuarono diversi interventi come il raddoppio del canale scolmatore di Nord-ovest e del deviatore Olona. Tuttavia le limitazioni economiche hanno di fatto consentito di realizzare, per il fiume Seveso, esclusivamente il raddoppio del primo tratto del canale scolmatore a carico della Provincia di Milano”. “Nel 2009 - prosegue il Vice Sindaco - per cercare di rilanciare l’Accordo di Programma, ne è stato siglato uno successivo, attualmente attivo, con gli stessi Enti e sempre coordinato dalla Regione Lombardia.” “In questi anni il Comune di Milano - conclude De Corato - nell’ambito dell’Accordo di Programma ha proposto il progetto redatto da Metropolitana Milanese spa di un canale scolmatore che, partendo a monte della zona nord - est di Niguarda, trasferisse parte delle piene dal Seveso al Lambro, a sud della città; progetto accantonato per motivi economici e per alcune riserve tecniche da parte dell’Autorità di Bacino. Sulla base degli studi eseguiti, tutti i possibili interventi per eliminare definitivamente le esondazioni del Seveso, quali ad esempio il potenziamento degli scolmatori esistenti e la realizzazione di vasche di laminazione che raccolgano le piene, sono stati individuati quindi a monte di Milano, lungo l’asse del fiume o nelle adiacenze del canale scolmatore di Nord-ovest. Le azioni devono essere approvate nell’ambito dall’Accordo di Programma, in particolare da parte della Regione Lombardia e dell’autorità di bacino del Po, poiché questo non è un problema esclusivo di Milano, tant’è che ieri, in rappresentanza del Sindaco Moratti, ho richiesto che venisse convocato un incontro urgente con i componenti del tavolo per la risoluzione dei problemi idrogeologici per sollecitare l’avvio immediato degli interventi”.  
   
   
GEOLOGI A CONVEGNO SUI PERICOLI NATURALI NELL´ARCO ALPINO  
 
Bolzano, 21 settembre 2010 - È in programma da venerdì 24 settembre la quindicesima edizione del convegno autunnale dei geologi promosso dall´Ufficio provinciale geologia e prove materiali e dell´Ordine regionale. L´appuntamento 2010 verte sui pericoli naturali e sulla sicurezze delle infrastrutture viarie nell´arco alpino. Vivere con i pericoli naturali nell´area alpina: questo il tema generale che sarà approfondito da geologi e geotecnici nel quindicesimo appuntamento autunnale che si svolgerà nella Casa della cultura di Sciaves in val d´Isarco. Esperti locali ed internazionali saranno presenti al convegno e presenteranno le ultime novità con riferimento alla sicurezza delle infrastrutture viarie. In particolare venerdì 24 settembre, nella prima parte dei lavori, si parlerà dei progetti Interreg che si occupano di queste tematiche. A seguire verranno approfonditi i sistemi di monitoraggio e le misure di protezione adottate per minimizzare il rischio dei pericoli naturali lungo le vie di collegamento. In conclusione una visita al forte di Fortezza. Sabato 25 è prevista invece la visita dei partecipanti al cantiere della circonvallazione di Laives e a Maranza, dove è stato messo in sicurezza un tratto roccioso. L´intero programma e le informazioni sul convegno sono disponibili anche online all´indirizzo www.Geoalp.org/    
   
   
NELLE MARCHE CALANO GLI INCENDI BOSCHIVI NEL 2010, UN ANNO DA INCORNICIARE.  
 
Ancona, 21 Settembre 2010 - Calano gli incendi boschivi, diminuisce la superficie devastata. Nelle Marche il 2010 e` stato un anno da incorniciare: la stagione appena conclusa e` risultata la piu` favorevole nell´ultimo trentennio per la limitata estensione della superficie distrutta dal fuoco. Dal 1 gennaio al 15 settembre 2010 (data in cui termina il periodo classificato a rischio), la nostra regione ha registrato 13 incendi boschivi, che hanno interessato 36,70 ettari di suolo (32,60 boscato, 4,10 non boscato), per una superficie media devastata pari a 2,79 ettari. Numeri ridotti, rispetto ai danni avuti negli anni scorsi, che confermano una tendenziale e costante diminuzione degli incendi boschivi nelle Marche: nel 2007 gli incendi erano stati 103 e avevano interessato quasi 4 mila ettari di territorio (1.122 boscato), con una superficie media distrutta di 49,40 ettari. Anche dal fronte degli incendi delle aree ricoperte da sterpaglie, giungono notizie positive: gli episodi che hanno richiesto l´intervento dei Vigili del Fuoco si sono limitati a 237. ´L´andamento favorevole della campagna 2010 ´ e` stato sottolineato, ad Acquasanta Terme, dai responsabili regionali del Corpo forestale dello Stato, dei Vigili del Fuoco e della Regione, nel corso di una conferenza stampa ´ e` frutto del lavoro congiunto tra organi dello Stato, Regione Marche e volontariato della Protezione civile, che ha privilegiato sia la prevenzione, che la capacita` organizzativa di contrasto degli eventi´. Un risultato straordinario, ha sottolineato il presidente Gian Mario Spacca, che ´viene a confortarci dopo l´anno piu` brutto, quel 2007 in cui gli incendi hanno messo a dura prova il nostro territorio. Il calo degli incendi, in genere, e` frutto di un miglioramento sostanziale e continuo, tanto che il 2010 e` il nostro anno piu` positivo e il 2009 e` stato il secondo in assoluto. Questo e` il risultato di un ottimo lavoro di squadra, di una collaborazione efficace e di un´esperienza messa a frutto: e` il senso vero di quello che chiamiamo prevenzione´. La diminuzione degli incendi, secondo Antonio Giusti (Comandante regionale Marche Cfs), ´premia l´impegno di tutti´, mentre per Giorgio Alocci (direttore Vdf Marche) ´il modello di soccorso antincendio, nelle Marche, rappresenta un sistema valido e collaudato´. Complessivamente sono state piu` di 2.400 (tra forestali e vigili del fuoco) le persone impegnate nella lotta agli incedi 2010, che hanno utilizzato oltre 500 mezzi per contrastare le fiamme. Il Corpo forestale ha anche impiegato 310 pattuglie di pronto intervento, istituite presso i comandi stazione di Carpegna e Cagli (Pu), Fabriano (An), Camerino (Mc) e Ascoli Piceno. La novita` di quest´anno e` rappresentata dall´impiego (nell´ambito di una convenzione con la Regione Marche) dell´elicottero Ab412 del Corpo forestale, con base a Falconara Marittima, che ha effettuato 14 voli operativi e 92 lanci per lo spegnimento degli incendi. Il velivolo e` stato particolarmente impegnato a Cingoli, San Severino Marche, Cagli, Ancona e Acquasanta Terme. Quest´ultimo comune ha registrato l´episodio piu` significativo del 2010: il 28 agosto l´intervento del personale a terra e dei mezzi aerei (compreso un Canadair) ha scongiurato il propagarsi delle fiamme nelle aree boscate e nelle frazioni abitate limitrofe. Il 14 settembre, ad Ancona, inoltre, il Corpo forestale ha effettuato l´arresto di un piromane, responsabile di vari incendi nel Parco regionale del Conero. Nel corso del 2010 la provincia di Ancona ha avuto 4 episodi (11,52 ettari distrutti), Ascoli Piceno 3 (22,50 ettari interessati), Macerata 4 (1.65 ettari coinvolti), Pesaro e Urbino 2 (1,03 ettari compromessi). Nessun episodio si e` avuto in provincia di Fermo..  
   
   
ARRIVANO VENTI MILIONI DI EURO PER FOGNE E DEPURATORI CRESCE IL CONTROLLO DELLA REGIONE TOSCANA. D´ORA IN POI RISORSE E TEMPI CERTI  
 
Firenze, 21 settembre 2010 - Servizio idrico integrato, la Regione ha approvato i sei piani stralcio degli Ato toscani e ha erogato 20 milioni di euro che serviranno a cofinanziare gli interventi di adeguamento degli scarichi più importanti nell´intera Toscana. Un complesso importante di opere che, tra fognature e impianti di depurazioni, vale 374 milioni di euro. Alcuni impianti nasceranno ex novo, altri saranno adeguati, ingranditi e migliorati: in tutto sono 22 le opere che godranno del contributo regionale e che renderanno l´acqua della nostra regione più pulita. “Con questo atto – ha dichiarato l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini - diamo attuazione alle misure straordinarie in materia di scarichi sui corpi idrici superficiali previsto dalla legge regionale 28 del marzo 2010. In sostanza attuiamo una verifica complessiva di coerenza e conformitàdei sei piani degli Ato sull´intero territorio toscano. La Regione con questo strumento può tenere sotto controllo tempi e impegni del servizio idrico integrato contribuendo a garantire le scadenze e quindi la qualità. Le necessità economiche per mettere a norma tutti gli scarichi sono ingenti ed èproprio per questo che l´amministrazione regionale ha deciso di contribuire con una somma importante, pari a 20 milioni di euro, nell´ambito delle proprie disponibilità. Ci rendiamo conto che per non gravare troppo la tariffa del servizio, di risorse ce ne vorrebbero molte di più. Sarà difficile d´altra parte prevedere in futuro nuove manovre di questa portata considerando che già per il 2011 il governo in Finanziaria prevede tagli per 9 milioni di euro solo per l´ambiente. Auspichiamo che il ministero dell´ambiente faccia comunque la sua parte, visto che il problema è rilevante per l´ambiente ma anche per le tasche dei cittadini”. “E&rsq uo; una buona notizia che la Regione Toscana sostenga l’ammodernamento della rete idrica della nostra regione – ha commentato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana (l’associazione regionale delle aziende di servizio pubblico) - Questo finanziamento arriva in un periodo in cui gli investimenti pubblici per questo settore sono ormai residuali con il risultato che le opere che sono state fatte finora sono state finanziate quasi totalmente dalle tariffe pagate dai cittadini toscani. Il finanziamento regionale eviteràche si carichino i costi esclusivamente sulla tariffa. Le risorse necessarie per adeguarsi agli standard imposti dall’Unione Europea in materia di fognatura e depurazione sono comunque molto cospicue, per cui sarebbe necessario un piano di investimenti di più lunga durata e un Piano nazionale sulle risorse idriche che, mi auguro, il Governo voglia prevedere”. ”Tra tutti gli interventi in programma spicca l´emissario in riva sinistra d´Arno (Ato 3) al quale la Regione ha destinato 5 milioni di euro. Gli altri interventi cofinanziati dalla Regione e programmati riguardano: l´adeguamento dell´impianto di Lavello a Carrara e Massa e di quello di Querceta a Forte de Marmi; il secondo lotto dei lavori di adeguamento per la rete fognaria di San Piero La Vettola a Pisa, il completamento delle fognature di Cecina, il primo e il secondo lotto dei lavori delle fognature di Vicopisano, l´estensione delle fognature di Montaione e di quelle di Cerreto Guidi; il collegamento fognario degli scarichi del fosso Rignanino a Soci, i collettori fognari per le frazioni di Tuori e Viciomaggio a Civitella della Chiana, l´impianto di depurazione a Laterina, il completamento dei collettori fognari verso il depuratore di Molin Nuovo e il completamento dei collettori fognari verso il depuratore consortile da Marciano della Chiana; una nuova opera a Schiopparello, e l´adeguamento dell´impianto di Piombin o. Infine, quattro nuovi impianti a Manciano, Cipressi, Paganico e Arcidosso e l´adeguamento a quello già esistente di Sarteano.