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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 21 Settembre 2010
INFOENERGIA E MILANO METROPOLI INSIEME PER PROMUOVERE PROGETTI DI EFFICIENZA ENERGETICA NEI COMUNI DEL MILANESE E DI MONZA E BRIANZA  
 
 Sesto San Giovanni, venerdì 21 settembre - Milano Metropoli, l’Agenzia per lo sviluppo sostenibile dell’area metropolitana milanese, e Infoenergia, struttura pubblica che opera nel settore dei servizi energetici integrati nelle provincie di Milano e di Monza e Brianza, hanno siglato il 17 settembre un protocollo d’intesa per dar vita ad una collaborazione permente, attraverso la condivisione di risorse, informazioni, capacità tecniche, conoscenze e know-how nell’ambito dell’energia e dell’ambiente. Lo scopo dell’accordo è quello di migliorare la diffusione della cultura del risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili tra i Comuni delle province di Milano e di Monza e Brianza attraverso la promozione di iniziative e progetti che potranno essere realizzati e sviluppati congiuntamente da Milano Metropoli e Infoenergia, mettendo insieme le proprie risorse e competenze tecniche e professionali. Il Presidente della Provincia di Milano, On Guido Podestà, ha sottolineato l’importanza di creare forme di collaborazione e di sinergie tra le società partecipate. «Le energie rinnovabili rappresentano una concreta opportunità di sviluppo sostenibile e di accesso all’energia anche per il nostro territorio – ha dichiarato l’On. Guido Podestà -, ben consapevole che il 90% del fabbisogno energetico globale è coperto da fonti primarie esauribili, mentre poco più del 10% del fabbisogno energetico globale è coperto da fonti di energia rinnovabili. Come Provincia di Milano avvertiamo l’esigenza di adottare comportamenti virtuosi tesi ad un significativo miglioramento della politica ambientale e dello sviluppo compatibile. A questo proposito, siamo, dunque, soddisfatti di aver agevolato la collaborazione tra le nostre partecipate, culminata oggi con l’accordo che prevede l’ottimizzazione dello sfruttamento delle risorse e una più attenta politica contro gli sprechi energetici». «Milano Metropoli collabora da anni con gli enti locali e con le imprese milanesi nell’ideazione e nella realizzazione di progetti di sviluppo industriale e territoriale in cui la sostenibilità energetica e ambientale è sempre stato uno degli obiettivi strategici», ha spiegato Carlo Lio, Ammnistratore Delegato di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo. «In quest’ottica, stiamo già lavorando con alcuni Comuni e associazioni imprenditoriali nella promozione di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (Apea) in provincia di Milano. Nell’ambito di alcuni progetti europei, stiamo collaborando invece con altre realtà territoriali nazionali e internazionali nella promozione e nello sviluppo di Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (Paes). La partnership con Infoenergia ci permetterà di rendere ancora più efficace lo sforzo da noi svolto in questi ambiti», ha sottolineato Lio. «Infoenergia, oltre a comunicare direttamente con i cittadini su tutte le questioni che riguardano l’efficienza energetica attraverso la nostra rete territoriale di sportelli, ha sviluppato in questi anni una stretta sinergia con le amministrazioni locali, ponendosi come una struttura tecnica e operativa che fornisce supporto professionale ai Comuni nell´attuazione di politiche energetiche e ambientali», ha dichiarato Giuseppe Bono, Amministratore Unico di Infoenergia. «Rafforzando il nostro ruolo come struttura tecnica, è diventato naturale creare una partnership con Milano Metropoli per riuscire ad ampliare la nostra azione sia da un punto di vista territoriale che strategico».  
   
   
CAPPELLACCI: "NUCLEARE ASSOLUTAMENTE INCOMPATIBILE CON LE SCELTE STRATEGICHE DELLA SARDEGNA"  
 
Cagliari, 21 Settembre 2010 - "La contrarietà al nucleare non è una scelta ideologica. É la ferma volontà di imboccare un´altra strada: quella di un modello di sviluppo che punti sulla valorizzazione del paesaggio, sul turismo, sulle energie rinnovabili e sulla green economy. Un modello che crei occupazione senza chiedere ancora una volta alla nostra Isola pesanti sacrifici ed un tributo, anche in termini di immagine, che non siamo più disposti a pagare." Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato le dichiarazioni a mezzo stampa del senatore Pd, Umberto Veronesi. "La proposta di realizzare centrali nucleari in Sardegna - ha aggiunto Cappellacci - è irricevibile nel metodo e nel merito: sotto il primo punto di vista, non può essere imposta in spregio alla volontà dei territori; sotto il secondo, è incompatibile con scelte già consolidate, che intendiamo portare avanti con determinazione". "I fautori del nucleare - ha concluso il Presidente della Regione - predicano contro la logica Nimby (not in my back yard, non nel mio cortile), ma lo fanno sempre nel cortile altrui, lontano dal collegio elettorale di riferimento."  
   
   
EDISON: SCOPERTA GAS OFFSHORE IN NORVEGIA STIME DI GAS REPERIBILE FRA I 5 E I 18 MILIARDI DI METRI CUBI STANDARD  
 
Milano, 21 settembre 2010 - Edison annuncia la scoperta di gas dopo l’esito positivo delle perforazioni del pozzo nel Mare di Norvegia. La stima di quantità di gas reperibile è fra i 5 e i 18 miliardi di metri cubi standard. Il pozzo 6507/07-14S fa parte della licenza 435 (Zidane) e si trova a circa 15 Km a nord ovest del campo di Heidrun e 35 Km a sud del campo di Skarv nel Mare di Norvegia. Il consorzio licenziatario del pozzo è composto da Edison (20%), Rwe (40% e operatore), Maersk Oil Norway (20%) e Norwegian Energy Company (20%). La presenza di Edison in Norvegia - Edison partecipa a cinque licenze di esplorazione nella piattaforma continentale norvegese. Due di queste sono state assegnate nel 2007 (Pl418, 15%; Pl435, 20%), due sono state acquisite nell’Apa Round del 2008 (Pl498, 25%; Pl503, 25%) e una nell’Apa Round del 2009 (Pl541, 35%). Edison ha preso parte al 20° Licensing Round per l’assegnazione di nuove licenze nel mare di Barents. All’inizio del 2009 le autorità competenti norvegesi hanno assegnato a Edison lo status di operatore. Le attività di Esporazione&produzione di idrocarburi all’estero - Edison è titolare di 21 licenze di Esplorazione & Produzione all’estero, di cui 7 come operatore. Le attività di produzione idrocarburi sono concentrate in Egitto e nel Mare del Nord, le attività di sviluppo in Croazia e Algeria, mentre le licenze di esplorazione interessano Norvegia, Iran e Costa d’Avorio.  
   
   
A OTTOBRE MANIFESTAZIONE CONTRO CENTRALE BIOMASSE TRICARICO  
 
Potenza, 21 settembre 2010 - Il comitato “Uno si distrae al Bivio”, sorto per contrastare la realizzazione di una centrale a biomasse in località Acqua Frisciana, in agro di Tricarico, in un documento preannuncia una manifestazione pubblica per il prossimo mese di ottobre. La nuova iniziativa popolare, dopo le manifestazioni dei mesi precedenti, è da attribuire – spiega la nota del comitato - alla decisione della giunta regionale di autorizzare la ditta Clean Energy Srl “a dare inizio – entro il 22 gennaio 2011 – ai lavori di costruzione della centrale”, dopo che lo scorso 22 luglio erano scaduti i termini di inizio lavori previsti da un precedente deliberato. Nel documento viene evidenziato che “il Consiglio Regionale di Basilicata nella seduta del 13 gennaio 2010 chiedeva di revocare o sospendere l’autorizzazione alla centrale mentre oggi il governo regionale fa esattamente l’opposto”. “Le informazioni e gli studi disponibili – scrivono i rappresentanti del comitato civico – ci confermano che la centrale che vogliono costruire al bivio rischia di portare molti più costo che benefici ovvero costi per tutti in termini di danni alla salute umana, all’ambiente ed all’economia locale e benefici per i pochi che incasseranno i proventi derivanti dalla vendita dell’energia e gli incentivi pubblici”,  
   
   
LA NUOVA DIRETTIVA SULLA PRESTAZIONE ENERGETICA NELL´EDILIZIA  
 
Milano, 21 settembre 2010 - Il seminario “La nuova Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia” del 5 ottobre p.V. Presso la sede di Fast in piazzale Morandi 2, a Milano. La partecipazione è gratuita e consente di essere aggiornati sulle ultime novità della Direttiva 2010/31/Ce entrata in vigore il 9 luglio 2010 ed essere preparati sui nuovi obiettivi di efficienza energetica, tra cui la costruzione di “edifici ad energia quasi zero” dal 31 dicembre 2020. Intervengono esperti della Commissione Europea e delle associazioni del settore. L’evento è organizzato da Fast in qualità di membro della rete Enterprise Europe Network. Il 19 maggio 2010 il Parlamento e il Consiglio dell’Unione europea emanano la nuova Direttiva 2010/31/Ce sulla prestazione energetica nell’edilizia; l’entrata in vigore avviene il 9 luglio 2010, sostituendo a tutti gli effetti la Direttiva 2002/91/Ce, di cui si parla da quasi 10 anni e a cui si faceva riferimento per ogni inquadramento legislativo per tale settore. L’obiettivo è chiaro: promuovere il miglioramento della prestazione energetica negli edifici, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni relative al clima degli ambienti interni e all’efficacia sotto il profilo dei costi. Le novità sono molte ed è rilevante l’impatto sulle normative degli stati membri. Imprese, professionisti e aziende devono affrontare nuovi obiettivi di efficienza energetica; tra questi la costruzione di “edifici ad energia quasi zero” dal 31 dicembre 2020. Ci si deve preparare a nuovi requisiti minimi di prestazione energetica al fine di raggiungere livelli ottimali in funzione dei costi. L’aspetto costo/beneficio viene affrontato in maniera sostanziale e la Commissione europea entro il 30 giugno 2011 deve stabilire un quadro metodologico comparativo per il calcolo di tali livelli ottimali. Il seminario affronta tutti questi temi coinvolgendo gli esperti del settore e presenta i possibili scenari che si devono affrontare nel breve e medio periodo. Programma: 14.00 Registrazione dei partecipanti; 14.30 Introduzione all’incontro Alberto Pieri, Segretario Generale Fast; 14.45 Inquadramento legislativo nazionale attuale in campo di efficienza energetica degli edifici. Applicazione delle leggi e andamento delle nuove metodologie progettuali, Valeria Erba, Presidente Anit; 15.15 La nuova Direttiva 2010/31/Ce sulla prestazione energetica nell’edilizia, Samuele Furfari, Commissione Europea, Dg Energia; 16.00 Tavola rotonda: le indicazioni degli esperti e degli operatori: Roberto Moneta, Ministero Sviluppo Economico; Aspetti burocratici e possibili sviluppi sui limiti prestazionali; Giovanni Riva – Direttore Generale Cti. La normativa di supporto: Gianpaolo Valentini, Gruppo efficienza energetica Enea; Gli incentivi necessari e previsti per la nuova Direttiva; Stefano Cera - Uo Tecnologia e Innovazione - Assimpredil Ance. La prospettiva di edifici ad energia quasi zero per il 2020: possibilità o illusione? Imprenditori aziende Anit. La tecnologia è in grado di rispondere alle richieste della Direttiva? Alberto Montanini – Vice Presidente Assotermica. La sostenibilità degli interventi sugli impianti termici e i risparmi energetici conseguibili. 18.00 Dibattito e chiusura lavori. Per partecipare e-mail ( barbara.Pamovio@fast.mi.it ) o via fax (n. 02 782485).  
   
   
PPR: PROSEGUE IL PROGETTO REGIONALE “SARDEGNA NUOVE IDEE" PER NUOVA STAGIONE DI PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA  
 
Cagliari, 21 Settembre 2010 - Prosegue il programma avviato dall’Esecutivo per la revisione del Piano Paesaggistico Regionale. Lo scorso 16 giugno alla Fiera campionaria di Cagliari, la Regione ha dato avvio al processo "Sardegna Nuove Idee" promuovendo, con un importante evento informativo, l’iniziativa e oggi, a distanza di appena tre mesi, si conseguono i primi, importanti risultati. Il programma si è basato su una serie d’incontri territoriali, articolati in laboratori di progettazione paesaggistica e tavoli tematici di approfondimento, che hanno visto la partecipazione attiva dei Comuni e degli altri attori istituzionali sui temi della pianificazione territoriale e paesaggistica, in relazione ai quali sono state segnalate le principali problematiche legate all’attuazione del P.p.r e le difficoltà incontrate nel processo di recepimento. Con il programma "Sardegna Nuove Idee" si è inaugurata una nuova stagione di pianificazione paesaggistica. Per la prima volta in Sardegna si è posto l’accento sulle comunità locali, vere interpreti dell’identità storico-paesaggistica dei luoghi. "Il processo ha richiesto un impegno e uno sforzo considerevoli – ha affermato l’Assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica – ma sono convinto che entrambi saranno ampiamente ripagati in sede di redazione e attuazione del nuovo strumento di pianificazione paesaggistica. Il processo di elaborazione e quello di recepimento da parte delle amministrazioni locali sarà decisamente più agevole, dal momento che le comunità locali hanno contribuito a fornire conoscenze ed esperienze, condiviso strategie e principi di conservazione e gestione del territorio”. I risultati di questa prima fase sono stati riportati dall’Assessorato in un documento sottoposto all’attenzione della Giunta regionale nella seduta del 15 settembre 2010. “Il progetto - ha aggiunto l´Assessore Asunis - si fonda sulla concertazione e sulla compartecipazione, elementi che stanno alla base del programma di governo del Presidente Cappellacci. Solo dando piena voce agli amministratori locali e alle associazioni attraverso il confronto con le realtà socio-culturali e con la fattiva collaborazione del Ministero dei Beni culturali, si potrà realizzare un piano in cui i sardi si riconoscano a pieno titolo”. Si tende in questo modo a rafforzare quel cambiamento culturale finalizzato a sviluppare una maggiore sensibilità sui valori storico-identitari, passare da un regime strettamente vincolistico verso una tutela dinamica del paesaggio che promuova nuovi valori, in sintonia con una moderna visione del paesaggio che coniuga efficacemente le esigenze di conservazione con quelle di sviluppo socio-economico. La Giunta regionale, sempre nella riunione del 15 settembre ha condiviso, inoltre, la proposta dell’Assessore all’Urbanistica volta a portare a completamento la revisione del quadro normativo e cartografico del Ppr, a recepire le correzioni dei tematismi, degli elementi descrittivi e cartografici del piano (riferiti in particolare ai centri di antica e prima formazione, zone umide ed aree di bonifica, già in avanzato stato di elaborazione), nonché a pervenire all’approvazione del vigente Piano paesaggistico su formato digitale. La finalità è quella di dotare la Sardegna di un sistema di regole chiare e coerenti con il quadro sovraordinato, di agevole ed univoca interpretazione, superando le difficoltà applicative e le incertezze che hanno contraddistinto l’attuale fase della pianificazione regionale. "Entro la fine di quest’anno - ha concluso Asunis - le attività esaminate dalla Giunta verranno portate a completamento. Il lavoro iniziato con i comuni costieri prosegue, fin dai prossimi giorni, con quelli interni della nostra Isola. Questo consentirà di porre le basi per l’elaborazione di un nuovo atto di pianificazione paesaggistica esteso all’intero territorio regionale, arricchito dai preziosi contributi delle popolazioni locali. Tutto questo viene portato avanti nella ferma convinzione che la pianificazione paesaggistica debba costituire uno strumento di democrazia rinnovata e partecipata, capace di esprimere i reali interessi del territorio e della società.  
   
   
BOLZANO, LA CASA AL CETO MEDIO: ALLOGGIO IN AFFITTO A ROTAZIONE O ACQUISTO RATEALE  
 
Bolzano, 21 settembre 2010 - "Con questo nuovo programma molte persone, soprattutto giovani, potranno realizzare il sogno di una casa a condizioni sostenibili e concretizzare il proprio progetto di vita": è il commento dell´assessore provinciale all´edilizia abitativa Christian Tommasini dopo l´ok della Giunta ai nuovi criteri di assegnazione di 1000 alloggi previsti per il ceto medio. Due le opzioni possibili: alloggio in affitto a rotazione decennale o alloggio ad acquisto rateale. La Giunta ha varato un passo fondamentale per far decollare il programma che prevede la realizzazione di 1000 alloggi su tutto il territorio provinciale nei prossimi anni. I criteri proposti dall’assessore all’edilizia abitativa Christian Tommasini e approvati oggi dalla Giunta rappresentano la risposta concreta ai numerosi cittadini che, pur disponendo di un reddito medio, sempre più spesso sono in difficoltà a soddisfare il bisogno di casa in affitto o in proprietá a costi sostenibili. Giustificata quindi la soddisfazione di Tommasini, "perché grazie a questo nuovo programma molte persone, soprattutto giovani, potranno realizzare il sogno di una casa a condizioni sostenibili e avere una prospettiva necessaria per concretizzare il proprio progetto di vita”. I cittadini che hanno un reddito depurato compreso tra 20.100 € e 50.200 € (cioè tra la 2^ e la 5^ fascia di reddito) e che sono in possesso dei requisiti provinciali, avranno la possibilità di fare domanda per essere inseriti nelle graduatorie non appena l’Ipes o altri enti senza fini di lucro (cooperative edilizie e fondazioni) avranno aperto i relativi bandi. I criteri introducono due nuovi tipi di intervento. Da un lato gli alloggi in affitto a rotazione decennale: fino al 30% degli alloggi previsti dal programma sarà destinato ad affitto permanente e realizzato nei Comuni con più di 10.000 abitanti, dove la mancanza di alloggi è sentita soprattutto dai giovani e dalle giovani coppie, anche perché i prezzi di mercato sono troppo alti e l’offerta è troppo bassa. In questo caso si realizzano appartamenti nei quali gli inquilini potranno abitare per un periodo massimo di 10 anni pagando un canone di affitto calmierato. Per gli appartenenti alla 2^ fascia di reddito – compreso tra 20.100 € e 27.100 € - il canone corrisponde a quello provinciale, cioè a 6,16 € al metro quadrato. Per la 3^, 4^ e 5^ fascia di reddito - cioè redditi compresi tra 27.100 € e 50.200 € - il canone di locazione è aumentato del 5% e rispettivamente del 10% e 15%. Il secondo intervento riguarda gli alloggi ad acquisto rateale ed è orientato a sostenere la proprietà dopo un periodo decennale durante il quale gli interessati hanno tempo per pianificare al meglio il successivo acquisto. In questo caso si prevede l’acquisto rateale dell’alloggio, tramite una forma contrattuale innovativa e molto interessante soprattutto per i giovani che non dispongono inizialmente di elevati capitali liquidi. Il prezzo d’acquisto dell’alloggio corrisponde al prezzo effettivamente sostenuto per la costruzione, decurtato del contributo provinciale. Al momento della stipulazione del contratto di compravendita gli acquirenti dovranno anticipare una quota non superiore al 25% del prezzo d’acquisto pattuito. Nei dieci anni successivi è previsto il pagamento di rate mensili corrispondenti al canone provinciale, ma tra le parti possono essere concordate anche rate più alte. Alla scadenza dei 10 anni, momento in cui è trasferita la proprietà dell’alloggio, va liquidata la differenza sul prezzo: prezzo di acquisto, meno il contributo provinciale, meno l’acconto pagato, meno l’eventuale maggiorazione della rata mensile. "Uno dei grandi vantaggi di questa formula sta proprio nel fatto di poter fissare il prezzo di acquisto dell’alloggio con 10 anni di anticipo, pagare mensilmente una rata molto più sostenibile di una rata per il mutuo bancario e di avere quindi tempo a sufficienza per fare un progetto di vita più sostenibile", spiega Tommasini. Inoltre la Giunta provinciale, sempre al fine di favorire il mercato degli affitti anche da parte di privati che intendono recuperare cubature, ha deciso di dare contributi a chi intende ristrutturare case di proprietà da cedere poi in locazione a persone appartenenti al ceto medio. Il contributo è commisurato al costo di costruzione convenzionale e non può eccedere il 30% della spesa ammessa e il 20% del costo convenzionale di costruzione.  
   
   
AVVIATO IN SARDEGNA PROCESSO DI CONDIVISIONE PER VALORIZZAZIONE E TUTELA PAESAGGIO  
 
Cagliari, 21 Settembre 2010 - Il 15 settembre scorso si è tenuto il secondo incontro tra l’Assessore regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, Gabriele Asunis, e il Direttore regionale per i beni e le attività culturali della Sardegna, Maria Assunta Lorrai, alla presenza anche del Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici della Sardegna, Gabriele Tola, e del Direttore Generale della Pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia, Marco Melis. Di rilevanza strategica i temi all’ordine del giorno: la condivisione di una metodologia per la elaborazione del nuovo Paesaggistico Regionale; il regolamento di semplificazione del procedimento di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, le attività volte alla omogeneizzazione della modulistica, l’attivazione di un canale di comunicazione e trasferimento dati per una interazione puntuale e costante tra gli uffici dei due enti. La finalità è quella di avviare una proficua ed intensa attività di collaborazione tra le amministrazioni preposte alla tutela e valorizzazione del paesaggio. Sul Piano Paesaggistico regionale è stata condivisa la strategia di fondo che porterà in tempi brevi alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa previsto dal Codice Urbani tra Ministero e Regione. Intesa volta a definire iter e modalità di elaborazione del Piano esteso a tutto il territorio regionale. “Il paesaggio costituisce un valore etico-culturale che trascende la competenza delle singole amministrazioni e richiede impegno e sforzi congiunti di Stato e Regione in un vincolo reciproco di leale cooperazione”, hanno affermato l’Assessore Asunis e il Direttore Lorrai. "Le azioni che le amministrazioni intendono mettere in campo rafforzeranno le esperienze e conoscenze, indirizzandosi verso una pianificazione del paesaggio equilibrata e condivisa con un particolare approfondimento delle tematiche relative ai vincoli, alle misure necessarie per il corretto inserimento nel contesto paesaggistico degli interventi di trasformazione e gestione del territorio, verso obiettivi di sostenibilità e qualità". Proprio sulla materia dei vincoli paesaggistici, l’Assessorato Enti Locali, Finanze ed Urbanistica e la Direzione regionale per i beni e le attività culturali hanno condiviso la necessità di pervenire ad una loro puntuale ricognizione e corretta trasposizione in una scala cartografica idonea, al fine di assicurare uniformità e certezza nell’applicazione delle disposizioni vincolistiche. Si parte da un’attività di analisi da affidare ad un gruppo di lavoro costituito dai tecnici delle due amministrazioni, che porterà a rappresentazioni cartografiche aggiornate, che ne attesti la conformità ai provvedimenti di vincolo. "Per agevolare ulteriormente i cittadini, l’Assessorato si sta anche attivando per una spedita attuazione delle previsioni contenute nel D.p.r. 09/07/2010, n. 139, regolamento che semplifica le procedure previste per il rilascio dell´autorizzazione paesaggistica per interventi ritenuti di "lieve entità" (tra i quali incremento di volume non superiore al 10% dell’esistente; demolizione e ricostruzione con rispetto di volumetria e sagoma; aperture di porte e finestre; realizzazione o modifica di balconi o terrazze, autorimesse, tettoie, porticati, gazebo e manufatti consimili aperti su più lati, ecc.)", ha precisato l’Assessore Asunis. La nuova procedura permetterà di presentare una documentazione semplificata e dimezzerà i tempi per il rilascio del nulla osta paesaggistico. Infine, il Ministero e l’Assessorato hanno raggiunto l’accordo per pervenire alla stipula di una convenzione che, ai sensi dell’art. 2 del regolamento citato, individui ulteriori semplificazioni della documentazione da allegare all’istanza volta ad ottenere il rilascio del nulla osta paesaggistico per gli interventi di "lieve entità". "E´ questo un primo approccio - hanno concluso l’Assessore Asunis e il Direttore Lorrai - verso nuove modalità di gestione del territorio e del Paesaggio. E´ nostra ferma intenzione, da un lato, mantenere aperto il tavolo tra le amministrazioni per un confronto costante e costruttivo e, dall´altro, favorire lo snellimento e la modernizzazione degli apparati burocratici delle rispettive amministrazioni. Accrescere trasparenza e competitività, perché si affermino e consolidino buone pratiche nella tutela e valorizzazione del paesaggio capaci di garantire il giusto e corretto connubio tra costruito e ambiente, nel rispetto dei principi di efficienza e celerità dell´agire amministrativo".  
   
   
PRESENTATO L’VIII RAPPORTO DI CITTADINANZATTIVA “SICUREZZA, QUALITÀ E COMFORT A SCUOLA”. SICUREZZA, ANCORA UNA BOCCIATURA PER LE SCUOLE. URGENTE L’ANAGRAFE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA E FONDI ORDINARI PER USCIRE DALL’EMERGENZA  
 
Roma, 21 settembre 2010 - Scuole precarie in sicurezza, con frequenti distacchi di intonaco, finestre rotte, muri imbrattati, palestre malandate, aule sporche e a volte sovraffollate. Edifici che avrebbero bisogno di una manutenzione reputata urgente dagli stessi dirigenti scolastici e responsabili della sicurezza, ma che tarda ad arrivare. Certificazioni sempre assenti all’appello, mentre aumentano gli episodi di bullismo e vandalismo. Il quadro che emerge dall’Viii Rapporto “Sicurezza, qualità e comfort a scuola” presentato oggi a Roma da Cittadinanzattiva è anche quest’anno preoccupante. Dal 2002 ad oggi Cittadinanzattiva ha monitorato 1.529 edifici scolastici e raggiunto ogni anno, con la Giornata nazionale delle sicurezza scolastica (25 novembre), circa 10mila scuole. L’viii Rapporto nasce dall’Indagine condotta su un campione di 82 edifici scolastici di ogni ordine e grado (dall’infanzia alla secondaria di Ii grado) appartenenti ad 11 Province di 8 Regioni: Piemonte, Lombardia, Marche, Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia. Sul totale di 82 scuole monitorate, c’è un 16% che è messo davvero male e la sensazione prevalente è che, nonostante i tanti annunci e le risorse messe a disposizione negli anni, la sicurezza scolastica resti ancora fanalino di coda nell’attenzione degli amministratori a livello centrale e locale. Chi “strappa” la sufficienza, ossia una scuola su cinque, lo fa a fatica, spesso salvandosi grazie all’impegno per migliorare aspetti legati alla qualità e al comfort. “In sicurezza, riteniamo che non sia tollerabile strappare la sufficienza. Nessuno, infatti, salirebbe su un aereo ipertecnologico ma rattoppato. Eppure per le scuole accade”, dice Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva. Tante Crepe E Distacchi Di Intonaco, Pochi Interventi - Il 15% delle scuole presenta crepe sulla facciata esterna e all’interno dell’edificio. I distacchi di intonaco interessano gran parte dei locali della scuola: sono stati rinvenuti nel 29% dei corridoi, nel 23% dei laboratori, nel 21% dei bagni e nel 20% delle aule. Il motivo di tanta fatiscenza non è solo nel fatto che si tratta di edifici vecchi (il 67% del nostro campione è stato costruito prima del 1974, il dato nazionale è del 55%), ma innanzitutto nella mancanza di manutenzione: Il 28% delle scuole denota deficit manutentivi e la necessità di interventi manutentivi ordinari (88% dei casi) e straordinari (46%). La situazione si aggrava ulteriormente perché gli enti proprietari non riescono ad intervenire in tempi accettabili. I Responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione intervistati hanno risposto che, in caso di richiesta di interventi urgenti, due volte su tre l’Ente proprietario non è mai intervenuto. La Certificazione Degli Edifici Scolastici: Troppi Fuori Legge - Su questo tema la situazione permane gravissima. Poco più di 1 scuola su 3 tra quelle monitorate possiede la certificazione di agibilità statica (37%) e ad aggravare la situazione si aggiunge il dato che più della metà delle scuole del campione si trova in zona a rischio sismico (55%). La percentuale si abbassa vistosamente nel caso della presenza della certificazione igienico- sanitaria, presente solo nel 25% dei casi (1 scuola su 4). Dato non meno grave quello della certificazione di prevenzione incendi: poco meno di una scuola su tre ne è provvista (31%). Aule, Che Degrado! E La Fuga È A Rischio… - Anche la condizione delle aule è piuttosto grave. I numerosi distacchi di intonaco, la presenza di altri segni di fatiscenza, la presenza di barriere architettoniche, le cattive condizioni degli arredi ci restituiscono un quadro di aule invivibili.  
   
   
GLI EDILI DELLA FEDERLAZIO INCONTRANO L’ASSESSORE CIOCCHETTI  
 
Roma, 21 settembre 2010 - Gli imprenditori edili della Federlazio, con a capo il Presidente della categoria Antonio D’onofrio e il Direttore Generale della Federlazio Giovanni Quintieri, hanno incontrato presso la sede dell’Associazione l’Assessore alle Politiche del Territorio e Urbanistica della Regione Lazio, nonché Vicepresidente della Giunta, Luciano Ciocchetti. L’incontro è stato organizzato per discutere sui temi di particolare interesse del settore, con particolare riferimento al testo del nuovo Piano Casa. Il Presidente D’onofrio ha riportato all’Assessore quelle che sono considerate le attuali problematiche che affliggono tutto il settore, primi fra tutti la lentezza della macchina burocratica, che causa agli imprenditori lunghissime perdite di tempo impedendo agli stessi di fare investimenti; il regime transitorio tra il vecchio ed il nuovo Piano casa; la richiesta di chiarimenti legislativi per ciò che riguarda i manufatti produttivi. L’assessore Ciocchetti ha subito chiarito che questo è solo il primo di una serie di incontri che a breve avranno una cadenza periodica, affinché le Organizzazioni imprenditoriali siano costantemente informate sullo stato dei lavori della Giunta regionale. Riguardo la lentezza burocratica ha inoltre dichiarato che il lavoro del suo Assessorato è diretto proprio nella direzione di una rapida semplificazione e di uno snellimento delle procedure. Sul tema del Piano casa, infine, l’Assessore Ciocchetti ha riferito di avere in cantiere una serie di modifiche mirate all’eliminazione di quei vincoli che hanno reso fin qui quasi inattivo il Piano stesso.  
   
   
ARTIGIANA 2010,REGIONE LOMBARDIA ATTENTA A MICROIMPRESE  
 
 Milano, 21 settembre 2010 - Le 260.000 imprese artigiane della Lombardia sono una risorsa straordinaria per la ripresa, per la loro capacità irripetibile di coniugare tradizione e innovazione secondo valori non "delocalizzabili" e non riproducibili. La quarta edizione di Artigiana, promossa da Regione Lombardia e Unioncamere, ha avuto al centro proprio l´esaltazione e il rilancio del ruolo delle micro e piccole imprese. Della validità del "pensare innanzitutto al piccolo" si sono detti convinti sia il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, nel suo saluto introduttivo, sia il vice-presidente e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli, nel suo intervento alla Tavola rotonda. L´attuazione dello Small Business Act, in Lombardia, ha insomma la strada più che spianata. "Sebbene stiamo vivendo un momento economicamente difficile - ha esordito Formigoni - non possiamo che essere soddisfatti di quanto fatto in questi messi da migliaia di imprese artigiane, a partire da una concezione del lavoro antica e oggi avanzatissima, sintesi perfetta di quell´equilibrio tra tradizione e innovazione, capace di raggiungere alti standard". "Regione Lombardia - ha ricordato Formigoni - ha voluto ripagare questa straordinaria fiducia nel futuro dimostrata dagli artigiani lombardi, con le misure anticrisi e il pacchetto fiducia per il sistema imprenditoriale; le azioni di tutela dell´occupazione, la formazione e riqualificazione professionale attraverso il sistema delle doti; il sostegno per l´accesso al credito; gli incentivi all´innovazione e al trasferimento tecnologico; gli interventi integrati sul territorio per la competitività dei distretti". La nuova frontiera che Formigoni indica è quella della semplificazione. Si tratta di "creare un contesto favorevole in cui le imprese artigiane possano prosperare; parlare la stessa lingua delle imprese". Regione Lombardia è intervenuta semplificando norme e adempimenti per l´avvio di imprese e con un sostanzioso processo di informatizzazione per bandi e richieste di finanziamento, pronti ad affrontare la completa digitalizzazione dei procedimenti amministrativi. "Per questo - ha concluso Formigoni - è assolutamente prioritaria l´attuazione dello Small Business Act, per permettere a tutti di correre più velocemente. Occorre procedere lungo il sentiero della semplificazione, per offrire ai cittadini ed alle aziende leggi più snelle e comprensibili, strumenti amministrativi più efficienti, servizi più capaci di rispondere realmente ai bisogni". Un programma specifico per le micro e piccole imprese, in attuazione dello Small Business Act, è il manifesto presentato all´assemblea di oggi dal direttore operativo di Unioncamere Lombardia, Gisella Introzzi. Una filiera di proposte e iniziative che vanno dalla richiesta di certezza nei tempi delle riscossioni dei crediti, alla ridefinizione dei criteri di gestione degli appalti della Pubblica amministrazione; dall´auspicio di maggior certezza dei tempi delle istruttorie dei bandi, alla indicazione relativa allo smobilizzo dei crediti verso le P.a.: dalla conferma delle garanzie per i prestiti attraverso i Confidi alla intensificazione del sostegno allo sviluppo delle reti di imprese. Infine, il manifesto vuole promuovere la "seconda possibilità per gli imprenditori onesti" e cioè la possibilità per il micro e piccolo imprenditore in difficoltà di trovare la strada per la composizione negoziale della crisi di impresa, prima che questa diventi uno stato di insolvenza irreversibile. "Il tema delle piccole e medie imprese è tornato al centro dell´attenzione delle istituzioni e della politica". Lo ha detto, oggi a Milano, il Vice Presidente di Regione Lombardia e assessore all´Industria e all´Artigianato, Andrea Gibelli, nel corso della tavola rotonda svoltasi nell´ambito di Artigiana 2010 all´auditorium "Giorgio Gaber" del Palazzo Pirelli. Il nostro obiettivo - ha spiegato l´assessore all´Industria - è quello di portare l´impresa ad essere libera: ovvero ad essere sempre se stessa". Il vice presidente lombardo ha quindi lanciato il concetto di azienda a chilometro zero. L´istituzione regionale deve consentire alle imprese una connessione con il territorio per migliorare i servizi al cittadino. Serve un rapporto diretto con la Pubblica Amministrazione e gli artigiani come i piccoli imprenditori devono essere liberati da quei lacci e lacciuoli burocratici che ancora gravano sulla loro operatività". "Grandi industriali e piccoli devono marciare insieme e soprattutto i piccoli devono fare rete tra di loro. In questi mesi di incontri - ha concluso Andrea Gibelli - i nostri imprenditori ci hanno spiegato la direzione verso cui noi dobbiamo andare e la Regione ha scelto questa strada". Gibelli "Puntiamo Sull´azienda Km Zero" - "Da oggi si torna a parlare di Small Business Act in Regione Lombardia forti dell´esperienza di di Artigiana 2010 proprio su questo organizzata". Lo afferma oggi il vice presidente di Regione Lombardia Andrea Gibelli. L´intervento dell´assessore all´Industria e all´Artigianato, sarà quello "dei tempi e della trasparenza di riscossione dei crediti nei confronti della Pubblica amministrazione come prevedono le regole previste dalla legge 2/2009". Secondo punto dell´ intervento sarà quello legato: "all´impresa Kilometro zero in coerenza con il Dl 163/2006, nonché alla volontà di stabilire la modalità della gestione degli appalti pubblici per favorire l´accesso delle Piccole e Medie Imprese".  
   
   
EXPO´:ABRUZZO IN MOSTRA CON "RETE CITTA´SOSTENIBILI"  
 
 Pescara, 21 settembre 2010 - L´allestimento presentato nella sala delle Regioni al Padiglione Italiano ad Expo Shanghai è costituito da un controsoffitto luminoso sospeso che cattura luce ed energia e le convoglia secondo alcune linee luminose che rappresentano la rete del territorio e del paesaggio abruzzese. Le linee della rete si riflettono sul pavimento come traccia delle strade dei centri urbani quale raffigurazione della forma della città storica. Un sistema di pareti espone con video, proiezioni ed espositori i quattro temi portanti intorno ai quali ruota l´esposizione: tema 1: città sostenibile; tema 2: il Terremoto e la ricostruzione; paesaggi culturali e turismo sostenibile; tema 3: poli di innovazione e cluster; tema 4: ricerca scientifica. La grande proiezione a parete lascia ampio spazio alla raffigurazione del terremoto e della ricostruzione, legata alla ricerca avanzata nel tema del recupero del patrimonio storico e dell´innovazione tecnologica della ricostruzione. Sono attesi 40.000 visitatori al giorno. Questi i numeri del padiglione italiano all´Expo di shanghai 2010: 5 milioni di visitatori nei primi 120 giorni, 40.000 visitatori al giorno, in media; 3-4 ore: il tempo d´attesa per l´ngresso.1.800 giornalisti accreditati, in rappresentanza di oltre 400 testate da tutto il mondo; più di 200 i programmi Tv hanno realizzato servizi. Oltre 70 i servizi fotografici realizzati dai principali magazine di moda e architettura internazionali. Oltre 60 gli eventi culturali già realizzati che hanno coinvolto oltre 30.000 spettatori. Oltre 100 eventi business che hanno coinvolto più di 600 aziende e associazioni di categoria italiane. Più di 4.500 le delegazioni cinesi e internazionali in visita, tra cui oltre 100 tra ministri e capi di governo. Oltre 50 conferenze stampa. 31 milioni di contatti giornalieri su Qq il più importante social network cinese. Il taglio del nastro dell´assessore all´Agricoltura Mario Febbo, del Commissario generale del Governo per l´Expo di Shanghai, Beniamino Quintieri, e del Segretario Generale del Commissariato per l´Expo Shanghai, Maria Assunta Accili, abruzzese anche lei, ha aperto la mostra "La rete delle Città Sostenibili" con cui la Regione Abruzzo si presenta ai milioni di visitatori del padiglione Italiano all´Expo di Shanghai. Già 50.000 persone hanno visitato l´esposizione che rimarrà nel Padiglione Italia fino al 30 settembre. I visitatori cinesi e internazionali possono così rivivere, grazie ai grandi video ad alta definizione, la tragedia del terremoto che ha colpito L´aquila, i momenti tragici dei soccorsi, l´enorme lavoro fatto finora e i primi risultati tangibili della ricostruzione. Le tecniche di management e di telecomunicazione per la gestione degli eventi sismici sono, infatti, uno dei tanti punti di contatto che l´Abruzzo, in questa sua missione a Shanghai, vuole evidenziare nel suo approccio al gigante cinese (così come l´Abruzzo, anche la Provincia cinese del Sichuan, è stata devastata da un sisma, nel maggio del 2008, mentre la contea di Yushu ha subito un simile dramma ad aprile 2010). "La Cina ha un territorio enorme e popolatissimo ? ha spiegato l´assessore Febbo nel suo discorso di benvenuto ai media e agli ospiti ? e l´Abruzzo è grande come una città cinese. Ma crediamo che i punti di contatto tra le nostre realtà siano tanti e tutti percorribili. Non solo la ricostruzione ma anche la biodiversità, di cui l´Abruzzo è custode, con i suoi vitigni autoctoni, l´allevamento, la pastorizia e l´agricoltura e i prodotti delle oltre 60 mila piccole aziende agricole rappresentano delle eccellenze di nicchia, che possono appagare il sempre crescente interesse dei cinesi verso il Made in Italy, con la loro particolarità". L´assessore Febbo ha ricordato che "le nostre coste e i nostri boschi, che ricoprono la maggior parte del nostro territorio, sono un´attrazione importante e un´ulteriore eccellenza che l´Abruzzo può offrire ai tanti turisti cinesi che visiteranno l´Italia e soprattutto Roma nei prossimi anni, grazie alla crescita dell´economia". L´expo di Shanghai e il Padiglione Italiano con l´enorme successo che riscuote presso i Cinesi sono un´occasione imperdibile per comunicarlo" ha concluso l´assessore. Per Beniamino Quintieri, Commissario generale del governo per l´Expo di Shanghai, "la partecipazione della Regione Abruzzo al calendario delle attività del Padiglione Italia si fa carico di temi nobili e fondamentali per lo sviluppo della nostra società. L´abruzzo, forte della sua esperienza di ricostruzione e di gestione dei sismi, può dire tanto ai colleghi cinesi che hanno recentemente scontato la stessa tragedia. L´approccio abruzzese è un ulteriore tassello che arricchisce il mosaico di culture e di eccellenze che il padiglione Italia ha voluto portare a Shanghai per mostrare ai visitatori dell´Expo le tante sfaccettature e le eccellenze del nostro Paese, anche e soprattutto le meno conosciute" - ha concluso Quintieri. Le tante ricchezze abruzzesi sono state esaltate anche dal Ministro plenipotenziario, Maria Assunta Accili, vice commissario generale per l´Expo Shanghai, le cui parole di amore per la propria terra hanno concluso la cerimonia dando il via alla degustazione dei vini tipici organizzata da Enoteca Italiana per un centinaio di importatori. Alla degustazione è seguita una cena di gala con preparazione dei piatti dal vivo da parte dello chef abruzzese Luca Mastromattei: agnello all´abruzzese, spaghetti con "pallottine alla teramana" e il tipico baccalà accompagnato da Trebbiano e Montepulciano Doc hanno concluso l´esperienza abruzzese per gli ospiti, tra i quali importanti operatori del settore alimentare.  
   
   
ANIE: FORTE PREOCCUPAZIONE PER I RIALZI NEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME  
 
 Milano, 21 settembre 2010 - Anie – Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche - ha espresso forte preoccupazione per le tensioni che stanno interessando in questi ultimi mesi il mercato delle materie prime. Fra la fine del 2009 e la prima metà del 2010 a livello internazionale, di pari passo con le prime indicazioni di ripresa dei livelli di attività industriali, sono emersi segnali di rialzo nei prezzi delle materie impiegate nel processo produttivo. Le dinamiche rialziste hanno riguardato la quasi totalità delle materie prime industriali - metalli ferrosi e non ferrosi, rame, acciaio, resine e materie plastiche - riportando in molti casi le quotazioni agli elevati livelli del periodo pre-crisi. L’impennata nelle quotazioni delle commodity colpisce trasversalmente i comparti Anie – dai cavi ai motori elettrici, dal materiale da installazione agli ascensori e scale mobili, dagli apparecchi domestici alle tecnologie per l’automazione. Queste tensioni suscitano preoccupazione perché si sommano a una situazione già critica. I rincari si riflettono negativamente sui costi di approvvigionamento degli input produttivi e, di conseguenza, sui margini aziendali, già fortemente compromessi dalla crisi. Il rischio è che i moderati segnali di ripresa dei mesi più recenti vengano di fatto annullati da questa corsa al rialzo che sembra non destinata ad attenuarsi nel futuro prossimo. In allegato un Approfondimento statistico dedicato alle materie prime prevalentemente impiegate nei processi produttivi delle imprese elettrotecniche ed elettroniche predisposto dal Servizio Centrale Studi Economici di Federazione Anie.  
   
   
FIRENZE - L’IMPEGNO PER IL CREDITO ALLE IMPRESE CONTINUA  
 
Firenze, 21 settembre 2010 - Consapevole che la crisi, che speriamo aver lasciato alle spalle, è stata prevalentemente finanziaria e che le restrizioni del credito potevano soffocare la volontà di ripresa delle piccole e medie imprese fiorentine, la Giunta della Camera di Commercio di Firenze si è impegnata da subito per rastrellare dal bilancio camerale la cifra più ampia possibile - due milioni di euro - per il sostegno al credito. Il tutto senza scalfire gli impegni preesistenti. Alla data odierna, sono state soddisfatte 395 domande di sostegno creditizio. Sono stati liquidati 1.681.810 euro di contributi diretti, che sviluppano un finanziamento bancario complessivo pari a 36.509.500 euro. Restano nella disponibilità della cifra stanziata ancora 275.610 euro. Le Banche coinvolte nell’operazione sono 15. Le imprese che hanno beneficiato sono, a tutt’oggi, 106 ditte individuali, 140 a responsabilità limitata, 3 cooperative, 49 S.a.s., 87 S.n.c., 9 S.p.a. E una società semplice. Di queste 162 sono nel comune di Firenze, il resto sparse nella provincia in modo omogeneo. Le manifatturiere sono il 33%, le commerciali il 40%, il resto dei servizi e dell’agricoltura. Le motivazioni della richiesta di credito sono equamente suddivise: un 50% userà il credito per consolidare debiti, per la ristrutturazione finanziaria e il reintegro della liquidità, ma l’altra metà lo userà per acquisto di macchinari, locali, automezzi e scorte. Il contributo camerale è pari al 6% del finanziamento concesso, con un massimale di 10.000 euro a impresa. Il tasso che le singole imprese ottengono dalle banche è contenuto e vantaggioso rispetto al libero mercato. All’inizio dell’anno venturo, la Giunta camerale, sentite le categorie, deciderà se proseguire nella convenzione con le banche, stanziando nuove somme, anche alla luce dei lusinghieri risultati ottenuti.  
   
   
MILANO – UN MILIONE DI EURO PER L’OCCUPAZIONE GIOVANILE  
 
Milano, 21 settembre 2010 Avete intenzione di confermare i giovani lavoratori della vostra azienda? Approfittate del bando “Valorizza i giovani della tua impresa”, messo a disposizione dalla Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con il Comune di Milano e la Provincia di Milano, che prevede incentivi alle piccole e medie imprese per la trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato e per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori già presenti in azienda con contratto di somministrazione/co.Co.pro./apprendistato. I soggetti beneficiari sono micro, piccole e medie imprese, di tutti i settori, con sede legale a Milano e Provincia. La dotazione finanziaria è di euro 1.000.000,00 per contributi a fondo perduto del valore di Euro 3.000,00. Ciascuna impresa potrà beneficiare di un solo contributo per un solo intervento di trasformazione/assunzione/qualificazione. La domanda dovrà essere presentata entro il 15 novembre 2010 alla Camera di Commercio di Milano, i materiali e la modulistica sono disponibili sul sito internet camerale. Per richieste di chiarimenti é attivo il Servizio Innovazione e Brevetti, Tel. 02 85154513/5072, Fax 02 85154205, e-mail: contributialleimprese@mi.Camcom.it    
   
   
INDUSTRIA FVG: 900MILA EURO PER NIP PROVINCIA PORDENONE  
 
Pordenone, 21 settembre 2010 - Due finanziamenti per un totale di 900mila euro sono stati assegnati dalla Regione, e in particolare dalla Direzione delle Attività Produttive, al consorzio per il Nucleo industrializzazione della Provincia di Pordenone (Nip), che ha sede a Maniago. Lo ha annunciato ieri il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani: "Si tratta - ha affermato - di un finanziamento a valere sulla legge 50/1993, che ha tra i propri obiettivi quello di stimolare e facilitare la realizzazione di realtà industriali in zone di montagna. Il contributo è finalizzato alla realizzazione degli impianti di depurazione della zona industriale di Meduno e ha come obiettivo ultimo quello di facilitare l´insediamento delle imprese". Il contributo è inserito in uno stanziamento complessivo di oltre 4 milioni di euro per valorizzare le azioni per lo sviluppo dell´industria nelle zone montane del Friuli Venezia Giulia: "È compito della Regione - ha ribadito il vicepresidente Ciriani - sostenere l´industria in tutte le zone del Friuli Venezia Giulia e gli investimenti in montagna rappresentano una sezione strategica, in quanto è prioritario mantenere produttive le zone di montagna per evitare lo spopolamento e per creare nuova competitività. In particolare questo contributo per il Nip è un´ulteriore dimostrazione dell´attenzione che la Regione ripone nel Friuli Occidentale e del sostegno che viene offerto alle sue aziende".  
   
   
SLOVENIA, MERKUR TAGLIA FORZA LAVORO  
 
Lubiana, 21 settembre 2010 - Il gruppo sloveno Merkur ha annunciato l´intenzione di ridurre la propria forza lavoro di circa mille unità. La società, che attualmente occupa circa 4.800 in Slovenia e al di fuori dei confini nazionali, dovrebbe dar seguito a tagli e riduzioni entro la fine del 2012. La notizia è stata confermata dal chief executive officer Bojan Knuplez.  
   
   
SEQUESTRATI A TREVISO 250.000 GIOCATTOLI TOSSICI  
 
Venezia, 21 settembre 2010 - “I successi delle nostre forze dell’ordine nella lotta alla contraffazione hanno oramai assunto cadenza pressochè quotidiana. Segno che quella che si sta portando avanti è una lotta senza quartiere, alla quale rivolgo i miei più sinceri complimenti, unitamente a quelli per la Gdf di Treviso, protagonista dell’ultimo imponente sequestro di materiale non solo contraffatto, ma anche tossico”. Lo dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, rivolgendo il proprio plauso all’operazione della Gdf di Treviso, che ha portato al sequestro di 250.000 giocattoli realizzati con materiali tossici. “Questo – aggiunge Zaia – è l’aspetto più odioso perché, oltre all’imbroglio commerciale, c’è il gravissimo aspetto della tossicità di materiali destinati ai bambini. Era già successo nei giorni scorsi con penne e pennarelli; si è ripetuto in questo caso. Credo – conclude il presidente del Veneto – che sia ora di pensare a pene più severe per chi, oltre alla contraffazione, si rende responsabile della messa in circolazione di prodotti tossici, potenzialmente pericolosi per la salute, soprattutto se rivolti all’uso da parte dei bambini”.  
   
   
BANDO QUALIFICAZIONE RETE COMMERCIALE COMUNI DELLA SARDEGNA: PROROGA AL 7 OTTOBRE  
 
Cagliari, 21 Settembre 2010 - Il bando per la qualificazione della rete commerciale dei comuni sardi è stato prorogato al 7 ottobre con provvedimento firmato in data 20 settembre. Il bando dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio prevede uno stanziamento di 6 milioni 475 mila euro. Tutte le ulteriori informazioni si trovano sul portale istituzionale della Regione. "L´intervento per la riqualificazione delle aree urbane con attività commerciali è particolarmente importante perché consente a grandi e soprattutto a piccoli centri di sviluppare una maggiore attrattiva anche nei confronti del turista - spiega l’assessore Sebastiano Sannitu - il vantaggio primario sarà naturalmente per il commercio, sia per l´utenza che per gli operatori, in un periodo in cui si soffre molto la concorrenza con le mega strutture di vendita. Abbiamo deciso di concedere una proroga alla scadenza del bando - conclude Sannitu - viste le richieste delle amministrazioni locali". L’iniziativa dell’assessorato riservata ai Comuni della Sardegna incentiva la rivitalizzazione e riqualificazione del sistema distributivo, le opere volte a favorire l´immagine dell´area commerciale, la realizzazione e il miglioramento di infrastrutture che soddisfino le esigenze dei commercianti e dei consumatori. Con questo intervento si vuole garantire anche l´offerta in contesti urbani e in aree rurali e montane scarsamente popolate. Più specificamente sono ammessi interventi dei Comuni per migliorare l’arredo urbano, l’illuminazione, per la sistemazione viaria, l’abbattimento di barriere architettoniche, la ristrutturazione di immobili pubblici e altro ancora. L´importo massimo del contributo è di 200 mila euro, nella misura del 90% della spesa ammessa o nella misura del 95% qualora il Comune richiedente faccia parte di un Centro commerciale naturale. La percentuale rimanente dovrà essere garantita dall´Ente beneficiario.  
   
   
FINCANTIERI, ASSESSORE GUCCINELLI: ”COME LIGURIA IMPEGNATI IN UNA FORTE MOBILITAZIONE CON LE REGIONI, I SINDACATI E I LAVORATORI PER MODIFICARE PIANO INDUSTRIALE”  
 
 Genova, 21 Settembre 2010 - Oggi l’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli partecipa all’iniziativa sulla cantieristica navale organizzata dalle segreterie nazionali di Fiom-cgil, Fim – Cisl, Uilm – Uil a Roma presso il Centro Congressi Frentani in via dei Frentani, 4. All’iniziativa sono state invitate tutte le Regioni e le Province e i Comuni italiani dove ha sede Fincantieri. E proprio la Liguria sembra la Regione colpita più pesantemente da un’ipotetica chiusura dei cantieri di Riva Trigoso e dal ridimensionamento di quelli di Sestri Ponente a seguito della bozza del piano industriale 2010-2014 presentato dall’azienda. Una preoccupazione sottolineata dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli che ha espresso una “forte contrarietà al piano industriale presentato da Fincantieri”. “Sicuramente – ha sottolineato Guccinelli – la cantieristica sta vivendo un forte momento di crisi che non si può affrontare però con lo smantellamento dei cantieri navali. È necessaria una politica di investimento, di diversificazione industriale e di crescita e il Governo non può continuare a tacere anche sulla richiesta di un incontro presentata dalla Conferenza delle Regioni”. “Come Regione - ha concluso l’assessore allo sviluppo economico della Liguria - siamo impegnati a mettere in campo tutte le forze a nostra disposizione e a dare vita ad una forte mobilitazione con le altre regioni, i sindacati e i lavoratori”  
   
   
FINCANTIERI ASSEMBLEA LAVORATORI RIVA TRIGOSO, DIREZIONE STABILIMENTO VIETA INGRESSO A REGIONE LIGURIA  
 
Genova, 21 settembre 2010 - “Sono sbigottito e preoccupato per un comportamento senza precedenti che dimostra la poca sensibilità della direzione della Fincantieri nei confronti delle istituzioni e dei lavoratori. Neanche ai tempi di Piaggio, negli anni Sessanta, non si consentiva ad un esponente istituzionale di entrare”. È questo il commento dell’assessore regionale alle Infrastrutture Ezio Chiesa a cui ieri mattina la direzione Fincantieri di Riva Trigoso ha impedito l’ingresso allo stabilimento per assistere all’assemblea dei lavoratori. La presenza di Chiesa voleva essere un segno tangibile dell’interessamento della Regione Liguria, ma soprattutto un atto affettivo e di solidarietà nei confronti di vecchi colleghi, in quanto l’assessore ha lavorato per diversi anni nello stabilimento di Riva Trigoso. “Volevo solo ascoltare – chiarisce l’assessore della Regione Liguria - le giuste preoccupazioni dei dipendenti ed assicurare il mio pieno appoggio ai lavoratori che non verranno lasciati soli”. “Purtroppo quanto sta accadendo – continua Chiesa - come già denunciato dal sottoscritto nella precedente legislatura attraverso interrogazioni ed ordini del giorno, è il risultato prodotto dal progressivo disinteressamento di Fintecna nei confronti dello stabilimento di Riva. La mancanza di interventi di manutenzione e il costante affido dei lavori a ditte esterne ha prodotto, negli ultimi anni, i risultati attuali”. “Da subito sono pronto ad incontrare le maestranze – conclude Chiesa – per intraprendere una battaglia che porti alla sopravivenza del cantiere e alla salvaguardia dei posti di lavoro”.  
   
   
 LA CALZATURA MARCHIGIANA, ECCELLENZA DEL MADE IN ITALY, MANTIENE LA SUA LEADERSHIP´.  
 
Milanbo, 21 Settembre 2010 - ´I segnali di ottimismo che vengono dagli operatori presenti al Micam testimoniano la forza del calzaturiero marchigiano: anche di fronte a una crisi durissima come quella che abbiamo attraversato, il comparto non ha mai perso la sua leadership in Italia e in Europa´. Lo ha detto ieri il presidente della Regione Gian Mario Spacca durante la sua visita al Micam Shoeevent nei padiglioni di Milano Rho. Con 388 imprenditori marchigiani presenti, la calzatura regionale sta lasciando l´impronta in uno degli appuntamenti di settore piu` prestigiosi a livello mondiale. Un´ulteriore occasione, il Micam, non solo per riaffermare la vitalita` della calzatura made in Marche, ma anche per presentare ai buyers internazionali, la regione come un sistema integrato fatto di stile, bellezze paesaggistiche e culturali, turismo. Nell´ambito della fiera, infatti, e` stata realizzata un´area promozionale dedicata al distretto calzaturiero delle Marche e alla promozione territoriale della regione: in uno spazio di 160 mq suddiviso in due settori, Welcoming area e Press area, sono proposte su tre schermi al plasma immagini delle bellezze del nostro territorio, inframmezzate dallo spot da 120´´ con Dustin Hoffman e dalla versione 2D del filmato Winx lanciato all´Expo di Shanghai. ´La nostra calzatura ´ ha detto Spacca ´ non teme la concorrenza ne` dei distretti del Messico, ne` quelli della Spagna, ne` della Cina: per qualita` siamo in grado di rivestire un ruolo di guida a livello internazionale, ereditando la grande tradizione inglese del secolo scorso. Su questo profilo di eccellenza, che connota il nostro manifatturiero con il suo punto di forza, la calzatura, vogliamo esercitare il nostro futuro. Girando per gli stand e parlando con gli imprenditori marchigiani ´ ha proseguito Spacca ´ ho respirato un clima di grande fiducia. Anche nella difficile fase che abbiamo attraversato, il comparto, vera eccellenza del sistema moda Italia, ha tenuto e le previsioni degli addetti, soprattutto per la stagione autunno-inverno, sono rosee. Merito anche della capacita` indiscussa delle nostre imprese a sapersi innovare e ad imporsi sui mercati esteri. Certo, la crisi non e` ancora totalmente alle spalle, ma anche grazie alle misure di sostegno messe in campo dalla Regione, il comparto non ha perso la sua competitivita`´. Numerosi gli strumenti varati dalla Regione a favore del settore. Ultimo in ordine di tempo il bando per l´innovazione, pronto per essere pubblicato dopo un´ampia concertazione. Uno strumento particolarmente atteso dagli operatori del settore, perche` consente alle imprese calzaturiere di approvvigionarsi di servizi per la commercializzazione. Nel corso della giornata Spacca ha ricordato la nascita, a Fermo, di un Istituto tecnico professionale per formare professionalita` da spendere nel settore della moda: un annuncio particolarmente gradito dagli operatori. I bandi dedicati, si affiancano alle misure adottate a sostegno del sistema produttivo marchigiano. Tra le altre, i fondi di garanzia per l``accesso al credito di 7.898 piccole imprese con 337 milioni di euro di finanziamenti garantiti.  
   
   
"VISION 2000" E CONSIGLIO DI STATO: NESSUNA BOCCIATURA DELLA REGIONE PUGLIA  
 
Bari, 21 settembre 2010 - Con riferimento alla notizia relativa alla pretesa “bocciatura” dell’appello proposto dalla Regione Puglia nei confronti della sentenza resa dal Tar Bari nel giudizio introdotto da Vision 2000 per l’annullamento dell’avviso 4/08 ”Ritorno al Futuro”, l’avvocatura regionale precisa quanto segue: “La Regione Puglia – spiega il prof. Nicola Colaianni - aveva domandato in via cautelare la sospensione degli effetti della sentenza di primo grado. Il Consiglio di Stato ha rigettato la domanda solo perché la Vision 2000 “si è impegnata a non chiedere l’esecuzione della citata decisione nelle more della decisione nel merito della controversia” . Davanti a tale rinuncia, cioè, la domanda non aveva più ragion d’essere. La Regione Puglia ha chiesto conseguentemente la fissazione dell’udienza per discutere nel merito l’appello, che nella stessa ordinanza il Consiglio di Stato ha ritenuto “non privo di fondamento”.