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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Novembre 2013
INNOVATIVI MICRO SENSORI A FIBRA OTTICA PRONTI PER LA COMMERCIALIZZAZIONE  
 
Bruxelles, 5 novembre 2013 - Lo scienziato Davide Iannuzzi e il suo team hanno sviluppato un metodo per inserire nuovi dispositivi meccanici miniaturizzati sulle estremità delle fibre ottiche. Questa tecnologia ha molte applicazioni, come ad esempio quella di fornire una nuova generazione di piccoli sensori super sensibili per impieghi nella ricerca, in medicina e nell´industria. Il team ha ricevuto il supporto dal Consiglio europeo della ricerca (Cer) sotto forma di due sovvenzioni. Il primo progetto finanziato dall´Ue si chiamava Ftmems ("Fibre-top micro-machined devices: ideas on the tip of a fibre") e garantiva l´avvio del secondo progetto, chiamato Ftbatch ("Small, but many: scalability to volume production in fibre-top technology"), per dimostrare che era possibile portare la tecnologia sul mercato in maniera competitiva. Iannuzzi paragona l´estremità arrotondata della fibra ottica a una piscina e il "cantilever della punta della fibra" a un trampolino. L´ispirazione per questa idea venne a Iannuzzi, che lavora presso la Vrije Universiteit Amsterdam, mentre stava conducendo alcuni esperimenti di fisica fondamentale. L´approccio consueto, che prevede di puntare un fascio laser su un cantilever, era scomodo e non sempre preciso. "Gli strumenti commerciali causavano effetti spuri", ricorda Iannuzzi. "Dopo alcune ricerche mi venne di chiedermi: perché non costruire il cantilever sull´estremità di una fibra ottica?". Questa idea innovativa possiede molti evidenti vantaggi. Mettendo assieme l´affidabilità meccanica dei microsistemi elettromeccanici (Mems) con la precisione degli interferometri a fibra ottica, esso è molto sensibile. Inoltre, la sua rilevazione completamente ottica e le dimensioni che lo rendono portatile fanno sì che esso possa funzionare in condizioni estreme ed essere controllato a distanza. Senza il supporto del Cer, Iannuzzi avrebbe incontrato delle difficoltà nettamente maggiori per dimostrare il valore commerciale delle sue idee innovative. Il supporto del Cer ha aiutato il ricercatore a portare su scala industriale i processi di produzione e ad analizzare il possibile mercato di diverse applicazioni. Uno degli usi più promettenti di questa innovazione tecnologica è quello come sensori ultra versatili e super sensibili. Ad esempio, i cantilever sulla punta della fibra possono essere usati, senza bisogno di grosse e costose attrezzature, per microscopi a forza atomica (Afm) per registrare, "come la puntina di un giradischi", la superficie di un oggetto con una risoluzione su nano scala. Esistono anche altre promettenti strade per il cantilever sulla punta della fibra, come ad esempio la chirurgia mini invasiva. Con tutto questo potenziale in gioco, Iannuzzi ha scoperto che stare in laboratorio non era sufficiente e ha deciso di portare la sua idea sul mercato. Sfruttando la tradizione italiana dell´eccellenza nel design e dell´innovazione su piccola scala e anche l´acume olandese nel trasformare le idee in prodotti redditizi, Iannuzzi ha creato nel 2011 una start-up chiamata Optics11. "L´azienda sta andando molto bene", dice Iannuzzi con evidente piacere. "Noi abbiamo tre dipendenti e stiamo per assumerne un quarto, a cui vanno aggiunti i due fondatori. Noi stiamo ampliando la nostra gamma di applicazioni". In effetti, l´azienda sta seguendo un approccio guidato dal cliente alla propria tecnologia brevettata. Attraverso interazioni con scienziati e ricercatori in vari settori, dice Iannuzzi, Optics11 è in grado di identificare nuove idee entusiasmanti per le applicazioni. Oltre a portare benefici alla società e a fornire la base per nuovi affari e posti di lavoro, questo produce anche un benevolo effetto feedback. "Questo aiuta anche da una prospettiva accademica, generando idee per nuove direzioni di ricerca. Ad esempio, dopo aver parlato con alcuni neuroscienziati, noi stiamo ora studiando dei modi per applicare questa tecnologia nelle neuroscienze", dice. Vista la ben documentata difficoltà che l´Europa ha nel tradurre la ricerca in innovazione, i colleghi scienziati si potrebbero domandare come si trova Iannuzzi a combinare il camice da laboratorio con un completo da lavoro, per così dire. "Io trovo che essere un imprenditore sia molto interessante ed eccitante. Trovo sia molto stimolante", ha dichiarato con entusiasmo. Che consiglio darebbe questo scienziato-imprenditore agli altri ricercatori che desiderano compiere il balzo nel mondo degli affari? "Questo richiede un cambio di mentalità. Si deve sapere che non si tratta del proprio settore, e quindi si deve essere aperti all´apprendimento e a cogliere il giusto aiuto e consiglio", dice. E questo è esattamente quello che ha fatto Iannuzzi, cercando assistenza dall´ufficio di trasferimento tecnologico della sua università e mettendosi assieme a un imprenditore professionista per gestire l´azienda. Iannuzzi è inoltre diventato un consulente e mentore non ufficiale per i colleghi scienziati alla sua università, aiutandoli a valutare il modo migliore per portare le loro idee sul mercato. Pur riconoscendo l´importanza di innovazione e commercializzazione, Iannuzzi mette in guardia dai pericoli che derivano dal dare troppa enfasi a questo aspetto. "Risulta per noi importante dare agli scienziati l´opportunità di provare l´imprenditorialità accademica", dice. "Tuttavia, è sbagliato se si concentra tutto su di essa. Anche la ricerca di base è necessaria. " "Io non voglio vivere in un mondo senza filosofi", ha concluso. Per maggiori informazioni, visitare: Optics11 http://www.Optics11.com/  Vrije Universiteit Amsterdam http://www.Vu.nl/nl/index.asp    
   
   
QUARTO FORUM ANNUALE SULLE RETI E LE CITTÀ INTELLIGENTI  
 
Varsavia, 6 novembre 2013 - Il 27 e 28 febbraio 2014 si terrà a Varsavia, in Polonia, il quarto forum annuale sulle reti e le città intelligenti (Fourth Annual Smart Grids Smart Cities Forum). Il forum aggiornerà i partecipanti sulle più recenti conoscenze in materia di tecnologie delle reti intelligenti e la loro integrazione nella progettazione di città intelligenti. Sarà caratterizzato da progetti di reti intelligenti che attualmente stanno prendendo forma in tutta Europa, i sistemi di gestione della distribuzione e le migliori prassi da esperti del settore e urbanisti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://energy.Flemingeurope.com/smart-grids-smart-cities-forum?utm_source=listing_conferencealerts&utm_
medium=listing&utm_campaign=baen66_home
 
 
   
   
SMART CITY. DAL MINISTERO DELL´UNIVERSITÀ E RICERCA APPROVATI 10 PROGETTI PER 150 MILIONI PRESENTATI DAL COMUNE DI MILANO  
 
 Milano, 5 novembre 2013 - Sono stati selezionati dal Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca i primi 5 progetti, per un budget complessivo di oltre 70 milioni di euro, che prenderanno avvio sul territorio di Milano nei prossimi mesi. Si tratta di progetti presentati dal Comune di Milano, e promossi in partnership con società private, università o enti di ricerca, relativi al bando “Smart Cities And Communities And Social Innovation”. Altri 5, per circa 80 milioni di euro, sono collocati in una seconda fascia e saranno finanziati sino a esaurimento della risorse previste dal bando. Si tratta di progetti ad elevato contenuto tecnologico per gestire la politiche del lavoro, della sicurezza, dell’ambiente, della mobilità. “Finalmente dopo dieci mesi di attesa e vari rinvii il Ministero ha pubblicato la graduatoria per l´assegnazione delle risorse. L´ottimo posizionamento di Milano nella graduatoria - ha dichiarato l’assessore al Lavoro, Sviluppo economico e Smart city Cristina Tajani – rappresenta un riconoscimento tangibile del lavoro congiunto tra enti privati e pubblici svolto in questi mesi; inoltre, significa che si potranno effettuare investimenti importanti su temi sensibili come la mobilità, l´ambiente e la messa in sicurezza del territorio contribuendo a migliorare la qualità della vita urbana e generando buona occupazione". I progetti sono stati approvati con decreto ministeriale lo scorso 31 ottobre e sono rintracciabili sul sito del Miur. Le prime 5 idee premiate riguardano progetti di alta tecnologia che consentiranno una modernizzazione in settori di primo piano dell’amministrazione comunale: c’è il progetto per la gestione delle risorse idriche, elaborato assieme al Cnr – Istituto di Ricerca sulle acque, per un valore di circa 16 milioni di euro. Per il ricorso a tecnologie di cloud computing da parte delle amministrazioni pubbliche, progetto presentato con Theatre Sas Istitute, il valore del progetto si aggira sui 14 milioni. Per la logistica merci in aree urbane, realizzato con Telecom e Selex, si prevedono circa 13 milioni. Gli altri due progetti premiati hanno un carattere sociale. La tecnologia applicata alle politiche per l´inclusione sociale e la gestione del sistema giudiziario, realizzato con la Telecom e il Politecnico di Milano vale circa 13 milioni di euro mentre il progetto per la sicurezza del territorio, la salute, l´e-ticketing e il patrimonio culturale – in collaborazione con Telecom – pesa intorno ai 12 milioni. “Smart city – ha aggiunto Tajani - significa immaginare una città nella quale la tecnologia risponda ai bisogni dei cittadini in termini di azioni amministrative meno impattanti, da un punto di vista economico e ambientale, ma più inclusive da un punto di vista sociale. Per far questo è necessaria la collaborazione tra istituzioni, enti di ricerca e sistema delle imprese, collaborazione che si è data in maniera virtuosa in tutti i progetti selezionati dal Ministero”.  
   
   
UN´INNOVATIVA APPLICAZIONE DI MAPPE URBANE POTREBBE RIVOLUZIONARE GLI SPOSTAMENTI IN CITTÀ  
 
Bruxelles, 6 novembre 2013 - A Porto, in Portogallo, è stata sviluppata un´applicazione per smartphone che permette agli utenti di registrare la propria routine quotidiana attraverso sensori integrati nei loro telefoni cellulari. L´applicazione, chiamata Sensemycity, è stata sviluppata nell´ambito del progetto Future-cities, finanziato dall´Ue. Sensemycity permette agli utenti di registrare gli avvenimenti quotidiani - come il consumo di benzina per tragitto, la possibilità di condividere l´auto o i livelli di stress - che si possono studiare in seguito per un´ulteriore analisi. Far funzionare l´applicazione è molto semplice: gli utenti semplicemente registrano la propria routine attraverso sensori integrati nei loro smartphone e poi possono vedere queste informazioni su una pagina web dedicata. Il team di Future-cities è sicuro che l´analisi di questi dati si possa usare per ottimizzare i percorsi e il consumo di benzina e forse anche per identificare le persone con schemi di mobilità simili in modo da migliorare il car sharing e il carpooling. Inoltre l´applicazione potrebbe avere importanti applicazioni per i professionisti che hanno bisogno di informazioni in tempo reale su ciò che sta succedendo sulle strade, come i vigili del fuoco, gli autisti di autobus e la polizia. Sensemycity è stata sviluppata per funzionare in associazione ad altri progetti di raccolta di dati e dipende dall´uso volontario e consapevole dell´applicazione da parte degli utenti. Il progetto ha bisogno di un bacino di utenti disposti a partecipare agli esperimenti e ha già pronto il supporto logistico per esperimenti in tutta la città. "Abbiamo bisogno di partecipanti che desiderano unirsi all´esperimento e apprendere più cose su sé stessi e sulla città", ha detto Ana Aguiar, ricercatrice e docente presso la Facoltà di ingegneria dell´Università di Porto (Feup). "È questo l´obiettivo principale di una campagna per promuovere l´applicazione Sensemycity. Stiamo definendo un concorso costruito intorno alla ricerca, che offre premi a chi contribuisce la quantità maggiore di dati. Il consumo più basso di benzina o la copertura di una zona più estesa della città sono appena due dei fattori che possono far vincere un premio". L´infrastruttura tecnica dell´applicazione consiste in quanto segue: Un quadro per Android Os per raccogliere dati dai sensori disponibili sul dispositivo, un server java per elaborare i dati e conservarli in un database Postgresql e una pagina web per consultare le informazioni in modo facile. Sensemycity è un´importante pietra miliare per il progetto Future-cities, che è cominciato a ottobre 2012. L´obiettivo del progetto è liberare il pieno potenziale della ricerca interdisciplinare nelle tecnologie urbane e rafforzare le attività di trasferimento di conoscenze in stretta collaborazione con i partner industriali locali e globali. Uno degli obiettivi fondamentali è trasformare la città di Porto in un laboratorio vivente su scala urbana, nel quale ricercatori, aziende e start-up possono sviluppare e testare tecnologie, prodotti e servizi, esplorando argomenti come la mobilità sostenibile, la rilevazione su scala urbana, la sicurezza e la privacy e la qualità della vita per i cittadini e le loro famiglie. Come dimostrato dall´applicazione Sensemycity, il progetto si propone di lavorare in modo molto interdisciplinare, coinvolgendo non solo ingegneri ma anche psicologi, specialisti di studi urbani e cittadini. Essendo un progetto dell´Università di Polo e in ragione della sua natura multidisciplinare, Future Cities coinvolge gruppi di ricerca di diverse facoltà come ingegneria, psicologia e scienze. Il progetto Future-cities, che dovrebbe continuare fino al 2016, è in attesa di ricevere un totale di 1 615 224 euro di finanziamenti dall´Ue. Per maggiori informazioni, visitare: Future Cities http://futurecities.Up.pt/site/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/105134_it.html    
   
   
MILANO, ISOLE DIGITALI. A NOVEMBRE TESSERA GRATUITA PER I QUADRICICLI ELETTRICI  
 
Milano, 5 novembre 2013 - È gratuita fino al 30 novembre la tessera di iscrizione per Eq Sharing, il car sharing elettrico a Milano presente nelle prime 15 isole digitali, gli spazi outdoor per comunicare, muoversi e informarsi, aperte dal Comune di Milano. I quadricicli elettrici – già 55 in servizio da lunedì 28 ottobre, diventeranno 90 entro il 15 novembre e 110 entro il 15 dicembre – sono il nuovo tassello nelle politiche di mobilità sostenibile avviate dall’Amministrazione cittadina. Basta infatti un abbonamento per circolare liberamente e a impatto zero in città. I quadricicli hanno un’autonomia di 40 chilometri, sono a due posti e possono circolare in Area C e nelle Ztl. Il costo per l’utilizzo è di 13 centesimi al minuto. Con Eq Sharing paghi solo l’utilizzo effettivo. Il car sharing elettrico a Milano è ora pienamente attivo e funzionante dopo due settimane di sperimentazione. Un bilancio largamente positivo per la fase di avvio del nuovo servizio di mobilità green, considerato il riscontro registrato nei test drive realizzati nelle 9 Isole Digitali dedicate. Sul sito www.Eqsharing.it è possibile trovare tutte le informazioni necessarie. Intanto il Comune, dopo aver avviato i primi punti di rilascio delle tessere, via Friuli 30, piazza Beccaria 19 e via Larga 12, che si aggiungono all’Elettrocity Store di via Foppa 49, informa che a breve sarà possibile ottenere le tessere anche presso nove biblioteche rionali. Le isole digitali non ospitano però servizi orientati esclusivamente alla mobilità sostenibile. Nei primi 15 spazi outdoor (raddoppieranno entro febbraio del 2014) è possibile accedere alla rete per essere sempre connessi, grazie al wi-fi gratuito e veloce, stando comodamente seduti su panchine in legno dal design minimal e funzionale; le isole sono anche dotate di colonnine gratuite per la ricarica di tutti i dispositivi elettronici (pc, smartphone, tablet, ecc.). Non solo punti per connettersi, però, ma anche luoghi dove scoprire cosa accade in città: dalle notizie del Comune di Milano a quelle turistiche, sino ai numerosi eventi artistici e culturali in cartellone. Le informazioni su mobilità, viabilità, trasporto pubblico e appuntamenti sono infatti accessibili a tutti grazie a un vero e proprio totem touch-screen di ultima generazione dall’utilizzo intuitivo, che prevede anche un supporto multilingue (italiano, inglese) per i turisti presenti in città. “Ora tutti possono utilizzare appieno le nuove isole digitali, per muoversi, comunicare e informarsi in maniera smart ed ecologica - hanno dichiarato gli assessori Cristina Tajani (Ricerca, Università e Smart city) e Pierfrancesco Maran (Mobilità e Ambiente) -. Ci auguriamo che questa nuova iniziativa, realizzata a costo zero per l´Amministrazione grazie ad una partnership con alcune aziende, possa replicare il successo degli altri progetti avviati per Agenda digitale e dei servizi in condivisione, raggiungendo un numero di persone sempre crescente con un dispendio minore di risorse fisiche, ambientali e di tempo, attraverso l’utilizzo intelligente delle tecnologie”. Elenco Isole Digitali Isole Attive Al 31 Ottobre 2013: 1. Università Bocconi, 2. Porta Vittoria, 3. V Giornate, 4. Porta Venezia, 5. Hoepli, 6. Cusani, 7. Sant´agostino, 8. Pagano, 9. Cadorna, 10. Amendola Fiera, 11. Bisceglie, 12.Xxv Aprile, 13. Centrale Fs, 14.Gioia M2, 15. Loreto Argentina. Isole Attive Entro Febbraio 2014: 1.Città studi/ Via Bonardi, 2.Viale Zara/piazzale Segrino, 3.Ospedale Niguarda/piazzale Ospedale Maggiore, 4.Bovisa /Piazza Emilio Alfieri, 5.Certosa/via Giovanni Sartori, 6.Lambrate/via Pacini, 7.Via Imbonati, 8.Porta Romana/corso Lodi, 9.Via Larga, 10.Viale Monza/ Precotto, 11.Bande Nere/ Via Orsini, 12. Viale Famagosta.  
   
   
LA BANDA LARGA FA TAPPA A SENIGALLIA .  
 
Ancona, 5 novembre 2013 - Tappa a Senigallia, a Palazzo del Duca, per il tour informativo “Arriva la Banda…larga”, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Comunitarie e Ict della Regione Marche, che sta attraversando 14 Comuni del territorio marchigiano per promuovere le attività realizzate nell’ambito dell’Asse 2 del Programma Operativo Fesr 2007-2013 e finalizzate a condividere i risultati ottenuti grazie all’attivazione delle connessioni a banda larga nei 78 Comuni (e loro frazioni) precedentemente non serviti dalla rete ad alta velocità. Nel corso dell´incontro del 30 ottobre, alla presenza del Sindaco, Maurizio Mangialardi, l’assessore Paola Giorgi ha illustrato nel dettaglio il piano che riguarda anche i Comuni di Ostra Vetere, Barbara, Belvedere Ostrense, Castelleone di Suasa, Morro d’Alba. Il piano telematico si è sviluppato lungo 3 direttrici: dorsali in fibra ottica, ponti radio Wireless, adeguamento delle centrali Tlc. A Senigallia, tra S. Silvestro e Roncitelli, sono stati stesi 12,57 km di fibra ottica, con un investimento totale di 285.312,36 euro. Il potenziamento dei ponti radio Wireless (32.798,98 euro utilizzati) ha riguardato l’area industriale Cesano. Sulle Centrali Tlc sono stati investiti 162.807,02 euro a San Silvestro e Roncitelli. A Ostra Vetere sono stati stesi 8,80 km di fibra ottica, con un investimento totale di 280.970,98 euro. Non sono stati effettuati investimenti sulle Centrali Tlc, in quanto già attivate nel 2010 con fondi del ministero dello Sviluppo Economico. Il potenziamento dei ponti radio Wireless è stato di 67.316,53 euro. A Barbara sono stati stesi 1,83 km di fibra ottica, con un investimento totale di 65.715,61 euro. Non sono stati effettuati investimenti sulle Centrali Tlc (in quanto già attivate nel 2010 con fondi del ministero dello Sviluppo Economico). A Belvedere Ostrense sono stati stesi 4,62 km di fibra ottica, con un investimento totale di 174.864,80 euro. Non sono stati effettuati investimenti sulle Centrali Tlc (in quanto già attivate nel 2010 con fondi del ministero dello Sviluppo Economico). A Castelleone di Suasa sono stati stesi 3,76 km di fibra ottica, con un investimento totale di 134.172,97 euro. Non sono stati effettuati investimenti sulle Centrali Tlc (in quanto già attivate nel 2010 con fondi del ministero dello Sviluppo Economico). A Morro d’Alba sono stati stesi 2,85 km di fibra ottica, con un investimento totale di 93.308,91 euro. Non sono stati effettuati investimenti sulle Centrali Tlc (in quanto già attivate nel 2010 con fondi del ministero dello Sviluppo Economico). Investimenti fondamentali e strategici, ha ribadito l’assessore Paola Giorgi, per consentire a tutti i territori delle Marche di poter accedere ai servizi offerti dalla banda larga. “La scelta è quella di consentire alle comunità locali di superare il digital divide. Oggi siamo arrivati al 98% del territorio coperto da Adsl che pone le Marche ai vertici nazionali. L’infrastrutturazione immateriale è fondamentale per la crescita economica, lo sviluppo del territorio e l’ingresso sempre più massiccio nei mercati internazionali. I servizi e le applicazioni innovative portano infatti allo sviluppo di nuovi mercati, creando le condizioni per favorire la crescita economica e l’aumento dell’occupazione in tutti i settori. La diffusione della banda larga è una grande opportunità per l’aumento della produttività e il miglioramento della qualità della vita. Per questo motivo, anche nella prossima programmazione dei Fondi europei 2014-2020, daremo grande spazio all’implementazione dell’agenda digitale”. L’itinerario informativo prosegue per continuare ad evidenziare i benefici derivanti dai servizi attivabili grazie alla banda larga: dal fascicolo elettronico sanitario, all’accesso alle banche dati catastali fino ai documenti digitali dello Sportello Unico per le Attività produttive e gli open data. Il percorso consentirà di illustrare tutti i vantaggi dei servizi di attivazione futura, fra i quali il bando wireless di prossima emanazione che consentirà di estendere il servizio a circa 60 Comuni e il bando per la digitalizzazione delle Biblioteche riguardante quasi tutti i Comuni della Regione.  
   
   
NOKIA: NO AI LICENZIAMENTI  
 
Milano, 5 novembre 2013 - "Eravamo e siamo contrari a ulteriori 230 licenziamenti da parte della multinazionale Nsn sul territorio lombardo". E´ quanto dichiarano gli assessori all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea e alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, a seguito del mancato accordo al Ministero del Lavoro sulla procedura di mobilità aperta dalla multinazionale Nokia Solutions and Networks. Mozione Consiglio Regionale - "Il nostro disappunto e la nostra contrarietà - aggiungono gli assessori - sono particolarmente motivati: da diverso tempo lavoriamo con Nsn puntando al mantenimento del Polo di Cassina de´ Pecchi. Nel corso dell´incontro odierno al Ministero del Lavoro abbiamo presentato la mozione unitaria del Consiglio regionale a favore dei Contratti di solidarietà che avrebbero consentito di evitare i licenziamenti, abbiamo presentato le iniziative a supporto delle imprese e richiamato Nsn ad una forte responsabilità sociale, ma l´atteggiamento dell´azienda è stato di totale chiusura". Serve Massima Responsabilità - "Avevamo richiesto al Ministero dello Sviluppo Economico - dicono ancora Aprea e Melazzini - un tavolo specifico sulla situazione complessiva della presenza di Nsn nel nostro Paese, ma non è stato possibile neanche fare questa iniziativa". "Ci auguriamo - concludono Aprea e Melazzini - che si possa recedere da una decisione così grave, chiediamo a tutti la massima responsabilità".  
   
   
PLASMA E APPLICAZIONI DI NANOTECNOLOGIA ATTRAVERSO LA MATEMATICA  
 
Bruxelles, 5 novembre 2013 - Il plasma è uno dei quattro stati fondamentali della materia, insieme allo stato solido, liquido e gassoso. Onnipresente nella forma, il plasma è un gas ionizzato così galvanizzato che gli elettroni hanno la capacità di liberarsi dai loro nuclei. Gli scienziati vogliono far luce sul moto delle particelle nella fisica del plasma e sulle dinamiche del gas rarefatto - un gas la cui pressione è molto al di sotto della pressione atmosferica. Questo come può essere realizzato? Un team di ricercatori finanziati dall´Ue ha trovato una soluzione. Il prof. Francis Filbet dell´Université Claude Bernard Lyon 1, in Francia, ha deciso di affrontare la questione con analisi matematiche e numeriche. Ha ricevuto una sovvenzione Starting Grant del Consiglio europeo della ricerca (Cer) di quasi 500 000 euro per il progetto Nusikimo ("Numerical simulations and analysis of kinetic models - applications to plasma physics and nanotechnology"). Il prof. Filbet e il suo team di ricerca hanno costruito un modello di un plasma collisionale non-stazionario mettendo regimi e instabilità sotto il microscopio. Una delle sfide che i ricercatori hanno affrontato è stata approssimare modelli cinetici e sviluppare nuove tecniche che potrebbero rendere possibile l´analisi numerica nella teoria cinetica. Per fare questo, il team sta lavorando all´adattamento di lemmi di media (affermazioni provate usate per ottenere la prova di altre affermazioni) per esaminare le equazioni cinetiche, come l´equazione di Boltzmann. Concepita nel 1872, l´equazione a sette dimensioni è usata per fare un modello del comportamento dei gas, ma risolverla si è rivelato problematico perché le capacità numeriche non riescono a catturare le complessità coinvolte. Il team di Nusikimo sta esaminando anche gli schemi di protezione asintotici, che si possono descrivere come procedure performanti in grado di risolvere "problemi singolarmente perturbati", quelli per i quali il carattere del problema cambia in modo intermittente. Tali problemi contengono piccoli parametri che non possono essere approssimati fissando il valore del parametro a zero. Per fare un confronto, un´approssimazione per problemi a perturbazione normale si può ottenere quando piccoli parametri sono fissati a zero. Gli schemi di protezione asintotici sono stati istituiti per aiutare gli scienziati a gestire i problemi singolarmente perturbati. Specialmente quando trattano modelli cinetici in un ambiente diffusivo. Il prof. Filbet e il suo team stanno sviluppando un metodo per controllare la produzione di entropia numerica (termodinamica classica). Essere in grado di controllare la produzione di entropia, che determina le prestazioni delle macchine termiche, è un elemento importante per l´analisi della stabilità, una valutazione che ci aiuta a capire cosa succede a un sistema quando è perturbato. I ricercatori credono che le equazioni non lineari potrebbero quindi essere trattate con una strategia basata sugli schemi di protezione asintotici. Applicare queste equazioni alla fisica del plasma è uno degli obiettivi di Nusikimo. Il team sta valutando il trasporto di energia e sta cercando di determinare l´efficienza del riscaldamento del plasma. I ricercatori stanno anche esaminando le misure necessarie per assicurare le condizioni di fusione attraverso l´interazione di impulsi laser intensi e brevi e schemi come la fusione a confinamento inerziale o a ignizione veloce. Un altro obiettivo è applicare le equazioni a sistemi microelettromeccanici (Mems). Il prof. Filbet e il suo team stanno sviluppando metodi teorici e numerici per studiare i flussi gassosi e liquidi in micro dispositivi. L´elemento chiave qui è lo sviluppo di metodi numerici. Dicono i ricercatori: l´uso di metodi numerici, invece di metodi analitici, ha reso possibile creare un modello delle geometrie di flusso tridimensionali nelle configurazioni Mems. Il progetto si concluderà alla fine di dicembre 2013. Per maggiori informazioni, visitare: Scheda informativa del progetto: http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/93459_it.html  Université Claude Bernard Lyon 1: http://www.Univ-lyon1.fr/discover-lyon-1/university-claude-bernard-lyon-1-578870.kjsp    
   
   
ZAIA: “IL GOVERNO RIPRISTINI SUBITO I 41 MILIONI DESTINATI ALLE MIGLIORI UNIVERSITA’. NON POSSIAMO CONTINUARE AD AVVILIRE RICERCATORI DEL CALIBRO DI QUELLI DELL’UNIVERSITA’ DI VERONA CHE COMPIONO SCOPERTE DI LIVELLO MONDIALE”  
 
 Venezia, 4 novembre 2013 - “Un plauso e un ringraziamento al professor Scarpa, al professor Tortora, al professor Guglielmi, al professor Iacono e a tutti i loro collaboratori dell’Università di Verona per la fondamentale scoperta che ci consente di segnare un’altra importante tappa nella lotta contro il cancro. Ma resta forte l’amarezza nel constatare che proprio questo polo veneto di eccellenza nella ricerca scientifica è finito nel tritacarne delle maldestre politiche romane che hanno negato alle università migliori d’Italia gli attesi 41 milioni inseriti nel pacchetto scuola. Il governo ripristini subito il fondo!”. Con queste parole il Presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta con entusiasmo ma anche con una netta critica al Governo la notizia che un team di scienziati del centro di ricerca Arc-net dell´università di Verona e del Johns Hopkins University di Baltimora ha identificato i geni la cui mutazione è responsabile dell´insorgenza di una gran parte di neoplasie delle vie biliari. “Verona, così come Padova e Venezia, si confermano università di prim’ordine, come peraltro le classifiche Anvur hanno recentemente testimoniato ponendole tutte e tre nella top five nazionale – prosegue Zaia – Siamo orgogliosi dei nostri atenei, dei nostri docenti e dei nostri ricercatori, che sanno imporsi a livello mondiale col valore del loro lavoro. Lavoro che poi ritroviamo ogni giorno nella qualità dei nostri ospedali, nei nostri ambulatori, dei nostri medici e operatori, proprio grazie a quell’osmosi con l’università che fa della sanità veneta la migliore d’Italia e una delle migliori del mondo”. “Chiedo al governo, alla luce di questa e di altre scoperte che hanno esaltato nel mondo i risultati della ricerca svolta nelle università del Veneto – conclude Zaia – l’immediato ripristino del fondo cancellato. Non possiamo tutti i giorni riempirci la bocca e riempire i giornali parlando del valore della ricerca e del confronto con altri paesi, quando chi merita davvero viene avvilito in questo modo”.  
   
   
A SCUOLA DI IMPRESA,TROVARE LAVORO A PARTIRE DALLE PROPRIE PASSIONI È POSSIBILE!  
 
Valenzano, 5 novembre 2013 - Si chiama "A scuola di Impresa" ed è un concorso dedicato agli studenti pugliesi per selezionare la migliore idea di impresa sul tema delle professioni future. L’iniziativa è organizzata nell´ambito dell´Osservatorio regionale dei sistemi di istruzione e formazione in Puglia, dall’Assessorato al Diritto allo Studio e formazione della Regione Puglia e dall´Arti - Agenzia Regionale per la Tecnologia e Innovazione. Per partecipare, i ragazzi dovranno compilare una proposta che spieghi l´idea imprenditoriale, il contesto in cui si inserisce, l´innovatività della stessa e la sua sostenibilità economica. I contributi di tutti i partecipanti, dopo la scadenza del concorso prevista lunedì 11 novembre, saranno esaminati da una giuria che selezionerà le cinque migliori proposte entro il 15 novembre 2013. La finale e la premiazione delle idee più convincenti si svolgeranno a Verona nell´ambito della mostra convegno Job&orienta il 22 novembre 2013. In questa occasione, i cinque finalisti dovranno dimostrare la capacità di comunicare la propria idea al pubblico, contendendosi tre premi: un pc portatile netbook, un tablet e una fotocamera. "Vogliamo stimolare i ragazzi delle scuole superiori ad immaginare il proprio futuro professionale, convinti che l’elaborazione di idee sia il primo passo verso la realizzazione delle stesse", così Alba Sasso, assessore al Diritto allo Studio e formazione della Regione Puglia, presenta A Scuola di Impresa. L’iniziativa si inserisce in un percorso complessivo e innovativo di potenziamento delle competenze dei giovani pugliesi. Infatti, come sottolinea Eva Milella, presidente dell’Arti, "A Scuola di Impresa è un progetto sperimentale che ci auguriamo possa sfociare, nel prossimo futuro, nell’organizzazione di una iniziativa costante di promozione della nuova imprenditoria presso gli studenti". Tutte le informazioni relative al concorso e la domanda di partecipazione sono disponibili all’indirizzo internet http://www.Osservatorioscolastico.regione.puglia.it/web/guest/a-scuola-di-impresa. L´osservatorio regionale dei sistemi di istruzione e formazione è un’attività cofinanziata dall´Unione Europea a valere su fondi del Po Fse 2007-2013 Asse Vii-capacità Istituzionale.  
   
   
LA REGIONE CAMPANIA E L´UNIVERSITÀ INSIME IN "CAMPO": PROGETTO DI FORMAZIONE SUL CONTRASTO ALLA TOSSICODIPENDENZA  
 
Napoli, 5 novembre 2013 - Si apre martedì 5 novembre, nell’aula magna della Facoltà di Biotecnologia di Napoli, la "due giorni" promossa dalla Regione Campania sul contrasto alla tossicodipendenza. “La formazione degli operatori delle dipendenze, tra saper fare e saper essere: Progetto Campo”. Questo è il titolo dell’incontro che nasce da una collaborazione tra il Settore fasce deboli della Regione Campania ed il dipartimento di Scienze mediche preventive dell´Università degli Studi di Napoli Federico Ii. Il progetto, rivolto agli operatori impegnati nel contrasto alle dipendenze patologiche, giunge alla terza edizione. Quest´anno è stato strutturato in due sezioni: la prima ha visto l’attivazione di seminari itineranti in ogni Asl della Campania, a cui hanno partecipato operatori dei servizi pubblici e del Terzo Settore per un totale di oltre 300 persone; la seconda vivrà sulla due giorni di studio, con l’obiettivo di offrire una sintesi, formativa e scientifica, del percorso di ricerca e approfondimento elaborato nei seminari itineranti e delle ultime acquisizioni scientifiche in tema di tossicodipendenza. Alla due giorni possono partecipare, previa iscrizione, tutti gli operatori dei sert, delle comunità terapeutiche, della scuola, degli enti locali, delle associazioni e del volontariato che operano, a vario titolo, nel campo delle dipendenze patologiche.  
   
   
UNIVERSITA’: ZAIA, “NO A NUMERO CHIUSO. LA SELEZIONE LA FANNO GLI ESAMI, NON QUIZ ASTRUSI AVULSI DALLA REALTA’ CHE I RAGAZZI AFFRONTERANNO”  
 
Venezia, 5 novembre 2013 - “Si apre finalmente una breccia nel muro che finora avvolgeva i metodi di selezione per l’accesso all’Università. Anche gli insegnanti riconoscono, seppur in un contesto tecnico relativo a quest’anno, che dei test ai quali la stragrande maggioranza di noi non saprebbe rispondere non sono atti atto a selezionare che sia più meritevole di accedere agli studi universitari. Come vado dicendo da tempo il numero chiuso non serve a determinare chi merita e chi no”. Lo dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commentando la posizione espressa il 2 novembre dai docenti universitari dell’Andu. “Tutti noi che fatto l’università in anni lontani –aggiunge Zaia - sappiamo perfettamente che è il risultato degli esami a fare la differenza e la vera selezione tra chi ha voglia e chi no. Non sono certo dei quiz di cultura generale, spesso avulsi dalla realtà che poi gli studenti incontreranno cammin facendo a determinare chi sarà un bravo medico, fisico matematico, umanista.  
   
   
FS ITALIANE, RADDOPPIATE LE ISCRIZIONI AL MASTER IN INFRASTRUTTURE E SISTEMI FERROVIARI ALLA SAPIENZA  
 
Roma, 5 novembre 2013 - Raddoppiate le iscrizioni all’edizione 2013/14 del Master in Ingegneria ferroviaria alla Sapienza di Roma. Ultime settimane per presentare le domande di ammissione alla pagina web: www.Dicea.uniroma1.it/master_iisf/domanda_ammissione  La scadenza è lunedì 18 novembre 2013, ore 17. Sessioni in aula con il management del Gruppo Fs Italiane, visite a cantieri e impianti ferroviari e stage su progetti di eccellenza presso le aziende partner. Questi i punti di forza del Master in “Ingegneria delle Infrastrutture e dei sistemi ferroviari”, impegno complessivo 1.500 ore, organizzato dall’Università La Sapienza con la partnership del Gruppo Fs Italiane. Il Master prevede borse di studio per 60mila euro (una di 1.800 euro riservata ai primi dieci della graduatoria finale; una di 1.500 euro per i neolaureati classificati fra l’undicesimo e il ventesimo posto in graduatoria; previsti inoltre contributi per non residenti nel Lazio), offerte da Ferrovie dello Stato Italiane e altre grandi aziende leader nel settore dei trasporti, come Ansaldobreda, Ansaldo Sts, Bombardier, Roma Metropolitane e, da quest’anno, anche Almaviva. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web fsitaliane.It, nella sezione Lavora con noi, ma anche sul sito: www.Dicea.uniroma1.it/master_iisf  oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica master_iisf@uniroma1.It  Il Master di secondo livello della Facoltà di Ingegneria è occasione per il Gruppo Fs Italiane per avvicinare al mondo ferroviario i neoingegneri che vogliono sviluppare il loro percorso professionale nell’ambito dei trasporti. Infatti, gli studenti termineranno il Master con una tesi dedicata alle attività dello stage. Per gli studenti, il Master sarà sia possibilità di conoscere da vicino l’ingegneria ferroviaria sia opportunità di poter accedere al mondo del lavoro, anche in Ferrovie dello Stato Italiane, che è fra le imprese più ambite dai laureati italiani ed è classificata al secondo posto nella Best Employer of Choice, studio condotto da Cesop Communication.  
   
   
ZAIA: IL VENETO HA LE MGLIORI UNIVERSITA’ ITALIANE MA SI HA PAURA COME SEMPRE DI PREMIARE I VIRTUOSI E IL GOVERNO SI TIENE I SOLDI NEL CASSETTO”.  
 
Venezia, 5 novembre 2013 - “Hanno ragione i Rettori a protestare: il taglio dei 41 milioni che erano stati promessi agli atenei virtuosi: è scandaloso. Per il Veneto si tratta dell’ennesima beffa, considerato che le nostre Università sono stabilmente nella top five delle classifiche della stesso Ministero per qualità dell’insegnamento e della ricerca”. Con questa parole il Presidente del Veneto, Luca Zaia, attacca duramente l’eliminazione dal “pacchetto scuola”, approvato l’ 1 novembre alla Camera, dei 41 milioni riservati alle Università virtuose. “Si tratta davvero di una presa in giro – riprende Zaia – ricerca, formazione, innovazione nel sapere, più risorse per valorizzare il merito: quante volte ce lo siamo sentiti ripetere dai soloni che stanno al Governo?. Alla prima occasione, invece, i soldi destinati a chi questi principi cerca di praticarli quotidianamente tornano nel cassetto”. “Lo dico da Presidente di una Regione che vede le Università di Padova, Verona e Venezia, stabilmente nella top five Anvur delle eccellenze nazionali – conclude Zaia – e che con i giusti sostegni potrebbero garantire più fondi ai nostri eccellenti ricercatori che sono disseminati nelle Università di tutto il mondo”.  
   
   
GENOVA, FORMAZIONE, PRESENTATA AL LICEO GOBETTI RICERCA SWG SU OCCUPAZIONE GIOVANI  
 
Genova, 5 Novembre 2013 - Una generazione che sta cercando di riadattarsi, tra mille difficoltà, alle nuove condizioni dettate dal mercato del lavoro, con ambizioni un po´ al ribasso rispetto al passato ma con ancora tanta voglia di rimettersi in gioco e la disponibilità ad impegnarsi, anche attraverso lavori manuali, per creare un nuovo futuro, prendendo in considerazione anche la possibilità di spostarsi non solo in Italia, ma anche all´estero. È il risultato dell´indagine presentata lunedì 4 novembre mattina da Swg nell´aula magna del liceo linguistico Gobetti a Genova Sampierdarena, alla presenza dell´assessore al bilancio e alla formazione della Regione Liguria, Pippo Rossetti. Una fotografia scattata attraverso interviste effettuate a più di 1000 giovani, di età compresa tra i 16 e i 30 anni, per delineare il loro atteggiamento nei confronti del lavoro e la loro percezione delle attività delle istituzioni nell´ambito dell´orientamento, che dimostra come i giovani liguri siano per nulla "choosy", schizzinosi. Anzi al contrario piuttosto propensi ad adattarsi nell’ambito di una congiuntura economica tra le peggiori, negli ultimi 60 anni. "I giovani liguri – ha spiegato lunedì 4 novembre mattina Rado Fonda di Swg – dimostrano di essere consapevoli della situazione e se prima di compiere 20 anni azzardano ancora qualche sogno, crescendo adottano un atteggiamento più razionale e correggono al ribasso le aspettative per il proprio futuro. Un clima di disillusione che li porta ad aspirare, meno a folgoranti carriere o redditi stratosferici, tarando le ambizioni su bisogni primari, come trovare un lavoro stabile possibilmente interessante e in un ambiente positivo". Nonostante tutto però il pessimismo non la fa da padrone, pochi si prefigurano infatti un futuro senza il posto di lavoro e tutti sono disponibili al sacrificio e ad accettare lavori non proprio conformi alle proprie aspirazioni. "Resta il fatto che tutti sono consapevoli che il canale delle conoscenze resta oggi molto importante – conclude Fonda - ed è ritenuto dai giovani quello più efficace, anche se molto apprezzato resta lo stage in azienda". Piuttosto diffusa risulta la ricerca del lavoro via internet, anche se sembra ancora in una fase di sviluppo. Dall´indagine emerge inoltre come alcune categorie risultino in una situazione particolarmente critica: come le donne e chi ha un´età compresa tra i 19 e i 25 anni. Ma ad incidere in modo significativo è l´estrazione sociale. I soggetti provenienti dagli strati più elevati hanno in media un titolo di studio più alto. E anche se la laurea o i titoli di studio successivi non sono una garanzia per conseguire un impiego, riescono però ad agevolare la ricerca in modo rilevante.  
   
   
"SISTEMI COSTIERI IN CAMBIAMENTO: METTERA A PUNTO STRUMENTI DI VALUTAZIONE E GESTIONE"  
 
Sesimbra, 5novembre 2013 - Dal 12 al 16 maggio 2014 si terrà a Sesimbra, in Portogallo, una conferenza intitolata "Sistemi costieri in cambiamento: mettera a punto strumenti di valutazione e gestione" (Coastal systems under change: tuning assessment and management tools). Il cambiamento ambientale si sta verificando a un ritmo senza precedenti. La conoscenza su come il clima e le attività umane influenzano i processi biologici ed ecologici nelle zone costiere è però ancora limitata. Questa conferenza intende permettere una migliore comprensione delle variazioni delle funzioni e dei processi degli ecosistemi per contribuire a strategie di gestione e di conservazione più efficienti. I partecipanti discuteranno su come l´integrazione delle attuali conoscenze e lo sviluppo di nuovi strumenti può permettere di affrontare le minacce che mettono in pericolo gli ambienti costieri. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ecsa54.Fc.ul.pt/index.html    
   
   
VERDE, AL VIA LA NUOVA STAGIONE AGRONOMICA: 25MILA NUOVI ALBERI A MILANO ENTRO LA PROSSIMA PRIMAVERA. PER LA PRIMA VOLTA IL COMUNE ANTICIPA IL PIANO DI INTERVENTI E LO CONDIVIDE CON LA CITTÀ  
 
 Milano, 5 novembre 2013 - sempre più verde. In un anno e mezzo 32mila alberi in più. 25mila da qui ad aprile, in corrispondenza con la nuova stagione agronomica. Lo prevede il nuovo piano delle piantumazioni per la stagione 2013-2014. Nel dettaglio: 7.216 alberi piantati dal primo gennaio 2013 al 15 ottobre 2013. 7.977 saranno piantati nei prossimi mesi, in queste settimane fino ad aprile. Altri 7mila alberi saranno piantumati presso il parco del Ticinello mentre 10mila troveranno dimora nel Parco della Vettabbia. “Milano non solo sta applicando un obbligo di legge – ha dichiarato Chiara Bisconti, assessora al verde e arredo urbano – cioè quello di piantare un albero per ogni nuovo nato, ma lo sta addirittura superando. In media, in città, nascono 12mila nuovi residenti all’anno. Ebbene, da qui alla prossima primavera avremo 25mila alberi in più. In totale, da gennaio 2013 alla primavera 2014, 32mila alberi in più. Ma non è solo una questione di numeri, non ragioniamo solo in questi termini. Rendere pubblico il piano di piantumazione, con largo anticipo (non è mai stato fatto prima) significa agire nella massima trasparenza e dare conto a tutte le cittadine e ai cittadini delle azioni della pubblica amministrazione. Specialmente in un settore sensibile e importante come questo, il verde pubblico, che è un bene comune fondamentale, un patrimonio da tutelare, rinforzare e difendere” ha concluso Bisconti.  
   
   
IDRICO: CHIODI, 3 MLN PER RETE FOGNARIA COMUNI CRATERE ABRUZZO  
 
L´aquila, 5 novembre 2013 - Arrivano circa 3 milioni di euro dal ministero dello Sviluppo economico per le reti del servizio idrico dei comuni colpiti dal sisma del 2009 che a quella data gestivano il servizio fognario e di depurazione. Lo rende noto l´ufficio di presidenza della Giunta regionale, specificando come "gli interventi finanziabili saranno quelli legati alla manutenzione straordinaria delle reti stesse". Le risorse del Ministero sono state girate all´Ente d´ambito dell´Aquila che dovrà a sua volta dirottare le risorse ai Comuni secondo uno schema definito. L´attuale finanziamento è l´ultima tranche di un progetto di manutenzione straordinaria delle reti di oltre 4 milioni di euro che fu approvato dal commissario delegato per la Ricostruzione. Nel dettaglio i 3 milioni di euro sono stati così suddivisi: Comune di Barete 275 mila euro, Castel del Monte 560 mila euro, Campotosto 160 mila euro, Calascio 200 mila euro, Capestrano 836 mila euro, Montereale e570 mila euro, Pizzoli 27 mila euro, Scoppito 153 mila euro, Rocca di Cambio 30 mila euro, Villa Santa Lucia 100 mila euro. Nello stesso progetto sono stati già finanziati gli interventi di manutenzione straordinaria dei comuni di Capitignano 840 mila euro, Cagnano Amiterno 580 mila euro. "Si tratta - commenta il presidente della Regione Gianni Chiodi - di un provvedimento importante perchè dà respiro finanziario a piccoli comuni che in questo modo potranno progettare interventi su settori che più di tutti vengono sacrificati proprio per la carenza di fondi a disposizione. Il contributo straordinario sarà dunque l´occasione per migliorare il servizio idrico del comune nell´ottica anche di un risparmio di costi dei consumi sia per il pubblico sia per il privato".  
   
   
TOSCANA, RISCHIO ALLUVIONI, ROSSI: "100 MILIONI L´ANNO PER LA SVOLTA DELLA SICUREZZA"  
 
Firenze, 5 novembre 2013 - "Bisogna procedere con il passo del montanaro, regolare e costante, lavorare e investire un po´ tutti gli anni, almeno un centinaio di milioni di euro come la Regione sta facendo dal 2011 ad oggi. Così potremo davvero dare una svolta alla situazione". Il presidente Enrico Rossi ha scelto il 4 novembre, data dell´anniversario dell´alluvione del 1966, per fare il punto delle attività regionali per la prvenzione del rischio idraulico e per annunciare una misura di protezione civile: l´acquisto di un sistema di argini gonfiabili che consentirà una protezione di Firenze e di altre località toscane nei momenti di emergenza. "La nostra svolta in materia di prevenzione primaria - ha ricordato il presidente Rossi, affiancato dall´assessore all´ambiente Anna Rita Bramerini - comincia da due leggi, la legge n.2, con la quale, a partire dal 28 dicembre del 2011, abbiamo vietato le edificazioni nelle zone ad alto rischio idraulico, circa 1000 chilometri quadrati di Toscana, il 7% del territorio pianeggiante regionale; e la legge n.35, del 1° agosto 2011, con cui abbiamo sbloccato in meno di tre anni 160 milioni di euro che, destinati a finanziare opere strategiche, non erano ancora stati spesi. A queste risorse abbiamo poi aggiunto 150 milioni per opere di messa in sicurezza che si sono rese necessarie in seguito alle alluvioni che in questi anni hanno colpito la Toscana e altri 40 milioni dal bilancio regionale. Abbiamo dunque tenuto un ritmo di investimenti di oltre 100 milioni l´anno. Se lo manterremo modificheremo in maniera significativa la sicurezza nel nostro territorio". "E siamo intenzionati a farlo - ha proseguito - anche nel 2014. Infatti prevediamo di sbloccare altri 57 milioni, sempre utilizzando la legge 35 che ci consente di intervenire sugli enti che non riescono a spendere con azioni di monitoraggio, di stimolo e impulso, accordi dove è possibile, diffide e commissariamenti dove è necessario, come abbiamo fatto nel caso delle casse di espansione di Figline e dei Renai. A questi aggiungeremno altri 50 milioni dal bilancio regionale. Se su questi ultimi il governo togliesse il vincolo del patto di stabilità ne potremmo spendere 100. E con ciò tutto avremo ´ripulito´ tutto il pregresso e investito ancora. Al governo non chiediamo altro che questo". "Stiamo facendo marciare i lavori per le casse di espansione e nel 2014 concluderemo la progettazione per l´adeguamento della diga di Levane, per aumentare l´invaso di 10 milioni di metri cubi. Lancio però un appello al sottosegretario Erasmo D´angelis - ha aggiunto Rossi - Si impegni perché una volta ricevuta la progettazione l´Ufficio grandi rischi del ministero delle infrastrutture non impieghi il tempo consueto a dare la propria approvazione, che mi dicono può anche arrivare a 5-7 anni". In relazione all´Arno secondo il presidente Rossi con la realizzazione delle casse di espansione di Figline nel 2016 si otterrà una forte riduzione del rischio, mentre con l´intervento su Levane entro il 2020 il sistema sarebbe in grado di reggere l´impatto di una piena simile o anche superiore a quella del ´66. Il presidente Rossi si è anche soffermato sul nuovo sistema di argini gonfiabili e paratie di cui la Regione si sta dotando. Un sistema di contenimento in emergenza, ha detto, che potrà essere usato per l´Arno a Firenze ma anche in altre località della Toscana, secondo un piano che gli uffici stanno mettendo a punto. "La pubblica amministrazione toscana - ha concluso il presidente - può reggere un ritmo di oltre cento milioni di investimenti l´anno. Lo sta dimostrando. Ma per ottenere i risultati voluti ognuno deve fare la propria parte".  
   
   
CONTRATTI DI FIUME: REGIONE UMBRIA ATTIVA TAVOLO PER CONTRATTO DEL CLITUNNO, MARROGGIA E TOPINO"  
 
Perugia, 5 novembre 2013 - Attivare il "Contratto di Fiume" del Clitunno, Marroggia e Topino per favorire la riqualificazione ambientale e paesaggistica e, conseguentemente, la valorizzazione del bacino idrografico dei territori interessati: con questo obiettivo è stata avviata stamani a Perugia nella sede dell´Assessorato all´Ambiente, l´attività del Tavolo di lavoro interistituzionale coordinato dall´assessore Silvano Rometti, e al quale partecipano i rappresentanti dei Comuni di Spoleto, Foligno, Cannara, Valtopina, Nocera Umbra, Spello, Montefalco, Castel Ritaldi, Bevagna, Bettona, Campello, Trevi, della Provincia di Perugia e del Consorzio della Bonificazione Umbra. Nel suo intervento l´assessore Rometti, ha ribadito che il Contratto di Fiume rappresenta una sorta di "programmazione territoriale negoziata" tra le istituzioni e gli enti territoriali, finalizzata alla valorizzazione e alla tutela dei fiumi in maniera partecipata, mettendo a sistema le risorse territoriali, ambientali ed umane nell´ottica di una maggiore sostenibilità, della difesa del suolo e delle bellezze degli ambienti naturali. "La Giunta regionale - ha ricordato - ha approvato lo scorso luglio una delibera che prevedeva la costituzione di un Tavolo di lavoro per l´attivazione del Contratto di Fiume del Clitunno, Marroggia e Topino, in seguito alla necessità espressa dagli enti operanti nell´area di avviare un´azione coordinata di programmazione per il contenimento del degrado eco-paesaggistico e per la riqualificazione dei territori dei bacini e sottobacini idrografici, nonché per favorirne lo sviluppo socio-economico. In questo contesto - ha riferito l´assessore - il Contratto di Fiume, che deve essere interpretato come uno strumento che compone gli interessi di un territorio nel rispetto delle competenze, in grado di fornire un indirizzo strategico alle politiche di ciascuno degli attori interessati, rappresenta anche uno strumento attraverso cui orientare e integrare le risorse e le programmazioni economiche destinate al territorio e si basa sul confronto e sulla partecipazione di tutti i possibili utenti del sistema fluviale, quindi gestori dei servizi, imprese, associazioni di categorie e cittadini". Nel corso dell´incontro il Consorzio della bonificazione Umbra è stato incaricato dalla Regione di redigere un quadro conoscitivo dei territori interessati che evidenzi i valori e le criticità ambientali e territoriali. Seguirà, successivamente, la creazione di un Atlante degli obiettivi territoriali per la valorizzazione e tutela del bacino idrografico considerato e la definizione di uno scenario strategico di medio e lungo periodo da cui estrapolare un primo programma d´azione, che sarà oggetto di un processo partecipativo con incontri sul territorio. Infine, è stato deciso di impegnare tutti i soggetti a fornire contributi approfonditi di conoscenza e di iniziative in corso sul territorio di appartenenza, per programmare un calendario di incontri partecipativi con le comunità locali che concorreranno alla definizione di una strategia di sviluppo e di valorizzazione dei territori da agganciare anche alla prossima programmazione dei fondi comunitari. Il Contratto di Fiume si concluderà con la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa.  
   
   
TOSCANA, ALLUVIONE DEL 21 OTTOBRE, ROSSI: "UN BONUS PER LE FAMIGLIE E PRESTITI PER LE IMPRESE"  
 
 Firenze, 5 novembre 2013 - Il presidente Enrico Rossi insieme agli assessori Anna Rita Bramerini, Vittorio Bugli e Vincenzo Ceccarelli ha incontrato ieri presidenti di Provincia e sindaci dei Comuni che hanno subito danni per gli ultimi eventi alluvionali avvenuti tra il 21 e 24 ottobre scorsi. Obiettivo, mettere a fuoco le azioni più urgenti e condividere alcune linee per il prossimo futuro. Nel corso della riunione, tre sono state le azioni che la Regione ha proposto e che hanno trovato il consenso di tutti: - sarà approntata una legge regionale per assegnare un bonus di 3000 euro alle famiglie che hanno un reddito al di sotto dei 36mila euro e che hanno avuto la casa allagata; - per le imprese toscane danneggiate, con Fidi Toscana sarà attivata la possibilità di ricorrere a un finanziamento agevolato con un periodo di preammortamento fino a un massimo di 18 mesi; - la Regione invierà una lettera al capo della Protezione civile Franco Gabrielli e alla Presidenza del consiglio con la richiesta urgente di erogare 21 milioni di euro, a tanto ammonta infatti la somma dei danni calcolati per le spese di soccorso e le somme urgenze. "Di fronte a questa utlima emergenza - ha detto quindi il presidente Rossi - è quanto mai necessario lavorare insieme per la piena attuazione della legge n.21che prevede che in Toscana non si costruisca nelle zone ad alto rischio idraulico, e della legge n.1 che prevede consumo di suolo zero. E´ questa la prevenzione primaria, ed è questo ciò che, insieme alle opere, insieme ai ripristini, siamo chiamati a fare subito". Proprio sul fronte rispristini, la Regione anche sulla base di sopralluoghi e verifiche congiunte fra i settori di ambiente e infrastutture sull´intero territorio toscano definirà l´ordine di priorità con cui agire su tutti gli interventi. Un ultimo invito Rossi lo ha rivolto agli enti locali ad accelerare nella realizzazione degli interventi di difesa dal rischio idraulico già finanziati, ricordando che la Regione è disponible a mettere a disposizione i suoi mezzi e le sue profesisonalità.  
   
   
GIUNTA FVG: OK A DDL "MANUTENZIONE"-VERSO OBBLIGO BONIFICA SITI DISMESSI  
 
Trieste, 5 novembre 2013 - "La tutela e la valorizzazione del territorio è assicurata attraverso la riduzione del consumo del suolo, nonché la bonifica e il riutilizzo di aree già urbanizzate a fini produttivi e commerciali a significativo impatto territoriale, nelle quali le attività ammesse dagli strumenti urbanistici non sono più esercitate per gli scopi corrispondenti alla zonizzazione urbanistica". Il riutilizzo di aree dismesse, dunque, rappresenta uno dei passaggi più importanti del disegno di legge "Disposizioni urgenti in materia di tutela ambientale, difesa e gestione del territorio, lavoro, infrastrutture, lavori pubblici, edilizia e trasporti, funzione pubblica e autonomie locali, salute, attività economiche e affari economici e fiscali" che la Giunta regionale, su proposta della stessa presidente Debora Serracchiani, ha approvato oggi a Trieste. Le aree classificate come industriali o commerciali, in cui le relative attività insediate "non vengano esercitate con continuità per un periodi di sei mesi", verranno infatti riclassificate come "zona destinata ad usi agricoli e forestali", con l´obbligo da parte dei soggetti che vi hanno operato di compiere le necessarie attività di caratterizzazione (ai fini della verifica di potenziali situazioni di rischio ambientale) e di bonifica dei siti eventuali contaminati, con progetti di "rinaturalizzazione" della zona ed il ripristino delle condizioni idrauliche e geo-morfologiche. L´articolato del ddl, che la presidente Serracchiani ha definito più in generale di "manutenzione" di precedenti provvedimenti di legge, prevede comunque la possibilità, fermo restando eventuali responsabilità legate a fattori di inquinamento, che Regione e Comune territorialmente interessato possano stipulare un accordo di programma con nuovi soggetti imprenditoriali "per attuare progetti integrati di bonifica, riconversione industriale e sviluppo economico-produttivo di siti inquinati", allo scopo di promuovere un riutilizzo di queste aree. "Abbiamo scritto una norma con la quale intendiamo affermare che il territorio della nostra Regione è prezioso, non solo dal punto di vista ambientale ma anche per i valori umani e le competenze professionali che esprime", spiega il vicepresidente sergio Bolzonello. "Vogliamo rendere la nostra regione attraente e competitiva per gli investitori, ma è anche giusto che vi siano delle norme che ci cautelino da iniziative finanziarie ´mordi e fuggi´ o da mere speculazioni. L´articolato potrà essere perfezionato in Aula, ma confido che lo spirito attuale e propositivo sarà colto e conservato" Nel testo del disegno di legge viene anche previsto, come già indicato anche recentemente dall´assessore all´Ambiente Sara Vito, l´integrazione della Commissione regionale sull´Amianto con due rappresentanti dell´Arpa, l´Agenzia regionale per la protezione dell´Ambiente, e della stessa direzione regionale dell´Ambiente, affinché l´organismo possa essere dotato di tutte le professionalità necessarie. Viene inoltre prevista, in un successivo articolo, una maggior tutela al diritto alla salute dei lavoratori, in particolare permettendo il pagamento dell´integrazione dell´indennità versata dall´Inail in caso di infortunio ed il pagamento dell´indennità durante il periodo di ricovero e della relativa degenza ospedaliera. In materia di agevolazioni per l´acquisto della prima casa, per ottenere il sostegno nel pagamento dei canoni di locazione o per beneficiare di un alloggio di edilizia sovvenzionata, a modifica di precedenti normative regionali, viene poi previsto che solo un componente della famiglia richiedente debba risiedere in Friuli Venezia Giulia da almeno due anni, nell´intento così di non penalizzare le giovani coppie che invece debbono essere sostenute. In un successivo articolo, quindi, viene nuovamente indicata la possibilità di reintrodurre la figura del "direttore generale" nei Comuni della Regione con una popolazione maggiore di 100 mila abitanti, come peraltro previsto dalla normativa nazionale in materia. Viene infine normata la prosecuzione delle attività di Fvg Film Commission e dell´Associazione Fondo audiovisivo Fvg.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: PROTEZIONE CIVILE, NASCE L´ELENCO REGIONALE DEL VOLONTARIATO  
 
Bologna, 5 novembre 2013 - Nasce l’Elenco regionale del volontariato di Protezione civile: da domani, 1 novembre, le organizzazioni di volontariato dell’Emilia-romagna potranno presentare domanda per essere iscritte nella lista. “Si tratta di una svolta importante, frutto di un lungo percorso di condivisione destinato ad incidere profondamente sulle modalità d’intervento delle organizzazioni di protezione civile: solo quelle iscritte all’Elenco potranno essere coinvolte per attività di prevenzione, previsione o emergenza”, commenta l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo. “L’obiettivo - spiega Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile - è quello di avere un censimento chiaro e aggiornato delle associazioni autorizzate ad operare e dei volontari che le compongono”. L’elenco è articolato in una sezione regionale e nove provinciali. La prima accoglie le associazioni di volontariato regionali e nazionali che operano, anche in misura non prevalente, nell’ambito della protezione civile, presenti e attive sul territorio regionale con proprie sezioni o gruppi costituiti in almeno cinque province e aderenti ai rispettivi coordinamenti provinciali. Alle sezioni provinciali, invece, possono iscriversi i coordinamenti provinciali, le associazioni locali di volontariato, le articolazioni locali di associazioni regionali o nazionali, i gruppi comunali che fanno capo al Sindaco e le organizzazioni di altra natura, purché a componente prevalentemente volontaria e con carattere locale. Una novità riguarda anche la formazione. Le sezioni provinciali riportano l’elenco nominativo di tutti i volontari che fanno parte delle organizzazioni iscritte, suddivisi in due categorie: operativi e di supporto. I primi, già formati e addestrati, sono quelli pronti ad intervenire in caso di necessità, mentre i volontari in attesa di formazione possono comunque essere impiegati, ma solo con funzioni di supporto. “La scelta di porre al centro la formazione dei volontari - aggiunge Gazzolo - è stata fatta per garantire l’efficacia negli interventi e tutelare al tempo stesso la sicurezza di chi si impegna in prima persona dando grande prova di solidarietà”. “Questo strumento - conclude Mainetti - consentirà di migliorare ulteriormente le capacità d’intervento di una forza che negli ultimi anni è stata sempre più protagonista nelle situazioni di emergenza locali e nazionali e che ha accresciuto nel tempo la propria competenza, al fianco delle altre componenti del sistema di Protezione civile”. L’agenzia regionale di Protezione civile provvederà all’iscrizione delle organizzazioni nella sezione regionale e alla gestione dell’Elenco; le Province si occuperanno invece delle iscrizioni nelle sezioni provinciali. Le procedure d’iscrizione (che non prevedono un termine ultimo), i moduli da utilizzare e i riferimenti normativi sono disponibili sul sito dell’Agenzia all’indirizzo Http://www.protezionecivile.emilia-romagna.it/aree-tematiche/volontariato. I cittadini interessati a diventare volontari non possono iscriversi direttamente all’Elenco, ma devono entrare a far parte di una delle organizzazioni che lo compongono.  
   
   
"SISTEMI COSTIERI IN CAMBIAMENTO: METTERA A PUNTO STRUMENTI DI VALUTAZIONE E GESTIONE"  
 
Sesimbra, 6 novembre 2013 - Dal 12 al 16 maggio 2014 si terrà a Sesimbra, in Portogallo, una conferenza intitolata "Sistemi costieri in cambiamento: mettera a punto strumenti di valutazione e gestione" (Coastal systems under change: tuning assessment and management tools). Il cambiamento ambientale si sta verificando a un ritmo senza precedenti. La conoscenza su come il clima e le attività umane influenzano i processi biologici ed ecologici nelle zone costiere è però ancora limitata. Questa conferenza intende permettere una migliore comprensione delle variazioni delle funzioni e dei processi degli ecosistemi per contribuire a strategie di gestione e di conservazione più efficienti. I partecipanti discuteranno su come l´integrazione delle attuali conoscenze e lo sviluppo di nuovi strumenti può permettere di affrontare le minacce che mettono in pericolo gli ambienti costieri. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ecsa54.Fc.ul.pt/index.html    
   
   
CAMPANIA, TRAFFICO RIFIUTI, DICHIARAZIONI: SERVONO NORME PIÙ SEVERE  
 
 Napoli, 5 novembre 2013 - Il fatto che le dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone siano state soltanto ora rese pubbliche non vuol dire che, anche in Puglia, le autorità competenti non tenessero da tempo sotto controllo il problema. Vorrei che si restituisse alle notizie che emergono in queste ore un contesto perché, ancora una volta, non si rischi di creare ingiustificati allarmismi nella popolazione. Dico questo anche in ragione della mia precedente attività di magistrato che, in più occasioni, si è occupato di reati ambientali anche di questo genere”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro interviene sulle dichiarazioni del pentito di camorra Schiavone. “La mia tranquillità, che confermo rispetto alle notizie che emergono, è dovuta al fatto che in Puglia da anni seguiamo la questione e cerchiamo di mettere le forze di polizia giudiziaria, le uniche che possano concretamente intervenire su questi fenomeni, nelle condizioni di operare in maniera sempre più efficace. Per questo – prosegue Nicastro – per ben 7 anni abbiamo sottoscritto con le forze dell´ordine un Accordo Quadro, con un discreto stanziamento di fondi, al fine di monitorare il territorio regionale con un focus specifico sui reati di natura ambientale. Guardia di Finanza, Noe dei Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Arpa e Cnr dal 2007 sono destinatarie di risorse economiche che permettono loro l´acquisto di tecnologie sempre più sofisticate e la formazione del personale in maniera da essere sempre più efficaci nell´azione territoriale. Il nostro progetto Pillar (Potenziamento Infrastrutturale per la lotta al traffico illecito di Rifiuti) ha anche ricevuto un riconoscimento dal Forum Pa come buona pratica di collaborazione inter-istituzionale. Abbiamo strategicamente scelto di monitorare il territorio attraverso una fitta rete. Non siamo la regione in cui accadono più reati ambientali ma siamo certamente quella in cui il sistema di repressione funziona meglio”. “Le dichiarazioni del pentito, rese nel 1997, riguardano fatti collocabili in epoca precedente. A questo punto mi viene da chiedermi se chi era a conoscenza di queste dichiarazioni, laddove verificabili e confermate, le abbia poi messe a disposizione degli organi inquirenti perché essi potessero svolgere il proprio lavoro. Devo dire – conclude l´Assessore – che ancora una volta non posso fare a meno di sottolineare come il tema non possa essere affrontato in termini regionali: più volte abbiamo chiesto a livello nazionale che il modello Puglia di collaborazione con le forze dell´ordine divenisse una pratica nazionale e che le norme sui reati ambientali venissero finalmente riviste con un deciso inasprimento delle pene previste. In molte occasioni, le interpretazioni giornalistiche, sui numerosi sequestri (circa 1800 dal 2007) emersi dall´attività di indagine delle forze dell´ordine e resi possibili proprio dall´Accordo quadro con la Regione, hanno dato alla Puglia la ´maglia nera´ sui reati ambientali. Ribadisco ancora una volta quello che più volte ho detto: noi combattiamo gli illeciti e vogliamo che emergano. Altri tentano di nascondere tutto sotto il tappeto. E´ una questione di scelte”.  
   
   
RIFIUTI TOSSICI IN MOLISE, LA GIUNTA REGIONALE ISTITUISCE UN GRUPPO DI LAVORO  
 
Campobasso, 5 novembre 2013 - Individuare, verificare e accertare con immediatezza e puntualità. La giunta regionale interviene per dare risposte a tutti i cittadini molisani alla luce dell´allarmante quadro emerso dalla pubblicazione dei verbali desecretati dell´audizione del pentito Carmine Schiavone. Di questa sera, la delibera di giunta che formalizza l´istituzione di un gruppo di lavoro che dovrà individuare le aree del Molise teatro del presunto sversamento di rifiuti tossici. Compito del team di esperti, coordinati dal direttore generale della Salute, Antonio Lastoria, sarà accertare la precisa allocazione dei rifiuti, al momento individuata nell´area della provincia di Isernia, stando alle dichiarazioni di Schiavone. Sempre il gruppo di lavoro condurrà precise e capillari attività di monitoraggio sulle zone segnalate. Il gruppo di lavoro sarà composto da tecnici di enti e strutture regionali e strumentali preposti, Asrem, Arpa Molise e Protezione civile. A tutte le attività poste in essere a tutela della salute pubblica saranno chiamati a contribuire anche rappresentati dell´Anci Molise. "Di fronte all´allarme e alla preoccupazione che si sono diffusi tra i nostri cittadini - dichiara il presidente Paolo di Laura Frattura -, abbiamo deciso di agire subito per avere un riscontro certo delle dichiarazioni desecretate di Schiavone. La gravità dei contenuti pubblicati ci impone di intervenire con immediatezza così da poter dare tutte le risposte del caso alle nostre comunità colpite da questo presunto disastro ambientale. L´istituzione di un gruppo di lavoro di esperti ci aiuterà ad avvicinarci alla verità che tutti abbiamo il diritto di conoscere. Come Regione - conclude il governatore -, ci muoveremo attraverso operazioni di raccordo con lo Stato e le altre Regioni purtroppo coinvolte in questa terribile vicenda".  
   
   
TELERILEVAMENTO EMISSIONI NEL COMPRENSORIO DEL CUOIO: FIRMATO ACCORDO REGIONE TOSCANA-PROVINCIA-COMUNI-AZIENDE  
 
 Firenze, 5 novembre 2013 - La gestione del centro di telerilevamento delle emissioni nel sistema produttivo del comprensorio del cuoio è l´oggetto dell´accordo firnato oggi dall´assessore all´ambiente e energia della Regione Toscana, Anna Rita Bramerini, insieme a Provincia di Pisa, ai Comuni di Castelfranco di Sotto, Fucecchio, Montopoli in Val d´Arno, San Miniato e Santa Croce sull´Arno e ad alcune ditte (Consorzio Aquarno, Consorzio Cuoiodepur, Organazoto, Idea verde, Consorzio Sgs, Ecoespanso, Waste recycling, Prati bioenergia, Tecnoambiente, Consorzio conciatori Fucecchio). L´accordo integra il protocollo d´intesa siglato nel settembre 2011. "L´accordo stipulato oggi - dichiara l´assessore Bramerini - risultato del rapporto di collaborazione tra amministrazioni pubbliche, associazioni imprenditoriali e sindacati che caratterizza il comprensorio del cuoio, ha come finalità l´implementazione del controllo delle pressioni ambientali della zona attraverso uno strumento di garanzia come il centro di telerilevamento delle emissioni, situato a San Romano presso il Dipartimento Arpat di Pisa". "In particolare - spiega l´assessore – l´accordo serve a disciplinare in dettaglio il coinvolgimento diretto delle aziende che intendono aderire al sistema di telerilevamento, finalizzato a prevenire le maleodoranze derivanti da quegli impianti che, per dimensioni, per attività svolte e per materiali/sottoprodotti/rifiuti trattati possono essere considerati a maggior potenziale di impatto ambientale in un territorio soggetto a pressioni ambientali quale è l´area del Comprensorio del Cuoio". Un´area che si estende nella parte nord-orientale della provincia di Pisa con un raggio di circa 10 chilometri e in cui vivono oltre 100.000 abitanti. Qui viene effettuato circa il 35% della produzione nazionale di pellame ed il 98% della produzione di cuoio da suola. Le aziende del ramo sono circa 900 con oltre 10.000 addetti. Le aziende che aderiscono all´accordo, si legge nel testo firmato oggi, si impegnano a contribuire, attraverso l´acquisizione dei dati provenienti dal costante monitoraggio delle fasi più rappresentative dei propri cicli produttivi, non solo a evitare l´insorgere di problematiche ambientali, ma anche a individuare soluzioni gestionali/produttive in grado di mitigare ulteriormente il loro impatto sul territorio, con particolare riferimento a metodi innovativi di riduzione delle emissioni di Cov e di polveri fini. Alle prime adesioni se ne potranno aggiungere altre, dandone comunicazione al Comune competente entro una scadenza prefissata (il mese di ottobre dell´anno precedente a quello in cui inizieranno a partecipare). Quanto ai costi di gestione, stimati in 180.000 euro l´anno, sono stati così ripartiti tra i firmatari: a carico della Regione 80.000 euro, a carico dei comuni coinvolti 30.000 euro, suddivisi in base al numero degli abitanti, e a carico delle aziende 70.000 euro ripartiti in base a criteri, quali il numero dei sensori, la loro complessità, e l´impatto sul territorio degli impianti. Giovanni Barca, direttore generale di Arpat, ha illustrato le modalità di funzionamento che avrà il telerilevamento. Presso le aziende che sottoscrivono l´accordo (al momento impianti di trattamento di reflui civili ed industriali, di trattamento di fanghi di trattamento/stoccaggio rifiuti, impianti produttivi e di produzione di energia da biomasse) sono collocati dei sensori (sonde) per la misura in aria o in fase acquosa di parametri chimico/fisici e/o concentrazioni (ad es. Di idrogeno solforato) presenti negli insediamenti produttivi. Rispetto al passato sarà effettuata una revisione della parte strumentale installata presso gli impianti per rendere più efficace l´azione di prevenzione degli episodi di maleodoranze e contestualmente consentire una costante regolarità delle emissioni prodotte dagli stessi impianti. Il sistema di telerilevamento consente la ricezione per via telematica da parte di una postazione centrale di dati provenienti dai sensori presenti nelle aziende, che consentono di misurare in tempo reale principalmente parametri correlabili al rilascio anomalo di odori. I dati raccolti sono controllati ed analizzati presso la sede Arpat di San Romano. Arpat provvederà ad effettuare una verifica giornaliera delle informazioni provenienti dagli impianti e, nel caso di anomalie, allo svolgimento dei necessari accertamenti da parte dei propri operatori per controlli più accurati e approfondimenti. Arpat effettuerà anche verifiche periodiche della corretta funzionalità delle apparecchiature installate presso gli impianti e l´elaborazione dei dati acquisiti con analisi di trend settimanali e mensili dei parametri misurati. Saranno prodotti quindi report analitici, con frequenza semestrale, delle risultanze delle attività di telerilevamento, per l´informazione agli enti locali interessati, che saranno resi disponibili anche sul Web.  
   
   
MONTICHIARI, TERZI: DISCARICHE SOTTO OSSERVAZIONE  
 
Milano, 5 novembre 2013 - "La questione delle discariche esistenti e in progettazione a Montichiari è sotto stretta osservazione da parte mia e dei funzionari di Regione Lombardia". Lo ha dichiarato durante l´audizione in Vi Commissione del Consiglio Regionale dedicata alla proposta di discarica di cemento amianto avanzata da Padana Green l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Claudia Maria Terzi. Osservazioni Sull´indice Di Pressione - "Nell´ambito estrattivo "Ateg 43" insistono già molti impianti - ha detto l´assessore - Per questo, terremo conto delle osservazioni avanzate da tutti i rappresentanti del territorio in merito ai criteri relativi all´indice di pressione ambientale nella redazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti". "Mi fa piacere registrare - ha concluso Terzi - che c´è un´attenzione bipartisan sulla questione da parte di tutte le parti coinvolte, che oggi hanno avuto l´occasione di dire la loro. Da parte mia, c´è tutto l´impegno a dare il più possibile seguito alle esigenze del territorio".  
   
   
PUGLIA, RIFIUTI TOSSICI: VERIFICARE L´ATTIVITÀ D´INDAGINE DELL´EPOCA  
 
Bari, 5 novembre 2013 - “Gli atti desecretati della commissione d´inchiesta sui rifiuti del 1997 rese dal pentito di camorra Carmine Schiavone fotografano uno spaccato risalente ad un periodo a cavallo tra gli anni ´80 e i primi anni ´90. Periodo in cui le normative ambientali in vigore in Italia erano insufficienti al fine di contrastare i fenomeni riferiti dal collaboratore di giustizia. Per questo i casi di rinvenimento di rifiuti tossici (che nulla hanno a che fare con gli urbani e col Piano Rifiuti regionale come pure si legge in alcune incaute e disinformate dichiarazioni), numerosi in quegli anni nella nostra come in tutte le regioni d´Italia, non possono automaticamente essere connessi ad una ipotesi di traffico illecito, in mancanza di elementi di riscontro”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, torna sull´argomento volendo precisare alcuni aspetti.(...) “Come ho già avuto modo di dire le specifiche competenze per le verifiche e per l´emersione di questi fenomeni spettano agli organi di polizia giudiziaria e alla magistratura. Per questo motivo ritengo che il primo elemento importante da verificare sarebbe l´avvenuta trasmissione degli atti della commissione sui rifiuti, ancorché secretati, alle Procure della Repubblica, ai Prefetti in carica ed ai vertici delle forze di polizia in servizio in quel periodo. Questa verifica – prosegue Nicastro – permetterebbe di capire se, dall´attività eventualmente scaturita da quelle dichiarazioni, siano effettivamente emersi dei riscontri. Ritengo che questo sia l´unico approccio corretto alla questione per permettere una ricostruzione del quadro al di fuori del quale le notizie emergono in modo scomposto e poco utile”. “Ben vengano attività istituzionali di ascolto anche all´interno degli organi consiliari della Regione Puglia ma, proprio in ragione di quanto detto, credo che sia necessario allargare le audizioni oltre che ai componenti delle commissioni parlamentari dell´epoca anche ai Procuratori della Repubblica, ai Prefetti ed ai vertici delle Forze di Polizia in servizio in quel periodo. Dubito – conclude Nicastro – che la creazione di nuovi soggetti, siano task force o commissioni ad hoc, possa in qualche modo fare di più e meglio dei percorsi istituzionali già previsti dall´ordinamento, ad ogni modo la chiarezza è fondamentale e, per ottenerla, serve avere un quadro completo dei fatti che prescinda da ricostruzioni teoremiche ma che trovi riscontro tra l´attività della commissione all´epoca dei fatti e gli altri organismi istituzionali che di quei fatti abbiano avuto conoscenza storica”.