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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Novembre 2013
PREVENZIONE MIRATA A BENEFICIO DEL SINGOLO PAZIENTE IN UN RAPPORTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 5 novembre 2013 - La Commissione europea ha pubblicato una relazione sui progressi e sulle potenzialità della medicina personalizzata. Prevenzione mirata a beneficio del singolo paziente in un rapporto della Commissione europea La medicina personalizzata consente di personalizzare la strategia terapeutica e farmacologica del singolo paziente, basandosi su indagini di genomica predittiva che tengono conto della predisposizione genetica verso specifiche patologie. La relazione si concentra sul potenziale della medicina personalizzata e sui finanziamenti Ue per la ricerca, sui recenti sviluppi della legislazione Ue riguardo alla commercializzazione dei farmaci e sui fattori che influenzano la diffusione di questo tipo di medicina nei sistemi di assistenza sanitaria. Questa ricerca è innovativa perché i trattamenti mirati consentono di individuare - prima che si manifestino - determinate malattie alle quali il paziente è geneticamente suscettibile, e quindi di prevenirle. L´adozione della medicina personalizzata da parte dei sistemi sanitari può inoltre favorire la riduzione del rischio di errori medici e di effetti collaterali negativi dei farmaci.  
   
   
IL DIABETE POTREBBE PRESTO ESSERE TRATTATO PER VIA ORALE. LO DICE UNO STUDIO GIAPPONESE.  
 
Lecce, 5 novembre 2013 - Gli scienziati dell´Università di Tokyo hanno annunciato giovedì 31 ottobre, che hanno creato un composto che aiuta il corpo a controllare il glucosio nel sangue. È noto che il glucosio è il “combustibile” del corpo umano che è vitale per il funzionamento degli organi, ma se in eccesso può portare al diabete di tipo 2, una condizione che può causare malattie cardiache, ictus e insufficienza renale. I medici dicono che l´incidenza del diabete di tipo 2 è schizzata nel corso degli ultimi decenni, qualcosa che trova la sua maggiore causa nel crescente numero di persone in sovrappeso. Sono molteplici, infatti, gli studi che hanno dimostrato che le persone obese tendono ad avere livelli più bassi di adiponectina, un ormone che regola il glucosio e aumenta l´efficacia di insulina. Ora in Giappone alcuni ricercatori hanno sviluppato un composto che hanno chiamato Adiporon che imita gli effetti dell´ormone. A differenza della adiponectina, l’Adiporon non si scompone passando attraverso l´intestino. L’adiporon potrebbe, quindi, essere utilizzato quale possibile trattamento per via orale per il diabete, secondo Toshimasa Yamauchi, un membro del team di ricerca e docente presso la Scuola di Medicina presso l´Università di Tokyo. L’obiettivo dell’equipe nipponica è quello di lanciare i test clinici in pochi anni. I medici consigliano alle persone con diabete di tipo 2 di mangiare in modo sano e fare esercizio fisico, ma i ricercatori hanno evidenziato che questi suggerimenti, apparentemente di semplice realizzazione, il più delle volte si rivelano come una sfida insuperabile. La terapia dietetica, hanno evidenziato in un comunicato stampa, non è semplice neanche per le persone sane. E non importa anche se non sono obese o hanno una malattia. Così come le opportunità per l´esercizio fisico si sono inevitabilmente ridotte drasticamente, in tendenza con una società sempre più automatizzata. Giovanni D´agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che sottolinea l’importanza della ricerca in questione pubblicata sulla versione online di Nature, rileva come la stessa rappresenti una speranza concreta per una delle malattie che causa più decessi e incalcolabili costi sociali per i welfare degli stati.  
   
   
QUARTA CONFERENZA INTERNAZIONALE SUI PROGRESSI IN NEUROIMMUNOLOGIA CLINICA  
 
Cracovia, 6 novembre 2013 - Il 27 e 28 giugno 2014 si terrà a Cracovia, in Polonia, la quarta conferenza internazionale sui progressi in neuroimmunologia clinica (Fourth International Conference Advances in Clinical Neuroimmunology). La conferenza riunirà i professionisti del settore sanitario da una varietà di discipline e prospettive mediche interessati a far progredire la valutazione clinica e i test diagnostici dei disturbi neuroimmunologici. Le sessioni della conferenza saranno presentate da esperti del settore e riguarderanno i recenti progressi nella patologia, diagnosi e terapia dei disturbi neuroimmunologici. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Acn2014.eu/teksty.php?plik=index.php    
   
   
SANITA’ IN PIEMONTE, I DATI DEL PIANO NAZIONALE ESITI DI AGENAS CONFERMANO L’OTTIMO LIVELLO COMPLESSIVO  
 
Torino, 5 novembre 2013 - L’analisi dei dati del Piano nazionale esiti- elaborato dall’Agenas per conto del Ministero della Sanità- dimostra che, nel complesso, la sanità piemontese è di ottimo livello. Il Pne consente di “misurare” in maniera oggettiva la qualità dei servizi sanitari regionali e delle strutture ospedaliere del Paese. I dati per il Piemonte sono stati illustrati oggi, dal Presidente della Regione, Roberto Cota, dall’Assessore alla Sanità, Ugo Cavallera, e dal direttore regionale della Sanità, Sergio Morgagni. “Si salvano più vite, ci sono dei tempi di risposta migliori su tutta una serie di patologie che sono quelle più importanti e questo avendo risparmiato 400 milioni grazie alla riorganizzazione dei servizi, secondo il piano di rientro che ci è stato imposto appena insediata la Giunta: la verità è che la nostra riforma funziona e tutti i dati lo confermano” ha dichiarato il Presidente Roberto Cota. “Le ottime performance del nostro servizio sanitario sull’infarto miocardico acuto, per citare come esempio uno dei dati più significativi -ha precisato Cota - dimostrano l’efficacia del nostro sistema di 118 unito a strutture di riferimento in grado di intervenire su ogni tipo di emergenza o complicanza: se nel 2009 si portavano i pazienti in 45 presidi, molti dei quali evidentemente inadeguati, oggi il 118 porta gli infartuati soltanto nei 28 presidi ospedalieri più attrezzati. E i dati dimostrano che questa riorganizzazione ha già salvato tante vite, a dispetto delle polemiche di chi cerca di strumentalizzare la sanità per ragioni politiche o di chi cerca di difendere il suo piccolo centro di potere. La nostra riforma, a conti fatti, sta costruendo un servizio sanitario regionale moderno, efficiente e che salva molte vite in più.” “In base agli ultimi dati del 2011, il Piemonte era sopra la media nazionale nella griglia dei livelli essenziali di assistenza (Lea). Oggi abbiamo voluto dare atto del buon lavoro complessivo di tutta la sanità regionale. La riconversione degli ospedali ha fatto sì che si intervenga in modo appropriato con ricoveri mirati a seconda della casistica, migliorando la qualità dell’assistenza. Siamo impegnati nella sfida dei Programmi operativi e per ciascun settore abbiamo definito quello che abbiamo in animo di fare. Mi auguro che venga considerato lo sforzo profuso in una situazione difficile, determinata da condizioni pregresse che i tavoli ministeriali non hanno potuto fare altro che certificare. Anzi, occorre apprezzare lo sforzo di tutte le componenti volto a concentrare le risorse per garantire un efficace servizio ai cittadini.” - ha dichiarato l’assessore Cavallera. Sono stati presi in considerazione gli esiti relativi alle malattie che, con elevata frequenza, determinano ricoveri ospedalieri e necessitano di assistenza territoriale successiva al ricovero, ad esclusione delle neoplasie per le quali il Pne non rende disponibili i dati della serie temporale 2007-2012. Si tratta, in particolare: - delle malattie cardiovascolari (infarto miocardico acuto, valvulopatie cardiache, scompenso cardiaco congestizio); - delle malattie cerebrovascolari (ictus); - delle malattie dell’apparato respiratorio (broncopneumopatia cronica ostruttiva riacutizzata) Bpco; - dei traumi (frattura del collo del femore, frattura della tibia-perone). Il Pne esamina 8 indicatori relativi all’infarto miocardico acuto (Ima), 6 dei quali sono principalmente correlabili alla qualità dell’assistenza ospedaliera, misurando la mortalità a 30 giorni, mentre 2 possono essere messi in relazione principalmente alla qualità dell’assistenza territoriale (specialistica ambulatoriale, medici di medicina generale, farmaci, assistenza domiciliare), misurando la mortalità e le complicanze a 1 anno. Per quanto riguarda le altre malattie cardiovascolari analizzate, ovvero le valvulopatie cardiache e lo scompenso cardiaco congestizio, sono disponibili i dati relativi alla mortalità a 30 giorni, così come per l’ictus, la Bpco riacutizzata e le fratture del collo del femore e della tibia-perone che, pertanto, esprimono principalmente misure del livello qualitativo riferito all’assistenza ospedaliera. I tassi di mortalità e delle complicanze non sono grezzi, ma “aggiustati” in quanto, negli studi osservazionali la valutazione comparativa degli esiti deve tenere conto delle possibili disomogeneità esistenti nelle popolazioni studiate, dovute a caratteristiche quali età, genere, gravità della patologia in studio, presenza di comorbilità croniche, etc. Per le malattie cardiovascolari (infarto miocardico acuto, valvulopatie cardiache, scompenso cardiaco congestizio) il confronto tra i dati, nel 2012, è sostanzialmente positivo per il Piemonte rispetto alla situazione del 2009 ed anche rispetto alla media delle altre regioni. Positivo anche il raffronto per quanto riguarda la cura dell’ictus. Per le malattie dell’apparato respiratorio (broncopneumopatia cronica ostruttiva riacutizzata) il dato è leggermente negativo rispetto al dato dell’Italia, ma comunque in miglioramento rispetto al 2009. Il dato è, comunque, linea con le altre aree del Nord Italia dove vi sono analoghe condizioni ambientali e climatiche. In discesa anche i tempi di attesa per gli interventi chirurgici per le fratture del collo del femore e della tibia-perone. Dal 2009 al 2012 la spesa corrente del servizio sanitario regionale è scesa da 8, 5 miliardi a 8,2 miliardi al netto del valore economico degli ammortamenti.  
   
   
LOMBARDIA, BILANCIO: PIÙ SOLDI A SANITÀ, WELFARE E INVESTIMENTI  
 
Milano, 5 novembre 2013 - "Anche se da Roma tagliano alla Regione Lombardia più di 300 milioni di euro, la Giunta regionale lombarda, con la legge di bilancio per il 2014 che presentiamo, non soltanto non aumenta nessuna imposta e non effettua nessun taglio al welfare, alla sanità, ai servizi pubblici che incidono sulla vita quotidiana dei cittadini, ma anzi inizia a ridurre le imposte, eliminando il bollo per chi acquista un´auto meno inquinante o azzerando l´Irap per le nuove imprese innovative. E investiamo più di 2 miliardi di euro per far crescere la nostra regione. Con questa manovra, ogni giorno stanziamo 65,4 milioni per gli investimenti e i servizi per la nostra Lombardia". Lo ha spiegato l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia, presentando alla stampa la legge di bilancio appena approvata dalla Giunta regionale. La Spesa Centrale Aumenta, Mentre Diminuisce Del 30% Quella Delle Regioni - Presentando la legge di bilancio 2014 l´assessore Massimo Garavaglia ha voluto fare una premessa sul quadro generale, sottolineando il paradosso per cui il Governo taglia alle Regioni pur vedendo aumentare la spesa centrale. "Partiamo da una premessa fondamentale - ha chiarito l´assessore regionale all´Economia, Crescita e Semplificazione - sul bilancio 2014: noi come Regione Lombardia abbiamo subito un taglio molto importante, superiore ai 300 milioni di euro. Ma questo taglio ha colpito la Regione Lombardia in maniera doppia nella voce trasferimenti, dove abbiamo subito un taglio il 5,3% contro il 3,5% delle altre regioni. Il taglio è più forte per la Regione Lombardia perché quando fanno i tagli, da Roma, li fanno in base al Pil prodotto dalla Regione, mentre quando devono dare i soldi lo fanno sulla base della spesa storica. Per cui, paradossalmente, se spendi bene e fai più Pil subisci maggiori tagli mentre se spendi di più e peggio dei servizi poi ti danno più soldi in base alla spesa storica. Ma c´è un altro paradosso che voglio evidenziare, sul comportamento tenuto da Governo rispetto alle Regioni. La spesa pubblica centrale, senza gli interessi, infatti, dal 2012 al 2014 aumenta dell´1,7% ovvero di 12 miliardi passando da 714 miliardi a 726 miliardi, mentre il tetto di spesa delle regioni diminuisce del 30% scendendo da 27,6 miliardi a 19,3 miliardi, così mentre le Regioni riducono la spesa del 30% parallelamente la spesa centrale aumenta, il tutto nonostante continuino a parlarci di tagli e rigore." Una Manovra Senza Tasse E Senza Tagli - "Nonostante questo - ha sottolineato l´assessore Massimo Garavaglia - non c´è nessuno aumento di imposte e non ci sono tagli al welfare, alla sanità, al servizi pubblici, a tutto quello che incide nella qualità della vita dei cittadini. In compenso azzeriamo il bollo per chi sostituisce le vecchie auto inquinanti come avevamo promesso, un incentivo nell´ottica di favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti per abbassare il livello delle polveri sottili, una misura già in vigore dal prossimo 1 gennaio. E come abbiamo già annunciato azzeriamo l´Irap per le start up innovative". Investimenti Di Due Miliardi Per La Crescita - Zero tagli ai servizi, zero aumenti delle imposte, ma risorse importanti per gli investimenti per la crescita e lo sviluppo, per oltre 2 miliardi e aumenti delle risorse per la sanità e il welfare e per il trasporto pubblico locale, ovvero per i servizi più incisivi nella vita quotidiana dei cittadini lombardi. "Per la crescita - ha precisato l´assessore Massimo Garavaglia - investiamo oltre 2 miliardi per la spesa di investimento, per lo sviluppo e per le infrastrutture e stanziamo oltre 17 miliardi di euro, con un aumento dell´1,8%, per il sistema sanitario e di questi 256 milioni sono per gli investimenti in sanità e 1.721 milioni sono per il welfare. Mettiamo 53,5 milioni per il sostegno alle famiglie per il fabbisogno abitativo cui vanno aggiunti i 30 milioni messi per Aler. Poi ci sono ulteriori 60 milioni per il fondo regionale a sostegno delle famiglie e dei suoi componenti fragili. Non solo, incrementiamo il trasporto pubblico locale per oltre 35 milioni di euro e investiamo 96 milioni di euro per la valorizzazione e sviluppo del sito Expo. Infine anticipiamo quasi 90 milioni per la nuova programmazione comunitaria, per consentire la spesa fin da subito senza dover attendere i tempi romani". Avviato Percorso Per La Revisione Dei Ticket - "Come annunciato dal presidente Roberto Maroni è nostra intenzione arrivare ad una revisione dei ticket, vedremo in che modo e in che forma, ricordo che questo percorso è appena partito e abbiamo tempo fino a Natale, ma è un risultato che vogliamo centrare e in qualche modo ci arriveremo. L´intenzione del presidente Maroni - ha concluso l´assessore Garavaglia - è quella di ascoltare le proposte che arriveranno dal Consiglio regionale ma al termine sarà la Giunta a fare la sintesi"  
   
   
SANITÀ IN BASILICATA, INSEDIATO IERI IL COMITATO ETICO UNICO REGIONALE  
 
Potenza, 5 novembre 2013 - L’assessore alla Salute ha insediato ieri il Comitato etico unico regionale (Ceur). Istituito dalla giunta regionale, il Comitato ha lo scopo di approfondire gli aspetti bioetici, giuridici e deontologici legati all’esercizio della pratica sanitaria e della ricerca biomedica, superando la precedente impostazione che prevedeva più comitati etici in ambito regionale. Ciò in funzione dello sviluppo della ricerca e della sperimentazione clinica e farmacologica, ritenuti essenziali al miglioramento complessivo della salute dei cittadini e alla crescita qualitativa dell’offerta di cura dell’intero sistema. Il Comitato garantisce un’uniformità di valutazione e di indirizzo sul territorio e, dunque, parità di trattamento per tutti i pazienti in temi particolarmente delicati quali la sperimentazione clinica, la donazione di organi e i trapianti, l’accanimento terapeutico e l’eutanasia, l’interruzione volontaria di gravidanza, la fecondazione assistita, l’ingegneria genetica. La competenza del Ceur comprende anche i problemi connessi alla raccolta ed alla gestione dei dati sull’identità generale e biologica, alla tossicodipendenza e all’alcoolismo, alla riabilitazione, alle istanze etiche della psichiatria e a quelle, in generale, che scaturiscono dalla bioetica, dall’economia e dalla tutela della salute. L’insediamento del Comitato avviene dopo un periodo di approfondito dibattito fra le direzioni aziendali del Servizio sanitario regionale della Basilicata in merito alle problematiche aperte dal documento di lavoro predisposto dalla segreteria tecnico scientifica del Comitato per la redazione del regolamento operativo. La qualità dei componenti e il principio di autonomia che fonda l’azione dello stesso Comitato sono la migliore garanzia dell’efficienza ed efficacia della sua azione. Nel corso della seduta è stato eletto presidente Rosario Vincenzo Iaffaioli, docente di Oncologia Clinica e responsabile della Struttura complessa di Oncologia Medica Addominale dell’Istituto nazionale tumori G. Pascale di Napoli. Vicepresidente è, invece, Maria Antonietta Tarsia, segretario regionale di Cittadinanzattiva – Basilicata. Gli altri componenti sono, oltre all’assessore regionale alla Salute pro tempore, Domenico Bilancia e Michele Pizzuti (entrambi clinici), Luciano Toscano (medico di medicina generale), Stefania Lamanna (pediatra di libera scelta), Giuseppe Signorello (biostatico), Luigia Trabace (farmacologo), Giuseppe Montagano (dirigente regionale), Vito Iorio (esperto in materia giuridica e assicurativa), Ercole Trerotola (esperto di bioetica), Vito Milione (in rappresentanza del Collegio degli Infermieri di Potenza e Matera), Raffaele Messina (rappresentante dell’Assemblea del Volontariato) ed Emilio Chiarolla (esperto in dispositivi medici). Durante la riunione si è deciso infine di rinviare l’approvazione del regolamento operativo del Comitato alla riunione prossima (fissata al 19 novembre) per consentire ai componenti un’analitica valutazione della bozza di regolamento predisposta dalla Segreteria tecnico Scientifica e degli emendamenti redatti dalle direzioni aziendali. Alla riunione è prevista la partecipazione, in qualità di uditori, dei direttori sanitari e amministrativi delle aziende, al fine di condividere le più significative regole di funzionamento del Comitato.  
   
   
UMBRIA, INFLUENZA: AVVIATO PROGRAMMA REGIONALE VACCINAZIONE PER PREVENIRE EPIDEMIA STAGIONALE 2013–2014, DA QUEST’ANNO AMPLIATA CAMPAGNA INFORMATIVA  
 
Perugia, 5 novembre 2013 - "Questo inverno non ci facciamo influenzare... Vacciniamoci!". È lo slogan della campagna informativa della Regione Umbria che, a corredo del programma regionale di vaccinazioni contro l´influenza 2013-2014 avviato lunedì scorso 28 ottobre, l´accompagnerà dal 1 novembre al 15 gennaio 2014 allo scopo di raggiungere la più alta copertura di persone vaccinate nei gruppi di popolazione più a rischio, in particolare tra gli ultrasessantacinquenni. Quest´anno a sensibilizzare sull´importanza della vaccinazione, affiancandosi all´azione già svolta dai medici di famiglia e dai Servizi vaccinali delle Aziende Sanitarie Locali dell´Umbria, saranno anche numerosi soggetti della società civile: i Cesvol (Centro servizi del Volontariato) di Perugia e di Terni, i sindacati unitari dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil, le Università delle Tre età dell´Umbria e l´Uni-auser dell´Umbria, il Coordinamento regionale di Ancescao (Associazione nazionale centri sociali, comitati anziani e orti), il Coordinamento dei Centri socio-culturali del Comune di Perugia, le associazioni delle persone anziane Auser-umbria, Anteas, Ada Umbria. Realizzata dal Servizio Prevenzione (Direzione regionale Salute e Coesione sociale) della Regione Umbria, la campagna di comunicazione si svolge con la collaborazione delle Direzioni, Distretti sanitari, Servizi di Igiene e Sanità pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione, Servizi vaccinali, i Medici di Medicina Generale delle Aziende Sanitarie Locali n. 1 e n. 2 dell´Umbria, con il contributo scientifico della Sezione umbra della Società Italiana di Medicina Generale. Sono state prodotte 5mila locandine e 70mila cartoline che verranno distribuite negli ambulatori e sale di attesa dei medici di medicina generale, dei Servizi vaccinali dell´Umbria e dei Centri Unici di Prenotazione. Quest´anno, grazie al contributo offerto da associazioni di volontariato e sindacati pensionati, il materiale informativo sarà diffuso anche tra gli iscritti alle associazioni aderenti ai Cesvol di Perugia e di Terni, a quelli delle associazioni aderenti al Coordinamento regionale di Ancescao e al Coordinamento dei Centri socio-culturali del Comune di Perugia, tra gli iscritti ai sindacati dei pensionati e alle tre associazioni delle persone anziane. Sarà inoltre reperibile presso gli sportelli informativi dei soggetti aderenti alla campagna. La vaccinazione, sottolineano dal Servizio regionale Prevenzione, rappresenta il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l´influenza durante la stagione invernale e le sue complicanze. Gli effetti collaterali sono rari e i più comuni, quali arrossamento nel punto di inoculazione o senso di malessere generale con febbricola, sono molto limitati. Tutti gli anziani e coloro che appartengono alle categorie a rischio possono vaccinarsi gratuitamente: basta rivolgersi al proprio medico di famiglia, che provvederà a somministrare il vaccino sia presso il proprio ambulatorio che a domicilio per quegli assistiti che non sono in condizione di potersi muovere da casa. I bambini fino a 14 anni e le persone appartenenti a categorie diverse da quelle ricomprese nel programma vaccinale per patologia possono recarsi presso i Servizi vaccinali delle Aziende sanitarie locali dell´Umbria presso i Centri di Salute, distribuiti su tutto il territorio regionale. Per assicurare l´obiettivo di raggiungere il livello di copertura raccomandato, vaccinando almeno il 75% della popolazione anziana e degli altri soggetti a rischio (l´ideale -dicono dagli uffici regionali - sarebbe proteggere il 100 cento), le Aziende sanitarie hanno acquistato e stanno iniziando la distribuzione delle dosi di vaccino occorrenti ai medici di medicina generale. Il periodo ottimale per la vaccinazione antinfluenzale è quello autunnale, dalla seconda metà di ottobre in poi - si ricorda - perché consente di avere una buona difesa dopo circa un mese, a partire dalla fine di dicembre; tuttavia il vaccino può essere somministrato anche in periodi successivi, e rimane comunque un efficace mezzo protettivo anche perché negli scorsi anni, durante le epidemie stagionali, il maggior numero di malati si è registrato tra la fine di gennaio e l´inizio di febbraio. Normalmente, una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per i soggetti di tutte le età, con esclusione dell´età infantile: infatti, per i bambini a rischio al di sotto dei 9 anni di età mai vaccinati in precedenza, sono raccomandate due dosi di vaccino antinfluenzale, da somministrare a distanza di almeno quattro settimane per assicurare una soddisfacente risposta immunitaria. Fermo restando l´impegno prioritario delle Aziende sanitarie e dei medici di medicina generale per proteggere gli anziani e le persone appartenenti alle categorie a rischio, ricordano inoltre dal Servizio regionale, coloro che desiderano vaccinarsi e non rientrano nelle categorie per le quali è prevista la vaccinazione gratuita possono acquistare il vaccino in farmacia recandosi poi, per la somministrazione, dal proprio medico. Per tutti, è importante non dimenticare alcune semplici regole di precauzione e protezione personale. Chi non è vaccinato, per proteggere se stesso e gli altri, al fine di prevenire la diffusione dell´influenza, è sufficiente che metta in atto alcune semplici misure quali lavarsi spesso le mani; coprirsi naso e bocca ogni volta che si starnutisce o tossisce e poi lavarsi le mani; soffiarsi il naso con un fazzoletto di carta monouso, gettarlo e lavarsi le mani; in caso di sintomi influenzali, restare a casa e limitare i contatti con altre persone.  
   
   
SANITA’: MARONI, COTA E ZAIA CHIEDONO DA SUBITO L’APPLICAZIONE DEI COSTI STANDARD  
 
Torino, 5 novembre 2013 - «L´applicazione dei costi standard deve partire subito. É una questione di principio che va nella direzione della responsabilizzazione di chi amministra e dell’efficienza dei servizi». Lo dichiarano in una nota congiunta i presidenti della Regione Lombardia, Roberto Maroni, della Regione Piemonte, Roberto Cota, e della Regione Veneto, Luca Zaia, in riferimento al Patto della Salute sul quale si sta lavorando in sede di Conferenza delle Regioni.  
   
   
VALLE D’AOSTA A ROMA: COSTI STANDARD SONO PARAMETRO PER SISTEMI VIRTUOSI  
 
Aosta, 5 novembre 2013 - L’assessore alla sanità, salute e politiche sociali Antonio Fosson ha partecipato, mercoledì 30 ottobre, a Roma, alla Conferenza delle Regioni il cui ordine del giorno verteva sul Nuovo Patto per la Salute e i cui lavori si sono focalizzati sul dibattito sui “costi standard”. Il confronto ha fatto emergere la diversa posizione tra le Regioni cosiddette “virtuose” - che hanno chiesto una diversa ripartizione dei fondi, come prevedono le linee di indirizzo contenute nel Patto, sulla base di parametri di efficienza e di riduzione dei costi -, e le altre, che devono invece affrontare e gestire sistemi sanitari regionali gravati da condizioni economico-strutturali diverse. Al momento, la questione non ha trovato soluzione e non si è ancora pervenuti ad un accordo su come applicare tali parametri al riparto 2013 del Fondo sanitario. L’obiettivo della valutazione dei costi standard è quello di stabilire la ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale sulla base di costi individuati a priori e valutati come congrui per un determinato tipo di prestazione, come ad esempio il ricovero, da rendere omogenei per tutte le Regioni. L’assessore Fosson è intervenuto nel corso della riunione per sottolineare l’importanza del sistema dei costi standard per governare la sostenibilità e la qualità del sistema sanitario. “Riconoscere chi ha ben governato la sanità secondo i parametri dei costi standard è un buon principio, e non solo in questo campo, e dovrebbe incentivare tutti gli attori, coinvolti a vario titolo nella gestione dei servizi sanitari regionali, ad essere sempre più responsabili e attenti” ha commentato Fosson.  
   
   
MOLISE: FONDAZIONE GIOVANNI PAOLO II, FIRMATO L´ACCORDO: FRATTURA ABBIAMO EVITATO 45 LICENZIAMENTI. ORA COSTRUIAMO LA NUOVA SANITÀ  
 
Campobasso, 5 novembre 2013 - Nessun licenziamento alla Fondazione Giovanni Paolo Ii. Fondazione, rappresentanti sindacali e Regione Molise trovano l´accordo che mette in sicurezza i 45 infermieri a rischio licenziamento. Nella sede regionale di via Genova, questa sera, la firma dell´intesa condivisa e definita dopo una attenta valutazione di tutte le variabili utili a garantire prospettive future. L´accordo prevede una ritenuta di solidarietà per il personale medico e quello infermieristico a partire dal I gennaio 2014. La ritenuta sarà applicata per tutto il prossimo anno. A fronte di questa disponibilità solidale e solidaristica stretta tra tutto il personale, la Fondazione si impegna a restituire quanto trattenuto a partire da gennaio 2016. Soddisfazione generale è stata espressa da tutti gli attori presenti al tavolo. Posizione a sé, poi, quella dei Cobas, che si sono riservati per ulteriori approfondimenti e valutazioni. "Questa sera segniamo la ripresa della nostra sanità - il commento del presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura -. Grazie allo straordinario lavoro portato avanti dal vicepresidente della giunta, Michele Petraroia, grazie alla disponibilità di trovare un punto di incontro manifestato dalla Fondazione e dalle parti sindacali, siamo riusciti, come ci eravamo prefissati, a mettere in salvo il dato occupazionale. Gettiamo così le basi per disegnare una nuova offerta sanitaria nel nostro capoluogo. L´accordo raggiunto questa sera è una vittoria di tutti. La nostra firma rafforza la volontà comune di tutelare i lavoratori e garantire ai nostri cittadini un servizio sanitario di qualità. Davvero - ha concluso il governatore -, grazie a tutti quelli che si sono adoperati e spesi per chiudere una trattativa importante per tutto il nostro Molise" .  
   
   
SAN MATTEO, LOMBARDIA: LA SALUTE È LEGGE SUPREMA  
 
Milano, 5 novembre 2013 - "Non chiamiamo questa nuova struttura semplicemente Dea: questo è il nuovo edificio di tutto il Policlinico San Matteo". Lo ha detto il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani il 31 ottobre nel corso del suo intervento alla cerimonia inaugurale del nuovo blocco ospedaliero. Grazie Al Personale - Mario Mantovani ha iniziato il suo discorso rivolgendosi a chi opera con impegno e passione all´interno dell´ospedale: "Voglio ringraziare e salutare tutto il personale sanitario, infermieristico e tecnico che fa onore alla nostra Lombardia e al nostro Paese. Perché è grazie a voi se siamo tutti orgogliosi, come lo sono io, quando, viaggiando per l´Italia, sentiamo persone che affermano con convinzione di volersi curare al San Matteo di Pavia o in un altro istituto della regione. Noi naturalmente siamo felici di questa aspirazione a livello nazionale di venire a curarsi in Lombardia. Questo - ci ha tenuto a sottolineare l´assessore Mantovani - fa onore al vostro lavoro, al vostro impegno, alla vostra professionalità, alla vostra ricerca e al modo in cui accogliete e curate i vostri pazienti". Salute Legge Suprema - "C´è una massima che mi piacerebbe rimanesse impressa oggi qui: Salus populi suprema lex. Se la salute del popolo è la legge suprema per noi - ha chiarito Mantovani - io credo che siamo tutti impegnati sotto questo aspetto a guardare avanti con coraggio e con speranza. La salute, il lavoro e la famiglia sono i tre capisaldi della serenità di qualunque persona. Questa è quindi la strada che dobbiamo percorrere: mettere la salute al primo posto". Riforma Sanitaria - In merito alla riforma sanitaria, quindi, l´assessore Mantovani si è soffermato ad esplicitarne i principi fondanti: "Una riforma è necessaria perché nuovi bisogni richiedono nuovi aggiornamenti. Ma per farlo nel modo più utile e adeguato abbiamo bisogno di sentire la vostra voce: dei sindaci, degli amministratori e di tutti coloro che hanno un rapporto quotidiano con il territorio, la famiglia e le persone. Il nuovo bisogno esige e chiede impegni nuovi anche per i medici di famiglia. E´ necessario però che i medici ospedalieri collaborino sempre più e meglio con queste importanti figure di riferimento". Medici Di Famiglia - "Bisogna aprire loro gli ospedali (e lo dico ai Direttori generali) - ha aggiunto - perché con gli interscambi e una collaborazione adeguata con i medici di famiglia si possono risolvere i problemi emergenti del territorio. Non solo quelli dei pazienti acuti, che qui curate in modo eccezionale, ma anche quelli dei cronici, dei malati oncologici, dei cardiopatici e di tutti coloro che rappresentano i bisogni più attuali ed imprescindibili della nuova società". Commento Assessore Melazzini - "Questa giornata così sentita - ha sottolineato l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini - ci permette di ricordare i grandi successi del San Matteo, anche sul fronte della ricerca, e ci fa guardare al prossimo futuro con grande ottimismo. Per La città di Pavia e tutta la provincia questa realtà rappresenta una risorsa fondamentale, ed è compito di tutti i soggetti coinvolti fare squadra per valorizzare un tale patrimonio". Ingiusti Tagli Lineari - Il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani, intervenendo alla cerimonia inaugurale del nuovo edificio del Policlinico San Matteo, ha sottolineato il suo disappunto a proposito dei tagli lineari imposti dal Governo. Chiarendo che il ministro Lorenzin si è già espressa chiaramente in proposito affermando lo "stop ai tagli lineari", Mario Mantovani ha posto l´accento sulla necessità politica di seguire da vicino l´iter della nuova legge di stabilità per evitare ulteriori penalizzazioni sulle risorse destinate alla Regione Lombardia. Bilanci In Pareggio - "Io non accetto che una Regione come la nostra, che ha in pareggio i bilanci da 10 anni, venga penalizzata come una delle Regioni che hanno accumulato miliardi di debito nella loro storia" ha puntualizzato l´assessore alla Salute il quale, dopo il rito religioso, ha tagliato il nastro inaugurale della nuova imponente struttura sanitaria del San Matteo. Ospedale Del Futuro - E´ davvero l´ospedale del futuro quello visitato stamattina a Pavia dal vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani. Il San Matteo, un edificio a 12 piani con una superficie di oltre 63.000 mq, ha inaugurato infatti un nuovo blocco ospedaliero dotato di tutte le migliori tecnologie, tra cui due Tac di ultima generazione, una delle quali a 640 strati, presente in pochissimi altri centri italiani. Ma non basta. Le 11 sale operatorie previste sono tutte dotate di attrezzature nuove ad alta tecnologia e complete di sistemi digitali per la gestione delle immagini e dei dati clinici. Saranno provviste di due telecamere, una per riprendere il campo operatorio, l´altra l´ambiente sala operatoria, con la possibilità di registrare, archiviare e trasmettere, anche in diretta, quanto avviene in ogni parte del mondo. Monitoraggi Costanti - Tutti i reparti, da quelli più complessi (Dea, Sale Operatorie, Rianimazioni) ai reparti di degenza, saranno attrezzati con un sistema di monitoraggio dei parametri vitali del paziente. La disponibilità di un unico sistema permetterà di seguire il malato durante i suoi spostamenti tra le diverse sezioni, mantenendo una continuità sulle informazioni riguardanti il suo stato fisiologico. Inoltre sarà possibile condividere immediatamente e a distanza i dati tra i diversi reparti, facilitando le consulenze specialistiche senza necessità da parte del medico di spostarsi. Investiti 154 Milioni - Ingente l´investimento, che ammonta a quasi 154 milioni di euro, per una struttura da sempre fiore all´occhiello della Lombardia. Basti pensare che le aree di eccellenza sono molteplici e tra queste spiccano cardiologia, cardiochirurgia, ematologia, malattie infettive, ortopedia, oncoematologia pediatrica, chirurgia robotica, banca del cordone ombelicale e lo studio delle malattie rare, branche a cui si rivolge tutto il mondo della medicina nell´ambito della ricerca biomedica e scientifica. In merito alla delibera di Giunta di 340 milioni di euro, al San Matteo sono stati destinati altri 31.200.000 euro.  
   
   
SAN MATTEO, MARONI: COSTI STANDARD GIÀ NEL 2013  
 
 Pavia, 5 novembre 2013 - Impegno e innovazione continua con l´obiettivo di conservare l´eccellenza della sanità e del welfare lombardo. Uno standard da primato che la Regione Lombardia sta garantendo senza diminuire di un solo euro gli investimenti, anzi aumentandoli, nonostante anche nell´ultima legge di Stabilità il Governo centrale abbia diminuito le risorse. E´ la sintesi dell´intervento del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che ha partecipato all´inaugurazione del nuovo Policlinico San Matteo di Pavia, che non ha esitato a definire una "straordinaria struttura all´avanguardia". Investire Sulla Salute - Il governatore, citando i meriti di chi lo ha preceduto per l´avvio dei lavori del moderno complesso ospedaliero (12 piani, 550 posti letto, 11 sale operatorie), ha sottolineato come il suo Governo regionale, ancora più che in passato, stia investendo sulla salute dei cittadini. "La scorsa settimana - ha ricordato - abbiamo stanziato 440 milioni di euro per le strutture sanitarie della nostra regione. Vogliamo intervenire direttamente, nonostante i tagli del Governo, per garantire l´eccellenza lombarda, che oggi qui confermiamo con l´inaugurazione del nuovo San Matteo". Applicare Costi Standard Già Dal 2013 - Il presidente, che questo pomeriggio sarà a Roma per l´audizione dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome alla commissione Affari Costituzionali della Camera, ha anticipato che sul quel tavolo tornerà a chiedere l´applicazione dei costi standard. "Un sistema - ha evidenziato - che premierebbe chi è più bravo, dando maggiori risorse a chi spende bene i soldi, come la Regione Lombardia fa. C´è chi vuole rinviare l´applicazione di questa misura - ha messo in guardia Maroni - ma io combatterò affinché si applichi subito per il riparto del fondo sanitario 2013, già da quest´anno e non solo a partire dal 2014". Servono Risorse - Per garantire servizi di altissimo livello, servono risorse, "e purtroppo - ha aggiunto - la legge di Stabilità in discussione a Roma, ha tagliato 350 milioni alla Lombardia". Una decisione alla quale Palazzo Lombardia risponde facendo in modo che non ci siano ripercussioni sui servizi di cui godono i lombardi. "Nella legge di Bilancio che approveremo nella riunione di Giunta di oggi - ha garantito - non abbiamo tolto un euro né alla sanità, né al welfare". Tasse Devono Restare Sul Territorio - La scelta di far fronte ai mancati trasferimenti dello Stato senza attuare tagli, ha proseguito Maroni, "è un impegno gravoso, che ci sentiamo di prendere, rendendo ancora più efficiente il nostro sistema e operando perché nei prossimi tempi possa aumentare la percentuale delle risorse che resteranno nella nostra regione, ossia le tasse pagate dai cittadini lombardi. È a questo - ha rimarcato - che stiamo puntando". Subito 50 Milioni Per Fragilità - Il governatore ha quindi difeso il sistema socio-assistenziale lombardo, che insieme alla sanità, è l´altro pilastro del modello Lombardia. "Ieri - ha illustrato - abbiamo presentato al Pio Albergo Trivulzio di Milano un importante provvedimento a favore della famiglia e delle sue componenti fragili, il primo che attinge al fondo che abbiamo creato alcuni mesi fa e che pensiamo potrà arriva ad avere una dotazione complessiva di oltre 300 milioni. Abbiamo stanziato subito 50 milioni che permetteranno di aiutare 15.000 lombardi, in particolare minori con difficoltà, soggetti con disabilità fisica o mentale, e anziani non autosufficienti". Nostro Modello Di Welfare Da Difendere - Maroni ha concluso il suo intervento sottolineando che l´innovativo intervento della Regione Lombardia, è importante "non solo per la quantità di denaro che mette a disposizione", ma anche e soprattutto "per il meccanismo, che valorizza le eccellenze lombarde anche sotto questo punto di vista. La rete di solidarietà fatta di tanti volontari, di associazioni, di famiglie, sono una splendida realtà che noi intendiamo valorizzare nella piena applicazione del principio di sussidiarietà, dove pubblico e privato lavorano insieme per il benessere di tutti".  
   
   
SALUTE, PRATOZANINO, LIGURIA: CON IL NUOVO PROGETTO CASA NUOVA-INSIEME NUOVA STRUTTURA DALLE CARATTERISTICHE ASSISTENZIALI INNOVATIVE  
 
Genova, 5 novembre 2013 - Verrà inaugurata lunedì 2 dicembre "Casa Nuova – Insieme", a Pratozanino punto di arrivo di un processo che ha preso il via nel 1996 con la definitiva chiusura dell´ex ospedale psichiatrico a Cogoleto, come sancito dalla legge Basaglia del 1980 sulla chiusura dei manicomi. Lo hanno comunicato giovedì 31 ottobre l´assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo e il direttore generale della Asl 3 Genovese, Corrado Bedogni. "Una struttura completamente nuova, non solo al suo interno – ha spiegato l´assessore alla salute, Claudio Montaldo - ma di moderna concezione secondo la filosofia di un progetto che prevede la possibilità di rispondere non solo all´assistenza dei pazienti ospiti, nelle diverse fasi della malattia, ma di raccordarsi anche con i servizi psichiatrici del ponente e con l´intera rete della residenzialità psichiatrica, prevedendo il coinvolgimento anche delle associazioni di volontariato". L´intervento ha previsto il recupero dei padiglioni 7 e 9 rispettivamente con 20 e 28 posti letto. Nel padiglione 7 è stata realizzata una rsa psichiatrica con 20 posti letto suddivisi in 4 stanze da 1 posto letto e 8 stanze da 2 posti letto. Al piano terra sono stati collocati gli spazi per gli ospiti e al primo piano i locali destinati al personale con la lavanderia, la stireria, l´ufficio amministrativo, l´archivio, gli spogliatoi, un locale relax e una sala riunioni. La messa in funzione del padiglione 7 avverrà gradualmente a partire dai primi giorni di dicembre, per andare a regime nell´arco di 4 mesi. Mentre all´esterno si sta completando un campetto da calcio e altri spazi verdi che saranno a disposizione degli ospiti. Nel padiglione 9, già in funzione da gennaio, vi sono 28 posti letto, di cui 20 distribuiti in 5 miniappartamenti da 4 posti letto ciascuno accessibili direttamente dall´esterno per utenti piu´ autonomi e 8 sistemati in un unico reparto a cui si avrà accesso tramite un corridoio interno controllato da personale addetto. "Una struttura completamente nuova, non solo al suo interno – ha spiegato l´assessore alla salute, Claudio Montaldo - ma di moderna concezione, secondo la filosofia di un progetto che prevede la possibilità di rispondere non solo all´assistenza dei pazienti ospiti, nelle diverse fasi della malattia, ma di raccordarsi anche con i servizi psichiatrici del ponente e con l´intera rete della residenzialità psichiatrica, prevedendo il coinvolgimento anche delle associazioni di volontariato". L´intero intervento ammonta a 4milioni 336.790 euro derivanti in parte (1.345.969 euro) dai finanziamenti nazionali per l´edilizia sanitaria, in parte (2,2 mln) dai fondi Fas 2007-2013 e in parte (790-820 euro) da fondi della Asl 3 Genovese. "Questo progetto – ha continuato Montaldo - corrisponde a una nuova concezione della psichiatria di superamento dei ghetti secondo un nuovo tipo di ospitalità sperimentale piu´ aperta, per consentire di accogliere pazienti con problemi di salute mentale, chiudendo così la fase transitoria rappresentata emblematicamente dai prefabbricati". "Il mio obiettivo – ha concluso il direttore generale della Asl 3, Corrado Bedogni – è stato quello di superare la fase dei container dove erano ricoverati alcuni pazienti e sono contento che tutto ciò sia avvenuto, grazie anche alla collaborazione con il Comune di Cogoleto che ci ha consentito di dare vita ad una struttura dalle caratteristiche assistenziali innovative".  
   
   
SALUTE: OGGI A LIGNANO CONVEGNO ASSISTENZA TRANSFRONTALIERA  
 
Lignano Sabbiadoro, 5 novembre 2013 - Si parlerà della mobilità turistica internazionale e dell´assistenza sanitaria transfrontaliera, domani, a Lignano Sabbiadoro, nel corso di un convegno organizzato dalla Regione, con la collaborazione della Ge.tur, e con il patrocinio di Federsanità Anci Fvg, del Comune di Lignano Sabbiadoro, dell´Azienda Sanitaria n.5 ´Bassa Friulana´ e di Turismo Fvg. Al centro dei lavori, in programma al Villaggio Ge.tur., che saranno aperti dal Presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, e conclusi dall´assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, sarà l´attuazione della Direttiva europea sull´assistenza sanitaria transfrontaliera (2011/24/Ue) ´Sicurezza e servizi sanitari per il turista´. Le assise hanno infatti lo scopo di fare il punto sugli scenari che si delineeranno in considerazione dell´aumento costante della mobilità dei pazienti transfrontalieri: un fenomeno che, secondo le stime della Ue, comporta già attualmente, ogni anno, per i Paesi membri dell´Unione, una spesa di circa 10 miliardi di euro. Un´assistenza sicura e di qualità, quale è già considerata quella praticata ai cittadini del Friuli Venezia Giulia, può contribuire a incrementare la scelta della nostra realtà tra le mete turistiche privilegiate per una vacanza sicura, anche sotto il profilo sanitario. Per quanto attiene alle azioni correlate tra il turismo e la salute, si inseriscono, quali esempi di buone prassi già in atto, tra gli altri, l´accordo tra le Aziende sanitarie del Fvg e le Casse mutue tedesche, per favorire l´accesso all´assistenza medica pubblica ai turisti della Germania; i progetti di cooperazione internazionale nell´ambito dei problemi alcool correlati; e il Progetto Honcab, per il supporto al pagamento delle cure dei pazienti transfrontalieri.  
   
   
ABRUZZO: CHIODI A FORUM SU EQUILIBRIO SPESA SANITARIA  
 
L´aquila, 5 novembre 2014 – Oggi il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, alle 11.30, partecipa all´ottava Edizione del Forum 2013 "Le sfide dei sistemi sanitari in tempo di crisi Prevenzione, innovazione e sostenibilità" che si terrà a Palazzo Rospigliosi, a Roma. Presiede, Andrea Pancani, Vice Direttore, Tg La7. Nella sessione dedicata si parlerà di "Quale equilibrio tra Governo della spesa sanitaria e investimenti per la salute". Interverrano anche Federico Spandonaro, Advisor di Meridiano Sanità e Professore di Economia Sanitaria all´ Università Tor Vergata di Roma, Raffaele Calabrò, Onorevole, Membro Commissione Affari Sociali e Pierpaolo Vargiu, Presidente, Commissione Affari Sociali della Camera.  
   
   
LA SALUTE CARDIOVASCOLARE IN PRIMO PIANO A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 5 Novembre 2013 – E’ Iniziata ieri la prima settimana di salute del cuore presso il Parlamento Europeo a Bruxelles, che continuerà fino all’8 novembre, è organizzata dalla squadra dei Parlamentari del cuore, con il patrocinio del Parlamento europeo, di Esc- Società Europea di Cardiologia e di Ehn-european Heart Network, nel quale Alt- Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari - Onlus rappresenta l’Italia. La Settimana Della Salute Del Cuore Medici e scienziati incontreranno i Parlamentari del Cuore per affrontare gli aspetti della prevenzione delle malattie cardiovascolari e proporre e concordare priorità e soluzioni: sono previste sessioni di manovre di rianimazione cardiopolmonare e di attività fisica per coinvolgere i parlamentari nel misurare il proprio stato di salute, la pressione del sangue, il livello di colesterolo, menù della salute nei ristoranti del Parlamento e la compilazione di un questionario che, allineando i fattori di rischio legati alle proprie caratteristiche e abitudini, permetteranno ad ognuno di calcolare il rischio di andare incontro ad un evento cardiovascolare nell’arco di dieci anni. Verranno inoltre dati consigli per ridurre questo rischio attraverso cambiamenti nello stile di vita. Steppan Josephson, Presidente di Ehn, dichiara: “Vogliamo sollecitare i parlamentari a capire che c’è molto che possono e devono fare per salvare non solo la propria salute ma anche quella di milioni di cittadini europei: ogni anno quasi due milioni di europei muoiono prematuramente per malattie cardiovascolari, ma molti potrebbero essere salvati se venissero motivati a cambiare uno stile di vita inadeguato. Le leggi sulla proibizione del fumo nei luoghi pubblici (in Italia in vigore da tempo grazie alla determinazione del professor Girolamo Sirchia, ex Ministro della Salute) e una migliore accessibilità a cibi sani sono due obiettivi prioritari per i quali mi sono personalmente impegnato. In vista delle prossime elezioni europee che si terranno nel maggio 2014 i Parlamentari del Cuore lanceranno una piattaforma mirata alla prevenzione cardiovascolare e s’impegneranno a sostenere questa priorità ogniqualvolta dovranno esprimere un voto su una legge che potrebbe contribuire a proteggerla”. Linda Mcavan e Antonyia Parvanova, Presidenti del gruppo dei Parlamentari del Cuore hanno dichiarato: “Le malattie cardiovascolari sono il killer numero uno in Europa: e tuttavia non esiste un piano legislativo specifico per combatterle: è indispensabile che il Parlamento Europeo provveda al più presto a questa grave mancanza, adottando ufficialmente un piano strategico che contribuisca a ridurre il numero delle persone colpite da morte prematura o disabilità, con enormi ricadute sulla famiglia e sulla società intera”. Alla cerimonia di apertura partecipano il Commissario Europeo alla salute Tonio Borg, il ministro Lituano della salute Vytenis Povilas Andriukaitis, e il dr Roberto Bertollini, italiano, rappresentante scientifico di Who- World Health Organization (Oms). Esprimendo il proprio apprezzamento per l’iniziativa Borg ha dichiarato: “Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte e di grave disabilità in Europa e meritano attenzione a livello europeo: questa settimana del cuore costituisce un passo fondamentale per rendere la prevenzione di queste devastanti malattie una priorità nell’agenda politica europea, con lo scopo di emanare leggi che favoriscano la creazione di un ambiente che faciliti uno stile di vita mirato alla prevenzione e al mantenimento della salute per il bene dei cittadini europei”. Il Dr Andriukaitis ha dichiarato: “Questa iniziativa è un’opportunità straordinaria per i politici di dimostrare ai cittadini europei che hanno a cuore la loro salute, non a parole ma con i fatti. La presidenza Lituana sta lavorando in questa direzione, avendo sostenuto personalmente e con forza l’adozione della direttiva sul tobacco per limitare la diffusione dell’abitudine al fumo, che sappiamo esser causa del 28% delle morti fra gli uomini e del 13% delle morti fra le donne”. Esprimendo il sostegno di Who a questa iniziativa, il Dr Bertollini ha dichiarato: “Ogni singolo parlamentare europeo può contribuire a promuovere la salute in Europa e nel proprio Paese, sostenendo e chiedendo l’applicazione di leggi europee che mirano a scoraggiare dall’abitudine al fumo e incoraggiare i cittadini ad adottare uno stile di vita sano, soprattutto attraverso l’alimentazione e l’attività fisica. Nel 2030 è previsto purtroppo che 23 milioni di persone moriranno per ictus cerebrale e infarto, e questo nonostante si sappia che la prevenzione avrebbe potuto salvarne almeno un terzo”. Il Professor Panagiotis Vardas, President di Esc-società Europea di Cardiologia: “Per la prima volta il Parlamento Europeo dedica una intera settimana alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e io stesso, in qualità di medico, mi accorgo che i politici europei finalmente mostrano di essere motivati a fare qualcosa di concreto per affrontare questa catastrofe evitabile, attraverso interventi che facilitino l’adozione di uno stile di vita sano e permettano l’accesso alle cure migliori per i cittadini europei”. Alt si batte dall´anno della sua fondazione nel 1987 per prevenire ictus , infarto, embolia e tutte le malattie cardiovascolari in Italia, la maggior parte delle quali riconosce nella trombosi il meccanismo scatenante. La presidente, di Alt, Lidia Rota Vender dichiara: “Molti sforzi sono stati fatti, grazie al sostegno di chi crede nella nostra mission, della squadra che lavora per Alt, di chi ci sostiene: ma non basta. Salvare 200.000 persone ogni anno in Italia è una missione difficile, ma non impossibile. Al nostro fianco abbiamo chi ci ascolta e ci sostiene, i media che amplificano i nostri messaggi, le aziende che hanno adottato progetti di sensibilizzazione alla salute, i pazienti e le loro famiglie che sanno bene che cosa vuol dire essere colpiti. Poca sensibilità abbiamo trovato nei politici nonostante il risparmio che si potrebbe realizzare con investimenti in prevenzione. Si calcola che per ogni aumento del 10 % di ictus, infarti, embolie e Trombosi si abbia un calo del 0.5% della crescita economica. Nessun Paese potrà reggere i costi legati alla perdita di capacità produttiva di chi sarà colpito, i numeri sono mostruosi: ogni anno in Italia 38 mila donne e 25 mila uomini muoiono di ictus. Molto si può fare attraverso la presa di coscienza che lo stile di vita è determinante sulla probabilità di ammalarsi o morire, che non è solo responsabilità di ognuno ma anche di un´amministrazione che con determinazione potrebbe, ad esempio, facilitare l´accesso a una migliore mobilità pedonale, ridurre le emissioni di inquinanti nell´aria, sostenere l´attività fisica come indispensabile nelle scuole di ogni ordine e grado, aiutare i nostri bambini a mangiar meglio anche quando sono fuori casa”. Alt Onlus Sostiene La Ricerca Oggi in occasione della 44esima edizione del Congresso Nazionale della Societa di Neurologia Sin in corso a Milano è stato presentato il progetto di ricerca italiano sull’ictus nei giovani adulti (progetto Ipsys), studio finanziato da Alt. “Ypsis, ha detto Alessandro Pezzini, ricercatore in Neurologia presso l’Università degli Studi di Brescia, - comprende il più ampio numero di pazienti colpiti da primo ictus tra i 18 e i 45 anni. Ha l’obiettivo di identificare i fattori che aumentano il rischio di nuovi eventi trombotici successivamente a un primo ictus ischemico. I più pericolosi: familiarità, emicrania con aura, presenza di anomalie nella coagulazione. Da non sottovalutare ipertensione arteriosa, diabete, fumo, colesterolo alto.  
   
   
SUEM 118: VENETO, ECCELLENZA CHE CRESCERA’ ANCORA COL NUOVO PSSR. GRAZIE A CHI OGNI GIORNO FA MIRACOLI  
 
Venezia, 5 novembre 2013 - “Il Suem 118 è il cardine di una sanità moderna, capace di dare risposte immediate alle emergenze e in questo senso il Veneto non teme confronti. Ringrazio tutti gli uomini e donne, strutturati e volontari, che con il loro sacrificio quotidiano ci hanno regalato questi numeri da primato, spesso facendo miracoli”. Lo sottolinea l’assessore alla sanità del Veneto Luca Coletto, commentando i dati diffusi il 2 novembre sull’attività dell’urgenza-emergenza in Veneto. “Una soddisfazione doppia – aggiunge Coletto – come assessore veneto e come veronese, perché fu proprio a Verona che nacque l’embrione di quello che oggi è uno dei servizi più efficienti e capillari d’Italia”. “L’urgenza-emergenza – conclude Coletto – è uno dei cardini anche del nostro nuovo Piano Sociosanitario, tra le cui priorità c’è quella del soccorso tempestivo e del veloce trasferimento del paziente nella struttura più adatta a curare la sua patologia. Constatare che partiamo da numeri di eccellenza è davvero motivo d’orgoglio”.  
   
   
SUEM 118: RAPPORTO VENETO; 360.000 SOCCORSI L’ANNO, MILLE AL GIORNO. ZAIA: “NUMERI DA BRIVIDI, UN GRANDE FRATELLO SALVAVITA VIGILA SU TUTTI H24”  
 
Venezia, 5 novembre 2013 - Mille interventi di soccorso al giorno, 365 giorni l’anno pari a un totale di oltre 360.000 l’anno, con 219 ambulanze, 36 automediche, i mezzi del volontariato, 4 elicotteri, 4 basi di elisoccorso e 37 elisuperfici al servizio di altrettanti ospedali e zone isolate attive . A queste cifre si aggiungono 800 soccorsi l’anno in montagna, di cui 350 con elicottero e 450 con squadre del soccorso alpino a terra, che salvano o recuperano 1000 persone l’anno. Sono questi gli strabilianti numeri del rapporto sull’operatività del servizi di urgenza-emergenza Suem 118 in Veneto, diffuso oggi. “Leggendo questi numeri – dice il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia – vengono i brividi: i veneti sono praticamente seguiti da un gigantesco e virtuoso grande fratello salvavita, senza lesinare sui mezzi nonostante i tagli che si sono abbattuti da Roma e mettendo in campo migliaia di operatori professionali e volontari: uno squadrone di angeli che vigila h24 su ognuno di noi. Li ringrazio tutti uno per uno, a cominciare dai volontari che donano il loro tempo libero agli altri e mentre lo faccio penso ai tanti disservizi che spesso vengono denunciati in Italia rispetto agli interventi d’emergenza. Il primo pensiero è per il malato vittima del disservizio, ma il secondo è un sentimento di grande orgoglio per quello che riusciamo a dare ai nostri cittadini”. Sul territorio sono presenti 126 basi operative e l’organizzazione, a differenza di quanto avviene in altre Regioni, prevede la presenza di una rete di ambulanze di soccorso avanzato con a bordo un sanitario esperto. Ben 50 Associazioni di Volontariato, Onlus e soggetti economici garantiscono preziosi servizi di appoggio e collaborazione in stretto contatto con le Ullss. “E non basta – aggiunge Zaia – perché il tutto è appoggiato a una rete ospedaliera per l’emergenza organizzata secondo il più moderno modello Hub & Spoke che comprende anche 11 punti di primo intervento, di cui 2 dedicati alle spiagge, 38 servizi di pronto soccorso negli ospedali Stroke e 7 dipartimenti di emergenza negli ospedali Hub, quelli capoluogo. Organizzazione, professionalità e dedizione degli operatori: è così che si salvano le vite in Veneto”. Ma una peculiarità davvero rara è in Veneto l’istituzione di reti cliniche per la gestione delle principali patologie acute. Quella per l’infarto, formata da 14 laboratori di emodinamica operativi H24, in grado di sottoporre tutti i pazienti ad angioplastica primaria entro massimo 90 minuti dalla diagnosi; quella per l’emergenza-urgenza pediatrica e neonatale con la presenza di consulenza specifica nei pronto soccorso e ambulatori di pronto soccorso dedicati ai bambini, con attività di terapia intensiva neonatale in 5 dei 7 ospedali Hub (quelli capoluogo); quella per l’ictus, strutturata su 3 livelli: il primo è dato dall’ospedale Stroke; in altri 15 ospedali è attiva una stroke unit con possibilità di eseguire la trombo lisi immediata. C’è poi un terzo livello, previsto in 6 centri, dove si esegue anche la trombolisi loco-regionale. Infine, da segnalare, la rete per la neurolesione grave con una forte integrazione tra i centri dotati di neurochirurgia, le terapie intensive, la rete dei Pronto Soccorso e il Suem 118, che consente di inviare immediatamente il paziente nella sede più vicina e adatta alla sua patologia.  
   
   
TUTTA LOMBARDA LA NAZIONALE AGLI EUROPEI DI CICLOCROSS  
 
Milano, 5 novembre 2013 - "Regione Lombardia continua ad essere fucina di nuovi talenti, soprattutto nello sport" questo il commento dell´assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi, alla notizia che i componenti della nazionale italiana convocati per gli Europei di ciclocross, domenica 3 novembre a Mlada Boleslav, in Repubblica Ceca, sono tutti lombardi. Orgoglio Lombardo - "Per la manifestazione continentale che assegna per la prima volta i titoli femminili - ha spiegato Antonio Rossi - il Direttore Tecnico Fausto Scotti ha convocato otto atleti, tutti della nostra regione e ne sono orgoglioso; a questi straordinari ragazzi va il mio in bocca al lupo". I Magnifici Otto - Gli sportivi che gareggeranno con la maglia azzurra sono: la brianzola Alice Maria Arzuffi, il valtellinese Gioele Bertolini, il varesino Stefano Sala e Elena Valentini del team Selle Italia Guerciotti Elite, Moreno Pellizzon (S.c. Cadrezzate-verso l´Iride), Giorgio Rossi e Chiara Teocchi (Tx Active Bianchi), il valtellinese Nicolas Samparisi (Cx Merida Team - Dama Drc). Agli Europei di ciclocross saranno assegnati i titoli delle categorie Donne Under 23 (17-22 anni), Donne Elite, Uomini Juniores e Uomini Under 23. Lombardia Leader Nello Sport - "La nostra regione - ha sottolineato l´assessore Rossi - oltre a produrre eccellenze in ogni ambito, si conferma, anche a livello sportivo, la prima della classe. In Lombardia, infatti, abbiamo un vasto patrimonio sportivo che vanta circa 22.000 associazioni sportive e rappresenta oltre il 20 per cento dei tesserati di tutta la nazione. Numeri importanti che continuano a dare frutti straordinari, come in questa sfida europea di ciclocross".  
   
   
COMUNE EUROPEO DELLO SPORT 2014, CASTIGLIONE DELLA PESCAIA PREMIATO A BRUXELLES  
 
Firenze, 5 novembre 2013 – Castiglione della Pescaia si è aggiudicato il titolo di Comune Europeo dello sport 2014. Il prestigioso riconoscimento, che viene attribuito ogni anno dall´associazione Aces (Europe Federation for the Associations of the European Capitals and Cities of Sport) a capitali, città e comuni, sarà consegnato il 6 novembre prossimo durante la cerimonia ufficiale di consegna degli ´Aces Europe Awards´ presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles. A riceverlo il sindaco del comune toscano in provincia di Grosseto, Giancarlo Farnetani, accompagnato da Marco Santucci, pluricampione mondiale di pattinaggio a rotelle, e da Elisabetta Artuso, campionessa italiana di atletica leggera negli 800 metri. La mattina del 7 novembre, alle ore 10 (vedi programma sotto), presso la sede della Regione a Bruxelles, per festeggiare e presentare il riconoscimento è stato organizzato un incontro al quale parteciperanno l´assessore regionale a welfare e sport Salvatore Allocca, il sindaco Farnetani, l´europarlamentare Leonardo Domenici ed i due atleti Marco Santucci ed Elisabetta Artuso. Durante l´incontro verrà proiettato un videomessaggio realizzato dal campione paralimpico Alex Zanardi, cittadino onorario di Castiglione della Pescaia.