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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Novembre 2013
"GIORNATA INFORMATIVA ED EVENTO DI MEDIAZIONE DEL PRIMO INVITO ORIZZONTE 2020 ENERGIA"  
 
 Bruxelles, 5 novembre 2014 - Il 5 e 6 dicembre 2013 si terrà a Bruxelles, in Belgio, la "Giornata informativa ed evento di mediazione del primo invito Orizzonte 2020 Energia" (Horizon 2020 Energy First Call Infoday & Brokerage Event). L´evento si rivolge ad un ampio spettro di aziende, università e ricercatori provenienti dall´Europa e non solo, per favorire la creazione di consorzi per i prossimi inviti Orizzonte 2020 Energia. Si concentrerà in particolare su tre aree: efficienza energetica, basse emissioni di carbonio competitive e città e comunità intelligenti. Ai partecipanti sarà offerta la possibilità di presentare le proprie idee e tecnologie innovative a partecipanti e reti con gli stessi interessi, nella prospettiva di future collaborazioni. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.B2match.eu/energycall2014/pages/home    
   
   
UN PROGETTO MARINO DELL´UE PROMUOVE IL PROGRESSO GLOBALE DELL´ENERGIA RINNOVABILE  
 
Bruxelles, 5 novembre 2013 - Un progetto da diversi milioni di euro ha contribuito al progresso globale sulla raccolta dell´energia delle maree e del moto ondoso portando l´Ue più vicino al suo obiettivo di generare il 20 % del consumo di energia da fonti rinnovabili entro il 2020. Coordinata dall´University College Cork, in Irlanda, l´iniziativa da 11 milioni di euro con l´aiuto di 9 milioni di euro in finanziamenti dell´Ue - Marinet - fornisce alle aziende, gli imprenditori, le start-up e i ricercatori impegnati nello sviluppo energetico un accesso gratuito, completamente sovvenzionato a esperti di energia marina e alla struttura di collaudo per l´energia del moto ondoso, delle maree e del vento in alto mare migliore del mondo. Il commissario per la ricerca, l´innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-quinn, ha detto: "Marinet è un modello di successo e dimostra cosa l´Ue può ottenere in termini di collaborazione e condivisione di conoscenze a livello internazionale. Anche se l´energia marina è una fonte di elettricità enormemente desiderabile, è molto costoso sviluppare e testare queste tecnologie di energia rinnovabile. Fornendo un accesso completamente sovvenzionato alle strutture di collaudo di livello mondiale che esistono in tutta l´Ue, l´iniziativa Marinet sta chiaramente accelerando lo sviluppo e lo sfruttamento commerciale delle tecnologie di energia marina rinnovabile". Le stime suggeriscono che lo 0,1 percento dell´energia generata dal mare potrebbe essere in grado di soddisfare le richieste di energie di tutto il mondo cinque volte. Attualmente però ne fornisce solo una quantità minima. Per sviluppare questo vasto potenziale, Marinet si è concentrata sulla condivisione di risorse e conoscenze globali. Il team ha già evitato costosi errori e ripetizioni inutili da parte di ricercatori indipendenti che lavorano in tutta l´Ue, facendo risparmiare ai ricercatori milioni di euro. Il bilancio del progetto di 11 milioni di euro viene usato per finanziare direttamente l´accesso al collaudo marino internazionale e le strutture di ricerca, compresi i costi di viaggio, e per promuovere il networking, la standardizzazione dei test e la ricerca. Il costo dell´accesso a strutture di collaudo di livello mondiale può andare da 1 000 euro a oltre 30 000 euro a settimana, a seconda della scala e della complessità della struttura. Il professor Tony Lewis, Ucc e partner principale di Marinet, spiega: "Marinet è unico nel suo approccio alla ricerca e allo sviluppo. È la prima volta che un´iniziativa di questa portata ha riunito strutture di collaudo di livello mondiale e rinomati esperti di energia marina e accademici, insieme a operatori commerciali per accelerare i test e di conseguenza ottenere risultati più positiv". "Offrendo un accesso esteso a tutta l´Europa alle strutture di collaudo dell´energia marina, si condividono le migliori strutture e competenze del mondo, il che fa risparmiare diverse migliaia e a volte centinaia di migliaia di euro di costi di sviluppo, promuove la standardizzazione e assicura inoltre che i prototipi rinnovabili marini siano testati in tutte le possibili condizioni marine", ha aggiunto. L´iniziativa Marinet ha già sostenuto oltre 350 sviluppatori di energia marina e ha assicurato 412 settimane di collaudo presso strutture situate in tutta Europa. Sono stati testati oltre 100 dispositivi per la loro sostenibilità per la generazione di energia marina presso oltre 30 strutture di collaudo in Europa. I partner e i beneficiari del progetto Marinet divulgheranno i loro sviluppi in un seminario che si terrà a Roma il 5 e 6 novembre 2013. Un invito finale per presentare proposte per Marinet, che si concluderà a marzo 2015, sarà pubblicato a breve. Per maggiori informazioni, visitare: Marinet http://www.Fp7-marinet.eu/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/98372_it.html    
   
   
SVILUPPARE UNA CELLA SOLARE ALTERNATIVA E PIÙ ECONOMICA PER L´EUROPA  
 
Bruxelles, 6 novembre 2013 - Con il cambiamento climatico che incombe minaccioso e i livelli di emissioni globali di Co2 più alte che mai, la necessità di tecnologie per l´energia rinnovabile è ora fondamentale. Ma affinché vengano accettate in modo diffuso dal mercato, queste nuove tecnologie devono essere economiche, adatte per la produzione di massa e facili da applicare. Fondamentalmente bisogna trovare un compromesso, minimizzando le emissioni di gas serra senza danneggiare la futura crescita economica e la qualità di vita. Il progetto Scalenano ("Development and scale-up of nanostructured based materials and processes for low-cost high-efficiency chalcogenide-based photovoltaics"), finanziato dall´Ue, mira a produrre celle fotovoltaiche (Fv) ad alta efficienza basate su alternative alle tecnologie standard al silicio. Una cella Fv o cella solare è un dispositivo elettrico che converte l´energia della luce direttamente in elettricità. Il prof. Alejandro Perez-rodriguez dell´Istituto di ricerca sull´energia della Catalogna, coordinatore del progetto Scalenano, dice che i ricercatori si stanno concentrando su processi chimici che, a differenza della maggior parte delle tecnologie industriali, non richiedono macchinari e attrezzature complessi e molto costosi. "Lo sviluppo di tecnologie basate su film sottile permetterà elevate efficienze di conversione fotovoltaica con un significativo abbassamento dei costi di fabbricazione", dice. Scalenano, afferma il prof. Perez-rodriguez, applicherà dei processi innovativi basati sulla elettrodeposizione di precursori nanostrutturati, oltre a processi alternativi con un potenziale molto alto relativo a produzione e velocità di lavorazione. Questi comprendono tecniche di stampa con nuove formulazioni di inchiostro a nanoparticelle e nuove tecniche di deposizione efficienti in termini di costi. "Per ottenere i nostri ambiziosi obbiettivi, noi stiamo esaminando nuovi concetti di architettura della cella basati su strati di ossido di zinco nanostrutturati", dice. "Inoltre, allo scopo di migliorare il rendimento e l´affidabilità del nuovo processo di produzione, si stanno sviluppando tecniche per la valutazione della qualità e il monitoraggio del metodo. Si tratta di tecniche non distruttive che devono essere in grado di fornire informazioni rilevanti, se possibile in tempo reale, mentre procediamo con la fabbricazione delle celle solari e dei moduli". Dopo diciotto dei 42 mesi di durata del progetto, il prof. Perez-rodriguez dice che sono stati già raggiunti dei risultati interessanti. I ricercatori hanno dimostrato la scalabilità dei processi basati sulla elettrodeposizione per la sintesi di grandi aree molto uniformi di assorbitori a film sottile di calcogenide. Essi hanno già prodotto moduli solari di dimensioni medie con un´efficienza della cella che raggiunge il 15,4 per cento. Aggiunge: "Nel frattempo, abbiamo anche definito percorsi scalabili per la sintesi di nanoparticelle da usare in inchiostri per la fabbricazione di precursori per la cella solare usando processi di stampa molto veloci e semplici, simili a quelli usati per stampare un giornale". I ricercatori hanno inoltre identificato dei processi, che comprendono la deposizione tramite bagno chimico e nuovi processi di deposizione a vapore assistita con spray elettrostatico (Esavd) per la sintesi di strati di ossido trasparente e conduttivo (Tco), una parte essenziale della cella solare. Il lavoro svolto da Scalenano potrebbe rappresentare un passo importante verso l´incremento della quota di fonti energetiche rinnovabili nel mix energetico dell´Ue, e potrebbe aiutare a rendere più competitivi i produttori di celle solari. "Noi stiamo parlando di aiutare a sviluppare un nuovo modello di produzione energetica, che costituisce una sfida chiave per il Xxi secolo", dice il prof. Perez-rodriguez. "Tecnologie Fv competitive permetteranno ai cittadini comuni di diventare produttori di energia, spianando la strada all´autoproduzione di elettricità. Questo contribuirà certamente a un modello di energia più decentralizzato in cui la gente ha un ruolo attivo". Scalenano ha ricevuto circa 7,5 milioni di euro in finanziamenti Ue ed è destinato a concludere il suo lavoro nel mese di luglio del 2015. Il progetto è un membro attivo di Eu Pv Clusters, i cluster di progetti europei su nanotecnologia e fotovoltaico, un´iniziativa unica e importante a livello europeo mirata a riunire tutti i progetti relativi al fotovoltaico per discutere le strategie industriali e sottolineare il ruolo principale della nanotecnologia. Scalenano ospiterà il secondo workshop e assemblea generale di Eu Pv Clusters (Barcellona, novembre 2013). Per maggiori informazioni, visitare: Scalenano http://www.Scalenano.eu/  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/109419_it.html  Eu Pv Clusters http://www.Eupvclusters.eu  Istituto di ricerca sull´energia della Catalogna http://www.Irec.cat/    
   
   
BIOENAREA: 11 VIDEO SU BIOMASSE, IMPIANTI TERMICI E PIANIFICAZIONE ENERGETICA  
 
Trento, 5 novembre 2013 - Nell´ambito del progetto Bio-en-area, l´Agenzia provinciale per le risorse idriche e l´energia, ha realizzato una serie di filmati che in modo semplice e chiaro informano su temi di grande rilevanza in materia ambientale, in particolare le biomasse, compreso il loro utilizzo, e gli impianti termici, con l´obiettivo di incidere nei comportamenti quotidiani di ognuno di noi. Oggi i filmati sono disponibili su Vimeo e sul sito dell´Aprie. I filmati sono undici e ad ogni filmato è associata una breve spiegazione riguardo la tematica trattata. La lista dei filmati pubblicati raggruppati per argomento è la seguente: Biomasse - Riscaldamento a biomasse: buone pratiche di turismo sostenibile. La gestione forestale della Magnifica Comunità di Fiemme. La filiera del legno. Il Biodigestore di Cadino. La gestione del bosco e la legna da ardere. Impianti termici - Il controllo degli impianti termici. Impianti termici a biomassa legnosa. Pulizia e manutenzione delle canne fumarie. La manutenzione degli impianti termici. Pianificazione energetica - Peap - Piano Energetico Ambientale Provinciale. Bap - Il Piano d´Azione per le Biomasse. Per vederli: https://vimeo.Com/bioenarea/videos Il progetto Bio-en-area ha come obiettivo principale la condivisione di soluzioni innovative tra regioni europee in materia di bioenergie, considerate non solo come fonti alternative di energia ma anche come catalizzatori di sviluppo locale. Il progetto intende scambiare buone pratiche ed esperienze tra le varie regioni ed i territori coinvolti nel progetto, per arrivare, come è stato fatto in Provincia di Trento, alla definizione di un Piano d´Azione Provinciale per le Biomasse, al suo interno verranno evidenziati gli obiettivi e le strategie provinciali per lo sviluppo delle Biomasse. Il progetto Bio-en-area ha anche finanziato la messa a sistema di vari strumenti di sensibilizzazione, che aiuteranno cittadini ed utenti a rispondere a domande quali: Come ottimizzare la filiera locale nella produzione di biomassa legnosa? Quali sono gli impianti di combustione a biomassa più efficienti? Come effettuare la manutenzione delle caldaie? Esiste un legame tra energia da biomassa e turismo sostenibile? Quali sono i possibili sviluppi per la produzione di biogas in Provincia di Trento? Sono stati sviluppati, video e tutorials con un approccio Story Telling, puntando su una comunicazione, semplice e diretta ma al contempo coinvolgente, emozionale. Per maggiori informazioni: http://www.Energia.provincia.tn.it/ricerche_progetti/-progetti_europei/pagina18.html    
   
   
DEPOSITO GAS A RIVARA, INCONTRA COMITATO ED ENTI LOCALI  
 
Bologna, 5 novembre 2013 – “La vicenda del deposito a Rivara è chiusa così come è attestato dagli atti ufficiali della Regione Emilia Romagna e del Governo. In ogni sede, politica e giurisdizionale, ci batteremo perché questo ‘no’ sia definitivo”. Così l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – su delega del presidente della Regione Vasco Errani – sull’ipotesi di stoccaggio di gas naturale in località Rivara di San Felice sul Panaro (Modena) emersa durante l’incontro di ieri, a Bologna, con i rappresentanti di Italia Nostra sezione San felice sul Panaro, del Comitato ambiente e salute di Rivara, il Comune di San Felice nonché lo studio legale incaricato di rappresentare la Regione davanti al Tar. Durante l’incontro la Regione ha ribadito – ricostruendo i passaggi istituzionali e politici - le proprie ragioni sia per il diniego allo stoccaggio sia alla ricerca poiché la sicurezza di cittadini e territorio sono valori che prevalgono su ogni considerazione di carattere economico evidenziando che «non sussistono – ha sottolineato Muzzarelli - le condizioni di sicurezza per realizzare proprio a Rivara, area di cui è stato drammaticamente dimostrato il rischio sismico che paventavamo, un deposito di stoccaggio gas sotterraneo». L’assessore Muzzarelli, inoltre, ha portato un aggiornamento dopo la nota ministeriale della direzione generale del 24 ottobre scorso, in risposta alle richieste della stessa Regione fatte al Ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato. Il ministero dello sviluppo economico - dopo aver ricordato i rigetti, il primo relativo alla fase di accertamento e il secondo in merito all’istanza di concessione di stoccaggio dell’aprile 2013 - ritiene “il procedimento amministrativo di propria competenza definitivamente concluso”. Per quanto attiene al contenzioso istaurato davanti al Tar dell’Emilia-romagna da parte della società “Rivara gas Storage Srl”, per l’annullamento degli atti statali e regionali “la Regione Emilia-romagna, in collaborazione con il Comune di Felice sul Panaro, – conclude Muzzarelli - ha incaricato uno studio legale per tutelare, in ogni sede, le posizioni e gli atti da essa assunti a difesa dei cittadini, del territorio e degli enti locali».  
   
   
MILANO: BENE FONDI AFFITTO E MOROSITÀ, MA SERVONO MISURE FISCALI E INVESTIMENTI SUL PATRIMONIO  
 
Milano, 5 novembre 2013 - “Finalmente il Governo mette mano all’emergenza abitativa. Ben vengano il finanziamento dei fondi per l’affitto e la morosità, che il Comune di Milano chiedeva da tempo, ma siamo ancora lontani dal rispondere al bisogno. Da soli questi provvedimenti non bastano se non si interviene anche in modo strutturale sulle leve fiscali e sul patrimonio edilizio. Ad esempio con l’abolizione dell’Imu per le case popolari; a Milano il caso di Aler è emblematico. E poi serve una drastica riduzione della cedolare secca sul canone concordato, per allargare l’offerta privata ad affitti calmierati. E ancora, è necessario impostare un programma di riqualificazione e rigenerazione del patrimonio edilizio, a partire da quello esistente ammalorato e sfitto. Si tratta di investimenti ingenti che i Comuni da soli non possono sostenere ma che sono necessari per rimettere alloggi a basso costo a disposizione delle fasce deboli. Il Comune di Milano ha utilizzato tutte le risorse a disposizione e siamo pronti a intervenire su 1.200 case per il 2014. Ma occorre fare di più. Non dimentichiamo che nella nostra città sono 23 mila le famiglie che aspettano un alloggio popolare”. Lo dichiara l’assessore alla Casa e Demanio del Comune di Milano Daniela Benelli a commento delle dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi sulla Conferenza unificata dedicata alle politiche della Casa che si è tenuta il 31 ottobre a Roma.  
   
   
CASA, LOMBARDIA: OK I FONDI DELLO STATO, MA LE PRIORITÀ SONO ALTRE  
 
Milano, 5 novembre 2013 - "Ben vengano tutte le azioni che il Governo sta prevedendo per le politiche abitative, ma devo ammettere, mio malgrado, che sono veramente una goccia nel mare. Le priorità sono ben altre, a partire dall´abolizione dell´Imu per l´edilizia pubblica". Così l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli commenta gli stanziamenti illustrati durante la Conferenza unificata sulle politiche abitative. Fondi Regionali - "Ricordo - aggiunge Bulbarelli - che Regione Lombardia, da sola, ha stanziato ben 13 milioni di euro per il fondo sostegno affitti e altri 20 per il recupero degli alloggi sfitti. Forse sarebbe meglio concentrarsi, ad esempio, sull´abolizione dell´Imu che ancora devono pagare i gestori delle case di edilizia pubblica. Una tassa iniqua e ingiusta che sta mettendo in gravissima difficoltà tutto il sistema dell´edilizia popolare". Famiglie In Difficoltà - "Ricordo che tutto il patrimonio pubblico - prosegue l´assessore - è messo a disposizione di famiglie che spesso non riescono neanche a garantirsi il pranzo e la cena. Se a fronte di questo balzello saremo costretti a rivedere i canoni, ci troveremmo davanti ad un bivio: avere ancora più inquilini morosi o sbatterli in mezzo a una strada. E´ del tutto evidente che vogliamo scongiurare entrambe le ipotesi e questo dimostra che le priorità sono proprio altre". "Anche la conferenza delle Regioni riunita ieri a Roma - conclude Bulbarelli - ha confermato che questa è il fronte più urgente sul quale lavorare".  
   
   
UMBRIA, SFRATTI “INCOLPEVOLI”: GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE PUBBLICAZIONE DEL BANDO PER LE FAMIGLIE  
 
Perugia, 5 novembre 2013 - L’azienda Territoriale di Edilizia Residenziale della Regione Umbria (Ater) pubblicherà giovedì prossimo, 7 novembre, l’avviso pubblico, previsto dalla Giunta regionale, per l’individuazione dei nuclei familiari che sono colpite da sfratto per morosità “incolpevole” e che dunque hanno bisogno di reperire nuove soluzioni alloggiative. Il bando è stato presentato questa mattina, lunedì 4 novembre, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede dell’Ater dell’Umbria, alla presenza dell’assessore regionale alle politiche della casa, Stefano Vinti, e del presidente dell’Ater Alessandro Almadori e fa seguito al bando pubblicato un mese fa per il reperimento sul mercato degli alloggi necessari. Le domande delle famiglie interessate dovranno pervenire all’Ater entro e non oltre le ore 12 del 20 gennaio 2014. “Nel 2013, in Umbria, si rischia di superare i 1300 possibili sfratti e di questi circa il novanta per cento sono sfratti ‘incolpevoli’. Dall’altra parte ci sono almeno 40.000 vani sfitti o invenduti. Abbiamo insomma inquilini senza case e case senza inquilini”, ha affermato l’assessore Vinti. “Questi dati così preoccupanti ci hanno indotto a ricercare ed approvare tutti i provvedimenti possibili per aiutare le famiglie in difficoltà. Uno di questi è senza dubbio la previsione di contributi finalizzati al reperimento di una nuova sistemazione alloggiativa per quei nuclei familiari che hanno subito provvedimenti di sfratto a causa di morosità “incolpevole. E’ chiaro che con questo provvedimento, ha continuato l’assessore, la Giunta regionale vuole favorire nuove soluzioni alloggiative adeguate per questi nuclei familiari in difficoltà. Abbiamo destinato un milione e mezzo di euro per agevolare l’incontro della domanda e dell’offerta sul mercato privato della locazione, mediante l’erogazione di contributi ed incentivi ai proprietari che mettono a disposizione alloggi liberi e contiamo così di poter reperire sul mercato almeno trecento alloggi a canone concordato. E’ ormai sotto gli occhi di tutti, ha dichiarato Vinti, come queste situazioni di disagio siano sempre più frequenti, tanto da divenire una vera e propria emergenza sociale. L’aggravarsi ed il prolungarsi della crisi occupazionale, che si registra ormai da anni su tutto il territorio nazionale ed anche in Umbria, sta comportando una generalizzata e crescente condizione di impoverimento delle famiglie, che, di conseguenza, non sono più in grado di sostenere l’onere delle locazioni sul mercato privato”. “Preoccupante per l’Umbria, ha sottolineato Vinti, è anche l’indice della sofferenza abitativa visto che in provincia di Perugia si rileva in media 1 sentenza di sfratto ogni 56 famiglie ed in provincia di Terni addirittura una sentenza ogni 50 famiglie. Ormai l’emarginazione non è più rappresentata dalle categorie tradizionalmente svantaggiate, quali lavoratori precari o extracomunitari, ma anche da coloro che perdono la sicurezza di un lavoro stabile e si trovano improvvisamente in estrema difficoltà nel condurre normali condizioni di vita. Abbiamo preso atto che anche il governo nazionale, per la prima volta, ha introdotto in un suo provvedimento il concetto ed il sostegno allo “sfratto incolpevole”, ma con uno stanziamento assolutamente insufficiente (40 milioni di euro che per l’Umbria significa un finanziamento di soli trecentomila euro). Occorre dunque che il governo si attivi per reperire maggiori risorse e contemporaneamente preveda una moratoria che blocchi e sospenda gli sfratti”. Il bando, illustrato dal presidente dell’Ater, Alessandro Almadori, prevede che il provvedimento di sfratto deve essere stato pronunciato in seguito ad una inadempienza nei pagamenti di almeno 6 mesi, dipendente esclusivamente da una significativa riduzione del reddito, intervenuta dopo la stipula del contratto di affitto, a causa di licenziamento,(escluso quello per giustificato motivo soggettivo e per dimissioni volontarie); collocazione in cassa integrazione ordinaria o straordinaria o in stato di mobilità; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate alla Ccia aperte da almeno 12 mesi; malattia grave o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato la necessità di far fronte a documentate spese mediche e assistenziali di particolare rilevanza; decesso del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito. La graduatoria dei beneficiari sarà formulata dall’Ater regionale tenendo conto di alcune priorità, determinate dal grado dei diversi possibili livelli di sfratto. Si va da quei nuclei familiari che sono stati costretti a rilasciare l’alloggio condotto in locazione a seguito dell’esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria fino ai nuclei familiari in possesso di semplice avviso di rilascio. La graduatoria dei beneficiari sarà formulata dall’Ater regionale tenendo conto di alcune priorità, determinate dal grado dei diversi possibili livelli di sfratto. Si va da quei nuclei familiari che sono stati costretti a rilasciare l’alloggio condotto in locazione a seguito dell’esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria fino ai nuclei familiari in possesso di semplice avviso di rilascio. Nell’ambito di ciascuna delle suddette categorie le domande sono collocate in graduatoria sulla base del reddito Isee dell’anno 2012 e della composizione del nucleo familiare (presenza di figli minori, di anziani ultrasettantacinquenni, componenti portatori di handicap, famiglia monoparentale con figli minori). A parità di punteggio si tiene conto della data di esecuzione dello sfratto. Gli affittuari saranno chiamati dall’Ater regionale a scegliere gli alloggi a disposizione seguendo l’ordine di graduatoria, nell’ambito del Comune di residenza e, in subordine, di altri Comuni. Gli alloggi, ricompresi negli elenchi predisposti per ciascun Comune, saranno proposti tenendo conto della grandezza idonea alla consistenza del nucleo familiare. Il contratto di locazione sarà stipulato tra proprietario ed affittuario ed il canone di locazione sarà determinato con il criterio del “canone concordato”. Il proprietario che concederà in locazione l’alloggio individuato dall’Ater avrà diritto agli incentivi e contributi previsti per un periodo massimo di 24 mesi. Il contributo, che verrà erogato al proprietario, non potrà superare i 200 euro mensili, e sono previsti due ‘bonus’ di 200 euro per i proprietari che concordano un canone minimo e altri 200 euro per gli affittuari se il costo dell’affitto è superiore al quindici per cento del reddito dichiarato. Il contributo verrà corrisposto sino all’eventuale miglioramento della capacità reddituale, verificata periodicamente dall’Ater, del nucleo familiare affittuario. Scaduti i bandi, l’Ater predisporrà gli elenchi degli alloggi disponibili in ciascun Comune, ordinandoli per gruppi omogenei di grandezza e secondo le priorità indicate nel bando, e procederà agli abbinamenti con i beneficiari individuati. L’alloggio proposto dall’Ater non potrà essere rifiutato dal richiedente. “Ci aspettiamo una grande collaborazione da parte dei Comuni dell’Umbria, dei Sindacati degli inquilini e delle Associazioni dei proprietari con l’Ater per informare al meglio i soggetti interessati dall’intervento, e fornendo nell’ambito delle rispettive competenze, all’utenza interessata e all’Ater le informazioni necessarie”, ha concluso Vinti. La modulistica e le informazioni sono reperibili collegandosi al sito Internet dell’Azienda www.Ater.umbria.it    
   
   
PTRC: INCONTRI SU PPRA ARCO COSTIERO, LAGUNA VENEZIA E DELTA PO. IL PRIMO A ADRIA  
 
Venezia, 5 novembre 2013 - Procedono le fasi di lavoro per l’attuazione del Piano Paesaggistico Regionale come previsto dalla variante del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (Ptrc), adottata dalla Giunta Regionale nello scorso aprile, con la presentazione nel territorio dei Piani Regionali d’Ambito (Ppra). Si tratta di un’azione propedeutica all’adozione definitiva del piano stesso e quindi nell’ambito delle attività di partecipazione, concertazione e consultazione previste dalla normativa, la Regione Veneto d’intesa con Mibac Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione regionale, promuove una serie di incontri nei territori interessati dal Ppra “Arco Costiero Adriatico Laguna di Venezia e Delta del Po” che ricomprende 26 comuni, compreso il capoluogo regionale, e interessa 4 Province (Venezia, Rovigo, Padova e Treviso). Il primo incontro è in programma domani ad Adria (Rovigo) al Teatro B.c. Ferrini, con inizio alle ore 16.30. Dopo i saluti del sindaco di Adria Massimo Barbujani, della presidente della Provincia di Rovigo Tiziana Virgili, del presidente dell’ente Parco Delta Po Giuseppe Geremia Gennari e del direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto Ugo Soragni, i lavori saranno introdotti dal vicepresidente della Regione Marino Zorzato. Seguiranno gli interventi dei tecnici., con particolare riguardo all’asse strategico incentrato su cura e valorizzazione del paesaggio. “Questo primo Ppra rappresenta un prototipo per questi piani e traccerà le strategie per la redazione di tutti gli altri piani d’ambito- evidenzia Zorzato – pertanto, nello spirito di partecipazione e confronto che caratterizza la pianificazione territoriale, anche per il processo di redazione dei Ppra abbiamo previsto un costante dialogo con gli enti locali e i portatori di interesse, anche al fine di rendere il disegno di piano maggiormente aderente alle esigenze locali in termini di sviluppo sostenibile”.  
   
   
TREVISO: RECUPERO URBANISTICO DELL’AREA DELL’EX CONSORZIO AGRARIO  
 
Venezia, 5 novembre 2013 - Riqualificare urbanisticamente l’area dell’ex Consorzio Agrario per restituire all’utilizzo della comunità trevigiana un sito da tempo abbandonato: questo lo scopo dell’incontro che l’assessore all’edilizia della Regione del Veneto, Massimo Giorgetti, ha organizzato per mercoledì prossimo, 6 novembre, con il sindaco di Treviso Giovanni Manildo. “In occasione della mia visita all’Ater di Treviso – spiega Giorgetti – ho ritenuto opportuno chiedere con una lettera all’amministrazione comunale di avviare un percorso condiviso per definire le modalità di recupero del terreno dell’ex Consorzio, di proprietà della Regione, attraverso la realizzazione di un intervento che sia di utilità alla città e ponga fine a una situazione di degrado della zona”.  
   
   
FIRENZE - UNA WHITE LIST PER IMPRENDITORI NON MAFIOSI IN PREFETTURA  
 
Firenze, 5 novembre 2013 - La Camera di Commercio di Firenze informa che sarà realizzata una “White List” per imprenditori non mafiosi in Prefettura. Le Prefetture istituiranno, quindi, l’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazioni mafiose. I settori a rischio di infiltrazioni mafiose che prevedono la creazione di una “White List” comprendono: trasporto di materiali a discarica, smaltimento di rifiuti, estrazione e trasporto di terra, confezionamento e trasporto di calcestruzzo e bitumi, noli a freddo di macchinari, fornitura di ferro lavorato, noli a caldo, autotrasporti per conto terzi e guardiania nei cantieri. La White List sarà valida dodici mesi e sarà costantemente monitorata e aggiornata in base alle segnalazioni ricevute dalle Prefetture. Il vantaggio per gli operatori che vengono accolti in questa “lista dei buoni”, oltre al risvolto etico indubbio, comporta anche la semplificazione delle procedure antimafia previste dalla legge. Per informazioni: Prefettura di Firenze Via Cavour, 1 Tel. 05527831 prefettura.Firenze@interno.it    
   
   
STABILIMENTI INTEGRATI NELLE COMUNITÀ: LA SPERANZA DI UN FUTURO A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO  
 
Bruxelles, 5 novembre 2013 - Un progetto finanziato dall´Ue, che mira a promuovere una produzione a basse emissioni di carbonio, ha appena distribuito i risultati di uno studio conoscitivo nelle comunità che circondano quattro importanti parchi industriali. L´obbiettivo dello studio, che ha coperto Spagna, Danimarca, Finlandia e Inghilterra, era quello di esaminare l´interazione tra i parchi e il loro ambiente circostante, e di identificare benefici, preoccupazioni e sfide percepiti. Tra i risultati rilevanti vi è per le comunità locali un ritorno economico percepito conseguente al fatto di vivere vicino ai parchi industriali. Le comunità elencavano tariffe concorrenziali per elettricità e riscaldamento, oltre alla possibilità e alla disponibilità di strutture per lo sviluppo personale e la formazione. In termini di problemi, l´aria pulita e la salute erano identificati come possibili preoccupazioni, mentre il turismo e il valore delle proprietà non erano considerati delle priorità. Questi risultati verranno immessi all´interno del resto del lavoro del progetto Locimap ("Low Carbon Industrial Manufacturing Parks"), che dovrebbe concludersi alla fine del 2014. Locimap ha ricevuto quasi 2 milioni di euro in finanziamenti Ue. Avviato nel dicembre del 2012, il progetto è iniziato concentrandosi sugli obbiettivi relativi alla Co2 fissati per i parchi industriali, oltre che identificando i possibili risparmi di energia e nelle emissioni ottenibili mediante una migliore integrazione dei servizi. Una parte rilevante del progetto è dedicata a osservare le possibilità tecnologiche e i possibili nuovi progetti degli stabilimenti. Inoltre, i parchi industriali e le comunità locali sono spesso altamente interdipendenti, con la comunità locale che potenzialmente trae beneficio da calore, energia e opportunità di lavoro. Il parco in cambio trae beneficio dall´avere accesso a una forza lavoro, infrastrutture e altre risorse. Una più stretta integrazione con la comunità locale può ulteriormente rafforzare queste sinergie. Data questa stretta interazione, una parte importante del progetto è stata quindi quella di identificare gli aspetti socio economici più importanti coinvolti nella realizzazione di una migliore integrazione. Questo è il motivo per cui le indagini, come questa pubblicata in ottobre, e il continuo contatto con le comunità locali sono fondamentali per il progetto. Un importante risultato finale sarà un libro bianco con raccomandazioni ai produttori europei e ai responsabili delle politiche per garantire che parchi industriali e comunità locali si completino a vicenda. Supportato da competenze tecniche ed economiche all´avanguardia, il progetto in sostanza identificherà le opzioni pratiche per l´Europa per creare una rivitalizzata base industriale a basse emissioni di carbonio. La parola chiave in tutto questo è integrazione: un´integrazione più stretta nei complessi manifatturieri in modo che possano operare con maggiore efficienza sia nell´uso dell´energia che dei materiali e con minori emissioni, e una migliore integrazione con le comunità. Il team del progetto ritiene che il conseguimento di stabilimenti industriali integrati porterà benefici significativi al settore produttivo europeo, e spera che i risultati positivi annuncino uno spostamento verso una produzione completamente integrata. Nel progettare i siti integrati del futuro, Locimap vuole vedere i partner industriali che identificano gruppi di processi produttivi complementari in aree quali fornitura e uso dell´energia, clienti o materie prime. Solo dopo che si sarà ottenuto questo risultato, potrà iniziare l´integrazione di calore ed energia tra le unità di produzione e l´ottimizzazione delle emissioni di carbonio del sito nel suo complesso. Il lavoro futuro del progetto Locimap si concentrerà su questo potenziale di integrazione, e su come usarlo nel migliore modo possibile. Per maggiori informazioni, visitare: Locimap http://www.Locimap.eu Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/107966_it.html    
   
   
AVVIATA LA COLLABORAZIONE CON IL MESSICO. PUGLIA: INTERESSI IN COMUNE PER RICERCA  
 
Bari, 5 novembre 2013 - Con 75 milioni di consumatori e 20 milioni di cittadini con grandi disponibilit¨¤ economiche, il Messico si conferma come prossima tappa delle politiche di internazionalizzazione della Regione Puglia. Quei 20 milioni di messicani che dispongono di enormi capitali, infatti, sono fortemente interessati ad investire nel made in Italy. E¡¯ quanto ¨¨ emerso nel corso dell¡¯incontro istituzionale tra l¡¯assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone e l¡¯Ambasciatore del Messico in Italia, Miguel Ruiz Caba¨¾as Miguel Ruiz Caba¨¾as Izquierdo . Sono agroalimentare, automotive e turismo i settori nei quali Puglia e Messico collaboreranno nel prossimo futuro. Le prime idee sono gi¨¤ passate al vaglio delle due delegazioni durante la riunione. Un primo incontro tra il Distretto tecnologico agroalimentare della Puglia (Dare) e gli omologhi Centri di Ricerca messicani potrebbe concretizzarsi gi¨¤ nell¡¯arco del prossimo mese a Roma. Ma c¡¯¨¨ anche la concreta possibilit¨¤, nell¡¯immediato futuro, di una missione incoming sull¡¯automotive, un settore, questo, in grande sviluppo nel Messico, maggiore esportatore al mondo di componenti, tuttora carente, tuttavia - hanno spiegato- nello stampaggio: un mercato che da solo vale 12 miliardi di dollari. Altrettanto importante ¨¨ il turismo. Mentre il flusso italiano e pugliese verso il Messico ¨¨ consolidato, la Puglia ¨¨ una meta ancora poco conosciuta per i messicani. Ragione per la quale, la delegazione dell¡¯America Latina ha proposto la partecipazione della Puglia a fiere settoriali. ¡° Il Messico per noi rappresenta un¡¯enorme opportunit¨¤ ¨C ha detto Loredana Capone- Oggi la bilancia commerciale ¨¨ in attivo per la Puglia che nel 2012 ha visto crescere le proprie esportazioni verso questo Paese del 250%. E¡¯ bene che la nostra collaborazione sia incentrata anche sui progetti di ricerca nell¡¯ambito dei quali molti potrebbero essere i punti in comune con il Canada¡±. L¡¯assessore ha poi presentato alla delegazione gli incentivi messi a disposizione dalla Regione Puglia per l¡¯attrazione degli investimenti, tredici dei quali ancora attivi, per un valore di 868 milioni di euro. ¡°Possiamo facilmente trovare progetti in comune - ha detto l¡¯ambasciatore Izquierdo - L¡¯america Latina si sta attivando con grande dinamismo anche sotto il profilo della ricerca e dell¡¯innovazione: il fatto che entrambi i nostri Paesi stiano sviluppando importanti progetti di ricerca ¨¨ una strada promettente di collaborazione¡±. Con l¡¯Ambasciatore del Messico, il Consigliere Eleazar Velasco, incaricato della Sezione economico-commerciale dell¡¯Ambasciata del Messico (che ha di recente visitato alcune aziende pugliesi in qualit¨¤ di presidente del Club dei Diplomatici commerciali), Oscar Camacho, titolare di Promexico a Milano e Sarina Alvarez, titolare dell¡¯Ente per la Promozione Turistica del Messico in Italia. Il Messico rappresenta la tredicesima economia mondiale e la seconda dell¡¯America Latina. Ha 116milioni di abitanti ed un Pil di circa 867,4 miliardi di dollari, in crescita nel 2012 del 3,9%. Membro dell¡¯Ocse e del G8 +5, il Messico pu¨° vantare un¡¯economia stabile, un sistema finanziario solido, accordi commerciali con le principali economie mondiali e un clima favorevole alla cultura d¡¯impresa.  
   
   
LA BEI E SANTANDER HANNO FIRMATO TRE ACCORDI PER FACILITARE L´ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI E DEI GIOVANI E DI INVESTIRE IN INFRASTRUTTURE  
 
 Lussemburgo, 4 novembre 2013 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) e il Banco Santander, rispettivamente, rappresentata dal suo vicepresidente Magdalena Álvarez, Emilio Botin, hanno firmato questa mattina a Madrid tre accordi di finanziamento per complessivi 528 milioni di euro, da mettere up di una serie di investimenti al fine di stimolare la crescita economica e la creazione di posti di lavoro. Il Vice Presidente ha sottolineato che "abbiamo firmato questa mattina le operazioni sono ulteriori passi in impegno della Bei a sostegno dell´economia spagnola. In particolare, questi tre prestiti fornire finanziamenti ad una vasta gamma di settori che sono cruciali per gettare le basi per la ripresa economica e riprendere il dinamismo necessario per la creazione di posti di lavoro. " Inoltre, il Vice Presidente ha sottolineato la sua "particolare soddisfazione per la prima operazione della Bei progettato per consentire l´accesso al credito per gli studenti e giovani imprenditori, in quanto offre una soluzione progettata per soddisfare le esigenze dell´economia spagnola, come nel caso di creazione di occupazione giovanile. " Il presidente del Banco Santander, Emilio Botin, ha sottolineato la stretta collaborazione che il soggetto ha con la Bei e ha sottolineato l´importanza di questa istituzione nella quantità di moto del business spagnolo. "Le condizioni di finanziamento di queste linee sono eccezionali e siamo sicuri che avrà una grande richiesta. Per Banco Santander è una priorità per partecipare alla ripresa economica e incoraggiare l´imprenditorialità per creare posti di lavoro ". Prestiti firmati oggi sono: 128 milioni di euro per finanziare investimenti a lungo termine e le esigenze di capitale circolante delle Pmi e Midcaps (fino a 3.000 dipendenti). Questa è la prima puntata di un nuovo prestito di 400 milioni di euro che sarà messo a disposizione delle piccole e medie imprese un volume totale di 800 milioni di euro, e Banco Santander assegnerà un importo aggiuntivo pari a prestiti alle piccole e medie imprese e le aziende mid cap. 200 milioni di euro per far fronte alle esigenze di investimenti per l´istruzione e la lotta contro la disoccupazione giovanile. Il ricavato di questo prestito, il primo del suo genere in Spagna e l´Unione europea andrà a i) i prestiti per studenti dell´istruzione superiore, ii) misure per sostenere i giovani a trovare il loro primo posto di lavoro, come ad esempio borse di studio per pratiche nelle Pmi o borse iii) i prestiti per giovani imprenditori e iv) di finanziamento di infrastrutture educative e progetti di ricerca delle università spagnole. 200 milioni di euro per il finanziamento di infrastrutture di vario genere in una vasta gamma di settori quali l´istruzione, l´acqua, i trasporti e le infrastrutture urbane. Queste operazioni provocheranno la modernizzazione e il miglioramento della dotazione complessiva delle infrastrutture, mentre favorire un uso più efficiente e sostenibile delle risorse, contribuendo anche al fine di evitare la congestione delle infrastrutture esistenti. Firmato questa mattina le operazioni fanno parte della strategia della Bei di una crescita economica sostenibile e di alta qualità che si traduce nella creazione di posti di lavoro. Con gli accordi sottoscritti oggi, la Bei ha concesso prestiti in Spagna nel 2013 per un volume totale di euro 7.179.000.  
   
   
BRUXELLES - SETTIMANA EUROPEA DELLE PMI, DAL 25 AL 30 NOVEMBRE  
 
Bruxelles, 5 novembre 2013 -Lo Small Business Act for Europe ère, il tema centrale della Settimana europea delle piccole e medie imprese, che si svolgerà in tutta Europa dal 25 al 30 novembre 2013. L´iniziativa, coordinata dalla Commissione europea, ha come obiettivo principale di fornire informazioni sui diversi tipi di sostegno offerto dall´Ue e dalle autorità nazionali, regionali e locali alle micro, piccole e medie imprese, e promuovere lo scambio delle best practices sugli appalti pubblici nell’Unione europea. Tra gli eventi ufficiali è stato inserito il Corso di specializzazione sugli appalti europei organizzato a Bruxelles, in lingua italiana, dalla Camera di Commercio Belgo-italiana. La formazione, che si svolgerà dal 25 al 27 novembre, approfondisce le novità introdotte dalla riforma e analizza gli strumenti più idonei per poter partecipare con successo ad una gara d’appalto. Un focus particolare viene dedicato agli appalti pubblici banditi dalle Istituzioni europee, che si occupano non solo della fornitura di beni o della realizzazione di lavori, ma possono interessare anche organizzazione di eventi, sviluppo di piattaforme elettroniche, gestione di corsi di formazione, realizzazione di studi e ricerche, campagne di comunicazione e così via.  
   
   
IL VENETO SECONDO IN ITALIA PER IMPRESE GREEN. ZAIA: IL SISTEMA INDUSTRIALE SA COGLIERE LE OPPORTUNITA’  
 
Venezia, 5 novembre 2013 - “E’ la dimostrazione che abbiamo potenzialità, progetti e imprenditori capaci di cogliere tutte le opportunità offerte da nuovi modelli economici, sostenibili per i territori”. Commenta così il presidente del Veneto Luca Zaia i risultati del rapporto di Unioncamere e Symbola sull’Economia verde da cui emerge che il 52% di tutte le aziende green si trovano al Nord. A livello regionale, il Veneto con 30.670 imprese che puntano sull´eco-efficienza (9,4%) è in seconda posizione dopo la Lombardia. “Il Veneto ha imboccato con determinazione anche questa strada – aggiunge - guardando alla "green economy" come ad un settore che sa creare posti di lavoro, promuovere una crescita sostenibile, contenere l´inquinamento ambientale mediante un uso efficiente delle risorse a disposizione, naturali e non”. “Se anche lo Stato intervenisse con aiuti e incentivi in maniera convinta e continuativa – conclude Zaia – sicuramente ci sarebbe un’apertura ancora maggiore delle aziende all’economia verde. In ogni caso, il sistema industriale veneto sta dimostrando di essere in grado di restare al passo anche nei settori più innovativi”.  
   
   
VIA AL CONTRATTO DI PROGRAMMA REGIONE CAMPANIA- CONSORZIO ECOTECH  
 
Napoli, 5 novembre 2013 - È stato firmato il 31 ottobre a Napoli, alla presenza dell´assessore alle Attività produttive della Regione Campania Fulvio Martusciello, il contratto di programma tra la Regione Campania ed il Consorzio Ecotech, con cui vengono promossi interventi a sostegno del gruppo. Il Consorzio Ecotech, con sede legale ed operativa a Montella (Av), è stato costituito nel 2008 allo scopo di promuovere, coordinare e gestire programmi di sviluppo industriale, in proprio e per conto delle società consorziate, secondo una logica di filiera nel settore dell’energia da fonti rinnovabili. Il Consorzio è impegnato nella diffusione delle energie rinnovabili e del risparmio energetico attraverso la divulgazione di conoscenze e l’implementazione di tecnologie dedicate. Produrrà un proprio modello di aerogeneratore. L’obiettivo da raggiungere, in termini di incremento occupazionale, è fissato in 55 nuove unità lavorative. Il Consorzio ha presentato domanda per accedere agli incentivi previsti dal Paser - Contratto di Programma Regionale, al fine di poter realizzare programmi di investimento produttivo e trasferimento tecnologico per la realizzazione di una nuova unità produttiva, l´ammodernamento e la diversificazione della capacità produttiva. Inoltre, il piano di investimenti prevede un programma di ricerca e sviluppo finalizzato allo sviluppo di una nuova tecnologia software di progettazione. L´importo complessivo degli investimenti previsti dal Consorzio Ecotech è pari a circa 18 milioni, di cui circa 15 da destinare ad interventi di carattere produttivo e 3 al programma di ricerca e sviluppo. Il totale del contributo concesso è di 8 milioni. "Con la firma tra Regione Campania e consorzio Ecotech, a cui aderiscono le aziende De Iuliis Macchine Spa di Fisciano, F.lli Cuomo Snc di Nocera Inferiore e Acca Software Spa, di Montella, sblocchiamo un contratto di programma di vecchia generazione che muoverà un investimento di circa 18 milioni di euro per la creazione di 55 nuovi posti di lavoro. Un risultato ottenuto anche grazie alla sinergia con Confindustria Avellino e Confindustria Salerno", commenta l´assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Fulvio Martusciello. "Continua senza sosta il lavoro della Giunta regionale campana per sbloccare nuovi contratti di programma fermi ormai da troppi anni: nei prossimi mesi altri tre contratti di vecchia generazione saranno portati alla firma. Sono inoltre di imminente avvio i contratti di programma di nuova generazione inerenti le filiere automotive e aerospazio, su cui abbiamo appostato 150 milioni di euro. In questo modo rimettiamo in moto investimenti produttivi, sviluppo e occupazione in tutto il territorio regionale con progetti di alta qualità imprenditoriale", conclude Martusciello. "Sono interventi utili allo sviluppo - sottolinea il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro - diamo risposte al sistema produttivo per affrontare la crisi Quello odierno è il sesto contratto di programma che stipuliamo nell´ultimo anno, con circa 40 milioni di euro di finanziamento. Altri quattro saranno definiti nelle prossime settimane", conclude il presidente.  
   
   
PARMA: ESP, DUE PERCORSI PER LE AZIENDE CHE VOGLIONO ESPORTARE IN PROVINCIA L’AVVIO DELLA QUARTA EDIZIONE.  
 
Parma, 5 novembre 2013 – C’è una importante novità per Esp, Export Service Parma, progetto della Provincia per sostenere l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese locali. Il percorso rivelatosi estremamente efficace per supportare le aziende sui mercati esteri si sdoppia offrendo nella sua quarta edizione “ Esp advanced Iv” doppie opportunità. Da un lato viene riconfermata la modalità sperimentata con successo in questi anni per il sostegno di progetti di 10 aziende elaborati e attivati con l’aiuto di consulenti forniti nell’ambito dell’azione stessa. Accanto a questo percorso, ne viene sperimentato un altro finalizzato a sostenere reti costituite da piccole e medie imprese che si pongono l’obiettivo di presentarsi congiuntamente sui mercati internazionali. Si prevede il coinvolgimento di 10 aggregazioni di imprese, ciascuna composta da aziende organizzate per filiera, complementarietà di prodotto o mercati di interesse, che potranno congiuntamente accedere ai servizi di accompagnamento finanziati dal progetto, durante i quali dare sviluppo e attuazione dell’idea di aggregazione presentata. “In questa nuova edizione di Esp incoraggiamo la creazione di reti fra imprese in modo da rendere più efficaci le strategie di internazionalizzazione di realtà produttive spesso di piccole dimensioni – ha spiegato l’assessore provinciale Manuela Amoretti nell’incontro di presentazione del progetto svoltosi oggi in Provincia – La novità di questa edizione sta anche nell’intensa collaborazione tra Provincia e Camera di Commercio di Parma per integrare le reciproche opportunità verso le imprese e l’export. La Provincia prosegue con assoluta determinazione un lavoro paziente e concreto di sostegno alle piccole e medie imprese di Parma che guardano avanti. Anche cosi si crea nuova occupazione e si difende quella che c´è”. L’incontro svoltosi nella sala del Consiglio è stato dedicato al tema “Costruire l’esport” e vi hanno partecipato imprenditori, manager, dipendenti di micro, piccole e medie imprese della provincia di Parma, interessati a partecipare all’iniziativa Esp Vi-advanced. Oltre a Manuela Amoretti, assessore provinciale alla Formazione professionale e Politiche del Lavoro, sono intervenuti Sara Bisacchi di Ecipar di Parma, ente che ha attivato il progetto, Andrea Parmeggiani (coordinatore tecnico gruppo consulenti),Patrizia Oliveri e Maurizio Cortesi (Obiettivo 50), Eugenio Ferrari (Assoretipmi) e Maria Birsan (Global Marketing). Per informazioni: progetto Esp Iv,selezione aziende:Ecipar di Parma, eciparparma@legalmail.It  
   
   
ROMA - UN MILIONE DI GUIDE ALLE SEMPLIFICAZIONI SCARICATE IN 15 GIORNI  
 
Roma, 5 novembre 2013 - Un milione di guide alle semplificazioni scaricate in soli 15 giorni dal sito www.Impresainungiorno.gov.it E’ il primo bilancio, parziale ma già decisamente positivo, dall’avvio dell’iniziativa di comunicazione istituzionale rivolta alle imprese promossa dal ministero per la Pubblica amministrazione e la Semplificazione in collaborazione con Unioncamere. La campagna informativa sta interessando quasi 4 milioni di imprese, che stanno ricevendo al proprio indirizzo di Posta elettronica certificata o alla email comunicata al Registro delle imprese il link per consultare comodamente la “Guida alle semplificazioni del decreto del Fare”. Si tratta di un agile e snello vademecum, realizzato dal Dipartimento della Funzione pubblica, nel quale vengono descritte tutte le diverse misure contenute nel provvedimento. Al momento Unioncamere, tramite gli strumenti messi a disposizione da Infocamere, la società di informatica del sistema camerale, sta ancora procedendo con l’invio delle email (250mila quelle inviate ogni giorno dall’avvio dell’iniziativa), ma ha già potuto verificare, attraverso il portale impresainungiorno.It, l’elevatissimo numero di download della Guida fino ad oggi registrato. “L’elevato numero di guide scaricate in cosi pochi giorni – afferma il ministro per la Pa e la Semplificazione, Gianpiero D’alia – ha un significato ben preciso: le imprese hanno voglia di conoscere e usare le nuove semplificazioni del Decreto del Fare. Ora sta alle amministrazioni fare la loro parte. L’attività di semplificazione, su cui il governo è continuamente a lavoro, si arricchirà anche del contributo che verrà dalla consultazione telematica, avviata in contemporanea con questa iniziativa, che chiama in causa cittadini e imprese sulle ‘100 procedure più complicate da semplificare’”. “Il traguardo raggiunto in pochi giorni è la dimostrazione che il Paese ha una vera e propria ‘fame’ di semplificazione”, commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Lo snellimento delle procedure e degli oneri amministrativi che gravano sul nostro sistema produttivo deve essere considerato una priorità assoluta anche perché consente alle imprese di liberare risorse da destinare allo sviluppo. E in un momento come questo ce n’è decisamente bisogno”.  
   
   
MILANO - PROGETTO GATE PER IL SOSTEGNO ALL´EXPORT  
 
Milano, 5 novembre 2013 - Apre il 4 novembre 2013 la seconda finestra del Progetto Gate (Give Ability To Export), progetto di accompagnamento delle Pmi lombarde su percorsi di internazionalizzazione promosso dalla Direzione Generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia e dal Sistema Camerale Lombardo con il supporto di Finlombarda S.p.a.. Il progetto, riservato alle Pmi anche artigiane e cooperative, che operano nei settori manifatturiero, costruzioni e servizi alle imprese, consiste nell’affiancamento in azienda di un esperto in dinamiche internazionali che aiuta il management a intraprendere un percorso di crescita sui mercati esteri. Due le opportunità offerte: Misura A - Aziende che si aprono all’estero attraverso un approccio commerciale. Possono presentare un proprio progetto d’internazionalizzazione le imprese con un massimo di 50 dipendenti che non abbiano partecipato al progetto Spring di Regione Lombardia e che intendono intraprendere un percorso di crescita sui mercati esteri basato su un approccio commerciale. Le imprese selezionate beneficeranno dell’apporto diretto, presso la propria sede, di un Temporary Export Manager (figura specializzata in tematiche internazionali) che le supporterà nella realizzazione delle attività previste dal progetto. Misura B - Aziende che consolidano la presenza all’estero attraverso un approccio di investimento Le imprese che abbiano già avuto esperienze sui mercati esteri e che siano interessate a realizzare un investimento produttivo di beni e/o servizi all’estero possono candidarsi con un proprio progetto di internazionalizzazione per accedere alla Misura B - Aziende che consolidano la presenza all’estero attraverso un approccio di investimento. Le imprese selezionate beneficeranno della consulenza di un esperto che svolgerà il ruolo di Advisor per l’internazionalizzazione chele le supporterà nella stesura di un business plan propedeutico alla realizzazione dell’investimento produttivo. Le imprese interessate a partecipare possono candidarsi dalle ore 12 del 4 novembre fino alle 12.00 del 2 dicembre 2013 con un proprio progetto di internazionalizzazione, direttamente sul sito: www.Finlombarda.it/progettogate  Successivamente, sarà possibile partecipare nuovamente e per l’ultima volta, dall’1 aprile 2014 (ore 12,00) fino al 30 aprile 2014 (ore 12,00).  
   
   
PIACENZA - MOVIMPRESE: CESSAZIONI SUPERANO ISCRIZIONI DI NUOVE IMPRESE  
 
Piacenza, 5 novembre 2013 - E’ un quadro ancora tendenzialmente negativo quello che si legge attraverso i dati Infocamere e che riguarda il tessuto di imprese operanti a Piacenza. Il nuovo risultato, relativo alla fine di settembre, dice che lo stock di imprese registrate è pari a 30.856 unità. Sono complessivamente 636 in meno di quelle che si contavano a fine settembre 2012 e 1.004 in meno se ci si riferisce al settembre 2011. Sono in tutto sette i settori nei quali la variazione è stata positiva (servizi di alloggio e ristorazione, attività immobiliari, fornitura di energia, attività sportive, artistiche e di intrattenimento, servizi alle imprese, fornitura di acqua, reti fognarie e gestione rifiuti, istruzione). I cali maggiori hanno invece interessato l’agricoltura e le costruzioni. Nei primi nove mesi del 2013 le iscrizioni sono state 1.279 e le cessazioni 1.678. Nel novero di queste ultime vanno però ricomprese anche cancellazioni eseguite d’ufficio che non hanno quindi un vero e proprio contenuto congiunturale. Al netto di questi provvedimenti amministrativi il saldo tra nate e cessate nei tre trimestri è pari a -262 unità (tasso di crescita negativo pari al -0,84%). Il saldo tra iscrizioni e cessazioni – sempre al netto delle cancellazioni d’ufficio- è positivo per le società di capitale e le altre forme giuridiche mentre assume segno negativo per società di persone e ditte individuali. Il 90,1% delle imprese registrate è attualmente attivo mentre l’1,5% è interessato da procedure concorsuali ed il 2,9% risulta invece in scioglimento o liquidazione. Commercio, costruzioni e manifatture sono i settori nei quali risulta più alta l’incidenza delle imprese in liquidazione. Se Piacenza perde imprese, anche le realtà territoriali confinanti si muovono nella stessa direzione. Il tasso di crescita ha infatti segno negativo anche a Parma (-0,54%), Reggio Emilia (-0,73%), Cremona (-0,78%), e Pavia (-0,46%). Solo Lodi mantiene una sostanziale simmetria tra nuove aperture e chiusure di attività imprenditoriali. Nel contesto nazionale le aperture sono state 296.008 e le chiusure (depurate dalle cancellazioni d’ufficio) 288.340, con un tasso di crescita positivo e pari allo 0,13%.  
   
   
AUMENTA IL CLIMA DI FIDUCIA: LE SPERANZE SI TRADURRANNO IN REALTÀ?  
 
Bruxelles, 5 novembre 2013 - L’associazione Orgalime prevede che la produzione del comparto Engineering dell’Unione Europea dovrebbe raggiungere i 1.840 miliardi di euro nel 2013, una cifra leggermente inferiore rispetto a quella rilevata nel 2012. Quest’anno è iniziato un po’ al ribasso, con livelli produttivi pressoché inalterati rispetto al quarto trimestre 2012, il che è già di per sé abbastanza deludente. Tuttavia, a partire dall’ultimo scorcio del terzo trimestre di quest’anno, si avvertono segnali di un cambiamento ancora allo stato iniziale che farebbe presumere una contrazione del comparto di circa l’1% sulla media in termini reali. Il Presidente di Orgalime, Sandro Bonomi, in Italia Presidente di Anima, Federazione delle Associazioni Nazionali dell´Industria Meccanica Varia ed Affine, ha commentato: “I profondi squilibri finanziari in Europa sia nel pubblico sia nel privato, associati ad un ciclo di investimenti che non ha ancora sortito sviluppi positivi, sono le principali ragioni che stanno dietro alla difficile situazione instauratasi nel corso del 2013. Molti governi dell’Ue hanno fatto progressi in termini di consolidamento fiscale e riforme strutturali, ma questo non è sufficiente a consentire la ripresa economica: noi abbiamo bisogno di vedere un recupero degli investimenti del manifatturiero nell’Unione Europea, il che non è ancora avvenuto. L’ue non è ancora riuscita a creare le condizioni necessarie perché l’Europa torni ad essere il polo attrattivo del manifatturiero in conseguenza della realizzazione di un mercato interno. I politici stanno facendo troppo poco in questa direzione, sia a Bruxelles sia in molti paesi membri. In effetti il manifatturiero nel suo complesso, in termini percentuali di Pil della Ue, è passato dal 15,9% del 2012 al 15,1% e la domanda, per la nostra industria, rimane ancora il principale motivo di preoccupazione per molti imprenditori.” Gli investimenti fissi lordi hanno mostrato una certa stabilizzazione nel secondo trimestre 2013 rispetto al primo. Tuttavia in termini annuali si riporta ancora una contrazione del 3,8%. Rimane da vedere se gli investimenti fissi subiranno sviluppi positivi negli ultimi mesi del 2013 e nel 2014. L’utilizzo della capacità produttiva delle industrie rappresentate da Orgalime si sta stabilizzando ma è tuttora, non considerando i livelli minimi del 2009, ben al di sotto della media nel lungo termine. Un miglioramento viene dagli ordinativi, aumentati rispetto al primo trimestre 2013, ma per molte aziende sono ancora molto al di sotto dei livelli normali. Tuttavia questo trend positivo si riflette già in alcuni indicatori dei cicli produttivi dell’industria. Per esempio, l’indice del giro d’affari si è posizionato sul 100, e ciò sta ad indicare una prospettiva più ottimistica per il 2014. Inoltre, la fiducia dei consumatori è aumentata in molti paesi, e ciò fa presumere uno slancio positivo dei settori Orgalime che producono beni di consumo. Il Direttore Generale di Orgalime, Adrian Harris, ha concluso: “Nonostante le previsioni di aumento del clima di fiducia nel 2014, non possiamo aspettarci miglioramenti sostanziali fintantoché non si verifichi una ripresa del mercato interno dell’Ue. In diversi settori le nostre aziende stanno facendo bene sui mercati di esportazione, ma la concorrenza sui mercati internazionali è molto agguerrita. Molte aziende stanno ancora lottando per avere profitti. Noi dovremmo tenere a mente che è fondamentale ricominciare ad investire e con gli investimenti torneranno crescita e occupazione.” Andamento dei comparti industriali dell’Engineering Aspetti più rilevanti dell’Engineering L’industria dell’Engineering rappresenta circa il 28% della produzione e un terzo delle esportazioni delle industrie manifatturiere dell’Ue. Il commercio totale (interno più estero) del comparto industriale rappresentato da Orgalime si prevede raggiungerà nel 2013 1.273 miliardi di euro, con 553 miliardi di euro provenienti dal commercio con paesi terzi (extra Ue) e 720 miliardi di euro che rappresentano gli scambi commerciali all’interno degli stati membri. Orgalime ora presuppone che il momento peggiore della crisi sia passato e che quindi il giro d’affari dovrebbe aumentare, anche se si prevede che l’espansione sarà molto modesta nel 2014 con un aumento della produzione pari al +2,5%. La crescita dei livelli produttivi è tuttavia troppo scarsa per ipotizzare nuove assunzioni nel 2014, tanto che il migliore scenario possibile è che l’occupazione rimanga stabile nel 2014 dopo la contrazione verificatasi nel 2013. Industria meccanica I problemi finanziari globali stanno limitando gli investimenti delle imprese. L’utilizzo della capacità produttiva nell’Ue rimane a livelli bassi, mentre la richiesta di attrezzature meccaniche e industriali nel corso del 2012 è stata inferiore rispetto alla norma. Solo pochi Paesi fortemente orientati verso le esportazioni hanno potuto vantare una domanda abbastanza sostenuta. Ciò nonostante questo si è rivelato non sufficiente a compensare la contrazione degli investimenti fissi nell’Ue. Tuttavia, alcuni fattori indicano un miglioramento nel ciclo degli investimenti nell’Ue nel prossimo anno. Di conseguenza, per l’industria delle macchine e delle attrezzature si prevede per il 2014 una modesta crescita (+3%) dopo la contrazione di circa il -2% nel 2013. Considerato che solo poche aziende sono ora intenzionate a investire in nuove capacità produttive, la domanda nell’Ue sarà quindi basata essenzialmente su prodotti non ciclici e sulle parti di ricambio. Industria elettrica strumentale e dell’informatica La produzione dei macchinari elettrici si prevede in leggera contrazione nel 2013. L’andamento del comparto dell’industria elettrica strumentale e dell’informatica non è uniforme, in quanto gli strumenti denotano al momento una certa espansione mentre i beni di consumo elettronici e le attrezzature di telecomunicazione sono negativamente influenzati dalla situazione complessiva del mercato del lavoro nella Ue e dalle variazioni tecnologiche in corso. La produzione dell’intero comparto elettrico, informatico e della strumentistica elettronica in Europa si prevede in contrazione nel 2013 (-2,1%) Le prospettive per il 2014 sono leggermente più favorevoli, con una crescita positiva ma ridotta (+2%). Beni in metallo lavorati L’attività dell’industria dei beni in metallo rispecchia a grandi linee quella dei settori chiave degli acquirenti, soprattutto l’industria dell’engineering e dell’automotive. La produzione è attualmente al ribasso in molti paesi e settori. Ciò nonostante, dal momento che l’attività dell’industria europea dell’automotive è già migliorata, alcuni fornitori di beni in metallo stanno già assistendo a effetti positivi. Quindi la produzione dell’industria dei beni in metallo dovrebbe subire una riduzione marginale nel 2013. Se il ciclo degli investimenti cambia, i fornitori di beni in metallo si avvantaggeranno degli investimenti nel settore dei beni. Orgalime prevede che il giro di affari si amplierà e che la produzione riprenderà a crescere nel 2014, dopo due anni fiacchi, del +2%. Prospetto dati settoriali Variazioni annuali della Produzione delle industrie europee dell’Engineering
Settore / Anno 2012 2013 (preconsuntivo) 2014 (previsioni)
Settore Meccanico +0,4 -2,0 +3,0
Settore elettrico ed elettronico -2,1 -2.1 +2,0
Beni in metallo lavorati -3,2 -1,5 +2,0
Totale Engineering -1,2 -1,7 +2,5
Occupazione anche nel settore servizi assistenza e installazione +0,6 -0,6 +0,2
 
   
   
CAMPOBASSO - MOVIMPRESE: SALDO POSITIVO NEL TERZO TRIMESTRE 2013  
 
Campobasso, 5 novembre 2013 - La conoscenza del territorio e della struttura produttiva sono fondamentali per accrescerne la competitività puntando sulle eccellenze e cercando di superare le debolezze del sistema locale. Per questo motivo il sistema camerale molisano rende disponibile la pubblicazione di un insieme organico di dati rilevanti, predisposti da Infocamere, per l´analisi e la valutazione dei trend economico-produttivi della Regione Molise di facile e di veloce consultazione: il Cruscotto di Indicatori Statistici con dettaglio regionale o provinciale con dati congiunturali aggiornati trimestralmente. Uno strumento accessibile a tutti i cittadini, il Cruscotto Indicatori Statistici è un insieme organico di dati rilevanti per l’analisi e la valutazione della struttura e dei trend economico-produttivi della regione/provincia capaci di dare non solo indicazioni sulla demografia delle imprese ma anche sui principali aggregati economici. In sintesi, i principali risultati per il terzo trimestre del 2013 confermano, in linea con quanto successo nel trimestre precedente, un ulteriore rafforzamento del tessuto imprenditoriale molisano, con un numero di nuove imprese iscritte (389 unità) superiore di circa il 45% a quelle delle cessate non d’ufficio (269 unità). Grazie a questi due risultati positivi del secondo e del terzo trimestre, si è recuperata la performance negativa del primo trimestre e il saldo tra iscrizioni e cessazioni nei primi nove mesi dell’anno torna positivo, sia pure di poche decine di unità. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, anche le tendenze sono positive: le iscrizioni di nuove imprese aumentano di quasi l’11%, e le cessazioni d’ufficio solo del 3,5%. L’andamento dei primi nove mesi 2013 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è ugualmente favorevole (anche se meno brillante), con le iscrizioni che aumentano leggermente e le cessazioni che diminuiscono di quasi il 9%. Il tasso di crescita imprenditoriale (+0,34%) risultante dall’andamento delle iscrizioni e cessazioni pone il Molise al terzo posto, subito dopo la Campania (+0,45%) e il Lazio (+0,42%), risultato migliore di quello registrato nel trimestre estivo di un anno fa. A livello provinciale è da rimarcare l’ottimo risultato raggiunto da Isernia che ottiene la cima della classifica provinciale con un tasso di crescita pari a +0,88%, mentre Campobasso con +0,16% si pone a metà classifica, in peggioramento rispetto allo stesso trimestre del 2012. Il risultato finale in Molise è di 35.100 imprese registrate (31.442 attive), di cui 26.040 in provincia di Campobasso e di esse 23.584 attive, e 9.060 in provincia di Isernia di cui 7.858 attive. Riguardo lo status di imprese, quelle in scioglimento o liquidazione aumentano nel trimestre in analisi di oltre il 5%; diminuiscono però i fallimenti e le altre procedure concorsuali (del 9%). Nel dettaglio per forme giuridiche, il saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni riguarda tutte le tipologie societarie di impresa. Risulta però proporzionalmente nettamente superiore nel caso delle sociètà di capitali. Nei primi nove mesi dell’anno in corso, le iscrizioni di società di capitali sono circa due volte e mezzo le cessazioni; sono praticamente uguali alle cessazioni nel caso delle società di persona. Infine, per quanto riguarda le imprese individuali, le cessazioni sono più numerose delle iscrizioni. L’analisi per comparti produttivi mostra che, sempre nel periodo luglio settembre 2013 circa un terzo del totale delle iscrizioni (riferite solo ad imprese classificate) si osserva nel Commercio; gli altri comparti più rilevanti in termini di iscrizioni sono i Servizi alle imprese (17%), Turismo e Costruzioni (ciascuno con circa il 12% del totale). Se si guarda ai primi nove mesi dell’anno gran parte delle iscrizioni hanno riguardato il Commercio, in una proporzione analoga a quella osservata nel solo terzo trimestre. Agricoltura, Costruzioni e Servizi alle imprese si collocano a seguire. Di contro, l’analisi delle chiusure conferma che ancora il Commercio assorbe il 29% circa anche delle cessazioni; l’Agricoltura pesa per circa il 26% e le Costruzioni per il 12%. Meno rilevanti gli altri comparti. Se si considera il risultato aggregato dei primi nove mesi, le cessazioni si concentrano prevalentemente in Agricoltura (29%) e nel Commercio (27%); seguono: Costruzioni, Servizi alle imprese e Turismo. Le nuove iscritte imprese “giovanili” sono pari al 36% del totale; ragguardevole è anche l’insieme delle iscritte “femminili” pari al 28% del totale. Limitata, invece all’8%, le presenza tra le nuove iscritte delle imprese “straniere”. Nei primi nove mesi del 2013, le iscrizioni delle imprese “femminili” e “giovanili” mostrano discrete variazioni positive (rispettivamente dell’8% e del 3% circa); rimane consistente a quasi l’11% la contrazione delle iscrizioni di imprese “straniere”. Tra le imprese rosa, circa un quarto è nel Commercio; relativamente numerose, intorno al 18%, quelle del Turismo. Arriva al 29% la percentuale delle imprese “giovanili” nel Commercio; gli altri settori relativamente rilevanti sono Turismo, Servizi alle imprese e Costruzioni (tra il 12 e il 14% circa). Più delle metà delle iscrizioni di imprese “straniere” si concentra nel Commercio. Preoccupate resta Il dato relativo all’occupazione fortemente negativo: gli addetti del totale delle imprese operanti in Molise (questi dati sono riferiti al secondo trimestre dell’anno) sono diminuiti addirittura del 4,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa; a livello nazionale, la riduzione dell’occupazione nelle imprese si è fermata al -1,7%. Se si effettua un’analisi solo sulle imprese attive “copresenti” sia nel Ii trimestre del 2013 che nello stesso trimestre del 2012 la situazione è leggermente migliore ma pur sempre negativa con il numero degli addetti totali che in regione diminuiscono del 2,1%.  
   
   
TERCAS – CARIPE – BANCA POPOLARE DI BARI: UN’OPERAZIONE SU CUI LA CAMERA DI COMMERCIO DI PESCARA E TUTTE LE ASSOCIAZIONI VOGLIONO VEDERCI CHIARO  
 
Pescara, 5 novembre 2013 - Il Presidente Daniele Becci rompe il silenzio assordante di questi giorni e cerca di entrare nel mondo “ovattato” di Banca d’Italia per fare alcune semplici domande che necessitano, però, di immediate risposte in merito all’acquisizione del gruppo Tercas – Caripe da parte della Banca popolare di Bari. Le questioni su cui lui ed i rappresentanti delle associazioni di categoria oggi presenti in Sala Camplone per la conferenza stampa convocata dalla Camera di Commercio di Pescara vogliono delle risposto sono: uno, la velocità con la quale è stata condotta questa operazione, passata in sordina e palesatasi solo negli ultimi giorni su alcune testate; due, la differenza con la quale è stata gestita la questione fondo di garanzia per la Banca popolare di Bari e la cordata abruzzese che si era offerta, per prima, di acquisire il Gruppo Tercas Caripe. “La rapidità con la quale è stata condotta questa operazione ci lascia perplessi” – dichiara Becci - “vorremmo sapere, dai nostri rappresentanti al Governo (Legnini) ed alla Regione (Chiodi), se ci sono ancora dei margini di trattativa per evitare di perdere il penultimo polo bancario abruzzese. E poi capire, nel caso di risposta negativa, da chi sarà composta la rappresentanza del nuovo polo bancario e se ci saranno uomini e manager che conoscono le peculiarità del nostro tessuto economico e creditizio e sappiano fare degli investimenti ad hoc sulla base delle nostre caratteristiche”. Riflessioni, queste, supportate anche dalla Cna di Pescara con il direttore Carmine Salce che ribadisce come questa rapidità abbia davvero spiazzato il mondo dell’associazionismo. E poi c’è la questione del Fondo di Garanzia “pari a circa trecento milioni per il banco popolare di Bari, molto meno ingente per il il gruppo di fondazioni abruzzesi interessate all’acquisto “A cosa si deve tutta questa differenza “si chiede Salce “solo alla grandezza del polo bancario barese?”. Incalzanti le riflessioni di Marramiero, Presidente Confindustria Pescara “due sono in questo momento i problemi che attanagliano l’economia abruzzese, la burocrazia ed il credito. Non vogliamo campanilismi perché essi hanno il fiato corto e non portano all’efficientamento ma vogliamo un sistema che ci dia delle rassicurazioni ed è difficile per le imprese che rappresento avere piena fiducia in un’operazione condotta senza che ci sia a monte un piano industriale. Ci sarebbero altre strade da percorrere, cercando così di mantenere parte del sistema in Abruzzo: proporre una riacquisizione della Tercas da banca popolare di bari e quella della Caripe dalle Fondazioni oppure, ancora, proporre una fusione Caripe – Carichieti”. “Diamo, comunque, un benvenuto al Gruppo” conclude Becci “al gruppo barese nell’attesa vigile, però, di vedere e valutare in che modo le operazioni di credito e di sviluppo del territorio che verranno condotte da qui in poi siano a beneficio delle imprese e delle famiglie abruzzesi”.  
   
   
STABILE IL SISTEMA DELLE IMPRESE TERNANE  
 
Terni, 5 ottobre 2013 - Tiene il sistema delle imprese provinciali. Al terzo trimestre 2013 il saldo tra aperture e cessazioni risulta lievemente negativo, per 7 unità, un dato statisticamente irrilevante. Al 30 settembre secondo la rilevazione Movimprese diffusa su base nazionale (a partire dai dati del Registro delle imprese) il bilancio anagrafico chiude cosi con 21.987 aziende iscritte in provincia di Terni. Anche su base annuale risulta irrilevante il tasso di crescita rispetto allo stesso periodo del 2012 (+0,36%), tuttavia più marcato rispetto al livello nazionale dove cresce dello 0,24%. “Certamente la crisi ha un ruolo forte in questo scenario, ma molte aziende escono dal mercato come conseguenza del fermo di liquidità che le attanaglia – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio di Terni, Enrico Cipiccia – cosi, troppo spesso assistiamo ad un default imprenditoriale non per mancanza di fatturato o di validità delle produzioni. Su questo tema è urgente proseguire il confronto avviato tra mondo bancario, istituzioni e sistema delle imprese per traghettare il mondo produttivo al di là questa difficile congiuntura”. Il trimestre estivo anche a livello umbro segna una performance sostanzialmente positiva con un saldo tra nuove iscritte e cessate negativo per appena 46 unità. A determinare la tenuta del sistema delle imprese hanno concorso l’iscrizione di 319 nuove imprese. Si conferma significativo l’apporto della componente femminile nella provincia di Terni. Tra luglio e settembre infatti si sono registrate 112 nuove iscrizioni (che rappresentano ben un terzo del totale) e 94 cessazioni (nello stesso periodo di un anno fa le iscrizioni erano state 86 e 58 le cessazioni). Analizzando l’andamento delle imprese secondo la forma giuridica, emerge un arretramento delle ditte individuali (167 le iscritte tra luglio e settembre a fronte delle 243 del trimestre precedente) anche se restano in terreno positivo (26 le chiusure). Tra le società di capitali le iscrizioni sono fortemente superiori (81) alle cessazioni (22). Le imprese giovanili e la crisi Delle 21.987 imprese iscritte al 30 settembre, 2.269 sono giovanili (a guida cioè di un “under 35”) e al terzo trimestre segnano una performance positiva con 122 iscrizioni a fronte di 54 cessazioni. Dall’inizio dell’anno ne sono nate 388 mentre 181 non ce l’hanno fatta e hanno chiuso battenti. I settori, al terzo trimestre,in cui i giovani sembrano individuare le maggiori possibilità di successo sono quelli del commercio, delle costruzioni e dei servizi. Nella grande maggioranza dei casi si tratta di imprese individuali, la forma più semplice ma anche la più fragile per operare sul mercato. “Resiste la voglia di provarci nei giovani alle prese con la crisi. Voglia di fare impresa che risponde anche ad una richiesta di occupazione non soddisfatta dal sistema locale” conclude il presidente dell’Ente, Enrico Cipiccia. Hiave di lettura che trova riscontro anche nell’andamento nazionale delle imprese giovanili. La rilevazione Movimprese evidenzia infatti come la “culla” della vitalità imprenditoriale sia proprio il Sud del Paese dove ha sede ben il 38,5% delle nuove imprese under 35.  
   
   
NOVARA - ETICHETTATURA ECOLOGICA PER LA RUBINETTERIA SANITARIA: CORSO  
 
Novara, 5 novembre 2013 - Illustrare i nuovi criteri ecologici che riguardano la produzione di rubinetti: questo l’obiettivo dell’incontro che si terrà nella mattina di venerdì 8 novembre 2013, alle ore 9 presso la sede della Camera di Commercio, in Via degli Avogadro 4, a Novara. Durante il seminario verranno presentate le novità legislative europee in tema di certificazione ambientale ed energetica: i temi trattati riguarderanno, in particolare, la direttiva Ecodesign, relativa alla progettazione ecocompatibile di prodotti il cui utilizzo comporta un consumo energetico, e i criteri ecologici stabiliti dalla Commissione Europea per l’assegnazione del marchio volontario Ecolabel alla rubinetteria per sanitari. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Arpa Piemonte, Camera di Commercio e Provincia di Novara, Associazione Industriali di Novara, Api Novara Vco e Vercelli, Confindustria Piemonte e Vercelli Valsesia. Ad aprire l’incontro, moderato da Anna Maria Livraga, direttore del dipartimento di Novara - Arpa Piemonte, saranno Paolo Rovellotti, presidente della Camera di Commercio di Novara e Oliviero Giuseppe Colombo, assessore all’Ambiente della Provincia di Novara. Seguiranno gli interventi tecnici di Alessandro Maggioni (Associazione Costruttori Valvole e Rubinetteria) e di Stefania Minestrini (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale). Il ruolo dei laboratori di prova sarà descritto da Michele Setaro (Tecnolab) e Stefano Carrera (Ruveco Lab), con un successivo approfondimento dedicato sia al punto di vista delle imprese, curato da Giuliano Franzosi (Consorzio Ruvaris) e Francesco Cruciano (Api Novara Vco Vercelli), che a quello della grande distribuzione, presentato da Luca Pereno (Leroy Merlin). In occasione dell’incontro verrà inoltre allestita un’esposizione composta da otto pannelli informativi e sei prodotti di produttori piemontesi a marchio Ecolabel, pensata per sensibilizzare i consumatori e gli operatori su come riconoscere prodotti e servizi a basso impatto ambientale attraverso la conoscenza delle eco-etichette, oltre che per promuovere le strutture turistiche piemontesi con il marchio Ecolabel. La partecipazione al seminario è gratuita, previa iscrizione presso la Segreteria Organizzativa (tel. 0111960486; e-mail m.Procopio@arpa.piemonte.it ).