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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Novembre 2013
UN TERRENO SANO: LA BASE PER UN´ECONOMIA FORTE E UN AMBIENTE SALUBRE  
 
Il terreno non è importante solo per l´ambiente e l´agricoltura, è fondamentale per assicurare la crescita di un´economia sana. È per questo che un progetto finanziato dall´Ue intende mostrare come le pratiche di agricoltura rigenerativa per prevenire la degradazione del terreno possono cambiare le cose in modo significativo. Il terreno in effetti è stato solo recentemente riconosciuto come un filtro e un cuscinetto fondamentale per le sostanze contaminanti, che ci permette di avere acqua potabile pulita. Agisce anche come fonte di biodiversità e costituisce un deposito per il biossido di carbonio atmosferico. Il terreno è però soggetto a gravi minacce, ed è per questo che è diventato una questione ambientale prioritaria a livello europeo. Queste gravi minacce sono il risultato di pratiche agricole e forestali inadeguate, dello sviluppo urbano e industriale, del turismo, dei cambiamenti climatici e di eventi naturali estremi come inondazioni e frane. Tali minacce possono causare la degradazione e la contaminazione del terreno. È per questo che il progetto Life Regen Farming è stato lanciato a luglio del 2013. Il progetto, che riceverà 669 110 euro in finanziamenti, testerà le potenziali buone pratiche della gestione del pascolo in diverse condizioni climatiche agricole e climatiche. Testerà inoltre le pratiche rigenerative per la conservazione del terreno, come l´uso di colture che richiedono un´aratura minima, le colture perenni, i fertilizzanti organici, la semina diretta e il pascolo a rotazione. Da questo stadio sperimentale, il team del progetto svilupperà quindi metodologie di diagnosi e monitoraggio facili da usare, veloci e poco costose per valutare la salute del terreno. Il monitoraggio sarà fatto per valutare l´impatto ambientale e socioeconomico delle pratiche rigenerative nelle fattorie. In questo modo, il progetto prevede di dare un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi della Strategia tematica per la protezione del suolo dell´Ue e la Strategia dell´Ue a favore della biodiversità per il 2020. Sono stati fissati obiettivi specifici. Per esempio, un aumento di almeno il 5% delle specie di erba perenne e della diversità dell´erba, mentre si prevede un miglioramento del 10 per cento della produzione di biomassa. Inoltre il progetto si è posto l´obiettivo di ottenere un miglioramento del 10 per cento della fertilità del suolo, misurata come la capacità di trattenere acqua, azoto, potassio, fosforo e molibdeno. Si prevede anche un aumento del 10 per cento della fissazione del carbonio nell´erba e una riduzione dell´uso di fertilizzanti. Il progetto fornirà inoltre iniziative di formazione di qualità per agricoltori e tecnici nel campo delle pratiche rigenerative e dell´agricoltura sostenibile. Gli esperimenti del progetto si svolgeranno sui pascoli spagnoli situati in Arkaute, Roncisvalle (Navarra) e sui campi per la produzione biologica destinati al pascolo delle pecore di razza latxa e a Orduña, sui pascoli per il bestiame per la produzione di latte e carne. L´obiettivo è testare queste pratiche rigenerative in una serie di condizioni agro-climatiche in modo da valutare i frutti delle nuove pratiche quando esse sono applicate a terreni con caratteristiche diverse. La ricerca, che si concluderà a giugno 2016, si rivolge principalmente agli allevatori di bestiame, agli agricoltori, ai tecnici del settore primario, alle scuole di agricoltura e pascolo e alle amministrazioni locali. Per maggiori informazioni, visitare: Life Regen Farming http://ec.Europa.eu/environment/life/project/projects/index.cfm?fuseaction=search.dsppage&n_proj_id=4623    
   
   
EXPO, MARONI: NESSUNA DECISIONE SU QUOTA PROVINCIA  
 
Milano - "L´ipotesi che il Governo rilevi la quota della Provincia di Milano in Expo? Ne ho parlato con Giuseppe Sala, c´è questa richiesta della Provincia di abbassare la propria quota, ma c´è il problema di trovare un soggetto che sostituisca la Provincia. Una delle ipotesi è quella delle partecipazione del Governo: ne ho parlato stamattina con il presidente Letta e con Sala ed entrambi mi hanno confermato che si tratta di un´ipotesi che c´è, ma nessuna decisione è stata presa. Ovviamente la decisione dovrà essere presa rapidamente, perché il problema va risolto. Questa è una delle ipotesi che valuteremo nelle prossime settimane, ma ci sono altre proposte rispetto a quella che il Governo aumenti la sua quota al 50 per cento: proposte che vengono dal territorio e io sono più favorevole all´ipotesi di partecipazioni di altri soggetti istituzionali lombardi. Per esempio, c´è la disponibilità di alcune Camere di Commercio lombarde a partecipare". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al Pio Albergo Trivulzio, conversando con i giornalisti al termine della presentazione del primo decreto attuativo del ´Fondo Regionale a sostegno della famiglia e dei suoi componenti più fragili´.  
   
   
CONSORZIO CASALASCO: INDICA L´ORIGINE DEL PRODOTTO  
 
Milano - "Abbiamo visto la pubblicità di ´Pomì´ su ´Il Sole 24 Ore´ e altri quotidiani. Troviamo imbarazzante e retrograda la polemica che si è scatenata e che accuserebbe di razzismo un´azienda come il Consorzio Casalasco del Pomodoro, cui il marchio Pomì appartiene. Accusare Pomì di pubblicizzare la provenienza del prodotto attraverso la tracciabilità, solo perché proviene dal distretto del pomodoro del Nord, è insensato e razzista". L´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, interviene così in difesa di "una delle realtà agroindustriali più quotate del Made in Italy, come il Consorzio Casalasco del Pomodoro, che ha puntato a valorizzare il prodotto locale, con una elevata attenzione alla qualità e alla sostenibilità ambientale ed economica. Non Si Offenda Il Nord E Un´azienda Sana - "Indicare da dove viene il prodotto è un segno di civiltà e una risposta alle esigenze stesse dei consumatori - afferma Fava -. Se poi alcuni vogliono leggere una nota di razzismo perchè il distretto del pomodoro del Nord non ha a che fare con il lavoro nero o con la Terra dei Fuochi della Campania, allora siamo davvero a una interpretazione pesantemente distorta della realtà che offende il Nord e un´azienda sana che trasforma pomodoro garantito del luogo". Dall´assessore lombardo all´Agricoltura, di conseguenza, un invito ai consumatori "a scegliere sempre prodotti del territorio, per sostenere l´economia locale, che significa tradizione, qualità, ma anche aiuto all´occupazione e ai redditi di casa nostra".  
   
   
VALBREMBANA PROTAGONISTA TRA FORMAGGI E MULTIFUNZIONALITÀ  
 
Lenna/bg - Dalla tradizione delle trasformazioni casearie passando per un esempio di agricoltura multifunzionale. Lungo la statale che porta verso Foppolo, in alta Val Brembana, storia, tradizioni, attaccamento alla terra si confermano oggi espressioni esclusive e modalità altrettanto originali di fare agricoltura. A Branzi, con la Latteria sociale, e più giù con l´azienda agricola Ferdy, a Lenna, divenuta negli anni, ormai nei decenni, esempio di multifunzionalità a 360 gradi in agricoltura: prima con l´agriturismo e quindi con l´affermazione delle iniziative didattiche e dell´offerta di servizi wellness. Due realtà paradigmatiche della valle che l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava ha visitato, accompagnato dal senatore Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, dal senatore Nunziante Consiglio, dall´onorevole Cristian Invernizzi, dal presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano e dal consigliere regionale Roberto Anelli. Le Produzioni - "Nel 1953 a Branzi è partita la cooperativa che oggi raccoglie la maggior parte del latte su questo versante della montagna - ha spiegato Francesco Maroni, della Latteria Branzi - ritirando tutta la produzione di Formai de Mut dagli alpeggi, a cui si aggiunge una piccola produzione nel fondo valle". E non solo. "Come Fiera di San Matteo abbiamo ritirato un marchio, il Formaggi Principe delle Orobie, con le grandi produzioni del Bitto, il Branzi, lo stracchino, lo strachitunt, l´Agrì Valtorta, antenato dei caprini. Oltre al Formai de Mut. Formaggi che hanno dentro la storia di transumanza dei pascoli, e Branzi era il centro di stagionatura e commercializzazione". "Abbiamo sempre svolto un certo lavoro a valenza sociale sul territorio - aggiunge Maroni -: tante piccole realtà snobbate dai grossi caseifici le abbiamo accolte noi. Tante piccole stalle esistono perché finora abbiamo lavorato per sostenerle. Perché questo sforzo ci è stato anche richiesto: recuperarle perché oggi non c´è ricambio generazionale sufficiente a mantenerle". Cooperazione Arma Contro Spopolamento - "L´agricoltura di montagna - ha detto Fava - ha bisogno di organizzazione: forme di cooperazione che di fatto tutelano il territorio. Se non esistesse questa forma di gestione non esisterebbe neppure la zootecnia di montagna. Che non ha più possibilità e convenienze a continuare la funzione che ha svolto fino a oggi". Senza agricoltura di montagna non c´è più neanche territorio, gli agricoltori si confermano sempre più custodi di questo territorio. "Noi dovremo trovare modalità per agevolare questo tipo di attività - ha proseguito Fava - . L´ue in questo ci aiuta, la nuova programmazione comunitaria ci spinge verso dinamiche che portino a premialità specifiche nel settore: forme di aggregazione che migliorino il prodotto, e che ci porteranno ad articolare il nostro Psr tra agricoltura generale e agricoltura di montagna, con misure specifiche, nell´ambito della quale ricomprendere appunto le attività di montagna. Che vedranno premiate prioritariamente iniziative del mondo dell´organizzazione territoriale: forme di gestione consortile delle attività che vengono premiate con incentivi". E anche opportunità in più se saranno in grado di coinvolgere anche i giovani. "Il passaggio che oggi abbiamo fatto al centro di formazione professionale dedicato all´agricoltura a San Giovanni Bianco mi ha fatto ben sperare - ha osservato l´assessore regionale -. Anche l´offerta formativa spinge a emancipare questo comparto che fino a oggi ha vissuto una situazione di marginalità inadeguata per le prospettive stesse del territorio". Quella della latteria si conferma, dunque, "attività dalla doppia valenza - ha specificato Fava - perché da un lato garantisce ritiro e commercializzazione dei prodotti dell´alpeggio nel periodo estivo, dall´altro assicura continuità in termini produttivi tutto l´anno per chi a settembre torna giù con le mandrie e non risale fino alla primavera successiva. Un sistema che dà continuità al comparto industriale che permette loro di avere un prodotto che finisce sulle tavole dei cittadini italiani, e speriamo anche su quelle di tanti paesi del mondo, con una certa continuità, che poi è quello che ci chiede il mercato". Multidisciplinarita´ E´ Presidio Territorio - Da Branzi a Lenna, pochi chilometri in giù verso Bergamo. Ferdinando Quarteroni, contadino da 25 anni di Ornica, gestisce l´agriturismo ´Ferdy´ da una paio di decenni. Ci lavorano una ventina di persone, moglie e due figli compresi. "Assecondo in pieno la vocazione alla multifunzionalità di questa azienda - spiega Quarteroni - diventata centro agrituristico a 360 gradi". Lavora sulla biodiversità, ma svolge attività ricreativa e didattica rivolte soprattutto a famiglie con bambini. Il luogo, del resto, è incantevole, e merita una visita, anzi un soggiorno. "Abbiamo scuole ogni giorno - dice Ferdinando - ma anche chi resta qui tre giorni e lavora accanto a noi, per vedere come si fa il contadino, come si fatica ad allevare, come si fa il miele e tante altre cose". Da qualche tempo ha aperto anche uno spazio dedicato al wellness, meglio all´agribenessere, con spazi per sauna, bagni col fieno e con la lana. Vecchie terapie di una volta applicate in ambienti curati realizzati con prodotti locali, come il marmo di Zandobbio, o riutilizzando oggetti ´oldies come le vecchie vasche da bagno recuperate dal Grand Hotel di San Pellegrino Terme. "Lavorare con queste modalità - ha commentato Fava - resta una delle poche vere e reali prospettive dell´agricoltura di montagna. Un vero e proprio inno alla multifunzionalità, cioè la capacità di condurre un´attività agricola con tecniche tradizionali e la possibilità di divulgarla verso un pubblico potenzialmente vasto, come quello delle scuole, senza dimenticare le famiglie. Una fattoria vera, che ha fatto di una sorta di ciclo chiuso quasi totale una specie di scelta di vita. Quarteroni produce tutto quello che gli serve, o quasi tutto, e lo mette a disposizione di clienti e fornitori in una logica virtuosa. Come Regione credo dovremo intervenire per agevolare questo tipo di attività, nonostante sia necessaria molta passione, competenza, che non è di tutti. Ma non c´è dubbio che questo tentativo di scoprire la montagna, qui bergamasca e lombarda, con l´obiettivo di dare implementazione ad attività che sostengano il reddito sia l´unica possibilità che resta in zone come questa. Dove non ci sono spazi per agricoltura intensiva. Anche per coloro che abbiamo incontrato oggi troveremo spazio nella nostra programmazione con misure specifiche del prossimo Psr".  
   
   
UNIVERSITA´, CHIODI: OSPEDALE VETERINARIO ECCELLENZA SETTORE  
 
 Teramo - "Questa regione si conferma in assoluto l´eccellenza nel settore: il primo ospedale veterinario d´Abruzzo, tra i più importanti del Centro Sud d´Italia un riferimento a livello europeo, destinato alle cure di piccoli e grandi animali e alla formazione dei veterinari del futuro. Nasce così un presidio moderno, tecnologicamente avanzato ed accogliente". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, intervenendo ieri alla presentazione del piano di investimenti nel nuovo ospedale veterinario di Piano D´accio (Te) grazie al finanziamento ottenuto all´interno del piano nazionale sud e al ruolo significativo e la stretta sinergia con la Regione Abruzzo. Cinque milioni di euro per un progetto destinato dal Piano all´Università di Teramo per l´ospedale veterinario ritenuto "Infrastruttura strategica regionale, individuata tra gli interventi prioritari per lo sviluppo del Mezzogiorno". Presenti, oltre al Governatore, il rettore Luciano D´amico, il sottosegretario Giovanni Legnini, gli assessori regionali Paolo Gatti e Mauro Di Dalmazio, docenti e studenti universitari. "Investire nella ricerca - ha proseguito il Presidente - innalza il livello della qualità. Da oggi, formazione e pratica clinica insieme sono finalmente una realtà oltre che un´esigenza per gli studenti della facoltà di Teramo ai quali si spalancano e si rendono accessibili le porte della conoscenza e dell´esperienza pratica con un centro all´avanguardia, sia dal punto di vista infrastrutturale che dei servizi offerti". "Un´eccellenza sul piano della formazione e dell´impiego di strutture diagnostiche e strumentali, di cui andare fieri". "Un fiore all´occhiello per Teramo e per l´Abruzzo intero". "In questa ottica si estende lo sforzo della Regione: siamo tra le prime regioni italiane a investire nella ricerca". "Certamente in un momento come questo di forte crisi dell´università italiana auspico una forte collaborazione del sistema abruzzese per lavorare insieme per un futuro migliore e per garantire maggiore competitività, razionalizzazione e riduzione dei costi". "Il traguardo ottenuto oggi è il giusto riconoscimento a quanti hanno creduto nel progetto e hanno lavorato con impegno mettendo a disposizione esperienza e capacità". "Una struttura di grande livello che va ad accrescere il patrimonio scientifico dell´Abruzzo. Il progetto rientra in una strategia complessiva, non casuale, che rispecchia la vocazione di questo territorio qualificato nel settore a livello nazionale ed europeo". L? assessore al lavoro Paolo Gatti ha salutato così la platea intervenendo a Teramo alla presentazione del Polo agro-bio-veterinario. Il Rettore Luciano D´amico ha sottolineato il sostegno regionale nel finanziare i dottorati di ricerca ed ha espressamente ringraziato l´assessore Gatti per l´impegno profuso in questa direzione che permetterà di avere quest´anno ben 88 dottorati di ricerca. La giunta regionale, infatti ha finanziato, nei mesi scorsi, 2,5 milioni di euro del Piano Operativo 2012/13 del Fondo Sociale Europeo assegni per l´alta formazione e per la ricerca a favore di dottorandi, dottori di ricerca e laureati. "Un dialogo positivo con gli atenei abruzzesi - ha commentato l´assessore Gatti - ci consente di sostenere le attività di alta formazione nella nostra regione, attraverso nuovi assegni di ricerca. Innovazione e ricerca restano tra le priorità della nostra azione politica".  
   
   
RIFORMA VENETO AGRICOLTURA: SE NON APPROVATA, AUMENTANO I COSTI  
 
Venezia - “Rinnovo il mio auspicio di una rapida approvazione da parte del Consiglio Regionale della riforma di Veneto Agricoltura, per la quale come Giunta abbiamo presentato un disegno di legge nel luglio del 2012, che è ancora in discussione. Il ritardo ci costa alcuni milioni e il mancato adeguamento dell’offerta di nuovi servizi al sistema agricolo e agroalimentare veneto”. Lo ribadisce l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato, commentando quanto apparso il 30 ottobre sulla stampa locale a proposito di questa Agenzia. “La riforma di Veneto Agricoltura – ricorda Manzato – ha infatti come obiettivi strettamente connessi il miglioramento delle attività di servizio alle aziende del primario e la riduzione delle spese dell’Agenzia. La struttura è stata commissariata ancora negli ultimi mesi dello scorso anno proprio in vista della riforma ancora ferma, per garantire la migliore transizione a quella che sarà una vera e propria “agenzia per l’innovazione”. Questo verrà ottenuto facendo rientrare talune funzioni in Regione e dismettendo i patrimoni e società possedute o partecipate, processo che peraltro è già in parte avviato ma richiede anche strumenti legislativi diversi. In questo modo – conclude l’assessore – si avrebbe anche un minore costo di funzionamento, “liberando” buona parte dei 14 milioni di euro che la Regione spende ogni anno per mantenere l’impianto attuale di questo braccio strumentale”. “Dopo l’istituzione dello sportello unico agricolo, che ha permesso di risparmiare 1,8 milioni di euro, dopo l’accordo con la Cassa Depositi e Prestiti che ha consentito alle aziende di accedere ai suoi finanziamenti a tasso agevolato; dopo gli accordi sulla ristrutturazione del debito, sui prestiti di conduzione e sul fondo di garanzia di Veneto Sviluppo (quasi 3 milioni di euro alle aziende agricole) e dopo l’accordo con l’Ismea, siamo chiamati, Giunta e Consiglio – conclude Manzato – a chiudere il cerchio del riassetto strutturale di questo braccio operativo, approvando definitivamente il disegno di legge in questione”.  
   
   
CASO POMÌ: NON È IL MOMENTO DI FARE I FURBETTI SUL MERCATO  
 
Napoli - "Una nota azienda conserviera, la Pomì, ci tiene a precisare che utilizza solo pomodori provenienti dal Nord Italia? Non è certo questo il momento di fare i furbetti sul mercato." Così Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. "In un momento delicatissimo come quello che la nostra terra sta attraversando - prosegue - bisognerebbe essere compatti e cercare di fugare ogni dubbio attraverso le analisi e i dati certificati. Non è assolutamente corretto cercare di farsi pubblicità su un disastro ambientale che dovrebbe diventare un caso nazionale e non un appiglio per ulteriori discriminazioni nei confronti del Mezzogiorno. Sebbene sia legittimo puntare sulla tracciabilità dei prodotti non si può giocare sulla pelle degli agricoltori campani, soprattutto alla luce dei risultati diffusi proprio la scorsa settimana dall´Istituto Superiore di Sanità che ha certificato la salubrità delle produzioni di un´area considerata a rischio, quale quella Vasta di Giugliano. D´altra parte, la Regione sta lavorando per individuare quelle aree inquinate che, è bene ricordarlo, sono una piccolissima parte del territorio regionale e per provvedere alle interdizioni alla coltivazione, qualora i suoli agricoli e le produzioni risultassero contaminati da sostanze nocive. Non vorrei, d´altro canto, che questa strategia di marketing celasse un disegno per cercare di ribassare ulteriormente i prezzi di mercato del prodotto campano e del Meridione in generale che, è bene ricordarlo, da un punto di vista qualitativo, organolettico e di tipicità non è secondo a nessuno. Non ultimo, ci chiariscano questi grandi trasformatori dove acquistano i prodotti, considerate le grandi quantità immesse sul mercato, e abbiano il coraggio di diffondere su internet le analisi dei suoli e delle produzioni", conclude la Nugnes.  
   
   
ALIMENTAZIONE & BENESSERE. L´AGLIO UN TOCCASANA PER LA SALUTE. ECCO UNA RICETTA “AGLIO SOTT´OLIO”  
 
Direttamente dalla natura arrivano alcune risposte alla domanda di salute che spesso vengono confortate anche dagli studi della medicina. Esistono, infatti, piante che utilizzate nelle cucine o nelle tradizioni mediche di alcuni paesi anche da migliaia di anni, possono apportare benefici sufficientemente conclamati anche a livello della ricerca scientifica. Questa volta, Giovanni D’agata, fondatore e presidente dello “Sportello dei Diritti, vuol parlare dei benefici ed usi dell’aglio, una pianta conosciuta fin dai tempi antichi tanto che era già utilizzata dagli Egizi nel Iii millennio a.C e, successivamente, dai Greci, dai Romani, dai Cinesi e dagli Indiani. Oggi viene coltivata in tutti i continenti; in Italia la maggiore produzione è localizzata in Emilia-romagna, Veneto Campania e Sicilia. E’ una pianta perenne rustica coltivata tutto l’anno. Non a tutti piace ma basta mangiarne 1-2 spicchi al giorno per depurare i tessuti da grassi e scorie e contrastare cuscinetti, cellulite e ritenzione. Tra gli altri innumerevoli utilizzi si evidenzia anche l’ottima funzione terapeutiche dell’aglio, utili anche se c’è qualche chilo in più da smaltire: regola la pressione sanguigna, è un antibiotico naturale contro le infezioni gastrointestinali che fanno gonfiare e dilatare il girovita, è in grado di abbassare i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue e ha un’azione ripulente e detossinante sul fegato e l’apparato digestivo in genere. L’aglio è naturalmente ricco di fibre. Le fibre dell’aglio contengono una grande percentuale di fibre solubili rispetto alle fibre insolubili. Queste fibre solubili hanno un ruolo importante nella regolazione dell’assunzione di alcune sostanze nutritive: permetterebbero di meglio assimilare alcuni minerali come il calcio e il magnesio. L’inulina, che costituisce la maggior parte delle fibre solubili, favorisce la crescita corretta dei bifidobatteri nel colon. Inoltre, l’aglio è una fonte di fosforo e di potassio. E ´anche importante notare la ricchezza di vitamina nell’aglio. È ricco di vitamina C (vitamina con enzimi coinvolti nella attivazione di reazioni biochimiche molteplici, tra cui molte reazioni immunologiche) e di vitamina B6 (vitamina coinvolta in molte reazioni essenziali per la vita di quelle cellule che producono globuli rossi). È anche una fonte di vitamina B1 (vitamina del sistema nervoso, responsabile tra l´altro per il buon funzionamento dei tessuti nervosi, gastrointestinali e cardiache). In sintesi l’aglio contiene una preziosa sinergia di vitamine, aminoacidi, enzimi, proteine, minerali e soprattutto sostanze anti tumorali: da recenti studi di settore sembrerebbe che l’assunzione regolare di aglio sia un ottimo “ravvivante” metabolico e sia preventiva nei confronti dei tumori causati dalle nitrosamine, sostanze che si sviluppano nella flora intestinale quando alta è l’assunzione di cibi ricchi di conservanti (come la carne in scatola e gli insaccati). Le sue proprietà disintossicanti sul tratto digerente e l’intestino, inoltre, aiutano ad attenuare putrefazioni e gonfiori. E se la scienza conferma, non possiamo che elogiarne le proprietà e consigliarne il consumo. Ecco una ricetta: Agli sott’olio? Sono una prelibatezza!!! Spesso si trovano anche agli aperitivi e vi assicuro (per chi non li ha mai provati) che non sono nè forti nè pesanti da digerire!!! Peccato che ci vogliono gli agli novelli (con la buccia rosa) e che sbuccia sbuccia rimane ben poco… 2 vasetti con 1 kg di agli!!!! Ingredienti per circa 2-3 vasetti: - 1 kg di agli novelli (con buccia rosa) - aceto di vino bianco - prezzemolo - alloro - peperoncino - pepe in grani - olio di semi - olio d’oliva - sale - vasetti sterilizzati. Preparazione: Prendete le teste di aglio (circa 8 per 1 kg). Tagliate il gambo (che potete utilizzare per altri piatti a base di aglio), eliminate la buccia esterna fino a trovare gli spicchi. Eliminate totalmente la buccia esterna. Quindi separate i vari spicchi di aglio e privateli della buccia esterna. Metteteli a bagno in una ciotola con acqua e sale per circa mezz’ora. In un tegame ponete a bollire l’aceto bianco con un po’ di sale. Quando bolle aggiungete gli agli. Fateli bollire fino a che vengono a galla e comunque massimo 2-3 minuti. A questo punto scolateli e fateli asciugare in un panno pulito. Quando sono asciutti mettete gli agli nei vasetti sterilizzati e alternate gli strati di aglio con prezzemolo e peperoncino tritato. Aggiungete le foglie di alloro, qualche grano di pepe e olio di semi di arachide e di oliva in parti uguali fino a coprire interamente gli agli.  
   
   
REGGIO EMILIA - PREZZO "A RIFERIMENTO" DEL LATTE INDUSTRIALE  
 
Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal nuovo regolamento ed agli accordi interprofessionali, tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall´altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo <<a riferimento>> del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/05 –31/08/2012 nella misura di: € 51,60 il q.Le, Iva compresa e franco stalla. Il pagamento del latte sarà corrisposto: - entro il 31 dicembre 2013.  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA HA DELIBERATO DI PARTECIPARE ALL’EXPO MILANO 2015  
 
La Giunta regionale si è riunita presieduta dalla Vicepresidente della Giunta Antonella Stasi, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. Su proposta degli Assessori al Bilancio, Giacomo Mancini, ed ai Lavori Pubblici, Giuseppe Gentile, è stato deliberato di prendere atto delle delibere Cipe di individuazione degli interventi e l’assegnazione delle risorse del Fondo sociale a valere sul Programma Attuativo Regionale (Par) della Calabria e Fas 2007-2013. Sempre su proposta dell’Assessore Mancini è stata deliberata la variazione di bilancio per l’esercizio finanziario 2013 al documento tecnico che prevede l’assegnazione di fondi dalla Stato a carico del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2000-2006 finalizzati al finanziamento di interventi infrastrutturali per lo sport e per il turismo per un importo di cinque milioni di euro. Inoltre, è stata approvata la variazione di bilancio per l’assegnazione della quota statale del Fondo di Intervento Integrativo per la concessione di prestiti d’onore e l’erogazione di borse di studio. Su proposta dell’Assessore all’Internazionalizzazione Luigi Fedele è stata deliberata la partecipazione della Regione all’esposizione universale – Expo Milano 2015 e la costituzione di due gruppi, uno di lavoro interdipartimentale e l’altro istituzionale, che dovranno preparare e coordinare l’organizzazione della presenza calabrese all’importante appuntamento mondiale. Su proposta dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri è stato modificato il programma delle celebrazioni degli eventi per il quarto centenario della nascita di Mattia Preti, prevedendo l’inserimento, a budget invariato, un ulteriore evento celebrativo nella Galleria “Corsini” di Roma e l’esposizione di un dipinto di Sant’ambrogio di Mattia Preti al Museo diocesano di Milano, in occasione dei prossimi festeggiamenti in onore del Santo Patrono della diocesi lombarda. Sempre su proposta dell’Assessore Caligiuri è stato deliberato di spostare al 31 marzo 2014 i termini per la presentazione delle domande di contributo della legge sul sostegno alle produzioni teatrali, relativamente alla programmazione triennale 2014-2016.  
   
   
PUGLIA, CRISI UVA DA TAVOLA: "FAVORIRE TRASFORMAZIONE IN SUCCHI"  
 
“Le notizie di stampa di ieri dimostrano che siamo più bravi ad agire che a pubblicizzare le nostre iniziative. Perché sull’emergenza maltempo che ha danneggiato notevoli quantità di uva da tavola commerciabile ora solo attraverso il conferimento in cantina, abbiamo agito per tempo, anche attraverso un coinvolgimento diretto del Ministero volto a ottenere una deroga rispetto al periodo della dichiarazione di inizio attività per le cantine abilitate alla trasformazione delle uve in succhi”. E’ quanto comunica l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, rispondendo alle sollecitazioni di ieri del Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, e a quelle di numerosi produttori e trasformatori di uva da tavola pugliese, giunte in assessorato. I tecnici dell’Assessorato hanno già predisposto una circolare esplicativa per consentire ai 13 stabilimenti pugliesi autorizzati a questo tipo di trasformazione, a presentare una semplice comunicazione agli uffici Provinciale dell’Agricoltura competenti per territorio – sottolinea Nardoni – al fine di poter ampliare la capacità di stoccaggio dei mosti ottenuti senza dover incorrere a lunghe procedure di autorizzazione. Fin qui le dinamiche legate alle strutture già autorizzate, ma per meglio fronteggiare l’emergenza l’Assessorato ha appunto coinvolto il ministero chiedendo deroghe alla normativa per la dichiarazione di avvio attività. L’attuale normativa prevede, infatti, che la dichiarazione di inizio attività per nuove cantine disponibili a ritirare il cd “mosto muto” avvenga almeno 30 giorni prima dell’inizio della trasformazione. Norma contenuta nel comma 1, art. 5 del Dm 19.12.2000 per cui la Regione Puglia ha chiesto una deroga proponendo un periodo ridotto di soli cinque giorni. “Ho sollecitato nuovamente il Ministro De Girolamo questa mattina sul tema. Appena il Ministero si esprimerà sulla richiesta di riduzione dei tempi sarà nostra premura – continua l’assessore alle risorse agroalimentari della Puglia – divulgare l’informazione e consentire ad altre strutture di poter avviare immediatamente il ritiro e la trasformazione dell’uva in questione. Mi rendo disponibile ad attivare un tavolo tecnico con le Organizzazioni di categoria e dei produttori – termina Nardoni – per acquisire ulteriori suggerimenti tesi a rafforzare l’azione di supporto per fronteggiare la grave crisi che attanaglia il settore”.  
   
   
AGENZIA FORESTALE; LA REGIONE UMBRIA CONFERMA: SARANNO PAGATI GLI STIPENDI  
 
Perugia- Saranno pagati gli stipendi dei dipendenti dell´Agenzia forestale regionale. Lo comunicano gli assessorati alle riforme istituzionali e all´agricoltura della Regione Umbria. L´agenzia forestale regionale ha avviato la propria operatività dal 1 dicembre 2012, subentrando, senza soluzione di continuità, alle attività operative già in carico alle Comunità montane. Il complesso dei lavori "ereditati" dalle Comunità montane e quelli attivati ex-novo dall´Agenzia forestale regionale, stanno assicurando ed assicureranno lavoro per tutti i 558 operai e i 36 impiegati forestali titolari di contratto privatistico, la cui copertura, come previsto dallo stesso Contratto collettivo nazionale, è assicurata dalla realizzazione dei progetti finanziati. Poiché nessun lavoratore è rimasto a casa nemmeno un giorno per mancanza di lavori da effettuare, è chiaro che il proprio salario è e sarà assicurato. L´indubbio disagio registrato in questi giorni fra i lavoratori dell´Agenzia forestale è dipeso esclusivamente dal ritardo con cui si stanno riscuotendo le liquidazioni necessarie a fare fronte al pagamento degli stipendi del mese di ottobre (riferiti al mese di ottobre per gli impiegati pubblici ed al mese di settembre per operai ed impiegati forestali). In particolare, tali importi, pronti per essere pagati da Agea il giorno 14 ottobre, sono rimasti fermi per due settimane a causa di attività di controllo cui è stata sottoposta la stessa Agea e si sono sbloccati il 29 ottobre. Le ulteriori verifiche effettuate in questi giorni consentono di assicurare la piena copertura degli stipendi, i quali saranno garantiti in gran parte dai lavori in corso di realizzazione con i fondi comunitari. Inoltre con la legge regionale n. 27/2013, è stata prevista la possibilità per la Giunta regionale di concedere all´Agenzia forestale regionale una o più anticipazioni, finalizzate proprio a compensare la discontinuità che caratterizza la riscossione dei fondi comunitari: a fronte di un´anticipazione fino al 50% dei contributi assegnati, occorre poi presentare giustificativi di spesa effettivamente sostenuta per l´intero importo di detto contributo per ottenere il restante 50%. Si tratta - secondo gli assessorati - di un pacchetto di risorse, a garanzia dei lavoratori e della piena operatività dell´Agenzia, che consente di superare l´attuale momento di difficoltà dovuto principalmente ai vincoli imposti ai Comuni dal patto di stabilità. Vincoli che - sottolineano dagli assessorati - grazie alla delibera recentemente adottata della Giunta regionale (n.1188 del 28 ottobre scorso) sono stati di fatto allentati, e che mettono ora gli enti locali in condizione di far fronte ai pagamenti in conto capitale, per investimenti e lavori. Viene inoltre riconfermato da parte degli assessorati l´impegno alla piena attuazione della legge di riforma 18/2011. Un provvedimento articolato, che ha profondamente ridisegnato le funzioni delle autonomie locali umbre e che a regime consentirà di garantire, anche attraverso la piena operatività dell´Agenzia, una efficace gestione e tutela del territorio. Ciò non potrà che produrre effetti positivi per l´intera regione, grazie ad una maggiore efficienza delle funzioni assegnate ai diversi soggetti, accompagnata da un effettivo controllo della spesa.  
   
   
TRENTO - "QUALI STRATEGIE PER IL PRODOTTO TIPICO POST-CRISI?", CORSO  
 
“Nuova vita al gourmet: quali strategie per il prodotto tipico post-crisi?” è un corso di formazione sul tema “marketing del prodotto tipico” organizzato da Accademia d’Impresa, Azienda speciale della Camera di Commercio di Trento per operatori della filiera agroalimentare-turismo, ristoratori, addetti alla commercializzazione ed alla distribuzione di prodotti locali, interessati alle nuove opportunità offerte dal mercato del gourmet. Emanuela Corradini, consulente di marketing strategico ed operativo ed esperta di marketing del prodotto tipico, sarà docente del corso e Giulia Sosi, responsabile commerciale di Panificio Sosi, storica impresa presente a Trento dal 1923, sarà ospite per una testimonianza aziendale. Durante il corso verranno affrontati i seguenti temi: - mappatura delle nuove opportunità disponibili sul mercato del gourmet; - il mercato del tipico globale e glocale: nuove potenzialità e modalità di approccio; - posizionamento e attrattività dei prodotti in una logica sistemica; - azioni prioritarie di marketing adeguate alla complessità del mercato attuale; - marca aziendale e territoriale: nuove declinazioni in un mercato maturo. I partecipanti avranno l’opportunità di acquisire competenze strategiche per: afforzare lo sviluppo del prodotto tipico trentino; consolidare una cultura diffusa e condivisa del patrimonio della marca; rispondere alle nuove aspettative che il cliente e turista ha nei confronti del brand Trentino. L corso si terrà a Trento presso la sede di Accademia d’Impresa in via Asiago il 5 novembre dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Per informazioni ed iscrizioni, contattare Accademia d’Impresa al numero 0461382307 oppure consultare il sito internet www.Accademiadimpresa.it    
   
   
PREPARATI PER TORTE CAMEO TORTA CUORCREMOSO  
 
Il cioccolato è il protagonista indiscusso della Torta Cuorcremoso cameo: un’esplosione di gusto e di piacere per il palato. Torta golosa e dall’intenso sapore del cioccolato, è ripiena di un cuore cremoso che appaga tutti i sensi. Una preparazione semplicissima per un risultato sorprendente. Torta Cuorcremoso cameo è la compagna perfetta per concedersi momenti di straordinaria dolcezza. La confezione contiene: Mix per la torta Che cosa si aggiunge: 150 g burro 3 uova 50 ml acqua Prezzo al pubblico: € 4,19  
   
   
CAMPANIA, 19-25 NOVEMBRE 2013. IN COSTA D’AMALFI E IN IRPINIA LE NUOVE TAPPE DI “CAMPANIA STORIES – I VINI BIANCHI”: COUNTDOWN PER L’EVENTO DEDICATO ALLA STAMPA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE  
 
Saranno la Costa d’Amalfi e l’Irpinia ad ospitare le due tappe di “Campania Stories – I vini bianchi”, presentazione alla stampa specializzata nazionale ed internazionale delle nuove annate dei vini bianchi della regione. Un progetto che continua a crescere, sia nel numero delle aziende coinvolte che nel format, dedicando sempre più spazio agli approfondimenti – dai laboratori alle retrospettive, dalle esplorazioni territoriali agli aggiornamenti sui dati di produzione – per provare a condensare in una settimana alcuni aspetti salienti del complesso universo vitienologico campano. Saranno circa ottanta, dunque, le aziende che dal 19 al 25 novembre si racconteranno alla stampa attraverso i loro vini e i loro artefici, alimentando quel diario di viaggio che fa da nucleo fondamentale per l’esperienza di Campania Stories. Rete itinerante di eventi, immaginata sul modello della rassegna Les Grands Jours de Bourgogne, promossa dall’agenzia di comunicazione integrata Miriade & Partners S.r.l. Con la partnership di Grano Armando, gli hotel Bacco (Furore), Margherita (Praiano), Le Rocce (Agerola), Heaven (Mercogliano), Ais Campania, Associazione Praiano Soul, Sole Azzurro e Irpiniatour. Come anticipato, l’edizione 2013 di “Campania Stories – I vini Bianchi” si articola in due tappe contigue, distinte per le aziende partecipanti e i vini in degustazione ma unite dal medesimo format. La prima tappa si svolge in Costa d’Amalfi, presso gli Hotel Bacco, Margherita e Le Rocce, e inizia martedì 19 novembre con l’arrivo della stampa nazionale ed internazionale e il primo focus sul programma, le annate, le denominazioni e le aziende protagoniste. La giornata successiva, mercoledì 20, è dedicata al tasting completo dei vini bianchi campani presenti nella prima tappa (dalle ore 9 alle ore 15). A seguire, alle ore 17, è in programma il primo seminario-degustazione di approfondimento, dedicato al Pallagrello bianco, a cura del giornalista Giampaolo Gravina. Il secondo laboratorio della giornata è previsto alle ore 18.30 e prevede un approfondimento sul Fiano campano, con pillole riservate agli altri bianchi “rari” della regione, a cura del giornalista Mauro Erro. Sono sempre gli approfondimenti a scandire il programma di giovedì 21: tutta la prima parte della giornata (dalle ore 9.30 alle 12.30) è dedicata al seminario-degustazione “La Falanghina in Campania”, a cura dei giornalisti Giampaolo Gravina, Mauro Erro e Paolo De Cristofaro, che sarà diviso in tre parti: la prima sulla Falanghina del Sannio, la seconda sulla Falanghina nei Campi Flegrei e la terza sulla Falanghina negli altri territori campani. Un modo per non limitare la presenza della stampa a tasting e visite, fornendo veri e propri strumenti di lavoro per permettere ai giornalisti di approfondire l’analisi su vitigni e denominazioni insieme alle aziende produttrici, dopo aver assaggiato il frutto del loro lavoro in vigna e in cantina. Nel pomeriggio di giovedì 21 novembre ci si sposterà in Irpinia presso l’Hotel Heaven di Mercogliano (Av), che accoglie giornalisti ed aziende per la seconda tappa della rassegna dedicata ai bianchi. I lavori riprendono alle ore 18, con il tradizionale convegno di apertura che ha da sempre contraddistinto le passate edizioni di “Taurasi Vendemmia” e “Bianchirpinia”, di cui Campania Stories raccoglie l’eredità presentandosi alla stampa come prima rassegna unitaria della Campania. Venerdì 22 è la giornata dedicata al Greco di Tufo: dalle ore 9 alle ore 15 è previsto il tasting con i vini presentati in assaggio (fatta eccezione per il Fiano di Avellino, al quale sarà dedicata la seconda giornata della tappa irpina), mentre alle ore 17 è in programma un seminario-degustazione, all’interno del quale verrà proposta una doppia retrospettiva sulle annate 2003 e 2008. Sabato 23 novembre segue il medesimo schema di programma del giorno precedente, con i lavori dedicati questa volta al Fiano di Avellino: tasting riservato alla stampa dalle ore 9 alle ore 15 e, alle ore 17, seminario-degustazione con doppia retrospettiva, sempre delle annate 2003 e 2008. Ma “Campania Stories” non finisce qui: lunedì 25 novembre la rassegna come di consueto apre le porte ad operatori, sommelier e appassionati, con un banco d’assaggio articolato in corner tematici dove saranno presenti tutti i bianchi della regione proposti dalle aziende nelle due tappe. Si potrà accedere alla degustazione esclusivamente su prenotazione, dalle ore 15 alle ore 20 (per info contattare segreteria@miriadeweb.It). Novità, idee, contenuti: un progetto che cresce, quello di “Campania Stories”, che nel 2013 ha già messo insieme oltre cento aziende aderenti, coinvolto 150 testate nazionali ed internazionali, prodotto più di 500 articoli, mobilitato oltre 400 operatori da tutta Italia per ciascun evento. Senza contare le migliaia di appassionati che hanno seguito finora i report e le iniziative del progetto sui social network e potranno a breve darsi appuntamento anche sulla community legata al portale www.Campaniastories.com. Per confrontarsi sui grandi bianchi campani e prepararsi fin d’ora all’edizione 2014 “Campania Stories – I vini rossi”, in programma dall’11 al 17 Marzo 2014. “Campania Stories – I vini bianchi” 19-25 Novembre 2013 - Programma Prima tappa: Costa d’Amalfi Hotel Bacco, Margherita e Le Rocce Martedì 19 novembre Ore 18: Convegno di apertura Mercoledì 20 novembre Dalle ore 9 alle ore 15 tasting Bianchi Campani Ore 17: Seminario-degustazione (riservati a giornalisti e aziende) “Il Pallagrello bianco” a cura di Giampaolo Gravina Ore 18.30: Seminario-degustazione “Il Fiano campano e gli altri bianchi” a cura di Mauro Erro Giovedì 21 novembre Dalle ore 9.30 alle ore 12.30 Seminario-degustazione La Falanghina in Campania Prima parte: La Falanghina nel Sannio Seconda parte: La Falanghina nei Campi Flegrei Terza parte: La Falanghina negli altri territori campani A cura di Giampaolo Gravina, Mauro Erro e Paolo De Cristofaro Ore 13: buffet A seguire: trasferimento in Irpinia Seconda tappa: Irpinia Hotel Heaven – Mercogliano (Av) Giovedì 21 novembre Ore 18: convegno di presentazione Venerdì 22 novembre dalle ore 9 alle ore 15 tasting Greco di Tufo e altri bianchi irpini Ore 17: Seminario-degustazione (riservati a giornalisti e aziende) Greco di Tufo con retrospettiva annate 2003 e 2008 Sabato 23 novembre dalle ore 9 alle ore 15 tasting Fiano di Avellino Ore 17: Seminario-degustazione (riservati a giornalisti e aziende) Fiano di Avellino con retrospettiva annate 2003 e 2008 Domenica 24 novembre Partenze Lunedì 25 novembre Campania Stories Day Giornata operatori con degustazione bianchi di tutta la Campania Orario 15-20 su prenotazione* (info segreteria@miriadeweb.It) Arrivederci a “Campania Stories – I vini rossi” – 11-17 Marzo 2014 Le Aziende Partecipanti Provincia Di Caserta Alois – Pontelatone (Ce) Il Verro – Formicola (Ce) La Masserie – Bellona (Ce) Masseria Felicia – Sessa Aurunca (Ce) Se.vin. – Gruppo Severino – Galluccio (Ce) Terre del Principe – Castel Campagnano (Ce) Trabucco – Carinola (Ce) Vestini Campagnano – Poderi Foglia – Caiazzo, Conca della Campania (Ce) Villa Matilde – Cellole (Ce) Provincia Di Benevento Cantina del Taburno – Foglianise (Bn) Cautiero – Frasso Telesino (Bn) Fontanavecchia – Torrecuso (Bn) Iannella - Torrecuso (Bn) La Guardiense – Guardia Sanframondi (Bn) La Rivolta - Torrecuso (Bn) Mustilli – Sant’agata dei Goti (Bn) Sebastianelli – Guardia Sanframondi (Bn) Torre a Oriente - Torrecuso (Bn) Vigne Sannite – Castelvenere (Bn) Provincia Di Avellino Antico Castello – San Mango sul Calore (Av) Bambinuto – Santa Paolina (Av) Caggiano Antonio – Taurasi (Av) Cantina del Barone – Cesinali (Av) Cantina Riccio – Chiusano San Domenico (Av) Cantine dell’Angelo – Tufo (Av) Colli di Castelfranci – Castelfranci (Av) Colli di Lapio – Lapio (Av) Contrada Michele – Candida (Av) Contrade di Taurasi – Taurasi (Av) D’antiche Terre – Manocalzati (Av) Di Marzo – Tufo (Av) Di Meo – Salza Irpina (Av) Di Prisco – Fontanarosa (Av) Donnachiara – Montefalcione (Av) Feudi di San Gregorio – Sorbo Serpico (Av) Ferrara Benito – Tufo (Av) Fonzone – Paternopoli (Av) I Favati – Cesinali (Av) La Molara – Luogosano (Av) Masseria Murata – Mercogliano (Av) Mastroberardino – Atripalda (Av) Molettieri Salvatore – Montemarano (Av) Montesole – Montefusco (Av) Picariello Ciro – Summonte (Av) Pietracupa – Montefredane (Av) Rocca del Principe – Lapio (Av) Sanpaolo – Torrioni (Av) Tenuta Cavalier Pepe – Sant’angelo all’Esca (Av) Tenuta Sarno 1860– Candida (Av) Tenuta Scuotto – Lapio (Av) Terredora – Montefusco (Av) Torricino – Tufo (Av) Traerte – Solofra (Av) Vesevo – Forino (Av) Vigne Guadagno – Montefredane (Av) Villa Diamante – Montefredane (Av) Villa Raiano – San Michele di Serino (Av) Zampaglione Pierluigi – Calitri (Av) Provincia Di Napoli Astroni - Napoli Casa Setaro – Trecase (Na) Contrada Salandra – Pozzuoli (Na) D’ambra – Forio d’Ischia (Na) Farro – Bacoli (Na) Grotta del Sole – Quarto (Na) La Sibilla – Bacoli (Na) Sorrentino – Boscotrecase (Na) Provincia Di Salerno Albamarina – Futani (Sa) Apicella – Tramonti (Sa) Casa di Baal – Montecorvino Rovella (Sa) Casebianche – Torchiara (Sa) Cuomo Marisa – Furore (Sa) Tenuta San Francesco – Tramonti (Sa) Vuolo - Salerno  
   
   
LA TAVOLA DELLE FESTE CON VIRGILIO CON AICI UN WEEKEND DI CORSI GRATUITI IN TUTTA ITALIA VENERDÌ 29 E 30 NOVEMBRE 2013  
 
Il Natale è ormai alle porte e mai come nei giorni di festa è bello ritrovarsi all´opera in cucina per preparare insieme i piatti della tradizione. L´ Aici Associazione Insegnanti di Cucina Italiana e il Consorzio Virgilio hanno per questo motivo organizzato in tutta Italia, delle lezioni gratuite presso le scuole delle cuoche associate e il tema sarà proprio il Natale e la Tavola delle feste. Latte, burro, mascarpone, grana padano dop e parmigiano reggiano dop del Consorzio Virgilio insieme alla bravura e alla fantasia delle maestre Aici, saranno i protagonisti per piatti tradizionali e fonte d´ispirazione per nuove rivisitazioni dei menù natalizi. L´appuntamento è per i giorni 29 e 30 novembre basterà prendere contatto con gli organizzatori o via mail al info@aicionline.It o telefonare al numero 338 7761572 (Daniela Pignatti) per prenotare il proprio posto. Tutti corsi sono gratuiti. A Milano l´appuntamento è per il 30 novembre alle ore 17.30 presso la Scuola di Cucina: Capricci E Sapori Via Felice Casati 31 Qui di seguito una delle fantasiose ricette: una lasagna tradizionale dove alla besciamella abbiamo sostituito il mascarpone... Lasagne Con Zucca Mascarpone E Tartufo Ingredienti per 8/10 persone per la pasta: 3 uova 300 g di farina Per il ripieno: 1 kg di zucca pulita tagliata a cubetti 300 g di mascarpone Consorzio Virgilio 200 g di provola affumicata 200 g di prosciutto di Praga in una sola fetta 2 dl di latte intero Consorzio Virgilio 1 scalogno pasta al tartufo Grana Padano grattugiato Consorzio Virgilio brodo per la cottura Olio extra vergine d’oliva Sale e pepe burro fuso Consorzio Virgilio Esecuzione: Impastare la farina con le uova e lasciare riposare l’impasto con una ciotola per 30 minuti. Tritare lo scalogno e farlo rosolare in padella con un filo di olio, unire la zucca e portare a cottura aggiungendo un poco di brodo, salare e pepare, alla fine deve essere risultare un morbida ma ancora a cubetti. Versare metà della zucca nel frullatore, unire il mascarpone, il latte e la crema di tartufo, frullare fino ad ottenere una crema liscia e vellutata. Rimettere la crema di zucca nella padella e amalgamarla al resto della zucca unire anche la provola affumicata e il prosciutto di Praga tutto a cubetti e una generosa manciata di il Grana Padano Tirare la pasta, ricavare delle strisce, lessarle in acqua a bollore salata scolarle e raffreddarle velocemente in acqua ghiacciata, ungere una pirofila con il burro e alternare la pasta con il ripieno, terminando con la pasta, pennellarla con il burro fuso. Passare in forno a 160° per 20/25 minuti. - Un piccolo segreto per avere porzioni perfette è quello di raffreddare completamente le lasagne, di porzionarle e poi di procedere alla cottura in forno  
   
   
RASPINI, CLICCA, AFFETTA E…VINCI! LA 3A EDIZIONE DEL CONCORSO CHE TI FA VINCERE DIRETTAMENTE SUL PUNTO VENDITA  
 
Lla simpatica iniziativa Affetta e Vinci fino alla fine di novembre sarà in giro per tutta l’Italia raggiungendo ben 100 punti vendita. L’attività promozionale sarà accompagnata e comunicata da un tour itinerante di un’Ape personalizzata Raspini che toccherà piazze e nelle zone limitrofe ai centri interessati alla promozione nell’arco di 20 week-end contemporanei agli eventi nei punti vendita. Il personale preposto sull’Ape si occuperà di far assaggiare alcuni prodotti, distribuire flyer e coinvolgere i più giovani e le famiglie invitandoli a partecipare. Acquistando più prodotti Raspini si avrà la possibilità di giocare più volte aumentando le possibilità di vincere. Basta lasciare i propri dati e giocare sull’iPad messo a disposizione dalle hostess per vincere immediatamente un premio o partecipare all’estrazione finale del super premio: una splendida Fiat 500! Cliccando sull’icona dell’Ape Raspini, al termine del viaggio “virtuale” l’Ape Raspini si fermerà in una piazza o in una via contrassegnata da un prodotto Raspini: dall’Ape Raspini il salumiere e/o Topolino (in base alla tipologia di prodotto acquistato, se Raspini o Raspini-disney) comunicheranno il premio al consumatore. Ma la novità di quest´anno è che i premi in palio sono tutti inerenti al tema del “viaggio”! In palio infatti ci sono:  Un week-end Smartbox: 1vincita al giorno;  Buoni benzina del valore di 50 €: 1 vincita al giorno;  Borsa Frigo: 5 vincite al giorno;  Simpatici zainetti per bimbi a forma di rana o di coccinella: 10 vincite al giorno;  Super premio finale Fiat 500: per tutti coloro che lasceranno l’indirizzo e-mail. E in omaggio per tutti coloro che non riusciranno ad aggiudicarsi gli altri premi il buonissimo Salamino Pelafacile da 75 gr! www.Raspinisalumi.it  
   
   
NESPRESSO OFFRE NUOVE NOTE DI GUSTO CON LE SUE MISCELE PIÙ RICCHE E INTENSE KAZAAR E DHARKAN, I DUE NUOVI GRAND CRU CHE SUPERANO I CONFINI DELL’INTENSITÀ  
 
Kazaar e Dharkan sono i nuovi Grand Cru, due miscele uniche grazie alle quali Nespresso raggiunge il massimo livello di intensità di aroma, elevando a dodici il limite della scala di intensità finora utilizzata. I più alti livelli di intensità sensoriale arricchiscono la selezione Nespresso con miscele innovative create per offrire agli intenditori e agli amanti del caffè amplificate e differenti esperienze gustative: al carattere forte e robusto di Kazaar infatti si contrappone la vellutata delicatezza di Dharkan. Kazaar è un Grand Cru autentico e robusto, con intensità pari a 12, proposto per la prima volta nel 2010 come Grand Cru in edizione limitata. Dato il successo riscosso tra i Club Member Nespresso e gli intenditori di caffè, è stato riproposto nel 2012, sempre in distribuzione limitata. Forte di una grande popolarità tra i Club Member Nespresso e gli intenditori di caffè, Kazaar entra ora a far parte della selezione permanente dei Grand Cru, a cui si aggiungerà anche la nuova miscela Dharkan. Con un aroma complesso e seducente dall’intensità sottile, Dharkan arricchisce la selezione Intense con un livello di intensità pari a 11. Kazaar è ottenuto da una miscela innovativa, la cui intensità deriva principalmente dall’impiego di due varietà di Robusta provenienti da Brasile e Guatemala. Le origini insolite, la tecnica di miscelazione e l’aroma robusto danno vita a un’esperienza gustativa realmente unica. Per ottenere la ricca intensità di Kazaar, gli esperti di caffè Nespresso hanno utilizzato una Robusta “Conillon” di alta qualità proveniente dal Brasile, mai usata prima in un Grand Cru, trattata come una varietà di Arabica. Per evitare potenziali note amare, è stato adottato un metodo più delicato per l’essiccazione, oltre a una tecnica di tostatura separata, in modo da non “stressare” e bruciare i chicchi. Alla miscela è stata aggiunta anche la varietà Robusta per conferire una texture delicata, mentre il gusto dolce e rotondo deriva dall’Arabica di prima categoria proveniente dalla regione brasiliana del Cerrado. Proseguendo il processo innovativo, è stato scelto un nuovo metodo di macinatura per preservare la forza della miscela, consentendo ai chicchi di rilasciare le proprie caratteristiche innate ed evitare la nota amara poco gradevole spesso presente in altri caffè dal gusto forte. Per rivelare appieno il suo aroma dolceamaro, Kazaar va servito come ristretto (25 ml), ma risulta altrettanto gradevole anche in lunghezza espresso (40 ml), per chi preferisce un caffè più delicato. Dharkan offre note più vellutate, grazie alla tostatura prolungata a bassa temperatura. Questa tecnica di tostatura rivela il carattere potente e seduttivo della miscela Dharkan, composta da chicchi di Arabica lavati provenienti dall’America Latina e dall’Asia. La sua personalità sensuale diffonde note tostate amplificate, con accenni di cacao amaro e cereali tostati, dando vita a una texture setosa e delicata. In tazza, questa miscela crea un equilibrio delicato e una piacevole amarezza che persiste in bocca. Presentando Kazaar e Dharkan, i due Grand Cru più intensi della sua linea, Nespresso dimostra ancora una volta di offrire esperienze uniche e ineguagliabili ai propri Club Member e agli intenditori di caffè di tutto il mondo. Kazaar e Dharkan ampliano in modo significativo la gamma di caffè intensi di Nespresso, che passa da tre a cinque Grand Cru, valicando i limiti della tradizione, alla ricerca di miscele di caffè dal sapore straordinario. Kazaar e Dharkan si uniscono a Ristretto (intensità 10), Arpeggio (intensità 9) e Roma (intensità 8). Nestlé Nespresso Sa Nestlé Nespresso Sa è l’azienda pioniera e leader di mercato nel segmento del caffè pre-dosato monoporzione di alta qualità. Con sede a Losanna, in Svizzera, Nespresso è presente in quasi 60 paesi e conta più di 8.000 dipendenti.. Nel 2012 ha gestito una rete di vendita globale composta da oltre 300 boutique esclusive. Per ulteriori informazioni o per degustazioni di caffè Nespresso: www.Nespresso.com Numero Verde Nespresso 800 392029  
   
   
ENOTECA ITALIANA PRESENTA L’ATLANTE DEI TERRITORI DEL VINO ITALIANO L’OPERA, PRIMA NEL PANORAMA EDITORIALE ITALIANO, ESPOSTO A ROMA DA FABIO CARLESI SEGRETARIO GENERALE DI ENOTECA ITALIANA E NUNZIA DE GIROLAMO MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI  
 
Composta da due volumi e promossa dal Ministero con la collaborazione dell’ente vini introduce come novità assoluta il concetto di macroaree L’atlante dei territori del vino italiani, prima nel panorama editoriale italiano, è stato presentato presso la Sala Cavour del Palazzo dell’Agricoltura a Roma. Un viaggio affascinante che ricostruisce il profilo di “Enotria” attraverso un apparato cartografico di alto valore, con riferimenti storici, economici e legislativi. Tutto questo ma non solo: è diviso in macroaree, il volume, mette in evidenza le caratteristiche geografiche, geologiche e pedo-climatiche di un dato luogo che, tutte insieme, contribuiscono all´unicità di un determinato vino in un determinato luogo. A presentarlo insieme a Fabio Carlesi Segretario generale di Enoteca Italiana Nunzia De Girolamo Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. L’opera, composta da due volumi e promossa dal Ministero con la collaborazione di Enoteca Italiana, rappresenta uno strumento innovativo per il mondo vitivinicolo italiano, un punto di riferimento per i produttori, gli studiosi e le Amministrazioni e anche per tutti gli appassionati, e, testimonia la complessa identità e il ricco valore di tutti i territori del vino. Composta da 20 capitoli regionali, organizzati attorno a 92 macroaree, l’opera ha un doppio ruolo: scientifico e commerciale proprio per l’utile supporto che dà alla promozione del vino, prodotto fondamentale per l’economia italiana. L’atlante dei territori del vino italiano Due volumi, 864 pagine (1° volume: 384 pagine - 2° volume 480 pagine) Le aree sono 5: a) La cartografia e le immagini dell’Igm. Duecentoventisette carte complessive di cui: 20 regionali prospettiche, 20 regionali introduttive, 140 per le 92 aree individuate, 47 aree a Docg. Ventinove ortofoto (foto aeree georefenziate) b) La cartografia, le tabelle e le schede pedologiche del Cra Abp Firenze. Duecentotrentadue carte complessive di cui: 20 regionali dei distretti di terre viticole, 92 delle macroaree, 120 climatiche (6 per ciascuna regione). Centoventinove tabelle relative alle caratteristiche di alcuni suoli. Venti schede pedologiche di suoli rappresentativi regionali. C) Trecentodiciasette foto di paesaggi e vitigni d) Tabelle economiche relative al sistema produttivo delle singole regioni e di 33 macroaree scelte e) Tabelle relative alle Dop e Igp