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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Maggio 2008
ROVESCIATA TEORIA MEDICA: NUOVA LUCE SUL MODO IN CUI CRESCONO I VASI SANGUIGNI NUOVE RICERCHE MOSTRANO CHE I PRECURSORI ENDOTELIALI CIRCOLANTI DERIVANTI DAL MIDOLLO OSSEO NON CONTRIBUISCONO ALLA FORMAZIONE DELL´ENDOTELIO VASCOLARE E NON SONO NEMMENO NECESSARI PER LA CRESCITA TUMORALE.  
 
 Bruxelles, 20 maggio 2007 - Recenti ricerche condotte da un gruppo di ricercatori finanziato dall´Ue stanno gettando nuova luce sul modo in cui crescono i vasi sanguigni, capovolgendo anni di convinzioni mediche. La scoperta ha importanti implicazioni sullo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento di malattie come il cancro, molti dei quali agiscono sulla capacità del tumore di sviluppare vasi sanguigni propri . L´angiogenesi è la capacità di sviluppare nuovi vasi sanguigni. È un processo normale durante la crescita e lo sviluppo e gioca un ruolo importante in una quantità di situazioni, tra cui la guarigione di ferite e traumi, le disfunzioni cardiovascolari, le infiammazioni come l´artrite reumatoide e la crescita dei tumori. Tuttavia, rappresenta anche una tappa fondamentale nella transizione dei tumori da uno stato latente a uno stato maligno. È comunemente ritenuto che le cellule endoteliali, che rivestono la parete dei vasi, traggono origine dalle cellule staminali in circolo, che sono originariamente attivate dal midollo osseo. In seguito, queste si differenziano per produrre autentiche cellule endoteliali mature che vengono incorporate nei vasi sanguigni. Questo concetto è entrato nei libri di testo ed è diventato argomento comune nella biologia vascolare e tumorale moderna. In effetti, si riteneva che anche i tumori cancerosi facessero affidamento su queste cellule staminali in circolo per costruire le proprie reti di vasi sanguigni. Tuttavia, nuove ricerche provenienti dall´Europa e dagli Usa mostrano che i precursori endoteliali circolanti derivanti dal midollo osseo non contribuiscono alla formazione dell´endotelio vascolare e non sono nemmeno necessari per la crescita tumorale. La ricerca è stata condotta dal dott. Petri Salvén dell´università di Helsinki (Finlandia) e dal dott. Irving Weissman della Stanford University (California), che è un pioniere nel campo della ricerca sulle cellule staminali. Insieme sono riusciti a dimostrare che le cellule precursori endoteliali in circolo in realtà non esistono e che l´angiogenesi e la crescita cancerosa non coinvolgono, né dipendono da queste ipotetiche cellule staminali. Sono riusciti a dimostrarlo studiando l´angiogenesi nei topi, usando le più recenti tecnologie nell´imaging cellulare tridimensionale. I ricercatori osservano che sia i vasi sanguigni che i tessuti tumorali contengono grandi quantità di cellule prodotte dal midollo osseo, come i comuni globuli bianchi che si trovano spesso molto vicini alla parete dei vasi. Sospettano che in studi del passato, a causa della mancanza di tecnologie avanzate, queste possano essere state scambiate per cellule endoteliali delle pareti dei vasi sanguigni. I risultati hanno un significato pratico importante per i ricercatori che cercano di sviluppare nuove terapie antitumorali, progettate per colpire le cellule normali dell´organismo che forniscono al tumore sangue e nutrimento. "I nostri risultati aiuteranno i ricercatori a concentrare le loro forze su obiettivi molecolari o cellulari effettivamente esistenti", dice il dott. Salvén, leader del team di Helsinki. "È stata un´esperienza notevole il fatto di cercare di pubblicare risultati che dimostravano che alcuni colleghi ricercatori per anni avevano studiato cellule inesistenti," ha commentato il dott. Salvén. "Questioni che riguardano pregiudizi e non-accessibilità dei dati negativi stanno diventando sempre più rilevanti, come è stato riscontrato recentemente anche in altri campi della biomedicina. " Le loro scoperte saranno pubblicate sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America. L´ue ha sostenuto la ricerca attraverso il finanziamento del progetto Tumor-host Genomics, che è finanziato nell´ambito dell´area tematica ´Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute´ del sesto Programma quadro (6°Pq). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Pnas. Org/ .  
   
   
TUMORE DEL CERVELLO: SMASCHERATE LE FALSE RECIDIVE, TERAPIA PROLUNGATA PORTA LA SOPRAVVIVENZA A 21 MESI  
 
Bologna, 20 maggio 2008 - Grazie alla valutazione del gene Mgmt e delle immagini neuro-radiologiche si possono riconoscere precocemente le pseudoprogressioni del glioblastoma, la forma più aggressiva di tumore del cervello e proseguire con i trattamenti più efficaci permettendo un aumento della sopravvivenza dei pazienti da 14 a 21 mesi. E’ il risultato principale dello studio appena pubblicato sulla rivista internazionale Journal of Clinical Oncology (Yco) dall’équipe guidata dalla dr. Ssa Alba Brandes, Direttore della Unità Operativa Complessa dell’Ospedale Bellaria-maggiore di Bologna. I ricercatori hanno scoperto su 103 pazienti colpiti da glioblastoma che a un terzo di loro dopo i trattamenti chemio- e radioterapici compaiono, ai controlli neuro-radiologici, delle immagini indicative di ripresa di malattia che non lo sono realmente. “Questi quadri neuro-radiologici – spiega la dr. Ssa Brandes - sono chiamati “pseudoprogressioni”, in quanto simulano la progressione della malattia e non sono però distinguibili dalle vere recidive”. Gli autori della ricerca hanno inoltre valutato in tutti i pazienti l’attività del gene Mgmt che se inattivo (metilato), permette una miglior risposta ai chemio e radioterapici e che può essere responsabile di necrosi a seguito dei trattamenti per distruggere le cellule tumorali. Proprio dall’integrazione della valutazione del gene Mgmt con le immagini radio-neurologiche si sono riuscite a smascherare le false recidive nel 91% dei casi di pazienti con Mgmt metilato. In questo studio, inoltre, i trattamenti basati su un chemioterapico somministrato per via orale, la temozolomide, sono stati prolungati nel tempo oltre i canonici 6 cicli di terapia senza particolari effetti tossici. “Questo approccio ha portato a risultati sorprendenti – conclude la dr. Ssa Brandes – e questo studio costituisce un importante passo in avanti nella ricerca scientifica dei tumori cerebrali, da sempre considerati altamente aggressivi e con scarse possibilità terapeutiche”. .  
   
   
GENOVA: PER I NUOVI CASI DI MORBILLO CHIESTO A TUTTE LE STRUTTURE DI FARE DI VACCINARE IL PIÙ POSSIBILE  
 
Genova, 20 Maggio 2008 - "L´incremento negli ultimi mesi dei casi di morbillo suggerisce l´adozione di particolari misure, per questo ho chiesto ai responsabili di tutte le strutture pediatriche di fare il punto con gli infettivologi e con i medici di famiglia per chiamare i bambini ad effettuare la vaccinazione e i richiami". Lo ha detto l´assessore alla Salute della Regione Liguria, Claudio Montaldo, a margine della conferenza stampa sulla settimana internazionale dell´oncologia, a proposito dell´aumento, dall´inizio dell´anno,dei casi di morbillo sul territorio ligure. "Non dimentichiamo - ha sottolineato l´assessore - che l´organizzazione mondiale della sanità si prefigge tra i suoi obiettivi di debellare il morbillo in Europa entro il 2010 in quanto si tratta di una malattia che provoca anche diverse complicanze". "Come Regione - ha continuato Montaldo - ci stiamo attivando anche con i pediatri affinché segnalino alle famiglie l´importanza di effettuare i richiami della vaccinazione, e lo sforzo che stiamo facendo anche come strutture è quello di vaccinare il più possibile, senza allarmismi". "Non è tanto - ha concluso Montaldo - il numero dei casi che si sono registrati in Liguria quanto il manifestarsi di un´epidemia che era ormai sparita". .  
   
   
EPIDEMIA DI MORBILLO I SERVIZI SANITARI PIEMONTESI INVITANO I GIOVANI A VACCINARSI  
 
Torino, 20 maggio 2008 - In merito all’epidemia di morbillo in corso in Piemonte, il direttore dell’assessorato alla tutela della salute e sanità, Vittorio Demicheli, dichiara: «Nella nostra Regione è in funzione un sistema di sorveglianza delle malattie infettive molto efficiente, per cui in tutte le Asl ogni caso segnalato viene indagato e seguito, con la messa in atto di tutte le misure di controllo previste dalle raccomandazioni nazionali e regionali. In particolare, si sta procedendo all’offerta gratuita e attiva della vaccinazione a tutte le persone venute in contatto con coloro che hanno contratto il virus, sia in famiglia sia presso nelle scuole. In totale, a febbraio 2008, sono state somministrate 7. 500 dosi di vaccino». Le persone suscettibili di ammalarsi sono soprattutto tutti quei ragazzi nati tra i primi anni ’80 e i primi anni ’90 che, al momento dell’introduzione della vaccinazione, non sono stati sottoposti all’immunizzazione, probabilmente perché all’epoca c’era una minore percezione del rischio. Il problema, invece, non si pone per le coorti di nascita successive. Per i nuovi nati dalla metà degli anni ‘90 al 2004, infatti, grazie alle politiche attuate, è stata raggiunta una copertura vaccinale contro il morbillo ha raggiunto il 90 per cento. «La Regione Piemonte - conclude Demicheli - invita pertanto tutti i giovani che non abbiano mai contratto il morbillo e che non siano stati vaccinati a rivolgersi alla propria Asl di competenza per sottoporsi, gratuitamente, all’immunizzazione». .  
   
   
BESTA, NIGUARDA E SAN PAOLO ALLEATI NELLA LOTTA CONTRO LEPILESSIA AVVIATO IL PROTOCOLLO DEI TRE CENTRI LICE DELLA LOMBARDIA PER IL TRATTAMENTO NEUROCHIRURGICO DEI PAZIENTI FARMACORESISTENTI  
 
Milano, 20 maggio 2008 - I tre Centri Regionali per lEpilessia della Regione Lombardia maggiormente impegnati nella Chirurgia dellEpilessia (Irccs Besta, Ospedale San Paolo e Centro Claudio Munari di Niguarda) hanno avviato una collaborazione che permetter༯Span> la riduzione delle liste dattesa e corretti protocolli di studio pre-chirurgici omologati a livello nazionale. L’ annuncio segue di poco la Giornata per l’Epilessia e arriva insieme alle raccomandazioni della Lice lombarda sullimportanza della diagnosi e della terapia farmacologica e chirurgica delle epilessie. Attualmente in Italia vengono operati circa 300 pazienti allanno. Le liste dattesa, solo per le indagini invasive, possono essere anche superiori a un anno. Il principale motivo del limitato numero di pazienti operati è legato alla mancanza di altre strutture in grado di soddisfare adeguatamente questa esigenza sanitaria. La Lice, in collaborazione coi Centri che si occupano di diagnostica pre-chirurgica e di chirurgia dellepilessia, ha messo in atto un enorme sforzo per implementare e sistematizzare tale attivitଠcon particolare riguardo per i pazienti in et࠰ediatrica. Proprio a tale scopo la Commissione di Chirurgia dellEpilessia ha completato in questi giorni un documento sui Percorsi diagnostico-terapeutici per la chirurgia dellepilessia. E infatti la collaborazione dei Centri con maggior esperienza che pu��rmettere lo sviluppo di una rigorosa metodologia di studio che utilizza i percorsi prechirurgici necessari a ottenere i risultati migliori grazie a professionisti inseriti in Societࠓcientifiche come la Lice che, dedicandosi da anni a queste problematiche, hanno un panorama completo e dettagliato della situazione a livello nazionale. In Lombardia la storia dei Centri Regionali per l’Epilessia risale ormai all’86: da allora la collaborazione fra i Centri per la diagnosi e le procedure diagnostico-terapeutiche si è intensificata sempre di più, così a fornire ai pazienti una vera rete assistenziale sul territorio. Nel 1993, primo in Italia, è stato fondato presso lOspedale Niguarda di Milano il Centro per la Chirurgia dellEpilessia Claudio Munari che oggi vanta quasi 1000 pazienti trattati con successo. La farmacoresistenza dei pazienti epilettici non è una sorpresa (20-40% dei casi), né sono una novità tentativi di trattamento diversi da quelli farmacologici: il primo intervento di chirurgia dell’ epilessia fu realizzato oltre un secolo fa dal neurologo Hugling Jackson e dal chirurgo Victor Horsley su una lesione cerebrale responsabile dellepilessia di un paziente. Attualmente la chirurgia dellepilessia ottiene in media il 70-80% di guarigioni complete dalle crisi: questa metodica non va considerata frutto dell´improvvisazione e i Centri che la praticano, per essere di riferimento a medici e pazienti, devono avere esperienza e basi consolidate di formazione. Ogni caso clinico ha caratteristiche particolari e la discussione comune non solo tra le diverse componenti dell´ ipe ma anche tra gli specialisti dei vari Centri è ormai un passaggio obbligato fondamentale per ottenere il migliore risultato. Per questo motivo da anni in Italia, e soprattutto in Lombardia, sono costantemente programmate riunioni in cui gli specialisti si confrontano sui singoli casi ai fini di una migliore valutazione prechirurgica. A questi incontri partecipano tutti i centri italiani coinvolti e spesso anche esperti internazionali. Solo la rigorosa selezione di ogni candidato, un iter pre-chirurgico strettamente personalizzato e la programmazione dellintervento sulla base dei dati anatomici, elettrofisiologici e clinici di ogni singolo caso pu��rantire i migliori risultati. .  
   
   
SEMINARIO SULLA SIMULAZIONE BIOMOLECOLARE  
 
Barcellona, 20 maggio 2008 - Il 10 e 11 luglio a Barcellona (Spagna) si terrà un seminario di due giorni che indagherà lo stato dell´arte nel campo della simulazione biomolecolare. Il seminario combina presentazioni con sessioni pratiche. Esso si focalizzerà su due questioni fondamentali della simulazione della dinamica molecolare nei sistemi biomolecolari: In primo luogo tratterà la preparazione dei sistemi per le dinamiche molecolari, indagando questioni come la correzione di errori strutturali, risolvere stati ionizzanti e solvatazione, e procedure di equilibrazione. In secondo luogo tratterà degli strumenti e delle tecniche per l´analisi delle grandissime serie di dati sulla traiettoria che le moderne simulazioni possono produrre, incluse la valutazione della qualità dei dati e l´estrazione di informazioni biologicamente rilevanti. Il corso sarà adatto a coloro che dispongono di una limitata esperienza precedente nella simulazione biomolecolare, è però richiesta una conoscenza basilare delle metodologie della simulazione e dell´informatica in ambiente Unix/linux. Per ulteriori informazioni, visitare: http://mmb. Pcb. Ub. Es/md2008/ .  
   
   
FORMAZIONE A BOLZANO PER FUTURI DENTISTI DEL BURKINA FASO  
 
Bolzano, 20 maggio 2008 - Tre giovani operatori del Burkina Faso stanno svolgendo uno stage formativo di tre mesi nel reparto di Odontostomatologia dell´ospedale di Bolzano. Del progetto, nato dalla collaborazione tra la Provincia di Bolzano, Lions Club e Associaziona nazionale dentisti italiani, ha discusso il 15 maggio a Bolzano il presidente Luis Durnwalder con i giovani africani e gli enti coinvolti. Nel quadro delle molte iniziative di cooperazione allo sviluppo, la Provincia di Bolzano ha avviato uno stage didattico-formativo, nel reparto di Odontostomatologia dell´Ospedale di Bolzano, per un dentista, una assistente alla poltrona e una odontotecnica del Burkina Faso. L´iniziativa è nata grazie alla collaborazione con il Lions Club Bolzano host, rappresentato da Michele di Puppo, con l´Azienda Sanitaria, l´Associazione Nazionale Dentisti Italiani, sezione bolzanina, e l´Associazione medici dell´Alto Adige per il terzo mondo. A fine aprile è iniziato lo stage dello staff del Burkina Faso, che durerà tre mesi. Oggi a Palazzo Widmann il presidente Durnwalder ha incontrato gli operatori e i sostenitori dell´iniziativa: "Questo corso formativo è prezioso per giovani che vogliono aggiornarsi e mettere questo bagaglio di conoscenze al servizio dei loro connazionali", sottolinea Durnwalder. L´addestramento avviene sia nella collaborazione con l´attività del reparto, sia partecipando alla formazione pratica e teorica che il reparto effettua a favore del Corso di Laurea in Igiene nella scuola superiore Claudiana, delle scuole professionali per le assistenti alla poltrona e della scuola odontotecnici. "Con questo progetto vogliamo contribuire a migliorare le condizioni sociosanitarie nel Burkina Faso: la popolazione ha accesso al Servizio sanitario, che però non riesce a rispondere adeguatamente alle necessità a causa della carenza di medicinali, ospedali ed infrastrutture sanitarie", spiega Durnwalder. Gli allievi attualmente a Bolzano operano nell´ospedale di Laba, che è provvisto di un reparto odontoiatrico dove vengono effettuate cure dentarie e protesiche malgrado la scarsa disponibilità di risorse. Recentemente la Associazione dei Medici dell´Alto Adige per il Terzo Mondo ha provveduto a far arrivare un container per far fronte ai bisogni della struttura. Nel corso dell´incontro si è discusso come eventualmente proseguire nella collaborazione per migliorare la situazione sanitaria nel Paese africano. .  
   
   
ACUSTICA MARINA: PER LA SALUTE DEI CETACEI E DELL’UOMO  
 
 Roma, 20 maggio 2008 - Una corretta misura della trasmissione sonora in ambiente acquatico può avere ricadute positive anche nella diagnostica medica, oltre che permettere di valutare con accuratezza gli effetti sui cetacei delle onde sonore prodotte dall’uomo. Se ne parla in un workshop organizzato dal Consiglio nazionale delle ricerche Un’esatta conoscenza dei livelli sonori generati in mare dalle attività dell’uomo è indispensabile per garantire la salvaguardia delle specie marine: basti pensare agli episodi di spiaggiamento di grandi cetacei verificatisi nell’ultimo decennio a causa di esperimenti condotti per fini militari e di ricerca. Se per l’acustica in aria i microfoni e i fonometri forniscono rilevazioni con errori inferiori all’1%, diversa è la situazione in ambiente marino, dove i risultati sono caratterizzati da incertezze, nel migliore dei casi del 10%, che non consentono di valutare con la dovuta accuratezza gli effetti delle onde sonore. Per questo è necessario raggiungere livelli di misura sempre più precisi. Alla metrologia in acustica subacquea è dedicato il workshop organizzato oggi, presso l’Area di ricerca del Consiglio nazionale delle ricerche di Tor Vergata, in occasione della recente costituzione del Centro di Taratura presso l’Istituto di acustica “O. M. Corbino” (Ia) del Cnr, accreditato dal Servizio di taratura italiano (Sit). Questi studi hanno una ricaduta applicativa anche nella cura della salute umana. “Larga parte della tecnologia della misura acustica in mare è condivisa da un altro importante settore, quello degli ultrasuoni nella diagnostica e terapia medica”, spiega Giovanni Bosco Cannelli dell’Ia - Cnr. “La vicinanza dei due settori, con le relative implicazioni, è dovuta essenzialmente al fatto che il tessuto biologico ha un comportamento acustico molto simile a quello dell’acqua, poiché alcuni tessuti hanno un contenuto di acqua prossimo all’80%. Una migliore conoscenza nel campo della metrologia acustica in tale ambiente può portare benefici in questo campo”. L’evento di oggi intende realizzare una maggiore integrazione tra gli attori operanti in tale settore e consolidare il ruolo della metrologia nell’economia del Lazio come opportunità per i giovani. La regione, infatti, presenta ancora un numero limitato di laboratori accreditati: dal database del Sit e del Sinal (Sistema nazionale per l’accreditamento dei laboratori) risultano rispettivamente 15 Centri di taratura e 51 Laboratori di prova Sinal, mentre in Lombardia ne risultano rispettivamente 66 e 134, nel Piemonte 31 e 77, nell’Emilia Romagna 18 e 87. L’evento riunisce rappresentanti di numerosi organismi che ruotano attorno alla metrologia in Italia, e in special modo quelli operanti nel Lazio, tra questi: l’Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim), i Centri di Taratura e gli esperti dei Laboratori di Prova della regione, di cui è esempio l’Università di Cassino, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare e l’Agenzia per l’ambiente e il territorio (Apat). .  
   
   
VARESE, BRESCIANI E CATTANEO PER SVILUPPO OSPEDALE  
 
 Varese, 20 maggio 2008 - Il futuro dell´ospedale varesino è stato il tema principale dell´incontro tenutosi ieri in Comune tra gli assessori regionali alla Sanità, Luciano Bresciani, e alla Mobilità e Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, e il sindaco di Varese, Attilio Fontana. Un incontro (al quale era presente anche il direttore generale della locale Azienda ospedaliera, Walter Bergamaschi) che è servito "a fare il punto della situazione su alcuni problemi burocratici legati all´agibilità del monoblocco recentemente inaugurato, problemi finalmente giunti a buon fine - ha spiegato Bresciani - ma in particolare a iniziare una prima valutazione su qual è l´alternativa migliore per la ristrutturazione dei padiglioni del vecchio ospedale dal punto di vista dell´efficienza e della massima sostenibilità finanziaria". "Il nostro lavoro non è finito oggi con questa riunione - ha dichiarato Cattaneo -. Vogliamo anzi che questo sia il primo di una serie di incontri periodici che accompagnino lo sviluppo del nostro ospedale, così penalizzato recentemente sul piano dell´immagine a fronte invece di quella che è la sua reale efficienza e affidabilità". Quanto al destino del "Del Ponte", durante l´incontro è stata ribadita la volontà della Regione Lombardia di venire incontro alle richieste già espresse a suo tempo dal Consiglio comunale di Varese, che ne chiedeva il mantenimento quale polo materno-infantile e per il quale è già stata finanziata una prima tranche di 4,3 milioni di euro. .  
   
   
SANITA´: DEL TURCO, DIVENTA VITALE CONFRONTO CON GOVERNO INCONTRO DI DUE ORE CON PARTI SOCIALI ABRUZZESI  
 
L´aquila, 20 maggio 2008 - Un documento tecnico-contabile con il quadro completo dello stato finanziario del deficit sanitario è stato consegnato ieri dalla Giunta regionale ai rappresentanti delle parti sociali convocati per discutere lo stato del piano di rientro del deficit sanitario. "Su questa base - hanno detto il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco e l´assessore al Bilancio, Giovanni D´amico - parte il confronto con il governo nazionale per evitare un ulteriore fase di tassazione che strozzerebbe inevitabilmente la crescita economica della regione stessa". Secondo l´assessore al Bilancio "con questo documento e con questo stato dei conti sul deficit sanitario esistono ampi margini di movimento per evitare l´incremento delle aliquote fiscali che questa governo regionale vuole assolutamente evitare". Tutto dunque si muove sul confronto che a breve partirà con il governo nazionale. "Noi non andremo da Gianni Letta a dire che i debiti sono falsi o che non esistono o che sono un attacco all´Abruzzo - ha precisato il presidente Del Turco - ma andremo a dire che i debiti vanno pagati e un governo che vuole avere credibilità, autorevolezza sul piano interno e nazionale deve essere alla testa di questo processo. Ma a Gianni Letta - ha aggiunto il presidente - andremo anche a dire che in un anno di lavoro da un miliardo di euro di debiti siamo arrivati a 200 milioni di euro; questo sta a testimoniare che l´80% del debito è stato abbattuto. L´idea, allora, è creare un rapporto tra questo processo di abbattimento e gli sforzi ulteriori per cancellare definitivamente il debito stesso e quindi non soffocare gli sforzi della regione e realizzare il risultato voluto". Nel corso dell´incontro con le parti sociali l´assessore al Bilancio, Giovanni D´amico, ha ribadito che "la discussione sui debiti della sanità riguarda soprattutto il saldo negativo che si è concentrato nel 2006 (197 milioni di euro, ndr), anno in cui il piano di rientro dei debiti della sanità ancora non era operativo. Per il 2007, invece, la situazione è sotto controllo e non esiste alcun scostamento dal piano di rientro. Il vero problema dunque - ha detto D´amico alle parti sociali - è il riallineamento a saldo con le partite dell´anno 2006 e precedenti e su questo chiediamo la collaborazione con le parti sociali e il confronto tecnico-politico con il governo nazionale". L´incontro con le parti sociali, durato oltre due ore, ha evidenziato la necessità comune dei rappresentanti delle categorie produttive e della Regione di battere la stessa strada nella convinzione che "entrambi i soggetti non sono in posizione di contrapposizione". I rappresentanti delle parti sociali hanno giudicato "chiaro e trasparente" il documento contabile presentato dalla Giunta, parlando anche di "operazione verità sui conti della sanità". Ma gli stessi hanno confermato la "volontà di proclamare lo sciopero generale, che sarebbe un atto di responsabilità verso tutta la regione, nel caso in cui si dovesse decidere per un incremento dell´imposizione fiscale". .  
   
   
FORNITURA DI PROTESI A PAZIENTI TRENTINI: AMPLIATE E SEMPLIFICATE LE PROCEDURE PER ACCEDERE AL SERVIZIO IMPORTANTE PROVVEDIMENTO A FAVORE DI DISABILI E PAZIENTI  
 
Trento, 20 maggio 2008 - Su proposta dell’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli, la giunta provinciale ha approvato nella seduta odierna i nuovi criteri che semplificano l’accesso da parte dei pazienti trentini alla fornitura di protesi. La delibera snellisce e migliora le procedure di erogazione dell’assistenza protesica da parte dei pazienti trentini. Tra le novità si segnala il criterio di accesso per la fornitura delle protesi acustiche per i soggetti di maggiore età: “Il valore – riporta la delibera - è modificato a 45 decibel (rispetto il limite precedentemente definito dei 65 decibel) riferito all’orecchio migliore, sulla media di frequenze di 500, 1000, 2000Hz al fine di ammettere pazienti con ipoacusia non grave per i quali la protesizzazione è importante ai fini di un recupero sociale o lavorativo”. L’elenco delle forniture aggiuntive di protesi e ausili è articolato in due gruppi di dispositivi: il primo riguarda gli ausili a carattere sanitario (la cui fornitura è garantita con procedura semplificata), il secondo gli ausili e protesi di tipo socio-sanitario, concedibili attraverso la valutazione della Commissione Multidisciplinare aziendale (istituita presso il Distretto di Trento). Tra gli ausili di tipo socio-sanitario sono stati introdotti: Attrezzatura per pressoterapia a domicilio (a favore di persone affette da linfedema secondario a patologia neoplastica); Carrozzina elettronica; Carrozzina con sistema di seduta dinamico (a favore di soggetti affetti da tetraparesi e/o atetosica gravemente distonica); Computer con programmi specifici e accessori per soggetti di età inferiore ai 18 anni (per uso domiciliare, su prescrizione dello specialista nell’ambito del programma educativo personalizzato, presentato unitamente alla domanda); Computer prima assegnazione e rinnovi per soggetti di età superiore ai 18 anni (per uso domiciliare,la proposta deve essere finalizzata a favorire il recupero funzionale, la comunicazione alternativa e l’integrazione sociale del paziente); Poltrona autoelevabile per invalidi assistiti a domicilio con grave deficit deambulatorio,protesi acustica impiantabile (tipo Baha); Protesi d’arto non in tariffario (per favorire una maggiore funzionalità e valorizzazione delle capacità motorie residue, concorrendo altresì al sostegno psicologico del paziente); Pile per protesi cocleari. Infine, è stata introdotta inoltre la fornitura di ulteriori ausili a favore di soggetti affetti da patologie neuromotorie progressive, quale ad esempio la sclerosi laterale amiotrofica, comportanti particolari esiti invalidanti. Si tratta di ausili specifici (ausili informatici e ausili per la statica e per il movimento) che risultano necessari per la presa in carico complessiva del paziente a domicilio in quanto favoriscono la comunicazione e la valorizzazione delle capacità residue. .  
   
   
A BOLZANO SPORT E GIOCHI DEDICATI ALLE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI  
 
Bolzano, 20 maggio 2008 - Mercoledì 21 maggio presso il Palaonda di Bolzano ritorna la tradizionale manifestazione sportiva e di giochi per disabili giovani ed adulti, promossa dall’Ufficio provinciale Soggetti portatori di handicap ed invalidi civili, dall’Associazione "Lebenshilfe per persone con handicap“ e dalla Scuola per le professioni sociali “Hannah Arendt”. La manifestazione di mercoledì 21 a Bolzano, giunta alla sua 25esima edizione, è dedicata alle persone diversamente abili che vivono e lavorano nelle strutture dei servizi sociali delle comunità comprensoriali e nelle strutture private similari, dell´Alto Adige ed anche delle regioni confinanti. La festa inizierà alle ore 9,30 e durerà fino alle 15,30. Quest´anno la festa si concentra sul calcio. Trattandosi di una manifestazione non agonistica non sono previste medaglie e coppe. A tutti i partecipanti sarà consegnato uno zainetto, sponsorizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio ed offerto un pranzo conviviale. Alla manifestazione interverranno, a partire dalle ore 11,30, anche l’assessore alla sanità e politiche sociali Richard Theiner, l‘assessora comunale alle politiche sociali Patrizia Trincanato, la Direttrice dell’Ufficio provinciale persone con handicap ed invalidi civili, Luciana Fiocca ed il Direttore della scuola professionale per le professioni sociali Luigi Loddi, insieme ai rappresentanti delle Intendenze scolastiche in lingua tedesca e ladina Peter Duregger e Rosa Ferdigg. La manifestazione, che sarà moderata da Markus Frings, prevede giochi creativi e di abilità utilizzando la palla, divisi per difficoltà. Alla manifestazione parteciperanno 800 persone che vivono e lavorano nelle strutture residenziali o diurne per portatori di handicap o che nelle scuole dell’obbligo sono seguiti da insegnanti di sostegno. Alla riuscita della manifestazione collaborano la Fondazione Cassa di Risparmio come sponsor, gli allievi della Scuola provinciale dei corsi per operatori sociali del Kvw. L’iscrizione è effettuata dalle strutture stesse o dalle scuole. .  
   
   
GENITORI ATTENTI, RISCHI A SCUOLA SE IL BEBÉ PIANGE A DIROTTO A FIRENZE UN’EQUIPE DI BIOINGEGNERI DELL’UNIVERSITÀ E DELL’OSPEDALE PEDIATRICO MEYER STUDIANO LE CONSEGUENZE FISICHE DEL PIANTO SUI NEONATI PREMATURI. ECCO I PRIMI RISULTATI  
 
Firenze, 20 maggio 2008 - Lasciarli singhiozzare per educarli fin dalla culla, oppure correre a consolarli col rischio di viziarli? Domande antiche che hanno ricevuto risposte anche assai diverse secondo mode e correnti culturali. Una ricerca d’avanguardia in corso a Firenze fornisce ora una risposta inedita che, per quanto preliminare, sembra non ammettere repliche. Piangere troppo sottrae ossigeno al sangue, dunque al cervello, con rischi per l’apparato neurologico, specie in bambini prematuri (cioè nati prima della 37° settimana di gestazione) o di peso inferiore ai 2,5 chili. Traumi che possono poi causare ritardi nei livelli di attenzione e di apprendimento anche in età prescolare e scolare. Ideato da Università di Firenze e Ospedale Meyer, il progetto è uno dei circa 150 finanziati nel 2008 dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con oltre 18 milioni di euro e sarà presentato l’11 giugno nel capoluogo toscano nel corso della Giornata della Ricerca. Varato un anno fa, è fra i pochissimi in Italia ad affiancare bioingegneri e pediatri: da un lato l’ateneo con gli specialisti del gruppo di Bioingegneria del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni coordinato dalla professoressa Claudia Manfredi, dall’altro il Meyer con il professor Giampaolo Donzelli e il reparto di Terapia Intensiva Neonatale. Innovativo anche il modello sperimentale. Nella circostanza l’equipe di ingegneria ha infatti messo a punto un sistema di acquisizione sincronizzata di dati provenienti da strumenti diversi, del tutto non invasivi. Uno spettroscopio all’infrarosso (Nirs) per registrare attraverso una fascetta frontale il livello di ossigenazione cerebrale; un microfono opportunamente installato per registrare il pianto; un pulsi-ossimetro per rilevare ossigenazione periferica e battito cardiaco con un sensore applicato su un piede del neonato. Da sempre acquisiti singolarmente (l’audio, per la verità, è stato raramente preso in considerazione), questi tre dati accorpati e sincronizzati hanno offerto il quadro esatto di ciò che avviene quando un bebé piange a dirotto. “Avviene appunto”, spiega la professoressa Manfredi, “una conferma della nostra tesi di partenza, ossia che il pianto prolungato può causare una de-ossigenazione del sangue e che il cervello di organismi non ancora pienamente formati come quelli dei neonati prematuri può soffrirne fino a sfociare in seri problemi evolutivi”. Come si rimedia? “Occorre sfatare un mito”, aggiunge la prof. , “Se molto piccolo, un neonato piange perchè è il solo modo che ha per manifestare un problema reale, più o meno grave. Si tratta dunque di capire cosa gli è successo. Le ultime tendenze in campo pediatrico sembrano orientate a consigliare ai genitori di seguire l’istinto naturale, animale se si vuole, di proteggere questi piccolini: abbracciarli, comunicando così amore e protezione, e verificare il da farsi”. Su questa e altre ricerche analoghe l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze investe nel 2008 circa 70 mila euro. Sempre in collaborazione con il Meyer, l’equipe della professa Manfredi ha messo quest’anno in cantiere un progetto di assoluta eccellenza, la creazione di un Laboratorio Interdisciplinare di Acustica Biomedica (Liab). Lo scopo è di istituire a Firenze un centro di alta specializzazione, unico in Italia. Centro che svilupperà, tra l’altro, strumenti e metodi di analisi di segnali e immagini del sistema fonatorio umano di utilità clinica, fra cui un innovativo dispositivo portatile per i pazienti in via di riabilitazione per interventi all’apparato vocale. Si tratta di un dispositivo, facilissimo da usare, (potrebbe essere applicato al telefono cellulare come funzione supplementare) grazie al quale i pazienti potranno monitorare, da soli, il decorso dell’intervento. .  
   
   
SI APRONO NUOVE FARMACIE NELLE FRAZIONI E ZONE DISAGIATE LE “PROIEZIONI” NELLE PROVINCE DI FIRENZE, PISA, PISTOIA E LIVORNO  
 
Firenze, 20 maggio 2008 - Per rifornirsi di un farmaco salvavita o semplicemente comprare un antidolorifico gli abitanti di Via Nova, frazione di Pieve a Nievole, devono affrontare un “viaggio” di tre chilometri, attraversare la Sr 436 in prossimità dello svincolo autostradale A11 e un passaggio a livello. Quelli di Seccheto, frazione di Campo nell’Elba, di chilometri ne devono fare sei, quelli di Valtriano, frazione di Fauglia, dieci, mentre non esiste un percorso su viabilità principale che permetta gli abitanti di Villa Campanile, frazione di Castelfranco di Sotto, di raggiungere le farmacie più vicine. Un problema serio, che ha penalizzato finora soprattutto le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani, che sono anche quelle più bisognose di un accesso comodo e rapido ai farmaci. Una serie di nuove delibere assunte dalla giunta regionale su proposta dell’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi risolve finalmente il problema, istituendo nuove farmacie in queste frazioni. Si tratta delle farmacie di Villa Campanile, 880 abitanti, frazione di Castelfranco di Sotto, Pisa; Valtriano, 746 abitanti, frazione del comune di Comune di Fauglia, Pisa; Lazzaretto, 1462 abitanti, frazione di Cerreto Guidi, Firenze; Seccheto, 300 abitanti, frazione di Campo nell’Elba, Livorno; Pian degli Ontani, 385 abitanti, frazione di Cutigliano, Pistoia; e Via Nova, 1500 abitanti, frazione del comune di Pieve a Nievole, Pistoia. A queste prime autorizzazioni seguiranno numerose altre in tempi brevi. “Abbiamo voluto cominciare dalle zone più disagiate, poco popolose e decentrate – afferma l’assessore Enrico Rossi - e proseguiremo anche in altre province. La legge regionale n. 36 del giugno 2007 ha snellito i tempi burocratici e ci ha consentito di venire incontro a bisogni che da tempo aspettavano una risposta concreta. La farmacia, pubblica o privata che sia, è un pezzo importante del Servizio sanitario regionale, garantisce non solo farmaci e presidi sanitari indispensabili ma servizi sempre più importanti, come le prenotazioni delle prestazioni. La presenza di un farmacista nella comunità dà sicurezza e il professionista svolge inoltre un’opera preziosa di informazione e educazione alla salute. In più – prosegue l’assessore Rossi - la legge consente alla farmacia già in funzione di espandersi o di lasciare spazio a chi vuole intraprendere una attività nuova. Sono tante opportunità di lavoro in più per i farmacisti”. I comuni che le hanno richieste provvederanno quanto prima a assegnare e rilasciare le autorizzazioni alle relative aperture. Le nuove farmacie, che per la legge regionale n. 36 del 28 giugno 2007 si configurano come “proiezioni” di sedi, garantiscono un servizio farmaceutico a orario pieno e con completa disponibilità di prodotti. .  
   
   
ARKIMEDICA S.P.A.: APPROVATO IL RESOCONTO DEL PRIMO TRIMESTRE CLAUDIO COGORNO NOMINATO PRESIDENTE  
 
Cavriago, 20 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Arkimedica S. P. A. , riunitosi in data 15 maggio ha esaminato ed approvato il resoconto intermedio di gestione relativo al primo trimestre 2008, che riflettono: Valore della produzione consolidato: 37. 5 milioni di Euro. Ebitda consolidato: 2. 9 milioni di Euro. Ebit consolidato: 1. 3 milioni di Euro. Posizione finanziaria netta consolidata: 83. 4 milioni di Euro, rispetto agli 84 milioni di Euro di fine 2007. Tali dati non sono confrontabili con quelli relativi al primo trimestre 2007, in quanto per tale trimestre furono elaborati dei dati gestionali, utilizzando criteri di valutazione non confrontabili con quelli adottati per la redazione del resoconto a marzo 2008. Risultati Per Divisione La divisione Contract ha realizzato un valore della produzione di 16,7 milioni di euro, con un Ebitda di 0,8 milioni di euro ed un Ebit di 0,5 milioni di euro. I dati risentono dell’avvio stagionalmente lento da parte dei singoli clienti nell’approntamento dei cantieri per gli ordini “chiavi in mano” o su commessa, situazione peraltro usuale in questo periodo dell’anno. Il portafoglio ordini delle varie societa’ della divisione, puntuale al 31 marzo, era di 25,5 milioni di euro, che sale ad oltre 40 milioni per gli ordini gia’ acquisiti o in corso di acquisizione, alla data di redazione del presente Resoconto. La divisione Care ha realizzato un valore della produzione di 12,7 milioni di euro, con un Ebitda di 1,4 milioni di euro ed un Ebit di 0,8 milioni di euro. I Posti Letto di proprieta’ al 31 marzo 2008 sono 2´430. La divisione Medical Devices Nel trimestre di riferimento evidenzia un valore della produzione di 4,3 milioni di euro con un Ebitda di 1,5 milioni di euro ed un Ebit di 1,0 milioni di euro. La divisione Equipment ha realizzato un valore della produzione di 3,2 milioni di euro, con un Ebitda negativo di 0,2 ed un Ebit negativo di 0,4 milioni di euro. Outlook 2008 La positiva performance realizzata nel primo trimestre e il rilevante portafoglio ordini già acquisito in particolare dalla divisione Contract portano il mananagement a confermare gli ambiziosi obiettivi di budget per l’esercizio in corso. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato Claudio Cogorno quale presidente della società al posto di Simone Cimino, che assume la Vice Presidenza del Gruppo mantenendo la delega alla finanza straordinaria e ai rapporti con gli investitori istituzionali. Claudio Cogorno avrà invece le deleghe per la gestione del settore Care nell’ambito del modello federativo in precedenza affidate a Simone Cimino. Claudio Cogorno è presidente onorario e imprenditore di riferimento di Icos (Impresa per la Cooperazione e la Sussidiarietà), cooperativa sociale operante nel settore dei servizi socioassistenziali per anziani con il quale Arkimedica ha siglato un importante accordo strategico di cooperazione e di investimento che prevede di arrivare a gestire in un orizzonte temporale triennale almeno 1. 000 posti letto, di cui 700 già individuati. Simone Cimino rimane personalmente socio con l’1. 7% del capitale e indirettamente azionista di riferimento di Arkimedica per il tramite del fondo chiuso Cnpef e ha identificato in Claudio Cogorno una figura in grado di sviluppare ulteriormente il settore Care del gruppo. .  
   
   
POLITICHE PER LA SALUTE - "OGNI GIORNO CONTRO L´INDIFFERENZA: 30 ANNI DI LEGGE 180". PER IL TRENTENNALE DELLA LEGGE BASAGLIA UN MANIFESTO DI REGIONE E ASSOCIAZIONI ACCOMPAGNA EVENTI TEATRALI, MUSICA, CONVEGNI, MOSTRE  
 
 Bologna, 20 maggio 2008 - “Ogni giorno contro l’indifferenza: 30 anni di legge 180”: è il messaggio del manifesto con cui la Regione, in collaborazione le associazioni dei familiari (Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale e Associazione difesa ammalati psichiatrici gravi), celebra il trentennale della legge, promossa dallo psichiatra veneziano Franco Basaglia, che portò alla chiusura dei manicomi. Il manifesto accompagna una serie di iniziative organizzate dai Dipartimenti di salute mentale delle Aziende Usl, dagli enti locali, dalle associazioni dei familiari, che proseguiranno anche nell’autunno prossimo: eventi teatrali, musica, reading, convegni, mostre fotografiche. “Dal 1978 la legge 180 garantisce un sistema di assistenza e cura – si legge nel manifesto – per le persone con disturbi mentali difendendone l’inclusione sociale. Da 30 anni, sostenendola ogni giorno, realizziamo un diritto fondamentale: il diritto alla qualità della vita”. “Sono trent´anni che hanno cambiato l’approccio della nostra società nei confronti di chi soffre di malattia mentale: non più reietto da ghettizzare entro quattro mura, ma persona come tutti gli altri” sottolinea Angelo Fioritti, responsabile del Servizio salute mentale della Regione Emilia-romagna. “E’ stato un grande passo avanti che ci ha permesso di conseguire uno dei cambiamenti più difficili a livello culturale”. Ma il percorso non è certo concluso: “Ora – continua Fioritti – dobbiamo pensare all’inserimento lavorativo, alle relazioni interpersonali delle persone ammalate, alle nuove patologie e dipendenze. Un cammino che affrontiamo assieme alle associazioni, agli operatori, agli enti locali in un clima di dialogo e confronto continuo” aggiunge Fioritti, che sostiene “l’importanza degli eventi organizzati in occasione del trentennale per coinvolgere i cittadini, informarli, avvicinarli al significato rivoluzionario di questa legge”. Le iniziative in Emilia-romagna Le iniziative per celebrare la legge Basaglia sono partite già dall’11 maggio scorso a Imola, a Ferrara, a Parma, Reggio Emilia, Ravenna. Proseguono ora a Bologna, e ancora a Ferrara, Parma, Ravenna. Bologna “Bandiere di maggio” è il programma teatrale organizzato tra il 23 e il 30 maggio, in collaborazione con i Dipartimenti di salute mentale delle Aziende Usl di Bologna, Ferrara, Forlì, Imola, Reggio Emilia. Al Teatro delle Moline, all’Arena del Sole e in piazza Maggiore verranno proposti lavori realizzati con le persone assistite dai Dipartimenti di salute mentale. Si comincia venerdì 23 alle 16. 30 a Palazzo d’Accursio, con lo spettacolo di burattini “Farsette d’animali in allegria” dell’associazione Arte e salute; l’associazione presenta alle 17. 30 gli operatori del Dipartimento di salute mentale dell’Azienda Usl di Bologna che diventano attori per leggere e interpretare fiabe tradizionali. Alle 19. 30 “I racconti dei Cippi”, dedicato al tema della Resistenza: un percorso tra le storie degli uomini e delle donne i cui nomi e (qualche volta) le foto sono impressi nei cippi commemorativi sparsi nelle campagne del reggiano. Al Teatro delle Moline (via delle Moline 1, telefono 051 235288, ingresso gratuito fino a esaurimento posti), sempre venerdì 23, alle 18, l’associazione Arte e solidarietà Principe Myskin propone “Contro tutte le sbarre del mondo”, spettacolo di musica e poesia; alle 19. 30 “Vita di dentro vita di fuori”, spettacolo teatrale di Monica Franzoni sull’Ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia; alle 21 l’associazione Arte e Salute propone “Una serata fuori”, cortometraggio liberamente tratto da “A night out” di Harold Pinter. Sabato 24 il Teatro Nucleo propone, sempre al Teatro delle Moline, “Teatro in esilio” di Horacio Czertok; dalle 16 alle 17, l’autobus della linea 27 ospita “Ragiona! Mettiti in folle!” dell’associazione Tilt che, nel percorso tra piazza Xx Settembre e via Rizzoli, propone situazioni sul tema dell’incomunicabilità. Alle 21, al Teatro delle Moline, “Nel Confine” dell’Accademia della Follia, dedicato alla figura del medico e docente universitario Giulio Alfredo Maccacaro, che lasciò un’impronta a favore della ragione critica, della scienza, dell’emancipazione. Domenica 25 maggio, alle 18. 30, al Teatro delle Moline la compagnia Il Dirigibile porta in scena “Ogni testa un tribunale”, libera rivisitazione di “Ciascuno a modo suo” di Luigi Pirandello. Alle 21 l’Arena del Sole ospita “Sulla paura e sul coraggio – storie poco comuni di umanità comune”, un progetto di Festina Lente Teatro e Stazioni di Confine. Ferrara “Formattart: artistic@mente. Rassegna. It” propone una serie di appuntamenti, in Sala Estense, che coniugano arte e salute mentale a Ferrara, organizzata da Comune e Azienda Usl. Giovedì 22 maggio, alle 21. 15, “Esperando”, opera in tre atti della compagnia Gli attivi Compagni, liberamente tratta da “Aspettando Godot” di Samuel Beckett. Venerdì 23 maggio, alle 21. 15, “Nel Confine” dell’Accademia della Follia, dedicato a Giulio Alfredo Maccacaro; sabato 24, alle 10, “Matinée dedicata agli studenti”: tra le diverse iniziative verrà proiettato un video documentario sui progetti di creatività artistica ed espressiva del Dipartimento di sanità pubblica dell’Azienda Usl ferrarese. Parma A Parma, Azienda Usl e Provincia hanno promosso un programma di iniziative dal titolo “Se trent’anni vi sembran pochi”. Il 21 maggio, gita all’acquario di Motta Baluffi e pranzo sul Po per le persone assistite nei Centri di salute mentale, in collaborazione con l’Associazione Nautica di Torricella di Sissa. A giugno verrà presentato il progetto, iniziato a gennaio, “L’atelier di pittura”. Un’esperienza innovativa di integrazione sociale attraverso l’arte, svolta con le persone dei centri di salute mentale al liceo d’Arte Toschi. A ottobre proseguirà l’esperienza del Treno per Pechino, il viaggio compiuto lo scorso anno da duecento persone tra operatori e pazienti provenienti da tutta Italia per richiamare l’attenzione sui bisogni della persona affetta da disturbo mentale. La Provincia di Parma ha scelto di sostenere la diffusione del viaggio, curando la realizzazione di un “Diario di bordo”, che raccoglie i racconti dei passeggeri emiliano-romagnoli. La Polisportiva “Va pensiero” dell’Azienda Usl di Parma incontra i ragazzi delle scuole per presentare l’esperienza del viaggio a Pechino e le esperienze sportive realizzate con gli utenti dei Centri di salute mentale: “Mettiti in gioco da protagonista e continua a viaggiare”, è il titolo dell’iniziativa. Sempre sul viaggio a Pechino, sarà presentato anche il film del regista Giovanni Piperno. A settembre a ottobre sono previsti due convegni: “Superare l´intrattenimento: dal desiderio della persona alla sua identità sociale; “Nuove conoscenze per nuovi bisogni. L’integrazione disciplinare come strumento per migliorare i percorsi di cura”. Ravenna A Ravenna dal 13 maggio è allestita la mostra fotografica “Vivere Oltre” – dal manicomio alla difficile emancipazione” (Sala Forum, viale Berlinguer 11), a cura di Comune, Azienda Usl e diverse onlus. Il 20 maggio alle 20. 30 (sala Bini di via Oriani) “Le associazioni si presentano”: attività e lavori delle associazioni per la salute mentale del territorio. Il 23 maggio si svolgerà l’ultima di un ciclo di tre conferenze dal titolo “Il transfert nei luoghi di cura - La salute mentale nella contemporaneità” (dalle 17. 30 alle 19. 30, Sala Conferenze Cmp dell’Azienda Usl di Ravenna, via F. Abbandonato, 134). Il 20 giugno alle 16 a Marinara (Marina di Ravenna) l’associazione Ama la Vita e la cooperativa sociale Psicke presentano il progetto di velaterapia “Uomo Amare”. I punti chiave della legge 180 La legge Basaglia fu approvata il 13 maggio 1978 e successivamente inserita nella legge n. 833 dello stesso anno che istituiva il Servizio sanitario nazionale. L’idea cardine della 180 è il superamento dei manicomi e la presa in carico della persona, con i suoi bisogni e con le sue peculiarità, da parte dei Servizi territoriali. Tra i punti chiave, il divieto di costruire nuovi ospedali psichiatrici e di ricoverare nuovi pazienti in quelli già esistenti (gradualmente da dismettere e utilizzare per altri scopi), e il principio che le attività di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con disturbi mentali vengano svolte, di norma, dai Servizi di salute mentale territoriali. .  
   
   
ASL 1 VENOSA, SIGLATO ACCORDO CON PEDIATRI LIBERA SCELTA FISSATI GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE E LE AZIONI DA REALIZZARE  
 
Potenza, 20 maggio 2008 - Per assicurare servizi di qualità, fornendo risposte appropriate ai bisogni sanitari e socio-sanitari espressi dalle popolazioni interessate, l’Asl n. 1 di Venosa e i Pediatri di Libera Scelta (Pls) hanno siglato un accordo che fissa obiettivi da raggiungere e azioni da realizzare nel periodo 2008-2009. “Alla base delle intese raggiunte con i rappresentanti sindacali della categoria la consapevolezza che il Pediatra di libera scelta è parte integrante della nostra organizzazione sanitaria - sottolinea il Direttore Generale dell’Asl 1 di Venosa, Edmondo Iannicelli-, e si inserisce sistematicamente a livello di pianificazione e programmazione aziendale e distrettuale per coniugare risorse ed erogazione di prestazioni nel rispetto dei tetti programmati” . Gli accordi precisano gli obiettivi di salute da raggiungere tramite specifici programmi aziendali in aree di intervento strategiche, quali: vaccinazioni, diabete mellito tipo I, convulsioni, celiachia, sorveglianza al sovrappeso e obesità infantile. Per ogni area di intervento vengono dettagliate le azioni, il livello di raggiungimento degli obiettivi e gli indicatori. Questi, in particolare, i compiti aggiuntivi che il Pediatra di Libera Scelta svolge nelle aree individuate : 1. Vaccinazioni - in ognuno dei nove bilanci di salute previsti: verifica che siano state effettuate le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate dal calendario vaccinale regionale; controlla, in occasione del Bilancio di Salute del 12° -14° anno, l’avvenuta vaccinazione contro la rosolia, l’antitetanica e l’Hpv nelle adolescenti; effettua attività di counseling per le vaccinazioni e partecipa, per le attività di sensibilizzazione e di informazione, alle eventuali campagne vaccinali straordinarie; segnala eventuali reazioni avverse ai vaccini sia al punto vaccinale di riferimento, sia al referente aziendale della farmacovigilanza 2. Diabete Mellito Tipo I - calcola l’indice di massa corporea (Bmi o Body Mass Index ) per ogni paziente diabetico, fornisce il numero di pazienti affetti da Diabete tipo 1 e quello di pazienti affetti da Diabete con Bmi soprappeso o obesità. 3. Convulsioni - verifica l’efficacia della terapia registrando il numero delle eventuali ricadute e fornisce il numero di pazienti in terapia, affetti da patologie convulsive con ricadute 4. Celiachia - invia annualmente al Distretto l’elenco dei pazienti in carico affetti da morbo celiaco, verifica l’efficacia della dieta attraverso la valutazione dei parametri di riferimento e l’adesione dei pazienti al trattamento dietetico 5. Sorveglianza Sovrappeso E Obesita’ Infantile - calcola l’indice di massa corporea (Bmi o Body Mass Index) in tutti i bilanci di salute a partire da quello dei 36 mesi, individua il percentile di Bmi sulle apposite tabelle, a tutti i bambini che superano il 75° centile di Bmi per sesso ed età: anamnesi alimentare, consigli per una corretta alimentazione e per stile di vita attivo, controllo Bmi a distanza di tre mesi; per i bambini con Bmi superiore al 90° centile per sesso ed età: invio all’ambulatorio per l’obesità infantile dell’U. O. Di Pediatria. Ogni pediatra di famiglia dovrà scegliere tre delle cinque aree di intervento, sopra elencate, dandone comunicazione all’Asl 1 di Venosa entro e non oltre il 31 maggio p. V. L’accordo, infine, conferma la possibilità per il Pediatra di famiglia di dare la propria adesione alla “pronta disponibilità telefonica”, in modo da consentire agli utenti di contattarlo anche telefonicamente dalle ore 8. 00 alle ore 20. 00 di tutti i giorni feriali. .  
   
   
LA FONDAZIONE LA QUADRIENNALE DI ROMA PRESENTA LA 15A QUADRIENNALE D´ARTE, CHE SI APRIRÀ AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI IL 19 GIUGNO 2008 PER CONCLUDERSI IL 14 SETTEMBRE  
 
 Roma, 20 maggio 2008 - Giunge alla sua quindicesima edizione la Quadriennale d´arte di Roma, il principale appuntamento istituzionale di arte contemporanea italiana. Torna nella sua sede storica, il Palazzo delle Esposizioni, dove sar` l´unica mostra in programma per tutta l´estate 2008. Dal 1931, le Quadriennali hanno il compito di offrire una panoramica delle tendenze piy significative che si riscontrano nelle arti visive in Italia, ma ogni edizione adotta uno specifico angolo di veduta. L´impianto critico della 15* Quadriennale h stato affidato a una Commissione composta da cinque curatori e storici dell´arte, diversi per ambiti di interesse e percorsi professionali: Chiara Bertola, Lorenzo Canova, Bruno Cor`, Daniela Lancioni, Claudio Spadoni. Se l´ultima edizione (2003-2005) estendeva lo sguardo fino ai maestri degli anni Sessanta-settanta ancora in attivit`, questa volta l´attenzione h circoscritta alle generazioni di artisti che hanno iniziato ad affermarsi in Italia negli ultimi vent´anni. E´ un campo di osservazione comunque ampio e variegato, che ha suggerito di non forzare sotto un titolo generico gli autori invitati. La Commissione ha, inoltre, scelto di riservare un omaggio a Luciano Fabro (Torino, 20 novembre 1936 - Milano, 22 giugno 2007), a un anno esatto dalla sua prematura scomparsa. A lui h dedicata l´apertura della mostra: la scultura Autunno, mai esposta in Italia e tra le ultime sue opere, h l´unico segno artistico che accoglie lo spettatore nella Sala della Rotonda. L´omaggio vuole simbolicamente ricordare l´innovativit` del linguaggio di Fabro e l´importante eredit` teorico-critica del suo insegnamento. Alla 15a Quadriennale partecipano un centinaio di artisti, ciascuno presente con un´opera molto recente, in molti casi realizzata appositamente, talvolta in situ. L´allestimento, a cura di Lucio Turchetta, ha dovuto rispondere alla necessit` di una presentazione equilibrata di lavori molto eterogenei per formato, tecniche di realizzazione, esigenze espositive. Il percorso della mostra si articola in tutti i 3000 mq del Palazzo di via Nazionale, non senza qualche sorpresa anche negli spazi dei servizi aggiuntivi. I visitatori potranno beneficiare di un orario estivo, piy prolungato nella serata: fino alle 23. 30 il venerdl e il sabato, fino alle 21 gli altri giorni. L´obiettivo della mostra non h quello di compilare un "chi h chi" dell´arte contemporanea italiana, ma di registrare le diverse declinazioni del nostro fare artistico negli ultimi due decenni, tra un confronto con l´eredit` del Novecento (arte concettuale, minimalismo, i diversi ritorni alla pittura) e la ricerca di nuove dimensioni creative. Si h voluto, cosl, provare a tracciare una mappatura di esperienze ritenute rappresentative dei principali esiti della ricerca artistica condotta nel nostro paese dalla fine degli anni Ottanta ad oggi. In questo ambito, si h scelto di dedicare una particolare attenzione agli artisti mid-career e giovani, portatori di linguaggi "in movimento" e indicativi di possibili evoluzioni nel prossimo futuro. L´et` media degli artisti invitati h compresa entro i quarantacinque anni. Un quarto h "under 35", uno su tre h donna. Si h cercato, inoltre, di identificare possibili specificit` della situazione italiana nel sistema internazionale dell´arte. Si h tenuto, quindi, conto anche di particolari aggregazioni territoriali emerse nel nostro paese e cresciute nella condivisione di un clima culturale, a una relativa distanza da processi di omologazione. Non h certo semplice fissare criteri che consentano di documentare l´estrema diversificazione di modalit` espressive che caratterizza oggi la scena artistica italiana. Si h cosl scelto di non attribuire agli artisti delle linee di appartenenza: preminente h la personalit` del singolo autore, la sua qualit` di vedere, capire, interpretare il nostro momento storico. E´ proprio a partire dai primi anni Novanta che diventa arduo definire il profilo di una generazione di artisti che agiscono "in solitario" e avvertono sempre piy il bisogno di rimanere fedeli a una propria identit`. E´ un dato che emerge via via piy prepotentemente e che viene confermato anche da questa edizione della Quadriennale. Si affida alle parole dei Commissari, nei testi in cartella stampa, il compito di suggerire una possibile visione del contemporaneo, anche attraverso le motivazioni che hanno condotto alla scelta degli artisti e delle opere. La porzione generazionale individuata comprende artisti che gi` figurano in importanti collezioni museali permanenti, con all´attivo mostre personali in grandi musei di arte contemporanea e partecipazioni alle principali rassegne internazionali. Vi h un nucleo di autori con un solido curriculum di mostre collettive e personali in gallerie private. Vi sono, inoltre, artisti delle nuove generazioni ai quali le principali realt` espositive del nostro paese hanno iniziato a dedicare le prime personali. La selezione ha tenuto conto di giovani emergenti, molti con una marcata proiezione internazionale, dividendosi per la loro attivit` tra Italia, Stati Uniti, Europa e Cina. Ogni tentativo di distinguere le opere che saranno esposte a seconda delle pratiche artistiche appare limitativo, tanti sono i linguaggi per temi, tecniche, sensibilit` e continui gli slittamenti tra diversi dispositivi formali. Per quanto riguarda le tecniche, in linea generale, si pur comunque osservare come tra le opere in mostra vi sia una forte componente video. Mai come in questa edizione della Quadriennale, inoltre, si registra una elevata presenza di installazioni, in gran parte a dimensione ambiente. Sono interventi che spesso sconfinano nella videoarte, nel multimediale e nell´interattivit`, vedono l´impiego di elementi della realt` esterna (spesso materiali e oggetti d´uso quotidiano), ma presentano anche una spiccata componente concettuale. Meno frequente, in questa edizione, forse h la fotografia, ma trova interpreti in autori affermati. Un nucleo significativo di artisti continua a prediligere come mezzi espressivi la pittura, la scultura, il disegno, spesso in dialogo tra loro, piuttosto che con riferimenti iconografici (come il cinema), letterari, musicali. Si possono egualmente anticipare alcuni dei principali campi di indagine che le opere riflettono. Alcune rimandano all´attualit`, a tematiche come l´ambiente, gli armamenti, la sicurezza sul lavoro, il controllo sulla libert` personale. Molte, invece, hanno una dimensione privata e si interrogano su temi quali l´identit`, la memoria, il fluire del tempo. Non poche si soffermano sulle interazioni tra l´individuo e lo spazio, dalla grande citt` ad ambienti chiusi, con una attenzione al suo impatto sui nostri comportamenti. Ci sono opere che rivelano un interesse per i meccanismi comunicativi e le dinamiche interrelazionali. Altri lavori si concentrano sulla genesi stessa dell´opera d´arte, sull´atto creativo. Anche i toni sono mutevoli: ora ironici e sorprendenti, ora critici e provocatori, ora analitici e distanti, ora lievi, ora piy dirompenti. .  
   
   
PADOVA DEDICA UNA MOSTRA A ANTONIO BUENO UNO DEI GRANDI MAESTRI DEL ‘900 IN ESPOSIZIONE ANCHE ALCUNI QUADRI INEDITI  
 
Padova, 20 maggio 2008 – Il Museo al Santo ospita dal 25 maggio al 3 settembre 2008 una mostra antologica dedicata ad Antonio Bueno, uno dei grandi artisti del novecento italiano. La mostra, organizzata dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Spettacolo del Comune di Padova e curata da Philippe Daverio, è una accurata scelta di opere del maestro scomparso nel 1984. Artista eclettico, anticonformista e apprezzato dai collezionisti di tutto il mondo, Antonio Bueno curava le sue opere con perfezione maniacale. Spagnolo di nascita, ma italiano per scelta, nel nostro paese ha potuto esprimere ed elaborare la sua personalissima forma di pittura che si è contraddistinta per i forti momenti di ribellione al conformismo dilagante negli anni del dopoguerra. Alla conferenza stampa di sabato 24 maggio alle ore 12. 00 e all’inaugurazione che seguirà lo stesso giorno alle ore 18. 00, saranno presenti anche la moglie e i figli, per esprimere il loro apprezzamento per l’omaggio che il Comune di Padova ha voluto fare a questo grande maestro del secolo scorso. La mostra racconta tutto il periodo pittorico del Bueno; in esposizione oltre ad una settantina di opere antologiche, numerosi scritti e corrispondenze originali di Sciltian, de Chirico ed altri Maestri con i quali Bueno intratteneva rapporti di amicizia, nonché pubblicazioni storiche, fotografie e oggetti che appartenevano all’artista (pipe in gesso, il giroscopio, foto d’epoca). Tra le opere presenti al Museo al Santo ci sono anche alcuni importanti quadri esposti alla Xli Biennale di Venezia del 1984: “Concerto campestre per Giorgione”, “L’indovina e il pompiere (ovvero la lettura dell’avvenire della pittura)” e “Il pompiere alla scuola di Ingres”. Tre sono le opere inedite che Padova mostra per la prima volta al pubblico: “Natura morta con pane e vino” - 1947 – “La pianista” – 1964 - e “Autoritratto con pipa” – 1943 - coll. Eredi. I quadri provengono da collezioni pubbliche e private, alcuni dipinti sono di proprietà della famiglia dell’artista e dell’archivio che ne cura l’immagine; due dipinti provengono dalla collezione Croff-guelpa (“Autoritratto” – 1940 e “Doppio autoritratto” – 1944, firmato dai due fratelli Bueno, Antonio e Xavier). La direzione della mostra è di Alessandra De Lucia e Mirella Nalon Cisotto del Comune di Padova; il catalogo, con presentazione di Philippe Daverio, è curato da Isabella Bueno e Monica Bianco. Cenni biografici Antonio Bueno nasce il 21 luglio 1918. Trascorsa l’infanzia in Spagna si trasferisce nel 1925 a Ginevra con la famiglia dove si iscrive, dopo aver frequentato il liceo, all’Accademia di Belle Arti. Esordisce nel 1938 a Parigi esponendo al Salon des Jeunes delle illustrazioni per “Le vojage au bout de la nuit”di L. F. Céline. Viene in Italia, nel 1940, assieme al fratello Xavier e stringe rapporti di amicizia con i Maestri Annigoni e de Chirico (che nelle sue memorie lo annovera tra i dieci maggiori pittori da lui conosciuti). Nel 1956 espone alla Biennale di Venezia con composizione di pipe di gesso, gusci d’uovo e gomitoli di spago che la critica definisce “neometafisiche”; nel 1962 espone nuovamente a Parigi presentato da G. C. Argan ed allestisce a Firenze con P. Scheggi e P. Manzoni la prima mostra in Italia di pittura monocromatica. Realizza i “teatrini”, opere realizzate in legno ed altri materiali, che espone a Firenze e a Ca’ Giustinian di Venezia ed è invitato alla Biennale di San Marino. Nel 1966 dirige la Galleria G30 a Parigi e nello stesso anno espone a Pechino; nel 1968 partecipa alla Xxxiv Biennale di Venezia e al “Sixth Annual New York Avant Garde Festival”. Nel 1972 è professore alla Università Internazionale dell’Arte di Firenze e, l’anno successivo ottiene un grande successo alla sua seconda personale a New York. Dopo aver fondato la rivista d’Arte “Visual”ed aver realizzato le personali alla Fiera Internazionale di Basilea e alla Galleria Toninelli di Roma, si dedica con entusiasmo crescente ai “d’apres”, tema che aveva già affrontato qualche anno prima con omaggi a Picasso, Campigli, Seurat e Klee. Partecipa ad innumerevoli mostre e Fiere Internazionali d’Arte: Basilea, Parigi, Spagna, Stoccolma e Francoforte. Nel 1984 è invitato alla Xli Biennale di Venezia dove espone un’ampia rassegna di “d’apres” che diventeranno i dipinti tra i più importanti della sua carriera. Muore a Fiesole il 26 settembre dopo una breve malattia. Nel 1994 viene pubblicato da Mondadori il primo volume del Catalogo Generale delle Opere, con testi di P. Levi e T. Bueno e nel 2007 il secondo volume, con presentazione critica di P. Daverio. .  
   
   
IL MUSEO TORRINI RENDE OMAGGIO A CORRADO CAGLI DA OGGI IN MOSTRA IL ‘PULCINELLA IN FIORE’  
 
Firenze, 20 maggio 2008 - Una bellissima spilla in oro e smalti realizzata in due soli esemplari nel corso degli anni ’70: un gioiello uscito dalla matita di quell’artista di fama mondiale che è stato Corrado Cagli, ma anche l’espressione manifatturiera tipica delle maestranze dell’Opificio Torrini di Firenze, che lega il proprio nome al Casato Orafo più antico al Mondo, fondato nel 1369. “Il Pulcinella in fiore”, ovvero un esclusivo gioiello dedicato alla celebre maschera napoletana: è questo il titolo del secondo appuntamento espositivo del 2008 che si apre oggi, fino al 17 giugno, nelle rinnovate sale del Museo Torrini di Piazza del Duomo, a Firenze. Dopo il precedente focus incentrato sull’eleganza settecentesca di Francesco Torrini, stavolta il Museo Torrini omaggia l’arte orafa contemporanea con un gioiello dal forte impatto emotivo: un’opera unica nel suo genere, ispirata da una creazione grafica di Corrado Cagli (1910-1976), pittore anconetano d´avanguardia, dotato di personalità eclettica e trasversale, capace di affrontare ai più alti livelli espressivi, con originalità e versatilità, tutte le esperienze e gli stili che compongono il panorama artistico del Novecento. Alla presentazione della mostra era presente, insieme alla curatrice del Museo Torrini Laura Bresciani, anche Francesco Muzzi, direttore dell’Archivio Nazionale Cagli di Roma, che ha sottolineato l’unicità de ‘Il Pulcinella in Fiore’, un gioiello scelto dal volume (di 23 disegni) dedicato dal Maestro Cagli a Pulcinella. Cagli fu animatore del “gruppo tonalista” e della cosiddetta “ Scuola Romana” - accanto a Cavalli, Burri e Caporossi – e sperimentò un´infinita varietà di ricerche, misurandosi oltre che con la pittura, anche con la scultura, gli arazzi, la scenografia, il disegno di costumi d´opera, il balletto e il teatro. Fu negli anni Settanta che, a margine dei continui colloqui intrattenuti fra il Corrado Cagli e Franco Torrini sul tema della oreficeria in generale e sul simbolismo legato agli ornamenti in particolare, nacque questa bellissima spilla in oro realizzata dall’opificio orafo fiorentino, frutto della continua ricerca artistica del Maestro Cagli e delle intuizioni di Franco Torrini, attratto dalla evoluzione del gioiello inteso più come patrimonio artistico di intimo valore che come espressione di ricchezza materiale. “Il Pulcinella in fiore” – che è uno dei due unici esemplari presenti al Mondo (l’altro fu consegnato al Maestro Cagli per destinarlo alla sua personale collezione) - sarà esposto in una vetrina del Museo Torrini accanto a un altro oggetto di grande fascino, la Maschera di Pulcinella utilizzata da Peppino De Filippo nei suoi spettacoli. Si potrà ammirare l’opera negli orari di apertura del museo (martedì e giovedì, dalle 15 alle 17), con visite guidate all’interno di questa ‘dimora’ fiorentina dell’arte orafa, in grado di ospitare, nei suoi 200 mq espositivi, circa 250 gioielli d’oreficeria, argenteria, oltre a objects d’art, documenti rarissimi, testimonianze esterne del Novecento. Dopo il focus su “Il Pulcinella in fiore”, chiuderà il ciclo di appuntamenti del 2008 del Museo Torrini la mostra su Giocondo Torrini (1827-1896), in programma dal 23 ottobre al 22 novembre, e incentrata sull’antenato di casa Torrini, celebre per le sue creazioni premiate alle Esposizioni Universali dell’800, nonché per la sua parure in commesso di pietra dura, oggi conservata nientemeno che al British Museum di Londra. .  
   
   
UNA MOSTA DI MASSIMO DI GAETANO A LATINA  
 
 Latina, 20 maggio 2008 - L´artista esporrà a Latina presso la Galleria Rosati (Via Cesare Battisti, 9), dal 24 maggio all’8 giugno p. V. L’inaugurazione della personale avrà luogo sabato 24 maggio alle ore 18,30. Otto domande a Massimo Di Gaetano: 1) Come e quando nasce la tua passione per l’arte? Come tutti i bambini anch’io da piccolo trascorrevo la maggior parte del tempo a disegnare. A sette anni ho realizzato il primo quadro a olio, un paesaggio di montagna. Per l’occasione ho utilizzato i colori e un cartone telato di mia madre, che dipingeva ed è stata la mia prima insegnante. Da quel momento non ho mai smesso. 2) Come per molti artisti, anche la tua produzione ha attraversato fasi diverse, passando dall’astrattismo a una figurazione di stampo neo-espressionista. Da qualche tempo a questa parte, inoltre, hai scelto di dedicarti allo studio del paesaggio. Quale filo sottile lega questi tre momenti e in che modo sei riuscito non solo a fare tesoro dell’esperienza fatta ma anche a rielaborarla? E’ normale che un pittore muti il proprio modo di esprimersi nel corso degli anni. Per quanto mi riguarda, anzi, ritengo che scelga di non cambiare soltanto chi insegue il mercato e finge di avere uno stile, sebbene ci si accorga di possederne uno all’improvviso e generalmente quando non lo si cerca. La pittura astratta mi ha insegnato ad usare materiali molteplici e diversi tra loro, ma anche ad essere sintetico e rapido. La pittura figurativa “espressionista”, invece, mi ha fatto capire che non si deve aver vergogna di esprimere la propria interiorità. Il paesaggio mi consente di utilizzare tecniche apprese precedentemente, realizzando quadri astratti, ma raccontare soggetti che risultano comprensibili a più livelli di lettura. C’è da dire che non sono per la rappresentazione decorativa e “tranquillizzante”, anche se credo che sia finito il tempo dell’arte trasgressiva e aggressiva. E questo mi fa riflettere sul fatto che forse sto invecchiando. 3) La tua produzione più recente trae ispirazione dalle dune del litorale pontino. Quali sono le sensazioni che suscitano in te e in che modo riesci a rielaborarle sulla tela? Io dipingo in studio, sempre, e senza riferimenti fotografici, perché ho il terrore di essere descrittivo. Anche se la mia fonte d’ispirazione è il litorale pontino, sono stato un “guardiano del faro” e per diversi anni ho prestato servizio al Circeo. Nelle dune rivivo un modo per raccontare me stesso e non un soggetto esterno. Chi osserva i miei lavori spesso si riconosce nelle cose che sento e questa è la mia più grande soddisfazione. 4) Nella personale in programma dal 24 maggio al 8 giugno prossimo sono presenti soltanto 20 opere. Da cosa è dettata questa scelta? Alcuni quadri sono piuttosto grandi e la mia pittura ha bisogno di spazi liberi. Inoltre mi piace avere la sensazione che il “vuoto” presente nei miei lavori lo sia anche intorno alle tele. Una mostra personale è un quadro fatto di quadri, un momento nel quale l’allestimento è fondamentale. 5) Quali sono gli aspetti del tuo lavoro nei quali pensi di avere maggiori margini di miglioramento e quali quelli nei quali ritieni di aver raggiunto una maturità completa? Come tanti artisti anch’io sono alla ricerca perenne di un’evoluzione continua e ritengo di “dover” migliorare tutto. Insomma non esagero quando dico che non mi sento mai appagato per più di mezza giornata. 6) Dopo anni di esposizioni personali e di collettive quale è oggi il tuo rapporto con il pubblico? Davvero ottimo. Anch’io che sono veramente un orso, grazie alle tante esperienze fatte, oggi sento di riuscire ad aprirmi nei confronti del pubblico. Devo dire che ho imparato molto soprattutto dalle mostre di strada, esperienze che consentono soltanto a chi le prova di capire realmente cosa significa il contatto diretto con la gente. La presenza a manifestazioni di durata e tipologia diversa mi ha fatto comprendere quanto sia forte il bisogno di comunicare: tante persone si fermano davanti ai quadri per parlare di se stesse. Si tratta di persone mai viste prima e che, forse, non vedrai mai più, gente che ti racconta esperienze personali o emozioni come se tu fossi una vecchia conoscenza. E di questo mi stupisco ogni volta, nella stessa misura in cui mi emoziono. 7) Quale tecnica pittorica e quali soggetti dobbiamo aspettarci di trovare nella prossima produzione artistica di Massimo Di Gaetano? Come artista amo mettermi in discussione e sperimentarmi continuamente, sia per quanto riguarda le tecniche sia per quanto riguarda le tematiche. Staremo a vedere fin dove mi condurrà l’ispirazione. 8) Quali sono i prossimi appuntamenti presenti nella tua agenda? Dopo la personale mi piacerebbe fermarmi e dipingere un po’. Le mostre tolgono molto tempo, e per la fine di ottobre è già in agenda la presenza al consueto appuntamento autunnale dei ”cento pittori” a via Margutta. Per il prossimo anno, poi, vorrei fare qualcosa di diverso…. Ma di questo, magari, parliamo in un’altra occasione. .  
   
   
GIOVANNI VALENTINI VINCE IL PREMIO “GOLF PASSIONE E COMPETENZA” IL PREMIO USSI, GIUNTO ALLA SESTA EDIZIONE VA ALL’EDITORIALISTA DI REPUBBLICA  
 
 Roma, 20 maggio 2008 - Presso il Salone d’Onore del Circolo Canottieri Aniene di Roma, si è svolta la tradizionale cerimonia di consegna dei Premi Ussi Roma. Per il sesto anno consecutivo, l’Ussi ha consegnato anche un premio speciale dedicato al golf, designato da una giuria composta da Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf, Giovanni Malagò, Presidente del Circolo Canottieri Aniene, Luigi Ferrajolo, Presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana e Gianfranco Tobia, Vice Presidente del Gruppo Romano dell’Ussi. Alla presenza di Chimenti il premio - che va al personaggio che nell’ultimo anno ha maggiormente contribuito alla affermazione di questa disciplina sportiva - è stato consegnato a Giovanni Valentini, editorialista di Repubblica, ex direttore dei settimanali ´L´europeo´ e ´L´espresso´, nonchè l´autore del libro ´La Magia del Golf´, uscito in edizione speciale per gli 80 anni della Federazione Italiana Golf ed edito da ´Sperling & Kupfer´. Prima della premiazione, Chimenti, ha letto un passaggio de “La Magia del Golf”, commentando: “Valentini ha scritto un libro bellissimo e simpaticissimo. Ha raccontato la magia del golf e le abitudini dei golfisti, che quando si ritrovano insieme parlano solo di golf. E lui ne sa qualcosa. ”. “Il mio non è un manuale di golf - ha tenuto a precisare Valentini. Il mio libro vuole essere un breviario senza nessuna pretesa tecnica, con il quale spero di riuscire a trasmettere ai lettori la magia del golf e questa mia ´ossessione´. Il golf non è solo un gioco, ma un modo di vivere. E´ lo sport per eccellenza, trasmette la cultura delle regole, del fair play e del rispetto dell´avversario. Per riuscire a coltivare il campione del futuro, al nostro Paese servono molti praticanti e in questo senso stiamo crescendo molto grazie alla politica di avvicinamento portata avanti dalla Federgolf con iniziative come il tesseramento libero che ha portato a sfiorare l´obiettivo dei 100. 000 tesserati come, più recentemente, l´ingresso libero al Methorios Capital Italian Open”. In chiusura, il presidente Chimenti ha anche ringraziato il vincitore del ´Premio Golf Passione e Competenza´ dello scorso anno, il direttore di Raisport Massimo De Luca. Il premio passione e competenza è stato istituito nel 2003, anno in cui è stato assegnato a Mario Camicia. Successivamente il premio è andato a Silvia Audisio, Nicola Forcignanò, Maria Pia Gennaro e, appunto, Massimo De Luca. .  
   
   
PIANO PER LO SPORT 2008-2010 IN TOSCANA, GIOVANI E TERRITORIO I PUNTI CHIAVE SALVADORI: «IN TRE ANNI 9 MILIONI DI EURO PER INVESTIMENTI E 4,5 PER LA GESTIONE»  
 
Firenze, 20 maggio 2008 - Approvato il 15 maggio in Consiglio regionale il nuovo Piano regionale per la promozione della cultura e della pratica delle attività motorie 2008-2010. Due i punti chiave: rafforzamento delle azioni, da portare avanti insieme al mondo delle associazioni, in favore dei giovani in età scolare, quelli cioè compresi nella fascia d’età tra i 6 e i 18 anni e nuovo ruolo affidato al territorio nella promozione e progettazione degli interventi. «Per i prossimi tre anni – ha commentato l’assessore alle politiche sociali e allo sport Gianni Salvadori - prevediamo di mettere in cantiere risorse importanti per gli investimenti e la gestione: più di tredici milioni e mezzo di euro. Non tutte sono inserite nel piano ma una parte, più di 5 milioni, è già prevista in bilancio. Il resto arriverà anche dalla quota spettante in ba! se alla Finanziaria 2008, che ammonta a 4 milioni e mezzo di e! uro e ch e sarà destinata agli interventi di gestione. Insomma – ha concluso Salvadori - un messaggio chiaro del grande impegno che ci siamo assunti per mettere a disposizione dei cittadini toscani un numero sempre maggiore di spazi dove poter praticare sport. Vorrei sottolineare soprattutto l’impegno che abbiamo preso nei confronti dei giovani, delle donne, delle persone portatrici di handicap, degli anziani». Lo strumento di programmazione approvato prosegue l’attività già avviata con i due precedenti piani (2001-2003 e 2004-2007) puntando a coordinare gli interventi per la diffusione della pratica sportiva e a favorirne l’integrazione con quelli relativi alle politiche sanitarie, educative, formative e culturali. Estendere a tutti la possibilità di praticare sport, favorire l’associazionismo sportivo, promuovere la tutela della salute, l’integrazione sociale e la funzione educativa della pratica sportiva so! prattutto tra i giovani sono gli obiettivi di base. Il riparto delle risorse avverrà in base alla valutazione dei progetti presentati e non più attraverso contributi ‘a pioggia’. Le proposte dovranno avere un’adeguata motivazione e rispondere alle reali necessità dei territori in modo da apportare un miglioramento concreto agli impianti esistenti. Le amministrazioni provinciali diventano, secondo le intenzioni del Piano, i punti di snodo della programmazione in ambito sportivo. Collegata al Piano una risoluzione approvata dall’aula che impegna la giunta regionale ad assumere una serie di impegni nella lotta al doping. Tre le richieste: rafforzare gli strumenti di monitoraggio e verifica, stimolare soprattutto nei giovani un approccio non competitivo e pluralistico, promuovere tutte le azioni possibili per combattere l’assunzione di sostanze illecite. .  
   
   
IL 24-25 MAGGIO IL LAGO DI GARDA OSPITA UN CAMPIONATO INTERNAZIONALE PER GLI SKIPPER ARMATORI, E´ LA GENTLEMEN´S CUP DEL CIRCOLO VELA GARGNANO  
 
 Gargnano, 20 maggio 2008 – L´attività sportiva 2008 del Circolo Vela Gargnano proseguirà con la "Gentleme´s Cup", un vero campionato internazionale riservato ai timonieri-armatori. La regata avrà luogo nel week end del 24-25 maggio e sarà valida quale prova del campionato dell´area del lago di Garda per le agguerrite classi dei Dolphin 81, Ufo 22, Protagonist, Asso 99, Fun e Meteor. Sarà aperta anche alle classi Crociera e Altura. Le regate tutte costiere si svilupperanno nell´area del Parco del Vento della Comunità Montana dell´Alto Garda Bresciano e della Riviera dei Limoni, al largo di Gargnano e Bogliaco. La manifestazione godrà del Patrocinio del Consiglio della Regione Lombardia. I partners saranno Marina Yachting, Riviera dei Limoni, Rappydrive Moniga. La macchina organizzativa del Circolo Vela Gargnano si concentrerà poi sull´organizzazione degli eventi della Centomiglia. L´aperturà si avrà l´ultima domenica di agosto con il 42´ trofeo Gorla e la 50Miglia del Garda per i multiscafi, il Campionato Italiano Open dell´Asso 99, il 6-7 settembre la 58´ Centomiglia a tutto lago, la Multi-centomiglia e la Centomigliapeople, una veleggiata senza classifica per i progetti di velaterapia ed i diportisti. .