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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Maggio 2008
SUSSIDIARIETÀ È UNA PAROLA: L’ARE CHIEDE A MICROSOFT E AI DIZIONARI LINGUISTICI DI TUTTA EUROPA IL RICONOSCIMENTO DELLA PAROLA SUSSIDIARIETÀ  
 
Bruxelles (B), 20 maggio 2008 - L’assemblea delle Regioni d’Europa (Are) ha lanciato ieri il movimento “Sussidiarietà è una parola” per richiedere l’inclusione del termine in tutti i dizionari linguistici del mondo. Oggi, delle lettere aperte sono state inviate a 71 dizionari – di 23 lingue europee- che nelle loro attuali edizioni non includono il suddetto termine. L’are ha anche scritto a Microsoft per richiedere la rimozione della “sottolineatura” che appare quando la parola viene digitata in alcune versioni di Microsoft Word. Sebbene la definizione di « sussidiarietà » differisca leggermente a seconda del dizionario e della lingua, nel suo contesto politico la parola può essere in generale definita come « il principio che garantisce che le decisioni siano adottate il più vicino possibile al cittadino”. Questo principio è alla base della visione dell’Are di un’ “Europa delle regioni”, un’Europa che rispetti l’idea di una governance bottom-up e conferisca potere alle autorità locali per prendere delle decisioni basate sui bisogni specifici dei propri cittadini. Secondo un recente sondaggio europeo, 8 cittadini su 10 condividono questa visione (Flash Eurobarometer No. 234 Feb 2008). -- Michèle Sabban, Presidente facente funzioni dell’Are: “Il nostro movimento Sussidiarietà è una parola si basa sul semplice assunto che il rispetto del principio di sussidiarietà nasce con il riconoscimento del termine. Il lancio di oggi è semplicemente un primo passo; nello stesso spirito del principio di sussidiarietà stiamo incoraggiando un’azione dal basso da parte delle nostre regioni membro e di altri partner nel mondo intero, in primo luogo per assicurarci il pieno riconoscimento del termine, e in seguito per accertarci che l’Ue e i governi nazionali rispettino il principio non solo sulla carta, ma anche nella pratica. Estratto della lettera aperta inviata ai dizionari linguistici e a Microsoft, firmata dal Segretario Generale Klaus Klipp (il testo intero è disponibile in 20 lingue sul nostro sito www. Aer. Eu): “Il principio di sussidiarietà è stato per secoli un pilastro del pensiero sociale, teologico e politico, ed ancora nei nostri giorni vi si continua a far riferimento negli statuti legali, nelle costituzioni e nei trattati internazionali. Il recente Trattato di Lisbona dell’Ue, per esempio, cita la parola “sussidiarietà” almeno 30 volte. “Per questa ragione siamo sorpresi, dal momento che la suddetta parola, nonostante il suo uso frequente nella politica europea ed in campo giuridico in particolare, sia stata esclusa da numerosi dizionari linguistici in Europa e nel mondo. “Siamo in particolar modo preoccupati per il fatto che si pretenda che l’Unione Europea, i suoi Stati membri e le altre nazioni rispettino questo principio basato su una parola che così tanti dizionari – e di conseguenza i cittadini - non riconoscono nemmeno. .  
   
   
“WIMAX IL FUTURO È ADESSO”, SAN MARINO 21 MAGGIO: CONVEGNO INTERNAZIONALE TELENET SULLE NUOVE RETI DI TELECOMUNICAZIONE  
 
 San Marino, 20 maggio 2008 - La richiesta di servizi di telecomunicazioni cresce in tutto il mondo. Le percentuali vanno dal 3 al 5% l’anno. In Nord America, Europa, Asia la crescita del mercato, 4% ogni 12 mesi, si chiama banda larga. Grazie a lei viaggiano in rete impressionanti quantità di dati, fino a 100 megabit il secondo, sia su cavo che, soprattutto, via radio. Nel nostro continente la usano già 92 milioni di persone, in Usa e Canada 81, in Giappone e Corea si è arrivati a 43 milioni di utenti. A fare la parte del leone in questo nuovo balzo in avanti delle comunicazioni è “wimax”. Un nuovo sistema in grado di connettere computer e telefonini, senza bisogno di cablature o fibra ottica. “Wimax” opera con antenne in grado di coprire superfici di 50 km quadrati ognuna. Collega computer e telefonini sia da postazione fissa (casa o ufficio) che da mobile (un giardino pubblico, una stazione, un auto, anche in movimento) Risultato: una connessione internet stabile, veloce, sicura. Spesso, a costi e tariffe più basse di quelle delle line Adsl abitualmente utilizzate. Saranno questi gli argomenti al cento del Convegno organizzato all’ombra del monte titano, mercoledì 21 maggio (centro convegni Domagnano) da Telenet, marchio delle telecomunicazioni della Repubblica di San Marino. Ne discuteranno con il pubblico Dario Di Zenobio, della Fondazione Ugo Bordoni, il quale ha curato la normativa italiana d’assegnazione delle frequenze ai privati e le norme per il loro utilizzo. Un percorso che ha portato nelle casse dello Stato italiano qualcosa come 136 milioni di euro, con un + 176% sulla base d’asta iniziale. Mentre, i rappresentanti della israeliana Alvarion, il più grande produttore di tecnologia “wimax” mondiale, illustreranno quanto sta accadendo in un settore dove, da tempo, sono scesi in campo anche i grandi big dell’hi-tech Usa. Verizon e At&t leader delle cable-tv sanno che i loro film possono passare per una rete “wimax”, Intel ha annunciato una nuova serie di microprocessori progettati per questa rete e Google vuole acquistare frequenze radio per telefonia mobile. Dalla Svizzera, Maurizio Palanchini, della Corner Banca di Lugano, spiegherà invece come migliora lavoro e produttività di un’impresa collegata “wimax”. “Siamo in un momento di grande cambiamento dei modi di comunicare. I nostri computer e telefoni sono dei terminali in grado di connetterci con tutti i servizi di cui abbiamo bisogno – spiega Donato Maiani, presidente Telenet – “wimax” è lo strumento in grado di consentircelo, in modo semplice, poco costoso ed efficiente. ” Infatti, con “wimax” scompaiono anche i costi della connessione via cavo, Telecom stima che siano di 1000 euro per ogni abitazione raggiunta dalla fibra ottica, e si superano i problemi tecnici e logistici posti dalla posa di cavi nelle zone urbane o extraurbane non ancora raggiunte dalla rete. “Inoltre, questa nuova tecnologia ci offre la possibilità di aumentare l’offerta di mercato nei confronti degli utenti e la pluralità dei soggetti che vi ci operano – continua Maiani – i risultati sono tariffe più basse e servizi migliori. Soprattutto, accesso facile e immediato alle informazioni, tempo reale nello scambiarle, spazio per grandi quantità di dati, immagini e contenuti audiovideo. ” Per questi motivi, la “rivoluzione wimax” è di fatto una scommessa che coinvolge competitività e produttività d’ogni sistema Paese. Una sfida del qui e ora, cui non ci si può sottrarre o rinviare nel tempo. “Le istituzioni di San Marino, come quelle di altri Paesi, devono essere coscienti del fatto che ogni ritardo in questo campo, si traduce in un gap difficile da colmare con chi è gia dentro la banda larga e utilizza “wimax” – conclude Maiani – abbiamo bisogno di buone norme e leggi, capaci di adattarsi in tempo reale all’evoluzione di un settore in costante evoluzione. Non averle non mette a rischio solo il futuro di un’azienda o di un comparto economico, ma il livello di competitività di un Paese. ” .  
   
   
LE TELECOMUNICAZIONI PER IL SUPERAMENTO DEL DIVARIO DIGITALE “LE TECNOLOGIE WIRELESS AL SERVIZIO DI CITTADINI E IMPRESE” IV EDIZIONE DEL CONVEGNO NAZIONALE IL 12 GIUGNO 2008, A SASSO MARCONI (BOLOGNA)  
 
 Bologna, 20 maggio 2008 - La Città di Sasso Marconi, in collaborazione con Regione Emilia-romagna, Provincia di Bologna, Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi e Fondazione G. Marconi organizza per il quarto anno consecutivo il Convegno Le telecomunicazioni per il superamento del divario digitale “Le tecnologie wireless al servizio di cittadini e imprese” che si terrà presso il Centro Congressi Ca’ Vecchia il 12 giugno 2008. L’appuntamento si inserisce, come di consueto, nella vasta gamma di appuntamenti della Settimana di celebrazioni Marconiane (Radio Days 2008). Con questa quarta edizione, la Città di Sasso Marconi ed i soggetti organizzatori partner ribadiscono il proprio impegno a sviluppare un forum di discussione annuale sui sistemi di radiotrasmissione nella città in cui, oltre un secolo fa, Guglielmo Marconi compì i primi esperimenti di telegrafia senza fili innovando in maniera significativa il mondo delle comunicazioni. A conferma di questa vocazione storica, la città si è impegnata in questo settore con importanti sperimentazioni che, quest’anno, hanno portato alla nascita del Wireless Lab, laboratorio di rilevanza europea per lo sviluppo di tecnologie wireless promosso dal Consorzio Marconi Wireless e da Cisco Systems Italy, e all’inaugurazione del progetto della Fondazione Guglielmo Marconi e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna “Wifi Mountain”. Quest’ultimo progetto, partito nel 2006 all’indomani della prima delle quattro edizioni del convegno, prevede la realizzazione di una rete wireless che coprirà l’intero territorio dei Comuni e delle Comunità montane dell’Alta e Media valle del Reno e delle Cinque Valli bolognesi: 34. 000 abitanti e più di 4. 000 imprese dell’Appennino bolognese saranno finalmente in rete. Il Convegno di quest’anno si preannuncia un appuntamento di rilevanza nazionale per riflettere sul sistema delle telecomunicazioni in generale e sul ruolo delle tecnologie radio nella riduzione del digital divide in particolare. Tali questioni, sulle quali si sono confrontati già lo scorso anno 26 relatori qualificati e una platea di 200 partecipanti tra cui operatori Tlc, Fondazioni e Istituti di ricerca, richiedono di essere nuovamente affrontate all’indomani dell’assegnazione delle macro aree Wimax. In Italia il gap digitale rimane ancora forte, Wifi e Wimax diventano quindi risorse strategiche per superare il ritardo tecnologico. Grazie ai costi contenuti e alla flessibilità delle infrastrutture garantiscono l’accesso alla banda larga anche in territori a scarsa densità demografica e difficilmente raggiungibili, come l’Appennino emiliano e la gran parte delle aree montuose italiane. Non è, quindi, un caso che il giorno della Iv Edizione del Convegno coincida con l’inaugurazione ufficiale del progetto “Wifi Mountain”. L’agenda del Convegno si presenta anche quest’anno di grande rilievo: l’obiettivo del comitato scientifico è fare il punto della situazione generale sul piano dei progetti (con la presentazione di alcune importanti case history), degli investimenti, dei finanziamenti, delle tecnologie disponibili, dei servizi e delle esigenze di cittadini, istituzioni e imprese. Hanno già confermato la propria presenza Ministero delle Comunicazioni, Regione Emilia-romagna, Provincia di Bologna ed importanti attori del settore Tlc (Ariadsl, E-via Gruppo Retelit, Acantho – Infracom, Alcatel – Lucent). Tra le novità previste per questa edizione annunciamo inoltre una sessione completamente dedicata alla radio digitale (trasmissione del segnale radio digitale) con la partecipazione dei protagonisti del settore: Aeranti Corallo, Rai Way, Aict. La sede sarà inoltre teatro della presentazione del progetto di sperimentazione che partirà a giorni nell’area bolognese (e che coinvolge decine di emittenti locali). Delle Comunicazioni, Regione Emilia-romagna, Provincia di Bologna ed importanti attori del settore. .  
   
   
UNA PUBBLICAZIONE ELETTRONICA PER I BREVETTI SARDI  
 
Cagliari, 20 Maggio 2008 - Sardegna Ricerche, nell´ambito delle attività di sostegno alle politiche d´innovazione della Regione Autonoma della Sardegna, intende realizzare una pubblicazione elettronica con le invenzioni brevettate dal 2003 in poi (2001 per i prodotti farmaceutici) da Università, centri di ricerca e imprese della Sardegna. A tal fine invita ricercatori e imprenditori operanti in queste organizzazioni a partecipare alla realizzazione inviando copia dei propri brevetti secondo le modalità descritte nel regolamento, disponibile nel sito Sardegnaricerche. La pubblicazione mira alla creazione di un Portafoglio brevettuale della ricerca sarda che evidenzi la capacità innovativa dei centri di ricerca e delle imprese della nostra regione. Il Portafoglio brevettuale sarà consultabile on line e potrà essere utilizzato per iniziative di promozione del sistema della ricerca e dell´innovazione tecnologica regionale. L´iniziativa intende favorire le opportunità di collaborazione scientifica e tecnologica e di partnership industriale, anche mediante accordi di licenza. Questa attività fa parte di un progetto più ampio chiamato "One Stop Shop della Proprietà Intellettuale", che ha l´obiettivo di organizzare, in Sardegna, un servizio di informazione e orientamento sui temi della tutela giuridica di brevetti, modelli, marchi. Il Portafoglio brevettuale sarà aggiornato periodicamente. La prima scadenza per la presentazione del materiale è fissata per il 16 giugno 2008. Per informazioni e assistenza ci si può rivolgere al Centro di documentazione di Sardegna Ricerche, presso il Parco tecnologico di Pula: telefono 070. 9243. 2204, e-mail ossbrevetti@sardegnaricerche. It .  
   
   
A MILANO IL 29 MAGGIO CONVEGNO SUL KNOWLEDGE MANAGEMENT  
 
Milano, 20 maggio 2008 – Avrà luogo giovedì 29 maggio prossimo all´Università Cattolica di Milano (ore 9. 30, Aula Pio Xi, Largo Gemelli 1) il convegno “Gestire la conoscenza: la sfida per il Xxi Secolo”. Si tratta della seconda edizione dell’evento di presentazione dei risultati del progetto Pkm 360°, avviato da Aica (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico), Università Cattolica di Milano, Fondazione Politecnico di Milano, con il sostegno del Fondo Giorgio Sacerdoti, cui quest’anno si sono unite anche le Università Milano Bicocca e Bocconi. Saranno approfonditi i risultati delle ultime ricerche sugli effetti della diffusione delle tecnologie per la condivisione delle conoscenze nell’ambito dell’impresa e delle amministrazioni pubbliche e più in generale nel mondo del lavoro. Il convegno sarà aperto dal Prorettore dell’Università Cattolica, Luigi Campiglio e dal Presidente di Aica, Bruno Lamborghini per essere chiuso, dopo numerosi interventi e una tavola rotonda finale, da Giampio Bracchi, Presidente Fondazione Politecnico di Milano. Il programma completo è allegato. Quest’anno è anche possibile accedere on-line a tutta la documentazione e interagire con i relatori, entrando nella Community Pkm360° On-line. La partecipazione al Convegno e l’accesso alla Community Pkm360° On-line sono gratuiti previa registrazione all’indirizzo www. Pkm360. It/cms. .  
   
   
WORKSHOP A BELGRADO SULL’INNOVACTION TECHNOLOGY  
 
Pordenone, 20 maggio 2008 - Si è aperto con l’intervento del Vicepresidente della Camera serba, Vidosava Dzagic e di Aleksa Zejak, del Ministero per la scienza della Repubblica serba, il convegno tenutosi a Belgrado il 14 maggio scorso, che ha visto la partecipazione di una nutrita rappresentanza del mondo scientifico accademico della Serbia e del Friuli Venezia Giulia, coordinata dalla Camera di commercio di Pordenone. Durante l’incontro è stata sottolineata l’intensa attività di collaborazione realizzata in questi ultimi anni dal sistema camerale regionale, che vede la Camera di Commercio di Pordenone capofila del progetto “Friuli Venezia Giulia – Serbia: una porta verso Est”, e serbo, confermata anche dal trend in costante crescita degli interscambi commerciali della nostra regione con la Repubblica serba. La Camera di Commercio di Pordenone ha evidenziato le numerose iniziative svolte nell’ambito del progetto, finanziato dalla Regione ai sensi della L. R. 1/2005, e ha rilevato come la contiguità geografica delle due aree costituisca sicuramente un elemento a favore della cooperazione commerciale, ma soprattutto istituzionale. L’evento ha costituito un’importante occasione per illustrare al pubblico serbo le eccellenze regionali in tema di risparmio energetico, tutela ambientale ed innovazione tecnologica, grazie all’intervento di Alessandro Gasparetto dell’Università di Udine relativo ad un progetto sulla meccatronica, Romina Kocina di Friuli Innovazione che ha illustrato il Parco tecnologico Danieli, Beatrice Miorini e Renato Villalta di Arpa Fvg sui temi dell’inquinamento atmosferico e gestione rifiuti, Vigilio Piccolotto di Unindustria Pordenone sulla certificazione Emas del Distretto del Mobile e Sandro Cargnelutti dello Ial Fvg. L’inadeguatezza delle risorse economiche – la Serbia investe solamente il 0,36% del Pil nazionale in ricerca e Ict, come ha confermato Zejak del Ministero per la scienza - spingono la Serbia a guardare con notevole interesse al modello Fvg in cui esperienza e know-how nel settore dell’Innovation Technology si sono sviluppati grazie anche al supporto finanziario pubblico a favore di enti ed imprese regionali. La condivisione di idee progettuali e trasferimento tecnologico costituiscono pertanto il punto di partenza per una collaborazione proficua capace di sviluppare le notevoli potenzialità delle competenze serbe in questo settore, evidenziate dagli importanti risultati raggiunti in sede di progettazione internazionale. A seguito del workshop la delegazione friulana ha visitato la Fiera Internazionale della Tecnologia, che conta più di 1. 000 espositori da tutto il mondo, ed è stata successivamente accolta presso la sede dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado dove, alla presenza del Primo Consigliere Thomas Botzios, sono state illustrate importanti prospettive di finanziamenti messi a disposizione dal governo italiano e dalla Comunità Europea a sostegno dello sviluppo delle relazioni commerciali ed istituzionali tra l’Italia e la Serbia: primo fra tutti, la concessione di una nuova linea di credito pari a 32 milioni di Euro per l’acquisto di macchinari made in Italy da parte di aziende serbe ed altre opportunità di finanziamenti derivanti dai fondi Ipa, dal Ministero dell’ambiente ed in tema di cooperazione decentrata a favore di enti ed istituzioni. .  
   
   
LA TOSCANA PUNTA SUL TELELAVORO PER LE AREE MONTANE NUOVE OPPORTUNITÀ PER SUPERARE PENDOLARISMO E ABBANDONO PRESENTAZIONE DEL NUOVO TELECENTRO ISTITUITO A MASSA MARITTIMA  
 
 Firenze, 20 maggio 2008 - La Regione promuoverà in tutte le realtà montane e marginali della Toscana la costituzione di telecentri, ovvero di strutture in grado di innalzare la competitività dei territori grazie all’impiego delle nuove tecnologie e di attivare nuovi possibilità occupazionali tramite il telelavoro. E per sostenere progetti di questo tipo il governo regionale ha previsto anche cofinanziamenti del 50 per cento, fino a coprire le spese per le infrastrutture tecnologiche. Questo quanto ha annunciato il vicepresidente della Regione Toscana Federico Gelli intervenendo alla presentazione del nuovo telecentro di Massa Marittima, che si va ad aggiungere ai quattro già attivati in Toscana dalle comunità montane della Media valle del Serchio, dell’Alta Valle di Cecina, dell’Amiata Grossetana e delle Colline Metallifere. «Parlare di telecentri – ha spiegato Gelli - significa parlare delle condizioni necessarie per creare nuovo lavoro tramite le nuove tecnologie dell’informazione e contrastare i così i fenomeni del pendolarismo e dell’abbandono di aree montane e marginali, con opportunità particolarmente importanti per specifiche settori delle popolazione, come i giovani e le donne. I telecentri infatti sono strutture di assoluto rilievo sia per il sostegno alla formazione di nuove figure professionali che come incubatori di impresa e di occupazione. Per questo il governo regionale ha deciso di riservare loro un’attenzione particolare all’interno del Programma per lo sviluppo della società dell’informazione in Toscana, un programma che da qui al 2010 prevede investimenti pubblici e privati per 210 milioni di euro». .  
   
   
TASSE PAGATE ONLINE: PRONTO IL SOFTWARE  
 
Bolzano, 20 maggio 2008 - In futuro i cittadini potranno pagare le tasse anche online. Su incarico della Provincia e del Consorzio dei Comuni, Informatica Alto Adige ha sviluppato un software che permette il versamento di imposte, tasse e sanzioni via homebanking. "Per il cittadino significa una semplificazione notevole", commenta l´assessore all´Informatica Hans Berger. I pagamenti elettronici, il cosiddetto e-payment, eviteranno al contribuente procedure complesse e tempi lunghi: "Il software è pronto, ma non è stato ancora assunto da tutte le banche", spiega Berger. Non appena questa operazione sarà completata, i clienti dell´istituto di credito potranno vedere e saldare via homebanking dal computer quanto dovuto all´ente pubblico. "Provincia e Comuni si attivano ora per realizzare passo passo questo nuovo sistema di pagamento", spiega l´assessore Berger. Si partirà dai Comuni, con la possibilità del pagamento online dell´Ici e delle tariffe sui rifiuti. "La Provincia presumibilmente ancora in giugno avvierà la propria pianificazione che prevede il pagamento via nuovo sistema di sanzioni e delle iscrizioni ai corsi", annuncia Berger. Il vantaggio di questa forma di versamento è evidente per il cittadino, ma anche gli enti pubblici si attendono un aumento di efficienza e un risparmio di lavoro, in quanto il sistema online permette di assegnare direttamente ogni pagamento alla relativa pratica, riducendo errori e costi. Già da alcune settimane la Provincia offre l´applicativo a tutte le banche. "Perchè funzioni, il sistema deve essere messo in rete con il relativo homebanking dell´istituto", spiega Berger. Non tutte le banche sono già pronte, "ma sono fiducioso che nelle prossime settimane l´operazione possa completarsi, in quanto ritengo che le banche non vogliano privare i propri clienti di un simile prezioso servizio", conclude l´assessore. .  
   
   
MILITARY EUROPEAN LAND-ROBOT TRIAL  
 
Hammelburg, 20 maggio 2008 - Dal 30 giugno al 3 luglio si terrà a Hammelburg (Germania) il terzo Military European Land-robot Trial (M-elrob). L´obiettivo della prova è quello di individuare sistemi robotici che hanno la capacità di gestire compiti giornalieri in materia di difesa e sicurezza. Simulazioni presentate questa volta includeranno: ricognizione e sorveglianza; sicurezza del campo; trasporti; muletti; disposizione del materiale esplosivo (Eod)/chimico, biologico, radiologico e nucleare (Cbrne). Elrob 2008 focalizza sulla domanda se i sistemi robotici possono o meno aiutare efficacemente gli utenti nel prossimo futuro. Gli sviluppatori di sistemi robotici sono invitati a presentare i loro sistemi in azione, permettendo così sia ai visitatori che agli organizzatori di approfondire le loro vedute per futuri progetti e attività di ricerca e sviluppo. La prova sarà accompagnata da un´esposizione che abbraccia una grande varietà di aspetti della robotica. Parteciperanno i rappresentanti del settore militare, guardie di confine, forze speciali, polizia, vigili del fuoco e agenzie della protezione civile di tutta Europa. L´evento è organizzato dalle Forze armate tedesche federali, il Nato Research Task Group "Military Applications for Multi-robot Systems" e European Robotics. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. M-elrob. Eu/ .  
   
   
LA PROVINCIA DI BIELLA DEDICA UNA GIORNATA ALLE NUOVE TECNOLOGIE UNA GIORNATA DI STUDIO DEDICATA A “WEB, TV DIGITALE E NUOVI MODI PER PRODURRE CONTENUTI”.  
 
Biella, 20 maggio 2008 - La Banda al Larga l’accesso? Un titolo ironico per una giornata di studio dedicata a “Web, tv digitale e nuovi modi per produrre contenuti”. La organizza la Provincia martedì 27 maggio nell’auditorium di Città studi, a Biella, in collaborazione con il Comune e Top-ix (Torino Piemonte Internet eXchange), il consorzio costituito nel 2002 per creare e gestire uno snodo per lo scambio del traffico internet nell’area del nord ovest. Il programma della manifestazione Martedì 27 Maggio - Auditorium Di Citta’ Studi – Biella “La Banda alLarga l’accesso? Web, tv digitale e nuovi modi per produrre contenuti. ” 9,00 – 9,15 Registrazione partecipanti; 9,15 – 9,30 Saluto delle Autorità (Presidente della Provincia /Sindaco Comune di Biella); 9,30 – 9,50 La banda larga in Provincia di Biella: il progetto Filidigitali; 9,50 – 10,05 Top-ix: il Development Program come strumento per favorire la crescita di competitività del territorio; 10,05 – 11,45 Un’area di intervento: il broadcasting; 10,05 – 10,25 Altosistemi: Nuovi scenari per le Tv digitali; 10,25 – 10,50 Glomera Una piattaforma per creare e gestire le propria televisione sul Web; 11,00 – 11,25 Gametribes. Tv Una Internet Tv dedicata al videogioco immersivo; 11,25 – 11,45 Provincia, Comune di Biella e Alpitv La Web Tv live per gli enti locali del Biellese; 11,45 – 13,00 Provincia di Biella: giovani e multimedia; 11,45 – 12,05 Progetto Gurì: free software e multimedialità; 12,05 – 12,25 Progetto @reaPer: un esperimento di produzione di contenuti; 12,25 – 12,50 Dibattito. .  
   
   
“PROMIS” INNOVATIVO SISTEMA DI GESTIONE PER PICCOLE E MEDIE IMPRESE  
 
 Roma, 20 maggio 2008 - Enea partecipa alla realizzazione di “Promis” , il sistema di gestione multilingue sviluppato su Internet per le piccole e medie imprese europee, che offre servizi e formazione a distanza nei settori dell´ambiente, della salute, della sicurezza e della qualità. Il progetto, coordinato da Enea, oltre alla collaborazione di partner italiani come Cna, Ispesl e Cepas e il contributo di Inail, può contare sulla partecipazione di importanti società ed istituzioni inglesi, tedesche, greche e rumene. “Promis”, grazie alla capacità di adattarsi alle esigenze dell’impresa, è in grado di supportare le aziende e i loro consulenti nel confronto con le difficoltà giuridiche e sociali, a livello nazionale e internazionale, garantendo un vantaggio competitivo a costi contenuti. Inoltre, è caratterizzato da un accesso facile e personalizzato, rappresentato graficamente da una piramide tridimensionale per i tre settori: qualità, ambiente e sicurezza, ai quali Enea intende aggiungere il settore energia che è fortemente legato a quello ambientale. Il servizio di “Promis” è suddiviso in livelli di impegno organizzativo per le imprese: “Auto-analisi” per la valutazione delle performance aziendali nella gestione dell’ambiente, della sicurezza, della salute e della qualità; “Legislazione” per la conformità dell’impresa alla normativa nazionale e internazionale; “Come migliorare” per mettere in pratica azioni di miglioramento grazie all’uso dell’e-learning; “Ottimizzare i processi” per il controllo della gestione. La principale novità di questo sistema è rappresentata dal livello più alto, chiamato “myPromis”, che consiste in uno spazio virtuale di lavoro personalizzato dove le aziende e i loro consulenti possono organizzare e amministrare il loro sistema intergrato di gestione di ambiente, salute, sicurezza e qualità. Grazie al sostegno finanziario della Commissione Europea, il nuovo sistema di gestione sarà presto a disposizione delle piccole e medie imprese europee che ne faranno richiesta. Il servizio verrà inizialmente commercializzato in Italia, Germania, Regno Unito, Romania e Grecia. .  
   
   
MUSICA DEL ‘400 ON LINE SETTE MANOSCRITTI CONSULTABILI SU .TRENTINOCULTURA.NET E INTERNETCULTURALE.IT  
 
Trento, 20 maggio 2008 - Sette manoscritti del ‘400, prima consultabili solamente nella versione su carta, sono ora a disposizione del pubblico su supporto informatico, direttamente sul web nei portali www. Trentinocultura. Net e www. Internetculturale. It. I sette codici sono costituiti da 4970 pagine e raccolgono 1836 partiture musicali. Prima di essere catalogati e digitalizzati, sei manoscritti erano conservati presso il Castello del Buonconsiglio e uno presso la Biblioteca capitolare di Trento. Ieri sera il Refettorio Clesiano del Castello del Buonconsiglio ha ospitato la presentazione del progetto alla presenza della Vicepresidente ed Assessore alla Cultura della Provincia Margherita Cogo. Si tratta di un’iniziativa della Soprintendenza per i Beni librari e archivistici della Provincia in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari – Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali) e la Società Filarmonica di Trento. Nell’ambito del programma “Sviluppo del network turistico culturale”, rivolto alla valorizzazione del patrimonio bibliografico nazionale ed a garantire la massima diffusione dei servizi offerti dal Servizio Bibliotecario Nazionale e dalla Biblioteca digitale Italiana, si è conclusa in questo modo la prima parte del progetto “Beni musicali in Trentino”. I sette codici raccolgono composizioni prevalentemente sacre provenienti dalle principali cappelle europee e firmate dai maggiori compositori del Xv secolo e sono stati sottoposti ad una attenta operazione di schedatura e di successiva digitalizzazione. Il progetto è stato cofinanziato per una quota paritetica dalla Provincia autonoma di Trento e dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. “Si tratta – ha detto l’Assessore Cogo – di una forma intelligente di valorizzazione di quei patrimoni culturali che il nostro territorio conserva, che il tempo ha fortunatamente preservato e che la capillare opera di salvaguardia da sempre attuata dalla Provincia di Trento permette di rendere fruibili ad un pubblico che ci auguriamo sempre più vasto ed interessato”. I manoscritti contengono musica sacra per la liturgia cattolica ma anche chansons profane. I due più antichi sono stati assemblati tra il 1430 e il 1445 dal sacerdote bolzanino Johannes Lupi, arrivato a Trento attorno al 1447 come organista della Cattedrale, dopo essere stato copista e cappellano alla corte imperiale di Graz-wiener Neustadt al servizio di Federico Iv d’Asburgo. I quattro più recenti sono opera del copista Johannes Wiser di Monaco e risalgono al periodo tra il 1445 e il 1465. Un ultimo codice, compilato tra il 1450 e il 1455 è di probabile provenienza austriaca. Alla presentazione del progetto erano presenti Marco de Battaglia, Presidente della Società Filarmonica di Trento, e Cristina Magliano dell’Istituto Centrale per il catalogo unico. .  
   
   
PRIMA INDUSTRIE TRIMESTRALE AL 31/03/2008: FATTURATO CONSOLIDATO A 75,7 MILIONI DI EURO (35,0 MILIONI DI EURO AL 31/03/2007)  
 
Collegno, 14 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Prima Industrie S. P. A. , si è riunito il 14 maggio per approvare la Relazione Trimestrale al 31/03/2008. Si evidenzia che i risultati di periodo non sono omogenei con gli equivalenti al 31/03/2007 in quanto: in data 4/02/2008 Prima Industrie S. P. A. Ha acquisito il Gruppo Finn-power che è stato pertanto incluso nel perimetro di consolidamento per due mesi (febbraio e marzo) ; nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente non era compreso il Gruppo Osai, in quanto consolidato a partire dal secondo semestre 2007. I ricavi consolidati al 31/03/2008, valutati in accordo allo Ias 18 e, per quanto riguarda una modesta percentuale dei ricavi del Gruppo Finn-power, secondo lo Ias 11 ammontano a 75. 706 migliaia di euro. Essi includono nel perimetro di consolidamento: il neo-acquisito Gruppo Finn-power per 32. 962 migliaia di euro il Gruppo Osai per 4. 698 migliaia di euro Pertanto a parità di perimetro, il fatturato del trimestre sarebbe stato pari a 38. 046 migliaia di euro (+8,6% rispetto a 35. 026 migliaia di euro al 31/03/2007). La ripartizione geografica dei ricavi al 31/03/2008 è la seguente: In Forte Crescita I Risultati Del Primo Trimestre 2008, Che Riflettono L’ampliamento Del Perimetro Di Consolidamento ( Due Mesi Del Gruppo Finn-power Ed Il Trimestre Del Gruppo Osai): Fatturato Consolidato A 75,7 Milioni Di Euro (35,0 milioni di euro al 31/03/2007); Ebitda A 8. 220 Migliaia Di Euro (4. 823 migliaia di euro al 31/03/2007); Risultato Netto A 3. 356 Migliaia Di Euro (2. 136 migliaia di euro al 31/03/2007); Posizione Finanziaria Netta Pari A 168,9 Milioni Di Euro (-0,8 al 31/12/2007 e - 5,7 al 31/3/2007); Portafoglio Ordini A 136,6 Milioni Di Euro (59,8 milioni di euro al 31/03/2007). Utile Netto Per Azione A 0,73 Euro (0,46 al 31/03/2007). A livello di crescita percentuale spicca la crescita di Asia e resto del Mondo, grazie all’apporto delle vendite del Gruppo Finn-power ed al continuo sviluppo di fatturato del Gruppo in generale in queste aree. La contrazione del peso percentuale delle vendite relative al Nord America è da attribuirsi anche al forte deprezzamento del dollaro. L’area europea, pur essendo più che doppia in valore assoluto rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, rimane stabile in percentuale, confermando il peso simile che tale area ha per il segmento sistemi laser ed il segmento macchine per la lavorazione della lamiera, mentre cresce leggermente il peso dell’Italia per effetto soprattutto delle vendite del segmento dell’elettronica (prevalentemente Osai S. P. A. ). Il valore della produzione al 31/03/2008 risulta pari a 88. 541 migliaia di euro. Anche relativamente a tale raffronto occorre rammentare l’importante apporto proveniente dal consolidamento di due mesi del gruppo Finn-power (pari a 40. 036 migliaia di euro). Gruppo Osai (pari a 5. 644 migliaia di euro). Pertanto, a parità di perimetro rispetto al 31/03/2007 la crescita è del 5,6% circa rispetto al corrispondente valore dell’anno precedente (42. 861 migliaia di euro contro 40. 571 migliaia di euro al 31/03/2007). Tutti gli indici di redditività hanno registrato crescite rilevanti in valore assoluto rispetto ai corrispondenti valori dell’anno precedente; ciò è attribuibile sia all’effetto di leva operativa ed economie di scala (per le società già incluse nel perimetro al 31/03/2007) sia all’apporto del consolidamento del Gruppo Osai e del Gruppo Finn-power (2 mesi relativamente a quest’ultimo). L’ebitda del Gruppo è pari a 8. 220 migliaia di euro (10,9% del fatturato). Relativamente alla crescita esterna: il contributo del Gruppo Finn-power è pari a 2. 828 migliaia di euro, il contributo del Gruppo Osai è pari a 420 migliaia di euro. Pertanto l’incremento, a parità di perimetro di consolidamento con il medesimo periodo dell’esercizio precedente, è del 3,1% (4. 972 migliaia di euro contro 4. 823 migliaia di euro al 31/03/2007). L’ebit consolidato al 31/03/2008 è pari 7. 210 migliaia di euro, corrispondente al 9,5% del fatturato. Esso comprende: l’apporto del Gruppo Finn-power per 2. 229 migliaia di euro, l’apporto del Gruppo Osai per a 368 migliaia di euro. Pertanto l’incremento organico (4. 613 migliaia di euro, rispetto a 4. 498 migliaia di euro al 31/03/2007) è stato del 2,6%. L’incremento della redditività operativa si è riflesso solo parzialmente sul risultato ante imposte al 31/03/2008 che ammonta a 4. 459 migliaia di euro, rispetto alle 4. 096 migliaia di euro al 31/03/2007, essenzialmente a motivo dei più elevati oneri finanziari conseguenti al maggiore indebitamento dovuto all’operazione Finn-power. Il risultato netto al 31/03/2008 risulta pari a 3. 356 migliaia di euro (4,4% del giro d’affari del Gruppo), rispetto alle 2. 136 migliaia di euro al 31/03/2007 (6,1% del giro d’affari). L’impatto della tassazione risulta ridotto, sia in quanto il Gruppo Finn-power beneficia di consistenti perdite fiscali pregresse, sia in quanto il Gruppo contabilizza, per quanto concerne le società italiane, il credito d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo di cui alla L. Finanziaria 2007, che ha avuto un effetto positivo pari a 820 migliaia di euro. Al 31/03/2008 la posizione finanziaria netta risultava pari a 168. 945 migliaia di euro. La variazione rispetto al 31/12/2007 (quando la Pfn era pari a -768 migliaia di euro) sconta: l’accensione dei finanziamenti utilizzati per il parziale pagamento del corrispettivo relativo all’acquisizione del Gruppo Finn-power (63. 015 migliaia di euro) ed il rimborso di debiti finanziari preesistenti di Finn-power (per 75. 669 migliaia di euro), il sorgere di debiti finanziari verso il venditore (30. 000 migliaia di euro) per la parte di corrispettivo ancora da pagare e il subentro nei debiti finanziari di Finn-power che non sono stati oggetto di rimborso, al lordo delle disponibilità liquide presenti nel Gruppo Finn-power al momento dell’acquisizione. L’acquisizione ordini consolidata al 31/03/2008, relativa unicamente a sistemi, macchine ed elettronica (e quindi non comprendente le attività di servizio post vendita), ammonta a 72. 304 migliaia di euro. L’acquisizione era risultata pari a 35. 496 migliaia di euro nell’analogo periodo del 2007. La raccolta ordini nel corso del trimestre ha visto, in particolare per il settore dei sistemi e sorgenti laser, una crescita del settore 3D. Buono il portafoglio ordini consolidato al 31/03/2008 che, relativamente a sistemi e macchine risulta pari a 136. 599 migliaia di euro (di cui 74. 232 relativi al Gruppo Finn-power e 3. 753 migliaia di euro relativi al gruppo Osai), rispetto a 59. 835 migliaia di euro al 31/03/2007. Nel corso del trimestre il Gruppo ha continuato ad investire significativamente in Ricerca & Sviluppo. Al 31/03/08 il totale dei costi sostenuti dal Gruppo nel periodo in esame è stato di 3. 648 migliaia di euro, di cui 2. 503 migliaia di euro spesati nell’esercizio. Anche la capogruppo Prima Industrie S. P. A. Ha proseguito, in questo primo trimestre dell’esercizio, nel trend di costante miglioramento sia del fatturato che della redditività. Il fatturato realizzato al 31/03/2008 (28. 319 migliaia di euro) è, infatti, in crescita di oltre il 15% rispetto al 31/03/2007 (24. 576 migliaia di euro). Ancora più evidente il miglioramento a livello di redditività operativa che al 31/03/2008 passa a 2. 969 migliaia di euro (pari al 10,5% sul fatturato) rispetto alle 2. 533 migliaia di euro al 31/03/2007 con un incremento del 17%. Il buon andamento della capogruppo Prima Industrie S. P. A. Dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi grazie al portafoglio ordini da clienti terzi che, tenendo conto unicamente degli ordini relativi a sistemi, al 31/03/2008, ammonta a 37. 234 migliaia di euro (+8,6% rispetto alle 34. 277 migliaia di euro al 31/03/2007). Nella seduta odierna il Consiglio di Amministrazione di Prima Industrie S. P. A. , tenuto conto della facoltà delegata al Consiglio stesso, ai sensi dell´articolo 2443 del Codice Civile, dall´Assemblea Straordinaria del 29/04/2008, ha deliberato di aumentare a pagamento il capitale sociale per massimi nominali Euro 4. 500. 000 oltre sovrapprezzo, mediante emissione di massime complessive 1. 800. 000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 2,5 ciascuna, da offrire in opzione agli aventi diritto, godimento regolare, con obbligo di versamento integrale al momento della sottoscrizione. Per quanto concerne il prezzo di emissione il Consiglio ha deciso di rimetterne la determinazione ad una ulteriore seduta in modo tale da consentirne la fissazione sulla base degli andamenti più recenti di mercato. Infine il Consiglio ha deliberato di fissare al 31/01/2009 il termine ai sensi dell´articolo 2439, secondo comma c. C. , stabilendo che, qualora entro tale termine l´aumento di capitale sociale non fosse integralmente sottoscritto, il capitale sociale si intenderà comunque aumentato di un importo pari alle sottoscrizioni raccolte entro tale termine e che la parte non sottoscritta rimane disponibile per i successivi aumenti che potranno essere deliberati dal Consiglio di Amministrazione nei limiti della delega conferita dall´assemblea straordinaria del 29 aprile 2008; Per poter dare esecuzione alla delibera il Consiglio ha dato mandato al Presidente del Consiglio di Amministrazione, ing. Gianfranco Carbonato, ed all’ing. Marco Pinciroli, con firma fra di loro disgiunta. A margine del Consiglio, l’ing. Carbonato, Presidente e C. E. O. Di Prima Industrie ha dichiarato “la prima trimestrale redatta dopo l’acquisizione del Gruppo Finn-power evidenzia la forte crescita dimensionale, anche se Finn-power è stata consolidata per soli due mesi. Il management del Gruppo è fortemente impegnato nei complessi processi di integrazione e riorganizzazione previsti all’atto dell’operazione. Tra questi vi è l’annunciato intervento sull’equity, tramite aumento di capitale sul mercato,in fase avanzata di preparazione ” .  
   
   
MARCELLO FONTANESI È STATO CONFERMATO RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA. ELETTO A LARGA MAGGIORANZA GIÀ ALLA PRIMA VOTAZIONE. MOLTO ALTA ANCHE L’AFFLUENZA AI SEGGI COL 71 PER CENTO DI VOTANTI.  
 
Milano, 20 maggio 2008 – Marcello Fontanesi, professore ordinario di fisica generale, è stato eletto alla prima votazione, con una larga maggioranza, rettore dell’Università degli Studi di Milano-bicocca. L’affluenza alle urne è stata del 71 per cento: hanno votato 495 elettori su 697 aventi diritto. Fontanesi ha raccolto 408 preferenze. Le schede bianche sono state 41, le nulle 46. I risultati sono stati resi noti dal presidente della commissione elettorale centrale, Giovanni Chiodi, preside della facoltà di Giurisprudenza, al termine dello scrutinio e della redazione del verbale. Il corpo elettorale è composto da 657 professori e ricercatori, 18 del personale tecnico-amministrativo, 22 studenti. Fontanesi guiderà l’Ateneo per il quadriennio 2008-2012. Il mandato inizierà ufficialmente il prossimo 1 ottobre. Chi è Marcello Fontanesi Nato a Roma il 13 agosto 1939, è Ordinario di Fisica Generale. Carriera accademica - Si è laureato in Fisica presso l´Università degli Studi di Roma nel 1964 con una tesi svolta presso il Comitato Nazionale per l´Energia Nucleare di Frascati (oggi Enea), sulle onde d´urto ionizzanti di un gas. Nel 1967 consegue il diploma presso la Scuola di Perfezionamento in Fisica Atomica e Nucleare dell´Università degli Studi di Milano e diventa Assistente ordinario di Fisica. Dopo aver ottenuto nel 1972 la libera docenza in Fisica del Plasma, nel 1977 diviene Professore Ordinario di Fisica Generale. Dal 1979 al 1983 è Presidente del Consiglio del Corso di Laurea in Fisica della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell´Università degli Studi di Milano; poi, per quindici anni, è Preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell´Università degli Studi di Milano. Tra il 1992 e il 1995 è Presidente della Conferenza Permanente dei Presidi delle Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e delle Facoltà di Chimica Industriale. Con l´istituzione dell´Università degli Studi di Milano - Bicocca diviene Presidente del Comitato Ordinatore nell´anno accademico 1998/1999. Nel 1999 è eletto Rettore e successivamente riconfermato nel 2002 e nel 2005. Incarichi - E´ stato Direttore dell´Istituto di Fisica del Plasma del Consiglio Nazionale delle Ricerche dal 1984 al 1992. Dal 1994 al 1999 è Presidente del Comitato di Fisica del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Fino al 2000 ricopre la carica di Presidente dell´area di Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano. E´ stato Membro del Programme Committee per il Programma Fusione Termonucleare della Comunità Europea fino al 1998 ed è tuttora componente dello Steering Committee dell´Associazione Euratom/enea. Dal 1987 è membro del Consiglio di Amministrazione del Museo della Scienza e della Tecnica "Leonardo da Vinci" di Milano. E´ Presidente del Consorzio Milano Ricerche e del Consorzio Interuniversitario Lombardo per l´Elaborazione Automatica (Cilea) ed è inoltre membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Lombardia per l´Ambiente e del Comitato dei Garanti della Fondazione Collegio delle Università Milanesi. Siede nel Consiglio di Amministrazione della Società Luce di Sincrotrone - Trieste. Dal 21 febbraio 2007 è componente del Consiglio di Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Attività scientifiche - I suoi principali settori di interesse scientifico riguardano la fisica del plasma e la fusione termonucleare controllata. In particolare, si è interessato di produzione e riscaldamento di plasmi mediante onde elettromagnetiche e della fisica del confinamento magnetico dei plasmi in macchine toroidali di tipo tokamak. .  
   
   
FIRMA DELL’ACCORDO INTERNAZIONALE DI COOPERAZIONE SCIENTIFICA E DIDATTICA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA E L’UNIVERSITÀ CATTOLICA DI SALTA (ARGENTINA)  
 
 Pavia, 20 maggio 2008 - Venerdì 16 maggio in aula Volta è stato firmato l’accordo internazionale di Cooperazione scientifica e didattica tra l’Università degli Studi di Pavia e l’Università Cattolica di Salta (Argentina). Hanno sottoscritto l’accordo: il Rettore dell’Università Cattolica di Salta, dott. Alfredo Gustavo Puig ; il Prorettore Vicario dell’Università degli studi di Pavia prof. Lorenzo Rampa. Ad accompagnare il Rettore dell’Università di Salta, anche l’arch. Juan Pedro Colombo Speroni, preside della facoltà di Architettura e Urbanistica. Il Rettore Puig ha tenuto una conferenza sul sistema universitario argentino, sottolineando l’importanza della ricerca applicata e l’apertura verso partner internazionali; al centro del suo intervento le attività di ricerca e le prospettive di cooperazione con l’università di Pavia. Per l’Università di Pavia, referenti delle attività di ricerca e della collaborazione con l’Università di Salta sono il prof. Francesco Sartori del Dipartimento di Ecologia del Territorio e il prof. Vittorio Vaccari del Dipartimento di Ricerche Aziendali. I contatti tra i ricercatori delle due università di Pavia e Salta (Argentina) sono attivi da oltre cinque anni. Regolarmente, ricercatori pavesi si recano a Salta per condurre ricerche con i colleghi argentini. Le attività di ricerca sulle quali attualmente si concentra l’attenzione dei ricercatori delle due università riguardano: Ecoturismo; Sviluppo sostenibile delle aree verdi urbane e perturbane di Salta e delle altre città della provincia; Pianificazione ecologica del territorio e delle aree forestali, in applicazione della legge nazionale sulle foreste che obbliga le province ad una pianificazione che preveda un uso non distruttivo dei boschi; Ricerca di specie vegetali adatte per un uso ornamentale e fitoterapico; Produzione di energia da materiale vegetale. La città di Salta e la presenza di italiani - La città di Salta è il capoluogo della omonima provincia e conta quasi 500. 000 abitanti. E’ posta nel nordest dell’Argentina ad una altitudine di 1160 m, in prossimità del tropico del Capricorno. L’università cattolica di Salta è attiva da una quarantina di anni. E’ strutturata in diverse facoltà umanistiche, scientifiche e tecniche. Negli ultimi anni ha particolarmente curato anche l’insegnamento a distanza. Regolarmente, ricercatori pavesi si recano a Salta per condurre ricerche con i colleghi argentini. Un ricercatore di Salta sta terminando il dottorato di ricerca in Ecologia sperimentale e Geobotanica presso l’università di Pavia sviluppando un progetto di ricerca che riguarda lo Studio dell’ecologia di specie vegetali del nordovest argentino con scopi applicativi nei settori ornamentale e fitoterapeutico. Nel settembre 2007 otto studenti del corso di laurea in Scienze Naturali di Pavia hanno visitato “privatamente” i principali ambienti naturali della provincia di Salta accompagnati da quattro docenti pavesi e assistiti dai ricercatori universitari locali. Studenti e docenti hanno avuto modo anche di contattare le popolazioni delle zone rurali e le autorità civili e religiose impegnate nella promozione delle attività economiche e culturali di tali comunità. La collettività di origine italiana è presente a Salta dal 1880. Con il tempo, come è accaduto in tutta l’Argentina, le famiglie si sono integrate totalmente alla società locale. Nel 1986, le numerose famiglie della provincia di Salta discendenti da emigrati lombardi, si sono organizzate nell’ Associazione Lombarda di Salta. I principali obiettivi dell’Associazione Lombarda di Salta sono: Riunire i residenti di origine lombarda della provincia; Promuovere attività che rafforzino il rapporto fra la collettività lombarda residente a Salta e la loro Regione di origine; Diffondere i valori culturali della Regione Lombardia; Promuovere fra gli associati il senso della comune radice culturale come forma di arricchimento personale; Coordinare delle attività congiunte con le Associazioni Lombarde presenti in tutta l’argentina. .  
   
   
SCUOLA: VALUTATI I RISULTATI DELLO STUDIO PISA  
 
 Bolzano, 20 maggio 2008 - Presentazione e valutazione dei risultati conseguiti dagli studenti altoatesini nel 2006, nell’ambito dello studio Pisa, sono state al centro del convegno svoltosi il 15 maggio all´Eurac a Bolzano. In tutti i tre ambiti dell´indagine, scienze, matematica e lettura, gli studenti altoatesini sono nel primo terzo della graduatoria. Come noto, lo studio internazionale Pisa (Programme for International Student Assessment) ha lo scopo di valutare il livello di preparazione dei giovani studenti nelle materie scientifiche. La verifica viene effettuata ogni tre anni e rappresenta un momento particolarmente importante per valutare il livello di preparazione degli studenti e l’efficacia dei metodi didattici adottati dalle scuole. I risultati dello studio Pisa nelle scuole altoatesine relativi al 2006 sono stati presentati dagli assessori provinciali Otto Saurer, Florian Mussner e Luisa Gnecchi, nonché dal coordinatore della ricerca Pisa a livello provinciale, Rudolf Meraner. Ai test effettuati nella primavera 2006 hanno partecipato 2084 studenti tra i 15 e i 16 anni di 55 scuole tedesche, 23 italiane e 4 ladine. I risultati sono stati nuovamente analizzati in relazione alle differenze tra gruppi linguistici, al rendimento di ragazzi e di ragazze, alla situazione socioeconomica dei loro genitori. Uno dei punti di forza degli studenti altoatesini sono risultate le scienze, in particolare la biologia, mentre qualche carenza è emersa in fisica e chimica. L´assessore Saurer ha sottolineato che gli esiti dello studio permettono un raffronto prezioso e importante sul piano dell´orientamento e della politica scolastica provinciale. A primeggiare in biologia sono i maschi, mentre le ragazze prevalgono nella lettura. Riguardo al fatto che le scuole superiori tedesche abbiano ottenuto risultati migliori rispetto a quelle italiane, l´assessora Luisa Gnecchi ha fatto notare che quasi la metà degli studenti italiani frequenta un istituto superiore, mentre i colleghi tedeschi sono solo un terzo. Nelle scienze sarebbero auspicabili più ore di pratica, ha proseguito, e non va dimenticato che nelle scuole italiane è più forte la presenza di studenti figli di famiglie immigrate. In futuro i centri linguistici potrebbero fornire uno specifico aiuto in tal senso, ha osservato Saurer. L´assessore Mussner ha rilevato le pari opportunità e l´uguale preparazione garantite oggi dalle scuole dell´obbligo ladine: "Per i ragazzi di Gardena e Badia il risultato è lusinghiero, anche perchè oltre la metà frequenta istituti italiani o tedeschi. " .  
   
   
IL CREATIVITY DAY SI SPOSTA A VENEZIA PORTANDO INNOVAZIONE E CREATIVITÀ IL 4 GIUGNO ALLA SCUOLA GRAFICA SAN MARCO VISUAL CITY UNA GIORNATA DEDICATA ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO ATTRAVERSO LA NUOVA CLASSE CREATIVA  
 
Reggio Emilia, 16 maggio 2008 - L’incremento del reddito complessivo è prodotto in percentuale maggiore dall’attività della “classe creativa”. Da questo assunto, frutto della mente di Richard Florida docente di economia all’Università di Pittsburgh, nasce l’idea di Visual City, l’evento organizzato da Inside s. R. L. Di Reggio Emilia presso la Scuola Grafica San Marco – Istituto Salesiano di Mestre, nella giornata di mercoledì 4 giugno 2008. Visual City, realizzato in collaborazione con l’Accademia delle Arti Grafiche di Venezia, si inserisce nel più ampio percorso nazionale dei Creativity Day, il ritrovo naturale dei creativi del digitale dove, oltre a poter assistere a seminari gratuiti, corsi di formazione, performance artistiche ed esposizioni, si creano i presupposti per la crescita tecnologica e creativa di una città. Una crescita che passa attraverso il valore aggiunto prodotto proprio dalla creatività, grazie ad uno sviluppo risultante dall’interdipendenza di tre T: tecnologia, talento e tolleranza. Tre elementi ai quali si deve aggiungere una quarta T, quella del territorio, vero serbatoio di risorse umane, tecnologiche ed economiche per la crescita futura. Nella giornata del 4 giugno verrà proposto, attraverso le esperienze e le creazioni di professionisti del settore, un percorso finalizzato ad unire teoria e pratica, formazione ed innovazione tecnologica, al fine di dimostrare, direttamente sul territorio, l’impatto che la creatività può avere sulla crescita e sullo sviluppo di una città. Visual City, tappa veneziana del tour di Creativity Day, sarà dunque un grande contenitore dove si potranno aprire le porte della creatività legata alla tecnologia grazie a seminari gratuiti e performance nell’ambito della comunicazione, del design e dell’arte digitale tenuti da professionisti del publishing, della comunicazione, del web, della fotografia, del design e del video, con lo scopo di creare i presupposti per la crescita di queste sfere nella città di Venezia - Mestre. Tanti i nomi protagonisti del settore che interverranno durante la giornata, giornata che proseguirà poi giovedì 5 giugno con una serie di corsi a pagamento. Si va dal seminario sulle “Città digitali” tenuto dall’Architetto Alberto Torsello, Presidente di Aag, a quello sull’esperienza pilota di Wireless Naonis nella città di Pordenone, presieduto dal Consigliere comunale Alessandro Corazza. Si parlerà poi di applicazioni Ria (Rich Interactive Application) grazie alle esperienze maturate nel Mix’08 organizzato da Microsoft a Las Vegas e delle potenzialità di foto digitali, riprese video live e software di motion graphics grazie alla prestigiosa presenza di Giuseppe La Spada, vincitore del Webby Award 2007. Da segnalare poi, tra i corsi a pagamento, quello tenuto da Andrea Spinazzola di Adobe Guru incentrato sugli strumenti della creatività dinamica come Adobe Illustrator Cs3. La giornata del Visual City, si aprirà ufficialmente alle ore 9 con la presentazione dell’evento nell’Aula Magna della Scuola Grafica San Marco e proseguirà alle 9. 30 con il seminario di apertura dal titolo “Economia, cultura, innovazione e territorio” tenuto da Nicola Bigi dell’Università di Bologna. Partiranno poi i numerosi seminari sui diversi argomenti in discussione, seminari che termineranno intorno alle 13. 30 per la pausa pranzo e per permettere la visita all’area espositiva. Nel pomeriggio si potrà scegliere se partecipare al maxi focus group per incontrare numerosi professionisti dell’immagine o se prendere parte ad uno dei corsi a pagamento. Alle ore 20 poi, il momento conclusivo della prima giornata di Visual City con la performance live Graphics & Music di Giuseppe La Spada. .  
   
   
APPRENDISTI, CONCLUSI CON SUCCESSO I PRIMI STAGE CAMBIO DELLA GUARDIA: IL SECONDO GRUPPO VA IN CATALOGNA UN PROGETTO PER DIVENTARE PIÙ COMPETITIVI IN EUROPA  
 
Firenze, 20 maggio 2008 - Cambio della guardia nel gruppo di apprendisti toscani destinati a frequentare uno stage in aziende catalane dello stesso settore nel quale stanno seguendo un percorso formativo. E’ atterrato a Firenze, domenica 18 maggio, il primo gruppo di 11 ragazze e ragazzi partito il 20 aprile scorso dall’aeroporto di Peretola alla volta di Barcellona. Sempre nella mattinata di domenica è partito il secondo gruppo, composto da otto persone. Anche per loro si prospettano quattro settimane diformazione in azienda, nel quadro di un programma di scambi internazionali. Un tuffo in una realtà diversa che permetterà loro di arricchire competenze, tecniche e linguistiche. «La mobilità degli apprendisti - spiega l’assessore all’istruzione, formazione e e lavopro Gianfranco Simoncini - è una novità e si inserisce nel quadro di un programma di scambi che coin! volge studenti e lavoratori e sul quale la Regione punta, di q! ui ai pr ossimi anni, con iniziative e investimenti anche ingenti, per rendere il nostro capitale umano più competitivo in Europa, nella consapevolezza che è questa una delle fondamentali leve per lo sviluppo». In particolare la Regione promuove il progetto Rappim (Regional Apprentices in Mobility) per la mobilità internazionale dei lavoratori che seguono un percorso formativo iniziale, finanziato con il Programma comunitario di apprendimento permanente nell’ambito del progetto Leonardo da Vinci. Ii secondo gruppo di apprendisti in partenza è composto da 5 ragazze e 3 ragazzi, di età compresa tra i 20 e 26 anni. Anche questi giovani sono provenienti dal territorio aretino e la Provincia di Arezzo ha collaborato con la Regione alla selezione e alla messa a punto del progetto a livello locale. Il progetto, che coinvolge complessivamente 20 apprendisti, ha avuto un finanziamento di 30 mila euro, circa 1200 euro per ciascun apprendista. I giovani coinvolti hanno fatto pratica come parrucchieri, commessi di supermercato, ragionieri, operatori turistici, elettricisti, sarte, geometri. Il progetto Rappim è un progetto pilota per la Regione Toscana che, con la collaborazione della Generalitat de Catalunya (la Regione Catalogna) vuol dare la possibilità agli apprendisti della propria regione di poter maturare ed approfondire all’estero materie che interessano il percorso professionale prescelto. Tali materie verranno approfondite soprattutto attraverso la work experience, svolta presso l’azienda estera che metterà i beneficiari del progetto nelle condizioni di misurarsi non soltanto con nuove realtà lavorative ed innovative applicazioni pratiche, ma anche con la possibilità di approfondire la conoscenza della lingua e della cultura del paese ospitante. .  
   
   
PROGETTO DELL’ISTITUTO PEDAGOGICO “L’ALTRO VERSO VERSO L’ALTRO”  
 
Bolzano, 20 maggio 2008 - L’istituto Pedagogico (Ambito Promozione alla lettura), l’Assessorato alla scuola, giovani e tempo libero e l’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Bolzano organizzano il 20 ed il 23 maggio gli spettacoli conclusivi del progetto scolastico “L’altro verso verso l’altro”. “Parole matte” e “L’altro verso verso l’altro” sono i titoli dei due spettacoli conclusivi di un progetto scolastico promosso dall’Istituto Pedagogico (Ambito Promozione alla lettura), l’Assessorato alla scuola, giovani e tempo libero e l’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Bolzano. Il primo spettacolo dal titolo “Parole Matte”, curato dala scrittrice Chiara Carminati e dalla musicista Giovanna Pezzetta, si rivolge alle scuole elementari e sarà messo in scena martedì 20 maggio, alle ore 10,30, al teatro di Gries a Bolzano, Il secondo spettacolo “L’altro verso verso l’altro”, curato dall’artista Walter Zambaldi, che vedrà in scena le classi I D e Iii D della scuola media “Ada Negri” e la classe I F della scuola media “Archimede”, sarà rappresentato venerdì 23 maggio, alle ore 10,30, presso il teatro di via Roen a Bolzano. Il progetto “L’altro verso verso l’altro”, proposto alle scuole di ogni ordine e grado di Bolzano e provincia per l’anno scolastico in corso, è un’iniziativa legata alla creazione di testi poetici. Protagonista di parte del lavoro scolastico è stato così l’esercizio della scrittura poetica, secondo formule diverse per i differenti ordini di scuola. Per ulteriori informazioni gli interessati possono contattare Francesca Califano 0471 411452, cell. 349 3952466 presso l’Istituto Pedagogico. .  
   
   
SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
 Torino, 20 maggio 2008 - Nella mattinata di mercoledì 28 maggio, il Teatro Comunale di Monforte d’Alba farà da cornice ad un appuntamento, nel quadro del “Progetto per la realizzazione e la registrazione di un Sistema di Gestione Ambiental-paesaggistico (Sgap) per l’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo”, finanziato dalla Regione Piemonte - Assessorato Ambiente. Nell’ambito dell’incontro, organizzato dalla stessa Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo, d’intesa con il Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università di Torino, verranno presentati i risultati di un’indagine su realtà economiche del territorio, condotta dagli studenti del corso di “Sistemi di Gestione e Certificazione Ambientale”, tenuto dal prof. Riccardo Beltramo, presso la Facoltà di Economia di Torino. I soggetti coinvolti dall’indagine sono stati: imprese agricole; imprese manifatturiere; imprese turistiche. Inoltre, in occasione dell’incontro sarà illustrata un’esperienza di un‘attività di trekking, denominato “ambiental-paesaggistico”. Per informazioni e contatti: Dipartimento di Scienze Merceologiche - Università di Torino Piazza Arbarello, 8 10122 Torino Tel. 011 6705717 sgap@econ. Unito. It .  
   
   
BOLZANO: INSEDIATA LA COMMISSIONE DEL FONDO PER IL PAESAGGIO  
 
Bolzano, 20 maggio 2008 - La Provincia ha istituito un fondo per il paesaggio con l´obiettivo di contribuire ulteriormente alla conservazione sostenibile e alla tutela della biodiversità del paesaggio e della natura. "Vengono inoltre incentivati la cura e il rinnovamento di insiemi degni di tutela", sottolinea l´assessore Michl Laimer. La commissione chiamata a valutare le richieste di accesso al fondo è stata insediata da Laimer, che la presiede, e ha iniziato il suo lavoro. La commissione si è riunita per la prima volta e ha esaminato, in base alle linee guida del fondo per il paesaggio, le domande di contributo presentate. Sono previsti incentivazioni fino al 70% dei costi del progetto. Oltre alla conservazione e alla tutela degli spazi rurali e della biodiversità, si punta anche a sostenere - spiega Laimer - la valorizzazione dal punto di vista ecologico di insediamenti abitativi e allo scopo il fondo è a disposizione anche a favore di insiemi degni di tutela, recupero o risanamento. Il nuovo strumento si completa anche con la possibilità di incentivare le consulenze ambientali a favore delle amministrazioni comunali. La neoinsediata commissione è composta dall´assessore Laimer, che la presiede (sostituto Roland Dellagiacoma), da Enrico Brutti in rappresentanza della Ripartizione natura e paesaggio (sostituto Renato Sascor), Peter Ortner per le associazioni dei protezionisti (sostituto Josef Oberhofer) e Flavio Ruffini quale esperto nel settore delle scienze naturali (sostituto Thomas Wilhalm). Le direttive per la concessione di contributi dal fondo per il paesaggio sono state pubblicate sul Bollettino ufficiale della Regione dell´8 gennaio 2008 e sono visibili anche sulla homepage della Ripartizione provinciale Natura e paesaggio (www. Provincia. Bz. It/natura/index_i. Asp) .  
   
   
LA SARDEGNA MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE NEL MEDITERRANEO  
 
 Alghero, 19 Maggio 2008 - È iniziata ieri , all´hotel El Faro di Alghero, la prima giornata di lavori del convegno internazionale sulla gestione integrata della tutela delle coste. L´iniziativa, organizzata dalla Conservatoria delle coste della Regione Sardegna, terminerà questa sera con l´intervento del Presidente della Regione, Renato Soru (uno dei cinque Ambasciatori delle coste del Mediterraneo) e la firma della "Sardinia Declaration", la dichiarazione dei Paesi del Mediterraneo uniti nel comune impegno per la tutela dei litorali. Sempre domani, alle 18, è in programma una conferenza stampa alla quale parteciperanno tra gli altri alcuni rappresentanti dell´Onu e dell´Unione europea. Questa mattina, nel suo intervento, l´assessore regionale dell´Ambiente, Cicito Morittu, ha richiamato più volte i presenti affinché si arrivi al più presto all´applicazione concreta del Protocollo internazionale per la gestione integrata delle coste in tutti i Paesi europei. "Confido - ha esortato Morittu - che da questi lavori vengano fuori un´idea forte e una politica comune di rigore. La Sardinia Declaration dev´essere un faro illuminante nella politica di gestione e la tutela costiera. Dobbiamo accelerare i processi decisionali, e la Sardegna lo sta facendo anche con provvedimenti forti: da noi, per esempio, non è più possibile edificare nella fascia dei 300 metri dal mare. Ciò va a scontrarsi inevitabilmente con interessi forti, ma non è più possibile ormai fare diversamente". Morittu ha sottolineato che "anche in Sardegna, come in gran parte dell´Europa, buona parte della popolazione negli ultimi 50 anni si è riversata nelle zone costiere. In prossimità del mare ci sono grandi insediamenti dell´industria petrolchimica e metallurgica, che spesso sono in contrasto con lo sviluppo turistico. Alla luce di tutto questo la Regione ha dovuto iniziare ad occuparsi seriamente del problema. In Sardegna, data la sua posizione centrale nel Mare Mediterraneo, sono aumentati i traffici marittimi di merci e persone. E, con essi, anche la preoccupazione per gli scenari prossimi futuri: l´innalzamento del livello del mare va fronteggiato oggi, prima che sia troppo tardi, in quanto farà sparire porzioni di territori e insediamenti urbani. La nostra attenzione non è rivolta soltanto alle coste: le aree marine protette e i Sic, siti di interesse comunitario, sono buoni esempi di sviluppo sostenibile. Ora è necessario che le istituzioni internazionali mettano in atto interventi forti in tempi brevi, e che i Governi nazionali li recepiscano. Occorre una volontà politica che si accompagni alla dovuta sensibilità, anche perché i cambiamenti climatici stanno diventando un ulteriore elemento di squilibrio sociale tra i Paesi. Il fenomeno migratorio ne è una riprova". Di questo aspetto hanno parlato tra gli altri anche Mostafa K. Tolba, già direttore esecutivo dell´Unep (il Programma delle Nazioni Unite per l´ambiente) e ideatore della Convenzione di Barcellona per la difesa e la protezione dell´ambiente marino, e Hama Arba Diallo, segretario esecutivo della Commissione dell´Onu per la lotta alla desertificazione. .  
   
   
STUDI LANCIANO L´ALLARME SUGLI EFFETTI DELL´AZOTO SULL´AMBIENTE  
 
 Bruxelles, 20 maggio 2008 - In due studi pubblicati sulla rivista Science, un gruppo internazionale di scienziati mette in guardia riguardo agli effetti sull´ecosistema globale delle eccessive emissioni di azoto durante la produzione di alimenti ed energia. Secondo loro, l´azoto reattivo prodotto dall´uomo si sta accumulando nel suolo, nell´acqua, nell´atmosfera e nelle acque costiere oceaniche e sta contribuendo all´effetto serra, allo smog, alle piogge acide, alle ´aree morte´ costiere e all´esaurimento dell´ozono della stratosfera. Il lavoro è stato in parte finanziato dall´Ue. "La gente non sa ancora molto sull´azoto, ma per molti versi esso rappresenta un problema grande quanto quello legato al carbonio, e a causa delle sue interazioni con il carbonio, produrre cibo ed energia per la popolazione mondiale senza danneggiare l´ambiente globale diventa una sfida enorme," ha detto il dott. James Galloway dell´Università della Virginia (Stati Uniti), che ha partecipato a entrambi gli studi. "Noi stiamo accumulando azoto reattivo nell´ambiente a ritmi preoccupanti e questo potrebbe rivelarsi un problema serio quanto quello di immettere biossido di carbonio nell´atmosfera. " L´azoto è presente naturalmente nell´ambiente e costituisce fino al 78% dell´atmosfera terrestre. Nella sua forma inerte, esso è innocuo. Le enormi quantità di azoto e di composti dell´azoto rilasciate durante la produzione di massa di fertilizzanti, e la combustione di carburanti fossili, sono invece altamente reattive. "L´azoto è necessario per coltivare alimenti, ma a causa dell´ incapacità di assorbimento dell´azoto da parte di piante e animali, solo il 10/15% dell´azoto attivo arriva alle bocca dell´uomo sotto forma di cibo. Tutto il resto viene disperso nell´ambiente e immesso nell´atmosfera con la combustione," ha spiegato il dott. Galloway. Un singolo atomo di azoto può creare una serie di eventi a cascata, sconvolgendo l´equilibrio naturale degli ecosistemi e alla fine colpendo la salute umana. Ad esempio, un atomo di azoto depositato in un lago sotto forma di acido nitrico potrebbe uccidere pesci e insetti. Esso può poi viaggiare fino all´oceano dove può contribuire alle maree rosse (imponenti fioriture algali) e alle aree morte. Alla fine, l´atomo potrebbe ritornare nuovamente nell´atmosfera dove, sotto forma di ossido di azoto, contribuisce all´effetto serra e distrugge anche l´ozono atmosferico. Concentrandosi sull´impatto dell´azoto sugli oceani del mondo, uno degli studi aggiunge che sebbene l´azoto come fertilizzante aumenti l´attività biologica marina e incrementi quindi di circa il 10% la capacità dell´oceano di fungere da bacino di raccolta del biossido di carbonio (Co2), allo stesso tempo questo effetto produce a sua volta ossidi di azoto (N2o) nocivi. "Il ciclo naturale dell´azoto è stato gravemente influenzato dall´attività umana nell´ultimo secolo, forse anche più del ciclo del carbonio, e si prevede che gli effetti dannosi continuino a crescere," ha commentato il prof. Peter Liss dell´Università dell´East Anglia (Regno Unito) che ha contribuito a uno degli studi, sottolineando che le uniche soluzioni sono ridurre l´uso di fertilizzanti azotati e l´inquinamento prodotto dalle automobili. "Importantissimo è che i responsabili delle politiche agiscano ora per fermare questo processo. " "Questa fertilizzazione dell´oceano da parte delle attività umane ha un impatto importante sullo scambio di gas serra come il biossido di carbonio e l´ossido di azoto e dovrebbe essere presa in considerazione nei futuri scenari dei cambiamenti climatici," ha affermato il prof. Robert Duce della Texas A&m University, principale autore di uno degli studi. Il dott. Galloway concorda: "Dobbiamo iniziare subito a gestire l´uso dell´azoto in maniera integrata, riducendo il tasso di creazione dell´azoto reattivo pur continuando a produrre cibo ed energia sufficienti per sostenere una crescente popolazione mondiale. " Questi studi contribuiscono a vari progetti finanziati dalla Commissione europea nell´ambito del sesto Programma quadro (6°Pq), dalla Fondazione europea della scienza (Fes) e dall´iniziativa Cooperazione europea nel settore della ricerca scientifica e tecnica (Cost). Per ulteriori informazioni, visitare: Nitroeurope: http://www. Nitroeurope. Eu/ Azoto in Europa (Nine): http://www. Nine-esf. Org/ Rivista Science: http://www. Sciencemag. Org/ .  
   
   
LE FARFALLE MONARCA FORNISCONO INDIZIO SU DILEMMA LEGATO AI PARASSITI  
 
Bruxelles, 20 maggio 2008 - Scienziati che studiavano le farfalle monarca hanno trovato delle prove relative al modo in cui i parassiti di questi insetti raggiungono un compromesso tra danneggiare i loro ospiti e garantire che questi sopravvivano abbastanza a lungo da poter infettare altre farfalle. Lo studio, in parte finanziato dall´Ue, rappresenta la prima prova empirica proveniente da un sistema naturale della cosiddetta ipotesi del compromesso. Quando i parassiti si riproducono all´interno dei propri ospiti, essi consumano le risorse dell´ospite, danneggiano il suo corpo e provocano una risposta immunitaria. Il parassita deve quindi trovare un compromesso tra aumentare i propri livelli di riproduzione e trasmissione e minimizzare i danni all´ospite, in modo che questo non muoia prima che il parassita sia stato trasmesso ad altri ospiti. In questo recente lavoro di ricerca gli scienziati hanno studiato delle farfalle monarca femmine che erano state infettate con vari livelli di spore da un parassita chiamato Ophryocystis elektroscirrha, che viene spesso trovato nelle popolazioni selvatiche di monarca. I risultati sono pubblicati on-line dalla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas). I ricercatori hanno scoperto che le farfalle che erano gravemente infettate dal parassita spesso morivano prima di accoppiarsi o, se sopravvivevano, non riuscivano ad accoppiarsi. Invece le farfalle con un basso carico parassitario vivevano a lungo e avevano molti piccoli, ma solo alcuni di questi piccoli erano infettati dal parassita. Il risultato migliore, dal punto di vista del parassita, si otteneva con le farfalle che avevano un carico parassitario medio; queste vivevano a lungo e deponevano molte uova. "I parassiti devono arrecare danno al proprio ospite per riprodursi ed essere trasmessi," ha detto Jacobus de Roode della Emory University (Stati Uniti), principale autore dello studio e uno dei beneficiari delle borse internazionali Marie Curie per soggiorni all´estero erogate dall´Ue. "Ma ciò che questo studio ha portato alla luce è che se danneggiano troppo il proprio ospite, anche loro soffriranno. D´altro canto questo studio mostra anche che non conviene essere estremamente innocui, perchè quei parassiti non si riproducono abbastanza per essere trasmessi in modo efficace. " Gli scienziati volevano anche scoprire cosa stava avvenendo nelle popolazioni selvatiche. Come è risaputo, la popolazione orientale delle monarca migra tra i suoi siti di svernamento in Messico e i suoi siti di riproduzione in Canada. Il viaggio di andata e ritorno è lungo circa 5000 chilometri. La popolazione occidentale invece percorre solo un terzo di quella distanza lungo la costa della California. "Abbiamo pensato che se i parassiti devono essere più innocui in una popolazione, questa deve essere quella delle monarca orientali, perchè quelle farfalle coprono le distanze maggiori e i parassiti che uccidono i loro ospiti durante questo lungo viaggio non produrranno alcuna progenie," ha detto Sonia Altizer dell´Università della Georgia (Stati Uniti). I ricercatori hanno esposto delle farfalle di entrambe le popolazioni a ceppi del parassita presi da ambedue le popolazioni. I parassiti presi dalla popolazione occidentale hanno causato una morte più rapida delle farfalle, confermando la previsione degli scienziati che i parassiti orientali fossero quelli meno nocivi per gli ospiti. I ricercatori sottolineano il fatto che le loro scoperte hanno delle implicazioni per la salute umana, poiché molti ricercatori sono interessati al modo in cui l´ipotesi del compromesso potrebbe influire sull´efficacia di tentativi di bloccare la trasmissione dei patogeni umani. Per ulteriori informazioni, visitare: Pnas: http://www. Pnas. Org Università della Georgia: http://www. Uga. Edu .  
   
   
INCENERITORE DELLA POLLINA A SANTA SOFIA (FC)  
 
 Cesena, 20 maggio 2008 - Di seguito l’intervento Davide Fabbri Consigliere Comunale dei Verdi a Cesena (Fc) Membro dell’Esecutivo Regionale dei Verdi dell’ Emilia-romagna e consigliere comunale dei Verdi a Cesena. “L’inceneritore della pollina a Santa Sofia (Fc): le ragioni di un No motivato ad una soluzione dannosa per l’ambiente, i cittadini, il territorio” Desidero intervenire sul progetto di impianto di incenerimento della pollina e biomassa agricola che la ditta Eukrasia intende realizzare nel Comune di Santa Sofia (Fc) per conto dell’azienda Agrofertil. Impianti di questo genere sono stati proposti proprio 10 anni fa in Romagna, e più precisamente a Cesena. E’ stata scelta la Romagna non a caso: il 25% della produzione della carne da pollo avviene in allevamenti industriali in Romagna, dove vi sono i più grandi imprenditori del settore: Amadori, Pollo del Campo, Cafar, Chirichi. Analoghi impianti poi sono stati proposti dagli stessi imprenditori sempre in Provincia di Forli-cesena, nel Comune di Sogliano sul Rubicone. Altri impianti sono stati proposti in Abruzzo nel 2001, a Teramo, (dove vi è un grosso insediamento industriale del gruppo Amadori) e recentemente sono stati proposti inceneritori della pollina in diversi Comuni della Provincia di Padova. Io ho seguito queste vicende, in prima persona, mi sono battuto per contrastare una logica perversa e sbagliata dell’ incenerimento della pollina. Questo inceneritore della pollina è una idea molto astuta, molto vantaggiosa per gli allevatori locali e non, molto meno vantaggiosa per la salute dei cittadini e per l’ambiente di Santa Sofia. Nasce col pretesto di ricavare energia elettrica a carissimo prezzo, ottenere così enormi finanziamenti pubblici, e così via libera ad altri infiniti allevamenti, sollevati in modo rapido e gratuito dal problema delle deiezioni. A Cesena le ragioni dell’ ambiente e dell’uso corretto dell’ energia sono riusciti a prevalere – dopo mesi e mesi di lotta - sugli interessi della “lobby del pollo”, grazie ad una straordinaria mobilitazione popolare ed alla collaborazione tra Verdi, Wwf, Greenpeace e Comitato cittadino di Pievesestina. Questi progetti di incenerimento sfruttano interpretazioni distorte delle normative, considerando furbescamente la lettiera di broilers come fonte alternativa di energia, beneficiando i produttori di energia elettrica che la utilizzano come combustibile di ingenti contributi pubblici, i cosiddetti “certificati verdi” Cip 6. Quanto basta per ammortizzare gli investimenti in poco tempo e per pagare la pollina agli allevatori che, se prima dovevano smaltire le deiezioni a loro spese, ora divengono produttori di un “prezioso” combustibile. Il tutto a carico della collettività, che deve sopportare il peggioramento della qualità dell’aria e l’onere di tariffe Enel più alte. Per avallare questo tipo di inceneritore, anche per il progetto di Santa Sofia, occorre creare una falsa emergenza ambientale della pollina. L’ emergenza “pollina” è una gigantesca mistificazione. Semmai sono i reflui suinicoli, i liquami provenienti dagli allevamenti delle galline ovaiole, i concimi chimici, che, se non utilizzati correttamente, danno origine a ingenti e preoccupanti inquinamenti ambientali, soprattutto alle acque, superficiali e profonde. Infatti, a differenza dei liquami suinicoli, dei fertilizzanti chimici e della pollina “da ovaiole” (molto liquida e perciò non utilizzabile come combustibile), la lettiera dei polli da carne – i cosiddetti broilers, se distribuita uniformemente e su terreni adatti, non causa inquinamento e può rigenerare i suoli, oggi estremamente poveri di sostanza organica, della campagna forlivese e cesenate. Il problema derivante dalla pollina da lettiera di polli da carne sta nel fatto che la stessa viene spesso impiegata e sparsa fresca soprattutto per le colture biologiche degli ortaggi, causando essenzialmente cattivi odori. Punto. Meglio se fosse opportunamente compostata in piccoli impianti adiacenti agli allevamenti: la pollina si trasformerebbe in ottimo in ammendante di qualità, utilizzabile per lo colture biologiche. Invece con la distruzione della pollina tramite incenerimento, l’azoto in essa contenuto, indispensabile per la vita vegetale, si disperde in atmosfera. In mancanza di fertilizzanti organici gli agricoltori romagnoli devono ricorrere (ancor più di quanto già fanno) ai concimi minerali azotati. Si assisterebbe così al caso paradossale della combustione di una risorsa e del conseguente ulteriore dispendio di energia fossile necessario all’ industria chimica per produrre quei fertilizzanti già responsabili della desertificazione delle campagne, della presenza di nitrati in falda e dell’ eutrofizzazione dell’Adriatico. Curiosamente, il quantitativo annuale d’ energia elettrica necessario per produrre l’ azoto di sintesi supplementare supererebbe di gran lunga quello prodotto dalla centrale. Inoltre il camino dell’impianto emetterebbe in atmosfera tonnellate di inquinanti gassosi e particolato che, in condizioni di inversione termica di ventilazione precaria, come quelle che caratterizzano la Pianura Padana, si concentrerebbero pericolosamente e ricadrebbero al suolo in un raggio di circa 20 km, con gravi effetti sanitari ed ambientali. La cenere, uscita dalla centrale, conterrà, in forma concentrata e non assimilabile dalle piante, fosforo e potassio. In definitiva pensiamo che sia errato e controproducente bruciare la pollina, in quanto significherebbe sottrarre fertilizzante azotato alle coltivazioni per produrre energia elettrica. Se si bruciasse tutta la lettiera prodotta negli allevamenti, non solo non si affronterebbe il problema vero dell’ inquinamento delle falde provocato dai liquami suinicoli, ma si obbligherebbe gli agricoltori a fertilizzare i terreni con concimi chimici, utilizzando azoto di sintesi per produrre il quale si dovrà impiegare tanta energia elettrica e ingenti quantità di idrocarburi. La pollina non è un rifiuto inutile di cui liberarsi bruciandolo, ma una sostanza preziosa per la terra impoverita e sfibrata dall’abuso di sostanze chimiche e dalle colture intensive. Il ricorso ad impianti di compostaggio tecnologicamente avanzati è una buona proposta; occorre soprattutto stimolare gli amministratori e i cittadini ad una concreta politica di riduzione del consumo di carne e di riduzione del numero dei capi di animali all’interno degli allevamenti industriali. La battaglia che gli ambientalisti hanno avviato 10 anni fa a Cesena deve continuare e completarsi. Se sono valide e argomentate le nostre motivazioni per le quali sono state accantonate le trattative con la lobby degli allevatori per impianti a Cesena e a Sogliano al Rubicone, le stesse devono valere per la Valle del Bidente, per Santa Sofia, per l’intera Emilia-romagna, per l’Italia intera. Www. Verdicesena. It .  
   
   
TRATTAMENTO BIOLOGICO DEI RIFIUTI BIODEGRADABILI: AL VIA LA ISWA BEACON CONFERENCE IL CONGRESSO MONDIALE DELL’INTERNATIONAL SOLID WASTE ASSOCIATION SI TERRÀ A PERUGIA IL 22 E 23 MAGGIO  
 
Perugia, 20 maggio 2008 - Si terrà il 22 e 23 maggio 2008 la Iswa Beacon Conference, il congresso mondiale dal titolo "La sfida globale: ottimizzare il ciclo del carbonio – Trattamento biologico dei rifiuti biodegradabili". Si tratta di una delle più importanti iniziative a livello internazionale realizzate in Italia per discutere sulla gestione dei rifiuti solidi e sui problemi ambientali ad essa connessi. Il congresso, promosso da Iswa (International Solid Waste Association) e che vede nelle vesti di organizzatrice dell’evento la società Gsa del Gruppo Gesenu, prende le mosse dalle più aggiornate conoscenze nel campo del trattamento biologico dei rifiuti e si avvarrà del contributo qualificato di numerosi e rinomati esperti, punti di riferimento in questo settore a livello internazionale. L’iniziativa, organizzata con il patrocinio della Regione Umbria e del Comune di Perugia, si terrà presso il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Perugia e vedrà l’intervento (il 22 maggio pomeriggio), tra gli altri, del Presidente di Fise – Federazione Imprese di Servizi di Confindustria e membro del Consiglio Direttivo di Iswa Italia, Carlo Noto La Diega. "Il trattamento biologico", scrivono gli organizzatori della manifestazione, “è considerato un metodo all’avanguardia nelle strategie per la gestione sostenibile dei rifiuti. Infatti, non solo offre un’alternativa affidabile e pienamente testata per la riduzione del rifiuto biodegradabile avviato in discarica, ma fornisce anche delle soluzioni ad altre problematiche ambientali, come ad esempio al tema del cambiamento climatico e del mantenimento della fertilità dei suoli. Il trattamento biologico offre una varietà di approcci pienamente modulari e flessibili che includono il compostaggio, la digestione anaerobica, il trattamento meccanico - biologico; questo tema si collega inoltre ad altri aspetti chiave dell’ingegneria ambientale, come ad esempio l’ottimizzazione della gestione delle raccolte differenziate e la minimizzazione delle esternalità ambientali collegate agli impianti di trattamento". La Beacon Conference di Iswa, per la seconda volta in Italia, intende affrontare in modo globale tutti questi aspetti, offrendo un quadro di riferimento allo stesso tempo generale e dettagliato che consenta agli operatori nel settore dei rifiuti, ai "portatori di interesse", ai decisori e pianificatori, di acquisire informazioni e strumenti utili per elaborare decisioni e strategie efficaci. Per ulteriori informazioni sul programma e le modalità di partecipazione è possibile contattare Iswa Italia al numero 06-4740589 o all´indirizzo email info@iswa. It, oppure visitare il sito www. Iswa. It. .