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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Settembre 2010
FVG, NO A SOSPENSIONE TG RAI REGIONALE DI TARDA SERA  
 
Trieste, 7 settembre 2010 - "E´ indispensabile evitare la soppressione dell´edizione del Tg regionale di tarda sera, un momento informativo irrinunciabile per i cittadini di tutto il Friuli Venezia Giulia". Lo afferma il capogruppo dell´Udc in Consiglio regionale Edoardo Sasco, che sulla questione ha presentato una interrogazione. "Da quanto appreso da alcuni organi di informazione - afferma l´esponente centrista - nei palinsesti invernali della Rai non figurano più le edizioni di tarda serata del telegiornale regionale, curate dalla sede Rai del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un´edizione tra le più seguite e con riscontri di share del tutto soddisfacenti e, dato il suo valore informativo per i cittadini del Friuli Venezia Giulia, rappresenta una preziosa risorsa per tutto il territorio regionale, difficilmente sostituibile". "La Rai - ricorda il consigliere Udc - svolge un servizio pubblico pagato dalla gente, e pertanto deve continuare a garantire tutti i servizi informativi erogati in sede regionale. Per contenere le spese vanno studiate altre forme di intervento che non vadano a scapito dei cittadini". Sasco chiede quindi "quali iniziative intenda intraprendere l´Amministrazione regionale, e in particolare il presidente Tondo, per evitare la soppressione della edizione di tarda serata del Tg regionale".  
   
   
CINEMA,ZANELLO:SALE DIGITALIZZATE PIU´ FRUIBILI  
 
Milano, 7 settembre 2010 - "Sviluppare la digitalizzazione in campo cinematografico per rilanciare le piccole sale mostrando al pubblico contenuti d´essai e di qualità". Lo ha detto il sottosegretario al Cinema di Regione Lombardia, Massimo Zanello, intervenendo il 5 settembre, a Venezia, al convegno "Luci della città. Ruolo e identità del cinema". "Abbiamo deciso di aderire al progetto Microcinema - ha spiegato Massimo Zanello - perché vogliamo rilanciare attraverso la tecnologia digitale, tutte quelle sale cosiddette ´minori´ (parrocchiali, comunali ecc) che sono fuori dal circuito del multisala in modo da renderle molto più interessanti e quindi fruibili anche attraverso contenuti d´essai e di qualità. Con la tecnologia digitale si riescono inoltre ad abbattere i costi di distribuzione e quindi anche di mantenimento delle stesse sale". Il progetto Microcinema, primo network italiano di sale digitali, punta sulla centralità della sala cinematografica come luogo di incontro. "La piccola sala cinematografica parrocchiale o comunale, di paese - ha detto Zanello - torna quindi ad essere strumento culturale di aggregazione sociale dando al cittadino un servizio di qualità. In questo modo le proiezioni si arricchiscono di film indipendenti che normalmente, per via degli insoliti orari o della poco diffusa distribuzione, non arrivano nelle grosse sale". "Grazie anche alla digitalizzazione - ha concluso Zanello - si possono mostrare anche eventi culturali di altra natura come opere, balletti, concerti: contenuti di qualità più ampi rispetto a quelli forniti dal multisala. La sala cinematografica torna ad essere quindi un punto di riferimento, di condivisione e aggregazione in un territorio".  
   
   
"ALL INCLUSIVE", NUOVO FILM DI ZAPRUDER FILMMAKERSGROUP, ALLA 67° MOSTRA INTERNAZIONALE D´ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA. IL LUNGOMETRAGGIO STEREOSCOPICO, REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA , SARÀ PROIETTATO L´8 SETTEMBRE NELLA SEZIONE FUORI CONCORSO  
 
Venezia, 7 settembre 2010 - Dopo “Daimon” (2007) e “Cock-crow” (2009), presentati lo scorso anno alla Mostra del Cinema di Venezia, Zapruder , gruppo composto da David Zamagni (Rimini, 1971) e Nadia Ranocchi (Rimini, 1973), registi e filmmakers che vivono e lavorano a Roncofreddo (Fc) - torna al Lido con “All Inclusive”, film alla cui realizzazione ha contribuito anche la Regione Emilia-romagna. Nella pellicola, il gruppo prosegue la personale ricerca sulla stereoscopia in un forte legame tra tecnologia ed artigianalità a partire dalla storia delle tecniche di visione. Il film, primo lungometraggio stereoscopico di Zapruder, sarà proposto nella sezione Fuori Concorso. La proiezione ufficiale, aperta al pubblico e agli accreditati, avrà luogo mercoledì 8 settembre, alle ore 22.30, in Sala Perla, Palazzo del Casinò al Lido di Venezia. Nella stessa sede, alle ore 11.30, avrà luogo la proiezione riservata a stampa ed accreditati. Cast: Ambra Senatore, il nuovo Direttore; Sara Masotti, la Cameriera; Luca Camilletti, il Proprietario dell’Hotel Joule; Rosanna Semprini, sua Moglie; Monaldo Moretti, il Cuoco; Manuel Zani, l’Inserviente; Francesco Brasini, il Musicista di piano bar; Elena Biserna, la Cantante di piano bar Credits: Soggetto, Sceneggiatura e Regia: David Zamagni e Nadia Ranocchi; Fotografia: Monaldo Moretti; Consulente a sceneggiatura e testi: Alessandro Sarri; Scenografie: Zapruder; Musiche originali: Francesco “Fuzz” Brasini e Zapruder; Montaggio: Zapruder; Doppiaggio e sonorizzazione: Zapruder; Audio processing: Francesco “Fuzz” Brasini; Applicazioni Stereoscopiche: David Zamagni e Monaldo Moretti; Operatore: David Zamagni; Assistente alla fotografia e capo elettricista: Manuel Zani; Operatore Steadycam: Marco Dardari; Costumi e make up: Nadia Ranocchi; Produzione Tecnica: Leonardi Monti/cineservice; Produzione: Zapruder; Coproduzione: Steirischer Herbst Festival, Graz (A); Con il sostegno di Regione Emilia-romagna – Assessorato alla Cultura, Provincia Forlì-cesena e il supporto di Xing. Sinossi: Con l’approssimarsi dell’avvio di una nuova stagione, l’Hotel Joule è in riorganizzazione e lo staff dell’albergo si completa con l’assunzione di un giovane direttore, Miss Ambra. Piena di aspettative, la donna accoglie l’impegno a coronamento delle sue ambizioni e con entusiasmo si dedica ai preparativi per l’imminente inaugurazione. Il lavoro di squadra viene premiato con la soddisfazione di tutti. Miss Ambra, pienamente calata nella parte, non si concede alcuno svago, assolvendo al suo ufficio con rigore ed alterigia. A lungo andare l’intransigenza e l’ossessivo perfezionismo posti nell’esercizio delle proprie funzioni, oltre ad alienarle la simpatia dei colleghi, la portano a voler assumere su di sè le mansioni dell’intero albergo, fino a perdere i confini della propria identità, a confondere il proprio ruolo con quello dei collaboratori, a desiderare di sostituirsi loro, spinta da e verso un vuoto incolmabile. Biografia: David Zamagni (Rimini, 1971) e Nadia Ranocchi (Rimini, 1973), registi e filmmakers, vivono e lavorano a Roncofreddo (Fc). Insieme sono gli autori dei progetti di Zapruder Filmmakersgroup. Fondato nel 2000 da David Zamagni, Nadia Ranocchi e Monaldo Moretti (Recanati, 1972), il gruppo Zapruder è stato recentemente insignito del premio “Lo Straniero” per “la natura ibrida e anti-commerciale del loro ‘cinema da camera’ che rende questa esperienza un importante esempio di resistenza e radicalità nel panorama nazionale ed internazionale”. Il lavoro di Zapruder si colloca nella zona interstiziale fra arti visive, performative e cinematografiche ed è il risultato di una commistione tra tecnologia ed artigianato a partire dalla storia delle tecniche di visione, in un processo di continua messa in discussione di linguaggio, estetica e mezzo tecnico. Dal 2005 il gruppo esplora le possibilità della stereoscopia progettando e costruendo sia i dispositivi di ripresa che quelli di visione. I lavori del gruppo sono stati presentati in autorevoli festival e sedi espositive tra cui Oberhausen kurzfilmtage (D), Biennale de l’image en mouvement (Ginevra, Ch), Mostra del Cinema di Venezia (Lido di Venezia, I), Graz Biennal on Media and Architecture (A), Transmediale (Berlino, D), Ttv Performing Arts on screen (Riccione, I), Netmage (Bologna, I), Rencontres Internationales Paris, Madrid, Berlin, Milanesiana (I), Santarcangelo Festival (I), Contemporanea Festival (Prato, I), Kunsten Festival des Arts (Brussel, B), Uovo Festival (Milano, I), Festival D’avignon (F). Tra i riconoscimenti al lavoro di Zapruder: Premio “Lo Straniero” 2010, selezione Premio Furla 2010, Werkleitz Award al 48° Oberhausen Short Film Festival 2002, Premio Iceberg 2002, premio Riccione Ttv Performing Arts on Screen, 2006.  
   
   
PRESENTATO A VENEZIA IL FUTURE FILM FESTIVAL 2011. NUOVA FORMULA E NUOVE DATE PER LA TREDICESIMA EDIZIONE DELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA CHE - DENUNCIANO GLI ORGANIZZATORI - NON NASCONDE LE DIFFICOLTÀ. LA REGIONEEMILIA ROMAGNA AUMENTA IL PROPRIO SOSTEGNO AL FESTIVAL.  
 
Venezia, 7 settembre 2010 - In occasione della 67a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il Future Film Festival di Bologna annuncia le date della sua tredicesima edizione, programmata dal 14 al 17 aprile 2011. “Il 2010 sarà ricordato forse come l’anno più infausto per la cultura in Italia, con tagli delle istituzioni e difficoltà conseguenti di programmazione che hanno colpito, inevitabilmente, anche il Future Film Festival. Un anno davvero difficile - spiegano i direttori del Future Film Festival Giulietta Fara e Oscar Cosulich - che abbiamo deciso di trasformare in una opportunità per crescere, modificando la manifestazione”. Solo la Regione Emilia-romagna ha promesso per l´edizione 2011 un maggiore contributo. L’organizzazione del festival sta dunque lavorando per trovare un nuovo modello di sostenibilità. L’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, che ha partecipato alla presentazione, ha affermato che “la Regione ha una linea: difendere la ricchezza culturale del proprio territorio, a maggior ragione quando, come nel caso di questo festival, si tratti di uno dei punti di eccellenza nella programmazione. Accogliamo la sfida del Future Film Festival di rilanciare con la qualità, pur in un momento di difficoltà determinato non solo dalla crisi economica, ma anche dai tagli di un Governo che continua ad attribuire alla cultura italiana un ruolo ancillare, mettendo così in seria discussione un intero settore produttivo dietro cui vi sono risorse, investimenti, posti di lavoro, opportunità per lo sviluppo di una nuova economia”. Le nuove date rispondono alle diverse esigenze economiche del Festival, dalla programmazione al format stesso, ma l’organizzazione mantiene viva anche la tradizione che ha sempre visto il Fff svolgersi in gennaio, offrendo una “Anteprima Fff” che prevede un focus speciale sul 3D stereoscopico. Le novità del Fff - Il format del nuovo Future Film Festival prevede un ampliamento della sezione 3D Day, che avrà anche un approfondimento sulla stereoscopia italiana, ormai in grado di raccontare e proporre modelli produttivi e contenuti rilevanti. La prestigiosa collaborazione con Lilliwood e Cineca garantisce al 3D Day di mantenere il primato italiano come appuntamento imperdibile per la stereoscopia. Completano il quadro del 3D Day la presenza delle major e una ricca selezione di anteprime. La sezione è a cura del giornalista Marco Spagnoli. Nel progetto dei quattro giorni, il Future Film Festival lancia anche l’idea di una fiera tematica, un mercato degli effetti speciali e dell’animazione, da svolgere sotto le due torri in concomitanza con il Festival. Expopixel, questo il nome dell’exhibit, è una fiera tematica dedicata a tutti gli operatori (imprese e professionisti) del settore della digital production & post-production, videogames, animation. Expopixel nasce dalla grande esperienza di Future Film Festival, organizzato da Associazione Amici del Future Film Festival di Bologna. Legare un mercato come Expopixel ad una manifestazione avviata da dodici anni come Future Film Festival segue modelli consolidati come quelli di Cannes, Berlino e altri Festival internazionali. Il background del territorio - Inserire un mercato come Expopixel in un territorio come l’Emilia-romagna rappresenta il naturale sviluppo di settori quali l’animazione e i videogiochi. E’ recente inoltre la notizia che Legacoop Bologna aderisce all’idea e si dichiara sin d’ora disponibile alla collaborazione per una costruzione del piano di realizzazione assieme al Future Film Festival, da presentare proprio in occasione della prossima edizione della manifestazione. Regione Animata - In Emilia-romagna esiste una forte spinta verso l’animazione e le nuove forme dell’audiovisivo. Per questo l’Associazione Amici del Fff è tra i membri fondatori del network “Regione Animata”, patrocinato e sostenuto dalla Regione Emilia-romagna e dalla sua Film Commission. Il network opera per lo sviluppo e la promozione del settore dell’animazione in Emilia-romagna assieme alle imprese e ai liberi professionisti del territorio. Grazie a questa rete, il progetto Pogas del Ministero ha sostenuto il Projects Award, percorso triennale per la produzione di opere d’animazione con la collaborazione delle aziende locali. Videogiochi - Molte sono inoltre le imprese che, a vario titolo, si occupano di videogiochi in Regione. Dalla produzione di applicazioni per cellulari a cd interattivi, fino a veri e propri videogames. Aziende che, nel proprio portfolio, hanno nuove soluzioni e contenuti da vendere o licenze da acquistare. Gli altri soggetti del territorio - Cineca, Università di Bologna, la Manifattura delle Arti e i poli innovativi dell’industria dell’Emilia-romagna fanno ricerca e sviluppo nell’area delle nuove tecnologie applicate all’immagine. Le sezioni del Fff - Rimangono le sezioni dei concorsi Future Film Short e Platinum Grand Prize, l’altro cuore pulsante della manifestazione: “Il fatto di poter vedere cose mai viste al Fff rimane una sua caratteristica saliente e irrinunciabile”, afferma Enzo D’alò, regista di La Gabbianella e il Gatto e grande sostenitore del Festival. Il Future Film Festival annuncia l’invito ricevuto dalle istituzioni per la partecipazione all’Expo di Shanghai dal 9 al 15 ottobre prossimi. Alla Tonji University, così come presso l’Expo, il Fff condurrà delle lezioni tematiche sull’animazione e gli effetti speciali e parteciperà alla spedizione organizzata da Promobologna. Grazie a questa opportunità, il Fff ospiterà durante le sue giornate una sezione dedicata al mercato cinese.  
   
   
FESTARTE VIDEOART FESTIVAL ROMA, 15 - 18 SETTEMBRE 2010  
 
Roma, 7 settembre 2010 - Prende il via Mercoledì 15 Settembre a Roma presso il nuovo spazio de La Pelanda - Macro Testaccio (ex Mattatoio), Festarte Videoart Festival, prodotto da Federculture e realizzato dall’Ass. Cult. Festarte. Quattro giorni dedicati alla scena della Video arte Internazionale e di ricerca, con momenti di discussione e una programmazione artistica che spazia alla performance e ai dj set. Oltre 500 artisti provenienti da 60 paesi del mondo hanno partecipato al Concorso. Numeri significativi per un contenuto complesso ed importante: una conferma della diffusione e utilizzo della videoarte oggi, delle sue potenzialità espressive e facilità divulgative, anche in ragione di un pubblico sempre più numeroso. Di forte presa, l’originale tema “Violenza Invisibile - privata, pubblica, sociale” ha stimolato lavori concepiti ad hoc e, in alcuni casi, ha portato gli artisti a condividere esperienze proprie, sentendo l’esigenza di accompagnare i video con riflessioni intime. In mostra, opere sulla censura dei media, l’anaffettività materna, le relazioni familiari, il rapporto uomo-donna e quello amicale, l’identità sociale, le apparenti ‘normalità’, la prigionia di leggi e veti – opere di denuncia, sarcastiche e pungenti, metaforiche e oniriche, provenienti da Canada, Cina, Cuba, Germania, Grecia, Inghilterra, Iran, Italia, Messico, Romania, Spagna, Ungheria, Usa e Svezia. Durante il Festival le opere saranno in mostra divise in 3 categorie - In Concorso; Selezionate/fuori Concorso; Menzioni Speciali -, e all’esposizione si affiancherà un nutrito programma di iniziative: Aperitif talk con esperti della Video arte, curatori ed artisti, interventi performativi, performance audio/video e dj set. Sabato 18 Settembre il Festival si concluderà con una grande soirée, festa di Premiazione delle opere in mostra, selezionate da 7 curatori d’arte coadiuvati dal direttore artistico Lorena Benatti; a loro spetterà decretare il Premio della Critica del valore di 1.000 euro, mentre la Giuria Internazionale, composta da professionisti del settore, assegnerà il Primo Premio del valore di 3.500 euro al migliore video in Concorso. Verrà, inoltre, assegnato un Premio di 500 euro al video più votato dal pubblico durante i giorni della manifestazione. Corollario della Mostra sarà lo spazio dedicato al noto artista olandese Erwin Olaf con 2 sue opere video: Dusk (2009) & Dawn (2010), per gentile concessione del Netherlands Media Art Institute. Inoltre, 2 salottini -Spazio Monitor- presenteranno un elenco multimediale consultabile per nazionalità e in ordine alfabetico dei video in mostra e di oltre 150 pervenuti al Concorso. La mostra dei video proseguirà poi alla Triennale di Milano ed in altri importanti spazi museali italiani. Programma del Festival Mercoledì 15 Settembre: 21.00 Opening - Vernissage ; 22.00 Presentazione dei video finalisti; 22.30 - 24.00 Dj set Mercy Far I - suoni dedicati al Dub e alle sue influenze. Giovedì 16 Settembre: 16.00 - 24.00 Orari apertura Mostra; 19.00 - 20.30 Aperitif Talk ‘Videoarte e mercato. Come orientarsi’ Modera: Micol Di Veroli - Interventi di: Cecilia Casorati, Raffaele Gavarro, Alessandra Arnò e Giorgio Fedeli (Visualcontainer), Valentina Moncada e Calogero Pirrera. 21.00 - 23.30 Dj set Loko Dj - Balkan beats & rock´n´roll. Venerdì 17 Settembre 16.00 - 24.00 Orari apertura Mostra. 19.00 - 20.30 Aperitif Talk ‘Affinità e divergenze tra Video Arte Monocanale e Video Installazione’ Modera: Fabrizio Pizzuto -Interventi di: Bruno di Marino, Silvia Bordini, Andrea Aquilanti. Partecipano gli artisti in Concorso. 21.00 - 23.30 Dj Coppola - Ambiente Unico: sonorizzazioni dal jazz all’elettronica. Sabato 18 Settembre 16.00 - 24.00 Orari apertura Mostra , 21.00 Festa Di Chiusura – Award Night; 21.30 Performance Video/sonora di Nervo&tes (Gennaro Rino Becchimanzi e Paola Setti) ‘Impertinent Question’ Solo-concerto di percussioni dove le linee sonore costruiscono una stretta relazione con la video-arte. 22.30 Proclamazione Primo Premio Video in Concorso, Premio della Critica, Premio del Pubblico. 23.00 - 1.00 Dj set Soul Kitchen - 60´s Soul, Wild R&b, Funk, Boogaloo • Nelle 4 giornate del Festival: Incursioni Performative di Chiara Scarfò. Abstract: Il tema “Violenza Invisibile - privata, pubblica, sociale” dà al Iii Concorso una significativa connotazione di natura sociale. Gli artisti sono stati invitati a riflettere su una violenza tanto poco riconoscibile quanto diffusa, che non lede il corpo e non si vede. Come quella che si nasconde nelle pieghe del mondo personale, familiare ed intimo; quella che si manifesta nell’ambiente pubblico e lavorativo con il mobbing o lo stalking; quella che si cela dietro le trame dei poteri forti e nuoce alla vita della collettività. L’unico modo per difendersi è saperla riconoscere: raggiungere quella sensibilità che diviene consapevolezza, equivale a separarsene e forse ad una nuova nascita. Così Lorena Benatti, Direttore artistico del Festival, e Anna Maria Panzera, storica dell’arte e coautrice del testo sul tema di questa edizione del Festival: “Dare forma a ciò che si cela dietro uno sguardo fatuo e bonario, in un sorriso largo, in un una mano tesa. Riconoscere i poteri paralizzanti, i diktat astratti, la credenza che non fa pensare. Scoprire che il ghiaccio nel cuore s’è creato per il soffio algido di un sussurro d’invidia… e così poterlo sciogliere, rinascere, ricominciare.” Su obiettivi e finalità, Roberto Grossi, Presidente di Federculture, dichiara: “Il Festival è l’occasione per far conoscere e mettere a confronto, nelle diverse esperienze, sensibilità e modalità espressive di giovani artisti di tutto il mondo. Una ricchezza importantissima proprio in un momento in cui sembra si vada verso l’appiattimento e l’omologazione delle espressioni culturali. Attraverso le opere, quasi sempre autoprodotte e divulgate grazie al web, possiamo far emergere una parte di espressioni artistiche, perlopiù sconosciute, ma di grande significato e valenza sociale e culturale.” Titolo: Festarte Videoart Festival - Iii Concorso Internazionale Tema: Violenza Invisibile - privata, pubblica, sociale Inaugurazione Mostra: 15 Settembre 2010 Periodo: dal 15 al 18 Settembre 2010 Luogo: Roma, La Pelanda - Macro Testaccio – Piazza Orazio Giustiniani, 4 Ingresso: libero Promotore e Produttore: Federculture // Ideatore e Organizzatore: Associazione Culturale Festarte Montepremi: 5.000,00 € Durata max opere: 8 minuti Giuria: Emilio Alvarez, Cecilia Casorati, Bruno Di Marino, Raffaele Gavarro, Marco Maria Gazzano, Anna Mattirolo, Flavio Misciattelli, Adrian Paci, Antonio Passa, Olaf Stüber Comitato di Selezione: Elena Abbiatici, Micol Di Veroli, Francesca Franco, Rosetta Gozzini, Silvano Manganaro, Fabrizio Pizzuto, Sabrina Vedovotto, presieduto dal direttore artistico del Festival Lorena Benatti Info e programma completo del Festival: www.Festarte.it Ufficio Stampa: Phlegmatics Promotore e Produttore: Federculture (www.Federculture.it) E’ la Federazione nazionale delle aziende dei servizi pubblici per la cultura, il turismo, lo sport e il tempo libero. Ha tra i propri obiettivi istituzionali quello di promuovere una gestione efficiente ed efficace di musei, teatri, biblioteche, impianti sportivi, parchi, aree archeologiche e sistemi turistici e sostenere la crescita dei territori attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale diffuso nel Paese. Attraverso progetti a favore delle nuove produzioni culturali, crea momenti di confronto diretto tra artisti di nazionalità e background differenti. Ideatore ed Organizzatore: Associazione Culturale Festarte (www.Festarte.it) E’ impegnata a livello internazionale nella diffusione dei valori dell’arte contemporanea, attraverso iniziative originali, innovative e multidisciplinari come Festarte Festival. Dal 2006 promuove i fenomeni della sperimentazione video, attraverso Festarte Videoart Festival - Concorso Internazionale, offrendo nuove possibilità di diffusione, promozione ed espressione per le giovani leve, come per i talenti più affermati. Media Partner Current Tv – Inside Art – Inside Art International – Next Exit, Creatività e Lavoro – Radio Città Futura - Web Partner Art a Part of Cult(ure) – Dillinger.it – Glob*art Mag – Video Pills >videoart dispenser< - Sponsor Tecnico Danese Milano - Partner Tecnici Centro Sperimentale di Cinematografia – Computarte – Muvideo.biz - Servizi Museali Zètema - Si Ringrazia Netherlands Media Art Institute. Www.federculture.it/    
   
   
TORNA IL TRANIFILMFESTIVAL, QUEST’ANNO IN UN PALAZZO STORICO L’EVENTO SI TERRÀ A PALAZZO BELTRANI. IL DIRETTORE DELLA KERMESSE BEPPE SBROCCHI: “CONTINUA IL NOSTRO PERCORSO DI VALORIZZAZIONE DEI LUOGHI PIÙ BELLI DELLA CITTÀ”  
 
 Trani, 7 settembre 2010 - Dal 15 al 19 settembre si terrà l’undicesima edizione del Tranifilmfestival. E’ la kermesse cinematografica stabile più longeva di Puglia, un evento che punta alla valorizzazione dei giovani filmaker, alla promozione del cinema sperimentale, senza però trascurare chi ha fatto la storia del cinema e i grandi protagonisti italiani del mondo della celluloide. E’ il caso del grande regista Citto Maselli, premiato lo scorso anno con lo Stupor Mundi, il premio che caratterizza il Tranifilmfestival, o di Alessandro Gassman, altro destinatario del premio tranese, a cui però il direttore artistico Beppe Sbrocchi lo ha consegnato materialmente qualche tempo dopo, per l’improvvisa impossibilità di Gassman ad essere presente alla serata conclusiva del festival. “Alessandro ci teneva molto a questo riconoscimento ed era rimasto molto dispiaciuto di non poterlo ritirare direttamente a Trani”, spiega Sbrocchi. “In quei giorni stava girando in Basilicata ed un improvviso cambio del piano di produzione gli ha impedito di raggiungere Trani in tempo. Però abbiamo comunque organizzato un incontro con una delegazione dell’organizzazione del festival e lui ci ha promesso che verrà presto a trovarci”. Top secret il destinatario dello Stupor Mundi 2010, che sarà reso noto alla presentazione ufficiale del programma del festival, che come sempre avrà un’importante sezione dedicata ai cortometraggi. “Ne riceviamo ogni anno sempre di più”, spiega Sbrocchi. “Quest’anno sono oltre trecento e sono arrivati da tutta Europa. Tra le novità c’è il fatto che ci sono molti mediometraggi, segno evidente che con l’evolversi della tecnologia, oggi non ci sono più limiti anche per chi deve produrre uno short film. E’ per questo che abbiamo pensato di aprire una sezione dedicata proprio ai film di media durata”. Oltre ai cortometraggi, non mancheranno proiezioni, incontri, laboratori e tutto ciò che ha reso il Tranifilmfestival un appuntamento irrinunciabile per gli amanti del cinema. Un evento che tra i suoi obiettivi ha anche la valorizzazione dei luoghi più belli della città di Trani. Quest’anno il festival si terrà a Palazzo Beltrani, nell’omonima via del centro storico, un edificio che ha una lunga storia e che è stato riaperto recentemente dopo un lungo restauro. “Si svolgerà all’aperto”, spiega il direttore artistico della manifestazione, “sul terrazzo adiacente al primo piano. Un luogo splendido, che renderà ancor più suggestiva l’intera manifestazione”. Per maggiori informazioni Tranifilmfestival, tel. 0883/403077  
   
   
LA REGIONE MARCHE ANCHE QUEST´ANNO ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA PER ONORARE IL ´MARCHINGEGNO´. L´OMAGGIO AL PREMIO OSCAR DANTE FERRETTI, IL GENIO MACERATESE DELL ´ARTE DI FARE CINEMA, ´TRA MICHELANGELO E DI CAPRIO´.  
 
Ancona, 7 Settembre 2010 - ´Un´opera che omaggia un marchigiano doc, fortemente legato alla propria terra nonostante una strabiliante carriera lo abbia condotto alla ribalta internazionale´. Cosi` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, definisce il documentario ´Dante Ferretti: scenografo italiano´, diretto da Gianfranco Giagni, prodotto da Cinecitta` Studios, Nicomax Cinematografica, Combo e con il sostegno di Marche Film Commission, in vista della presentazione in prima mondiale alla 67^ Mostra internazionale del Cinema di Venezia. ´Per le Marche ´ prosegue Spacca ´ essere nuovamente presenti su un palcoscenico cosi` prestigioso come quello di Venezia, e` motivo di grande orgoglio. Il documentario e` dedicato alla figura di un grande marchigiano come Dante Ferretti e non solo ospita immagini del nostro territorio ma e` anche accompagnato dalla musica dell´Inno delle Marche di Giovanni Allevi. La Regione crede fortemente nella produzione cinematografica quale strumento di approfondimento e valorizzazione della propria identita` e cultura e quindi anche come veicolo per la diffusione della nostra immagine in Italia e all´estero. Che poi questo accada grazie a personaggi come Ferretti, aumenta ulteriormente la soddisfazione: ci piace pensare che questo grande scenografo, che lo scorso anno la Regione ha voluto premiare con il Picchio d´oro-Marchigiano dell´anno, tragga il suo genio, la cura dei dettagli, la straordinaria fantasia, la tenacia e l´umilta` che mette in tutti i suoi lavori, anche un po´ dalle sue radici´. E´ attraverso personalita` come Dante Ferretti che la Regione vuole onorare e promuovere quello che puo` essere definito il ´Marchingegno´, espressione cioe` del puro talento creativo che puo` anche ´marcare´ i luoghi, o le location, come e` piu` giusto dire in tale contesto. La Regione Marche per rendere omaggio alla professionalita` geniale dello scenografo nato a Macerata 67 anni fa , e` presente anche quest´anno al prestigioso Festival del Cinema di Venezia, in partnership con la produzione cinematografica del documentario e nell´organizzazione degli eventi che caratterizzeranno la giornata di proiezione. ´Aver partecipato attivamente alla realizzazione del film dedicato a Dante Ferretti ´ spiega l´assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini- costituisce un ulteriore segnale dell´ attenzione della Regione verso il Cinema, oggetto di una specifica legge, la n. 7/2009 che ha reinserito le Marche nell´orizzonte cinematografico condiviso dalle altre realta` regionali italiane. Il sostegno ai festival e alle rassegne del territorio, le attivita` svolte dalla Marche Film Commission, il successo dello spot ´Marche le scoprirai all´Infinito´ che ha consacrato nell´immaginario collettivo le Marche come location ideale, la profonda marchigianita` di maestri del cinema come Dante Ferretti e di altri professionisti e attori che qui sono nati e il crescente interesse verso il cineturismo sono gli ingredienti e le azioni che dirigono la regia regionale verso un Cinema delle Marche sempre piu` di qualita`, dalla spiccata valenza culturale ed economico/produttiva.´ In questa direzione e` con orgoglio che Marche Film Commission inizia a raccogliere i risultati di quasi tre anni di lavoro sulla comunicazione del brand territoriale attraverso la produzione filmica. Ma principale merito della Film Commission rimane aver tenacemente suscitato e diretto l´attenzione sul settore cinema, sino a raggiungere, sollecitati da questo rinnovato interesse, gli esiti normativi e promozionali noti. ´In epoca di economie severe ´ sottolinea la responsabile Anna Olivucci - e` una soddisfazione sapere di aver seminato con oculatezza ogni piu` piccolo elemento delle risorse economiche a disposizione perche` fruttasse al meglio´. Come nel caso del filmato dedicato a Ferretti dove ´non e` tanto la location ad essere evocata e costituire promozione, ma piuttosto uno skyline etico, paradigmatico di tutto un territorio´. Nello specifico del filmato realizzato, vale la pena ricordare che se il produttore Harry Weinstein ha paragonato Ferretti a Michelangelo - e lui da vero marchigiano e con la semplicita` dei grandi, si e` schermito definendosi un ´valente artigiano del cinema´ - Martin Scorsese, Leonardo Di Caprio, Terry Gylliam sono dello spesso parere quando raccontano, nei 52 minuti del documentario, come l´amico Dante sia il genio assoluto dell´arte scenografica di quest´epoca, perche` come nessun altro ci sa trasportare indietro o avanti nel tempo, nel regno della fantasia o nella realta` piu` concreta della storia. E questo film ne e` la riprova piu` efficace. Il documentario parte dalle origini di Ferretti, dall´infanzia a Macerata e gli inizi della carriera, sempre nelle Marche, fino a Roma e a Cinecitta` e alla ribalta mondiale del piu` grande cinema d´autore. Ferretti tra Fellini e Scorsese, da Cinecitta` a Hollywood con il successo del piu` importante cinema italiano ed internazionale. Un ritratto a 360 gradi attraverso una lunga intervista - nella magnifica Arena Sferisterio di Macerata - e anche attraverso le parole di Francesca Lo Schiavo, compagna di vita e di lavoro che con lui ricevera`, sempre il 10 settembre al Palazzo del Cinema- il prestigioso Premio Bianchi deciso dal Sindacato Giornalisti Cinematografici.  
   
   
PREMIO BRANCATI 2010: CONGRATULAZIONI A MATTEUCCI E DE MICHELIS  
 
 Cortina D’ampezzo. 6 settembre 2010 - La giuria del Premio Brancati-zafferana, tra i più importanti in Italia, ha decretato i vincitori della 41° edizione. Per la narrativa il riconoscimento è andato a Rosa Matteucci, con Tutta mio padre (Bompiani), mentre per la saggistica a Cesare De Michelis con Moderno e antomoderno (Aragno). Entrambi i volumi erano stati presentati a Una Montagna Di Libri, la rassegna di incontri con l’Autore di Cortina d’Ampezzo, nel corso dell’estate 2010. A Cesare De Michelis era stata dedicata la giornata del 27 luglio, a Rosa Matteucci quella del 5 settembre. Ai due Autori premiati quest’anno le vive congratulazioni di Una Montagna Di Libri per il meritato successo, che segue quello delle loro presentazioni cortinesi. Non c’è dubbio che il valore delle due opere premiate sia da considerarsi la sola causa dell’attribuzione del premio; vogliamo pensare, però, che Una Montagna Di Libri abbia anche portato loro un po’ di fortuna.  
   
   
A REGGIO EMILIA DAL 26 SETTEMBRE AL 17 OTTOBRE 2010 FOTOGRAFIE DI BRUNO CATTANI “I LUOGHI DELLA FOLLIA “  
 
Reggio Emilia, 7 settembre 2010 - Dal 26 settembre al 17 ottobre 2010 gli appartamenti della Galleria Parmeggiani a Reggio Emilia ospitano la mostra di Bruno Cattani dal titolo “I luoghi della follia “. L’esposizione, nell’ambito della V Settimana della Salute Mentale, è promossa dal Comune di Reggio Emilia e dall’Ausl di Reggio Emilia in collaborazione con il Centro di Documentazione di Storia della Psichiatria, sotto l’egida di Fotografia Europea – Reggio Emilia, e presenta cinquanta fotografie a colori dell’artista nato a Reggio Emilia (1964) che documentano un percorso di ricerca iniziato nel 2004 e incentrato sull’istituzione manicomiale dopo la legge Basaglia. Con il linguaggio della creatività, l’impeccabile padronanza dell’inquadratura e l’ausilio di pochi elementi, di oggetti, di piccoli segni, Cattani comunica con toccante sensibilità una verità aspra raccontando frammenti di storie tra un passato pieno di malessere e un presente che non può dimenticare la spinosa questione del disagio mentale, dei diritti degli “ammalati”, delle carenze del tessuto sociale. Il tema della memoria è peraltro un tema caro all’artista che lo ha spesso posto al centro del suo lavoro; che si tratti di squarci di vita quotidiana, di paesaggi comuni o di musei, luoghi del tempo per eccellenza, l’occhio fotografico di Cattani lascia parlare gli oggetti, i paesaggi, le opere d’arte suggerendo, con una inusuale capacità narrativa ed evocativa, relazioni e dialoghi. La fotografia della memoria, pare dire Bruno Cattani, è innanzitutto quella del paesaggio, fisico e interiore. “Il manicomio - chiarisce Cattani - è rimasto memoria viva che ha condiviso la vita dei ricoverati. Ripercorrendo gli spazi si possono percepire le tracce di ciò che è stato, memoria inquietante che tocca il senso morale più intimo di chi la osserva . La memoria implica un atto di redenzione. Ciò che è ricordato è salvato dall’annullamento. Ciò che è dimenticato è stato rinnegato. Ricercare e fotografare questi luoghi per me significa astrarli dal passato per non farli dimenticare perché la memoria di ciò che è stato è l’emozione del presente”. Bruno Cattani nasce a Reggio Emilia nel 1964. Inizia a fotografare nel 1982 ed è fotogiornalista dall’88 collaborando con diverse riviste nazionali e testate locali. Nel 1996 partecipa a una ricerca fotografica collettiva sui Musei di Reggio Emilia, iniziando una ricerca sui “Luoghi dell’arte”. Questa ricerca lo porta a collaborare con il Musée Rodin (1999), Musée du Louvre (2000), Istituto Nazionale per la Grafica e Calcografia a Roma (2001). Dal 2004 partecipa a importanti collettive in Italia e all’estero. In seguito partecipa alla terza edizione e alla quinta edizione di Fotografia Europea a Reggio Emilia (2008 - 2010), ed espone nell’ambito di una collettiva al Musée Réattu (2009). Sue fotografie sono conservate presso Archives Photographiques du Musée du Louvre; Maison Européenne de la Photographie, Parigi; The New York Public Library for the Performing Arts; Museo Archeologico Nazionale di Napoli, per citare alcuni.  
   
   
A PALAZZO STROZZI DI FIRENZE DAL 1° OTTOBRE 2010 AL 23 GENNAIO 2011 L’INSTALLAZIONE DI MICHELANGELO PISTOLETTO GRANDE CUBO SPECCHIANTE - LUOGO DI RIFLESSIONE E MEDITAZIONE  
 
Firenze, 7 settembre 2010 - Dal 1° ottobre 2010 al 23 gennaio 2011, il cortile interno di Palazzo Strozzi di Firenze accoglie l’installazione di Michelangelo Pistoletto, Grande cubo specchiante - Luogo di riflessione e meditazione. Artista tra i più celebri del panorama contemporaneo, Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) è stato invitato dal Cccs - Centro di Cultura Contemporanea Strozzina per realizzare un’opera che rendesse omaggio alla straordinaria architettura rinascimentale fiorentina. L’evento riprende le analoghe iniziative che, rispettivamente nel 2008 e nel 2009, avevano visto Wang Yu Yang (Harbin, Cina, 1979) e Yves Netzehammer (Sciaffusa, Svizzera, 1970) realizzare installazioni ambientali site specific. Il progetto ideato e realizzato della Fondazione Palazzo Strozzi – in collaborazione con Cittadellarte-fondazione Pistoletto e Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Le Moulin – segna la nascita della partnership con Castello di Ama per l’Arte Contemporanea di Gaiole in Chianti (Siena). Grande Cubo specchiante - Luogo di riflessione e meditazione è una struttura cubica ricoperta esternamente di opache lastre in acciaio e all’interno rivestita completamente di specchi. L’opera darà vita a un percorso nel quale il pubblico potrà vivere l’esperienza di un luogo senza limiti, che si estende all’infinito. Al centro dello spazio è collocato il Metrocubo di Infinito (1966), storica opera dell’artista piemontese costituita da superfici esternamente opache ma specchianti verso l´interno, facendo giungere al culmine le possibilità di rifrazione. Lo specchio è un elemento fondamentale dell’arte di Pistoletto. Esso rappresenta l’estensione fisica e intellettuale della mente, rendendo percepibile ciò che normalmente è celato all’occhio umano. “Lo specchio – afferma lo stesso Pistoletto - espande le caratteristiche dell’occhio e la capacità della mente fino a offrire la visione della totalità”. L’opera diviene un luogo laico di raccoglimento spirituale, in cui ciò che ha davvero valore è l’uomo con la sua capacità d’immaginare. L’iniziativa si tiene in contemporanea con la mostra Ritratti del Potere che, dal 1° ottobre 2010 al 23 gennaio 2011, svilupperà un’analisi sul ritratto e sulla rappresentazione mediatica del potere politico, economico e sociale nel mondo contemporaneo, attraverso le opere di artisti e collettivi internazionali quali Tina Barney, Christoph Brech, Bureau d’études, Fabio Cifariello Ciardi, Clegg & Guttman, Nick Danziger, Rineke Dijkstra, Jim Dow, Francesco Jodice, Annie Leibovitz, Helmut Newton, Trevor Paglen, Martin Parr, Wang Qingsong, Daniela Rossell, Jules Spinatsch, Hiroshi Sugimoto, The Yes Men. Michelangelo Pistoletto nasce a Biella nel 1933. Inizia a esporre nel 1955 e nel 1960 tiene la sua prima personale alla Galleria Galatea di Torino. La sua prima produzione pittorica è caratterizzata da una ricerca sull’autoritratto. Nel biennio 1961-1962 approda alla realizzazione dei Quadri specchianti, che includono direttamente nell’opera la presenza dello spettatore, la dimensione reale del tempo e riaprono inoltre la prospettiva, rovesciando quella rinascimentale chiusa dalle avanguardie del Xx secolo. Con questi lavori Pistoletto raggiunge in breve riconoscimento e successo internazionali, che lo portano a realizzare, già nel corso degli anni Sessanta, mostre personali in prestigiose gallerie e musei in Europa e negli Stati Uniti. I Quadri specchianti costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e riflessione teorica. Tra il 1965 e il 1966 produce un insieme di lavori intitolati Oggetti in meno, considerati basilari per la nascita dell’Arte Povera, movimento artistico di cui Pistoletto è animatore e protagonista. A partire dal 1967 realizza, fuori dai tradizionali spazi espositivi, azioni che rappresentano le prime manifestazioni di quella “collaborazione creativa” che Pistoletto svilupperà nel corso dei decenni successivi, mettendo in relazione artisti provenienti da diverse discipline e settori sempre più ampi della società. Tra il 1975 e il 1976 realizza alla Galleria Stein di Torino un ciclo di dodici mostre consecutive, Le Stanze, il primo di una serie di complessi lavori articolati nell’arco di un anno, chiamati “continenti di tempo”, come Anno Bianco (1989) e Tartaruga Felice (1992). Nel 1978 tiene alla Galleria Persano di Torino una mostra nel corso della quale presenta due fondamentali direzioni della sua futura ricerca e produzione artistica: Divisione e moltiplicazione dello specchio e L’arte assume la religione. All’inizio degli anni Ottanta realizza una serie di sculture in poliuretano rigido, tradotte in marmo per la mostra personale del 1984 al Forte di Belvedere di Firenze. Dal 1985 al 1989 crea la serie di volumi “scuri” denominata Arte dello squallore. Nel corso degli anni Novanta, con Progetto Arte e con la creazione a Biella di Cittadellarte-fondazione Pistoletto e dell’Università delle Idee, mette l’arte in relazione attiva con i diversi ambiti del tessuto sociale al fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel 2004 l´Università di Torino gli conferisce la laurea honoris causa in Scienze Politiche. In tale occasione l´artista annuncia quella che costituisce la fase più recente del suo lavoro, denominata Terzo Paradiso. Nel 2007 riceve a Gerusalemme il Wolf Foundation Prize in Arts, “per la sua carriera costantemente creativa come artista, educatore e attivatore, la cui instancabile intelligenza ha dato origine a forme d´arte premonitrici che contribuiscono ad una nuova comprensione del mondo”. Nel 2008 viene conferito a Pistoletto - Cittadellarte, il Premio Speciale Città di Sasso Marconi, per l´innovazione dei linguaggi. In preparazione per Ottobre 2010 la retrospettiva al Contemporary Art Museum, Philadelphia. E’ stato recentemente nominato Direttore Artistico di Evento 2011 a Bordeaux.  
   
   
PRESENTATO IL PROGRAMMA DELLA STAGIONE 2010/2011 DEL TEATRO LA FENICE  
 
Venezia, 7 settembre 2010 - Una stagione lirica con più spettacoli, dodici opere per un totale di 96 rappresentazioni; un ciclo sinfonico composto di 14 concerti; e poi il Feniceday 2010, giornata di fund raising a favore della Fondazione, il concerto di Natale in Basilica di San Marco, due concerti di Quartetto d´archi e del Coro del Teatro la Fenice, un concerto straordinario per il 150. Anniversario dell´Unità d´Italia, il consueto concerto per la Festa della Repubblica, il Premio Venezia della Fondazione Amici della Fenice. E´ un programma di grande impegno per il Teatro la Fenice quello che è stato presentato questo pomeriggio nelle Sale Apollinee dal sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, che è anche presidente della Fondazione Teatro La Fenice, dal sovrintendente, Giampaolo Vianello, dal direttore artistico, Fortunato Ortombina. Grande attesa ed interesse anche per l´appuntamento di apertura della stagione lirica 2011, che vedrà il teatro rappresentare "Intolleranza 1960", un´azione scenica in due parti di Luigi Nono proposta in terza italiana e nel cinquantesimo anniversario della prima assoluta veneziana, che si tenne alla Fenice nel 1961. "Un programma - ha osservato il sindaco Orsoni - che manifesta il grande impegno della Fondazione e che risponde in modo serio e professionale alla contingente situazione di difficoltà delle istituzioni culturali che vede il Comune in prima linea a protestare per chiedere maggiori finanziamenti". Orsoni ha ricordato che il calendario delle rappresentazioni della stagione 2010/2011 porta il teatro veneziano "ad una spanna e forse anche a meno dalla tanto celebrata Scala" e che questo è chiaro indice di professionalità straordinaria. Riferendosi quindi alla riforma degli enti lirici, il primo cittadino ha evidenziato che la nuova legge prevede la rielaborazione degli statuti "facendo capire che ci possono essere delle corsie preferenziali per qualcuno e non per altri. Ma con questo programma - ha sottolineato - diciamo al Ministero che non siamo secondi a nessuno né come organizzazione né come capacità di rappresentare un programma che contemperi le esigenze della tradizione e la contemporaneità". Rispondendo ad una domanda di un giornalista che chiedeva quali spettacoli si sarebbero tenuti il prossimo anno in Piazza San Marco, il sindaco, ribadendo il bisogno di tutela dell´area, ha detto "che non bisogna avere paura di usare la Piazza, ma si deve usarla bene. Si può pensare a un grande evento nel quale sia coinvolta la Fenice, prima struttura che può accedere alla Piazza". E a chi chiedeva se si ritornasse a rappresentare l´Otello nel cortile di Palazzo Ducale il sindaco ha risposto che è ancora presto per dirlo ma "perchè no: in fin dei conti si tratta della sua scenografia naturale".  
   
   
POZZUOLI FESTIVAL JAZZ: IL 9, 10 E 11 SETTEMBRE AL COMPLESSO ARCHEOLOGICO “TEMPIO DI NETTUNO” (VIA TERRACCIANO)  
 
Pozzuoli, 7 settembre 2010 - Da giovedì 9 a sabato 11, più una giornata speciale alla Casa Circondariale Femminile: è il Pozzuoli Jazz Festival, un evento ideato e promosso dall’associazione Jazz & Conversation, un sodalizio indipendente, senza scopo di lucro, che lega la musica alla conversazione, quali elementi di crescita culturale e di rafforzamento dei rapporti umani. Lo scenario di questa prima edizione è il Tempio di Nettuno, edificio termale di epoca Romana in via Terracciano (nei pressi dell’Anfiteatro Flavio). L’iniziativa musicale si colloca in questo monumento dove le armonie musicali affluiscono incontrando il patrimonio dei beni culturali, per farli rivivere e fremere di nuove emozioni. Diversi sono gli obiettivi degli organizzatori: creare un appuntamento fisso a Pozzuoli con la musica jazz; la promozione e il sostegno di artisti emergenti; la possibilità di farli incontrare con personaggi più famosi in un evento, in prima edizione, che vuole continuare a crescere. Il programma: Giovedì 9 (ore 20,30). “Aspettando il concerto” con Andrea Palazzo (chitarra) e Sara Grieco (voce). Intervento di Mario Sirpettino, giornalista ed esperto di storia locale. Concerto di Renato Sellani piano solo. Al termine del concerto il Pjf continua in “round midnight” al Gran Caffè Cannavacciuolo in via Carlo Rosini con Enzo Amazio e Corrado Cirillo. Venerdì 10 (ore 20,30). ”Aspettando il concerto con Mariagrazia Liccardo che legge brani di “Novecento” di Alessandro Baricco. Concerto di Fabiana Martone quartet e a seguire Salvatore Di Fraia “Jazzando Puteoli” con Enzo Amazio quintet. Al termine del concerto il Pjf continua in “round midnight” al Batis a Baia con Clara Gaudino quartet e Enzo Amazio. Sabato 11 (ore 20.30). “Aspettando il concerto” Diksha duo e Giorgio Molfini e letture di Simona Maiozzi dei versi di Ovidio e Virgilio. Concerto di Walter Ricci quartet. Infine evento speciale a chiusura della V edizione di “Malazè”, l’evento archeoenogastronomico dei Campi Flegrei, per martedì 14 con un concerto di Max Puglia quartet. Le serate sono presentate da Angela Cicala. Nel complesso archeologico saranno installate opere dell’artista Enzo Aulitto. Giovedì 9: Renato Sellani; Venerdì 10: Fabiana Martone quartet e Enzo Amazio quintet; sabato 11: Walter Ricci quartet. Martedì 14 evento speciale al Carcere di Pozzuoli per la serata finale di “Malazè” con il Max Puglia quartet. Ingresso ad inviti. Per richiedere l’invito: 333.2249144 - 3356684161  
   
   
UN EVENTO UNICO AL MONDO DI GRANDE VALORE CULTURALE: CORSI INTERNAZIONALI DI MUSICA ANTICA CON STRUMENTI MUSICALI STORICI DAL 15 AL 24 OTTOBRE, A DUINO (TRIESTE),  
 
Duino, 7 settembre 2010 - Strumenti musicali storici costruiti fra il 1560 e il 1800 dai migliori liutai della storia, accuratamente restaurati, messi a disposizione dei musicisti e del pubblico di oggi. E’ l’emozionante esperienza, unica al mondo, che il professore José Vazquez, docente dell’Università di Musica e delle Arti di Vienna, presidente della prestigiosa Fondazione Orpheon, proprietario della più ricca e importante collezione di strumenti musicali storici accuratamente restaurati e riportati allo stato originale e ancora funzionanti, propone non solo a docenti e i professionisti, ma anche ad allievi e semplici appassionati, con i corsi internazionali di interpretazione della musica antica che terranno dal 15 al 24 ottobre prossimi a Duino. La scelta della location non è casuale: dal marzo di quest’anno, infatti, è proprio il Castello di Duino (la suggestiva dimora storica che domina da uno sperone carsico il Golfo di Trieste) , a presentare al pubblico, (fino ai primi di novembre), nella mostra intitolata “Strumenti musicali storici al servizio di una tradizione vivente", nella loro museale fierezza e spettacolare musicalità, circa 150 fra violini, violoncelli, viole, viole d´amore e viole da gamba. Si tratta di capolavori costruiti nei secoli scorsi da liutai italiani, austriaci, tedeschi e inglesi passati alla storia come Guarneri, Amati, Grancino, Testore, Maggini, Gasparo da Salò, Jakob Stainer, Ventura Linarolo, Joachim Tielke , William Turner, Edward Smith ed Henry Jaye. Nella mostra – fortemente voluta dalla principessa Veronique della Torre e Tasso e organizzata dal Comune di Duino-aurisina in collaborazione con il Castello di Duino e grazie al contributo della Fondazione Crtrieste - sono esposti anche strumenti realizzati da liutai viennesi delle grandi dinastie dei Leidolff, Thir, Posch, Dallinger e Stadlmann con i quali furono eseguite suonate per quartetti d’archi all’epoca di grandi maestri del periodo classico come Mozart, Haydn e Beethoven. I corsi saranno tenuti da 10 musicisti provenienti da tutta Europa nelle aule del prestigioso Collegio del Mondo Unito (adiacente al Castello di Duino). Le lezioni, svolte con le viole da gamba storiche attualmente in mostra nel Castello di Duino, saranno articolate in tre cicli: uno dedicato all’interpretazione di opere di celebri maestri inglesi vissuti fra la fine del ‘500 e la fine del ‘600; due, dedicati a musiche del Sedicesimo e Diciassettesimo secolo, rispettivamente di compositori spagnoli e italiani e di compositori tedeschi e austriaci. A sottolineare l’importanza e la fama dello straordinario appuntamento di Duino, il fatto che si sono già iscritti ai corsi 40 violisti da gamba provenienti da 18 Paesi europei e di Oltre Oceano (Usa, Cuba, Messico,hong Kong) ai quali si aggiungeranno allievi di violino, viola e violoncello della Scuola del Trio di Trieste. “La caratteristica principale dei corsi di perfezionamento organizzati dalla Fondazione Orpheon”, afferma il professor Vazquez, “ è proprio quella di poter realizzare un programma pedagogico e tecnico con strumenti storici che grazie a sapienti e accurati lavori di restauro hanno consentito di conservare la loro “voce” originale, l’unica in grado di interpretare e di riproporre oggi le musiche composte dai grandi maestri di alcuni secoli fa, con la stessa qualità di un tempo, irraggiungibile con gli strumenti moderni”. Ulteriori informazioni e le modalità per iscriversi ai corsi che si terranno a ottobre a Duino si possono ricavare fin d’ora dal sito web http://www.Orpheon.org/oldsite/seiten/courses/duino10.htm  Una “chicca” per il grande pubblico: dal 15 al 24 ottobre, tutte le sere, sempre a Duino, nella Chiesa di San Giovanni in Tuba (costruita in stile gotico nel Quindicesimo secolo sulle fondamenta di una basilica paleocristiana e dotata di una acustica meravigliosa), gli stessi docenti dei corsi, utilizzando sempre gli strumenti storici della collezione Orpheon, terranno speciali concerti di musica classica ispirati a diversi temi: dall’età dell’oro della musica spagnola, alle musiche inglesi dell’epoca di Shakespeare; dalla gloria di Versailles, alla Corte di Berlino, all’impero Asburgico; da brani di Mozart, Bach, Abel e Handel, a quelli di Haydn.  
   
   
AL CONSERVATORIO DELLA SVIZZERA ITALIANA “CONCERTO DI GALA CON VLADIMIR ASHKENAZY PER I 25 ANNI DEL CONSERVATORIO”  
 
 Lugano, 7 settembre 2010 - Il Conservatorio della Svizzera italiana festeggia 25 anni di attività in Svizzera italiana, confermando la sua vocazione internazionale con un concerto sinfonico di gala, evento unico nel territorio, in programma giovedì 23 settembre, alle 20.30 al Palazzo dei Congressi di Lugano. A dirigere l’Orchestra della Scuola Universitaria di Musica del Conservatorio sarà Vladimir Ashkenazy, uno dei pianisti più conosciuti e rinomati a livello internazionale, sin dal concorso Chopin di Varsavia del 1955. Dedito alla direzione d’orchestra negli ultimi vent’anni, Vladimir Ashkenazy con la sua vita testimonia il desiderio e la speranza che la musica seria possa continuare ad avere un’importanza cruciale anche al di fuori dei conservatori e dei luoghi riservati agli specialisti, per toccare il cuore di un pubblico sempre più grande. Il Concerto a Lugano sarà un’importante occasione per ritrovare sul palco del Palazzo dei Congressi di Lugano la famiglia Ashkenazy, che in Canton Ticino ha scelto proprio di vivere: insieme agli studenti della Scuola Universitaria del Conservatorio, si potranno apprezzare come solisti i figli Dimitri Ashkenazy, al clarinetto e Vovka Ashkenazy, al pianoforte. “È per noi motivo di orgoglio affidare la direzione dell’Orchestra della Scuola Universitaria ad un grande maestro come Vladimir Ashkenazy “ ha sottolineato Roberto Valtancoli, membro di direzione del Conservatorio che, in occasione del suo venticinquesimo anno di attività, guarda al futuro con soddisfazione per i traguardi raggiunti. “Il sostegno al Conservatorio della Svizzera Italiana, da 25 anni come noi attivo sul nostro territorio - ha commentato Giulio Romani, direttore generale di Banca Arner, sponsor principale dell’evento - è un impegno che abbiamo preso guardando oltre la Banca, con lo sguardo sempre orientato a valorizzare i talenti del futuro”. Banca Arner ha anche aperto le sue vetrine alla grande musica: all’interno della storica Casa Airoldi, in Piazza Manzoni 8 a Lugano, sede di Banca Arner, è ospitata un’inedita rassegna fotografica dal titolo “25 anni di musica ed emozioni. Reza Khatir, il fotografo interpreta la grande musica” come ulteriore testimonianza del connubio ideale tra le ambizioni dei giovani artisti e l’esperienza del grande maestro. Per altre informazioni: http://www.Conservatorio.ch/25/    
   
   
“ARLECCHINO & IL SUO DOPPIO”  
 
San Vito al Tagliamento, 7 settembre 2010 - Un rito contemporaneo, cantato e danzato “in prosa”, suadente e malinconico, comico e ironico. In scena il dialogo tra due personaggi, ciascuno a rispondere visceralmente alla vertigine del vivere, dopo che sono cadute le illusioni. Tra Arlecchino e Amleto, tra un animale smaliziato e un dandy ruvido, nasce un viaggio dentro la contraddizione principale dell´uomo contemporaneo: da una parte la fiducia elementare nella vita e nella natura; dall’altra la tentazione del nichilismo e del fatalismo negativo. I due personaggi sono anche, letteralmente, l’incarnazione delle due iconografie che hanno impegnato a lungo, con ricerche e produzioni, la vita artistica di Claudia Contin: quella della Commedia dell’Arte e quella, estrema e “impossibile”, dei corpi umani dipinti da Egon Schiele. Con la prima stesura di questo spettacolo, Claudia Contin aveva già vinto il Premio Adelaide Ristori al Mittelfest 2004. Con quest’ultima stesura, completata nel giugno 2010, ha riportato grande successo nelle tournées estive internazionali. Lo spettacolo è in due lingue, Arlecchinese e Inglese. Il testo inglese, breve e molto “rock”, viene favorito dal programma di sala con tutte le traduzioni. “Arlecchino & Il Suo Doppio” Claudia Contin produzione Scuola Sperimentale dell´Attore. Martedì 7 settembre, ore 21 San Vito al Tagliamento, Teatro Sociale Arrigoni . Testo di Ferruccio Merisi e Claudia Contin; con Claudia Contin; regia di Ferruccio Merisi. Costruito nel 1400, quello che ora è lo splendido Teatro Arrigoni, solo dal ´600 comincia ad essere usato come sede di rappresentazioni teatrali e concerti. Il recente restauro, uno tra i molti della bella San Vito, ha mantenuto i preziosi dettagli originali: il risultato è una “chicca” agile e funzionale che nobilita ancor oggi gli eventi che ospita. Info: Punto Iat San Vito Al Tagliamento Tel. 0434 80251 www.Comune.san-vito-al-tagliamento.pn.it    
   
   
"CROSSING BORDERS IN SOUTHEAST ASIAN ARCHAEOLOGY"  
 
Berlino, 7 settembre 2010 - Dal 27 settembre al 1º ottobre 2010 si svolgerà a Berlino (Germania) la 13ª conferenza internazionale dell´Associazione archeologica del sud-est asiatico, intitolata "Crossing borders in southeast Asian archaeology ". La conferenza ha l´obiettivo di fornire un forum interdisciplinare per facilitare la comunicazione tra gli archeologi, gli storici dell´arte e filologi che condividono il comune interesse della storia dell´Asia sudorientale. L´evento esporrà anche le ultime ricerche nel campo e svilupperà strategie per la ricerca futura. Durante la conferenza, i partecipanti avranno l´opportunità di informarsi sul trasferimento della conoscenza, la lingua, materiale culturale e altri elementi per l´interazione trans e interregionale nella loro ricerca attuale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://euraseaa.Userpage.fu-berlin.de/    
   
   
ROMA, AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, TORNA BUENOS AIRES TANGO  
 
Roma, 7 settembre 2010 - Dall´´8 al 19 settembre l´Auditorium Parco della Musica ospita la terza edizione di Buenos Aires Tango, la più grande rassegna italiana di musica, canto e danza dedicata a questo straordinario patrimonio culturale internazionale, realizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura della Città di Buenos Aires. In 12 giorni, gli artisti più celebri provenienti dalla capitale argentina si esibiranno in 25 spettacoli, mentre il cartellone prevede ogni giorno corsi di ballo di tre differenti livelli per tutti gli appassionati, conferenze, mostre e il ritorno, a grande richiesta, del Club de Tango in Teatro Studio, una tangheria sul modello dei famosi locali di Buenos Aires. Tra gli appuntamenti da non perdere: gli inediti incontri con i famosi bandoneonisti Julio Pane e Daniel Binelli; il ritorno dell´Orquesta El Arranque; le nuove proposte del quartetto di Esteban Morgado con il giovane Jesús Hidalgo, in Italia per la prima volta; il quartetto di Andrés Linetzky. Ultimo evento in programma in Sala Sinopoli Ariel Ardit - El Cantor de Buenos Aires – che evoca le più belle voci dell´epoca d´oro del tango. Viene presentata, inoltre, la nuova generazione di ballerini di tango, formata dai vecchi milongueros. Novità assoluta di questa terza edizione è l´Archivio digitale del tango nello Spazio Ascolto dell´Auditorium. Il progetto ha l´obiettivo di preservare il patrimonio culturale del tango in maniera integrale, catalogandone in modo cronologico e tematico, l´intera storia. In Auditoriumarte è allestita la mostra El segundo paso di Paola Lo Sciuto, che si ispira alle parole di Borges sul tango. Nel foyer Sinopoli le foto di Sebastián Freire, una selezione di immagini dal libro Milongas. Lo Serra ospita Casa Argentina, uno spazio espositivo per attività culturali e commerciali inerenti al Tango. Domenica 12 e domenica 19 settembre dalle ore 13 è possibile gustare il Tango brunch, accompagnato da esibizioni e musica con i protagonisti del festival. Biglietti: spettacoli da 15 a 25 euro; conferenze 2 euro; milonga, spazio serra, archivio digitale del tango e mostre ingresso libero Info 06-80241281 - www.Auditorium.com/