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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 28 Settembre 2010
REGIONE LAZIO: TRE SPOT PER DONAZIONE SANGUE E SICUREZZA STRADALE A CONCERTI ´SEIZERO´  
 
Roma, 28 settembre 2010 - La Regione Lazio parteciperà con una campagna di comunicazione sociale per la donazione del sangue e la sicurezza stradale all’evento ‘Seizero’, che vedrà Renato Zero impegnato in 8 concerti nella location di Piazza di Siena a Villa Borghese. Prima dell’inizio e della fine di ogni concerto verranno proiettati due spot realizzati dalla Regione per sensibilizzare i cittadini alla donazione del sangue e per promuovere la sicurezza sulle strade. "Attraverso l´immagine straordinaria di Renato Zero e la sua voce - ha detto il presidente della Regione Renata Polverini nel corso della conferenza stampa alla Casa del Cinema - vogliamo veicolare due messaggi per noi molto importanti, due emergenze per la nostra Regione. La prima è rivolta a tutti, perché siamo in emergenza sangue e bisogna spiegare alle persone quanto è importante il gesto che compiono i donatori. L´altra è invece rivolta in particolare ai giovani, perché troppo spesso si mettono alla guida in condizioni di ebbrezza". Questi gli slogan che saranno utilizzati: “dona il sangue, dona la vita” e “la sicurezza non è mai troppa:guida sicuro… allacciati alla vita”. All’interno del villaggio sarà presente uno stand istituzionale della Regione Lazio, dove gli spettatori potranno raccogliere il materiale informativo sui temi della campagna sociale, sia per la donazione del sangue che per la sicurezza stradale. Durante l’evento verranno distribuiti 4000 etilometri e le 4 associazioni del Coordinamento Interassociativo Volontari Italiani del Sangue (Avis, Fratres, Fidas, Gruppi Donatori della Croce Rossa) insieme al Centro Regionale sangue svolgeranno, per tutta la durata del ‘Seizero’, un’azione informativa e di educazione alla donazione del sangue.  
   
   
I CORTI TARGATI MAREMETRAGGIO A MILANO PER LA “SETTIMANA DELLA COMUNICAZIONE”  
 
Trienste, 28 settembre 2010 -Trasferta milanese per il festival triestino Maremetraggio, che il 29 settembre, in occasione della “Settimana della comunicazione” e in collaborazione con Casta Diva Pictures, porterà nella città meneghina una selezione dei cortometraggi vincitori dell’edizione 2010 della manifestazione. “Se a Milano ci fosse il mare”, questo il titolo dato alla serata, proporrà all’interno del Cinema Apollo, uno dei cuori pulsanti del cinema di qualità milanese, un’ora e mezza (dalle 18 alle 19.30 in sala Dafne) di “chicche” del cinema breve: i migliori corti italiani ed esteri dell’anno, rappresentativi della vitalità creativa e della qualità produttiva che i giovani registi, in attesa dell’occasione che li butterà in pasto al grande pubblico, non cessano di esprimere. Tra i corti in programma l’originale animazione canadese “Garbage angels” di Pierre Trudeau (premio Green Spirit Electrolux per il corto più sostenibile), il vincitore assoluto di Maremetraggio 2010 “La historia de siempre” di Josè Luis Montesinos, l’ipnotico “Mama” dell’ungherese Geza M. Toth (premio Cei), lo spagnolo “El encargado” di Sergio Barrejon (premio 242 Movietv al miglior regista). E ancora l’ironico “Autovelox” di Gianluca Ansanelli (premio Oltre il muro – provincia di Trieste), un altro spagnolo, “5 recuerdos” di Alejandra Marquez, Oriana Alcaine, e un altro canadese, l’artistico “Danse macabre” di Pedro Pires, entrambi vincitori di una menzione speciale nell’edizione 2010 di Maremetraggio. Seguirà al termine delle proiezioni un brindisi con l’ottimo prosecco offerto dall’azienda vinicola Santa Margherita.  
   
   
EMIGRAZIONE: PRESENTATA A PERUGIA VII EDIZIONE CONCORSO ”MEMORIE MIGRANTI”  
 
Perugia, 28 settembre 2010 - Recuperare la memoria storica dell’emigrazione italiana nel mondo e favorire la ricerca e lo studio degli aspetti storici, sociali ed economici legati all’emigrazione: ha questa finalità il concorso nazionale “Memorie Migranti”, presentato ieri a Perugia alla presenza, tra gli altri, del regista Italo Moscati testimonial, insieme ai giornalisti Piero Angela e Gian Antonio Stella, della edizione di quest’anno. Il concorso, giunto alla settima edizione e promosso dal Museo regionale dell’emigrazione “Pietro Conti” di Gualdo Tadino in collaborazione con l’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea, prevede l’ideazione e la produzione di un audiovisivo che tragga spunto dalla tematica migratoria italiana. I video dovranno illustrare il fenomeno migratorio attraverso storie individuali, familiari o comunitarie, nell’ambito di situazioni legate alla partenza, al viaggio, ai lavori, all’emigrazione femminile, alle comunità italiane all’estero, all’integrazione, agli scontri e incontri culturali, al ritorno degli emigrati. “Le tre categorie del concorso: scuola, master e andati in onda – ha detto il sindaco di Gualdo Tadino e presidente del Museo Roberto Morroni, sono rivolte rispettivamente alle scuole italiane di primo e secondo grado, agli studenti degli istituti universitari, delle scuole di cinema e di giornalismo e a video già proiettati su circuiti televisivi pubblici e privati, locali, nazionali che esteri. Il materiale finora raccolto grazie alle precedenti edizioni del concorso – ha aggiunto – ci ha consentito di arricchire il Museo di prodotti documentari di pregio e di farne un punto di riferimento a livello nazionale”. Per l’assessore regionale alle cultura, Fabrizio Bracco, l’esperienza sviluppata in questi anni dal Museo per dell’emigrazione “permette di non allontanarci dalla nostra storia, aiutandoci a ricordare che l’Italia e l’Umbria sono state terra di emigrazione. Chi ha conoscenza del passato – ha sottolineato – ha la capacità di proiettarsi nel futuro. Per l’Umbria ciò si traduce nella riconferma di regione aperta ai valori di solidarietà e attenzione come tratti identitari regionali”. “Il concorso – ha detto l’assessore alla cultura della Provincia di Perugia, Donatella Porzi – è uno strumento efficace per affrontare la tematica dell’emigrazione da diversi punti di vista. Si tratta di un argomento che sta particolarmente a cuore alla Provincia di Perugia rispetto al quale si è fatta promotrice di numerose iniziative tra cui il progetto legalità. Da qui il supporto dell’istituzione alla positiva riuscita della manifestazione”. La vice presidente della Giunta regionale e assessore all’istruzione, Carla Casciari, ha detto che “il Museo rappresenta un presidio nella difesa dei valori storici e culturali dell’Umbria e delle sue tradizioni. Soprattutto attraverso i percorsi didattici le giovani generazioni possono infatti comprendere esperienze e motivazioni che stanno dietro il fenomeno migratorio” e possono “intraprendere un percorso comune che porta all’accettazione di culture diverse come arricchimento”. “Il Museo – ha affermato il Direttore dell’Isuc, Alberto Sorbini, è costruito attorno a immagini di forte impatto emotivo, perché anche attraverso le sensazioni si arriva alla conoscenza. Da qui la scelta di un premio che ha a che fare con le immagini e che ci ha permesso nel corso di questi anni di raccogliere materiale filmico di grande qualità. Grazie all’acquisizione delle cineteche Rai e dei prodotti in possesso della televisione della Svizzera italiana oggi siamo punto di riferimento nel panorama nazionale dei Musei dell’emigrazione per materiale documentario”. Il regista Moscati ha ripercorso le tappe della sua collaborazione con il Museo dell’emigrazione sin dai tempi della presentazione del documentario “Ad occhi sgranati” sull’emigrazione di ieri e di oggi. “Il concorso – ha detto – diventa di anno in anno più interessante. Si è quindi scelta la strada giusta nel mettere alla prova le persone interessate a queste problematiche, coinvolgendole nella realizzazione concreta dei prodotti a cominciare dal montaggio”. La domanda di partecipazione dovrà essere presentata entro il prossimo 28 febbraio. Spetterà poi ad un Comitato di selezione scegliere i prodotti da ammettere in finale. Una Commissione giudicatrice deciderà finalisti e vincitori. Sono previste quattro premiazioni, una per ogni sezione ed una assoluta generale. I video prescelti saranno pubblicati nel cofanetto Dvd “Memorie Migranti” della Vii edizione, verrà inoltre assegnata una somma complessiva di 2 mila euro. Il bando di concorso e la scheda tecnica di partecipazione si possono reperire dal sito www.Emigrazione.it, link “Concorso Video”. La premiazione del Concorso si terrà il prossimo 16 aprile a Gualdo Tadino. I video dovranno essere su supporto Dvd, formato 4:3 Pal. La loro durata per le categorie “scuole” e “master” non dovrà superare i 10 minuti (titoli compresi), i 70 minuti per la sezione “andati in onda”. I lavori vanno inviati insieme alla scheda tecnica di partecipazione, con raccomandata postale, spedizioniere o consegna a mano, al Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti” - Piazza del Soprammuro - Comune di Gualdo Tadino, Uff. Protocollo, Gualdo Tadino, 06023 (Pg). Per maggiori informazioni contattare la segreteria organizzativa allo 075 9142445.  
   
   
PRESENTATA A PERUGIA CAMPAGNA REGIONALE “OTTOBRE, PIOVONO LIBRI: I LUOGHI DELLA LETTURA”  
 
Perugia, 28 settembre 2010 – Un “lavoro corale”, che ha coinvolto la Regione Umbria, ma soprattutto il complesso delle biblioteche e degli archivi dell’Umbria, uniti nell’intento di promuovere la lettura mettendo a regime, con impegno e passione, tutte le risorse disponibili, per dar vita per un mese ad un denso programma di incontri, convegni ed iniziative: è stato presentato così, in una conferenza-stampa tenutasi a Palazzo Donini, il programma regionale della campagna nazionale “Ottobre, piovono libri: i luoghi della lettura”, promossa dal Ministero per i Beni Culturali, d’intesa con la Conferenza delle regioni, l’Unione Province Italiane e l’Anci, l’associazione dei comuni. Dai 16 eventi del 2006 (primo anno dell’adesione alla campagna) e 7 comuni interessati, l’Umbria – è stato detto nel corso della conferenza-stampa dall’assessore alla cultura Fabrizio Bracco, dal direttore dell’assessorato Ernesta Maria Ranieri e dalla responsabile del coordinamento Paola Gonnellini – ha visto una crescita esponenziale degli eventi e della partecipazione, che interessa quest’anno 42 comuni con circa 122 iniziative. 42 città, che per tutto il mese avranno in programma presentazioni di libri, conferenze, dibattiti, letture, cene letterarie, incontri con scrittori, proiezioni di documentari e films, feste in biblioteca e perfino, nei borghi, la rappresentazione di “fiabe animate”. Tre eventi speciali a Perugia sono stati organizzati in prima persona dalla Regione Umbria sul tema delle nuove tecnologie applicate al libro ed alle biblioteche. Si comincerà il 4 di ottobre con “Medialibraryonline: una piattaforma per il prestito digitale nelle biblioteche” (l’obiettivo dichiarato è quello di creare una strategia nazionale di ampio respiro per la diffusione del digitale nelle biblioteche pubbliche). Si continuerà l’11 con “Lo sviluppo dell’economia della conoscenza ed il contributo del sistema bibliotecario umbro”, un incontro in cui verranno presentati sia il nuovo sistema gestionale “Sebina Open Library” del Polo regionale umbro del Servizio Bibliotecario Nazionale, sia i programmi regionali di potenziamento del settore, in termini di “cooperazione interistituzionale”. Il 25 ottobre, infine, in un evento promosso in collaborazione con il Servizio Comunicazione del Consiglio Regionale dell’Umbria, sarà presentato il volume di Gino Roncaglia “La quarta rivoluzione/ Sei lezioni sul futuro del libro”, una riflessione sulla lettura ai tempi dell’“e-book”. Il 2 ottobre, si terranno in vari comuni dell’Umbria iniziative nel quadro del progetto nazionale “Nati per leggere”, promozione della lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni, per ricordare – dicono gli organizzatori – “come ogni bambino abbia diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza, ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo”. “Manifestazioni come queste – ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Fabrizio Bracco – sono la prova che, nonostante i pesanti tagli alla cultura, il nostro impegno continua e si rafforza. ‘Ottobre, piovono libri’ – ha aggiunto – è una iniziativa di grande rilievo, che testimonia il grande interesse che c’è intorno ai libri e alla lettura, nella consapevolezza dell’importanza della cultura nella formazione del cittadino e di strumenti critici per orientarsi nel grande flusso di informazioni che ci circonda”.  
   
   
"IL VESCOVO WILHELM EGGER" DI JOSEF GELMI  
 
Bolzano, 28 settembre 2010 - Mercoledì prossimo, 29 settembre 2010, alle ore 18.00, presso la Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", in via Mendola 5 a Bolzano, sarà presentato il volume di Josef Gelmi "Il vescovo Wilhelm Egger 1940-2008". La serata è ad ingresso libero. Il libro di Josef Gelmi, storico docente di storia ecclesiastica e diocesana presso il Seminario maggiore di Bressanone, ricorda la figura del defunto vescovo di Bolzano-bressanone Wilhelm Egger avvalendosi soprattutto di un ricco ed in parte inedito apparato illustrativo. Nel volume l’autore, attraverso alcune immagini private, offre un’immagine più personale del vescovo che rivelano in modo più spiccato la sua mitezza e la propoensione verso le persone più umili. Il libro "Il vescovo Wilhelm Egger 1940-2008" sarà presentato dall´autore Josef Gelmi coadiuvato dal teologo Paul Renner, in qualità di moderatore, nell´ambito di un incontro pubblico mercoledì prossimo, 29 settembre 2010, alle ore 18.00, presso la Biblioteca provinciale italiana "Claudia Augusta", in via Mendola 5 a Bolzano. Ingresso libero a tutte le persone interessate.  
   
   
LA STAGIONE 2010-2011 DEL TEATRO NUOVO DI MILANO  
 
Milano, 28 settembre 2010 - “E’ un calendario fitto di spettacoli di vario genere: dalla prosa al musical, dalla commedia alla danza, dall’illusionismo al cabaret. L’impegno e la passione che abbiamo messo per dar vita a questo cartellone nascono dal nostro amore per il teatro e per il nostro pubblico che, di anno in anno, ci rinfranca e ci ripaga con manifestazioni di affetto. Mai come quest’anno, siamo certe, la nostra stagione potrà soddisfare i desideri del pubblico più esigente; ognuno potrà trovare, da noi, lo spettacolo più idoneo ai propri gusti, più in linea con le proprie esigenze. Le linee guida per la definizione della stagione sono state le solite, ovvero coniugare spettacoli classici con spettacoli innovativi, moderni, grandi nomi dello spettacolo e debuttanti di valore, il tutto secondo le indicazioni ricevute dal nostro affezionato pubblico. Sottolineiamo la presenza tra gli interpreti di Cochi e Renato, Ale & Franz che brinderanno con noi al nuovo anno, Loretta Goggi, Max Giusti, Momix, Teresa Mannino, Giuseppe Giacobazzi. Tra i titoli vogliamo ricordare "Aladin, il musical", "The Christmas Show", "Lo Schiaccianoci", "La Divina Commedia", "La dodicesima notte". Classico e moderno si alternano e si fondono per creare una combinazione di appuntamenti capaci di far vivere forti emozioni al nostro pubblico. La scelta e le possibili alternative di abbonamenti classici o tematici è davvero ampia e i prezzi, per il quarto anno consecutivo, sono rimasti invariati. Riprende anche la rassegna del teatro scuola/famiglie che ha riscosso un grande successo nella nostra prima edizione. Per questa stagione abbiamo pensato di potenziare l’offerta inserendo molti spettacoli che sapranno coinvolgere i più piccoli e divertire i più grandi, genitori inclusi. Le proposte spaziano dalla clowneria al musical, dalla magia al teatro di figura. Proprio per dare modo ad un’ampia fascia di pubblico di poter partecipare ai nostri spettacoli, abbiamo tenuto un prezzo del biglietto molto basso, pur proponendo spettacoli di qualità. È con grande piacere che quest’anno annunciamo la rassegna Invito a cena con delitto nove appuntamenti a cadenza mensile che caratterizzeranno la nuova stagione con la loro originale particolarità di intrattenimento interattivo all’insegna della passione per i thriller e della buona tavola. Inoltre confermiamo la quarta edizione del Festival del Teatro Amatoriale, ormai realtà consolidata che gode del consenso del pubblico, degli Enti e delle Associazioni che ci seguono e ci sostengono già dalla prima edizione.”Gemma e Monica Ghizzo  
   
   
AL TEATRO FRANCO PARENTI CENERI ALLE CENERI DI HAROLD PINTER  
 
Milano, 28 settembre 2010 - A un anno dalla scomparsa del regista Mario Morini, Ceneri alle ceneri, già inserito nel Progetto Pinter, va in scena oggi, ripreso da Federica Santambrogio, grazie al puntuale lavoro di studio e preparazione di Morini, che gli ha consentito di redigere un tracciato di regia dettagliatissimo fino alla maquette scenografica. “Una moglie e un marito, Rebecca e Devlin parlano, si interrogano e a poco a poco la donna svela un episodio che sembrava sepolto nella sua memoria: un tradimento. Il reticente, lacunoso racconto di Rebecca, fa sì affiorare, avvolta in un passato imprecisabile, la figura di un amante, ma questo non è che il primo livello di lettura della pièce; a poco a poco emergono brandelli di una violenza sempre più oggettiva, sempre meno legata al cerimoniale erotico, e la stessa identità dell´amante muta gradatamente per diventare quella di un aguzzino, forse il marito stesso. L´uomo e la donna percorrono rotte opposte, cercando rispettivamente di ritrovarsi o di perdersi dentro un passato dalle coordinate incerte. Il passato di Rebecca e di Devlin è una reminiscenza allucinata, è il passato che non vogliamo ricordare, che loro stessi non vogliono ricordare per la paura di incontrare l´orrore della verità. Rebecca evoca visioni di verità cariche di terrore: folle condotte a morire, bimbi strappati alle madri, città in preda al gelo, solitudini, persecuzioni, violenze. Questa donna rivive le atrocità di un secolo, ancorandole all´incerta zattera di salvataggio di un incerto amore. Il dialogo di Ceneri alle ceneri col suo linguaggio di lame di luci e di abissi di oscurità, diventa conciso paradigma di una drammaturgia che allude alla massima vergogna del Novecento, a orrori individuali e universali, a uno sterminio di vite e di sentimenti in una società che non vuole ricordare.” La serata del 29 sarà dedicata a Mario Morini La serata del 30 sarà dedicata al Vidas www.Teatrofrancoparenti.it/    
   
   
DAL 28 SETTEMBRE AL 3 OTTOBRE AL TEATRO SAN BABILA LA TRAVIATA  
 
 Milano, 28 settembre 2010 - La stagione 2010-2011 del Teatro San Babila si apre con un’opera di Giuseppe Verdi: “La traviata”. Scritta nel 1853, è tratta dal romanzo “La signora delle camelie” di Alexandre Dumas figlio e fu rappresentata per la prima volta al teatro “La Fenice “ di Venezia. La trama è nota: Violetta Valery, nota cortigiana parigina,ad una festa in suo onore conosce Alfredo Germont, innamorato di lei da un anno. I due si innamorano e si trasferiscono in campagna e Violetta, per amore, abbandona anche la sua vita mondana. Questo amore, però, non è ben visto dalla famiglia del giovane, tanto da spingerne il padre Giorgio a recarsi a casa della coppia e pregare Violetta di lasciare il figlio. Violetta fingendo di essere ancora innamorata del suo protettore, torna a Parigi lasciando il suo innamorato. La salute di Violetta, malata da tempo di tisi, peggiora sempre di più e,sola in camera sua, la ragazza rilegge una lettera di Giorgio Germont che le spiega di avere detto tutta la verità al figlio che sta rientrando da un lungo viaggio e che presto la raggiungerà. Alfredo arriva a casa di Violetta proprio mentre la giovane è in fin di vita e giunge anche Giorgio Germont dichiarando il proprio rimorso. Mentre fuori impazza il Carnevale, Alfredo promette a Violetta di portarla via da Parigi, ma questa, dopo avere regalato all’amato un medaglione con la propria immagine, spira sul divano. Tra le arie più famose possiamo ricordare: “Libiam ne’ lieti calici”, “Un dì felice, eterea” “Sempre libera degg’io”, “Amami Alfredo”. Giuseppe Verdi è stato tra i più prolifici compositori di opera dell’ 800, componendo anche negli ultimi anni di vita; tra i suoi titoli: “Nabucco”, “I due foscari” “I Masnadieri” “Il trovatore” “Aida”.  
   
   
PRESENTATA LA STAGIONE TEATRALE DE LA BARACCA-TESTONI RAGAZZI  
 
Bologna, 28 settembre 2010 - Partito lo scorso fine settimana la nuova stagione del Teatro Testoni Ragazzi, teatro stabile d’innovazione per l’infanzia e la gioventù di Bologna. Sabato 25 alle ore 10.30 bambini e genitori sono stati invitati nella piazzetta antistante il teatro di via Matteotti, per una grande festa di apertura con tutti gli attori de La Baracca-testoni Ragazzi. Dal pomeriggio e per tutta la giornata di domenica, con lo spettacolo a percorso “Colori”, grandi e piccoli saranno condotti nelle sale più nascoste del teatro per scoprire le emozioni e le suggestioni che i colori possono regalare, per poi arrivare a dipingere tutti insieme un grande spazio bianco. Il cartellone, che è stato presentato il 24 settembre nella sede del teatro nel corso di una conferenza stampa con tra gli altri Lucio d’Amelio, presidente de La Baracca-testoni Ragazzi e l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, prenderà il via a novembre con una rassegna per le famiglie che dedica 44 titoli ai bambini e ai giovani, e una rassegna per le scuole con 6 titoli per i nidi d’infanzia, 24 per le scuole dell’infanzia, 21 per le scuole primarie e 10 per le scuole secondarie. “Basta scorrere il programma per renderci conto di come questo teatro si confermi un riferimento importante, che ci qualifica nel panorama perlomeno nazionale – ha detto l’assessore Mezzetti, che ha quindi denunciato l’attuale situazione dei fondi per la cultura e ha affermato che “in un contesto europeo come quello attuale, noi rischiamo di essere un triciclo che compete con delle spider. C’è un atteggiamento vendicativo e vessatorio nei confronti del mondo culturale da parte del Governo – ha aggiunto l’assessore -, elementi che rischiano di mettere in ginocchio un intero settore”. In relazione a Bologna e alla condizione delle istituzioni culturali in città, Mezzetti ha proposto che “venga convocato urgentemente un tavolo strategico, per definire sul terreno dell’innovazione culturale le politiche future per questa città”. Infine l’assessore ha lanciato una proposta provocatoria: “Emerge l’idea, lanciata dai costruttori, per una tassa di scopo destinata alla costruzione della metropolitana. Perché allora non introdurre una tassa di scopo destinata alle istituzioni culturali?”. Il programma Per le famiglie si inizia domenica 7 novembre con una delle 9 nuove produzioni de La Baracca - Testoni Ragazzi: Peter Pan, spettacolo per bambini da 5 a 10 anni che porta sul palco la storia di J. M. Barrie. A questa si aggiungono due nuove storie per il pubblico più piccolo (1 - 4 anni) Piccola giostra e La barca e la luna. Ai bambini da 3 a 7 anni è rivolto lo spettacolo a percorso dal titolo Soffiami fata! Nel Giardino delle storie sperdute, nato in collaborazione con l’Associazione Culturale Tapirulan. E poi Cappuccetto Rosso (4 - 8 anni) che mette in scena la classica fiaba per parlare di coraggio e paura. Ai più grandi (6 - 10 anni) è dedicato Garibaldi non è una statua, produzione creata in occasione della celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, da cui è nata anche una collaborazione con il Museo Civico del Risorgimento di Bologna. Le altre novità si inseriscono nella rassegna Accade di sera, la rassegna notturna per ragazzi e giovani, giunta quest’anno all’ottava edizione, che apre le porte del teatro anche di sera. Si parte con Sala d’aspetto, storie e musiche di viaggiatori di terza classe, uno spettacolo che porta sul palcoscenico i Modena City Ramblers per unire il linguaggio teatrale a quello della musica. Poi Caserme Rosse, una produzione molto particolare perché coinvolge venti ragazzi non professionisti che parteciperanno allo spettacolo dopo aver vissuto insieme un laboratorio/studio condotto dagli attori de La Baracca - Testoni Ragazzi. Infine Seconda generazione in cui si affronta il tema dell’immigrazione e dell’integrazione attraverso punti di vista diversi come quelli di un padre e di un figlio. Sempre all’interno di “Accade di sera” ci sarà anche una grande novità: l’incontro con la parola poetica grazie a Una strada di poesia. Un evento che porta in teatro quattro grandi poeti: Jack Hirschman, Agneta Falk, Paul Polansky e Alberto Masala. Un reading espressamente dedicato ai ragazzi. Un’occasione per riconoscere la grandezza che le parole contengono. A questi spettacoli si aggiungono quelli presentati dalle 28 compagnie ospiti, tra cui le nuove produzioni di alcune delle migliori compagnie italiane di Teatro Ragazzi: Accademia Perduta, Fondazione Teatro dell’Archivolto, La Piccionaia, Pandemonium Teatro, Teatro Gioco Vita… e poi le compagnie straniere provenienti da Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Spagna e Ungheria. La Baracca - Testoni Ragazzi accoglierà le famiglie anche durante le festività con le Storie di Natale che dal 15 al 21 dicembre riempiranno le sale del teatro di favole e racconti letti ad alta voce; e per l’epifania si andrà Alla ricerca della befana... Con una caccia al tesoro all’interno del teatro per bambini e genitori. Non mancherà poi l’appuntamento ormai consolidato per i piccolissimi: Visioni di futuro, visioni di teatro... Festival internazionale di teatro e cultura per la prima infanzia, che dal 26 febbraio al 6 marzo presenta la sua settima edizione con spettacoli, incontri, conferenze, laboratori, mostre dedicate esclusivamente ai bambini da 1 a 6 anni.  
   
   
"VIE", UN FESTIVAL PER LA SCENA TEATRALE CONTEMPORANEA  
 
 Bologna, 28 settembre 2010 - La sesta edizione di Vie Scena Contemporanea Festival, si svolgerà dall’8 al 16 ottobre. La sua ricca programmazione si ramificherà, come di consueto, a Modena, Carpi e Vignola., con un’unica ma preziosa presenza a Rubiera. Nove giornate ricche di occasioni di incontro con spettacoli e compagnie scelti tra le più interessanti espressioni della scena contemporanea mondiale. Scegliere e accompagnare il lavoro delle compagnie è cuore e nucleo dell’attività di Emilia-romagna Teatro Fondazione, primo stabile pubblico italiano genitore e promotore di un festival dedicato all’esplorazione della scena contemporanea. “Si tratta di un programma che parla da solo”, ha commentato l’assessore regionale alla cultura, Massimo Mezzetti, nel corso della presentazione che si è svolta questa mattina a Bologna, presenti il direttore di Ert, Pietro Valenti, e la presidente Maria Merelli. Mezzetti ha quindi auspicato che “una così alta qualità di programmazione trovi una giusta e migliore diffusione in regione, andando sempre più verso una logica di sistema e superando aride logiche di contrapposizione sul territorio, specie di fronte ai gravissimi tagli che vengono prospettati. Si tratta di un’offerta culturale – ha aggiunto l’assessore – che potrebbe essere proposta anche a Bologna, per esempio se portassimo in porto il progetto di questi mesi relativo al Teatro Duse, per il quale non è necessario un mero salvataggio ma un intervento che tenda a qualificare l’offerta culturale della città”.  
   
   
"IL GRIDARIO" DI ALDENO ALLA BIENNALE DI MUSICA CONTEMPORANEA SUCCESSO DI PUBBLICO E DI CRITICA PER L´OPERA MUSICALE DEL GIOVANE TRENTINO MATTEO FRANCESCHINI  
 
Trento, 28 settembre 2010 - Grande successo di pubblico e lusinghieri giudizi della critica specializzata per l´opera "Il Gridario" del giovane compositore trentino Matteo Franceschini, che è andato in scena venerdì scorso nelle "Corderie" dell´Arsenale di Venezia, nell´ambito della 54esima Biennale di Musica Contemporanea. Avvalendosi dell´apporto significativo e molto incisivo del Coro Croz Corona diretto dal maestro Renzo Toniolli, della voce straordinaria della soprano Laura Catrani e della verve istrionica del giovane attore francese Samuel Faccioli, "costretti" entrambi a cantare e a recitare anche in dialetto trentino, l´opera di Franceschini – su libretto e video di Andrea Franceschini, con disegni di Luca Franceschini – ha aperto gli occhi della Biennale di Musica Contemporanea da un lato sulla realtà storica delle "grida" trentine, urlate per vie e piazze a mònito contro reati grandi e piccoli, dall´altro sulle eccezionali potenzialità della coralità alpina come strumento per trasmettere storie ed emozioni anche avvalendosi di melodie contemporanee. Lo spettacolo "Il Gridario", la cui regia è del francese Christian Gangneron, è stato prodotto dalla Biennale stessa con la collaborazione dell´Assessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento. Le prossime date sono ai primi di ottobre a Stoccarda e ai primi di novembre a Madrid. La storia è presto detta. Un bambino (interpretato magnificamente da Faccioli) in un momento di relax rinuncia a leggere la ormai consueta fiaba di Cappuccetto Rosso o la bella storia di Pinocchio, e si perde a sfogliare un grande libro che contiene, appunto, immagini di "grida trentine", di annunci pubblici fatti dalle autorità sulle piazze di Aldeno – particolare, questo, da non sottovalutare, visto che Matteo Franceschini viene proprio da lì! – per prevenire atti vietati per legge. Sono "grida" scritte in un linguaggio aulico, che però hanno il merito di provocare sulla scena una serie infinita di commenti popolari nello stretto vernacolo di "Aldém" e che, messe in fila, vanno a costruire una trama leggera ed ironica, evocativa e sapientemente arguta. E´, insomma, l´inestricabile e complesso rapporto che viene a crearsi tra chi detiene il potere e chi il potere lo deve subire, a dare spessore storico e anche politico al "Gridario" di Franceschini. Accanto alla soprano Catrani, che ha prestato la sua voce pulita e rotonda sia alle donne di popolo sia agli "strilloni" che sulla piazza leggevano urlando le stesse "grida", e all´attore Faccioli, che ha saputo calarsi perfettamente a suo agio nei panni stretti del bimbo protagonista, curioso e sognante, è stata la perfomance canora e attoriale del Coro Croz Corona di Renzo Toniolli ad incantare il pubblico che affollava il teatro alle Corderie dell´Arsenale veneziano. Il fatto che un coro di montagna – per l´occasione ridotto nell´organico, che dalle consuete trenta voci è sceso a soli sedici componenti – sia stato modellato dalle mani sapienti del regista francese Christian Gangneron fino a farne il "terzo" attore in scena, costituisce già di per sé una grande novità, che il pubblico di Venezia ha percepito con curiosità, rispondendo con calorosi applausi. E i cantori trentini – tutti amatoriali, non bisogna dimenticarlo – hanno risposto con entusiasmo, cimentandosi non solo in melodie che hanno saputo fondere tradizione alpina e innovazione contemporanea, ma anche in movimenti scenici del tutto nuovi e inusuali. Da noi contattato, l´assessore provinciale alla cultura Franco Panizza ha sottolineato come "ancora una volta il canto alpino riesce a stupirci, grazie alla bravura e alla competenza del Coro Croz Corona e del suo maestro Toniolli. Essere stati scelti per rappresentare la coralità tradizionale alpina nell´ambito di uno dei più importanti festival di musica contemporanea al mondo, sta a significare che le potenzialità espressive della nostra cultura musicale sono ancora altissime e che lo sforzo che stiamo compiendo nei settori della formazione e delle Scuole musicali cominciano ad essere ripagati". "Il fatto che l´Autore abbia scelto un coro di montagna per un´opera di musica contemporanea – ci ha infine detto il maestro Renzo Toniolli sulla via del ritorno a Trento, – non è poi un´idea campata in aria. Se andiamo a vedere, infatti, le età dei diversi modi di cantare in coro, da quello gregoriano a quello polifonico, ci accorgiamo che il canto alpino per quattro voci virili è il più giovane, è quello nato più vicino alla contemporaneità, essendo stato codificato circa ottant´anni fa". E i coristi del Croz Corona – per l´occasione affiancati da alcune voci provenienti da altre formazioni trentine e dal Coro Giovanile della nostra Federazione dei Cori – hanno ancora una volta còlto tutti di sorpresa, fornendo una prova di elasticità e di autentico "coraggio" scenico, che segna una vera e propria svolta nel modo tradizionale di porsi al pubblico della coralità di montagna.  
   
   
EDUCA: POESIA E MUSICA CHIUDONO LA TERZA EDIZIONE IN 4 GIORNI OLTRE 20.000 PRESENZE  
 
Trento, 28 settembre 2010 - 140 relatori, più di 100 appuntamenti e 20.000 presenze in quattro giorni: questi i numeri della terza edizione della manifestazione nazionale dell’educazione che si è svolta in questi giorni a Rovereto. “Ma più dei numeri – ha affermato Michele Odorizzi, presidente di Educa – conta l’emozione che si è sentita nei palazzi, nei parchi e nelle vie della città. E’ questo il più grande riconoscimento per tutti coloro che hanno lavorato in questi mesi per renderla luogo di incontro, partecipazione e relazione. Come l’educazione Educa ha senso solo se rimane un atto collettivo. Se è passione e fiducia come quella che hanno portato a Educa Marcos Ana e Rodrigo Rivas”. Non c’era fisicamente sul palco Marcos Ana, il poeta spagnolo della libertà, colpito da un malore in mattinata e ricoverato all’ospedale di Madrid. Ma c’erano le sue parole ricordate da Francesco Comina, responsabile di “Dialoghi internazionali: se vuoi la pace, costruisci la pace” e sopratutto dell’economista cileno Rodrigo Rivas. “Era felice Ana – ha detto Comina – di venire in Italia a Educa per portare un messaggio di speranza attraverso la sua storia”. Marcos Ana è entrato in carcere a 18 anni è vi è uscito a 41, e in quei 23 anni ha subito torture inimmaginabili, ha visto morire i compagni e lui stesso è sfuggito due volte alla fucilazione. Una sofferenza personale che non gli hai mai fatto perdere la fiducia nel domani, il desiderio di pace come emerge dal verso di una sua poesia: “sognare, sempre sognare con occhi insonni di essere un uomo vivo, pur essendo soltanto un prigioniero”. Le poesie e l’atteggiamento di Ana sono state guida anche per Rodrigo Rivas, economista che ha vissuto il passaggio dall’utopia politica e dal sogno di Allende alla dittatura di Pinochet, pagandola con l’esilio. “l’11 settembre del 1973 sono uscito di casa e non ci sono più tornato. Tutta la mia vita precedente è finita nel nulla, tutto bruciato. Per mesi sono sopravvissuto come clandestino, poi come esule portandomi dietro un pezzo di carta con i nomi dei 5 militari che avevano ucciso mio padre pensando che un giorno avrei fatto loro pagare il conto. Ma poi mi sono chiesto se ero capace di farlo e ho capito che non potevo uccidere. Da Ana ho imparato che la vendetta non è un ideale politico. Questo non significa arrendersi, significa credere come fanno i giovani che si può combattere il sistema e con forza quando è sbagliato senza commettere il male. La contestazione fa bene alla democrazia. Senza conflitto la storia non può andare avanti”. Alle parole di Rivas sono seguite le note delle canzoni di De Andrè suonate da Michele Ascolese storico chitarrista del cantautore genovese con gli Iguaz Project e la banda musicale di Aldeno.  
   
   
SULLE ROTTE DEL MONDO: GRAZIE AI MISSIONARI UN PONTE CON ASIA E OCEANIA  
 
 Trnto, 28 settembre 2010 - "In Europa avvertiamo tutti un senso di inadeguatezza. Vengono meno gli strumenti per capire ciò che accade, anche nel nostro confronto continuo con il resto del mondo. Viviamo una crisi valoriale oltre che demografica e cominciamo a percepire che le sicurezze del passato stanno scricchiolando. Ecco perché il contributo che ci può arrivare dai nostri missionari è importante. Esso ci può aiutare ad affrontare la crisi attuale senza chiuderci in difesa, coniugando anzi due parole importanti: conoscenza e solidarietà." Con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai ha aperto ieri la seconda edizione della manifestazione Sulle rotte del mondo, organizzata dalla Provincia autonoma e dall´Arcidiocesi di Trento, dedicata quest´anno ai missionari trentini che operano in Asia e Oceania. Con lui, nella sala Depero del palazzo della Provincia, l´arcivescovo di Trento Luigi Bressan, suor Annarita Zamboni, di Vigolo Vattaro, da anni nelle Filippine, Siddharth Shanker Saxena, indiano, docente di Fisica quantistica alla Cambridge university, anche antropologo e consulente di numerosi organismi internazionali. Una trentina i missionari che in questi giorni hanno raggiunto il Trentino dai luoghi di missione. Assieme ad essi molti altri ospiti, fra qui lo scrittore Dominique Lapierre, che stasera parlerà al centro Santa Chiara di Trento. Si è aperta ieri sulle note di Rashmi Bhatt e Debipasad Ghosh, due musicisti indiani maestri rispettivamente nell’uso della tabla (percussioni) e del sarod (strumento a corde simile al sitar) la seconda edizione della manifestazione “Sulle rotte del mondo”, dedicata quest’anno ai missionari trentini in Asia e Oceania. Un evento molto atteso da tutto il Trentino, dopo il successo dell´edizione dello scorso anno, dedicata ai missionari provenienti dall´Africa. Quest´anno, al centro dell´attenzione sono i missionari che svolgono il loro operato in Asia e Oceania: una cinquantina in tutto, una trentina quelli giunto fino ad oggi in Trentino. L’arcivescovo di Trento Luigi Bressan ha rivolto ad essi un caloroso benvenuto, ricordando l´importanza del continente asiatico, che da solo racchiude oggi circa il 65% della popolazione mondiale. “Un continente complesso, che non si è dato un’unità a livello politico-rappresentativo, come è accaduto invece per Africa e America Latina; un continente che si affaccia sull’Oceania, con la grande Australia e le sue tante isole. Anche, qui sono approdati i nostri missionari. Di alcuni conosciamo la storia - annoveriamo fra essi anche alcuni vescovi - ma ancora in maniera insufficiente: dalla Cina alla Birmania, dal Laos all’India, dal Medio Oriente all´Australia sono molte le figure di trentini che hanno lasciato un segno in quelle terre. Si apre dunque con oggi una settimana estremamente densa, che ci offrirà spunti importanti sui quali riflettere. Dalle testimonianze dei missionari e delle missionarie che si adoperano in contesti tanto lontani e tanto differenti dal nostro, per culture, religioni, contesti politico-sociali, abbiamo molto da imparare." "Non siamo così numerosi come i missionari dall’Africa giunti in Trentino lo scorso anno - ha detto a sua volta suor Rita Zamboni, nelle Filippine da 19 anni - e questo dato di per sé è sintomo di una lontananza geografica, culturale e linguistica. L´asia è il Continente più popolato, culla di civiltà antichissime e delle grandi religioni monoteiste. Un Continente di povertà e ricchezza, che tuttavia coltiva il valore dell’armonia e dove il sacro pervade la vita quotidiana, in ogni suo momento, anche se dio è chiamato con nomi diversi e anche se qualche ideologia ha cercato di cancellarlo. Oggi però ci sta riuscendo l’evoluzione tecnologica, che mette in crisi i valori tradizionali senza cambiare le rigide divisioni in classi sociali, che si riflettono fin dentro alle famiglie. I poveri sono moltissimi: nelle Filippine il 60% della popolazione vive sotto la soglia di povertà e il 10% emigra. Ma la banca dei poveri (la Grameen bank di Muhammad Yunus) è nata in Asia e si sta diffondendo a macchia d’olio, con una forte partecipazione delle donne.” Tante insomma le contraddizioni, come ribadito dal professor Saxena, nato in India, cresciuto fra Europa e Stati Uniti, un vero e proprio cittadino del mondo, capace di muoversi a suo agio sia sui territori delle cosiddette "scienze esatte" sia in quelli che attengono più strettamente al confronto fra le culture e le religioni. Due le coordinate lungo le quali ha sviluppato il suo intervento: il settarismo, che oggi minaccia anche paesi in cui le diverse fedi hanno imparato - seppur spesso faticosamente - a convivere già da molti secoli, e il cosmopolitismo, come suo necessario antidoto, "senza però cancellare le culture locali, piuttosto aprendo nuovi spazi per il confronto e il dialogo, per ampliare le sinergie, per lottate con strumento nuovi contro la povertà. " Infine il presidente Dellai: "Il Trentino - ha ammonito - non deve considerarsi al centro del mondo; deve quindi evitare il rischio di autoreferenzialità insito in un territorio come il nostro, piccolo e dotato di una grande autonomia. Per questo sono importanti iniziative come Sulle rotte del mondo. Esse possono aiutare anche il Trentino a trovare la sua rotta in una stagione di grandi cambiamenti, di grandi trasformazioni strutturali, senz achiuderci in difesa, come sta accadendo anche a civilissimi paesi dell´antica Europa, cercando piuttosto di coniugare due parole molto importanti, conoscenza e solidarietà. Conoscenza perché se non ci si sforza di conoscere, di comprendere cosa sta accadendo dentro e fuori i nostri confini cresce la paura, aumenta l’inquietudine. E specularmente solidarietà, perché se si conosce si è anche più propensi a condividere e a dare il proprio contributo, conformemente ad una tradizione che in Trentino ha radici antiche e profonde, e coinvolge istituzioni, associazioni, semplici cittadini. Nella giornata dell’Autonomia, il 5 settembre scorso, abbiamo non a caso dedicato la prima edizione del premio speciale istituito per quella celebrazione a Carlo Spagnolli, medico da anni in Africa; attraverso la sua figura abbiamo voluto dare un riconoscimento ai tanti trentin e trentine, religiosi e laici, che portano nel mondo questi nostri valori. Le giornate delle Rotte possono aiutarci inoltre a riflettere sul tema della convivenza fra diverse culture e religioni, posto che anche la nostra è ormai, a tutti gli effetti, una società pienamente plurale."  
   
   
MILANO - GRATTACIELO PIRELLI. DAL 7 OTTOBRE AL 13 NOVEMBRE 2010 LA MOSTRA PEPI MERISIO “IERI IN LOMBARDIA”  
 
 Milano, 28 settembre 2010 - Nell’edificio simbolo della Regione, 150 immagini scattate dal fotografo bergamasco negli anni Sessanta, raccontano la memoria della Lombardia attraverso tematiche che abbracciano il paesaggio, la vita sociale, i vecchi mestieri, la fede religiosa, le città. Dal 7 ottobre al 13 novembre 2010, il grattacielo Pirelli di Milano, sede della Regione Lombardia, ospita un’antologica dedicata al lavoro del fotografo Pepi Merisio (Caravaggio, 1931), nella mostra dal titolo Ieri in Lombardia. Curata da Giovanni Gazzaneo, l’esposizione promossa dalla Regione Lombardia in collaborazione con la Fondazione Crocevia, presenterà 150 immagini, molte delle quali inedite, scattate negli anni Sessanta da uno dei cantori della terra lombarda. Le fotografie getteranno uno sguardo sulla Regione che, dal boom economico susseguente alla guerra, si dirigeva verso la modernità. Sono immagini che raccontano, senza nostalgici rimpianti né idealismi, la memoria di una terra ricca di storia e di tradizioni, e che sono capaci di riflettere sul senso del lavoro dei lombardi così come sulla dimensione umana e religiosa di una civiltà, di carattere prettamente rurale e artigiano, ormai scomparsa. E non è un caso che i lavori di Merisio saranno accolti dal Grattacielo Pirelli, l’edificio simbolo di un cambiamento epocale di Milano e dell’Italia intera e che, logisticamente, si trova a poca distanza dalle nuovi trasformazioni della metropoli, la cui portata si annuncia altrettanto storica. In quasi cinquant’anni di attività, l’obiettivo di Pepi Merisio ha catturato volti, paesaggi, contesti. Questa mostra costituisce una summa del suo lavoro e del suo amore per la Lombardia. Il percorso espositivo, organizzato per tipologia e per tematica, costruirà un sistema di racconti intrecciati tra loro, in cui paesaggio e uomo sono parti inscindibili di un’unica grande storia. Nella sezione La roccia, l’acqua, la terra, si racconterà il grande paesaggio lombardo, con le sue cime, i suoi ghiacciai, i suoi fiumi, così come la vita di montagna e quella del lavoro nei campi. Ne Il paese, la vita, il lavoro si ricostruirà il modo di vivere dei paesi lombardi con tutte le sue tradizioni, dall’infanzia al matrimonio e con tutti i suoi rituali profani legati alla casa e all’osteria, con gli antichi mestieri, la filanda, la miniera, il maglio, la ferriera, e il passaggio dalla vecchia centrale elettrica alla fabbrica. Quindi l’occhio di Merisio approfondirà la grande tradizione religiosa della Lombardia attraverso le immagini che racconteranno la fede dei semplici, le processioni, i Santuari e la celebrazione dei riti funebri. Il viaggio si concluderà con le foto che ritraggono le città, sia i capoluoghi, come i centri minori, così ricchi di vitalità. Come scrive Giovanni Gazzaneo in catalogo, “Un canto all’umanità è l’opera di Pepi Merisio. Un canto all’umanità dei semplici, dei senza storia, di chi mai troverà spazio nelle cronache e tanto meno sui libri. Un canto all’umanità fatto di immagini che colgono l’amore, il lavoro, l’amicizia, la preghiera, il gioco, l’attesa, il coraggio, il sacrificio, la gioia… Più semplicemente la terra e il cielo, la vita e la morte. Da quasi sessant’anni la sua fotografia narra la realtà, meglio la sua essenza: in un tempo senza tempo, mostra ciò che è oltre l’apparenza e dà senso al nostro esistere quotidiano”. Accompagna la mostra un catalogo Lyasi edizioni.  
   
   
DOPO L’ESTATE TARGATA FERRARI, PEPSI COLA E LIPTON TEA L’AGENZIA MATMOS PUNTA AI GRANDI EVENTI D’AUTUNNO  
 
Milano, 28 settembre 2010 - Forte dei successi ottenuti con la realizzazione dei progetti studiati per i propri clienti, come ad esempio le giornate promozionali Ferrari all’insegna dell’educazione stradale e del divertimento realizzate in collaborazione con la Polizia Municipale e i Partner europei del Cavallino Rampante e con gli importanti tour per i brands Pepsi Cola e Lipton Ice Green Tea che durante l’estate hanno toccato numerose località turistiche e centri commerciali con copertura nazionale completa, Matmos, agenzia specializzata nella progettazione e ricerca continua di metodi di comunicazione alternativi, guarda all’immediato futuro con rinnovato entusiasmo e fiducia. “Su incarico di altri clienti di altrettanta fama internazionale che hanno valutato e apprezzato l’impostazione professionale del nostro lavoro”, anticipa Anselmo Castellano (Gm di Matmos) “Il mio staff ed io stiamo già lavorando su progetti di grande respiro sia di tipo istituzionale sia di valorizzazione di brand rivolti al grande pubblico che avranno come comune denominatore un alto livello di originalità e il vantaggio di poter essere declinati in format diversi e complementari fra loro in funzione sia dei tempi, sia della collocazione geografica, sia della originale tipologia delle strutture scelte come location, sia della possibilità di coinvolgere di volta come testimonial, personaggi famosi del mondo dello spettacolo e dello sport. Siamo convinti che, ormai da tempo, l’approccio diretto del target, attraverso attività di marketing di contatto scientificamente studiate,, crei una redemption più immediata ed attendibile. Matmos, da anni, applica queste tecniche nei più grandi centri di aggregazione in Italia quali Centri Commerciali, Scuole, Spiagge, Punti Vendita, Eventi di Piazza e grandi manifestazioni di ogni genere.” Le Giornate Ferrari sull’educazione stradale sviluppate con i Partner Ferrari e con la collaborazione della Polizia Municipale di Milano per la realizzazione di un percorso per biciclette, go-kart e macchinine a pedali brandizzate con il simbolo del Cavallino Rampante dove i più piccoli hanno appreso le prime regole del codice della strada e ottenuto il loro primo patentino di guida. Parallelamente Matmos ha realizzato un’attività ludica e di animazione utilizzando materiali ecologici. E’stato di grande impegno (ma anche di grandi soddisfazioni per i risultati ottenuti) il Pepsi Bodypainting Tour 2010 che durante tutta l’estate, ha girato le spiagge italiane, seguendo i campionati di Beach Soccer e di Beach Tennis realizzando originali corsi di body painting con uno dei Migliori artisti al Mondo Ennio Bettoni. Il pubblico ha potuto cimentarsi in una delle tecniche più antiche al mondo nella veste di pittore o di modello. Ricordiamo che il Pepsi Body Painting Tour realizzato dalla Matmos ha fatto parte della campagna calcio 2010 dedicata all’Africa: sei star del football internazionale come Thierry Henry, Frank Lampard, Lionel Messi, Ricardo Kakà, Didier Drogba e Andrei Arshavin sono stati i protagonisti di uno spettacolare spot ambientato nel cuore del Parco di Serengeti in Africa. Inoltre, Fabio Cannavaro è stato testimonial per l’Italia di una campagna outdoor Body Painting : il suo corpo dipinto è stato immortalato su lattine e bottiglie di Pepsi e Pepsi Twist limited edition, per promuovere il grande concorso “Vola in Africa con Pepsi”. Sono i numeri, infine, a dare la dimensione del successo riscosso dal Tour promozionale Ice Green Tea Lipton che Matmos ha realizzato per il secondo anno consecutivo. In 136 giornate di attività promozionali che la Matmos ha realizzato questa estate in moltissime tappe suddivise fra 16 centri commerciali e 6 outlet e 14 tappe sulle spiagge più frequentate d’Italia, sono stati distribuiti nel corso di azioni di sampling più di mezzo milione di minilattine di thé verde Lipton. Grazie al suo gusto unico ed una percezione dei consumatori di brand più sano e naturale del mercato delle bevande, nell´ultimo anno Lipton Green Ice Tea Lemon ha guadagnato 3 punti di quota di mercato nel segmento rispetto al 2008, in controtendenza rispetto agli altri brand di tè verde. Da segnalare, inoltre, che Matmos, grazie all’accordo firmato con Luca Casadei Management per la gestione in esclusiva di artisti e format tv in tutti i centri commerciali d’italia, potrà rendere gli eventi che organizzerà per i propri clienti particolarmente interessanti e coinvolgenti per il grande pubblico. La galleria dei pesonaggi che Matmos e Luca Casadei Management possono gestire in esclusiva, infatti, viene costantemente aggiornata in funzione del numero sempre maggiore dei protagonisti dei programmi televisivi più seguiti. Con l’avvio proprio in queste settimane della programmazione autunno-inverno di tutte le reti nazionali e, quindi, con la ripresa dei programmi più collaudati e con il lancio dei nuovi apuntamenti, la Matmos avrà l’opportunità di mirare ulteriormente l’ ingaggio dei pesonaggi vecchi e nuovi selezionati fra i beniamini del pubblico in funzione delle diverse esigenze dei clienti e del target di riferimento degli eventi che saranno realizzati nei centri commerciali di tutta Italia. Con una particolarità in più: i personaggi non si limiteranno a diventare una semplice “attrazione” per il pubblico, ma diventeranno essi stessi protagonisti di una serie di originali e simpatiche iniziative promozionali che potranno vederli trasformarsi, per esempio, in una sorta di gioco delle parti, in chef, commessi, camerieri, baristi eccetera … per un giorno. Fra l’altro i vari testimonial ingaggiati si impegneranno a posare in questi ruoli inediti per serviti fotografici e filmati in compagnia dei loro fan. Immagini che poi andranno ad arricchire i loro blog e favoriranno preziosi “ritorni stampa” per tutti: personaggi, prodotti e clienti.  
   
   
BASSANO DEL GRAPPA INCONTRO DEL GRUPPO METÀ DI TUTTO – 65 SÌ MA CON ONORI ED ONERI  
 
Bassano del Grappa, 28 settembre 2010 - Sabato 25 settembre, alle ore 18.00 presso il “Caffè dei libri” di Vicolo Gamba a Bassano del Grappa - si terrà un incontro con Chicca Olivetti, fondatrice del gruppo “Metà Di Tutto - 65 sì, ma con onori ed oneri” per sensibilizzare le coscienze sulla distanza delle donne italiane da quelle europee in fatto di welfare, accesso alle cariche istituzionali ed ai posti di responsabilità. Introdurrà Erika Faresin, coordinatore cittadino, conclusioni a cura di Alessia Usuelli, coordinatore delle iniziative sul territorio. Il Manifesto Del Gruppo - Il nostro movimento ha preso forma il giorno in cui fu annunciato l’innalzamento dell’età pensionabile della donna a 65 anni, con l’intento di parificare la legislazione italiana a quella europea. Noi abbiamo pensato che era Giusto. - Finalmente, oltre alla pensione a 65 anni, ci avrebbero dato Anche le altre parità delle donne della Cee: un welfare migliore, che aiuti le donne ad accedere al mondo del lavoro, più incarichi di responsabilità, più incarichi istituzionali. Come nel resto d’Europa. Invece ci hanno dato soltanto l’innalzamento dell’età pensionabile. Il resto Nulla. Allora abbiamo capito che se Noi Stesse non ci prenderemo i nostri diritti con le nostre forze, e solo con le nostre forze, saremo sempre donne mortificate e non considerate. Ora vogliamo la Metà Di Tutto. Questa non è solo una battaglia al femminile, è una battaglia per un grande Cambiamento. Con noi ci sarà più Etica, più Meritocrazia, più Possibilità Per I Giovani. Sino A Oggi Abbiamo: - fondato un gruppo - raccolto migliaia di adesioni - creato il blog - www.Lametaditutto.com/  Non Poteva Bastare Ora stiamo anche formando gruppi sul territorio. Siamo stati in diverse città e in ognuna di esse c´è un responsabile del gruppo reale. I prossimi incontri, oltre a Bassano saranno a Catanzaro, a Taranto, Ascoli Piceno, Bergamo e a Como. E poi ancora molte altre città di cui prossimamente avrete notizia sulla bacheca del gruppo e sul blog. Alcune note su Chicca Olivetti • È tra i fondatori del Circolo di Cultura Politica “Punto a capo” di Milano. • Ha Lanciato un appello per la liberazione di Ingrid Betancourt, che è giunto al Parlamento Europeo e poi all’Onu, dalle pagine de “Il corriere della sera”. • Ha Fondato il Comitato “Le studentesse di Faizabad, Sapere è libertà”, di cui è presidente. • Il comitato assegna borse di studio a dottoresse afgane per stage in Italia nei campi della pediatria e della ginecologia. • Ha Portato per la prima volta l’Afghanistan alla Biennale di Venezia 2005, con i lavori delle donne. • In varie occasioni scrive, su testate nazionali, articoli sulla condizione della donna nel mondo, su tematiche sociali e di costume. • È nel Comitato Scientifico della Fondazione Iulm. • È tra i fondatori di Fondazione Etica. • Collabora con la Fondazione Olivetti. • Nella vita si occupa di comunicazione.  
   
   
"PUGLIA SOUNDS": CASA DELLA MUSICA AL KURSAAL SANTALUCIA DI BARI  
 
Bari, 28 settembre 2010 - L´assessore al Mediterraneo Silvia Godelli rende noto che "Prende il via dal Kursaal Santalucia il progetto Puglia Sounds, finanziato con i fondi europei per l’attrattività territoriale e finalizzato a coprodurre sul territorio della regione eventi nazionali e internazionali di eccellenza in collaborazione con i più importanti centri musicali di Europa, dall’Auditorium Parco della Musica di Roma al The Barbican Centre di Londra. La scelta temporanea di dare casa alla musica da ottobre a maggio prossimo nel prestigioso teatro cittadino, le cui sorti sono ancora incerte, nasce dall’obbligato rinvio dell’allestimento della Casa delle Musiche in Fiera, determinato soprattutto dai ritardi a catena che l’incendio del nuovo padiglione fieristico ha causato in questi mesi. Ma mentre si attende di definire la allocazione in Fiera e si spera in un buon destino futuro del Kursaal, quest’ultimo tornerà intanto a nuova vita alimentando la produzione e programmazione di spettacoli musicali regionali, nazionali e internazionali, lo sviluppo artistico e professionale delle giovani realtà musicali pugliesi e l’attivazione di interventi e progetti specifici dedicati alla formazione del pubblico, ai giovani e ai professionisti della musica pugliesi. Si disegna così un ulteriore tassello del progetto Puglia Creativa, già presentato dalla Regione in questa edizione della Fiera con un successo straordinario e innestato nel quadro dei più complessivi obiettivi di sviluppo dell’economia creativa e di impulso dell’attrattività dei nostri territori (è di questi giorni anche la avvenuta stipula della convenzione Regione/petruzzelli per 500 mila Euro tratti dai fondi europei per il Turismo e che vanno ad aggiungersi al milione assegnato per le produzioni artistiche). Nell’intreccio virtuoso tra musica, teatro, cinema, arti, e mestieri dedicati, e in linea con i più recenti indirizzi sostenuti dall’Unione Europea, Puglia Sounds e Puglia Creativa vanno a dare così un contributo decisivo allo sviluppo di tutto intero il territorio regionale, e fanno volare ancora più in alto il prestigio della Puglia in Italia e all’estero".  
   
   
SU "MAGAZZINI SONORI" LA DIFFERITA DEL CONCERTO DEDICATO A HENGHEL GUALDI.  
 
Bologna, 28 settembre 2010 - Un omaggio speciale ad un musicista illustre e raffinato: questo è il concerto dedicato al clarinettista emiliano Henghel Gualdi che il Comune di San Martino in Rio, l´Associazione "I Panchinari" e l´Associazione Henghel Gualdi hanno organizzato lo scorso 4 luglio nella Rocca Estense di San Martino in Rio (Reggio Emilia). Mercoledì 29 settembre, alle ore 17, Magazzini Sonori trasmetterà in streaming la registrazione integrale della serata, che ha visto protagonista la musica suonata da Gualdi - il jazz - e la Jazz Ragamuffins Band di Paolo Tomelleri, composta da sei grandi musicisti italiani che hanno suonato o inciso dischi col grande Henghel. Special guest della serata è stata Laura Fedele, nella duplice veste di cantante e pianista. La scelta dei musicisti sul palco è stata quella di non eseguire i brani che Gualdi suonò o incise durante la sua carriera (come Jazz Band o Passeggiando per Brooklyn), ritenendo che nuove esecuzioni di quegli stessi brani sarebbero state solo imitazioni sbiadite del Maestro; durante il concerto sono quindi stati proposti altri standards e brani tradizionali come Careless Love, Bill Bailey Won´t you Please Come Home, Sweet Georgia Brown. Magazzini Sonori dedica ad Henghel Gualdi, oltre a questa differita, una sezione all´interno del sito, tra i Maestri della musica dell´Emilia-romagna. Nelle pagine dedicate ad Henghel Gualdi è possibile ascoltare alcuni suoi brani, tratti dai dischi che hanno segnato tappe importanti della sua carriera musicale. Tutto il materiale pubblicato su Magazzini Sonori proviene dall´Archivio dedicato ad Henghel Gualdi e ospitato all´interno della Rocca Estense di San Martino in Rio. La differita del Concerto - Tributo a Henghel Gualdi sarà a cura dell´Agenzia Informazione e Ufficio Stampa della Giunta Regionale e di Aicod per la parte tecnica. Per ascoltare il concerto è sufficiente aver installato Windows Media Player e collegarsi al portale di Magazzini Sonori ( www.Magazzini-sonori.it ).