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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Novembre 2010
DUE NUOVI INGRESSI IN UNICOM: BORGO CREATIVO E SINTESI COMUNICAZIONE  
 
Milano, 23 novembre 2010 - Il Consiglio Direttivo dell’Associazione guidata da Lorenzo Strona nella sua riunione del 9 Novembre u.S., ha accolto le domande di ammissione di due nuove strutture: Borgo Creativo (Pamela Moratti). Fondata nel 2002 da Pamela Moratti e Maurizio Cadeo, Borgo Creativo è oggi una realtà solida e strutturata da cui nascono soluzioni di comunicazione efficaci e creative. Un team di professionisti specializzati anima l´agenzia che, grazie alle competenze sviluppate in settori diversi per caratteristiche, target e posizionamento, offre ai propri clienti strategie mirate e soluzioni sempre nuove, uniche e di carattere. Graphic Design, Marketing Consulting, Web Agency, Press Relations e Event Management: una volta compresi gli obiettivi e le reali esigenze delle aziende, Borgo Creativo può spaziare tra tutti questi strumenti e sviluppare le infinite potenzialità di forme, colori, suoni, immagini e parole attraverso la ricerca, la conoscenza delle nuove tecnologia e la cura dei dettagli. 25135 Brescia - Via Sant’orsola, 140 - Tel 0303365015 - Fax 0303361205 info@borgocreativo.It  - www.Borgocreativo.it/  Sintesi Comunicazione (Federico Rossi) Sintesi Comunicazione: fatti, parole e comunicazione. In Sintesi, fin dal primo momento, abbiamo scelto di parlare di fatti con i fatti. Che sono il contrario delle parole, ma solo a parole. Potrebbe sembrare strano, comunicare con i fatti, ma non è così. Per questo ci siano specializzati nella comunicazione integrata per le imprese che producono e commercializzano prodotti a elevato valore tecnico e tecnologico. Perché devono parlare con i fatti a target specifici: distributori, agenti, progettisti, installatori, in poche parole altre aziende o professionisti. Il lungo percorso fatto in questo particolare settore ci consente di toccare direttamente i fatti: aspetti tecnici, normativi, evolutivi delle tecnologie e dei mercati industriali. Confrontandoci non solo con gli uffici marketing e commerciali, i luoghi della parola, ma anche con gli uffici tecnici e R&s, i luoghi dei fatti. Convinti come siamo dell´importanza dei fatti, specialmente quando seguono le parole, abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza e il nostro know how anche per aziende che vogliono parlare al consumatore finale con i fatti. Offriamo servizi di consulenza di marketing strategico e operativo, corporate image, ideazione di campagne pubblicitarie, progettazione e realizzazione di supporti di comunicazione istituzionale, commerciale e tecnica, organizziamo fiere ed eventi, realizziamo strumenti di comunicazione multimediale. In poche parole, siamo fatti per la comunicazione d´impresa. 35135 Padova - Via Istria, 58 - Tel 0499075943 - Fax 0499079147 info@sintesicomunicazione.It  - www.Sintesicomunicazione.it/  L’elenco completo ed aggiornato in tempo reale delle Associate Unicom è reperibile sul sito www.Unicomitalia.org/    
   
   
PUBLIC CAMP, MEETING COMUNICATORI PUBBLICI: AL VIA LE ISCRIZIONI  
 
Bari, 23 novembre 2010 - Riscrivere i paradigmi informativi e relazionali con azioni di comunicazione pubblica. Favorire la cultura del welfare intellettuale attraverso l’interazione trasparente con i cittadini. Riprogrammare il futuro, partendo dall’oggi, nella logica del networking. Per il terzo anno consecutivo la Puglia ospita il Meeting internazionale dei comunicatori pubblici “Public Camp” che si terrà da mercoledì 1 a venerdì 3 dicembre 2010 nella Fiera del Levante di Bari. Comunicare: istruzioni per l’uso. Se ne parla con esperti nazionali ed internazionali durante i meeting, le lezioni magistrali, i master diffusi e le sessioni plenarie della tre giorni che si inserisce all’interno degli eventi del Festival dell´Innovazione, promosso da Regione Puglia, dall´Arti (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l´Innovazione), dalle cinque università pugliesi, dal Cnr, dall´Enea e in collaborazione con la Fiera del Levante. Tra i 45 relatori di questa edizione anche Albert Lazlo Barabàsi, Aaron Betsky, Will Brown, Alastair Jhon Campbell, Manuel Castells, Dionisio Ciccarese, Luigi Crespi, Stefano Cristante, Fausto Colombo, Gianluigi Cogo, Luca De Biase, Derrick De Kerchove, Carlo Formenti, Nicola Fratoianni, Francesco Franchi, Andrea Genovese, Alex Giordano, Paolo Iabichino, Salvatore Iaconesi, Eugenio Iorio, Giovanni Lussu, Giuliana Trisorio Liuzzi, Michel Maffesoli, Carlo Massarini, Viktor Mayer-schoenberger, Lino Patruno, Nino Perrone, Oriana Persico, Carlo Ratti, Vincenzo Susca, Michelangelo Tagliaferri, Marco Tarchi, Nichi Vendola. Per partecipare al Publiccamp è necessario iscriversi attraverso la procedura guidata del sito http://publiccamp.Regione.puglia.it/. Il programma completo verrà presentato mercoledì 24 novembre 2010 (alle 9.30), nel Salone degli Affreschi dell’Ateneo Barese (Piazza Aldo Moro) alla presenza di Eugenio Iorio, Dirigente del settore comunicazione istituzionale della Regione Puglia, di Nicola Fratoianni, Assessore alle Politiche giovanili, innovazione e cittadinanza sociale, e dello staff del Public Camp.  
   
   
RIPARTE IL CAMMINO VERSO LA NUOVA EDIZIONE DEL TRENTOFILMFESTIVAL DAL 28 APRILE ALL’8 MAGGIO 2011 TRENTO OSPITERÀ LA RASSEGNA DELLE SFIDE.  
 
Trento, 23 novembre 2010 - "Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne” diceva Immanuel Kant. E quanto piatto sarebbe il panorama del cinema italiano senza il Trentofilmfestival, la più antica rassegna internazionale di film di montagna che inizia il 31 gennaio la sua scalata verso la 59a edizione. "Non cercate nel monte un´impalcatura per arrampicare, cercate la sua anima", suggeriva lo scrittore e alpinista italiano Julius Kugy (1858-1944) a chi decideva di salire la montagna. Un’avventura, con macchina da presa, che indaga lo spirito dei monti, il rispetto del loro ambiente, sempre più compromesso dall’uomo. In fondo siamo tutti “cittadini di montagna” e l’ha dimostrato l’over-booking nelle tre serate di apertura e un incremento di pubblico di oltre il 40% dell’edizione 2010. La 59esima kermesse, classe 2011, non potrà essere da meno. Il festival cerca filmaker di ogni dove, nati magari nella più bassa delle pianure, ma che quando sentono l’odor di pini, neve e misteri di una scalata non sappiano resistere. La macchina da presa si accende su tutto ciò che svela l’arcano della montagna. All’indirizzo www.Trentofestival.it è possibile scaricare regolamento e modulo d’iscrizione all´edizione 2011, primo passo per iniziare un viaggio che si concluderà con l’assegnazione del prestigioso palmarès conferito da una giuria internazionale. Ecco i premi: Il Gran Premio “Città di Trento” – Genziana d’oro – al miglior film che in assoluto, possedendo elevate qualità artistiche, corrisponda agli obiettivi culturali a cui il festival si ispira. Il Premio del Club Alpino Italiano – Genziana d’oro – al miglior film di montagna e alpinismo. Il Premio della Città di Bolzano – Genziana d’oro – al miglior film di sport alpino, esplorazione o avventura. Il Premio della Giuria. Il Premio "Luciano Emmer" assegnato dal direttivo del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (Sngci). I due premi del pubblico, per i lungometraggi e per i film di alpinismo, assieme alle tre Genziane d’Argento - al miglior contributo tecnico-artistico; al miglior mediometraggio; al miglior cortometraggio - completano il palmarès ufficiale. Il termine ultimo per iscrivere le opere al 59° Trento Filmfestival (docufilm, corti, lungo e mediometraggi, fiction) è il 31 gennaio 2011 per le opere prodotte nel 2009 e 2010; il 28 febbraio 2011 per le opere prodotte nel 2011. Non solo sfide, ma anche celebrazioni. Il 28 aprile 2011 scatterà la 25a edizione di Rassegna internazionale dell’Editoria di montagna, “Montagnalibri”, un quarto di secolo dedicato a chi mette nero su bianco l’emozione unica scaturita dalle grandi “cattedrali della terra”. Il regolamento dell’edizione 2011 di Montagnalibri sempre all’indirizzo www.Trentofestival.it/  
   
   
FVG: OK A PIANO REGIONALE SALE CINEMATOGRAFICHE  
 
Udine, 23 novembre 2010 - Il Consiglio delle Autonomie locali, riunitosi ieri a Udine, ha espresso all´unanimità il parere favorevole al Piano regionale delle sale cinematografiche, che definisce i criteri per la costruzione, ristrutturazione e l´ampliamento di tali sale nella nostra regione. Secondo i criteri stabiliti dal Piano, illustrato nel dettaglio ai rappresentanti degli Enti locali dall´assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, il numero massimo dei posti delle sale cinematografiche autorizzabili ("il provvedimento è finalizzato alla salvaguardia dei cinematografi nei centri urbani, che hanno sempre meno spettatori", ha commentato l´assessore), è dato dal differenziale tra il quoziente regionale (rapporto fra la popolazione residente ed il numero dei posti delle sale esistenti nella regione) e quello provinciale. Nello specifico, l´unica provincia in regione che potrebbe aprire una sala cinematografica, è quella di Udine, con 2 mila posti disponibili. Su specifica richiesta, sentito il parere delle Province e valutando l´esistenza di condizioni oggettive, ci potrà comunque essere una deroga a tale norma. La riunione è proseguita con illustrazione, fatta dall´assessore regionale Riccardo Riccardi, del Piano regionale delle infrastrutture di trasporto, della mobilità delle merci e della logistica, che rappresenta lo strumento con il quale la Regione svolge la propria funzione di pianificazione nei menzionati settori. Da parte dell´Anci Fvg (Pizzolito) e dal Comune di Udine (Santoro) è stata espressa la richiesta di approfondire ulteriormente le questioni trattate, alla quale l´assessore Riccardi, chiedendo che ciò avvenga in tempi brevi, ha dato la sua "totale disponibilità", sottolineando nel contempo l´obiettivo dell´adozione del Piano da parte dell´Esecutivo regionale entro la fine dell´anno. Il Cal non ha espresso il proprio parere, per la non presenza del relatore, sulla proposta di legge n 28, presentata dai consiglieri regionali Pedicini ed altri, concernente le modifiche ed integrazioni a diverse leggi in materia di elezioni comunali e provinciali (soppressione del secondo turno di ballotaggio per i Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti e le Province e del voto disgiunto). In conclusione alla riunione si è parlato del testo, come licenziato dalla Iv Commissione del Consiglio regionale, della proposta di legge "Disposizioni in materia di attività estrattive e di risorse geotermiche". Il provvedimento, illustrato ai presenti dall´assessore regionale all´Ambiente, Luca Ciriani, prevede "un´attenzione al fabbisogno reale ed alla compatibilità ambientale" delle attività estrattive in regione. Poiché dai Comuni di Monfalcone e Udine è stato sottolineato il non sufficiente coinvolgimento degli Enti locali nella fase di creazione del Piano, il Cal ha espresso, con alcune astensioni, delle osservazioni richiedenti una maggiore compartecipazione delle Amministrazioni locali nella formazione del Piano ed una considerazione, come chiesto dal sindaco di Santa Maria La Longa, Igor Treleani, del fabbisogno reale della ghiaia "poiché non ha senso aprire nuove cave se i fiumi portano abbastanza materiale, che può essere asportato per mettere in sicurezza gli argini".  
   
   
IL CINEMA CREA INDOTTO E PROMUOVE IL FVG  
 
 Trieste, 23 novembre 2010 - Trieste, Duino, Muggia e Ravascletto sono i luoghi de "La fuga di Teresa", film-tv di Margarethe von Trotta realizzato dalla "Ciao Ragazzi" di Claudia Mori. Concluse le riprese a Trieste, questa settimana la troupe si trasferirà ai piedi dello Zoncolan, ma la von Trotta ha dichiarato che a Trieste si è "proprio affezionata" e, quindi, ritornerà. Per la Friuli Venezia Giulia Film Commission è un altro risultato positivo e lo è anche per la Regione la quale, sottolinea l´assessore alle Attività produttive, Federica Seganti, nel 2010 ha investito in quest´attività 900 mila euro, che hanno portato una ricaduta sul territorio di quasi 7 milioni di euro. A ciò si aggiunge la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia attraverso i set di tutte le località che entrano nelle produzioni" continua l´assessore, che il 19 novembre ha presentato alla stampa "La fuga di Teresa" assieme alla von Trotta, al protagonista, Alessio Boni, e a Federico Poillucci, presidente di Film Commission. "Una struttura che ha iniziato la sua attività nel 2003 - ha ricordato l´assessore Seganti - attraverso Film Fund, che prevede un contributo sino a 140 mila euro per chi gira in Friuli Venezia Giulia ed è stato costituito per attrarre qui produzioni cinematografiche, di fiction, videoclip e spot pubblicitari, in modo da promuovere la conoscenza della nostra regione e stimolare l´economia attraverso un indotto sempre elevato". "Quest´anno, ha ricordato Federica Seganti, Film Commission ha totalizzato ben 300 giorni di riprese, che hanno impiegato 120 maestranze e 3mila comparse, tutti locali". "La fuga di Teresa" secondo episodio della serie di 4 puntate per Rai1 "Un corpo in vendita", interamente girata in regione (regista del primo è stata Liliana Cavani, altri due seguiranno per la regia di Marco Pontecorvo), conferma la validità della formula proposta dal Friuli Venezia Giulia, che offre opportunità e luoghi sempre più apprezzati, nonostante la produzione cinematografica italiana tenda alla delocalizzazione al pari di altre attività imprenditoriali. La "Fuga di Teresa è tratta da un fatto veramente accaduto e affronta il tema della violenza domestica, non fisica ma psicologica", ha spiegato Boni, primo protagonista uomo di un film della von Trotta, come ha dichiarato la stessa regista. Boni ha sottolineato la duttilità di Trieste e dei suoi dintorni come location e ha detto "quello che mi è piaciuto tantissimo, che adoro, è che qui c´è un rispetto, un´accoglienza che non diventano mai invadenza; l´ho riscontrato 3 anni fa e l´anno scorso, quando ho lavorato al Rossetti, e l´ho colto adesso, assieme all´orgoglio d´aiutare il cinema, che è e rimane una forma importante di informazione".  
   
   
OGGI ALL´ODEON FIRENZE VA IN SCENA IL BRASILE CON IL FILM WASTE LAND DI LUCY WALKER. IN ANTEPRIMA NAZIONALE IL FILM DOVE LA LA VITA NELLA DISCARICA PIU´ GRANDE DEL MONDO DIVENTA ARTE. IL FILM E´ STATO POCHI GIORNI FA CANDIDATO ALL´OSCAR DEI DOCUMENTARI  
 
Firenze, 23 novembre 2010 - Questa sera alle ore 21.00 Silvia Lucchesi, direttore de Lo schermo dell´arte Film Festival che è ospitato all´interno della 50 giorni di cinema, presenta in anteprima nazionale insieme alla regista Lucy Walker, Waste Land, un documentario sul progetto che Vik Muniz, uno dei più conosciuti artisti contemporanei, ha realizzato nella più grande discarica del mondo, il Jardim Gramacho a Rio de Janeiro. Protagonisti i "catadores", uomini e donne che vivono raccogliendo rifiuti. La regista Lucy Walker ha seguito per tre anni il lavoro di Vik Muniz, artista brasiliano che torna al suo paese d´origine, per realizzare un complesso progetto artistico: vivere con i più poveri della terra, creare con l´immondizia i ritratti degli operai della discarica, fotografarli e mandare all´asta le opere. Tutti i proventi sono poi stati destinati ai lavoratori. Questo film straordinario e commovente ha già ricevuto enormi consensi durante le proiezioni nei festival internazionali di quest´anno, ricevendo tantissimi premi tra cui dal Berlino Film Festival, dal Sundance Film Festival, dal Provincetown International Film Festival, dal Dallas International Film Festival, dal Seattle International Film Festival, e recentemente è stato candidato al Best Documentary dell´Independent Documentary Association Awards e al British Independent Film Awards. In programma anche : Chine, empire de l´art di Emma Tassy e Sheng Zhimin, (ore 18.00) film sull´ascesa dell´arte cinese negli ultimi vent´anni; due anteprime italiane per la sezione “Cinema d´artista” Marxism today di Phil Collins (ore 19.00) che racconta la storia di tre ex insegnanti di filosofia marxista-lenilista all´indomani del crollo del muro di Berlino; infine The anarchist banker di Jan Peter Hammer (ore 20. 00) . Entrambi gli artisti saranno presenti in sala e risponderanno alle domande del pubblico. Www.schermodellarte.org/    
   
   
NUOVA DISCIPLINA PREZZO DEI LIBRI - POLILLO (AIE): “IL MONDO DEL LIBRO NON SI RICONOSCE IN QUESTO TESTO LICENZIATO AL SENATO: DANNEGGIA TUTTI”  
 
Milano, 23 novembre 2010 - “Il mondo dell’editoria libraria non si riconosce nel nuovo testo licenziato ieri dal Senato: danneggia tutti”. E’ molto duro il commento del presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Marco Polillo dopo il testo licenziato ieri dalla Commissione cultura del Senato che emenda la nuova disciplina del prezzo dei libri così come approvata dalla corrispondente Commissione della Camera. Si è infatti introdotta una restrizione delle campagne promozionali a due soli periodi all´anno della durata di due mesi ciascuna, la delega al Ministero per i Beni e le Attività culturali a stabilirne i periodi, uguali per tutti gli editori, un tetto massimo di sconto del 33%, l’esclusione dalla normativa dell´editoria scolastica e sanzioni ulteriori in caso di inosservanza delle indicazioni. “Le modifiche apportate ieri, in totale contrasto con lo spirito del ddl Levi, sono dannose per le librerie e gli editori, soprattutto i più piccoli, e dimostrano la totale non conoscenza del mercato da parte di chi ha caldeggiato e fatto approvare gli emendamenti – ha proseguito Polillo-. L’unica aggiunta condivisibile, e infatti l’Aie aveva confermato il suo accordo, è l’indicazione del limite del 33% agli sconti sulle promozioni. Tutto il resto, compresa la cervellotica decisione di affidare al Ministero per i Beni e le Attività culturali la determinazione dei periodi di promozione, invece di migliorare la situazione attuale la peggiora decisamente, sottraendo addirittura agli editori la decisione su quando promuovere i propri libri. Sono modifiche che danneggiano tutti, editori e librai: per cercare di limitare le promozioni si introducono di fatto i saldi nel mondo dei libri. E il risultato immediato è che nel prossimo mese di dicembre ognuno potrà fare quello che vuole”. “L’esclusione dell’editoria scolastica dalla legge completa l’elenco di indicazioni senza senso per il nostro settore – ha concluso il presidente degli editori -: siamo sconcertati e faremo di tutto perché il disegno di legge torni al testo originario con la sola variante del tetto agli sconti nelle promozioni”.  
   
   
PRESENTATO IL LIBRO VERDE SULLA LETTURA IN CALABRIA  
 
Catanzaro, 23 novembre 2010 - E’ stato presentato ieri mattina, in occasione di una conferenza stampa il “Libro Verde sulla lettura”, iniziativa promossa dalla Regione, assessorato alla Cultura, che si propone di incentivare, attraverso un’apposita collaborazione tra istituzioni e mondo scolastico, la lettura in Calabria. Si tratta – si legge in una nota dell’Ufficio Stampa della Giunta - di una serie di interventi articolati sul territorio, che coinvolgeranno le biblioteche pubbliche, le scuole, le case editrici e tutte le altre istituzioni culturali, con l’obiettivo di aumentare il numero dei lettori, sia di libri come di giornali. Il libro verde, presentato alla stampa sottoforma di bozza, avrà un ulteriore approfondimento grazie al contributo di uno specifico comitato di cui fanno parte il poeta Achille Curcio, Saverio La Ruina, Luigi Tassoni, Alfonso Mezzotero con il prezioso e qualificato contributo del professore Tullio De Mauro, noto linguista, già Ministro della Pubblica Istruzione. ´´La lettura - ha affermato l´assessore alla cultura Mario Caligiuri - è lo strumento fondamentale per leggere la democrazia e costruire l´economia. In una regione dove si legge troppo poco intendiamo muoverci per superare il ritardo che rischia di pregiudicare il futuro stesso della regione. Riteniamo fondamentale che tale strumento serva per una migliore lettura nelle scuole, che considero un luogo di speranza´´. ´´Da sempre - ha dichiarato De Mauro – esiste un problema di coordinamento tra le varie istituzioni bibliotecarie e da ministro ho tentato di intervenire senza però riuscire a risolverlo. Da questo punto di vista mi pare che qui un primo passo importante sia stato fatto. Adesso bisognerà lavorare per individuare le biblioteche dove sono e se funzionano, capire da quali amministrazioni dipendono, Stato, scuole, comuni, per poi metterli in rete”. Nel corso della conferenza stampa hanno preso parte, inoltre, il Direttore Generale dell’assessorato alla cultura, Massimiliano Ferrara e il Direttore Generale dell´Ufficio Scolastico Regionale, Francesco Mercurio.  
   
   
“LE STORIE DI SAN FRANCESCO” VENERDÌ 26 NOVEMBRE INCONTRO IN BASILICA SUPERIORE ASSISI  
 
 Perugia, 23 novembre 2010 – Una rilettura del ciclo giottesco nella Basilica superiore di San Francesco ad Assisi, che accompagna nell’interpretazione degli affreschi, mostrando anche scritte e graffiti aggiunte nel corso dei secoli. È quanto offre “Le storie di San Francesco”, il libro della storica medievista Chiara Frugoni, che verrà presentato nell’ambito di un incontro promosso dal Sacro Convento di Assisi, in collaborazione con l’associazione culturale Oicos riflessioni e la casa editrice Giulio Einaudi editore, che si terrà venerdì 26 novembre alle ore 17, nella Basilica Superiore. Vi prenderanno parte Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, che ha guidato l’equipe di esperti incaricati del recupero e del restauro della Basilica dopo il crollo a seguito del terremoto del 1997 e il professor Franco Cardini, ordinario di Storia medievale all’Università di Firenze. “Dalle ricerche che ho effettuato – spiega la professoressa Frugoni, che parteciperà all’iniziativa - è potuta emergere una interpretazione delle ‘storie di Francesco’ che non si basa solo sulla comune idea che il ciclo giottesco sia una esaltazione del Santo di Assisi, ma piuttosto una valorizzazione della grandezza dell’intero ordine francescano”. “Ci auguriamo che l’incontro di venerdì 26 – sottolineano dal Sacro Convento - sia la prima tappa di un ciclo più ampio di ‘conversazioni in Basilica’ che, a partire dalla vita e dalle storie di Francesco d’Assisi, darà modo di parlare insieme a rappresentativi esponenti del mondo ecclesiale e civile, dell’’homo viator’ e pellegrino dei nostri giorni”.  
   
   
A BARI ITALIA CREATIVA FESTIVAL  
 
Bari, 23 novembre 2010 - “Una splendida cittadella assediata”. È questa la Puglia secondo l’assessore regionale alla Cultura Silvia Godelli che ieri mattina ha presentato in conferenza stampa “Italia Creativa Festival”, un cartellone con oltre venti appuntamenti all’insegna della creatività e dell’arte che animeranno la città di Bari dal 25 al 27 novembre presso il Teatro Kursaal Santalucia . “La Puglia – ha dichiarato la Godelli – è diventata in questi anni una sorta di cittadella della resistenza alle politiche miopi del governo nazionale, che vedono tagli indiscriminati a tutto il mondo della cultura. Senza cultura un paese muore. Qui in Puglia l’impegno per la cultura, come vero e proprio distretto dell’economia, è diventato un punto di forza dell’intera politica regionale”. Secondo la Godelli “la cultura è principio di civiltà e la civiltà è principio di sviluppo, quindi la cultura è sviluppo. È un bene collettivo che porta sviluppo e ricchezza. Senza Pompei non c’è memoria, ma non c’è nemmeno turismo. Questa politica del governo nazionale rischia di farci fare un passo indietro nella storia”. “Presentare oggi, nella giornata di mobilitazione dei lavoratori del mondo dello spettacolo, un’altro importante festival, vuol dire resistere ad un assedio, che talvolta diventa fanatico e pervasivo. A chi dice che la cultura non si mangia, rispondo che è l’unico pane che ci può salvare”. Italia Creativa Festival è una vetrina artistica sulle iniziative realizzate nell’ultimo biennio attraverso una selezione delle migliori produzioni nazionali di 13 programmi in 15 sedi di Italia Creativa: Biella, Castrovillari, Ferrara, Firenze, Forlì, Genova, Milano, Modena, Padova, Parma, Prato, Salerno, Trieste, Venezia, Vicenza. Alla manifestazione parteciperanno più di ottanta tra artisti ed esperti di settore provenienti da oltre 25 città del nostro Paese con un fitto calendario di eventi, un susseguirsi di spettacoli, performance, reading letterari, proiezioni, incontri con i protagonisti del progetto. Un’occasione per mettere in rete i nuovi talenti emergenti italiani nelle diverse discipline espressive che incontreranno a Bari la vivace scena artistica pugliese. L’appuntamento rientra in Italia Creativa – progetto per il sostegno e la promozione della giovane creatività italiana a cura del Dipartimento della Gioventù – Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l’Anci e il Gai Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani ed è realizzato con la collaborazione della regione Puglia e del Comune di Bari.  
   
   
ORATORI: MODIFICHE ALL´INTESA CON LA REGIONE ECCLESIASTICA MARCHE - MARCONI: ´GARANZIA DI APERTURA, NUOVE STRUTTURE E NUOVO RUOLO DEGLI AMBITI TERRITORIALI SOCIALI´.  
 
Ancona, 23 Novembre 2010 - Oratori aperti e nascita di nuovi. E´ quanto si vuole assicurare con la firma di un nuovo protocollo d´intesa tra la Regione Marche e la Regione ecclesiastica Marche (Rem). ´Tra le novita` piu` significative - spiega l´assessore regionale ai Servizi sociali, Luca Marconi ´ rispetto al precedente documento del 26 maggio 2009, c´e` appunto la previsione di destinare il 90% delle risorse disponibili, pari a 450 mila euro relativi all´esercizio finanziario 2010, al funzionamento degli attuali oratori, con l´obiettivo di averne sempre in maggior numero nel futuro per offrire un´alternativa educativa ai giovani e in particolare agli adolescenti rispetto alle dipendenze: alcol, droghe, gioco d´azzardo, internet, televisione, acquisti, tabacco, cibo, che sono sempre piu` invasive e devastanti per la vita dei nostri ragazzi´. Altra novita` e` l´attribuzione diretta alla Rem o ad altri enti da questa designati di una quota pari al 10% dello stanziamento complessivo (pari a 450 mila euro, relativi all´esercizio finanziario 2010), per finalita` sovradiocesane. ´In tal modo ´ continua l´assessore ´ la Rem potra` presentare alla Regione un unico progetto regionale coordinato´. La Regione, riconoscendo e mantenendo inalterata l´identita` e le specifiche finalita` degli oratori, intende coordinare e organizzare di concerto con la Rem gli interventi all´interno degli Ambiti territoriali sociali: ´Punto di forza ´ afferma Marconi ´ di un sistema regionale integrato dei servizi´. In particolare, la Rem coordina la progettazione, approva i progetti e li presenta agli Ats che dovranno valutarne la coerenza progettuale prima di ammetterli a finanziamento. Terzo elemento di novita` e` la presentazione alla Regione da parte del coordinatore dell´Ats di una relazione annuale di verifica delle attivita` svolte negli oratori effettivamente operativi. Se le risorse assegnate a un Ats non sono completamente utilizzate, i fondi residui rimangono comunque a disposizione degli Ambiti per i medesimi soggetti e per le medesime finalita`. Tra le aree di intervento, come si ricordera`, rientrano la formazione e l´educazione delle nuove generazioni, l´integrazione interculturale, la solidarieta`, lo sport, il tempo libero, la cultura e l´arte, lo svolgimento di ricerche e la sperimentazione di attivita` e metodologie d´intervento, soprattutto a carattere innovativo. Sono esclusi gli interventi in conto capitale per la realizzazione di nuove strutture o la realizzazione di interventi di carattere edilizio su quelle esistenti.  
   
   
ROMA E L’ANTICO REALTÀ E VISIONE NEL ‘700 ROMA, FONDAZIONE ROMA MUSEO NUOVA SEDE ESPOSITIVA PALAZZO SCIARRA 30 NOVEMBRE 2010 - 6 MARZO 2011  
 
 Roma, 23 novembre 2010 - Dopo il successo della prima grande esposizione di Edward Hopper in Italia, la Fondazione Roma, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, riporta l’attenzione sull’arte antica, con un nuovo straordinario evento dedicato alla riscoperta dell’antichità nell’Urbe del Xviii secolo. Promossa dalla Fondazione Roma, la mostra Roma e l’Antico. Realtà e visione nel ‘700 è organizzata con Arthemisia Group, partner ormai consolidato nella realizzazione di eventi artistici d’eccellenza, e nasce in collaborazione con i Musei Capitolini, i Musei Vaticani e l’Accademia Nazionale di San Luca. La mostra sarà inoltre l’occasione per inaugurare i nuovi spazi espositivi del Museo della Fondazione Roma in Palazzo Sciarra, dove sarà allestita dal 30 novembre 2010 al 6 marzo 2011. Con la sede di Palazzo Sciarra che si aggiunge allo spazio museale di Palazzo Cipolla, su via del Corso, la Fondazione Roma incrementerà ulteriormente le proposte espositive, offrendo al pubblico eventi culturali diversificati e di grande qualità, con una programmazione ricca di mostre di arte antica, moderna e contemporanea. Afferma il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele: “La Città eterna è il principale oggetto di interesse della Fondazione Roma. Da essa si parte per confrontarci col mondo che ci circonda. Così, dopo la mostra sul ‘400, cui si sono succeduti gli sguardi al mondo orientale con Hiroshige e all’America con Hopper, torniamo a Roma e alle arti che vi fiorirono nel ‘700. Secolo delle grandi scoperte archeologiche, nel ‘700 il fascino dell’antico coinvolge infatti artisti, letterati, studiosi e collezionisti internazionali e il richiamo suscitato dai reperti archeologici dell’Urbe – autentici o riprodotti – genera una vera e propria moda. La mostra racconta dunque di Roma quale modello culturale universale, con le sue meraviglie, i suoi monumenti e i suoi primi musei. Grazie a questa mostra alcuni capolavori fuoriusciti dall’Italia nel Settecento, per arricchire le collezioni delle antichità più prestigiose dell’epoca, rientrano per la prima volta dall’estero, per offrire al visitatore l’opportunità di osservare l’entità dei modelli figurativi classici, permettendogli di rivivere il fascino di una città che nel Xviii secolo, grazie alla ricchezza del suo patrimonio artistico e monumentale, assunse un primato indiscusso nel contesto europeo.” La Mostra - A cura di Carolina Brook e Valter Curzi, l’evento riunisce opere d’arte e reperti archeologici nell’intento di mettere a fuoco il principale fattore della fama internazionale di Roma nel Settecento: l’Antichità classica, modello di riferimento per le arti, l’erudizione e il gusto, che dalla capitale pontificia si diffuse in tutta Europa. A tal fine è stato selezionato un nucleo straordinario di 140 opere, tra sculture, dipinti e raffinati oggetti d’arte decorativa, per il quale sono state chiamate a raccolta importanti istituzioni museali italiane e straniere: tra cui, oltre ai maggiori Musei romani, le Gallerie nazionali di Parma, Torino e Firenze, il Museo canoviano di Possagno, il Museo del Prado, il Palazzo Reale e il Museo Archeologico di Madrid, il Louvre, il Victoria & Albert Museum di Londra, il Museo Acheologico di Dresda, l’Hermitage di San Pietroburgo e le Accademie reali di Londra e Madrid. Capolavori antichi e opere moderne sono posti a confronto nell’idea di restituire al visitatore la competizione che animò le Arti nella Roma del Settecento. Di particolare suggestione risultano le sculture antiche presenti in mostra, quali l’Apollo Citaredo e l’Erma di Pericle dai Musei Vaticani, la Flora e l’Eros Capitolini, la Musa e la Testa di Serapide dal Prado, l’Athena Lemnia dal Kunstsammlungen di Dresda e la Minerva d’Orsay, eccezionalmente prestata dal Louvre, raffinato esempio di restauro con integrazioni settecentesche. La fortuna dell’Antico nel Settecento è altresì documentata dai più importanti artisti del tempo che nell’Antico hanno trovato un motivo privilegiato d’ispirazione: Antonio Canova, con le sculture Venere e Adone - dal Museo e Gipsoteca di Possagno - e Amore Alato noto come Amorino Yussupov dall’Hermitage di San Pietroburgo; Jacques Louis David, con l’esemplare nudo accademico di Ettore, realizzato a Roma e ora conservato nel Musée Fabre di Montpellier; Anton Raphael Mengs, con il Parnaso dell’Hermitage e il notissimo “falso antico” Giove bacia Ganimede della Galleria di Palazzo Barberini; e ancora, Giovanni Battista Piranesi, presentato in un’inedita veste di mercante di antichità, a cui rinvia il monumentale Vaso, sempre dall’Hermitage, acquistato dall’Imperatrice di Russia Caterina Ii, da ammirare accanto ai raffinati manufatti Volpato e Wedgwood, tanto ricercati dai viaggiatori del tempo. Esposte anche opere di Carlo Albacini, Pompeo Batoni, Louis Clérisseau, Benigne Gagneraux, Jean Antoine Houdon, Angelica Kauffmann, Vincenzo Pacetti, Giovanni Paolo Panini, Giacomo Quarenghi, Hubert Robert, Cristoforo Unterperger, Luigi Valadier, Gaspar Van Wittel, Anton Von Maron. Novità assoluta della mostra è inoltre la suggestiva ricostruzione virtuale dei perduti interni della Domus Aurea, ideata da Stefano Borghini e Raffaele Carlani. Negli anni compresi tra il 1758 e il 1769, grazie a papa Clemente Xiii, si svolsero i primi scavi sistematici nella fastosa residenza di Nerone, già meta di incursioni nel Rinascimento, ma sterrata per la prima volta solo nel Xviii secolo, quando si mostrò a pieno nel lusso dei suoi ornamenti. Sulla base dei disegni e delle incisioni acquerellate tratte all’epoca dalle antiche decorazioni, la moderna tecnologia virtuale consente oggi di assistere allo stesso spettacolo che si presentò ai visitatori del Settecento. Il pubblico della mostra potrà così immergersi in uno scenario affascinante di affreschi, stucchi e mosaici ed entrare pienamente nella seducente atmosfera della riscoperta dell’Antico. Il Percorso In Sette Sezioni - Con un percorso articolato in sette sezioni, l’esposizione racconta il fascino della Roma settecentesca e il suo straordinario carattere cosmopolita: città ricca di monumenti e di rovine maestose e il cui interesse nel corso del Settecento è incrementato dell’attività di scavo, con sempre più frequenti e significativi ritrovamenti di antichità. Roma luogo della formazione accademica, modello per l’intera Europa, ma anche sede del mercato antiquario, in cui si muovono mercanti e studiosi, collezionisti e amatori, artisti e dilettanti, aristocratici e teste coronate. Alle dimore nobiliari, in cui l’Antico rivive nelle ricche collezioni di statue e nella decorazione degli interni, rinnovati spesso secondo un gusto antiquario, si aggiunge il richiamo di nuovi musei, dove l’immersione nell’Antico risulta totalizzante, garantendo ai numerosi viaggiatori dell’epoca una delle esperienze più esaltanti nel corso del Grand Tour. I Sezione Il gran teatro delle rovine e il fascino della statuaria antica La mostra si apre con una selezione di vedute di Roma antica, unita a un insieme di “capricci” che nell’assemblaggio fantasioso dei monumenti della classicità romana, diedero fama a un genere particolarmente apprezzato dai collezionisti di tutta Europa. Vi compaiono i nomi di alcuni dei più celebri pittori dell’epoca: da Gaspar van Wittel a Giovanni Paolo Panini, da Clérisseau a Hubert Robert. Insieme ai dipinti, una serie di copie settecentesche di celebri sculture antiche, quali la Flora Farnese, il Laocoonte o il Vaso Borghese, introduce il visitatore nella passione del sec. Xviii per le antichità, attraverso un itinerario che unisce al gran teatro delle rovine, le testimonianze figurative di un passato evocato e rimpianto. Ii Sezione La “resurrezione” dell’Antico: scavare e conservare La grande stagione degli scavi romani del Settecento, che ha determinato l’origine della disciplina archeologica, è rievocata attraverso alcuni dei più importanti cantieri e rinvenimenti di pitture e sculture. All’entità del patrimonio emerso corrisponde la necessità di luoghi espositivi, quali Villa Albani e i Musei Capitolini e Vaticani, di cui la sezione racconta la nascita attraverso dipinti, disegni, incisioni e sculture. Fra le opere di maggior rilievo sono presenti la Flora e l’Eros Capitolini, la prima rinvenuta a Tivoli nel 1744 e il secondo proveniente dall’importante collezione di Ippolito d’Este, l’Erma di Pericle dei Musei Vaticani, a cui Vincenzo Monti dedicò un celebre sonetto, e la preziosa serie di incisioni acquerellate (conservate alla British School at Rome e all’Accademia Reale San Fernando di Madrid) che riproducono le coloratissime decorazioni parietali, ormai perdute, della Domus di Villa Negroni e della Domus Aurea. Gli interni di quest’ultima sono da ammirare nel video con la ricostruzione virtuale della lussuosa dimora. Iii Sezione Restaurare, reinventare, falsificare e vendere l’Antico Molte delle statue antiche romane, esposte nei musei di tutto il mondo, sono il risultato di radicali interventi di restauro settecenteschi. Nella Roma dell’epoca, infatti, il restauro dei reperti veniva affidato a celebri scultori che integravano e non di rado reinventavano i soggetti delle statue. Per esempio, la fortuna dell’iconografia di Apollo è documentata nella sezione attraverso varie sculture, come la Statua di Pothos restaurata come Apollo Citaredo, dei Musei Vaticani, e manufatti di diversa destinazione e funzione, fra i quali il celebre Vaso con Apollo e le Muse di Wedgwood, del Victoria & Albert Museum. Caro ai collezionisti dell’epoca anche il soggetto di Minerva, qui rappresentato dalla straordinaria Minerva d’Orsay del Louvre, risultato dell’assemblaggio di parti di restauro in marmo bianco con un rarissimo reperto antico in onice dorato. Quest’ultima e le sculture del Ii secolo d.C. Provenienti dai musei del Prado (Testa di Serapide, Busto di Ercole, Musa) e di Dresda (Busto di Marco Aurelio e Athena Lemnia) rendono noto, per altro, il fenomeno della dispersione delle collezioni gentilizie romane e della conseguente diaspora delle opere all’estero. Capolavori che, in occasione della mostra, rientrano eccezionalmente in Italia a oltre due secoli di distanza. Interessante anche il fenomeno delle falsificazioni, sempre più diffuso con il proliferare dei ritrovamenti e il sempre maggiore interesse per l’arte classica. Da non perdere in tal senso l’affresco staccato con Giove bacia Ganimede di Palazzo Barberini, considerato addirittura dal Winckelmann come "il più bel dipinto dell´antichità" e realizzato invece da Mengs. Iv Sezione La fabbrica dell’Antico: le botteghe di Bartolomeo Cavaceppi e Giovanni Battista Piranesi - Nella Roma del Settecento si ritrovano i collezionisti di antichità di tutta Europa. Agenti delle case regnanti, intermediari di diverse nazionalità, si rivolgono a botteghe specializzate nel restauro e nella vendita di manufatti antichi. La sezione documenta l’attività di due delle più celebri botteghe romane: quelle di Bartolomeo Cavaceppi e Giovanni Battista Piranesi, di cui si indaga per la prima volta l’attività mercantile. Di quest’ultimo, noto soprattutto come incisore, viene esposto un vaso monumentale proveniente dall´Hermitage. Di Cavaceppi la sezione presenta invece un nucleo poco conosciuto di terracotte, tratte da celebri opere antiche, che illustrano la ricchezza di modelli, pronti ad essere replicati nella sua bottega. V Sezione Formarsi sull’Antico: il magistero delle Accademie - La quinta sezione illustra la formazione artistica e il diffondersi del modello didattico romano, grazie al riconoscimento europeo del primato dell’Antico. Si trova qui riunita una preziosa selezione di gessi tratti da note statue antiche e donati dal pittore Mengs all’Accademia Reale San Fernando di Madrid, con finalità didattiche, e soprattutto la famosa Accademia maschile detta Ettore realizzata nel 1778 da David (Musée Fabre, Montpellier), che documenta lo studio del nudo maschile a Roma, imprescindibile nell’esercitazione accademica del tempo. Vi Sezione Abitare l’Antico: il gusto e la decorazione degli interni La sezione intende rievocare come il culto dell’Antico abbia interessato il gusto del tempo, al punto da condizionare la produzione di manufatti destinati all’arredo e agli oggetti di uso quotidiano. Si trova qui il magnifico Dessert realizzato da Luigi Valadier nel 1778 e acquistato in seguito da Carlo Iv di Spagna. Un oggetto, tanto raro quanto prezioso: un centrotavola, di grandi dimensioni (3 metri di lunghezza) in marmi antichi e pietre dure, decorato con riproduzioni di edifici classici, che il celebre scultore e orafo romano inventò per una clientela con disponibilità economiche eccezionali. Nella sezione inoltre vengono esposti altri raffinati manufatti, di Meissen, di Sèvres, di Doccia, Volpato, oltre che progetti inediti della bottega di Valadier, destinati all’addobbo della tavola, così come all’arredo degli ambienti. Vii Sezione Gli artisti nella sfida con l’Antico - L’ultima sezione della mostra raccoglie una selezione di dipinti e sculture dei più celebri artisti che guardarono all’Antico per trarne ispirazione. Dipinti di Pompeo Batoni, Angelica Kauffmann, Domenico Corvi, e Anton Von Maron si accompagnano alle sculture di Houdon, Hewetson e Collino. Chiude la mostra, con i due capolavori Venere e Adone, dalla Gipsoteca di Possagno, e Amore Alato, dall’Hermitage, colui che veniva significativamente ricordato all’epoca come il più grande “emolo di Fidia”: Antonio Canova. Comitato scientifico - Emmanuele Francesco Maria Emanuele (Fondazione Roma); Carolina Brook (Università di Pisa); Angela Cipriani (Roma, Accademia Naz. Di San Luca); Valter Curzi (Università di Roma ‘La Sapienza’); Michela di Macco (Università di Roma ‘La Sapienza’); Anna Lo Bianco (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini); Antonio Paolucci (Città del Vaticano, Musei Vaticani) Claudio Parise Presicce (Roma, Musei Capitolini); Orietta Rossi Pinelli (Università di Roma ‘La Sapienza’) Giandomenico Spinola (Città del Vaticano, Musei Vaticani) Ranieri Varese (Università di Ferrara).  
   
   
TEATRO VERDI DI TRIESTE PORTERÀ LIRICA IN BRASILE  
 
 Trieste, 23 novembre 2010 - Il 2011 sarà l´anno dell´Italia in Brasile ed in questa occasione potrebbero esserci molte opportunità per la provincia di Pordenone e per tutto il Friuli Venezia Giulia nel Riogrande do Sul. A lanciare l´invito è stato il console generale d´Italia a Porto Alegre, Francesco Barbaro, nel corso del ricevimento per la delegazione della Destra Tagliamento che, guidata dall´assessore regionale a Cultura e Rapporti internazionali, Elio De Anna, è presente in questi giorni in Brasile in occasione del Premio Fedeltà al Lavoro. Il rappresentate della diplomazia italiana ha ricordato a De Anna, al presidente della Camera di Commercio naonense, Giovanni Pavan, al vicepresidente della Provincia, Eligio Grizzo, ed alla presidente dell´Efasce, Gina Fasan, il programma delle iniziative che lo Stato ha calendarizzato in occasione della ricorrenza del 2011, invitando anche il nostro territorio a far parte di questo grande evento. In particolare è stata sollecitata la partecipazione di una rappresentanza regionale dell´agroalimentare, settore in grande espansione nell´intero Brasile ma in modo particolare nel Riogrande do Sul, con la promozione del prodotto ma anche delle macchine per la produzione. A questo proposito, oltre alle barbatelle coltivate a Rauscedo, esportate in tutti i cinque continenti e già presenti da anni in quest´area del Brasile, la delegazione pordenonese, come spiegato da Pavan, vorrebbe proporre in locole trasformazioni del lat te caprino ed ovino dallo stato liquido a quello in polvere. In occasione dell´anno italiano in Brasile, ha inoltre annunciato De Anna, la Regione favorirà l´approdo in Sudamerica di uno spettacolo lirico del Teatro Verdi di Trieste. Infine, dopo il successo della rassegna mondiale di pallavolo che si è parzialmente svolta a Trieste lo scorso settembre, De Anna sta valutando anche l´eventualità di organizzare in Brasile un evento legato al beach volley.  
   
   
BOLZANO, DALLA GIUNTA: SÌ ALL´INTESA SUL COMITATO PER CANDIDARE IL NORDEST CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA  
 
Bolzano, 23 novembre 2010 - La Giunta provinciale ha autorizzato la stipula dell´intesa sul Comitato organizzatore della candidatura congiunta del Nordest a Capitale europea della cultura nel 2019. "Vogliamo esserci come partner paritari e con le specificità dei nostri tre gruppi linguistici", ha chiarito il presidente Durnwalder. Già in giugno la Giunta si era espressa a favore della partecipazione della Provincia autonoma di Bolzano alla candidatura congiunta dell´area regionale del Nordest a Capitale culturale europea nel 2019. "Queste candidature mettono in rete diversi territori di una macroarea e non si limitano più ad un´unica città", ha ricordato oggi Durnwalder. La Giunta ha confermato quell´orientamento e ha autorizzato il Presidente a firmare in dicembre l´intesa sulla costituzione del relativo Comitato organizzatore, che vede Venezia capofila e comprende anche il Veneto, il Trentino e il Friuli Venezia Giulia. "Quando sarà il momento di elaborare contenuti e programma - ha chiarito Durnwalder - vogliamo essere presenti in maniera incisiva, come partner paritari e secondo le nostre specificità di terra con tre gruppi linguistici." La Giunta punta a valorizzare, nel progetto che candida il Nordest a Capitale della cultura europea nel 2019, le particolarità di italiani, tedeschi e ladini, "di una regione di confine che ha sviluppato un modello di convivenza e di tutela del territorio e che non vuole chiudersi", ha sottolineato Durnwalder. La Provincia ravvisa nella candidatura congiunta la possibilità di una crescita culturale di tutte le regioni coinvolte, di mettere in rete le risorse di tutti i partecipanti e di beneficiare, in caso di successo, anche di un notevole ritorno a livello di immagine e turistico. Il 2019 coincide anche con l´anno del centenario della divisione del Tirolo storico, "una buona occasione - ha concluso Durnwalder - per presentare la nostra storia e il cammino grazie al quale siamo riusciti ad andare oltre alle divisioni."  
   
   
IL 23 E 24 NOVEMBRE GIOVANI TOSCANI ANCORA PROTAGONISTI CON FILIGRANE  
 
Firenze, 23 novembre 2010 - Un altro personaggio del mondo dello spettacolo, dopo Paolo Ruffini, ´ingaggiato´ da Filigrane per realizzare un percorso di partecipazione giovanile sui temi della tolleranza e dell´accoglienza. Il cantautore Niccolò Fabi sarà l´animatore principale del progetto ´Convivenze´ che proporrà due giorni di laboratori e di confronto il 23 e 24 novembre al Teatro Dante di Campi Bisenzio. Il progetto è realizzato dalla Regione nell´ambito di Filigrane, con il contributo di vari partners: Comune di Campi Bisenzio, Teatro Dante, Cooperativa Sociale Macramè, Cooperativa Sociale Alveare, Associazione Beecom. ´Convivenze´ è la tappa finale di un itinerario condotto da Fabi con i rappresentanti di alcuni progetti a vocazione artistica presenti all´interno di Filigrane. Proposte, idee e d ispirazioni dei ragazzi sono state raccolte dal cantautore per l´ideazione di uno spettacolo dedicato al tema della convivenza. Il 23 Novembre alle 10 al Teatro Dante Niccolò Fabi illustrerà il progetto insieme a rappresentanti delle istituzioni, dei partner e di Filigrane. In serata, dopo il laboratorio “Drum Circle”, Sandro Veronesi sarà il protagonista di “Un mercoledì da scrittori”, iniziativa a cura del Comune di Campi e della Cooperativa Sociale Macramè. Seguirà concerto dei Virginiana Miller, band livornese. Il giorno dopo alle 21 Niccolò Fabi salirà sul palco del Teatro Dante per raccontare, in un colloquio aperto con il pubblico, come nascono le parole, le rime e le storie delle sue canzoni. All’interno della due giorni, insieme a Filigrane, il Comune di Campi Bisenzio in collaborazione con la cooperativa sociale Macramé organizzano Re.gi.e, workshop, laboratori e incontri dedicati ai giovani, alla cultura e all’espressività. Informazioni su www.Giovani.intoscana.it/  e www.Regione.toscana.it/filigrane