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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Novembre 2010
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER MODALITÀ E CONDIZIONI PER CALCOLARE L´ELETTRICITÀ, L´IDROGENO E IL METANO DALLE FONTI RINNOVABILI VERSO IL 10% DI ENERGIA RINNOVABILE NELL´OBIETTIVO PER I TRASPORTI  
 
Bruxelles, 23 novembre 2010 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per modalità e condizioni per calcolare l´elettricità, l´idrogeno e il metano dalle fonti rinnovabili verso il 10 % di energia rinnovabile nell´obiettivo per i trasporti. Oggetto di questo invito è ottenere sostegno tecnico e scientifico per fornire alla Commissione europea le considerazioni e i contributi necessari a valutare gli impatti di una potenziale proposta legislativa relativa al calcolo di elettricità, idrogeno e metano verso l´obiettivo per l´energia rinnovabile nei trasporti. La direttiva relativa all´energia rinnovabile definisce obiettivi per un totale del 20% di energia rinnovabile nel consumo finale di energia e del 10% di energia rinnovabile nei trasporti per il 2020. Quest´ultimo obiettivo deve essere attuato da ogni Stato membro. Tutte le forme di energia provenienti da fonti rinnovabili possono contribuire al raggiungimento dell´obiettivo, compresi i biocarburanti (in forma liquida o di gas) e l´elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Sebbene la legge preveda specifiche di calcolo per due delle tre aree, non è sempre una procedura semplice. Il lavoro da svolgere ai sensi dell´invito comprenderà sei sezioni: una breve analisi e visione d´insieme del grado in cui ogni Stato membro userà elettricità, idrogeno e metano provenienti da fonti rinnovabili ai fini dell´obiettivo del 10%; un sommario della consultazione pubblica sul calcolo di elettricità, idrogeno e metano provenienti da fonti rinnovabili per raggiungere l´obiettivo del 10%; una valutazione degli incentivi per un aumento della produzione di elettricità, idrogeno e metano da fonti rinnovabili nella produzione totale di energia fino al 2020 e in che misura il settore dei trasporti e la promozione di veicoli elettrici, a idrogeno e a metano possa influenzare questi incentivi; la concezione di metodi e condizioni diversi per l´elettricità, l´idrogeno e il metano da fonti rinnovabili verso l´obiettivo del 10%; analisi di fattibilità e relativi impatti per diversi metodi, compresi la facilità di applicazione e la misura in cui tali metodi influenzano la generazione di energia rinnovabile entro il 2020 o oltre; assistere la Commissione nello sviluppo della sua potenziale proposta di legge e nello sviluppo di una serie di condizioni e metodi. Per consultare il bando ufficiale sulla Gazzetta ufficiale dell´Unione europea: Gu n. S 207 del 23 ottobre 2010  
   
   
BOLZANO, DALLA GIUNTA: MASTERPLAN SULL´AEROPORTO, VIA AI COLLOQUI CON LE PARTI INTERESSATE  
 
Bolzano, 23 novembre 2010 - La Giunta ha ascoltato e preso atto della relazione tecnica illustrata dall´assessore Thomas Widmann sugli interventi necessari per adeguare lo scalo alle nuove prescrizioni in termini di sicurezza e per garantire una corretta gestione del traffico aereo. Come dovrà svilupparsi in futuro l´aeroporto di Bolzano e quali sono gli interventi necessari sulla struttura: queste le questioni principali che dovranno essere elaborate nel masterplan della societá di gestione Abd. Prima di arrivare alla stesura del documento finale, il masterplan verrà discusso con tutte le parti interessate: lo ha deciso oggi la Giunta provinciale. I possibili scenari per l´Abd sono contenuti nella relazione tecnica elaborata dagli esperti e illustrata il 22 novembre alla Giunta dall´assessore Widmann. Una relazione che costituisce la base di discussione, "e che ci dovrà dire chiaramente quali investimenti sono necessari nei prossimi anni e quali interventi concreti per adeguarsi alle prescrizioni in materia di sicurezza previste dall´Enac", ha spiegato il presidente Durnwalder. La Giunta intende avviare un´ampia discussione sul masterplan dell´aeroporto, coinvolgendo le parti sociali e i Comuni interessati. "L´assessore incaricato ci presenterà un documento al termine di questo confronto allargato", ha specificato Durnwalder.  
   
   
DEBUTTO MONDIALE DEL CONCEPT DI HONDA FIT EV E DELLA PIATTAFORMA PLUG- IN AL SALONE DI LOS ANGELES  
 
 Verona, 23 Novembre 2010 - Honda il 18 novembre ha svelato al Salone di Los Angeles il nuovo Concept dell’auto elettrica Fit Ev e la piattaforma Plug-in per un’auto di medie dimensioni. Entrambi i veicoli sono parte integrante dell’approccio globale di Honda per ridurre le emissioni di Co2 attraverso prodotti innovativi e tecnologie per la gestione e la produzione di energia. Fit Ev Concept lascia intravedere chiaramente la direzione e lo stile della versione della Fit Ev (Electric Vehicle) che andrà in produzione e sarà introdotta negli Stati Uniti e in Giappone nel 2012. La nuova piattaforma ibrida Plug-in mostra la prossima generazione della tecnologia ibrida Honda il cui debutto è fissato per il 2012. "La lunga esperienza di Honda con le tecnologie nel campo della trazione elettrica ci ha permesso di capire le esigenze dei Clienti", ha dichiarato Takanobu Ito, Presidente e Ceo di Honda Motor Co. "Nella visione di Honda un’auto elettrica deve, oltre che offrire grande utilità, essere anche divertente da guidare. Le caratteristiche di Fit Ev rappresenteranno una perfetta integrazione alla mobilità offerta dall’ibrido Plug-in e dall’auto elettrica a celle a combustibile Fcx Clarity". Fit Ev è progettata per venire incontro alle esigenze quotidiane della maggior parte dei pendolari delle aree metropolitane ed utilizza lo stesso layout per 5 passeggeri della popolare Fit (conosciuta come Jazz in Europa). Fit Ev sarà alimentata da una batteria agli ioni di litio e da un motore elettrico coassiale. Il motore elettrico, derivato dal veicolo elettrico a celle a combustibile Fcx Clarity, fornisce un’eccellente efficienza e potenza, pur rimanendo silenzioso alle alte velocità. L´ev Fit avrà una velocità massima di 144 km/h (90 mph). Ev Fit raggiungerà una autonomia di guida di circa 160 km (100 miglia) per carica utilizzando il ciclo urbano Us Epa La4 (112 km quando si applica il fattore di aggiustamento dell’Epa). L’autonomia di guida può essere massimizzata con l’utilizzo dell’innovativo sistema elettrico a 3 modalità, adottato dal Cr-z, l’innovativo coupè ibrido sportivo. Il sistema permette al guidatore di scegliere tra le modalità Econ, Normal e Sport, che permette al guidatore di ottimizzare le funzioni del veicolo a seconda delle proprie preferenze o delle condizioni del traffico. In modalità Econ la capacità di guida può aumentare fino al 17 per cento rispetto alla guida in modalità Normal e fino al 25 per cento rispetto alla guida in modalità Sport. L’accelerazione migliora significativamente quando si è in modalità Sportiva, generando prestazioni simili ad un veicolo equipaggiato con un motore a benzina da 2,0 litri. Oltre al sistema E-drive a 3 modalità, l´Ev Fit include alcuni sistemi di ‘‘coaching’’ interattivi per aiutare il conducente a massimizzare l’utilizzo delle batterie. Uno speciale display suggerisce al conducente quando spegnere l´aria condizionata e gli altri accessori per risparmiare la batteria. Per aiutare il guidatore a gestire al meglio l’esperienza del possesso di un veicolo elettrico, Ev Fit avrà un sistema standard di connettività che consente al conducente di rimanere connesso attraverso uno smartphone ed un personal computer o attraverso l’esclusivo telecomando interattivo Honda quando si trova lontano dal veicolo. Il telecomando tascabile e interattivo fornisce un collegamento col veicolo senza la necessità di una connessione internet o del segnale del telefono cellulare. Attraverso il sistema di connettività i conducenti saranno in grado di visualizzare il livello di carica del veicolo, avviare la ricarica e attivare l´aria condizionata, anche mentre si è connessi alla rete, per ridurre il consumo della batteria allo start-up. L´applicazione mobile e il sito web offrono inoltre la possibilità di impostare notifiche di ricarica e avvisi per ottimizzare i tassi di utilità e forniscono assistenza stradale 24 ore al giorno, insieme con un localizzatore di stazioni di ricarica pubbliche. L´ev Fit verrà equipaggiata con un Honda Satellite Linked Navigation System’ standard, che include un indicatore di capacità della stazione di ricarica pubblica. Fit Ev è stata progettata per essere facile e comoda da ricaricare. La ricarica della batteria può essere completata in meno di 12 ore utilizzando una presa di corrente convenzionale a 120-volt e in meno di sei ore utilizzando una presa a 240 volt. Il Concept Fit Ev presentato al Salone di Los Angeles è dell’esclusivo colore esterno Deep Clear Blue Pearl e ha distintivi cerchi in lega di alluminio con inserti blu. Il Concept è dotato di esclusivi fari al Led, di una fascia anteriore cromata, di paraurti aerodinamici, luci posteriori chiare al Led e decalcomanie con la scritta Ev. All´interno i sedili del Concept Fit Ev sono di un tessuto grigio ecologico. Disposto accanto al Concept Fit Ev al Salone c’è uno stand dedicato alle modalità di ricarica. Per iniziare la ricarica, il conducente passa una scheda davanti allo schermo e quindi collega il caricabatterie al veicolo. Lo stand Honda per la ricarica offre la possibilità di scoprire una futura infrastruttura per la ricarica elettrica, facile da usare e intuitiva per i consumatori. Honda ha presentato anche una piattaforma ibrida plug-in, che presenta il sistema ibrido Honda di nuova generazione a due motori. Integrata nella piattaforma di una berlina di medie dimensioni, l´ibrida plug-in è stata progettata per essere compatibile con le quotidiane esigenze di guida, consentendo brevi, frequenti viaggi in modalità totalmente elettrica e fornendo al contempo autonomia di guida su lunga distanza quando necessario. Il sistema Honda a due motori si muove continuamente attraverso tre modalità differenti per massimizzare l´efficienza di guida: completamente elettrico, benzino-elettrico e un’unica modalità a combustione interna. L’ibrida plug-in utilizza anche la frenata rigenerativa per caricare la batteria. In modalità completamente elettrica la vettura utilizza una batteria agli ioni di litio 6kWh e un potente motore elettrico di 120 kW. La modalità completamente elettrica raggiunge un range di circa 16-24 km (10-15 miglia) nella guida in città e una velocità massima di 100 km/h (62 mph). La ricarica completa della batteria richiede da 2 a 2,5 ore utilizzando una presa da 120 volt e da 1 a 1,5 ore utilizzando una presa da 240 volt. La vettura può anche funzionare in modalità ibrida benzino-elettrico, la piattaforma dispone di un motore a ciclo Atkinson, i-Vtec a 4 cilindri in linea, a bassi consumi di carburante da 2,0 litri, in coppia con una Electric Continuously Variable Transmission (E-cvt). Un generatore di bordo aggiunto alla batteria alimenta il motore elettrico. Durante la marcia a velocità di crociera, il veicolo può essere utilizzato in modalità a combustione interna, in cui solo il motore aziona le ruote anteriori mantendo la massima efficienza. ‘‘Advanced Technology Demonstration Program ‘‘ Honda America quest’anno lancerà un programma per fornire prove nel mondo reale dei suoi nuovi veicoli, effettuare ricerche sul comportamento dei clienti insieme a una pianificazione delle stazioni di ricarica pubbliche e iniziative di sostenibilità. I partner del programma includono l´Università di Stanford, la Città di Torrance, in California, e Google, Inc. Rete di mobilità elettrica Honda e Gestione dell’Energia Insieme con il veicolo elelttrico Fcx Clarity a celle a combustibile, Fit Ev e il futuro del veicolo ibrido plug-in fanno parte della strategia globale di Honda volta a ridurre le emissioni di Co2. Honda si è distinta nel proprio sforzo di creare sia prodotti ecologici sia soluzioni di energia rinnovabile per alimentarli. Honda al momento sta producendo e commercializzando pannelli solari a film sottile in Giappone e un impianto è stato recentemente completato alla Honda Akademie in Germania. Honda sta anche utilizzando modalità innovative per produrre e distribuire energia con metodi sostenibili, come l´utilizzo di energia solare per produrre idrogeno dall´acqua. Inoltre Honda sta sviluppando sistemi di gestione dell´energia casalinga che utilizzano la tecnologia a micro-cogenerazione e moduli fotovoltaici per fornire energia e calore alle case, nonché ai veicoli a carica elettrica. La rete di mobilità elettrica Honda unisce la tecnologia pulita per i veicoli, la produzione di energia rinnovabile e soluzioni per la gestione energetica a vantaggio dei clienti e della società.  
   
   
TOYOTA MOTOR CORPORATION ANNUNCIA IL “PIANO ECO-CAR” E I PROGRESSI RELATIVI ALLO SVILUPPO DELLE BATTERIE  
 
 Roma, 23 novembre 2010 - Toyota Motor Corporation (Tmc) ha annunciato i dettagli del suo piano per sviluppo e lancio delle “eco-car”, oltre ai progressi ottenuti nel campo della ricerca sulle batterie ausiliarie di ultima generazione, elementi che rientrano entrambi nell’ambito del proprio impegno per limitare il consumo di petrolio e ridurre le emissioni inquinanti, grazie all’utilizzo dell’elettricità e di fonti energetiche alternative. Dettagli “Piano Eco-car” 1. Veicoli Ibridi (Hv) Tmc ha pianificato l’introduzione di 11 nuovi modelli entro la fine del 2012. Uno di essi è rappresentato da un veicolo compatto con un’efficienza dei consumi superiore ai 40 km/l nel ciclo combinato di omologazione giapponese 10-15. 2. Veicoli Plug-in (Phv) Tmc ha pianificato di iniziare le vendite della Prius Plug-in” entro i primi mesi del 2012, sui mercati giapponese, statunitense ed europeo. L’obiettivo è superare 50.000 unità all’anno, ed il prezzo per il mercato giapponese dovrebbe aggirarsi attorno ai 3 milioni di yen. 3. Veicoli Elettrici (Ev) Nel 2012, oltre alla presenza sul mercato statunitense, sarà introdotta anche in Giappone ed Europa, una variante elettrica (Ev) della iQ. La preparazione al lancio richiederà dei test su strada, che inizieranno nel 2011 in Giappone, Stati Uniti ed Europa. È stato inoltre pianificato anche il lancio in Cina, con test su strada previsti anch’essi per il 2011. Oltre a questo, il prototipo “Rav4 Ev”, sviluppato in collaborazione con la Tesla Motors, sarà presente fino al 28 Novembre al Salone di Los Angeles, in corso di svolgimento. 4. Veicoli Fuel Cell (Fchv) Tmc prosegue anche nello sviluppo di una berlina ibrida a celle a combustibile (Fchv), le cui vendite dovrebbero iniziare in Giappone, Usa ed Europa entro il 2015, considerando la previsione di uno sviluppo concreto delle infrastrutture per la fornitura d’idrogeno. Nonostante sia già possibile identificare un costo inferiore ai 10 milioni di yen, Tmc punta comunque a un’ulteriore riduzione dei costi, che renderebbe questo veicolo accessibile ad un numero maggiore di clienti. 5. Batterie Secondarie di Ultima Generazione Tmc sta incrementando lo studio per lo sviluppo di batterie secondarie di ultima generazione in grado di offrire performance superiori rispetto alle batterie agli ioni di litio. Tale ricerca è orientata a sfruttare i notevoli progressi in fatto di prestazioni della batteria, necessari per ottenere una diffusione delle “eco-car” elettriche. Batterie a stato solido: Tmc è riuscita a ridurre in modo significativo quella che viene chiamata resistenza alle particelle, facendo enormi progressi anche nella creazione di batterie a stato solido dalle dimensioni estremamente compatte. Batterie metallo-aria: Tmc ha determinato il meccanismo di reazione delle batterie agli ioni di litio, definendo così la propria policy sulle ricerche riguardanti le batterie, in particolare sulle batterie secondarie ricaricabili. Nel Gennaio del 2010 Tmc ha dato il via a un dipartimento specifico per lo sviluppo e la produzione di batterie di nuova generazione. Composto da uno staff di circa 100 ricercatori, questo dipartimento sta dimostrando un costante avanzamento della ricerca. Tmc crede che le “eco-car” siano destinate ad avere un impatto positivo sull’ambiente, ma solo attraverso un utilizzo molto più esteso. Tmc continuerà comunque a migliorare anche l’efficienza dei consumi dei suoi veicoli con motore a combustione convenzionale, che continuano a rappresentare la maggior parte delle vendite, e allo stesso tempo incrementarne le performance e ridurne i costi, su tutta la gamma dei prodotti. Nell’ambito di tali sforzi la tecnologia full hybrid, che rappresenta la base, in pratica la piattaforma tecnologica necessaria per lo sviluppo delle diverse “eco-car”, si è affermata come la tecnologia chiave per ottenere un’elevata efficienza dei consumi e prestazioni ottimali, facilitando inoltre l’utilizzo di fonti energetiche differenti, con l’obiettivo di creare una società a basse emissioni di carbonio, attraverso una risposta concreta al bisogno di diversificazione delle stesse fonti energetiche.  
   
   
PUGLIA: GECT PER IL CORRIDOIO VIII  
 
Bari, 22 novembre 2010 - Dalla Puglia verso i Balcani, dall’Adriatico al Mar Nero: è sull’asse del 41°parallelo che sta per costituirsi il Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect) Corridoio Viii. Si tratta di “uno strumento efficace ed efficiente per una strategia integrata di sviluppo territoriale che, attraverso un lavoro sinergico di Unione delle Province di Puglia, Regione Puglia e Governo bulgaro, unirà l’Italia alla Repubblica di Bulgaria, attraverso l’Albania e la Macedonia”. Lo ha annunciato Massimo Lupis, Project Manager Segretariato Corridoio Viii, durante il seminario “La cooperazione oltre i confini nazionali: il Gruppo europeo di cooperazione territoriale (Gect)” promosso dal Servizio Mediterraneo e dall’Ufficio a Bruxelles della Regione Puglia, in collaborazione con il Comitato delle Regioni. “Siamo pronti alla sfida – ha detto Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia – Il Gect è uno strumento a supporto del potenziamento della cooperazione territoriale e della dimensione transnazionale, un’alleanza interistituzionale dalle grandi opportunità. Con l’esperienza maturata negli anni, nella prima stagione attraverso la Cooperazione interregionale e successivamente con l’Obiettivo 3 - Cooperazione territoriale, la Regione Puglia continua a fare cultura dello sviluppo attraverso la cooperazione, consapevole che strumenti come i Gect andranno presto a raccordarsi con l’ampio scenario delle nuove prospettive europee”. “Tra i 15 gruppi europei di cooperazione territoriale esistenti al mondo, l’Italia vanta la costituzione di uno solo, il Gect Archimed (Arcipelago Mediterraneo – formato da Regione Sicilia, Isole Baleari e Cipro) – ha sottolineato Bernardo Notarangelo, dirigente del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia – Il Gect Corridoio Viii, dunque, rappresenta un’occasione imperdibile, soprattutto per la Puglia che può far leva su capacità tecnica, vocazione territoriale ed abilità progettuale verso i luoghi dell’Europa”. Due i relatori, nel corso del seminario presso il Politecnico di Bari, che hanno stimolato un pubblico confronto sul ruolo e la funzione dei Gect e sulle possibili evoluzioni all’indomani della Revisione del Regolamento n.1082/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio: Gianluca Spinaci del Comitato delle Regioni, membro del Gabinetto della Presidente Mercedes Bresso, e Francesc Morata, dell’Università Autonoma di Barcellona (Istituto universitario di Studi europei – Dipartimento di Scienze politiche). Se il primo ha sottolineato la validità giuridica dei Gect, da concepire non solo come strutture di cooperazione, ma anche come “laboratori per alcuni filoni della Strategia 2020 e veicoli di realizzazione di progetti strategici all’interno delle strategie macroregionali”, il secondo ha tenuto a precisare “la connessione dei Gect con sistemi di governance multilivello, in favore di un processo di costruzione istituzionale, di apprendimento collettivo e di integrazione che nasce dal basso, dal territorio, dalle frontiere”.  
   
   
SICILIA, ANAS: AGGIUDICATO L’APPALTO PER IL RISANAMENTO DELLA STRADA STATALE 117 “CENTRALE SICULA” L’INTERVENTO COMPORTERÀ UN INVESTIMENTO DI 1 MILIONE E 800 MILA EURO  
 
Palermo, 23 novembre 2010 - L’anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale l’esito del bando di gara per i lavori di risanamento del corpo stradale in tratti saltuari della statale 117 “Centrale Sicula”, lungo i primi 62 km, dal km 0,000 al km 28,000, in provincia di Messina, e dal km 28,000 al km 62,000, in provincia di Enna. “Il risanamento della statale 117 - ha dichiarato il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci – il cui corpo stradale era stato compromesso in diversi tratti da vari smottamenti, comporterà un investimento complessivo di 1 milione e 800 mila uro, interamente finanziato con risorse dell’Anas”. L’associazione Temporanea di Imprese Ital System s.R.l. – Calcestruzzi Aloisio s.R.l. Di Petralia Sottana (Pa), aggiudicataria dell’intervento, avrà a disposizione 200 giorni per il completamento delle opere dal momento della consegna dei lavori. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it.  
   
   
FVG: CRISI GOVERNO NON IMPATTERÀ SU TERZA CORSIA  
 
Udine, 23 novembre 2010 - "L´eventuale crisi di Governo non inciderà sull´iter della terza corsia: la delibera del Cipe è stata registrata dalla Corte dei Conti nei giorni scorsi ed è un punto fermo". Lo ha affermato il 19 novembre l´assessore regionale alla Mobilità ed infrastrutture di trasporto, Riccardo Riccardi, nel corso del dibattito su "Il mercato dei servizi in Friuli Venezia Giulia. Impatto sull´economia e sulla società civile" organizzato in occasione dell´inaugurazione della nuova sede direzionale della società Euro&promos nella zona industriale di Udine, alla presenza del presidente della Regione, Renzo Tondo. Sottolineando come la delibera sia stata frutto di un decisivo passaggio politico, Riccardi ha ricordato come "il sistema concessionario italiano non sia riuscito a superare il parere del Cipe in nessuna delle convenzioni che sono presenti nelle società concessionarie del Paese: l´unica a riuscirci - ha affermato l´assessore - è stata la Regione Friuli Venezia Giulia. Questo - ha proseguito il vice commissario per l´emergenza in A4 - non è stato un risultato tecnico ma politico, ottenuto dal presidente Tondo che, grazie anche ai parlamentari friulani, ha convinto il Governo che quella della terza corsia è una partita strategica non solo per lo sviluppo della nostra regione ma di tutto il sistema Paese". Nel dibattito, moderato dal giornalista Renato D´argenio, sono intervenuti sui principali temi di attualità economica, Sergio Bini, presidente e amministratore delegato del gruppo cooperativo leader nel triveneto nei settori della logistica, pulizie industriali e civili e catalogazione biblioteche ed archivi, il presidente della Camera di Commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, ed il presidente della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Morandini. Riccardi ha in particolare affrontato due problematiche di stringente interesse per gli imprenditori della regione: il tema della piattaforma logistica regionale e del massimo ribasso negli appalti. "Occorre non derogare mai sugli affidamenti e scegliere la qualità, investire non al ribasso ma nell´efficenza dell´offerta", ha rimarcato l´assessore aggiungendo che "i risultati di Europromos, la storia stessa di questa cooperativa sono esempio del meccanismo virtuoso della qualità, la dimostrazione che il mercato va affrontato con coraggio, anche fuori regione". Riccardi ha poi individuato nella realizzazione del progetto per la tangenziale sud di Udine uno dei punti fondamentali per il sostegno alle imprese friulane.  
   
   
ALLA PUGLIA DAL CIPE 63 MLN EURO PER INFRASTRUTTURE  
 
Bari, 23 novembre 2010 - “Dopo un anno la Puglia è riuscita a ottenere quello che gli spettava. Abbiamo dovuto sudarci molte camicie per ottenere un finanziamento che è strategico non solo per Taranto ma per tutto il Sud". L’assessore alle infrastrutture strategiche della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, rompe gli indugi e il 18 novembre annuncia che il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ha assegnato alla nostra regione subito 63 milioni di euro per il completamento di tre importanti progetti: 33,6 per la piastra logistica integrata di Taranto, 22 per l´elettrificazione della rete Bari-martina Franca-traranto gestita dalle Ferrovie del Sud-est e 7,8 per la riduzione dell´inquinamento acustico sulla stessa linea. Per essere certo che anche questa volta i fondi non venissero distratti su altri progetti Minervini ieri ha partecipato a Roma alla discussione dell’ordine del giorno durante la riunione preparatoria alla seduta del Cipe di questa mattina. «La tenacia e il gioco di squadra premiano - spiega Minervini - e rendono possinbile risultati altrimenti negati da questa diseguale distribuzione delle risorse imposta dalla lega al governo del Paese. Quelle per la Puglia, infatti, sono tra le poche opere finanziate a sud di Civitavecchia». Ma ci sono anche altre buone notizie. «Il Cipe - aggiunge l´assessore pugliese - ha infatti approvato anche l´Allegato infrastrutture nel quale abbiamo inserito altre importanti opere strategiche per la Puglia: l´alta capacità Bari-napoli, il treno tram sulla Foggia-lucera, San Severo-peschici Calenella e Foggia-manfredonia e gli interventi per il sistema aeroportuale come l´allargamento dell´aerostazione di Bari, l´allungamento della pista a Foggia, e l´adeguamento dello scalo di Brindisi. Per i finanziamenti di queste opere sarà necessaria la prossima seduta del Cipe. Un ultimo passaggio formale nel quale, come ha chiesto il governo, siano individuate per tutto l´allegato le fonti di finanziamento che vanno dai fondi Fas al fondo per le infrastrutture». Particolarmente atteso il finanziamento per il Porto di Taranto. «Il finanziamento di 33,6 milioni - spiega Minervini - slocca, infatti, un programma di lavori complessivi di 156 milioni che era stato avviato nel 1998, finalmente si potrà realizzare la piattaforma logistica, la strada dei moli, l’ampliamento del quarto sporgente e la darsena a ovest del quarto sporgente. Si tratta di un´infrastruttura strategiche per la Puglia e per il Sud perchè il porto di Taranto sarà così in grado di attrarre nuovi traffici». «Per Tranto è un passaggio storico - commenta l´assessore al Bilancio della Regione Puglia Michele Pelillo - il porto e la piattaforma logistica integrata, che si andrà a realizzare, hanno sempre costituito una priorità per il governo regionale. Dal porto e dai servizi di retroportualità potranno arrivare importanti sbocchi occupazionali e lo sviluppo di nuova economia».  
   
   
BOLZANO, DURNWALDER SUL VIA LIBERA AL FINANZIAMENTO BBT: SUCCESSO DELLE TRATTATIVE PROVINCIA-GOVERNO  
 
 Bolzano, 23 novembre 2010 - "La prova che con il colloquio e la trattativa si può arrivare a risultati concreti": così il presidente della Provincia Luis Durnwalder commenta l´ok del finanziamento per parte italiana per la realizzazione del tunnel di base del Brennero. Sono stati approvati 4,6 miliardi di euro per il Bbt e 1,6 per la tratta Fortezza-ponte Gardena. "Assieme al collega Dellai avevo inviato al Governo la richiesta di un intervento urgente per fare chiarezza sulla posizione italiana e sul finanziamento del tunnel del Brennero - spiega il presidente Durnwalder - ora è arrivata la risposta dal Cipe attraverso l´approvazione e il conseguente impegno finanziario": con soddisfazione il presidente della Provincia Luis Durnwalder registra la risposta del Governo alla lettera inviata di recente a Gianni Letta, Altero Matteoli e Franco Frattini e agli interventi costanti nelle ultime settimane per non bloccare l´iter dei lavori del Bbt. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica, nella seduta odierna, ha infatti deliberato il finanziamento per parte italiana del lotto esecutivo del Bbt - in tutto il suo importo - "e ha messo a disposizione una cifra notevole anche per la costruzione delle tratte di accesso, a cominciare dal primo lotto tra Fortezza e Ponte Gardena", rileva Durnwalder. Questa decisione conferma "che l´ammodernamento della linea ferroviaria del Brennero è un progetto infrastrutturale fondamentale per l´Italia e nel contempo è un segnale mandato a Bruxelles e Vienna sul mantenimento degli impegni presi da parte di Roma", spiega il Presidente. A inizio 2010 i costi di realizzazione del Bbt erano stimati in 6,89 miliardi di euro, per una somma finale - calcolata sul 2022, anno della prevista conclusione del tunnel - di 8,28 miliardi, equamente divisi tra Italia e Austria. "Ma il finanziamento Ue viene assegnato direttamente ai ministeri competenti e detratto da queste somme", specifica Durnwalder. Con i 4,6 miliardi assicurati oggi dal Cipe, pertanto, l´Italia copre per intero la sua metà dei costi. Poichè il finanziamento complessivo non può essere anticipato, il Cipe ha inoltre messo a disposizione 280 milioni euro per la prosecuzione dei lavori. "Se anche Vienna fa lo stesso, nei prossimi due anni sono disponibili 560 milioni euro per continuare nei lavori di costruzione", osserva Durnwalder. Il via libera del Goverrno italiano assume anche un altro rilievo: "Da quanto si apprende, anche l´Austria era in attesa di questa decisione per poter a sua volta deliberare i mezzi necessari e rispettare l´accordo internazionale tra Ue, Italia e Austria", prosegue il Presidente. Sulla possibilità che l´Austria garantisca una parte del finanziamento attraverso un pedaggio nella Bassa valle dell´Inn discuteranno nei prossimi giorni Innsbruck e Vienna. Resta la soddisfazione per la decisione del Cipe: "È la prova che con il colloquio e la trattativa si possono sbloccare le situazioni, e nello specifico vengono contraddetti quanti si sono affrettati ad annunciare che la realizzazione del Bbt non sarebbe proseguita", conclude Durnwalder.  
   
   
TIRRENICA, “UN PASSO AVANTI IMPORTANTE PER LA VIABILITÀ LOCALE” IL CIPE DÀ IL VIA LIBERA A OPERE PER 50 MILIONI, DI CUI 6,4 SULLA VIABILITÀ LOCALE  
 
 Firenze, 23 novembre 2010 - «E´ un nuovo passo avanti verso la realizzazione del corridoio tirrenico, ed è soprattutto una risposta importante per la viabilità locale connessa alla futura autostrada». Così l´assessore regionale a mobilità e infrastrutture Luca Ceccobao commenta l´approvazione, da parte del Cipe, del progetto definitivo della viabilità secondaria connessa al primo lotto dei lavori della costruenda autostrada A 12 Rosignano-civitavecchia. Gli interventi riguardano l’adeguamento della Strada Regionale 206 Pisana-livornese e di numerose strade comunali. I lavori consentiranno di migliorare l’accessibilità allo svincolo dell’autostrada A 12 di Rosignano e allo svincolo della Ss 1 Variante Aurelia di S.pietro in Palazzi (Cecina), nonché di rendere più efficiente e sicura l’intera rete della viabilità locale. Con questi interventi si completa l´approvazione del primo lotto della tirrenica: una prima parte del progetto, quella relativa alle opere autostradali per un tratto di 4 km, tra Rosignano e San Pietro in Palazzi aveva superato l´esame del Cipe nel dicembre del 2009: i lavori sono attualmente in corso. Si completa ora l’approvazione di questo primo lotto con la definizione degli interventi di qualificazione della viabilità locale, che sono stati concordati con gli enti locali interessati (Provincia di Livorno, Provincia di Pisa, Comune di Rosignano Marittimo, Comune di Cecina e Comune di Castellina Marittima). «Ora – aggiunge l´assessore- occorre che i lavori partano celermente, in maniera tale da far sì che sia le opere autostradali, sia quelle connesse alla viabilità secondaria siano completate contemporaneamente. Complessivamente il primo lotto avrà un costo di oltre 50 milioni di euro, di cui 6,4 milioni destinati alla viabilità locale».  
   
   
TRASPORTI FVG: RICCARDI SU "ADRIA A", UNA PAGINA NUOVA SI APRE  
 
 Monfalcone, 23 novembre 2010 - Una metropolitana leggera concepita in una logica intermodale e transfrontaliera tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Slovenia, un´infrastruttura capace di mettere in collegamento le aree urbane di Trieste e di Capodistria e i loro due porti, Gorizia con Nova Gorica e l´entroterra sloveno, i tre aeroporti di Venezia, Ronchi dei Legionari e Lubiana. E il tutto progettando e realizzando solo alcuni piccoli tratti mancanti di un "anello" ferroviario che già esiste. È questo l´obiettivo di "Adria_a", il progetto inserito nella programmazione 2007-2013 dei Fondi europei Interreg Italia-slovenia e lanciato oggi a Monfalcone con un primo incontro che si è svolto all´ex Albergo Impiegati (Europalace). Erano presenti fra gli altri Riccardo Riccardi, assessore regionale alle Infrastrutture, l´Ambasciatore Gerhard Pfanzelter, segretario generale dell´Ince (Iniziativa Centro Europea), a cui è affidato il compito di capofila, rappresentanti dei ministeri interessati di Italia e Slovenia. L´assessore Riccardi, che ha aperto l´evento inaugurale di "Adria_a", non ha esitato a parlare di "una pagina nuova che oggi si apre e che ci consentirà di passare davvero dal confine al centro dell´Europa, di costruire una forte alleanza tra Italia e Slovenia per evitare il rischio di marginalità di quest´area". "Non siamo di fronte a un progetto come gli altri - ha osservato l´assessore - perché per la prima volta il problema dei trasporti è analizzato in una logica plurimodale, non più a compartimenti stagni, in una visione capace di collegare porti e aeroporti con le reti". E poi - seconda novità di rilievo sottolineata da Riccardi - c´è la logica della "programmazione transfrontaliera complessiva" che sta alla base di questo progetto, per arrivare a una "piattaforma unica" e a una "governance unica" da Lubiana a Venezia, passando per Capodistria, Trieste, Gorizia e Nova Gorica. Con i finanziamenti europei - quasi 3,3 milioni di euro da qui al 2013 - sarà possibile arrivare alla progettazione preliminare dei tratti mancanti: la "lunetta" di Gorizia e il collegamento con Nova Gorica; l´elettrificazione della sezione Nova Gorica-sezana; infine il tratto fra Trieste e Capodistria, compresi gli approfondimenti ambientali. Sarà nello stesso tempo studiato un modello operativo di esercizio ferroviario metropolitano dell´area carsica, in sinergia con i modelli dell´area veneta e di quella della capitale slovena, con particolare riferimento all´esercizio di "treni navetta" fra gli aeroporti. Per raggiungere questi obiettivi si è costituito oggi a Monfalcone un Forum permanente fra tutti i soggetti coinvolti, che porterà all´istituzione fra Italia e Slovenia del primo Gect (Gruppo europeo di cooperazione territoriale), lo strumento giuridico definito dalla Ue per rafforzare i rapporti transfrontalieri. Gli stessi partner coinvolti nel progetto "Adria_a" danno un´idea della sua importanza: Ince, le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, i ministeri dei Trasporti e dell´Ambiente di Italia e Slovenia, i tre aeroporti dell´area, i porti di Capodistria e Trieste, i Comuni di Venezia, Monfalcone, Trieste e Capodistria assieme alle principali città confinarie con in testa Gorizia e Nova Gorica, quattro Università (Trieste, Venezia, Ferrara e Lubiana), Informest ed Ezit.  
   
   
LUCE VERDE PER LA VIA DEL NODO FERROVIARIO DI BARI  
 
Bari, 23 novembre 2010 - Nella seduta del 18 novembre, il comitato regionale di Via – Valutazione di Impatto Ambientale - ha espresso il proprio parere favorevole con prescrizioni all’intervento del nodo ferroviario di Bari, proposto dalla Italferr s.P.a. (gruppo Ferrovie dello Stato). Si tratta, in estrema sintesi, del progetto di deviazione del fascio dei binari nella zona sud della città di Bari (variante tratta Bari C. - Bari Torre a Mare) e dell’interramento di quello attualmente interessante l’area nord della città (interramento tratta S. Spirito - Palese). L’opera in oggetto rientra tra gli interventi strategici e di preminente interesse nazionale di cui alla Delibera del Cipe del 21 dicembre 2001 n. 121, e pertanto, è sottoposta a procedura di Via nazionale che viene espletata con riferimento al Progetto preliminare. Il parere è pertanto funzionale alla espressione, da parte della Regione Puglia, delle proprie determinazioni ambientali, nell’ambito del procedimento di Via nazionale di competenza del Ministero dell’ambiente. L’intervento è suddiviso in due lotti funzionali tra loro indipendenti in sede realizzativa, ma costituenti le due parti di un unico progetto di razionalizzazione ed ammodernamento della linea ferroviaria transitante per il capoluogo pugliese. Il lotto 1 è relativo alla tratta nord, il lotto 2° quella sud. La Regione, esprimendo parere favorevole, ha comunque inteso prescrivere una serie di mitigazioni ed attenzioni nell’attraversamento di aree naturali (lama Balice, lama Giotta, ecc.), nonché una richiesta di non interferenza delle opere con l’area Fibronit interessata, come noto, da una complessiva azione di messa in sicurezza permanente. Bari Nord L’intervento ha origine circa in corrispondenza dell’innesto dello scalo merci “Lamasinata” sulla linea storica e prosegue verso nord con la realizzazione del nuovo impianto di Bari Smistamento. Successivamente si affianca lato mare alla linea esistente interrandosi, parte in trincea e parte in galleria artificiale, per uno sviluppo di circa 6 Km fino a riemergere alla quota e sul sedime della linea storica in territorio di Giovinazzo. In particolare, dopo il nuovo impianto di Bari Smistamento, il tracciato prosegue nel settore nord del comune in affiancamento all’esistente linea in una zona molto infrastrutturata e densamente abitata. Proprio a causa di questa forte presenza antropica sul territorio i binari scendono in trincea e proseguono alternando tratti di trincea e tre gallerie artificiali ( Palese Ii, Palese I e S. Spirito). L’andamento in sotterraneo della linea comporta la necessità di rilocalizzare in trincea i due impianti esistenti (stazione di S. Spirito e fermata di Palese). Superato S. Spirito il tracciato riemerge in territorio di Giovinazzo Al termine dell’intervento risulteranno soppressi 7 passaggi a livello presenti lungo la linea quasi tutti in ambito urbano. L’intervento di interramento (tra le progr. 0+000 e 6+276) ha uno sviluppo di circa 6 km oltre al nuovo fascio merci di Bari Smistamento che ha una lunghezza di circa 2 Km. Bari Sud L’intervento consiste nella realizzazione di una variante della linea ferroviaria in uscita dalla Stazione di Bari Centrale in direzione sud. La variante si affianca al tracciato delle Ferrovie Sud Est per porsi agli estremi del territorio comunale con ritorno sulla linea esistente in prossimità della stazione di Bari Torre a Mare. Il tracciato in progetto è una variante della linea ferroviaria esistente tra la stazione di Bari Centrale verso sud est (km 0,00) e la stazione di Bari Torre a Mare sita nel comune di Noicattaro (km 10,500 circa). Tale nuovo ramo ferroviario, che si sviluppa ai margini sud dell’area urbana, permette di dismettere l’attuale tracciato ferroviario costiero, interessato da zone di fitta edificazione. Il nuovo tracciato ferroviario è composto da tratti in rilevato od in lieve trincea, e comprende numerose interferenze con viabilità locale o di livello superiore, risolte in sottopasso o sovrappasso. Sono altresì previsti diversi attraversamenti di “lame” (Valenzano, San Marco, Cutizza 1 e 2 e S.giorgio). Lungo il tracciato è prevista una stazione e due fermate. Procedendo da ovest ad est si contano la fermata “Campus” (circa 0,500 km), la Stazione Executive( circa 2,100 km), la fermata Triggiano (circa 6,428 km). La tratta in variante di Bari Sud si sviluppa in un contesto che vede la netta prevalenza delle zone extraurbane a destinazione agricola, (sia in territorio barese sia in territorio di Triggiano) in quanto viene completamente abbandonato il vecchio tracciato che si sviluppava presso la costa e attraversava il quartiere di Japigia, e che verrà dismesso, con evidente vantaggio per il quartiere tutto.  
   
   
MM ASSAGO,SUMMIT DA CATTANEO PER VERIFICA TEMPI  
 
Milano, 23 novembre 2010 - L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo ha urgentemente riunito ieri mattina, presso la sede della Regione, l´assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture del Comune di Milano Bruno Simini, quello alle Infrastrutture della Provincia di Milano Giovanni De Nicola, il sindaco di Assago Graziano Musella e i rappresentanti di Atm e Mm per valutare lo stato di avanzamento dei lavori che porteranno la linea 2 della metropolitana fino ad Assago. "Nel corso della riunione - si legge in una Nota congiunta - sono state analizzate puntualmente le criticità che permangono nello stato di avanzamento dei lavori e, nella ferma volontà che ciascuno faccia la propria parte per risolverle nel minor tempo possibile, abbiamo convocato già per domani un ulteriore incontro con l´azienda, per fare tutto il possibile affinché l´inaugurazione della fermata avvenga nella data prevista". "Nella riunione - prosegue la Nota - è emerso che gli Enti stanno facendo tutto il possibile per rispettare il loro impegno per la conclusione dell´opera, ma sono emerse ulteriori difficoltà dal lato delle aziende appaltatrici". Le istituzioni, gli enti locali, Atm e Mm incontreranno domani, appunto, la commissione tecnica di sicurezza, l´impresa appaltatrice dei lavori e i principali subappaltatori, per valutare la fattibilità della conferma della data di apertura del servizio al pubblico il 20 dicembre o per fissarne una il più possibile vicina a questa.