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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Luglio 2013
AEROPORTO DI FIRENZE VOLA BOOM DI PASSEGGERI + 10,50% A GIUGNO – IL MIGLIOR RISULTATO DI SEMPRE  
 
Firenze, 9 luglio 2013 – E’ un mese da record assoluto quello di giugno per lo scalo fiorentino, 202.453 passeggeri sono transitati dall’aeroporto di Firenze facendo segnare un +10,5% rispetto al giugno 2012 (il miglior risultato di sempre), a conferma della tendenza già annunciata dai dati di aprile (+6,4%) e di maggio (+8,7%) che ha riportato in positivo l’andamento del traffico da inizio anno (+3,6%). Nonostante la partenza in negativo del primo trimestre (-3,8%), l’avvio della stagione estiva con l’aumento delle frequenze, la piena operatività di vettori presenti sul Vespucci e la “clemenza” degli agenti atmosferici che, fino ad oggi, hanno limitato cancellazioni e dirottamenti rispetto allo scorso anno, ha riportato nettamente in positivo i valori di traffico. Dati ancora più significativi in considerazione anche dell’andamento generale del traffico nazionale che a maggio ha fatto registrare un valore medio nazionale negativo del 1,2% rispetto al maggio 2012 ed un calo del 4,4% progressivo al 30 maggio, ponendo l’aeroporto di Firenze tra i primi scali italiani in termini di crescita. Positive le performance di tutte le compagnie aeree presenti sullo scalo, sia i nuovi arrivi come Vueling che con la nuova base diventa il quarto vettore per traffico su Firenze, Volotea che grazie ai risultati ottenuti incrementa le frequenze su Catania, Csa su Praga operata da Darwin Baboo; sia le storiche compagnie presenti sullo scalo toscano: Lufthansa registra un +6,3% mensile, grazie anche ai risultati della controllata Air Dolomiti che opera sulla tratta Firenze-monaco; Air France ottiene un +6,4% con un notevole incremento dei passeggeri sulla rotta Firenze-london City Airport (+28,6% rispetto al giugno 2012); Alitalia +2,2%; Swiss +6,2%; Air Berlin +25,3%; Austrian +3,1%; Brussels +12,3%; Darwin Baboo +26,2%; Niki +38,7%; mentre segna il passo la Belleair con un -1,7%. Grazie anche a questi dati, arrivano già le prime importanti novità per l’autunno/inverno 2013. Klm opererà per la prima volta nella storia a Firenze, prendendo il posto di Alitalia (che aveva comunicato il suo abbandono) sulla rotta Firenze-amsterdam con 12 voli settimanali e la possibilità di oltre 140 destinazioni nel mondo in interconnessioni attraverso io proprio hub olandese. Air Berlin rilancia la propria presenza su Stoccarda e Dusseldorf, hub della compagnia che permette numerose connessioni nel mondo. Per il Presidente di Adf Marco Carrai “si tratta di importanti segnali di ripresa del traffico ad ulteriore conferma dell’attrattività di Firenze nonostante la crisi economica generale. Ci auguriamo che questo trend possa confermarsi anche in autunno, periodo tipicamente di calo per il traffico passeggeri”.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA FINANZIA 18 INIZIATIVE EUROPEE PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE  
 
Bruxelles, 9 luglio 2013 - Nel quadro della sua campagna triennale per una mobilità urbana sostenibile "Do The Right Mix" (Scegli la combinazione giusta), la Commissione europea ha pubblicato ieri i titoli di altre 18 iniziative che otterranno finanziamenti. A ognuna di esse saranno concessi fino a 7 000 Eur, utilizzabili per sostenere attività a favore della mobilità urbana sostenibile, dai corsi di ciclismo al car-sharing, alle attività ricreative per bambini e altro ancora. Il Vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas, responsabile dei Trasporti, ha dichiarato: "Non è facile creare una cultura della mobilità urbana sostenibile, ma il successo che ha incontrato nel 2012 il primo invito a presentare candidature ci ha rivelato che moltissimi europei sono pronti ad affrontare questa sfida. Vogliamo aiutarne il maggior numero possibile a produrre cambiamenti fondamentali". Da quando la campagna è stata lanciata, nel 2012, quasi 380 azioni per la mobilità urbana sostenibile sono state registrate nel sito web centrale www.Dotherightmix.eu. Le azioni in corso e le prossime iniziative figurano nell´innovativa mappa della mobilità, che offre agli organizzatori una visibilità a livello europeo. In seguito al secondo invito sono state presentate 74 candidature, provenienti da 18 paesi ammissibili. Il terzo e ultimo invito a presentare candidature per i finanziamenti a favore della mobilità sostenibile sarà lanciato nel marzo 2014. Come lo scorso anno, potevano fare domanda tanto i gruppi di persone quanto gli organismi non commerciali (scuole, Ong, amministrazioni pubbliche ecc.). La partecipazione non era però aperta alla Bulgaria, alla Grecia, all´Italia, alla Lettonia, alla Romania e al Regno Unito, poiché tali paesi ricevono già un sostegno mirato per l´organizzazione di campagne nazionali. Le domande sono state selezionate da una giuria di esperti nel settore della mobilità sostenibile. La campagna della Commissione europea a favore della mobilità urbana sostenibile è legata alla Settimana europea della mobilità, che si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre e culmina nella "Giornata senza automobile". La campagna è finanziata tramite il programma dell´Ue "Energia intelligente – Europa", che sostiene iniziative di carattere non tecnologico nel settore dell´efficienza energetica e delle fonti di energia rinnovabili. L´elenco completo dei vincitori http://dotherightmix.Eu/action/winners  
   
   
IL NUOVO FORD TRANSIT CONNECT: LA MIGLIORE CAPACITÀ DI CARICO DELLA CATEGORIA  
 
Colonia, Germania, 9 luglio 2013 – Il nuovo Transit Connect metterà a disposizione delle piccole e medie imprese la migliore capacità di carico della sua classe, per rendere ogni giorno il lavoro più agevole ed efficiente. Il nuovo Transit Connect sarà lanciato nel corso del 2013, e permetterà il trasporto di oggetti ingombranti e di lunghezza superiore grazie a un’apertura nella paratia divisoria, al sedile del passeggero ripiegabile e a soluzioni avanzate per la gestione dello spazio. Nella versione a passo lungo è possibile caricare un intero Europallet attraverso la porta laterale scorrevole. Lo speciale profilo della paratia divisoria permette alla versione a passo lungo di ospitare oggetti e attrezzature grandi fino 2,4 m x 1,2 m; la versione combi a passo lungo offre inoltre la possibilità di ripiegare i sedili posteriori per creare un piano di carico orizzontale che si estende fino al portellone posteriore. “Abbiamo analizzato le operazioni di carico e scarico di chi utilizza questo genere di veicoli per assicurare al nuovo Transit Connect le migliori soluzioni per rendere il proprio lavoro più semplice”, ha dichiarato Stephen Lesh, ingegnere a capo del programma Transit Connect, di Ford Europa. “E’ un van all’altezza di ogni situazione. Può ospitare agevolmente una grande quantità di attrezzature e materiali, e assicura alle persone a bordo comfort e sicurezza”. Gli ingegneri Ford hanno sviluppato un’innovativa apertura nella paratia divisoria che permette al Transit Connect di trasportare in sicurezza tubi e altri oggetti lunghi fino a 3 metri nella versione a passo corto, e lunghi fino a 3,4 metri in quella a passo lungo. La paratia è dotata di un portello di carico richiudibile posizionato in corrispondenza del sedile del passeggero, ripiegabile e realizzato con un design progettato per favorire l’accesso agli oggetti caricati. Il nuovo Transit Connect offre ai clienti una lunga serie di soluzioni intelligenti, che comprendono: • I tre sedili anteriori, per il trasporto di due passeggeri oltre al guidatore. Il sedile esterno è ripiegabile sia in verticale, per creare uno spazio di carico aggiuntivo adattabile a seconda della forma e delle dimensioni degli oggetti da trasportare, che in orizzontale, per il carico di oggetti più lunghi che passano attraverso la paratia divisoria • Illuminazione Led ad alta luminosità per il vano di carico, che può diventare così anche uno spazio in cui eseguire attività relative al proprio lavoro • Punti di fissaggio laterali a più altezze, per la semplice installazione di cinghie di fissaggio, scaffalature o elementi personalizzati • Abitacolo pensato come un ufficio mobile, grazie alla connettività del sistema Ford Sync e al generoso spazio a disposizione. Il sedile centrale per il passeggero può essere ripiegato sia in orizzontale, creando una superficie comoda per scrivere o utilizzare notebook, sia in verticale, rivelando un vano portaoggetti aggiuntivo • I sedili posteriori completamente configurabili nei modelli combi e a doppia cabina, con paratia divisoria mobile. Il modelli a passo lungo offrono la possibilità di ripiegare sia la seconda che la terza fila dei sedili posteriori per creare un piano di carico orizzontale che si estende fino al portellone posteriore Il nuovo Transit Connect è dotato di un volume totale di carico Sae di 2,9 m3 (L1) e 3,6 m3 (L2) con paratia divisoria installata, o di 3,7 m3 (L1) e 4,4 m3 (L2) Sae con la paratia rimossa. La versione furgone ha una capacità di carico di 1.000 kg che lo posiziona al vertice della classe. Le consegne del nuovo modello inizieranno entro la fine del 2013.  
   
   
MILANO: ZTL NAVIGLI, TELECAMERE ATTIVE DA MERCOLEDÌ 10 LUGLIO PER INFO SULL’INSERIMENTO DELLA TARGA DI RESIDENTI E DOMICILIATI SI PUÒ CONTATTARE IL NUMERO 02.02.02  
 
Milano, 9 luglio 2013 - Entreranno ufficialmente in esercizio mercoledì 10 luglio le telecamere della Ztl Navigli, posizionate ai varchi di via Paoli, via Borsi, via Magolfa, Ripa di Porta Ticinese (incrocio con via Valenza) e Alzaia Naviglio Pavese (lato Xxiv Maggio, pedonale). Il varco in corrispondenza dell’area pedonale di Alzaia Naviglio Pavese è attivo dalle 00.00 alle 24.00, 7 giorni su 7, mentre i varchi della zona a traffico limitato (via Paoli, via Borsi, via Magolfa e Ripa di Porta Ticinese) sono attivi dalle 20 alle 7, anche in questo caso tutti i giorni della settimana. Per i primi tre giorni di esercizio – mercoledì, giovedì e venerdì – è previsto anche il presidio di 10 agenti della Polizia locale, una pattuglia per ogni varco, dalle 17.30 alle 24, per evidenziare la presenza delle telecamere ed evitare così che vengano effettuati accessi non autorizzati. Inoltre, sarà tenuta particolarmente sotto controllo la situazione delle strisce gialle in tutta la zona che delimita la Ztl, per garantire la sosta dei residenti. Ad oggi, le targhe già inserite nel sistema di controllo sono oltre 6.500. Nel caso di residenti, domiciliati, proprietari di box e posti auto con veicoli di proprietà e patente (3.227 targhe), il Comune di Milano ha provveduto a marzo all’invio di una lettera con allegato il pass provvisorio, incrociando le informazioni dei seguenti database: Anagrafe, titolari di pass sosta ‘Ambito 19’, Tarsu e Pra. Per quel che riguarda, invece, residenti, domiciliati, titolari di box o posti auto con veicoli in uso esclusivo e patente (3.295 targhe), sono stati invitati, con volantinaggio in zona, a ritirare il pass presso gli sportelli della Polizia locale o della Direzione Centrale Mobilità Trasporti e Ambiente. I dati del monitoraggio riguardanti i passaggi sotto i varchi nel periodo di pre-esercizio evidenziano che il numero dei transiti non autorizzati è prevalentemente occasionale: in cinque giorni a cavallo del weekend (14-18 giugno 2013), infatti, l’80% è passato 1 volta e solo il 2,7% delle auto è passato 4 volte o più (circa 150 targhe). Coloro che ritengono di aver diritto all’inserimento della targa nel sistema di controllo, in quanto residenti, domiciliati, titolari di box o posto auto, e non abbiano ricevuto il pass a casa, potranno contattare il numero 02.02.02. Orari e regole dell’area pedonale e della Ztl Navigli - L’area pedonale, suddivisa in 3 sottoambiti, è attiva 24 ore su 24 e comprende Alzaia Naviglio Grande (tra via Gorizia e via Valenza, via Corsico e via Casale), Ripa di Porta Ticinese (tra via Gorizia e via Paoli) e Alzaia Naviglio Pavese (tra via Gorizia e via Darwin, via Magolfa, nel tratto da via Fusetti ad Alzaia Naviglio Pavese). Oltre alla deroga per residenti, domiciliati e veicoli di chi ha disponibilità esclusiva di box o posti auto (in tutti e tre i casi limitatamente al proprio sottoambito), è prevista una deroga per i veicoli trasporto merci: dalle 5 alle 7.30 e dalle 15 alle 17.30, per il tempo necessario alle operazioni di carico/scarico. La zona a traffico limitato, attiva tutti i giorni della settimana dalle 20 alle 7, comprende Ripa di Porta Ticinese, tra via Fumagalli/valenza e via Barsanti (controviale sud di Ripa di Porta Ticinese) e nel tratto tra via Paoli e via Valenza, via Magolfa, tra via Segantini e via Fusetti compresa, via Argelati, tra via Fusetti e piazza Arcole, via Gola, via Borsi, via Pichi, via Paoli e via Fumagalli. Sono esclusi dal divieto di accesso e sosta nella Ztl i residenti e i domiciliati con sosta senza limiti di tempo (anche residenti e domiciliati nelle aree pedonali ‘Sottoarea B’ e ‘Sottoarea C’), gli operatori del mercato settimanale di via Borsi (mercoledì, dalle 6 alle 7, per le operazioni connesse all’attività), i veicoli trasporto merci (dalle 5 alle 7, per il tempo necessario al carico/scarico). Inoltre, sono derogati dal divieto d’accesso i veicoli di coloro che hanno disponibilità esclusiva di box o posto auto all’interno della Ztl.  
   
   
INFRASTRUTTURE: SERRACCHIANI A ROMA OGGI A PRESENTAZIONE RAPPORTO  
 
Trieste, 8 luglio 2013 - La presidente della Regione Debora Serracchiani è oggi a Roma per partecipare alla presentazione del Rapporto "Infrastrutture e Competitività 2013. 4 nodi strategici", frutto della ricerca condotta dalle fondazioni Astrid, Italiadecide e Respublica con la collaborazione di numerosi enti pubblici e privati. Il programma della presentazione, che inizierà alle 9.30 nell´auletta dei Gruppi della Camera dei Deputati, prevede una tavola rotonda sul tema "Porti e traffici" alla quale, con la presidente Serracchiani, interverranno il presidente della Liguria Claudio Burlando, l´Ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti, il presidente della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini. Seguirà l´intervento del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi.  
   
   
800 MILIONI DALLA REGIONE LAZIO PER FAR RIPARTIRE ROMA. ENTRO L´ANNO ALTRI 150 PER I TRASPORTI  
 
Roma, 9 luglio 2013 - Prima Giunta congiunta Regione-comune. Due istituzioni diverse, ma un´unica squadra nell’interesse dei cittadini. 800 milioni per far ripartire la città. Un primo impegno immediato e concreto. Roma Capitale, a fronte di un credito di 1,1 miliardi verso la Regione, avrà da subito 800 milioni di euro che sono dovuti. Questo è possibile grazie al fatto che la Regione è stata la prima ad accedere ai fondi del Governo. Il presidente Nicola Zingaretti ha sottolineato anche come Roma abbia rinunciato a ricevere da subito altri 45 milioni di euro, che andranno ai Comuni e alle Province del Lazio, che hanno subito in modo ancora più duro i tagli degli ultimi anni. “E´ il segno – ha detto – di un´amministrazione che vuole svolgere la sua funzione di capitale facendosi carico delle esigenze del territorio circostante”. Novità positive anche per il trasporto pubblico. La Regione deve versare alla città 750 milioni di euro accumulati negli scorsi anni. Inizierà a devolvere entro l’anno 150 milioni di euro. “A settembre – ha aggiunto Zingaretti – presenteremo cinque progetti condivisi tra Roma Capitale e Regione con l´obiettivo di farli. Questo è possibile se questa squadra lavora insieme”.  
   
   
MARCHE, INCONTRO ISTITUZIONALE TRA LUPI E SPACCA: “TRASPORTI E INFRASTRUTTURE DETERMINANTI PER LA COMPETITIVITÀ".  
 
Ancona, 9 luglio 2013 - “Stiamo vivendo un momento molto difficile per l’economia del nostro Paese e le imprese che stanno realizzando alcune opere sul territorio marchigiano, mi riferisco a Quadrilatero e terza corsia dell’A14, incontrano straordinarie difficoltà a procedere con i lavori. L’incontro di ieri, quindi, non è stato organizzato per fare grandi annunci, ma per la ricerca di soluzioni concrete all’interno di procedure molto complicate che si chiamano concordato in continuità, fallimenti, tribunali, commissari straordinari”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, oggi a Pesaro nel corso dell’incontro istituzionale con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi durante il quale sono stati affrontate le questioni aperte sul versante delle infrastrutture e su quello dei trasporti e della mobilità. “Dobbiamo cercare – ha detto Spacca – le soluzioni concrete che consentano la riapertura dei cantieri bloccati e il superamento di situazioni di stallo generate dalla recessione. Progetti e cantieri che – e qui sta il paradosso – sono completamente finanziati e non presentano vincoli di alcun tipo”. Per alcune opere in stand-by, altre che avanzano. “Il progetto che, paradossalmente, oggi sta procedendo meglio degli altri – ha detto Spacca – è la Fano-grosseto, grazie alla disponibilità di un consorzio di imprese private che garantisce le risorse per realizzare l’opera attraverso lo strumento del contratto di disponibilità”. Spacca ha sottolineato come la crescita infrastrutturale e lo sviluppo dei trasporti siano determinanti per la competitività di una regione, le Marche, che vanta il primato dell’imprenditorialità. “Sentiamo questo governo come un governo alleato – ha detto Spacca - perché ha il fare quale propria missione. Una mission che si sposa con quella che il governo regionale ha sempre praticato: abbreviare le distanze tra il dire e il fare. E sul fare ci siamo incontrati con questo governo e con il ministro Lupi, con il quale continuiamo ad avere incontri per affrontare concretamente le difficoltà delle Marche”.  
   
   
LIGURIA, VIA A PROTOCOLLO D´INTESA SU NUOVA VIABILITÀ AREA INDUSTRIALE DI CAIRO MONTENOTTE  
 
Genova, 9 Luglio 2013 - È stato sottoscritto il Protocollo d´Intesa tra la Regione Liguria, l´Autorità Portuale di Savona, il Comune di Cairo Montenotte, la società Ips (Insediamenti Produttivi Savonesi) per la realizzazione di un nuovo collegamento viario fra lo svincolo della strada statale 29 in località Moncavaglione e le aree industriali della frazione Bragno nel comune di Cairo Montenotte in Valle Bormida. L´intervento dell´importo complessivo di 3,5 milioni sarà suddiviso in 2 lotti funzionali, di cui il primo interesserà lo svincolo Moncavaglione sulla statale 29 e l´esistente rotonda in corrispondenza del cementificio della Unicem Buzzi S.p.a. In località Curagnata dell´importo di 1.3 milioni. Il secondo lotto prevede una nuova viabilità compresa tra la predetta rotonda e la rotonda sulla provinciale 36 in corrispondenza dello stabilimento della Italiana Coke S.p.a. In frazione Bragno. "La Regione, in collaborazione con l´Autorità Portuale di Savona, - ha spiegato Raffaella Paita, assessore alle Infrastrutture – si porrà l´obiettivo prioritario di individuare parte della futura copertura finanziaria per la realizzazione del secondo lotto, visto che il primo lotto,in caso di approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, sarà finanziariamente coperto tramite le risorse messe a disposizione da I.p.s. In qualità di soggetto Responsabile del Patto Territoriale della Provincia di Savona. "Questa disponibilità – ha continuato Paita - era subordinata alla presentazione al Ministero dello Sviluppo economico entro la fine di giugno del Progetto definitivo e del piano di copertura finanziaria. Anche il Comune di Cairo Montenotte contribuirà alla progettazione e realizzazione dell´opera con un contributo pari ad 1 milione di €. Sempre a valere sul secondo lotto funzionale." "Come avvenuto in altri contesti, - ha quindi concluso Raffaella Paita - la Regione Liguria ha svolto un ruolo di regia e coordinamento per concretizzare un´opera importante per il tessuto produttivo del territorio, che garantirà un collegamento più efficiente in grado di generare positive conseguenze per l´economia e la viabilità di una realtà locale."  
   
   
PIEMONTE: COTA, BENE INCONTRO CON LETTA, PIENO COINVOLGIMENTO PER INFRASTRUTTURE  
 
Roma, 8 luglio 2013 - "Sono molto soddisfatto per l´esito dell´incontro di oggi perché abbiamo inquadrato l´esigenza del pieno coinvolgimento del Piemonte nelle questioni che riguardano lo sviluppo del nostro territorio. Abbiamo inoltre chiarito alcuni punti. Primo: il rifinanziamento completo del Terzo Valico che deve partire senza indugi. Secondo: le opere immediatamente cantierabili devono poter partire a cominciare dal passante ferroviario di Torino e il collegamento ferroviario Novara-malpensa anche in vista di Expo 2015. Nei prossimi giorni verranno precisati gli aspetti normativi in sede di dibattito parlamentare. Terzo: c´e´ stata la rassicurazione che nel prossimo Cipe verranno deliberati gli stanziamenti per la Pedemontana piemontese. Infine abbiamo cercato le soluzioni per avere risorse adeguate per il programma di interventi di edilizia scolastica".  
   
   
TPER. REGIONE, COMUNE E PROVINCIA DI BOLOGNA: NECESSARIO MANTENERE IL CONTROLLO DEI SOCI PUBBLICI ALL´INTERNO DELLA SOCIETÀ  
 
  Bologna, 9 luglio 2013 – “Regione Emilia-romagna, Comune e Provincia di Bologna, durante l’incontro di ieri mattina in viale Aldo Moro, in linea con il processo unitario che ha caratterizzato il percorso di scissione/fusione di Tper, hanno condiviso la necessità di mantenere il controllo dei soci pubblici all´interno della società medesima”. Lo rendono noto l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri, il sindaco di Bologna Virginio Merola e la presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti. Hanno confermato anche “l’impegno a continuare a lavorare nella direzione sia di una più ampia integrazione delle società di trasporto pubblico locale a livello regionale sia della prossima gara del ferro, per la quale si ribadisce la necessità che Tper individui il partner per partecipare alla gara stessa. Il piano industriale di Tper, che sarà oggetto dell’assemblea dei soci il 10 luglio, si configura intanto come prospettiva concreta di sviluppo della società pienamente sostenibile”.  
   
   
INTERMODALITA’: SOLUZIONE INNOVATIVA PER IL TRASPORTO DELLE MERCI TRA ITALIA E FRANCIA GIUNTO AL TERMINE IL PROGETTO INTERALPES DEDICATO ALL’INTERMODALITÀ  
 
Torino, 9 luglio 2013 - L’italia è il secondo paese cliente e fornitore della Francia, il primo se si considera la Regione Rhône-alpes. Nel 2011 oltre 42 milioni di tonnellate di merci sono transitati attraverso le Alpi italo-francesi, ma solo l’11% ha viaggiato su ferrovia: ben poco se lo si paragona al 31% del traffico tra Italia e Austria e al 64% tra Italia e Svizzera. Le differenze dipendono da problemi strutturali legati alla conformazione della linea ferroviaria storica, fortemente inadeguata (l’elevata pendenza per accedere al tunnel del Moncenisio, a oltre 1300 metri di altezza, si traduce nella necessità di 3 locomotive per trainare e spingere i treni e in un aumento dei costi nell’ordine del 60%). Ma anche il traffico stradale è scarsamente competitivo: basti pensare che i pedaggi dei tunnel di Fréjus e Monte Bianco sono i più elevati dell’arco alpino. Le conseguenze per gli scambi economici tra Italia e Francia sono pesanti: con un potenziale di 65 milioni di tonnellate e un traffico di 42, oltre 20 milioni di tonnellate sono perdute perché prendono altre strade e altre ferrovie. Proprio per individuare nuove forme di trasporto delle persone e delle merci, in grado di ridurre le emissioni di gas nocivi nell’atmosfera e di aumentare la sicurezza del viaggio, proponendo soluzioni operative volte a favorire lo sviluppo dell’intermodalità tra Francia e Italia, è nato nel novembre 2011 il progetto di cooperazione transfrontaliera Alcotra Interalpes, i cui risultati finali sono stati presentati lunedì 8 luglio a Palazzo Cisterna. Capofila di Interalpes è l´Associazione della Conferenza delle Alpi Franco-italiane C.a.f.i. Presieduta dalla Provincia di Torino, che si è avvalsa del partenariato di Comité pour la Transalpine, Confindustria Piemonte, Comitato Transpadana e Ipra(opérateur du Medef Rhône-alpes). Grazie alla raccolta e alla sistematizzazione di una gran mole di dati sull’origine e la destinazione dei traffici attuali, è nato Transit, un vero e proprio Osservatorio che monitora i flussi di merci e passeggeri (http://osservatoriotrasporti.Eu) e diffonde informazioni sulle politiche e sui progetti di cooperazione transfrontaliera. Dopo una serie di indagini sul territorio, Interalpes propone 4 nuovi servizi intermodali: un servizio ferroviario tra Lione e Brescia per il trasporto di ferraglia verso l’Italia e di prodotti metallurgici lavorati verso la Francia; un collegamento di trasporto combinato tra i bacini di Piacenza/novara e Lione, con un risparmio di oltre 1 milione e mezzo di euro all’anno; servizi di Autostrada Ferroviaria a lungo raggio con origine Nord e Sud della Francia e destinazione Nord dell’Italia, con un risparmio di circa 21 milioni di euro l’anno; la razionalizzazione del trasporto di automobili tra Francia e Italia, che consentirebbe alle Case produttrici di minimizzare i viaggi a vuoto con un risparmio di oltre 2 milioni di euro all’anno. “Nei collegamenti commerciali tra Italia e Francia” ha detto l’assessore alla Viabilità della Provincia di Torino Alberto Avetta “il trasporto su gomma è preponderante. Nell’arco di tempo che ci separa dall’apertura del tunnel di base della nuova linea Torino – Lione, l’intermodalità è certamente il sistema di trasporto delle merci più rispettoso per l’ambiente”.  
   
   
ASSOCIAZIONE MONDIALE DELLE STRADE: PIETRO CIUCCI PRESIDENTE DEL COMITATO NAZIONALE ITALIANO  
 
Roma, 9 luglio 2013 - L`associazione Mondiale della Strada (Aipcr) ha confermato Presidente del Comitato Nazionale Italiano Pietro Ciucci, Amministratore Unico di Anas S.p.a., e ha nominato vice presidenti Paolo Signorini, capo dipartimento infrastrutture del Mit e Massimo Schintu, direttore generale di Aiscat. Domenico Crocco, dirigente di Anas S.p.a., è stato nominato segretario generale. La riunione del Comitato Nazionale, che si è svolta oggi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha stabilito di celebrare il centenario dell`ingresso del governo italiano fra i soci dell`Aipcr con una serie di eventi, che vedranno protagonisti gli organi internazionali Aipcr e che si terranno a Roma dal 4 all`8 novembre 2013 . All`ordine del giorno della riunione, oltre al rinnovo degli organi societari, anche la verifica del lavoro dei comitati tecnici nazionali e la relazione dei risultati delle riunioni degli organi internazionali Aipcr svoltesi a Lucerna nel settembre dello scorso anno. L`associazione Mondiale della Strada fu creata nel 1909, con il fine di rappresentare le organizzazioni stradali di tutti i Paesi. Annovera tra i suoi membri, 118 governi nazionali, oltre 2000 soci tra collettivi e individuali in 152 Paesi in tutto il mondo e circa 850 esperti operanti in 20 comitati tecnici internazionali. L`aipcr è la più antica associazione Internazionale che si occupa di ingegneria stradale, di politica stradale e di gestione delle reti stradali ed ha lo scopo di favorire il progresso in campo stradale in tutti i suoi aspetti, con l`obbiettivo di promuovere lo sviluppo delle reti stradali, e di studiare i problemi della sicurezza stradale e rappresentare il punto focale di interscambio delle tecnologie stradali nel mondo.  
   
   
LOMBARDIA.BREBEMI: STRADA APRE A MAGGIO ´14 DOPO IL CLOSING FINANZIARIO SONO ARRIVATI I PRIMI 750 MILIONI  
 
  Rovato/bs, 9 luglio 2013 - I lavori per la realizzazione della Brebemi proseguono a ritmo spedito e termineranno entro il mese di aprile del prossimo anno. Così, a maggio 2014, la nuova autostrada potrà essere definitivamente aperta. E´ partito da Rovato il sopralluogo che l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Maurizio Del Tenno, ha effettuato stamani insieme al presidente di Brebemi, Francesco Bettoni, per toccare con mano lo stato di avanzamento dell´opera. Un sopralluogo che è servito anche per annunciare che - dopo il closing finanziario dello scorso marzo - sono stati erogati i primi 750 milioni di finanziamento. Seicento li ha messi la Banca europea per gli investimenti (Bei) e i rimanenti Intesa san Paolo, Unicredit, Centrobanca, Mps e Banca popolare di Bergamo Un Sogno Che Si Avvera -´Brebemi è stato il mio portafortuna - ha detto Del Tenno - il mio primo atto da quando sono assessore. Non appena insediato, infatti, avevo partecipato alla firma del closing finanziario dell´opera e oggi, neanche novanta giorno dopo, posso verificare sul campo che il lavoro fatto sta dando i suoi frutti´. ´Un fatto mi aveva colpito quel giorno - ha continuato l´assessore - quando parlammo di un sogno che si realizzava. Oggi posso dire che il sogno è andato aldilà della ragione e se non fosse stato così oggi non ci sarebbe Brebemi. Da qui il mio ringraziamento a tutti coloro che ci hanno creduto. Se pensiamo a tutto a quello che è successo e che fra un anno saremo di nuovo qui per inaugurarla possiamo proprio dire che è un sogno che si realizza´. I Finanziamenti - Brebemi è la prima autostrada in Europa ´green field´, realizzata cioè tramite project financing puro ´In questi giorni - ha continuato Del Tenno - sono stati erogati 750 milioni di euro in stato di avanzamento, credo che sia un caso unico non solo in Italia, ma anche in Europa, anche perché la Bei è 15 mesi che non emette un pagamento così alto´. Brebemi Volano Per Le Altre Opere - Del Tenno ha definito Brebemi un volano ´perché tramite quest´opera riceveremo anche oltre 300 milioni di euro per la Tem sbloccati dal Decreto ´Fare´ che, a loro volta, serviranno per closing della Tangenziale est esterna. Da quel momento le nostre forze saranno concentrate su Pedmontana´. Un Catiere Da 1.600 Persone - Del Tenno nel ringraziare tutti coloro che si stanno adoperando affinchè i cantieri non subiscano ritardi, ha voluto rivolgere un pensiero e un grazie ´ai 1600 operai quotidianamente al lavoro. Anche questo è un altro aspetto fondamentale, a maggior ragione in un periodo con le difficoltà che tutti conosciamo´. No Al Patto Di Stabilita´ Per Le Infrastrutture - L´assessore Del Tenno ha poi ricordato di aver chiesto ieri a gran voce al Governo, al ministro Saccomanni e al ministro Lupi, di svincolare le infrastrutture dal Patto di stabilità: ´Vanno rotti gli argini del patto per comuni e province. Le opere che sono già pronte per cominciare devono poter essere finanziate. Attendiamo dunque quest´atto che per noi è davvero indispensabile´.  
   
   
LOMBARDIA, ANAS: QUATTRO BANDI DI GARA PER UN IMPORTO COMPLESSIVO DI CIRCA 2 MILIONI DI EURO PER LAVORI DI PAVIMENTAZIONE STRADALE IN TRATTI SALTUARI DI TUTTE DI STATALI DI COMPETENZA DEL COMPARTIMENTO DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 9 luglio 2013 - L`anas pubblicherà martedì 9 luglio 2013, ai sensi dell`art.122 del D.l.gs. N.163/2006, presso l`Albo della Stazione Appaltante, l`Albo Pretorio dei Comuni di riferimento e il sito istituzionale quattro bandi di gara relativi a lavori di pavimentazione stradale in tratti saltuari di tutte le statali di competenza del Compartimento Anas della Viabilità per la Lombardia, nelle province di Milano, Monza Brianza, Lecco, Brescia, Bergamo, Mantova, Milano, Varese, Pavia, Como e Sondrio. L`importo di ogni bando ammonta a oltre 470 mila euro. Le offerte vanno inviate a Anas S.p.a. - Compartimento della Viabilità per la Lombardia, Via C. D`ascanio, 3 - 20142 - Milano, entro e non oltre le ore 19.30 di venerdì 9 agosto 2013. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: http://www.stradeanas.it/  
   
   
TERZA CORSIA FIRENZE-PISTOIA, ROSSI: “BOCCATA DI OSSIGENO PER L’ECONOMIA”  
 
Firenze, 9 luglio 2013 - “Una boccata di ossigeno per l’economia e un miglioramento e modernizzazione delle infrastrutture esistenti, con grande attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale. Abbiamo anche chiesto al Ministero la riduzione del limite di velocità a 100 km orari nei tratti di autostrada che attraversano Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Prato e Pistoia”. Così il presidente della Regione Toscana commenta il progetto di Autostrade per l’Italia (Aspi) di ampliamento della terza corsia dell’Autostrada A11 nel tratto Firenze-pistoia. Sul progetto la Giunta regionale ha espresso ieri parere favorevole, con prescrizioni e raccomandazioni – in tema di qualità dell’aria, aspetti idraulici e idrogeologici, vegetazione ed ecosistemi e rumore – trasmesse al Ministero dell’Ambiente competente per la valutazione di impatto ambientale. “Il programma dei lavori di ampliamento di 27 km della Firenze mare fino a Pisotia cui si è impegnata Autostrade per l’Italia – ha proseguito Rossi – prevede una durata di 40 mesi a partire dal 2014 per un costo complessivo del progetto di quasi 400 milioni di euro. La terza corsia nei due sensi di marcia alleggerirà una delle arterie più trafficate della Toscana, che non è più in grado di fornire una risposta adeguata alla domanda di mobilità del territorio”. Tra gli aspetti più importanti e “risolutivi” Rossi ha citato il nuovo svincolo di Pistoia est, che porterà vantaggi al settore vivaistico dell’area, e il nuovo svincolo di Peretola, che “oltre a eliminare il paradosso di un accesso autostradale regolato da un semaforo (credo che sia un unicum a livello europeo) risolverà anche il problema del collegamento col viadotto dell’Indiano, altro nodo particolarmente congestionato”. Nel progetto rientra anche l’ampliamento alla terza corsia di un tratto di circa 1,5 Km tra Pistoia e Montecatini, nei Comuni di Pieve a Nievole e Monsummano Terme, per accogliere le richieste di opere di mitigazione acustica delle Amministrazioni locali. L’intervento progettato è previsto dal “Protocollo d’Intesa sugli interventi di Autostrade per l’Italia nella Regione Toscana”, sottoscritto in data 04.08.2011 tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Anas S.p.a., Regione Toscana, Enti locali e Autostrade. Ma quali sono le principali prescrizioni e raccomandazioni formulate dal Nucleo regionale di valutazione dell’impatto ambientale? In primo luogo la Regione si impegna ad assicurare le necessarie coerenze tra l’eventuale qualificazione aeroportuale e l’adeguamento infrastrutturale dell’autostrada A11 e dello svincolo di Peretola. Relativamente al Parco Agricolo della Piana, si raccomanda di assicurare continuità ai “corridoi verdi” ed ai percorsi ciclo-pedonali, di concordare il progetto della fascia di mitigazione ambientale, prevista nel progetto del Parco, con la Regione e gli altri Enti competenti per territorio e/o proprietari delle aree e che concorrono alla realizzazione del parco stesso. Per la tutela della qualità dell’aria, si chiede al Ministero dell’Ambiente di valutare la possibilità di prescrivere l’adozione del limite di velocità a 100 km/h nei tratti autostradali che attraversano i Comuni di Firenze, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Prato e Pistoia, in conformità con quanto già previsto nelle integrazioni al Pit per la definizione del Parco agricolo della Piana e per la qualificazione dell’Aeroporto di Firenze, e nel Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della qualità dell’aria. Per gli aspetti idraulici si chiede di informare debitamente i soggetti competenti in materia di protezione civile, in modo da effettuare l’indispensabile aggiornamento dei piani di protezione civile per la corretta pianificazione d’evento prevista dalla normativa vigente. L’opera non deve ridurre l’attuale livello di sicurezza idraulica. Aspi si è già dichiarata disponibile a adeguare gli attraversamenti dei corsi d’acqua ritenuti più critici. Per il rumore sono previste numerose prescrizioni volte in particolare a migliorare la situazione acustica del nodo di Peretola sia in fase di cantiere che successivamente a regime. Sul Piano di Monitoraggio Ambientale sono richiesti ulteriori approfondimenti delle campagne di monitoraggio già previste in merito alle componenti atmosfera, ambiente idrico, rumore e fauna.  
   
   
INTENSA ATTIVITÀ DI ASFALTATURA DEL SERVIZIO STRADE BOLZANO – BASSA ATESINA  
 
Bolzano, 9 luglio 2013 - In questo periodo sono stati effettuati vari lavori di asfaltatura da parte del Servizio strade Bolzano-bassa Atesina ed altri sono in programma in base ad uno specifico piano d’azione, sottolinea l’assessore provinciale ai lavori pubblici, Florian Mussner. "In seguito ai danni verificatisi nel corso dell´inverno a numerose infrastrutture stradali a livello provinciale" sottolinea l´assessore ai lavori pubblici, Florian Mussner "il Servizio strade sta effettuando una serie di interventi di asfaltatura nei vari comprensori". In questo quadro si inserisce il Piano d´azione elaborato dal Servizio strade Bolzano - Bassa Atesina che nelle ultime settimane ha realizzato numerosi interventi di asfaltatura e prevede di effettuarne altri a breve. Sono in fase di realizzazione i lavori di asfaltatura nelle località di Settequerce, Terlano, Riva di Sotto, Predonico ed Anterivo, nonché al Passo di Lavazè. Entro il mese di luglio saranno inoltre portati a termine i lavori di asfaltatura lungo la strada statale 12 tra Ora e Termeno e lungo la strada provinciale di Obereggen. Entro l´anno saranno inoltre effettuati i lavori di asfaltatura a Ponte Nova. Sono in fase di assegnazione i lavori di asfaltatura lungo la strada statale 12 tra Egna e Salorno e lungo la strada provinciale tra Ora e Termeno che saranno effettuati in collaborazione con l´Ufficio infrastrutture che sta realizzando l´ampliamento della rete a banda larga. Entro l´estate saranno conclusi anche i lavori lungo la strada statale 48 in località San Lugano. Il programma di attività del Servizio strade Bolzano - Bassa Atesina comprende anche una serie di interventi più piccoli che si prefiggono, secondo l´assessore Mussner, di garantire una sempre maggiore sicurezza stradale a livello provinciale.  
   
   
MOBILITÀ, TOSCANA SCRIVE AL MINISTRO LUPI: IL VALORE DEL TRASPORTO PUBBLICO PRIMA DI TUTTO  
 
Firenze, 9 luglio 2013 – Rivedere le linee di indirizzo in tema di mobilità su rotaia, rimettendo al centro il servizio pubblico e la tutela di quell’offerta, oggi considerata debole, se abbandonata alle logiche di mercato, ma in realtà essenziale e irrinunciabile per le esigenze e le legittime aspettative della cittadinanza. Questo, in estrema sintesi, il senso della lettera che l’assessore ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, ha inviato al ministro dei trasporti e delle infrastrutture, Maurizio Lupi. “In tema di trasporto pubblico – scrive l’assessore – abbiamo assistito negli ultimi anni al progressivo decadimento della qualità del servizio. La Toscana – rivendica Ceccarelli – ha scelto, in particolare per quello su rotaia, di coprire con risorse proprie i tagli apportati ai trasferimenti statali, e si colloca oggi al vertice della classifica nazionale delle Regioni nel rapporto tra numero di treni circolanti e abitanti. Resta, però, un ampio spazio intemedio, quello coperto oggi dai treni intercity e interregionali, che viene di anno in anno marginalizzato dalle scelte fatte da Trenitalia, in conseguenza delle scelte governative, tradotte nel contratto di servizio universale”. C’è quindi assoluto bisogno, secondo l’assessore toscano ai trasporti, di un deciso cambio di passo e di strategia, perché il diritto alla mobilità è centrale nella vita dei cittadini e va garantito, sottolinea, “quanto il diritto alla salute e al lavoro”. “Negli ultimi anni, purtroppo, – scrive ancora – il trasporto pubblico è stato però oggetto di tagli, giustificati dalla necessità di abbattere la spesa pubblica, ma spesso realizzati con metodo orizzontale e punitivo per gli enti virtuosi. La conseguenza di tutto questo rischia di tradursi in un serio pericolo, appunto, per il diritto alla mobilità”. “Condivido – si legge nella lettera – il metodo da lei scelto in questo avvio di mandato per affrontare tematiche strategiche quali sono quelle inerenti alla mobilità e all’infrastrutturazione del Paese, per il presente e il futuro di questa Nazione. Il confronto aperto e costruttivo con il sistema delle Regioni – è l’auspicio dell’assessore – è certamente un percorso che può consentire di raggiungere obiettivi oggi non rinviabili al fine di dare ai cittadini le risposte ad istanze essenziali per la la vita quotidiana”. Ceccarelli ha inoltre commentato le dichiarazioni del sottosegretario Erasmo D’angelis dopo l’episodio avvenuto ieri sul treno Chiusi-firenze (un passeggero ferito a causa della rottura di una porta): “apprezzo l’impegno dichiarato di lavorare nella direzione che noi da tempo abbiamo indicato. Ora però dal Governo ci aspettiamo fatti concreti che ci mettano nella condizione di pretendere dal gestore del servizio una risposta strutturale alle questioni che riguardano la sicurezza degli utenti e la qualità del materiale rotabile”.  
   
   
CINTURA BLU: LA COMMISSIONE EUROPEA SEMPLIFICA LE FORMALITÀ DOGANALI DELLE NAVI  
 
Bruxelles, 9 luglio 2013 - La Commissione ha presentato ieri i piani per semplificare le formalità doganali delle navi, come lo snellimento delle formalità burocratiche, la riduzione dei ritardi nei porti e una maggiore competitività del settore. Attualmente, gli spedizionieri e gli esportatori lamentano costi aggiuntivi e ritardi significativi a causa dei pesanti oneri amministrativi nei porti quando decidono di inviare merci attraverso l´Europa tramite trasporto marittimo a corto raggio: le navi infatti possono attendere ore, e talvolta giorni, nei porti per lo sdoganamento. Ciò rende il settore marittimo meno interessante rispetto ad altri modi di trasporto, in particolare al trasporto stradale, aumentando inutilmente il traffico di mezzi pesanti sulle già congestionate strade europee. Grazie alle nuove proposte odierne della Commissione, il trasporto marittimo dovrà affrontare meno ostacoli amministrativi e sarà quindi possibile sfruttarne al massimo le potenzialità nel mercato interno dell´Ue e non solo. Il Vicepresidente Siim Kallas, responsabile dei Trasporti, ha dichiarato: "L´europa deve affrontare notevoli sfide in termini di aumento del traffico e di inquinamento. Occorre sfruttare al massimo le potenzialità del trasporto marittimo a corto raggio e fornire una soluzione di trasporto rispettosa dell´ambiente e a basso costo, che possa trasportare più merci e ridurre il traffico della congestionata rete stradale europea. Proponiamo strumenti innovativi per ridurre la burocrazia e contribuire a rendere il settore navale un´alternativa più attraente per i clienti che desiderano far circolare merci all´interno dell´Ue." Algirdas Šemeta, Commissario per la Fiscalità e l´unione doganale ha dichiarato: "La cintura blu estenderà il mercato unico al mare. Il trasporto marittimo trarrà notevoli vantaggi dalla misure proposte, che ridurranno i costi, semplificheranno l´amministrazione, agevoleranno gli scambi e creeranno pari condizioni di concorrenza tra tutti i modi di trasporto. Nel contempo semplificheranno il lavoro delle autorità doganali, che potranno affrontare meglio i rischi in materia di sicurezza e concentrarsi sulla protezione dei cittadini e delle imprese." La comunicazione odierna "La cintura blu: uno spazio unico del trasporto marittimo" definisce due proposte chiave per semplificare le formalità relative al trasporto marittimo, modificando l´attuale codice doganale (disposizioni di applicazione del codice doganale). 1. Semplificazione delle formalità doganali per il traffico marittimo intraunionale - Le compagnie di navigazione che effettuano servizi di linea nell´Ue e che trasportano principalmente merci di provenienza unionale possono già beneficiare di procedure doganali semplificate (nella forma delle procedure per i servizi di linea). Le nuove proposte presentate dalla Commissione nel giugno 2013 miglioreranno i servizi di linea per rendere più rapide e più flessibili le procedure. La fase di consultazione per gli Stati membri sarà ridotta a 15 giorni, rispetto agli attuali 45, mentre le imprese potranno chiedere anticipatamente l´autorizzazione per gli Stati membri in cui potrebbero voler operare, al fine di risparmiare tempo qualora si presentassero opportunità commerciali in tal senso. 2. Semplificazione delle formalità doganali per le navi che fanno scalo nei porti di paesi terzi - Quasi il 90% delle navi trasporta merci sia unionali che extraunionali e spesso fa scalo in porti dell´Ue e di paesi terzi, ad esempio Norvegia, paesi dell´Africa settentrionale e Russia. Per queste navi la Commissione propone di migliorare in modo significativo le procedure doganali, istituendo un sistema che consenta di distinguere tra le merci unionali a bordo (che devono essere scaricate rapidamente) e le merci extraunionali, che devono essere sottoposte alle opportune procedure doganali. A tal fine, la Commissione presenterà entro la fine dell´anno una proposta per la definizione di una dichiarazione di carico elettronica armonizzata. Questo nuovo manifesto elettronico consente alle compagnie di navigazione di fornire alle autorità doganali, in tutti i manifesti (intra ed extraunionali), informazioni relative allo status delle merci. Si prevede che queste due misure concretizzeranno la cintura blu entro il 2015. Contesto - Il settore del trasporto marittimo è importante: il 75% del commercio estero europeo in termini di volume e il 37% degli scambi all´interno dell´Ue si basano sul trasporto marittimo. Questa la situazione attuale: la libera circolazione delle merci è una libertà fondamentale nell´ambito del diritto dell´Ue, tuttavia non è ancora una realtà per il settore marittimo. Oggi una nave che si sposta tra Anversa e Rotterdam è ancora trattata come se provenisse dalla Cina. Per quale motivo? Perché quando le navi escono dalle acque territoriali degli Stati membri (oltre 12 miglia dalla costa), si ritiene che oltrepassino le frontiere esterne dell´Unione. Si ritiene quindi che le navi che viaggiano tra porti situati in due Stati membri diversi escano dal territorio doganale dell´Ue e che siano necessarie formalità doganali sia quando la nave lascia il porto di partenza sia quando arriva al porto di destinazione, nonostante siano entrambi porti dell´Ue. Secondo l´Associazione degli armatori europei (Ecsa), in base alle informazioni ricevute dai loro membri (compagnie di navigazione), i risparmi ottenuti grazie alla semplificazione delle procedure amministrative possono arrivare a circa 25 Eur per container. Oltre al risparmio di denaro, il risparmio di tempo è ancora più importante: attualmente, numerosi clienti (ad esempio gli esportatori) preferiscono il trasporto su strada al trasporto marittimo a causa dei vincoli di tempo. Quota di merci trasportate all´interno dell´Ue per modo di trasporto: 45,3% su strada, 11% per ferrovia, 3,7% per vie navigabili, 3,1% tramite condotte, 36,8% per mare (ad esempio con trasporto marittimo a corto raggio), 0,1% per via aerea (Fonte: http://ec.Europa.eu/transport/facts-fundings/statistics/pocketbook-2013_en.htm in tonnellate/km). La comunicazione sulla cintura blu, adottata oggi, non presenta solo lo proposte intese a creare una cintura blu, ovvero uno spazio in cui le navi possono operare liberamente nel mercato interno dell´Ue con un minimo di oneri amministrativi e contemporaneamente in cui la sicurezza di persone e cose, la tutela dell´ambiente e le politiche doganali e tributarie sono potenziate, ma propone anche l´estensione di queste semplificazioni ai viaggi extraunionali mediante l´uso di migliori sistemi di monitoraggio e di rapportazione. Le proposte relative alla cintura blu vanno di pari passo con il riesame della politica portuale adottato il 23 maggio 2013, che mira a promuovere la competitività dei porti marittimi europei e a liberarne le potenzialità di crescita (cfr Memo/13/448). La comunicazione fa seguito al lancio dell´Atto per il mercato unico Ii nell´ottobre 2012 (cfr.Ip/12/1054) ed è un´estensione del Progetto pilota sulla cintura blu gestito dall´Agenzia europea per la sicurezza marittima nel 2011.  
   
   
MARCHE: PORTO, DIFESA DELLA COSTA E “STRADA DELLA BARCHE”.  
 
Ancona, 9 luglio 2013 - Porto, difesa della costa e “Strada della barche”. Sono stati gli argomenti al centro dell’incontro, che si è svolto in Regione, tra l’assessore regionale Paola Giorgi; l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Fano, Riccardo Severi; il comandante della Capitaneria di Porto di Fano, Esposito Montefusco. “Un incontro cordiale e costruttivo, che ha consentito di approfondire le questioni aperte in un clima di fattiva collaborazione tra gli enti interessati”, hanno commentato la Giorgi e Severi. La Giorgi ha evidenziato l’impegno della Regione Marche per le infrastrutture della citta. “A fronte dei pesanti tagli ai trasferimenti statali verso la Regione – ha ribadito - reagiamo con senso di responsabilità, dialogo e condivisione, al fine di garantire questi interventi che sono strettamente collegati anche allo sviluppo turistico ed economico delle Marche”. In merito alle problematiche legate al porto, la Giorgi ha ricordato come il Comune di Fano abbia tuttora a disposizione risorse regionali (per stanziamenti precedenti, non ancora rendicontati) per circa 1 milione e 175 mila euro, finalizzati alla manutenzione e dragaggio della struttura portuale. Altri 511 mila euro sono stati assegnati, dalla Regione, con il riparto del 2013 e sono già nella disponibilità del Comune. Per quanto riguarda invece la difesa della costa, riferisce l’assessore, “si è valutata la possibilità di mettere in pratica opere di manutenzione o spostamento della barriera rigida di fronte alla spiaggia di Gimarra e si è focalizzata l’attenzione anche sulla zona di Torrette Marotta che desta preoccupazione per la vicinanza del mare ad alcuni edifici. I tecnici regionali hanno garantito in merito alla fattibilità di queste soluzioni attuative, che ora verranno approfondite d’intesa con il Comune”. La Giorgi ha poi assicurato anche in merito alla realizzazione della Strada delle barche. “È un’opera strategica, sia da un punto di vista della prevenzione che della logistica. Stiamo lavorando per recuperare i fondi precedentemente destinati e vittima della mannaia sui trasferimenti statali che stanno penalizzando anche la Regione”. L’assessore ha chiarito che “la Regione ha dovuto rivedere la programmazione di alcuni finanziamenti dei Fondi Fas, tra cui quello destinato alla Strada delle barche. La scure statale è calata in un contesto di ritardi sulla stipula degli accordi di programma tra la Regione e gli Enti locali beneficiari, determinati dalla tardiva autorizzazione del Cipe alla sottoscrizione degli accordi di programma che prevedevano l’impiego delle risorse messe a disposizione dal Fas. Considerata l’importanza degli intervento della Strada delle barche, abbiamo comunque attivato altri canali per recuperare diversamente i 793 mila euro previsti per l’opera”.  
   
   
FVG: SERRACCHIANI, AGENZIA DECIDERÀ SORTI PORTO VECCHIO TRIESTE  
 
Trieste, 9 luglio 2013 - Un´agenzia dotata di necessaria titolarità giuridica, con la Regione in cabina di regia e con tutti gli attori interessati presenti (Regione, Provincia, Comune, Autorità portuale, Sovrintendenza ed operatori in primis) dovrà decidere il futuro del Porto Vecchio di Trieste. Lo ha annunciato il 5 luglio la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso del dibattito "Porto Vecchio senza futuro?" organizzato al Teatro Verdi di Trieste dal quotidiano Il Piccolo e da Nord Est Europa. "Non ho ancora certezze assolute su quale possa essere la soluzione migliore per l´area interessata - ha spiegato Serracchiani - ma, identificando una serie di attività che richiamino investimenti privati, dovrà rappresentare un´occasione di sviluppo reale per il Paese". Escluso comunque un riutilizzo per attività portuali in quanto farebbe i conti con problemi insormontabili di logistica, trasporti e fondali, quest´ultimo uno dei punti di forza naturali dell´attuale porto commerciale. Ciò nonostante, la sdemanializzazione dell´area non è considerata un fine ma, eventualmente, un mezzo da richiedere ed ottenere dal Governo. "Il Porto di Trieste è la priorità della Regione - ha ribadito la presidente - e, in un momento di risorse calanti e di settori produttivi in difficoltà, abbiamo la straordinaria occasione di ricreare uno scalo in grado di intercettare traffici diretti al Nord Europa. Ecco perché all´interno del Porto Nuovo e nella zona industriale va trasferito il punto franco attualmente in capo al Porto Vecchio". "Siamo di fronte ad un´infrastruttura con straordinarie potenzialità - ha insistito Serracchiani - che sono le stesse di una Trieste che deve dotarsi di un volto nuovo, accettando una sfida che è soprattutto culturale". "La Regione - ha infine annunciato - deve andare a Roma non per questuare ma per garantire attenzione alle necessità del territorio, operando direttamente sul Governo".  
   
   
UNA SOLUZIONE SEMPLICE MA INTELLIGENTE PER CONTENERE LE FUORIUSCITE DALLE PETROLIERE  
 
Bruxelles, 9 luglio 2013 - Un intervento immediato quando le navi fanno naufragio e le petroliere sono in difficoltà può essere decisivo per confinare l´inquinamento e limitare i possibili danni all´ambiente. Fino a poco tempo fa tuttavia, la mancanza di strumenti e sistemi appropriati ostacolavano i tentativi di salvataggio. Un progetto europeo ha tentato di affrontare questa carenza progettando e convalidando un metodo di riferimento Ue per consentire un intervento pronto ed efficiente in termini di costi quando una petroliera corre il rischio di rovesciare il proprio carico. Il progetto Difis ("Double Inverted Funnel for Intervention on Shipwrecks") ha esaminato cosa fare con le fuoriuscite di carburante; e ciò che si dovrebbe fare con il carburante ancora intrappolato nelle cisterne. Esso inoltre si è occupato dei problemi da affrontare con petroliere che sono affondate a grandi profondità. Il risultato finale è un metodo applicabile a tutti i relitti di petroliere, a patto che la sostanza inquinante intrappolata non si sia disciolta e abbia una densità minore a quella dell´acqua di mare. La soluzione proposta si affida alla forza di gravità per occuparsi del carburante fuoriuscito. Invece di incanalarlo direttamente verso la superficie, dove ogni operazione di recupero risentirebbe molto delle avverse condizioni atmosferiche, la miscela di carburante e acqua viene convogliata verso un serbatoio / separatore tampone a una profondità fra 30 e 50 metri sotto la superficie del mare. Il serbatoio è costituito da una struttura leggera, di rapido impiego e flessibile che può rimanere in posizione fino a che tutti i serbatoi del relitto sono stati svuotati e il pericolo di inquinamento eliminato. Questo serbatoio tampone contiene delle attrezzature che consentono alle navi che fanno la spola, tempo permettendo, di raccogliere rapidamente il carburante usando attrezzature standard per il carico offshore. La cupola del serbatoio è costruita usando un materiale a base tessile, mentre la condotta di estrazione è fatta con tubazioni flessibili e cavi sintetici ad alta resistenza. La campana tampone è collocata a circa 50 metri sotto la superficie del mare, dove non risente delle onde, e ha un galleggiamento sufficiente da tenere in tensione la condotta di estrazione e mantenere l´intero sistema nel suo assetto corretto. In pratica, dopo aver localizzato il sito del naufragio, viene inviato un veicolo a comando remoto (Rov) a indagare. Vengono determinati la profondità dell´acqua nella zona, la geometria del fondo, le caratteristiche del suolo e le condizioni delle correnti. Si procede poi a collocare sul fondo dei blocchi di ancoraggio di cemento usando una nave da lavoro con una gru o un argano con portata sufficiente. La cupola piegata viene quindi trasportata sul luogo con una chiatta. Essa viene calata in acqua e trasportata a fianco di una nave per l´installazione. Qui essa viene collegata alla prima sezione della condotta di estrazione che è costruita sezione per sezione. Con l´aumentare della lunghezza della condotta di estrazione, la cupola piegata viene gradualmente calata fino ad essere vicina al relitto. Una volta aperta la cupola, la campana tampone viene collegata alla condotta di estrazione e l´intero sistema viene staccato dalla nave usata per l´installazione. Una volta installato il sistema Difis è totalmente passivo e non richiede operatori umani. Le operazioni di scarico possono essere pianificate e periodicamente possono essere effettuati dei controlli per verificare l´integrità del sistema. Poiché il sistema Difis è destinato a rimanere in posizione per un lungo periodo di tempo, esso è stato progettato in modo da riuscire a resistere in ambienti difficili. Durante rigorosi test del sistema Difis, non sono stati osservati comportamenti imprevisti in condizioni operative e la forma della cupola è rimasta integra. Inoltre, si è stabilito che la campana tampone si trovava a una profondità sufficiente sotto la superficie dell´acqua. Anche il comportamento complessivo del sistema Difis durante lo scarico ha soddisfatto le aspettative. Per maggiori informazioni, visitare: Maritime Research Institute Netherlands http://www.Marin.nl/web/show  
   
   
PORTO DI PIOMBINO, PIÙ GRANDE E PIÙ EFFICIENTE. SÌ DELLA GIUNTA AL PIANO REGOLATORE  
 
Firenze, 9 luglio 2013 – Il porto di Piombino rafforza le proprie vocazioni sia a livello toscano che nazionale. E’ quanto previsto nel nuovo Piano Regolatore predisposto dall’Autorità Portuale di Piombino che è stato presentato e approvato ieri in Giunta e che adesso verrà trasmesso al Consiglio regionale per la successiva approvazione. “Il nuovo Piano regolatore – commenta il presidente della Regione, Enrico Rossi – definisce il profilo di un porto più moderno ed efficiente. Compiamo oggi un altro passo verso la realizzazione di uno degli obiettivi strategici per il rilancio non solo dell’economia di Piombino e del suo territorio, ma dell’intera Toscana”. In attuazione del masterplan dei porti (Piombino, Livorno e Marina di Carrara) approvato all’interno del Pit, il nuovo piano di Piombino pone le condizioni per superare tutte le criticità che penalizzano al momento l’infrastruttura, quali l’accessibilità ferroviaria e stradale, la carenza di accosti e banchine e la scarsa profondità del mare. Le previsioni del Piano Regolatore Portuale discendono dagli indirizzi individuati nell’ambito dell’Accordo di Pianificazione tra Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Piombino e Autorità Portuale e ratificato dal Consiglio Regionale nel 2009. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si è espresso nel febbraio 2009. Il procedimento di Via statale si è concluso nel corso del 2012 con il decreto del Ministero dell’Ambiente di concerto con il Ministero dei Beni e Attività Culturali. A seguito delle integrazioni e delle modifiche necessarie per le verifiche di ottemperanza, la Giunta adotta la proposta di Piano ai fini della successiva approvazione del Consiglio regionale. Le priorità del nuovo Piano sono il potenziamento infrastrutturale con la realizzazione di banchine, aree e fondali ed il miglioramento dell’accessibilità (stradale e ferroviaria). Il porto viene ridisegnato e verrà innanzitutto ampliato e riordinato grazie a un’operazione che separa merci da passeggeri, l’area industriale e commerciale dall’attività turistica e crocieristica e consente lo sviluppo dei traffici. Viene confermata dunque la forte attenzione al settore industriale che aumenta così la competitività prevedendo spazi adeguati alla traghettistica con moli banchine e piazzali più grandi, ma al tempo stesso viene dato nuovo slancio all’attività turistica grazie alla realizzazione di una banchina che sarà riservata alla crocieristica in modo da sostenere il turismo della Toscana meridionale. L’approvazione del piano regolatore portuale va di pari passo con l’approvazione del Dl 43/2013 convertito in L.71/2013 relativo al rilancio dell’area industriale di Piombino per cui il Presidente della Regione è nominato Commissario straordinario per assicurare la realizzazione degli interventi. E’ in fase di sottoscrizione l’accordo di programma previsto dalla legge relativo alla prima fase di attuazione. Qualche numero . La lunghezza delle banchine passa da 2.3 chilometri a 5,7 chilometri, Le aree portuali passano dagli attuali 300.000 metri quadri a 1,100.000 metri quadri, I fondali passano da 8 metri ai 13 metri della banchina Pecoraro e in generale arriveranno dai 13 ai 15 metri fino ai 16 nel Canale di accesso. Ai primi di luglio si è conclusa l’attività istruttoria, per la predisposizione del Piano che ora viene trasmessa al Consiglio Regionale con i relativi allegati tecnici.  
   
   
PORTI: SERRACCHIANI, TRIESTE HA TUTTI I PRESUPPOSTI PER CRESCERE  
 
Trieste, 9 luglio 2013 - "Il Porto di Trieste ha tutti i presupposti per aumentare la movimentazione in modo importante e di ciò ci si dovrebbe ricordare quando vengono fatte le scelte a livello centrale". Lo ha detto ieri a Roma la presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo alla presentazione del "Rapporto Infrastrutture e Competitività 2013. 4 nodi strategici", frutto della ricerca condotta dalle fondazioni Astrid, Italiadecide e Respublica. "Quella della competitività è una sfida che siamo perfettamente in grado di giocare - ha detto Serracchiani - a patto che le decisioni del Governo siano in sintonia con le priorità dell´Unione europea, oltre che coerenti con la morfologia dell´Alto Adriatico, tenendo ad esempio conto di dove ci sono i fondali naturali adatti alle navi oceaniche". "In questo momento - ha precisato la presidente - ci sono due interventi importanti capaci di generare un incremento di Teu, fino a raggiungere l´ambizioso traguardo del milione: l´allargamento del Molo Vii, per cui servono 90 milioni di euro e rispetto al quale il terminalista è pronto a investire non appena l´Autorità portuale avrà disposto gli adeguamenti necessari; la piattaforma logistica, per la quale attendiamo da anni che il Cipe eroghi i 32 milioni già deliberati, da aggiungersi ai 70 dell´Autorità portuale di Trieste e ai 30 quelli dei privati". "Questi interventi devono ovviamente essere corredati - ha aggiunto Serracchiani - dall´efficientamento della rete ferroviaria, cominciando con l´eliminazione dei colli di bottiglia che, in questo momento, sono tra gli ostacoli che si frappongono alla crescita dello scalo. Ci sono opportunità da cogliere o da abbandonare ma soprattutto - ha concluso - sono convinta che non c´è più tempo da perdere".