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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2014
POLO AEROPORTUALE VENETO. ZAIA: È UN ACCORDO STRATEGICO PER L’INTERO NORDEST  
 
Venezia, 25 marzo 2014 - “L’accordo raggiunto oggi segna una tappa fondamentale per il sistema aeroportuale del Veneto e del Nordest, che può vantare un punto di riferimento strategico per il turismo e per le merci. Si tratta, senza ombra di dubbio, di un fattore chiave per aumentare la competitività dell’intero sistema economico e produttivo dell’intero sistema regionale”. Con queste parole il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha commentato l’entrate di Save nel capitale sociale di Catullo. “Voglio fare i complimenti a Save che, in questi anni, ha saputo investire dimostrando una visione imprenditoriale di lungo periodo in un settore strategico come quello aeroportuale. Questa società, inoltre, ha avuto il grande merito di difendere dalle autorità regolatorie le tariffe dei nostro aeroporti e in questo modo ha tutelato la competitività di un intero territorio, che ne ha tratto benefici per il turismo, le aziende e l’economia”. “Il nostro sistema aeroportuale diventa a tutti gli effetti uno snodo fondamentale per tutto il Nordest e fa del Veneto il pivot delle regioni più produttive del Paese per quel che riguarda lo scambio di merci e il traffico passeggeri. Con l’entrata di Save nel capitale del Catullo si conferma quella capacità di fare squadra, che è nel dna del sistema Veneto e che con questa sinergia dà vita ad un sistema aeroportuale da oltre 13 milioni di passeggeri all’anno”. “Il Veneto – conclude Zaia – conferma di avere tutte le carte in regola per agganciare la ripresa e segnali come questi sono incoraggianti perché rappresentano un’iniezione di fiducia e di competitività nell’intero sistema”.  
   
   
AEROPORTO ELBA, ROSSI: "LA REGIONE PUNTA AL SUO SVILUPPO FUNZIONALE AL TURISMO"  
 
Marina di Campo (Li), 25 marzo 2014 – "Mi pare siamo di fronte ad un´aerostazione rinnovata e più moderna, accogliente e funzionale. E quella di oggi è soltanbto una tappa nel progetto di sviluppo da 2 milioni di euro che come Regione abbiamo finanziato. I lavori di ampliamento della pista e di messa in sicurezza delle sue pertinenze permetteranno all´aeroporto dell´Isola d´Elba di compiere un ulteriore salto di qualità, di garantire quella continuità territoriale durante l´intero arco dell´anno che è funzionale all´ulteriore sviluppo di un turismo di qualità. E ancora per qualche anno continueramo a finanziare con 400.000 l´anno Alatoscana per garantirle un bilancio equilibrato". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, inaugurando stamani la nuova aerostazione di Marina di Campo, primo atto della diciannovesima tappa del suo "Viaggio in Toscana", dedicata all´Isola d´Elba. Iniziati circa un anno fa i lavori, costati complessivamente 417.000 euro, hanno comportato la realizzazione di locali commerciali e la copertura della piazza, oltre all´attivazione del bar ristoro e di altre opere accessorie. Del progetto di completamento dello scalo elbano, previsto nel triennio 2014-2016, fa parte la suddivisione in due corpi di fabbrica, il primo destinato alle attività operative e il secondo a quelle di servizio ai passeggeri e quelle commerciali. Gli ulteriori e consistenti interventi riguardano inoltre l´allungamento della pista e la deviazione dei due piccoli corsi d´acqua limitrofi, così da ottenere la riduzione delle attuali limitazioni ai voli in arrivo ed in partenza imposte dall´Enac. "Mi pare – ha aggiunto il presidente Rossi – che abbiamo speso bene il denaro pubblico e che siamo di fronte ad un bell´esempio, da esportare in altre realtà, penso per esempio ad Ampugnano. I dati che parlano di un incremento dei voli internazionali del 15% confermano che siamo di fronte ad uno straordinario risultato dell´export toscano di cui il turismo fa parte integrante. E´ la conferma che la Toscana può farcela ad uscire dalla crisi e l´Elba oggi dà un bel contributo in questa direzione".  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: DISCO VERDE PER PROMUOVERE L´USO DI CARBURANTI ALTERNATIVI SU STRADE E CORSI D´ACQUA  
 
Strasburgo, 25 marzo 2014 - Per incrementare l´adozione di carburanti alternativi nel settore dei trasporti, i paesi dell´Ue dovranno garantire un sufficiente rifornimento e la disponibilità di stazioni di ricarica per consentire automobili, camion e navi che utilizzano carburanti alternativi, come il gas naturale e di energia elettrica, di circolare liberamente sulle strade europee e corsi d´acqua, in virtù di un accordo informale raggiunto dai negoziatori del Consiglio e del Parlamento il Giovedi. "Questo è un passo in avanti fondamentale per lo sviluppo di carburanti alternativi. Rappresenta un accordo equilibrato che tiene insieme sia l´ambizione e l´approccio realistico che rende questa direttiva lo strumento appropriato per creare prospettive di mercato e di offrire agli operatori e produttori di certezza del diritto ", ha detto Carlo Fidanza (Ppe, It), il relatore e il capo negoziatore per il Parlamento. Le nuove norme dell´Ue cercheranno di ridurre la dipendenza del settore dei trasporti dell´Ue dal petrolio e frenare il suo impatto sul clima. Essi richiedono agli stati membri di sviluppare le infrastrutture necessarie per i carburanti alternativi. I paesi dell´Ue dovranno elaborare piani compreso obiettivi per il numero di ricarica e stazioni di rifornimento in dotazione in modo che le auto elettriche e auto a gas naturale compresso (Cng) possono circolare liberamente all´interno delle città europee. I piani e gli obiettivi nazionali devono garantire che le auto elettriche e veicoli alimentati a metano possono circolare liberamente nelle città e nelle aree urbane entro la fine del 2020; che camion e altri veicoli che utilizzano gas naturale liquefatto (Gnl) e metano possono muoversi liberamente lungo le strade della Ue Ten-t rete centrale entro la fine del 2025, e che le navi metaniere-alimentati possono spostarsi tra i porti marittimi della rete Ten-t per la fine del 2025 e tra le reti Ten-t della navigazione porte navigazione interna entro la fine del 2030. Paesi membri che optano per includere stazioni di rifornimento di idrogeno nei loro piani nazionali dovranno assicurare che abbastanza di queste stazioni sono a disposizione per garantire la circolazione regolare entro il 2025. I piani non devono aggiungere gli eventuali costi aggiuntivi ai bilanci degli Stati membri. Tuttavia, essi potrebbero includere incentivi e misure politiche come ad esempio i permessi di costruzione, un parcheggio-lotto permessi e concessioni di carburante-stazione. Questi piani e norme comuni per la ricarica e rifornimento impianti dovrebbero creare condizioni di stabilità e sicurezza degli investimenti necessari al settore privato per sviluppare le infrastrutture.  
   
   
LA REGIONE CALABRIA CAPOFILA DEL PROGETTO “POLITE. RICERCA E SVILUPPO SULL’INFOMOBILITÀ PER IL MIGLIORAMENTO DELLE POLITICHE RELATIVE AI TRASPORTI PUBBLICI”  
 
Catanzaro, 25 marzo 2014 - La Regione Calabria, con l’assessorato ai trasporti, all’Internazionalizzazione e alla cooperazione, è capofila del progetto “Polite. Ricerca e sviluppo sull’infomobilità per il miglioramento delle politiche relative ai trasporti pubblici” (www.Polite-project.eu ), co-finanziato dal Fesr 2007-2013 attraverso il Programma di cooperazione interregionale Interreg Ivc. Le attività hanno previsto l’organizzazione e la partecipazione al 5° Comitato di Pilotaggio e ad un evento a carattere prettamente tecnico (Joint Policy Exercise) tenutisi nei giorni scorsi a Brno (Cz) nella sede del partner di progetto Cdv– Centro di ricerca sui trasporti della Repubblica Ceca. Polite nasce con l´obiettivo di migliorare la sicurezza e l´efficienza del sistema di trasporto pubblico regionale mediante lo sviluppo di politiche innovative relative ai sistemi di infomobilità, da raggiungersi attraverso lo scambio di esperienze tra i partner e la sensibilizzazione dei cittadini. A realizzare il progetto, che si concluderà nel prossimo mese di dicembre e per il quale è prevista l’organizzazione di una conferenza finale in Calabria, è un partenariato europeo, di cui la Regione Calabria è capofila, composto anche da: Provincia di Ferrara (Italia), Polis (Belgio), Reading Borough Council (Inghilterra), Institute of Logistics and Warehousing (Polonia), Transport Research Centre (Repubblica Ceca) e Latvian Transport Development and Education Association (Lettonia). Tra i risultati conclusivi del progetto, di particolare interesse per la Regione è la stesura di un Piano di Implementazione sugli Its (Intelligent transport systems), che sarà importato nel Piano di trasporti regionale di prossima approvazione. Durante il workshop di Brno sono state presentate dettagliatamente le analisi Swot, e altri documenti tecnici relativi alle buone prassi europee selezionate, che i singoli partner hanno predisposto come elementi propedeutici all’elaborazione dei piani di implementazione riferiti all’infomobilità nel trasporto pubblico locale. Il seminario ha favorito lo scambio di opinioni sui punti di forza e di debolezza e sulle necessità che decisori politici e tecnici del settore dovranno intraprendere per rendere efficiente e sostenibile il trasporto pubblico locale dal punto di vista dello sviluppo degli Intelligent transport systems.  
   
   
INFRASTRUTTURE, LOMBARDIA: SERVE MENO BUROCRAZIA  
 
Milano, 25 marzo 2014 - "Troppo spesso la realizzazione di una grande infrastruttura pone vincoli burocratici enormi, che limitano fortemente chi lavora e rischiano di rallentare l´iter dei progetti. Dobbiamo lavorare per cercare di rendere le procedure più snelle. Tutte le Istituzioni si devono impegnare, affinché nessuna debba lavorare in situazioni di limite e possa agire in tempi brevi". Lo ha detto l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno nel corso del suo intervento al convegno ´Come finanziare lo sviluppo infrastrutturale lombardo? Progetti di qualità e modelli innovativi´. Collaborare Per Superare Ostacoli - "E´ un obiettivo ambizioso ma importante - ha continuato Del Tenno -, che potremo raggiungere solo grazie alla collaborazione costante e fattiva tra Enti e operatori. Solo attraverso il confronto e il dialogo tra tutti gli attori coinvolti nelle infrastrutture sarà possibile studiare strategie condivise ed efficaci anche per risolvere i molti problemi economici che, oggi più che mai, sono un ostacolo alla crescita". Gli Obiettivi Futuri Di Questa Legislatura - "Le grandi opere viarie in Lombardia sono già tutte in fase di realizzazione - ha spiegato Del Tenno - è quindi arrivato il momento di concentrarsi sulle grandi opere infrastrutturali ferroviarie per rafforzare il trasporto pubblico locale. In 6 anni, infatti, il numero di utenti del servizio ferroviario regionale è passato da 300 a quasi 700.000, con una prospettiva di raggiungere il milione di pendolari entro pochi anni. Un dato significativo, che deve farci riflettere, poiché, se dal Dopoguerra a oggi, gli utenti delle ferrovie sono aumentati in maniera esponenziale, non possiamo dire lo stesso delle infrastrutture". Gli Interventi Sulla Gomma - "Per quanto riguarda il traffico su gomma è giunto il momento di concentrarsi sui piccoli interventi richiesti dai territori, che, in molti casi, sono in grado di risolvere grandi criticità e di liberare alcuni paesi dal traffico. Si tratta di interventi di dimensioni ridotte, ch,e oltre a risolvere problemi, sono in grado di dare un nuovo vigore alle economie locali, alle piccole e medie imprese".  
   
   
INFRASTRUTTURE, LOMBARDIA: CONIUGARE AMBIENTE E OPERE  
 
Milano, 25 marzo 2014 - "Il convegno è l´occasione per affrontare alcune questioni, spesso delicate, quando si parla di fabbisogni infrastrutturali e industriali. Abbiamo già ascoltato i costi delle opere necessarie, i chilometri mancanti, il peso dell´immobilismo, la mancanza di fondi. Avendo la delega all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, qui in Regione Lombardia, non potrò non avere un approccio realistico su come coniugare le necessità infrastrutturali di una terra industrialmente avanzata come la Lombardia con la tutela dell´ambiente circostante". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, durante il suo intervento al convegno ´Come finanziare lo sviluppo infrastrutturale lombardo? Progetti di qualità e modelli innovativi´, a Palazzo Lombardia. Obiettivi E Priorità - "Mi fa piacere vedere, tra gli obiettivi indicati dal territorio, le priorità perseguite anche dall´Assessorato all´Ambiente - ha precisato Terzi - perché vuol dire che siamo stati in grado cogliere le sollecitazioni che provengono dalle nostre zone". "Ma, oggi come oggi, parlare di grandi opere è un po´ parlare di filosofia - ha ammesso Terzi - perché ormai i Comuni fanno fatica a fare anche le piccole opere, come chiudere le buche. Siamo arrivati al punto in cui gli amministratori locali si devono chiedere in quali vie chiudere le buche o rifare i pezzi di marciapiede, ma questa constatazione non esclude la necessità di interrogarsi su come sviluppare il nostro territorio, e come farlo in un modo sostenibile per l´ambiente, evitando gli errori del passato". Manutenzione Ed Efficientamento - "Lo studio che è stato presentato - ha spiegato la titolare regionale all´Ambiente - ha confermato i punti su cui ci siamo concentrati, in perfetto accordo con l´assessore Garavaglia, che, da ex sindaco, ha ben colto quali sono le esigenze immediate, ovvero gli interventi di manutenzione delle strutture e infrastrutture esistenti, al fine di renderle più efficienti". "Efficienza vuol dire meno impatto sull´ambiente - ha continuato l´assessore Terzi - e, al contempo, liberare risorse per fare altri investimenti, che è il problema principale. Se gli investimenti piccoli, in qualche modo, si riescono a fare, il problema sono le spese correnti: gli interventi di efficientamento degli edifici pubblici, come le scuole, le biblioteche, i centri diurni per gli anziani". "L´intervento sull´illuminazione pubblica - ha continuato - adoperando, ad esempio, lampadine al led, oltre a una maggiore efficienza e un minor costo, permette di fare tanti altri servizi come la videosorveglianza". Banda Larga - "Sulla banda larga ci siamo già mossi - ha spiegato l´assessore Terzi - perché è ormai impossibile pensare di fare a meno di internet e siamo arrivati a un ottimo livello di infrastrutturazione: Regione Lombardia ha investito 10 milioni di euro, all´interno di un progetto da 20 milioni di euro". "Il passo successivo - ha precisato - sarebbe portare la Banda larga dalle centraline alle case o alle imprese e su questo sarebbe auspicabile un intervento dei principali operatori". Mobilità Sostenibile - "Dal punto di vista dell´ambiente e della mobilità sostenibile - ha sottolineato Terzi - devo ringraziare l´assessore Garavaglia per il grandissimo aiuto che mi ha dato per l´operazione ´zero bollo per tre anni´ per chi cambia l´auto inquinante con una meno inquinante: così si fa la mobilità sostenibile". "Ma quando si parla di ´mobilità intelligente´ - ha fatto presente l´assessore - si parla anche della necessità di avere all´interno di un Comune un Pgt adeguato, per la gestione del sistema viabilistico. Non si può pensare di sviluppare un territorio, senza interrogarsi sul sistema viabilistico del territorio medesimo. Già questo rende una mobilità sostenibile, non necessariamente in senso ambientale, ma ci dà una mano". "Pensare come realizzare queste infrastrutture - ha concluso l´assessore Terzi - costituisce già un importante primo passo".  
   
   
MOBILITÀ APPROVATI DUE PROGETTI PER LA TRASFORMAZIONE DI MILANO  
 
Milano, 25 marzo 2014 – Prosegue la trasformazione di Milano in una città più accogliente e a misura di pedoni e ciclisti, grazie all’approvazione da parte della Giunta di due nuovi progetti definitivi dedicati proprio alla mobilità dolce, che prevedono un insieme di piste ciclabili e Zone 30. Questi due progetti rappresentano un ulteriore e importante tassello del piano di trasformazione pedonale e ciclabile della parte est della città. Il primo riguarda l’area tra Porta Venezia e piazza San Babila ed è diviso in due parti. Tra via Palestro e via Senato saranno realizzate due piste ciclabili monodirezionali in sede protetta che estenderanno l’itinerario già esistente, interessando parte della strada e una porzione marginale di marciapiede. Da via Senato a piazza San Babila si creerà invece una Zona 30, con allargamento dei marciapiedi che saranno completamente rifatti con una nuova pavimentazione in lastre di Beola grigia. Il progetto garantisce la salvaguardia delle aree di sosta per il carico/scarico merci. Va sottolineato come quest’opera consenta di trasformare in realtà l’atteso itinerario pedonale che da piazza San Babila porterà chi si muove a piedi a proseguire naturalmente il proprio passeggio verso le attività di corso Venezia. Grazie a questo intervento, inoltre, si rafforza sempre più la caratterizzazione di zona a traffico pedonale privilegiato a 30 chilometri orari della Cerchia dei Navigli, che in questo caso prende il via dalle porte di via Senato. Il secondo progetto riguarda invece la realizzazione della Zona 30 sui controviali di viale Romagna, che diventerà un’area dedicata principalmente a pedoni e ciclisti. La carreggiata sarà sopraelevata all’ingresso dei controviali e in corrispondenza di particolari intersezioni. In alcune parti i marciapiedi saranno allargati per rallentare la velocità dei veicoli. Nell’ambito dello stesso progetto si interverrà anche sulle aree verdi del parterre, migliorandone l’accessibilità pedonale e allargandole, come in corrispondenza della scuola elementare con accesso da via Beato Angelico e di fronte alla Casa dello studente. Infine è prevista la realizzazione di due piste ciclabili (una per lato di marcia) in piazzale Susa per semplificare l’attraversamento della piazza alle biciclette. Questi progetti, nati insieme a quello già approvato di viale Tunisia, fanno parte di un disegno di ricucitura di itinerari pedonali e ciclabili che hanno l’obiettivo di rafforzare e trasformare gli attuali spezzoni in una sempre più ampia e fruibile rete ciclabile di Milano  
   
   
VIABILITÀ, APERTA PISTA CICLOPEDONALE FRA CORNETTO E TRESTINA  
 
Perugia, 25 marzo 2014 – Via libera, alla percorribilità della pista ciclopedonale che, realizzata con il finanziamento della Regione Umbria, collega gli abitati di Cornetto e Trestina, nel territorio comunale di Città di Castello. Grazie a questo intervento, spiegano dall´Assessorato regionale alle Infrastrutture, è stata migliorata la praticabilità del tratto interessato della strada provinciale 105 di Trestina, con un nuovo percorso fuori sede riservato a pedoni e ciclisti che potranno così spostarsi in tutta sicurezza fra i due centri abitati. Per l´esecuzione dei lavori, la Regione ha concesso alla Provincia di Perugia un contributo di 150mila euro. Il progetto ha previsto la realizzazione di una pista ciclopedonale lunga 625 metri e larga 4 metri, con una pavimentazione in materiale drenante e fiancheggiata da alberi, per un importo complessivo di 300mila euro. La pista fra Cornetto e Trestina, rilevano dall´Assessorato regionale, consente il raccordo con la rete dei "percorsi verdi" lungo il Tevere, creando un anello con i percorsi naturalistico-ambientali che costeggiano il fiume. Si amplia così, in Altotevere e in Umbria, l´offerta di una nuova mobilità e di una diversa modalità di fruizione del territorio che fa leva su paesaggio e ambiente per attrarre visitatori e accrescere la qualità della vita dei residenti  
   
   
SS77, CONVEGNO A COLFIORITO: SÌ A REINSERIMENTO SVINCOLO SCOPOLI TRA OPERE NUOVA "VAL DI CHIENTI"  
 
Perugia, 25 marzo 2014 – Per la realizzazione dello svincolo di Scopoli sul nuovo tracciato della statale 77 Val di Chienti, gli ostacoli sembrano ormai superati. È quanto sottolineano dall´Assessorato alle Infrastrutture della Regione Umbria, al termine del convegno su "Nuova Ss77, quali opportunità per i territori attraversati?" che, organizzato dai Rotary Club di Foligno e di cinque città marchigiane, si è svolto stamani nella palestra comunale di Colfiorito. Vi hanno preso parte, oltre al rappresentante regionale, amministratori locali, i vertici della Quadrilatero Marche-umbria, economisti, sociologi, rappresentanti delle associazioni di categoria e imprenditoriali. I lavori per la costruzione della nuova statale che collega Foligno e Civitanova Marche procedono nel rispetto dei tempi e consentiranno, entro il 2014, di disporre di una moderna superstrada a quattro corsie, particolarmente attesa e indispensabile – per i rappresentanti regionali – per garantire la mobilità e la crescita socioeconomica dei territori umbri e marchigiani. Un´infrastruttura prioritaria nel cui tracciato, per evitare l´isolamento della valle del Menotre e il suo impoverimento, fin dall´inizio – si ricorda dall´Assessorato – è stato previsto uno svincolo di collegamento tra l´attuale Val di Chienti e il nuovo asse viario, a Scopoli. Bloccato da alcune difficoltà legate all´impatto paesaggistico, grazie alla mobilitazione del territorio, negli incontri organizzati dalla Regione Umbria con la società Quadrilatero e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, è stato individuato un percorso condiviso per la fattibilità dello svincolo. Dopo gli aggiustamenti progettuali per ridurre ulteriormente l´impatto dell´opera, ora è in arrivo il "via libera". La realizzazione dello svincolo, stralciata dal progetto, potrà essere reinserita tra i lavori, nel rispetto degli impresi con i residenti: garantirà una maggiore sicurezza stradale del tracciato, poiché rappresenta l´unico punto di accesso per i primi 17 chilometri del tratto Foligno-pontelatrave, e soprattutto innalzerà la qualità della mobilità della vallata, a vantaggio del suo sviluppo.  
   
   
CICLOMOBILITÀ, 18 MILIONI DI EURO PER SISTEMA INTEGRATO CICLOPISTA ARNO-SENTIERO BONIFICA  
 
Firenze, 25 marzo 2014 – Investimento consistente, 18 milioni di euro per tre anni (2014-2015-2016), per avviare le procedure funzionali alla creazione del sistema integrato Ciclopista dell´Arno-sentiero della Bonifica. Lo ha deciso la giunta ieri, approvando una delibera presentata dall´assessore ai trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli. "É un atto importante – ha commentato Ceccarelli – perché definisce le procedure di individuazione degli obiettivi operativi, dei criteri e delle modalità di attuazione degli interventi finalizzati alla realizzazione del sistema integrato Ciclopista dell´Arno – Sentiero della Bonifica. Questo sistema viene infatti considerato, in base al Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità (Priim), un intervento prioritario per lo sviluppo della rete ciclabile di interesse regionale e interregionale. Un progetto strategico sia per le ricadute positive sul sistema della mobilità urbana ed extraurbana che per quelle che ne deriveranno sul versante della promozione turistica, della valorizzazione dell´ambiente e del territorio e dello sviluppo delle attività economiche e commerciali". L´assessore, oltre a sottolineare l´entità dell´investimento previsto per il triennio 2014-2016, ha spiegato che con la delibera viene avviata una raccolta di proposte progettuali presso Comuni, Unione di Comuni e Province per individuare gli interventi prioritari da attuare per lo sviluppo del sistema integrato di mobilità ciclabile. L´ammissibilità degli interventi verrà valutata tenuto conto della compatibilità con il tracciato individuato dal Priim, della qualità delle soluzioni tecniche adottate, dello stato di avanzamento della progettazione e della conformità con gli strumenti di pianificazione territoriale. La Regione, nel 2012, ha dato il via ad un programma di investimenti che prevede la realizzazione di una rete di oltre 1.000 km di percorsi ciclabili. Punto di svolta è stata l´approvazione della legge regionale 27 del 2012, che stabilisce che l´8% del totale delle risorse che verranno investite in infrastrutture per la mobilità ogni anno vengano destinate alla realizzazione di piste ciclabili o di altre strutture ad esse funzionali (ciclostazioni, segnaletica, parcheggi scambiatori). Successivamente, lo scorso luglio, la giunta regionale ha approvato il Priim, Piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità, che di fatto individua e definisce la rete della mobilità ciclabile.  
   
   
MOLISE, ANAS: AGGIUDICATO L`APPALTO PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO E RISANAMENTO DEL VIADOTTO BRUCIANNA SULLA STRADA STATALE 650 `FONDO VALLE TRIGNO`  
 
Campobasso, 24 marzo 2014 - L`anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale l`esito del bando di gara per l`appalto dei lavori di consolidamento e risanamento del viadotto `Brucianna`, sulla strada statale 650 `Fondo Valle Trigno`, in provincia di Chieti. Gli interventi riguardano, in particolare, i viadotti compresi tra il km 3,000 e il km 37,958 della statale 650 `Fondo Valle Trigno`. Nell`appalto rientrano i lavori di consolidamento strutturale e di adeguamento sismico del viadotto `Brucianna`, per un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro. L`esito di gara rientra tra gli interventi urgenti previsti dal `Decreto del Fare` per il rilancio dell`economia e dal piano di manutenzione straordinaria definito nella convenzione stipulata con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. L`appalto è stato aggiudicato alla società Infrastrutture e Consolidamenti Srl, con sede a Cancello ed Arnone (Ce). Per informazioni dettagliate su tutti i bandi e gli esiti di gara: www.Stradeanas.it  
   
   
BEI SOSTIENE A11 RACCORDO AUTOSTRADALE BELGA  
 
Bruxelles, 25 marzo 2014 - La Banca europea per gli investimenti ha accettato di sostenere la costruzione del nuovo lungo A11 12 km di collegamento autostradale tra Bruges e Westkapelle in Belgio. Una volta completato l´A11 fornirà un collegamento autostradale diretto tra il porto di Zeebrugge e la rete autostradale europea. La A11 è sia il primo progetto di trasporto e il primo greenfield Ppp in Europa a beneficiare della Ce-bei iniziativa Prestiti obbligazionari. "La Banca europea per gli investimenti è impegnata a sostenere gli investimenti in infrastrutture in tutta Europa e ha un forte track record di finanziamento dei trasporti in Belgio. Lo schema A11 è previsto per r significativamente la congestione educe per il traffico turistico e merci, riempire un anello mancante nella rete autostradale belga e siamo lieti di lavorare con partner pubblici e privati ​​per sostenere la costruzione del progetto. La A11 è il primo sistema autostradale a beneficiare della iniziativa Prestiti obbligazionari Ce-bei, che aiuta gli investitori istituzionali indietro investimenti infrastrutturali di lungo termine ". Ha detto Pim van Ballekom, Banca europea per gli investimenti Vice Presidente. La strada esistente è pesantemente congestionato e ritardi acces s da entrambi f traffico reight a Zeebrugge e chi accede costa belga. Si prevede che l´economia regionale beneficiare di un aumento del turismo lungo la costa Fiandre Orientali una volta che l´A11 è completo. Il regime autostrada A11 sarà finanziato con il credito d´modello valorizzazione project bond. 578 milioni di euro di obbligazioni di progetto sono stati emessi per la A11 e la Banca europea per gli investimenti è anche fornire una linea di credito subordinato di 115 milioni di euro, che ha migliorato il rating delle obbligazioni di tre tacche a A3 secondo le agenzia di rating Moody. Inoltre, la Bei ha agito come un investitore di ancoraggio per 145 milioni di euro del prestito obbligazionario. Lo schema A11 è il terzo progetto infrastrutturale negli ultimi mesi da finanziare nell´ambito Bond Initiative progetto, sviluppato congiuntamente dalla Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti. Posizionamento di successo del bond 32 anni ha dimostrato come gli investitori istituzionali possono contribuire al finanziamento di infrastrutture greenfield e progetti di Ppp. L´operazione ha anche importanti caratteristiche innovative, come il finanziamento impegnato e una struttura drawdown differita che soddisfa le prescrizioni di costruzione. L´uso dello strumento obbligazionario credit enhancement progetto Bei, attraverso una lettera di credito che rappresentano il 20% del debito senior, migliorato il rating da Baa3 a A3. Un consorzio pubblico-privato di Via Brugge e Via Invest finanzierà il progetto di progettazione-costruzione-finanziamento-manutenzione attraverso la società di progetto Via A11. Via Invest è una joint-venture tra di proprietà del governo belga, società di investimento Pmv e la Comunità delle Fiandre. Via Brugge comprende Dg Infra + , Jan De Nul Nv (39%) e una serie di altre imprese di costruzioni attive nella regione del Benelux (Aswebo, Aclagro, Franki Construct e Van Laere) che complessivamente detengono il 11%. La costruzione della autostrada A11 dovrebbe durare quattro anni.  
   
   
ROSSI: 285.000 EURO PER UN BY-PASS SULLA PROVINCIALE 26 PER RIO MARINA  
 
Rio nell´Elba (Li), 25 marzo 2014 – La Regione delibererà presto uno stanziamento di 285.000 euro per permettere di realizzare un bypass, una piccola variante che consenta di evitare la zona soggetta a sprofondamenti lungo la strada provinciale 26 che collega Rio nell´Elba a Rio Marina. Lo ha annunciato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine del sopralluogo che ha effettuato in località Il Piano dove si è verificata la frana che ha interrotto la viabilità. "L´unica cosa da fare in casi come questi – ha detto il presidente Rossi – è finanziare immediatamente gli interventi, così da ripristinare almeno la viabilità. La situazione non è semplice, visto che la zona continua a mostrare cedimenti e che proprio ieri sera si è verificato un nuovo movimento. I tecnici stanno lavorando e ci dà fiducia il fatto che la situazione è sotto costante controllo". Lo sprofondamento di un tratto di territorio e della strada (il termine tecnico inglese è sinkhole, ovvero buco che sprofonda) è l´ultimo di una serie di fenomeni che si sono verificati nella zona a partire dal 2008. I tecnici spiegano che è dovuto alla presenza di calcare cavernoso, un materiale che dà luogo a sprofondamenti, ma tendono ad attribuire i sei episodi verificatisi negli ultimi 5 anni anche al pompaggio delle acque sotterranee. "Abbiamo deciso anche – ha concluso il presidente Rossi, che ha anche la delega alla Protezione civile – di finanziare ancora per un anno e con 40.000 euro il monitoraggio già iniziato dall´Università di Firenze e che ci ha già permesso di conoscere in anticipo il verificarsi dell´ultimo sprofondamento. Anche questo ci pare un provvedimento fondamentale per garantire la sicurezza oggi degli abitanti e domani dei turisti".  
   
   
PEDEMONTANA, MARONI: CIPE DEVE DELIBERARE LA DEFISCALIZZAZIONE ENTRO 31 MARZO  
 
Milano, 25 marzo 2014 - "Al ministro Maurizio Lupi ho espresso la mia preoccupazione sulla richiesta che avevo fatto per la defiscalizzazione della Pedemontana che il Cipe deve deliberare entro il 31 marzo. Il ministro Lupi mi ha spiegato che il Cipe non è ancora stato ricostituito da Renzi. Come sapete, quando cambia il Governo va ricostituito il Cipe e, fino a quando non viene ricostituito, non può deliberare. E il termine del 31 marzo è tra pochi giorni, per questo ho espresso la mia preoccupazione al ministro Lupi, preoccupazione che il ministro conosce bene e infatti anche oggi mi ha garantito che solleciterà il presidente Renzi perché ricostituisca il Cipe e mi ha garantito che si farà. Altrimenti c´è il rischio che si blocchino i cantieri di Pedemontana, un rischio che sia io che il ministro Lupi vogliamo scongiurare". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al termine dell´inaugurazione del ristorante Donizetti in piazza Città di Lombardia.  
   
   
INFRASTRUTTURE: REGIONE LOMBARDIA ATTIRERÀ INVESTIMENTI PRIVATI  
 
Milano, 25 marzo 2014 - Garavaglia: Si Potrebbero Creare 150.000 Posti Di Lavoro - "Da una ricerca svolta in collaborazione con l´Università Bocconi di Milano è risultato che c´è un fabbisogno infrastrutturale in Lombardia di circa 6 miliardi di euro l´anno. Per ´infrastrutture´ non intendiamo solo le ferrovie o le autostrade, ma anche le piccole opere che i nostri Comuni devono realizzare, dalla rotonda stradale ai loculi del cimitero. I Comuni lombardi hanno 8 miliardi bloccati dal ´Patto di stabilità´, per cui basterebbe togliere il ´Patto di stabilità´ e si farebbe tutto, ma, visto che per ora non si può fare, allora, nel frattempo, per non bloccare la macchina e consentire comunque agli Enti locali di fare gli investimenti necessari, come Regione Lombardia proviamo a indicare delle soluzioni alternative, come potenziare strumenti quali il leasing operativo o il partneriato pubblico-privato". Lo ha spiegato l´assessore regionale all´Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia, nel corso del suo intervento al convegno dal titolo ´Come finanziare lo sviluppo infrastrutturale lombardo? Progetti di qualità e modelli innovativi´, tenutosi a Palazzo Lombardia, in Sala Biagi. Regione Pronta A Fare Da Ponte Per Coinvolgere I Privati - "Coinvolgere i privati per realizzare investimenti pubblici non è sempre così facile - ha sottolineato l´assessore Garavaglia - e allora, come Regione Lombardia, abbiamo individuato una serie di categorie standard di attività, una serie di esperienze positive già di successo in questi campi: adesso le mettiamo in rete e consentiamo a tutti i Comuni di copiare queste buone pratiche. Vogliamo dare degli standard contrattuali per consentire a tutti di farlo". Un Volano Per L´economia Locale Da 150.000 Posti Di Lavoro - "Se riuscissimo a realizzare questa operazione, - ha fatto notare Garavaglia - avremmo una ricaduta occupazionale di 150.000 posti di lavoro in più e questo sarebbe un importante volano per l´economia locale. C´è tantissima liquidità in giro, che non si riesce a portare negli investimenti: ecco noi vogliamo fare da ponte, perché questo accada".  
   
   
VIABILITÀ: PALMANOVA-MANZANO, REVOCA BANDO PER PROGETTAZIONE  
 
Udine, 25 marzo 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, ha deliberato la richiesta di revoca del bando di gara per l´affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori di costruzione del "Collegamento stradale veloce fra l´autostrada A4 (Casello di Palmanova) e il Triangolo della Sedia in comune di Manzano". Contestualmente la Giunta ha dato mandato alla Direzione centrale mobilità di predisporre, di concerto con Autovie Venete, una proposta di tracciato di collegamento tra Palmanova e il triangolo della sedia a Manzano che preveda la riqualificazione e messa in sicurezza della viabilità esistente, finalizzata a garantire il collegamento veloce delle aree interessate con il sistema autostradale regionale nel rispetto delle previsioni del Piano di settore. "La decisione discende dallo screening sulle opere pubbliche infrastrutturali in progettazione, che abbiamo svolto in questi mesi - commenta Santoro -. Dall´analisi delle precondizioni e dei dati oggettivi a supporto dell´utilità dell´opera, questo collegamento è risultato sovradimensionato, con particolare riguardo all´impatto sul territorio. Nel piano infrastrutture la Palmanova-manzano non manifesta livelli di servizio critici se non per alcuni parametri legati a situazioni puntuali, peraltro già risolte in gran parte da alcuni interventi sulla Sr 56 da Manzano verso Udine e Villanova del Judrio e dall´apertura della Variante della Sr 305 a Mariano, che collega la Sr 56 al raccordo autostradale Villesse - Gorizia e al valico di S.andrea". Il collegamento era stato inserito nel 2010 tra le opere di competenza del Commissario delegato per l´emergenza sull´A4 e prevedeva un investimento complessivo di circa 90 milioni di euro. "Con la previsione di 10 rotatorie in 13 chilometri - commenta l´assessore Santoro - il collegamento avrebbe comportato solo 5 minuti di tempo in meno per giungere dall´autostrada al manzanese. E´ indubbia la necessità di ricostruire le condizioni per la ripresa dello sviluppo nel distretto della sedia, i cui indicatori dal 2008 ad oggi sono in costanza di segno negativo, ma tale sviluppo non si regge su nuove infrastrutture. Lo dimostrano anche le analisi dei centri studi statistici che non individuano tra i fattori di crisi il deficit strutturale dei collegamenti, bensì l´organizzazione del lavoro, la flessibilità delle imprese e altri fattori più direttamente legati alla produzione ed al mercato". Considerato che la procedura di aggiudicazione non ha avuto corso, la revoca del provvedimento di gara non comporterà ulteriori oneri per l´ente regionale.  
   
   
MILANO: IN STAZIONE CON TRENO DEL 1913  
 
 Milano, 25 marzo 2014 - La locomotiva a vapore n. 483 del 1913, all´epoca costruita a Saronno, è arrivata nel binario 11 della Stazione Centrale di Milano, dopo essere partita dalle officine di viale Monza. A bordo vi erano il vice presidente di Regione Lombardia Mario Mantovani e il segretario della Commissione Trasporti della Camera dei deputati, on. Luca Squeri. La notizia non è sfuggita ai cronisti che stamane, a margine della conferenza stampa all´Ordine dei Farmacisti di Milano, hanno chiesto a Mario Mantovani notizie in merito al suo "viaggio" nel locale caldaia della locomotiva alimentata a carbone. "L´ex Officina Veicoli di Milano Centrale è una delle bellezze normalmente non accessibili al pubblico, che sabato e domenica invece si poteva visitare grazie al Fai, il Fondo Ambiente Italiano. Un´opportunità che, insieme ad altri 8.000 lombardi, ho colto rimanendone davvero colpito per i tanti treni che raccontano la nostra storia degli ultimi 100 anni". Ha spiegato ai giornalisti il vice presidente del Governo di Regione Lombardia, aggiungendo: "Abbiamo un grande patrimonio storico e culturale milanese che spero possa essere visitato da tutti. E credo con speranza e ottimismo che si possa arrivare a condividere queste, e le tante altre, bellezze della Lombardia con i milioni di visitatori che ospiteremo in occasione di Expo 2015".  
   
   
TRASPORTI. VENETO: IL SERVIZIO FERROVIARIO NON PUÒ ESSERE COMPROMESSO DA INFRASTRUTTURE CHE SI RIVELANO TROPPO DEBOLI  
 
Venezia, 25 marzo 2014 - “Capisco che siamo in un epoca di cambiamenti climatici, ma non siamo ancora agli uragani tropicali, alle tempeste boreali e alle loro catastrofiche conseguenze. E’ impensabile che un maltempo, sia pure forte che non ha molto di speciale, mandi letteralmente in tilt il servizio ferroviario, provocando non solo disagi a chi viaggia, ma danni economici notevoli alle imprese e ai singoli”. L’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso punta il dito contro la situazione dell’infrastruttura ferroviaria: “Ieri Venezia è rimasta isolata per un traliccio della linea aerea piegato dal vento; oggi sono le linee da Venezia per il Friuli Venezia Giulia a soffrire: per un guasto ai deviatoi nella stazione di Sacile che ha interessato entrambi i binari e per un guasto agli apparati al bivio di Aurisina. Non bastasse, sono venuti a mancare i punti informativi sulla Vicenza – Schio e ci sono stati problemi di funzionamento a passaggi livelli sulla Belluno - Conegliano, con conseguenti ritardi”. “Intendiamoci, gli imprevisti sono sempre in agguato – aggiunge Chisso – e non la chiamo sfortuna per scaramanzia. Ma non escluderei che una tale somma di inconvenienti vada fatta risalire ad una debolezza generale delle infrastrutture ferroviarie, che abbiamo riscontrato anche nella giornata di avvio dell’orario cadenzato e in altre occasioni. Tutti gli interessati, passeggeri, la Regione e anche Trenitalia, che poi i treni è impegnata a far correre, devono poter contare su sistemi meno delicati e con una migliore manutenzione, che non si guastino per un po’ di freddo, per un vento intenso o per la pioggia”.  
   
   
DAL 29 MARZO AL 13 APRILE IN PIAZZA DUOMO I NUOVI TRENI DELLA METROPOLITANA COMUNE DI MILANO INVITA I CITTADINI A SCOPRIRLI NELLA STRUTTURA CHE RIPRODUCE FEDELMENTE L´ESTERNO DI UN VAGONE DOVE ALL´INTERNO È POSTO UNO SCHERMO 3D MILANO, 24 MARZO 2014 – ARRIVA IN PIAZZA DUOMO IL MODELLO DEI NUOVI TRENI DELLA METROPOLITANA DI  
 
Milano, 25 marzo 2014 -  Dal 29 marzo al 13 aprile sarà possibile visitare, con ingresso libero, la struttura che riproduce in modo fedele l’esterno di un vagone e ospita al suo interno un’area di proiezione in 3D con schermo gigante. I visitatori potranno immergersi in un vero e proprio viaggio virtuale. I nuovi treni, innovativi, sostenibili e confortevoli, sono caratterizzati da un ricercato design made in Italy sia per gli esterni sia per gli interni. Comune di Milano, Atm e Ansaldobreda ti aspettano in piazza Duomo per scoprire i nuovi treni della metropolitana. Orari di apertura al pubblico: - 29 marzo-7 aprile: dalle 10.00 alle 19.00 - 8-12 aprile: dalle 10.00 alle 21.00 - 13 aprile: dalle 10.00 alle 18.00  
   
   
TRASPORTO FERROVIARIO BELLUNESE: LE BUONE INTENZIONI E LA REALTÀ NON SEMPRE VANNO A BRACCETTO  
 
Venezia, 25 marzo 2014 - “Ho votato contro l’emendamento che prevedeva una gara a se stante per il servizio ferroviario nel bellunese e voglio spiegare il perché”. L’assessore Renato Chisso è va dritto sul tema, senza giri di parole, sulla questione della cosiddetta “proposta Reolon”: “Capisco, condivido e sostengo le esigenze di autonomia dei bellunesi – afferma – e chi fa seriamente politica deve, pur pensando in grande e in prospettiva, anche tenere i piedi ben saldi in terra, evitando che le buone intenzioni diventino cattive soluzioni”. “Tutti sanno che sono un sostenitore della liberalizzazione del sistema del trasporto pubblico, non solo regionale, e ricordo che il Veneto è stata l’unica regione ad assegnare con gara europea parte del proprio servizio ferroviario, una decina di anni fa. Vinse Trenitalia, e ottenemmo interessanti vantaggi economici, salvo poi il dover ritornare al contratto di servizio ordinario per avere dallo Stato qualche soldo in più per il trasporto pubblico, proprietario delle ferrovie”. “Ed è questo il punto: al di là delle sigle, l’intero sistema ferroviario italiano fa capo a Ferrovie dello Stato, che è di proprietà del Ministero delle Finanze e gestisce con società diverse il trasporto passeggeri e merci (non credo di dover fare particolari commenti), le infrastrutture (binari, manutenzione, controllo) e qualche decina di altre spa, qualcuna in compartecipazione come Grandi Stazioni. Quando la proprietà del servizio è di fatto la stessa dei binari, l’effetto immediato, più volte ribadito, alla notizia di voler andare in gara è: in attesa di vedere come va a finire io, Ferrovie dello Stato, non investo più. E magari poi mi tengo i treni che oggi corrono su quei binari. Nel bellunese, che di investimenti ne ha bisogno sempre, vedi il caso della Calalzo – Ponte nelle Alpi, è un rischio che non voglio far correre ai cittadini”. “Ma c’è un’altra questione oggettiva da sapere – aggiunge Chisso – e riguarda i costi. Lo si voglia o no, le linee bellunesi non sono tecnicamente produttive e per far funzionare i treni: o si hanno risorse pubbliche a iosa, che non ci sono perché non ci vengono trasferite, o si devono aumentare le tariffe. Alla faccia della tariffazione unica è un peso che non voglio far gravare sui bellunesi, mentre oggi riusciamo a diluirlo dentro il contratto di servizio regionale. I sogni di sbocchi a nord, dei quali sono sostenitore, non ho la possibilità di finanziarli, nemmeno con arditi project financing”.  
   
   
MILANO, METROPOLITANE M4, AVVIATI GLI SCAVI A LINATE IN FUNZIONE LE "TALPE". UNA SFIDA IMPORTANTE PER ISTITUZIONI E COSTRUTTORI, UNA SFIDA DI EFFICIENZA, AMBIENTALE E ANCHE DI SVILUPPO ECONOMICO  
 
Milano, 25 marzo 2014 – “Vedere la partenza delle Tbm che scaveranno le gallerie di M4 é un’esperienza affascinante e un segno tangibile dei cambiamenti che Milano sta affrontando”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran, intervenendo ieri mattina all’avvio degli scavi di M4 a Linate. “Ora dobbiamo dimostrare che la realizzazione di questa nuova metropolitana è compatibile con l’attraversamento di quartieri molto popolati. Ci aspettiamo e ci auguriamo dunque che chi lavora riesca a stabilire un rapporto forte e di rispetto con i cittadini, che subiranno disagi per poi arrivare ad avere grandi soddisfazioni”. "M4 è una sfida importante per tutti, istituzioni e costruttori, una sfida di efficienza, ambientale e anche di sviluppo economico, sia per le migliaia di lavoratori che saranno impegnati sia per l’effetto indotto”, ha proseguito l’assessore Maran. “Questa nuova opera che sta partendo oggi è stata resa possibile sicuramente dal lavoro degli anni passati, ma anche dall’accelerazione che è stata data in quest’ultimo anno dal Comune di Milano e dal Ministero dei Trasporti: oggi infatti M4 dispone delle risorse necessarie. Con la nuova metropolitana si collegheranno punti decisivi di Milano e il trasporto pubblico della nostra città si arricchirà di una nuova e importante alternativa al mezzo privato, collegando al centro periferie oggi non coperte in modo capillare”. “M4 e M5 sono nate dall’impegno del Comune di Milano e dello Stato, ma è più che mai importante che anche la Regione Lombardia dia il suo contributo nella fase di esercizio, perché i milanesi sono gli unici in Italia a sostenere al 60% il costo del trasporto pubblico locale”, ha concluso l’assessore Pierfrancesco Maran.  
   
   
ROSSI: "ENTRO L´ESTATE VIA CONCLUSA PER NUOVO PORTO A PORTOFERRAIO"  
 
 Portoferraio (Li), 25 marzo 2014 - Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha tranquillizzato i rappresentanti delle associazioni di categoria e i sindaci elbani circa la conclusione della Valutazione di impatto ambientale sul progetto del nuovo porto di Portoferraio, una infrastruttura da 100 milioni di euro di investimento. "Entro la prossima estate – ha precisato il presidente – contiamo di concludere la procedura di valutazione e i lavori potrebbero iniziare entro l´anno. Giudico molto positivamente il lavoro svolto in tal senso dal Comune e attribuisco notevole importanza a questa infrastruttura perchè una portualità adeguata permette un´adeguagto sviluppo economico e turistico". Alla presenza dei rappresentanti di Coldiretti, Confesercenti, Confindustria, Confcommercio, Esa, Cna e Associazione albergatori, sono state esaminate le principali richieste, raccolte in un documento unitario che è stato consegnato a Rossi. Per cercare di superare la crisi il presidente ha invitato a cogliere l´occasione offerta dai fondi europei, che verranno concessi alle imprese più dinamiche. La Regione ha recentemente anticipato 82 milioni di fondi propri per dar via entro l´estate ai nuovi bandi, creare una graduatoria e accelerare i tempi. Tra quelli segnalati come particolarmente adatti alla realtà elbana ci sono i 160 milioni di euro che la Regione destinerà al risparmio energetico. Si tratta di investimenti con moltiplicatore 4, in grado cioè di attivare 4 milioni per ogni milione di euro concesso. Rispondendo ad un altra delle sollecitazioni ricevute, Rossi ha promesso il proprio interessamento per cercare di scongiurare la chiusura del distaccamento di Polizia Stradale esistente sull´isola, giudicato fondamentale soprattutto durante la stagione turistica. "La richiesta che avete avanzato – ha aggiunto il presidente - di integrare lo scalo dell´Elba nel sistema aeroportuale toscano è musica per le mie orecchie e credo che il vostro aeroporto sia l´esempio a cui dovrebbero ispirarsi tutti i piccoli aeroporti toscani". Tra le questioni più sentite dai sindaci affrontate insieme al presidente Rossi, figurano quella dello smaltimento dei rifiuti e dei suoi costi elevati e un progetto che riguarda lo sviluppo dell´agricoltura. "Abbiamo la possibilità – ha concluso Enrico Rossi – di utilizzare parte dei 90 milioni di euro in più che la Toscana ha ottenuto dall´Europa per la propria agricoltura per salvare il paesaggio delle isole dell´Arcipelago toscano, un impegno rispetto al quale coinvolgerò le competenze di vari assessorati regionali". Un impegno che ha trovato la piena condivisione dei sindaci elbani presenti.